Riscopriamo la Pentecoste e lo Spirito Santo allenando il senso dell

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Diocesi di Trieste – Santuario di Monrupino
Cammino per giovani, adulti, fidanzati, coppie, genitori
ALLA SCOPERTA
DEL VANGELO
ATTRAVERSO I CINQUE SENSI
PROPOSTA BIBLICO-SENSORIALE
E TEMPO DI “DESERTO” PERSONALE/5
SE SOLO SENTISSI IL TUO PROFUMO…
E TI VENGO A CERCARE…
Riscopriamo la Pentecoste e lo Spirito Santo
allenando il senso dell’Olfatto
Vigilia di Pentecoste, Sabato 14 Maggio 2016
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L’incontro di oggi è stato pensato in modo complesso,
perché non è possibile racchiudere in parole
e in una forma compiuta
Colui che sorpassa ogni confine sensoriale.
Non si può “spiegare” lo Spirito Santo,
come se fosse un oggetto di laboratorio.
Questo incontro nel pomeriggio di Pentecoste
è stato reso possibile dalla preziosa collaborazione con Ella Donati,
dalla sua passione di raccontare il visibile e l’invisibile
attraverso i profumi.
E lo ha fatto componendo quattro profumi inediti per noi,
che gusteremo tra poco.
La ringraziamo davvero di cuore…
°°°
Non si possono definire i confini dello Spirito.
Per questo ciò che è stato scritto qui
è frutto di ciò che lo Spirito racconta in noi.
Ogni nota, ogni parola e ogni frase
è stata composta da Qualcuno più grande
e solo Lui sa perché.
Sia lode all’Inviolato.
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Lo Spirito e la Sposa dicono: “Vieni!”
https://youtu.be/lCr7XhnGDMA
Veni, creator Spiritus,
mentes tuorum visita,
imple superna gratia,
quæ tu creasti, pectora.
Tu septiformis munere,
dextræ Dei tu digitus,
tu rite promissum Patris,
sermone ditans guttura.
infirma nostri corporis
virtute firmans perpeti.
Per te sciamus da Patrem,
noscamus atque Filium,
teque utriusque Spiritum
credamus omni tempore.
Amen.
Mina, Veni Creator Spiritus
Accende lumen sensibus,
infunde amorem cordibus,
LO SPIRITO
Dal libro della Genesi (cap. 1)
In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre
ricoprivano l'abisso e lo Spirito di Dio (“la ruah” di Dio) aleggiava sulle acque.
Acqua - Sapienza
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Il primo “profumo” dello Spirito che “scopriamo” in questa giornata è un profumo di
“Acqua”. L’acqua è l’elemento primordiale della Creazione, sulla quale lo Spirito di Dio
aleggiava. Senza acqua non esiste nulla, non esiste vita. La “ruah” di Dio è il principio
femminile e materno che agisce nella Creazione.
Come l’acqua del mare è salata, così il primo dono dello Spirito è la Sapienza, che consiste
nel saper dare “sapore” alle cose che viviamo e alle parole che diciamo.
Il profumo che ora “ascoltiamo” è composto da questi elementi:
Calone, Magnolia, Ylang-ylang, Limone, Legno di Cedro Atlantico, Elemi, Vaniglia e Nardo1
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Il Calone è una molecola odorosa che ricorda l’acqua salata del mare. Lo Spirito santo aleggiava su questo
elemento primordiale di vita. La Magnolia è considerata una pianta tra le più antiche. Il suo fusto che si innalza
verso l’altro, con i suoi fiori e le sue foglie dà un senso di protezione e di sicurezza, come lo Spirito proteggeva
le acque in quel primo giorno della creazione. Il fiore al suo interno ha un curioso pistillo che sembra un “fiore
nel fiore”, segno anche questo di protezione. Il Ylang-ylang, o “fiore dei fiori” è un fiore esotico, con proprietà
curative antistress. Ci fa ricordare la calma, il silenzio, che precedette la Creazione. Il limone ricorda il colore
del sole. Nella spiritualità orientale è legato al diaframma, fonte del respiro di vita. La vaniglia del Madagascar ci
ricorda la dolcezza di Dio. Il legno di cedro Atlantico è un antico profumo utilizzato fin dall’antichità e citato
anche nel Cantico dei Cantici. Il nardo, elemento presente in tutti e quattro i profumi che “ascolteremo” oggi, è
un olio preziosissimo che ricorda il Sigillo, l’Alleanza perenne tra Dio e l’uomo, tra il cielo e la terra. Il Nardo,
Nardostachys Grandiflori, è stato trovato sulle catene montuose del Nepal, nel Sud Est della Cina, in Tibet e in
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In questo momento, mentre gustiamo questo profumo, vogliamo sentire dentro di noi lo spirito di
tutte le persone che “hanno dato gusto” alla nostra vita, e che magari, come l’acqua e come Mango, il
grande autore di questa canzone, sono fuggite via da noi troppo presto, ma ci hanno lasciato dentro
traccia della Bellezza di Dio…
https://www.youtube.com/watch?v=hy2vDqBpaig
Ti avevo nelle mie mani
ti ho perso non so perchè
come l'acqua fuggi via
come l'acqua scivoli via
come una pioggia caduta su
me.
E tu poi diventi un'onda
che giganteggia di già
il pensiero un pò crudele
i ricordi come candele
accende un grande fuoco e
poi fa.
Come puoi
come fai
ad inseguire l'ombra tua
stai perdendo l'anima
mentre e corri vai
come l'acqua
scivoli
senza quasi traccia ormai
trasparente e tremula
io ti guardo e non ci sei
come puoi
come fai
a ritrovarti come sei.
come mai
c'illuminiamo come mai
d'illusioni inutili
di follie per poi
ritrovarsi soli noi
senza l'aiuto di qualcuno
che ci faccia ridere
e resti un poco insieme a
noi.
Eppure ho pianto di notte
stupidamente per te
come l'acqua scorri via
come l'acqua scivoli via
passione ardente profumo
che va.
Come puoi
come fai
a ritrovarti come sei
come l'acqua scivoli
come l'acqua fuggi via
Mango, Come l’acqua
Come mai
Aria - Consiglio
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Il secondo “profumo” dello Spirito che “scopriamo” è un profumo di “Aria”. La Bibbia dice
che Dio, quando si manifesta ad Elia, si fa trovare nel “mormorio di un vento leggero”. Come
l’aria non si vede eppure avvolge ogni cosa…così Dio con le sue creature.
Come l’aria sale verso il cielo e unisce il cielo e la terra, così il dono dello Spirito che è il
Consiglio consiste nel ricevere dall’alto, dal cielo, da Dio, la capacità di capire, di fare ciò che
è giusto sulla terra, secondo la Sua volontà…
Il profumo che ora “ascoltiamo” è composto da questi elementi:
Iris, Mirto, Bergamotto, Magnolia, Ylang-ylang, Rosa, Neroli, Nardo, Legno di Sandalo, Mirto,
Resina di Benzoino2
Yunnan. La pianta si trova tra le rovine, le crepe e tra le rocce scoscese. E’ un’erba perenne. L’olio di nardo si
ricava dal rizoma della pianta e l’odore è aromatico, caldo e legnoso.
Il profumo “aria” è composto da varie essenze di fiori. Perché questa scelta? Come l’aria prende colore e
profumo dal cielo e dalla terra, così n natura l’elemento più fragile che prende i colori del cielo e della terra è
proprio il fiore, che è sempre baciato dall’aria, in ogni momento. Spieghiamo qui in dettaglio alcuni elementi
di questo profumo. Il Bergamotto contiene in sé tutta la luminosità del Sole di cui ha bisogno per crescere.
Come tutti gli agrumi è originario dell’Asia. E’ stato portato in Italia intorno al 1730 dove trovò il clima
favorevole per crescere a Reggio Calabria e sulle vicine sue coste. Il nome deriva quasi sicuramente dal fatto
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Mentre gustiamo questo secondo profumo ascoltiamo la canzone degli Scorpions “Wind of
change”… che significa in italiano: “Il Vento del cambiamento”. Era stata scritta nel 1989, l’anno della
caduta del muro di Berlino, con la speranza che quel muro caduto segnasse per sempre un confine
tra la guerra e la pace…
https://youtu.be/n4RjJKxsamQ 3
Terra – Intelletto e Scienza
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Il terzo “profumo” dello Spirito che “scopriamo” è un profumo di “Terra”. Dio non è stato
lontano, nei suoi cieli, ma ha mischiato la sua esistenza a quella della polvere. Si è incarnato in
Gesù. La carne di Dio ha conosciuto il dolore e la debolezza della terra, ma anche i profumi e
gli odori del nostro meraviglioso pianeta.
Dio ha toccato la terra, si è fatto terra, ma la terra non l’ha “sporcato”, anche se l’ha ferito.
Noi invece facciamo esperienza del “peccato” che ci distrae dalla nostra vocazione vera. Dio
in Cristo si è fatto terra-adamo-uomo perché l’uomo-adamo-terra diventi Dio.
I doni dello Spirito associati alla terra sono l’intelletto e la scienza, che consistono nella
capacità di comprendere le “meccaniche terrestri”, i fatti, la storia, ciò che succede attorno a
noi…
Il profumo che ora “ascoltiamo” è composto da questi elementi:
Bergamotto, Legno di Cedro, Neroli, Rosa damascena, Salvia Sclarea, Muschio di quercia, Legno di
sandalo, Nardo4
Mentre gustiamo questo terzo profumo pensiamo alle nostre cadute nel peccato, ma soprattutto alle
persone che ci hanno aiutato a comprendere il male senza giudicarci e hanno saputo aiutarci a
rialzarci…
https://youtu.be/0a4lbYRhpQs
Io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
sotto un cielo di stelle e di
satelliti
tra i colpevoli le vittime e i
superstiti
un cane abbaia alla luna
che fu venduto per la prima volta a Bergamo . L’Iris ha una forma a tre petali, che ricorda la Trinità. La Rosa
è probabilmente il fiore più antico del mondo o, comunque, il fiore più rappresentato ed emblematico della
storia dell’umanità. L’essenza di Neroli invece è ottenuta dai fiori bianchi dell’albero di arancio amaro. Il loro
colore bianco evoca un nuovo inizio, l’avvio di qualcosa di nuovo, una nuova nascita. Il legno di Sandalo è un
altro profumo conosciuto fin dai tempi più antichi e citato sovente anche nella Bibbia. Il suo profumo è caldo,
legnoso, balsamico. Tutte le tradizioni mediterranee associano la pianta del Mirto ai concetti di bellezza e
femminilità. L’Olio essenziale si estrae dalle foglie e dai ramoscelli per distillazione a vapore. Il profumo è
fresco, aromatico, odora leggermente di eucalipto. Il suo profumo rende l’atmosfera armoniosa, aiuta a chiarire
le idee nei periodi di cambiamento e trasformazione e dona tranquillità interiore.
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Omaggio al concerto degli Scorpions al Palalottomatica di Roma che ho potuto gustare il 9 novembre 2015.
Ecco la spiegazione di alcuni elementi di cui è composto il profumo “Terra”: La Salvia Sclarea ha un profumo
erbaceo, caldo, simile al fieno che rimanda alla terra. Anche questa è una pianta antichissima. Il termine “Sclarea”
deriva dal latino Clarus, che significa chiaro e si riferisce al ruolo esercitato da questa pianta nel trattamento dei
disturbi agli occhi. Il Muschio di Quercia è un lichene che cresce sui fusti delle querce: ha un profumo delizioso
di erba umida mista a legno che può ricordare i profumi della foresta.
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un uomo guarda la sua
mano
sembra quella di suo padre
quando da bambino
lo prendeva come niente e
lo sollevava su
era bello il panorama visto
dall'alto
si gettava sulle cose prima
del pensiero
la sua mano era piccina ma
afferrava il mondo intero
ora la città è un film
straniero senza sottotitoli
le scale da salire sono
scivoli, scivoli, scivoli
il ghiaccio sulle cose
la tele dice che le strade son
pericolose
ma l'unico pericolo che
sento veramente
è quello di non riuscire più a
sentire niente
il profumo dei fiori l'odore
della città
il suono dei motorini il
sapore della pizza
le lacrime di una mamma le
idee di uno studente
gli incroci possibili in una
piazza
di stare con le antenne alzate
verso il cielo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo
con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo
con il cielo e con il fango
la città un film straniero
senza sottotitoli
una pentola che cuoce pezzi
di dialoghi
come stai quanto costa che
ore sono
che succede che si dice chi
ci crede
e allora ci si vede
ci si sente soli dalla parte del
bersaglio
e diventi un appestato
quando fai uno sbaglio
un cartello di sei metri dice
tutto è intorno a te
ma ti guardi intorno e invece
non c'è niente
un mondo vecchio che sta
insieme solo grazie a quelli
che
hanno ancora il coraggio di
innamorarsi
e una musica che pompa
sangue nelle vene
e che fa venire voglia di
svegliarsi e di alzarsi
smettere di lamentarsi
che l'unico pericolo che
senti veramente
è quello di non riuscire più a
sentire niente
di non riuscire più a sentire
niente
il battito di un cuore dentro
al petto
la passione che fa crescere
un progetto
l'appetito la sete l'evoluzione
in atto
l'energia che si scatena in un
contatto
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo
con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che nn sono solo
e rido e piango e mi fondo
con il cielo e con il fango
e mi fondo con il cielo e con
il fango
e mi fondo con il cielo e con
il fango
Lorenzo Jovanotti, Fango
Fuoco/Luce – La fortezza
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Il quarto e ultimo “profumo” dello Spirito che “scopriamo” oggi è un profumo di
“Fuoco/Luce”. Il fuoco purifica, nel fuoco si prepara l’oro, perché vengono bruciate le
impurità che porta in esso… Così nella nostra vita i momenti di prova e di caduta ci
migliorano, se li sappiamo vivere con Dio affidandoci al Suo amore purificatore.
Nello stesso tempo il fuoco è passione, è calore che scalda. Il caminetto è il cuore di una casa,
come l’amore è il focolare di una relazione tra due persone.
Il dono dello Spirito qui associato è quello della fortezza: è il dono di Dio che ci consente di
essere fedeli nella prova e capaci di amare la vita e le sue esigenze fino alla fine.
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Il profumo che ora “ascoltiamo” è composto da questi elementi:
Bergamotto, Ginepro, Legno di Rosa, Cannella, Gelsomino, Cipresso, Rosa, Salvia Sclarea, Nardo,
Elemi, Cisto Labdano, Benzoino5
Mentre gustiamo questo profumo, pensiamo alle persone che ci hanno amato e che abbiamo amato
nella nostra vita: le persone che ci hanno portato “luce”. La canzone che ci accompagna questo
momento è un omaggio alla cantautrice Elisa, nata a Trieste e residente a Gorizia, che racconta
proprio alcune sensazioni visive legate alla sua terra, il nord-est appunto, la nostra terra…
https://youtu.be/tPwqOWK6EFw
Parlami come il vento fra gli
alberi
Parlami come il cielo con la
sua terra
Non ho difese ma
Ho scelto di essere libera
Adesso è la verità
L'unica cosa che conta
Dimmi se farai qualcosa
Se mi stai sentendo
Avrai cura di tutto quello
che ti ho dato
Dimmi
Siamo nella stessa lacrima,
come un sole e una stella
Luce che cade dagli occhi,
sui tramonti della mia terra
Su nuovi giorni
Ascoltami
Ora so piangere
So che ho bisogno di te
Non ho mai saputo fingere
5
Ti sento vicino
Il respiro non mente
In tanto dolore
Niente di sbagliato
Niente, niente...
Siamo nella stessa lacrima,
come un sole e una stella
Luce che cade dagli occhi,
sui tramonti della mia terra
Su nuovi giorni in una
lacrima
Come un sole e una stella
Luce che cade dagli occhi
sui tramonti della mia terra
su nuovi giorni
Il sole mi parla di te... mi
stai ascoltando?
Ora la luna mi parla di te...
avrò cura di tutto quello che
mi hai dato...
Anche se dentro una
lacrima, come un sole e una
stella
Luce che cade dagli occhi
sui tramonti della mia terra
Su nuovi giorni in una
lacrima come un sole e una
stella
Siamo luce che cade dagli
occhi sui tramonti della mia
terra
Su nuovi giorni
Ascoltami
Ascoltami
Ascoltami
Ascoltami
Ascoltami
Ascoltami
Ascoltati
Elisa, Luce (tramonti a nord-
est)
Ecco la spiegazione di alcuni elementi di questo profumo: La cannella. L’olio essenziale estratto dalla corteccia
dell’albero, ha un odore dolce ed amaro allo stesso tempo, caldo e sensuale, con un prolungamento sensoriale
legato al gusto. Il suo aroma è deciso, molto forte, dà una sensazione di calore. Nel mondo classico si
raccontavano storie fantastiche sulla provenienza della cannella: essa sarebbe stata trasportata da terre lontane e
sconosciute da grandi volatili che se ne servivano per costruire il nido a ridosso di pareti scoscese e impraticabili
oppure sugli alberi più alti. I mercanti di spezie dovevano allora ingegnarsi e compiere imprese rocambolesche
per potersi procurare la pregiata spezia, che veniva perciò rivenduta a un prezzo molto elevato. Sicchè era un
aroma difficile da ottenere, quasi che si dovesse percorrere un itinerario iniziatico disseminato di prove, per
poterla raggiungere. La cannella veniva considerata una pianta divina, al pari della mirra, dell’incenso e di altre
piante rituali. La cannella è un’essenza caratterizzata dalle energie di fuoco, solari, per questo è calda, bruciante,
riscalda, mette in movimento le energie a livello fisico e mentale, corrobora. Albero sacro presso diversi popoli,
il cipresso fu detto “albero della vita” per la sua longevità e per il persistere del suo fogliame; il suo legno,
resistente e inattaccabile dalle tarme, era considerato incorruttibile. Il cipresso è un albero che noi associamo al
“camposanto”, dove riposano i nostri morti. La sua forma slanciata verso l’alto ci ricorda di guardare a Dio,
anche e soprattutto nei momenti del dolore e della prova.
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LA SPOSA
Dal libro dell’Apocalisse (cap. 21)
Vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano
scomparsi e il mare non c'era più. E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova,
scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo

Noi siamo la Sposa, la Chiesa tutta è la Sposa di Cristo, secondo il libro dell’Apocalisse. E’
stato Gesù stesso a preparare alle nozze la Sua Sposa, con i doni nuziali del Suo Corpo e del
Suo Sangue offerti mentre era appeso alla croce. Questi doni nuziali hanno purificato tutte le
sue imperfezioni e l’hanno resa bella agli occhi dello Sposo.
https://youtu.be/i-YDaGn6hus
https://youtu.be/UBUS2agpYus
(versione live)
Sei cresciuta come un cedro del Libano
Come un cipresso sui monti dell'Ermon
Come un ulivo maestoso in pianura
Sei cresciuta come un platano
Come palma in Engaddi
E le rose in Gerico
E rigogliosa come lampo di fuoco
Fuoco che mi inebria
Sai di cinnamomo mirra onice storace
E fra mille e mille ti riconoscerei
Dimmi anima mia dimmi dove si nasconde
Dov'è l'acqua che disseterà me
Dimmi anima mia il segreto dell'amante
Il segreto che ti lega a me.
Sei più dolce e bella del miele vergine
Ed è profumo il suono del suo nome
Come il sale in Engaddi
Sale come polvere
Sai di cinnamomo mirra onice storace
E fra mille e mille ti riconoscerei
Dimmi anima mia la paura dell'amante
Dell'amante che in me cerca te
Dimmi anima mia come nascere dal niente
Se non ho che te resta con me
Dimmi anima mia come nascere dal niente
Se non ho che te resta con me
Dimmi anima mia il segreto dell'amante
Dell'amante che resta con me
Giuni Russo e Carmelitane Scalze di Milano,
La Sposa (Inno alla Sapienza)
LA SPOSA CONOSCE LO SPOSO
Dall’Evangelo di Giovanni (cap. 12)
Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva
risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei
commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso,
ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì
dell'aroma di quel profumo.
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Maria è la Sposa che è ai piedi di Gesù e lo onora con il profumo del suo amore smisurato. La casa
che odorava di morto (Lazzaro) grazie a Gesù torna a profumare di un profumo prezioso.
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Mentre ascoltiamo la canzone di Juri Camisasca, segniamo le mani con il profumo del Nardo…
https://youtu.be/Ki5UhrzfCCc
Sero te amavi
Lux antiqua et nova,
mecum eras
tecum non eram.
Sero te amavi.
Tardi ti ho amato
Luce antica e nuova,
eri con me
e non ero con te
Tardi ti ho amato.
Vocasti, clamasti et rupisti surditatem meam.
Splenduisti et fugasti cecitatem meam.
Et anhelo tibi.
Hai chiamato, hai gridato e hai infranto la mia
sordità. Hai brillato e hai dissolto la mia cecità.
E anelo a te.
Sero te amavi
Lux antiqua et nova,
et ecce intus eras
et ego foris.
Tardi ti ho amato
Luce antica e nuova,
ed ecco tu eri dentro
e io fuori.
Fragrasti, gustavi, tetigisti me
Misericors es.
Splenduisti et vocasti,
ea me tenebant longe a te.
Et anhelo tibi.
Hai emanato il tuo profumo, ti ho gustato, mi
hai toccato, Misericordioso tu sei.
Hai brillato e hai chiamato,
quelle cose mi tenevano lontano da te.
E anelo a te.
Sero te amavi…
Tardi ti ho amato…
Versa et reversa in
Tergum et in ventrem
Et dura sunt omnia
Et tu solus requies.
Voltate e rivoltate
dietro e davanti
E dure sono tutte le cose
E tu solo riposo.
Juri Camisasca, Sant’Agostino
IO SONO IN ATTESA DELLA TUA VENUTA.
MI AFFIDO A TE.
Dal libro dell’Apocalisse (cap. 22)
Lo Spirito e la sposa dicono: "Vieni!". E chi ascolta, ripeta: "Vieni!".
Colui che attesta queste cose dice: "Sì, vengo presto!" Amen. Vieni, Signore Gesù.
Padre nostro…
https://youtu.be/dRqCKeerLag
Lascio andare la mano
che mi stringe la gola
Lascio andare la fune
Che mi unisce alla riva
Il moschettone nella
parete
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L'orgoglio e la sete
Lascio andare le valigie
I mobili antichi
Le sentinelle armate in
garritta
A Ogni mia cosa trafitta...
Lascio andare il destino
Tutti i miei attaccamenti
I diplomi appesi in
salotto,
Il coltello tra i denti
Lascio andare mio padre
e mia madre
E le loro paure
Quella casa nella foresta
Un umore che duri
davvero
Per ogni tipo di viaggio
È meglio avere un
bagaglio leggero.
Distendo le vene
E apro piano le mani
Cerco di non trattenere
più nulla
Lascio tutto fluire
L'aria dal naso arriva ai
polmoni
Le palpitazioni tornano
battiti
La testa torna al suo peso
normale
La salvezza non si
controlla...
Vince chi molla.
Vince chi molla..
Niccolò Fabi, Vince chi
molla
Dedicato a mia sorella,
Chiara
Parole per fare “deserto”
Che cosa è il “deserto”

è frutto di una ricerca interiore: si vuole
entrare nel deserto solo se lo si vuole
(“l’amico Fritz/divisore” ti dirà: ma chi
te lo fa fare? E’ così angosciante stare
con te stesso: parla subito con la tua
amica del cuore, è così bello stare in
compagnia…)

è uno spazio e un tempo solo per te.
Senza cellulari e protesi varie che ci
collegano al mondo “virtuale” (l’amico
Fritz ti farà ricordare tutte le persone che dovresti chiamare e per cui saresti importante e non
puoi lasciare neppure per mezzora…)
 è silenzio esteriore perché diventi silenzio interiore (l’amico Fritz ti farà ricordare tutte le cose
che devi fare e che venendo qui hai trascurato…)
 è tempo per cercare la comunione, l’intimità con lo Sposo (l’amico Fritz di dirà che Lui non
c’è e che è tutta una tua illusione e che stare con Lui è tempo perso…)
Entra oggi nel deserto….
Trovati un posto tranquillo tutto per te e rileggi con calma in passaggi di questa catechesi sensoriale…
Sottolinea ciò che ti colpisce e scrivi le cose che ti hanno colpito della meditazione. Ti servirà a
ricordare, a fare memoria…
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