Diocesi di Trieste – Santuario di Monrupino Cammino per giovani, adulti, fidanzati, coppie, genitori ALLA SCOPERTA DEL VANGELO ATTRAVERSO I CINQUE SENSI PROPOSTA BIBLICO-SENSORIALE E TEMPO DI “DESERTO” PERSONALE/5 SE SOLO SENTISSI IL TUO PROFUMO… E TI VENGO A CERCARE… Riscopriamo la Pentecoste e lo Spirito Santo allenando il senso dell’Olfatto Vigilia di Pentecoste, Sabato 14 Maggio 2016 1 L’incontro di oggi è stato pensato in modo complesso, perché non è possibile racchiudere in parole e in una forma compiuta Colui che sorpassa ogni confine sensoriale. Non si può “spiegare” lo Spirito Santo, come se fosse un oggetto di laboratorio. Questo incontro nel pomeriggio di Pentecoste è stato reso possibile dalla preziosa collaborazione con Ella Donati, dalla sua passione di raccontare il visibile e l’invisibile attraverso i profumi. E lo ha fatto componendo quattro profumi inediti per noi, che gusteremo tra poco. La ringraziamo davvero di cuore… °°° Non si possono definire i confini dello Spirito. Per questo ciò che è stato scritto qui è frutto di ciò che lo Spirito racconta in noi. Ogni nota, ogni parola e ogni frase è stata composta da Qualcuno più grande e solo Lui sa perché. Sia lode all’Inviolato. 2 Lo Spirito e la Sposa dicono: “Vieni!” https://youtu.be/lCr7XhnGDMA Veni, creator Spiritus, mentes tuorum visita, imple superna gratia, quæ tu creasti, pectora. Tu septiformis munere, dextræ Dei tu digitus, tu rite promissum Patris, sermone ditans guttura. infirma nostri corporis virtute firmans perpeti. Per te sciamus da Patrem, noscamus atque Filium, teque utriusque Spiritum credamus omni tempore. Amen. Mina, Veni Creator Spiritus Accende lumen sensibus, infunde amorem cordibus, LO SPIRITO Dal libro della Genesi (cap. 1) In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo Spirito di Dio (“la ruah” di Dio) aleggiava sulle acque. Acqua - Sapienza Il primo “profumo” dello Spirito che “scopriamo” in questa giornata è un profumo di “Acqua”. L’acqua è l’elemento primordiale della Creazione, sulla quale lo Spirito di Dio aleggiava. Senza acqua non esiste nulla, non esiste vita. La “ruah” di Dio è il principio femminile e materno che agisce nella Creazione. Come l’acqua del mare è salata, così il primo dono dello Spirito è la Sapienza, che consiste nel saper dare “sapore” alle cose che viviamo e alle parole che diciamo. Il profumo che ora “ascoltiamo” è composto da questi elementi: Calone, Magnolia, Ylang-ylang, Limone, Legno di Cedro Atlantico, Elemi, Vaniglia e Nardo1 1 Il Calone è una molecola odorosa che ricorda l’acqua salata del mare. Lo Spirito santo aleggiava su questo elemento primordiale di vita. La Magnolia è considerata una pianta tra le più antiche. Il suo fusto che si innalza verso l’altro, con i suoi fiori e le sue foglie dà un senso di protezione e di sicurezza, come lo Spirito proteggeva le acque in quel primo giorno della creazione. Il fiore al suo interno ha un curioso pistillo che sembra un “fiore nel fiore”, segno anche questo di protezione. Il Ylang-ylang, o “fiore dei fiori” è un fiore esotico, con proprietà curative antistress. Ci fa ricordare la calma, il silenzio, che precedette la Creazione. Il limone ricorda il colore del sole. Nella spiritualità orientale è legato al diaframma, fonte del respiro di vita. La vaniglia del Madagascar ci ricorda la dolcezza di Dio. Il legno di cedro Atlantico è un antico profumo utilizzato fin dall’antichità e citato anche nel Cantico dei Cantici. Il nardo, elemento presente in tutti e quattro i profumi che “ascolteremo” oggi, è un olio preziosissimo che ricorda il Sigillo, l’Alleanza perenne tra Dio e l’uomo, tra il cielo e la terra. Il Nardo, Nardostachys Grandiflori, è stato trovato sulle catene montuose del Nepal, nel Sud Est della Cina, in Tibet e in 3 In questo momento, mentre gustiamo questo profumo, vogliamo sentire dentro di noi lo spirito di tutte le persone che “hanno dato gusto” alla nostra vita, e che magari, come l’acqua e come Mango, il grande autore di questa canzone, sono fuggite via da noi troppo presto, ma ci hanno lasciato dentro traccia della Bellezza di Dio… https://www.youtube.com/watch?v=hy2vDqBpaig Ti avevo nelle mie mani ti ho perso non so perchè come l'acqua fuggi via come l'acqua scivoli via come una pioggia caduta su me. E tu poi diventi un'onda che giganteggia di già il pensiero un pò crudele i ricordi come candele accende un grande fuoco e poi fa. Come puoi come fai ad inseguire l'ombra tua stai perdendo l'anima mentre e corri vai come l'acqua scivoli senza quasi traccia ormai trasparente e tremula io ti guardo e non ci sei come puoi come fai a ritrovarti come sei. come mai c'illuminiamo come mai d'illusioni inutili di follie per poi ritrovarsi soli noi senza l'aiuto di qualcuno che ci faccia ridere e resti un poco insieme a noi. Eppure ho pianto di notte stupidamente per te come l'acqua scorri via come l'acqua scivoli via passione ardente profumo che va. Come puoi come fai a ritrovarti come sei come l'acqua scivoli come l'acqua fuggi via Mango, Come l’acqua Come mai Aria - Consiglio Il secondo “profumo” dello Spirito che “scopriamo” è un profumo di “Aria”. La Bibbia dice che Dio, quando si manifesta ad Elia, si fa trovare nel “mormorio di un vento leggero”. Come l’aria non si vede eppure avvolge ogni cosa…così Dio con le sue creature. Come l’aria sale verso il cielo e unisce il cielo e la terra, così il dono dello Spirito che è il Consiglio consiste nel ricevere dall’alto, dal cielo, da Dio, la capacità di capire, di fare ciò che è giusto sulla terra, secondo la Sua volontà… Il profumo che ora “ascoltiamo” è composto da questi elementi: Iris, Mirto, Bergamotto, Magnolia, Ylang-ylang, Rosa, Neroli, Nardo, Legno di Sandalo, Mirto, Resina di Benzoino2 Yunnan. La pianta si trova tra le rovine, le crepe e tra le rocce scoscese. E’ un’erba perenne. L’olio di nardo si ricava dal rizoma della pianta e l’odore è aromatico, caldo e legnoso. Il profumo “aria” è composto da varie essenze di fiori. Perché questa scelta? Come l’aria prende colore e profumo dal cielo e dalla terra, così n natura l’elemento più fragile che prende i colori del cielo e della terra è proprio il fiore, che è sempre baciato dall’aria, in ogni momento. Spieghiamo qui in dettaglio alcuni elementi di questo profumo. Il Bergamotto contiene in sé tutta la luminosità del Sole di cui ha bisogno per crescere. Come tutti gli agrumi è originario dell’Asia. E’ stato portato in Italia intorno al 1730 dove trovò il clima favorevole per crescere a Reggio Calabria e sulle vicine sue coste. Il nome deriva quasi sicuramente dal fatto 2 4 Mentre gustiamo questo secondo profumo ascoltiamo la canzone degli Scorpions “Wind of change”… che significa in italiano: “Il Vento del cambiamento”. Era stata scritta nel 1989, l’anno della caduta del muro di Berlino, con la speranza che quel muro caduto segnasse per sempre un confine tra la guerra e la pace… https://youtu.be/n4RjJKxsamQ 3 Terra – Intelletto e Scienza Il terzo “profumo” dello Spirito che “scopriamo” è un profumo di “Terra”. Dio non è stato lontano, nei suoi cieli, ma ha mischiato la sua esistenza a quella della polvere. Si è incarnato in Gesù. La carne di Dio ha conosciuto il dolore e la debolezza della terra, ma anche i profumi e gli odori del nostro meraviglioso pianeta. Dio ha toccato la terra, si è fatto terra, ma la terra non l’ha “sporcato”, anche se l’ha ferito. Noi invece facciamo esperienza del “peccato” che ci distrae dalla nostra vocazione vera. Dio in Cristo si è fatto terra-adamo-uomo perché l’uomo-adamo-terra diventi Dio. I doni dello Spirito associati alla terra sono l’intelletto e la scienza, che consistono nella capacità di comprendere le “meccaniche terrestri”, i fatti, la storia, ciò che succede attorno a noi… Il profumo che ora “ascoltiamo” è composto da questi elementi: Bergamotto, Legno di Cedro, Neroli, Rosa damascena, Salvia Sclarea, Muschio di quercia, Legno di sandalo, Nardo4 Mentre gustiamo questo terzo profumo pensiamo alle nostre cadute nel peccato, ma soprattutto alle persone che ci hanno aiutato a comprendere il male senza giudicarci e hanno saputo aiutarci a rialzarci… https://youtu.be/0a4lbYRhpQs Io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo io lo so che non sono solo anche quando sono solo sotto un cielo di stelle e di satelliti tra i colpevoli le vittime e i superstiti un cane abbaia alla luna che fu venduto per la prima volta a Bergamo . L’Iris ha una forma a tre petali, che ricorda la Trinità. La Rosa è probabilmente il fiore più antico del mondo o, comunque, il fiore più rappresentato ed emblematico della storia dell’umanità. L’essenza di Neroli invece è ottenuta dai fiori bianchi dell’albero di arancio amaro. Il loro colore bianco evoca un nuovo inizio, l’avvio di qualcosa di nuovo, una nuova nascita. Il legno di Sandalo è un altro profumo conosciuto fin dai tempi più antichi e citato sovente anche nella Bibbia. Il suo profumo è caldo, legnoso, balsamico. Tutte le tradizioni mediterranee associano la pianta del Mirto ai concetti di bellezza e femminilità. L’Olio essenziale si estrae dalle foglie e dai ramoscelli per distillazione a vapore. Il profumo è fresco, aromatico, odora leggermente di eucalipto. Il suo profumo rende l’atmosfera armoniosa, aiuta a chiarire le idee nei periodi di cambiamento e trasformazione e dona tranquillità interiore. 3 Omaggio al concerto degli Scorpions al Palalottomatica di Roma che ho potuto gustare il 9 novembre 2015. Ecco la spiegazione di alcuni elementi di cui è composto il profumo “Terra”: La Salvia Sclarea ha un profumo erbaceo, caldo, simile al fieno che rimanda alla terra. Anche questa è una pianta antichissima. Il termine “Sclarea” deriva dal latino Clarus, che significa chiaro e si riferisce al ruolo esercitato da questa pianta nel trattamento dei disturbi agli occhi. Il Muschio di Quercia è un lichene che cresce sui fusti delle querce: ha un profumo delizioso di erba umida mista a legno che può ricordare i profumi della foresta. 5 4 un uomo guarda la sua mano sembra quella di suo padre quando da bambino lo prendeva come niente e lo sollevava su era bello il panorama visto dall'alto si gettava sulle cose prima del pensiero la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero ora la città è un film straniero senza sottotitoli le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli il ghiaccio sulle cose la tele dice che le strade son pericolose ma l'unico pericolo che sento veramente è quello di non riuscire più a sentire niente il profumo dei fiori l'odore della città il suono dei motorini il sapore della pizza le lacrime di una mamma le idee di uno studente gli incroci possibili in una piazza di stare con le antenne alzate verso il cielo io lo so che non sono solo io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango la città un film straniero senza sottotitoli una pentola che cuoce pezzi di dialoghi come stai quanto costa che ore sono che succede che si dice chi ci crede e allora ci si vede ci si sente soli dalla parte del bersaglio e diventi un appestato quando fai uno sbaglio un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te ma ti guardi intorno e invece non c'è niente un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che hanno ancora il coraggio di innamorarsi e una musica che pompa sangue nelle vene e che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi smettere di lamentarsi che l'unico pericolo che senti veramente è quello di non riuscire più a sentire niente di non riuscire più a sentire niente il battito di un cuore dentro al petto la passione che fa crescere un progetto l'appetito la sete l'evoluzione in atto l'energia che si scatena in un contatto io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che nn sono solo e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango e mi fondo con il cielo e con il fango e mi fondo con il cielo e con il fango Lorenzo Jovanotti, Fango Fuoco/Luce – La fortezza Il quarto e ultimo “profumo” dello Spirito che “scopriamo” oggi è un profumo di “Fuoco/Luce”. Il fuoco purifica, nel fuoco si prepara l’oro, perché vengono bruciate le impurità che porta in esso… Così nella nostra vita i momenti di prova e di caduta ci migliorano, se li sappiamo vivere con Dio affidandoci al Suo amore purificatore. Nello stesso tempo il fuoco è passione, è calore che scalda. Il caminetto è il cuore di una casa, come l’amore è il focolare di una relazione tra due persone. Il dono dello Spirito qui associato è quello della fortezza: è il dono di Dio che ci consente di essere fedeli nella prova e capaci di amare la vita e le sue esigenze fino alla fine. 6 Il profumo che ora “ascoltiamo” è composto da questi elementi: Bergamotto, Ginepro, Legno di Rosa, Cannella, Gelsomino, Cipresso, Rosa, Salvia Sclarea, Nardo, Elemi, Cisto Labdano, Benzoino5 Mentre gustiamo questo profumo, pensiamo alle persone che ci hanno amato e che abbiamo amato nella nostra vita: le persone che ci hanno portato “luce”. La canzone che ci accompagna questo momento è un omaggio alla cantautrice Elisa, nata a Trieste e residente a Gorizia, che racconta proprio alcune sensazioni visive legate alla sua terra, il nord-est appunto, la nostra terra… https://youtu.be/tPwqOWK6EFw Parlami come il vento fra gli alberi Parlami come il cielo con la sua terra Non ho difese ma Ho scelto di essere libera Adesso è la verità L'unica cosa che conta Dimmi se farai qualcosa Se mi stai sentendo Avrai cura di tutto quello che ti ho dato Dimmi Siamo nella stessa lacrima, come un sole e una stella Luce che cade dagli occhi, sui tramonti della mia terra Su nuovi giorni Ascoltami Ora so piangere So che ho bisogno di te Non ho mai saputo fingere 5 Ti sento vicino Il respiro non mente In tanto dolore Niente di sbagliato Niente, niente... Siamo nella stessa lacrima, come un sole e una stella Luce che cade dagli occhi, sui tramonti della mia terra Su nuovi giorni in una lacrima Come un sole e una stella Luce che cade dagli occhi sui tramonti della mia terra su nuovi giorni Il sole mi parla di te... mi stai ascoltando? Ora la luna mi parla di te... avrò cura di tutto quello che mi hai dato... Anche se dentro una lacrima, come un sole e una stella Luce che cade dagli occhi sui tramonti della mia terra Su nuovi giorni in una lacrima come un sole e una stella Siamo luce che cade dagli occhi sui tramonti della mia terra Su nuovi giorni Ascoltami Ascoltami Ascoltami Ascoltami Ascoltami Ascoltami Ascoltati Elisa, Luce (tramonti a nord- est) Ecco la spiegazione di alcuni elementi di questo profumo: La cannella. L’olio essenziale estratto dalla corteccia dell’albero, ha un odore dolce ed amaro allo stesso tempo, caldo e sensuale, con un prolungamento sensoriale legato al gusto. Il suo aroma è deciso, molto forte, dà una sensazione di calore. Nel mondo classico si raccontavano storie fantastiche sulla provenienza della cannella: essa sarebbe stata trasportata da terre lontane e sconosciute da grandi volatili che se ne servivano per costruire il nido a ridosso di pareti scoscese e impraticabili oppure sugli alberi più alti. I mercanti di spezie dovevano allora ingegnarsi e compiere imprese rocambolesche per potersi procurare la pregiata spezia, che veniva perciò rivenduta a un prezzo molto elevato. Sicchè era un aroma difficile da ottenere, quasi che si dovesse percorrere un itinerario iniziatico disseminato di prove, per poterla raggiungere. La cannella veniva considerata una pianta divina, al pari della mirra, dell’incenso e di altre piante rituali. La cannella è un’essenza caratterizzata dalle energie di fuoco, solari, per questo è calda, bruciante, riscalda, mette in movimento le energie a livello fisico e mentale, corrobora. Albero sacro presso diversi popoli, il cipresso fu detto “albero della vita” per la sua longevità e per il persistere del suo fogliame; il suo legno, resistente e inattaccabile dalle tarme, era considerato incorruttibile. Il cipresso è un albero che noi associamo al “camposanto”, dove riposano i nostri morti. La sua forma slanciata verso l’alto ci ricorda di guardare a Dio, anche e soprattutto nei momenti del dolore e della prova. 7 LA SPOSA Dal libro dell’Apocalisse (cap. 21) Vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c'era più. E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo Noi siamo la Sposa, la Chiesa tutta è la Sposa di Cristo, secondo il libro dell’Apocalisse. E’ stato Gesù stesso a preparare alle nozze la Sua Sposa, con i doni nuziali del Suo Corpo e del Suo Sangue offerti mentre era appeso alla croce. Questi doni nuziali hanno purificato tutte le sue imperfezioni e l’hanno resa bella agli occhi dello Sposo. https://youtu.be/i-YDaGn6hus https://youtu.be/UBUS2agpYus (versione live) Sei cresciuta come un cedro del Libano Come un cipresso sui monti dell'Ermon Come un ulivo maestoso in pianura Sei cresciuta come un platano Come palma in Engaddi E le rose in Gerico E rigogliosa come lampo di fuoco Fuoco che mi inebria Sai di cinnamomo mirra onice storace E fra mille e mille ti riconoscerei Dimmi anima mia dimmi dove si nasconde Dov'è l'acqua che disseterà me Dimmi anima mia il segreto dell'amante Il segreto che ti lega a me. Sei più dolce e bella del miele vergine Ed è profumo il suono del suo nome Come il sale in Engaddi Sale come polvere Sai di cinnamomo mirra onice storace E fra mille e mille ti riconoscerei Dimmi anima mia la paura dell'amante Dell'amante che in me cerca te Dimmi anima mia come nascere dal niente Se non ho che te resta con me Dimmi anima mia come nascere dal niente Se non ho che te resta con me Dimmi anima mia il segreto dell'amante Dell'amante che resta con me Giuni Russo e Carmelitane Scalze di Milano, La Sposa (Inno alla Sapienza) LA SPOSA CONOSCE LO SPOSO Dall’Evangelo di Giovanni (cap. 12) Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell'aroma di quel profumo. Maria è la Sposa che è ai piedi di Gesù e lo onora con il profumo del suo amore smisurato. La casa che odorava di morto (Lazzaro) grazie a Gesù torna a profumare di un profumo prezioso. 8 Mentre ascoltiamo la canzone di Juri Camisasca, segniamo le mani con il profumo del Nardo… https://youtu.be/Ki5UhrzfCCc Sero te amavi Lux antiqua et nova, mecum eras tecum non eram. Sero te amavi. Tardi ti ho amato Luce antica e nuova, eri con me e non ero con te Tardi ti ho amato. Vocasti, clamasti et rupisti surditatem meam. Splenduisti et fugasti cecitatem meam. Et anhelo tibi. Hai chiamato, hai gridato e hai infranto la mia sordità. Hai brillato e hai dissolto la mia cecità. E anelo a te. Sero te amavi Lux antiqua et nova, et ecce intus eras et ego foris. Tardi ti ho amato Luce antica e nuova, ed ecco tu eri dentro e io fuori. Fragrasti, gustavi, tetigisti me Misericors es. Splenduisti et vocasti, ea me tenebant longe a te. Et anhelo tibi. Hai emanato il tuo profumo, ti ho gustato, mi hai toccato, Misericordioso tu sei. Hai brillato e hai chiamato, quelle cose mi tenevano lontano da te. E anelo a te. Sero te amavi… Tardi ti ho amato… Versa et reversa in Tergum et in ventrem Et dura sunt omnia Et tu solus requies. Voltate e rivoltate dietro e davanti E dure sono tutte le cose E tu solo riposo. Juri Camisasca, Sant’Agostino IO SONO IN ATTESA DELLA TUA VENUTA. MI AFFIDO A TE. Dal libro dell’Apocalisse (cap. 22) Lo Spirito e la sposa dicono: "Vieni!". E chi ascolta, ripeta: "Vieni!". Colui che attesta queste cose dice: "Sì, vengo presto!" Amen. Vieni, Signore Gesù. Padre nostro… https://youtu.be/dRqCKeerLag Lascio andare la mano che mi stringe la gola Lascio andare la fune Che mi unisce alla riva Il moschettone nella parete 9 L'orgoglio e la sete Lascio andare le valigie I mobili antichi Le sentinelle armate in garritta A Ogni mia cosa trafitta... Lascio andare il destino Tutti i miei attaccamenti I diplomi appesi in salotto, Il coltello tra i denti Lascio andare mio padre e mia madre E le loro paure Quella casa nella foresta Un umore che duri davvero Per ogni tipo di viaggio È meglio avere un bagaglio leggero. Distendo le vene E apro piano le mani Cerco di non trattenere più nulla Lascio tutto fluire L'aria dal naso arriva ai polmoni Le palpitazioni tornano battiti La testa torna al suo peso normale La salvezza non si controlla... Vince chi molla. Vince chi molla.. Niccolò Fabi, Vince chi molla Dedicato a mia sorella, Chiara Parole per fare “deserto” Che cosa è il “deserto” è frutto di una ricerca interiore: si vuole entrare nel deserto solo se lo si vuole (“l’amico Fritz/divisore” ti dirà: ma chi te lo fa fare? E’ così angosciante stare con te stesso: parla subito con la tua amica del cuore, è così bello stare in compagnia…) è uno spazio e un tempo solo per te. Senza cellulari e protesi varie che ci collegano al mondo “virtuale” (l’amico Fritz ti farà ricordare tutte le persone che dovresti chiamare e per cui saresti importante e non puoi lasciare neppure per mezzora…) è silenzio esteriore perché diventi silenzio interiore (l’amico Fritz ti farà ricordare tutte le cose che devi fare e che venendo qui hai trascurato…) è tempo per cercare la comunione, l’intimità con lo Sposo (l’amico Fritz di dirà che Lui non c’è e che è tutta una tua illusione e che stare con Lui è tempo perso…) Entra oggi nel deserto…. Trovati un posto tranquillo tutto per te e rileggi con calma in passaggi di questa catechesi sensoriale… Sottolinea ciò che ti colpisce e scrivi le cose che ti hanno colpito della meditazione. Ti servirà a ricordare, a fare memoria… 10