Area 08 - Verbale per il rinnovo degli assegni biennali di ricerca Il Comitato d’Area, riunitosi in data 20 luglio 2010, dopo accurato esame della documentazione fornita, ha espresso all’unanimità i pareri riportati di seguito. Assegnista: Dott.ssa Francesca Borgo Argomento: “Studio genotipico polifasico di ecotipi batterici potenziali contaminanti emergenti: Lactococcus garviae e Enterococcus italicus isolati da produzioni casearie italiane” Responsabile scientifico: Prof. Maria Grazia Fortina Progetto di ricerca per il biennio successivo: Il progetto di ricerca proposto (che temporalmente sarà compreso tra l’01.05.2011 ed il 30.04.2013 per il prolungamento di 180 giorni ad integrazione dell’assenza per maternità come da regolamento) costituisce la logica prosecuzione e l’approfondimento delle attività svolte nel primo biennio di attività. Gli obiettivi della ricerca riguarderanno lo studio dei trasposoni e delle sequenze di inserzioni legati al trasferimento di molecole relative ad antibiotico resistenze e la presenza di isole di patogenicità all’interno delle quali si trovano geni che codificano per i fattori di virulenza. Verranno condotti studi di correlazioni filogenetiche su un numero elevato di ceppi isolati da diverse nicchie ecologiche al fine di individuare fenomeni evolutivi divergenti fra le specie in oggetto e specie ad esse correlate e quelle patogene ad esse legate a livello di genere. Relazione sull’attività di ricerca svolta dal titolare dell’assegno: L’attività di ricerca svolta nel biennio 2008-20010 (con interruzione per maternità dal 05.09.09 al 08.02.2010) ha riguardato l’impiego di indagini molecolari e metodi di typing che hanno consentito l’acquisizione di un grado di conoscenza approfondito relativamente a due specie microbiche emergenti e potenzialmente pericolose per la salute umana. In particolare mediante lo studio di DNA extracromosomale di Enterococcus italicus sono stati trovati geni codificanti per antibiotico resistenze e le prove di trasferimento genico di tali determinanti per coniugazione batterica. E’ stata inoltre evidenziata l’attività di questo microrganismo ad acquisire geni da altri ceppi. Per Lactococcus garviae è stato individuato un marker genetico in grado di discriminare differenti biotipi della specie sulla base della loro nicchia di isolamento. I clusters genetici relativi all’utilizzazione del lattosio e del galattosio hanno permesso di differenziare i ceppi isolati da prodotti caseari (ritenuti non patogeni) da quelli isolati da specie ittiche, considerati patogeni. Pubblicazioni o lavori scientifici in corso di pubblicazione del titolare dell’assegno: La dr.ssa Borgo ha pubblicato quattro lavori su riviste con IF. Partecipazione a convegni, corsi e altre attività scientifiche: La dr.ssa Borgo ha presentato una comunicazione a convegno nazionale, pubblicata su rivista con IF. Evidenziato l’impegno mostrato nella ricerca svolta, i risultati conseguiti nel biennio ed il programma proposto, il Comitato, verificato il possesso del requisito minimo, propone il rinnovo dell’assegno di ricerca alla Dott.ssa Francesca Borgo con una valutazione di eccellente (6,0 punti). Assegnista: Dott.ssa Gabriella Bottega Argomento: “Sviluppo di interventi tecnologici volti ad ottenere prodotti con accresciute proprietà funzionali a partire da cereali in granella o loro frazioni” Responsabile scientifico: Prof.ssa Maria Ambrogina Pagani Progetto di ricerca per il biennio successivo: Il progetto rappresenta la continuazione e l’approfondimento dei risultati ottenuti nel primo biennio con la finalità generale di ottenere semilavorati ricchi in fibra ad elevato rapporto fibra solubile/insolubile. Verranno sperimentate tecniche quali la parboilizzazione e la pregerminazione della granella al fine di migliorare la separazione degli strati cruscali ricchi in fibra. Verranno intrapresi studi relativi all’impiego delle alte pressioni per verificarne gli effetti depolimerizzanti sui polisaccaridi non-amido e l’impiego della turboseparazione. Relazione sull’attività di ricerca svolta dal titolare dell’assegno: La Dr.ssa Bottega ha affrontato diverse tematiche strettamente collegate tra loro. E’ stata studiata la possibilità di valorizzazione di cereali minori (segale e sorgo) entrambi molto ricchi in fibra. L’impiego della prima nell’alimentazione umana potrebbe aumentare in quanto è stato evidenziato che sottoponendola ad un processo di decorticazione è possibile ottenere farine ricche in fibra e con un rapporto favorevole fibra solubile/insolubile. Il secondo, se sottoposto a fermentazione mediante impasto acido svolge un ruolo reticolante delle proteine nei prodotti gluten-free migliorandone le caratteristiche. La stessa tecnica di decorticazione selettiva è stata impiegata per frumento tenero per rimuovere selettivamente i diversi strati corticali per l’ottenimento di farine a diverso tenore in fibra e altri biocomponenti. Su avena sono stati sperimentati trattamenti fisici ed enzimatici, anche combinati tra loro, con l’obiettivo di ridurre le dimensioni molecolari dei polisaccaridi non amido e migliorare il rapporto tra fibra solubile ed insolubile. La fibra pretrattata può essere aggiunta anche in quantità importante (20%) ad impasti per pane senza che vengano ridotte le proprietà reologiche degli stessi in confronto ad impasti di sola farina. Pubblicazioni o lavori scientifici in corso di pubblicazione del titolare dell’assegno: La produzione scientifica della Dr.ssa Bottega consiste in 3 lavori pubblicati su riviste con IF, 1 lavoro pubblicato su rivista a diffusione internazionale senza IF, ed 1 su rivista nazionale, ed in 1 capitolo di libro a diffusione nazionale. Ha presentato 2 relazioni orali a congressi internazionali, 4 posters a congressi internazionali ed 1 poster a congresso nazionale. Partecipazione a convegni, corsi e altre attività scientifiche: Nel corso del biennio, oltre ad aver partecipato ai suddetti congressi presentando relazioni orali e posters, la dr.ssa Bottega è risultata vincitrice del premio “Young Researcher Award for Cereal Research” sponsorizzato da Kraft Biscuit Europe Research Centre per il contributo orale presentato durante l’Ottavo European Young Cereal Scientists and Technologists Workshop (Viterbo 2009). Evidenziato l’impegno mostrato nella ricerca svolta, i risultati conseguiti nel biennio ed il programma proposto, il Comitato, verificato il possesso del requisito minimo, propone il rinnovo dell’assegno di ricerca alla Dott.ssa Gabriella Bottega con una valutazione di più che ottimo (5,5 punti). Assegnista: Dott.ssa Elena Cassani Argomento: “Studio della regolazione epigenetica del locus low phytic acid 1 (LPA1) in mais.” Responsabile scientifico: Dr. Salvatore Roberto Pilu Progetto di ricerca per il biennio successivo: Il progetto di ricerca sarà focalizzato sulla continuazione dello studio della regolazione trascrizionale del locus lpa1 in mais e prevederà Inoltre, il progetto riguarderà anche lo studio delle possibili interazioni tra l’accumulo di acido fitico e la biosintesi di antocianine; questo perché da dati preliminari ottenuti, sembrerebbe che i mutanti lpa siano in grado di accumulare grande quantità di pigmenti rispetto ai controlli Lpa. Vista la notevole importanza dal punto di vista della nutrizione animale ed umana di poter associare una riduzione del contenuto di acido fitico nel seme ad un corrispondente incremento di fosforo libero e di sostanze antiossidanti, il progetto sarà condotto perseguendo i seguenti risultatii: a) costituzione di linee di mais low phytic acid (lpa) ad alto contenuto di pigmenti antiossidanti antociani attraverso attività di breeding classico; b) caratterizzazione genetica, molecolare e biochimica delle linee di mais costituite; c) analisi dei diversi mutanti inserzionali di mais low phytic acid (lpa) fino ad ora isolati; d) analisi trascrizionale dei geni coinvolti nelle vie biosintetiche della fitina e delle antocianine nei mutanti lpa. Relazione sull’attività di ricerca svolta dal titolare dell’assegno: La Dr.ssa Elena Cassani ha svolto attività di ricerca riguardante lo studio del locus low phytic acid dal punto di vista sia genetico sia molecolare. Lo studio della mutazione lpa1241 ha evidenziato come questo carattere abbia un’origine epigenetica e sia in grado di determinare cambiamenti ereditabili dell’espressione del gene ZmMRP4 causando forti effetti pleiotropici sull’intera pianta dovuti all’alterazione del metabolismo dell’acido fitico. In seguito alla collaborazione con il Prof. Erik Nielsen, (Dipartimento di Genetica e Microbiologia, Università degli Studi di Pavia), la Dr.ssa Elena Cassani ha potuto valutare le conseguenze, derivanti dalla mancanza di acido fitico, sulla germinabilità dei semi di mais. Durante questa collaborazione sono stati messi a confronto i semi wild type e quelli mutati relativamente, oltre alla germinabilità, ai livelli di ferro libero, all’abbondanza relativa di radicali liberi, ai danni causati al DNA e, soprattutto, alla capacità antiossidante (valutata riproducendo una situazione artificiale di invecchiamento). I dati ottenuti hanno permesso di concludere che l’acido fitico, oltre ad essere un importante composto di riserva del seme, possiede anche capacità antiossidanti, fondamentali durante i primi stadi di sviluppo della plantula. E’ emersa inoltre l’esistenza di una relazione tra la concomitante presenza di antocianine nel seme e la mutazione lpa1-241; nei mutanti, infatti, il livello di antocianine, localizzate nel citoplasma invece che nel vacuolo dello scutello, è risultato più alto rispetto ai semi wild type L’analisi molecolare effettuata sui mutanti ha inoltre evidenziato che l’accumulo citoplasmatico di antocianine è probabilmente dovuto ad una minor espressione del gene ZmMRP3 che codifica per un trasportatore del tonoplasto. I dati ottenuti hanno permesso quindi di ipotizzare l’esistenza di una relazione tra la mutazione lpa, l’accumulo di antocianine e la loro corretta compartimentazione nel seme. La Dr.ssa Elena Cassani ha inoltre collaborato con la Dr Francesca Sparvoli dell’ Istituto di Biologia e Biotecnologia Agraria (CNR) al fine di mappare, in fagiolo, il gene responsabile della mutazione monogenica recessiva low phytic acid lpa 280-10 tramite l’utilizzo di marcatori molecolari SSR. I risultati ottenuti dalla mappatura effettuata saranno, a breve, oggetto di pubblicazione. Durante il primo biennio la Dr.ssa Elena Cassani ha partecipato anche ad altre attività di ricerca svolte all’interno del gruppo nel quale è inserita, riguardanti altri aspetti genetici e molecolari di diversi mutanti di mais. Pubblicazioni o lavori scientifici in corso di pubblicazione del titolare dell’assegno La produzione scientifica della Dr.ssa Elena Cassani consiste in 4 lavori pubblicati su riviste internazionali con IF, 2 lavori sottomessi per la pubblicazione su riviste con IF e 6 comunicazioni a Congresso. Partecipazione a convegni, corsi e altre attività scientifiche La Dr.ssa Elena Cassani durante il biennio ha partecipato ad un congresso nazionale ed uno internazionale. Evidenziato l’impegno mostrato nella ricerca svolta, i risultati conseguiti nel biennio ed il programma proposto, il Comitato, verificato il possesso del requisito minimo, propone il rinnovo dell’assegno di ricerca alla Dott.ssa Elena Cassani con una valutazione di eccellente (6 punti). Assegnista: Dott.ssa Sara Ferrari Argomento: “Zootecnia di precisione: l’analisi del suono nella diagnosi di cause di malessere degli animali nella realtà zootecnica intensiva” Responsabile scientifico: Dott.ssa Marcella Guarino Progetto di ricerca per il biennio successivo: Il progetto di ricerca proposto costituisce la logica prosecuzione e approfondimento delle attività svolte nel primo biennio di attività. Gli obiettivi della ricerca riguardano l’utilizzo dell’analisi del suono come strumento di indagine di momenti produttivi, riproduttivi e patologici degli allevamenti che hanno nel suono una loro caratteristica specifica. In particolare prenderà in considerazione lo studio del suono della tosse nell’allevamento suinicolo, lo studio delle vocalizzazioni di animali sottoposti a stress riscontrabili in allevamenti e lo studio del suono nell’assunzione di cibo da parte degli animali da reddito. L’approccio metodologico delineato è coerente con le finalità della ricerca e prevede una sperimentazione di campo, e una elaborazione successiva i cui risultati verranno analizzati e interpretati mediante modelli di calcolo che verranno in parte sviluppati appositamente. Relazione sull’attività di ricerca svolta dal titolare dell’assegno: L’attività di ricerca svolta nel biennio 2008-2010 ha riguardato la raccolta di dati bioacustici in diversi allevamenti (suini, bovini, equini, api), la creazione di database di file audio provenienti da queste diverse situazioni di allevamento, la creazione di algoritmi di localizzazione e riconoscimento delle tossi suine, nuove metodiche di acquisizione e di analisi sonora con applicazioni nella realtà di allevamento, lo sviluppo di programmi di “labelling” per la classificazione semiautomatica dei suoni, oltre alla stesura di articoli scientifici. Pubblicazioni o lavori scientifici in corso di pubblicazione del titolare dell’assegno: La dott.ssa Sara Ferrari ha pubblicato 7 lavori su riviste con IF ed 1 capitolo di libro in lingua inglese. Inoltre ha in corso di pubblicazione altri 2 lavori su riviste con IF. Partecipazione a convegni, corsi e altre attività scientifiche: La dott.ssa Sara Ferrari ha presentato comunicazioni a 5 convegni internazionali con pubblicazione degli atti in inglese, con referee. Evidenziato l’eccellente impegno mostrato nella ricerca svolta, i risultati conseguiti nel biennio, le notevoli pubblicazioni del biennio ed il programma proposto, il Comitato, verificato il possesso del requisito minimo, propone il rinnovo dell’assegno di ricerca alla Dott.ssa Sara Ferrari con una valutazione di eccellente (6 punti). Assegnista: Dott.ssa Priscilla Manzotti Argomento: “Interazione tra ormoni e fattori di regolazione nel controllo dell’architettura della pianta in Zea mays” Responsabile scientifico: Prof.ssa Gabriella Consonni Progetto di ricerca per il biennio successivo: Il progetto definito per il nuovo biennio prende spunto dai risultati ottenuti nei primi due anni di attività e si propone di rafforzarli o con nuove acquisizioni. In particolare le attività consisteranno: a) nello studio del ruolo del gene shoot meristemless (sml) sul determinarsi della polarità degli organi e sulla transizione dalla fase giovanile alla fase adulta; b) nell’individuazione di altri componenti del pathway dei transacting- siRNA attraverso la determinazione della posizione di mappa e isolamento del gene distorted growth (dgr) di mais; c) nell’analisi nei mutanti developmental abnormalitie (dab) di mais del sistema delle giberelline attraverso lo studio dei domini d’espressione di geni della biosintesi di questa famiglia ormonale. L’obiettivo generale del progetto, analogamente a quello dei primi due anni, è di definire in mais, creando i presupposti per interessanti ricadute in termini di possibile miglioramento genetico di questa specie, meccanismi molecolari che sottendono all’organizzazione tridimensionale, nonché alle dimensioni, del corpo della pianta ovvero lo schema delle ramificazioni, la posizione e la morfologia di foglie e organi fiorali. Relazione sull’attività di ricerca svolta dal titolare dell’assegno: La Dr.ssa Manzotti ha svolto attività indirizzate all’isolamento e all’analisi funzionale del mutante shoot meristemless (sml) di mais la cui espressione in interazione epistatica con almeno un allele dominante del gene distorted growth (Dgr) determina il fenotipo developmental abnormalitie (dab) con riduzione della statura e morfogenesi alterata della pianta e delle foglie. Per l’isolamento del gene sml è stata adottata una strategia “gene candidato” (a partire dal gene SHOOTORGANIZATION1 (SHO1) di riso la cui mutazione causa un meristema apicale anomalo e che codifica per la proteina DICER LIKE 4) e due approcci, in silico e in vivo, condotti in modo integrato. L’indagine funzionale si è basata sull’analisi di espressione e sullo studio delle possibili interazioni fra sml e altri geni coinvolti nella formazione del meristema apicale della plantula di mais e nello sviluppo dei suoi organi. Mediante analisi computazionale e un approccio “gene walking” seguito da amplificazioni condotte a partire da DNA genomico è stata ricostruita l’intera sequenza codificante la proteina DCL4 di mais. Dal sequenzialmente e dall’analisi bioinformatica del gene isolato è stato possibile identificare diversi domini conservati e la forte identità di sequenza con SHO1 di riso. La sequenza DCL4 è stata quindi analizzata nei mutanti omozigoti (sml/sml) di mais, dove mostra, rispetto alla sequenza dei wild-type (Sml/Sml), un cambiamento di 4 basi e una inserzione di 21 nucleotidi all’interno di un dominio funzionale. A dimostrazione della corrispondenza tra il gene sml e la sequenza DCL4 è stata quindi analizzata, con esito positivo, in una serie di mutanti nel gene SHO1 con fenotipo dab e risultati allelici ad sml. I mutanti sono stati forniti dal Cold Spring Harbor Laboratory CSHL (Prof.ssa M. Timmeermans).L’analisi d’espressione di ZmDcl4 ha permesso di verificare come il gene abbia espressione ubiquitaria nei diversi tessuti della pianta e come nei mutanti sml/sml i livelli di trascritto siano nettamente inferiori rispetto a quelli riscontrabili nel wild-type. L’analisi funzionale di sml è stata effettuata ottenendo ed analizzando un progenie F2 segregante dall’autofecondazione di piante doppio eterozigote Sml/sml Lbl1/lbl1 dove lbl1 (leafbladlessl) è un gene indipendente di mais anch’esso coinvolto nella biosintesi di transacting- siRNA. Le progenie mostrano un’elevata percentuale di mutanti con fenotipo shootless. Analisi d’interazione sono state avviate anche con il gene Knotted1 (kn1) che svolge un ruolo nella indeterminazione dell’apice meristematico. Allo scopo sono stati effettuati incroci per ottenere doppi mutanti sml kn1. La generazione F2 sarà ottenuta al termine dell’estate 2010. Pubblicazioni o lavori scientifici in corso di pubblicazione del titolare dell’assegno: La produzione scientifica della Dr.ssa Manzotti comprende un lavoro a stampa consistente in un rewiew a nome singolo su libro scientifico edito in Italia, in un lavoro sottomesso per la pubblicazione su una rivista internazionale peer review, una news letter internazionale sottoposta a valutazione e quattro comunicazioni a congresso. Partecipazione a convegni, corsi e altre attività scientifiche: Nel corso del biennio la Dott.ssa Manzotti ha partecipato a 2 congressi scientifici di cui uno internazionale e a due corsi internazionali riservati a giovani ricercatori europei su tecniche di comunicazione e divulgazione scientifica. Oltre al progetto biennale svolto, la Dott.ssa Manzotti ha contribuito ad altre ricerche del gruppo in cui è inserita e ha svolto alcune attività didattiche integrative in corsi di Laurea Triennali e Magistrali della Facoltà di Agraria; inoltre ha collaborato, in qualità di tutor, alle attività di laboratorio di “Sperimenta il Biolab” presso il Centro Universitario per la diffusione delle Bioscienze nelle scuole superiori (CusMiBio) dell’Università degli Studi di Milano. Evidenziato l’impegno mostrato nella ricerca svolta, i risultati conseguiti nel biennio ed il programma proposto, il Comitato, verificato il possesso del requisito minimo, propone il rinnovo dell’assegno di ricerca alla Dott.ssa Priscilla Manzotti con una valutazione leggermente superiore a ottimo (5,1 punti). Milano, 20.07.2010 Per il Comitato Il Presidente Prof. Carlo Pompei