comunicato stampa Incontro - lettura con Dominique Manotti e Giancarlo De Cataldo nell’ambito di «Letteratura, oggi» 26 novembre 2014, alle 19.30 Accademia di Francia a Roma – Villa Medici Grand Salon Il 26 novembre alle 19.30 l'Accademia di Francia a Roma – Villa Medici presenta, su invito dei borsisti Philippe Vasset e Gaëlle Obiégly, un incontro-lettura tra la scrittrice francese Dominique Manotti e lo scrittore italiano Giancarlo De Cataldo. Questo appuntamento fa parte del ciclo «Letteratura, oggi», manifestazione che riunisce autori italiani, francesi o di altre nazionalità attorno a temi diversi, in collaborazione con gli scrittori in residenza a Villa Medici. Questa edizione è dedicata al tema Violenza/e. “L'eccesso che convoca questa nozione interessa la letteratura. Che si riferisca a degli atti reali, dei miti o che sia il luogo di un frangersi, il testo letterario si espone con intensità. Scrivere è in sé una violenza, non perché la frase enuncia, ma perché assale: i clichés, le coppie di parole ossificate, giungendo sino alla possibilità di significare.” Philippe Vasset e Gaëlle Obiégly Durante l’incontro, Dominique Manotti e Giancarlo De Cataldo leggeranno alcuni passaggi delle loro opere. Dominique Manotti Professore di storia e specialista di storia economica del XIX secolo, Dominique Manotti inizialmente insegna questa disciplina al liceo. Dopo il 1968, diventa docente presso il Centro sperimentale di Vincennes, e poi professore associato a Paris-VIII Saint-Denis. Autrice, militante politica dalla fine degli anni '50, applica gli strumenti della ricerca storica alla scrittura di romanzi noir con forte connotazione economico-politica e sociale. Il suo primo romanzo, Sombre Sentier, pubblicato nel 1995, tradotto in itlaiano, Il sentiero della speranza (Marco Tropera Editore, 2002), si svolge durante uno sciopero di lavoratori clandestini turchi, al quale l’autrice aveva partecipato nel 1980. È in questo romanzo che crea il personaggio del commissario Théodore Daquin, poliziotto omosessuale, che sarà anche il protagonista dei due romanzi successivi. I suoi primi romanzi, vere e proprie cronache politiche degli anni '80, trattano della speculazione immobiliare (À nos chevaux, Rivages 1997), delle implicazioni politiche ed economiche nel mondo del calcio (Kop), in italiano Curva Nord (Marco Tropea Editore, 2007), della corruzione e del commercio delle armi (Nos fantastiques années fric, Rivages, 2001). I suoi romanzi successivi si iscrivono sempre nel contesto politico e sociale ma cambiano epoca storica. Le corps noir (Seuil, 2004) Il corpo nero (Marco Tropea Editore, 2010) ha come protagonista la Gestapo francese nel 1944, durante l'Occupazione. Tra gli altri romanzi pubblicati dall’autrice: Lorraine Connection (Rivages, 2006) Vite Bruciate (Marco Tropea Editore, 2011) ; Bien connu des services de police (Gallimard, 2010) Già noto alle forze di polizia (Marco Tropea Editore, 2011) ; L'Honorable Société (Gallimard, 2011 tradotto in italiano L’onorata societa, (Marco Tropera Editore, 2012); scritto a quattro mani con DOA; Grand prix de littérature policière 2011); L'Évasion (Gallimard, 2013) e Le Rêve de Madoff (Allia, 2013). Giancarlo De Cataldo Giancarlo De Cataldo è giudice della Corte d'Assise di Roma, dove vive dal 1974. Scrittore, traduttore, autore e drammaturgo, ha pubblicato diversi libri, di cui la maggior parte sono dei polizieschi. Collabora con “La Repubblica” e “L'Espresso”. Il suo romanzo più noto, Romanzo criminale (Einaudi, 2002), tradotto in francese da Catherine Siné e Serge Quadruppani, (Seuil, 200/), ha ispirato un film e una serie televisiva. Nel 2007 ha scritto Nelle mani giuste (Einaudi, 2007) (La Saison des massacres, traduzione di Serge Quadruppani - Métailié, 2008), sugli anni '90, al momento dei massacri del '93, di mani pulite e alla fine della cosiddetta Prima Repubblica. I due libri hanno gli stessi protagonisti, il commissario Nicola Scialoja e la sua amante Patrizia, una anziana prostituta. Nel 2006 De Cataldo lavora per la Rai al progetto Crimini, serie televisiva scritta da grandi autori italiani e nel 2010 lavora ad una seconda serie di cui il primo episodio è dedicato a La doppia vita di Natalia Blum di Gianrico Carofiglio. Nel 2010, pubblica I traditori (Einaudi) (Les Traitres traduzione in francese di Serge Quadruppani – Métalié 2012), un romanzo ambientato durante il Rinascimento italiano. Tra gli altri suoi libri: Io sono il Libanese (Einaudi, 2012) (Je suis le Libanais, traduzione in francese di Paola De Luca et Gisèle Toulouzan Métailié, 2014) ; Int'allu Salento (Ad est dell'equatore, 2012); Suburra (Einaudi, 2013, scritto assieme a Carlo Bonini) e Nell’ombra e nella luce, appena pubblicato per la collana Stile libero di Einaudi. Nel 2013 è stato “giudice” dell’unico talent show sulla scrittura, Masterpiece, andato in onda su Rai3. Philippe Vasset Nato nel 1972, Philippe Vasset ha pubblicato sette libri, tutti per la casa editrice Fayard, tra cui Un livre Blanc (2007), Journal intime d'un marchand de canons (2010) e La Conjuration (2013). Ha collaborato con il compositore Pierre-Yves Macé (Phonotopies - commande du Groupe de Recherche Musicales, 2014) e la visual artist Linda Sanchez (14628.JPG, Adera éditions, 2012). È inoltre giornalista, e ha condotto delle inchieste per “Vanity Fair” e “le Nouvel Observateur”. Il progetto di ricerca di Philippe Vasset a Villa Medici verte sull'esplorazione di un genere letterario oggi alquanto desueto: le vite dei santi. Si interesserà in particolare ai criteri tramite i quali si valuta e si stabilisce la santità – o, al contrario, la dannazione – di un individuo. Gaëlle Obiégly Nata a Chartres nel 1971, Gaëlle Obiégly ha studiato storia de l’arte all’Università di Parigi IV e si è cimentata nello studio della lingua russa all’Inalco (Istituto nazionale delle lingue e civiltà orientali). Il suo esordio letterario risale all'inizio degli anni 2000 con un primo romanzo pubblicato da Gallimard che testimonia il suo interesse per la letteratura russa, Petite figurine en biscuit qui tourne sur elle-même dans sa boîte à musique. Da allora, ha pubblicato sette libri tra cui Mon Prochain (Éditions verticales), che ha ricevuto nel 2014 il premio Mac Orlan. Il progetto di Gaëlle Obiégly a Villa Medici consiste nel raccontare la storia di un “uomo senza memoria il quale sdraiato su una panchina, alla stazione di Roma, cerca di scoprire la sua propria identità. Ma quella che si delinea è un'identità del tutto nuova. Questo individuo passa da una ricerca astratta ad una vera e propria caccia. Si tratta di una sorta di epopea, una successione di azioni in una Italia di cui ci si appropria.” Ingresso libero sino ad esaurimento posti. L'incontro si svolgerà in lingua francese e italiana con traduzione consecutiva. Accademia di Francia a Roma – Villa Medici Viale Trinità dei Monti, 1 - 00187 Roma T +39 06 67611 www.villamedici.it Con il sostegno di: Ufficio Stampa – Villa Medici Studio Martinotti T +39 348 7460312 [email protected] www.francescamartinotti.com