ACUSTICA
Studia il suono considerando le
cause che lo hanno generato, il suo
comportamento e la sua propagazione
attraverso un mezzo materiale.
CAMPO LIBERO
In assenza di qualsiasi ostacolo il
suono si propaga in linea retta.
CAMPO LIBERO
L'intensità del suono diminuisce
all'aumentare
della
distanza
dalla
sorgente, poiché la superficie su cui
insiste è progressivamente maggiore.
CAMPO LIBERO
Ad ogni dimezzamento o raddoppio
della distanza dalla sorgente sonora, si
ha, rispettivamente, un aumento o una
diminuzione pari a 6 dBSPL.
RIFLESSIONE
Se nel suo procedere il suono
incontra un ostacolo sufficientemente
grande, come una parete, viene riflesso.
RIFLESSIONE
Il suono viene riflesso da oggetti
che sono grandi rispetto alla sua
lunghezza d'onda.
SUPERFICI PIANE
Se riflesso da una superficie piana,
il suono torna verso la sorgente come se
venisse da una sorgente-immagine posta
dall'altro lato dell'ostacolo.
SUPERFICI PIANE
Se l'angolo d'incidenza è diverso da
90°, l'angolo di riflessione è uguale
all'angolo d'incidenza, come nell'ottica.
SUPERFICI PIANE
In una stanza le riflessioni sono
molto complicate, perché abbiamo 6
superfici riflettenti, con uguali sorgentiimmagine.
SUPERFICI PIANE
In una stanza di dimensioni
normali, alcune frequenze, medie e alte,
vengono riflesse ed enfatizzate, mentre
altre, le basse, non vengono influenzate.
SUPERFICI PIANE
Si crea quindi un ascolto alterato di
ciò che è stato emesso dalla sorgente
sonora.
SUPERFICI CONVESSE
La riflessione su superfici convesse
tende a disperdere l'energia sonora in
molte
direzioni,
dando
luogo
alla
diffusione del suono incidente.
SUPERFICI CONVESSE
Sono molto usate per i trattamenti
acustici perché permettono di ridurre la
quantità di suono che ritorna verso la
sorgente, e quindi verso l'ascoltatore.
SUPERFICI CONCAVE
Il suono che colpisce una superfici
concava tende a concentrarsi in un
punto, il fuoco.
SUPERFICI CONCAVE
Le superfici concave sferiche vengono
usate per rendere fortemente direzionale
un microfono, posizionandolo nel punto
focale.
SUPERFICI CONCAVE
L'efficacia dei riflettori dipende dal
rapporto tra le loro dimensioni e la
lunghezza d'onda del suono.
SUPERFICI CONCAVE
Un riflettore del diametro di 1 metro
fornisce buona direzionalità a 1kHz
(lunghezza d'onda circa 34cm), ma non
ha alcun effetto a 200Hz (lunghezza
d'onda di circa 1,70mt).
ONDE STAZIONARIE
Se abbiamo due superfici riflettenti
parallele con una sorgente sonora al
centro, a determinate frequenze si
creeranno delle onde che verranno
riflesse da una parete all'altra con una
dispersione di energia minima.
ONDE STAZIONARIE
Queste onde sono dette onde
stazionarie e la loro frequenza dipende
dalla distanza tra le superfici riflettenti.
ONDE STAZIONARIE
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ONDE STAZIONARIE
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ONDE STAZIONARIE
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RIFLETTORE ANGOLARE
Il riflettore angolare riceve il suono
dalla sorgente e lo rinvia direttamente
alla sorgente stessa.
RIFLETTORE ANGOLARE
In una stanza abbiamo 4 angoli
tridimensionali, formati due pareti e il
soffitto, e questi creano molti problemi
negli ascolti.
RIFLETTORE ANGOLARE
In
un
ambiente
acusticamente
trattato, gli angoli formati dalle pareti e
dalle pareti e il soffitto andrebbero
eliminati.
DIFFRAZIONE
Avanzando, il suono può incontrare
un ostacolo che gli può far cambiare
direzione. Il processo attraverso avviene
questo cambio di direzione prende il
nome di diffrazione.
DIFFRAZIONE
Più è corta la lunghezza d'onda (cioè
più alta è la frequenza), meno è rilevante
il fenomeno della diffrazione.
Gli ostacoli in grado di diffrangere
(piegare) il suono devono essere grandi
rispetto alla sua lunghezza d'onda.
DIFFRAZIONE
Nella
incontra
diffratta,
sorgente
figura, la parte del suono che
lo spigolo superiore viene
piegata, formando una nuova
virtuale.
DIFFRAZIONE
In questo caso il suono incontra un
piccolo foro. Gran parte dell'energia viene
riflessa dalla parete, ma una piccola parte che
passa attraverso il foro dà luogo ad una
sorgente virtuale puntiforme.
RIFRAZIONE
La velocità del suono dipende dalla densità
del mezzo in cui si propaga:
maggiore la densità, maggiore la velocità.
RIFRAZIONE
Se il suono incontra mezzi con densità
diverse, procederà attraverso questi con
velocità diverse.
RIFRAZIONE
La rifrazione è una variazione di
direzione del suono a causa della
differenza di velocità di propagazione in
mezzi diversi.
RIFRAZIONE
Si ha rifrazione anche quando il
suono si propaga nello stesso mezzo, ad
esempio l'aria, ma incontra un gradiente
termico.
RISONANZA
La risonanza è una condizione fisica
che si verifica quando un sistema
oscillante
viene
sottoposto
a
sollecitazione periodica di frequenza pari
alla frequenza naturale propria del
sistema stesso.
RISONANZA
Ad esempio, se avviciniamo uno
speaker che emette un suono ad una
corda di chitarra, questa inizierà a vibrare
secondo la propria frequenza naturale.
RISONANZA
Più la frequenza emessa dallo
speaker si avvicina alla frequenza
naturale della corda, più le vibrazioni di
questa saranno ampie.
RISONANZA
In questo caso si dice che la corda è
stata messa in risonanza, o risuona.
RISONANZA
VIDEO
RISONANZA
VIDEO
RISONANZA
VIDEO
RISONANZA
La risonanza è alla
funzionamento
di
molti
musicali.
base del
strumenti
RISONANZA
Nella chitarra, la cassa risuona
perché stimolata dalle corde, e amplifica
il suono.
RISONANZA
Nell'organo a canne, la colonna d'aria
dentro ogni canna viene messa in
risonanza da un corpo vibrante.
RISONANZA
La lunghezza e il diametro della
canna determina la frequenza a cui
questa risuona, e quindi la nota che darà.
Ogni canna darà una nota.
RISONANZA
Anche il nostro apparato fonatorio
funziona sfruttando la risonanza.
Le corde vocali mettono in risonanza la
colonna d'aria presente nella faringe e
nel cavo orale.
RISONANZA
Quando parliamo, fra le altre cose,
modifichiamo il volume della colonna
d'aria, e di conseguenza modifichiamo
l'altezza del suono che emettiamo.
RISONANZA
In generale le donne hanno una
colonna d'aria più piccola rispetto a
quella dell'uomo, per questo hanno una
voce più alta.