La Fondazione Stelline di Milano e la Pinacoteca di Brera, in

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Lo stupore nello sguardo
La fortuna di Rousseau in Italia
da Soffici e Carrà a Breveglieri
Milano, Fondazione Stelline
corso Magenta, 61
24 marzo –1 giugno 2011
La Fondazione Stelline di Milano e la Pinacoteca di Brera, in occasione della mostra Lo stupore nello sguardo. La fortuna di Rousseau in Italia da Soffici e Carrà a Breveglieri, a cura di Elena Pontiggia, propongono
un approfondimento su Fiori, 1916 - l’opera di Morandi più ispirata a Rousseau -, che si è deciso di non
spostare ma di inserire nel percorso espositivo soltanto idealmente.
Henri Rousseau
Mazzo di fiori con pratoline, 1910
Giorgio Morandi
Fiori, 1916
“Nella stanza, nella parete di destra, verso la finestra, erano i Fiori del ’16. Quando li vidi, era l’inverno del ’18,
chiesi a Morandi che specie di fiori erano. ‘Sono degli astri’ mi disse Morandi. ‘Si trovano in diversi colori. Questi sono rosa, solo uno è bianco. Ma sono di un rosa che è quasi violetto. Le foglie sono belle, stanno ferme.
Sono di un verde che è quasi grigio’. Osservai, tanto per dire qualcosa, che questi fiori fanno pensare a delle
stelle marine, solo con molte gambe. Rise con gli occhi. ‘È vero - disse - Sono fiori curiosi’”. Così Giuseppe Raimondi ricorda le parole dell’amico, nell’ultimo inverno di guerra.
Il modello cui Morandi guarda è Mazzo di fiori con pratoline, 1910, di Rousseau riprodotto nella prima monografia italiana sull’artista, curata da Soffici nel 1914. I Fiori Jesi ne sono, come ha scritto Vitali, “una filiazione
diretta”. Del dipinto di Rousseau Morandi riprende gli astri sulla destra, la margherita al centro (trasformandola
anch’essa in un fiore a stella) e la partizione spaziale, ma deve aver ricordato l’andamento scanalato del vaso
anche nella sua Natura morta dello stesso 1916. Modifica invece il motivo delle foglie, che in Rousseau sono,
come sempre nei suoi quadri, nitide e lisce, mentre qui assumono una valenza più naturalistica e tormentata.
Sono foglie, quelle di Morandi, che tendono ad accartocciarsi e di cui si percepisce il profilo più secco e accidentato: un lieve raggrinzirsi che evoca il passare del tempo e che non si ritrova nel Doganiere.
Morandi, tra l’altro, possedeva tre piccoli disegni di Rousseau, oggi agli Uffizi, acquistati da Soffici negli
anni venti.
Orario: martedì/domenica, 10–20 (chiuso lunedì)
Biglietti: intero 8e; ridotto 6e; scuole 3e
Website: www.stelline.it
Infoline: T +39.02.45462.411
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