LE OPERE E I GIORNI Armonia del mondo rurale

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SCUOLE DELL’INFANZIA – PRIMARIA – SECONDARIA I°Grado
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Mirano, 4.4.2013
Ai Genitori e agli Alunni dell’Indirizzo Musicale
Ai Docenti
Al Personale ATA
Al Sito Web d’Istituto
LE OPERE E I
GIORNI
Armonia del mondo rurale
Premessa.
LE OPERE E I GIORNI è un lavoro a più mani, che nasce da una semplice e casuale
chiacchierata consumata in presidenza della Leonardo da Vinci con un vecchio amico, ancora lo
scorso anno, parlando di scuola e di altro, delle proprie passioni e delle preoccupazioni. Insomma,
parlando della vita. Il discorso, ad un certo punto, ci ha portati su una sua gratificazione culturale
del momento: aveva appena scritto e pubblicato un libro di carattere autobiografico. A quel punto
mi ero ricordato di un altro amico, un musicista compositore, con la voglia di scrivere e
raccontare con il linguaggio della musica e che da tempo cercava un testo da “musicare”. Si
trattava di metterli in contatto.
Il lavoro
Quel libro è La casa dei nonni (ediz. Cleup, Padova) di Paolo Pietrobon, scritto con la
nostalgia di chi riconosce l’inesorabile scomparsa del mondo contadino, in un nord-est dalla
memoria spesso troppo corta, capace di raccontare solo i capannoni di una generazione digitalizzata
e con il fiatone, senza le lentezze giuste per assaporare le buone cose ….
L’amico musicista è Omar Francescato, musicista a tutto tondo, perché i suoi studi
accademici l’hanno portato al virtuosismo del violino, prima, e della viola, poi, ma anche al colto
e molto impegnativo diploma in composizione, allo studio approfondito e rigoroso della
fisarmonica, ormai sua protesi irrinunciabile, divenendo grande interprete di Piazzolla e della
letteratura fisarmonicistica in teatri e sale di incisione, non ultimo sul palco del Quadri e del
Lavena in Piazza S. Marco a Venezia. A Paolo ho detto che Omar cercava un testo da “musicare”:
il suo poteva essere quello giusto. I numeri di telefono fecero il resto. Ci fu un silenzio di alcuni
mesi, poi seppi che Le Opere e i giorni aveva già preso forma, meglio: forme e movimenti. Poco
dopo anche aveva assunto delle immagini, una scena, una lettura declamata o, se si vuole, animata.
Era diventato una rappresentazione.
Si era partiti da un autobiografico racconto coerente con una scelta di antropologia (e
perché no, archeologia) culturale, per arrivare ad una tessitura di linguaggi diversi attorno ad uno
stesso nucleo narrativo, fatto di situazioni e contenuti comuni.
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La rappresentazione
Come succede nella forma della rappresentazione medioevale il gruppo di artisti, la
compagnia lavora su un tema assunto come canovaccio comune. Non si tratta di descrivere o
commentare un’opera letteraria, ma di esprimere un’idea, una situazione, un fascio di sensazioni,
con il proprio linguaggio, con la propria arte. Non c’è una competenza a servizio dell’altra, ma
ciascuna arte è in tensione verso uno stesso contenuto, utilizzando la propria grammatica, il
proprio segno, le proprie abilità.
Le Opere e i giorni è stato rappresentato lo scorso 21 Marzo 2013 all’interno della
programmazione di Ubijazz a S. Maria di Sala e nei prossimi giorni entrerà in un circuito culturale
che toccherà diversi comuni del veneziano. Si ritiene utile proporre questo lavoro anche ai nostri
alunni delle classi ad Indirizzo musicale e di altre, poiché è un esempio di quella interdisciplinarietà
cognitiva che loro spesso utilizzano a scuola.
Viene rappresentato, pertanto, Martedì 16 Aprile alle ore 17.30 presso il Teatro di
Villa Belvedere all’interno di quel progetto che abbiamo definito ConcertIncontro! (per i costi
di allestimento si chiede agli alunni un contributo di 3 euro ciascuno da consegnare a scuola entro
lunedì 8 Aprile p.v. ai rappresentanti di classe). Verrà consegnato un dépliant illustrativo.
Il Dirigente Scolastico
Antonio Silvestri
Paolo Pietrobon autore de “La casa dei nonni”
Omar Francescato – musiche
Martino Scavezzon e Aldo Gabbana – scene, foto
Giorgia Favorido e Enzo Pavan – voci
Marco Casarin – suono e luci
Ensemble musicale: Riccardo Alfarè – violino
Donatella Colombo – violoncello
Roberto Battistella – contrabbasso
Omar Francescato - fisarmonica
Graziano Zuin – chitarra
Vanni Vespani - percussioni
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