Università degli Studi di Bergamo IL BILANCIO DI ESERCIZIO Il Bilancio di Esercizio • La contabilità è un metodo di raccolta, aggregazione e di analisi, in termini monetari, di un insieme di informazioni che riguardano una società. Le scritture contabili vengono raggruppate in un documento denominato “bilancio”. • Il bilancio offre una descrizione ad uso pubblico dell’impresa. E’ quindi di interesse per i fornitori, per i clienti e per i finanziatori della società oltre che, naturalmente, per gli stessi azionisti. • La redazione del bilancio è regolata dal codice civile e dalle direttive comunitarie. Per questa ragione si parla di bilancio civilistico. Gli schemi da rispettare sono contenuti negli articoli 2423 e seguenti del codice civile. • Oltre al bilancio civilistico, le imprese che appartengono ad un gruppo sono tenute alla redazione di un bilancio che dia una rappresentazione complessiva dell’insieme delle imprese e che viene denominato bilancio consolidato. Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 2 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Le informazioni ottenibili dall’esame del bilancio • Informazioni sulle performance economiche dell’azienda in un certo periodo (dal Conto Economico) • Informazioni circa le risorse impiegate da un’azienda e i diritti su di esse vantati, nonché i possibili effetti di future transazioni su tali risorse e diritti (dallo Stato Patrimoniale) • Informazioni utili per formulare previsioni circa l’entità e la collocazione temporale dei futuri incassi ed esborsi (dal Rendiconto Finanziario) • Informazioni utili agli attuali (e potenziali) investitori e ai creditori per consentire loro di effettuare razionali decisioni di investimento e di concessione del credito Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 3 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Criteri per la stesura di un bilancio • Attinenza Il bilancio non deve contenere informazioni che non riguardano in modo diretto l’azienda presa in considerazione • Oggettività/neutralità Il bilancio, pur in presenza di scelte discrezionali, deve essere redatto in assenza di pregiudizi e opinioni personali • Applicabilità La redazione del bilancio non deve comportare uno sforzo smisurato in termini di costi Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 4 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Principi per la stesura di un bilancio • Misura monetaria Ogni informazione deve assumere veste monetaria. • Entità aziendale L’azienda va considerata come entità a sé stante, circoscritta, astratta, separata dai suoi azionisti. • Azienda funzionante Deve riferirsi ad un’azienda effettivamente in funzione • Costo Ogni acquisto effettuato dall’impresa deve essere contabilizzato al costo effettivamente sostenuto anche se differisce dal valore di mercato. Il trascorrere del tempo può modificare il valore di una particolare posta; le variazioni di valore che si apportano per tenere conto di ciò vanno opportunamente segnalate in bilancio (ammortamenti, rivalutazioni, etc.) • Bilanciamento In ogni istante deve essere preservata l’identità tra il capitale investito e le fonti di finanziamento Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 5 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Principi per la stesura di un bilancio • Prudenza In ogni situazione di incertezza sul valore di un bene, di un ricavo o di un costo è opportuno effettuare la scelta che minimizzi l’utile della società • Competenza Ispira la compilazione del conto economico e va richiamata tutte le volte in cui esistono spese (costi) o incassi (ricavi) relativi a più di un esercizio. Ad esempio per un affitto pagato anticipatamente per la copertura di quattro anni, il costo va ripartito fra l’esercizio corrente e i tre anni successivi (sotto forma di “costi anticipati”). • Realizzazione I ricavi e i costi vanno contabilizzati solo a transazione effettuata e non semplicemente concordata • Coerenza Vi deve essere continuità nei criteri di redazione dei bilanci rispetto ai precedenti esercizi Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 6 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Gli elementi costitutivi di un bilancio • Stato Patrimoniale E’ un riepilogo del patrimonio dell’impresa, dei suoi beni e di chi ha fornito il capitale. Si suddivide in attività e passività, intese anche come impieghi e fonti finanziarie. Tutte le grandezze presenti in questa voce forniscono una visione statica della società nel momento in cui viene chiuso il bilancio (normalmente il 31/12). Esprime “grandezze di stock”. • Conto Economico Indica come l’impresa impiega le sue risorse e come le remunera. Esprime una visione dinamica della società tramite “grandezze di flusso”, suddivise in ricavi e costi; dalla loro differenza si ottiene il reddito d’esercizio che è il principale elemento di raccordo fra Stato Patrimoniale e Conto Economico. • Nota Integrativa Integra con ulteriori informazioni i dati contenuti nello Stato Patrimoniale e nel Conto Economico (che sono di carattere strettamente quantitativo), fornendo utili chiavi di lettura del bilancio. Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 7 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria L’equazione fondamentale del bilancio impieghi Capitale investito ATTIVITÀ fonti PASSIVITÀ Mezzi di terzi CAPITALE NETTO Mezzi propri = fonti finanziarie, o anche risorse economiche Attività diritti vantati sulle risorse economiche = Passività + Capitale netto • Le attività sono risorse economiche possedute dall’azienda e dalle quali ci • si attende un beneficio futuro Le passività sono obblighi (debiti) nei confronti di terzi. Le passività sono fonti di finanziamento Le passività sono diritti dei creditori nei confronti delle attività. Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 8 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria L’equazione fondamentale del bilancio ATTIVITÀ = PASSIVITÀ + CAPITALE NETTO Accresciuto da: Ridotto da: • Apporti di capitale • Ricavi • Distribuzioni di capitale (dividendi) • Costi Apporti di capitale Dividendi + + Capitale Netto Ricavi Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Costi Il bilancio di esercizio pagina 9 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Lo Stato Patrimoniale ATTIVO (IMPIEGHI) ATTIVITA’ IMMOBILIZZATE Sono risorse impiegate per l’acquisto di beni ad “utilità pluriennale”. ATTIVITA’ CORRENTI Sono risorse di diversa provenienza destinate a “trasformarsi in liquidità” entro l’esercizio successivo. PASSIVO (FONTI DI FINANZIAMENTO) PASSIVITA’ A MEDIO/LUNGO TERMINE Sono risorse finanziarie fornite da terzi alla società e destinate ad restituzione oltre l’esercizio successivo. PASSIVITA’ CORRENTI Sono risorse finanziarie fornite da terzi alla società e destinate ad restituzione nell’esercizio successivo. PATRIMONIO NETTO Rappresenta il valore delle risorse finanziarie fornite dagli azionisti in momenti della vita della società (alla costituzione, in itinere, per utili distribuiti). Si tratta di un finanziamento permanente. Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 10 una una vari non Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Schema dell’Attivo (Impieghi) (Codice civile art. 2424) A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti B) Immobilizzazioni I) Immateriali II) Materiali III) Finanziarie C) Attivo circolante I) Rimanenze II) Crediti commerciali III) Attività finanziarie non costituenti immobilizzazioni IV) Disponibilità liquide D) Ratei e risconti attivi Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 11 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Schema del Passivo (Fonti) (Codice civile art. 2424) A) Patrimonio netto I) Capitale sociale II, III, IV, V, VI, VII) Riserve VIII, IX) Utili (perdite) B) Fondi per rischi e oneri C) Trattamento di fine rapporto (TFR) D) Debiti 1,2) Obbligazioni 3) Debiti verso banche 4,5) Debiti verso altri finanziatori e acconti 6,7) Debiti verso fornitori e titoli di credito 8,9,10) Altri debiti (controllate/collegate/controllanti) 11) Debiti tributari 12) Debiti verso istituti di previdenza 13) Altri debiti E) Ratei e risconti passivi Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 12 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Il Conto Economico • Mentre lo Stato Patrimoniale rappresenta ciò che l’azienda possiede, il Conto Economico esprime cosa l’azienda ottiene da quello che ha. Esso è costituito da tutti i costi e da tutti i ricavi effettuati nel corso dell’esercizio. • Una direttiva comunitaria, recepita dal Codice Civile, impone uno schema di classificazione ed aggregazione delle voci. Tale schema rispecchia una suddivisione dell’impresa per gestioni: – Gestione caratteristica: comprende costi e ricavi direttamente legati all’attività tipica dell’impresa – Gestione non caratteristica: comprende costi e ricavi non direttamente legati all’attività tipica dell’impresa – Gestione finanziaria: include le poste di natura finanziaria – Gestione straordinaria: riguarda eventi che generano costi e/o ricavi non periodicamente ripetibili – Gestione fiscale: comprende gli obblighi di natura fiscale a cui è sottoposta l’impresa che gravano sul reddito di esercizio (ad esempio IRPEG e IRAP, ma non ICI) Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 13 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Schema di Conto Economico (Codice civile art. 2425) A) Valore della produzione 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2) Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e semilavorati 3) Variazione lavori in corso di ordinazione 4) Incrementi di immobilizzi per lavori interni 5) Altri ricavi B) Costi della produzione 6) Acquisti di materie prime 7) Servizi 8) Godimento di beni di terzi 9) Costi per il personale 10) Ammortamenti e svalutazioni 11) Variazioni delle rimanenze di materie prime 12) Accantonamenti per rischi 13) Altri accantonamenti 14) Oneri diversi di gestione (A)–(B)=MON (Margine Operativo Netto o Risultato Operativo o EBIT) Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 14 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Schema di Conto Economico (Codice civile art. 2425) C) Proventi e Oneri Finanziari 15) Proventi da partecipazioni 16) Altri proventi finanziari 17) Interessi ed altri oneri finanziari D) Rettifiche di valore di attività finanziarie 18) Rivalutazioni di: Partecipazioni Immobilizzazioni finanziarie Titoli iscritti nell’attivo circolante 19) Svalutazioni di: Partecipazioni Immobilizzazioni finanziarie Titoli iscritti nell’attivo circolante E) Proventi e Oneri Straordinari Utile lordo - Imposte = Utile Netto dell’esercizio (o perdita se <0) Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 15 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria La Nota Integrativa (Codice civile art. 2427) • I documenti contabili del bilancio (Stato Patrimoniale e Conto Economico) sono integrati dalla Nota Integrativa che ne favorisce l’intelligibilità aggiungendo ulteriori informazioni e motivando le scelte effettuate. La Nota Integrativa permette ai terzi di comprendere le modalità di formazione del bilancio stesso. • In particolare le sue funzioni si esplicano nei seguenti punti: – funzione descrittiva: per le voci iscritte nei documenti contabili del bilancio; – funzione esplicativa: per le decisioni assunte in sede di valutazione; – funzione informativa-integrativa: per quei dati che per la loro natura qualitativa o extracontabile non possono far parte né del Conto Economico, né dello Stato Patrimoniale Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 16 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Indici di Bilancio (1) Indici di struttura finanziaria (o di solidità) Un’impresa è finanziariamente solida quanto maggiore è la frazione del capitale impiegato proveniente da “investitori pazienti”. Per “pazienti” si intendono gli investitori che non si aspettano benefici immediati, come gli azionisti o come tutti coloro che concedono un credito senza richiedere la sua estinzione nel breve periodo. • Indice di indipendenza finanziaria : MP/CI = MP/(MP+MT) dove: MP=mezzi propri, MT=mezzi di terzi, CI=capitale investito Tale indice potrà assumere valori compresi tra 0 ed 1. L’impresa deve avere un capitale minimo (perciò l’indice non potrà essere uguale a zero) e può anche essere finanziata col solo patrimonio netto (quindi l’indice può essere uguale a uno). Sono da considerare con attenzione sia valori troppo bassi ( < 1/3 sottocapitalizzazione) che valori troppo alti (> 2/3 sovracapitalizzazione). Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 17 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Indici di Bilancio (2) Indici di struttura finanziaria (o di solidità) • Indice di copertura finanziaria Un’impresa ha bisogno di capitali “pazienti” solo se impiega tali capitali in “investimenti pazienti” (quelli che in bilancio sono compresi nella voce di immobilizzazioni). Si possono definire due sottoindici: a) Mezzi Propri / Immobilizzazioni b) (Mezzi Propri + Debiti di medio/lungo periodo) / Immobilizzazioni Questa classe di indici è data dal rapporto tra due grandezze dello Stato Patrimoniale e permette di valutare quanto un’impresa sia indipendente finanziariamente e quanto sia in grado di coprire i costi degli investimenti con il capitale proprio ed eventualmente con i debiti di medio/lungo periodo. Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 18 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Indici di Bilancio (3) Indici di liquidità Indicano la capacità di una impresa di non incorrere in carenza di liquidità, e quindi di evitare l’utilizzo del credito di conto corrente, di norma più costoso delle altre forme di indebitamento. Anche questi indici si ricavano dal rapporto tra due grandezze dello Stato Patrimoniale. • Rapporto Corrente (CR) = Attivo corrente / Passivo corrente • Test acido (TA) = (Attivo corrente – Magazzino) / Passivo Corrente Questi indici sono dati dal rapporto tra attività e passività che si trasformeranno in denaro liquido o in esborsi di cassa entro il prossimo periodo d’esercizio. Consentono di valutare se l’impresa è in grado o meno di fronteggiare, con i mezzi liquidi e con quelli realizzabili a breve periodo, gli impegni in scadenza entro l’esercizio successivo. Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 19 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Indici di Bilancio (4) In particolare : • se CR < 1 l’azienda potrebbe avere problemi di liquidità • se CR > 1 l’azienda non dovrebbe avere problemi di liquidità; tuttavia è necessario tenere in considerazione la presenza di attività correnti a basso grado di liquidità (ad esempio le rimanenze); per questo motivo è opportuno eseguire il test acido (TA). Un valore tipico di CR è comunque dell’ordine di 2; in questo caso l’attivo corrente è pari al doppio del passivo a breve. • se TA > 1 è molto probabile che non si abbiano problemi di liquidità, ossia • • che l’azienda sia in grado di pagare i debiti in scadenza utilizzando unicamente le proprie disponibilità a breve se TA < 1 ci si trova in una situazione di maggiore incertezza: occorre infatti valutare il grado di realizzo del magazzino per stabilire se può effettivamente trasformarsi in cassa nel breve periodo Attraverso l’analisi degli indici di struttura finanziaria e degli indici di liquidità è possibile ottenere una visione statica dell’azienda, legata unicamente alle grandezze di stock presenti nello Stato Patrimoniale. Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 20 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Indici di Bilancio (5) Indici di rotazione • Durata media del magazzino A= Valore magazzino (valore medio annuo) Costo del venduto 365 Più il valore di questo indice, espresso in giorni, è basso, meglio l’azienda riesce a “trasformare” le attività in reddito. In particolare se A è prossimo a zero l’azienda opera in condizioni di just in time, ossia vende i suoi prodotti non appena ha terminato di produrli, lasciando così vuoto il magazzino. Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 21 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Indici di Bilancio (6) Indici di rotazione • Durata media dei crediti commerciali B= Crediti ve rso client i netto IV A(valore m edio annuo ) Ricavi ann ui 365 • Durata media dei debiti commerciali C= Debiti verso fornitori netto IVA(valore medio annuo) Acquisti annui 365 • I crediti verso clienti annui sono correlati ai ricavi di vendita annui aumentati dell’imposta sul valore aggiunto eventualmente applicata; si tenga presente che le aliquote IVA sono diversificate. Analogamente i debiti verso fornitori annui sono correlati all’ammontare degli acquisti annui aumentati dell’imposta sul valore aggiunto eventualmente applicata. • A+B–C L’impresa funziona tanto meglio quanto più questo valore è piccolo; quindi l’obiettivo è di ridurlo il più possibile e di monitorare le sue variazioni nel tempo. Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 22 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Durata media dei crediti e dei debiti commerciali 120 90 60 30 0 Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 23 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Indici di Bilancio (7) Indici di redditività • Margine sulle vendite ROS (Return on Sales) = EBIT (Reddito operativo)/ Fatturato E’ un indice dell’efficienza operativa dell’impresa, in quanto esprime la frazione del fatturato che si traduce in margine operativo. • Redditività operativa ROI (Return on Investments) = EBIT(Reddito operativo)/ Totale impieghi Misura la capacità dell’impresa di produrre reddito mediante le risorse complessive investite. • ROE (Return on Equity) = Utile netto / Mezzi propri (Equity) E’ un indice della remunerazione che l’impresa genera per gli azionisti. • Costo medio del debito ROD (Return on Debt) = oneri finanziari/debito finanz. Indica il tasso medio di interesse con cui l’impresa remunera il proprio debito. Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 24 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Termini ricorrenti • Totale Attivo (Totale Impieghi) = Capitale Investito = Immobilizzazioni + • Capitale Circolante Totale Passivo (Totale fonti) = Passività + Capitale Netto = D (Debt o Mezzi di terzi) + E (Equity o Mezzi propri) • Attivo corrente (Capitale circolante) = Attivo a breve (“diventa” liquidità entro • • • • l’esercizio successivo) Passivo corrente = Passivo a breve (“si paga” entro l’esercizio successivo) Capitale Circolante Netto (CCN) = Attivo corrente – Passivo corrente Margine di Tesoreria = (Attivo corrente – Magazzino) – Passivo Corrente Margine di Struttura = Capitale Proprio - Immobilizzazioni • Attivo immobilizzato = Immobilizzazioni • Passivo consolidato = Passivo a medio-lungo • Capitale proprio (Patrimonio netto) = Mezzi propri = Equity • Capitale permanente = Capitale proprio + Passivo consolidato Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 25 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Punti da ricordare (1) • Il bilancio risponde a due quesiti principali: 1. Quale è stata la prestazione dell’azienda in un determinato periodo? 2. Qual’è la sua “situazione” in un determinato momento? • I rendiconti obbligatori che costituiscono il bilancio sono tre: lo Stato Patrimoniale, il Conto Economico e la Nota Integrativa. • Le attività sono le risorse, cioè le “cose di valore” che l’azienda possiede. • Le passività sono le fonti finanziarie messe a disposizione dai creditori. • Il capitale netto è costituito dal capitale versato (che in una società per azioni è rappresentato da azioni) e dalle riserve di utili, cioè dagli utili accumulati sin dalla data di costituzione dell’azienda. Anche se denominato patrimonio netto, in realtà l’ammontare del capitale netto non indica quanto valgano realmente sul mercato i diritti vantati dalla proprietà sulle attività aziendali, cioè non indica il valore corrente di mercato, né il valore delle azioni. Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 26 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Punti da ricordare (2) • Il Conto Economico sintetizza i ricavi e i costi di un periodo. L’ultima riga (Bottom Line), cioè il reddito netto, mostra l’incremento del capitale netto risultante dalle operazioni di gestione svolte nel periodo al netto della distribuzione di dividendi. L’utile netto è, a sua volta, un costo per l’impresa; più precisamente è il “costo” dei suoi azionisti. • Le riserve di utili non sono cassa, non sono cioè liquidità. Sono bensì una parte dei diritti vantati dai detentori del capitale di rischio sulle attività aziendali. • I dividendi sono distribuzione di cassa agli azionisti, ma non sono costi. Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 27 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Punti da ricordare (3) • Nel decidere quale struttura assegnare alle fonti di finanziamento il management persegue l’equilibrio tra: (1) debito, più rischioso per l’azienda, ma avente un costo inferiore; (2) capitale netto, meno rischioso ma più costoso. L’incidenza relativa di queste due fonti di capitale è sintetizzata dall’indice di indebitamento. • Molte società per azioni controllano altre società. La capogruppo e le società controllate formano, nel loro insieme, un “gruppo”, ovvero un’entità economica unitaria. Per tale entità sono redatti bilanci consolidati che risultano dal consolidamento (somma) dei bilanci delle singole imprese e dalla successiva elisione di tutti i rapporti intragruppo. • Lo stato patrimoniale consolidato riporta tutte le attività di proprietà del gruppo e tutti i diritti vantati da soggetti esterni al gruppo. • Il conto economico consolidato riporta unicamente ricavi e costi derivanti da transazioni con soggetti esterni al gruppo. Sono pertanto elisi i costi e i ricavi intragruppo. Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 28 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Bibliografia • R.N. Anthony, Bilancio, McGraw Hill, 2002. • L. Cassia, S. Paleari, Strategia e Valore, IFAF, 2002. • AA.VV., Il bilancio d’esercizio: profili teorici e istituzionali, ed. Etaslibri, 2000. • A. Propersi, Le scritture contabili e il bilancio d’esercizio, ed. Etaslibri, 1999. Prof. Lucio Cassia – Prof. Stefano Paleari Il bilancio di esercizio pagina 29 Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria