O TA GI ACIS AGFARM OM P e r i o d i c o b i m e s t r a l e a n n o V I I I n° 4 1 a p r i l e 2 0 1 2 UO LT DE S a l u t e & b e n e s s e r Benessere e stagioni: la primavera. Urologia pediatrica. Elastografia del testicolo La patologia artrosica dell'anca. I farmaci che combattono la depressione. Allergie & intolleranze alimentari e Periodico bimestrale di salute & benessere Direttore Editoriale On. Dott. Luigi Zocchi Direttore Responsabile Giovanni Nello Franchi Direzione Redazione Federfarma Varese Piazza Marsala, 4 - 21100 Varese Tel. 0332 236164 - Fax 0332 830101 [email protected] Caporedattore Luisa Nobili televisione. On. Dr. Luigi Zocchi Presidente Federfarma Varese O Comitato di redazione Rachele Aspesi Gianluca Bonicalzi Anna Carnelli Gaia Gandola Patrizia Weber Silvia Zocchi Hanno collaborato a questo numero Ugo Maria Borromeo Alfredo Goddi Silvia Magnani Stefania Montonati Francesco Passamonti Alberto Roggia Marco Ugolini Segretaria di redazione Giuliana Comolli Progetto grafico Graffiti s.a.s. Via degli Alpini, 1 - 21030 Brinzio - Varese Tel. 0332 435327 - Fax 0332 435329 [email protected] Art Director Lorenza Borellini Pubblicità Graffiti comunicazione d'impresa Via degli Alpini, 1 - 21030 Brinzio - Varese Tel. 0332 436654 - Fax 0332 435329 [email protected] Anno VIII - n° 41 aprile 2012 Copia Omaggio Tiratura 20.000 copie Distribuzione in 214 farmacie di Varese e provincia. Graffiti Editore ROC - Registro Operatori di Comunicazione n° 13729 Registrazione testata Tribunale di Varese n° 871 del 22/4/2005 Stampa - Roto3 Sono vietati la riproduzione e l’uso anche parziale di testi, illustrazioni e foto. Troverai il prossimo numero di Farmacia Fiducia a giugno nella tua farmacia. La Legge Bersani (n. 248 del 4 agosto 2006) CONSENTE la pubblicità delle professioni sanitarie ed ausiliarie, delle case di cura private e degli ambulatori mono o polispecialistici attraverso periodici d'informazione. Questo giornale è a disposizione dei professionisti interessati. Contattateci allo 0332 435327 F A R M A C I A Mi sa proprio che non è del tutto vero. L’ho visto alla F I D U C I A rmai siamo all’opposto di quello che affermavano i nostri padri. Infatti, un bel po’ di anni orsono, i nostri vecchi amavano dire “E’ sicuramente vero, lo ha detto la radio!”, consacrando in questo modo la categorica affidabilità di un'informazione che, per essere stata diffusa da uno strumento così misterioso e complesso, come appariva la radio al suo nascere, non avrebbe potuto essere altro che vera, anzi verissima. Ora di acqua sotto i ponti ne è passata una quantità enorme e le cose sono cambiate. La radio sopravvive egregiamente ma, nelle case di quasi tutti gli italiani, e nelle loro menti, che la fa’ da padrone è la televisione, un mezzo di grandissima efficacia con un impatto enorme sulle coscienze e sul modo stesso di pensare e di formarsi delle opinioni; la televisione è il vero “opinion maker” al quale è difficile sfuggire. Se io esamino le informazioni che essa mi propina nei settori che conosco bene, la farmacia evidentemente sopra ogni altro, mi rendo conto che le notizie sono spesso inesatte o approssimative, molto spesso faziose, frequentemente incredibili e, quasi sempre, asservite ad un discorso logico che vuole, ad ogni costo, confermare tesi preconcette. Ed ecco che, proprio mentre il governo emana un decreto “Cresci Italia” che dovrebbe rilanciare l’economia basandosi solamente sulla liberalizzazione delle farmacie (visto che tutte le altre categorie sono state risparmiate), sulle Tv si scatena un’ondata gigantesca, un vero tsunami, di orribili informazioni sulle farmacie. Si scoprono farmacie dove si compiono truffe al servizio sanitario nazionale, dove non si rispettano regole elementari e dove sembra si faccia di tutto per non seguire alcuna legge né quelle dello Stato, né quelle dell’etica professionale. Sembra incredibile, ma nessuno riesce ad avere la possibilità di replicare, spiegando che per ogni farmacia così pazzescamente irregolare, ne esistono migliaia perfettamente gestite, dove tutte le regole sono sistematicamente rispettate. Eppure ci sono dei signori, vestiti tutti come uomini normali, con facce normali, voci normali, pensieri banali e sempre uguali, che non sembrano avere alcuna particolare qualità per essere sempre in TV, che compaiono in molte di queste trasmissioni ed emettono sentenze, molto spesso sbagliate ed infarcite di dati inesatti per confermare le proprie tesi. Così costoro convincono l’opinione pubblica, cioè molta parte degli italiani, politici ed amministratori compresi, che essi sono i giusti, i corretti, coloro che faranno risparmiare i cittadini, mentre il farmacista è il cattivo, una sorta di avido vampiro che gode di privilegi e si arricchisce indebitamente Continua a pagina 30 3 Benessere e stagioni: la primavera. Dott.ssa Luisa Nobili Farmacista L a primavera è un momento di cambiamento di fronte al transito delle stagioni: gli esperti parlano di meteoropatia, una particolare sensibilità nei confronti del tempo che si esprime anche con fastidiosi disturbi . Si acuiscono la gastrite, l’ansia, ma soprattutto arrivano i fiori e con i fiori le allergie. Allergia di primavera. Il raffreddore da fieno (allergia ai pollini per esempio delle graminacee) si manifesta massivamente nella stagione della fioritura, tra febbraio e maggio. Avremo in questo caso la rinite stagionale che si differenzia dalla rinite perenne, presente tutto l’anno e scatenata da acari, spore fungine, forfore e peli di animali domestici. Tra le piante allergizzanti tipica della zona del Varesotto è l’ambrosia, appartenente alla famiglia delle Composite ed il cui polline è stato im- F A R M A C I A portato a Malpensa dagli aerei provenienti dagli Stati Uniti. La rinite allergica stagionale. Comporta un processo infiammatorio a carico della mucosa nasale nel corso di un evento chiamato sensibilizzazione in cui il sistema immunitario individua erroneamente una sostanza innocua nell’aria come qualcosa di nocivo (es. il polline delle graminacee). Il sistema immunitario comincia così a produrre anticorpi e quando si torna a respirare il polline delle graminacee nuovamente questi anticorpi lo riconoscono e si innesca la reazione allergica. Esistono dei fattori predisponenti confermati dalla Società Internazionale di Otorinolaringoiatria: i bambini nati nella bella stagione sono più a rischio di rinite allergica rispetto a quelli nati in inverno. L’esposizione precoce ai pollini dei bimbi con casi di rinite allergica familiare determina la produzione di anticorpi che scatenano vere e proprie aller- F I D U C I A Arriva la stagione della rinascita ed insieme alla natura che cambia anche il nostro organismo può avvertire vari disturbi primaverili. gie dopo la nascita. Un dato importante è quindi la familiarità: se almeno uno dei due genitori è allergico il figlio ha il 30% di probabilità di manifestare allergia, se lo sono entrambi le probabilità sale dell’80%. Il latte materno modera il rischio dopo la nascita con la sua ormai dimostrata funzione di protezione attraverso la produzione di anticorpi. E’ curioso rilevare che i più soggetti all’allergia stagionale sono i figli unici: da un imponente studio condotto su 7000 bambini è stato dimostrato che i primogeniti si trovano a fronteggiare le infezioni solo quando frequentano l’asilo, mentre i secondogeniti crescono con i fratelli maggiori ed “addestrano” il loro sistema immunitario contro le allergie. Un altro dato importante è che i bimbi dei paesi poveri, che sono a contatto con germi e infezioni di ogni tipo, manifestano meno fenomeni allergici. La diffusione di allergie è aumentata anche dallo smog e dal fumo di sigarette che nei paesi industrializzati concorrono a provocare uno stato di irritazione persistente delle mucose nasali rendendole più sensibili ai pollini. I sintomi. L’allergia stagionale ha dei sintomi differenti dal raffreddore comune. Vediamo quali sono i segni inequivocabili di un’ allergia di primavera: • Il naso che cola con rinorrea acquosa ed abbondante (i pazienti descrivono il disagio come se “ci fosse un rubinetto aperto!”). • Ostruzione nasale e narici chiuse. • Ripetuti starnuti mattutini (anche 10-20 consecutivi!) con lacrimazione bruciante. 4 Benessere e stagioni: la primavera. Proponiamo per festeggiare l’arrivo della Primavera una delicata lirica greca. TO O XAN no L L E D E RIVE Xanto ritorna o L L U S ’ don llo GIa e scen rive de i lle i palud d i l i mont Gia' su l e e d c c e u dda le cim li, gli i caval al cielo, dal a azzurra fre e c r d si libe la vite fioris e nta. l’acqua e canna spu o rd suonan i r e la ve i l l a lle v vera. Gia' ne nti di prima ca ) (Alceo • Prurito intenso al naso, gola ed agli occhi. • Gonfiori ed edemi. • Tosse. • Diminuzione del senso del gusto e dell’olfatto. Non c’è febbre, non esiste un periodo di incubazione, ma il contatto con l’allergene (il polline) è la causa scatenante. Quali farmaci? I cortisonici in spray per via nasale prevengono e curano l’infiammazione da rinite allergica: spesso rappresentano i primi farmaci prescritti dal medico. Ottimi risultati nell’ostruzione nasale si ottengono con gli spray a base di flucatisone e mometazone. Durante il trattamento, che è sicuro ed a lungo termine, si possono verificare dei sanguinamenti dal naso. Gli antistaminici in spray e compresse sono i farmaci più noti, molto utili nelle manifestazioni più fastidiose come prurito, naso che cola, starnuti. L’antistaminico blocca l’azione dell’istamina, una sostanza infiammatoria rilasciata dal sistema immunitario nel corso della reazione allergica. Tra i più noti citiamo la cetirizina e la loratidina. L’azione dell’istamina induce broncocostrizione, arrossa- F A R M A C I A menti cutanei, ipotensione e viene liberata da cellule speciali, i mastociti, nel momento in cui l’anticorpo si lega alla loro membrana cellulare. Sono state riportate importanti interazioni tra antistaminici, ketonazolo ed itraconazolo, ma la più nota è quella con i farmaci sedativi, la cui azione PREVENZIONE • Intuitivamente si può pensare di ridurre l’esposizione agli stimoli nocivi con semplici precauzioni: Chiudere porte e finestre durante la stagione pollinica. • Non stendere il bucato all’aperto: il polline insidioso potrebbe attaccarsi a lenzuola ed asciugamani. • Non uscire nelle prime ore del mattino quando i pollini sono presenti in quantità elevata ed evitare di esporsi all’aperto nei giorni secchi e ventosi. • Abbandonare l’idea di tagliare l’erba e di stare in giardino per lunghi periodi, facendo lavori vari di manutenzione. F I D U C I A può aumentare secondo un effetto sinergico. Altri possibili effetti collaterali sono: secchezza delle fauci e ritenzione urinaria. I decongestionanti nasali in spray e gocce sono da usare con parsimonia evitandoli in caso di ipertensione. E’ sempre raccomandato il lavaggio con soluzioni saline allo scopo di diminuire la congestione nasale. Il ruolo dell’omeopatia. L’omeopatia ha un ruolo importante nella cura delle allergie stagionali affiancata dalla fitoterapia, con il suo rimedio cardine, il ribes nigrum macerato glicerico dall’azione comprovata cortison simile (50 gocce due volte al giorno: la mattina e verso le 15,00). Tra i rimedi omeopatici citiamo i più noti: • ALLIUM CEPA 5 ch granuli = rinorrea acquosa, bruciante, irritante migliora con l’aria fresca. • NUX VOMICA 7 ch granuli = raffreddore con naso chiuso di notte e rinorrea di giorno. • ACONITUM 7 ch granuli = difficoltà a respirare specialmente di notte, naso chiuso. • KALIUM BICHROMICUM 7 ch granuli = rinorrea muco - purulenta, secrezioni scure. da sapere Obesità: terapia comportamentale efficace in fasce povere. Nelle fasce della popolazione a basso reddito e più a rischio, una forte azione contro l'obesità può essere efficacemente realizzata sulla base di programmi tesi a migliorare i comportamenti e le abitudini dei pazienti. Lo dimostra un team composto da ricercatori di diverse università americane. I trattamenti contro l'obesità non sono ampiamente disponibili nell'offerta terapeutica primaria degli Stati Uniti, in particolare per pazienti a basso reddito. ''Abbiamo intrapreso questo studio nei centri sanitari federali qualificati, che richiedono un tempo minimo per le cure primarie, in modo da poter sviluppare una strategia in grado di essere facilmente implementata tramite un'ampia gamma di centri sanitari che ricevono sostegno dal governo federale'', ha detto Graham A. Colditz, epidemiologo presso la Washington University School of Medicine a St. Louis e direttore associato di prevenzione e controllo presso il Cancer Center Siteman. 5 Urologia pediatrica. Intervista al Prof. Alberto Roggia, Specialista in Urologia, Chirurgia Pediatrica e Chirurgia Plastica Direttore della U.O. di Urologia e della U.F. di Urologia Pediatrica Ospedale S. Antonio Abate di Gallarate Prof. Roggia, come e perché e nata l'“Urologia dei bambini”? Le molteplici patologie, generalmente congenite, che possono presentarsi nei piccoli pazienti, e che a volte richiedono interventi chirurgici molto precoci, poco dopo la nascita, necessitano di indagini diagnostiche precise e raffinate e, in caso di intervento chirurgico, di strumentazione chirurgica estremamente delicata e precisa, spesse volte microchirurgica. E’ necessario che il medico specialista che si occupa di tali patologie debba avere una particolare esperienza nell'urologia anzitutto, ma pure nella chirurgia pediatrica, ed in altre discipline come la chirurgia plastica e la microchirurgia: ecco perché l'“Urologia Generale” ha “gemmato”, cioè generato, questa nuova branca che è l'“Urologia Pediatrica”. Medico? Devo segnalare che in Italia, secondo vigenti norme europee, non esiste la specializzazione specifica in “urologia pediatrica”, ed Quindi la chirurgia urologica pediatrica richiede specifiche competenze e specializzazioni da parte del F A R M A C I A F I D U C I A E' la branca dell'“Urologia Generale” che si occupa specificatamente di tutte le patologie a carico dell’apparato urinario e genitale in età pediatrica e neonatale, in piccoli pazienti sia di sesso maschile che femminile. allo stato attuale il ricovero e le cure dei piccoli pazienti affetti da malattie a carico dell’apparato urinario o genitale viene realizzato sia nelle Unità Ospedaliere o Universitarie di "Urologia Pediatrica", sia nelle Unità di "Chirurgia Pediatrica". Da quanto detto consegue che in tali strutture Ospedaliere o Universitarie di Urologia Pediatrica oppure di Chirurgia Pediatrica, i bambini sono affidati alle cure di medici specialisti in ”Urologia Generale” che si occupano elettivamente di tali patologie, oppure di medici specialisti in Chirurgia Pediatrica. L'Urologia Pediatrica ha aspetti multidisciplinari, per cui il medico deve avere esperienza anche di tecniche microchirurgiche e di chirurgia plastica, con risvolti pure estetici: basti pensare alla delicatissima ricostruzione plastica delle ipospadie, cioè quando il chirurgo è chiamato a ricostruire un canale uretrale che è difettoso o parzialmente mancante ed incompleto dalla nascita. In tali interventi ricostruttivi-riparativi, il chirurgo operatore deve avere ottima conoscenza non solamente delle tecniche proprie della chirurgia plastica, ma è pure necessario che abbia una solida preparazione nella microchirurgia e pertanto dimestichezza con la 6 Urologia pediatrica. strumentazione microchirurgica (da gioielliere) che richiede ovviamente sistemi ottici di ingrandimento della visione del campo operatorio, rappresentati da microscopi o lenti telescopiche. Generalmente si sente parlare di bambini con testicoli non discesi correttamente che richiedono interventi chirurgici, oppure di bambini che bagnano il letto, ma l'Urologia Pediatrica si occupa anche di malattie renali ? La domanda è molto pertinente perché consente di chiarire come l'Urologia Pediatrica si occupa di tutte le patologie, talora di elevata importanza clinica, spesse volte congenite, a carico dei reni, degli ureteri, vescica, uretra, pene, testicoli. Certamente è frequente la richiesta di interventi per testicoli ancora “nascosti” e non presenti nella borsa scrotale, oppure di testicoli troppo mobili e fluttuanti per cui c'è il rischio di un incompleto sviluppo dei due organi genitali con ripercussioni possibili circa la futura fertilità. A carico del testicolo, generalmente di quello a sede scrotale sinistra, è molto frequente, la insorgenza, verso 8-14 anni di età, del “varicocele”. Si tratta di vene che diventano varicose cioè “non efficienti“ e dilatate, per una non corretta ”competenza” delle loro valvole che sono presenti in tutte le vene. Ci può succintamente riferire, Prof. Roggia, quali sono i sintomi ed i campanelli di allarme per sospettare un'infezione urinaria? E’ bene precisare quanto sia utile una tempestiva identificazione di un'infezione urinaria, che, se recidivante o par- F A R M A C I A ticolarmente aggressiva, può fare sospettare la presenza di patologie congenite a carico del rene o uretere o vescica, per cui, una volta guarita l'infezione è sempre consigliabile un'indagine ecografica di poche ore in un piccolo paziente in pieno benessere fino a poco prima. L’intervento tempestivo dello specialista Pediatra-Neonatologo è di indubbia importanza per impostare la terapia del caso: accurata delle cosiddette ”alte vie” urinarie, cioè reni ed ureteri, per escludere patologie congenite “alte”. L'infezione urinaria può però avere cause anche nella “bassa via“ escretrice, come frequentemente una fimosi serrata oppure un meato uretrale esterno puntiforme e sottilissimo . I sintomi dell'infezione sono talora subdoli e lievi, come minimi bruciori durante la minzione oppure aumento del numero quotidiano delle minzioni, oppure l'insorgenza improvvisa di enuresi notturna in un bambino che già controllava bene le urine durante la notte e che improvvisamente diventa “incontinente: a volte ci sono turbe nella crescita o episodi di apparente gastroenterite. Altre volte, soprattutto nel bambino più piccolo, o addirittura neonato, la febbre è il segno più evidente ed immediato, presentandosi con caratteristiche tipiche: febbre improvvisa, che esplode “a ciel sereno” in quanto insorge nel giro superata l’episodio febbrile, è consigliabile una diagnostica approfondita, con esami peraltro “non invasivi". F I D U C I A Quali sono le patologie più importanti a carico del rene ed uretere? Tutti gli ostacoli al deflusso delle urine dal rene in vescica, oppure, all’opposto, il “ritorno o risalita“ delle urine dalla vescica al rene per non funzionamento di un sofisticato “sistema valvolare naturale“ posizionato tra uretere e vescica, possono determinare infezioni urinarie con ripercussioni negative, cioè pielonefriti, talora di rilevante importanza clinica. Così si realizza nella “stenosi del giunto pielo-ureterale”, quando un restrin- gimento congenito “alto” in corrispondenza del passaggio tra rene ed uretere, ostacola il fluire delle urine per cui il rene si dilata anche enormemente, e lentamente può subire danni irreversibili; fortunatamente non tutte le stenosi vanno immediatamente trattate con interventi correttivi chirurgici, sempre peraltro molto delicati con tecnica microchirurgica. Infatti spesse volte si assiste al fatto che una stenosi che alla nascita (talora addirittura riscontrata durante la gravidanza, già dopo la 20-22 settimana) appare di alto grado, possa poi gradualmente migliorare ed anche regredire nettamente e totalmente nel giro di 6-12 mesi, tanto da evitare l'intervento chirurgico. Altra patologia frequente, in caso soprattutto di infezioni recidive, è il reflusso vescico-ureterale o reflusso vescico-renale, per cui le urine, già pervenute in vescica, “risalgono e ritornano” al rene. Anche in tali casi, se non sussistono quadri clinici o ecografici-scintigrafici particolarmente gravi, nella maggior parte dei casi è sufficiente una corretta terapia antibiotica per ottenere la totale e definitiva guarigione del reflusso stesso, per cui la chirurgia correttiva della malformazione valvolare è oggidì limitata a ben pochi casi. Informazioni Per informazioni si consiglia di consultare il reparto di Urologia di Gallarate ( tel. 0331-751426) oppure il sito www.urologia.profroggia.it 7 “Psicologo in farmacia”. Prosegue l’iniziativa nella Provincia di Varese. Dott.ssa Silvia Zocchi, Psicologa, Dottore di Ricerca in Psicologia [email protected] cell. 339.1010065 D a aprile dello scorso anno, Federfarma Varese - l'associazione dei titolari di farmacia - in collaborazione con i Servizi Sociali della ASL e la Provincia di Varese, ha avviato l'iniziativa "Psicologo in farmacia" - già sperimentata con esiti positivi nel 2010 - grazie alla quale è possibile ricevere una consulenza psicologica gratuita all'interno di diverse farmacie del nostro territorio. Il servizio, aperto a tutte le persone maggiorenni, intende offrire uno spazio informativo, di ascolto, di supporto e di prima valutazione che può svolgersi nell’arco di alcuni colloqui, fino a un massimo di cinque. Laddove necessario, al termine della consulenza, le persone che si rivolgono al servizio, vengono aiutate a individuare le azioni migliori per giungere alla presa in carico del loro problema, attraverso una puntuale informazione/orientamento circa i più idonei percorsi di supporto e di cura offerti dai servizi territoriali. Nei primi mesi di vita del servizio, le problematiche più frequentemente giunte all'attenzione delle psicologhe - che hanno effettuato diverse centinaia di colloqui - sono riconducibili a disturbi di ansia, dell'umore e disturbi di somatizzazione. In molti casi, F A R M A C I A è stato richiesto un parere specialistico per meglio affrontare conflitti, cambiamenti importanti, problemi emotivi, relazionali, per problemi di salute propri o di persone care, ma anche difficoltà legate alla sfera lavorativa. La presenza dello psicologo in farmacia si è rivelata estremamente utile a dar voce a sofferenze mai espresse, talora affrontate solo da un punto di vista farmacologico: per oltre la metà delle persone, quello in farmacia rappresentava il primo contatto con uno specialista della salute mentale. Sulla base di questi importanti riscontri, l'iniziativa è stata recentemente estesa a un numero superiore di farmacie, coinvolte in base all’interessamento e alla disponibilità dei loro titolari o direttori e alla presenza di spazi riservati ed idonei ai colloqui. Dal mese di marzo, il servizio di consulenza psicologica - coordinato dalla Scuola Lombarda di Psicoterapia - è presente in ventinove farmacie localizzate in diverse zone della Provincia. E' possibile usufruire del servizio telefonando in una delle farmacie aderenti o chiedendo un appuntamento direttamente al farmacista, o anche presentandosi liberamente negli orari di consultazione. F I D U C I A In ventinove farmacie, attivo un servizio gratuito di consulenza psicologica. Farmacie aderenti al progetto: •Farmacia Dr.ssa Stefini Laura Via Giovanni XXIII 39, Cazzago Brabbia •Farmacia Mosca, Via Vittorio Veneto 35, Samarate •Farmacia Magnoni Via Conconi 2, Malnate •Farmacia Dott. Pallone Via G. da Cardano 16, Cardano al Campo •Farmacia Comunale 2 Via Valletta 2, Saronno •Farmacia A.S.Far.M Via Jamoretti 51, Induno Olona •Farmacia Dr. Puricelli Fausto Via Statale 16, Cugliate Fabiasco •Farmacia Consolaro Via Magenta 58, Busto Arsizio •Farmacia S. Edoardo Via Alfieri 5, Busto Arsizio •Farmacia Antoniotti Via Luvini, 2, Cittiglio •Farmacia Comunale Via Battisti 3, Castiglione Olona •Farmacia Pomi Via Saffi 162, Varese •Farmacia Pomi P.zza IV Novembre, 5 Albizzate •Farmacia di Cimbro Via Stazione 25, Vergiate •Farmacia Pianori C.so Bernacchi 23, Tradate •Farmacia Dr. Zocchi Via Malcotti 22, Lavena Ponte Tresa •Farmacia Binda di Brebbia Via Cavour 2, Brebbia •Farmacia Agesp n°3 Largo Giardino 7, Busto Arsizio •Farmacia Agesp n°4 Via Boccaccio 83, Busto Arsizio •Farmacia Agesp n°1 Via Rimembranze 27, Busto Arsizio •Farmacia Dr. Marco Carrari C.so Matteotti.57, Tradate •Farmacia Frigerio Via Cavour 246, Cislago •Farmacia San Macario Via Ferrini 42, San Macario di Samarate •Farmacia Comunale Verghera Via Locarno 6, Verghera di Samarate •Farmacia Fior di Loto V.le Marconi 75, Tradate •Farmacia Milanese S.n.c Via Mazzini 32, Olgiate Olona •Farmacia Santa Maria Viale Borri, 125, Varese •Farmacia Dr. Bucci P.zza Libertà 8, Ternate •Farmacia Dr. Forni Corso Italia 17, Saronno 9 Acido glicolico per una pelle elastica e luminosa. Dott.ssa Silvia Magnani Specialista in Chirurgia Plastica Libera professionista in Varese e Gallarate L’acido glicolico è un principio attivo preziosissimo per migliorare la texture, la salute e la bellezza della pelle. Estratto dalla canna da zucchero, appartiene alla famiglia chimica degli alfaidrossiacidi, sostanze leviganti e vellutanti la pelle attraverso un’azione esfoliante dolce e progressiva senza insultare lo strato cellulare superficiale (detto corneo), ma rompendo i ponti chimici che ancora legano le cellule morte, favorendone un utile distacco. Nei mesi invernali o primaverili è importante intervenire a migliorare e velocizzare il distacco dello strato corneo che ispessisce e rende asfittica ed opaca l’epidermide. La terapia più adeguata, meno costosa e di buon risultato è senza dubbio una seduta ambulatoriale di nano-peeling all’acido glicolico in una concentrazione che può essere effettuata solo dallo specialista con estrema attenzione. Valutiamo le principali azioni di questa macromolecola. Esfoliazione dolce e ricambio cellulare. La terapia più adeguata, meno costosa e di buon risultato è senza dubbio una seduta ambulatoriale di nano-peeling effettuata solo dallo specialista con estrema attenzione. 2) Attivazione velocizzata del naturale turnover del ricambio cellulare che generalmente impiega ventun giorni e definisce una cute più fresca ed elastica, continuamente rinnovata: per questo il peeling è spesso il primo passaggio di scelta per un trattamento antiaging, siano punturine di acido ialuronico (filler) che di Botox, o nella preparazione cutanea pre - intervento. Proprietà antiossidante preventiva riguardo ai danni delle aggressioni ambientali (inquinamento e raggi solari) che indu- 3) 1) F A R M A C I A F I D U C I A 10 Acido glicolico per una pelle elastica e luminosa. cono la produzione di radicali liberi, veri responsabili dell’invecchiamento dai vent’anni in poi. Idratazione e rigenerazione. L’acido glicolico permette alla pelle di formulato in nanotecnologia consente alla paziente una socializzazione immediata, senza crosticine o rossori e discromie post-trattamento, si esegue in circa un’ora ed è seguito da una gradevole utile maschera lenitiva. reidratarsi in profondità e le restituisce turgore; stimola inoltre la rigenerazione e la funzionalità dei fibroblasti, le nobili cellule che producono collagene ed elastina, aumentandone la biodisponibilità per un migliorato sostegno del derma ed un significativo rallentamento alla comparsa o progressione delle rughe espressive. Attenuazione di macchie od inestetismi superficiali da pelle impura (seborroica, con pori dilatati, comedoni, microcisti) o parzialmente danneggiata dal sole. Azione sempre levigante ed addolcimento graduale di segni e cicatrici lasciate dall’acne (in questi casi occorrono più sedute in progressione). Il peeling all’acido glicolico Personalmente, nelle pelli adatte, ho l’abitudine di consigliare un “compito a casa”, cioè il mantenimento del lavoro svolto con l’apposizione da parte del paziente di creme all’acido glicolico completamente sicure e formulate al meglio da reperire soltanto presso la propria farmacia di fiducia. Per tutte le suddette vantaggiose caratteristiche terapeutiche, dopo un trattamento con la piccola molecola di acido glicolico che può essere eseguito in altri distretti corporei come mani e decolletè, la pelle acquisisce realmente grande elasticità, tono, compattezza e luminosità. Un ultimo importante accorgimento: esecuzione in mani esperte e qualificate! 4) 5) 6) Informazioni Per ulteriori informazioni specifiche sugli argomenti trattati avete modo di contattarmi al numero: 334 – 7733565 F A R M A C I A F I D U C I A Centro Medico SME • Radiologia • Mammografia digitale MicroDose • Ecografia • Ecografia 3D/4D • Ecografia con mezzo di contrasto • Eco-Color Doppler Diagnostica per Immagini • Tomografia Computerizzata Multislice 64/128 Low Dose •TotalBody•Cardio-TC •Angio-TC•Uro-TC •ColonscopiaVirtuale •DentalscanConeXact (Cone-beam) • • Elastografia real-time • Elastografia quantitativa • Densitometria ossea DExa • Morfometria vertebrale DExa • Body Composition Risonanza Magnetica total body 1,5 Tesla •Neuro-RM •Angio-RM •RM Colonna •RM addome •RM articolare •DiffusioneTotalBody Dir. Sanitario Dr. Alfredo Goddi Via Pirandello 31 - 21100 Varese Tel. 0332 224758 - 6 linee r.a. - Fax 0332 210420 [email protected] - www.sme-diagnosticaperimmagini.it CF e Partita IVA 01374140125 Aut. San. n. 52/99 del 16/09/1999 Orari: Lun-Ven 7.30/19.00 – Sabato 7.30/13.00 Prenotazioni: in loco, via telefono, via fax, via e-mail Referti: consegna immediata o in 24 ore in base al tipo di esame Immagini esami: su pellicola e CD certificati medicali Ampio parcheggio 11 SME è diagnostica innovativa Addio alla vecchia dentiera! Oggi, grazie alla nuova tecnica “All on 4” è possibile avere denti fissi in un giorno. Cos’è l’implantologia “All on 4” ▶ E’ una soluzione fissa e definitiva. ▶ Non avrai più la dentiera. ▶ “All on 4” permette di trattare molti pazienti anche con scarsità d’osso. ▶ “All on 4” si completa nell’arco di una mattina: i disagi ed il dolore sono ridotti al minimo. GRAFFITI 0332.435327 ▶ Il paziente può tornare a sorridere e mangiare dopo 4 ore. ▶ Per i pazienti più ansiosi c’è la sedazione cosciente. ▶ “All on 4” abbatte il numero delle sedute rendendo i costi più contenuti. ▶ “All on 4” può essere eseguito anche senza bisturi nè punti di sutura grazie alla tecnica computer guidata. Ciatti Studio Dentistico Centro d’eCCellenza in implantologia Dott. Alberto Ciatti Odontoiatra Specialista in Chirurgia Odontostomatologica Legnano P.zza Ezio Morelli, 7 (Gallerie Cantoni) Tel: 393 5042409 www.ciattistudiodentistico.it Dott. Maurizio Ciatti Medico chirurgo Specialista in Odontostomatologia Specialista in Chirurgia Maxillo Facciale Varese Via G. Rossini, 2 Tel: 0332 287198 Tradate Via C. Cavour , 45 Tel: 0331 844507 [email protected] Le infezioni micotiche cutanee. Dott. Marco Ugolini Medico Chirurgo Specialista in Dermatologia e Venereologia L e micosi cutanee sono infezioni, quasi sempre superficiali, causate da funghi microscopici, la maggior parte dei quali risulta inoffensiva per l’uomo. Mentre solo pochi si comportano da veri patogeni, altri sono opportunisti, approfittano cioè di un temporaneo abbassamento delle naturali difese immunitarie, turbe del metabolismo (diabete) o dell’effetto di alcuni farmaci (antibiotici, cortisone). I miceti che interessano al dermatologo sono suddivisi in tre gruppi: Dermatofiti, Lieviti e Muffe. Forme cliniche più comuni, in ordine di frequenza, sono: Pytiriasis versicolor, Onicomicosi, Tinea Pedis, Tinea cruris, Intertrigine candidosica, Tinea corporis, Tinea capitis. Parliamo brevemente delle due forme prevalenti: La Pytiriasis Versicolor è una delle micosi più frequenti. Interessa abitualmente il giovane adulto, con un picco tra i 20-25 anni. Si riscontra raramente prima dei 10 anni e dopo i 65. Il micete responsabile si chiama Malassezia furfur, che prolifera di preferenza nelle zone dove la cute presenta maggiore densità di ghiandole sebacee. F A R M A C I A Popola la cute di diversi individui e la sua proliferazione sembra indissolubilmente legata a fattori predisponenti o favorenti. Primo fra tutti il clima caldo umido (riacutizzazioni in primavera-estate), la predisposizione geneticarazziale, malattie endocrinologiche o terapie farmacologiche in corso. Il contagio interumano è escluso. Le lesioni cutanee prediligono la parte superiore del tronco, il collo e gli arti superiori. Classicamente si presenta con chiazze rotondeggianti, finemente desquamanti e di diametro variabile, talvolta confluenti in chiazze maggiori. Raro il prurito. A guarigione avvenuta possono persistere macchie più chiare sulla cute per F I D U C I A L'automedicazione può complicare la situazione e rendere difficile il riconoscimento di alcuni segni della malattia, ingannando lo specialista e ritardando la corretta diagnosi. diverse settimane. L’onicomicosi è la sovrainfezione micotica delle unghie delle mani o, più frequentemente, dei piedi. Può essere causata da dermatofiti, lieviti o muffe. Spesso confusa con alterazioni ungueali posttraumatiche, trattate impropriamente con antimicotici sistemici o locali. Talvolta può estendersi alla cute periungueale. Il suo trattamento completo può richiedere anche 4-6 mesi. Raramente sintomatica. La diagnosi delle micosi sopra elencate spetta al dermatologo che, aiutato talvolta da test di laboratorio, può confermare la diagnosi ed iniziare la terapia più appropriata. Spesso capita che il paziente giunga in ambulatorio dopo aver applicato già diverse creme o lozioni differenti, anche cortisoniche. Questo tentativo di automedicazione, se non indicato dal farmacista di fiducia o dal proprio medico curante, può complicare la situazione e rendere difficile il riconoscimento di alcuni segni della malattia, ingannando lo specialista e ritardando la corretta diagnosi. Perseguire corrette precauzioni igieniche ed utilizzare detergenti ad effetto antimicotico appositamente studiati può garantire una riduzione delle recidive ma, in caso di dubbi, è sempre da evitare la terapia fai-da-te. 13 Elastografia del testicolo: nuovi orizzonti per la diagnosi dei tumori. Dr. Alfredo Goddi Specialista in Radiologia SME- Diagnostica per Immagini Varese S ino all’avvento dell’Ecografia la diagnosi dei noduli del testicolo era affidata alla palpazione; la differenziazione tra forme benigne e maligne si basava esclusivamente sull’analisi manuale della consistenza del tessuto. La valutazione palpatoria, per quanto estremamente utile, è sempre stata condizionata dall’esperienza del Medico oltre che dalle dimensioni dei noduli. Considerando tali limitazioni è facilmente comprensibile quale avanzamento l’Ecografia abbia portato e come sia diventata l’indagine di riferimento grazie alla possibilità di individuare noduli anche di piccole dimensioni. L’Ecografia possiede infatti un’elevata sensibilità nel rilevare qualunque alterazione scrotale, caratteristica che si aggiunge alle altre ben note sue peculiarità: ovvero innocuità, semplicità di esecuzione, ampia disponibilità, costo contenuto. F A R M A C I A L’Elastografia (altrimenti chiamata Elastosonografia, dato che è basata su ultrasuoni) valuta in modo non invasivo la deformabilità dei tessuti fornendo una mappa delle elasticità relative dei tessuti visualizzati mediante Ecografia. La funzione primaria dell’Ecografia nella diagnosi delle tumefazioni scrotali è mirata a differenziare le lesioni intratesticolari, a maggior rischio di malignità, dalle lesioni extratesticolari, usualmente di natura benigna. Una volta accertata la presenza di un nodulo o pseudo-nodulo intratesticolare l’Ecografia non è tuttavia in grado di diagnosticarne la tipologia, ma solo di ipotizzarne la possibile natura. In linea generale il problema non si pone per i noduli di dimensioni superiori a 10 millimetri, usualmente candidati all’esplorazione chirurgica. La problematica è invece sostanziale per le alterazioni inferiori a 10 millimetri, per le quali l’approccio chirurgico potrebbe rivelarsi eccessivamente invasivo in caso di benignità. Negli scorsi anni è stata proposta la caratterizzazione tessutale dei noduli del testicolo mediante Color Doppler. Purtroppo diversi studi hanno dimostrato che la vasco- F I D U C I A 14 Elastografia del testicolo: nuovi orizzonti per la diagnosi dei tumori. larizzazione identificabile con Color Doppler dipende dalle dimensioni dei noduli più che dalla loro tipologia benigna o maligna ed è significativa per i noduli superiori a 15 millimetri. La disponibilità di una nuova metodica diagnostica quale l’Elastografia, accreditata di notevoli potenzialità nella caratterizzazione dei tessuti, ha pertanto suscitato grande interesse in ambito clinico. L’Elastografia (altrimenti chiamata Elastosonografia, dato che è basata su ultrasuoni) valuta in modo non invasivo la deformabilità dei tessuti fornendo una mappa delle elasticità relative dei tessuti visualizzati mediante Ecografia. E’ pertanto una tecnica che mima elettronicamente la palpazione manuale, analizzando le differenze tra i tessuti, specie in aree non adeguatamente valutabili con il solo esame clinico. L’Elastografia si basa sul presupposto che molte patologie, in particolare di tipo tumorale, determinano un cambiamento della rigidità tessutale; la valutazione della “deformabilità” di un tessuto diventa pertanto un fattore basilare per la caratterizzazione di una lesione. L’Elastografia ha già dimostrato il suo promettente valore diagnostico in diversi ambiti, quali mammella, prostata e tiroide. E’ di recente evidenza scientifica il suo importante contributo nella valutazione dei piccoli noduli e pseudonoduli del testicolo (Real-time tissue elastography for testicular lesion assessment. A. Goddi, A. Sacchi, G. Magistretti et al. European Radiology - Volume 22 - 2012). Lo studio citato ha dimostrato che l’Elastografia possiede elevata sensibilità e specificità nel differenziare i noduli benigni dai noduli maligni; risulta utile in particolare nel valutare le F A R M A C I A da sapere Allarme infertilità per le donne obese. Nelle immagini dall'alto: Fig. 1 – Elastografia del testicolo. La mappa dell’elasticità relativa delle varie componenti anatomiche del testicolo viene sovrapposta all’immagine ecografica testicolare. Il testicolo ha struttura di tipo elastico intermedio codificata prevalentemente in colore verde. Fig. 2 – Lato sinistro: Ecografia del testicolo. Nodulo ipoecogeno di mm 3 non tipizzabile (freccia). Lato destro: L’Elastografia evidenzia aspetto elastico del nodulo (rappresentato in rosso) (*) rispetto al testicolo (prevalentemente rappresentato in verde); il rilievo è espressione di alterazione benigna (cisti densa). Fig. 3 – Lato destro: Ecografia del testicolo. Nodulo isoecogeno di mm 10 sospetto per neoplasia (freccia). Lato sinistro: L’Elastografia documenta aspetto rigido del nodulo (rappresentato in blu) (*) rispetto al testicolo (prevalentemente rappresentato in verde) confermando la diagnosi di neoplasia maligna. alterazioni di piccole dimensioni che usualmente pongono le maggiori difficoltà diagnostiche. L’Elastografia può pertan- to proporsi come il punto di riferimento per l’iter clinico più appropriato delle alterazioni dei testicoli. Informazioni Per ulteriori informazioni contattate il Centro Medico: SME - Diagnostica per Immagini Via Pirandello, 31 - 21100 Varese Tel. 0332.224758 - e-mail: [email protected] www.sme-diagnosticaperimmagini.it F I D U C I A L'obesità ha ripercussioni negative sulla salute riproduttiva delle donne: riduce, infatti, le possibilità di concepimento spontaneo e i successi dei trattamenti per l'infertilità. Questi i risultati di uno studio pubblicato sul Journal of Humane Reproductive Sciences e presentati a Roma nel corso del Convegno "Fertilità e disturbi alimentari", organizzato dalla Dottoressa Maria Giuseppina Picconeri, ginecologa specialista in medicina della riproduzione e responsabile del NIKE Medical Center della Capitale. Dallo studio emerge che l'obesità nelle donne sarebbe associata non solo ad infertilità e sterilità, ma anche ad un aumento del tempo necessario per il concepimento. I tassi di fecondazione sono più bassi, la qualità degli embrioni risulta scarsa soprattutto nelle donne più giovani e si assiste ad un aumento del tasso di abortività. "Si stima che l'obesità causi infertilità nel 12% dei casi - dichiara Picconeri - e che, ripristinando un peso normale in maniera graduale e duratura, nel 70% dei casi si recuperi anche la capacità riproduttiva. Questo dimostra come nella cura dell'infertilità sia fondamentale svolgere esami diagnostici e approfondimenti a 360 gradi. Sarà così possibile fare una diagnosi precisa alla coppia infertile e mettere a punto un percorso terapeutico personalizzato. 15 Il viaggio del farmaco nel nostro corpo. 2a parte Dott.ssa Stefania Montonati Farmacista Specialista in Farmacologia L a via parenterale viene utilizzata per la somministrazione non solo di farmaci, ma anche di soluzioni nutrizionali per l’alimentazione di pazienti impossibilitati a nutrirsi attraverso la via convenzionale. Le più comuni vie di somministrazione parenterale dei farmaci sono: la via endovenosa, quella intramuscolare e la sottocutanea. Quando un farmaco viene somministrato per via endovenosa, l’assorbimento è completo ed immediato perché la sostanza entra direttamente nel torrente circolatorio. Questa via è molto efficace nella terapia d’urgenza, ma necessita sempre di personale medico per essere attuata; la somministrazione del farmaco può avvenire per iniezione unica (in bolo) o per infusione continua in modo da permettere l’introduzione di maggiori volumi di farmaco nell’organismo. I rischi connessi all’uso di F A R M A C I A questa via sono diversi: pericolosi effetti collaterali a causa della rapidità con cui il farmaco F I D U C I A Continua l'interessante articolo sulle vie utilizzate per la somministrazione dei farmaci. rag giung e il circolo s i s t e m i c o, possibilità di formazione di emboli in seguito alla somministra- zione di determinate soluzioni e possibili fenomeni infiammatori a carico delle vene. La vena più utilizzata per questa via di somministrazione è quella dell’avambraccio. La via intramuscolare è un’alternativa valida e più semplice alla somministrazione endovenosa per un trattamento d’urgenza. L’assorbimento del farmaco attraverso questa via è buono e piuttosto rapido, variabile a seconda delle caratteristiche chimico-fisiche e della formulazione del farmaco: le soluzioni acquose, infatti, vengono assorbite in circa 10-30 minuti, quelle oleose più lentamente. Il sito di iniezione è rilevante ai fini della velocità di assorbimento del farmaco, poiché le abituali zone utilizzate, ovvero il quadrante superiore esterno del gluteo, il vasto laterale della coscia ed il muscolo deltoide della spalla presentano un diverso flusso sanguigno. Inoltre, la velocità di assorbimento può essere profondamente diversa tra 16 Il viaggio del farmaco nel nostro corpo. individui di sesso maschile e femminile e tra i pazienti molto magri o obesi, per la differente distribuzione del tessuto adiposo. L’errata profondità dell’iniezione può determinare un rallentamento nell’assorbimento tale da risultare sfavorevole nella terapia d’urgenza; ad esempio, un’iniezione intramuscolare nel gluteo che arriva solo fino al tessuto adiposo che ricopre il muscolo. Ci sono casi, invece, in cui è richiesto un assorbimento lento della sostanza al fine di avere livelli plasmatici costanti e ridotte somministrazioni; si ricorrerà per certo all’uso di formulazioni “depot” che rilasciano il principio attivo in maniera costante e prolungata nel tempo. Gli svantaggi associati all’uso della via intramuscolare possono essere rappresentati dall’accidentale somministrazione della sostanza nel vaso sanguigno, dalla possibile introduzione di agenti infettivi batterici e dal potenziale verificarsi di danni alle cellule muscolari con possibile degenerazione a forme di fibrosi. La via sottocutanea è utilizzata per somministrare piccoli volumi di farmaco nel tessuto immediatamente sottostante la pelle. L’insulina, così come l’eparina a basso peso molecolare, vengono somministrate tramite questa via. Non necessita dell’intervento di personale specializzato per essere attuata, permette un assorbimento più lento rispetto all’iniezione intramuscolare e richiede il continuo cambio del sito di iniezione per evitare l’insorgenza di fenomeni irritativi locali. E’ relativamente dolorosa, a causa della presenza di fibre dolorifiche nel tessuto F A R M A C I A connettivo sottocutaneo. La parte esterna superiore delle braccia, la zona periombelicale dell’addome e la parte anteriore delle cosce rappresentano i più frequenti siti di iniezione sottocutanea. Merita attenzione anche la via inalatoria, dato che tutto il tratto respiratorio, con la sua elevata superficie di assorbimento e ricca vascolarizzazione, rappresenta un’importante via di accesso per i farmaci sotto forma di gas, vapori o di aerosol (sospensioni in aria di microparti- celle solide o liquide). La via inalatoria, utilizzata principalmente per il trattamento di patologie del tratto respiratorio come ad esempio l’asma acuta e cronica e per la somministrazione di farmaci gassosi o volatili (anestetici generali), possiede lo svantaggio di non potere regolare precisamente la dose di farmaco assunto e di avere elevati costi di formulazione. Nella pratica clinica, le formulazioni più utilizzate sono aerosol e farmaci da nebulizzare con l’apposito apparecchio. Gli aerosol dosati (piccole bombolette pressurizzate) sono dispositivi in cui il principio attivo è solubilizzato nel liquido propellente. L’inconveniente è rappresentato dalla difficoltà d’uso di questi dispositivi nei pazienti pediatrici; si è ovviato a questo problema con l’introduzione dei distanziatori che riducono considerevolmente F I D U C I A la richiesta di coordinazione fra l'erogazione e la contemporanea inspirazione dell'aerosol e lo spreco di farmaco (fanno giungere una più elevata quantità di farmaco direttamente nelle basse vie aeree) con il risultato finale di una somministrazione più sicura ed efficace. Altro problema correlato all’uso degli aerosol dosati, in particolare per quelli contenenti corticosteroidi, è rappresentato da un’incidenza maggiore di effetti collaterali quali disfonia e candidosi orali dovute ad un’eccessiva permanenza del farmaco nella cavità orofaringea, pertanto è consigliato sempre di sciacquare la bocca dopo l’utilizzo di tali farmaci. Ricordiamo poi l’esistenza degli inalatori rotanti e di altri inalatori per polveri che erogano i farmaci senza l’uso di propellenti chimici. Infine, l’aerosolterapia mediante l’uso di nebulizzatori (a pistone oppure ad ultrasuoni) è molto utile nelle terapie delle infezioni respiratorie quando si devono somministrare farmaci non disponibili in spray dosati come ad esempio mucolitici e antibiotici. A conclusione, è bene ricordare che per il paziente, aver compreso il corretto funzionamento e l’aver dimestichezza con gli apparecchi inalatori, diventa componente essenziale della terapia. Nota bene. Il diametro degli aghi è indicato con un numero detto Gauge. Quanto più grande è il numero, tanto più sottile è l’ago. Per un determinato Gauge, esistono aghi di differente lunghezza. da sapere Bevande zuccherate aumentano rischio malattie cardiache. Gli uomini che bevono circa 250 millilitri di bevande dolcificate al giorno incorrono in un rischio del 20 per cento più alto di malattie cardiache rispetto agli uomini che non bevono bevande zuccherate. "Questo studio si aggiunge alla crescente evidenza che le bevande zuccherate sono dannose per la salute cardiovascolare", ha detto Frank B. Hu, autore principale dello studio e docente di Nutrizione ed epidemiologia presso la Harvard School of Public Health di Boston. "Non c'e' più alcun dubbio ha continuato - che bisogna prendere provvedimenti per ridurre il consumo di bevande zuccherine tra i pazienti, e, soprattutto, nella popolazione generale". I ricercatori hanno analizzato i dati relativi a 42.883 uomini coinvolti nell'Health Professionals Follow-up Study, trovando che l'aumento dell'esposizione alla malattia persisteva anche dopo la correzione di altri fattori di rischio, tra cui fumo, inattività fisica, uso di alcol e storia familiare di malattia cardiaca. Rispetto ai non bevitori, coloro che consumano quotidianamente bevande zuccherate hanno più trigliceridi e bassi livelli di Hdl (lipidi 'buoni'). 17 La patologia artrosica dell'anca. Dott. Ugo Maria Borromeo Specialista in Ortopedia Responsabile Divisione di Ortopedia e Traumatologia Istituto Clinico Humanitas Mater Domini Castellanza Nonostante le casistiche positive, questo intervento non deve assolutamente essere banalizzato e va affrontato con convinzione e coscienza. L a patologia artrosica dell'anca sta diventando una realtà sempre più diffusa, in parte per il costante innalzamento dell'età media della popolazione, in parte per uno stile di vita che prevede sempre maggiori richieste funzionali o, al contrario, sedentarietà estrema ed aumento considerevole del peso corporeo. La prima manifestazione di questa patologia è caratterizzata dalla comparsa di una dolorabilità ingravescente solitamente localizzata in sede inguinale con possibili irradiazioni in corrispondenza della regione interna della coscia e del ginocchio. La sintomatologia dolorosa viene accresciuta dalla stazione eretta prolungata, dalla deambulazione e da semplici gesti quotidiani quali l'indossare le calze e le scarpe o il camminare in salita ed in discesa. L'esecuzione di una radiografia del bacino rappresenta il primo passo per una corretta diagnosi. A fronte di un esame negativo e di una persistenza della sintomatologia dolorosa, potrà essere utile ricorrere ad accertamenti più specifici quali risonanza magnetica nucleare e scintigrafia ossea. Nelle forme iniziali di degenerazione artrosica si ottiene F A R M A C I A una soddisfacente remissione della sintomatologia dolorosa con l'utilizzo di farmaci antinfiammatori, protettori della cartilagine, ginnastica di mantenimento articolare e tonificazione muscolare, terapie fisiche. Ma in presenza di casi particolarmente gravi, F I D U C I A con immagini radiografiche significative, dolore irriducibile e limitazione funzionale costantemente ingravescente, dovrà essere presa in considerazione l'opzione chirurgica. A tutt'oggi l'intervento chirurgico di artroprotesi totale d'anca riguarda, solo nel nostro paese, circa 50.000 pazienti all'anno, con una percentuale di buoni risultati che si attesta al 90% a dieci anni di sopravvivenza dell'impianto, e questa è indubbiamente una conseguenza di tecniche chirurgiche più sperimentate e di materiali di nuova generazione più durevoli nel tempo. Ma nonostante le casistiche positive, questo intervento non deve assolutamente essere banalizzato e va affrontato con convinzione e coscienza. L'artroprotesi d'anca è costituita da diverse componenti che, inserite e posizionate nel modo appropriato permettono di sostituire la funzione dell'articolazione umana. Le componenti principali di un'artroprotesi d'anca sono: lo stelo femorale, la cui funzione è quella di fissarsi al femore per offrire un valido sostegno alla testina della protesi, ha diverse forme e misure e può essere inserito nel canale femorale a pressione, grazie alla sua conformazione o con una resina particolare chiamata "cemento" (PMMA). La testina protesica, di forma sferica, può avere diversi diametri ed è costituita da metallo o ceramica, si fissa allo stelo e si articola con una 18 La patologia artrosica dell'anca. specie di ammortizzatore, denominato inserto, interposto tra la cupola metallica e la testina stessa. L'inserto può essere costituito da differenti materiali, polietilene, ceramica o metallo, e si interpone tra la cupola metallica solidale all'osso iliaco e la testina. Questi materiali permettono una perfetta congruenza con la testina, e il basso attrito che ne deriva raggiunge quasi quello di un'articolazione normale. La cupola metallica, o coppa, viene solitamente fissata all'osso iliaco a pressione o con l'ausilio di viti ed accoglie l'inserto. Diverse sono le vie chirurgiche attualmente utilizzate: postero laterale, la- paziente di essere portatore di una artroprotesi d'anca, ma anche se nessun protesizzato deve considerarsi un invalido, bisogna assolutamente adottare alcuni riguardi per garantire un risultato duraturo: sottoporsi a controlli periodici (una volta all'anno) clinici e radiografici, l'usura dei materiali protesici è costante nel tempo ed è quindi importantissimi coglierne il più piccolo segnale. E' meglio evitare, per quanto possibile, attività sportive impegnative (sport di contatto e di lunga durata) e traumatismi inutili. Il recupero di una valida muscolatura e di una buona articolarità sono premesse fondamentali per Centro Diagnostico Varesino srl Direttore sanitario: Dr. Norberto Silvestri il CDV opera secondo un Sistema di Qualità certificato norma UNI EN ISO 9001:2008 Aut. San. N° 31872 del 12/01/93 • Ambulatori medici • Analsi chimiche e ormonali • Esami vari e preparazioni • Indagini oncologiche • Prevenzione e check-up • Studio infertilità Varese - Vicolo San Michele, 6 Tel. 0332 288638/288901 Fax 0332 288720 www.cdv.va.it - [email protected] terale diretta, anteriore, ciascuna presenta dei vantaggi e delle possibili complicanze, ma non esiste la via perfetta. Resta comunque una buona regola per il paziente quella di non voler scegliere un determinato tipo di protesi o di via chirurgica (Internet e la cultura televisiva possono essere molto pericolosi), quanto piuttosto di scegliere un chirurgo ortopedico ed affidarsi alla sua esperienza. Eseguito l'intervento chirurgico, la risoluzione del dolore ed il graduale ritorno alla vita normale potranno far dimenticare al F A R M A C I A garantire la corretta funzione e la durata della protesi ed un programma di ginnastica quotidiana sarà indispensabile per mantenere a lungo dei buoni risultati. Il paziente operato di artroprotesi d'anca non dovrà assolutamente aumentare di peso. Ad ogni passo effettuato il peso del nostro corpo si ripartisce, amplificato, sulle nostre anche, sottoponendole ad un incredibile lavoro. Tanto maggiore sarà il peso che l'anca protesizzata dovrà sopportare, tanto più precocemente tenderà ad usurarsi. F I D U C I A Aut. San. N° 22981 del 17/12/04 • Ecografia 3D Volumetrica • Tac e Risonanza Magnetica Nucleare (Articolare) • Colonscopia Virtuale • Radiografia e Mammografia CDV - DIA s.r.l. Accreditato e convenzionato S.S.N. Varese - Via Ravasi (Vicolo S. Michele, 6) 19 Tel. 0332 289615 Ematologia: le gammopatie monoclonali. Prof. Francesco Passamonti Direttore U.O. Ematologia Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi Varese Rilevante la collaborazione tra il medico di medicina generale e l’ematologo. I l termine Gammopatia Monoclonale indica la presenza nel siero di immunoglobuline clonali cioè di immunoglobuline strutturalmente identiche sia come catena pesante che come catena leggera. La presenza di una gammopatia monoclonale viene evidenziata da un comune esame di laboratorio detto elettroforesi delle sieroproteine che analizza le frazioni proteiche del sangue (Figura 1). Queste immunoglobuline vengono prodotte nel midollo osseo dalle plasmacellule. Non sempre il riscontro di una gammopatia monoclonale è sinonimo di malattia tumorale. Infatti vi sono le cosiddette gammopatie monoclonali di significato indeterminato (MGUS) che spesso restano invariate nel tempo. Altre volte il riscontro di una gammopatia monoclonale è la spia di una malattia proliferativa del sistema che produce le immunoglobuline F A R M A C I A (mieloma, macroglobulinemia di Waldenstrom, amiloidosi). Altre volte ancora, la componente mono- F I D U C I A clonale è una manifestazione collaterale di un linfoma o di una leucemia linfatica cronica. In alcune situazioni la componente monoclonale è di accompagnamento a patologie non ematologiche di vario tipo (infezioni, malattie autoimmuni, neoplasie solide). Un’attenta valutazione iniziale è prioritaria. Una volta sospettata la presenza di una componente monoclonale nel siero (o nelle urine) è necessario completare lo studio con appositi esami di conferma. Quindi si eseguiranno: • Elettroforesi delle sieroproteine. Il tracciato elettroforetico del paziente con MGUS o mieloma presenta un picco alto e stretto (picco monoclonale o componente monoclonale) nella parte destra del tracciato (vedi figura). • Immunofissazione su siero, che consente la tipizzazione della componente monoclonale, identificando la classe della immunoglobulina (G, A, M) ed il tipo di catena leggera (k o λ) e consentendo quindi la tipizzazione della componente monoclonale (per esempio 20 Ematologia: le gammopatie monoclonali. IgGk, IgAλ). • Immunofissazione su urine (ricerca della proteinuria di Bence-Jones), identifica e quantifica la presenza di catene leggere libere k o λ nelle urine • Aspirato midollare, che permette di quantificare l’entità e le caratteristiche • Radiografia dello scheletro completo, che ricerca la presenza di lesioni ossee tipiche del Mieloma (osteolisi) a carico dei segmenti ossei esaminati. Tali lesioni sono invece assenti nelle MGUS. In casi specifici può essere utile eseguire la Risonanza Magnetica Nucleare della colonna vertebrale che consente di identificare precocemente lesioni ossee della colonna che non hanno ancora dato rarefazioni della struttura ossea evidenziabili con la radiografia standard • Ecografia dell’addome e radiograFigura 1: Tracciato di elettroforesi che documenta la gammopatia monoclonale. Il picco fia del torace se la a sinistra è l’albumina (è normale), mentre il gammopatia è di tipicco patologico è a destra. Figura 2: Aspirato midollare con evidenti plasmacellule morfologiche dell’infiltrato plasmacellulare (Figura 2), che in condizioni fisiologiche è inferiore al 5% della cellularità totale, nelle MGUS è inferiore al 10% mentre nel mieloma è superiore al 10%. L’esame midollare è di rapida esecuzione, richiede solamente una piccola dose di anestesia locale. A Varese, gli ematologi valutano la morfologia in tempi rapidi con una diagnosi finale immediata. • Emocromo, per valutare la presenza di anemia F A R M A C I A po IgM • Dosaggio Ig residue: IgG, IgA, IgM • Beta2microglobulina sierica, VES, funzionalità epatica, la proteina C reattiva. E’ quindi indispensabile effettuare una diagnosi corretta secondo criteri aggiornati. Il medico di medicina generale è il primo a sospettare una gammopatia; l'ematologo è lo specialista a cui ci si deve rivolgere per impostare gli accertamenti necessari per porre una diagnosi di certezza e programmare i successivi controlli. La frequenza della MGUS aumenta con l’aumentare dell’età: sono infatti più frequenti nell’anziano, con un’età mediana di 70 anni ed una prevalenza sopra gli 80 anni del 6-7%, mentre è rara nei soggetti più giovani. Si osserva in entrambi i sessi con una discreta prevalenza negli uomini (M: 60%, F: 40%). La MGUS nella maggioranza dei casi resta stabile per parecchi anni, ma vi è un certo rischio di evoluzione in una malattia proliferativa come il mieloma o la macroglobulinemia di Waldenstrom. Il rischio di trasformazione può essere stimato nell'1% per anno e questo sottolinea l’importanza del follow-up. Tra i fattori predittivi di trasformazione vi è il livello iniziale della componente monoclonale (maggiore o minore di 1,5 g/dl), l’isotipo IgA o IgM.e l’alterato rapporto fra le catene leggere libere kappa e lambda. La collaborazione tra l’ematologo e il medico di medicina generale diventa quindi di fondamentale importanza per la cura dei pazienti con MGUS e Mieloma. L’Ematologia di Varese ha definito un percorso diagnostico per i pazienti con Gammopatia Monoclonale. Aiuta la ricerca ematologica AIL-Varese Onlus è a fianco dell'Ematologia di Varese, supportando l'assistenza clinica e la ricerca in Ematologia. Aiuta la tua città, la tua provincia e la ricerca ematologica a Varese facendo una donazione ad AIL-Varese Onlus: www.ailvarese.it F I D U C I A da sapere La vitamina B aumenta la memoria. Secondo uno studio condotto in Australia, gli adulti che hanno assunto integratori di vitamina B12 e acido folico per due anni hanno riportato notevoli miglioramenti nei test sulla memoria a breve e lungo termine. I benefici registrati sono modesti, ma incoraggianti e dimostrano che le vitamine "possono svolgere un ruolo importante nel promuovere la salute durante l'invecchiamento e il benessere mentale, oltre che nel prolungare un buon funzionamento delle facoltà cognitive a livello sociale" ha detto in una e-mail a Reuters Health Janine Walker, coordinatrice dello studio e ricercatrice presso l'Australian National University. Cloro in piscina crea danni polmonari a nuotatori professionisti. I nuotatori professionisti che si allenano nelle piscine coperte disinfettate col cloro possono subire cambiamenti ai polmoni simili a quelli di persone affette da lieve asma, secondo quanto scoperto da un recente studio. Ricercatori francesi e canadesi hanno confrontato i tessuti polmonari di venti nuotatori professionisti canadesi, con un'età media di 21 anni, con quelli di 10 persone affette da lieve asma e di 10 persone sane, e non affette da alcuna allergia, della stessa età. I campioni dei tessuti sono stati prelevati e i test sono stati eseguiti nel corso della bassa stagione, quando i nuotatori non erano impegnati in competizioni. 21 I fiori di Bach utili in caso di scoraggiamento. Con questo articolo si conclude la descrizione dei singoli Fiori. Dott. Gianluca Bonicalzi Farmacista [email protected] G li estratti floreali del dottor Bach sono divisi in sette categorie (paura, incertezza, insufficiente interesse per il presente, solitudine, ipersensibilità alle influenze ed alle idee altrui, scoraggiamento o disperazione, cura o attenzione eccessiva verso gli altri). I trentotto rimedi possono inoltre essere classificati nel modo seguente: In questo articolo verrà descritta la categoria scoraggiamento. Di ogni fiore viene indicata la qualità positiva che va a risvegliare ed una frase evocativa che traduce in parole il senso della qualità. • Larch: Essenza. Qualità: audacia. Affermazione positiva: ho fiducia nelle mie capacità ed agisco. E’ il fiore di chi soffre della sindrome del brutto anatroccolo e tende ad autosvalutarsi. Sono persone dotate di grande energia che hanno un cattivo rapporto con la propria parte nascosta che può essere oppressiva o distruttiva. E’ il rimedio tipico delle persone perfettamente pronte per superare la prova che hanno solo bisogno di un'iniezione di fiducia. • Pine: Essenza. Qualità: perdono. Affermazione positiva: accetto i miei errori come strumento di evoluzione e mi perdono. E’ il fiore della colpa e dell’autocritica. Il senso della colpa sostituisce la responsabilità e viene usa- F A R M A C I A to come autocontrollo verso sé e gli altri. Il fiore facilita il passaggio dall’autosvalutazione al rispetto di sé. Accresce il diritto di esistere così come si è e la capacità di sapersi perdonare. Favorisce il passaggio dal senso di colpa alla responsabilità in armonia con il mondo. • Elm: Essenza. Qualità: sostegno. Affermazione positiva: ho la forza di portare a termine il mio compito in modo equilibrato. E’ il fiore dell’eccessiva responsabilità: il soggetto Elm si iperresponsabilizza perché non si fida degli altri (non delega mai). E’ il classico perfezionista che vuole fare tutto da solo perché gli altri non sono capaci di fare bene quanto lui. Il fiore tende a riequilibrare la super esigenza di queste persone spingendole a fare solo quel- F I D U C I A A) i dodici guaritori: corrispondono ad una qualità dell’anima che va appresa e sviluppata, B) i sette aiutanti: corrispondono agli stati tipo che si sono cronicizzati e sono diventati più acuti, C) gli ultimi diciannove: sono le essenze più spirituali; corrispondono al nostro particolare modo di reagire. lo che realmente ed umanamente sono in grado di fare. • Sweet Chestnut: Essenza. Qualità: salvezza. Affermazione positiva: dal fondo dell’abisso scorgo la salvezza. E’ 22 I fiori di Bach utili in caso di scoraggiamento. il fiore della forte angoscia che sembra insopportabile: vi è un senso di distruzione imminente che crea forte angoscia. Sweet chestnut è il fiore della liberazione: “attraverso l’oscurità fino alla luce”; è il fiore della fiducia nell’accadimento. • Star of Bethlehem: Essenza. Qualità: risoluzione. Affermazione positiva: sciolgo ogni blocco energetico e mi reintegro. E’ il fiore della risoluzione dei traumi (per elaborazione) e del conforto, è un fortissimo rimedio di equilibrio. In seguito al trauma si cerca di allontanare la perdita, ma questo fa soffrire perché standone distante non la si rielabora. Il fiore elimina la lacerazione che crea distanza; favorisce l’unità ed il riavvicinamento con l’oggetto del trauma che permette il superamento. E’ indicato in caso di resistenza o mancanza di volontà alla risoluzione dell’evento traumatico. • Willow: Essenza. Qualità: comprensione. Affermazione positiva: abbandono rancore ed amarezza assumendo la responsabilità del mio operato. E’ il fiore dell’amarezza, del rancore e del risentimento e questo perché il soggetto Willow valuta la vita solo in funzione del successo e dell’esperienza materiale: vive il passato con rancore e tende a creare intorno a sè un’atmosfera negativa. Willow è il fiore dell’accettazione del destino (imparo ad assumere le mie responsabilità) e della flessibilità (imparo a perdonare rimuovendo il rancore). Per- F A R M A C I A mette di passare dalla fatalità alla responsabilità. • Oak: Aiuto. Qualità: flessibilità. Affermazione positiva: la flessibilità equilibra in me la forza e la perse- veranza. Il soggetto Oak è il lottatore coraggioso che non si lamenta e che pur di portare a termine il compito che si è imposto non rinuncia allo sforzo. Sono persone incapaci di godere del bene che la vita sa loro offrire. Quando si fermano è perché stanno veramente male. Il fiore permette di capire che è importante sapersi abbandonare e non irrigidirsi di fronte alla vita. E’ bene essere responsabili ma non si è sempre indispensabili. Il fiore fa passare dal lottatore implacabile al guerriero della pace. • Crab Apple: Essenza. Qualità: purezza. Affermazione positiva: mi purifico nel corpo e nella mente. Il soggetto Crab Apple ha l’impressione di avere in sé qualcosa di poco pulito e se ne vergogna. Crab Apple è il fiore della purificazione: mi accetto come sono e colgo ciò che in me è importante. E’ indicato per il terapeuta che lavora con persone malate. F I D U C I A 23 I farmaci che combattono la depressione. Dott.ssa Gaia Gandola Farmacista [email protected] L'assunzione di questi farmaci può essere un valido aiuto nella cura della depressione, ma la terapia va sempre prescritta e monitorata da un medico. I n Italia ci sono almeno 6 milioni di persone che soffrono di una malattia che condiziona in maniera negativa il loro umore, i sentimenti, i comportamenti e le relazioni umane: la depressione. Questa patologia può insorgere senza alcun apparente motivo, oppure essere scatenata da un evento considerato traumatico. Per alcune persone la depressione è una malattia cronica che va costantemente curata con una terapia farmacologica, per altre basta un periodo di trattamento e si rimettono completamente. Sono molti i segni e i sintomi che possono far pensare alla depressione: • Sensazione di tristezza, disperazione • Affaticamento costante • Diminuito interesse per le attività quotidiane e per la propria vita • Pensieri di morte • Scarsa autostima • Difficoltà di concentrazione • Disturbi del sonno (insonnia o sonnolenza costante) Gli antidepressivi. Data l'enorme incidenza della F A R M A C I A F I D U C I A patologia, la ricerca negli ultimi decenni ha messo a punto nuovi ed efficaci farmaci: gli antidepressivi. Si è scoperto che una delle cause della diminuzione del tono dell'umore è il malfunzionamento di alcune sostanze del sistema nervoso, i neurotrasmettitori dopamina, serotonina e noradrenalina. Gli antidepressivi vanno a regolare i meccanismi con cui queste sostanze agiscono nel sistema nervoso, riequilibrando e risollevando l'umore della persona. Una delle caratteristiche di questi farmaci è quella di dare i primi benefici solo dopo 10-20 giorni di cura, a causa dei complessi meccanismi di azione che li contraddistinguono. Va segnalata l'importanza di somministrare queste medicine a dosi progressivamente crescenti, e di sospendere la terapia gradualmente, per evitare che possa insorgere qualche effetto avverso. L'assunzione di questi farmaci può essere un valido aiuto nella cura della depressione, ma la terapia va sempre prescritta e monitorata da un medico. Essi infatti agiscono chimicamente sul sintomo, ma non sugli aspetti psicologici della malattia, 24 I farmaci che combattono la depressione. che vanno sempre approfonditi con uno specialista. tilina, la clomipramina e la nortriptilina. Inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI). Sono farmaci che aumentano la disponibilità di una molecola, la serotonina, considerata fondamentale per "sentirsi bene". Aumentando la sua presenza a livello del cervello si ha il tono dell'umore più alto. Questi farmaci sono considerati di prima scelta perché privi di effetti collaterali gravi. Solo all'inizio della Inibitori selettivi delle monoamminossidasi (IMAO). Sono indicati per la cura di alcuni pazienti che non hanno miglioramenti con gli altri antidepressivi.Sono molto potenti e hanno seri effetti collaterali, come ipotensione ortostatica (cioè sentirsi male quando ci si alza in piedi da seduti o sdraiati), sonnolenza, vertigini, stitichezza, tachicardia, aumento di peso. Inoltre, si creano interazioni con altri farmaci, anche da banco, e con alcuni cibi e bevande. I pazienti che li assumono, infatti, devono osservare una dieta controllata. Agiscono bloccando la degradazione dei neurotrasmettitori cerebrali, permettendo loro, quindi, di agire per più tempo e con maggiore efficacia. In Italia il principio attivo in commercio si chiama fenelzina. cura si può manifestare qualche episodio di cefalea, nausea, insonnia e affaticamento, ma normalmente scompaiono dopo poche settimane di trattamento. Fanno parte di questa categoria, ad esempio, i principi attivi fluoxetina, paroxetina, sertralina e citalopram. Antidepressivi triciclici. Vengono ormai prescritti di rado, perché hanno parecchi effetti secondari negativi. Agiscono sia sulla serotonina che sulla noradrenalina, un'altra molecola fondamentale a livello cerebrale. Esempio di questi farmaci sono l'amitrip- F A R M A C I A Altri antidepressivi. Esistono in commercio altre molecole per la cura della depressione, innovative rispetto a quelle del passato. Esse sono, principalmente: la venlafaxina, il trazodone, il buspirone, la duloxetina e la mirtazapina. Agiscono in modo simile alle altre categorie di antidepressivi, ma con effetti collaterali in certi casi ridotti e azione più mirata. Infine vi è in natura una pianta, l'hypericum perforatum o Erba di San Giovanni, che sembra avere proprietà antidepressive. È un rimedio considerato poco sicuro, soprattutto a causa delle gravi interazioni che ha con i farmaci, come ad esempio la pillola anticoncezionale e gli antivirali. Bibliografia: Guida all'uso dei farmaci AIFA, manuale Merck: www.merck.com F I D U C I A da sapere Anziani: benefici cognitivi da videogiochi interattivi. Gli 'exergames', i videogiochi interattivi che uniscono la dimensione ludica all'attività fisica, producono un maggiore beneficio cognitivo per gli anziani rispetto agli esercizi tradizionali, secondo un nuovo studio pubblicato dall'American Journal of Preventive Medicine. "Abbiamo scoperto che per gli anziani la realtà virtuale e l'esercizio interattivo potenziato, come il 'cybercycling' proposto due o tre volte alla settimana per 3 mesi, hanno dato maggiori benefici cognitivi e una maggiore protezione contro il decadimento cognitivo lieve (MCI), rispetto ai programmi analoghi di esercizio tradizionale", ha spiegato Cay Anderson-Hanley, del dipartimento di Psicologia della Union College di Schenectady, negli States. La ricerca dimostra che l'esercizio fisico può prevenire o ritardare la demenza e migliorare le funzioni cognitive durante l'invecchiamento normale. Tuttavia, solo il 14 per cento degli adulti di età compresa tra 65-74 anni, e solo il 7 per cento di quelli oltre i 75, eseguono periodicamente esercizi tradizionali. Gli Exergames, invece, sono risultati più accattivanti perchè mantengono il potenziale benefico del fitness, spostando però l'attenzione sul gioco e gli scenari tridimensionali, spingendo gli anziani a una maggiore frequenza e intensità delle attività fisiche con risultati migliori per la salute. Lo studio promosso ha coinvolto 101 volontari di età compresa tra i 58 e i 99 anni, spinti a esercitarsi sulle cyclette. Alla cyclette tradizionale, 79 partecipanti hanno completato la formazione. Alla Cybercyclette che prevedeva tour 3D e le battaglie contro un 'Ghost Rider', 63 adulti hanno completato lo studio, in media di tre corse a settimana. La valutazione cognitiva per comprendere il miglioramento o meno di funzioni esecutive come la pianificazione, la memoria, l'attenzione e la soluzione dei problemi è stata condotta al momento dell'arruolamento, un mese dopo e 3 mesi dopo le attività proposte. I cyber-piloti avevano significativamente migliorato la funzione esecutiva rispetto a quelli che avevano guidato una cyclette tradizionale stazionaria. I cybercyclist inoltre avevano sperimentato una riduzione del 23 per cento in progressione della demenza senile. 25 Allergie & intolleranze alimentari: come riconoscerle, prevenirle, affrontarle. Dott.ssa Rachele Aspesi Farmacista specialista in nutrizione [email protected] I termini allergia e intolleranza alimentare oggi sono molto usati, ma sono spesso adoperati in modo scorretto e, per questo motivo, è opportuno dare definizioni e chiarimenti. Allergie alimentari. L’allergia è una reazione avversa anomala dell’organismo a particolari sostanze, dette allergeni, presenti negli alimenti, scatenando una stimolazione del sistema immunitario correlato ad alcuni organi bersaglio (naso, gola, pelle, tratto gastrointestinale). I sintomi sono scatenati dall’assunzione anche di piccole quantità dell’alimento incriminato e possono essere di differente entità a seconda della predisposizione soggettiva: si va da un fastidioso rush cutaneo, all’aumento della produzione di muco nelle vie aeree, a sintomatologie gastriche e intestinali, fino a casi più gravi di disidratazione, ingrossamento dei linfonodi, difficoltà nella respira- F A R M A C I A zione e nella deglutizione, shock anafilattico. La prevalenza di allergia alimentare nella popolazione generale si aggira attorno al 2%, ma nei bambini i valori possono raggiungere l’8%. Le principali sostanze coinvolte in manifesta- F I D U C I A Il riconoscimento dei segnali del nostro corpo, lo svolgimento di test approvati e sicuri e la cura adeguata sono fondamentali per affrontare al meglio intolleranze e allergie alimentari. zioni allergiche sono di natura proteica e si trovano in alimenti come latte, uova, crostacei, soia, arachidi, noci; ma possiamo ritrovarle anche in altri cibi come frutta (mele, fragole, pesche, ciliegie, kiwi), verdura (sedano), vino rosso e additivi coloranti (rosso carminio E124). Intolleranze alimentari. L’intolleranza prevede, invece, il coinvolgimento di altri meccanismi (carenze enzimatiche, recettoriali, metaboliche) e dipende da sostanze particolarmente attive presenti negli alimenti o da un disturbo della digestione o dell’assorbimento di alcuni costituenti alimentari. Esse agiscono in relazione alla quantità di alimenti non tollerati ingeriti (dose-dipendente) con un fenomeno di accumulo di tossine, che determina l’insorgere di sintomi spesso simili a quelli allergici. Possiamo distinguere intolleranze di tipo farmacologico o di tipo metabolico. Le prime 26 Allergie & intolleranze alimentari: come riconoscerle, prevenirle, affrontarle. sono tipiche di casi in cui si manifesta un’ipersensibilità nei confronti di sostanze attive come la tiramina contenuta in alcuni formaggi stagionati (emicrania, ipertensione) oppure le xantine contenute in caffè, the, cioccolata (tachicardia, re- molte farmacie, effettuabile in pochi minuti e con tecnologie approvate dalla comunità scientifica). Si può anche procedere con una dieta a esclusione limitata a pochi alimenti ipoallergenici (riso in bianco, carne bianca, parmigiano reggiano, olio ex- Consegniamo fiducia tutti i giorni per 365 giorni all’anno. PRINCIPALI ALLERGIE ALIMENTARI ALIMENTO SOSTANZA ALLERGIZZANTE Latte Proteine del latte (caseina, b-lattoglobulina) Uova Proteine dell’albume (ovoalbumina, ovotrasferrina) Pesce e crostacei Proteine di alcuni pesci molto usati come merluzzo e tonno Soia, arachidi, noci Proteine dei legumi Additivi Colorante rosso carminio E124 Frutta Allergizzanti di mela, fragole, albicocche, pesche, pere, kiwi Verdura Allergizzanti del sedano Vino rosso Istamina flusso esofageo, insonnia). Le intolleranze di tipo metabolico sono le più diffuse e possono coinvolgere diversi fattori. Tra queste, troviamo le amminoacidopatie che derivano dalla carenza o dall’assenza di alcuni enzimi metabolici, per esempio la fenilchetonuria, causata dall’intolleranza alla fenilalanina. Inoltre, riscontriamo l’intolleranza al lattosio, causata dall’incapacità di molti individui di digerire lo zucchero del latte, a causa della carenza dell’enzima lattasi, con conseguenti sintomi gastrointestinali; questo tipo di intolleranza può essere permanente o di tipo transitorio. Anche la celiachia fa parte di questa categoria ed è un’intolleranza metabolica permanente al glutine, responsabile di danni alla mucosa intestinale. travergine di oliva), a cui far seguire l’introduzione di alimenti uno alla volta: in questo modo si può evidenziare l’alimento incriminato. Metodi diagnostici sicuri e attendibili. I metodi diagnostici più comunemente usati sono i classici test cutanei (skin prick test) e la ricerca di anticorpi specifici nel sangue tramite prove immunochimiche (per esempio il test ELISA disponibile anche in Il riconoscimento dei segnali che manda il nostro corpo, lo svolgimento di test attendibili e sicuri e la cura adeguata sono gli strumenti necessari per affrontare al meglio, senza seguire le mode o i passaparola, un disturbo che purtroppo moda non è. F A R M A C I A Come affrontarle? L’unico trattamento previsto nei casi di intolleranze e allergie permanenti è la dieta priva degli alimenti incriminati. Nel caso di intolleranze transitorie o di allergie tipiche dell’età pediatrica, che con l’età possono scomparire, si può procedere con l’eliminazione dell’alimento dannoso per un periodo da 4 o 6 mesi oppure con la creazione di un piano nutrizionale rotazionale che preveda l’ingestione dell’alimento poche volte a settimana; successivamente si procederà con la reintroduzione graduale. F I D U C I A FIDUCIA vuol dire trovare sempre nella tua farmacia i farmaci e le specialità che cerchi. FIDUCIA significa che ogni giorno, quat­ tro volte al giorno, le specialità richieste vengono consegnate alla tua farmacia. FIDUCIA è quella che centinaia di far­ macie riservano alla nostra azienda, alla nostra organizzazione e specializzazione, fatta di uomini e mezzi capaci di garan­ tire il miglior lavoro del tuo farmacista. 21040 Castronno (Va) - Viale Lombardia, 64 Tel. 0332 896051 Fax 0332 896061 27 e-mail: [email protected] Pelo lucido grazie all’olio di mais. MESE lori e L E D o IGLIO re di d CONSstro animale soffnei movimenti, Dott.ssa Patrizia Weber Farmacista C i sono dei periodi dell’anno in cui i nostri amici a quattro zampe perdono in modo eccessivo il pelo tanto che nelle nostre case talvolta sembra che voli dappertutto. Effettivamente la muta del pelo mette alla prova la pazienza di molte persone ma, oltre al ricambio normale che avviene tutto l’anno, ci sono due grandi periodi di rifacimento del mantello: in tarda primavera e in autunno. Aspetto del pelo. Quando inizia il caldo i cani ed i gatti perdono tutto il sottopelo e questo sarebbe il momento di fare un po’ di attenzione ed aiutarli in un certo senso, spazzolandoli spesso ma non solo curando il loro pelo sia con bagni che mettendo nella pappa sostanze per rafforzare la ricrescita. In autunno il pelo ricresce, ma contemporaneamente ci può essere una perdita di F A R M A C I A er, Se il vo di difficoltà ck wat o R ’ o o n . ha un p ach giusti so rimony l g B i A , d n i i r i fio Verva n 30 m violet, cuno i s r e ia t c a i ini, d W flaconc gocce i 2 e t e a r i s Dilu oo a: se u sul cib ua pur o q c a a tt i e d ip e una p mettet a da bere. qu nell’ac seconda delle razze. In tutti gli animali però, il pelo è indice di buona salute. Un mantello sano si presenta compatto, lucido e senza forfora, l’animale non ha prurito e la sua cute è liscia senza crosticine o foruncoli. Per un pelo sano e forte. Durante la muta della stagione fredda, in particolare, è importante dare ai nostri animali le sostanze necessarie per la ricostruzione di un buon pelo sano e forte. Nella ciotola: per fortificare il pelo dall’interno, manto anomala per l’accensione del riscaldamento. Il pelo può essere molto ruvido, soffice, ondulato o diritto, a ciuffi o segoso a F I D U C I A aggiungere alla pappa dell’olio di mais da mezzo cucchiaino da caffè al giorno per i gatti e i cani di piccola taglia a un cucchiaino pieno per quelli di taglia grande. Si può aggiungere anche del lievito di birra, che è ricco di vitamine del gruppo B, da 2 compresse al dì per gli animali più piccoli a 4 compresse al dì per quelli più grandi. E per finire si può miscelare anche della rosa canina, ricca di vitamina C da 250 a 500 mg al giorno sempre secondo la taglia. Un bagno al mese. Se i cani e i gatti vivono in città, la pulizia direi che è indispensabile. Infatti sul loro pelo durante ogni uscita si depositano polveri e particelle tossiche che, se non vengono lavate via, l’animale ingerisce quando si lecca. Sarebbe bene fargli un bagno almeno una volta al mese usando uno shampoo veterinario, ma aggiungendo qualche accorgimento e cioè 50 gocce di Calendula TM e 50 di Hamamelis TM, 15 gocce di Crab Apple e se la cute presenta infiammazioni 15 gocce di Vervain. Bisogna lasciare agire qualche minuto prima di risciacquare abbondantemente e se volete ottenere un pelo lucido l’ultimo risciacquo fatelo con un decotto in cui avrete usato parti uguali di malva, ortica e rosmarino. 28 News dalle aziende News dalle aziende COMFORSIL ■ La linea Comforsil fabbricata da Luga e distribuita in esclusiva per l’Italia da PAVIS, è costituita da un’ampia gamma di prodotti per il piede, caratterizzata dall'utilizzo esclusivo di un silicone puro al 100% unito ad una particolare sostanza, il Calbenium, con proprietà antisettiche ad alto potere antibatterico e fungicida. Tutti i test effettuati sui prodotti Comforsil dimostrano che: ■ Sono prodotti ipoallergenici, non tossici e che non favoriscono la proliferazione dei batteri. ■ Non disperdono olii, né macchiano. ■ Non cambiano colore, né ingialliscono col tempo. ■ Non emanano cattivo odore. Con l’arrivo della primavera, l’organismo deve risvegliarsi dal lungo sonno invernale e adattarsi ai nuovi ritmi frizzanti della bella stagione incipiente. Il freddo e l’umidità hanno indebolito l’organismo, che ha quindi bisogno di essere purificato e ricaricato. Bioton Mineral C Sella è l’aiuto ideale! La regolarità di numerosi processi fisiologici dell’organismo è garantita anche grazie ai sali minerali assunti quoti- PAVIS SPA www.pavis.it per informazioni: tel. 0332 455463 [email protected] ■ Trattamento delle lesioni cutanee. La “polvere d’Argento ionico con Aloe Vera” da tenere sempre a portata di mano. La cute gioca un ruolo fondamentale nel regolare gli scambi tra l’organismo e l’ambiente esterno. Essa agisce come una barriera ed è particolarmente esposta ad aggressioni di varia natura. Le lesioni cutanee, ferite, abrasioni, macerazioni, ustioni, piaghe da decubito o ulcere, necessitano tutte di detersione, medicazione e protezione per prevenire sovrainfezioni e favorire la cicatrizzazione. Da Pool Pharma Medical Division due nuove proposte: Kutecur spray polvere assorbente antimicrobica da spruzzare sulla parte da trattare per facilitare la guarigione di ogni lesione cutanea; Kutepur spray, soluzione isotonica, sterile fino all’ultima erogazione, per la detersione completa della cute lesa. Dispositivi Medici CE Classe IIa in flaconi da 125 ml. Da Pool Pharma in Farmacia. F A R M A C I A BIOTON MINERAL C: l’aiuto ideale per l’arrivo della primavera! ■ ■ Non necessitano protezione dal sole e sono resistenti al calore. I prodotti Comforsil distribuiscono in modo uniforme e naturale il peso, scaricando i punti di maggior carico, eliminando l’attrito e proteggendo dall'abrasione e dai colpi. Grazie al loro effetto "rimbalzo" sono indicati anche per le persone che praticano sport. Comforsil: Una vasta gamma di soluzioni efficaci per qualunque tipo di problema o dolore ai piedi, soddisfa tutte le necessità con rapidità ed efficienza. Distribuita in esclusiva da: F I D U C I A dianamente. Alimentazione scorretta, cibi troppo lavorati e raffinati, aumentato fabbisogno o eccessiva sudorazione possono portare a significative carenze di questi nutrienti. Diventa perciò necessario ristabilire il corretto equilibrio salino per recuperare rapidamente vitalità e benessere. Il Laboratorio Farmaceutico Sella di Schio (VI) ha messo a punto un prodotto che va ad ampliare e completare la linea di integratori energetici Bioton: il Bioton Mineral C. Il Bioton Mineral C è un integratore alimentare di Magnesio, Potassio, Sodio e Cloro con l’aggiunta di Vitamina C. Rispetto ai classici integratori a base di soli Magnesio e Potassio, il prodotto è stato arricchito anche con Sodio e Cloro (due sali molto importanti che durante la sudorazione vengono persi in grandi quantità) e Vitamina C per aiutare le difese immunitarie stressate dal caldo, dallo sforzo fisico o dall’influenza. Contiene inoltre Creatina, una sostanza che favorisce l’idratazione dei muscoli, prevenendone l’affaticamento e riducendo i tempi di ripresa. Completano la formula il fruttosio e le maltodestrine, due zuccheri semplici che ap- portano energia facilmente assimilabile e di lunga durata. L’assunzione di Bioton Mineral C ristabilisce il corretto equilibrio idrosalino, innalza le difese immunitarie e fornisce energia di pronto utilizzo, aiutando l’organismo ad affrontare con nuova grinta gli impegni quotidiani o sportivi. E’ ideale per tutti durante la primavera e durante il caldo estivo. È molto indicato per gli sportivi, professionisti o amatori, quando, in competizione o durante l’allenamento, vogliono ottenere ottime performance e recuperare in fretta dopo lo sforzo. Una bustina di Bioton Mineral C sciolta in un abbondante bicchiere d’acqua ogni mattina (ma anche prima e dopo l’attività sportiva) contribuisce al benessere fisico e mentale. Bioton Mineral C € 9,45 confezioni da 12 bustine. 29 Continua da pagina 3 Se indagate, come ho fatto io, scoprirete che alcuni di questi soggetti sono rappresentanti di alto livello di società commerciali che investono milioni e milioni di euro nelle campagne pubblicitarie su quelle stesse emittenti, contrattando, tra gli altri benefit, anche il diritto a comparire in molte trasmissioni. Quindi, concludo, attenzione all’informazione. Verificatela e confrontate con quanto accade nella vostra farmacia di fiducia. Forse avete più facilità ad accedere alla farmacia che a qualunque altro servizio sanitario, forse i consigli che chiedete e che vi vengono dati sono molto utili, forse i servizi che trovate in farmacia vi fanno risparmiare tempo e denaro, forse il vostro farmacista vi conosce così bene che per voi è più facile confidarvi e trovare assieme la soluzione più corretta ai vostri problemi. Forse è così. Allora, forse, chi spara addosso alle farmacie vuole solo appropriarsi del loro lavoro, incurante dei riflessi che ciò comporterà sul servizio al cittadino. Si vuole continuare sulla solita strada, quella di addossare ulteriori costi ed impegni al cittadino favorendo sfacciatamente l’accaparramento di utili e di cifre d’affari da parte della grande distribuzione. E’ dunque l’ora di farsi più critici, di esaminare e valutare con coerenza il valore di un servizio che, ogni giorno ed ogni notte, per tutti i giorni dell’anno continua ad esistere, in silenzio e senza alcuna enfasi, né clamore, al fianco di ognuno di voi. Quel servizio di qualità prestato dalle farmacie che il grande capitale con il sostegno di un governo di tecnici ultramilionari vuole distruggere ed inglobare. Ma non ce la faranno, se tutti voi continuerete a dare la vostra fiducia a chi lavora con competenza ed efficienza per fornirvi tutti i farmaci esistenti, nel modo più corretto e qualificato, una correttezza non scalfita da quelle poche pecore nere che inquinano il settore e che sono facili prede della televisione scandalistica. On. Dr. Luigi Zocchi Presidente Federfarma Varese Farmacia Fiducia anche sul sito di RETE55 Ricordiamo a tutti i lettori che il programma Farmacia Fiducia in onda su RETE 55 si può rivedere sul sito: http://webtv.rete55news.tv/trasmissioni/12 ✓rubrica ■ CDV Centro Diagnostico Varesino s.r.l. Vicolo San Michele, 6 21100 Varese Tel. 0332 28.86.38/28.89.01 Fax 0332 28.87.20 www.cdv.va.it - [email protected] CDV - DIA s.r.l. Via Ravasi (Vicolo S. Michele, 6) 21100 Varese Tel. 0332 28.96.15 pagina n. 19 ■ Ciatti Studio Dentistico Varese - Via G. Rossini, 2 Tel 0332 28.71.98 Tradate - Via C. Cavour, 45 Tel 0331 84.45.07 Legnano - P.zza Ezio Morelli, 7 (Gallerie Cantoni) Tel. 393 50.42.409 [email protected] www.studiodentisticociatti.it pagina n. 12 ■ La Farmaceutica Viale Lombardia, 64 21040 Castronno (VA) Tel 0332 89.36.60 Fax 0332 89.36.62 [email protected] pagina n. 27 ■ Pavis s.p.a. Via Rossini, 11 21020 Buguggiate (VA) Tel 0332 45.54.63 Fax 0332 45.97.48 [email protected] www.pavis.it Pagina n. 32 ■ Pool Pharma S. Giuliano Milanese (MI) Tel 02 98.28.15.22 [email protected] www.poolpharma.com Pagina n. 2 - 8 - 31 ■ SME Diagnostica per Immagini Via Pirandello 31 21100 Varese Tel. 0332 22.47.58 [email protected] www.sme-diagnosticaperimmagini.it Pagina n. 11 ■ Sella Farmaceutici Schio (VI) Tel 0445 67.00.88 [email protected] www.sellafarmaceutici.it Pagina n. 23 F A R M A C I A F I D U C I A 30 indirizzi alle spalle dei cittadini. x66 22-02-2006 22-02-2006 11:40 11:40 Pagina Pagina 1 1 IL COTONE IL COTONE CHE CHE RESPIRA RESPIRA cerca cerca il rivenditore il rivenditore a tea più te più vicino vicino su su www.pavis.it www.pavis.it Protezione e stabilità nel massimo comfort. b-11/a3 i, 11/b-11/a3 - 21020 - 21020 Buguggiate Buguggiate (VA) ITALY (VA) ITALY - Tel: (+39) - Tel: (+39) 0332 0332 45 5445 6354 - Fax: 63 -(+39) Fax: (+39) 0332 0332 45 9745 4897 - [email protected] 48 - [email protected] NOVITÀ ASSOLUTA FASCIA ELASTICA ANTI-PIDOCCHI AGLI OLI ESSENZIALI DI LAVANDA, ROSMARINO E CHIODI DI GAROFANO