Allegato A: Presentazione Mostra Giovanni Bellini

Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le
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MILANO, PINACOTECA DI BRERA
Il più bello dei Cristi in Pietà.
Giovanni Bellini e la devozione umanistica
19 Febbraio –– 1 Giugno 2014
Dati tecnici
Da martedì a domenica: h. 8:30 –– 19:15
Sale II, III, IV e V
La Pinacoteca di Brera, all’’interno di un’’ampia programmazione di attività espositive tra il 2014 e il 2015, in occasione del restauro
della celebre Pietà di Giovanni Bellini, organizza una mostra per presentare l'attività della prima maturità di questo sommo artista
veneziano e il suo modo di affrontare il soggetto del Cristo patiens, che costituisce un tema costante della sua vasta produzione
devozionale.
Questo tema e quello della Vergine col Bambino costituiscono la parte maggiore di quanto ci è rimasto della produzione del
pittore e della sua efficientissima bottega, perduta, com’’è ormai, la maggior parte della pittura narrativa a tema storico, i grandi
teleri per la Signoria a Palazzo Ducale e per le confraternite laiche nelle Scuole Grandi.
Tuttavia, anche a prescindere dalle contingenze storiche che hanno naturalmente favorito la conservazione dei piccoli quadri da
collezione anziché la grande decorazione pubblica, si può ben dire che il tema dell’’immagine devozionale sia stato affrontato da
Giovanni Bellini con la volontà di sviluppare in senso moderno la tradizione bizantina. Dagli inventari sappiamo infatti che nella
città lagunare le icone di Cristo e della Vergine erano una presenza famigliare nelle case e nei conventi, parte integrante delle
consuetudini visive dei veneziani.
Attraverso l’’analisi di come Giovanni Bellini affronta il tema della Pietà o della Madonna con il Bambino si può spiegare non solo la
sua formazione artistica ma soprattutto la sua crescita prodigiosa verso un’’espressività resa attraverso gli effetti naturali di luce e
di colore, così da raggiungere le vette del sentimento e della verità naturale. A questo risultato di naturalismo assolutamente
innovativo Giovanni Bellini fu avviato soprattutto dal clima umanistico veneziano dell'ultimo quarto di secolo, come per altro indica
la frase sul cartiglio della Pietà di Brera derivata dalle elegie di Properzio (che induce l'osservatore a commuoversi guardando
l'opera), quasi a dimostrare che il committente dell’’opera appartenesse ad un coltissimo e raffinato ambiente umanistico.
Per quanto riguarda il tema della Pietà, i capolavori padovani di Donatello e di Mantegna daranno ragione delle più antiche
realizzazioni belliniane del tema unitamente ad altri connessi soggetti della passione, sempre di quegli anni.
Alcuni rarissimi disegni, tra quelli attribuibili con certezza a Mantegna e a Giovanni Bellini, dovrebbero illustrare il lavorio
concettuale e progettuale che sostiene l’’invenzione di queste immagini ed illustra il ‘‘dialogo’’ tra i due grandi artisti (e cognati) tra
sesto e settimo decennio del secolo.
La straordinaria Pietà di Brera occuperà la sezione centrale della mostra: il tono argentino e freddo della tavolozza è il segno più
immediatamente percepibile del suo distacco dalla tradizione, sia dal colore saturo e dorato delle icone sia da quello pieno e
smaltato di Antonio Vivarini.
Accanto a questa immagine saranno poste, per la prima volta, altre opere mai apparse a Milano contemporanee e leggermente
più tarde, veri capolavori che, elaborando con sfumature lievemente diverse il tema del Gruppo del Cristo con la Madonna e San
Giovanni, costituiranno il punto di riferimento ineludibile per capire lo sviluppo della pittura a Venezia e sull'Adriatico nell'ultimo
quarto del Quattrocento.
La chiusura di questa eletta rassegna intende proporre opere rarissime ricche di pathos dove i due temi tipici della devozione,
quello della Madonna col Bambino e quello della Pietà si fondono insieme quasi a simulare il sonno salvifico, tema universale
dell'umanità al di fuori del tempo e dello spazio, come mostra la Madonna delle Milizie da Mar presso la Galleria dell’’Accademia di
Venezia.
Prestiti prestigiosi dalla National Gallery di Londra, dai Musei Vaticani, dalle Gallerie di Venezia.
Giovanni Bellini, Pietà, tempera su tavola, cm. 86 x 107, Pinacoteca di Brera, Milano
Giovanni Bellini, Madonna Greca,
tempera su tavola,
cm. 82 x 62,
Pinacoteca di Brera, Milano
Carlo Crivelli, Compianto su Cristo morto, tempera su tavola, cm 128 x 125,
Pinacoteca di Brera, Milano
Andrea Mantegna, Polittico San Luca, tempera su tavola, cm. 177 x 230,
Pinacoteca di Brera, Milano
Antonio Vivarini,
Cristo in Pietà tra la Vergine e San Giovanni
e Madonna con il Bambino
tavola centrale del Polittico di Praglia,
tempera su tavola,
cm. 47 x 33 (Pietà) cm. 67 x 33 (Madonna con il Bambino) ––
Altezza totale cm. 115 ca.,
Pinacoteca di Brera, Milano