CRONACHE ILLUSTRAZIONE DI CHIARA DATTOLA Corriere della Sera Mercoledì 14 Gennaio 2015 SE AVESSI AVUTO IL PROFESSOR PIPPO Chi è Giulio Giorello, 69 anni, è filosofo ed epistemologo Insegna Filosofia della scienza all’Università Statale di Milano. È stato docente negli atenei di Pavia, Catania, Insubria e al Politecnico di Milano. Ha presieduto la Società di Logica e Filosofia delle scienze (Silfs) Da ragazzo una severissima docente mi tormentava per insegnarmi che in francese quatre-vingts significa 80 Sarebbe stato molto più semplice capirlo con un disegno di Giulio Giorello U no, anzi, One: Topolino. Two: si è aggiunta Minnie, l’eterna fidanzata. Three: arriva anche Pluto… Saper contare, cioè assegnare numeri a cose e persone, è la condizione per potersi orientare nel mondo, e, come dichiarava il filosofo Thomas Hobbes, si comincia a usare la ragione lavorando coi numeri e padroneggiandone il linguaggio. Nella serie «Disney English» ai numeri seguiran- no colori e forme. Pensiamo al nostro Topo: è uno; ha bianco e nero il volto, e indossa pantaloncini rossi; la sua forma agile e snella — con le inconfondibili orecchie tonde — è il marchio di mille av- Numeri e ragione Il filosofo Thomas Hobbes diceva che l’uomo inizia a utilizzare la ragione lavorando sui numeri venture. Chi procede nell’utilizzo di questo materiale — fascicoli e dvd — anche se è uno che in Gran Bretagna verrebbe definito un absolute beginner (un «principiante assoluto»), poniamo un bambino piuttosto piccolo, o uno dei nostri politici old fashion, impara a mettere in relazione le proprie impressioni con i vari modi di esprimersi, perché una lingua è un meraviglioso strumento per comunicare agli altri (e a se stessi) come interpretare la realtà che ci circonda. Con «Corriere della Sera» e «Gazzetta» In edicola oggi il primo dvd Avvicinare i bimbi all’inglese facendoli divertire. È l’obiettivo dei 26 dvd della collana «Disney English», da oggi in edicola con il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport (prima uscita a 1,99 e, seconda a 3,99 e , e terza con cofanetto porta dvd a 7,99 e ). Ogni volta lezioni animate dai personaggi Disney e 2 livelli di difficoltà. 35 E sì, anche i fumetti possono essere uno strumento per insegnare gradualmente i rudimenti dell’arte di cogliere relazioni, esprimere concetti, descrivere qualità e azioni: persino quando si ha a che fare con verbi apparentemente semplici, ma in realtà carichi di enigmi. Certo è facile collegare parole e immagini quando diciamo, per esempio, che il cancello di casa che Paperina ha appena pitturato è verde. Ma ricordate Amleto? To be or not to be, ovvero «essere o non essere»: a quanti tomi di metafisica rimanda il soliloquio del pallido principe di Danimarca! In questo caso si avrà invece a che fare con monologhi e dialoghi di Topolino e tutta la sua banda! Li avessi avuti io insegnanti del genere, quando da ragazzo venivo tormentato da una severissima docente che stentava a farmi entrare in testa che quatre-vingts corrisponde in francese al nostro «ottanta». Adesso ci penserebbe un Paperino parigino, scrivendo su una lavagnetta quattro volte il numero venti, e dissipando così le mie aritmetiche perplessità. Come accade già nei fumetti, l’abbinamento tra immagine e parola è un mezzo potente e affascinante per chiarirci le idee. E che bello studiare con l’aiuto della deliziosa Minnie, o dell’intelligentissimo Pluto, o del bisbetico ma sorprendente Paperino! In linea di principio questo metodo dovrebbe funzionare anche con lingue diverse dall’inglese — vedi appunto il francese, o magari il latino: anni fa si era tentato un esperimento proprio con la lingua di Cicerone —; però, quella che oggi è la lingua dell’economia, dell’informatica o delle relazioni internazionali, ma anche di Shakespeare o di Joyce, rivela una immediatezza che rende la comunicazione agevole, pur senza perdere in eleganza e in profondità. C’è sempre il rischio, ovviamente, di qualche fraintendimento. Anni fa, durante un colloquio di inglese, l’esaminatore mi chiese dove avevo trascorso le vacanze. Risposi «Bormio», alludendo alla nota località sciistica della Valtellina; ma lui capì «Borneo», e mi chiese se avessi mai incontrato… qualche tigre. Con l’aiuto di qualche figura ben scelta, tutto ciò non sarebbe successo. Penso, però, che se il professor Pippo fosse stato lì, si sarebbe immensamente divertito! © RIPRODUZIONE RISERVATA I CAPOLAVORI DEL GRANDE SCRITTORE EMILIANO IN UNA COLLANA DI LIBRI DA COLLEZIONE Codice cliente: 8727381