Scoperte molecole organiche nello spazio interstellare Degli astronomi hanno individuato i primi segni di vita chimica nel centro della galassia. I mattoni della vita sembrano essere diffusi in tutto l’universo secondo gli scienziati che hanno scoperto l’iso-propil cianuro, una molecola con una struttura simile a quella delle note molecole organiche complesse, all’interno di una nube di formazione stellare che si trova a più di 27.000 anni luce da la Terra. Mentre altre molecole organiche sono stati trovati prima, l’iso-propil cianuro è il primo ad avere una spina dorsale di carbonio ramificata. La molecola è stato scoperta utilizzando l’Atacama Large Millimeter Array in Cile. “Il nostro obiettivo è quello di cercare nuove molecole organiche complesse nel mezzo dello spazio interstellare,” ha detto il dottor Arnaud Belloche dell’Istituto Max Planck per la radioastronomia. “L’idea è quella di sapere se gli elementi che sono necessari affinchè la vita si manifesti possono essere trovati in altri luoghi della nostra galassia.” La scoperta è un segno promettente che questi elementi siano comuni in tutto lo spazio interstellare. “E’ un passo avanti verso la scoperta di molecole che possono essere considerate come i mattoni o i precursori … degli aminoacidi,” ha detto il prof Matt Griffin. «È quello che tutti vorrebbero trovare.” Scoperto plancton al di fuori della stazione spaziale Alcun i astronauti della Iss,Olek Artemyev e Alexander Skvortsov, sono rimasti perplessi dopo aver notato tracce di plancton di mare all’esterno della stazione spaziale. Gli organismi fuoriposto, scoperti, incrostavano le finestre e le pareti esterne della stazione spaziale, sembravano avere in qualche modo aver trovato la loro strada lì in quei punti, dagli oceani sulla Terra. “I risultati dell’esperimento sono assolutamente unici,” ha affermato il capo stazione spaziale lo scienziato russo Vladimir Solovev. “Abbiamo trovato tracce di plancton marino e particelle microscopiche sulla superficie illuminate. Ciò dovrebbe essere studiato ulteriormente.” Si suppone che gli organismi avrebbero potuto sopravvivere all’esterno della stazione per un lungo periodo e possono essere anche stati lì durante le fasi iniziali della costruzione. Il plancton sembra essere il tipo tipico che si trova sulla superficie degli oceani della Terra, tuttavia gli esemplari recuperati dalla stazione spaziale non sono nativi di Baikonur in Khazakstan, la zona da cui sono stati inizialmente lanciati i componenti della stazione. “Quello trovato non è un organismo tipico di Baikonur,” ha detto Solovyev “fa troppo caldo e non è umido”. “Significa che ci sono alcune correnti d’aria che raggiungono la stazione e depositano sulla sua superficie organismi marini.” ” o forse, dallo spazio esterno”. I 10 comandamenti in una grotta marziana o ….. bufala? Secondo il sito web The Daily Currant ci sarebbe stata una scoperta rivoluzionaria, su Marte, ma i media ufficiali …….la nascondono al grande pubblico. Si dice che la NASA tramite il Rover Curiosity, in perlustrazione su Marte, avrebbe trovato un messaggio inequivocabile di Dio scritto su tavole di pietra, in una grotta. Si tratterebbe di due giganti lastre di pietra delle dimensioni di una “500 Fiat” situate in profondità, all’interno di una caverna alle pendici di una grande montagna, Aeolis. Si tratterebbe di una copia dei Dieci Comandamenti, il testo di Giovanni 3:16 scritto in 12 lingue – tra cui inglese, spagnolo, cinese, basco e ebraico. Nell’altra tavoletta ci sarebbe invece un messaggio semplice scritto in inglese “io esisto.” Ci sarebbero poi degli scienziati che hanno ampiamente studiato la scoperta, secondo i quali i dati acqisiti potrebbero avere definitivamente accertato che il cristianesimo sia l’unica vera religione. “Questo è incredibile”, avrebbe dichiarato Syms Covington, un ricercatore australiano che lavora per il Mars Exploration Program della NASA. “Siamo andati nella grotta in cerca di acqua, e abbiamo invece trovato la prova dell’esistenza di Dio. Il rover Curiosity della NASA è arrivato su Marte nel mese di agosto dello scorso anno con la missione di esplorare il clima marziano e la geologia e scoprire i segni di vita passata o attuale. Finora la missione è stata un successo, con la scoperta di un antico fondale marino e prodotti chimici necessari per la vita suggerendo che Marte una volta era adatto alla vita. Tuttavia la scoperta attuale con impresso “Peace and Love – Yahweh,” ovvero Pace e amore – Dio, rappresenta la più importante mai fatta dal rover fino ad oggi, ed è forse l’evento scientifico più importante nella storia dell’umanità. “Quando l’umanità verrà a conoscenza di questo, ci sarà una richiesta di cambiamento nella nostra società”, spiega uno scienziato politico presso la Georgetown University. “La democrazia dovrà cedere il passo alla teocrazia. Dovremo costruire più chiese e reintrodurre la preghiera nelle scuole. L’aborto tornerà ad essere illegale nel giro di pochi mesi.” Nonostante il suo potenziale significato, Covington teme che la sconvolgent scoperta e non potrà avere l’impatto che dovrebbe. “Purtroppo, i media mainstream sono così anti-cristiani, che potrebbe anche non prendere in considerazione questa storia”, spiega. “Ma Dio è reale. Abbiamo la prova. E tutti meritano di sapere la verità.” Abbiamo fatto una piccola ricerca con Google abbiamo così scoperto che alla Nasa non c’è alcuna traccia della notizia, il sito che per primo ha scritto l’articolo, poi scopiazzato su molti altri siti di ogni genere, è noto per fare “satira”, insomma è una bufala! E se il nostro universo fosse solo un miraggio? Cosa ha causato il Big Bang? L’idea che l’esplosione di una singolarità sia stata responsabile della nascita del nostro Universo è la teoria dominante circa la creazione da decenni. La chiamiamo Big Bang. I fisici di solito liquidano la questione come una sciocchezza, perché il tempo non esisteva prima che l’Universo ha cominciato a espandersi. Ma se il Big Bang fosse stato “solo un miraggio”? Se il nostro Universo fosse nato dalla morte di un buco nero a quattro dimensioni? Questa è la teoria sorprendente proposta in un nuovo studio dal canadese Niayesh Afshordi , un astrofisico che opera presso il Perimeter Institute di Waterloo, Ontario. La squadra di Ashfordi si è resa conto che se la massa dell’universo conteneva stelle a quattro dimensioni (4D), alcune di esse potrebbero collassare, formando buchi neri 4D nello stesso modo in cui le stelle massicce nel nostro Universo si comportano: esplodono come supernovae, espellono violentemente il loro strato esterno, mentre lo strato interno collassa in un buco nero. Nel nostro universo, un buco nero è delimitato da una superficie sferica chiamato orizzonte degli eventi. Mentre in un ordinario spazio tridimensionale ci vuole un oggetto bidimensionale (una superficie) per creare un confine all’interno di un buco nero, nell’universo scaturito da un buco nero 4D sarebbe un oggetto 3D – una forma chiamata ipersfera . Quando la squadra di Afshordi ha modellato la morte di una stella 4D, ha scoperto che il materiale espulso formerebbe una membrana 3D circostante all’orizzonte degli eventi 3D, ch lentamente si espanderebbe. Gli autori ipotizzano che l’universo 3D in cui viviamo potrebbe essere solo una membrana in espansione cosmica. “Gli astronomi misurano tale espansione ed estrapolano che l’universo deve essere iniziato con un Big Bang – ma questo è solo un miraggio”, dice Afshordi. La teoria ha alcuni vantaggi, però. Non solo ci dice che cosa può aver creato il nostro universo, ma spiega anche il motivo per cui è in espansione e perché è così uniforme . La questione del perché l’universo si espanda quando la gravità dovrebbe attirare insieme la materia è una delle questioni centrali della fisica di oggi. E’ la domanda che ha spinto alla ricerca dell’energia oscura, che si pensa esista per bilanciare la forza di attrazione della gravità. C’è solo un grosso problema con la teoria altrimenti ordinata di Ashfordi: essa non si allinea con le più recenti osservazioni della radiazione cosmica di fondo – l’immagine che abbiamo di ciò che l’universo sembrava nei primi momenti della creazione. Ashfordi sta affinando la teoria così potrà maggiormente adattarsi alle nuove osservazioni. Fino ad allora, noi tutti possiamo tenerci occupati, cercando di immaginare un universo a quattro dimensioni.