È salva la Cappella Sistina di Pisa»
Paolucci annuncia la fife dei restauri del «Giudizio Universale». Che torna nel Camposanto
PISA «Li vediamo qui davanti a
noi, i beati e i dannati. Pitture
che hanno la loro pelle, perfettamente leggibili: vive, dopo sette
secoli e un incendio devastante.
E quasi un miracolo». Così Antonio Paolucci, direttore dei Musei
Vaticani che ha presieduto la
commissione scientifica dei lavori, ha salutato la fine del restauro del Giudizio universale.
La scena del ciclo di affreschi dedicati al Trionfo della Morte di
Buonamico Buffalmacco, sopravvissuta a un violento incendio durante la Seconda Guerra
mondiale, è pronta a tornare sulle pareti del Camposanto monumentale di Pisa, dopo 8 anni. Sarà ricollocata a dicembre, poi i
lavori proseguiranno sull'ultima
scena, quella che dà il nome all'intero ciclo, che tornerà sulle
pareti alla fine del 2017. Il traguardo fa intravedere la fine di
questa impresa incredibile: il restauro di quasi duemila metri
quadri di pitture, opere che vanno dal 1300 all'inizio del16oo.
Miracoloso, se si guarda alla vicenda particolare del Giudizio,
perché dopo l'incendio fu strappato dalle pareti e trasferito su
supporti in eternit, dove è rimasto per 50 anni. Una volta completata la delicata operazione di
distacco dell'affresco, «ci si accorse che la caseina sul retro
avrebbe potuto compromettere
la pittura», ricorda Carlo Giantomassi, responsabile operativo
del restauro. Da lì, aggiunge, «la
scelta innovativa di affidarsi ai
batteri, che hanno perfettamente ripulito le superfici», e quella
di installare «un sistema di retro
riscaldamento, per evitare le
condense».
Si è voluto solo il meglio per
recuperare «la Sistina di Pisa»,
come l'ha chiamata Paolucci:
«Non a caso ci siamo rivolti a chi
la Sistina l'ha davvero restaurata,
Luigi Colalucci, che insieme a
Giantomassi ha scritto una pagi-
Antonio Paolucci
alla presentazione di ieri a Pisa
na importante per il nostro patrimonio. Con questo restauro e la
restituzione del Camposanto
Monumentale ai pisani - ha aggiunto lo storico dell'arte - si
chiude il conto con la guerra».
L'Opera primaziale
pisana ha finanziato
quasi del tutto il progetto per circa 6 milioni di euro; in questi anni decine di restauratori, storici
dell'arte, studenti e
maestranze sono
passati dai laboratori
di restauro nati appositamente per le
opere del Camposanto. Ora è tutto pronto
per riportare anche il Giudizio
universale nelle pareti originarie: «Apriremo il monumento alla città - annuncia il presidente
della Primaziale Pierfrancesco
Pacini - per restituire una delle
scene più significative del Ciclo». Eccoli di nuovo: i dannati a
destra e i beati a sinistra, separati
dall'Arcangelo Gabriele, sovrastati dalla Vergine e da Cristo
Giudice, circondati dagli apostoli e dagli angeli che reggono i
simboli della Passione. Ci sono
tutti i caratteri del Trecento: «Il
grande secolo degli italiani conclude Paolucci - una parte
così importante della nostra storia che ancora esiste in questa
opera tratta in salvo».
Cinzia Colosimo
© RPRODUZIOfdr RSERVA'A
Un altro dettaglio del grande affresco
nei laboratori nati proprio per questa impresa
Un particolare dei ,Giudizio Universale» restaurato, l=a parte del ciclo di affreschi del Camposanto Monumentale noto co- «II trionfo della Morte» at, ibuito
al pittore trecentesco Buonamico Buffalmacco. L'importante recupero è stato possibile grazie a tecniche nuove, come l'u, zzo dei batteri mangiatori