AMBITO DELLA RICERCA: Geofisica TEMA DELLA RICERCA: Magnetismo degli speleotemi PARTECIPANTI E COLLABORAZIONI: Elena Zanella (Ricercatore Confermato) Evdokia Tema (Tecnico di Ricerca). Dr.ssa Ilaria Isola, Istituto Geoscienze e Georisorse, CNR, Pisa Dr. Luca Lanci, Dipartimento di Fisica, Università di Urbino Dr.ssa Eleonora Regattieri, Dipartimento di Scienze Geologiche, Università di Pisa Dr. Gianni Zanchetta, Dipartimento di Scienze Geologiche, Università di Pisa Centro Interuniversitario di Magnetismo Naturale DESCRIZIONE DELLA RICERCA: La ricerca è iniziata nel 2012 con lo studio di uno speleotema (flowstone) della Grotta di Rio Martino (Alpi Occidentali). I dati preliminari, di elevata qualità, mostrano l’affidabilità dello speleotema come archivio per lo studio del campo geomagnetico ambientale e le sue relazioni con le variazioni paleosecolari e con il paleoambiente. I dati della magnetizzazione rimanente sono continui, ben datati (estesi da 500 a 9500 anni fa, metodo di datazione U-Th per il caso di Rio Martino) e di elevata risoluzione; queste caratteristiche possono fornire alcune risposte sull’evoluzione temporale a scala molto piccola, per eventi del campo geomagnetico che si verificano a intervalli dell’ordine di mille o cento anni, come i jerks geomagnetici e archeomagnetici e gli spike delle intensità geomagnetiche (Fig. 1). Le misure di magnetismo delle rocce portano alla quantificazione della concentrazione relativa e della granulometria dei minerali magnetici, tracciando i processi ambientali che controllano la registrazione magnetica nei sedimenti. Questi parametri sono potenzialmente utili per ottenere ricostruzioni ad elevata risoluzione della storia climatica e pedogenetica locale e regionale. Il record magnetico, inoltre, può essere direttamente confrontato con le curve di variazione di temperatura e precipitazione, ricostruite con le analisi degli isotopi e degli elementi in tracce, eseguite sugli stessi campioni. Infine, si pensa che lo studio sistematico della rimanenza magnetica e della suscettività magnetica e loro anisotropie possa portare ad un modello ben vincolato sui processi di acquisizione della magnetizzazione rimanente nei flowstone. Le unità di ricerca di Torino e Urbino si occupano delle misure magnetiche, l’unità di Pisa, della geocronologia e delle misure degli isotopi e degli elementi in traccia. LABORATORI DEL DST USATI: Laboratorio Preparazione campioni rocce Laboratorio CIMaN-ALP di Magnetismo Naturale (Peveragno) PRODOTTI DELLA RICERCA: Lanci, L., Zanella, E., 2015. The anisotropy of magnetic susceptibility of uniaxial superparamagnetic particles: Consequences for its interpretation in magnetite and maghemite bearing rocks. Journal of Geophysical Research Solid Earth, 120, doi:10.1002/2015JB012255 Zanella, E., Regattieri, E., Zanchetta, G., Isola, I., Tema, E., Lanci, L., 2015. A Holocene High Resolution Geomagnetic Field Record from Rio Martino Cave (Western Alps, Northern Italy). AGU Joint Assembly, Montreal, Canada, 3-7 May 2015. Rio Martino 30.0 25.0 20.0 , NRM 15.0 10.0 5.0 0.0 0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000 9000 -5.0 -10.0 years Fig. 1. Variazione della suscettività magnetica (x 10-9 m3kg-1, in blu) e nell’intensità della magnetizzazione rimanente naturale, NRM (x 10-6 Am2kg-1, in rosso) in funzione dell’età nello speleotema di Rio Martino REFERENTE GRUPPO: Elena Zanella ([email protected])