ITCG CATTANEO CON LICEO DALL’AGLIO - via M. di Canossa - Castelnovo ne’ Monti (RE) SEZIONE I.T.I. Induzione Elettromagnetica Il fenomeno che consiste nella nascita, in particolari condizioni, di forze elettromotrici e correnti elettriche “indotte” all’interno di circuiti privi di generatore. Faraday studiò a fondo il fenomeno, descritto in modo completo dalle sue quattro famose esperienze. 1° Esperienza Alla chiusura del circuito primario (A) si osserva la nascita di una corrente nel secondario (B) All’apertura del primario (A) si osserva in B la nascita di una corrente di verso opposto a quella precedente In condizioni di regime (circuito primario chiuso permanentemente) non si osservano correnti in B 2° Esperienza Mentre si avvicina il magnete all’avvolgimento si osserva il passaggio di corrente nel circuito . Mentre si allontana il magnete all’avvolgimento si osserva il passaggio di una corrente di verso opposto al precedente nel circuito La corrente si manifesta soltanto durante il movimento 3° Esperienza Campo Magnetico B=cost. con spira che può ruotare attorno al proprio asse Si osserva una corrente “indotta” solamente mentre la spira gira . A spira ferma non c’è corrente indotta. 4° Esperienza Campo Magnetico B=cost. (verso uscente dal foglio) Con una spira che può traslare (senza ruotare intorno al proprio asse) Si ha corrente indotta se la spira è in movimento stando in parte fuori ed in parte dentro il Campo Magnetico B Se la spira è completamente immersa nel Campo magnetico B, pur facendola traslare non si osserva corrente indotta nel circuito ITCG CATTANEO DALL’AGLIO - SEZIONE ITI - CORSO DI FISICA - prof. M. Manvilli 11 Faraday mise in relazione il fenomeno con la variazione del numero di linee di forza che attraversano il circuito indotto. In effetti successivamente capì che l’induzione era legata alle variazioni del flusso del campo magnetico attraverso i circuiti indotti. f.e.m. indotta = è uguale a quella che bisognerebbe applicare alla spira o al circuito indotto per avere una corrente come quella indotta FLUSSO DEL CAMPO MAGNETICO CONCATENATO CON UNA SPIRA Si definisce Flusso del Campo Magnetico B attraverso una spira l’espressione : øB = BScosα øB =n*BScosα caso di 1 spira caso di n spire in cui : B = intensità del campo Magnetico S = area della superficie racchiusa dalla spira α = Angolo tra la normale al piano della spira e le linee di forza del C.M. Il flusso concatenato con la spira øB può variare per : - variazione di B è il caso delle esperienze n. 1 e n.2 - variazione di α - variazione di S è il caso della esperienza n. 3 è il caso della esperienza n. 4 Nel caso n.4 se la spira è completamente immersa nel C. Magnetico il flusso concatenato non varia quindi non si osserva il fenomeno dell’induzione. ITCG CATTANEO DALL’AGLIO - SEZIONE ITI - CORSO DI FISICA - prof. M. Manvilli 22 Ogni volta che in un circuito immerso in un <campo magnetico di genera una variazione del flusso concatenato øB nasce, durante la variazione, una f.e.m. indotta quindi una corrente indotta. Legge di Faraday-Neumann (Lenz) Δø/Δt non è altro che la velocità con cui varia il flusso øB . Si può quindi concludere che il valore della f.e.m. indotta dipende dalla velocità di variazione del flusso ; per ottenre f.e.m. indotte elevate sarà quindi necessario produrre variazioni di flusso molto veloci ovvero, come accade spesso far ruotare molto velocemente un avvolgimento all’interno di un Campo Magnetico . Utilizzando la legge di Ohm , noto il valore della resistenza è possibile calcolare l’intensità della corrente indotta : Legge di Lenz Il verso della corrente indotta è tale da opporsi , per mezzo del Campo magnetico da essa prodotto, alla causa che l’ha generata, cioè alla variazione di flusso concatenato Vediamo in modo più semplice cosa significa : Se Se ΔøB > 0 ΔøB < 0 la corrente indotta genera un Campo Magnetico che ha verso opposto a quello esistente (che quindi tende a riportare il flusso al valore iniziale, cioè si oppone al suo aumento) la corrente indotta genera un Campo Magnetico che ha lo stesso verso di quello esistente (che quindi tende a riportare il flusso al valore iniziale, cioè si oppone alla sua diminuzione) La legge di Lenz matematicamente è condensata nel segno negativo che compare nella legge di Faraday-Neumann ITCG CATTANEO DALL’AGLIO - SEZIONE ITI - CORSO DI FISICA - prof. M. Manvilli 33 Le Correnti di Foucault Il fenomeno dell’induzione avviene anche all’interno di un conduttore massiccio immerso in un Campo Magnetico il cui flusso attraverso il conduttore stesso varia nel tempo. Poiché in genere i conduttori massicci hanno resistenze molto basse il valore raggiunto dalle correnti indotte può essere particolarmente elevato. ES. : Pendolo Se un pendolo metallico viene fatto oscillare passando all’interno delle espansioni di un magnete come indicato in figura si verifica che il suo moto viene frenato dal campo Magnetico esterno. Questo deriva dal fatto che le correnti indotte sono tali da dare in ogni istante un campo Magnetico opposto a quello esterno ; il disco del pendolo si comporta come un magnete le cui polarità sono disposte al contrario di quelle del magnete esterno per cui le forze di attrazione tra poli opposti tendono a frenare il movimento oscillatorio. L’effetto frenante può essere ridotto cercando di limitare il valore delle correnti indotte nel disco del pendolo. Se il disco viene sagomato come in figura, con tagli radiali , quindi ortogonali alle correnti indotte , che ostacolano ilo movimento delle cariche, si determina un notevole aumento della resistenza, una diminuzione drastica delle correnti e quindi anche dell’effetto frenante. Su fenomeni di questo tipo si basa il funzionamento dei freni elettromagnetici (Pasqualini) che oggi sono obbligatori sui mezzi pesanti come camions o pullman (un disco collegato all’albero motore viene frenato da un elettromagnete comandato dal guidatore che, regolando la intensità del campo prodotto dall’elettromagnete, può dosare la frenata ). Le correnti di Foucault sono dette anche “parassite” perché producono riscaldamento dei conduttori attraversati dalle correnti indotte quindi dispersione di energia sotto forma di calore (“effetto joule” ; come ad esempio nei trasformatori). 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