PIANO DI LAVORO DI FISICA IIIA A.S.: 2013-2014 SCUOLA: LICEO SCIENTIFICO Pergola CLASSE: IIIA TESTO: John D. Cutnell Kenneth W. Johnson “Fisica.blu - Meccanica e onde con Physics in English” ed. Zanichelli DOCENTE: prof.ssa SARA PEVERIERI LIVELLO INIZIALE / FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI Alla fine dell’anno di fisica gli alunni dovranno: • conoscere e saper spiegare le leggi fisiche fondamentali inerenti la dinamica • individuare i dati, i quesiti e le leggi coinvolti in semplici problemi; • schematizzare tramite il diagramma di corpo libero i problemi fisici; • saper usare le formule inverse ed i sistemi di equazioni; • saper applicare conversioni tra unità di misura e saper usare le proprietà delle potenze; • applicare le leggi studiate per risolvere semplici problemi fisici • formulare ipotesi di interpretazione dei fenomeni fisici osservati. • raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali; • inserire le conoscenze acquisite in un contesto organico. • analizzare un fenomeno riuscendo ad individuare gli elementi significativi • utilizzare semplici modelli per la descrizione e l’interpretazione di fenomeni complessi • trarre semplici deduzioni teoriche; • risolvere e semplificare problematiche semplici e complesse per stimolare le capacità critiche • utilizzare con precisione il linguaggio specifico • sviluppare capacità di elaborazione grafica e di calcolo su PC L’attività di laboratorio dovrà portare gli allievi a: • esaminare ed elaborare dati, leggere tabelle, grafici ed altra documentazione scientifica; acquisire capacità operativa manuale con l’utilizzo di strumenti di calcolo e tecnologici (calcolatrice e computer); • comprendere i procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica ed il legame tra costruzione teorica e attività sperimentale • ricercare e approfondire argomenti specifici anche in modo autonomo • favorire l'attività di gruppo e saper documentare per mezzo di relazioni tecniche il lavoro svolto. • Acquisire consapevolezza e rispetto delle regole ORGANIZZAZIONE ATTIVITA’ DIDATTICA Il programma annuale verrà diviso in moduli e si utilizzerà il libro di testo come riferimento per le spiegazioni. Le ore settimanali previste: 2h. I nuovi argomenti verranno proposti tramite lezioni di tipo frontale dove la parte teorica e gli esercizi applicativi verranno svolti contemporaneamente. Attenzione verrà dedicata al linguaggio tecnico che gli studenti dovranno sempre più utilizzare. Per coinvolgere gli studenti si utilizzerà anche la lezione dialogata. Per favorire l'apprendimento verranno assegnati diversi esercizi per casa (anche già svolti). Per favorire il recupero in itinere ad ogni lezione, se richiesto, si procederà alla correzione degli esercizi assegnati. Al termine di uno o più moduli verrà svolta una verifica scritta, mentre le interrogazioni avverranno contestualmente allo svolgimento del programma. Per ogni modulo l'obbiettivo è cercare di portare ogni studente ad un livello di conoscenze e competenze sufficiente. Per quanto riguarda la gestione della classe si richiede la massima attenzione durante le spiegazioni e le interrogazioni; sono ammesse poche uscite dall’aula e solo uno studente per volta. Ogni studente ha per ogni quadrimestre una giustificazione, cumulabile nel caso non fosse usata durante il primo quadrimestre. La giustificazione non potrà essere utilizzata per verifiche scritte e durante i mesi di chiusura lavori Pag 1 di 12 (dicembre, maggio, giugno). Ogni volta che l’alunno sarà interrogato verrà controllato anche il quaderno; talvolta si controllerà se gli alunni hanno eseguito i compiti per casa. Gli alunni saranno avvisati con un certo anticipo riguardo all’effettuazione di un compito in classe ma ciò non esclude che non possano anche essere somministrate prove senza preavviso, qualora si presentasse la necessità. Inoltre gli alunni sono a conoscenza che in ogni giorno di lezione si effettueranno le interrogazioni. STRUMENTI E RISORSE - libro di testo: Cutnell Kenneth W. Johnson “Fisica.blu” e “L'Amaldi 2.0 – Onde” Ugo Amaldi Ed. Zanichelli films e videocassette quando possibile laboratorio di fisica laboratorio di informatica lavagna interattiva LIM calcolatrici tascabili articoli di riviste di divulgazione scientifica fotocopie sito web http://fonome.wordpress.com/ e-mail per interventi personalizzati e di recupero. VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE Le verifiche del primo anno del Liceo scientifico saranno orali, non meno di 2 per trimestre (uno dei due voti è ottenibile con prova scritta) e non meno di 3 per pentamestre (uno dei tre voti è ottenibile con prova scritta) (vedi POF). Nelle prove scritte sarà assegnato un punteggio ad ogni quesito e questo sarà dichiarato nelle consegne allo studente. Lo standard minimo di sufficienza (voto=6) si raggiunge con almeno il 50% del punteggio massimo. La gamma dei voti andrà da 2 a 10. In caso di assenza dello studente alla prova scritta, lo studente ripeterà la verifica sugli stessi temi, se non diversamente specificato, il primo giorno utile. Le verifiche scritte saranno subito discusse in classe e i risultati verranno consegnati entro 14 giorni a partire dalla data di svolgimento della prova. Il docente potrà, a sua discrezione, accettare alunni volontari. Le verifiche saranno su colloquio individuale argomentativi intergrato da esercizi e/o su interventi su esercitazioni svolte, su cui si inseriranno le domande del docente. Per ogni prova si valuteranno: la conoscenza degli argomenti, l’uso consapevole del calcolo, l’esposizione e l’uso corretto dei termini specifici, l’applicazione delle conoscenze nei problemi assegnati, la rielaborazione personale. Per garantire la dovuta trasparenza, agli alunni verrà comunicato l’esito delle prove orali di volta in volta; se necessario integrare il voto, con ulteriori domande in giorno diverso dalla prova, ciò sarà apertamente comunicato allo studente. La valutazione sommativa, in sede di scrutinio, terrà conto oltre alla media dei voti, del progresso dimostrato nel corso dell’anno, della cura e dell’organizzazione allo studio (consegna di tutte le relazioni di laboratorio), della partecipazione e dell’impegno (svolgimento esercizi per casa, domande pertinenti in classe, minimo numero di assenze strategiche, ridotto numero di giustificazioni a fronte di una verifica orale, volontà di recupero e di atteggiamento non arrendevole di fronte un minimo sforzo cognitivo). Per tutto quanto non esplicitamente previsto si fa riferimento alle relative parti contenute nel P.O.F. . LIVELLO DI SUFFICIENZA La valutazione di sufficienza si basa sui seguenti parametri: − esposizione semplice ma corretta e comprensibile; − conoscenza dei concetti di base; − risoluzione di semplici esercizi applicativi Tale valutazione può essere modificata sulla base dei seguenti parametri qualitativi: − interesse per la disciplina; − impegno costante; − partecipazione alle lezioni; − progressi nel corso dell’anno. Pag 2 di 12 ATTIVITA’ DI RECUPERO E SOSTEGNO Sarà sempre presente l'attività di recupero e sostegno durante le ore curriculari con lo svolgimento di esercizi e correzione di compiti assegnati a casa. Inoltre, se possibile ed opportuno, verranno attivati anche dei corsi di recupero. Agli alunni con delle insufficienze gravi alle verifiche, saranno consegnati esercizi aggiuntivi per casa, per colmare, nei limiti del possibile, le lacune. Questi esercizi saranno poi discussi personalmente con gli studenti. CONTENUTI La seguente tabella contiene l’organizzazione in moduli delle unità didattiche relative al libro di testo in adozione. L’organizzazione dei contenuti può variare in relazione al profitto, alle capacità e alle eventuali lezioni di recupero. La professoressa Sara Peverieri Pag 3 di 12 PROGRAMMA IIIB_2013 2014.doc Moduli MODULO 1 Richiami sulla dinamica e l’energia Unità didattica Unità 1. Applicazioni dei principi della dinamica (cap 6) Le forze e il movimento La forza centripeta La forza elastica Unità 2. Lavoro ed energia (cap 7) Forze conservative e forze non conservative La conservazione dell’energia meccanica Il principio di conservazione dell’energia Tempi (settembre) Conoscenze - Laboratorio di fisica: Progetto Balì “Sonar e movimento”. - - - - - Pag 4 di 12 Forza peso Forza di attrito Forza normale Tensione Diagramma di corpo libero Condizione di equilibrio in due dimensioni Accelerazione di un corpo non in equilibrio Forza centripeta (direzione e verso e intensità) Forza elastica Lavoro compiuto da una forza costamte Energia cinetica Energia potenziale gravitazionale Forza conservativa e forza non conservativa Conservazione dell’Em Conservazione dell’E Lavoro di una forza variabile Energia potenziale elastica - - - - - - Abilità (obiettivi intermedi) Disegnare il diagramma di corpo libero. Conoscere e saper applicare i principi della dinamica. Conoscere e saper applicare il principio di conservazione dell'energia meccanica. Conoscere e saper applicare la definizione di potenza. Determinare le componenti cartesiane e polari di un vettore Operare con i vettori e le componenti Note TRIMESTRE Moduli Unità didattica MODULO 2 Unità 1. Quantità di moto (cap 8) L'impulso di una forza. La quantità di moto di un corpo. La relazione tra quantità di moto e impulso. La legge di conservazione della quantità di moto in un sistema isolato. Unità 2. Urti (cap 8) Urti elastici e anelastici in una e in due dimensioni. Posizione, velocità e accelerazione del centro di massa di un sistema Impulso e quantità di moto Tempi (ottobre) Pag 5 di 12 Conoscenze Abilità (obiettivi intermedi) Note - Impulso - Quantità di moto - Teorema dell’impulso - Sistema - Forze interne e forze esterne - Sistema isolato - Legge di conservazione della q.d.m. - Urto elastico e urto anelastico in 1 dimensione - Urti in 2 dimensioni - Velocità del centro di massa - Moto del centro di massa di un sistema isolato - Calcolare l'impulso di una forza. - Calcolare la quantità di moto di un corpo. - Applicare il teorema dell'impulso. - Applicare la legge di conservazione della quantità di moto. - Distinguere tra urti elastici e anelatici. - Analizzare gli urti in una e in due dimensioni. - Individuare la posizione, la velocità e l'accelerazione del centro di massa di un sistema. - Risolvere problemi sulla quantità di moto - Risolvere problemi sugli urti - Utilizzare la quantità di moto nella spiegazione di fenomeni reali TRIMESTRE Moduli MODULO 3 Cinematica e dinamica rotazionale. Unità didattica Unità 1 Moto circolare uniforme (pag 36) Periodo e frequenza; Velocità lineare e angolare; Accelerazione angolare, tangenziale e centripeta Unità 2. Corpo rigido (da cap 9.1 a 9.4) Il concetto di corpo rigido. Lo spostamento angolare. Relazioni tra grandezze angolari e tangenziali. Momento di una forza e di una coppia di forze. Condizione di equilibrio di un corpo rigido. Baricentro di un corpo rigido. Tempi (novembre) Laboratorio di fisica: Gli urti sulla rotaia a cuscino d’aria Pag 6 di 12 Conoscenze - Angolo in radianti - Periodo, frequenza, velocità e accelerazione angolari - Velocità lineare, accelerazione centripeta e tangenziale - Momento torcente - Condizioni di equilibrio Abilità (obiettivi intermedi) - Determinare periodo, frequenza, velocità angolare, velocità lineare e accelerazione centripeta nel moto circolare uniforme - Mettere in relazione grandezze lineari e angolari nel moto circolare - Saper applicare le relazioni tra grandezze angolari e tangenziali. - Calcolare il momento delle forze e delle coppie di forze applicate ad un corpo rigido. - Interpretare il momento come prodotto vettoriale. - Determinare le condizioni di equilibrio di un corpo rigido, di una leva. Note TRIMESTRE Moduli MODULO 3 Cinematica e dinamica rotazionale. Unità didattica Unità 3. Dinamica rotazionale di un corpo rigido (cap 9.5) Momento d'inerzia di un corpo rigido. Secondo principio della dinamica per un corpo in rotazione. Moto di rotolamento. Energia cinetica rotazionale. Unità 4. Momento angolare e sua conservazione (cap 9.6) Momento angolare. Legge di conservazione del momento angolare. Sistemi di riferimento inerziali e non inerziali. Tempi (novembre, dicembre) Laboratorio di fisica: Progetto Balì “Real dinamica”. Pag 7 di 12 Conoscenze - Momento angolare - Momento d’inerzia - Conservazione del momento angolare - Energia cinetica di rotazione Abilità (obiettivi intermedi) - Calcolare il momento d'inerzia e saper applicare il 2° principio della dinamica rotazionale a corpi in rotazione. - Calcolare l'energia cinetica di rotazione. - Determinare il momento angolare. - Applicare la legge di conservazione del momento angolare. - Saper stabilire se un sistema è inerziale o non inerziale, saper individuare le cause e gli effetti del moto di un corpo in un sistema non inerziale. Note TRIMESTRE Moduli Unità didattica MODULO 4 Unità 1. Keplero (da cap 10.1 a 10.2) Il moto dei pianeti attorno al sole. Le tre leggi di Keplero. La legge di gravitazione universale. Unità 2. Newton (da cap 10.3 a 10.7) La relazione tra massa e peso di un corpo. Il valore della costante G. Il moto dei satelliti in orbita circolare. Il sistema GPS. I satelliti geostazionari. Il moto dei satelliti in orbite ellittiche. Assenza apparente di gravità. Il lavoro della forza gravitazionale e l'energia potenziale gravitazionale. La velocità di fuga. La gravitazione Tempi (gennaio) Pag 8 di 12 Conoscenze - Il moto dei pianeti attorno al Sole - La legge di gravitazione universale - Massa e peso - Velocità orbitale e periodo orbitale - Peso apparente - Oggetti in caduta libera - Energia gravitazionale di due masse puntiformi - Velocità di fuga Abilità (obiettivi intermedi) - Utilizzare le leggi di Keplero nello studio del moto de corpi celesti. - Applicare la legge di gravitazione universale. - Comprendere la distinzione tra massa e peso. Analizzare il moto dei satelliti, e calcolare la velocità. - Descrivere una situazione di apparente assenza di gravità. - Analizzare le caratteristiche del campo gravitazionale. - Applicare il principio di conservazione dell'energia all'analisi di moti in campi gravitazionali. - Determinare la velocità di fuga di un pianeta. Note PENTAMESTRE Moduli Unità didattica MODULO 5 Unità 1. Moti oscillanti Moto periodico Moto armonico semplice (pag.39) Relazioni fra moto circolare uniforme e moto armonico semplice Periodo di una massa collegata ad una molla (pag 87) Conservazione dell’energia in un moto oscillatorio Il pendolo (pag.89) Oscillazioni smorzate Oscillazioni forzate e risonanza Oscillazioni intorno all’equilibrio Tempi ( febbraio) Pag 9 di 12 Conoscenze - Grandezze del moto armonico: ampiezza, periodo, frequenza, pulsazione - Velocità e accelerazione nel moto armonico - Abilità (obiettivi intermedi) - Conoscere le caratteristiche e le relazioni fra un moto circolare uniforme e un moto armonico semplice. - Calcolare il periodo di una massa collegata ad una molla. - Conoscere e saper applicare la conservazione dell’energia nel moto oscillatorio. - Analizzare il moto del pendolo semplice. - Affrontare problemi sul moto oscillatorio. - Conoscere e le oscillazioni smorzate, forzate e risonanza Note PENTAMESTRE Moduli Unità didattica MODULO 6 Unità 1. Le onde (da cap 12.1 a 12.3) La natura delle onde. Onde periodiche: lunghezze d'onda, periodo, frequenza, velocità di propagazione. Velocità di propagazione di un'onda su una corda. Descrizione matematica di un'onda. Unità 2. Il suono (da cap 12.4 a 12.10) Generazione e produzione di onde sonore. Suoni puri e suoni complessi. Caratteristiche del suono: altezza, timbro, ampiezza, intensità, livello di intensità sonora. Effetto Doppler. Principi di sovrapposizione. Interferenza delle onde sonore. Diffrazione. Battimenti. Onde stazionarie. Le onde e il suono Tempi (marzo, aprile) Laboratorio di fisica: Decibel Pag 10 di 12 Conoscenze - Onde trasversali e onde longitudinali. - Onda periodica - Ampiezza e lunghezza d’onda - Periodo,frequenza - Velocità di propagazione - Velocità di un’onda trasversale su una corda - Equazione di un’onda periodica che si propaga nella direzione x - Onde sonore - Soglia di udibilità - Suoni alti e bassi - Ampiezza della pressione sonora - Intensità di un suono - Onda sferica uniforme - Livello di intensità sonora - Effetto Doppler - Principio di sovrapposizione - Interferenza costruttiva e distruttiva - Diffrazione - Battimenti - Onde stazionarie Abilità (obiettivi intermedi) - Applicare le leggi della riflessione nella formazione delle immagini in uno spechi piano. - Calcolare l'indice di rifrazione di un mezzo. - Applicare la legge di Snell. - Calcolare l'angolo limite nella riflessione totale. Note PENTAMESTRE Moduli Unità didattica MODULO 7 Unità 1. Riflessione (da cap 13.1 a 13.3) Il fronte d'onda e i raggi luminosi. La riflessione della luce e le sue leggi. Unità 1. Rifrazione(da cap 14.1 a 14.4) L'indice di rifrazione. La legge della rifrazione. Il fenomeno della riflessione totale e l'angolo limite. La dispersione della luce, il prisma e l’arcobaleno. Ottica geometrica Tempi (aprile, maggio) Laboratorio di fisica: Fenomeni ottici Pag 11 di 12 Conoscenze - Fronte d’onda e onde piane - Legge della riflessione - Immagine virtuale - Immagine reale - Specchio piano - Indice di rifrazione - Legge della rifrazione di Snell - Profondità apparente - Angolo limite - Riflessione totale - Dispersione Abilità (obiettivi intermedi) - Riconoscere in fenomeni reali la riflessione e la rifrazione - Applicare le leggi della riflessione nella formazione delle immagini in uno specchio piano. - Calcolare l'indice di rifrazione di un mezzo. - Applicare la legge di Snell. - Calcolare l'angolo limite nella riflessione totale. Note PENTAMESTRE Moduli Unità didattica MODULO 8 Unità 1. L'interferenza e la natura ondulatoria della luce (cap 15) Il principio di sovrapposizione e l'interferenza della luce. Interferenza costruttive e distruttiva. Sorgenti coerenti. Esperimento di Young. Condizioni di interferenza. Diffrazione e principio di Huygens Ottica fisica Tempi (maggio, giugno) Laboratorio di fisica: Esperimento di Young La professoressa Sara Peverieri Pag 12 di 12 Conoscenze - Principio di sovrapposizione - Interferenza costruttiva - Sorgenti coerenti - Esperimento della doppia fenditura - Frange di interferenza chiare prodotte da una doppia fenditura - Interferenza su lamine sottili - Diffrazione - Principio di Huygens Abilità (obiettivi intermedi) - Utilizzare le condizioni di interferenza per determinare la lunghezza d'onda della luce. - Riconoscere le zone di interferenza costruttiva e distruttiva. - Saper applicare le condizioni di diffrazione da una singola fenditura. - Calcolare le posizioni dei massimi principali formati da un reticolo di diffrazione. Note PENTAMESTRE