Dalla Bibbia “gli sciocchi odiano la scienza, i saggi fanno tesoro dalla scienza”
«Il contrario della realtà per ottenere il massimo della verità» (W. Goethe).
Le scienze fanno operazioni di cataratta che illuminano un intero campo di ricerche e permettono di
imboccare quella via per la quale esse progrediscono: la filosofia deve esaminare tali chiavi, i criteri di
ricerca, i metodi con cui affrontiamo il reale (Kant riletto da Einstein, Enriques, Bachelard, Cassirer, Weber,
Husserl, Boudon, Habermas).
“la scienza sarebbe superflua se l’apparenza e l’essenza delle cose coincidessero”(K. Marx, Il capitale).
“Con la scienza si impara a non mentire sul reale”(Simone Weil).
“La scienza è la corazza dello spirito umano”(Hélène Metzger)
«Il rapporto fra epistemologia e scienza è molto importante. Esse dipendono l’una dall’altra. L’epistemologia
senza contatto con la scienza diventa uno schema vuoto. La scienza senza epistemologia, seppur si può
concepirla, è primitiva ed informe» (A. Einstein).
«Il sito dell’epistemologia è il sito mobile, è la strada della circolazione dei concetti, è l’interregionalità;
siamo marinai senza un porto sicuro» (O. Neurath).
«L’epistemologia è l’esperienza della verità, è il luogo dove si discute della verità e delle verità particolari; è
esperienza di pensiero, è la comprensione del pensiero implicito nelle varie scienze, delle loro proprie verità,
della loro specificità» (Bateson, Bachelard, Enriques).
«L’epistemologia è lo studio critico dei principi, delle ipotesi e dei risultati delle diverse scienze, destinato a
determinare la loro origine logica, il loro valore e la loro portata oggettiva» (A. Lalande).
“L’epistemologia è la comprensione della comprensione”(Von Foster).
“L’epistemologia è lo studio del passaggio dal bios al logos; essa studia i meccanismi che portano dalle
esperienze vissute alla loro traduzione in termini cognitivi” (Valerio Tonini).
“La nuova epistemologia troverà il suo fondamento e il suo metodo proprio nella critica storica dei concetti
scientifici”(Federigo Enriques)
“O speculatore delle cose, non ti laudari delle cose che di per sé la natura ti offre, ma rallegrati del disegno
della mente tua. Sforzati di cogliere le infinite ragioni del reale silente”(Leonardo da Vinci).
«I metodi sono l’anima della scienza; essi costituiscono i capovolgimenti dei punti di vista, grazie ai quali il
pensiero umano progredisce» (F. Nietzsche).
«La sociologia ha avuto una storia più tortuosa e i problemi sociologici, a causa della loro eterogeneità,
toccano problemi più vari di quelli dell’economia e della psicologia. Questa eterogeneità deriva dal fatto che
la sociologia si è posta nel passato, e continua a porsi oggi, problemi con caratteristiche logiche molto
diverse, che richiedono perciò l’impiego di metodi altrettanto diversi. Dalla diversità dei problemi e degli
oggetti della sociologia deriva quindi la diversità dei suoi metodi» ( R. Boudon).
«I metodi della sociologia sono più vari di quelli della maggior parte delle scienze umane. Può darsi che ci
sia un metodo etnologico o della etnologia; non c’è un metodo della sociologia ma ci sono dei metodi della
sociologia. Più la sociologia progredisce più è evidente che tutti gli sforzi di unificazione metodologica sono
destinati all’insuccesso» (R. Boudon).
«Nell’impiego corrente in sociologia il termine ‘metodo’ designa tecniche di osservazione o di analisi dei
dati. Ma questo significato è troppo stretto: al di là di tali tecniche descrittive, i metodi sono anche, e
soprattutto, insiemi di principi che guidano gli specialisti nell’elaborazione di nuove teorie e nell’analisi
critica delle teorie esistenti». (R. Boudon : in tal senso la metodologia è quasi epistemologia).
«In che cosa la sociologia si distingue dalla storia? Entrambe le discipline analizzano fenomeni singolari,
datati e situati. Ma la sociologia, allorché utilizza l’individualismo metodologico, mira a spiegare i fenomeni
con l’ausilio di schemi d’intelligibilità, di modelli formali che possono essere applicati a parecchie
congiunture storiche; la vocazione della sociologia, a differenza della storia, è risalire alle strutture generali
che sottendono i fenomeni singolari». (R. Boudon).
«Non esiste il fatto bruto, ma il fatto scientifico, cioè ricostruito mercé la coordinazione dei dati
dell’intelletto. Ma codesta intelligibilità è sottomessa a delle condizioni: in primo luogo al raggiungimento di
un certo grado comune di nozioni o i idee, che si assumono come punto di partenza accettato, per la nuova
costruzione». (F. Enriques)