Applicazioni di informatica Rendering di dati visuali Marco Tagliasacchi Sommario Rendering di dati visuali • Display 2D • Free-viewpoint TV • Display stereo • Display autostereoscopici • Display olografici Applicazioni di informatica 2 Display 2D CRT (Cathod Ray Tube) • 1897 (Braun Tube) • 1907 First CRT TV prototype • Colore – Shadow mask – Aperture grille (Trinitron) Applicazioni di informatica 3 Display 2D Plasma • 1964 Primo prototipo • 1992 Primo display a colori • Ciascuna cella funziona come una piccola lampada a fluorescenza Applicazioni di informatica 4 Display 2D Plasma • Pro: – – – – – – Luminoso Ampio angolo visuale Ampia gamma cromatica (gamut) No sfuocatura dovuta al moto Può avere grandi dimensioni (fino a 150in, 3.8m) Ottima riproduzione del nero • Contro: – – – – – – Alto consumo di potenza Glare (a causa della superficie in vetro) Difficile da produrre in piccole dimensioni (> 37in) Pesante Non funziona in altitudine Interferenza con radio AM Applicazioni di informatica 5 Display 2D LCD (Liquid Crystal Display) • Sfruttano le proprietà di polarizzazione della luce dei cristalli liquidi Applicazioni di informatica 6 Display 2D LCD Applicazioni di informatica 7 Display 2D 8 LCD • La luce passante dal filtro polarizzatore 1 è polarizzata in direzione verticale • Quando non viene applicata una corrente agli elettrodi, il cristallo liquido fa ruotare di 90° la polarizzazione, facendola diventare orizzontale, allineata quindi con il filtro polarizzatore 2 • Quando viene applicata una corrente il cristallo liquido di allinea con la corrente e perde la struttura a spirale. La luce in questo caso non passa dal filtro polarizzatore 2 Applicazioni di informatica Display 2D LCD • Pros: – – – – Basso consumo di potenza ( mobile) Luminoso Ampio angolo visuale Ampia gamma cromatica (gamut) • Cons: – Il nero non è perfettamente riprodotto Applicazioni di informatica 9 Display 2D Proiettori LCD Applicazioni di informatica 10 Display 2D Proiettori DLP (Digital Light Processing) • Utilizzano tecnologia DMD (Digital Micromirror Device) Applicazioni di informatica 11 Display 2D 12 E-paper • Obiettivo: simulare l’effetto dell’inchiostro su carta • A differenza dei display retroilluminati, e-paper riflette la luce ambientale come la carta Applicazioni di informatica Display 2D E-paper • Pro – Basso consumo energetico – Visibile anche con luce solare diretta • Contro – Basso refresh rate ( difficile realizzare applicazioni interattive, zooming, ecc.) – Ghosting Applicazioni di informatica 13 Free-viewpoint TV Obiettivo: • esplorare una scena in 3D variando dinamicamente il punto di vista • Generare un numero infinito di viste differenti I seguenti problemi devono essere risolti • Rappresentazione dei dati di una scena 3D • Acquisizione della scena 3D • Rendering: generazione di una vista arbitraria a partire da un numero finito di viste osservate • Interfaccia utente • Codifica [Tanimoto et al., IEEE SPM 2011] Applicazioni di informatica 14 Free-viewpoint TV http://www.youtube.com/watch?v=dvZa46SwjKc Applicazioni di informatica 15 Free-viewpoint TV Rappresentazione di una scena 3D Applicazioni di informatica 16 Free-viewpoint TV Rappresentazione di una scena 3D Applicazioni di informatica 17 Free-viewpoint TV Rappresentazione di una scena 3D Applicazioni di informatica 18 Free-viewpoint TV 19 Architetture per FTV Complessità lato acquisizione Quantità di dati da trasmettere Applicazioni di informatica Free-viewpoint TV Interfacce Applicazioni di informatica 20 Free-viewpoint TV Rendering depth+texture Applicazioni di informatica 21 Display 3D Il sistema visivo umano è in grado di ricostruire una scena 3D a partire da osservazioni in 2D • Occlusioni (un oggetto che copre l’altro) • Prospettiva • Conoscenza a priori (ad esempio, dimensioni note) • Turbolenza atmosferica (oggetti lontani appaiono meno nitidi) Applicazioni di informatica 22 Display 3D 23 Esistono però alcune osservazioni che non possono essere fatte a partire da un’immagine 2D • Parallasse stereo (vedere immagini diverse con ciascun occhio) • Movement parallax (vedere immagini diverse quando muoviamo la testa) • “Accomodation” (la lente oculare mette a fuoco l’oggetto di interesse) • Convergenza (entrambi gli occhi convergono sull’oggetto di interesse) Applicazioni di informatica Display stereoscopici vs. autostereoscopici 24 I display stereoscopici sono in grado di fornire solo la parallasse stereo I display autostereoscopici forniscono un’immagine 3D senza la necessità di indossare dispositivi di visione Applicazioni di informatica Display 3D con occhiali o ‘headsets’ L’utente indossa occhiali speciali Gli occhiali selezionano quale immagine è visualizzata dall’occhio destro e quale dal sinistro Applicazioni di informatica 25 Display 3D con occhiali o ‘headsets’ 26 Tecnologie utilizzate • Un display standard, combinato con occhiali colorati (anaglyph) • Due display standard ed uno specchio ‘half-silvered’, combinato con occhiali polarizzati • Due proiettori, che proiettano un’immagine su uno schermo che preserva la polarità della luce riflessa, combinati con occhiali polarizzati • Un display “double frame-rate” combinato con occhiali “shuttered” • Con queste si ottiene la parallasse stereo e la convergenza oculare. Se combinate con un “head tracker” forniscono anche la parallasse dovuta la moto per un singolo utente. Applicazioni di informatica Display autostereoscopici 27 Obiettivo: • Fornire una visione 3D senza la necessità di indossare occhiali o altri dispositivi Tipologie di display • Two-view, head tracked per utente singolo • Multiview per più di un utente I sistemi migliori consentono di ottenere immagini che vengono percepite con qualità simili ad immagini olografiche Applicazioni di informatica Display autostereoscopici Quando un osservatore guarda una scena reale, vede una immagine differente per ciascun occhio ed immagini differenti muovendo la testa. L’osservatore può vedere potenzialmente un numero infinito di immagini della scena. Applicazioni di informatica 28 Display autostereoscopici 29 Lo stesso campo visivo viene diviso orizzontalmente in fasce. In ciascuna fascia viene vista una sola immagine per ciascun occhio L’osservatore vede immagini diverse per ciascun occhio, ed immagini differenti quando si muove. Tuttavia, le immagini cambiano in modo discreto passando da una fascia all’altra Pertanto, un numero limitato di viste consente di ottenere sia la parallasse stereo sia (approssimativamente) la parallasse dovuta al moto Applicazioni di informatica Display autostereoscopici 30 Per fornire i dati necessari ad un display autostereoscopico, è necessario acquisire la scena con un sistema multi-view Il display autostereoscopico deve poi essere in grado di produrre un’immagine diversa per ciascun punto di vista Applicazioni di informatica Display autostereoscopici Two-view displays Head-tracked (tipicamente two-views) Multi-view Applicazioni di informatica 31 Display autostereoscopici – two views Dispositivi a lenslets Applicazioni di informatica 32 Display autostereoscopici – two views Dispositivi a barriera di parallasse Applicazioni di informatica 33 Display autostereoscopici – two views L’immagine viene divisa in due sottoimmagini • Le colonne pari rappresentano la vista per l’occhio destro • Le colonne dispari rappresentano la vista per l’occhio sinistro Un sistema ottico (lenslets o barriera di parallasse) fa in modo che ciascun occhio veda la vista corretta Applicazioni di informatica 34 Display autostereoscopici – two views Problemi: • C’è il 50% di probabilità che l’utente veda la vista scorretta • L’osservatore deve rimanere fermo nella corretta posizione • Avvicinandosi e allontanandosi dal display si rischia di non vedere l’immagine corretta Applicazioni di informatica 35 Display autostereoscopici – two views Soluzione: • Head-tracking • Incrementare il numero di viste (multi-view) Applicazioni di informatica 36 Display autostereoscopici ‘head tracked’ 37 Quando viene utilizzato un sistema di head tracking (per osservatore singolo) viene prodotta una coppia di immagini, in modo tale che gli occhi vedano la vista corretta In questo caso di può utilizzare un display stereoscopico dotato di un sistema di elaborazione che genera le immagini dinamicamente in funzione della posizione dell’osservatore Applicazioni di informatica Display autostereoscopici ‘multi view’ Più di un osservatore Ciascuno vede una scena 3D dal suo punto di vista Applicazioni di informatica 38 Display autostereoscopici ‘multi view’ Problemi: • Difficoltà di costruire display con molte viste • Difficoltà nella generazione simultanea di tutte le viste (ciascuna vista viene sempre rappresentata, anche quando non c’è l’osservatore) Applicazioni di informatica 39 Display autostereoscopici ‘multi view’ 40 Generazione di viste multiple: • Multiproiezione: un singolo display è utilizzato per ciascuna vista • Spatial multiplexing: la risoluzione spaziale del dispositivo è divisa tra viste differenti • Time-sequential: un singolo display, molto veloce, viene utilizzato per tutte le viste Applicazioni di informatica Display autostereoscopici ‘multi view’ Multiproiezione • Un proiettore per ogni vista • Può fornire un gran numero di viste (decine) • Prototipi con 128 viste. • Non ci sono dispositivi commerciali Applicazioni di informatica 41 Display autostereoscopici ‘multi view’ Multiproiezione • In ciascuna zona, solo una vista è visibile Applicazioni di informatica 42 Display autostereoscopici ‘multi view’ Spatial multiplexing • Parallax barrier (e.g. Nintendo 3DS) • Lenticular arrays (e.g. iPhone 3DeeSlide) Applicazioni di informatica 43 Display autostereoscopici ‘multi view’ Spatial multiplexing • Barriere/lenti verticali 4 viste • Problema: l’osservatore vede bande nere tra un pixel e l’altro muovendo la testa Applicazioni di informatica 44 Display autostereoscopici ‘multi view’ Spatial multiplexing • Barriere/lenti slanted 7 viste (Philips), 9 viste (Stereographics) Applicazioni di informatica 45 Display autostereoscopici ‘multi view’ Time sequential • Un display (trasparente) è illuminato da una barra verticale e osservato attraverso una lente • L’immagine è visibile solo in una delle zone • Sincronizzando il display con l’accensione delle barre è possibile creare immagini diverse per ciascuna zona. Applicazioni di informatica 46 Display autostereoscopici ‘multi view’ 47 Time sequential • Quante viste devono essere generate? • Se una vista deve essere più piccola di una pupilla, 3mm per vista 20 viste tra i due occhi • Compromesso pratico: 21mm per vista, 3 viste tra i due occhi Applicazioni di informatica Display autostereoscopici ‘multi view’ Time sequential • Quante viste devono essere generate? – Singolo osservatore (movimento laterale 189mm) - 9 viste – Due osservatori, uno di fianco all’altro - 28 viste Applicazioni di informatica 48 Display autostereoscopici ‘multi view’ Time sequential Applicazioni di informatica 49