Vogliono spegnere la musica postato da redazione

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Vogliono spegnere la musica
postato da redazione - 21:07 03 Novembre 2005
lalbani scrive: Carissimi musicisti ed amanti della musica vi segnalo che a Milano,al Conservatorio, i responsabili
stanno spegnendo con il loro comportamento irresponsabile una delle realtà più vive e partecipate di educazione
musicale per adulti,attiva da 30 anni e molto conosciuta. Vi allego il comunicato delle iniziative prese dai CPSM (corsi
popolari serali di musica) e chiedo la vostra solidarietà nella manifestazione musicale di sabato 5 Novembre alla quale
potrete partecipare con gli strumenti musicali,in improvvisazioni collettive divertenti e di protesta. Un grazie anticipato
Luciano
400 MUSICISTI PER STRADA
Lotta per la sopravvivenza dei Corsi Popolari Serali di Musica, bloccati dal Conservatorio dopo trent’anni.
Manifesteremo venerdì 4 novembre alle 12 in Conservatorio, per farci ascoltare da una Direzione che finora ha
dimostrato ben poco orecchio. Manifesteremo di nuovo sabato 5 novembre alle 11, e ci faremo sentire da tutti, perché
stavolta sarà una protesta in musica: useremo i nostri strumenti e le voci per dare alla nostra mobilitazione i suoni e il
linguaggio che ci appartengono. Sarà il nostro modo per mettere sotto gli occhi di tutti una situazione triste e
inaccettabile: il Conservatorio mette per strada centinaia di musicisti.
I Corsi Popolari Serali di Musica sono una realtà unica in Italia e un patrimonio culturale prezioso per tutti:
un’Associazione nata nel 1976, senza fini di lucro, per avvicinare il pubblico adulto allo studio e alla pratica della
musica; cresciuta per trent’anni fino a contare, oggi, oltre cinquanta corsi e 450 soci fra allievi e insegnanti; sempre
impegnata in iniziative di divulgazione aperte a tutta la cittadinanza. I CPSM fanno musica classica, popolare, jazz,
teoria, armonia, guida all’ascolto, laboratori d’insieme, progetti interclasse, a cui hanno accesso tutti, dai principianti ai
diplomati, a costi accessibili a tutti: in questo spirito di apertura, trasversalità e condivisione sta l’unicità del nostro
progetto culturale e didattico.
La presenza dei CPSM nelle aule del Conservatorio, in orario serale, da dieci anni è regolata da un regolare pagamento.
Quest’anno, proprio l’anno in cui i CPSM celebrano il loro trentennale, il Conservatorio ci nega l’accesso alle aule.
L’inizio dei corsi, previsto per il 17 ottobre, è stato rimandato in segno di disponibilità da parte nostra a venire incontro
alle esigenze di programmazione didattica del Conservatorio, che potrebbero includere l’utilizzo di alcuni spazi in
orario serale. Ma questa programmazione non è stata definita nei tempi previsti, e a tutt’oggi il Conservatorio non sa o
non vuole esporre un piano, o una ragionevole previsione, circa l’utilizzo serale dei propri spazi. In compenso la nostra
disponibilità è stata contraccambiata con il ribadito rifiuto a concederci di fissare una data per l’inizio dei corsi.
Il risultato è una situazione di paralisi che tiene in uno snervante stand-by l’associazione e le 400 persone che si sono
iscritte, e che vogliono vedere riconosciuto il proprio diritto. Rimandare ulteriormente la partenza dei corsi, a una data
ancora da destinarsi, significherebbe non solo compromettere l’anno scolastico in corso, ma anche mettere a serio
rischio la sopravvivenza dell’associazione e gettare via in un attimo un patrimonio costruito in 30 anni di lavoro serio,
gioioso e appassionato.
L’associazione si batterà con una mobilitazione permanente contro questa orribile prospettiva. Per le manifestazioni di
venerdì e soprattutto di sabato chiediamo l’appoggio e possibilmente la presenza di quante più persone possibili:
studenti, insegnanti, musicisti, operatori della cultura e dell’informazione, e chiunque abbia a cuore la musica e la
libertà di impararla, insegnarla e viverla.
Perché i CPSM non sono solo dei CPSM: sono un bene di tutti. Proprio come la musica.
www.cpsm.net
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Non lasciate che la musica si fermi (Punteggio: 1)
da zanauno ([email protected]) 13:15 04 Novembre 2005 (#63889)
Info utente #4796 | http://www.accordo.it/
Sottoscrivo pienamente l'appello postato a tutti gli accordiani. Sono stato allievo dei CPSM alcuni anni fa ed è stata una
bellissima esperienza, ho altresì avuto modo di conoscere un'associazione come se ne vedono purtroppo sempre più
raramente: seria forte, guidata da ideali promossi da persone in gamba, con la voglia di fare e di cambiare. Ero già al
corrente dell'indegno comportamento tenuto dai dirigenti del Conservatorio Verdi all'inizio di quest'anno "accademico"
(Sett-Ott 2005), tuttavia speravo che di fronte all'impegno del consiglio del CPSM avrebbero rivisto le loro posizioni.
Evidentemente non è stato così. Invito perciò TUTTE le persone che hanno a cuore la musica a PARTECIPARE se
possono a queste manifestazioni, a scrivere ai giornali, al sindaco di Milano e, soprattutto, alla dirigenza del
Conservatorio. Purtroppo in Italia si sta sempre più cercando di sopprimere ciò che eleva i cittadini da stato di meri
lavoratori passivi a quello di pensatori indipendenti ed individui critici. Invito tutti a guardare il sito del CPSM e in
particolare a leggere come è nata questa piccola grande realtà (http://www.cpsm.net/008_storia.html) per capire perché
NON DEVE FINIRE. Facciamoci sentire, non lasciamo che queste cose succedano senza reagire! Un abbraccio a tutti,
a presto. Ale "You can be anything you want to be, just turn yourself into anything you think that you could ever be"
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Re:Non lasciate che la musica si fermi (Punteggio: 2, Utile)
da MarcelloF 15:25 04 Novembre 2005 (#63908)
Info utente #8181 | http://www.accordo.it/
Salve a tutti,
è da anni che leggo con piacere gli articoli pubblicati su questa fantastica comunità, ho una passione smodata per il
mitico GLEN e per tutto ciò che scrive(e che leggo avidamente), ha la facoltà di dire cose importanti mascherandole da
un fare cazzarone, notevole; ma questa volta ho sentito il bisogno di partecipare visto l'argomento. Parlo dal di dentro
visto che il conservatorio l'ho frequentato per quasi 15 anni, mi ci sono diplomato in chitarra naturalmente(10 anni) e ci
stò provando anche in jazz(manca poco); di professione faccio il chitarrista soprattutto in ambito pop e sapete cosa lega
il fatto che io mi sia diplomato(quasi 2 volte) al conservatorio con il fatto che ho la partita iva sotto la voce musicista?
La risposta è niente. Anzi NIENTE! E questo a voler essere buoni. La gente si stava accorgendo di tutto ciò allora cosa
è successo, la carenza di allievi a messo a rischio l'esistenza stessa dei conservatori perchè tanto con la professione del
musicista avevano e hanno molto poco a che fare, così la Signora ministra si è inventata questa accidenti di riforma e ve
ne risparmio i dettagli penosi, lo stile del nuovo conservatorio e tipo quello americano con gli altisonanti diplomi di
laurea in musica, nuova affluenza di iscritti e si tira un sospiro di sollievo ma dopo i primi due anni gli scheletri tornano
fuori dall'armadio, il primo flusso di iscritti era composto da musicisti comunque già bravi, molti dei quali professionisti
che agognavano un pezzo di carta valido burocraticamente, finita questa ondata di buoni allievi ci si ritrova punto e a
capo con in più un'altra certezza: i nuovi studenti di musica a livello univeritario hanno un livello di preparazione
talmente basso che il livello precipita nuovamente verso gli abissi, è quasi tutta gente per cui la musica non è mai stata
poco più che un hobby e alla maggior parte di queste persone manca la formazione importante, quella che ti fai dai 15 ai
20/25 anni che sia una formazione di tipo accademico, in scuole private o con insegnanti privati oppure direttamente sul
campo, leggi locali e palchi di qualsiasi tipo. Mi spiego meglio: questo tipo di struttura didattica, in America funziona
perchè la musica ha un ruolo importante già dall'infanzia, da piccolo impari a leggere musica e a suonare uno strumento
tant'è che arrivi all'università e puoi permetterti di decidere se quella potrà o no essere una specializzazione alla stregua
di tante altre, invece in Italia la riforma è stata fatta al contrario, nelle scuole elementari, medie e superiori di musica
non che non se ne faccia, è che proprio non si sà cosa sia quindi uno arriva all'università per i fantasmagorici corsi di
alto perfezionamento e cosa fà? Impara l'alfabeto musicale, impara a solfeggiare; ma porca miseria se ti devi
specializzare, se devi buttarti nella professione, l'alfabeto non è già una cosa scontata?
Bene, esauriti gli ultimi bravi musicisti che agognano il pezzo di carta valido per insegnare(sogna, sogna!!!), il livello e
così basso ma la gente non così stupida che ci si chiede, se questa cosa del conservatorio non mi da da mangiare io che
ci faccio? Meglio andare dal Begotti che oltre a essere bravo(moooolto bravo) mi fa pure divertire! Sacrosanto
ragionamento e nuova emorragia per i corsi universitari di musica. Dopo tanto dire e mi scuso per lo sfogo e riguardo a
ciò che Vi sta succedendo nei corsi a Milano, immagino che il tarpare le ali a tutto ciò che viene fatto fuori
dall'istituzione conservatorio sia l'unica risposta che hanno trovato gli amministartori del servizio pubblico per bloccare
l'emorragia di allievi, se non diamo ai musicisti altre possibilità magari si iscrivono al conservatorio e noi non veniamo
licenziati, non ci troviamo a spasso. Ragazzi credetemi che le cose stanno così. Figuratevi che per avere qualche iscritto
in più, si sono inventati che il diploma di laurea di 3 anni più 2, vale più(punteggio burocratico) di chi come il
sottoscritto il diploma l'ha preso in 10 anni, per equiparare il titolo io dovrei farmi altri 2 anni; 10+2=12! C'è un
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Non lasciate che la musica si spenga (Punteggio: 1)
da mrc.mgg 20:23 04 Novembre 2005 (#63940)
Info utente #198 | http://www.accordo.it/
Non posso che sottoscrivere ed associarmi alla protesta.
Mia moglie frequenta da anni i corsi serali di flauto traverso ed è tanto entusiasta di essi quanto rattristata dall'idea che
questa esperienza finisca in questo (malo)modo.
Non voglio giudicare perchè non conosco i motivi che hanno indotto il Conservatorio a prendere questa decisione, ma
credo che dovrebbero cercare una soluzione ad ogni costo.
Non posso credere che proprio al Conservatorio non si comprenda il valore della musica al di là dell'insegnamento a
fine professionale di essa.
Sono certo che tutti noi (chitarristi, accordiani, musicisti), anche i professionisti, non si siano accostati alla musica solo
per professione, senza una passione autentica, e sono certo che tutti noi abbiamo tratto dalla musica soddifazioni che
vanno ben oltre il ritorno economico (nullo, poco o tanto che sia).
Che questa iniziativa si inserisca poi in un quadro generale dove non solo la musica ma l'arte in genere sia penalizzata
dalle istituzioni, non fa che intristirmi ed indispettirmi ancora di più.
Spero davvero che in tutti i modi possibili da più parti arrivi un sostegno a questa causa.
Marco
PS. commento low_level per non drammatizzare troppo: i corsi di flauto di mia moglie sono al mercoledi sera, cosicchè
io potrei continuare a vedermi in pace le partite. Ce la dobbiamo fare!
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Leggo in ritardo (Punteggio: 2)
da RicoBlues 13:07 06 Novembre 2005 (#64039)
Info utente #148 | http://www.rico54.com/ | Ultimo Diario: 15:24 11 Febbraio 2003
Ho letto l'articolo in ritardo, ma avete tutta la mia comprensione e supporto morale.
Il grosso problema delle istituzioni e delle scelte politiche che danno strumenti per distruggere la libera iniziativa a quei
"direttori" a cui disturba che ci sia una concorrenza. Nella mia città (Ferrara) la situazione fortunatamente è migliore,
solo perchè la scuola di Musica Moderna, ha la sua sede in un capannone industriale ed è supportata dal Comune che
invece sembra essere un pò distante dal Conservatorio. Ma basterebbe un leggero cambio politico della scena cittadina
per portare la situazione ad un livello di negatività simile a quello che state vivendo.
Vi auguro di risolvere presto il problema e di riprendere a formare tutti coloro che amano veramente la musica, tanto da
impegnarsi dopo 8/10 ore di lavoro a studiare e solfeggiare.
Ciao, RicoBlues.
"the Blues is an one-way ticket for the soul."
[ Rispondi | Commento padre ]
If we didn't want to stand out we'd probably be drummers...
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