Periodico dell’A.S.A.C. Veneto 31033 Castelfranco Veneto via Vittorio Veneto, 10 Musica insieme DICEMBRE 2014 n. 107 Musica insieme dicembre 2014 n. 107 Periodico dell’A.S.A.C. Veneto Iscritto al Tribunale di Venezia il 13/8/1985 al n. 833 R.S. Sede: Via Vittorio Veneto, 10 31033 Castelfranco Veneto (TV) Tel. 0423 498941 - Fax. 0423 465022 www.asac-cori.it [email protected] Direttore Responsabile Dino Bridda Direttore Editoriale Lorenzo Fattambrini Redazione Luca Fiorio Piervito Malusà Matteo Morgan Alberto Opalio Michele Pan Claudio Sartorato Segreteria di Redazione Candy Cauilan Collaborazioni Commissione Artistica Segreteria Regionale Consulte Provinciali dell’A.S.A.C. Veneto Progetto grafico e realizzazione CS point sas associazione per lo sviluppo delle attività corali Presidente Alessandro Raschi 2 SOMMARIO Editoriale 3 Istruzioni per l’uso 5 Otto volte Festival! 6 Un spettacolare Coro Giovanile Italiano 12 X-FACTOR corale 13 Continuate così! 16 Il Festival e lo “Study Tour” 17 Il Festival per crescere 19 L’universo logistico dietro le quinte 25 Scatti dal Festival 27 Carte da musica: Giorgio Susana 31 XXVI Rassegna di Musica Sacra 48 Laboratorio Corale con De Marzi 49 MELodica MEL! 50 Iscrizioni ASAC 2015 55 Conto Cento Canto Pace 60 300 Cori per la grande Guerra 62 Il 49 mo Nazionale a Vittorio Veneto 64 Marostica: un “Sentiero d’Incanto” 68 “Insieme per ricordare” 70 XVI Rassegna di Musica Sacra a Mel 71 Anniversari 72 Le schede dei cori 74 Editoriale di Lorenzo Fattambrini “In dulci jubilo, Nun singet und seid froh! Unsers Herzens Wonne Leit in praesepio; Und leuchtet wie die Sonne Matris in gremio. Alpha es et O!” Heinrich Seuse, c.1328 In Dulci Jubilo nun singet und seid froh! Un nuovo anno. In questi giorni ancora si guarda indietro, non per nostalgie dei bei tempi che furono, ma per radunare le energie necessarie alla partenza di un nuovo ciclo solare: giusto per gioire dei succosi frutti raccolti in 365 giorni di vita corale senza dimenticare che sono stati il risultato di un lavoro faticoso, mai scontato, ma anche pieno di soddisfazioni. Amo le metafore e mi piace il paragone un po’ agreste nel quale i Cori o la stessa A.S.A.C possano essere visti come un terreno nel quale coltivare, far crescere e fruttificare idee musicali, dove il contadino (il Direttore Artistico, il Gruppo Direttivo o il singolo Cantore) mette in gioco tutta la sua esperienza. Anche quello appena trascorso è stato un anno nel quale la passione si è fusa con la fatica dell’arare e del dissodare terreni spesso non del tutto agevoli, irrigati dal sudore e da un impegno costante, quasi ostinato; zolle rese fertili e scaldate dai raggi di progetti ambiziosi e luminosi, magari apparentemente irraggiungibili ma sempre ben chiari nella mente, anche quando le nubi di improvvisi temporali sembravano oscurare il cielo. Poi la semina - di idee, intuizioni, spunti dopo un’attenta selezione delle sementi migliori e più adatte per un determinato contesto; non è mancato anche il momento della paziente attesa di fronte alle difficoltà di stagioni talvolta ostili, con il rischio di avversità imprevedibili dalle quali difendersi. Editoriale Nella dolce gioia, / ora cantate e siate lieti! La gioia dei nostri cuori / giace nel presepio; E splende come il sole / nel grembo della Madre. Sei l’alfa e l’omega! 3 In qualche occasione c’è stato anche il dubbio che non stesse accadendo nulla. E in certi casi si è fatta strada la sensazione di stanchezza e immobilità. Intanto - silenziosamente e invisibile - qualcosa si muoveva, là sotto la superficie. Cresceva. Spuntava dalla terra. Il contadino esperto sa bene quel che vuole: grazie alle sue cure la pianta si fortifica e germoglia. Così, al momento opportuno, sono spuntati i Fiori. E poi Frutti. E finalmente si è potuto cantare la Gioia nell’aver raggiunto ciò per cui si è tanto lavorato. Il 2014 appena concluso ha offerto all’A.S.A.C. numerosi motivi di Gioia, dei quali troverete luminosa traccia in questo numero 107 di Musica Insieme. Editoriale Ora, con i granai ben pieni dell’ottimo raccolto, si riparte. Con l’augurio da parte mia e di tutta la Redazione di Musica Insieme per un 2015 ancor più ricco di obiettivi da raggiungere e tanta gioia nel percorso artistico ed umano di ciascuno. Con molta, moltissima musica! 4 Istruzioni per l’uso Musica Insieme è l’organo di stampa di tutti i cori del Veneto iscritti all’ASAC. Ha periodicità quadrimestrale. Entro le date sotto indicate potranno pervenire alla Redazione notizie relative a: a) attività delle Consulte provinciali b) nuove realtà corali c) attività concertistiche, celebrazioni e manifestazioni di ogni singola associazione corale d) eventi formativi e) concorsi f) saggi / monografie sulla musica corale g) pubblicazioni e iniziative editoriali o discografiche h) suggerimenti e proposte relative al repertorio ed ai nostri compositori i) schede dei cori Tutto il materiale inviato, per quanto possibile, dovrà essere corredato da documentazione fotografica ad alta definizione. Per facilitare la scelta e la pubblicazione delle notizie, il materiale di testo dovrà essere inviato come comunicato stampa, in formato word (doc, txt, rtf). INDIRIZZI E TERMINI: Il materiale cartaceo (comprese le foto stampate su qualunque supporto) deve pervenire alla Segreteria dell’ASAC (ASAC Veneto, Via Vittorio Veneto, 10 – 31033 Castelfranco Veneto – TV – tel 0423 498941) almeno dieci giorni prima della data fissata per le spedizioni on line sotto indicate. Lo stesso termine vale per le “Lettere al Direttore” indirizzate on line al Direttore Editoriale. Per la spedizione on line, il materiale deve pervenire all’indirizzo e-mail della Segreteria, [email protected] entro le date qui sotto indicate: ATTENZIONE Oltre che alla segreteria ASAC è consigliabile inoltrare contemporaneamente la spedizione ai seguenti indirizzi, allegando anche un recapito telefonico per eventuali comunicazioni: [email protected] (Direttore Editoriale, Lorenzo Fattambrini) [email protected] (Coordinamento) Musica insieme Musica Insieme • 15 novembre per il primo quadrimestre dell’anno successivo • 15 aprile per il secondo quadrimestre • 15 settembre per il terzo quadrimestre 5 Otto volte Festival! Si sono appena spenti i riflettori sull’8va edizione del “Festival della Coralità Veneta” promosso ed organizzato da A.S.A.C. Veneto e Regione del Veneto, quest’anno anche con il patrocinio del Comune e della Provincia di Venezia. La manifestazione, suddivisa in due categorie e a cadenza biennale, sì è svolta a Mogliano Veneto (sabato 18 ottobre 2014 - categoria 1 non competitiva) e a Venezia (sabato 25 e domenica 26 ottobre 2014 categoria 2, competitiva). Anche in questa edizione gli scopi originari del Festival (favorire la crescita e l’affermazione dei cori veneti; stimolare e valorizzare nuove esperienze e repertori nell’ambito dell’esecuzione corale, della composizione, dell’arrangiamento e dell’elaborazione) sono stati pienamente centrati dati gli esiti più che positivi emersi durante le audizioni e nella entusiasmante competizione per il gran premio. La grande maggioranza dei cori partecipanti, in entrambe le categorie, hanno evidenziato caratteristiche di ottima preparazione, suscitando forti emozioni e una efficace aderenza ai diversi repertori proposti. L’alto livello qualitativo dei cori ascoltati pone la regione Veneto ai primi posti della coralità nazionale. E ne sono conferma anche gli ambiti nazionali e internazionali nei quali i nostri cori sanno distinguersi con personalità ed efficacia. Anche a livello logistico l’ASAC - con un ringraziamento sostanziale per la consulta veneziana in particolare - ha dimostrato capacità organizzative tali da rendere lo svolgimento della manifestazione il più lineare possibile, pur nelle inevitabili difficoltà intrinsecamente legate alla città lagunare. I premi assegnati dalle Commissioni (Federico Donadoni, Paolo Piana e Roberto Spremulli - Valutazione progetti / Nicola Ardolino, Giorgio Mazzuccato e Michele Peguri - gruppo di ascolto per la categoria 1) e dalla Giuria del Festival (Pasquale Veleno, Pierluigi Comparin, Mateja Černic, Mario Mora, Lorenzo Fattambrini categoria 2) nel corso del Festival sono stati i seguenti: FASCIA DI ECCELLENZA Otto volte Festival! CATEGORIA 2A: Composizione d’autore sacre e/o profane 6 Corale Zumellese di Mel (BL) direttore: Manolo Da Rold Coro Femminile Francesco Sandi di Feltre (BL) direttore: Maria Canton Il servizio fotografico relativo all’8vo Festival della Coralità è stato realizzato da Luca Rizzi, Davide Cagnes. Gioventù in Cantata di Marostica (VI) direttore: Cinzia Zanon Gruppo vocale Novecento di San Bonifacio (VR) direttore: Maurizio Sacquegna Coro polifonico San Biagio di Montorso Vicentino (VI) direttore: Francesco Grigolo Coro Castel di Conegliano (TV) direttore: Giorgio Susana Corale Zumellese di Mel (BL) direttore: Manolo Da Rold Otto volte Festival! CATEGORIA 2B: Composizione, elaborazioni o arrangiamenti su temi di ispirazione popolare 7 CATEGORIA 2D: Composizione, elaborazioni o arrangiamenti vocal pop-jazz, gospel e spirituals Joy Singers di Venezia direttore: Andrea D’Alpaos Gruppo vocale Ottavagiusta di Schio (VI) direttore: Valentino Carobin Otto volte Festival! Gioventù in Cantata di Marostica (VI) direttore: Cinzia Zanon 8 Amazing Gospel Choir di Este (PD) direttore: Marica Fasolato SEZIONE A (Composizioni d’autore sacre e/o profane) PRIMO CLASSIFICATO EX AEQUO Coro femminile F. SANDI – di Feltre (BL) Direttore: Maria Canton Corale Zumellese di Mel (BL) Direttore: Manolo Da Rold SEZIONE B (Composizioni, elaborazioni o arrangiamenti su temi di ispirazione popolare) PRIMO CLASSIFICATO Corocastel di Conegliano (TV) direttore: Giorgio Susana SEZIONE D (Composizioni, elaborazioni o arrangiamenti vocal pop-jazz, gospel e spirituals) PRIMO CLASSIFICATO PREMI SPECIALI Joy Singers di Venezia direttore: Andrea D’Alpaos ♦ Premio speciale per la miglior interpretazione di un brano nella Sezione A LUX AETERNA di B. Schmidt Corale Zumellese di Mel (BL) direttore: Manolo Da Rold RONDINE SUL FILO di G. Susana Corocastel di Conegliano (TV) direttore: Giorgio Susana ♦ Premio speciale per la miglior interpretazione di un brano nella Sezione D MAN ON THE MIRROR di G. Ballard – S. Garrett / arr. A. D’Alpaos Joy Singers di Venezia direttore: Andrea D’Alpaos Otto volte Festival! ♦ Premio speciale per la miglior interpretazione di un brano nella Sezione B 9 ♦ Premio speciale per il direttore che ha dimostrato particolari doti tecnicointerpretative m.o GIORGIO SUSANA del COROCASTEL di Conegliano (TV) ♦ Premio speciale per le migliori coreografie Gioventù in cantata di Marostica (VI) Direttore: Cinzia Zanon ♦ PREMIO DEL PUBBLICO 2014 Joy Singers di Venezia direttore: Andrea D’Alpaos Otto volte Festival! PREMIO SPECIALE PER IL MIGLIOR PROGETTO 10 IL RESPIRO DEL TEMPO - FM VOCAL GROUP di Treviso Motivazione: Si è distino con parere unanime della Commissione artistica del Festival per la sua organicità e pluridisciplinarietà. Già nel titolo è possibile assaporare la bellezza del fare coro grazie ai due termini “respiro e tempo” . All’interno del progetto, esposto con semplicità ed eleganza, vengono fatti coesistere più aspetti: la coralità, la didattica, la sensorialità, la simbologia e i sentimenti più intimi dell’animo umano. ♦ Segnalazioni (Miglior Progetto) TRACCE di BELLEZZA Coro NOTE ROSA di Quinto di Treviso (TV) Direttore: Fabiola Ciuffetti I BELIEVE, Coltivo l’albero della vita che vorrei GIOVENTU’ IN CANTATA di Marostica (VI) direttore: Cinzia Zanon TERRA AMICA Coro VALCAVASIA di Cavaso del Tomba (TV) direttore: Sabino Toscan ♦ PREMIO ASAC PER LA MUSICA CORALE 2014 riconoscimento del mondo corale veneto che l’ASAC attribuisce a una figura di spicco del panorama corale regionale, per la prestigiosa attività e il contributo al mondo della coralità italiana e internazionale GRAN PREMIO DELL’8vo FESTIVAL CORALITA’ Corale Zumellese di Mel (BL) Direttore: Manolo Da Rold Otto volte Festival! Maestro Pierangelo Valtinoni 11 Al Festival lo spettacolare Coro Giovanile Italiano Uno spettacolare Coro Giovanile Italiano A sottolineare il Festival del Coralità come momento di gioia e bellezza artistica hanno contribuito anche i due concerti, incastonati come brillanti preziosi e a tratti commoventi per la meraviglia profusa, nei quali si è esibito il pluripremiato Coro Giovanile Italiano diretto con precisione e limpidezza dal maestro Lorenzo Donati. L’evento è stato ancor più reso straordinario e carico di emozioni dal fatto che queste performance siglavano per il Coro Giovanile Italiano la chiusura di un percorso triennale, in attesa che la formazione venga rinnovata nell’organico e nei direttori per il nuovo ciclo a partire dal 2015. Il coro CGI è infatti un progetto a carattere periodico istituito dalla Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Regionali Corali (Feniarco), composto da una quarantina di coristi di età compresa tra i 18 e i 28 anni, selezionati su base nazionale. Nel corso dei suoi 10 anni di vita il coro è stato diretto da maestri prestigiosi (Filippo Maria Bressan, Nicola Conci, Stojan Kuret). Nel triennio 2011-2014 il gruppo è guidato da due maestri di chiara fama, Lorenzo Donati e Dario Tabbia. Il CGI ha realizzato decine di concerti in Italia e all’estero. Sotto la direzione di Donati e Tabbia il coro ha raggiunto un livello di qualità eccellente, testimoniato anche dalle onorificenze conseguite in varie occasioni: va citato senz’altro il Primo Premio, oltre a vari Premi Speciali, conquistato al prestigioso Concorso Internazionale “Florilège Vocal” di Tours nel maggio 2014. A ulteriore conferma del livello artistico raggiunto, ma anche dell’eclettismo e della versatilità che contraddistinguono questa formazione, nel giugno dello steso anno il CGI ha inoltre potuto collaborare con i Rolling Stones per il concerto realizzato al Circo Massimo di Roma, eseguendo un brano con la storica rock-band. Avincente il repertorio proposto nella serata vicentina, svoltasi il 24 ottobre 2014 nella chiesa di Santa Maria in Araceli. Grande attenzione è stata riservata ai compositori italiani, di varie epoche, a partire da Monteverdi (“Domine, ne in furore tuo”), passando per Ildebrando Pizzetti (“Agnus Dei” dalla messa da Requiem) e Luigi Dallapiccola (“Il coro 12 dei malammogliati”) per finire con il “Veni Sancte Spiritus” del compositore vicentino Giovanni Bonato commissionato dalla stessa Feniarco. Nella serata veneziana del 25 ottobre, all’interno della splendida cornice della Scuola Grande San Giovanni Evangelista, la polifonia cinquecentesca di De Victoria e De Vivanco, affiancata al meraviglioso “Cantique de Jean Racine” di Faurè ha giustamente sottolineato il tema portante del concerto, un vero e proprio “Sogno d’una musica fatta di spazio” acustico, architettonico e temporale, approdando infine ai compositori contemporanei di grande impatto e fama internazionale quali Randal Stroope (“We beheld once again the stars”), Morten Lauridsen (“Se per havervi, oimè” e “Sa Nuit d’Eté””) chiudendo infine con lo spettacolare “Leonardo dreams of His Flying Machine” di Eric Whitacre. Uno spazio che si è fatto emotivamente ampio anche con l’inaspettato bis in lingua veneta, una toccante esecuzione del brano “Na stela alpina” del cantautore vicentino Davide Peron, proposto nella rilettura corale di Lorenzo Fattambrini. La presenza all’interno del Festival del Coro Giovanile Italiano come ospite, nella sua più lucente e sfavillante forma, ha onorato ed abbellito non solo lo spazio della meravigliosa sala veneziana ma anche le stanze del cuore dei moltissimi presenti all’evento: il migliore dei modi per celebrare così anche la ricorrenza dei 35 anni dell’ASAC e dei 30 anni della Feniarco. L’X-Factor corale: appassionare, coinvolgere, incuriosire di Alessandro Raschi Intervista a Manolo Da Rold Maestro, innanzi tutto complimenti a te e al tuo coro per i premi ottenuti al Festival della Coralità veneta, in particolar modo per il Gran Premio. Grazie per aver accettato questa intervista per “Musica Insieme”, in questo numero arricchita da un ampio spazio a questa ottava edizione Festival della Coralità veneta. Da molti anni ormai la Corale Zumellese consegue importantissimi risultati ai concorsi a cui partecipa e ottiene grandi soddisfazioni dalle attività che organizza sempre con un’attenzione mirata alla propria crescita e alla condivisione delle proprie esperienze con gli altri gruppi e con direttori e coristi. Qual è secondo te il segreto per mantenere alto il livello di un coro? Tanti cori in vari occasioni ci evidenziano problematiche relative al ricambio generazionale dei propri organici. Qual è il segreto di una Corale Zumellese giovane e dinamica e come selezionate i coristi per ottenere un così apprezzabile qualità vocale? Per la Corale Zumellese è di fondamentale importanza la presenza dei giovani del coro “Roberto Goitre” e dei bambini del “Piccolo Coro” che permettono all’associazione un continuo rinnovo e una grande vitalità. Io dico sempre che non possiamo pensare che i giovani vengano a cantare con i nostri cori soprattutto non possiamo pretendere che ragazzi diciottenni o ventenni entrino in un gruppo di persone di età adulta con diversità di interessi di linguaggio di passioni, com’è possibile che un giovane che fino a ieri ha guardato Xfactor capisca e faccia proprio un linguaggio particolare e complesso come quello del mondo corale? Il problema poi si fa più serio con i cori virili con repertorio popolare, un mondo meraviglioso, ma estremamente lontano dalla sensibilità comune dei ragazzi per tematiche trattate e peculiarità del repertorio. C’è solo una soluzione, dobbiamo essere noi ad andare a prendere i ragazzi o meglio i bambini (nelle scuole, negli oratori ecc), fare in modo che il coro diventi un momento di ritrovo tra giovani di età omogenea; il compito di noi direttori è di L’X-Factor corale Innanzitutto sono io che ringrazio te, caro presidente Alessandro, per questo spazio. E’ vero, La Corale Zumellese è un coro che da tempo continua a lavorare con risultati positivi sia in ambito concertistico che competitivo, i motivi sono essenzialmente due, in primo luogo un lavoro costante, assiduo e meticoloso; un estenuante ricerca su noi stessi, un’attenzione assoluta all’intonazione, alla tecnica vocale, un intenso lavoro sul fraseggio, sulla filologia e sul rapporto comunicativo coro – direttore; in secondo luogo un’attenzione particolare verso coloro i quali hanno qualcosa da insegnarci, mi riferisco ai tantissimi cori che, per vari motivi, arrivano a cantare da noi a Mel, ma anche ai cori che si esibiscono vicini e lontani rispetto al nostro paese e da cui noi traiamo insegnamenti e ispirazione; cori veneti, italiani e stranieri, polifonici o con repertorio popolare. Di fondamentale importanza sono anche le attività di formazione e di incontro con compositori, direttori e esperti in vari ambiti organizzati da noi, o dall’ASAC o da altri gruppi, questi incontri ci aiutano a crescere e migliorare. 13 appassionare, coinvolgere, e incuriosire accompagnando questi ragazzi per mano nell’universo della musica corale, essi si appassioneranno sempre di più e alla fine saranno loro a venire da noi dicendo: - “sai che c’è il coro della SAT che canta qui vicino?” oppure:- “Ho sentito un nuovo brano di Ola Gjielo perché non lo facciamo anche noi”? … queste sono soddisfazioni vere per un maestro. Non esiste selezione nella Corale Zumellese, non esistono “aggiunti” professionisti o provenienti da altri cori, studenti di canto (magari qualcuno si è messo a studiare in un secondo momento); esiste solo la formazione corale nei vari settori dell’associazione che è amatoriale, spirito di gruppo, e rispetto assoluto per chi ti canta a fianco. Cos’ha significato per te e per tutta la Corale Zumellese questa vittoria del Gran Premio al nostro festival regionale? La vittoria del Gran Premio della Coralità Veneta per la Corale Zumellese, per me, ma credo per qualsiasi coro, significa molto, moltissimo! Innanzitutto il coronamento di un lavoro lungo e meticoloso, chi mi conosce sa quanto io diventi pretenzioso e maniacale prima di avvenimento corale importante, ma soprattutto è motivo di gioia e di orgoglio sapere che una giuria di altissimo livello ritenga che il coro possa essere considerato vincitore tra una schiera di compagini corali tutte estremamente preparate ed eccellentemente dirette da maestri di grande valore. Poi si sa che i cori hanno momenti di maggior resa artistica e momenti di difficoltà dovuti a vari motivi, spesso legati a mutazioni di organico, è un po’ come nelle aziende, è proprio nei momenti di difficoltà che bisogna investire, ricreare nuovi equilibri, nuovi repertori lavorando nella gioia e nella serenità. Hai avuto l’opportunità partecipare a due categorie, ottenendo oltretutto due eccellenze. Hai potuto quindi ascoltare numerosi tra i partecipanti alla competizione. Che idea ti sei fatto sulla coralità veneta e cosa pensi del futuro artistico dei nostri cori? L’X-Factor corale Io sinceramente sono rimasto impressionato dal livello del concorso, come dicevi all’inizio neppure ai concorsi nazionali più blasonati si riscontra un numero di cori di eccellenza così elevato, e se pensiamo che stiamo parlando di una competizione regionale questo fa molto riflettere e trarre conclusioni assolutamente positive sulla coralità veneta e sul suo futuro artistico. Solamente una decina di anni fa il livello medio dei gruppi non era così alto, vi erano certamente dei gruppi di punta, ma nella media il cammino fatto è stato molto. La parola “Sviluppo” compresa nell’acronimo ASAC ha avuto in questi anni un compimento totale del proprio significato e del messaggio intrinseco. Ho visto un esercito di direttori giovani preparatissimi, molti diplomati al conservatorio e moltissimi hanno approfondito le loro competenze proprio grazie alle opportunità date anche dalla nostra associazione. Io sono estremamente felice di essere un “vecchio” direttore ASAC nonostante non abbia compiuto ancora quarant’anni… questo significa molto! Secondo te è importante per un coro partecipare ad un concorso? Che significato ha la competizione in ambito musicale? 14 La competizione in ambito musicale non ha alcun significato. Chi partecipa ad un concorso con spirito puramente competitivo non ha capito nulla di cosa significhi fare musica. Un coro potrebbe benissimo essere un coro di riferimento e di ottimo livello senza mai partecipare ad un concorso (ce ne sono molti di cori così anche in Italia), il concorso non è un fine, è un mezzo. Si va ai concorsi per capire a che punto di preparazione è arrivato il gruppo; si va al concorso per affinare la propria preparazione (il lavoro che si fa per un concorso non lo si fa per un normale concerto); al concorso, perché no, ci si va per autopromuoversi per farsi conoscere e farsi sentire. Al concorso si va…. anche per fare festa con amici e colleghi, in particolar modo a questo festival il clima di amicizia e di gioia si è respirato appieno. Come direttore di coro, musicista e compositore impegnato su vari fronti e livelli, quali criticità e quali pregi evidenzi nella coralità veneta e quali prospettive di sviluppo? Credo che si stia facendo un ottimo lavoro sui giovani con iniziative stupende come il meeting di Bassano del Grappa sotto l’attenta e preparata guida di Cinzia Zanon, questo splendido lavoro a mio avviso dovrebbe essere svolto in maniera ancor più capillare con un ruolo più decisivo delle consulte provinciali all’interno degli Istituti Comprensivi, le scuole civiche di musica e i cori voci bianche esistenti anche quelli non iscritti all’associazione. Sia i vertici della FENIARCO sia le commissioni artistiche delle associazioni regionali si lamentano tanto che i cori eseguono poco i compositori italiani, è vero, però i compositori in Italia per essere conosciuti devono autopromuoversi, devono pagare per pubblicare un opuscolo o un libretto con le loro partiture, all’estero le associazioni, penso solamente all’ACDA negli USA, promuovono i propri compositori in maniera efficace, incentivando le case editrici con contratti di collaborazione e promozione, mettendo in contatto autori e direttori, promuovendo commissioni di brani e concorsi di composizione ove sia fondamentale il requisito di eseguibilità delle partiture e soprattutto premiando i compositori meritevoli la cui musica è caratterizzata da funzionalità, bellezza ed equilibrio. i compositori italiani non hanno bisogno di qualche pubblicazione sporadica o di file PDF sparpagliati nei siti. Lo so che è retorico e banale dire questa frase ma “bisogna fare sistema” tra il mondo degli autori e quello degli esecutori. Non lo dico per captatio benevolentiæ nei confronti del Presidente dell’ASAC che mi sta intervistando in questo momento, ma io, nonostante la febbre e l’influenza, a questo festival mi sono divertito molto. Tutto si è svolto con estrema regolarità e puntualità, l’organizzazione è stata esemplare in particolare modo mi rivolgo ai ragazzi dello staff organizzativo che hanno lavorato alacremente e con estrema precisione. La sala poi era spettacolare sia dal punto di vista estetico che acustico. I Concorsi Corali andrebbero fatti sempre in luoghi come questo non in tristi sale polifunzionali o in teatri dall’acustica secca e svilente. Spero che le prossime edizioni del festival proseguano sull’esempio di Venezia e mi auguro con tutto il cuore che l’ASAC Veneto prosegua il lavoro intrapreso in questi ultimi anni in cui i temi della formazione giovanile, e della formazione dei direttori sono stati la chiave di svolta per una evidente crescita di qualità artistica e di attenzione nei confronti del mondo corale. Grazie a nome dei nostri lettori per la tua disponibilità e l’augurio sincero di tanti successi futuri e traguardi prestigiosi a te e alla Corale Zumellese. L’X-Factor corale Puoi darmi le tue impressioni sull’organizzazione di questo VIII Festival della Coralità Veneta? Come ti è sembrata la sala? Hai qualche suggerimento da darci? 15 Un solo consiglio ai cori: continuate così! di Pasquale Veleno (Presidente Giuria 8vo Festival della Coralità Veneta) la promozione delle realtà corali della regione, ha curato la realizzazione del Festival con un’attenzione al dettaglio e una pianificazione organizzativa tali da costituire un esempio e un modello per chiunque si voglia confrontare con un compito altrettanto articolato e complesso. Ma i meriti dell’ASAC – permettetemi di dirlo con molta semplicità – non si esauriscono nell’allestimento di un “evento”. Anzi, è avuto l’onore e la grande responsabilità di presiedere – che ha constatato un crescente livello tecnico diffuso e un’attenzione ai valori musicali ed estetici degna di quella che si può a buon diritto definire la Regione dei Cori. Perché se è vero che sono stati alla fine dieci quelli ammessi alla categoria più prestigiosa (o “d’eccellenza”), è pur vero che un simile livello artistico non nasce dal nulla e non nasce per caso. La presenza in Veneto di un enorme numero di cori – il solo elenco di quelli associati all’ASAC ne conta più di quattrocento – testimonia l’esistenza di un humus tanto fertile quanto indispensabile alla crescita e alla fioritura delle “punte di diamante”. La giuria del Concorso ha lavorato con grande sintonia e affiatamento, chiamata com’era al compito non facile di scegliere, alla fine, quale compagine sarebbe risultata vincitrice del Gran Premio. Alla fine la scelta è confluita sulla Corale Zumellese, diretta dal maestro Manolo da Rold. L’ASAC, rappresentata e ispirata dal Presidente Alessandro Raschi, forte di un’esperienza consolidata e di un impegno costante per il coordinamento e proprio nel rifiuto della logica dell’evento occasionale in favore di un lavoro incessante di formazione e sensibilizzazione verso l’arte del canto corale e della direzione di coro che va ricercata la chiave della buona riuscita di questa manifestazione: non posso non ricordare a questo proposito l’esperienza, per molti aspetti esemplare, dei Corsi residenziali per direttori di coro organizzati a Mel e di quelli biennali dell’Accademia di Direzione Corale Piergiorgio Righele. Per me, non veneto, il panorama ricco e promettente che mi si è presentato sin dal primo contatto con la realtà di questa regione costituisce l’esempio ideale da cui trarre insegnamento. In un contesto nazionale in cui non solo la musica corale, ma tutta la musica d’arte e la cultura in generale appaiono sempre più svalutate e dimenticate, il circolo virtuoso innescato in Veneto dall’ASAC è in netta controtendenza e consente di guardare al futuro con un po’ di ottimismo. Al termine di questa memorabile festa del canto corale che è stato il Festival gli amici dell’ASAC mi hanno chiesto cosa consiglierei io per migliorare ancora. Non ho potuto rispondere altro che: continuate così! Continuate così! Si è svolta il 25 e 26 ottobre presso la prestigiosa sede della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia la fase competitiva deIl’8° Festival della Coralità Veneta, con il patrocinio del Comune di Venezia e della regione Veneto. Il concorso si è svolto con soddisfazione di tutti: del pubblico degli appassionati, che ha potuto apprezzare un’offerta di proposte corali davvero ampia, e della giuria – che ho 16 Vivi il Festival Lo StudyTour a Venezia VIVI IL FESTIVAL Study tour di formazione e aggiornamento per direttori e allievi direttori di coro allo Venezia. Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista 25 e 26 ottobre 2014 Tutor M° Mario Lanaro 8° FESTIVAL DELLA CORALITÀ VENETA design Tomomot ASSOCIAZIONE PER LO SVILUPPO DELLE ATTIVITÀ CORALI Via Vittorio Veneto 10, 31033 Castelfranco Veneto T (+39) 0423.498941 — F (+39) 0423.465022 [email protected] — www.asac-cori.it tomomoT Vivi il Festival: l’ho vissuto in modo davvero particolare! Due giornate dentro uno scrigno delle meraviglie qual è la Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista: una macchina del tempo per un viaggio nell’arte. Ho assaporato un doppio “dietro le quinte” nell’osservare e ascoltare direttori e cantori in gara, a loro volta osservati ed ascoltati dai maestri della giuria. Il mio compito era quello di mettere in sintonia una quindicina di colleghi musicisti, partecipanti allo Study-tour, di dare loro - quale tutor - alcuni spunti per un confronto attento e motivato. Qualcuno ci ha definito la “giuria ombra”: seduti in prima fila, dietro al tavolo dei maestri, noi sedici a sfogliare le nostre partiture. Una posizione privilegiata: né giudici, né giudicati, ma eccellenti spettatori ad ascoltare con orecchio attento. Tra un’audizione e l’altra anche per noi era riservata una sala dove ci si ritirava per confrontare le nostre idee. Valutare un’esecuzione non è come correggere un questionario di scuola guida: nessun errore per il massimo punteggio e poi a scalare, in base alle risposte errate. Entrano in gioco molti criteri come accordatura, intonazione, pronuncia, vocalità, interpretazione, linguaggio, autore, stile, organico e gesto. Dover tradurre in numeri il rincorrersi di un’imitazione tra le voci o un ritmo swing, la delicatezza di un suono a bocca chiusa o la potenza di un passaggio omoritmico è sempre difficile. Non solo. Nella somma rientra anche lo sguardo teso del direttore e dei cantori ad inizio performance che si scioglie dopo l’ultimo accordo, il diapason da controllare a fine esecuzione, la freschezza del mattino e l’inevitabile stanchezza che si va accumulando, sapere che quel coro è abituato alla competizione mentre l’altro è alla sua prima esperienza. Il compito dello Study-tour non era quello di formulare una graduatoria, ma di pronunciarsi a porte chiuse approfittando di una ghiotta occasione: l’esecuzione dal vivo di ventitré cori con un percorso segnato da una novantina di brani. Gli interventi toccavano aspetti puramente musicali, tecnici, con dati oggettivi sulla prassi esecutiva, sulla precisione grafica di alcune partiture e la poca chiarezza di altre; sulla vocalità e regìa interpretativa. Il confronto si spostava poi in un ambito più soggettivo, ma altrettanto importante: l’abilità del direttore nella scelta del repertorio (felice o infelice, adatto o inadatto) il sorriso dei cantori (spesso assente, ma si sa… la competizione!); la delicatissima fase dell’intonazione ad inizio brano e la chiusura dove l’ultimo suono deve rimanere se non nell’aria (l’ampio salone è acusticamente perfetto ma non regala nessun aiuto) nel cuore di chi ascolta, giuria compresa. Parole attente, scambi di vedute misurati, alternati a simpatiche sottolineature. Il Festival ha rappresentato una splendida occasione per sfogliare il catalogo della vitalità corale veneta e i gruppi in gara hanno confermato un livello che rimane mediamente alto. Ho gradito molto l’invito dell’amico Pierluigi Comparin e del Presidente Alessandro Raschi a vivere due giornate ricche di musica e di emozioni, grazie alla bella presenza di quindici direttori molto motivati, una giuria puntuale e competente ed una splendida organizzazione. Si è trattato di una grande festa della musica corale, occasione di incontro tra cantori, direttori e appassionati. Credo che progettualità come lo Study-tour arricchiscano l’evento in modo intelligente e prezioso. Study Tour di Mario Lanaro oteneV 2 ti.iro 17 Study Tour “Se dovessi dare il titolo al mio resoconto, potrebbe essere questo: dentro il concorso corale. Ma proprio dentro, non a lato o a fianco. È stato come aver l’occasione di aprire un orologio prezioso e guardarne i meccanismi: la commissione attentissima presa dalla responsabilità di giudicare partecipanti di altissimo livello, i cori e i coristi trepidanti ed emozionati, la cornice meravigliosa della sala affrescata dal Tiepolo e Tintoretto. E noi, corsisti, invitati dal M° Lanaro, lì dentro, a gustare una bellezza sovrabbondante. E ad imparare, discutendo, confrontandosi, soprattutto ascoltando e guardando. Ma anche analizzando e descrivendo la cosa non si riesce a dire quel di più che solo la musica di così alto respiro comunica. Vari ed eterogenei i repertori e i tipi di cori, ma che bello quando gli arrangiamenti sono di canzoni italiane, nella nostra lingua che tutto il mondo invidia.. E perché non incentivare in qualche modo appunto l’esecuzione di canzoni italiane? Un grazie al M° Lanaro e al Presidente Alessandro Raschi: è così che si sviluppa l’attività corale, accendendo il desiderio.” Davide Zagoli nco Veneto 5022 ac-cori.it 18 “Una nota dolente sulle premiazioni del festival: i bambini hanno pagato per scelte didattiche non dipendenti da loro. Alla sera mi sono immaginata con quanta amarezza siano potuti tornare a casa i bambini del coro Gioventù in cantata. Al di là della coreografia avevano cantato bene e forse una menzione per l’interpretazione, non solo per la coreografia, se lo sarebbero meritato. Penso anche che oltre a premiare il vincitore all’interno delle singole sezioni si sarebbe potuto comunicare il secondo e terzo classificato, aumentando la suspence e dando anche forse maggiore percezione al pubblico sui parametri di valutazione della giuria. La Corale Zumellese nel concerto serale per il primo premio mi ha convinto per la sua capacità interpretativa, ha saputo concentrarsi sulla performance liberandosi dal timore della giuria. Rispetto al Concorso Corale di Vittorio Veneto è mancata la parte divulgativa riguardo alla qualificazioni e premiazioni dei cori su Facebook, oggigiorno grande cassa di risonanza degli eventi corali. Ultima considerazione, perché la più importante: mi sono sentita una privilegiata. Poter seguire il festival dal suo interno ti fa rendere conto di quante componenti entrino in gioco, sia per la giuria, che per i cori e lei è stato una guida che ci ha condotti con tatto e humor in questa continua altalena di emozioni.” Lucia Santi “L’unica cosa che sento di dire è l’auspicio che questo tipo di iniziative vengano organizzate il più spesso possibile in quanto occasione di incontro, crescita e confronto per tutti.” Maurizio Santoiemma “A proposito dello Study Tour vorrei sottolineare che, a mio avviso, è stata un’esperienza positiva perché ci ha permesso non solo di ascoltare i cori che si sono esibiti usufruendo di suggerimenti e consigli utili da parte del maestro su come e cosa ascoltare, su prassi esecutive repertori, vocalità e quant’altro. E’ stata anche un’interessante opportunità di incontro e confronto tra i partecipanti. Per finire, il maestro in modo simpatico ma competente ci ha fornito spunti di studio e lavoro con i nostri cori, mettendoci generosamente a disposizione diverse sue partiture. Certamente occasioni come queste meritano di essere riproposte come avvenimenti collaterali a festival e concorsi.” Fabiola Ciuffetti omomot Il Festival della coralità veneta: occasione per affermarsi e crescere In un momento di grande difficoltà e cambiamento per la nostra Associazione, ho cominciato a lavorare ad un nuovo progetto per il Festival della Coralità veneta tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006, anno in cui poi sono stato eletto per la prima volta alla Presidenza ASAC. Il Festival era stato ripreso da una manifestazione già realizzata in precedenza e nacque da una precisa richiesta e indirizzo dell’allora Assessore alla Cultura della Regione Veneto. Furono realizzate tre edizioni adottando la formula che prevedeva tre tornate di audizioni, organizzate a livello interprovinciale, con concerto finale di cinque cori finalisti selezionati dalla Giuria. La Giuria era composta da musicisti veneti e presieduta dal Presidente dell’ASAC. I cori potevano iscriversi con un programma libero non essendo previste categorie per repertorio od organico. Le indicazioni sul repertorio riguardavano la preferenza verso i brani di area veneta, sconsigliando repertori “totalmente in lingua straniera”, anche questo su richiesta dell’assessorato regionale. Questa impostazione, che pure aveva visto concretizzarsi tre belle edizioni con la partecipazione di numerosi gruppi corali, non mi convinceva del tutto e credevo nella necessità di rivedere il bando di questa importante manifestazione per darle una connotazione nuova e più rispondente alle validissime finalità previste: favorire la crescita e l’affermazione dei cori veneti, stimolare e valorizzare nuove esperienze nel campo della composizione e dell’esecuzione corale sacra e profana, promuovere repertori nuovi e tradizionali, colti e d’ispirazione popolare. Grazie alle numerose esperienze avute assistendo e partecipando a Festival e Concorsi nazionali e internazionali, al confronto con musicisti e organizzatori unitamente al lavoro con la Commissione Artistica e il Consiglio Direttivo, ho potuto provvedere al varo di un nuovo bando e avviare la manifestazione prevista già nello stesso 2006. Il nuovo progetto prevedeva innanzi tutto la realizzazione dell’iniziativa, a cadenza biennale, in un’unica giornata e in un’unica città, fin da subito pensata come itinerante tra le città capoluogo del Veneto. La scelta di un’unica giornata è stata determinata dalla necessità di dare una maggiore incisività e visibilità del Festival, impattando in modo significativo sulla città interessata grazie alla possibilità di fare “massa critica” con i numerosi cori presenti a un evento così concepito. Non da trascurare i vantaggi di carattere organizzativo concentrando l’evento in un unico luogo. Un ulteriore importante effetto determinato da questa Il Festival come occasione per crescere di Alessandro Raschi (Presidente ASAC) 19 Il Festival come occasione per crescere scelta è la conseguente necessità di coinvolgere e responsabilizzare le Consulte provinciali via via interessate, affrontando una nuova esperienza utile a “tarare” anche altre iniziative sul territorio e a dare un impulso di entusiasmo e un maggiore senso di appartenenza. Dopo l’ultima edizione con la formula iniziale, conclusasi a Rovigo con il concerto conclusivo nel 2004, con la nuova impostazione il Festival si è tenuto a Belluno nel 2006, Verona nel 2008, Vicenza nel 2010, Treviso nel 2012 e Venezia nel 2014. Il prossimo appuntamento è previsto a Padova nel 2016. A partire dal Festival del 2006 viene nominata una Commissione Artistica, composta da musicisti veneti scelti tra i Commissari e i Consulenti Artistici ASAC, incaricata di vagliare l’ammissione dei cori che presentano domanda di iscrizione e di esprimere i giudizi sui progetti musicale che ciascun coro è tenuto a presentare e relazionare. La Commissione assegna il “Premio per il miglior progetto” e segnala i progetti più interessanti, valutando tra quelli di tutte le categorie e sezioni del Festival. La Giuria invece viene scelta al di fuori della Regione Veneto. Questo aspetto, ora in parte superato ma che in quel momento ho ritenuto molto importante, sottolineava l’esigenza che il giudizio fosse il più possibile tarato su livelli qualitativi nazionali e non locali. E’ una scelta che deriva dalla semplice ma fondamentale considerazione che, visto il livello qualitativo raggiunto a livello nazionale e internazionale da molti cori veneti, i cori vincitori del Festival della coralità veneta dovessero esser espressione di tale livello, evitando ragionamenti legati al territorio che una giuria “locale” difficilmente può evitare di fare. Da sempre, nel briefing iniziale con la Giuria del Festival, ho richiesto una valutazione che ponesse come parametro di riferimento per il raggiungimento dei primi posti in classifica del Festival un valore comparabile a quello espresso nelle posizioni di vertice raggiunte nei migliori concorsi nazionali. Abbassare l’asticella non avrebbe fatto un buon servizio alla coralità veneta che in questo modo può vedere nel raggiungimento delle posizioni di eccellenza al Festival un risultato di assoluto prestigio e valore, come è giusto che sia. Nelle ultime edizioni del Festival la Giuria comprende un membro della Commissione Artistica ASAC per avere sempre un collegamento diretto con l’organo istituzionale artistico più importante dell’Associazione. Un altro membro della Giuria è il direttore del coro vincitore del Gran Premio nella edizione precedente, per offrire la possibilità a un musicista sicuramente di valore e competente di fare una importante esperienza all’interno di una Giuria importante e contemporaneamente avere in essa un riferimento diretto con la coralità veneta più avanzata, attiva e impegnata. Nell’edizione 2006 la manifestazione assume quindi 20 Il Festival come occasione per crescere per la prima volta una connotazione competitiva, con una classifica e premi ai primi tre classificati di ogni sezione oltre al Gran Premio, assegnato nel concerto finale fra i cori classificati nelle prime tre posizioni di ciascuna sezione. Nelle edizioni successive viene inserita la suddivisione in fasce, senza classifica, con concerto finale dei cori classificatisi nella fascia di eccellenza, superiore a 90 centesimi. Nel 2008 le fasce furono quattro, ridotte nell’edizione successiva a tre eliminando la fascia sotto i 70 centesimi. Nell’attuale edizione del bando viene reinserito il premio ai cori con il più alto punteggio di ciascuna sezione e vengono resi noti ai direttori dei cori i valori dei punteggi della classifica. E’ una decisione non di poco conto che vuole evidenziare maggiormente i valori dei punteggi raggiunti, indipendentemente dal Gran Premio che altrimenti poteva apparire come l’unico riconoscimento importante. Il raggiungimento della fascia di eccellenza, oltre 90 centesimi, è già un risultato di assoluto rilievo. La formula competitiva del Festival deriva dalla convinzione che attraverso un positivo confronto, che non va confuso con rivalità, sia possibile offrire ai cori maggiori stimoli alla crescita, fornendo contemporaneamente dei parametri di valutazione il più possibile oggettivi. Vengono inoltre forniti ai direttori indicazioni utili alla verifica del lavoro svolto, della qualità raggiunta e dei margini di miglioramento possibili. Da considerare poi che affrontare una manifestazione che prevede una severa e puntuale valutazione da parte di importanti esperti, impone al direttore e al coro che affronta seriamente la sfida, un lavoro con una attenzione e una metodologia di approccio che indipendentemente dai risultati di classifica poi raggiunti portano ad una crescita artistica e di consapevolezza. Per quanti non si sentissero in grado di cimentarsi nella competizione ma volessero comunque fare un’esperienza in un contesto di prestigio con un criterio diverso da quello della classica rassegna corale, dalla quinta edizione nel 2008 è stata inserita la Categoria 1, non competitiva. Questa categoria prevede l’audizione alla presenza di una Commissione d’Ascolto, selezionata tra i nostri Consulenti Artistici, che esprime dei giudizi scritti inviati poi al direttore. Questo nuova categoria contribuisce quindi ad ampliare la platea di interesse della manifestazione dando a tutti i cori la possibilità di farsi notare e compiere una nuova esperienza. Una ulteriore e importante novità ha riguardato la possibilità dei cori di iscriversi in sezioni differenti. Le sezioni previste nell’edizione 2006 furono tre: Sezione A: Composizioni d’autore sacre e/o profane - Sezione B : Composizioni, elaborazioni o arrangiamenti su temi di ispirazione popolare - Sezione C : Composizioni per cori di voci bianche e scolastici. Questa suddivisione in sezioni è stata mantenuta fino all’edizione 2014, anno che ha visto l’introduzione di una nuova sezione, la Sezione D, 21 Il Festival come occasione per crescere Composizioni, elaborazioni o arrangiamenti vocal pop-jazz, gospel e spirituals, presente però fin dal 2008 all’interno della categoria B. E’ stata la risposta che si è voluta dare alla presenza al Festival di un numero importante e di qualità di cori con progetti classificabili in questo genere corale, praticato oramai da un numero significativo di gruppi. Per i cori voci bianche e scolastici è sempre stato indicato un preciso limite di età dei componenti, fissato in 14 anni. La suddivisione in diverse sezioni consente ai cori di esprimersi a confronto tra cori con repertori il più possibile omogenei, offrendo l’opportunità eventualmente di affrontare anche più sezioni contemporaneamente, per i cori abituati a spaziare in repertori diversi. E’ importante sottolineare che dal momento in cui la Commissione Artistica del Festival ammette i cori a partecipare, l’ASAC attraverso la Giuria non esprime giudizi sul repertorio presentato dai cori ne deve e vuole indicarne di migliori o peggiori anche se la difficoltà del repertorio presentato rimane un parametro di valutazione importante. I giudizi espressi riguardano il livello artistico dei cori nel contesto all’interno del quale si presentano e la capacità di interpretare al meglio il repertorio con cui si esprimono. E’ una sottolineatura molto importante. Al termine di ogni Festival della Coralità Veneta infatti ho sempre trovato chi negativamente intravedeva nell’attribuzione del premio l’indicazione da parte dell’ASAC di una direzione di repertorio a scapito di altri. Gli stessi risultati del Festival di questi anni, attribuiti tra le diverse sezioni, smentiscono da soli questa ipotesi, antitetica alla visione dello sviluppo delle attività corali che caratterizza l’ASAC in cui credo e per cui ho lavorato, in piena sintonia con la Commissione Artistica e il Consiglio Direttivo. Un altro aspetto importante è rappresentato dalla dichiarazione di amatorialità, una dichiarazione che non solo prevede di notificare la non professionalità del coro ma anche che il coro presente in concorso è composto da cantori membri del coro. Questo non vuol dire che non possano esserci dei professionisti all’interno del coro, ma che se sono presenti lo sono perché parte effettiva del gruppo, per pura passione del canto, come per qualsiasi corista. Ovviamente non ci si può basare che sulla buona fede di chi presenta tale documento ma è un importante segnale per attestare l’importanza che i giudizi vengano espressi a gruppi reali e non “dopati” appositamente per l’occasione. E’ una pratica a cui si assiste spesso alle competizioni corali, per onor del vero non sempre con risultati soddisfacenti. Se agire con questo “trucco” può servire al direttore a raggiungere un risultato di prestigio con minore fatica e impegno, spesso a suo unico vanto, verrebbero svilite per contro molte delle finalità del Festival di crescita e sviluppo della coralità. Per dare ulteriore spinta a proseguire il lavoro svolto e portarlo in evidenza anche in un panorama 22 Il Festival come occasione per crescere nazionale, sfruttando le sinergie con l’importante Concorso Nazionale Corale di Vittorio Veneto, l’ASAC ha voluto dare un consistente incentivo economico ai cori giunti in eccellenza per la partecipazione a questa manifestazione nell’edizione dell’anno successivo a quello del Festival. Un modo anche per collaborare con Vittorio Veneto e arricchirne la partecipazione con cori di alto livello. Per la prima volta quest’anno è stato inserito anche nel Festival lo “study tour” che da due anni viene proposto anche al concorso vittoriese. Ottimo successo di iscrizioni ed entusiastici consensi dei partecipanti a “Vivi il Festival”, opportunità data a maestri o coristi musicalmente preparati per seguire con l’ausilio di un tutor tutte le audizioni e i concerti della categoria competitiva. Ai partecipanti sono state fornite le partiture di tutti i brani eseguiti e riservati posti a sedere in posizione privilegiata d’ascolto. Il M° Mario Lanaro, tutor dell’iniziativa, ha lavorato prima, dopo e durante le pause delle audizioni con gli iscritti a “Vivi il Festival”, analizzando le partiture, la prassi esecutiva, commentando con loro quanto ascoltato e visto. Un importante occasione per aumentare ulteriormente le persone interessate e stimolate da questa nostra grande manifestazione corale, avvicinarne molte all’esperienza del concorso e diffondere contemporaneamente una gran quantità di bella musica. L’edizione appena conclusa è stata veramente galvanizzante per la qualità percepita delle audizioni, il clima di fremente entusiasmo e voglia di far bene, per la bellezza dei luoghi e la perfetta organizzazione logistica. Anche questa edizione è stata occasione di insegnamento e verifica delle scelte organizzative. Sono sempre possibili margini di miglioramento e la continua attenzione e analisi di tutti gli aspetti artistici e organizzativi non può che influire positivamente nelle prossime. L’8° Festival della Coralità Veneta per la prima volta è stato realizzato, con successo, in due giorni successivi per la categoria competitiva, scelta ipotizzata già nel bando e concretizzatasi poi per il numero elevato di cori iscritti. Si è utilizzato un unico e prestigioso ambiente per tutte le sezioni, ponendo tutti i cori nelle stesse condizioni durante le audizioni. La categoria 1, non competitiva, è stata invece concentrata in un’unica giornata e location, anche in questo caso con risultati molto positivi. Questo Festival è stata anche l’occasione per ospitare il Coro Giovanile Italiano, reduce dai successi di Tours e alla fine del suo percorso artistico prima del totale rinnovo, in due bellissimi concerti, a Vicenza e a Venezia, per festeggiare i 35 anni dalla fondazione dell’ASAC e il 30° anniversario di Feniarco. Non sarà facile trovare in futuro location paragonabili a quelle utilizzate a Venezia ma certamente è da perseguire la ricerca per le prossime edizioni di spazi di prestigio, adeguati sia dal punto di vista acustico che scenico, per ospitare con la dignità che merita una espressione artistica musicale di elevato livello come 23 Il Festival come occasione per crescere quella rivelata dal nostro Festival. Negli anni abbiamo constatato un sempre maggior numero di cori di grande qualità distribuiti in tutte le sezioni previste, testimonianza di un grande lavoro per la crescita e approfondimento svolto dai nostri direttori e dai cori. Sono convinto che il grande impegno dell’ASAC nel costruire opportunità formative e concertistiche sia tra le motivazioni alla base di questo formidabile e positivo sviluppo e che anche il Festival sia parte integrante di questo grande disegno. L’insegnamento allo studio e alla ricerca della qualità artistica che il Festival ci offre può essere un importante impulso per un offerta corale diffusa sul territorio sempre più attenta e preparata nel proporre la propria arte al pubblico, conquistando sempre di più lo spazio e la dignità che la musica corale merita nel panorama artistico e culturale. Una presenza ancora più importante e necessaria in periodi difficili come quello che viviamo. 24 L’universo logistico dietro le quinte di un Festival Corale Per la consulta di Venezia è stata una sfida portare il festival nella città d’acqua. Fortemente voluto, abbiamo lavorato un anno per riuscire a creare questo meraviglioso evento. Un evento così è estremamente complesso ed articolato, richiede molto tempo per cercare le location adatte a far cantare i vari gruppi, ad ospitarli e al contorno di esperienze che si vuole dare ai partecipanti. Ma non c’è solo questo: il Festival della Coralità Veneta è la manifestazione più importante per la nostra Associazione, è un momento di confronto tra realtà corali e maestri di grande spessore. È un momento di crescita, perché nessuno è già arrivato, tutto è in continua evoluzione e sono proprio i confronti a mandare avanti il progresso; per questo dobbiamo lavorare molto duramente affinché le amministrazioni capiscano e valorizzino questo e tutte le iniziative dell’Asac. Il festival ha l’obbligo di essere un’occasione oltre che competitiva, di formazione per coristi e direttori; e io spero che questa edizione abbia dato a tutti qualcosa da portare a casa. Personalmente è stata una bellissima esperienza poter plasmare assieme al mio collega Rolando Basso questo Festival che se da un lato già in partenza aveva molte incognite (il tempo, la possibile acqua alta, gli orari dei mezzi di trasporto pubblico, il ticket di ingresso alla città per i pullman..), dall’altro ha rivelato lo splendore della città, la sua grandissima versatilità e accoglienza per popoli e culture aprendo le sue porte a tantissimi cori di grandissima qualità e spessore artistico. D’altra parte, il luogo scelto per la manifestazione è tra i più belli e suggestivi di Venezia, una nicchia di storia, di arte e di cultura che si è perfettamente adattata ai nostri cori che si sono avvicendati sull’altare maggiore all’ombra dell’enorme statua di San Giovanni Evangelista. Penso che l’emozione di cantare in quel posto, circondati da marmi e dipinti dei più grandi autori veneziani non possa essere descritto. L’unico vero problema riscontrato è la scarsa capienza della sala, ma purtroppo questo è il prezzo da pagare per entrare in una sala storica. Dai cori che hanno partecipato ho avuto solo reazioni positive, il che mi fa ovviamente molto piacere perché significa aver fatto tutto nel modo migliore possibile. Abbiamo preso contatto con la Scuola Grande con largo anticipo e ci siamo trovati benissimo, grazie alla cordialità e immensa disponibilità dello staff che ci ha concesso moltissima libertà. È stato un lungo percorso, non sempre facile e non da subito si è dato il giusto taglio all’evento, ma con pazienza e tanto spirito di iniziativa si sono create le giuste basi per questo festival. Un eccellente lavoro di squadra è stato fatto con i nostri grafici (Tomomot, di Venezia) che hanno trovato la perfetta chiave di lettura per entrare nello spirito del festival e che hanno sapientemente adattato il logo per tutti i gadget del Festival. I ringraziamenti sarebbero tantissimi, che vanno al Presidente Raschi per aver creduto, come sempre, in questo progetto e a tutto il Consiglio Direttivo dell’Asac che ha appoggiato le scelte che hanno portato alla realizzazione del Festival. Un altro team perfettamente coordinato da Rolando Basso che va ringraziato è il gruppo di scout della Parrocchia di Santa Maria Gloriosa dei Frari dove i cori sono stati accolti e accompagnati da bravissimi ragazzi. Grazie anche ai Maestri che hanno composto la giuria L’universo logistico dietro le quinte di Maria Chiara Ardolino 25 di questa edizione che hanno coronato con la loro esperienza questo evento. Un grazie specialissimo alle ragazze del Coro Piccola Harmònia, a Paola Barban (del coro Allegra Primavera) e a Bruno Ferrante (direttore del coro Sinn Fein) che sapientemente hanno accolto i cori mettendoli a proprio agio rendendo la permanenza nella Scuola Grande un momento piacevole prima di esibirsi davanti alla giuria, con una coordinazione e un lavoro di squadra che è stata preciso e perfetto al millesimo. E un grazie davvero commosso a tutti i cori che hanno partecipato al Festival, perché, come dico sempre, se non ci fossero i cori noi non saremmo qui e tutto questo si svuoterebbe di senso. I suggerimenti per l’ammissione al Festival di Paolo Piana (membro della Commissione Artistica ASAC) La selezione dei cori partecipanti è stata realizzata da una specifica Commissione Artistica formata dai Maestri Federico Donadoni, Paolo Piana e Roberto Spremulli che si è riunita a Rovigo per valutare tutte le registrazioni giunte dai cori richiedenti l’iscrizione all’8vo Festival della Coralità Veneta. La commissione ha ascoltato con attenzione ogni singola registrazione valutando gli aspetti tecnici ed espressivi di ogni brano, intonazione, verticalità, fraseggio, espressività dinamica, progetto presentato. Suggerimenti L’unica raccomandazione che la Commissione desidera sottolineare per quei Cori che desiderino partecipare ad eventi o manifestazioni che richiedano una valutazione preliminare, è quella di inviare registrazioni che rispettino il livello qualitativo del Coro effettivo. Alcune registrazioni ricevute per l’ammissione al Festival purtroppo erano di qualità scadente o mediocre, pertanto, al fine di evitare che la qualità tecnica delle registrazioni influenzasse il giudizio su cori, è stato necessario ripetere più volte l’ascolto di alcuni brani proposti. Nonostante ciò, la Commissione si è espressa in modo pressoché unanime nelle decisioni dei gruppi da ammettere al Festival e comunque, anche se alcuni 26 gruppi sono stati esclusi, è stata riscontrata una crescita del livello artistico e competitivo di molti Cori che fanno parte del nostro territorio. E’ stato un lavoro delicato e complesso, che ha richiesto impegno e concentrazione, ma siamo certi che il risultato abbia tenuto fede alle aspettative, come del resto siamo tutti consapevoli che le manifestazioni competitive comprendono sia le ammissioni che le esclusioni che vanno comunque accettate. Scatti dal Festival CATEGORIA 1: MOGLIANO VENETO - 18 ottobre 2014 (in ordine di esecuzione) Coro Voci Bianche AMICANTO di Malo (VI) direttore: Stefania Lanaro Coro SERENISSIMA di Campalto (VE) direttore: Lucia Santi Coro NOTE ROSA di Quinto (TV) direttore: Fabiola Ciuffetti CRYSTAL TEARS di Belluno direttore: Stefano Squarzina Scatti dal Festival Coro Femminile AMICANTO di Malo (VI) direttore: Stefania Lanaro 27 Coro LA SPINETA di Spinea (VE) direttore: Barbara Dalla Valle Coro A.B.MICHELANGELI di Conegliano (TV) direttore: Svetlana Saroka Scatti dal Festival CANTAGAIA di Vicenza direttore: Catherine Robin 28 CANTAILMONDO di Vicenza direttore: Catherine Robin La Commissione d’ascolto (da destra) Nicola Ardolino, Michele Peguri, Giorgio Mazzuccato CATEGORIA 2: VENEZIA - 25-26 ottobre 2014 (in ordine di esecuzione) Coro LE SORGENTI Varago (TV) direttore: Luca Barbon ENSEMBLE VAGA LUNA di Padova direttore: Stefano Lovato Coro Polifonico AMURIANUM di Murano (VE) direttore: Franco Salvadori FM VOCAL GROUP di Treviso Scatti dal Festival Coro MORTALISATIS di Maserà (PD) direttore: Alessandro KIrschner 29 JOY SINGERS di Venezia direttore: Andrea D’Alpaos Coro SAN MARCO di Camposampiero (PD) direttore: Andrea Basso Scatti dal Festival AMAZING GOSPEL CHOIR di Este (PD) direttore: Marica Fasolato 30 CORO DEL CONSERVATORIO “A.STEFFANI” di Castelfranco (TV) direttore: Roberta Paraninfo COROCASTEL di Conegliano (TV) direttore: Giorgio Susana segue a pagina 45 Inserto del compositore La musica corale di Giorgio Susana Giorgio Susana è Pianista, Direttore e Compositore nato a Vittorio Veneto (Tv) nel 1975. Laureato in Pianoforte, Musica Corale e Direzione di Coro e Didattica della Musica (con relativa abilitazione all’insegnamento). Svolge un’intensa attività concertistica che gli ha consentito di esibirsi come Pianista, Direttore di Coro - Orchestra e Compositore in diverse regioni città italiane, in Argentina, Taiwan, Austria, Germania, Francia, Slovenia, Croazia, Giappone e in importanti sale da Concerto come il Mozarteum di Salisburgo, l’Auditorium Pollini di Padova, la Basilica dei Frari di Venezia, il Teatro Colon di Buenos Aires, l’International Forum di Tokyo, Yokohama Minato Mirai Hall, Taipei National Concert Hall, Tokyo Opera City, etc... Collabora abitualmente con artisti di fama nazionale ed internazionale, Gruppi cameristici, Cori e Orchestre. È direttore del Corocastel di Conegliano Veneto, del Coro della Cattedrale di Vittorio Veneto, del Coro Giovanile “Sing Over Sound”, dell’OrcheStraforte e dell’Orchestra di Istituto del Liceo Marconi di Conegliano. E’ Autore di molta musica corale, da camera, sinfonica regolarmente eseguita da cori, gruppi cameristici e orchestre. Ha composto inoltre Oratori sacri, Fiabe Musicali e Musicals andati in scena in importanti Teatri e Sale da Concerto. Ha ottenuto numerosi premi in concorsi nazionali ed internazionali in qualità di compositore e direttore di coro. È pubblicato da Feniarco, Asac e Sonitus Edizioni. Giorgio Susana è direttore artistico della Scuola di Musica “San Giuseppe” di Vittorio Veneto, Insegnante di Pianoforte, Armonia, Solfeggio ed Esercitazioni orchestrali in alcuni istituti musicali. E’ inoltre insegnante nella Scuola Media. Inserto: Carte da musica Distintosi brillantemente anche nel corso del recente Festival della Coralità Veneta, Giorgio Susana è compositore fine e ispirato; a lui è dedicato l’inserto “Carte da musica” di questo numero 107 della rivista ASAC. 31 AVE MARIS STELLA per Coro misto a cappella Musica di Giorgio Susana Genere: sacro Anno: 2008 Inserto: Carte da musica Ave Maris Stella è una preghiera dedicata alla Madonna attribuita, forse, a Padre Venanzio Fortunato che nacque nel 500 d.C. nella nostra Valdobbiadene. Conosciuta prima di tutto come canto gregoriano, è stata in seguito musicata da tantissimi compositori: da C. Monteverdi a N. Rota, da T. L. Da Victoria a T. Kverno. Il testo mi ha sempre colpito per la sua liricità, per il ritmo immediato e soprattutto per l’immagine che il titolo evoca: Ti saluto, stella del mare. Si compone di sette strofe e vi sono delle parole nel testo che, balzando subito agli occhi, sottolineano in un ossimoro la grandiosità della Santissima Madre di Dio e la sua umiltà. La mia versione cerca innanzitutto di evocare sensazioni di serenità e positività. Per questo, tra le possibili soluzioni, ho scelto uno stile semplice basato su armonie tonali, fruibile all’ascolto. La frase iniziale affidata ai tenori prende vita dalla nota centrale dell’accordo di FA maggiore, si innalza appena e in un veloce fluire di crome si porta verso il grave: Salve! Un saluto accorato agli occhi dolci e severi della Madre, contenente già un accenno di supplica ma anche di entusiasmo del cristiano in preghiera. La frase, che esige un’esecuzione libera e svincolata da impulsi ritmici, può lontanamente riportare allo stile del canto gregoriano, attraversa tutto il brano con piccole variazioni o cambi di tonalità. La prima strofa termina con un accordo di Fa maggiore e con una stabilità tonale finalmente raggiunta dopo un inizio sospeso “in aria” a causa del primo rivolto della triade di tonica. Nella seconda quartina sono i soprani a condurre il tema principale che subito appare variato nell’inciso di risposta e nella successiva frase. La strofa termina con una cadenza alla sottodominante (instabilità armonica) con un “muto” delle voci che costringe il coro a cantare molto piano: funda nos in pace (immergici nella pace), dice il testo… Ora il ritmo cambia, si fa ancor più fluido, scorrevole grazie alle semicrome affidate alle voci femminili. L’esecuzione qui richiede ancor maggiore libertà di movimento e un piccolo ritardando prima di ogni respiro al termine di ogni battuta (le crome creano comunque un rallentato naturale): sciogli, ridà la luce sono le parole che mi hanno suggerito ciò… L’aumento naturale di velocità (tempo doppio rispetto a prima) mi ha permesso tra l’altro di condensare in un’unica strofa musicale due quartine del testo, per evitare la scontata e rigida divisione in strofe di ugual lunghezza. Si ha un cambio di luce e sonorità del coro passando nella tonalità di Re maggiore: ripresa del testo della seconda strofa, stabilità armonica e ritmica rispetto alla precedente sezione e tema affidato ai contralti; le altre voci, che accompagnano, riprendono l’incipit iniziale del testo creando una sovrapposizione di parole. Qui ho cercato di accostare il riferimento ad Eva, la prima donna citata nella Bibbia che porta il peccato originale - presente nella seconda strofa - con la frase nos culpis solutos (scioglici dalle colpe e dunque dal peccato): mentre i soprani cantano Vergine senza pari (e quindi senza peccato), le altre voci per moto parallelo cantano Evae nomen… La supplica più profonda, sommessa e timorosa è presente al termine di questa strofa: mites fac et castos (rendici casti e miti): il ritmo si placa, appaiono corone su alcune note… calma… E poi di nuovo Ave Maris stella che, come una “corsia di immissione”, ci riporta alla ripresa. Questa volta siamo in Sol maggiore. La luce iniziale esplode di nuovo e il coro dà sfogo alle sue potenzialità sonore: sia lode a Dio e alla Trinità! Si va decisi verso il gran finale recuperando il materiale armonico e melodico della prima parte. Una lieve attenuazione di sonorità, anche grazie alla quinta diminuita del secondo grado di SOL, a battuta 34, ci permette, per contrapposizione, di entrare con maggiore forza ed energia nell’Amen. I tenori ripropongono il tema subito ripreso dai soprani, riappaiono le biscrome a mo’ di acciaccature doppie (fioriture) già presenti nelle sezioni iniziali, il coro apre la sua gamma di suoni e la sua estensione. Una piccola scala per gradi congiunti eleva il canto dei tenori, sezione, in questo brano, forse maggiormente chiamata in causa rispetto alle altre. Si raggiungono così gli accordi finali in fortissimo: è la gioia del cristiano che ha trovato, grazie alla sua fede, la giusta ricompensa alle sue suppliche. Per ascoltare il brano Ave Maris Stella: http://www.giorgiosusana.it/composizioni-e-ascolti/ Giorgio Susana AVE MARIS STELLA Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC Per Coro a quattro voci miste Ave maris stella, Mater Dei alma Atque semper virgo Felix caeli porta Ave, stella del mare Eccelsa madre di Dio E sempre Vergine, Felice porta del cielo Sumens illud ave Gabrielis ore Funda nos in pace Mutans Evae nomen Accogliendo quell'"Ave" dalla bocca di Gabriele, donaci la pace, mutando il nome di Eva. Solve vincla reis Profer lumen caecis Mala nostra pelle Bona cuncta posce Sciogli i vincoli per i rei, dà luce ai ciechi, scaccia i nostri mali, dacci ogni bene. Monstra te esse matrem Sumat per te preces Qui pro nobis natus Tulit esse tuus Mostrati Madre di tutti, offri la nostra preghiera, Cristo l'accolga benigno, lui che si è fatto tuo Figlio. Virgo singularis Inter omnes mitis Nos culpis solutos Mites fac et castos Vergine santa fra tutte, dolce regina del cielo, rendi innocenti i tuoi figli, umili e puri di cuore. Vitam praesta puram Iter para tutum Ut videntes Jesum Semper collaetemur Donaci giorni di pace, veglia sul nostro cammino, fa' che vediamo il tuo Figlio, pieni di gioia nel cielo. Sit laus Deo Patri Summo Christo decus Spiritui sancto Honor, tribus unus Amen. Lode all'altissimo Padre, gloria al Cristo Signore, salga allo Spirito Santo, l'inno di fede e d'amore. Amen. N.B.: il brano è regolarmente depositato alla S.I.A.E. ed è di proprietà dell'autore Ave Maris stella Giorgio Susana www.giorgiosusana.it œ p œ œ Ma - ris Contralto Tenore Basso &b c œ De œ œ œ stel - la Ma - ris stel - la p œ b c œ œ œ œ V œœ f V b œœ 5 f ? b nœ A A - - - œ œ œ œ œ œ œ œ i al - ma at - que sem - per Vir - go œ at - que sem - per Vir - go œ œ œ œ œœ œ œ œ œ œœ ∑ œ at - que sem - per Vir - go œ œ œ œ œ œ p at - que sem - per Vir - go A - ve Ma - ris stel - la Ma - ter - al - ma ∑ f œ œ œ œ œ œ œ œ &b A i œ Ma - ter De - i al - ma 5 f &b œ De - œ A - ve Ma ris stel - la ?b c 5 œ œ œ œ œœ œ œ œ œ œ ve œœ œ œ œ œ stel - la Ma - ter œ œ œ œ F œ œ œ uœ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ De - i al - ma De - i œ œ ve stel - la Ma - ter De - i œ œ œ œ œ œ œ ve stel - la Ma - ter De - i al - ma Su - mens il - lud a U F œ Su U F œ œ œ Su œ œ Su al - ma U F œ al - ma - - - œ mens œ œ œ mens a œ œ mens A ©S.I.A.E. di proprietà dell'autore a œ œ œ œ #œ œ œ œ Fe - lix cae - li por - ta œ œ œ œ œ œœœ fe - lix cae - li por - ta œ œ #œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ fe - lix cae - li por - ta fe - lix cae - li por - ta œ œ œ œ œ œ œ - ve Ga - bri - e - lis o - œ œ œ œ œ œ ve œ - - Ga - bri - e - lis o œ œ œ œ œ ve Ga - bri - e - lis o œ œ œ œ œ œ ve Ga - bri - e - lis o - - re œ œ re œ - re œ œ - re Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC Soprano q»§º p &b c œ f P œ œ œ œ œ œ ‰ 3 2 &b œ œ 4 œ. œ œ œ. œ œ œ œ 4 ˙ c œ 9 fun - da nos in pa - ce Mu - tans f P &b œ œ œ œ œ œ ‰ œ œ fun - da nos in pa - ce Mu - tans f P 9 Vb œ œ œ œ œ œ ‰ œ œ 9 E 43 œ E 43 œ f P ? b œ œ œ œ œ œ ‰ œ œ 43 œ fun - da nos in pa - ce Mu - tans fun - da nos in pa - ce Mu - tans E E - - - - vae œ vae &b œ œ œ œ œ œ &b œ œ œ œ œ œ Sol - ve vin - cla re - is 13 Sol - ve vin - cla re - is Vb œ 13 Sol œ œ œ pro fer cae - cis œ œ œ. œ œ œ &b œ œ 15 Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC œ. ve ?b - œ mon &b œ - 15 F œ œ Vb œ mon - 15 Mon - stra te ?b œ mon - stra œ stra œ pre œ pre - œ œ œ œ œ œ œ es - se ma - trem su - mat per œ stra œ pre no - - - men mm men U mm men. - - u̇ mm œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ ma - la no - stra pel - le œ Bo - na cun- cta po - sce œ œ la œ œ œ œ œ bo - na cun - cta po - sce œ œ œ œ œ œ œ ma - la no - stra pel ma œ - œ qui œ. qui œ œ œ œ pre - ces - le Bo - na cun - cta po - sce œ œ œ œ œ. ces ces - œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ u̇ c ˙ ces te œ 42 ˙ œ - œ œ œ œ œ œ œ œ œ Pro - fer lu - men cae - cis u̇ c œ. œ œ œ. œ œ œ œ œ œ Pro - fer lu - men cae - cis mm 42 ˙ no no œ œ œ œ œ œ men. c vae vae - 2 4 ˙ œ œ œ con libertà 13 no œ pro - no - bis - tu œ œ œ œ pro - no - bis tu - - œ n## us œ us n## œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ n## œ n## qui pro no - bis na - tus œ. qui tu - lit es - se tu œ œ œ œ pro - no - bis tu - us 17 17 & 17 V ## ## f f A ve Ma ˙ œ us ## Ó & 20 ## - Ma - œ œ œ ris œ œ ve Ma Vir - go œ - - Ga - bri la A œ e ris Stel œ œ ris Stel - - - lis o œ la A œ œ la A in - ter om - nes mi - tis œ ˙ œ œ E - vae P ? ## œ œ œ E - vae no - men œ E - vae no - men œ ‰ œ œ œ J ∏ # # œ œ Uœ œ œ Uœ . & J - men ˙ œ œ E - vae no - men E - vae w œ œ œ œ œj œ . u mi - tes fac et ca - stos ∏ 25 # # œ œ Uœ œ œ Uœ . V J Tutti ∏ U ? # # œ œ œ œ œJ Uœ . mi - tes fac mi - tes fac et et ca - stos ca - stos œ œ nœ œ œ œ. J Tutti nw mm re œ - ve œ - ve fun - da nos in pa - ce ,P œ œ œ œ œj œ œ œ fun - da nos in pa - ce mu - tans œ œ œ œœ œ ‰ J fun - da nos in pa - ce œ œ œ œœ œ ‰ J fun - da nos in pa - ce - nos cul - pis so - lu - tos π Quattro coristi 42 œ œ œ œ c œj œ . ˙ π 24 œ œ œ œ c œ œ . ˙ J nos cul - pis so Quattro coristi lu - tos nos cul - pis so Quattro coristi lu - tos nos cul - pis so lu - tos π 24 œ œ œ œ c œJ œ . ˙ - Ma - ris Stel - Ma - ris stel - la n# la nœ œ œ œ œ œ œ mm Tutti - A - ve nw A - ve ve œ œ œ œ œ œ œ œ Tutti mm U men no ca - stos ∏ et - Ó E - vae œ ‰ œ œ œ J 25 mi - tes fac no - π Quattro coristi j 2 œ œ œ œ œ œ œ œ œ 4 œ œ œ c œ œ. ˙ sin - gu - la - ris E - vae œ œ œ œ œ œj œ ‰ œ œ œœ œ œ œ œ - œ j‰ œ œ œ œ œ ˙ #P V # œ œ œ & œ œ œ œ œ œ œ E - vae no - men ## - P Œ œ œ œ œ œœ œŒ œ 20 25 Stel œ œ œ- veœ lud A Su - mens il - A & œ œ œ œ f ? ## œ 20 - œ A - ve ma - ris stel - la A - ve Ma - ris stel - la n# œ œ œ nœ œ œ œ œ n# œ œ œ œ œ n# A - ve Ma - ris stel œ - la Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC f ## œ & 4 # fœ œ œ œ œ œ œ & TEMPO I° 28 Vi - tam prae - sta 28 # f & œ f V œ 28 # Vi f œ Vi ?# Vi 31 & 31 & 31 V # œ - œ Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC 33 tam pu - œ œ tam œ œ #œ œ œ # œ sem - per œ & 33 V # œ œ sum - mo œ œ # œ œ ?# sum - mo sum - mo œ œ sum - mo col col œ col ram - œ ram tu ut œ œ œ - œ œ pa ‰ œ J œ ram pa ra tu œ œ - ra tu - œ œ ra - tum - œ tum œ œ œ œ œ ut vi - den - tes Je - sum - œ ut vi - den - tes Je - sum Je - sum tu ‰ œ J um ut vi - den - tes œ œ - lae - mur Sit la - us - œ lae te œ œ œ œ œ œ œ - - lae œ lae te œ te Chri - sto de œ œ œ œ œ Chri - sto œœ de œ de œ de - - - - - - - - œ œ œ œ œ œ œ la - us De - o œ œ œ œ œ - cus Spi - ri - œœ cus œ cus œ cus P bœ œ P œœ œœ Spi - ri P Spi - ri œ œ Spi - ri - tu - œ - - tu œœ tu œ tu De - o œ J i - œ i San œœ œœ - Pa - tri œ œ œ San œ œ San œ Pa - tri œ. San - cto i i Pa - tri De - o - - œ œ Sit la - us œ Pa - tri mur Sit œ De - o œ #œ sum œ œ œ - œ œ œ - œ la - us P œ œ - œœ Sit mur - œœ œ mur œ te œ Chri - sto - œ œ Chri - sto - œ œ œ œ œ œ œœ - Je œ œ œ œ œ um - vi - den - tes œœ œ œ pa - ra pa ram - i - ter œ œ œ œ œ œ œ œœ # œœ œ col - - pu œ sem - per # œ - sem - per & pu œ ?# œ 33 œ tam sem - per # pu œ œ œ œ œ œ œ - - - œ cto œœ cto œ cto 5 # & œ œ œ œ œ 35 Ho - nor, 35 tri - bus u - nus - œ # & nœ œ œ œ œ Ho - nor, tri - bus u # V œœ œœ œœ œœ œœ tri - bus u ?# œ œ œ œ œ Ho - nor, 38 & 38 # œ A tri - bus œ - œ men # & œ A # V œ - - A # œ & 42 ?# 2 Œ 4 œ A œ a - œ j œ œ ‰ j œ œ ‰ - ˙ a - men A - - œ œ œ a - men œ men - - - œ A men A - men - œ œ œ œ œ œ œ œ ˙ ƒ œœ œ œ œ A - œœ ƒ men ƒ men œœ œ men a - rall... - men - men œœ œ - men - - - - - 42 42 > > > > ≈ œ œ œ œ œ œ œ 42 > > > - - - - - 42 men ƒ (˙ ) ˙ a men - - a men - ˙ A men - - A ˙ a - men A œœ˙ - - œ A a - œ œ œ. A A - men œ - men - U w c w men! # & 42 œ # 2 œ V 4 ‰ œ 40 40 œ œ œ. j œ œ men 40 œ œ A - men œ œ - nus A men ?# œ œ J œ œ a - A - men a - men men 38 A œ œ f œ nus - men œ œ œ œ œ œ œ œ f œ œ œ œ œ œ œ œ u A - men œ A - men œœ - œ f nus 35 Ho - nor, œ œ œ f œ rall... rall... œœ œœ A œœ A rall... ‰ U - - - - œ J A - c w w - - - c w w - - men! U men! U c w - men! Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC 6 Si sente parlare spesso, in questi ultimi tempi, della Grande Guerra. Il centenario ha spronato i nostri cori a cercare nuove iniziative, progetti e soluzioni per festeggiarlo e ricordarlo con la musica e con il canto. Il Coro trentino San Romedio - Ananunia IL CORO SAN ROMEDIO ha pensato di proporre per questo anniversario un lavoro di importante ricerca e produzione musicale per ricordare i DIMENTICATI DELLA GRANDE GUERRA ed IL POPOLO SCOMPARSO, attraverso la proposta di otto brani inediti composti da altrettanti musicisti, che accompagnati dai diari e dalla scrittura popolare, consentono di raccontare la grande guerra con gli occhi di chi ha sofferto ed è scomparso sui campi di battaglia o di prigionia. Anch’io sono stato coinvolto, come compositore, in questa iniziativa e ho scritto, proprio per loro, un nuovo brano che in questa sede desidero proporre. Ringrazio per ciò gli amici del Coro San Romedio - Ananuia per la gentile concessione. Il testo proposto mi ha da subito posto di fronte a molti interrogativi. Innanzitutto quale carattere: mesto (una partenza per la guerra, un addio... forse…)? Trionfante e “patriottico” (la fierezza di partire per una importante missione)? Gioioso o triste? Poi quale stile musicale, tenendo conto che il primo destinatario dell’esecuzione del brano è un coro dalle grandi potenzialità sonore, con un timbro compatto e abituato ad eseguire la tradizionale musica di ispirazione popolare con elaborazioni, il più delle volte, tonali in cui si predilige l’aspetto più consonante dell’armonia… Anche la lunghezza del testo, diviso in strofe di quattro versi, ha costituito sin da subito motivo di riflessione: i testi infatti, per quel che mi riguarda, mi suggeriscono spesso la forma e la struttura del brano musicale… E dunque: strofica anche la musica? Ma per ben sette strofe? Oppure con una forma aperta, libera e in continuo divenire? Le prime due strofe suggeriscono un andamento solenne, fiero, trionfante, sonoro... Ci sono nel testo delle parole chiave che non possono essere sottovalutate: balda, sicura, tra canti e suoni… è una scena di festa, secondo la mia interpretazione, una foto in bianco e nero scattata circa cento anni fa: un reggimento che passa fiero e gioioso (forse…) per le strade di Trento, incosciente del suo destino, ignaro di cos’è una guerra. Dai balconi dei palazzi della città si affacciano i cittadini che non capiscono ma che partecipano al guazzabuglio con la loro solidarietà di cittadini! Tutto ciò mi ha suggerito lo spunto per un motivo iniziale che dovrebbe ricordare il suono e il ritmo di una fanfara: ecco il perché dei pa-papa e del moto contrario nelle parti del coro (espansione sonore che permette, a mio giudizio e in questo contesto, di esaltare i sentimenti di gioia e fierezza). Subito dopo questa breve introduzione inizia il canto. Tenori primi e secondi quasi sempre in procedimenti paralleli ad intervalli di terza (come nel canto popolare) mentre le restanti voci procedono per imitazione. La prima strofa si conclude alla dominante nel più classico, e forse anche scontato, procedimento armonico. La seconda strofa è uguale alla prima: cambia il testo e la risoluzione finale (e per conseguenza alla tonica ovviamente). La scena muta nella terza strofa (batt. 13). Siamo alla stazione. Il clima di festa è terminato. I cittadini di Trento rimangono fuori dall’atrio dove invece ci sono gli ufficiali. C’è austerità in questa scena, forse anche un po’ di preoccupazione… I cacciatori che arrivano pieni di fiori, tradendo le aspettative, sdrammatizzano un po’ il clima venutosi a creare. La musica cambia: non più il ritmo puntato e le armonie consonanti di prima. Ora l’armonia ruota attorno all’accordo minore di Do (scambio di modo con il tono precedente). Ci sono lunghi pedali dei bassi e un piccolo dialogo tra bassi e baritoni. Il tutto si schiarisce per un attimo in corrispondenza di battuta 18: i cacciatori con i fiori. La strofa si conclude a battuta 20/21 con un’armonia in secondo rivolto che vuole creare un senso di sospensione, attesa… La quarta strofa è succinta, decisa, veloce… Il ritmo incalza e si sposta rapidamente verso un chiaro Do maggiore in fortissimo. Le parole chiave del testo sono: brevi, fremono, presto. Ho voluto ricreare l’effetto che producono gli Stretti in una Fuga: sovrapposizione, confusione, tensione… Si giunge così alla strofa più drammatica. La scena si oscura diventa nera… Il treno, assume le sembianze di una persona con il gravoso compito di portarsi via tutti, verso un destino assurdo… Nel contempo è calmo, ironico ma non ha voglia di aspettare ancora tanto: le cose brutte devono finire in fretta… La musica riprende il tema iniziale della prima strofa ma questa volta con evidenti varianti. Innanzitutto la tonalità e il colore sonoro: fa minore (risoluzione della precedente cadenza sospesa alla dominante), la posizione delle voci dei tenori nel registro di petto. Poi il ritmo, ossessivo ed ostinato del basso e del baritono che procedono per quinte vuote imitando la partenza del treno (il ritmo deve accelerare ad ogni battuta per imitare un treno in partenza…) Ho voluto creare una sorta di ulteriore madrigalismo in corrispondenza della parola stride (batt. 34) avvicinando le voci tra loro a formare un piccolo cluster. I baritoni facilitano il compito giungendo al cluster per mezzo di una piccola frase per gradi congiunti. La strofa si chiude così nel pianissimo che ci aiuta a riflettere, per una attimo, su cosa succederà una volta che il treno sarà partito… Ho scelto di togliere la 6^ strofa, seppur molto bella e commovente, per non aggravare ulteriormente il clima austero venutosi a creare un po’ alla volta nel corso del brano… E si va dunque verso il gran finale. Ripresa della melodia iniziale comprensiva di introduzione. Il clima si stempera, c’è esultanza, si sente l’inno, c’è ancora gioia, l’incoscienza di chi lotta, soffre e muore per la patria… ma un po’ alla volta il ritmo si attenua, c’è un decelerando e il finale non si chiude allegramente (nonostante il carattere musicale lo potesse suggerire). Ho cercato invece di evidenziare con la musica l’addio e l’onore di appartenere alla patria. Addio Trentino, gran patria mia! Stile vagamente hollywoodiano come la scena finale di un film… ma è un film o realta?… Chissà cosa avrebbero pensato quegli ufficiali caricati su quel treno e chi è rimasto a Trento ad assistere, increduli, alla loro partenza se avessero potuto sentire questo brano e l’interpretazione che ne ho suggerito… Per l’ascolto, il brano è presente in un cd contenuto in un libro del Coro San Romedio (www.corosanromedio.it) Inserto: Carte da musica Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC PARTENZA PER IL CAMPO per coro maschile a cappella Musica di Giorgio Susana Poesia di Giovanni Pederzolli (Tambov ottobre 1915) Anno di composizione: 2014 Agli amici del Coro San Romedio Ananuia nel centenario della Grande Guerra Partenza per il campo Poesia di Giovanni Pederzolli, Tambov ottobre 1915 Giorgio Susana www.giorgiosusana.it Bss il treno intanto vomita nero forse è il solo che pensa il vero calmo e irronico ma non pazziente stride, si scuote , tra tanta gente l’atrio è gremito di forestieri gli ufficciali passano alteri stanno attendendo i cacciatori e questi giungono pieni di fiori l’ino si intuona, tutto esultante il treno parte, fra qualche istante ecco, si muove, ecco va via addio Trentino, gran patria mia pa pa fj . . V c ‰ œ. œ œ ?c ?c Pa - pa œ. œ œ œ. œ pa pa pa pa œ œ. œ œ f œ œ ‰ J pa pa ∑ Mu - si - ca_in te pas - san per Tren F j . ‰ . V œ œ œ œ ? .. Ó 40 Mu - si - ca_in te Pas - san per Tren - - - œ. œ œ pa pa U̇ pa pa pa pa pa pa pa! pa pa pa pa pa pa œ .. pa ‰ œj œ . œ œ fu - ci - le_in spal tra can - ti_e suo ‰ œj œ . œ œ fu - ci - le_in spal tra can - ti_e suo œ Mu - si - ca_in te Pas - san per Tren - sta to Mu - si - ca_in te Pas - san per Tren - sta to F j ‰ œ œ. œ œœ R œ œ œ pa ‰ . œR œ . œ - - la ni œ la ni pa ≈ Rœ ˙ r ‰. œ bœ. œ œR œ .. œ U̇ ˙ pa Pa sta to pa! pa pa œ pa pa Pa sta, to U w ≈ œ ˙˙ R pa pa F œ œ. œ ‰ J - pa œ ˙ ‰. R ‰. œ œ. R pa œ 4 ? .. Ó pa pa f ‰ œJ œ ∑ F j œ œ . V .‰ œ œ œ- œ fals.tto ≈ œr w u pa pa! œ ‰ #œ œ. œ J œ j ‰ œ œ. #œ œ œ il re - gi - men - to un guaz - za - bu - glio ‰ Jœ œ . œ œ ‰ Jœ œ . œ œ il re - gi - men - to un guaz - za - bu - glio œ fu - ci - le_in - spal tra can - ti_e suo - la ni fu - ci - le_in tra can - ti_e - la ni spal suo œ . ‰ œJ œ œ il re - gi un guaz - za - ‰ œ œ. œ J il re - gi un guaz - za - Carte da musica Br. passan per Trento tra canti e suoni un guazzabuglio, pare che tuoni i cittadini in confusione vanno correndo alla stazzione q»¡¡º solenne! fj . . œ V c ‰ œ. œ Pa T2 ordini brevi, sono impartiti fremono vecchi fremon coscritti il tempo è oro presto montate ritorneremo ne dubitate? Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC T1 Musica in testa, fucile in spalla il regimento passa di gala balda e sicura quella milizzia parte per Serbia e per la Gallizia 7 V œ œ3 œ œ pas - sa pa - re di che ga tuo œ œ3 œ œ V pas - sa pa - re ? œ œ di che ga tuo la ni - men - to bu - glio la ni ga tuo - la ni pas - sa pa - re di che ga tuo - la ni Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC 14 V per Ser - bia cor - ren - do œ. per la œ ˙ ˙ 1 œ. œ per la fo- re- stie -ri - al - la . œ œ œ . ˙ 2 Gal - li - zia al - te per la Ga - li - zia 2 te per la ˙ b˙ Ga - li - zia - staz - zio - ne ren - do_al - la staz - zio - ne b œ œ3 œ ˙ œ b œ3 b œ ˙ ˙ ˙ œ Gli_uf - fic - cia - li pas - sa - no_al - te - ri w - ‰ ra ni œ. œ quel - la in con - mi fu - quel - la in con - mi fu - œ J ‰ œ œ. œ p b˙ ˙ uh p b˙ uh p˙ Fj ‰ œ œ œ œ œ uh L'a - trio_è gre - mi - to 3 œF œ œ œ bœ œ œ JJ e que-sti giun-go-no b˙ ˙ œ œ b œ œ ‰ œ b œ b œ œ œ p˙ J w la ren - do_al - la staz - zio - ne 1 b˙ 3 F œ J zia ne œ œ staz - zio - ne 2 (ecc...) di bal - da_e si - cu i cit - ta - di œ bœ œ mi - li fu - sio œ œ cor ? ‰ jbœ œ œ bœ œ ra ni - j . œ œ œ œ. œ œ œ . œ œ œ œ par van uh - zia ne ˙ zia ne ˙ bal - da_e si - cu i cit - ta - di œ #œ quel - la in con - œ œ li sio - ? ˙ œ ra ni mi - li fu - sio œ bœ œ œ. œ œ œ . bœ œ œ œ . J cor (ecc...) œ œ. J ‰ œ - Gal - li - zia 1 par van ˙ œ œ - ˙ zia ne V b˙ quel - la in con œ œ œ. œ œ œ li sio - ˙ ra ni ‰ œ œ. J œ ‰ bœ. 2 . œ œ œ œ .. ‰ œ œ . œ œ œ ‰ œ J J per Ser - bia cor - ren - do ?œ œ œ œ bœ. - œ J 1 j œ. œ œ œ V ‰ œ œ œ bœ œ. ‰ J œ di che j œ. œ œ œ ‰ œ V ?œ bal - da_e si - cu i cit - ta - di pas - sa pa - re 10 par - te van - no œ œ ‰ œ œ. J œ ‰ œj œ . œ œ œ par - te van - no bal - da_e si - cu i cit - ta - di œ œ ‰ Jœ œ . men - to bu - glio ? œ - œ œ ‰ œJ œ . œ uh 3 nœ F œœ œ œ œ œ JJ 3 œ Fœ œ œ b œ œ œ JJ e que-sti giun-go-no e que-sti giun-go-no j ‰ œ œ œ bœ bœ œ œ œ œ Œ stan-no_at-ten - den- do_i cac-cia - to- ri Ó Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC 2 19 V b œ b 3œ œ œ œ pie - ni di fio - ri œ 3œ b œ n œ œ V b œ b 3œ b œ œ œ ? pie - ni ? pie - ni π 3 Œ œ œ œ b œJ œ . ˙ w di fio - ri di fio - ri ∑ or - di - ni 3 π œ b œ3 b œ œ œ œ ˙. pœ b œ3 œ œ . œ J Œ pie - ni di or - di - ni œ 3 so - no_im - par - ti - ti bre - vi π3 > Œ œ œ œ œ bœ œ œ bœ œ ˙ w >œ œ3 b œ œ bre - vi so - im - par - ti Ó ∑ Ó ∑ - œ œ3 œ œ ti fre - mo - no fio - ri ˙ pie - ni di fio - ri vec - chi il tem - po_è >œ bœ œ œ bœ œ V 3 ? Ó Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC o - ro pre - sto mon - ta - te ri - tor - ne - re - mo ne du - bi - ta - te? ƒ F b œ œ b >œ œ3 œ b œ œ >œ œ3 œ œ œ œ b œ3 b œ œ nU˙ Fœ b œ b œ b œ œ b >œ œ œ b œ œ >œ œ œ œ œ bƒœ œ3 b œ œ U̇˙ œ œ œ fre - mon co - scrit - ti o - ro pre - sto mon - ta - te 3 q»§£ bb Vbb ∑ bb Vbb ∑ ri - tor - ne - re - mo ne du - bi - ta - te? 3 3 F 3 œ œ œ œ œ ? Ó 26 œ rall... e cresc. ƒ 3 >œ œ3 œ b œ œ >œ œ3 œ bœ œ bœ œ œ œ il tem - po_è o - ro pre - sto mon - ta - te ri - tor - ne - re - mo ne du - bi - ta - te? il tem - po_è o - ro pre - sto mon - ta - te ri - tor - ne - re - mo ne du - bi - ta - te? u̇ bbbb bbbb bbbb bbbb q»•º P q»ª§ q»¡¡º 3 Ó ‰ j œ œ œ œ ‰ j œ . œ œ œ ‰ œj œ œ œ œ œ œ œ œ œ Il Ó tre - no_in P ‰ j œ œ œ Il tan - to œ ? bb b œ œ œ œ . œ œ œ œ . œ œ . œ œ b p. . . . . . . . for - se é_il so - lo che pen - sa_il vo - mi - ta ne - ro for - se è_il so - lo che pen - sa_il œ. œ. . œ œ. . œ œ. œ. œ. . œ œ. . œ œ. œ. œ. . œ œ. . œ Tran tran tran tran tra tran tran tran tra tran tra tran (ecc...) Tran tran tran tran tra tran tran tran tra tran tra tran (ecc...) ? bb b b p œ œ œ œ. œ œ œ œ. œ œ. œ œ . . . . . . . . ne - ro 3 œ ‰ œj œ . œ œ œ ‰ œj œ œ œ œ œ œ œ tre - no_in - tan - to imitando il treno che parte (acc...) vo - mi - ta œ. œ. . œ œ. . œ œ. œ. œ. . œ œ. . œ œ. œ. œ. . œ œ. . œ Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC bœ œ. V J vec - chi ƒ U̇ >œ œ3 œ œ œ >œ œ3 œ b œ œ b œ œ3 b œ œœ ˙ F 3 bœ œ œ œ œ 23 œ j b V b b b œ n œ ‰ œj œ œ n œ . œ œ ‰ œ œ . œ œ ? b b œ œ œ. œ œ. œ œ bb . . . . . œ. ‰ Jœ œ . œ œ ? bb b b œ œ œ. œ œ. œ œ . . . . . ‰ Jœ œ . œ œ. œ œ ˙ bb Vbb w q»¡¡º f . œœ œ œ ˙ œ. œ œ. œ n n n n 42 ‰ œj œ. œ c ‰. 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Per questo progetto è stata scelta la Messa in Do Maggiore, Opera n. 86 di Ludwig Van Beethoven, per soli, coro misto e orchestra, ed ha visto l’adesione di numerose rappresentanze dei Cori della nostra Consulta e dell’orchestra del Concentus Musicus Patavinus con la direzione del M° Mauro Roveri, responsabile dei Cameristi della Fenice e vice-presidente della filarmonica della Fenice. La preparazione è stata affrontata con impegno e dedizione, per la complessità armonica e ritmica della composizione, per la necessità di dare una forte impronta espressiva all’esecuzione e, soprattutto, per il lavoro di armonizzazione di coristi di cori diversi che hanno condiviso con grande disponibilità e partecipazione questo percorso artistico. Il Concerto ha avuto due rappresentazioni: venerdì 21 novembre nella Chiesa degli Eremitani a Padova e domenica 30 novembre nel Duomo abbaziale di Santa Tecla di Este. Le due serate hanno riscosso vasto successo di pubblico con il tutto esaurito in entrambe le chiese. Le manifestazioni avevano ottenuto il patrocinio dei due Comuni interessati. Abbiamo raccolto le impressioni di alcuni coristi protagonisti che riportiamo di seguito: “Avevamo ancora nella testa la melodia che la chiesa Degli Eremitani ci aveva restituito nella prima esibizione dell’Opera di Beethoven che già abbiamo replicato ad Este, nella chiesa di S. Tecla, di fronte ad un pubblico se possibile ancora più numeroso ed attento. Il lavoro di preparazione al Concerto, non lo neghiamo, è stato particolarmente ambizioso (come sottolineato da un Maestro Preparatore: l’asticella qualitativa è stata alzata di molto…) determinando, per i Cori Asac, provenienti da coralità di generi e livelli diversi, un percorso non sempre semplice e ancor meno scontato. A volte dubbiosi per la partecipazione altalenante o per il risultato non sempre brillante durante le prove, si è comunque deciso di continuare fino alla Prima che ha ripagato di tutto aggiungendo anche gli interessi. Il valore primario nell’intento Asac è di creare opportunità di crescita, che nelle nostre piccole realtà corali difficilmente possiamo raggiungere, offrendo una preparazione di elevato livello a cominciare dai Maestri Preparatori, Alessandro Kirschner, Paolo Piana e Stefano Lovato nostra punta di diamante del progetto i quali, ognuno con le proprie peculiarità, puntano a dare un forte impulso musicale fornendo preziosi elementi di tecnica, formazione, coordinamento. Sappiamo anche che ognuno di noi ha portato in questa esperienza il suo bagaglio umano fatto di passione per la musica e di emozione, di sacrificio, ma anche di incontri, di relazioni umane per arrivare all’entusiasmo vivendo sensazioni che questo difficile periodo sociale sembra ormai ignorare. E, proprio per dare continuità a tutte queste espressioni emerse dal progetto Messa di Beethoven, vorremmo trarre nuova vitalità coinvolgendo tutti i coristi e direttori a proseguire nel progetto di coralità con nuove iniziative per i prossimi anni.“ Al termine del concerto una corista si è avvicinata al maestro Kirschner per ringraziarlo del lavoro svolto per la preparazione, affermando: “Fino ad un anno fa non sapevo nemmeno cosa fosse un coro, ora sono entrata in questo mondo meraviglioso e mi sembra impossibile essere riuscita a far parte di una musica così meravigliosa!” Proprio questa era la finalità ultima del progetto: Far vivere e far condividere un’esperienza entusiasmante che altrimenti i singoli cori difficilmente avrebbero potuto realizzare. 48 Foto © Pierluigi Fasolato Un laboratorio corale con Bepi De Marzi a Scorzè Bepi De Marzi, sempre per commemorare la strage del primo conflitto mondiale, ha presentato un brano originale legato al generale Cadorna (è stato più che altro un esercizio sulla melodia affrontato durante il corso) inoltre durante il corso ha composto un inno a Santa Cecilia protettrice dei musicisti, visto che la Santa Patrona viene ricordata proprio il 22 novembre. Immancabili invece sono stati i Salmi che il maestro musicò sui testi di David Maria Turoldo, salmi che sono stati eseguiti anche nella messa della domenica mattina, che ha visto la celebrazione di due battesimi che sono stati invece accompagnati da una dolcissima ninna nanna scritta appositamente per l’occasione assieme ad un alleluia. Il corso si è concluso nel pomeriggio di domenica e il maestro ha voluto suggerire delle “sane provocazioni” a coristi e direttore specie in funzione della nostra futura attività dando degli utili suggerimenti per le rassegne, le presentazioni dei brani, l’uscita dei cantori e del direttore durante i concerti ecc. L’entusiasmo dei partecipanti e l’ottima organizzazione del Coro di Scorzè hanno assicurato due giornate di qualità e studio ponendo anche una giusta riflessione sull’attuale situazione della coralità veneta e italiana. Laboratorio Corale Sabato 22 e Domenica 23 novembre 2014 si è tenuto a Scorzè un laboratorio corale che ha visto come docente il maestro Bepi De Marzi. L’incontro è stato organizzato dal Coro Musicalia Fragmenta di Scorzè diretto da Francesca Fuga con la collaborazione dell’associazione “Il gusto della vita”. Molti sono stati i corsisti partecipanti arrivati da ogni parte d’Italia e in particolare appartenenti a gruppi corali del Veneto. Tra i partecipanti si è instaurato subito un ottimo clima di amicizia che ha permesso sin dal primo giorno l’impostazione di un lavoro sistematico che è andato ad approfondire diversi temi che riguardano la coralità ma che non sono sempre prettamente musicali. Il maestro De Marzi si è soffermato sullo studio della melodia e composizione della stessa con un’attenta analisi alla frase musicale e al respiro, ha voluto altresì porre l’attenzione su cosa deve cantare un coro, citando anche degli autori contemporanei che spesso vengono eseguiti dai vari gruppi corali solo per seguire “una moda”, ma senza soffermarsi sulla loro reale valenza didattica, ha aggiunto che si va perdendo il gusto per la bella melodia e l’armonia consonante, a scapito di insensati “cluster”,(letteralmente grappolo) un ammasso di note quasi senza senso e risoluzione armonica e di conseguenza poco adatte alla musica “a cappella”. Il pomeriggio del sabato è proseguito con la preparazione dei brani da cantare durante il concerto che si è tenuto durante la serata nella chiesa parrocchiale di Scorzè, si è alternato il Coro Musicalia Fragmenta e il gruppo dei corsisti, addirittura un gruppo “quasi improvvisato” ha eseguito il Monte Canino di Pigarelli. 49 MELodica MEL! Risonanze dal corso residenziale di Alessandro Raschi MELodica MEL! L’Asac ha sempre creduto nell’importanza della formazione e in particolare in quella dei direttori di coro. Molte le iniziative nel corso della sua storia, sia a livello locale e provinciale che regionale e sovra regionale. Il Corso residenziale per direttori e allievi direttori di coro è una delle iniziative più longeve, storicamente sempre localizzato in provincia di Belluno. Fulcro del corso è sempre stata la presenza di un docente scelto tra le figure più eminenti del panorama musicale corale italiano ed europeo. Durante le giornate del corso il repertorio selezionato, in accordo con il docente, veniva studiato con i corsisti, affrontando le varie tematiche relative alla direzione di un coro , creando quindi con i corsisti un coro laboratorio che al termine del corso eseguiva il repertorio in un concerto-saggio. Molti gli argomenti esaminati tra cui la tecnica di direzione, gestualità, vocalità, intonazione e suono corale, gestione della prova, repertorio, analisi della partitura ed esecuzione. Per molti anni la sede del corso è stata Santa Giustina Bellunese, a Col Cumano nel bel centro Papa Luciani, sorto nel 1982. In seguito ai problemi di disponibilità degli spazi a causa dell’intenso uso da parte della Diocesi di Belluno proprietaria della struttura per le proprie iniziative, il corso è stato spostato prima a Borca di Cadore e poi a San Vittore, ad Anzù, Feltre. In entrambi i casi luoghi molto belli non perfettamente rispondenti a tutte le esigenze del corso e dei corsisti come era a Santa Giustina. Quindi, dal 2004, il corso è approdato a Mel, cittadina posta al centro della Valbelluna, immersa nel verde e circondata dalle Prealpi e dalle cime delle Dolomiti bellunesi. Il centro del paese, particolarmente tranquillo e interessante dal punto di vista architettonico, dispone di tutte le strutture necessarie al corso a brevissima distanza l’una dall’altra. Il palazzo delle Contesse, antico edificio dedicato interamente alla Cultura situato nella piazza principale del piccolo paese, è divenuto il fulcro del corso. Si tratta di un palazzo seicentesco, restaurato recentemente, dotato di diverse sale di varie dimensioni tra cui la principale, che occupa tutta la superficie del sottotetto, può ospitare circa 120/150 persone. Il palazzo è proprietà del Comune di Mel e la disponibilità e collaborazione sempre incontrata con le varie amministrazioni succedutesi ha consentito la disponibilità degli spazi necessari al corso fino ad oggi. Nei pressi della piazza, su cui si affacciano numerosi edifici rinascimentali e barocchi, si trova l’albergo-ristorante che ospita docenti e corsisti per la notte e per pranzi e cene, molto apprezzato per l’ambiente familiare che 50 vi si respira e in particolare per la cucina delle proprietarie Luciana e Roberta che ogni anno viziano con le proprie delizie culinarie i corsisti e i docenti del corso . Dopo il trasferimento a Mel il corso ha subito importantissime modifiche, adeguandolo ai tempi e portandolo ad essere una delle proposte di formazione per direttori più interessanti a livello nazionale. I risultati e i commenti al termine di ciascuna edizione confermano il valore dell’impostazione data al corso e il livello raggiunto dall’offerta formativa. Certamente non può vantare le possibilità di approfondimento che offre l’Accademia “Piergiorgio Righele” che ha una durata biennale per un totale di 20 fine settimana, completi di Masterclass e docenti dedicati ai vari argomenti trattati. Si tratta di una proposta diversa, utile sia a quanti volessero iniziare un nuovo percorso di studio e avvicinamento alla direzione che per quanti, più esperti, volessero mantenersi aggiornati e attenti allo studio dei repertori vecchi e nuovi e all’evoluzione e sviluppo che interessano la coralità. Non da ultima da considerare l’esperienza, utile a tutti i livelli, con personalità musicali di grande spessore unita alla possibilità di interfacciarsi con molti colleghi creando rapporti di interscambio e collaborazione fra musicisti e cori, possibile solo vivendo insieme tutti i giorni del corso. Nel corso residenziale di Mel al docente principale sono stati affiancati altri due docenti, in collaborazione durante le lezioni generali e con lezioni autonome e parallele in sale a loro esclusiva disposizione. Vista l’esigenza di dare particolare attenzione all’aspetto vocale, uno dei docenti è un vocalista che tiene lezioni specifiche sia a tutte le classi che a piccoli gruppi e individuali. Si ha modo così di affrontare ogni particolare esigenza e problematica con ciascun corsista. La raccolta delle indicazioni da parte dei corsisti, con giudizi, critiche e suggerimenti, che ogni anno viene effettuata a termine dei corsi ha evidenziato una ulteriore esigenza che negli anni precedenti non era mai stata considerata. Si era sempre data per scontata la conoscenza delle nozioni basilari della tecnica di direzione, invece purtroppo alle volte inadeguata o del tutto assente, anche per partecipanti al corso con precedenti studi musicali e titoli di conservatorio. Il terzo docente è stato quindi inserito con l’intento di dare queste nozioni a quanti non ne avessero o necessitassero di approfondirle o riordinarle. Le lezioni del docente dedicato alla tecnica di direzione si svolgono anch’esse parallelamente alle altre sia tempo ed energia da parte di tutti, senza garanzie di qualità del risultato finale. Ora il repertorio può essere letto individualmente dai corsisti prima di iniziare il corso, approfondendo lo studio sui brani che ciascuno ritiene più interessanti e con i quali vorrà cimentarsi alla direzione, magari nel concerto finale se i docenti lo riterranno opportuno. Un altro aspetto, non secondario, è quello che riguarda i cori e i loro direttori, estremamente positivo per la crescita corale. Anch’essi beneficiano del lavoro svolto durante le ore di prove, approfondendo lo studio del proprio repertorio con la consulenza di importanti musicisti esterni e imparando ad essere attenti e flessibili alle indicazioni del direttore, mettendosi alla prova con interpretazioni alle volte molto diverse dello stesso brano. Il corso è divenuto molto intenso dal punto di vista delle ore di lavoro durante le quali sono impegnati i corsisti e i cori e comporta quattro giorni di lezione, dalla mattina a tarda notte con le pause per pranzo e cena. Un impegno che però risulta affrontato volentieri da tutti per il clima di entusiasmo, collaborazione e appassionato impegno che si respira in questi giorni di full immersion nella musica corale. Ogni giorno si alternano i diversi cori MELodica MEL! a piccoli gruppi che individualmente, integrandosi con quelle degli altri docenti. Una ulteriore e non trascurabile differenziazione è stata l’introduzione di due livelli di accesso al corso. Un livello base che prevede un massimo di trenta iscritti e un livello avanzato con al massimo quindici iscritti. In tal modo i docenti possono tarare il proprio lavoro con gruppi più omogenei con necessità e competenze diverse. Un ultimo e importantissimo elemento ha determinato un ulteriore salto di qualità dei corsi. Non sono più i corsisti a costituire il coro laboratorio, magari uniti a coristi esterni come avvenuto nei primi anni anche a Mel. Questa importante funzione viene svolta da veri cori chiamati allo scopo e selezionati sia per la qualità artistica che per il tipo di organico e repertorio. Il repertorio viene definito dal docente principale del corso in accordo con i direttori dei cori, selezionando i brani tra quelli nel repertorio di ciascun gruppo. I corsisti e i docenti si relazionano quindi con cori laboratorio preparati e perfettamente a conoscenza delle partiture, pronti ad adattarsi alle indicazioni dei docenti e alla direzione dei corsisti che via via si alternano nello studio del repertorio. E’ un passaggio fondamentale, che permette di svincolarsi dallo studio delle partiture che altrimenti assorbiva molto 51 MELodica MEL! laboratorio, sempre con organico e repertorio diversi, presenti in base alle disponibilità la sera o pomeriggio e sera. La domenica è dedicata alla concertazione finale con tutti i cori laboratorio e i due corsi riuniti per il concerto conclusivo. La domenica mattina è stata riservata per alcuni anni ad una importante conferenza aperta al pubblico denominata “Incontro con l’Autore” , conferenza a cui hanno partecipato alcuni tra i più importanti compositori e direttori di coro italiani: Il M° Gianmartino Durighello, Sandro Filippi, Alessandro Kirchner, Andrea Basevi, Paolo Bon. Una regola non scritta ma seguita sempre dall’inizio di questa nuova gestione del corso è quella di mantenere il docente principale e il vocalista, scelto sempre su indicazione del docente responsabile del corso, per tre anni. In questo modo sia i docenti che i corsisti possano costruire insieme un percorso di studio e approfondimento ponderato e dilazionato nel tempo. Nel 2004, primo anno di corso a Mel, e nel 2005 il docente è stato il M° Carlo Pavese, affiancato il primo e il secondo anno dal M° Giorgio Pressato che ha tenuto lezioni sull’analisi della partitura. Dal 2006 è iniziato il lavoro con l’affiancamento di un vocalista, l’americano Philliph Peterson. Dal 2007 al 2009 il docente è stato il M° Stojan Kuret, affiancato dalla vocalista slovena Nina Kompare. Nell’edizione 2008 del corso ecco affiancarsi ai due docenti il docente di tecnica di direzione, il M° Alessandro Kirschner. Due i cori laboratorio: la Corale Polifonica di Lavis diretta dal M° Mariano Ognibeni e il Coro Città di Piazzola sul Brenta diretto dal M° Paolo Piana. Il concerto conclusivo il 31 agosto 2008 nella splendida chiesa gotica di Santo Stefano a Belluno. Confermata la terna di docenti nel 2009 ed ecco la definitiva presenza di tre cori laboratorio: l’Ensemble “La Rose” di Piovene Rocchette direttore M° Jose Borgo, il Coro “Mortalisatis” di Maserà di Padova dir. M°Alessandro Kirschner e il Coro “Voci Del Pasubio” di Isola Vicentina dir. M°Alessandro Costa. Concerto conclusivo nella antica chiesa di San Rocco nel centro storico di Feltre il 30 Agosto 2009. Dal 2010 i docenti il M° Marco Berrini è stato nominato titolare del corso e come vocalista il M° Giorgio Mazzucato. Cori laboratorio il Coro Città di Piazzola Sul Brenta, direttore M° Paolo Piana, il Coro Castel di Conegliano direttore M° Giorgio Susana, Iris Ensemble, direttore M° Marina Malavasi. Concerto finale nella cinquecentesca Chiesa Arcipretale di Lentiai, Monumento Nazionale, il 29 agosto 2010. Il 2011, a causa di impegni artistici inderogabili del M° Berrini, il corso base è stato capitanato dal 52 M° Lorenzo Donati, sempre in collaborazione con il M° Mazzucato. Docente di tecnica di direzione il M° Manolo Da Rold e cori laboratorio il Coro Polifonico San Biagio di Montorso Vicentino (VI) direttore M° Francesco Grigolo, Coro Montecimon di Miane (TV) direttore M° Paolo Vian e Coro da Camera Trentino Borgo Valsugana (TN) direttore M° Giancarlo Comar e concerto conclusivo il 28 agosto sempre nella Chiesa Arcipretale di Lentiai. Cori del 2012, con gli stessi tre docenti, “Harmonia” di Marghera (VE) diretto dal M° Nicola Ardolino, l”Insieme vocale Città di Conegliano” (TV) diretto dalla M° Laura Fabbro e il Gruppo Vocale “Novecento” (sezione maschile) di San Bonifacio (VR) diretto dal M° Maurizio Sacquegna. Concerto conclusivo il 25 agosto nella settecentesca Chiesa Arcipretale di Mel, nella piazza principale del paese il 2 settembre 2012. Sia il 2013 che il 2014 hanno risentito della crisi economica e probabilmente anche del “drenaggio” di iscrizioni causato dall’Accademia Righele con una riduzione significativa degli iscritti, attestatisi tra i 20/25 per entrambi i corsi, al di sotto del numero minimo previsto per l’avvio dei corsi. Siamo stati costretti quindi ad accorpare i due corsi in quattro giorni, eliminando le date che erano previste per il corso base e la conferenza della domenica mattina, tempo utilizzato per aumentare le ore di lavoro con il coro laboratorio. Si sono comunque mantenute i due livelli del corso, suddividendo gli orari delle lezioni in modo razionale e riuscendo nel complesso ad aumentare le ore di lavoro di ciascuna sezione. Il 2013 è l’anno dell’avvicendamento della docenza con il M° Pasquale Veleno e il vocalista M° Sandro Naglia. Resta il M° Da Rold a grande richiesta dei corsisti. Anche in questo corso tre ottimi cori: Gruppo Corale di Bolzano Vicentino dir. M° Francesco Grigolo, Coro “Città di Oderzo” dir. M° Lucia Visentin e Gruppo Vocale “Polifonici Vicentini” dir. M° Pierluigi Comparin. Concerto conclusivo il 25 agosto nella Chiesa Arcipretale di Mel. Il 2014, con la stessa terna di docenti, erano presenti due cori laboratorio ma per un tempo molto superiore agli anni precedenti in modo da avere comunque ancora più ore a disposizione per la direzione reale. Il Gruppo vocale “Novecento” (sezione femminile) di S.Bonifacio (VR) dir. M° Maurizio Sacquegna e il Coro giovanile di Thiene (VI) dir. Ma Silvia Azzolin si sono esibiti, diretti dai corsisti, domenica 24 agosto, nella oramai collaudata location della Chiesa Arcipretale di Mel. Lusinghieri ed entusiastici i commenti raccolti come abitudine, ed in forma anonima, al termine del corso. Resta Scelta nella quale ho creduto e credo molto e i cui risultati, anche se non immediatamente riscontrabili, cominciano ora e in modo sempre più tangibile a essere evidenti. E’ sufficiente vedere la crescita riscontrabile in tanti cori che hanno direttamente o indirettamente goduto della positiva influenza di queste iniziative, chiaro nei risultati ai concorsi corali e quasi stupefacente in quelli dell’ultimo Festival della Coralità veneta. In Veneto la sparuta pattuglia di cori di alto livello artistico di solo una decina di anni fa è cresciuta esponenzialmente, affiancata da una crescita generalizzata del livello medio dei nostri cori con un numero sempre maggiore di eccellenze. Frequentando concerti e rassegne, fortunatamente numerosissimi nella nostra regione, si è contagiati dal grande fervore e impegno che vi si respira. Si assiste sempre di più alla caduta di quelle barriere tra cui per tanti anni molti gruppi si erano rifugiati pensando di poter conservare la propria tradizione e i risultati raggiunti. Senza accorgersi che purtroppo il tempo erode e frantuma tutto se non si resta aperti al nuovo e non si prosegue il lavoro di studio e confronto in un mondo come quello corale che fortunatamente ha saputo legarsi e fare di questi legami una inarrestabile spinta allo sviluppo. MELodica MEL! comunque il rincrescimento per la difficoltà di queste due ultime stagioni a fronte di una proposta di tale livello qualitativo. Ci auguriamo tutti che il prossimo anno sia possibile una maggiore partecipazione, segno della maturità, vivacità e voglia di progredire di cui la coralità veneta ha sempre dato prova. Da non dimenticare la partecipazione ogni anno di tanti musicisti provenienti da altre regioni italiane, anche molto lontane. Da un lato siamo lieti che le nostre proposte formative sia apprezzate al di fuori del nostro ambito, segno della qualità delle iniziative e del livello artistico elevato. Dall’altro siamo altrettanto lieti di poter contribuire con il nostro lavoro alla formazione dei direttori di coro italiani e di conseguenza alla crescita e sviluppo della coralità italiana, in cui siamo strettamente inseriti e interlacciati. Tutto quanto descritto in queste pagine ha comportato ovviamente un forte aumento dei costi, coperti solo in parte dalle quote di iscrizione dei corsisti e uditori. Inoltre non godiamo di finanziamenti da parte della Regione Veneto per nessuna delle nostre iniziative di formazione, siano per direttori che per cori e coristi. Questo ha implicato una scelta precisa e consapevole da parte dell’ASAC che ha investito molto negli ultimi anni in questo tipo di iniziative. 53 ASAC VENETO CONSIGLIO DIRETTIVO 2014 Presidente Alessandro Raschi Vicepresidenti Camillo De Biasi, Luca Fiorio Segretario regionale Claudio Sartorato Assistenza alla presidenza ASAC Alberto Cimenti CONSIGLIO DIRETTIVO Maria Chiara Ardolino, Ferruccio Artuso, Marino Baldissera, Rolando Basso, Antonio Cagnin, Daniela Corolaita, Camillo De Biasi, Osvaldo Fedini, Luca Fiorio, Michele Fontana, Paolo Gardenal, Giampaolo Piccoli, Cristiano Roccato, Massimo Zulpo Organigramma ASAC COMMISSIONE ARTISTICA Manolo Da Rold, Pierluigi Comparin, Alessandro Kirschner, Paolo Piana, Matteo Valbusa, Cinzia Zanon 54 COLLEGIO DEI SINDACI 2012-2015 Danilo Riedi, Giovanni Selmin; Gianni Zennaro (effettivi) Roberto Bortolazzi (supplente) DIRETTORE RESPONSABILE DI “MUSICA INSIEME” Dino Bridda DIRETTORE EDITORIALE Lorenzo Fattambrini Segretario Candy Patricia Cauilan Iscrizioni ASAC 2015 attraverso cui sarà possibile informare ogni singolo nominativo delle attività intraprese dall’Associazione, per una maggiore condivisione e informazione. La quota associativa rimane invariata a € 150,00, come nel 2014 per iscrizioni effettuate fino al 15/3/2015. Per iscrizioni successive, effettuabili comunque per tutto l’arco dell’anno, la quota prevista sarà di € 165,00. Gli iscritti entro il 31/1/2015 potranno ricevere la tessera di iscrizione realizzata da FENIARCO, utile ad esempio per esigere gli sconti SIAE, che verrà consegnata ai cori iscritti all’Assemblea Generale, fissata per il 22 marzo 2015 a Verona. L’Assemblea assume particolare importanza visto il rinnovo delle cariche associative a conclusione dei mandati triennali ed è elettiva. Anche per la Presidenza è previsto obbligatoriamente il rinnovo dato che il 2015 vede la conclusione del terzo ed ultimo mandato possibile come previsto dallo statuto. L’importo complessivo di iscrizione ed eventuali abbonamenti dovrà essere versato attraverso bonifico bancario o tramite bollettino di conto corrente postale, una copia dei quali dovrà essere allegata alla stessa scheda di iscrizione riportante il nome del coro. L’iscrizione sarà considerata valida se, unitamente alla quota, sarà inviata all’ASAC (in originale o a mezzo fax o e-mail) anche la scheda di iscrizione. Vista l’esigenza segnalataci da alcuni cori soci, è stato stabilito che a seguito dell’iscrizione del coro, viene data la possibilità di iscrivere con una quota ridotta a € 50,00, gruppi complementari (ad esempio voci bianche, sezioni voci pari del coro misto, gruppi vocali, ecc) se integrati nella stessa Associazione corale (statuto e presidente comuni) al fine di facilitarne la crescita e l’inserimento nel circuito corale. Associazione per lo Sviluppo delle Attività Corali Via Vittorio Veneto 10 31033 Castelfranco Veneto T (+39) 0423.498941 | F (+39) 0423.465022 [email protected] | www.asac-cori.it Iscrizioni ASAC 2015 L’ASAC è l’Associazione regionale di riferimento per la coralità veneta e l’iscrizione all’ASAC inserisce il coro nel circuito corale regionale e nazionale. I cori iscritti sono partecipi e integrati nello sviluppo della coralità italiana, seguiti dall’ASAC nell’affrontare le tematiche fiscali e organizzative che ogni anno si pongono alla nostra attenzione (modello EAS, circolari ministeriali, normative SIAE e Enpals). L’iscrizione offre il diritto a partecipare alle iniziative promosse dall’Associazione (corsi, convegni, laboratori, riunioni, rassegne provinciali e regionali, nazionali e internazionali ecc.), all’istituzione dei Corsi di Orientamento Musicale presso le sedi dei cori richiedenti, all’accesso alla vantaggiosa convenzione assicurativa ed all’utilizzo del nostro archivio musicale dotato di oltre 17.000 partiture schedate e catalogate, a ricevere pubblicazioni, Cd e DVD realizzati a livello regionale e nazionale, ad accedere ai contributi previsti dall’ASAC e dalla FENIARCO per le varie attività e iniziative. I membri dei cori soci possono partecipare alle iniziative organizzate dall’ASAC che prevedono quote di iscrizione con tariffe agevolate o gratuite. L’iscrizione all’ASAC dà diritto allo sconto del 10% sulle tariffe SIAE, la possibilità di effettuare abbonamenti SIAE e comprende l’iscrizione del coro alla Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Regionali Corali (FENIARCO) dando accesso a tutti i cori iscritti alle iniziative organizzate a livello nazionale e diritto a tutte le agevolazioni previste. L’ASAC e la FENIARCO sono attive nei relativi ambiti di competenza, regionale e nazionale, per promuovere, sostenere e salvaguardare gli interessi e le prerogative della coralità amatoriale nei confronti di enti e istituzioni (SIAE, ENPALS, Agenzia delle Entrate, ecc). Compresa nell’iscrizione è prevista la possibilità data dal sito ASAC, ove tutti i cori iscritti possono inserire gratuitamente la propria scheda, aggiornabile autonomamente e collegata in tempo reale con i siti regionale e nazionale. I cori iscritti potranno segnalare le proprie manifestazioni per l’inserimento nel sito regionale o inviare articoli, notizie, CD o DVD per la pubblicazione e recensione nelle rubriche della rivista ASAC “Musica insieme”. La rivista è realizzata e diffusa on-line per dare maggiore incisività, freschezza e spazio alle notizie e interventi dei soci. Da quest’anno sarà possibile richiedere abbonamenti alla rivista ASAC “Musica insieme” prevista in tre numeri annui e di cui sarà realizzata la stampa in base al numero di abbonamenti raggiunto. Allo stesso modo è suggerito l’abbonamento alla rivista nazionale Choraliter di cui da quest’anno saranno inviate copie solo su abbonamento. In entrambi i casi è sufficiente sommare la quota relativa nel bollettino versando in aggiunta alla quota di iscrizione la somma relativa a uno o entrambi gli abbonamenti per il numero di abbonamenti richiesto. Se non diversamente indicato gli abbonamenti saranno intestati al direttore; altrimenti indicare l’indirizzo/i di eventuali ulteriori abbonamenti. I cori sono invitati ad allegare all’iscrizione la mailing-list dei coristi, (informativa) 55 56 Assemblea generale ASAC Associazione sviluppo Attività Corali del veneto CORSO BIENNALE DI DIREZIONE DI CORO Anno accademico 2014-2015 corsi accademici target PRESSO IL CENtRO CuLtuRA CANEvON, vIA J. DEL CASSERO 4, MALCONtENtA (vE) Il corso è aperto a tutti i direttori e aspiranti direttori di coro per iniziare, per imparare, per approfondire. tECNICA DELLA DIREzIONE Matteo valbusa tECNICA vOCALE i “numeri” dell’accademia Lia Serafini 2 anni di corso 10 weekend di lezione (sab-dom): LABORAtORIO DI CANtO gREgORIANO 1 weekend al mese per 10 mesi, da settembre a giugno 2014. 18 docenti di chiara fama. Cori laboratorio di prestigio. Concerti in Veneto e Trentino, diretti dagli allievi. Alessio Randon LABORAtORIO MADRIgALIStICO MAStERCLASS MuSICA RINASCIMENtALE MuSICA ROMANtICA Docente: Docente: Marco Ozbic Marco Berrini Coro laboratorio: Caterina Ensemble Coro laboratorio: Coro da Camera trentino NEL SECONDO ANNO SONO PREvIStE ANChE LE MAStERCLASS: MuSICA DEL MuSICA ‘600 - ‘700 POPOLARE (A. A. 2015-2016) (A. A. 2015-2016) MuSICA CONtEMPORANEA Docente: Lorenzo Donati Coro laboratorio: Coro Polifonico S. Biagio Seminari FORMAtIvI • • • • • • Elementi di semiografia rinascimentale Retorica musicale Accordatura e temperamenti, l’intonazione del coro Tecniche di insegnamento e concertazione Analisi formale e armonica Tecniche di consapevolezza corporea ISCRIzIONI ENtRO IL 31 LugLIO 2014 PER INFO: ASAC Ass. per lo sviluppo delle attività corali del veneto - Via Vitt. Veneto 10, 31033 Castelfranco Veneto Accademia corale 2014-15 Sandro Naglia 57 3° Veneto Canta Festival Corale Internazionale 23/26.04.2015 Chi siamo A chi si rivolge L’Associazione per lo Sviluppo delle Attività Corali (A.S.A.C.) è l’associazione dei cori veneti, fondata nel 1979 allo scopo di sviluppare la coralità, attraverso attività di formazione, concorsi, festival e rassegne. Attualmente l’A.S.A.C. conta 340 cori ed è federata alla Feniarco (la Federazione nazionale dei cori italiani), a European Choral AssociationEuropa Cantat e a IFCM (Federazione internazionale della musica corale). Possono iscriversi al Festival cori con qualsiasi tipo di organico e repertorio. È ammessa anche la partecipazione di famigliari e simpatizzanti. Il festival Il Veneto è tra le regioni italiane più affascinanti, per la diversità del paesaggio, che dalle cime delle Dolomiti declina dolcemente verso la Pianura Padano-Veneta fino a perdersi nell’azzurro dell’Adriatico, per la varietà dei sapori enogastronomici frutto della tradizione locale, e per la molteplicità di atmosfere evocate da borghi fortificati, eleganti ville aristocratiche e città d’arte tra le quali spicca la raffinatezza di Venezia. Il Festival si tiene dal 23 al 26 aprile 2015. Programma del festival Il Festival prevede la partecipazione a concerti e itinerari artistico-culturali: • concerti: in base al giorno di arrivo, ogni coro terrà concerti in luoghi diversi di grande interesse turistico-culturale. • concerto di chiusura in Piazza San Marco a cori riuniti con i partecipanti della manifestazione VENEZIA IN CORO giunta alla 39° edizione, con animazione della città, concerti in chiese e centri socioculturali ed esibizioni itineranti. • visite e scambi culturali: il programma prevede incontri con realtà corali venete e tour guidati a località di interesse storico-architettonico tra le quali Verona, Cortina (la perla delle Dolomiti), etc. • degustazioni enogastronomiche: visite guidate alla scoperta dei sapori del territorio veneto. Programma generale PROGRAMMA 4 GIORNI / 3 NOTTI giovedì, 23 aprile pomeriggio: arrivo dei cori sera: concerto di apertura venerdì, 24 aprile mattino/pomeriggio: visita guidata a siti d’arte sera: concerti sul territorio o serata libera sabato, 25 aprile mattino/pomeriggio: seminario sulla musica corale veneta o visita guidata a siti d’arte sera: concerto sul territorio o serata libera domenica, 26 aprile dal mattino: partecipazione a VENEZIA IN CORO con animazione della città, concerti in chiese e centri socioculturali ed esibizioni itineranti. Chiusura della manifestazione in Piazza San Marco con tutti i cori partecipanti. sera: partenza dei cori PROGRAMMA 3 GIORNI / 2 NOTTI venerdì, 24 aprile pomeriggio: arrivo dei cori sera: concerto sul territorio o serata libera sabato, 25 aprile mattina/pomeriggio: seminario sulla musica corale veneta o visita guidata a siti d’arte sera: concerto sul territorio o serata libera domenica, 26 aprile come da “PROGRAMMA 4 GIORNI” Veneto Canta È all’interno di questo quadro che si svolgerà la III edizione di VENETO CANTA, il Festival Internazionale della coralità nel Veneto, aperto a cori di ogni tipologia e repertorio, promosso da Asac-Veneto in collaborazione con Feniarco, la Regione del Veneto e le amministrazioni locali. Nato dal desiderio di far incontrare realtà corali provenienti da tutto il mondo, il Festival si propone di favorire lo scambio e il confronto tra esperienze musicali diverse, offrendo a ogni coro la possibilità di esibirsi in luoghi unici per bellezza e incanto nel magico Veneto e Venezia. Quando conclusione del festival con 39° Venezia in Coro 26.04.2015 58 Iscrizioni Per partecipare al Festival, ogni coro deve compilare Contributo individuale Informazioni Segreteria del Festival 3° Veneto Canta Festival Corale Internazionale 23-26 aprile 2015 Venezia in coro giornata conclusiva di 59 60 Conto 100 canto pace Conto 100 canto pace Domenica 24 maggio 2015 in Arena a Verona si terrà una grande manifestazione concertistica dedicata alle celebrazioni del centenario dell’inizio della Grande Guerra e dedicata interamente ai cori e alla musica corale. Un grande, grandissimo evento per la coralità, in uno dei luoghi più prestigiosi e rappresentativi per gli spettacoli e la musica in Italia. Per noi, come Associazione di riferimento della Coralità Veneta, sarà un banco di prova particolarmente impegnativo. Lavorando già da alcuni mesi con il Comune di Verona, coorganizzatore con l’ASAC dell’evento, in sintonia con il Signor Sindaco Flavio Tosi e il Dott. Rosario Russo presidente della 6° Commissione Consigliare,. abbiamo coinvolto decine di associazione veronesi, necessarie nella collaborazione ai vario aspetti logistici, oltre che a numerose figure professionali e aziende specializzate. Il concerto, in apertura di serata, vedrà la partecipazione del coro della SAT, portatore di una tradizione e di un repertorio senza tempo, sotto diversi aspetti particolarmente legati alla memoria dell’evento bellico che ha tragicamente interessato in particolare il territorio del nord est italiano. Successivamente saranno protagonisti del concerto tre grandi formazioni corali e i cori presenti sugli spalti. Le tre formazioni corali saranno una ad organico voci pari bianche-giovanili-femminili, una ad organico misto, una ad organico maschile e ciascuna di esse eseguirà un repertorio preparato appositamente per l’occasione. Ciascuna formazione sarà composta da circa 350/400 coristi e diretta da un maestro, scelto tra i nomi più rappresentativi del mondo corale e musicale italiano. 61 300 CORI PER LA GRANDE GUERRA 300 cori per la grande guerra L’ASAC ha avviato un accordo di programma con la Regione Veneto riguardante le iniziative per le celebrazioni del centenario dalla Grande Guerra. Il progetto prevede la realizzazione di eventi su tutto il territorio regionale che coinvolgano centinaia di cori, uniti dal comune obiettivo della diffusione attraverso la musica corale il messaggio di pace e concordia tra i popoli e il ricordo della tragedia del 1° conflitto mondiale, descritto così vividamente dal repertorio che i cori hanno mantenuto vivo in questo ultimo secolo. L’ASAC raccoglie quindi fin da ora le adesioni al progetto “300 CORI PER LA GRANDE GUERRA”. I concerti che aderiranno a questa manifestazione dovranno prevedere almeno uno o più momenti dedicati alla celebrazione del centenario attraverso l’esecuzione di brani del repertorio tradizionale alpino o brani dedicati alla pace e alla fratellanza tra i popoli a 100 anni da un evento così drammatico come la Grande Guerra. Per aderire al progetto è sufficiente compilare e inviare alla segreteria ASAC (via mail o posta) un modulo, richiedibile alla segreteria stessa, con i dati del concerto/i organizzati, anche a distanza uno dall’altro, inviando successivamente alla segreteria ASAC copia della documentazione di spesa al termine della manifestazione. Le manifestazioni dovranno comunque svolgersi entro e non oltre il 10/05/2015. L’ASAC confermerà all’organizzatore l’accettazione della richiesta fino ad esaurimento delle disponibilità previste. Sarà utilizzato il criterio di priorità in base alla data di spedizione della richiesta (timbro postale, data mail ecc) fatta salva la corretta compilazione della documentazione e la rispondenza ai requisiti richiesti per la manifestazione. Il manifesto e i programmi di sala dovranno contenere un chiaro riferimento alla manifestazione con la denominazione che sarà inviata dalla segreteria per le manifestazioni ammesse unitamente a logo di ASAC e REGIONE VENETO. Al fine dell’erogazione del contributo sarà necessario l’invio alla segreteria ASAC al termine della/e manifestazione/i previste 62 e comunque entro e non oltre il 20 maggio 2015, uno specchietto di riepilogo delle spese sostenute unitamente a copia delle relative pezze giustificative. Il contributo è previsto in euro 100,00 per ogni coro partecipante agli eventi (ad esempio rassegna con quattro cori, contributo euro 400.00, manifestazione con sei cori contributo euro 600,00 ecc). L’importo totale della documentazione inviata a rendicontazione dovrà essere pari o superiore al doppio dell’importo del contributo (ad esempio contributo euro 400,00 rendicontazione euro 800,00 o superiore). L’ASAC, al ricevimento del contributo della Regione del Veneto, provvederà ad erogare il finanziamento alle manifestazioni ammesse che avranno correttamente inviato la rendicontazione richiesta. Siamo certi di poter comporre un calendario di manifestazioni veramente significativo e capillarmente diffuso, a dimostrazione della grande forza e presenza sul territorio della coralità veneta. Ringraziamo la Regione Veneto e il Vicepresidente Marino Zorzato per l’attenzione e la sensibilità dimostrata verso il mondo corale e la nostra ASAC, possiamo orgogliosamente dire la più grande associazione musicale no profit del Veneto. 63 Meeting di Bassano 49° CONCORSO NAZIONALE CORALE Trofei «Città di Vittorio Veneto» Vittorio Veneto, 29-30-31 maggio 2015 Nel quadriennio 2015-2018, in occasione del Centenario della Grande Guerra, il Concorso Nazionale Corale di Vittorio Veneto – città dove si è concluso il primo conflitto mondiale – favorirà occasioni di esecuzione e produzione musicale attraverso l’attivazione di categorie a tema e di premi speciali, coniugando la valorizzazione del patrimonio tradizionale con l’incentivazione di nuove proposte musicali, anche legate alle tematiche della Pace. REGOLAMENTO Art. 1 – Il 49° Concorso nazionale di canto corale per l’assegnazione dei Trofei «Città di Vittorio Veneto» avrà luogo a Vittorio Veneto nei giorni 29, 30 e 31 maggio 2015. 49° concorso nazionale corale a Vittorio Veneto PARTECIPAZIONE Art. 2 – La manifestazione è articolata nelle seguenti categorie, alle quali possono accedere complessi corali con qualsiasi organico: Categoria A Progetto-programma: Musiche originali d’autore Categoria B Progetto-programma: Canto polifonico di ispirazione popolare Categoria C Progetto-programma: Vocal pop-jazz, gospel e spirituals Categoria D Progetto-programma: “Oltre la guerra” Il Concorso è riservato a complessi corali che operano nello spirito amatoriale. Ciascun complesso potrà iscriversi a più competizioni, purché presenti programmi diversi e rispetti le modalità previste per ciascuna di esse. Il numero dei coristi di ciascun complesso deve essere non inferiore a 12 e non superiore a 40 (esclusi gli eventuali strumentisti) pena l’esclusione. N.B. La categoria “Progetto-programma riservato a cori di voci bianche”, che da diverse edizioni si svolge con cadenza biennale, sarà riproposta nel 2016. 64 ISCRIZIONE E DOCUMENTI Art. 3 – Le domande di iscrizione dovranno essere inviate esclusivamente con lettera “Raccomandata 1” alla Segreteria del «49° Concorso Nazionale Corale» – Comune di Vittorio Veneto – Piazza del Popolo, 14 – 31029 Vittorio Veneto (TV) entro e non oltre il 16 marzo 2015 (farà fede il timbro postale di invio); in ogni caso il plico contente l’iscrizione e tutta la documentazione richiesta dovrà giungere all’Ufficio Postale di Vittorio Veneto entro e non oltre il 23 marzo 2015, pena l’esclusione. Non si risponde di eventuali disguidi postali. Non sono ammesse iscrizioni via fax o email. L’iscrizione al concorso comporta il versamento della tassa di Euro 55,00 (non rimborsabile) sul c/c postale n° 12208310 (IBAN IT 32 J076 0112 0000 0001 2208 310) intestato a: Comune di Vittorio Veneto - Tesoreria Comunale – Piazza del Popolo, 14 – 31029 Vittorio Veneto (TV) (indicare la causale). È richiesta la seguente documentazione: a) domanda di iscrizione, il cui modulo può essere scaricato dal sito www.vittorioveneto.gov.it alla pagina “Città della musica” (compilare a computer, non a mano, scrivendo direttamente nel file, stampare il documento e inviarlo con firma autografa); b) dichiarazione relativa al trattamento dei dati personali, il cui modulo può essere scaricato dal sito www.vittorioveneto.gov.it alla pagina “Città della musica”; c) breve curriculum del coro e del direttore, con particolare riferimento agli ultimi cinque anni; d) dettagliata relazione illustrativa del progettoprogramma; e) sintesi del progetto-programma (testo con massimo 800 caratteri che sarà inserito nella brochure del concorso), da inviarsi anche via email all’indirizzo: [email protected]; f) n. 8 copie delle partiture dei brani, in formato A4, con indicazione della durata di ciascun brano, chiaramente leggibili e ordinatamente rilegate in 8 fascicoli (ciascun fascicolo dovrà contenere una copia dell’intero programma, con le partiture inserite secondo l’ordine d’esecuzione); g) CD contenente documentazione audio di buona qualità: tre brani eseguiti dal coro, di cui almeno uno tra quelli indicati nel programma presentato e almeno uno registrato dal vivo; le registrazioni devono essere state realizzate non prima di maggio 2014; h) ricevuta del versamento di Euro 55,00 per ogni singola iscrizione. AMMISSIONE Art. 4 – Il Comitato artistico ammetterà i cori alle competizioni in base a: a) valutazione del progetto-programma; b) ascolto della documentazione sonora; c) esame del curriculum del coro e del direttore. Si evidenzia che il bando del “Festival della Coralità Veneta” indetto dall’ASAC nel 2014 prevedeva quanto segue: “I cori classificatisi in fascia di eccellenza parteciperanno di diritto al Concorso Nazionale Corale di Vittorio Veneto nell’anno successivo, con un contributo spese di euro 500,00 riservato ai cori iscritti ASAC”. Anche per questi cori, comunque, l’ammissione al concorso è subordinata al rispetto di quanto previsto dal presente regolamento. PROGRAMMI • Categoria A - Progetto-programma: Musiche originali d’autore Art. 5 – I cori iscritti alla categoria A dovranno presentare un programma della durata massima di 20 minuti (pause comprese), impostato secondo un progetto (programma tematico, monografico, frutto di ricerca musicologica, di studi e/o di colla borazioni con compositori, ecc.) che andrà illustrato secondo quanto indicato alle lettere d) ed e) dell’art. 3. È consentito l’impiego di strumenti se e come previsto dall’autore; l’organizzazione metterà a disposizione il pianoforte. Non è permesso l’uso di amplificazione vocale e di basi musicali registrate. • Categoria B - Progetto-programma: Canto polifonico di ispirazione popolare Art. 6 – I cori iscritti alla categoria B dovranno presentare un programma della durata massima di 20 minuti (pause comprese), impostato secondo un progetto (programma tematico, monografico, frutto di ricerca musicologica, di studi e/o di collaborazioni con compositori ed elaboratori, ecc.) che andrà illustrato secondo quanto indicato alle lettere d) ed e) dell’art. 3. È consentito l’impiego di strumenti se e come previsto dal compositore/elaboratore o dalla tradizione; l’organizzazione metterà a disposizione il pianoforte. Non è permesso l’uso di amplificazione vocale e di basi musicali registrate. • Categoria C - Progetto-programma: Vocal popjazz, gospel e spiritual Art. 7 – I cori iscritti alla categoria C dovranno presentare un programma della durata massima di 20 minuti (pause comprese), impostato secondo un progetto (un percorso didattico, programma tematico, monografico, frutto di collaborazioni con compositori ed elaboratori, ecc.) che andrà illustrato secondo quanto indicato alle lettere d) ed e) dell’art. 3. È consentito l’impiego di strumenti se e come previsto dall’autore o elaboratore; l’organizzazione metterà a disposizione il pianoforte. Non è permesso l’uso di amplificazione vocale e di basi musicali registrate. • Categoria D - Progetto-programma: “Oltre al guerra” Art. 8 – I cori iscritti alla categoria D dovranno presentare un programma della durata massima di 20 minuti (pause comprese), impostato secondo un progetto ispirato alle vicende e ai luoghi della Grande Guerra, non trascurando tematiche di Pace. Il progettoprogramma (un percorso didattico, programma tematico, monografico, frutto di ricerca musicologica, di studi e/o di collaborazioni con compositori ed elaboratori, ecc.) andrà illustrato secondo quanto indicato alle lettere d) ed e) dell’art. 3. È consentito l’impiego di strumenti se e come previsto dall’autore o elaboratore; l’organizzazione metterà a disposizione il pianoforte. Non è permesso l’uso di amplificazione vocale e di basi musicali registrate. CALENDARIO DELLE PROVE Art. 9 – Date e sedi delle prove, nonché l’orario e il programma d’esecuzione approvato dal Comitato artistico saranno comunicati entro il 10 aprile 2015 esclusivamente tramite posta elettronica, all’indirizzo email che dovrà essere indicato nel modulo di iscrizione. Per ciascuna categoria l’ordine d’esecuzione verrà stabilito in base all’ordine crescente delle distanze chilometriche tra località di provenienza del coro e Vittorio Veneto. Qualora un complesso non fosse presente all’orario previsto dall’ordine di esecuzione, potrà eseguire la prova entro un’ora dall’orario di convocazione, purché i motivi del ritardo siano ritenuti validi dall’Ente organizzatore, ma in ogni caso non oltre l’orario previsto per la chiusura delle audizioni della categoria d’appartenenza. COMMISSIONE GIUDICATRICE Art. 10 – Il presidente e i membri della Commissione giudicatrice del Concorso saranno nominati dal Comune di Vittorio Veneto su indicazione del Comitato artistico. Il giudizio della Commissione giudicatrice è insindacabile e inappellabile. VALUTAZIONI FINALI - CLASSIFICHE Art. 11 – La Commissione giudicatrice terrà conto 49° concorso nazionale corale a Vittorio Veneto La documentazione inviata sarà acquisita e archiviata dalla Segreteria organizzativa del Concorso. 65 dei seguenti parametri: intonazione, qualità vocale, interpretazione. Ogni giurato esprimerà punteggio (in centesimi) e giudizio, che concorreranno a formare la valutazione globale della Commissione giudicatrice su ciascun complesso corale. I giudizi saranno successivamente inviati al direttore del coro. La classifica di ogni categoria sarà stilata sulla base del punteggio medio conseguito, espresso in centesimi. I risultati ufficiali saranno resi noti al termine delle audizioni di ciascuna categoria. PREMI Art. 12 – Per ciascuna categoria del Concorso sono previsti i seguenti premi (al lordo delle ritenute di legge): - primo premio Euro 1.500,00 - secondo premio Euro 1.000,00 - terzo premio Euro 500,00 49° concorso nazionale corale a Vittorio Veneto I premi potranno essere liquidati, su richiesta dei cori vincitori, anche come rimborso delle spese di viaggio, vitto e alloggio sostenute dal Coro stesso per la partecipazione al Concorso. In questo caso, il Coro dovrà allegare alla richiesta di liquidazione copia delle pezze giustificative attestanti le spese sostenute, che dovranno almeno essere pari all’entità del premio. Non sono ammessi rimborsi relativi a viaggi effettuati con mezzo proprio e/o autocertificati. La liquidazione dei premi e/o dei rimborsi verrà effettuata esclusivamente tramite bonifico. Il Coro dovrà essere in possesso di proprio Codice Fiscale e dovrà avere un proprio conto corrente (non sono ammessi conti intestati a persone fisiche); la richiesta di liquidazione e/o rimborso dovrà essere sottoscritta dal soggetto autorizzato a operare su detto conto. In caso di assegnazione di premi ex-aequo, l’importo sarà suddiviso. Ai complessi vincitori del secondo e del terzo premio – se verranno ammessi al concerto finale a discrezione della Commissione Giudicatrice, sentito l’Ente Organizzatore – sarà riconosciuto un ulteriore premio di Euro 300,00. Questo sarà liquidato con le stesse modalità sopraindicate. I complessi premiati ammessi al concerto finale (domenica 31 maggio 2015 – ore 17) avranno diritto ai premi in denaro e al rimborso di cui sopra solo a condizione della loro partecipazione al concerto stesso. Art. 13 – I cori vincitori del primo premio nelle quattro categorie del Concorso riceveranno il Trofeo «Città di Vittorio Veneto» e il diploma di classifica; al direttore del coro sarà consegnata una targa offerta 66 dall’A.S.A.C. (Associazione per lo Sviluppo delle Attività Corali – Veneto). GRAN PREMIO “EFREM CASAGRANDE” Art. 14 – Partecipano di diritto alla competizione per l’assegnazione del 21° Gran Premio «Efrem Casagrande» (domenica 31 maggio 2015 - ore 17) i cori vincitori del primo premio nelle diverse categorie nella presente edizione del Concorso Nazionale Corale di Vittorio Veneto. I cori vincitori del primo premio sono tenuti ad esibirsi al concerto finale, pena la perdita del premio in denaro. Art. 15 – I cori ammessi al Gran Premio si esibiranno con un programma della durata complessiva non superiore a 15 minuti (pause comprese). Il direttore del coro ammesso al Gran Premio è tenuto a comunicare il programma d’esecuzione alla Giuria e alla Segreteria artistica, subito dopo la pubblicazione dei risultati della categoria di appartenenza. Art. 16 – Al vincitore del Gran Premio saranno assegnati un trofeo e un premio di Euro 1.500,00 offerti dalla FENIARCO (Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Regionali Corali). Art. 17 – La Commissione giudicatrice potrà ammettere al concerto finale, fuori concorso, anche altri cori meritevoli; inoltre potrà partecipare anche un coro veneto su proposta e in rappresentanza dell’A.S.A.C. ALTRI PREMI Art. 18 – Premio speciale “Centenario” – Al coro iscritto alle categorie A o B o C che avrà offerto la migliore esecuzione di una composizione ispirata ai temi della pace e/o alle vicende e ai luoghi della Grande Guerra verrà assegnato un premio di Euro 300,00. Art. 19 – Al complesso veneto iscritto all’A.S.A.C. ritenuto migliore dalla Commissione giudicatrice sarà assegnato un premio (buono acquisto) di Euro 500,00 offerto dall’Associazione stessa. Per l’assegnazione di questo premio si farà riferimento al miglior punteggio medio conseguito dai complessi veneti, purché superiore a 70/100. Art. 20 – Al direttore di coro, anche non classificato, che avrà dimostrato particolari doti interpretative sarà assegnato un premio e un buono acquisto di Euro 300,00 offerto dal Coro A.N.A. e dalla Sezione A.N.A. di Vittorio Veneto in memoria del maestro Efrem Casagrande. Art. 21 – La Commissione giudicatrice potrà assegnare un premio di Euro 300,00 al coro che avrà presentato il progetto-programma ritenuto più interessante fra quelli proposti nelle varie categorie, tenuto conto anche della qualità dell’esecuzione. Art. 22 – La Commissione giudicatrice ha la facoltà di non assegnare i premi in palio e/o di assegnare altri riconoscimenti (senza premio in denaro) non previsti dal regolamento. DISPOSIZIONI FINALI Art. 23 – Le varie categorie del Concorso saranno attivate a condizione che siano ammessi almeno tre complessi corali per ciascuna di esse. Art. 25 – L’Ente organizzatore si riserva, per cause di forza maggiore, di apportare modifiche al presente regolamento o di revocare il Concorso o singole categorie dello stesso. Art. 26 – L’iscrizione al Concorso comporta l’accettazione completa e incondizionata del presente regolamento. In caso di controversie farà fede il testo del regolamento pubblicato sul sito del Comune di Vittorio Veneto. -------------------------------------------------------------- Comitato artistico: Pierluigi Comparin (rappr. ASAC), Stefano Da Ros, Vicente Pepe (rappr. FENIARCO), Giorgio Susana. Coordinamento artistico: Stefano Da Ros Segreteria organizzativa: Ufficio Cultura del Comune di Vittorio Veneto Piazza del Popolo n. 14 31029 VITTORIO VENETO (TV) tel. 0438-569310 – fax 0438-53966 [email protected] www.vittorioveneto.gov.it Concorrono alla realizzazione delle manifestazioni: Regione del Veneto, Provincia di Treviso, FE.N.I.A.R.CO. (Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Regionali Corali), A.S.A.C. (Associazione Sviluppo Attività Corali del Veneto), Sezione A.N.A. e Coro A.N.A. di Vittorio Veneto. 49° concorso nazionale corale a Vittorio Veneto Art. 24 – I complessi corali rinunciano sin d’ora a qualsiasi compenso per eventuali registrazioni o per trasmissioni effettuate da enti radiotelevisivi pubblici o privati. 67 A Marostica un “Sentiero d’Incanto” Poesia in Canto: un suggestivo ed intrigante mélange di espressioni artistiche giovanili, dove poesia, musica corale, disegno e scultura vivono un momento di vera sintesi, in cui le specificità delle diverse arti si completano, arricchendosi. Una manifestazione biennale collegata al Premio Letterario Nazionale Arpalice Cuman Pertile e ideata nel 2001 da Maria Angela Cuman (già Assessore alla Cultura di Marostica) e da Cinzia Zanon (direttore del coro Gioventù in Cantata). Un contributo, sostenuto dal patrocinio dell’ASAC, all’arricchimento del repertorio corale adatto a bambini e a ragazzi, nella consapevolezza che la musica, specialmente quella corale, è un linguaggio educativo e gratificante di grande importanza, oltre a far conoscere e sperimentare ai bambini e agli insegnanti della scuola primaria del territorio il grande valore del cantare insieme. Quella dell’8 e 9 novembre 2014 è stat un’edizione speciale, intitolata SENTIERO D’INCANTO, che ha ripercorso, in una sorta di excursus, parte del repertorio per cori di voci bianche e giovanili pubblicato nelle sei precedenti edizioni. Un evento non solo musicale, dato che partendo dalle poesie premiate e segnalate nel Premio Letterario Nazionale Arpalice Cuman Pertile, ha coinvolto sin dal’inizio la lettura poetica, il design, la musica per poi venire proposte al pubblico attraverso i linguaggi propri delle diverse espressioni artistiche, grazie anche al singolare intreccio con il premio dedicato al maestro del vetro G. B. Parise, per il quale gli studenti del liceo artistico “De Fabris” di Nove hanno lavorato per ideare un’opera in vetro soffiato simbolo della rassegna donata poi ai vari poeti, direttori artistici e musicisti coinvolti. Per quanto riguarda la parte musicale, ad ogni edizione sono stati incaricati specifici compositori che hanno scelto e musicato alcune delle poesie premiate o segnalate nel settore Poesia Infanzia e Preadolescenza del Premio. Le composizioni, in prima esecuzione nazionale, sono poi state affidate all’interpretazione di vari cori giovanili distintisi nel panorama nazionale ed internazionale. La manifestazione di quest’anno, organizzata e coordinata dalla Città di Marostica – Assessorato alla Cultura e dall’Associazione Gioventù in Cantata, è stata anche inserita nell’evento più ampio “MAROSTICA CITTÀ DI FIABE” 27° premio Nazionale di letteratura per l’infanzia - A. CUMAN PERTILE con la partecipazione dei cori Gioventù in cantata e Mélicus di Marostica, diretti dal M°Cinzia Zanon, direttore artistico dell’evento, del Coro Aurora di Bastia Umbra (PG) diretto dal M° Stefania Piccardi e con la presenza dei cori delle scuole elementari di Valle San Floriano e San Luca (Marostica) coinvolti in uno specifico progetto didattico e preparati da Elisa Maroso e Cinzia 68 “Sentiero d’Incanto” Zanon. Ad accompagnare al pianoforte i cori le pianiste Maria Canton e Cristina Capano. Le musiche eseguite nel corso della manifestazione portavano la firma di compositori noti nel mondo corale nazionale ed internazionale, che hanno aderito con entusiasmo negli anni alla singolare iniziativa: Andrea Basevi Gambarana, Piero Caraba, Manolo Da Rold, Bepi De Marzi, Ilario Defrancesco, Orlando Dipiazza, Lorenzo Fattambrini, Gianmartino Durighello, Riccardo Giavina, Alessandro Kirschner, Sebastian Korn, Mario Lanaro, Corrado Margutti, Enrico Miaroma e Mauro Zuccante. In particolar modo ha impreziosito “Sentiero d’Incanto” la presenza delle raffinate voci del coro Aurora di Bastia Umbra diretti dalla precisa ed entusiasmante Stefania Piccardi. I ragazzi del coro umbro sono stati ospitati dalle famiglie del coro Gioventù in cantata per tutto il week end, in un’ottica di collaborazione, scambio, qualità nelle relazioni tra giovani cantori, protagonisti della manifestazione. • L’iniziativa ha visto l’intervento delle voci recitanti di Eros Zecchinini e Beatrice Crestani che declamando i componimenti poetici hanno valorizzato in modo più significativo il connubio parola-musica. • Nella mattinata di sabato 8 novembre, durante l’avvincente momento musicale offerto agli alunni della scuola “N. Dalle Laste” di Marostica, la presenza di alcuni compositori (Andrea Basevi, Alessandro Kirschner e Lorenzo Fattambrini) pronti a rispondere alle domande degli alunni ha creato un’occasione straordinaria per comprenderne il pensiero compositivo e arricchire il proprio bagaglio di conoscenza. Il concerto serale ha riservato infine non pochi momenti di intensa bellezza, a coronamento e conferma di un’iniziativa che senza dubbio nel panorama nazionale costituisce un unicum per spirito e contenuti, costituendo una delle delle occasioni più interessanti per la promozione della creatività, soprattutto corale, dedicata al mondo giovanile. 69 A Pieve di Cadore “Insieme per ricordare” di Marino Baldissera Direttore del Coro Cortina e Consigliere dell’ASAC Veneto foto: Albrizio Tommaso che sotto il profilo meramente fisico-acustico. Per ricucire quindi un rapporto strappato con il proprio cuore, noi coristi bellunesi ci ritroviamo ogni due anni, in prossimità della festa di S. Cecilia – patrona della musica – a cantare per i nostri amici passati a miglior vita, seguendo un percorso itinerante che dopo Belluno (2010) e Feltre (2012), quest’anno ci ha visti riuniti nella chiesa Arcidiaconale di Pieve di Cadore. Alla funzione, celebrata dall’Arcidiacono del Cadore mons. Diego Soravia, ha preso parte il sindaco Maria Antonia Ciotti e il presidente dell’ASAC Veneto sono riuniti, il 23 novembre di quest’anno, per animare la liturgia mossi dal desiderio di ricordare i coristi e i direttori che ci hanno lasciato. Nell’etimologia stessa del verbo latino recordare sta il senso: dall’unione della particella re (indicante il ritorno, il guardare indietro) con la parola cor-cordis (cuore), ne ricaviamo un voler rivolgersi ad una intimità del proprio cuore, non a caso considerato dai latini un’altra possibile sede della memoria. E quanto cuore hanno dimostrato di avere, ancora una volta, i nostri coristi bellunesi! Chi canta in un coro conosce molto bene il senso della condivisione, della comunione di intenti, della solidarietà che lega persone che si ritrovano settimanalmente, fianco a fianco, gomito a gomito, per cantare insieme, ed altrettanto bene sa che la perdita di un amico/a corista ferisce sin nel profondo del cuore. Senza quella voce, il coro non sarà più lo stesso di prima, sia sotto il profilo affettivo Alessandro Raschi che ha portato all’assemblea il saluto simbolico degli oltre 300 cori del Veneto che formano la famiglia ASAC. Un doveroso ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito fattivamente alla riuscita della manifestazione: il consigliere Paolo Gardenal per lo strenuo lavoro organizzativo, il Coro Cadore e il Gruppo Corale di Pozzale per la collaborazione ed il ricco rinfresco seguito alla Messa, il m° Manolo Da Rold per la concertazione e direzione dei brani d’insieme, i maestri Gabriella Genova, Gino Ruoso e Marino Baldissera per la direzione degli altri brani, il m° Damiano Del Monego all’organo, la Pro Loco ‘Tiziano’, gli amici dell’A.N.A. e tutti i maestri e coristi intervenuti che hanno regalato una giornata di coralità assolutamente da… ricordare. “Insieme per ricordare” Nell’immaginario degli antichi latini, una delle parti anatomiche che si riteneva depositaria della memoria era l’orecchio. Ciò non deve stupire più di tanto se si considera che, in epoche dove la trasmissione della cultura avveniva soprattutto per via orale, leggere il padiglione auricolare come varco, come porta d’accesso degli stimoli uditivi che arricchiscono la nostra memoria, era un’associazione piuttosto facile ed immediata. Altrettanto facile ed immediata è l’associazione che mi porta dall’orecchio dei latini a quello ‘musicale’ dei coristi e direttori di coro che si 70 8 novembre 2014 A cura di una corista del coro femminile Vocincanto di Feltre Quando Dio fece il mondo guardò la creazione, vide che tutto era bello: il colore del cielo, le pratoline in mezzo ai fili d’erba, le maestose montagne, il mare infinito. Ed ecco cantò, cantò “fiat” perché il suo cuore scoppiava di gioia e solo il canto poteva accompagnare questo sguardo d’amore sul mondo. Il canto di Dio, vibrazione luminosa e divina, si scriveva dentro il cuore degli uomini, dal momento della creazione ad oggi attraversando il tempo e lo spazio. Gli uomini capirono subito non per intelligenza, ma per esaltazione dei sensi che il canto era una via felice per parlare con Dio. Nel canto, il silenzio che cerchi, il vuoto che crei per diventare strumento, cassa di risonanza, compiono il miracolo: la melodia ti attraversa e ti apre a spazi di sacro. Ed il sacro è sentito dalla pelle e udito dalle orecchie di chi ascolta. Le note della preghiera cantata catturano tutti, volano in alto e riempiono l’aria per riposare dopo dentro l’anima di ciascuno regalando pace e misericordia. XVI rassegna corale di Musica Sacra a Mel l’8 novembre, un’ esperienza di grande spiritualità, i cori presenti hanno donato momenti di grazia. Non c’è buio che non possa essere attraversato dalla luce, è la preghiera della Corale Zumellese, la dolcezza dell’Ave Maria del coro Volinvoce di Tai di Cadore è lo sguardo tenero della madre di Dio sul Figlio, la forza espressiva della corale San Marco di Venas di Cadore, un pugno di coristi che sembrano moltiplicarsi nel canto, è l’energia che ci è donata nel canto sacro, ed è infine la benedizione chiesta con potenza e grande cuore dal coro femminile Vocincanto di Feltre “Benedicam dominun in omni tempore” perché non perdiamo mai la speranza dello sguardo d’amore di Dio sul mondo. XVI Rassegna di Musica Sacra a Mel XVI Rassegna Corale di musica sacra a Mel 71 60O Coro Valpolicella - Pedemonte Anniversari Correva l’anno 1954 quando il giovane organista e Maestro Rinaldo Tedeschi, con il sostegno dello stimato Don Angelo Fasoli, Parroco di Pedemonte, decisero di riunire un gruppo di giovani per formare il Coro Parrocchiale. Una cinquantina di cantori, numero significativo per una comunità di circa 600 abitanti, esordì la notte di Natale dello stesso anno con commovente entusiasmo. Da notare, cosa più unica che rara per quei tempi, che il Coro nasceva già in formazione mista: erano presenti, infatti, le quattro sezioni: soprani, alti, tenori e bassi. Inoltre, in tutte le chiese, negli anni ‘50, i cori parrocchiali erano formati esclusivamente da voci virili o con l’ausilio dei “pueri cantores” (bambini maschi): le donne, per disposizioni precise della Chiesa, potevano partecipare al Coro soltanto collocandosi fuori dal presbiterio e dalle balaustra della chiesa. Accadde in quegli anni che il Vescovo Mons. Giovanni Urbani, in una visita pastorale, si accorse che dietro l’altare cantavano donne e uomini insieme! Don Fasoli ebbe una “tiratina di orecchie” e a malincuore il Coro dovette proseguire con le sole voci maschili. Solo più tardi si poté tornare alla formazione mista che tutt’oggi conosciamo e che ininterrottamente ha continuato a solennizzare le festività della parrocchia. Il maestro Tedeschi (1924-2014), fondatore e direttore di numerosi cori del veronese e co-fondatore dell’Associazione per lo sviluppo delle attività corali (A.S.A.C.) del Veneto, ebbe come principale impegno sin dal suo sorgere proprio la direzione del Coro Polifonico Valpolicella, trovando nella musica sacra fonte di ispirazione ed espressione delle proprie capacità, pretendendo da se stesso e dai propri coristi il massimo impegno e il massimo risultato. Amava ripetere: “cantare è un piacere ma cantare bene è un dovere” e il suo insegnamento andava ben oltre 72 l’apprendimento delle varie parti: ci teneva sempre ad arricchire la conoscenza dei coristi con aneddoti e curiosità sui pezzi stessi e sui loro autori, rispettandone rigidamente l’interpretazione suggerita. Dopo un cammino costellato di profonde soddisfazioni e non senza fatiche, il Maestro ha diretto “il suo Coro” fino al 2011, cioè fino a quando il suo fisico non gli ha più permesso di esserne la guida sicura. Ma il suo forte spirito si avverte ancora ogni volta che il Coro canta. Già nei primi anni il Coro raggiunse, sotto la guida attenta del maestro Rinaldo, eccellenti livelli di preparazione. Con gran coraggio ed entusiasmo la formazione corale composta da giovani dai 15 ai 30 anni di età (magari fosse così oggi!) partecipò nel 1963 al Concorso polifonico internazionale “Guido D’Arezzo”. Naturalmente, pur con tutto l’entusiasmo profuso nell’impresa, dovendosi confrontare con cori professionisti, universitari o appartenenti ad enti musicali scolasticamente preparati e provenienti da tutto il mondo, il Coro non si qualificò. La giuria, tuttavia, si espresse in maniera molto positiva nei confronti del Maestro e dell’assieme da lui diretto, facendo particolari complimenti per la scelta dei brani e la qualità della loro esecuzione. Naturalmente non fu l’unico concorso a cui il Coro partecipò. Ne seguirono altri, tra i quali citiamo anche alcuni. Primi e Secondi Premi: • 1° premio al Concorso Corale Provinciale di Ca’ di David (1962) • 1° premio al Concorso F.A.R.I. per voci femminili di Vicenza (1963-1964) • Concorso Corale Nazionale di Vittorio Veneto (1969, 1970, 1971 con 2° premio, 1973, 1974). Tra le varie avventure del Valpolicella va ricordato il sodalizio iniziato nel 1986 con l’ “Ingelheimer Kantorei” diretta dal maestro Wolfgang Siegrist, coro proveniente dal paese tedesco di Ingelheim am Rhein, gemellato con Pedemonte: occasione di scambio proficuo e gioioso tra due realtà corali molto affini e sin da subito vibranti delle stesse corde. Al punto da condividere un vero e proprio repertorio comune per le occasioni di incontro. La ricca eredità corale del Maestro Rinaldo Tedeschi dal 2012 è passata nelle mani delle figlie Laura e Paola nate dal matrimonio con l’indimenticata Gabriella Adami, figura di riferimento dinamica ed operosa all’interno del coro prematuramente scomparsa nel 1991. Diplomate entrambe in pianoforte al Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, formano un duo pianistico di eccezionale livello artistico. Cresciute all’interno del Coro, sin da giovani hanno affiancato allo studio del pianoforte la partecipazione al Polifonico Valpolicella, guidando dapprima il Coro femminile “Le Campanelle” dopo la dipartita di mamma Gabriella che ne era stata direttrice, e negli ultimi anni il Coro del papà, garantendo in tal modo ai componenti dello stesso che, un così prezioso valore, non vada perduto ma, anzi, sia valorizzato sempre nel migliore dei modi. E’ cambiato il direttore ma non la sensibilità, la cura, la pazienza e la serietà nell’affrontare con la massima diligenza la partitura. E’ cosa abbastanza rara che un coro fin dai suoi esordi sia stato diretto sempre dallo stesso Maestro e che ora sia diretto da una delle figlie dello stesso. Ma cosa più rara è che la sede del Coro sia stata e sia tuttora un locale dell’abitazione del Maestro fondatore. Chi dalla piazza di Pedemonte prende la stradina che si inerpica sul monte Masua, ad un certo punto trova sulla destra Casa Tedeschi e qui, il martedì dalle 20.30 alle 23.00, il Coro effettua le sue prove. Cosa bella è che attigua alla sede c’è la taverna dove il Coro si ritrova, organizzando cene e banchetti, per più di una occasione durante l’anno. La musica, espressa attraverso il canto corale, è parte di noi stessi. E’ il mezzo di comunicazione che supera senza alcuna difficoltà anche il fatto di parlare lingue diverse e che più ci insegna il valore della convivenza, della condivisione verso un unico obiettivo. Educa alla ragione e alla piena consapevolezza dei propri mezzi. Chi si esprime con il canto rivela una ricchezza che scaturisce dall’intimo dell’anima. Tenere in vita un Coro per così lungo tempo non è e non è stato semplice; ora, giunti a questo traguardo, possiamo pensare con fierezza che il segreto di una vita così lunga sia stato innanzitutto nella capacità del Maestro che lo ha creato e diretto ininterrottamente, ma soprattutto nella costante partecipazione dei suoi elementi. Passione, tenacia, responsabilità ed interessamento sono le doti fondamentali che occorrono al buon cantore per essere parte di un Coro, doti che contano più del fatto di avere una bella voce (ovviamente se quest’ultima c’è…). Guardandoci alle spalle vediamo tanti bei momenti passati insieme: desidereremmo che questo potesse avvenire anche nel futuro, sperando che la realtà del Valpolicella non si spenga e possa ancora rendere più ricca la vita di quanti con entusiasmo percorrono il cammino del Coro. 73 Le schede dei cori Coro femminile FRANCESCO SANDI di Feltre - BL Tipo corale: femminile Repertorio: polifonico, popolare Direttore: Maria Canton Indirizzo coro: Via C. Castaldi, 9 32032 Feltre (BL) Responsabile organizzativo: Claudio Laretta Cell: 393.2879603 Email: [email protected] Coro VALCAVASIA di Cavaso del Tomba – TV Le schede dei cori Tipo corale: maschile Repertorio: polifonico, popolare Direttore: Sabino Toscan Indirizzo coro: Via Castelcies, 1 31034 Cavaso del Tomba (TV) Responsabile organizzativo: Giuseppe Buziol Cell: 338.9384292 Email: [email protected] 74 Coro SAN MARCO di Camposampiero - PD Tipo corale: mista Repertorio: polifonico Direttore: Andrea Basso Indirizzo coro: Via Riviera San Marco, 23 35012 Camposampiero (PD) Responsabile organizzativo: Maurizio Micaglio Tel: 049.5791086 E-mail: [email protected] Le schede dei cori Coro voci bianche AMICANTO Malo - VI Tipo corale: voci bianche Repertorio: vario Direttore: Stefania Lanaro Indirizzo coro: Via Ugo Foscolo, 16 36034 Malo (VI) Responsabile organizzativo: Giuseppe Bonato Cell: 340.3967316 Email: [email protected] Gruppo femminile CANTAGAIA di Vicenza Coro NOTE ROSA di Quinto di Treviso - TV Tipo corale: femminile Repertorio: polifonico, popolare Direttore: Fabiola Ciuffetti Indirizzo coro: Via Manzoni, 2 31055 Quinto di Treviso (TV) Responsabile organizzativo: Adriano Peron Cell: 320.2996223 Email: [email protected] Le schede dei cori Tipo corale: femminile Repertorio: polifonico popolare Direttore: Catherine Robin Indirizzo coro: c/o Scuola Scamozzi - Via Einaudi 36100 Vicenza Responsabile organizzativo: Catherine Robin Cell: 320.5559604 Email: [email protected] 75 Musica insieme