Periodico dell’A.S.A.C. Veneto
31033 Castelfranco Veneto
via Vittorio Veneto, 10
Musica
insieme
DICEMBRE 2014
n. 107
Musica
insieme
dicembre 2014
n. 107
Periodico dell’A.S.A.C. Veneto
Iscritto al Tribunale di Venezia
il 13/8/1985 al n. 833 R.S.
Sede: Via Vittorio Veneto, 10
31033 Castelfranco Veneto (TV)
Tel. 0423 498941 - Fax. 0423 465022
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Direttore Responsabile
Dino Bridda
Direttore Editoriale
Lorenzo Fattambrini
Redazione
Luca Fiorio
Piervito Malusà
Matteo Morgan
Alberto Opalio
Michele Pan
Claudio Sartorato
Segreteria di Redazione
Candy Cauilan
Collaborazioni
Commissione Artistica
Segreteria Regionale
Consulte Provinciali
dell’A.S.A.C. Veneto
Progetto grafico e realizzazione
CS point sas
associazione per lo sviluppo delle attività corali
Presidente Alessandro Raschi
2
SOMMARIO
Editoriale
3
Istruzioni per l’uso
5
Otto volte Festival! 6
Un spettacolare Coro Giovanile Italiano 12
X-FACTOR corale 13
Continuate così!
16
Il Festival e lo “Study Tour”
17
Il Festival per crescere
19
L’universo logistico dietro le quinte
25
Scatti dal Festival
27
Carte da musica: Giorgio Susana
31
XXVI Rassegna di Musica Sacra
48
Laboratorio Corale con De Marzi
49
MELodica MEL!
50
Iscrizioni ASAC 2015
55
Conto Cento Canto Pace
60
300 Cori per la grande Guerra
62
Il 49 mo Nazionale a Vittorio Veneto 64
Marostica: un “Sentiero d’Incanto”
68
“Insieme per ricordare”
70
XVI Rassegna di Musica Sacra a Mel
71
Anniversari
72
Le schede dei cori
74
Editoriale
di Lorenzo Fattambrini
“In dulci jubilo,
Nun singet und seid froh!
Unsers Herzens Wonne
Leit in praesepio;
Und leuchtet wie die Sonne
Matris in gremio.
Alpha es et O!”
Heinrich Seuse, c.1328
In Dulci Jubilo nun
singet und seid froh!
Un nuovo anno.
In questi giorni ancora si guarda
indietro, non per nostalgie dei bei
tempi che furono, ma per radunare
le energie necessarie alla partenza
di un nuovo ciclo solare: giusto per
gioire dei succosi frutti raccolti in 365
giorni di vita corale senza dimenticare
che sono stati il risultato di un lavoro
faticoso, mai scontato, ma anche pieno
di soddisfazioni.
Amo le metafore e mi piace il paragone
un po’ agreste nel quale i Cori o la
stessa A.S.A.C possano essere visti
come un terreno nel quale coltivare,
far crescere e fruttificare idee musicali,
dove il contadino (il Direttore Artistico,
il Gruppo Direttivo o il singolo Cantore)
mette in gioco tutta la sua esperienza.
Anche quello appena trascorso è stato
un anno nel quale la passione si è fusa
con la fatica dell’arare e del dissodare
terreni spesso non del tutto agevoli,
irrigati dal sudore e da un impegno
costante, quasi ostinato; zolle rese fertili
e scaldate dai raggi di progetti ambiziosi
e luminosi, magari apparentemente
irraggiungibili ma sempre ben chiari
nella mente, anche quando le nubi
di improvvisi temporali sembravano
oscurare il cielo.
Poi la semina - di idee, intuizioni, spunti dopo un’attenta selezione delle sementi
migliori e più adatte per un determinato
contesto; non è mancato anche il
momento della paziente attesa di fronte
alle difficoltà di stagioni talvolta ostili,
con il rischio di avversità imprevedibili
dalle quali difendersi.
Editoriale
Nella dolce gioia, / ora cantate e siate
lieti!
La gioia dei nostri cuori / giace nel
presepio;
E splende come il sole / nel
grembo della Madre.
Sei l’alfa e l’omega!
3
In qualche occasione c’è stato anche il dubbio che
non stesse accadendo nulla. E in certi casi si è fatta
strada la sensazione di stanchezza e immobilità.
Intanto - silenziosamente e invisibile - qualcosa si
muoveva, là sotto la superficie.
Cresceva. Spuntava dalla terra.
Il contadino esperto sa bene quel che vuole: grazie
alle sue cure la pianta si fortifica e germoglia.
Così, al momento opportuno, sono spuntati i Fiori.
E poi Frutti.
E finalmente si è potuto cantare la Gioia nell’aver
raggiunto ciò per cui si è tanto lavorato.
Il 2014 appena concluso ha offerto all’A.S.A.C.
numerosi motivi di Gioia, dei quali troverete
luminosa traccia in questo numero 107 di Musica
Insieme.
Editoriale
Ora, con i granai ben pieni dell’ottimo raccolto, si
riparte.
Con l’augurio da parte mia e di tutta la Redazione
di Musica Insieme per un 2015 ancor più ricco di
obiettivi da raggiungere e tanta gioia nel percorso
artistico ed umano di ciascuno.
Con molta, moltissima musica!
4
Istruzioni per l’uso
Musica Insieme è l’organo di stampa di tutti i cori del Veneto iscritti all’ASAC.
Ha periodicità quadrimestrale.
Entro le date sotto indicate potranno pervenire alla Redazione notizie relative a:
a) attività delle Consulte provinciali
b) nuove realtà corali
c) attività concertistiche, celebrazioni e manifestazioni di ogni singola associazione corale
d) eventi formativi
e) concorsi
f) saggi / monografie sulla musica corale
g) pubblicazioni e iniziative editoriali o discografiche
h) suggerimenti e proposte relative al repertorio ed ai nostri compositori
i) schede dei cori
Tutto il materiale inviato, per quanto possibile, dovrà essere corredato da documentazione fotografica
ad alta definizione.
Per facilitare la scelta e la pubblicazione delle notizie, il materiale di testo dovrà essere inviato come
comunicato stampa, in formato word (doc, txt, rtf).
INDIRIZZI E TERMINI:
Il materiale cartaceo (comprese le foto stampate su qualunque supporto) deve pervenire alla Segreteria
dell’ASAC (ASAC Veneto, Via Vittorio Veneto, 10 – 31033 Castelfranco Veneto – TV – tel 0423 498941)
almeno dieci giorni prima della data fissata per le spedizioni on line sotto indicate.
Lo stesso termine vale per le “Lettere al Direttore” indirizzate on line al Direttore Editoriale. Per la spedizione
on line, il materiale deve pervenire all’indirizzo e-mail della Segreteria, [email protected] entro le
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ATTENZIONE
Oltre che alla segreteria ASAC è consigliabile inoltrare contemporaneamente la spedizione ai seguenti
indirizzi, allegando anche un recapito telefonico per eventuali comunicazioni:
[email protected] (Direttore Editoriale, Lorenzo Fattambrini)
[email protected] (Coordinamento)
Musica
insieme
Musica Insieme
• 15 novembre per il primo quadrimestre dell’anno successivo
• 15 aprile per il secondo quadrimestre
• 15 settembre per il terzo quadrimestre
5
Otto volte Festival!
Si sono appena spenti i riflettori sull’8va edizione del “Festival della Coralità Veneta” promosso ed organizzato
da A.S.A.C. Veneto e Regione del Veneto, quest’anno anche con il patrocinio del Comune e della Provincia di
Venezia. La manifestazione, suddivisa in due categorie e a cadenza biennale, sì è svolta a Mogliano Veneto
(sabato 18 ottobre 2014 - categoria 1 non competitiva) e a Venezia (sabato 25 e domenica 26 ottobre 2014 categoria 2, competitiva).
Anche in questa edizione gli scopi originari del Festival (favorire la crescita e l’affermazione dei cori veneti;
stimolare e valorizzare nuove esperienze e repertori nell’ambito dell’esecuzione corale, della composizione,
dell’arrangiamento e dell’elaborazione) sono stati pienamente centrati dati gli esiti più che positivi emersi
durante le audizioni e nella entusiasmante competizione per il gran premio.
La grande maggioranza dei cori partecipanti, in entrambe le categorie, hanno evidenziato caratteristiche di
ottima preparazione, suscitando forti emozioni e una efficace aderenza ai diversi repertori proposti.
L’alto livello qualitativo dei cori ascoltati pone la regione Veneto ai primi posti della coralità nazionale. E ne sono
conferma anche gli ambiti nazionali e internazionali nei quali i nostri cori sanno distinguersi con personalità
ed efficacia.
Anche a livello logistico l’ASAC - con un ringraziamento sostanziale per la consulta veneziana in particolare - ha
dimostrato capacità organizzative tali da rendere lo svolgimento della manifestazione il più lineare possibile,
pur nelle inevitabili difficoltà intrinsecamente legate alla città lagunare.
I premi assegnati dalle Commissioni (Federico Donadoni, Paolo Piana e Roberto Spremulli - Valutazione
progetti / Nicola Ardolino, Giorgio Mazzuccato e Michele Peguri - gruppo di ascolto per la categoria 1) e dalla
Giuria del Festival (Pasquale Veleno, Pierluigi Comparin, Mateja Černic, Mario Mora, Lorenzo Fattambrini categoria 2) nel corso del Festival sono stati i seguenti:
FASCIA DI ECCELLENZA
Otto volte Festival!
CATEGORIA 2A:
Composizione d’autore sacre e/o profane
6
Corale Zumellese
di Mel (BL)
direttore: Manolo Da Rold
Coro Femminile Francesco Sandi
di Feltre (BL)
direttore: Maria Canton
Il servizio fotografico relativo all’8vo Festival della Coralità
è stato realizzato da Luca Rizzi, Davide Cagnes.
Gioventù in Cantata
di Marostica (VI)
direttore: Cinzia Zanon
Gruppo vocale Novecento
di San Bonifacio (VR)
direttore: Maurizio Sacquegna
Coro polifonico San Biagio
di Montorso Vicentino (VI)
direttore: Francesco Grigolo
Coro Castel
di Conegliano (TV)
direttore: Giorgio Susana
Corale Zumellese
di Mel (BL)
direttore: Manolo Da Rold
Otto volte Festival!
CATEGORIA 2B:
Composizione, elaborazioni o arrangiamenti
su temi di ispirazione popolare
7
CATEGORIA 2D:
Composizione, elaborazioni o arrangiamenti
vocal pop-jazz, gospel e spirituals
Joy Singers
di Venezia
direttore: Andrea D’Alpaos
Gruppo vocale Ottavagiusta
di Schio (VI)
direttore: Valentino Carobin
Otto volte Festival!
Gioventù in Cantata
di Marostica (VI)
direttore: Cinzia Zanon
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Amazing Gospel Choir
di Este (PD)
direttore: Marica Fasolato
SEZIONE A
(Composizioni d’autore sacre e/o profane)
PRIMO CLASSIFICATO EX AEQUO
Coro femminile F. SANDI – di Feltre (BL)
Direttore: Maria Canton
Corale Zumellese di Mel (BL)
Direttore: Manolo Da Rold
SEZIONE B
(Composizioni, elaborazioni o arrangiamenti
su temi di ispirazione popolare)
PRIMO CLASSIFICATO
Corocastel
di Conegliano (TV)
direttore: Giorgio Susana
SEZIONE D
(Composizioni, elaborazioni o arrangiamenti
vocal pop-jazz, gospel e spirituals)
PRIMO CLASSIFICATO
PREMI SPECIALI
Joy Singers
di Venezia
direttore: Andrea D’Alpaos
♦ Premio speciale per la miglior
interpretazione di un brano nella Sezione A
LUX AETERNA di B. Schmidt
Corale Zumellese di Mel (BL)
direttore: Manolo Da Rold
RONDINE SUL FILO di G. Susana
Corocastel di Conegliano (TV)
direttore: Giorgio Susana
♦ Premio speciale per la miglior
interpretazione di un brano nella Sezione D
MAN ON THE MIRROR
di G. Ballard – S. Garrett / arr. A. D’Alpaos
Joy Singers di Venezia
direttore: Andrea D’Alpaos
Otto volte Festival!
♦ Premio speciale per la miglior
interpretazione di un brano nella Sezione B
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♦ Premio speciale per il direttore che
ha dimostrato particolari doti tecnicointerpretative
m.o GIORGIO SUSANA
del COROCASTEL di Conegliano (TV)
♦ Premio speciale per le migliori coreografie
Gioventù in cantata di Marostica (VI)
Direttore: Cinzia Zanon
♦ PREMIO DEL PUBBLICO 2014
Joy Singers di Venezia
direttore: Andrea D’Alpaos
Otto volte Festival!
PREMIO SPECIALE PER IL MIGLIOR PROGETTO
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IL RESPIRO DEL TEMPO - FM VOCAL GROUP di
Treviso
Motivazione: Si è distino con parere unanime della
Commissione artistica del Festival per la sua organicità e
pluridisciplinarietà. Già nel titolo è possibile assaporare
la bellezza del fare coro grazie ai due termini “respiro e
tempo” .
All’interno del progetto, esposto con semplicità ed
eleganza, vengono fatti coesistere più aspetti: la coralità,
la didattica, la sensorialità, la simbologia e i sentimenti
più intimi dell’animo umano.
♦ Segnalazioni (Miglior Progetto)
TRACCE di BELLEZZA
Coro NOTE ROSA
di Quinto di Treviso (TV)
Direttore: Fabiola Ciuffetti
I BELIEVE, Coltivo l’albero della vita che vorrei
GIOVENTU’ IN CANTATA
di Marostica (VI)
direttore: Cinzia Zanon
TERRA AMICA
Coro VALCAVASIA
di Cavaso del Tomba (TV)
direttore: Sabino Toscan
♦ PREMIO ASAC PER LA MUSICA
CORALE 2014
riconoscimento del mondo corale veneto
che l’ASAC attribuisce a una figura di spicco
del panorama corale regionale, per la
prestigiosa attività e il contributo al mondo
della coralità italiana e internazionale
GRAN PREMIO DELL’8vo
FESTIVAL CORALITA’
Corale Zumellese di Mel (BL)
Direttore: Manolo Da Rold
Otto volte Festival!
Maestro Pierangelo Valtinoni
11
Al Festival lo spettacolare
Coro Giovanile Italiano
Uno spettacolare Coro Giovanile Italiano
A sottolineare
il Festival del
Coralità come
momento
di
gioia e bellezza
artistica hanno
contribuito
anche i due
concerti,
incastonati
come brillanti
preziosi e a tratti commoventi per la meraviglia
profusa, nei quali si è esibito il pluripremiato Coro
Giovanile Italiano diretto con precisione e limpidezza
dal maestro Lorenzo Donati.
L’evento è stato ancor più reso straordinario e
carico di emozioni dal fatto che queste performance
siglavano per il Coro Giovanile Italiano la chiusura
di un percorso triennale, in attesa che la formazione
venga rinnovata nell’organico e nei direttori per il
nuovo ciclo a partire dal 2015.
Il coro CGI è infatti un progetto a carattere periodico
istituito dalla Federazione Nazionale Italiana delle
Associazioni Regionali Corali (Feniarco), composto
da una quarantina di coristi di età compresa tra i 18
e i 28 anni, selezionati su base nazionale.
Nel corso dei suoi 10 anni di vita il coro è stato
diretto da maestri prestigiosi (Filippo Maria Bressan,
Nicola Conci, Stojan Kuret). Nel triennio 2011-2014
il gruppo è guidato da due maestri di chiara fama,
Lorenzo Donati e Dario Tabbia. Il CGI ha realizzato
decine di concerti in Italia e all’estero. Sotto la
direzione di Donati e Tabbia il coro ha raggiunto un
livello di qualità eccellente, testimoniato anche dalle
onorificenze conseguite in varie occasioni: va citato
senz’altro il Primo Premio, oltre a vari Premi Speciali,
conquistato al prestigioso Concorso Internazionale
“Florilège Vocal” di Tours nel maggio 2014. A
ulteriore conferma del livello artistico raggiunto,
ma anche dell’eclettismo e della versatilità che
contraddistinguono questa formazione, nel giugno
dello steso anno il CGI ha inoltre potuto collaborare
con i Rolling Stones per il concerto realizzato al Circo
Massimo di Roma, eseguendo un brano con la storica
rock-band.
Avincente il repertorio proposto nella serata
vicentina, svoltasi il 24 ottobre 2014 nella chiesa
di Santa Maria in Araceli. Grande attenzione è stata
riservata ai compositori italiani, di varie epoche, a
partire da Monteverdi (“Domine, ne in furore tuo”),
passando per Ildebrando Pizzetti (“Agnus Dei” dalla
messa da Requiem) e Luigi Dallapiccola (“Il coro
12
dei malammogliati”) per finire con il “Veni Sancte
Spiritus” del compositore vicentino Giovanni Bonato
commissionato dalla stessa Feniarco.
Nella serata veneziana del 25 ottobre, all’interno
della splendida cornice della Scuola Grande San
Giovanni Evangelista, la polifonia cinquecentesca di
De Victoria e De Vivanco, affiancata al meraviglioso
“Cantique de Jean Racine” di Faurè ha giustamente
sottolineato il tema portante del concerto, un vero e
proprio “Sogno d’una musica fatta di spazio” acustico,
architettonico e temporale, approdando infine ai
compositori contemporanei di grande impatto e
fama internazionale quali Randal Stroope (“We
beheld once again the stars”), Morten Lauridsen
(“Se per havervi, oimè”
e “Sa Nuit d’Eté””)
chiudendo
infine
con lo spettacolare
“Leonardo dreams of
His Flying Machine” di
Eric Whitacre.
Uno spazio che si è
fatto
emotivamente
ampio anche con
l’inaspettato bis in
lingua veneta, una
toccante esecuzione
del brano “Na stela
alpina” del cantautore
vicentino
Davide
Peron, proposto nella
rilettura corale di
Lorenzo Fattambrini.
La presenza all’interno
del Festival del Coro
Giovanile
Italiano
come ospite, nella
sua più lucente e
sfavillante forma, ha
onorato ed abbellito
non solo lo spazio
della
meravigliosa
sala veneziana ma
anche le stanze del
cuore dei moltissimi
presenti all’evento: il
migliore dei modi per
celebrare così anche la
ricorrenza dei 35 anni
dell’ASAC e dei 30 anni
della Feniarco.
L’X-Factor corale:
appassionare, coinvolgere, incuriosire
di Alessandro Raschi
Intervista a Manolo Da Rold
Maestro, innanzi tutto complimenti a te e al tuo coro per i premi ottenuti al Festival della Coralità veneta,
in particolar modo per il Gran Premio. Grazie per aver accettato questa intervista per “Musica Insieme”,
in questo numero arricchita da un ampio spazio a questa ottava edizione Festival della Coralità veneta.
Da molti anni ormai la Corale Zumellese consegue importantissimi risultati ai concorsi a cui partecipa e
ottiene grandi soddisfazioni dalle attività che organizza sempre con un’attenzione mirata alla propria
crescita e alla condivisione delle proprie esperienze con gli altri gruppi e con direttori e coristi. Qual è
secondo te il segreto per mantenere alto il livello di un coro?
Tanti cori in vari occasioni ci evidenziano problematiche relative al ricambio generazionale dei propri
organici. Qual è il segreto di una Corale Zumellese giovane e dinamica e come selezionate i coristi per
ottenere un così apprezzabile qualità vocale?
Per la Corale Zumellese è di fondamentale importanza la presenza dei giovani del coro “Roberto Goitre” e
dei bambini del “Piccolo Coro” che permettono all’associazione un continuo rinnovo e una grande vitalità.
Io dico sempre che non possiamo pensare che i giovani vengano a cantare con i nostri cori soprattutto non
possiamo pretendere che ragazzi diciottenni o ventenni entrino in un gruppo di persone di età adulta con
diversità di interessi di linguaggio di passioni, com’è possibile che un giovane che fino a ieri ha guardato Xfactor
capisca e faccia proprio un linguaggio particolare e complesso come quello del mondo corale? Il problema
poi si fa più serio con i cori virili con repertorio popolare, un mondo meraviglioso, ma estremamente lontano
dalla sensibilità comune dei ragazzi per tematiche trattate e peculiarità del repertorio. C’è solo una soluzione,
dobbiamo essere noi ad andare a prendere i ragazzi o meglio i bambini (nelle scuole, negli oratori ecc), fare
in modo che il coro diventi un momento di ritrovo tra giovani di età omogenea; il compito di noi direttori è di
L’X-Factor corale
Innanzitutto sono io che ringrazio
te, caro presidente Alessandro,
per questo spazio. E’ vero, La
Corale Zumellese è un coro che
da tempo continua a lavorare
con risultati positivi sia in ambito
concertistico che competitivo,
i motivi sono essenzialmente
due, in primo luogo un lavoro
costante, assiduo e meticoloso;
un estenuante ricerca su noi
stessi, un’attenzione assoluta
all’intonazione, alla tecnica vocale,
un intenso lavoro sul fraseggio,
sulla filologia e sul rapporto
comunicativo coro – direttore;
in secondo luogo un’attenzione
particolare verso coloro i quali
hanno qualcosa da insegnarci, mi
riferisco ai tantissimi cori che, per
vari motivi, arrivano a cantare da
noi a Mel, ma anche ai cori che si
esibiscono vicini e lontani rispetto al nostro paese e da cui noi traiamo insegnamenti e ispirazione; cori veneti,
italiani e stranieri, polifonici o con repertorio popolare. Di fondamentale importanza sono anche le attività di
formazione e di incontro con compositori, direttori e esperti in vari ambiti organizzati da noi, o dall’ASAC o da
altri gruppi, questi incontri ci aiutano a crescere e migliorare.
13
appassionare, coinvolgere, e incuriosire accompagnando questi ragazzi per mano nell’universo della musica
corale, essi si appassioneranno sempre di più e alla fine saranno loro a venire da noi dicendo: - “sai che c’è il
coro della SAT che canta qui vicino?” oppure:- “Ho sentito un nuovo brano di Ola Gjielo perché non lo facciamo
anche noi”? … queste sono soddisfazioni vere per un maestro. Non esiste selezione nella Corale Zumellese,
non esistono “aggiunti” professionisti o provenienti da altri cori, studenti di canto (magari qualcuno si è messo
a studiare in un secondo momento); esiste solo la formazione corale nei vari settori dell’associazione che è
amatoriale, spirito di gruppo, e rispetto assoluto per chi ti canta a fianco.
Cos’ha significato per te e per tutta la Corale Zumellese questa vittoria del Gran Premio al nostro festival
regionale?
La vittoria del Gran Premio
della Coralità Veneta per la
Corale Zumellese, per me,
ma credo per qualsiasi coro,
significa molto, moltissimo!
Innanzitutto il coronamento di
un lavoro lungo e meticoloso,
chi mi conosce sa quanto io
diventi pretenzioso e maniacale
prima di avvenimento corale
importante, ma soprattutto è
motivo di gioia e di orgoglio
sapere che una giuria di
altissimo livello ritenga che il
coro possa essere considerato
vincitore tra una schiera
di compagini corali tutte
estremamente preparate ed
eccellentemente dirette da
maestri di grande valore. Poi
si sa che i cori hanno momenti
di maggior resa artistica e
momenti di difficoltà dovuti
a vari motivi, spesso legati a mutazioni di organico, è un po’ come nelle aziende, è proprio nei momenti di
difficoltà che bisogna investire, ricreare nuovi equilibri, nuovi repertori lavorando nella gioia e nella serenità.
Hai avuto l’opportunità partecipare a due categorie, ottenendo oltretutto due eccellenze. Hai potuto
quindi ascoltare numerosi tra i partecipanti alla competizione. Che idea ti sei fatto sulla coralità veneta
e cosa pensi del futuro artistico dei nostri cori?
L’X-Factor corale
Io sinceramente sono rimasto impressionato dal livello del concorso, come dicevi all’inizio neppure ai concorsi
nazionali più blasonati si riscontra un numero di cori di eccellenza così elevato, e se pensiamo che stiamo
parlando di una competizione regionale questo fa molto riflettere e trarre conclusioni assolutamente positive
sulla coralità veneta e sul suo futuro artistico. Solamente una decina di anni fa il livello medio dei gruppi
non era così alto, vi erano certamente dei gruppi di punta, ma nella media il cammino fatto è stato molto. La
parola “Sviluppo” compresa nell’acronimo ASAC ha avuto in questi anni un compimento totale del proprio
significato e del messaggio intrinseco. Ho visto un esercito di direttori giovani preparatissimi, molti diplomati
al conservatorio e moltissimi hanno approfondito le loro competenze proprio grazie alle opportunità date
anche dalla nostra associazione. Io sono estremamente felice di essere un “vecchio” direttore ASAC nonostante
non abbia compiuto ancora quarant’anni… questo significa molto!
Secondo te è importante per un coro partecipare ad un concorso? Che significato ha la competizione in
ambito musicale?
14
La competizione in ambito musicale non ha alcun significato. Chi partecipa ad un concorso con spirito
puramente competitivo non ha capito nulla di cosa significhi fare musica. Un coro potrebbe benissimo essere
un coro di riferimento e di ottimo livello senza mai partecipare ad un concorso (ce ne sono molti di cori così
anche in Italia), il concorso non è un fine, è un mezzo. Si va ai concorsi per capire a che punto di preparazione
è arrivato il gruppo; si va al concorso per affinare la propria preparazione (il lavoro che si fa per un concorso
non lo si fa per un normale concerto); al concorso, perché no, ci si va per autopromuoversi per farsi conoscere
e farsi sentire. Al concorso si va…. anche per fare festa con amici e colleghi, in particolar modo a questo festival
il clima di amicizia e di gioia si è respirato appieno.
Come direttore di coro, musicista e compositore impegnato su vari fronti e livelli, quali criticità e quali
pregi evidenzi nella coralità veneta e quali prospettive di sviluppo?
Credo che si stia facendo un ottimo lavoro sui giovani con iniziative stupende come il meeting di Bassano del
Grappa sotto l’attenta e preparata guida di Cinzia Zanon, questo splendido lavoro a mio avviso dovrebbe essere
svolto in maniera ancor più capillare con un ruolo più decisivo delle consulte provinciali all’interno degli Istituti
Comprensivi, le scuole civiche di musica e i cori voci bianche esistenti anche quelli non iscritti all’associazione.
Sia i vertici della FENIARCO sia le commissioni artistiche delle associazioni regionali si lamentano tanto che
i cori eseguono poco i compositori italiani, è vero, però i compositori in Italia per essere conosciuti devono
autopromuoversi, devono pagare per pubblicare un opuscolo o un libretto con le loro partiture, all’estero
le associazioni, penso solamente all’ACDA negli USA, promuovono i propri compositori in maniera efficace,
incentivando le case editrici con contratti di collaborazione e promozione, mettendo in contatto autori e
direttori, promuovendo commissioni di brani e concorsi di composizione ove sia fondamentale il requisito
di eseguibilità delle partiture e soprattutto premiando i compositori meritevoli la cui musica è caratterizzata
da funzionalità, bellezza ed equilibrio. i compositori italiani non hanno bisogno di qualche pubblicazione
sporadica o di file PDF sparpagliati nei siti. Lo so che è retorico e banale dire questa frase ma “bisogna fare
sistema” tra il mondo degli autori e quello degli esecutori.
Non lo dico per captatio benevolentiæ nei confronti del Presidente dell’ASAC che mi sta intervistando in questo
momento, ma io, nonostante la febbre e l’influenza, a questo festival mi sono divertito molto. Tutto si è svolto
con estrema regolarità e puntualità, l’organizzazione è stata esemplare in particolare modo mi rivolgo ai ragazzi
dello staff organizzativo che hanno lavorato alacremente e con estrema precisione. La sala poi era spettacolare
sia dal punto di vista estetico
che acustico. I Concorsi Corali
andrebbero fatti sempre in
luoghi come questo non in
tristi sale polifunzionali o in
teatri dall’acustica secca e
svilente. Spero che le prossime
edizioni del festival proseguano
sull’esempio di Venezia e mi
auguro con tutto il cuore che
l’ASAC Veneto prosegua il lavoro
intrapreso in questi ultimi anni
in cui i temi della formazione
giovanile, e della formazione
dei direttori sono stati la chiave
di svolta per una evidente
crescita di qualità artistica e
di attenzione nei confronti del
mondo corale.
Grazie a nome dei nostri lettori per la tua disponibilità e l’augurio sincero di tanti successi futuri e
traguardi prestigiosi a te e alla Corale Zumellese.
L’X-Factor corale
Puoi darmi le tue impressioni sull’organizzazione di questo VIII Festival della Coralità Veneta? Come ti è
sembrata la sala? Hai qualche suggerimento da darci?
15
Un solo consiglio ai cori:
continuate così!
di Pasquale Veleno (Presidente Giuria 8vo Festival della Coralità Veneta)
la promozione delle realtà corali della regione, ha
curato la realizzazione del Festival con un’attenzione
al dettaglio e una pianificazione organizzativa tali
da costituire un esempio e un modello per chiunque
si voglia confrontare con un compito altrettanto
articolato e complesso. Ma i meriti dell’ASAC –
permettetemi di dirlo con molta semplicità – non si
esauriscono nell’allestimento di un “evento”. Anzi, è
avuto l’onore e la grande responsabilità di presiedere
– che ha constatato un crescente livello tecnico
diffuso e un’attenzione ai valori musicali ed estetici
degna di quella che si può a buon diritto definire la
Regione dei Cori. Perché se è vero che sono stati alla
fine dieci quelli ammessi alla categoria più prestigiosa
(o “d’eccellenza”), è pur vero che un simile livello
artistico non nasce dal nulla e non nasce per caso.
La presenza in Veneto di un enorme numero di
cori – il solo elenco di quelli associati all’ASAC ne
conta più di quattrocento – testimonia l’esistenza
di un humus tanto fertile quanto indispensabile alla
crescita e alla fioritura delle “punte di diamante”. La
giuria del Concorso ha lavorato con grande sintonia e
affiatamento, chiamata com’era al compito non facile
di scegliere, alla fine, quale compagine sarebbe
risultata vincitrice del Gran Premio. Alla fine la
scelta è confluita sulla Corale Zumellese, diretta dal
maestro Manolo da Rold.
L’ASAC, rappresentata e ispirata dal Presidente
Alessandro Raschi, forte di un’esperienza consolidata
e di un impegno costante per il coordinamento e
proprio nel rifiuto della logica dell’evento occasionale
in favore di un lavoro incessante di formazione e
sensibilizzazione verso l’arte del canto corale e della
direzione di coro che va ricercata la chiave della
buona riuscita di questa manifestazione: non posso
non ricordare a questo proposito l’esperienza, per
molti aspetti esemplare, dei Corsi residenziali per
direttori di coro organizzati a Mel e di quelli biennali
dell’Accademia di Direzione Corale Piergiorgio Righele.
Per me, non veneto, il panorama ricco e promettente
che mi si è presentato sin dal primo contatto con la
realtà di questa regione costituisce l’esempio ideale
da cui trarre insegnamento. In un contesto nazionale
in cui non solo la musica corale, ma tutta la musica
d’arte e la cultura in generale appaiono sempre più
svalutate e dimenticate, il circolo virtuoso innescato in
Veneto dall’ASAC è in netta controtendenza e consente
di guardare al futuro con un po’ di ottimismo.
Al termine di questa memorabile festa del canto corale
che è stato il Festival gli amici dell’ASAC mi hanno
chiesto cosa consiglierei io per migliorare ancora. Non
ho potuto rispondere altro che: continuate così!
Continuate così!
Si è svolta il 25 e 26 ottobre presso la prestigiosa
sede della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista
a Venezia la fase competitiva deIl’8° Festival della
Coralità Veneta, con il patrocinio del Comune di
Venezia e della regione Veneto. Il concorso si è
svolto con soddisfazione di tutti: del pubblico degli
appassionati, che ha potuto apprezzare un’offerta di
proposte corali davvero ampia, e della giuria – che ho
16
Vivi il Festival
Lo StudyTour a Venezia
VIVI IL FESTIVAL
Study tour di formazione
e aggiornamento per direttori
e allievi direttori di coro allo
Venezia.
Scuola Grande
di S. Giovanni Evangelista
25 e 26 ottobre 2014
Tutor M° Mario Lanaro
8° FESTIVAL DELLA CORALITÀ VENETA
design Tomomot
ASSOCIAZIONE PER LO SVILUPPO
DELLE ATTIVITÀ CORALI
Via Vittorio Veneto 10, 31033 Castelfranco Veneto
T (+39) 0423.498941 — F (+39) 0423.465022
[email protected] — www.asac-cori.it
tomomoT
Vivi il Festival: l’ho vissuto in modo davvero
particolare!
Due giornate dentro uno scrigno delle meraviglie
qual è la Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista:
una macchina del tempo per un viaggio nell’arte. Ho
assaporato un doppio “dietro le quinte” nell’osservare
e ascoltare direttori e cantori in gara, a loro volta
osservati ed ascoltati dai maestri della giuria. Il
mio compito era quello di mettere in sintonia una
quindicina di colleghi musicisti, partecipanti allo
Study-tour, di dare loro - quale tutor - alcuni spunti
per un confronto attento e motivato.
Qualcuno ci ha definito la “giuria ombra”: seduti in
prima fila, dietro al tavolo dei maestri, noi sedici
a sfogliare le nostre partiture. Una posizione
privilegiata: né giudici, né giudicati, ma eccellenti
spettatori ad ascoltare con orecchio attento. Tra
un’audizione e l’altra anche per noi era riservata una
sala dove ci si ritirava per confrontare le nostre idee.
Valutare un’esecuzione non è come correggere un
questionario di scuola guida: nessun errore per
il massimo punteggio e poi a scalare, in base alle
risposte errate. Entrano in gioco molti criteri come
accordatura, intonazione, pronuncia, vocalità,
interpretazione, linguaggio, autore, stile, organico
e gesto. Dover tradurre in numeri il rincorrersi
di un’imitazione tra le voci o un ritmo swing, la
delicatezza di un suono a bocca chiusa o la potenza
di un passaggio omoritmico è sempre difficile. Non
solo. Nella somma rientra anche lo sguardo teso
del direttore e dei cantori ad inizio performance
che si scioglie dopo l’ultimo accordo, il diapason da
controllare a fine esecuzione, la freschezza del mattino
e l’inevitabile stanchezza che si va accumulando,
sapere che quel coro è abituato alla competizione
mentre l’altro è alla sua prima esperienza.
Il compito dello Study-tour non era quello di
formulare una graduatoria, ma di pronunciarsi a
porte chiuse approfittando di una ghiotta occasione:
l’esecuzione dal vivo di ventitré cori con un percorso
segnato da una novantina di brani. Gli interventi
toccavano aspetti puramente musicali, tecnici, con
dati oggettivi sulla prassi esecutiva, sulla precisione
grafica di alcune partiture e la poca chiarezza di
altre; sulla vocalità e regìa interpretativa. Il confronto
si spostava poi in un ambito più soggettivo, ma
altrettanto importante: l’abilità del direttore nella
scelta del repertorio (felice o infelice, adatto o
inadatto) il sorriso dei cantori (spesso assente,
ma si sa… la competizione!); la delicatissima fase
dell’intonazione ad inizio brano e la chiusura dove
l’ultimo suono deve rimanere se non nell’aria
(l’ampio salone è acusticamente perfetto ma non
regala nessun aiuto) nel cuore di chi ascolta, giuria
compresa. Parole attente, scambi di vedute misurati,
alternati a simpatiche sottolineature.
Il Festival ha rappresentato una splendida occasione
per sfogliare il catalogo della vitalità corale veneta e i
gruppi in gara hanno confermato un livello che rimane
mediamente alto. Ho gradito molto l’invito dell’amico
Pierluigi Comparin e del Presidente Alessandro Raschi
a vivere due giornate ricche di musica e di emozioni,
grazie alla bella presenza di quindici direttori
molto motivati, una giuria puntuale e competente
ed una splendida organizzazione. Si è trattato di
una grande festa della musica corale, occasione di
incontro tra cantori, direttori e appassionati. Credo
che progettualità come lo Study-tour arricchiscano
l’evento in modo intelligente e prezioso.
Study Tour
di Mario Lanaro
oteneV
2
ti.iro
17
Study Tour
“Se dovessi dare il titolo al mio resoconto, potrebbe essere questo:
dentro il concorso corale. Ma proprio dentro, non a lato o a fianco.
È stato come aver l’occasione di
aprire un orologio prezioso e guardarne i meccanismi: la commissione attentissima presa dalla responsabilità di giudicare partecipanti
di altissimo livello, i cori e i coristi
trepidanti ed emozionati, la cornice meravigliosa della sala affrescata dal Tiepolo e Tintoretto. E noi,
corsisti, invitati dal M° Lanaro, lì
dentro, a gustare una bellezza sovrabbondante. E ad imparare, discutendo, confrontandosi, soprattutto ascoltando e guardando. Ma
anche analizzando e descrivendo
la cosa non si riesce a dire quel di
più che solo la musica di così alto
respiro comunica. Vari ed eterogenei i repertori e i tipi di cori, ma
che bello quando gli arrangiamenti sono di canzoni italiane, nella
nostra lingua che tutto il mondo
invidia.. E perché non incentivare
in qualche modo appunto l’esecuzione di canzoni italiane?
Un grazie al M° Lanaro e al Presidente Alessandro Raschi: è così che
si sviluppa l’attività corale, accendendo il desiderio.”
Davide Zagoli
nco Veneto
5022
ac-cori.it
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“Una nota dolente sulle premiazioni del festival: i bambini hanno pagato per scelte didattiche non dipendenti da loro. Alla sera mi sono
immaginata con quanta amarezza
siano potuti tornare a casa i bambini del coro Gioventù in cantata.
Al di là della coreografia avevano
cantato bene e forse una menzione
per l’interpretazione, non solo per
la coreografia, se lo sarebbero meritato.
Penso anche che oltre a premiare
il vincitore all’interno delle singole
sezioni si sarebbe potuto comunicare il secondo e terzo classificato,
aumentando la suspence e dando
anche forse maggiore percezione
al pubblico sui parametri di valutazione della giuria.
La Corale Zumellese nel concerto
serale per il primo premio mi ha
convinto per la sua capacità interpretativa, ha saputo concentrarsi
sulla performance liberandosi dal
timore della giuria.
Rispetto al Concorso Corale di Vittorio Veneto è mancata la parte
divulgativa riguardo alla qualificazioni e premiazioni dei cori su
Facebook, oggigiorno grande cassa di risonanza degli eventi corali.
Ultima considerazione, perché la
più importante: mi sono sentita
una privilegiata. Poter seguire il
festival dal suo interno ti fa rendere conto di quante componenti
entrino in gioco, sia per la giuria,
che per i cori e lei è stato una guida
che ci ha condotti con tatto e humor in questa continua altalena di
emozioni.”
Lucia Santi
“L’unica cosa che sento di dire è
l’auspicio che questo tipo di iniziative vengano organizzate il più
spesso possibile in quanto occasione di incontro, crescita e confronto
per tutti.”
Maurizio Santoiemma
“A proposito dello Study Tour vorrei sottolineare che, a mio avviso, è
stata un’esperienza positiva perché
ci ha permesso non solo di ascoltare i cori che si sono esibiti usufruendo di suggerimenti e consigli
utili da parte del maestro su come
e cosa ascoltare, su prassi esecutive
repertori, vocalità e quant’altro.
E’ stata anche un’interessante opportunità di incontro e confronto
tra i partecipanti.
Per finire, il maestro in modo simpatico ma competente ci ha fornito
spunti di studio e lavoro con i nostri
cori, mettendoci generosamente a
disposizione diverse sue partiture.
Certamente occasioni come queste
meritano di essere riproposte come
avvenimenti collaterali a festival e
concorsi.”
Fabiola Ciuffetti
omomot
Il Festival della coralità veneta:
occasione per affermarsi e crescere
In un momento di grande difficoltà e cambiamento
per la nostra Associazione, ho cominciato a lavorare
ad un nuovo progetto per il Festival della Coralità
veneta tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006, anno
in cui poi sono stato eletto per la prima volta alla
Presidenza ASAC. Il Festival era stato ripreso da
una manifestazione già realizzata in precedenza e
nacque da una precisa richiesta e indirizzo dell’allora
Assessore alla Cultura della Regione Veneto. Furono
realizzate tre edizioni adottando la formula che
prevedeva tre tornate di audizioni, organizzate
a livello interprovinciale, con concerto finale di
cinque cori finalisti selezionati dalla Giuria. La Giuria
era composta da musicisti veneti e presieduta dal
Presidente dell’ASAC. I cori potevano iscriversi con
un programma libero non essendo previste categorie
per repertorio od organico. Le indicazioni sul
repertorio riguardavano la preferenza verso i brani
di area veneta, sconsigliando repertori “totalmente
in lingua straniera”, anche questo su richiesta
dell’assessorato regionale. Questa impostazione,
che pure aveva visto concretizzarsi tre belle
edizioni con la partecipazione di numerosi gruppi
corali, non mi convinceva del tutto e credevo nella
necessità di rivedere il bando di questa importante
manifestazione per darle una connotazione nuova
e più rispondente alle validissime finalità previste:
favorire la crescita e l’affermazione dei cori veneti,
stimolare e valorizzare nuove esperienze nel campo
della composizione e dell’esecuzione corale sacra e
profana, promuovere repertori nuovi e tradizionali,
colti e d’ispirazione popolare. Grazie alle numerose
esperienze avute assistendo e partecipando a Festival
e Concorsi nazionali e internazionali, al confronto
con musicisti e organizzatori unitamente al lavoro
con la Commissione Artistica e il Consiglio Direttivo,
ho potuto provvedere al varo di un nuovo bando e
avviare la manifestazione prevista già nello stesso
2006.
Il nuovo progetto prevedeva innanzi tutto la
realizzazione dell’iniziativa, a cadenza biennale, in
un’unica giornata e in un’unica città, fin da subito
pensata come itinerante tra le città capoluogo
del Veneto. La scelta di un’unica giornata è stata
determinata dalla necessità di dare una maggiore
incisività e visibilità del Festival, impattando in
modo significativo sulla città interessata grazie alla
possibilità di fare “massa critica” con i numerosi
cori presenti a un evento così concepito. Non da
trascurare i vantaggi di carattere organizzativo
concentrando l’evento in un unico luogo. Un
ulteriore importante effetto determinato da questa
Il Festival come occasione per crescere
di Alessandro Raschi (Presidente ASAC)
19
Il Festival come occasione per crescere
scelta è la conseguente necessità di coinvolgere e
responsabilizzare le Consulte provinciali via via
interessate, affrontando una nuova esperienza
utile a “tarare” anche altre iniziative sul territorio
e a dare un impulso di entusiasmo e un maggiore
senso di appartenenza. Dopo l’ultima edizione con la
formula iniziale, conclusasi a Rovigo con il concerto
conclusivo nel 2004, con la nuova impostazione il
Festival si è tenuto a Belluno nel 2006, Verona nel
2008, Vicenza nel 2010, Treviso nel 2012 e Venezia
nel 2014. Il prossimo appuntamento è previsto a
Padova nel 2016.
A partire dal Festival del 2006 viene nominata una
Commissione Artistica, composta da musicisti veneti
scelti tra i Commissari e i Consulenti Artistici ASAC,
incaricata di vagliare l’ammissione dei cori che
presentano domanda di iscrizione e di esprimere
i giudizi sui progetti musicale che ciascun coro è
tenuto a presentare e relazionare. La Commissione
assegna il “Premio per il miglior progetto” e segnala
i progetti più interessanti, valutando tra quelli di
tutte le categorie e sezioni del Festival. La Giuria
invece viene scelta al di fuori della Regione Veneto.
Questo aspetto, ora in parte superato ma che in quel
momento ho ritenuto molto importante, sottolineava
l’esigenza che il giudizio fosse il più possibile tarato
su livelli qualitativi nazionali e non locali. E’ una
scelta che deriva dalla semplice ma fondamentale
considerazione che, visto il livello qualitativo
raggiunto a livello nazionale e internazionale da
molti cori veneti, i cori vincitori del Festival della
coralità veneta dovessero esser espressione di tale
livello, evitando ragionamenti legati al territorio che
una giuria “locale” difficilmente può evitare di fare.
Da sempre, nel briefing iniziale con la Giuria del
Festival, ho richiesto una valutazione che ponesse
come parametro di riferimento per il raggiungimento
dei primi posti in classifica del Festival un valore
comparabile a quello espresso nelle posizioni di
vertice raggiunte nei migliori concorsi nazionali.
Abbassare l’asticella non avrebbe fatto un buon
servizio alla coralità veneta che in questo modo
può vedere nel raggiungimento delle posizioni
di eccellenza al Festival un risultato di assoluto
prestigio e valore, come è giusto che sia. Nelle ultime
edizioni del Festival la Giuria comprende un membro
della Commissione Artistica ASAC per avere sempre
un collegamento diretto con l’organo istituzionale
artistico più importante dell’Associazione. Un altro
membro della Giuria è il direttore del coro vincitore
del Gran Premio nella edizione precedente, per
offrire la possibilità a un musicista sicuramente
di valore e competente di fare una importante
esperienza all’interno di una Giuria importante e
contemporaneamente avere in essa un riferimento
diretto con la coralità veneta più avanzata, attiva e
impegnata.
Nell’edizione 2006 la manifestazione assume quindi
20
Il Festival come occasione per crescere
per la prima volta una connotazione competitiva, con
una classifica e premi ai primi tre classificati di ogni
sezione oltre al Gran Premio, assegnato nel concerto
finale fra i cori classificati nelle prime tre posizioni
di ciascuna sezione. Nelle edizioni successive viene
inserita la suddivisione in fasce, senza classifica, con
concerto finale dei cori classificatisi nella fascia di
eccellenza, superiore a 90 centesimi. Nel 2008 le fasce
furono quattro, ridotte nell’edizione successiva a tre
eliminando la fascia sotto i 70 centesimi. Nell’attuale
edizione del bando viene reinserito il premio ai
cori con il più alto punteggio di ciascuna sezione
e vengono resi noti ai direttori dei cori i valori dei
punteggi della classifica. E’ una decisione non di poco
conto che vuole evidenziare maggiormente i valori
dei punteggi raggiunti, indipendentemente dal Gran
Premio che altrimenti poteva apparire come l’unico
riconoscimento importante. Il raggiungimento della
fascia di eccellenza, oltre 90 centesimi, è già un
risultato di assoluto rilievo. La formula competitiva
del Festival deriva dalla convinzione che attraverso
un positivo confronto, che non va confuso con
rivalità, sia possibile offrire ai cori maggiori stimoli
alla crescita, fornendo contemporaneamente dei
parametri di valutazione il più possibile oggettivi.
Vengono inoltre forniti ai direttori indicazioni utili
alla verifica del lavoro svolto, della qualità raggiunta
e dei margini di miglioramento possibili. Da
considerare poi che affrontare una manifestazione
che prevede una severa e puntuale valutazione da
parte di importanti esperti, impone al direttore e
al coro che affronta seriamente la sfida, un lavoro
con una attenzione e una metodologia di approccio
che indipendentemente dai risultati di classifica
poi raggiunti portano ad una crescita artistica e
di consapevolezza. Per quanti non si sentissero in
grado di cimentarsi nella competizione ma volessero
comunque fare un’esperienza in un contesto di
prestigio con un criterio diverso da quello della
classica rassegna corale, dalla quinta edizione nel
2008 è stata inserita la Categoria 1, non competitiva.
Questa categoria prevede l’audizione alla presenza
di una Commissione d’Ascolto, selezionata tra i
nostri Consulenti Artistici, che esprime dei giudizi
scritti inviati poi al direttore. Questo nuova categoria
contribuisce quindi ad ampliare la platea di interesse
della manifestazione dando a tutti i cori la possibilità
di farsi notare e compiere una nuova esperienza.
Una ulteriore e importante novità ha riguardato la
possibilità dei cori di iscriversi in sezioni differenti.
Le sezioni previste nell’edizione 2006 furono
tre: Sezione A: Composizioni d’autore sacre e/o
profane - Sezione B : Composizioni, elaborazioni
o arrangiamenti su temi di ispirazione popolare
- Sezione C : Composizioni per cori di voci bianche
e scolastici. Questa suddivisione in sezioni è stata
mantenuta fino all’edizione 2014, anno che ha visto
l’introduzione di una nuova sezione, la Sezione D,
21
Il Festival come occasione per crescere
Composizioni, elaborazioni o arrangiamenti vocal
pop-jazz, gospel e spirituals, presente però fin dal
2008 all’interno della categoria B. E’ stata la risposta
che si è voluta dare alla presenza al Festival di un
numero importante e di qualità di cori con progetti
classificabili in questo genere corale, praticato
oramai da un numero significativo di gruppi. Per i
cori voci bianche e scolastici è sempre stato indicato
un preciso limite di età dei componenti, fissato in 14
anni. La suddivisione in diverse sezioni consente ai
cori di esprimersi a confronto tra cori con repertori
il più possibile omogenei, offrendo l’opportunità
eventualmente di affrontare anche più sezioni
contemporaneamente, per i cori abituati a spaziare in
repertori diversi. E’ importante sottolineare che dal
momento in cui la Commissione Artistica del Festival
ammette i cori a partecipare, l’ASAC attraverso la
Giuria non esprime giudizi sul repertorio presentato
dai cori ne deve e vuole indicarne di migliori o peggiori
anche se la difficoltà del repertorio presentato
rimane un parametro di valutazione importante. I
giudizi espressi riguardano il livello artistico dei cori
nel contesto all’interno del quale si presentano e la
capacità di interpretare al meglio il repertorio con cui
si esprimono. E’ una sottolineatura molto importante.
Al termine di ogni Festival della Coralità Veneta infatti
ho sempre trovato chi negativamente intravedeva
nell’attribuzione del premio l’indicazione da parte
dell’ASAC di una direzione di repertorio a scapito di
altri. Gli stessi risultati del Festival di questi anni,
attribuiti tra le diverse sezioni, smentiscono da soli
questa ipotesi, antitetica alla visione dello sviluppo
delle attività corali che caratterizza l’ASAC in cui
credo e per cui ho lavorato, in piena sintonia con la
Commissione Artistica e il Consiglio Direttivo.
Un altro aspetto importante è rappresentato dalla
dichiarazione di amatorialità, una dichiarazione che
non solo prevede di notificare la non professionalità
del coro ma anche che il coro presente in concorso
è composto da cantori membri del coro. Questo non
vuol dire che non possano esserci dei professionisti
all’interno del coro, ma che se sono presenti lo sono
perché parte effettiva del gruppo, per pura passione
del canto, come per qualsiasi corista. Ovviamente non
ci si può basare che sulla buona fede di chi presenta
tale documento ma è un importante segnale per
attestare l’importanza che i giudizi vengano espressi
a gruppi reali e non “dopati” appositamente per
l’occasione. E’ una pratica a cui si assiste spesso alle
competizioni corali, per onor del vero non sempre con
risultati soddisfacenti. Se agire con questo “trucco”
può servire al direttore a raggiungere un risultato
di prestigio con minore fatica e impegno, spesso a
suo unico vanto, verrebbero svilite per contro molte
delle finalità del Festival di crescita e sviluppo della
coralità.
Per dare ulteriore spinta a proseguire il lavoro
svolto e portarlo in evidenza anche in un panorama
22
Il Festival come occasione per crescere
nazionale, sfruttando le sinergie con l’importante
Concorso Nazionale Corale di Vittorio Veneto, l’ASAC
ha voluto dare un consistente incentivo economico ai
cori giunti in eccellenza per la partecipazione a questa
manifestazione nell’edizione dell’anno successivo a
quello del Festival. Un modo anche per collaborare
con Vittorio Veneto e arricchirne la partecipazione
con cori di alto livello. Per la prima volta quest’anno è
stato inserito anche nel Festival lo “study tour” che da
due anni viene proposto anche al concorso vittoriese.
Ottimo successo di iscrizioni ed entusiastici consensi
dei partecipanti a “Vivi il Festival”, opportunità data a
maestri o coristi musicalmente preparati per seguire
con l’ausilio di un tutor tutte le audizioni e i concerti
della categoria competitiva. Ai partecipanti sono state
fornite le partiture di tutti i brani eseguiti e riservati
posti a sedere in posizione privilegiata d’ascolto. Il
M° Mario Lanaro, tutor dell’iniziativa, ha lavorato
prima, dopo e durante le pause delle audizioni con
gli iscritti a “Vivi il Festival”, analizzando le partiture,
la prassi esecutiva, commentando con loro quanto
ascoltato e visto. Un importante occasione per
aumentare ulteriormente le persone interessate e
stimolate da questa nostra grande manifestazione
corale, avvicinarne molte all’esperienza del concorso
e diffondere contemporaneamente una gran quantità
di bella musica.
L’edizione appena conclusa è stata veramente
galvanizzante per la qualità percepita delle audizioni,
il clima di fremente entusiasmo e voglia di far bene,
per la bellezza dei luoghi e la perfetta organizzazione
logistica. Anche questa edizione è stata occasione di
insegnamento e verifica delle scelte organizzative.
Sono sempre possibili margini di miglioramento e la
continua attenzione e analisi di tutti gli aspetti artistici
e organizzativi non può che influire positivamente
nelle prossime. L’8° Festival della Coralità Veneta
per la prima volta è stato realizzato, con successo,
in due giorni successivi per la categoria competitiva,
scelta ipotizzata già nel bando e concretizzatasi poi
per il numero elevato di cori iscritti. Si è utilizzato
un unico e prestigioso ambiente per tutte le sezioni,
ponendo tutti i cori nelle stesse condizioni durante
le audizioni. La categoria 1, non competitiva, è stata
invece concentrata in un’unica giornata e location,
anche in questo caso con risultati molto positivi.
Questo Festival è stata anche l’occasione per ospitare
il Coro Giovanile Italiano, reduce dai successi di
Tours e alla fine del suo percorso artistico prima del
totale rinnovo, in due bellissimi concerti, a Vicenza e
a Venezia, per festeggiare i 35 anni dalla fondazione
dell’ASAC e il 30° anniversario di Feniarco.
Non sarà facile trovare in futuro location paragonabili
a quelle utilizzate a Venezia ma certamente è da
perseguire la ricerca per le prossime edizioni di spazi
di prestigio, adeguati sia dal punto di vista acustico
che scenico, per ospitare con la dignità che merita una
espressione artistica musicale di elevato livello come
23
Il Festival come occasione per crescere
quella rivelata dal nostro Festival. Negli anni abbiamo
constatato un sempre maggior numero di cori di
grande qualità distribuiti in tutte le sezioni previste,
testimonianza di un grande lavoro per la crescita e
approfondimento svolto dai nostri direttori e dai
cori. Sono convinto che il grande impegno dell’ASAC
nel costruire opportunità formative e concertistiche
sia tra le motivazioni alla base di questo formidabile
e positivo sviluppo e che anche il Festival sia parte
integrante di questo grande disegno. L’insegnamento
allo studio e alla ricerca della qualità artistica che il
Festival ci offre può essere un importante impulso
per un offerta corale diffusa sul territorio sempre
più attenta e preparata nel proporre la propria
arte al pubblico, conquistando sempre di più lo
spazio e la dignità che la musica corale merita nel
panorama artistico e culturale. Una presenza ancora
più importante e necessaria in periodi difficili come
quello che viviamo.
24
L’universo logistico dietro
le quinte di un Festival Corale
Per la consulta di Venezia è stata una sfida portare
il festival nella città d’acqua.
Fortemente voluto,
abbiamo lavorato un anno per riuscire a creare questo
meraviglioso evento.
Un evento così è estremamente
complesso ed articolato, richiede molto tempo per
cercare le location adatte a far cantare i vari gruppi,
ad ospitarli e al contorno di esperienze che si vuole
dare ai partecipanti.
Ma non c’è solo questo: il Festival della Coralità
Veneta è la manifestazione più importante per la
nostra Associazione, è un momento di confronto
tra realtà corali e maestri di grande spessore. È un
momento di crescita, perché nessuno è già arrivato,
tutto è in continua evoluzione e sono proprio i
confronti a mandare avanti il progresso; per questo
dobbiamo lavorare molto duramente affinché le
amministrazioni capiscano e valorizzino questo e
tutte le iniziative dell’Asac.
Il festival ha l’obbligo di essere un’occasione oltre che
competitiva, di formazione per coristi e direttori; e io
spero che questa edizione abbia dato a tutti qualcosa
da portare a casa.
Personalmente è stata una bellissima esperienza
poter plasmare assieme al mio collega Rolando Basso
questo Festival che se da un lato già in partenza
aveva molte incognite (il tempo, la possibile acqua
alta, gli orari dei mezzi di trasporto pubblico, il ticket
di ingresso alla città per i pullman..), dall’altro ha
rivelato lo splendore della città, la sua grandissima
versatilità e accoglienza per popoli e culture aprendo
le sue porte a tantissimi cori di grandissima qualità e
spessore artistico.
D’altra parte, il luogo scelto per la manifestazione
è tra i più belli e suggestivi di Venezia, una nicchia
di storia, di arte e di cultura che si è perfettamente
adattata ai nostri cori che si sono avvicendati
sull’altare maggiore all’ombra dell’enorme statua di
San Giovanni Evangelista. Penso che l’emozione di
cantare in quel posto, circondati da marmi e dipinti
dei più grandi autori veneziani non possa essere
descritto. L’unico vero problema riscontrato è la
scarsa capienza della sala, ma purtroppo questo è
il prezzo da pagare per entrare in una sala storica.
Dai cori che hanno partecipato ho avuto solo reazioni
positive, il che mi fa ovviamente molto piacere perché
significa aver fatto tutto nel modo migliore possibile.
Abbiamo preso contatto con la Scuola Grande con
largo anticipo e ci siamo trovati benissimo, grazie
alla cordialità e immensa disponibilità dello staff
che ci ha concesso moltissima libertà.
È stato un
lungo percorso, non sempre facile e non da subito
si è dato il giusto taglio all’evento, ma con pazienza
e tanto spirito di iniziativa si sono create le giuste
basi per questo festival. Un eccellente lavoro di
squadra è stato fatto con i nostri grafici (Tomomot,
di Venezia) che hanno trovato la perfetta chiave di
lettura per entrare nello spirito del festival e che
hanno sapientemente adattato il logo per tutti i
gadget del Festival.
I ringraziamenti sarebbero tantissimi, che vanno al
Presidente Raschi per aver creduto, come sempre,
in questo progetto e a tutto il Consiglio Direttivo
dell’Asac che ha appoggiato le scelte che hanno
portato alla realizzazione del Festival.
Un altro team perfettamente coordinato da Rolando
Basso che va ringraziato è il gruppo di scout della
Parrocchia di Santa Maria Gloriosa dei Frari dove i
cori sono stati accolti e accompagnati da bravissimi
ragazzi.
Grazie anche ai Maestri che hanno composto la giuria
L’universo logistico dietro le quinte
di Maria Chiara Ardolino
25
di questa edizione che hanno coronato con la loro
esperienza questo evento.
Un grazie specialissimo alle ragazze del Coro
Piccola Harmònia, a Paola Barban (del coro Allegra
Primavera) e a Bruno Ferrante (direttore del coro
Sinn Fein) che sapientemente hanno accolto i cori
mettendoli a proprio agio rendendo la permanenza
nella Scuola Grande un momento piacevole prima di
esibirsi davanti alla giuria, con una coordinazione e
un lavoro di squadra che è stata preciso e perfetto al
millesimo.
E un grazie davvero commosso a tutti i cori che hanno
partecipato al Festival, perché, come dico sempre,
se non ci fossero i cori noi non saremmo qui e tutto
questo si svuoterebbe di senso.
I suggerimenti per l’ammissione al Festival
di Paolo Piana (membro della Commissione Artistica ASAC)
La selezione dei cori partecipanti è stata realizzata
da una specifica Commissione Artistica formata dai
Maestri Federico Donadoni, Paolo Piana e Roberto
Spremulli che si è riunita a Rovigo per valutare tutte
le registrazioni giunte dai cori richiedenti l’iscrizione
all’8vo Festival della Coralità Veneta.
La commissione ha ascoltato con attenzione ogni
singola registrazione valutando gli aspetti tecnici
ed espressivi di ogni brano, intonazione, verticalità,
fraseggio, espressività dinamica, progetto presentato.
Suggerimenti
L’unica raccomandazione che la Commissione
desidera sottolineare per quei Cori che desiderino
partecipare ad eventi o manifestazioni che richiedano
una valutazione preliminare, è quella di inviare
registrazioni che rispettino il livello qualitativo del
Coro effettivo.
Alcune registrazioni ricevute per l’ammissione
al Festival purtroppo erano di qualità scadente o
mediocre, pertanto, al fine di evitare che la qualità
tecnica delle registrazioni influenzasse il giudizio su
cori, è stato necessario ripetere più volte l’ascolto di
alcuni brani proposti.
Nonostante ciò, la Commissione si è espressa in modo
pressoché unanime nelle decisioni dei gruppi da
ammettere al Festival e comunque, anche se alcuni
26
gruppi sono stati esclusi, è stata riscontrata una
crescita del livello artistico e competitivo di molti Cori
che fanno parte del nostro territorio.
E’ stato un lavoro delicato e complesso, che ha
richiesto impegno e concentrazione, ma siamo certi
che il risultato abbia tenuto fede alle aspettative, come
del resto siamo tutti consapevoli che le manifestazioni
competitive comprendono sia le ammissioni che le
esclusioni che vanno comunque accettate.
Scatti dal Festival
CATEGORIA 1:
MOGLIANO VENETO - 18 ottobre 2014
(in ordine di esecuzione)
Coro Voci Bianche AMICANTO
di Malo (VI)
direttore: Stefania Lanaro
Coro SERENISSIMA
di Campalto (VE)
direttore: Lucia Santi
Coro NOTE ROSA
di Quinto (TV)
direttore: Fabiola Ciuffetti
CRYSTAL TEARS
di Belluno
direttore: Stefano Squarzina
Scatti dal Festival
Coro Femminile AMICANTO
di Malo (VI)
direttore: Stefania Lanaro
27
Coro LA SPINETA
di Spinea (VE)
direttore: Barbara Dalla Valle
Coro A.B.MICHELANGELI
di Conegliano (TV)
direttore: Svetlana Saroka
Scatti dal Festival
CANTAGAIA
di Vicenza
direttore: Catherine Robin
28
CANTAILMONDO
di Vicenza
direttore: Catherine Robin
La Commissione d’ascolto (da destra)
Nicola Ardolino,
Michele Peguri,
Giorgio Mazzuccato
CATEGORIA 2:
VENEZIA - 25-26 ottobre 2014
(in ordine di esecuzione)
Coro LE SORGENTI
Varago (TV)
direttore: Luca Barbon
ENSEMBLE VAGA LUNA
di Padova
direttore: Stefano Lovato
Coro Polifonico AMURIANUM
di Murano (VE)
direttore: Franco Salvadori
FM VOCAL GROUP
di Treviso
Scatti dal Festival
Coro MORTALISATIS
di Maserà (PD)
direttore: Alessandro KIrschner
29
JOY SINGERS
di Venezia
direttore: Andrea D’Alpaos
Coro SAN MARCO
di Camposampiero (PD)
direttore: Andrea Basso
Scatti dal Festival
AMAZING GOSPEL CHOIR
di Este (PD)
direttore: Marica Fasolato
30
CORO DEL CONSERVATORIO “A.STEFFANI”
di Castelfranco (TV)
direttore: Roberta Paraninfo
COROCASTEL
di Conegliano (TV)
direttore: Giorgio Susana
segue a pagina 45
Inserto del compositore
La musica corale di
Giorgio Susana
Giorgio Susana è Pianista, Direttore e Compositore
nato a Vittorio Veneto (Tv) nel 1975. Laureato in
Pianoforte, Musica Corale e Direzione di Coro e
Didattica della Musica (con relativa abilitazione
all’insegnamento). Svolge un’intensa attività
concertistica che gli ha consentito di esibirsi
come Pianista, Direttore di Coro - Orchestra e
Compositore in diverse regioni città italiane, in
Argentina, Taiwan, Austria, Germania, Francia,
Slovenia, Croazia, Giappone e in importanti sale
da Concerto come il Mozarteum di Salisburgo,
l’Auditorium Pollini di Padova, la Basilica dei
Frari di Venezia, il Teatro Colon di Buenos Aires,
l’International Forum di Tokyo, Yokohama
Minato Mirai Hall, Taipei National Concert Hall,
Tokyo Opera City, etc... Collabora abitualmente
con artisti di fama nazionale ed internazionale,
Gruppi cameristici, Cori e Orchestre. È direttore
del Corocastel di Conegliano Veneto, del Coro
della Cattedrale di Vittorio Veneto, del Coro
Giovanile “Sing Over Sound”, dell’OrcheStraforte
e dell’Orchestra di Istituto del Liceo Marconi di
Conegliano. E’ Autore di molta musica corale, da
camera, sinfonica regolarmente eseguita da cori,
gruppi cameristici e orchestre. Ha composto inoltre
Oratori sacri, Fiabe Musicali e Musicals andati in
scena in importanti Teatri e Sale da Concerto. Ha
ottenuto numerosi premi in concorsi nazionali ed
internazionali in qualità di compositore e direttore
di coro. È pubblicato da Feniarco, Asac e Sonitus
Edizioni. Giorgio Susana è direttore artistico della
Scuola di Musica “San Giuseppe” di Vittorio Veneto,
Insegnante di Pianoforte, Armonia, Solfeggio ed
Esercitazioni orchestrali in alcuni istituti musicali.
E’ inoltre insegnante nella Scuola Media.
Inserto: Carte da musica
Distintosi brillantemente anche nel corso del recente
Festival della Coralità Veneta, Giorgio Susana è
compositore fine e ispirato; a lui è dedicato l’inserto “Carte
da musica” di questo numero 107 della rivista ASAC.
31
AVE MARIS STELLA per Coro misto a cappella
Musica di Giorgio Susana
Genere: sacro
Anno: 2008
Inserto: Carte da musica
Ave Maris Stella è una preghiera dedicata alla Madonna
attribuita, forse, a Padre Venanzio Fortunato che
nacque nel 500 d.C. nella nostra Valdobbiadene.
Conosciuta prima di tutto come canto gregoriano,
è stata in seguito musicata da tantissimi compositori:
da C. Monteverdi a N. Rota, da T. L. Da Victoria
a T. Kverno. Il testo mi ha sempre colpito per la sua
liricità, per il ritmo immediato e soprattutto per
l’immagine che il titolo evoca: Ti saluto, stella del mare.
Si compone di sette strofe e vi sono delle parole nel
testo che, balzando subito agli occhi, sottolineano in un
ossimoro la grandiosità della Santissima Madre
di Dio e la sua umiltà. La mia versione cerca innanzitutto di
evocare sensazioni di serenità e positività. Per questo, tra
le possibili soluzioni, ho scelto uno stile semplice basato su
armonie tonali, fruibile all’ascolto. La frase iniziale affidata
ai tenori prende vita dalla nota centrale dell’accordo di
FA maggiore, si innalza appena e in un veloce fluire di
crome si porta verso il grave: Salve! Un saluto accorato
agli occhi dolci e severi della Madre, contenente già un
accenno di supplica ma anche di entusiasmo del cristiano
in preghiera. La frase, che esige un’esecuzione libera e
svincolata da impulsi ritmici, può lontanamente riportare
allo stile del canto gregoriano, attraversa tutto il brano
con piccole variazioni o cambi di tonalità. La prima strofa
termina con un accordo di Fa maggiore e con una stabilità
tonale finalmente raggiunta dopo un inizio sospeso “in
aria” a causa del primo rivolto della triade di tonica.
Nella seconda quartina sono i soprani a condurre il tema
principale che subito appare variato nell’inciso di risposta
e nella successiva frase. La strofa termina con una cadenza
alla sottodominante (instabilità armonica) con un “muto”
delle voci che costringe il coro a cantare molto piano: funda
nos in pace (immergici nella pace), dice il testo… Ora il
ritmo cambia, si fa ancor più fluido, scorrevole grazie alle
semicrome affidate alle voci femminili. L’esecuzione qui
richiede ancor maggiore libertà di movimento e un piccolo
ritardando prima di ogni respiro al termine di ogni battuta
(le crome creano comunque un rallentato naturale):
sciogli, ridà la luce sono le parole che mi hanno suggerito
ciò… L’aumento naturale di velocità (tempo doppio rispetto
a prima) mi ha permesso tra l’altro di condensare in
un’unica strofa musicale due quartine del testo, per evitare
la scontata e rigida divisione in strofe di ugual lunghezza.
Si ha un cambio di luce e sonorità del coro passando nella
tonalità di Re maggiore: ripresa del testo della seconda
strofa, stabilità armonica e ritmica rispetto alla precedente
sezione e tema affidato ai contralti; le altre voci, che
accompagnano, riprendono l’incipit iniziale del testo
creando una sovrapposizione di parole. Qui ho cercato
di accostare il riferimento ad Eva, la prima donna citata
nella Bibbia che porta il peccato originale - presente nella
seconda strofa - con la frase nos culpis solutos (scioglici
dalle colpe e dunque dal peccato): mentre i soprani
cantano Vergine senza pari (e quindi senza peccato), le
altre voci per moto parallelo cantano Evae nomen… La
supplica più profonda, sommessa e timorosa è presente al
termine di questa strofa: mites fac et castos (rendici casti
e miti): il ritmo si placa, appaiono corone su alcune note…
calma… E poi di nuovo Ave Maris stella che, come una
“corsia di immissione”, ci riporta alla ripresa. Questa volta
siamo in Sol maggiore. La luce iniziale esplode di nuovo e il
coro dà sfogo alle sue potenzialità sonore: sia lode a Dio e
alla Trinità! Si va decisi verso il gran finale recuperando il
materiale armonico e melodico della prima parte. Una lieve
attenuazione di sonorità, anche grazie alla quinta diminuita
del secondo grado di SOL, a battuta 34, ci permette, per
contrapposizione, di entrare con maggiore forza ed energia
nell’Amen. I tenori ripropongono il tema subito ripreso
dai soprani, riappaiono le biscrome a mo’ di acciaccature
doppie (fioriture) già presenti nelle sezioni iniziali, il coro
apre la sua gamma di suoni e la sua estensione. Una piccola
scala per gradi congiunti eleva il canto dei tenori, sezione,
in questo brano, forse maggiormente chiamata in causa
rispetto alle altre. Si raggiungono così gli accordi finali in
fortissimo: è la gioia del cristiano che ha trovato, grazie alla
sua fede, la giusta ricompensa alle sue suppliche.
Per ascoltare il brano Ave Maris Stella:
http://www.giorgiosusana.it/composizioni-e-ascolti/
Giorgio Susana
AVE MARIS STELLA
Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC
Per Coro a quattro voci miste
Ave maris stella,
Mater Dei alma
Atque semper virgo
Felix caeli porta
Ave, stella del mare
Eccelsa madre di Dio
E sempre Vergine,
Felice porta del cielo
Sumens illud ave
Gabrielis ore
Funda nos in pace
Mutans Evae nomen
Accogliendo quell'"Ave"
dalla bocca di Gabriele,
donaci la pace,
mutando il nome di Eva.
Solve vincla reis
Profer lumen caecis
Mala nostra pelle
Bona cuncta posce
Sciogli i vincoli per i rei,
dà luce ai ciechi,
scaccia i nostri mali,
dacci ogni bene.
Monstra te esse matrem
Sumat per te preces
Qui pro nobis natus
Tulit esse tuus
Mostrati Madre di tutti,
offri la nostra preghiera,
Cristo l'accolga benigno,
lui che si è fatto tuo Figlio.
Virgo singularis
Inter omnes mitis
Nos culpis solutos
Mites fac et castos
Vergine santa fra tutte,
dolce regina del cielo,
rendi innocenti i tuoi figli,
umili e puri di cuore.
Vitam praesta puram
Iter para tutum
Ut videntes Jesum
Semper collaetemur
Donaci giorni di pace,
veglia sul nostro cammino,
fa' che vediamo il tuo Figlio,
pieni di gioia nel cielo.
Sit laus Deo Patri
Summo Christo decus
Spiritui sancto
Honor, tribus unus
Amen.
Lode all'altissimo Padre,
gloria al Cristo Signore,
salga allo Spirito Santo,
l'inno di fede e d'amore.
Amen.
N.B.: il brano è regolarmente depositato alla S.I.A.E. ed è di proprietà dell'autore
Ave Maris stella
Giorgio Susana
www.giorgiosusana.it
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Si sente parlare spesso, in questi ultimi tempi, della Grande
Guerra. Il centenario ha spronato i nostri cori a cercare
nuove iniziative, progetti e soluzioni per festeggiarlo e
ricordarlo con la musica e con il canto. Il Coro trentino
San Romedio - Ananunia IL CORO SAN ROMEDIO ha
pensato di proporre per questo anniversario un lavoro di
importante ricerca e produzione musicale per ricordare
i DIMENTICATI DELLA GRANDE GUERRA ed IL POPOLO
SCOMPARSO, attraverso la proposta di otto brani inediti
composti da altrettanti musicisti, che accompagnati dai
diari e dalla scrittura popolare, consentono di raccontare
la grande guerra con gli occhi di chi ha sofferto ed è
scomparso sui campi di battaglia o di prigionia. Anch’io
sono stato coinvolto, come compositore, in questa iniziativa
e ho scritto, proprio per loro, un nuovo brano che in questa
sede desidero proporre. Ringrazio per ciò gli amici del Coro
San Romedio - Ananuia per la gentile concessione. Il testo
proposto mi ha da subito posto di fronte a molti interrogativi.
Innanzitutto quale carattere: mesto (una partenza per la
guerra, un addio... forse…)? Trionfante e “patriottico” (la
fierezza di partire per una importante missione)? Gioioso o
triste? Poi quale stile musicale, tenendo conto che il primo
destinatario dell’esecuzione del brano è un coro dalle grandi
potenzialità sonore, con un timbro compatto e abituato ad
eseguire la tradizionale musica di ispirazione popolare
con elaborazioni, il più delle volte, tonali in cui si predilige
l’aspetto più consonante dell’armonia… Anche la lunghezza
del testo, diviso in strofe di quattro versi, ha costituito sin
da subito motivo di riflessione: i testi infatti, per quel che mi
riguarda, mi suggeriscono spesso la forma e la struttura del
brano musicale… E dunque: strofica anche la musica? Ma
per ben sette strofe? Oppure con una forma aperta, libera
e in continuo divenire? Le prime due strofe suggeriscono
un andamento solenne, fiero, trionfante, sonoro... Ci
sono nel testo delle parole chiave che non possono essere
sottovalutate: balda, sicura, tra canti e suoni… è una
scena di festa, secondo la mia interpretazione, una foto in
bianco e nero scattata circa cento anni fa: un reggimento
che passa fiero e gioioso (forse…) per le strade di Trento,
incosciente del suo destino, ignaro di cos’è una guerra. Dai
balconi dei palazzi della città si affacciano i cittadini che
non capiscono ma che partecipano al guazzabuglio con
la loro solidarietà di cittadini! Tutto ciò mi ha suggerito
lo spunto per un motivo iniziale che dovrebbe ricordare il
suono e il ritmo di una fanfara: ecco il perché dei pa-papa e del moto contrario nelle parti del coro (espansione
sonore che permette, a mio giudizio e in questo contesto, di
esaltare i sentimenti di gioia e fierezza). Subito dopo questa
breve introduzione inizia il canto. Tenori primi e secondi
quasi sempre in procedimenti paralleli ad intervalli di terza
(come nel canto popolare) mentre le restanti voci procedono
per imitazione. La prima strofa si conclude alla dominante
nel più classico, e forse anche scontato, procedimento
armonico. La seconda strofa è uguale alla prima: cambia il
testo e la risoluzione finale (e per conseguenza alla tonica
ovviamente). La scena muta nella terza strofa (batt. 13).
Siamo alla stazione. Il clima di festa è terminato. I cittadini
di Trento rimangono fuori dall’atrio dove invece ci sono
gli ufficiali. C’è austerità in questa scena, forse anche un
po’ di preoccupazione… I cacciatori che arrivano pieni di
fiori, tradendo le aspettative, sdrammatizzano un po’ il
clima venutosi a creare. La musica cambia: non più il ritmo
puntato e le armonie consonanti di prima. Ora l’armonia
ruota attorno all’accordo minore di Do (scambio di modo
con il tono precedente). Ci sono lunghi pedali dei bassi e
un piccolo dialogo tra bassi e baritoni. Il tutto si schiarisce
per un attimo in corrispondenza di battuta 18: i cacciatori
con i fiori. La strofa si conclude a battuta 20/21 con
un’armonia in secondo rivolto che vuole creare un senso di
sospensione, attesa… La quarta strofa è succinta, decisa,
veloce… Il ritmo incalza e si sposta rapidamente verso un
chiaro Do maggiore in fortissimo. Le parole chiave del testo
sono: brevi, fremono, presto. Ho voluto ricreare l’effetto
che producono gli Stretti in una Fuga: sovrapposizione,
confusione, tensione… Si giunge così alla strofa più
drammatica. La scena si oscura diventa nera… Il treno,
assume le sembianze di una persona con il gravoso
compito di portarsi via tutti, verso un destino assurdo… Nel
contempo è calmo, ironico ma non ha voglia di aspettare
ancora tanto: le cose brutte devono finire in fretta… La
musica riprende il tema iniziale della prima strofa ma
questa volta con evidenti varianti. Innanzitutto la tonalità
e il colore sonoro: fa minore (risoluzione della precedente
cadenza sospesa alla dominante), la posizione delle voci dei
tenori nel registro di petto. Poi il ritmo, ossessivo ed ostinato
del basso e del baritono che procedono per quinte vuote
imitando la partenza del treno (il ritmo deve accelerare
ad ogni battuta per imitare un treno in partenza…) Ho
voluto creare una sorta di ulteriore madrigalismo in
corrispondenza della parola stride (batt. 34) avvicinando
le voci tra loro a formare un piccolo cluster. I baritoni
facilitano il compito giungendo al cluster per mezzo di una
piccola frase per gradi congiunti. La strofa si chiude così nel
pianissimo che ci aiuta a riflettere, per una attimo, su cosa
succederà una volta che il treno sarà partito… Ho scelto
di togliere la 6^ strofa, seppur molto bella e commovente,
per non aggravare ulteriormente il clima austero venutosi
a creare un po’ alla volta nel corso del brano… E si va
dunque verso il gran finale. Ripresa della melodia iniziale
comprensiva di introduzione. Il clima si stempera, c’è
esultanza, si sente l’inno, c’è ancora gioia, l’incoscienza
di chi lotta, soffre e muore per la patria… ma un po’ alla
volta il ritmo si attenua, c’è un decelerando e il finale non
si chiude allegramente (nonostante il carattere musicale lo
potesse suggerire). Ho cercato invece di evidenziare con la
musica l’addio e l’onore di appartenere alla patria. Addio
Trentino, gran patria mia! Stile vagamente hollywoodiano
come la scena finale di un film… ma è un film o realta?…
Chissà cosa avrebbero pensato quegli ufficiali caricati su
quel treno e chi è rimasto a Trento ad assistere, increduli,
alla loro partenza se avessero potuto sentire questo brano e
l’interpretazione che ne ho suggerito…
Per l’ascolto, il brano è presente in un cd contenuto in un
libro del Coro San Romedio (www.corosanromedio.it)
Inserto: Carte da musica
Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC
PARTENZA PER IL CAMPO per coro maschile a cappella
Musica di Giorgio Susana
Poesia di Giovanni Pederzolli (Tambov ottobre 1915)
Anno di composizione: 2014
Agli amici del Coro
San Romedio Ananuia
nel centenario
della Grande Guerra
Partenza per il campo
Poesia di Giovanni Pederzolli,
Tambov ottobre 1915
Giorgio Susana
www.giorgiosusana.it
Bss
il treno intanto vomita nero
forse è il solo che pensa il vero
calmo e irronico ma non pazziente
stride, si scuote , tra tanta gente
l’atrio è gremito di forestieri
gli ufficciali passano alteri
stanno attendendo i cacciatori
e questi giungono pieni di fiori
l’ino si intuona, tutto esultante
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Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC
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Musica in testa, fucile in spalla
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Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC
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Coro VALCAVASIA
di Cavaso del Tomba (TV)
direttore: Sabino Toscan
GRUPPO CORALE BOLZANO VICENTINO
di Bolzano Vicentino (VI)
direttore: Francesco Grigolo
Coro Giovanile AMICANTO
di Malo (VI)
direttore: Stefania Lanaro
Coro Giovanile AMICANTO
di Malo (VI)
direttore: Stefania Lanaro
Scatti dal Festival
CORALE ZUMELLESE
di Mel (BL)
direttore: Manolo Da Rold
45
GIOVENTU’ IN CANTATA
di Marostica (VI)
direttore: Cinzia Zanon
GIOVENTU’ IN CANTATA
di Marostica (VI)
direttore: Cinzia Zanon
Scatti dal Festival
CORALE FEMMINILE “FRANCESCO SANDI”
di Feltre (BL)
direttore: Maria Canton
46
GRUPPO VOCALE NOVECENTO
di San Bonifacio (VR)
direttore: Maurizio Sacquegna
Gruppo Vocale OTTAVAGIUSTA
di Schio (VI)
direttore: Valentino Carobin
Coro Polifonico SAN BIAGIO
di Montorso Vicentino (VI)
direttore: Francesco Grigolo
Scatti dal Festival
La Giuria del Festival
(da sinistra)
Pasquale Veleno,
Lorenzo Fattambrini,
Pierluigi Comparin,
Mateja Cernic,
Mario Mora
47
La Messa in do maggiore
di Beethoven XXVI Rassegna di Musica Sacra padovana
di Matteo Morgan
XXVI Rassegna di Musica Sacra padovana
La Consulta provinciale dell’ASAC di Padova, in occasione della tradizionale
Rassegna di Musica Sacra, ha deciso di proporre, per il 2014, una formula
innovativa capace di coinvolgere più cori in un unico grande “Coro Asac”.
Per questo progetto è stata scelta la Messa in Do Maggiore, Opera n. 86 di
Ludwig Van Beethoven, per soli, coro misto e orchestra, ed ha visto l’adesione
di numerose rappresentanze dei Cori della nostra Consulta e dell’orchestra
del Concentus Musicus Patavinus con la direzione del M° Mauro Roveri,
responsabile dei Cameristi della Fenice e vice-presidente della filarmonica
della Fenice. La preparazione è stata affrontata con impegno e dedizione,
per la complessità armonica e ritmica della composizione, per la necessità
di dare una forte impronta espressiva all’esecuzione e, soprattutto, per il
lavoro di armonizzazione di coristi di cori diversi che hanno condiviso con
grande disponibilità e partecipazione questo percorso artistico. Il Concerto
ha avuto due rappresentazioni: venerdì 21 novembre nella Chiesa degli
Eremitani a Padova e domenica 30 novembre nel Duomo abbaziale di Santa
Tecla di Este. Le due serate hanno riscosso vasto successo di pubblico con il
tutto esaurito in entrambe le chiese. Le manifestazioni avevano ottenuto il
patrocinio dei due Comuni interessati. Abbiamo raccolto le impressioni di
alcuni coristi protagonisti che riportiamo di seguito:
“Avevamo ancora nella testa la melodia che la chiesa Degli Eremitani ci
aveva restituito nella prima esibizione dell’Opera di Beethoven che già
abbiamo replicato ad Este, nella chiesa di S. Tecla, di fronte ad un pubblico
se possibile ancora più numeroso ed attento. Il lavoro di preparazione
al Concerto, non lo neghiamo, è stato particolarmente ambizioso (come
sottolineato da un Maestro Preparatore: l’asticella qualitativa è stata alzata
di molto…) determinando, per i Cori Asac, provenienti da coralità di generi
e livelli diversi, un percorso non sempre semplice e ancor meno scontato. A
volte dubbiosi per la partecipazione altalenante o per il risultato non sempre
brillante durante le prove, si è comunque deciso di continuare fino alla Prima
che ha ripagato di tutto aggiungendo anche gli interessi. Il valore primario
nell’intento Asac è di creare opportunità di crescita, che nelle nostre piccole
realtà corali difficilmente possiamo raggiungere, offrendo una preparazione
di elevato livello a cominciare dai Maestri Preparatori, Alessandro Kirschner,
Paolo Piana e Stefano Lovato nostra punta di diamante del progetto i
quali, ognuno con le proprie peculiarità, puntano a dare un forte impulso
musicale fornendo preziosi elementi di tecnica, formazione, coordinamento.
Sappiamo anche che ognuno di noi ha portato in questa esperienza il suo
bagaglio umano fatto di passione per la musica e di emozione, di sacrificio,
ma anche di incontri, di relazioni umane per arrivare all’entusiasmo vivendo
sensazioni che questo difficile periodo sociale sembra ormai ignorare. E,
proprio per dare continuità a tutte queste espressioni emerse dal progetto
Messa di Beethoven, vorremmo trarre nuova vitalità coinvolgendo tutti i
coristi e direttori a proseguire nel progetto di coralità con nuove iniziative
per i prossimi anni.“
Al termine del concerto una corista si è avvicinata al maestro Kirschner per
ringraziarlo del lavoro svolto per la preparazione, affermando:
“Fino ad un anno fa non sapevo nemmeno cosa fosse un coro, ora sono entrata
in questo mondo meraviglioso e mi sembra impossibile essere riuscita a far
parte di una musica così meravigliosa!”
Proprio questa era la finalità ultima del progetto: Far vivere e far condividere
un’esperienza entusiasmante che altrimenti i singoli cori difficilmente
avrebbero potuto realizzare.
48
Foto © Pierluigi Fasolato
Un laboratorio corale
con Bepi De Marzi a Scorzè
Bepi De Marzi, sempre per commemorare la strage
del primo conflitto mondiale, ha presentato un brano
originale legato al generale Cadorna (è stato più che
altro un esercizio sulla melodia affrontato durante il
corso) inoltre durante il corso ha composto un inno
a Santa Cecilia protettrice dei musicisti, visto che la
Santa Patrona viene ricordata proprio il 22 novembre.
Immancabili invece sono stati i Salmi che il maestro
musicò sui testi di David Maria Turoldo, salmi che
sono stati eseguiti anche nella messa della domenica
mattina, che ha visto la celebrazione di due battesimi
che sono stati invece accompagnati da una dolcissima
ninna nanna scritta appositamente per l’occasione
assieme ad un alleluia.
Il corso si è concluso nel pomeriggio di domenica e il
maestro ha voluto suggerire delle “sane provocazioni”
a coristi e direttore specie in funzione della nostra
futura attività dando degli utili suggerimenti per
le rassegne, le presentazioni dei brani, l’uscita dei
cantori e del direttore durante i concerti ecc.
L’entusiasmo dei partecipanti e l’ottima organizzazione
del Coro di Scorzè hanno assicurato due giornate di
qualità e studio ponendo anche una giusta riflessione
sull’attuale situazione della coralità veneta e italiana.
Laboratorio Corale
Sabato 22 e Domenica 23 novembre 2014 si è tenuto
a Scorzè un laboratorio corale che ha visto come
docente il maestro Bepi De Marzi.
L’incontro è stato organizzato dal Coro Musicalia
Fragmenta di Scorzè diretto da Francesca Fuga con la
collaborazione dell’associazione “Il gusto della vita”.
Molti sono stati i corsisti partecipanti arrivati da ogni
parte d’Italia e in particolare appartenenti a gruppi
corali del Veneto.
Tra i partecipanti si è instaurato subito un ottimo
clima di amicizia che ha permesso sin dal primo
giorno l’impostazione di un lavoro sistematico che è
andato ad approfondire diversi temi che riguardano
la coralità ma che non sono sempre prettamente
musicali.
Il maestro De Marzi si è soffermato sullo studio della
melodia e composizione della stessa con un’attenta
analisi alla frase musicale e al respiro, ha voluto
altresì porre l’attenzione su cosa deve cantare un
coro, citando anche degli autori contemporanei che
spesso vengono eseguiti dai vari gruppi corali solo per
seguire “una moda”, ma senza soffermarsi sulla loro
reale valenza didattica, ha aggiunto che si va perdendo
il gusto per la bella melodia e l’armonia consonante, a
scapito di insensati “cluster”,(letteralmente grappolo)
un ammasso di note quasi senza senso e risoluzione
armonica e di conseguenza poco adatte alla musica
“a cappella”.
Il pomeriggio del sabato è proseguito con la
preparazione dei brani da cantare durante il
concerto che si è tenuto durante la serata nella chiesa
parrocchiale di Scorzè, si è alternato il Coro Musicalia
Fragmenta e il gruppo dei corsisti, addirittura un
gruppo “quasi improvvisato” ha eseguito il Monte
Canino di Pigarelli.
49
MELodica MEL!
Risonanze dal corso residenziale
di Alessandro Raschi
MELodica MEL!
L’Asac ha sempre creduto nell’importanza della
formazione e in particolare in quella dei direttori
di coro. Molte le iniziative nel corso della sua storia,
sia a livello locale e provinciale che regionale e sovra
regionale.
Il Corso residenziale per direttori e allievi direttori di
coro è una delle iniziative più longeve, storicamente
sempre localizzato in provincia di Belluno. Fulcro del
corso è sempre stata la presenza di un docente scelto
tra le figure più eminenti del panorama musicale
corale italiano ed europeo. Durante le giornate del
corso il repertorio selezionato, in accordo con il
docente, veniva studiato con i corsisti, affrontando
le varie tematiche relative alla direzione di un coro
, creando quindi con i corsisti un coro laboratorio
che al termine del corso eseguiva il repertorio in
un concerto-saggio. Molti gli argomenti esaminati
tra cui la tecnica di direzione, gestualità, vocalità,
intonazione e suono corale, gestione della prova,
repertorio, analisi della partitura ed esecuzione. Per
molti anni la sede del corso è stata Santa Giustina
Bellunese, a Col Cumano nel bel centro Papa Luciani,
sorto nel 1982. In seguito ai problemi di disponibilità
degli spazi a causa dell’intenso uso da parte della
Diocesi di Belluno proprietaria della struttura per
le proprie iniziative, il corso è stato spostato prima a
Borca di Cadore e poi a San Vittore, ad Anzù, Feltre. In
entrambi i casi luoghi molto belli non perfettamente
rispondenti a tutte le esigenze del corso e dei corsisti
come era a Santa Giustina. Quindi, dal 2004, il corso
è approdato a Mel, cittadina posta al centro della
Valbelluna, immersa nel verde e circondata dalle
Prealpi e dalle cime delle Dolomiti bellunesi. Il centro
del paese, particolarmente tranquillo e interessante
dal punto di vista architettonico, dispone di tutte le
strutture necessarie al corso a brevissima distanza
l’una dall’altra. Il palazzo delle Contesse, antico
edificio dedicato interamente alla Cultura situato
nella piazza principale del piccolo paese, è divenuto
il fulcro del corso. Si tratta di un palazzo seicentesco,
restaurato recentemente, dotato di diverse sale di
varie dimensioni tra cui la principale, che occupa
tutta la superficie del sottotetto, può ospitare circa
120/150 persone. Il palazzo è proprietà del Comune
di Mel e la disponibilità e collaborazione sempre
incontrata con le varie amministrazioni succedutesi
ha consentito la disponibilità degli spazi necessari
al corso fino ad oggi. Nei pressi della piazza, su
cui si affacciano numerosi edifici rinascimentali e
barocchi, si trova l’albergo-ristorante che ospita
docenti e corsisti per la notte e per pranzi e cene,
molto apprezzato per l’ambiente familiare che
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vi si respira e in particolare per la cucina delle
proprietarie Luciana e Roberta che ogni anno viziano
con le proprie delizie culinarie i corsisti e i docenti
del corso .
Dopo il trasferimento a Mel il corso ha subito
importantissime modifiche, adeguandolo ai tempi
e portandolo ad essere una delle proposte di
formazione per direttori più interessanti a livello
nazionale.
I risultati e i commenti al termine di ciascuna edizione
confermano il valore dell’impostazione data al corso e
il livello raggiunto dall’offerta formativa. Certamente
non può vantare le possibilità di approfondimento
che offre l’Accademia “Piergiorgio Righele” che
ha una durata biennale per un totale di 20 fine
settimana, completi di Masterclass e docenti dedicati
ai vari argomenti trattati. Si tratta di una proposta
diversa, utile sia a quanti volessero iniziare un nuovo
percorso di studio e avvicinamento alla direzione
che per quanti, più esperti, volessero mantenersi
aggiornati e attenti allo studio dei repertori vecchi e
nuovi e all’evoluzione e sviluppo che interessano la
coralità. Non da ultima da considerare l’esperienza,
utile a tutti i livelli, con personalità musicali di grande
spessore unita alla possibilità di interfacciarsi con
molti colleghi creando rapporti di interscambio e
collaborazione fra musicisti e cori, possibile solo
vivendo insieme tutti i giorni del corso.
Nel corso residenziale di Mel al docente
principale sono stati affiancati altri due docenti,
in collaborazione durante le lezioni generali e con
lezioni autonome e parallele in sale a loro esclusiva
disposizione. Vista l’esigenza di dare particolare
attenzione all’aspetto vocale, uno dei docenti è
un vocalista che tiene lezioni specifiche sia a tutte
le classi che a piccoli gruppi e individuali. Si ha
modo così di affrontare ogni particolare esigenza e
problematica con ciascun corsista. La raccolta delle
indicazioni da parte dei corsisti, con giudizi, critiche
e suggerimenti, che ogni anno viene effettuata
a termine dei corsi ha evidenziato una ulteriore
esigenza che negli anni precedenti non era mai
stata considerata. Si era sempre data per scontata
la conoscenza delle nozioni basilari della tecnica di
direzione, invece purtroppo alle volte inadeguata o
del tutto assente, anche per partecipanti al corso con
precedenti studi musicali e titoli di conservatorio.
Il terzo docente è stato quindi inserito con l’intento
di dare queste nozioni a quanti non ne avessero o
necessitassero di approfondirle o riordinarle. Le
lezioni del docente dedicato alla tecnica di direzione
si svolgono anch’esse parallelamente alle altre sia
tempo ed energia da parte di tutti, senza garanzie
di qualità del risultato finale. Ora il repertorio può
essere letto individualmente dai corsisti prima di
iniziare il corso, approfondendo lo studio sui brani
che ciascuno ritiene più interessanti e con i quali
vorrà cimentarsi alla direzione, magari nel concerto
finale se i docenti lo riterranno opportuno. Un altro
aspetto, non secondario, è quello che riguarda i cori e
i loro direttori, estremamente positivo per la crescita
corale. Anch’essi beneficiano del lavoro svolto
durante le ore di prove, approfondendo lo studio del
proprio repertorio con la consulenza di importanti
musicisti esterni e imparando ad essere attenti e
flessibili alle indicazioni del direttore, mettendosi
alla prova con interpretazioni alle volte molto diverse
dello stesso brano.
Il corso è divenuto molto intenso dal punto di
vista delle ore di lavoro durante le quali sono
impegnati i corsisti e i cori e comporta quattro
giorni di lezione, dalla mattina a tarda notte con
le pause per pranzo e cena. Un impegno che però
risulta affrontato volentieri da tutti per il clima di
entusiasmo, collaborazione e appassionato impegno
che si respira in questi giorni di full immersion nella
musica corale. Ogni giorno si alternano i diversi cori
MELodica MEL!
a piccoli gruppi che individualmente, integrandosi
con quelle degli altri docenti. Una ulteriore e non
trascurabile differenziazione è stata l’introduzione
di due livelli di accesso al corso. Un livello base che
prevede un massimo di trenta iscritti e un livello
avanzato con al massimo quindici iscritti. In tal modo
i docenti possono tarare il proprio lavoro con gruppi
più omogenei con necessità e competenze diverse.
Un ultimo e importantissimo elemento ha determinato
un ulteriore salto di qualità dei corsi. Non sono più i
corsisti a costituire il coro laboratorio, magari uniti a
coristi esterni come avvenuto nei primi anni anche a
Mel. Questa importante funzione viene svolta da veri
cori chiamati allo scopo e selezionati sia per la qualità
artistica che per il tipo di organico e repertorio. Il
repertorio viene definito dal docente principale del
corso in accordo con i direttori dei cori, selezionando
i brani tra quelli nel repertorio di ciascun gruppo.
I corsisti e i docenti si relazionano quindi con cori
laboratorio preparati e perfettamente a conoscenza
delle partiture, pronti ad adattarsi alle indicazioni
dei docenti e alla direzione dei corsisti che via via si
alternano nello studio del repertorio. E’ un passaggio
fondamentale, che permette di svincolarsi dallo
studio delle partiture che altrimenti assorbiva molto
51
MELodica MEL!
laboratorio, sempre con organico e repertorio diversi,
presenti in base alle disponibilità la sera o pomeriggio
e sera. La domenica è dedicata alla concertazione
finale con tutti i cori laboratorio e i due corsi riuniti
per il concerto conclusivo. La domenica mattina è
stata riservata per alcuni anni ad una importante
conferenza aperta al pubblico denominata “Incontro
con l’Autore” , conferenza a cui hanno partecipato
alcuni tra i più importanti compositori e direttori di
coro italiani: Il M° Gianmartino Durighello, Sandro
Filippi, Alessandro Kirchner, Andrea Basevi, Paolo
Bon.
Una regola non scritta ma seguita sempre dall’inizio
di questa nuova gestione del corso è quella di
mantenere il docente principale e il vocalista, scelto
sempre su indicazione del docente responsabile del
corso, per tre anni. In questo modo sia i docenti che
i corsisti possano costruire insieme un percorso di
studio e approfondimento ponderato e dilazionato
nel tempo.
Nel 2004, primo anno di corso a Mel, e nel 2005 il
docente è stato il M° Carlo Pavese, affiancato il primo
e il secondo anno dal M° Giorgio Pressato che ha
tenuto lezioni sull’analisi della partitura. Dal 2006 è
iniziato il lavoro con l’affiancamento di un vocalista,
l’americano Philliph Peterson. Dal 2007 al 2009 il
docente è stato il M° Stojan Kuret, affiancato dalla
vocalista slovena Nina Kompare. Nell’edizione 2008
del corso ecco affiancarsi ai due docenti il docente
di tecnica di direzione, il M° Alessandro Kirschner.
Due i cori laboratorio: la Corale Polifonica di Lavis
diretta dal M° Mariano Ognibeni e il Coro Città di
Piazzola sul Brenta diretto dal M° Paolo Piana. Il
concerto conclusivo il 31 agosto 2008 nella splendida
chiesa gotica di Santo Stefano a Belluno. Confermata
la terna di docenti nel 2009 ed ecco la definitiva
presenza di tre cori laboratorio: l’Ensemble “La Rose”
di Piovene Rocchette direttore M° Jose Borgo, il Coro
“Mortalisatis” di Maserà di Padova dir. M°Alessandro
Kirschner e il Coro “Voci Del Pasubio” di Isola Vicentina
dir. M°Alessandro Costa. Concerto conclusivo nella
antica chiesa di San Rocco nel centro storico di Feltre il
30 Agosto 2009. Dal 2010 i docenti il M° Marco Berrini
è stato nominato titolare del corso e come vocalista il
M° Giorgio Mazzucato. Cori laboratorio il Coro Città di
Piazzola Sul Brenta, direttore M° Paolo Piana, il Coro
Castel di Conegliano direttore M° Giorgio Susana, Iris
Ensemble, direttore M° Marina Malavasi. Concerto
finale nella cinquecentesca Chiesa Arcipretale di
Lentiai, Monumento Nazionale, il 29 agosto 2010.
Il 2011, a causa di impegni artistici inderogabili
del M° Berrini, il corso base è stato capitanato dal
52
M° Lorenzo Donati, sempre in collaborazione con il
M° Mazzucato. Docente di tecnica di direzione il M°
Manolo Da Rold e cori laboratorio il Coro Polifonico
San Biagio di Montorso Vicentino (VI) direttore M°
Francesco Grigolo, Coro Montecimon di Miane (TV)
direttore M° Paolo Vian e Coro da Camera Trentino
Borgo Valsugana (TN) direttore M° Giancarlo Comar e
concerto conclusivo il 28 agosto sempre nella Chiesa
Arcipretale di Lentiai. Cori del 2012, con gli stessi tre
docenti, “Harmonia” di Marghera (VE) diretto dal M°
Nicola Ardolino, l”Insieme vocale Città di Conegliano”
(TV) diretto dalla M° Laura Fabbro e il Gruppo Vocale
“Novecento” (sezione maschile) di San Bonifacio
(VR) diretto dal M° Maurizio Sacquegna. Concerto
conclusivo il 25 agosto nella settecentesca Chiesa
Arcipretale di Mel, nella piazza principale del paese il
2 settembre 2012.
Sia il 2013 che il 2014 hanno risentito della crisi
economica e probabilmente anche del “drenaggio”
di iscrizioni causato dall’Accademia Righele con una
riduzione significativa degli iscritti, attestatisi tra
i 20/25 per entrambi i corsi, al di sotto del numero
minimo previsto per l’avvio dei corsi. Siamo stati
costretti quindi ad accorpare i due corsi in quattro
giorni, eliminando le date che erano previste per il
corso base e la conferenza della domenica mattina,
tempo utilizzato per aumentare le ore di lavoro con il
coro laboratorio.
Si sono comunque mantenute i due livelli del corso,
suddividendo gli orari delle lezioni in modo razionale
e riuscendo nel complesso ad aumentare le ore di
lavoro di ciascuna sezione.
Il 2013 è l’anno dell’avvicendamento della docenza
con il M° Pasquale Veleno e il vocalista M° Sandro
Naglia. Resta il M° Da Rold a grande richiesta dei
corsisti. Anche in questo corso tre ottimi cori:
Gruppo Corale di Bolzano Vicentino dir. M° Francesco
Grigolo, Coro “Città di Oderzo” dir. M° Lucia Visentin
e Gruppo Vocale “Polifonici Vicentini” dir. M° Pierluigi
Comparin. Concerto conclusivo il 25 agosto nella
Chiesa Arcipretale di Mel. Il 2014, con la stessa terna di
docenti, erano presenti due cori laboratorio ma per un
tempo molto superiore agli anni precedenti in modo
da avere comunque ancora più ore a disposizione
per la direzione reale. Il Gruppo vocale “Novecento”
(sezione femminile) di S.Bonifacio (VR) dir. M°
Maurizio Sacquegna e il Coro giovanile di Thiene
(VI) dir. Ma Silvia Azzolin si sono esibiti, diretti dai
corsisti, domenica 24 agosto, nella oramai collaudata
location della Chiesa Arcipretale di Mel. Lusinghieri
ed entusiastici i commenti raccolti come abitudine,
ed in forma anonima, al termine del corso. Resta
Scelta nella quale ho creduto e credo molto e i cui
risultati, anche se non immediatamente riscontrabili,
cominciano ora e in modo sempre più tangibile
a essere evidenti. E’ sufficiente vedere la crescita
riscontrabile in tanti cori che hanno direttamente
o indirettamente goduto della positiva influenza di
queste iniziative, chiaro nei risultati ai concorsi corali
e quasi stupefacente in quelli dell’ultimo Festival
della Coralità veneta. In Veneto la sparuta pattuglia
di cori di alto livello artistico di solo una decina di
anni fa è cresciuta esponenzialmente, affiancata da
una crescita generalizzata del livello medio dei nostri
cori con un numero sempre maggiore di eccellenze.
Frequentando concerti e rassegne, fortunatamente
numerosissimi nella nostra regione, si è contagiati
dal grande fervore e impegno che vi si respira. Si
assiste sempre di più alla caduta di quelle barriere
tra cui per tanti anni molti gruppi si erano rifugiati
pensando di poter conservare la propria tradizione e
i risultati raggiunti. Senza accorgersi che purtroppo
il tempo erode e frantuma tutto se non si resta
aperti al nuovo e non si prosegue il lavoro di studio
e confronto in un mondo come quello corale che
fortunatamente ha saputo legarsi e fare di questi
legami una inarrestabile spinta allo sviluppo.
MELodica MEL!
comunque il rincrescimento per la difficoltà di queste
due ultime stagioni a fronte di una proposta di tale
livello qualitativo. Ci auguriamo tutti che il prossimo
anno sia possibile una maggiore partecipazione,
segno della maturità, vivacità e voglia di progredire
di cui la coralità veneta ha sempre dato prova. Da
non dimenticare la partecipazione ogni anno di
tanti musicisti provenienti da altre regioni italiane,
anche molto lontane. Da un lato siamo lieti che
le nostre proposte formative sia apprezzate al di
fuori del nostro ambito, segno della qualità delle
iniziative e del livello artistico elevato. Dall’altro
siamo altrettanto lieti di poter contribuire con il
nostro lavoro alla formazione dei direttori di coro
italiani e di conseguenza alla crescita e sviluppo della
coralità italiana, in cui siamo strettamente inseriti e
interlacciati.
Tutto quanto descritto in queste pagine ha comportato
ovviamente un forte aumento dei costi, coperti
solo in parte dalle quote di iscrizione dei corsisti e
uditori. Inoltre non godiamo di finanziamenti da
parte della Regione Veneto per nessuna delle nostre
iniziative di formazione, siano per direttori che per
cori e coristi. Questo ha implicato una scelta precisa
e consapevole da parte dell’ASAC che ha investito
molto negli ultimi anni in questo tipo di iniziative.
53
ASAC VENETO
CONSIGLIO DIRETTIVO 2014
Presidente
Alessandro Raschi
Vicepresidenti
Camillo De Biasi, Luca Fiorio
Segretario regionale
Claudio Sartorato
Assistenza alla presidenza ASAC
Alberto Cimenti
CONSIGLIO DIRETTIVO
Maria Chiara Ardolino, Ferruccio Artuso, Marino
Baldissera, Rolando Basso, Antonio Cagnin, Daniela
Corolaita, Camillo De Biasi, Osvaldo Fedini, Luca Fiorio,
Michele Fontana, Paolo Gardenal, Giampaolo Piccoli,
Cristiano Roccato, Massimo Zulpo
Organigramma ASAC
COMMISSIONE ARTISTICA
Manolo Da Rold, Pierluigi Comparin, Alessandro
Kirschner, Paolo Piana, Matteo Valbusa, Cinzia Zanon
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COLLEGIO DEI SINDACI 2012-2015
Danilo Riedi, Giovanni Selmin; Gianni Zennaro (effettivi)
Roberto Bortolazzi (supplente)
DIRETTORE RESPONSABILE DI “MUSICA INSIEME”
Dino Bridda
DIRETTORE EDITORIALE
Lorenzo Fattambrini
Segretario
Candy Patricia Cauilan
Iscrizioni ASAC 2015
attraverso cui sarà possibile informare ogni singolo
nominativo delle attività intraprese dall’Associazione,
per una maggiore condivisione e informazione. La
quota associativa rimane invariata a € 150,00, come
nel 2014 per iscrizioni effettuate fino al 15/3/2015. Per
iscrizioni successive, effettuabili comunque per tutto
l’arco dell’anno, la quota prevista sarà di € 165,00. Gli
iscritti entro il 31/1/2015 potranno ricevere la tessera
di iscrizione realizzata da FENIARCO, utile ad esempio
per esigere gli sconti SIAE, che verrà consegnata ai
cori iscritti all’Assemblea Generale, fissata per il 22
marzo 2015 a Verona. L’Assemblea assume particolare
importanza visto il rinnovo delle cariche associative
a conclusione dei mandati triennali ed è elettiva.
Anche per la Presidenza è previsto obbligatoriamente
il rinnovo dato che il 2015 vede la conclusione del
terzo ed ultimo mandato possibile come previsto
dallo statuto. L’importo complessivo di iscrizione ed
eventuali abbonamenti dovrà essere versato attraverso
bonifico bancario o tramite bollettino di conto
corrente postale, una copia dei quali dovrà essere
allegata alla stessa scheda di iscrizione riportante il
nome del coro. L’iscrizione sarà considerata valida
se, unitamente alla quota, sarà inviata all’ASAC (in
originale o a mezzo fax o e-mail) anche la scheda di
iscrizione. Vista l’esigenza segnalataci da alcuni cori
soci, è stato stabilito che a seguito dell’iscrizione del
coro, viene data la possibilità di iscrivere con una
quota ridotta a € 50,00, gruppi complementari
(ad esempio voci bianche, sezioni voci pari del coro
misto, gruppi vocali, ecc) se integrati nella stessa
Associazione corale (statuto e presidente comuni)
al fine di facilitarne la crescita e l’inserimento nel
circuito corale.
Associazione per lo Sviluppo delle Attività Corali
Via Vittorio Veneto 10
31033 Castelfranco Veneto
T (+39) 0423.498941 | F (+39) 0423.465022
[email protected] | www.asac-cori.it
Iscrizioni ASAC 2015
L’ASAC è l’Associazione regionale di riferimento per la
coralità veneta e l’iscrizione all’ASAC inserisce il coro
nel circuito corale regionale e nazionale. I cori iscritti
sono partecipi e integrati nello sviluppo della coralità
italiana, seguiti dall’ASAC nell’affrontare le tematiche
fiscali e organizzative che ogni anno si pongono alla
nostra attenzione (modello EAS, circolari ministeriali,
normative SIAE e Enpals). L’iscrizione offre il diritto a
partecipare alle iniziative promosse dall’Associazione
(corsi, convegni, laboratori, riunioni, rassegne
provinciali e regionali, nazionali e internazionali ecc.),
all’istituzione dei Corsi di Orientamento Musicale
presso le sedi dei cori richiedenti, all’accesso alla
vantaggiosa convenzione assicurativa ed all’utilizzo del
nostro archivio musicale dotato di oltre 17.000 partiture
schedate e catalogate, a ricevere pubblicazioni,
Cd e DVD realizzati a livello regionale e nazionale,
ad accedere ai contributi previsti dall’ASAC e dalla
FENIARCO per le varie attività e iniziative. I membri dei
cori soci possono partecipare alle iniziative organizzate
dall’ASAC che prevedono quote di iscrizione con tariffe
agevolate o gratuite. L’iscrizione all’ASAC dà diritto
allo sconto del 10% sulle tariffe SIAE, la possibilità di
effettuare abbonamenti SIAE e comprende l’iscrizione
del coro alla Federazione Nazionale Italiana delle
Associazioni Regionali Corali (FENIARCO) dando
accesso a tutti i cori iscritti alle iniziative organizzate
a livello nazionale e diritto a tutte le agevolazioni
previste. L’ASAC e la FENIARCO sono attive nei relativi
ambiti di competenza, regionale e nazionale, per
promuovere, sostenere e salvaguardare gli interessi e
le prerogative della coralità amatoriale nei confronti di
enti e istituzioni (SIAE, ENPALS, Agenzia delle Entrate,
ecc). Compresa nell’iscrizione è prevista la possibilità
data dal sito ASAC, ove tutti i cori iscritti possono
inserire gratuitamente la propria scheda, aggiornabile
autonomamente e collegata in tempo reale con i siti
regionale e nazionale. I cori iscritti potranno segnalare
le proprie manifestazioni per l’inserimento nel sito
regionale o inviare articoli, notizie, CD o DVD per la
pubblicazione e recensione nelle rubriche della rivista
ASAC “Musica insieme”. La rivista è realizzata e diffusa
on-line per dare maggiore incisività, freschezza e
spazio alle notizie e interventi dei soci. Da quest’anno
sarà possibile richiedere abbonamenti alla rivista
ASAC “Musica insieme” prevista in tre numeri annui e
di cui sarà realizzata la stampa in base al numero di
abbonamenti raggiunto. Allo stesso modo è suggerito
l’abbonamento alla rivista nazionale Choraliter di cui da
quest’anno saranno inviate copie solo su abbonamento.
In entrambi i casi è sufficiente sommare la quota
relativa nel bollettino versando in aggiunta alla quota
di iscrizione la somma relativa a uno o entrambi gli
abbonamenti per il numero di abbonamenti richiesto.
Se non diversamente indicato gli abbonamenti saranno
intestati al direttore; altrimenti indicare l’indirizzo/i di
eventuali ulteriori abbonamenti. I cori sono invitati
ad allegare all’iscrizione la mailing-list dei coristi,
(informativa)
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56
Assemblea generale ASAC
Associazione sviluppo Attività Corali del veneto
CORSO BIENNALE
DI DIREZIONE DI CORO
Anno accademico 2014-2015
corsi accademici
target
PRESSO IL CENtRO CuLtuRA CANEvON, vIA J. DEL CASSERO 4,
MALCONtENtA (vE)
Il corso è aperto a tutti i direttori
e aspiranti direttori di coro
per iniziare, per imparare,
per approfondire.
tECNICA DELLA DIREzIONE
Matteo valbusa
tECNICA vOCALE
i “numeri” dell’accademia
Lia Serafini
2 anni di corso
10 weekend di lezione (sab-dom):
LABORAtORIO DI CANtO gREgORIANO
1 weekend al mese per 10 mesi,
da settembre a giugno 2014.
18 docenti di chiara fama.
Cori laboratorio di prestigio.
Concerti in Veneto e Trentino, diretti dagli allievi.
Alessio Randon
LABORAtORIO MADRIgALIStICO
MAStERCLASS
MuSICA
RINASCIMENtALE
MuSICA
ROMANtICA
Docente:
Docente:
Marco Ozbic
Marco Berrini
Coro laboratorio:
Caterina Ensemble
Coro laboratorio:
Coro da Camera trentino
NEL SECONDO ANNO SONO PREvIStE ANChE LE MAStERCLASS:
MuSICA DEL
MuSICA
‘600 - ‘700
POPOLARE
(A. A. 2015-2016)
(A. A. 2015-2016)
MuSICA
CONtEMPORANEA
Docente:
Lorenzo Donati
Coro laboratorio:
Coro Polifonico S. Biagio
Seminari FORMAtIvI
•
•
•
•
•
•
Elementi di semiografia rinascimentale
Retorica musicale
Accordatura e temperamenti, l’intonazione del coro
Tecniche di insegnamento e concertazione
Analisi formale e armonica
Tecniche di consapevolezza corporea
ISCRIzIONI ENtRO IL 31 LugLIO 2014
PER INFO: ASAC Ass. per lo sviluppo delle attività corali del veneto - Via Vitt. Veneto 10, 31033 Castelfranco Veneto
Accademia corale 2014-15
Sandro Naglia
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3° Veneto Canta
Festival Corale
Internazionale
23/26.04.2015
Chi siamo
A chi si rivolge
L’Associazione per lo Sviluppo delle Attività Corali (A.S.A.C.)
è l’associazione dei cori veneti, fondata nel 1979 allo scopo
di sviluppare la coralità, attraverso attività di formazione,
concorsi, festival e rassegne. Attualmente l’A.S.A.C.
conta 340 cori ed è federata alla Feniarco (la Federazione
nazionale dei cori italiani), a European Choral AssociationEuropa Cantat e a IFCM (Federazione internazionale
della musica corale).
Possono iscriversi al Festival cori con qualsiasi
tipo di organico e repertorio. È ammessa anche
la partecipazione di famigliari e simpatizzanti.
Il festival
Il Veneto è tra le regioni italiane più affascinanti,
per la diversità del paesaggio, che dalle cime delle Dolomiti
declina dolcemente verso la Pianura Padano-Veneta
fino a perdersi nell’azzurro dell’Adriatico, per la varietà
dei sapori enogastronomici frutto della tradizione locale,
e per la molteplicità di atmosfere evocate da borghi
fortificati, eleganti ville aristocratiche e città d’arte
tra le quali spicca la raffinatezza di Venezia.
Il Festival si tiene dal 23 al 26 aprile 2015.
Programma del festival
Il Festival prevede la partecipazione a concerti e itinerari
artistico-culturali:
• concerti: in base al giorno di arrivo, ogni coro terrà
concerti in luoghi diversi di grande interesse
turistico-culturale.
• concerto di chiusura in Piazza San Marco a cori
riuniti con i partecipanti della manifestazione
VENEZIA IN CORO giunta alla 39° edizione,
con animazione della città, concerti in chiese
e centri socioculturali ed esibizioni itineranti.
• visite e scambi culturali: il programma prevede
incontri con realtà corali venete e tour guidati
a località di interesse storico-architettonico
tra le quali Verona, Cortina (la perla delle Dolomiti), etc.
• degustazioni enogastronomiche: visite guidate
alla scoperta dei sapori del territorio veneto.
Programma generale
PROGRAMMA 4 GIORNI / 3 NOTTI
giovedì, 23 aprile
pomeriggio: arrivo dei cori
sera: concerto di apertura
venerdì, 24 aprile
mattino/pomeriggio: visita guidata a siti d’arte
sera: concerti sul territorio o serata libera
sabato, 25 aprile
mattino/pomeriggio: seminario sulla musica corale
veneta o visita guidata a siti d’arte
sera: concerto sul territorio o serata libera
domenica, 26 aprile
dal mattino: partecipazione a VENEZIA IN CORO
con animazione della città, concerti in chiese
e centri socioculturali ed esibizioni itineranti.
Chiusura della manifestazione in Piazza San Marco
con tutti i cori partecipanti.
sera: partenza dei cori
PROGRAMMA 3 GIORNI / 2 NOTTI
venerdì, 24 aprile
pomeriggio: arrivo dei cori
sera: concerto sul territorio o serata libera
sabato, 25 aprile
mattina/pomeriggio: seminario sulla musica corale
veneta o visita guidata a siti d’arte
sera: concerto sul territorio o serata libera
domenica, 26 aprile
come da “PROGRAMMA 4 GIORNI”
Veneto Canta
È all’interno di questo quadro che si svolgerà la III edizione
di VENETO CANTA, il Festival Internazionale della coralità
nel Veneto, aperto a cori di ogni tipologia e repertorio,
promosso da Asac-Veneto in collaborazione con Feniarco,
la Regione del Veneto e le amministrazioni locali.
Nato dal desiderio di far incontrare realtà corali provenienti
da tutto il mondo, il Festival si propone di favorire lo
scambio e il confronto tra esperienze musicali diverse,
offrendo a ogni coro la possibilità di esibirsi in luoghi unici
per bellezza e incanto nel magico Veneto e Venezia.
Quando
conclusione del festival con
39° Venezia in Coro
26.04.2015
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Iscrizioni
Per partecipare al Festival, ogni coro deve compilare
Contributo individuale
Informazioni
Segreteria del Festival
3° Veneto Canta
Festival Corale
Internazionale
23-26 aprile 2015
Venezia in coro
giornata conclusiva di
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60
Conto 100 canto pace
Conto 100 canto pace
Domenica 24 maggio 2015 in Arena a Verona si terrà una grande manifestazione concertistica dedicata
alle celebrazioni del centenario dell’inizio della Grande Guerra e dedicata interamente ai cori e alla musica
corale. Un grande, grandissimo evento per la coralità, in uno dei luoghi più prestigiosi e rappresentativi per gli
spettacoli e la musica in Italia.
Per noi, come Associazione di riferimento della Coralità Veneta, sarà un banco di prova particolarmente
impegnativo. Lavorando già da alcuni mesi con il Comune di Verona, coorganizzatore con l’ASAC dell’evento, in
sintonia con il Signor Sindaco Flavio Tosi e il Dott. Rosario Russo presidente della 6° Commissione Consigliare,.
abbiamo coinvolto decine di associazione veronesi, necessarie nella collaborazione ai vario aspetti logistici,
oltre che a numerose figure professionali e aziende specializzate.
Il concerto, in apertura di serata, vedrà la partecipazione del coro della SAT, portatore di una tradizione e di
un repertorio senza tempo, sotto diversi aspetti particolarmente legati alla memoria dell’evento bellico che ha
tragicamente interessato in particolare il territorio del nord est italiano.
Successivamente saranno protagonisti
del concerto tre grandi formazioni corali e i cori presenti sugli spalti.
Le tre formazioni corali saranno una ad organico voci pari bianche-giovanili-femminili, una ad organico misto,
una ad organico maschile e ciascuna di esse eseguirà un repertorio preparato appositamente per l’occasione.
Ciascuna formazione sarà composta da circa 350/400 coristi e diretta da un maestro, scelto tra i nomi più
rappresentativi del mondo corale e musicale italiano.
61
300 CORI
PER LA GRANDE GUERRA
300 cori per la grande guerra
L’ASAC ha avviato un accordo di programma con
la Regione Veneto riguardante le iniziative per le
celebrazioni del centenario dalla Grande Guerra.
Il progetto prevede la realizzazione di eventi su tutto
il territorio regionale che coinvolgano centinaia
di cori, uniti dal comune obiettivo della diffusione
attraverso la musica corale il messaggio di pace e
concordia tra i popoli e il ricordo della tragedia del
1° conflitto mondiale, descritto così vividamente dal
repertorio che i cori hanno mantenuto vivo in questo
ultimo secolo.
L’ASAC raccoglie quindi fin da ora le adesioni al
progetto “300 CORI PER LA GRANDE GUERRA”. I
concerti che aderiranno a questa manifestazione
dovranno prevedere almeno uno o più momenti
dedicati alla celebrazione del centenario attraverso
l’esecuzione di brani del repertorio tradizionale
alpino o brani dedicati alla pace e alla fratellanza tra
i popoli a 100 anni da un evento così drammatico
come la Grande Guerra.
Per aderire al progetto è sufficiente compilare e
inviare alla segreteria ASAC (via mail o posta) un
modulo, richiedibile alla segreteria stessa, con i dati
del concerto/i organizzati, anche a distanza uno
dall’altro, inviando successivamente alla segreteria
ASAC copia della documentazione di spesa al termine
della manifestazione. Le manifestazioni dovranno
comunque svolgersi entro e non oltre il 10/05/2015.
L’ASAC confermerà all’organizzatore l’accettazione
della richiesta fino ad esaurimento delle disponibilità
previste. Sarà utilizzato il
criterio di priorità in base
alla data di spedizione della
richiesta (timbro postale,
data mail ecc) fatta salva
la corretta compilazione
della documentazione e
la rispondenza ai requisiti
richiesti per la manifestazione.
Il manifesto e i programmi
di sala dovranno contenere
un chiaro riferimento alla
manifestazione
con
la
denominazione che sarà
inviata dalla segreteria per
le manifestazioni ammesse
unitamente a logo di ASAC e
REGIONE VENETO.
Al fine dell’erogazione del
contributo sarà necessario
l’invio
alla
segreteria
ASAC al termine della/e
manifestazione/i
previste
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e comunque entro e non oltre il 20 maggio 2015,
uno specchietto di riepilogo delle spese sostenute
unitamente a copia delle relative pezze giustificative.
Il contributo è previsto in euro 100,00 per ogni coro
partecipante agli eventi (ad esempio rassegna con
quattro cori, contributo euro 400.00, manifestazione
con sei cori contributo euro 600,00 ecc).
L’importo totale della documentazione inviata a
rendicontazione dovrà essere pari o superiore al
doppio dell’importo del contributo (ad esempio
contributo euro 400,00 rendicontazione euro 800,00
o superiore).
L’ASAC, al ricevimento del contributo della Regione del
Veneto, provvederà ad erogare il finanziamento alle
manifestazioni ammesse che avranno correttamente
inviato la rendicontazione richiesta. Siamo certi di
poter comporre un calendario di manifestazioni
veramente significativo e capillarmente diffuso,
a dimostrazione della grande forza e presenza
sul territorio della coralità veneta. Ringraziamo
la Regione Veneto e il Vicepresidente Marino
Zorzato per l’attenzione e la sensibilità dimostrata
verso il mondo corale e la nostra ASAC, possiamo
orgogliosamente dire la più grande associazione
musicale no profit del Veneto.
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Meeting di Bassano
49° CONCORSO NAZIONALE CORALE
Trofei «Città di Vittorio Veneto»
Vittorio Veneto, 29-30-31 maggio 2015
Nel quadriennio 2015-2018, in occasione del Centenario della Grande Guerra,
il Concorso Nazionale Corale di Vittorio Veneto – città dove si è concluso il
primo conflitto mondiale – favorirà occasioni di esecuzione e produzione
musicale attraverso l’attivazione di categorie a tema e di premi speciali,
coniugando la valorizzazione del patrimonio tradizionale con l’incentivazione
di nuove proposte musicali, anche legate alle tematiche della Pace.
REGOLAMENTO
Art. 1 – Il 49° Concorso nazionale di canto corale per
l’assegnazione dei Trofei «Città di Vittorio Veneto»
avrà luogo a Vittorio Veneto nei giorni 29, 30 e 31
maggio 2015.
49° concorso nazionale corale a Vittorio Veneto
PARTECIPAZIONE
Art. 2 – La manifestazione è articolata nelle seguenti
categorie, alle quali possono accedere complessi
corali con qualsiasi organico:
Categoria A Progetto-programma: Musiche originali
d’autore
Categoria B Progetto-programma: Canto polifonico
di ispirazione popolare
Categoria C Progetto-programma: Vocal pop-jazz,
gospel e spirituals
Categoria D Progetto-programma: “Oltre la guerra”
Il Concorso è riservato a complessi corali che operano
nello spirito amatoriale.
Ciascun complesso potrà iscriversi a più competizioni,
purché presenti programmi diversi e rispetti le
modalità previste per ciascuna di esse.
Il numero dei coristi di ciascun complesso deve
essere non inferiore a 12 e non superiore a 40
(esclusi gli eventuali strumentisti) pena l’esclusione.
N.B. La categoria “Progetto-programma riservato a
cori di voci bianche”, che da diverse edizioni si svolge
con cadenza biennale, sarà riproposta nel 2016.
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ISCRIZIONE E DOCUMENTI
Art. 3 – Le domande di iscrizione dovranno essere
inviate esclusivamente con lettera “Raccomandata 1”
alla Segreteria del «49° Concorso Nazionale Corale»
– Comune di Vittorio Veneto – Piazza del Popolo, 14 –
31029 Vittorio Veneto (TV) entro e non oltre il 16
marzo 2015 (farà fede il timbro postale di invio);
in ogni caso il plico contente l’iscrizione e tutta la
documentazione richiesta dovrà giungere all’Ufficio
Postale di Vittorio Veneto entro e non oltre il 23
marzo 2015, pena l’esclusione. Non si risponde
di eventuali disguidi postali. Non sono ammesse
iscrizioni via fax o email.
L’iscrizione al concorso comporta il versamento
della tassa di Euro 55,00 (non rimborsabile) sul c/c
postale n° 12208310 (IBAN IT 32 J076 0112 0000
0001 2208 310) intestato a: Comune di Vittorio
Veneto - Tesoreria Comunale – Piazza del Popolo, 14
– 31029 Vittorio Veneto (TV) (indicare la causale).
È richiesta la seguente documentazione:
a) domanda di iscrizione, il cui modulo può essere
scaricato dal sito www.vittorioveneto.gov.it alla
pagina “Città della musica” (compilare a computer,
non a mano, scrivendo direttamente nel file, stampare
il documento e inviarlo con firma autografa);
b) dichiarazione relativa al trattamento dei dati
personali, il cui modulo può essere scaricato dal sito
www.vittorioveneto.gov.it alla pagina “Città della
musica”;
c) breve curriculum del coro e del direttore, con
particolare riferimento agli ultimi cinque anni;
d) dettagliata relazione illustrativa del progettoprogramma;
e) sintesi del progetto-programma (testo con
massimo 800 caratteri che sarà inserito nella
brochure del concorso), da inviarsi anche via email
all’indirizzo: [email protected];
f) n. 8 copie delle partiture dei brani, in formato A4,
con indicazione della durata di ciascun brano,
chiaramente leggibili e ordinatamente rilegate in
8 fascicoli (ciascun fascicolo dovrà contenere una
copia dell’intero programma, con le partiture inserite
secondo l’ordine d’esecuzione);
g) CD contenente documentazione audio di buona
qualità: tre brani eseguiti dal coro, di cui almeno
uno tra quelli indicati nel programma presentato
e almeno uno registrato dal vivo; le registrazioni
devono essere state realizzate non prima di maggio
2014;
h) ricevuta del versamento di Euro 55,00 per ogni
singola iscrizione.
AMMISSIONE
Art. 4 – Il Comitato artistico ammetterà i cori alle
competizioni in base a:
a) valutazione del progetto-programma;
b) ascolto della documentazione sonora;
c) esame del curriculum del coro e del direttore.
Si evidenzia che il bando del “Festival della Coralità
Veneta” indetto dall’ASAC nel 2014 prevedeva quanto
segue: “I cori classificatisi in fascia di eccellenza
parteciperanno di diritto al Concorso Nazionale
Corale di Vittorio Veneto nell’anno successivo, con
un contributo spese di euro 500,00 riservato ai cori
iscritti ASAC”. Anche per questi cori, comunque,
l’ammissione al concorso è subordinata al rispetto di
quanto previsto dal presente regolamento.
PROGRAMMI
• Categoria A - Progetto-programma: Musiche
originali d’autore
Art. 5 – I cori iscritti alla categoria A dovranno
presentare un programma della durata massima di
20 minuti (pause comprese), impostato secondo un
progetto (programma tematico, monografico, frutto
di ricerca musicologica, di studi e/o di colla borazioni
con compositori, ecc.) che andrà illustrato secondo
quanto indicato alle lettere d) ed e) dell’art. 3. È
consentito l’impiego di strumenti se e come previsto
dall’autore; l’organizzazione metterà a disposizione
il pianoforte. Non è permesso l’uso di amplificazione
vocale e di basi musicali registrate.
• Categoria B - Progetto-programma: Canto
polifonico di ispirazione popolare
Art. 6 – I cori iscritti alla categoria B dovranno
presentare un programma della durata massima di
20 minuti (pause comprese), impostato secondo un
progetto (programma tematico, monografico, frutto
di ricerca musicologica, di studi e/o di collaborazioni
con compositori ed elaboratori, ecc.) che andrà
illustrato secondo quanto indicato alle lettere d) ed
e) dell’art. 3. È consentito l’impiego di strumenti se
e come previsto dal compositore/elaboratore o dalla
tradizione; l’organizzazione metterà a disposizione
il pianoforte. Non è permesso l’uso di amplificazione
vocale e di basi musicali registrate.
• Categoria C - Progetto-programma: Vocal popjazz, gospel e spiritual
Art. 7 – I cori iscritti alla categoria C dovranno
presentare un programma della durata massima di
20 minuti (pause comprese), impostato secondo un
progetto (un percorso didattico, programma tematico,
monografico, frutto di collaborazioni con compositori
ed elaboratori, ecc.) che andrà illustrato secondo
quanto indicato alle lettere d) ed e) dell’art. 3.
È consentito l’impiego di strumenti se e come previsto
dall’autore o elaboratore; l’organizzazione metterà a
disposizione il pianoforte. Non è permesso l’uso di
amplificazione vocale e di basi musicali registrate.
• Categoria D - Progetto-programma: “Oltre al
guerra”
Art. 8 – I cori iscritti alla categoria D dovranno
presentare un programma della durata massima di
20 minuti (pause comprese), impostato secondo un
progetto ispirato alle vicende e ai luoghi della Grande
Guerra, non trascurando tematiche di Pace. Il progettoprogramma (un percorso didattico, programma
tematico, monografico, frutto di ricerca musicologica,
di studi e/o di collaborazioni con compositori ed
elaboratori, ecc.) andrà illustrato secondo quanto
indicato alle lettere d) ed e) dell’art. 3.
È consentito l’impiego di strumenti se e come previsto
dall’autore o elaboratore; l’organizzazione metterà a
disposizione il pianoforte. Non è permesso l’uso di
amplificazione vocale e di basi musicali registrate.
CALENDARIO DELLE PROVE
Art. 9 – Date e sedi delle prove, nonché l’orario e il
programma d’esecuzione approvato dal Comitato
artistico saranno comunicati entro il 10 aprile 2015
esclusivamente tramite posta elettronica, all’indirizzo
email che dovrà essere indicato nel modulo di
iscrizione. Per ciascuna categoria l’ordine d’esecuzione
verrà stabilito in base all’ordine crescente delle
distanze chilometriche tra località di provenienza
del coro e Vittorio Veneto. Qualora un complesso
non fosse presente all’orario previsto dall’ordine
di esecuzione, potrà eseguire la prova entro un’ora
dall’orario di convocazione, purché i motivi del ritardo
siano ritenuti validi dall’Ente organizzatore, ma in
ogni caso non oltre l’orario previsto per la chiusura
delle audizioni della categoria d’appartenenza.
COMMISSIONE GIUDICATRICE
Art. 10 – Il presidente e i membri della Commissione
giudicatrice del Concorso saranno nominati dal
Comune di Vittorio Veneto su indicazione del Comitato
artistico. Il giudizio della Commissione giudicatrice è
insindacabile e inappellabile.
VALUTAZIONI FINALI - CLASSIFICHE
Art. 11 – La Commissione giudicatrice terrà conto
49° concorso nazionale corale a Vittorio Veneto
La documentazione inviata sarà acquisita e archiviata
dalla Segreteria organizzativa del Concorso.
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dei seguenti parametri: intonazione, qualità vocale,
interpretazione.
Ogni giurato esprimerà punteggio (in centesimi) e
giudizio, che concorreranno a formare la valutazione
globale della Commissione giudicatrice su ciascun
complesso corale. I giudizi saranno successivamente
inviati al direttore del coro.
La classifica di ogni categoria sarà stilata sulla base del
punteggio medio conseguito, espresso in centesimi.
I risultati ufficiali saranno resi noti al termine delle
audizioni di ciascuna categoria.
PREMI
Art. 12 – Per ciascuna categoria del Concorso sono
previsti i seguenti premi (al lordo delle ritenute di
legge):
- primo premio Euro 1.500,00
- secondo premio Euro 1.000,00
- terzo premio Euro 500,00
49° concorso nazionale corale a Vittorio Veneto
I premi potranno essere liquidati, su richiesta dei cori
vincitori, anche come rimborso delle spese di viaggio,
vitto e alloggio sostenute dal Coro stesso per la
partecipazione al Concorso. In questo caso, il Coro
dovrà allegare alla richiesta di liquidazione copia delle
pezze giustificative attestanti le spese sostenute, che
dovranno almeno essere pari all’entità del premio.
Non sono ammessi rimborsi relativi a viaggi effettuati
con mezzo proprio e/o autocertificati.
La liquidazione dei premi e/o dei rimborsi verrà
effettuata esclusivamente tramite bonifico. Il Coro
dovrà essere in possesso di proprio Codice Fiscale
e dovrà avere un proprio conto corrente (non sono
ammessi conti intestati a persone fisiche); la richiesta
di liquidazione e/o rimborso dovrà essere sottoscritta
dal soggetto autorizzato a operare su detto conto.
In caso di assegnazione di premi ex-aequo, l’importo
sarà suddiviso. Ai complessi vincitori del secondo e
del terzo premio – se verranno ammessi al concerto
finale a discrezione della Commissione Giudicatrice,
sentito l’Ente Organizzatore – sarà riconosciuto un
ulteriore premio di Euro 300,00. Questo sarà liquidato
con le stesse modalità sopraindicate.
I complessi premiati ammessi al concerto finale
(domenica 31 maggio 2015 – ore 17) avranno diritto
ai premi in denaro e al rimborso di cui sopra solo a
condizione della loro partecipazione al concerto
stesso.
Art. 13 – I cori vincitori del primo premio nelle quattro
categorie del Concorso riceveranno il Trofeo «Città
di Vittorio Veneto» e il diploma di classifica; al
direttore del coro sarà consegnata una targa offerta
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dall’A.S.A.C. (Associazione per lo Sviluppo delle
Attività Corali – Veneto).
GRAN PREMIO “EFREM CASAGRANDE”
Art. 14 – Partecipano di diritto alla competizione
per l’assegnazione del 21° Gran Premio «Efrem
Casagrande» (domenica 31 maggio 2015 - ore 17) i
cori vincitori del primo premio nelle diverse categorie
nella presente edizione del Concorso Nazionale Corale
di Vittorio Veneto.
I cori vincitori del primo premio sono tenuti ad esibirsi
al concerto finale, pena la perdita del premio in
denaro.
Art. 15 – I cori ammessi al Gran Premio si esibiranno
con un programma della durata complessiva non
superiore a 15 minuti (pause comprese). Il direttore
del coro ammesso al Gran Premio è tenuto a
comunicare il programma d’esecuzione alla Giuria e
alla Segreteria artistica, subito dopo la pubblicazione
dei risultati della categoria di appartenenza.
Art. 16 – Al vincitore del Gran Premio saranno
assegnati un trofeo e un premio di Euro 1.500,00
offerti dalla FENIARCO (Federazione Nazionale
Italiana delle Associazioni Regionali Corali).
Art. 17 – La Commissione giudicatrice potrà
ammettere al concerto finale, fuori concorso, anche
altri cori meritevoli; inoltre potrà partecipare anche
un coro veneto su proposta e in rappresentanza
dell’A.S.A.C.
ALTRI PREMI
Art. 18 – Premio speciale “Centenario” – Al coro
iscritto alle categorie A o B o C che avrà offerto la
migliore esecuzione di una composizione ispirata
ai temi della pace e/o alle vicende e ai luoghi della
Grande Guerra verrà assegnato un premio di Euro
300,00.
Art. 19 – Al complesso veneto iscritto all’A.S.A.C.
ritenuto migliore dalla Commissione giudicatrice sarà
assegnato un premio (buono acquisto) di Euro 500,00
offerto dall’Associazione stessa. Per l’assegnazione di
questo premio si farà riferimento al miglior punteggio
medio conseguito dai complessi veneti, purché
superiore a 70/100.
Art. 20 – Al direttore di coro, anche non classificato,
che avrà dimostrato particolari doti interpretative
sarà assegnato un premio e un buono acquisto di Euro
300,00 offerto dal Coro A.N.A. e dalla Sezione A.N.A. di
Vittorio Veneto in memoria del maestro Efrem
Casagrande.
Art. 21 – La Commissione giudicatrice potrà assegnare
un premio di Euro 300,00 al coro che avrà presentato
il progetto-programma ritenuto più interessante fra
quelli proposti nelle varie categorie, tenuto conto
anche della qualità dell’esecuzione.
Art. 22 – La Commissione giudicatrice ha la facoltà di
non assegnare i premi in palio e/o di assegnare altri
riconoscimenti (senza premio in denaro) non previsti
dal regolamento.
DISPOSIZIONI FINALI
Art. 23 – Le varie categorie del Concorso saranno
attivate a condizione che siano ammessi almeno tre
complessi corali per ciascuna di esse.
Art. 25 – L’Ente organizzatore si riserva, per cause di
forza maggiore, di apportare modifiche al presente
regolamento o di revocare il Concorso o singole
categorie dello stesso.
Art. 26 – L’iscrizione al Concorso comporta
l’accettazione completa e incondizionata del presente
regolamento. In caso di controversie farà fede il testo
del regolamento pubblicato sul sito del Comune di
Vittorio Veneto.
--------------------------------------------------------------
Comitato artistico: Pierluigi Comparin (rappr. ASAC),
Stefano Da Ros, Vicente Pepe (rappr. FENIARCO),
Giorgio Susana.
Coordinamento artistico: Stefano Da Ros
Segreteria organizzativa: Ufficio Cultura del Comune
di Vittorio Veneto
Piazza del Popolo n. 14
31029 VITTORIO VENETO (TV)
tel. 0438-569310 – fax 0438-53966
[email protected]
www.vittorioveneto.gov.it
Concorrono alla realizzazione delle manifestazioni:
Regione del Veneto, Provincia di Treviso, FE.N.I.A.R.CO.
(Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni
Regionali Corali), A.S.A.C. (Associazione Sviluppo
Attività Corali del Veneto), Sezione A.N.A. e Coro
A.N.A. di Vittorio Veneto.
49° concorso nazionale corale a Vittorio Veneto
Art. 24 – I complessi corali rinunciano sin d’ora a
qualsiasi compenso per eventuali registrazioni o per
trasmissioni effettuate da enti radiotelevisivi pubblici
o privati.
67
A Marostica
un “Sentiero d’Incanto”
Poesia in Canto: un suggestivo ed intrigante mélange
di espressioni artistiche giovanili, dove poesia, musica
corale, disegno e scultura vivono un momento di vera
sintesi, in cui le specificità delle diverse arti si completano,
arricchendosi.
Una manifestazione biennale collegata al Premio
Letterario Nazionale Arpalice Cuman Pertile e ideata
nel 2001 da Maria Angela Cuman (già Assessore alla
Cultura di Marostica) e da Cinzia Zanon (direttore del coro
Gioventù in Cantata).
Un contributo, sostenuto dal patrocinio dell’ASAC,
all’arricchimento del repertorio corale adatto a bambini e a
ragazzi, nella consapevolezza che la musica, specialmente
quella corale, è un linguaggio educativo e gratificante di
grande importanza, oltre a far conoscere e sperimentare
ai bambini e agli insegnanti della scuola primaria del
territorio il grande valore del cantare insieme.
Quella
dell’8 e 9 novembre 2014 è stat un’edizione speciale,
intitolata SENTIERO D’INCANTO, che ha ripercorso, in
una sorta di excursus, parte del repertorio per cori di voci
bianche e giovanili pubblicato nelle sei precedenti edizioni.
Un evento non solo musicale, dato che partendo dalle
poesie premiate e segnalate nel Premio Letterario
Nazionale Arpalice Cuman Pertile, ha coinvolto sin
dal’inizio la lettura poetica, il design, la musica per poi
venire proposte al pubblico attraverso i linguaggi propri
delle diverse espressioni artistiche, grazie anche al
singolare intreccio con il premio dedicato al maestro del
vetro G. B. Parise, per il quale gli studenti del liceo artistico
“De Fabris” di Nove hanno lavorato per ideare un’opera
in vetro soffiato simbolo della rassegna donata poi ai vari
poeti, direttori artistici e musicisti coinvolti.
Per quanto riguarda la parte musicale, ad ogni edizione
sono stati incaricati specifici compositori che hanno scelto
e musicato alcune delle poesie premiate o segnalate nel
settore Poesia Infanzia e Preadolescenza del Premio.
Le composizioni, in prima esecuzione nazionale, sono
poi state affidate all’interpretazione di vari cori giovanili
distintisi nel panorama nazionale ed internazionale.
La manifestazione di quest’anno, organizzata e
coordinata dalla Città di Marostica – Assessorato
alla Cultura e dall’Associazione Gioventù in Cantata,
è stata anche inserita nell’evento più ampio
“MAROSTICA CITTÀ DI FIABE” 27° premio Nazionale
di letteratura per l’infanzia - A. CUMAN PERTILE con la
partecipazione dei cori Gioventù in cantata e Mélicus
di Marostica, diretti dal M°Cinzia Zanon, direttore
artistico dell’evento, del Coro Aurora di Bastia Umbra
(PG) diretto dal M° Stefania Piccardi e con la presenza
dei cori delle scuole elementari di Valle San Floriano
e San Luca (Marostica) coinvolti in uno specifico
progetto didattico e preparati da Elisa Maroso e Cinzia
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“Sentiero d’Incanto”
Zanon. Ad accompagnare al pianoforte
i cori le pianiste Maria Canton e Cristina
Capano.
Le musiche eseguite nel corso della
manifestazione portavano la firma di
compositori noti nel mondo corale
nazionale ed internazionale, che hanno
aderito con entusiasmo negli anni alla
singolare iniziativa: Andrea Basevi
Gambarana, Piero Caraba, Manolo Da
Rold, Bepi De Marzi, Ilario Defrancesco,
Orlando Dipiazza, Lorenzo Fattambrini,
Gianmartino Durighello, Riccardo Giavina,
Alessandro Kirschner, Sebastian Korn,
Mario Lanaro, Corrado Margutti, Enrico
Miaroma e Mauro Zuccante.
In particolar modo ha impreziosito
“Sentiero
d’Incanto”
la
presenza
delle raffinate voci del coro Aurora di
Bastia Umbra diretti dalla precisa ed
entusiasmante Stefania Piccardi. I ragazzi
del coro umbro sono stati ospitati dalle
famiglie del coro Gioventù in cantata
per tutto il week end, in un’ottica di
collaborazione, scambio, qualità nelle
relazioni tra giovani cantori, protagonisti
della manifestazione.
• L’iniziativa ha visto l’intervento delle
voci recitanti di Eros Zecchinini e Beatrice
Crestani che declamando i componimenti
poetici hanno valorizzato in modo più
significativo il connubio parola-musica.
• Nella mattinata di sabato 8 novembre,
durante l’avvincente momento musicale
offerto agli alunni della scuola “N. Dalle
Laste” di Marostica, la presenza di alcuni
compositori (Andrea Basevi, Alessandro
Kirschner e Lorenzo Fattambrini) pronti
a rispondere alle domande degli alunni
ha creato un’occasione straordinaria per
comprenderne il pensiero compositivo
e arricchire il proprio bagaglio di
conoscenza.
Il concerto serale ha riservato infine non
pochi momenti di intensa bellezza, a
coronamento e conferma di un’iniziativa
che senza dubbio nel panorama
nazionale costituisce un unicum per
spirito e contenuti, costituendo una delle
delle occasioni più interessanti per la
promozione della creatività, soprattutto
corale, dedicata al mondo giovanile.
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A Pieve di Cadore
“Insieme per ricordare”
di Marino Baldissera
Direttore del Coro Cortina e Consigliere dell’ASAC Veneto
foto: Albrizio Tommaso
che sotto il profilo meramente fisico-acustico. Per
ricucire quindi un rapporto strappato con il proprio
cuore, noi coristi bellunesi ci ritroviamo ogni due
anni, in prossimità della festa di S. Cecilia – patrona
della musica – a cantare per i nostri amici passati a
miglior vita, seguendo un percorso itinerante che
dopo Belluno (2010) e Feltre (2012), quest’anno ci
ha visti riuniti nella chiesa Arcidiaconale di Pieve di
Cadore. Alla funzione, celebrata dall’Arcidiacono del
Cadore mons. Diego Soravia, ha preso parte il sindaco
Maria Antonia Ciotti e il presidente dell’ASAC Veneto
sono riuniti, il 23 novembre di quest’anno, per animare
la liturgia mossi dal desiderio di ricordare i coristi
e i direttori che ci hanno lasciato. Nell’etimologia
stessa del verbo latino recordare sta il senso:
dall’unione della particella re (indicante il ritorno, il
guardare indietro) con la parola cor-cordis (cuore),
ne ricaviamo un voler rivolgersi ad una intimità
del proprio cuore, non a caso considerato dai latini
un’altra possibile sede della memoria. E quanto cuore
hanno dimostrato di avere, ancora una volta, i nostri
coristi bellunesi! Chi canta in un coro conosce molto
bene il senso della condivisione, della comunione
di intenti, della solidarietà che lega persone che si
ritrovano settimanalmente, fianco a fianco, gomito a
gomito, per cantare insieme, ed altrettanto bene sa
che la perdita di un amico/a corista ferisce sin nel
profondo del cuore. Senza quella voce, il coro non
sarà più lo stesso di prima, sia sotto il profilo affettivo
Alessandro Raschi che ha portato all’assemblea il
saluto simbolico degli oltre 300 cori del Veneto che
formano la famiglia ASAC.
Un doveroso ringraziamento va a tutti coloro che
hanno contribuito fattivamente alla riuscita della
manifestazione: il consigliere Paolo Gardenal per
lo strenuo lavoro organizzativo, il Coro Cadore e il
Gruppo Corale di Pozzale per la collaborazione ed
il ricco rinfresco seguito alla Messa, il m° Manolo
Da Rold per la concertazione e direzione dei brani
d’insieme, i maestri Gabriella Genova, Gino Ruoso e
Marino Baldissera per la direzione degli altri brani,
il m° Damiano Del Monego all’organo, la Pro Loco
‘Tiziano’, gli amici dell’A.N.A. e tutti i maestri e coristi
intervenuti che hanno regalato una giornata di
coralità assolutamente da… ricordare.
“Insieme per ricordare”
Nell’immaginario degli antichi latini, una delle parti
anatomiche che si riteneva depositaria della memoria
era l’orecchio. Ciò non deve stupire più di tanto se si
considera che, in epoche dove la trasmissione della
cultura avveniva soprattutto per via orale, leggere
il padiglione auricolare come varco, come porta
d’accesso degli stimoli uditivi che arricchiscono la
nostra memoria, era un’associazione piuttosto facile
ed immediata. Altrettanto facile ed immediata è
l’associazione che mi porta dall’orecchio dei latini a
quello ‘musicale’ dei coristi e direttori di coro che si
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8 novembre 2014
A cura di una corista del coro femminile Vocincanto di Feltre
Quando Dio fece il mondo guardò la creazione, vide che tutto era bello: il colore del cielo, le pratoline in mezzo ai
fili d’erba, le maestose montagne, il mare infinito.
Ed ecco cantò, cantò “fiat” perché il suo cuore scoppiava di gioia e solo il canto poteva accompagnare questo
sguardo d’amore sul mondo.
Il canto di Dio, vibrazione luminosa e divina, si scriveva dentro il cuore degli uomini, dal momento della creazione
ad oggi attraversando il tempo e lo spazio.
Gli uomini capirono subito non per intelligenza, ma per esaltazione dei sensi che il canto era una via felice per
parlare con Dio.
Nel canto, il silenzio che cerchi, il vuoto che crei per diventare strumento, cassa di risonanza, compiono il
miracolo: la melodia ti attraversa e ti apre a spazi di sacro. Ed il sacro è sentito dalla pelle e udito dalle orecchie
di chi ascolta.
Le note della preghiera cantata catturano tutti, volano in alto e riempiono l’aria per riposare dopo dentro l’anima
di ciascuno regalando pace e misericordia.
XVI rassegna corale di Musica Sacra a Mel l’8 novembre, un’ esperienza di grande spiritualità, i cori presenti
hanno donato momenti di grazia. Non c’è buio che non possa essere attraversato dalla luce, è la preghiera della
Corale Zumellese, la dolcezza dell’Ave Maria del coro Volinvoce di Tai di Cadore è lo sguardo tenero della madre
di Dio sul Figlio, la forza espressiva della corale San Marco di Venas di Cadore, un pugno di coristi che sembrano
moltiplicarsi nel canto, è l’energia che ci è donata nel canto sacro, ed è infine la benedizione chiesta con potenza
e grande cuore dal coro femminile Vocincanto di Feltre “Benedicam dominun in omni tempore” perché non
perdiamo mai la speranza dello sguardo d’amore di Dio sul mondo.
XVI Rassegna di Musica Sacra a Mel
XVI Rassegna Corale
di musica sacra a Mel
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60O Coro Valpolicella - Pedemonte
Anniversari
Correva l’anno 1954 quando il giovane organista
e Maestro Rinaldo Tedeschi, con il sostegno dello
stimato Don Angelo Fasoli, Parroco di Pedemonte,
decisero di riunire un gruppo di giovani per formare
il Coro Parrocchiale. Una cinquantina di cantori,
numero significativo per una comunità di circa 600
abitanti, esordì la notte di Natale dello stesso anno
con commovente entusiasmo. Da notare, cosa più
unica che rara per quei tempi, che il Coro nasceva
già in formazione mista: erano presenti, infatti, le
quattro sezioni: soprani, alti, tenori e bassi. Inoltre,
in tutte le chiese, negli anni ‘50, i cori parrocchiali
erano formati esclusivamente da voci virili o con
l’ausilio dei “pueri cantores” (bambini maschi):
le donne, per disposizioni precise della Chiesa,
potevano partecipare al Coro soltanto collocandosi
fuori dal presbiterio e dalle balaustra della chiesa.
Accadde in quegli anni che il Vescovo Mons. Giovanni
Urbani, in una visita pastorale, si accorse che dietro
l’altare cantavano donne e uomini insieme! Don
Fasoli ebbe una “tiratina di orecchie” e a malincuore
il Coro dovette proseguire con le sole voci maschili.
Solo più tardi si poté tornare alla formazione mista
che tutt’oggi conosciamo e che ininterrottamente ha
continuato a solennizzare le festività della parrocchia.
Il maestro Tedeschi (1924-2014), fondatore e
direttore di numerosi cori del veronese e co-fondatore
dell’Associazione per lo sviluppo delle attività corali
(A.S.A.C.) del Veneto, ebbe come principale impegno
sin dal suo sorgere proprio la direzione del Coro
Polifonico Valpolicella, trovando nella musica sacra
fonte di ispirazione ed espressione delle proprie
capacità, pretendendo da se stesso e dai propri
coristi il massimo impegno e il massimo risultato.
Amava ripetere: “cantare è un piacere ma cantare bene
è un dovere” e il suo insegnamento andava ben oltre
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l’apprendimento delle varie parti: ci teneva sempre
ad arricchire la conoscenza dei coristi con aneddoti e
curiosità sui pezzi stessi e sui loro autori, rispettandone
rigidamente l’interpretazione suggerita. Dopo un
cammino costellato di profonde soddisfazioni e non
senza fatiche, il Maestro ha diretto “il suo Coro” fino
al 2011, cioè fino a quando il suo fisico non gli ha
più permesso di esserne la guida sicura. Ma il suo
forte spirito si avverte ancora ogni volta che il Coro
canta. Già nei primi anni il Coro raggiunse, sotto la
guida attenta del maestro Rinaldo, eccellenti livelli
di preparazione. Con gran coraggio ed entusiasmo
la formazione corale composta da giovani dai 15 ai
30 anni di età (magari fosse così oggi!) partecipò nel
1963 al Concorso polifonico internazionale “Guido
D’Arezzo”. Naturalmente, pur con tutto l’entusiasmo
profuso nell’impresa, dovendosi confrontare con cori
professionisti, universitari o appartenenti ad enti
musicali scolasticamente preparati e provenienti
da tutto il mondo, il Coro non si qualificò. La giuria,
tuttavia, si espresse in maniera molto positiva nei
confronti del Maestro e dell’assieme da lui diretto,
facendo particolari complimenti per la scelta dei
brani e la qualità della loro esecuzione. Naturalmente
non fu l’unico concorso a cui il Coro partecipò.
Ne seguirono altri, tra i quali citiamo anche alcuni.
Primi e Secondi Premi:
• 1° premio al Concorso Corale Provinciale di Ca’ di
David (1962)
• 1° premio al Concorso F.A.R.I. per voci femminili di
Vicenza (1963-1964)
• Concorso Corale Nazionale di Vittorio Veneto
(1969, 1970, 1971 con 2° premio, 1973, 1974).
Tra le varie avventure del Valpolicella va ricordato
il sodalizio iniziato nel 1986 con l’ “Ingelheimer
Kantorei” diretta dal maestro Wolfgang Siegrist,
coro proveniente dal paese tedesco di Ingelheim
am Rhein, gemellato con Pedemonte: occasione di
scambio proficuo e gioioso tra due realtà corali molto
affini e sin da subito vibranti delle stesse corde. Al
punto da condividere un vero e proprio repertorio
comune per le occasioni di incontro. La ricca eredità
corale del Maestro Rinaldo Tedeschi dal 2012 è
passata nelle mani delle figlie Laura e Paola nate dal
matrimonio con l’indimenticata Gabriella Adami,
figura di riferimento dinamica ed operosa all’interno
del coro prematuramente scomparsa nel 1991.
Diplomate entrambe in pianoforte al Conservatorio
“Arrigo Boito” di Parma, formano un duo pianistico
di eccezionale livello artistico. Cresciute all’interno
del Coro, sin da giovani hanno affiancato allo studio
del pianoforte la partecipazione al Polifonico
Valpolicella, guidando dapprima il Coro femminile “Le
Campanelle” dopo la dipartita di mamma Gabriella
che ne era stata direttrice, e negli ultimi anni il Coro
del papà, garantendo in tal modo ai componenti dello
stesso che, un così prezioso valore, non vada perduto
ma, anzi, sia valorizzato sempre nel migliore dei modi.
E’ cambiato il direttore ma non la sensibilità, la cura,
la pazienza e la serietà nell’affrontare con la massima
diligenza la partitura. E’ cosa abbastanza rara che un
coro fin dai suoi esordi sia stato diretto sempre dallo
stesso Maestro e che ora sia diretto da una delle figlie
dello stesso. Ma cosa più rara è che la sede del Coro
sia stata e sia tuttora un locale dell’abitazione del
Maestro fondatore. Chi dalla piazza di Pedemonte
prende la stradina che si inerpica sul monte Masua,
ad un certo punto trova sulla destra Casa Tedeschi e
qui, il martedì dalle 20.30 alle 23.00, il Coro effettua
le sue prove. Cosa bella è che attigua alla sede c’è la
taverna dove il Coro si ritrova, organizzando cene e
banchetti, per più di una occasione durante l’anno.
La musica, espressa attraverso il canto corale, è parte
di noi stessi. E’ il mezzo di comunicazione che supera
senza alcuna difficoltà anche il fatto di parlare lingue
diverse e che più ci insegna il valore della convivenza,
della condivisione verso un unico obiettivo. Educa
alla ragione e alla piena consapevolezza dei propri
mezzi. Chi si esprime con il canto rivela una ricchezza
che scaturisce dall’intimo dell’anima. Tenere in vita
un Coro per così lungo tempo non è e non è stato
semplice; ora, giunti a questo traguardo, possiamo
pensare con fierezza che il segreto di una vita così
lunga sia stato innanzitutto nella capacità del
Maestro che lo ha creato e diretto ininterrottamente,
ma soprattutto nella costante partecipazione dei
suoi elementi. Passione, tenacia, responsabilità
ed interessamento sono le doti fondamentali che
occorrono al buon cantore per essere parte di un
Coro, doti che contano più del fatto di avere una
bella voce (ovviamente se quest’ultima c’è…).
Guardandoci alle spalle vediamo tanti bei momenti
passati insieme: desidereremmo che questo potesse
avvenire anche nel futuro, sperando che la realtà del
Valpolicella non si spenga e possa ancora rendere più
ricca la vita di quanti con entusiasmo percorrono il
cammino del Coro.
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Le schede dei cori
Coro femminile FRANCESCO SANDI
di Feltre - BL
Tipo corale: femminile
Repertorio: polifonico, popolare
Direttore: Maria Canton
Indirizzo coro: Via C. Castaldi, 9
32032 Feltre (BL)
Responsabile organizzativo: Claudio Laretta
Cell: 393.2879603
Email: [email protected]
Coro VALCAVASIA
di Cavaso del Tomba – TV
Le schede dei cori
Tipo corale: maschile
Repertorio: polifonico, popolare
Direttore: Sabino Toscan
Indirizzo coro: Via Castelcies, 1
31034 Cavaso del Tomba (TV)
Responsabile organizzativo: Giuseppe Buziol
Cell: 338.9384292
Email: [email protected]
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Coro SAN MARCO
di Camposampiero - PD
Tipo corale: mista
Repertorio: polifonico
Direttore: Andrea Basso
Indirizzo coro: Via Riviera San Marco, 23
35012 Camposampiero (PD)
Responsabile organizzativo: Maurizio Micaglio
Tel: 049.5791086
E-mail: [email protected]
Le schede dei cori
Coro voci bianche AMICANTO
Malo - VI
Tipo corale: voci bianche
Repertorio: vario
Direttore: Stefania Lanaro
Indirizzo coro: Via Ugo Foscolo, 16
36034 Malo (VI)
Responsabile organizzativo: Giuseppe Bonato
Cell: 340.3967316
Email: [email protected]
Gruppo femminile CANTAGAIA
di Vicenza
Coro NOTE ROSA
di Quinto di Treviso - TV
Tipo corale: femminile
Repertorio: polifonico, popolare
Direttore: Fabiola Ciuffetti
Indirizzo coro: Via Manzoni, 2
31055 Quinto di Treviso (TV)
Responsabile organizzativo: Adriano Peron
Cell: 320.2996223
Email: [email protected]
Le schede dei cori
Tipo corale: femminile
Repertorio: polifonico popolare
Direttore: Catherine Robin
Indirizzo coro: c/o Scuola Scamozzi - Via Einaudi
36100 Vicenza
Responsabile organizzativo: Catherine Robin
Cell: 320.5559604
Email: [email protected]
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Musica
insieme