Argentina – Penisola di Valdes
Nel regno incontaminato degli animali marini
Dicono che chi vive vede molto… ma chi viaggia, molto di più.. non c’è verità più
indiscussa! Oggi il cielo è grigio e una cappa plumbea, poco estiva, ci sovrasta, ha
appena piovuto qui in Argentina, ma il morale è alto, colmo di aspettative. Siamo
arrivati nella penisola di Valdés, in aereo dalla capitale, a Punta Tombo, un
lenzuolo di terra di discrete dimensioni, proteso verso le tranquille acque della
costa atlantica a 1500 Km a sud est di Buenos Aires.
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Buona parte di questa penisola è inospitale, costituita da un terreno arido, con
qualche lago salato: Salinas Chicas e Salinas Grandes. Dicono addirittura che
siamo a 40 metri sotto il livello del mare e questo può essere considerato il punto
più basso dell’Argentina e forse di tutta l’America Meridionale!
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In questa penisola a forma quasi di fungo, gli abitanti sono quasi esclusivamente
animali marini.
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Molti nascono all’interno
dell’allevamento, dato che
questa zona, protetta
dall’UNESCO, è un’importante
riserva naturale per i
mammiferi marini, come il
leone marino sudamericano,
l’elefante marino, la foca
sudamericana.
Si dice anche che possano
essere avvistate le balene
bianche, ma nel mio giro in
canotto, pur spremendo gli
occhi e la fantasia, non ne ho
viste!
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Comunque a Punta Tombo ciò che diverte ed appassiona sono i pinguini Magellano.
Qui ne vivono più di un milione tanto che questa lingua di terra dicono sia la
colonia più ampia della regione antartica.
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I pinguini sono una specie simpaticissima che trascorre le sue giornate facendo
su e giù dal mare, sempre di fretta, dandosi il cambio nella cova o nel
reperimento del cibo.
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Essi scavano i propri nidi al riparo dei cespugli, rendendo la costa simile ad un
gruviera brulicante di vita.
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Dall’alto poi delle rocce rosse, immersi tra i pinguini si può godere anche della
bellezza della baia… qualche animaletto un po’ curioso, compare all’improvviso,
vicino, con la sua andatura simpatica e traballante, ci osserva senza paura
chinando un poco il capo, poi si allontana indaffarato nei suoi impegni, sicuro di
non essere disturbato.
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Bisogna inoltre dire che la “Reserva Natural de Punta Tombo” è un luogo
piacevolissimo perché si estende in un’insenatura panoramica di
spiaggette e rocce rosse, ovviamente costellate di pinguini.
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Il pinguino Magellano è piccolo, alto solo 70 cm, ma è di corporatura robusta ed
aggraziata.
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Il vento e l’atmosfera grigia inclemente e anche il puzzo dei pinguini, non
riescono a diminuire, in alcuna misura, il nostro entusiasmo.
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Nel regno incontaminato degli animali marini
Sono animaletti che prenderemmo
volentieri in braccio, se
potessimo, così teneri ed indifesi,
tanto che prima di lasciare Punta
Tombo, e spostarci a Punta
Delgada, qualcuno avverte il
nostro moto d’affetto e solitario,
pare seguirci, ancheggiando
fino alle jeep, forse per regalarci
un ultimo saluto affettuoso.
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Punta Delgada è un altro promontorio nella penisola di Valdes, dall’alto si gode
un bellissimo paesaggio a strapiombo sul mare...
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...tormentato dal vento che soffia sempre più impetuoso.
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Questo è il regno delle Otarie che se ne stanno stravaccate nelle piccole
insenature. Sono pigre, quasi informi, mollemente distese sulla sabbia.
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Insieme a loro vediamo
anche elefanti marini
grassi e brutti anche loro
abbandonati, a riposo,
inoperosi… lontani persino
dagli spruzzi del mare!
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Dopo una lunga passeggiata esplorativa lungo la spiaggia...
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... partiamo in canotto per l’avvistamento delle Balene bianche e degli
altri animali marini. Abbigliate a festa con il classico giubbotto salvagente
arancione, saliamo sul grande canotto ed iniziamo a costeggiare il
promontorio della penisola di Valdes cariche di emozione e di speranza..
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La costa frastagliata culmina con il roccione di Punta Piramides,
brullo e battuto dalle onde.
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Subito veniamo affascinati dai numerosi animali marini distesi sulle rocce,
vediamo un pomposo elefante marino crogiolarsi, attorniato dal suo harem:
è brutto, grasso, possessivo e maschilista.. eppure tutte le elefantesse gli
stanno premurose vicino!
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Guardando questi animali cos tranquilli, a riposo, viene spontaneo chiedersi
che cosa facciano, in fondo, tutto il giorno…. Non credo proprio che siano
affascinati dalla bellezza naturale che li circonda..
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Oltre ai Leoni marini e alle Otarie vediamo anche centinaia di uccelli marini
probabilmente cormorani...
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...e gabbiani, arroccati sui costoni della riserva faunistica di Punta
Piramides. Qui hanno fatto i loro nidi, difficilmente raggiungibili, e paiono
salutarci festosi dall’alto.
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Ritorniamo così alla base, l’escursione in canotto è stata molto
interessante, ma di Balene bianche… neanche l’ombra!
Non fa nulla, il nostro viaggio non finisce qui, scenderemo poi nella
zona del Sarmiento e poi in Patagonia… ma prima ci guardiamo
intorno, in questo paesaggio sconfinato dove l’uomo c’è, ma si fa
fatica a trovarlo, è un puntino quasi indistinguibile nell’infinito, è in
una casetta che non si vede, ai piedi di una roccia con le sue
caprette, c’è come ci siamo noi, piccoli, indifesi, sopraffatti dalla
natura, in totale armonia con essa… in questo luogo dove gli animali
fanno da padroni.
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Nel regno incontaminato degli animali marini
Mi piace allora ricordare
una bella frase del poeta
Tagore:
“Viaggiatore, dimentica la
stanchezza del viaggio,
procedi, non spegnere
nell’anima la luce del tuo
cammino, e vai a scoprire
il mondo!”.
