Radon - Informazioni relative ad un argomento radiante

Radon
Informazioni relative ad un argomento radiante
2 I Radon – Informazioni relative ad un argomento radiante
Indice
Introduzione
5
Come si forma il radon?
6
Come si diffonde il radon?
7
Come penetra il radon nelle abitazioni?
8
Radon – un pericolo per la salute 10
Come si misura il radon? 12
Esistono valori vincolanti
14
Provvedimenti possibili
16
Il radon dal punto di vista della fisica 19
Il radon – domande e risposte
20
Radon – Informazioni relative ad un argomento radiante
I3
4 I Radon – Informazioni relative ad un argomento radiante
Introduzione
Radon – un coinquilino
perfidamente radiante
Giornalmente ci esponiamo alla radioattività
naturale e a radiazioni ionizzanti che non ve­
diamo e che non hanno né odore né sapore.
Esse sono:
– radiazioni provenienti dallo spazio;
– radiazioni provenienti dal terreno;
– radiazioni presenti nel cibo.
Di solito queste radiazioni sono innocue,
altrimenti non potremmo sopravvivere. Ma
vi sono anche eccezioni. Con questo opus­
co­lo vorremmo presentare una di queste
eccezioni: il radon, un gas nobile naturale che
in determinate condizioni può accumularsi in
dosi tali da poter avere conseguenze negative
sulla nostra salute. Nel peggiore dei casi il
radon può provocare il cancro ai polmoni.
Radioattività e vita quotidiana
Il radon si forma soprattutto nel suolo come
prodotto di disintegrazione radioattiva del ra­
dio. Gli atomi di radon non si legano, salgono
alla superficie del suolo e passano nell’aria.
All’aperto ciò non è grave.
Attraverso punti non ermeticamente isolati
delle fondamenta gli atomi possono pene­
trare nelle abitazioni dove, nei locali chiusi,
la concentrazione di radon può diventare
talmente alta da avere conseguenze negative
sulla salute.
Non siamo però indifesi rispetto a questo
pericolo poiché il problema del radon può es­
sere risolto! Sappiamo abbastanza del radon
da poterci proteggere, con successo e con
un impegno finanziario limitato, da concentra­
zioni pericolose di questo gas.
L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP)
ha stabilito valori operativi e valori limite per la
concentrazione di radon e ha elaborato prov­
vedimenti per abbassare la concentrazione di
radon nelle abitazioni interessate.
L’UFSP coordina i provvedimenti contro il
radon a livello nazionale. A questo scopo ha
istituito un «Servizio tecnico e d’informazione
sul radon» che ha i seguenti compiti:
– informare sulla problematica del radon;
– promuovere indagini scientifiche;
– offrire consulenze riguardanti misurazioni,
risanamenti e progettazioni di abitazioni
nuove.
Radon – Informazioni relative ad un argomento radiante
I5
Come si forma il radon?
Il radon si forma durante la
disintegrazione
Il radon è un gas nobile naturale presente nel
terreno che si forma attraverso la disintegra­
zione del radio. Gli atomi di radon non si lega­
no e perciò possono propagarsi liberamente
nel terreno sotto forma di gas.
Gli atomi sono le particelle base della terra,
dell’acqua, dell’aria e degli esseri viventi. La
maggior parte di essi si sono formati parecchi
miliardi di anni fa e sono così stabili che resi­
steranno per un periodo di tempo altrettanto
lungo. Certe specie di atomi però sono insta­
bili. Ad un tratto si trasformano senza influssi
esterni in altri atomi, cambiando in questo
modo la loro identità, trasformandosi cioè in
un altro elemento chimico.
Questa trasformazione è chiamata nel
linguaggio scientifico «disintegrazione
radioattiva» o semplicemente «radioattività».
Gli atomi così formati si chiamano «elementi
radioattivi». Una catena di atomi che si forma
grazie alla disintegrazione radioattiva conti­
nua si chiama «sequenza di disintegrazione».
Radon – un gas naturale
Ciò vale anche per il radon: l’elemento di
partenza della sequenza di disintegrazione
è l’uranio, un elemento presente in minime
quantità dappertutto nel sottosuolo. La
disintegrazione naturale dell’uranio dà luogo,
6 I Radon – Informazioni relative ad un argomento radiante
tramite una serie di prodotti intermedi, al
radio e successivamente al radon.
Radon – un gas nobile
Gli atomi di radon non si legano ad altri atomi.
Dove è possibile, essi si liberano dal loro
substrato e si diffondono. Possono uscire dal
terreno e passare nell’aria che respiriamo.
Il radon è un gas naturale come il metano. È
incolore, inodore e insapore. Non è tossico.
Radon – un gas inquietante
Ma … gli atomi di radon possono disintegrarsi
a loro volta formando polonio, bismuto e
piom­bo. Questi prodotti, detti di disintegra­
zione, sono pure radioattivi e si associano agli
aerosol dell’aria che respiriamo. I prodotti di
disintegrazione si accumulano progressiva­
mente negli spazi chiusi. Durante la respira­
zione, possono penetrare nei polmoni, depo­­
sitarsi sul tessuto polmonare e irradiarlo,
dando origine in alcuni casi ad un processo
cancerogeno.
Come si diffonde il radon?
Il radon proviene soprattutto dal sottosuolo e sale in
superficie
La fonte principale del radon nelle abitazioni
sono le fondamenta della costruzione. Il gas
si propaga dall’interno della terra attraverso la
roccia e il terreno fino alla superficie.
Il contenuto di radio e il tipo di deposito roc­
cioso influenzano la concentrazione di radon
nel terreno edificabile.
Grandi differenze locali
Grande influsso della natura del
terreno
Differenze locali sono molto marcate per le
seguenti ragioni:
– alte concentrazioni di radon in uno spesso
strato di argilla non creano praticamente
problemi per le abitazioni costruite;
Più il sottosuolo è permeabile, più il radon può
salire alla superficie del terreno. Un’elevata
permeabilità si trova in:
– basse concentrazioni e uno strato di terre­
no permeabile al gas possono però portare
già a situazioni critiche.
– interstizi finissimi come pori, crepe e fessu­
re;
In Svizzera, finora sono state identificate zone
a rischio nell’Arco giurassiano, nel Cantone
dei Grigioni e nel Cantone Ticino.
– cavità maggiori nelle fasce detritiche o in
zone di frane;
– sistemi carsici e grotte.
Attraverso strati di argilla la propagazione del
radon è minima.
Radon – Informazioni relative ad un argomento radiante
I7
Come penetra il radon nelle abitazioni?
Tramite l’effetto dell’aspirazione e un edificio isolato male
Responsabile principale per il trasporto del
radon dal terreno all’interno delle abitazioni
è il cosiddetto «effetto camino»: l’aria calda
che risale in casa crea nella cantina e nei piani
inferiori una depressione appena percepibile
provocando in questo modo un’aspirazione
che può essere intensificata da ventilatori e
caminetti.
Poiché nella stagione fredda è azionato il ri­
scaldamento, l’aria nella casa viene riscaldata
maggiormente e l’effetto aspirante viene in
questo modo intensificato.
Effetto camino
A causa delle variazioni giornaliere di tempe­
ratura e pressione dell’aria l’effetto aspirante
nella cantina continua a cambiare.
Curva delle variazioni giornaliere
esposizione al radon (Bq/m3)
750
500
250
0
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
giorni della settimana
Come conseguenza dell’effetto aspirante
l’aria ricca di radon del sottosuolo viene aspi­
rata attraverso punti non stagni della super­
ficie esterna dell’edificio e convogliata verso
l’interno dello stabile – soprattutto nella
cantina e nelle parti basse dell’abitazione.
Di piano in piano la concentrazione del radon
diminuisce: di solito, a partire dal secondo pia­
no la concentrazione non è più molto elevata.
Ogni abitazione è in contatto, tramite le fon­
damenta, con l’aria del suolo ricca di radon.
Superficie esterna permeabile
La penetrazione di radon nell’abitazione
dipende innanzitutto dall’impermeabilità della
superficie perimetrale nelle zone a contatto
8 I Radon – Informazioni relative ad un argomento radiante
con il sottosuolo. I punti non isolati ermetica­
mente dell’involucro dell’edificio sono:
Acqua
Il radon può sciogliersi come l’anidride car­
bonica nell’acqua e arrivare all’interno delle
abitazioni con l’acqua potabile. In Svizzera un
uso d’acqua normale in cucina e nel bagno
non porta a un aumento essenziale della con­
centrazione di radon negli appartamenti.
Materiali da costruzione
Crepe e fessure nelle pareti e nel pavimento
I materiali da costruzione esaminati in Sviz­
zera non si sono rivelati fonti significative di
radon.
Raccolte di minerali
Materiali radioattivi, come ad esempio la
pechblenda, possono portare ad un aumento
della concentrazione di radon. I collezionisti di
minerali dovrebbero informarsi e misurare la
concentrazione di radon.
Radon nell’aria esterna
Fori di passaggio di cavi e tubature
All’aperto la concentrazione di radon è molto
più bassa di quella nelle abitazioni. Il radon è
estremamente rarefatto e perciò innocuo.
Cantina con pavimento naturale
Radon – Informazioni relative ad un argomento radiante
I9
Radon – un pericolo per la salute
Il radon può provocare
il cancro ai polmoni
All’inizio del 16° secolo le malattie polmonari
croniche dei minatori venivano chiamate la
«tisi dei minatori». Più tardi, nella prima metà
del 19° secolo, ci si accorse che questa malat­
tia aveva, nella zona delle miniere di «Schnee­
berg», un decorso particolare. Le si diede il
nome di «malattia di Schneeberg».
Nel 1879 la «malattia di Schneeberg» venne
identificata per la prima volta come cancro
ai polmoni. La causa di questa malattia restò
però sconosciuta.
Il radon è responsabile per circa il 40%
dell’esposizione radioattiva della popolazione
svizzera.
Cause dell’esposizione radioattiva
in Svizzera
30%
40%
Radon – una storia molto antica
Attorno al 1900 fu scoperto l’elemento
chimico radon, il principio delle emissioni
radioattive e la facoltà di queste radiazioni di
causare tumori.
La vera causa della «malattia di Schneeberg»
si conobbe solo negli anni Cinquanta: si scoprì
che i prodotti di disintegrazione del radon
espongono i polmoni ad una radioattività
talmente forte da causare il cancro.
A partire dagli anni Ottanta venne esaminato
a fondo il rapporto tra la concentrazione di ra­
don nei locali di abitazione e il rischio di cancro
ai polmoni. Ne risultò che il rischio aumenta
con l’aumentare della concentrazione del
radon.
10 I Radon – Informazioni relative ad un argomento radiante
8%
10%
8%
4%
Radon e prodotti di disintegrazione
Applicazione medica
Radiazione cosmica
Radiazione terrestre
Irradiamento del corpo da parte di radionuclidi
Altro (fallout di bombe atomiche, incidente di Cernobil,
impianti nucleari, ecc.)
Un pericolo mortale
Un rischio serio
Il radon incide sulla nostra salute molto di più
dell’incidente nucleare di Cernobil e di tutti i
test con armi nucleari finora eseguiti. Agisce
sulla nostra salute anche più delle radiazioni
provenienti dal cosmo. In Svizzera è al secon­
do posto dopo il fumo tra le cause di cancro ai
polmoni.
In realtà non è il radon la causa del cancro ai
polmoni, bensì i prodotti di disintegrazione.
In Svizzera vivono circa sette milioni di perso­
ne. Circa 70 000 di esse muoiono ogni anno,
fra cui 17 000 di cancro. Il cancro ai polmoni
causa circa 2700 vittime all’anno, di cui una
certa percentuale è da addebitare al radon.
Altri danni alla salute causati del radon non
sono stati riscontrati. Anche alte concentra­
zioni di radon non hanno effetti sull’uomo
a breve scadenza, come nausea, difficoltà
di respirazione o sudorazione. Il radon non
causa danni al patrimonio genetico.
Una minaccia evitabile
La minaccia del radon nelle abitazioni può es­
sere ridotta mediante provvedimenti edili in
parte molto semplici ma efficaci. Non siamo
perciò inermi di fronte ai rischi del radon.
– Più grande è il numero di atomi di radon so­
spesi nell’aria, più numerosi sono i prodotti
di disintegrazione.
– Più prodotti di disintegrazione ci sono,
maggiore sarà la loro quantità respirata.
– E più ne inspiriamo, maggiore sarà la quan­
tità che si deposita sul tessuto polmonare
irradiandolo.
Il rischio di contrarre il cancro ai polmoni cre­
sce dunque col crescere del numero di atomi
di radon nell’aria – e con la durata del tempo
in cui si inspira quest’aria.
Tra l’irradiazione del tessuto polmonare e
l’apparizione del cancro ai polmoni possono
passare decenni.
Radon – Informazioni relative ad un argomento radiante
I 11
Come si misura il radon?
Il radon può essere misurato in
modo semplice ed economico
Riguardo all’esposizione al radon nessuna
abitazione è identica all’altra. Le ricerche ese­
guite in Svizzera hanno mostrato che anche
case limitrofe dello stesso tipo di costruzione
possono avere concentrazioni di radon com­
pletamente diverse.
A tutt’oggi non è possibile prevedere la con­
centrazione di radon in abitazioni esistenti in
base al tipo di costruzione e neppure dall’ana­
lisi del sottosuolo del terreno su cui si intende
costruire un edificio.
Semplice ed economico: il dosimetro per radon
Nessuna abitazione è come l’altra
Ci sono diversi metodi per determinare la
concentrazione di questo gas incolore, inodo­
re e insapore. Oltre ad apparecchi di misura­
zione complicati e costosi, esistono anche
dosimetri per radon passivi più semplici con
pellicole o fogli.
Dosimetri per radon
I dosimetri per radon hanno circa le dimen­
sioni di un vasetto di yogurt. Sono comple­
tamente innocui poiché non contengono né
sostanze radioattive, né sostanze velenose.
La maggior parte dei dosimetri funziona
secondo un principio semplice. Quando gli
atomi di radon decadono, emettono in parte
radiazioni sotto forma di particelle atomiche.
12 I Radon – Informazioni relative ad un argomento radiante
Se queste particelle colpiscono uno speciale
foglio di plastica nel dosimetro, lasciano delle
tracce che vengono rese visibili mediante un
procedimento chimico e in seguito contate.
Foglio di
plastica senza
tracce
Come determinare il contenuto di
radon nell’appartamento
Nelle abitazioni si può determinare la concen­
trazione di radon mediante appositi dosimetri
(tra i 70 e i 100 franchi circa per apparecchio).
Essi sono disposti per una durata di circa
3 mesi, preferibilmente durante il periodo
di riscaldamento, nei locali abitabili dei piani
inferiori dell’edificio.
In seguito i dosimetri vengono mandati per
l’analisi (la cosiddetta «determinazione della
concentrazione del radon») al servizio di
misurazione. L’esposizione misurata viene
espressa in Becquerel per m3 di aria (Bq/m3).
Il «Servizio tecnico e d’informazione sul
radon» ha una lista di servizi di misurazione
riconosciuti. Presso di essi si possono richie­
dere i dosimetri per la misura del radon.
Foglio di
plastica con
tracce
Più alto è il numero di tracce, più atomi sono
disintegrati nel dosimetro durante il periodo
di misurazione. Più disintegrazioni hanno
avuto luogo, più atomi di radon si trovano nei
locali – e più alta è perciò la concentrazione di
radon.
Radon – Informazioni relative ad un argomento radiante
I 13
Esistono valori ­vincolanti
Valori limite e operativi
figurano nell’ordinanza sulla
radioprotezione
Il radon in locali d’abitazione non è un proble­
ma tipicamente svizzero. Anche in molti altri
Paesi si cerca di rintracciare gli edifici con alte
concentrazioni di radon e di abbassarne la
concentrazione sotto certi limiti.
In Svizzera si conoscono certe aree, nelle
quali si possono riscontrare alte concentrazio­
ni di radon. Si suppone che in alcune migliaia
di edifici venga superato il valore limite. Il
possibile pericolo dipende dal radon esisten­
te nel sottosuolo e, ciò che è più importante,
dalla permeabilità al gas del terreno. Poco
radon in un terreno molto permeabile può
portare a concentrazioni di radon superiori,
rispetto a molto radon in un sottosuolo poco
permeabile.
14 I Radon – Informazioni relative ad un argomento radiante
Dove ci si deve attendere una
presenza di radon in Svizzera?
La concentrazione di radon comporta in
Svizzera:
– nell’aria del suolo oltre 50 000 Bq/m3;
– nell’acqua alcune migliaia di Bq/m3;
– all’aperto circa 10 Bq/m3.
La concentrazione media di radon negli edifici
in Svizzera è di circa 78 Bq/m3. In alcuni locali
abitabili sono stati misurati però valori massi­
mi di oltre 10 000 Bq/m3.
Rischio radon in Svizzera (stato 2008)
elevato
basso a medio
medio
basso
Valore limite
Ordinanza sulla radioprotezione
Se vengono misurate concentrazioni superio­
ri al cosiddetto valore limite di 1000 Bq/m3 in
locali di abitazione e di soggiorno, il proprieta­
rio deve far risanare l’edificio.
Con l’introduzione dell’ordinanza sulla radio­
protezione nell’anno 1994 i Cantoni hanno
ricevuto nuovi compiti concreti:
Valore operativo
Se vengono misurate in locali di abitazione e
di soggiorno concentrazioni superiori al cosid­
detto valore operativo di 400 Bq/m3, l’Ufficio
federale della sanità pubblica raccomanda
misure edili semplici. Per le costruzioni nuove
e gli edifici ristrutturati come anche per
quelli risanati è fissato un valore operativo di
400 Bq/m3.
– provvedono affinché sul loro territorio
venga eseguito un numero sufficiente di
misurazioni del radon;
– determinano, in base alle misurazioni, quali
zone devono essere dichiarate «aree a
concentrazione di radon»;
– emanano in caso di necessità prescrizioni
in materia di costruzione affinché i valori
limite e valori operativi vengano rispettati;
– ordinano su richiesta misurazioni o risana­
menti;
– provvedono affinché in aree a elevata con­
centrazione di radon vengano effettuate
misurazioni ed eseguiti risanamenti anche
in edifici pubblici.
Radon – Informazioni relative ad un argomento radiante
I 15
Provvedimenti possibili
Provvedimenti preventivi e misure
«curative»
La differenza di pressione nell’abitazione e la
permeabilità del pavimento della cantina sono
fattori che influiscono in modo rilevante sulla
presenza di radon. La quantità del radon che
penetra nelle abitazioni dipende fortemente
dalla permeabilità del pavimento della cantina
e dalla differenza di pressione tra l’interno e il
suolo sottostante la costruzione.
Si dovrebbe possibilmente evitare una de­
pressione all’interno dell’edificio. Essa si crea
a causa di:
– finestre aperte situate dalla parte non espo­
sta al vento;
– ventilazioni in bagni (WC) e cucine (cappe
d’aspirazione);
– spinte ascensionali termiche dei camini
– mancanza di apporto d’aria fresca nei riscal­
datori (caminetti, stufe, ecc.)
Ripetiamo: l’effetto camino
Poiché il radon penetra nell’edificio dalla parte
inferiore (nella cantina) si deve provvedere
soprattutto lì all’identificazione dei punti non
isolati ermeticamente e all’eliminazione del
radon.
Soluzione semplice
Mediante l’aerazione, l’aria carica di radon
fuoriesce più rapidamente all’aperto. In que­
sto modo si aumenta però la perdita di calore.
Un forte ricambio d’aria per l’abbassamento
della concentrazione di radon senza l’ado­
zione di misure contro la perdita di calore
(isolamento termico, chiusura ermetica di
porte, pompa di calore, ecc.) è da considerare
solo un provvedimento provvisorio.
Risanamento
Se in un edificio la concentrazione di radon
supera il valore limite di 1000 Bq/m3, è ne­
cessario un risanamento. La concentrazione
all’interno dell’edificio deve essere abbassata
sotto il valore di 400 Bq/m3.
Vale il principio: l’isolamento ermetico di un
edificio dalle sue fondamenta è una buona
protezione contro il radon. Per questo occore:
– eliminare crepe e fessure in pavimenti e
pareti che si trovano a contatto con il sotto­
suolo;
– chiudere fori di passaggio di condutture
che entrano dal sottosuolo in casa;
– separare ermeticamente le parti abitabili
dalle parti non abitabili dell’edificio;
16 I Radon – Informazioni relative ad un argomento radiante
– messa in depressione dei suoli.
In caso di concentrazioni molto elevate di
radon, provvedimenti a carattere isolante non
sono sufficienti. L’aria contenente radon deve
essere espulsa. Si può ottenere una buona
riduzione della concentrazione se:
– si aspira l’aria contaminata dal radon
presente sotto i pavimenti mediante un
sistema di tubi e un ventilatore;
– si aspira l’aria contaminata dal radon
presente nelle cantine mediante un venti­
latore.
Non basta aprire le finestre e arieggiare breve­
mente: la concentrazione di radon diminuisce
solo per breve tempo.
Punti di penetrazione
Per sigillare i punti di penetrazione locali
bisogna dapprima allargare crepe e aperture,
affinché il materiale a tenuta di gas aderisca
meglio. Vanno seguite meticolosamente le
indicazioni per la lavorazione dei materiali di
sigillatura.
Vie di diffusione
La diffusione di radon attraverso condotte e
pozzi di istallazione per riscaldamenti, impian­
ti sanitari ed elettrici può essere arginata con
materiali a tenuta di gas.
Cosa posso fare io?
Sigillatura dei punti di penetrazione.
Che cosa può fare lo specialista?
Gli interventi di maggiore portata come la
pavimentazione in calcestruzzo della cantina,
l’isolamento della parte abitativa dalla cantina
e l’installazione di impianti di ventilazione de­
vono essere affidati ai consulenti in materia di
radon (elencati all’indirizzo
www.ch-radon.ch).
Radon – Informazioni relative ad un argomento radiante
I 17
Prevenzione nelle costruzioni
nuove
Nella fase di progettazione non è tuttora
possibile prevedere la futura concentrazione
di radon di una costruzione nuova. Misure di
protezione in costruzioni nuove sono però
molto più convenienti rispetto a risanamenti
successivi.
Perciò:
– verificare nel caso di una costruzione
nuova, se il terreno edificabile si trova su
un’area a elevata concentrazione di radon;
– se sì, prevedere un sistema di depressione
sotto l’edificio;
– il tema del radon deve essere discusso con
l’architetto.
E infine: il successo è garantito
Se la progettazione e l’esecuzione dei provve­
dimenti sono corretti, il successo è garantito.
Esistono molti esempi di provvedimenti
che hanno avuto successo sia in costruzioni
nuove che in risanamenti di edifici esistenti e
che hanno potuto abbassare drasticamente
la concentrazione di radon con un impegno
finanziario limitato.
Bq/m3
15000
10000
5000
0
Sistema di messa in depressione del terreno
sottostante
18 I Radon – Informazioni relative ad un argomento radiante
ventilazione
ventilazione
disinserita
inserita
Il radon dal punto di vista della fisica
Alcune nozioni fondamentali per una migliore
comprensione
Tutte le sostanze sono costituite
da atomi.
Ogni atomo a sua volta è costituito da un
nucleo e da un involucro. Il nucleo è una
concentrazione densa di protoni con carica
positiva e di neutroni privi di carica. L’invo­
lucro è formato da elettroni che hanno carica
negativa. Il numero di protoni e di elettroni
di un atomo è uguale e determina le sue
proprietà.
Alcuni atomi non sono stabili, radioattivi: si
disintegrano da soli, indipendentemente da
influssi esterni, e formano nuovi atomi.
Quando un atomo si disintegra
emette radiazioni.
Si distinguono tre tipi fondamentali di radia­
zioni:
– radiazione : una particella è composta
da 2 protoni e 2 neutroni;
– radiazione : una particella è composta
da un elettrone;
– radiazione : si tratta di una radiazione
elettromagnetica.
Queste radiazioni possono danneggiare il cor­
po umano. Per le radiazioni e gli abiti e gli
occhiali danno già una protezione sufficiente,
per proteggersi dalle radiazioni è necessario
un materiale spesso e pesante.
Tempo di dimezzamento: Il tempo necessa­
rio alla metà di un numero elevato di nuclei
radioattivi uguali per disintegrare è chiamato
tempo di dimezzamento. A dipendenza del
tipo di nucleo, questo tempo di dimezzamen­
to può variare da frazioni di secondo a miliardi
di anni.
Attività: Il numero di disintegrazioni nucleari
in un secondo, cioè l’attività di un elemento
radioattivo, viene misurato in Becquerel
(Bq): 1 Becquerel = 1 disintegrazione in un
secondo.
Sequenza di disintegrazione: il gas radon-222,
che si trova nel terreno e nell’aria, è un ele­
mento radioattivo di origine naturale. Si forma
dalla disintegrazione del radio-226. Dalla
dis­in­tegrazione del radon-222 si formano
nuovi atomi e radiazioni finché si giunge a un
elemento stabile.
Radon – Informazioni relative ad un argomento radiante
I 19
Radon – domande e risposte
Risposte alle domande più
frequenti sul tema radon
Cos’è il radon?
Il radon è un gas nobile ed è prodotto dalla
disintegrazione dell’uranio nel sottosuolo.
Essendo un gas, viene respirato all’interno
delle abitazioni, dove penetra facilmente
attraverso i punti non ermetici della costru­
zione. L’ulteriore disintegrazione del radon in
piombo, polonio e bismuto libera radioattività,
che può irradiare il tessuto dei polmoni e
provocare tumori maligni. In Svizzera, il radon
costituisce il 40% circa del carico annuo di
radiazioni.
Quanto è pericoloso il radon?
In Svizzera, l’8,5% dei casi di cancro ai
polmoni è imputabile al radon. Ogni anno, il
radon provoca dai 200 ai 300 morti ed è quindi
la seconda causa di cancro ai polmoni, dopo
il fumo. Il radon è il più pericoloso agente
cancerogeno nel settore abitativo, da cui è
tuttavia possibile proteggersi con opportuni
provvedimenti edilizi.
Da un po’ di tempo dormo molto male.
È dovuto al radon?
No, non c’è nessuna relazione. È dimostra­
to che vivere in un’abitazione ad elevata
concentrazione di radon aumenta il rischio di
sviluppare un cancro ai polmoni, ma non sono
note altre conseguenze sulla salute.
20 I Radon – Informazioni relative ad un argomento radiante
Esistono in Svizzera edifici in cui non è possibile abitare a causa della forte presenza di
radon?
In Svizzera, per i locali di abitazione e di soggior­
no si applica un valore limite di 1000 Bq/m3.
Questo valore è superato in circa 5000
abita­zioni, che vanno risanate per es­cludere
il rischio di gravi danni alla salute. Inoltre, il
valore operativo di 400 Bq/m3 è superato in
più di 30 000 edifici.
La necessità di risanare un edificio provoca
un aumento dell’affitto?
No, il risanamento di un’abitazione conta­
minata dal radon non ne aumenta il valore e
di conseguenza non può essere ripercosso
sull’affitto. In virtù dell’articolo 256 CO, il
locatore ha l’obbligo generale di consegnare
l’oggetto in uno stato idoneo. Il superamen­
to del valore limite del radon comporta un
rischio per la salute. Ai sensi di questo articolo
si può quindi parlare di difetto grave.
L’amministrazione dell’immobile in cui abito
non vuole procedere alla misurazione del
radon. Cosa posso fare?
Su richiesta dell’inquilino, il proprietario di un
immobile è tenuto a misurare la concentrazio­
ne di radon, ma solo se vi è motivo di credere
che il valore limite di 1000 Bq/m3 sia stato su­
perato. È il caso ad esempio degli edifici situati
in zone a elevata concentrazione di radon.
Una mappatura delle zone a elevata concen­
trazione di radon della Svizzera è pubblicata
all’indirizzo www.ch-radon-ch. In questo caso
il proprietario è tenuto a procedere alla misura­
zione e a comunicarne i risultati. Se il proprie­
tario si rifiuta di farlo, il Cantone competente
deve ordinare una misurazione. Se il valore
limite è superato, il proprietario dell’immobile
è tenuto a risanarlo entro tre anni.
L’abitazione del mio vicino non è soggetta
ad una concentrazione eccessiva di radon.
Devo eseguire lo stesso una misurazione
a casa mia?
La regola generale applicata al problema del
radon nelle abitazioni è: nessuna abitazione
è uguale all’altra. Solo una misurazione può
fornire una risposta. Esistono abitazioni con­
tigue che presentano concentrazioni di radon
nettamente diverse.
Come posso misurare il radon a casa mia?
Presso i servizi di misura del radon ricono­
sciuti si possono ordinare dei dosimetri, che
sono installati nei locali abitati per tre mesi,
dopodiché sono inviati al servizio di misura
per l’analisi. Una misurazione costa tra i
70 e i 100 franchi. Un elenco dei servizi di
misura riconosciuti è pubblicato all’indirizzo
www.ch-radon.ch. La misurazione deve
essere condotta possibilmente durante il
periodo di riscaldamento.
Come faccio a sapere se la concentrazione
di radon nelle aule scolastiche frequentate
dai miei figli non è troppo elevata?
Il proprietario dello stabile può dirle se sono
già state eseguite delle misurazioni e quali
sono stati i risultati. Le mappe delle aree ad
alta concentrazione di radon possono essere
consultate presso il servizio cantonale di con­
tatto radon. L’elenco dei servizi cantonali di
contatto è pubblicato su Internet all’indirizzo
www.ch-radon.ch.
A chi sono comunicati i risultati delle
misurazioni?
I risultati delle misurazioni sono resi noti al
servizio cantonale di contatto radon com­
petente e all’Ufficio federale della sanità
pubblica.
Arieggiamo la nostra abitazione più volte al
giorno. È sufficiente per eliminare il radon?
Il fatto di arieggiare ha un effetto tempora­
neo: dopo la chiusura delle finestre si torna al
livello precedente.
Colleziono minerali e possiedo anche
esemplari contenenti uranio. Liberano radon
anch’essi?
I minerali contenenti uranio e torio liberano
radon. Si consiglia di effettuare una misura­
zione del radon.
Abbiamo deciso di costruire una casa unifamiliare. Dove possiamo trovare un terreno
edificabile che non liberi radon?
Da ogni terreno fuoriesce radon, sebbene
in quantità fortemente variabili. Nelle zone a
elevata concentrazione di radon è opportuno
prevedere accorgimenti costruttivi che impe­
discano la penetrazione di radon. Purtroppo
una misurazione preliminare non fornisce in­
dicazioni sulla futura concentrazione di radon
nei locali abitativi. Un motore di ricerca con le
informazioni necessarie sulle emanazioni di
radon nei Comuni della Svizzera è disponibile
all’indirizzo www.ch-radon.ch.
Radon – Informazioni relative ad un argomento radiante
I 21
Abbiamo appena acquistato una nuova abitazione ed eseguito una misurazione del radon.
È emerso che il valore limite è superato.
Cosa dobbiamo fare?
Il superamento del valore limite del radon rap­
presenta un difetto dell’abitazione acquistata,
dato che il rischio alla salute provocato ne
riduce sensibilmente l’idoneità. Il venditore
è tenuto a rispondere di questi difetti anche
se non ne fosse stato al corrente. Cionono­
stante, i contratti di compravendita di fondi
spesso contengono una clausola di esonero
da responsabilità a favore del venditore. In tal
caso, il venditore risponde solo se ha taciuto il
difetto consapevolmente.
Come posso proteggermi dal radon?
Nelle nuove costruzioni, una soletta di ce­
mento senza giunti e isolata ermeticamente
offre già un’ottima protezione contro il radon.
Inoltre, il montaggio delle condotte e dei
sistemi di ventilazione deve essere eseguito
accuratamente. Se state costruendo una
nuova abitazione, dovete assolutamente
affrontare la tematica del radon con il vostro
architetto. La nostra documentazione tecnica
per gli specialisti della costruzione contiene
punti importanti relativi alle misure per la pre­
venzione e il risanamento. Per i committenti e
per i profani è disponibile una versione ridotta
che riassume le misure di prevenzione e di
risanamento più importanti.
22 I Radon – Informazioni relative ad un argomento radiante
Quanto costa un risanamento dal radon?
Un risanamento semplice è possibile già a
partire da qualche centinaio di franchi. Risana­
menti più complessi possono invece costare
diverse decine di migliaia di franchi.
Abito all’ultimo piano. Sussiste un pericolo?
La concentrazione di radon in un edificio
diminuisce in funzione del suo sviluppo in
altezza. Normalmente, il livello di radon è più
basso ai piani superiori. Di regola, a partire dal
secondo piano la concentrazione di radon di
un’abitazione è considerata trascurabile.
Offrite pure corsi di formazione sul radon?
Sì, l’UFSP ha allestito un corso per la forma­
zione di specialisti della costruzione. I corsi si
svolgono, a seconda della domanda, in diver­
se regioni della Svizzera. Per ulteriori informa­
zioni ci si rivolga a [email protected].
Radon – Informazioni relative ad un argomento radiante
I 23
Sigla editoriale
© Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP)
Editore: Ufficio federale della sanità pubblica
Pubblicazione: 2008
Per maggiori informazioni: UFSP, Sezione rischi radiologici, CH-3003 Berna
Telefono: +41 (0)31 324 68 80, telefax +41 (0)31 322 83 83,
E-mail: [email protected], www.ch-radon.ch
Questa pubblicazione è disponibile anche in francese e in tedesco.
Ordinazioni: UFCL, vendita delle pubblicazioni federali, CH-3003 Berna
www.bbl.admin.ch/pubblicazioni federali
Esemplare gratuito
N. dell’articolo UFCL: 311.341.i
N. di pubblicazione UFSP: UFSP VS 10.08 15’000 d 10’000 f 5’000 i 40EXT0811
Stampato su carta sbiancata senza cloro