Ambito della ricerca: Geologia Ambientale Tema della ricerca: Piogge intense e pericolosità geoidrologica (erosione del suolo, frane, allagamenti) Componenti e collaborazioni Luciano Masciocco, Roberto Ajassa, Enrico Destefanis, (DST) in collaborazione con Maurizio Toja, Luca Di Martino (Regione Piemonte) Giorgio Musso, Corrado Giolito (Unione dei Comuni dell’Alto Astigiano), Maurizio Pignatelli, Lucia Baima, Caterina Caviglia. Descrizione della ricerca: La ricerca riguarda la valutazione dell’erosione del suolo e le modalità di innesco di frane superficiali a seguito di piogge particolarmente intense attraverso lo studio dell’interazione tra le piogge intense e i versanti. Le aree oggetto di studio, sono comprese nel settore collinare della Regione Piemonte. A tal fine è previsto il monitoraggio mediante l’installazione di stazioni di monitoraggio che, oltre alla pioggia e altri parametri atmosferici, memorizzeranno i dati di umidità del terreno a diverse profondità. Verranno studiate le caratteristiche idrauliche e meccaniche dei suoli I dati sperimentali verranno introdotti in modelli per le seguenti valutazioni: - tasso di erosione da parte dell’acqua di ruscellamento; - portate di massima piena negli impluvi; - innesco di frane superficiali a causa dell’acqua di infiltrazione. A partire dai dati sperimentali, l’erosione verrà valutata tramite i modelli più aggiornati a partire dalla USLE (Universal Soil Loss Equation), mentre le portate di piena verranno stimate col metodo razionale. Per l’analisi dell’infiltrazione, si utilizzerà il metodo di Green & Ampt il quale presuppone che l’infiltrazione avvenga a partire dalla superficie del terreno tramite l’avanzamento di un fronte di saturazione, in funzione delle caratteristiche del terreno e dell’inclinazione dei versanti. L’analisi della stabilità dei versanti comporterà l’assunzione della drastica perdita di coesione e della riduzione dell’angolo di attrito interno del terreno nella zona al di sopra del fronte di saturazione, con valori ricavati dai dati sperimentali. Poiché il modello assimila il fronte di saturazione alla potenziale superficie di scivolamento del terreno, si correlerà l’innesco delle frane superficiali con la profondità raggiunta dal fronte stesso e quindi, indirettamente, con le caratteristiche della pioggia. In caso di pericolo elevato e di un bene esposto particolarmente pregiato (ad es. terroir vitivinicoli), si proporranno delle misure di mitigazione del rischio. Laboratori del DST utilizzati: Laboratorio di chimica del suolo; HydroGeoLab. Prodotti della ricerca: • ALBANESE A., BIANCOTTI A., BOVE A., DESTEFANIS E., FRATIANNI S., MASCIOCCO L. (2006) - Climat et risque géomorphologiques du terroir viticole du Barbera d’Asti (Collines du Monferrato, Piémont). Actes du colloque d’Epernay, XIX Colloque International de Climatologie. Pp 61-66. • ALBANESE A., BOVE A., DESTEFANIS E., FONTE N., MASCIOCCO L. (2008) - Pericolosita’ da frane superficiali nel terroir vitivinicolo del Barolo (Colline delle Langhe, Piemonte). Atti del convegno internazionale: Paesaggi, terroirs e “I paesaggi del vino”. Perugia, 69 novembre 2006. • • • • • • • • BAIMA L., BARBERO S., BASSI M., CAVIGLIA C., DESTEFANIS E., MASCIOCCO L. (2012) – Piogge intense e dissesto idrogeologico in Piemonte. Atti del convegno nazionale “Dissesto Idrogeologico. Il pericolo geoidrologico e la gestione del territorio in Italia”. Geologia dell’Ambiente. Periodico della SIGEA, Società Italiana di Geologia Ambientale, Supplemento al n. 2/2012, ISSN 1591-5352, 156-159. BERETTA G.P., DE LUCA D.A., MASCIOCCO L., RAVIOLA P.P. (1995) - Valutazione del flusso idrico in terreni non saturi mediante misure tensiometriche. Quaderni di Geologia Applicata, 2, 375-382, Pitagora Editrice Bologna. BERETTA G.P., DE LUCA D.A., MASCIOCCO L., RAVIOLA P.P. (1995):"Ricostruzione della curva di conducibilità idraulica in terreni non saturi". Acque Sotterranee, anno XII, Marzo '95. DE LUCA D.A., BERETTA G.P., MASCIOCCO L. (1996) - Influenza dell’avanzamento del fronte di inumidimento sulla formazione di frane superficiali in conseguenza di eventi meteorici intensi. Quaderni di Geologia Applicata, 3 - 2(1996), 55-66, Pitagora Editrice Bologna. FONTE N., MASCIOCCO L. (2009) A simplified phisically-based approach for the assessment of hazard related to shallow landslides in southern Piedmont (Italy). Geografia Fisica e Dinamica Quaternaria, 32, 193- 202. MASCIOCCO L. (2011) - La mitigazione del rischio geoidrologico. Geologia dell’Ambiente. Periodico della SIGEA, Società Italiana di Geologia Ambientale. Supplemento al n. 4/2011, ISSN 1591-5352, 3-7. MASCIOCCO L. - A CURA DI - (2012) – Atti del convegno nazionale “Dissesto Idrogeologico. Il pericolo geoidrologico e la gestione del territorio in Italia”. Geologia dell’Ambiente. Periodico della SIGEA, Società Italiana di Geologia Ambientale, Supplemento al n. 2/2012, ISSN 1591-5352, 289 pp. TOJA M., DI MARTINO L., RICCA G., MASCIOCCO L., COLASUONNO A. (2012) - L’utilizzo di invasi per la mitigazione del rischio idrogeologico. Atti del convegno nazionale “Dissesto Idrogeologico. Il pericolo geoidrologico e la gestione del territorio in Italia”. Geologia dell’Ambiente. Periodico della SIGEA, Società Italiana di Geologia Ambientale, Supplemento al n. 2/2012, ISSN 1591-5352, 276-280. Figura 1 - Versante coltivato a vite con suolo in parte nudo e in parte inerbito per la valutazione dell’erosione. Figura 2 – Vigneti su versante interessato da frane superficiali. Figura 3 – Esondazione del reticolo idrografico secondario in ambito collinare. Referente del gruppo: Luciano Masciocco N.B. • • • • • • • • Queste schede devono essere compilate SOLO per le ricerche in corso. Queste schede NON devono essere compilate dai singoli ma dai gruppi (che tuttavia possono essere costituiti da una sola persona) Non si tratta di descrivere ogni singolo progetto di ricerca finanziato (es. PRIN, FIRB, 60%, Progetti Ateneo, ERC ecc.) ma i grandi temi sviluppati dai diversi gruppi. La descrizione deve essere fatta pensando che i fruitori siano principalmente non professionisti della ricerca quindi con un taglio più divulgativo e facendo attenzione a sottolineare quali siano le motivazioni e le ricadute della ricerca Le parole chiave devono trovarsi anche nel testo: importante perché i motori di ricerca siano efficaci. Non è previsto un campo per la fonte dei finanziamenti. Chi lo ritiene importante lo può aggiungere nella descrizione. Le immagini possono essere fotografie, disegni, schemi ma con una risoluzione relativamente bassa, adatta al web La scheda deve essere redatta SIA IN ITALIANO CHE IN INGLESE