L’ uomo è costruttore: costruisce pensieri, logiche, linguaggi, cose, tecniche. Il costruire è intrecciare, ordire, legare, ordinare tra loro le parti. Attraverso il costruire l’uomo abita la terra, prende forma da essa, ne studia gli equilibri e ne esalta le potenzialità. 1/ nuove costruzioni Abitare in Liguria 1 SV_01 Primo premio Categoria 1 Spotorno (SV) Anno di realizzazione: 2006-2011 costruendo la topografia della collina. Dal punto di vista disciplinare la metodologia progettuale applicata riprende i principi insediativi locali, evocando le composizioni di volumi semplici addizionati, e nello stesso tempo la tradizione dell’architettura organica, in particolare le sperimentazioni dei Maestri (Wright, Aalto, Daneri) e la cultura moderna dell’abitare in Liguria (Ponti, Zanuso, Mosso, Galvagni, ecc.). Nella contemporaneità l’architettura organica possiamo considerarla come una versione edulcorata dell’architettura bioclimatica ed eco-sostenibile. Il progetto cerca nella dialettica il dialogo tra architettura e natura con l’obiettivo di adoperare gli elementi naturali (vegetazione, morfologia del contesto, ecc.) come materiali progettuali adatti a interagire con gli spazi abitativi. L’architettura non è semplicemente mimetica, essa è parte di una nuova natura accogliente e amica dei suoi abitanti. I l sito, localizzato ai limiti di una vasta pineta piantumata alla fine del XIX secolo, era occupato da una struttura alberghiera costruita negli anni ’30, alterata successivamente da innumerevoli superfetazioni. Lasciato in stato di abbandono per alcuni decenni, l’Amministrazione Comunale e l’immobiliare proprietaria del manufatto hanno preferito prevederne la demolizione al fine di una maggiore valorizzazione dell’area a presidio della pineta che definisce lo skyline di Spotorno. Dopo un primo progetto in stile “vernacolare” elaborato da progettisti locali, che aveva lasciato perplessi proprietari e tecnici della Sovrintendenza, siamo stati invitati a proporre una nuova soluzione più integrata con il paesaggio. A differenza del progetto precedente abbiamo ribaltato una serie di convenzioni e stilemi di un presunto e dilagante linguaggio ligure, una sorta di “tradizione inventata”, gradito dalle amministrazioni, indifferentemente dal colore politico, tollerato dalle sovrintendenze, spesso maschera delle più bieche speculazioni immobiliari. Il nuovo complesso è articolato in più volumi semplici gradonati che seguono l’andamento morfologico del contesto, nonché l’orientamento est-ovest tipico degli insediamenti liguri. Questa configurazione permette il ripristino morfologico del paesaggio della pineta di Spotorno parzialmente alterata dal preesistente blocco alberghiero esistente. I volumi edilizi sono frammenti disposti seguendo le curve di livello ricavate ri- 16 Capogruppo: Arch. Vincenzo Ariu Progettista: Arch. Sabrina Vallino Collaboratori: Arch. Enzo Laise, Arch. Sonia Bernacchi, Arch. Olivier Moudio, Arch. Elena Scasso, Arch. Carlo Garbero Titolo dell’opera: Abitare in Liguria Categoria: Nuove costruzioni Ubicazione: Savona Anno di realizzazione: 2006-2011 Committenza: Geco 2005 Real Estate - Milano Progettista strutturale: Ing. Paolo Testa - Savona Progettista acustico: Geom. Gianfranco Ottonello Savona Progettista impianti: Ing. Marco Gaminara - Savona ImpresA EsecutricE ALFA Costruzioni Edili Srl 17 1 CN_02 Edificio industriale in classe A+ Monchiero & C. Riconoscimento per la migliore integrazione tra architettura e sostenibilità energetica Pollenzo di Bra (CN) Anno di realizzazione: 2007-2009 L’ edificio è costruito sulla base della riplasmazione ad opera dello Studio Roatta di un progetto già autorizzato per un edificio in area industriale poco distante dal centro storico di Pollenzo di Bra. Quando lo Studio Roatta viene coinvolto nella progettazione il cantiere è già av- viato, alla fase delle fondazioni, e le strutture in c.a. prefabbricato in gran parte già prodotte in stabilimento. Ciò ha permesso di intervenire sulla forma del solo corpo uffici, mentre per il volume produttivo si è realizzata la sola ottimizzazione energetica senza trasformazione dei volumi e della disposizione delle vetrature. Il progetto, per le sue caratteristiche di innovazione e sostenibilità, è stato premiato con un significativo contributo dalla Regione Piemonte tramite il “Bando per interventi strategici e dimostrativi in campo energetico 2007”. Ha ottenuto il premio di Legambiente “innovazione amica dell’ambiente” per la sezione “Eco edilizia” 2009. Il progetto Il processo di ottimizzazione energetica propone un complesso di soluzioni sulle stratigrafie dell’involucro, sulla qualità dei serramenti e sul rapporto con il suolo. La superficie muraria si organizza secondo una poligonale che orienta i lati finestrati al pieno Mezzogiorno, disegnando una superficie frastagliata e cangiante segnata da profonde scansioni verticali. Così le vedute d’angolo espongono al Sud un edificio completamente vetrato, e all’Ovest un edificio cieco, con la sola eccezione della bussola d’ingresso. Questa traduce nell’atrio a doppia altezza coronato da un ampio lucernario, insieme l’accoglienza e il centro della distribuzione interna. Il contorno dell’edificio è punteggiato da elementi verticali in acciaio corten con diverse funzioni: sul lato Nord Ovest due torri contengono la canna di aspirazione per il ricambio aria free-cooling e un impianto di separazione degli olii dall’acqua di lavaggio delle macchine; all’ingresso si trova il portale-pensilina; sul lato Sud-Est la struttura esterna della scala di sicurezza la cui copertura ospita ben integrati i pannelli del solare termico. Le vetrate a mezzogiorno sono dotate di un sistema di ombreggiamento fisso, calibrato sullo zenit del sole estivo, realizzato con pensiline di profondità variabile a seconda della specchiatura sottesa. L’isolamento delle pareti è realizzato “a cappotto”. Un dato di interesse si trova inoltre nella ottimizzazione dell’impianto realizzato accostando pannelli radianti a pavimento e caldaia a cippato, pompa di calore geotermica per il raffrescamento, ventilazione meccanica controllata con recuperatore di calore e scambiatore interrato. L’utilizzo contemporaneo di impianti ad alto rendimento, fonti di energia rinnovabili e raffrescamento naturale si presenta come una soluzione sinergica molto efficiente per il massimo contenimento dei consumi. Il risultato che si raggiunge per il corpo uffici-esposizione è un fabbisogno di Energia Primaria inferiore a 22 kwh/mq anno, e per la parte produttiva 3,86 kWh/ m3a; sono ridotti a circa un quarto del valore limite in Regione Piemonte. L’ossatura dell’edificio è stata realizzata in cls armato, tamponato da laterizi, successivamente intonacati e dipinti di bianco. Nella parte a sud, caratterizzata dalle superfici vetrate per l’intera facciata, gli elementi portanti sono costituiti da putrelle in ferro al fine di meglio consentire la continuità dell’apertura. Capogruppo: Arch. Maurizio Roatta Progettisti: Studio Roatta Architetti Associati Titolo dell’opera: Edificio industriale in classe A+ Monchiero & C. Categoria: Nuove costruzioni Ubicazione: Pollenzo di Bra (Cn) Anno di realizzazione: 2007-2009 Committenza: Monchiero & C. Progetto municipale-urbanistico: Geom. Guglielmo Bruno - Bra (CN) Ottimizzazione energetica: Studio Roatta Architetti Associati - Mondovì Progettista strutturale: Pre-cast, Genola (Cn) Progettista impianto termico, condizionamento ed idrico sanitario: Studio Morino-Forgia, Bra (Cn) Light design: Studio Roatta Architetti Associati Mondovì Progettista impianto elettrico: Studio Morino-Forgia, Bra (CN) Direttore dei lavori: Geom. Guglielmo Bruno - Bra (CN) Direttore dei lavori per l’involucro: Arch. Martino Roatta - Studio Roatta Architetti Associati - Mondovì 18 IMPRESE ESECUTRICI Prefabbricato: Cemental Spa - Genola (Cn) Opere murarie: F.lli Travaglio Snc - Bossolasco (CN) Isolamento a cappotto: D’Agostino Costruzioni Sas Mondovì (Cn) Serramenti: Alfero G. & Schiavino G. Snc - La Morra (Cn) Opere di carpenteria metallica: Viberti & Fantini Snc Bra (Cn); Alfero G. & Schiavino G. Snc - La Morra (Cn) Chiusure industriali: Gagliasso Impianti Srl - Piobesi d’Alba (Cn) Impianto elettrico: Reinero Lodovico & C. Snc - Bra (Cn) Impianto termico ed idraulico: Giachino Livio Verduno (Cn) Impianto di distribuzione: Termoplastica Sas - Bra (Cn) Impianto di ventilazione: Gi.De.Al. Snc - Bra (Cn) Galvanotecnica G.T. Srl - Bra (Cn) 19 1 CN_03 Unifamiliare passiva Cuneo Anno di realizzazione: 2010-2011 vestimenti in lamiera ondulata; queste strutture costituiscono, allo stesso tempo, l’insieme delle protezioni fisse delle vetrature dalle intemperie e dall’irraggiamento estivo. Il rivestimento-tamponamento in lamiera ondulata di alluminio utilizzata per i parapetti, le recinzioni, il rivestimento dei locali esterni, esprime una forma di leggerezza in contrapposizione al rigore del disegno e alla solidità della cospicua massa muraria. Al piano terreno, l’ampio spazio del soggiorno-pranzo-cucina è protetto dal tetto-giardino: una copertura-terrazzo a verde intensivo, utile per la ritenzione delle acque piovane e capace di rafforzare la stabilità e la qualità del comfort interno. Impianti evoluti leggeri a bassissima potenza e la ventilazione meccanica controllata contribuiscono all’elevato livello di comfort abitativo e al bassissimo consumo dell’edificio. D escriviamo la realizzazione di un edificio passivo (certificazione del Passiv Haus Institut in corso) già certificato in classe A+ Regione Piemonte. Si tratta di un edificio Zero-Energy in termini di bilancio energetico consumi-produzione da fotovoltaico. È una villa in un lotto di completamento urbanistico, il disegno è generato da un approccio decisamente solare. Gli assi cardinali orientano i fili delle pareti e il disegno del giardino. Il volume che costituisce la “schiena” sul lato nord supera in prospetto i due volumi regolari ai quali è legato tramite un giunto aperto: una finestra a nastro prima verticale, poi orizzontale che realizza l’affaccio al sole anche per i locali del lato Nord. Luce naturale e calore (questo durante il solo inverno) piovono dall’alto, sotto la copertura a falda sulla zona notte. Un’altra piccola falda, a forte pendenza orientata a mezzogiorno, ospita i pannelli per il solare termico perfettamente integrati; si tratta della copertura della scala interna. Sul contorno dell’involucro massiccio si dispone un’ossatura leggera in acciaio, ordinata sulle linee generatrici della pianta e sulle aperture regolari, che disegna gli spazi coperti di mediazione fra interno ed esterno. È un sistema di sporti, terrazzi, pensiline, parapetti e schermature. Strutture in acciaio inox indipendenti per gli spazi porticati supportano di volta in volta il tavolato delle pensiline, la pietra con due facce a vista per il balcone e i ri- 20 Capogruppo Arch. Maurizio Roatta Progettisti Studio Roatta Architetti Associati Titolo dell’opera: Unifamiliare passiva Categoria: Nuove costruzioni Ubicazione: Cuneo Anno di realizzazione: 2010-2011 Committenza: Privato Progettista strutturale: Curti & Saffirio Ingegneri Associati - Savigliano Progettista impianto termico, condizionamento ed idrico sanitario: Studio Roatta Architetti Associati Sicurtecnica Srl - Mondovì (CN) Progettista impianto elettrico ed illuminazione: Studio Roatta Architetti Associati / Sicurtecnica Srl Mondovì (CN) Direttore dei lavori: Arch. Martino Roatta Studio Roatta Architetti Associati - Mondovì Imprese esecutrici: Marenco Costruzioni Srl - Ceva (Cn) Status Snc di Gazzera & C. - Carrù (Cn) Canavese Impianti - Saluzzo (Cn) Dutto Impianti elettrici - Cuneo 21 1 CN_04 11 Km di catene Fossano (CN) Anno di realizzazione: 2006 U na cascata di catene in facciata: spazio dinamico, mobile, mutante. Inconsueto per una banca, tanto più in una provincia pedemontana. La sede di un’agenzia di credito – progettata dallo studio KUADRA a Fossano (CN), - incarna la leggerezza e la levità che ci si potrebbe attendere da un’architettura con funzioni molto differenti (uno spazio espositivo, per esempio, o un luogo per lo spettacolo o il divertimento). La banca viene qui spogliata dal vetero carattere rappresentativo e istituzionale, per offrire un’inedita immagine di sé: sorprendente e innovativa, fuori; intima e accogliente, dentro. Gli architetti dello studio KUADRA, pur giovanissimi, sanno attingere il meglio dai materiali che utilizzano in modo rigoroso e raffinato: vetro, metallo, acciaio inossidabile sono combinati in una sapiente alchimia che ne esalta consistenza, forma, peculiarità. Senza mai dimenticare la composizione, precisa e pulita, dell’insieme. Con l’attenzione costante a chi lavorerà in questo luogo, a chi – come utente – ci passerà attraverso. Attraverso tagli di luce, scale trasparenti, scorci da differenti livelli. I clienti di questa agenzia non si limiteranno a fare la fila allo sportello: avranno l’opportunità di esperire un’architettura di qualità, attuando una promenade architecturale, secondo le note parole di Le Corbusier. Sembra, questa architettura, un inno alla chiarezza, alla trasparenza, all’essenzialità. Astratta e concettuale, non perde mai di vista la relazione diretta e privilegiata con il pubblico: che non è un mero utente da manuale, ma una persona reale - un anziano, un genitore, un bambino - con bisogni ed esigenze diverse. Per questo, oltre a comodi divani preposti all’attesa, è previsto anche uno spazio ludico e informale di intrattenimento per i bambini – assoluta innovazione in una banca. Ovunque, dagli sportelli per il pubblico alle sale riunioni, si respira un’atmosfera di domestica quotidianità. Senza mai scendere, tuttavia, a compromessi banali o ordinari. L’espediente delle catene in facciata – ben undici chilometri lineari - non sono un pretesto estetico o stilistico, il facile gioco di una seconda pelle. L’idea è più articolata. L’edificio si smaterializza, modifica la sua consistenza fisica. La cortina di catene, appese in alto, fluttua originando un lieve tintinnio; e cattura la luce. La convoglia – come un diaframma – all’interno. Alleggerisce il volume pieno della banca. Trasforma l’edificio, con l’oscurità, in una grande lampada semitrasparente. Di giorno, per contrasto, le catene fungono da frangisole protettivo. Funzionalità e poesia si sovrappongono con naturalezza, senza virtuosismi, sortendo un risultato sorprendente. Capogruppo: Arch. Andrea Grottaroli Progettisti: Arch. Andrea Grottaroli, Designer Roberto Operti Collaboratori: Arch. Manuel Giuliano, Arch. Giorgia Angonova Menardi Titolo dell’opera: 11 Km di catene Categoria: Nuove costruzioni Ubicazione: Comune di Fossano (CN) Anno di realizzazione: 2006 Committenza: Banca di Credito Cooperativo di Casalgrasso e Sant’Albano Stura Progettista strutturale: Ing. Martino Gavatorta Progettista impianto termico, condizionamento ed idrico sanitario: P.I. Massimo Ciprandi Progettista impianto elettrico ed illuminazione: Ing. Giangiacomo Sciolla Direttore dei lavori: Arch. Andrea Grottaroli IMPRESE ESECUTRICI Pettiti Angelo, Via Trinità 22, Sant’Albano Stura (CN) AlessandriaB, Loc. Talloria 1, Roddi d’Alba (CN) Testo di Francesca Acerboni 22 23 1 CN_05 Residenza San Giovanni Evangelista Centallo (CN) Anno di realizzazione: 2007-2011 I l complesso sorge su un lotto di circa 1265 mq in una zona residenziale diversificata per tipologia e caratteristiche costruttive. L’area è particolarmente interessante perché si trova nelle immediate vicinanze del paese e nel contempo, essendo schermata da alberate e da altri edifici con destinazione residenziale con altezza massima di due piani fuori terra, non risente della presenza della ferrovia Fossano-Cuneo posta in linea d’aria a circa 100 metri. Inoltre proprio a sud il lotto confina con un piazzale ed un’area verde, con una prima abitazione confinante ad un piano fuori terra posta a circa una quarantina di metri dal lotto, ciò ha reso il sito interessante anche dal punto di vista panoramico perché permette di ammirare tutta la catena montuosa delle alpi Marittime e Cozie fino al Monviso. La disposizione planimetrica del fabbricato all’interno del lotto ha prediletto l’orientamento verso sud con il posizionamento delle zone giorno (cucine e soggiorni) mentre sul lato nord sono state realizzate le autorimesse poste al piano terra per scelta progettuale di evitare all’interno del lotto la perdita di superficie dovuta al fatto di dover realizzare le rampe per l’accesso ad autorimesse al piano interrato. Ogni unità abitativa è composta da cucina, soggiorno, una camera ed un bagno posti al piano terreno, da due ca- 24 mere, un bagno e due balconi al piano primo mentre al piano interrato sono state realizzate le cantine, locali di sgombero ed i locali centrali termica. La scelta di realizzare una camera da letto anche al livello del piano terreno nasce sia da scelte progettuali che da esigenze di mercato immobiliare che prediligono la soluzione di avere tutte le funzioni abitative poste al piano terreno. La composizione volumetrica della parte abitativa ha una forma compatta e assimilabile ad un cubo per ogni unità abitativa, quindi con una minima superficie disperdente per ridurre il fabbisogno energetico. I materiali utilizzati sono stati i classici del contesto locale della pianura pedemontana cuneese con tetto e serramenti esterni in legno, muratura in laterizio intonacata, davanzali e soglie in pietra di Luserna e pilastri centrali rivestiti con pietra piemontese. Proprio il rivestimento dei pilastri centrali che si sviluppano su due livelli terminando con l’enfatizzazione della capriata lignea sono l’elemento caratterizzante della facciata sud dell’edificio. Ogni unità abitativa a un doppio giardino, quello posto a sud più tradizionale con accesso pedonale per i visitatori esterni e quello posto sul retro del fabbricato più utilizzabile durante il periodo estivo oppure per potervi coltivare ortaggi, verdure e frutta di stagione. Particolare cura è stata posta durante tutte le fasi di costruzione alla scelta delle imprese e ditte esecutrici dei lavori, alla scelta dei materiali e dei prodotti da utilizzare in cantiere prediligendo l’esperienza e la qualità del made in italy. La crisi economica che duramene ha colpito anche in questi ultimi anni il comparto immobiliare ed edile deve riqualificare l’intero settore e per ripartire c’è bisogno di serietà, qualità ed esperienza applicate all’utilizzo di nuove tecnologie lasciando da parte la logica del maggior risparmio possibile e dell’improvvisazione. Capogruppo/Progettista: Arch. Gianoreste Biglione Collaboratore: Geom. Giacomo Biglione Titolo dell’opera: Residenza San Giovanni Evangelista Categoria: Nuove costruzioni Ubicazione: Comune di Centallo (CN) Anno di realizzazione: 2007-2011 Committenza: Cappaemme Sas di Chiavassa Keoma e C. Progettista Strutturale: Arch. Livio Fenoglio Progettista impianto termico e isolamenti termici: Arch. Livio Fenoglio Progettista acustico: Ing. Mauro Fruttero Direttore dei Lavori: Arch. Gianoreste Biglione IMPRESE ESECUTRICI Impresa edile: CAP di Chiavassa giuseppe & c. Snc p.zza Vittorio Emanuele II, 2 - Centallo (CN) Impianto termico, idrico e sanitario: Termoidraulica Giacca snc di giacca Marcello e Giacca Enrico - Regione Madonna dei Prati, 328 Centallo (CN) Impianto elettrico: Lamberti Bruno Snc Largo Vico, 4/D - Centallo (CN) 25 1 CN_06 Casa BA Barbaresco (CN) Anno di realizzazione: 2009-2011 I l fabbricato fa parte di un gruppo di costruzioni denominate “Cascina Rivosordo”, poste a metà collina nel territorio di Barbaresco; questo fattore, unitamente ai regolamenti comunali, ha determinato vincoli di spazio, dimensione e forma allo sviluppo del progetto. L’immobile, a pianta rettangolare su tre piani f.t., si sviluppa longitudinalmente verso il centro della borgata a partire da una porzione innestata fra altri fabbricati; mentre quest’ultima parte è stata ristrutturata, la porzione completamente libera, che versava in condizioni di totale fatiscenza, è stata demolita e ricostruita. L’obiettivo era creare una continuità e una compenetrazione tra due realtà architettonicamente diverse, lavorando contemporaneamente sulla fusione e sulla contrapposizione tra materiali originari recuperati e tecnologie costruttive contemporanee. Partendo dalla porzione in ristrutturazione l’edificio si sviluppa abbandonando gradatamente i caratteri di chiusura e massa tipici dell’edilizia rurale, per aprirsi verso il centro della borgata con un passaggio diluito: i serramenti a sei vetri si trasformano in ampie vetrate; la copertura, con manto in coppi recuperati, è sorretta da capriate in legno lamellare così da sfruttare l’ampiezza della manica e inoltre la catena fortemente rialzata garantisce fruibilità e pulizia visiva dello spazio interno; il contrasto tra massa e levità è particolarmente marcato nell’incontro, sul terrazzo, tra il paramento in mattoni 26 originari e la struttura a sostegno della copertura in quanto le giunzioni di travi e pilastri in legno lamellare con la struttura in c.a. sono state realizzate con elementi a scomparsa; la muratura intonacata presenta una zoccolatura in mattoni originari arretrata rispetto al filo esterno. La ricerca di spazi puri e armoniosi ha guidato anche lo studio dell’interno e la scelta di colori e componenti; elementi in cartongesso ovviano all’inserimento di suppellettili: nel grande ambiente del piano terra un elemento multifunzione crea una separazione tra cucina e salotto; una grande libreria funge da perno della distribuzione orizzontale e verticale; nella camera da letto padronale un cubo ospita la cabina armadio, mentre nella camera secondaria le armadiature sono state ricavate in nicchie sopra la scala. In tutti gli ambienti sono stati utilizzati materiali (marmo, legno, ceramiche e tinteggiature) che richiamassero le stesse tonalità con una prevalenza di bianco caldo intervallato da spruzzi di colore: melanzana e the per la zona giorno; blu scuro per la zona notte. Al pavimento in listoni di legno rovere sbiancato si accostano scala, soglie e davanzali in marmo perlato europa; tutti gli elementi in legno sono stati pensati per far risaltare la fibra del materiale, così i serramenti hanno finitura all’anilina e il tavolato all’intra- dosso della copertura è stato trattato con un impregnante bianco; il bagno principale, quasi completamene rifinito a smalto, è rivestito con marmo perlato europa (utilizzato anche in blocco per il piatto doccia) e inserti in marmo grigio fossena. Per un effetto di luminosità naturale nell’ambiente interno sono stati utilizzati prevalentemente apparecchi a incasso a parete e a soffitto; esternamente faretti incassati a terra forniscono illuminazione funzionale e d’accento. Grande attenzione è stata posta allo studio e alla realizzazione dei particolari costruttivi al fine di contenere i consumi energetici e garantire il benessere abitativo; uno degli interventi di grande rilevanza è stato attuato sulla copertura ventilata: attraverso un intervento particolare sugli elementi di sostegno in legno lamellare, è stata mantenuta una estetica tradizionale e contemporaneamente garantita la continuità dell’isolamento in fibra di legno ad alta densità. Capogruppo/Progettista: Arch. Stefania Leto Titolo dell’opera: Casa BA Categoria: Nuove costruzioni Ubicazione: Comune di Barbaresco (CN) Anno di realizzazione 2009-2011 Committenza: Privato Progettista Strutturale: Arch. Giovanni Rocca Progettista imp. termico: Progettazione Impianti & Servizi Srl Progettista impianto elettrico ed illuminazione: Integra Studio Tecnico di Ivan Borgna Direttore dei Lavori: Arch. Stefania Leto IMPRESE ESECUTRICI Opere Edili: Ceppa Luigi Snc di Ceppa Mauro, Ceppa Roberto & C. - Treiso Impianto termico e idro-sanitario: IMCOV Snc Impianti e Costruzioni - Barbaresco Impianto elettrico: DM Impianti Elettrici di Masoero Davide - Neive Serramenti: Fedele Franco - Treiso 27 1 CN_07 Condominio Girasole, appartamenti ad alta efficienza energetica Monticello d’Alba (CN) Anno di realizzazione: 2009-2010 A ttraverso un attento studio progettuale si è realizzato un edificio ad alta efficienza energetica. Tale caratteristica è il frutto di una volontà sia del costruttore e committente, sia del progettista, di mettere in pratica soluzioni progettuali e tecniche costruttive innovative volte al risparmio energetico. Oltre a raggiungere consumi molto bassi, l’edificio è stato progettato e costruito in modo da garantire il miglior confort interno per l’utente che vi risiede. La normativa italiana negli ultimi anni è stata modificata in modo sostanziale per quanto riguarda i temi descritti, emanando nuove direttive in campo energetico. L’aggiornamento delle leggi è sicuramente un fatto positivo, ma come dimostra l’edificio in questione, poteva fare molto di più. Nella fase progettuale si è cercato di perfezionare l’involucro esterno dell’edificio curando ogni minimo particolare costruttivo. L’unicità dell’intervento, sta nel fatto che l’edificio pur avendo caratteristiche formali alquanto negative, riesce a raggiungere prestazioni riassumibili nella classificazione energetica odierna come edificio in classe A Certificato anche dall’Agenzia CasaClima di Bolzano. La difficoltà di intervenire nel centro storico, tra edifici esistenti abitati, è stata risolta con una progettazione accurata e un’attenta esecuzione dell’opera. Più precisamente si è cercato di costruire un involucro altamente performante costituito da uno spesso strato 28 di coibente sulle pareti, sul tetto e sul solaio verso autorimesse, eliminando completamente tutti i ponti termici. Ogni appartamento è dotato di un impianto di ventilazione meccanica, con recuperatore di calore che permette oltre ad un cospicuo risparmio energetico, un’ottima qualità dell’aria interna costantemente ricambiata, senza incorrere in sprechi dovuti all’apertura delle finestre nel mese invernale. L’efficienza dell’involucro è riassunta dal valore certificato di soli 27 kWmq/ mq anno. Traducendo il dato con consumi reali in litri di gasolio, l’edificio consuma circa 3 litri di gasolio al mq anno. Un appartamento di cento metri quadrati spende circa 200 euro all’anno per il riscaldamento. Paragonando tali dati con un edificio costruito con la normativa attuale, il risparmio in termini economici e di inquinamento è decisamente rilevante. Approssimativamente il consumo è 1/4 rispetto a tale edificio, e ancora di più se si prende come paragone edifici di qualche anno fa’. Dopo un anno in cui l’edificio risulta parzialmente abitato, tre appartamenti su quattro erano in funzione, l’analisi delle bollette del gas evidenziano un consumo di 1,15 volte superiore a quello stimato in progetto. Il maggior consumo è imputabile all’inutilizzo di uno degli appartamenti rimasto freddo per tutto l’inverno. La trasmissione del calore verso i locali non ancora utilizzati è accentuata dalla differenza di temperatura. Da settembre l’edificio sarà completamente riscaldato portando i consumi ad essere pressoché uguali a quelli stimati in fase progettuale. Il merito dell’ottimo risultato ottenuto, si deve sia al committente, Viberti Mario, sensibile alle tematiche del risparmio energetico e propenso a sperimentare tecniche costruttive nuove proposte dai progettisti, sia alla fase progettuale affrontata, da diverse figure professionali competenti, in modo integrato. Capogruppo/Progettista: Arch. Egidio Barbero Collaboratori: Arch. Marco Barbero, Arch. Gianluca Barbero Titolo dell’opera: Condominio Girasole, appartamenti ad alta efficienza energetica Categoria: Nuove costruzioni Ubicazione: Comune di Monticello d’Alba (CN) Anno di realizzazione: 2009-2010 Committenza: Viberti Costruzioni Snc Progettista strutturale: Arch. Egidio Barbero Progettista energetico: Arch. Alberto Sasso Progettista impianto termico, condizionamento ed idrico sanitario: Studio tecnico Aschiero Direttore dei lavori: Arch. Egidio Barbero IMPRESE ESECUTRICI Impresa di Costruzioni Viberti Costruzioni Snc Strada Statale 231,17 - 12066 Monticello d’Alba Impianto elettrico: M3 di Merlo Gianfranco & C. Loc. Guriot, 155 - Santa Vittoria d’Alba Impianto termico e ventilazione meccanica: F.lli Cogno Snc di Cogno Claudio & C. Fraz. S. Antonio, 60 - 12066 Monticello d’Alba 29 1 SV_08 Centrale a biomassa e sala degustazione Cantina Saracco Castiglione Tinella (CN) Anno di realizzazione: 2008-2011 I l progetto prevede la sistemazione esterna del lato nord dell’Azienda agricola Saracco. Sul cortile di proprietà si affacciano il retro della cascina sede storica dell’azienda, il recente ampliamento della cantina ed un edificio di civile abitazione risalente agli anni Sessanta. La proprietà ha inoltre l’esigenza di una nuova centrale termica, alimentata con gli scarti della potatura delle viti, in grado di garantire il fabbisogno energetico della cantina e delle proprietà limitrofe. L’esigenza di inserire questo elemento tecnologico all’interno del cortile, unita alla necessità di riqualificare gli spazi aperti circostanti anche tramite la demolizione di un basso fabbricato fatiscente, ha portato ad immaginare il nuovo intervento, come una sistemazione di terreno costituita da tre terrazzamenti che fanno da basamento alla casa padronale. Il primo nasce da una nuovo disegno del terrazzo “domestico” esistente, utilizzato come stenditoio, che viene trasformato in sala degustazione dell’azienda: coperto da una veranda con le pareti opache in rame inverdito e vetrato sul paesaggio collinare circostante. Il secondo è una lingua verde di terreno che raccorda, attraverso una rampa, il piano della sala degustazione con il piano del piazzale coperto della cantina, ridisegnando e completando lo spazio aperto esistente. Il terzo terrazzamento è generato dal vano interrato della centrale termica che ospita il silos nel quale viene stoccato il cippato prodotto dall’azienda agricola. Tale volume è pensato come un involucro in rame, apribile con un portellone a scorrimento. Capogruppo Arch. Andrea Delpiano Progettisti Arch. Enrico Boffa, Arch. Andrea Delpiano, Arch. Mario Boffa Titolo dell’opera: Centrale a biomassa e sala degustazione Cantina Saracco Categoria: Nuove costruzioni Ubicazione: Castiglione Tinella (CN) Anno di realizzazione: 2008-2011 Committenza: Azienda Agricola Paolo Saracco Progetto strutturale: Ing. Giorgio Domini - Alba (CN) Progetto impianto termico, condizionamento ed idrico-sanitari: Essepi ingegneria Srl - Sant’Albano Stura (CN) Progetto impianto elettrico: P.I. Luca Crudo - Asti 30 Imprese esecutrici Opere edili: Impresa Edile Luigi Rocca - Castagnole Lanze (AT) Opere da fabbro: Consorzio Stupino Cavallo Guarene (CN) Opere da falegname: Falegnameria Orlando Castagnole Lanze (AT) Impianto elettico: EL.MA.C. Snc - Castiglione Tinella Impianto termico e condizionamento: CISIT Farigliano (CN) 31 1 SV_09 Palazzo AMB.RA Vado Ligure (SV) Anno di realizzazione: 2008-2012 I l progetto ha previsto la realizzazione di una volumetria residenziale fronte mare, con particolare attenzione al ruolo architettonico ed urbano che la stessa, per ubicazione e scorcio visivo, necessariamente assume. Una peculiarità del progetto è rilevabile nella rotazione verso est del corpo di fabbrica, impostato con il vertice a ponente sull’allineamento della esistente palazzata a mare, voluto per una serie di motivazioni che di seguito si descrivono: 1. la particolare ubicazione consente all’edificio di godere del migliore affaccio verso levante, 2. la stessa disposizione planimetrica consente al fabbricato (come elemento peculiare della progettazione) di assumere valenza di elemento architettonico “polare”, soprattutto per chi in Vado Ligure entra, ma non meno per chi esce dalla stessa città. 3. la possibilità di ottenere, con questa dislocazione obliqua del fabbricato, profondi spazi pubblici in fregio all’Aurelia attrezzati ed arredati con isole verdi ed arredo semplice, distanziando e mediando così l’impatto volumetrico del punto di vista di chi ha il primo approccio (verso ponente) o l’ultimo sguardo (verso levante) con Vado Ligure. La morfologia dei prospetti privilegia ed esalta l’affaccio a mare del fabbricato in progetto. Le lunghe balconate riquadrano un aggetto volumetrico volutamente legge- 32 ro e proteso verso il migliore affaccio; perciò il prospetto principale è fortemente caratterizzato dalla balconata, concepita mediante una curva con sviluppo dinamico, naturale, disegnata per ottenere un forte effetto prospettico. Forte elemento plastico è ottenuto mediante setti verticali rigati di dimensione variabile che, oltre a svolgere un ruolo strutturale, inquadrano le diverse unità abitative; I setti si inseriscono nella balconata seguendo una seconda curva interna di tipo NACA, al fine di accentuare maggiormente l’effetto dinamico. La facciata nord è caratterizzata dal “sistema grigliato” di protezione della scala di accesso alle unità abitative e da diaframmi che hanno funzione di proteggere e schermare ulteriormente il prospetto nord. In copertura, sopra il vano tecnico che ospita gli extracorsa degli ascensori trovano collocazione pannelli solari a servizio dell’edificio e i relativi impianti di distribuzione e di immagazzinamento centralizzati, per il contenimento dei consumi energetici. A coronamento della soluzione privata al piano terreno, sono previsti, verso mare, ampi spazi pubblici pedonali organizzati con una regolare pavimentazione di materiale lapideo e un ombroso arredo verde; verso monte, spazi di sosta e gli accessi ai due androni di ingresso al fabbricato. Capogruppo/Progettista: Arch. Rodolfo Fallucca Collaboratori: Arch. Giovanni Bertolotto, Arch. Patrizia Donato, Arch. Federica Casale, Arch. Valentina Donato Titolo dell’opera: Palazzo AMB.RA Categoria: Nuove costruzioni Ubicazione: Comune di Vado Ligure (SV) Anno di realizzazione: 2008-2012 Committenza: AMB.RA Srl, via Paleocapa 23, Savona Progettista strutturale: Ing. Sergio Fenoglio Progettista impianto termico, condizionamento ed idrico sanitario: Ing. Alberto Pera Progettista impianto elettrico ed illuminazione: Ing. Alberto Pera Progettista prevenzione incendi: Ing. Alberto Pera Progettista acustico: Ing. Giovanni Bellenda Direttore dei lavori: Arch. Rodolfo Fallucca IMPRESE ESECUTRICI Opere edili: Impresa Edile Sangiorgi Sas, Via Bologna 5 - Borgetto S.S. Opere speciali di fondazione in cemento armato: Impresa LENTA Srl, Via Vincenzo Vela 29 - Torino Opere di impermeabilizzazione fondazioni: ISPE Srl, via Chiesa 5 - 24017 Serina (BG) Opere edili/fognature: Edilambrosiani Srl, Via Ciocchi 2/a - Vado Ligure Opere elettriche - Impresa A.P.V. dei Fratelli Viano, Via Asti 17 - Ceriale Opere idrauliche termosanitario e condiziomento: Impresa Impianti Termosanitari dei Fratelli Prato, Villaggio Losano 61, Boissano Serramenti: Impresa S.D. Serramenti Srl, Loc. Priero, 31.32.33.34 - 17017 Millesimo (SV) 33 1 SV_10 Riqualificazione e ampliamento di edificio commerciale Genola (CN) Anno di realizzazione: 2010-2012 L’ edificio oggetto di intervento si trova nella provincia di Cuneo, in particolare sull’arteria di viabilità, strada regionale n. 20, che congiunge il Comune di Genola con il Comune di Savigliano. Il fabbricato esistente era costituito da un piano rialzato e da un primo piano in aggetto rispetto a quello sottostante: entrambi venivano serviti da un corpo scala e di un vano ascensore ricavati all’interno del volume vetrato. Il progetto, secondo la volontà della committenza, è stato sviluppato per ampliare la costruzione ed in particolar modo per armonizzare l’intero corpo di fabbrica rendendolo un complesso di grande impatto visivo ed accattivante da un punto di vista commerciale. La scelta progettuale principale è stata dettata dall’analisi della visibilità dell’edificio, che ha portato alla determinazione della forma costruttiva, in pianta, ad “L”. Determinata la geometria principale si è proceduto con lo studio delle distribuzioni interne, delle scale, delle rampe ed in particolar modo dei fronti e degli accessi principali. La costruzione esistente è stata affiancata da una nuova struttura in cemento prefabbricato che ha inglobato il volume del vecchio corpo scala. Terminata l’ossatura principale si è proceduto alla creazione degli ingressi, dei percorsi, dei tamponamenti e delle compartimentazioni. 34 Internamente il progetto ha previsto l’ampliamento dello spazio espositivo del piano rialzato e dell’unità commerciale del piano primo oltre che la creazione di una nuova zona per il commercio sempre al piano primo. Tutti gli spazi espositivi sono stati dotati di servizi igienici (privi di barriere architettoniche), ripostigli, impianti autonomi ed uscite di emergenza. Nella parte della costruzione rivolta verso Savigliano (nord) è stata creata una scala di emergenza in uso al piano primo oltre che una rampa per la fuga dal piano rialzato. Lo studio delle facciate è stato il punto focale poiché avrebbe uniformato i diversi elementi e avrebbe reso l’edificio una fabbricato di nuovo impianto. L’attenzione è stata posta sull’equilibrio di linee orizzontali e verticali oltre che sul gioco di profondità degli elementi costruttivi; da qui la scelta di creare i due elementi unificatori a forma di “C”, realizzati su piani e profondità differenti, ed un volume fortemente verticale che spezzata l’orizzontalità creata, focalizza l’attenzione su di se segnando l’ingresso principale e donando slancio alla costruzione. I rivestimenti in pannelli di “alucobond”, sono stati posizionati su una sottostruttura in ferro zincato, ancorata alle parti portanti dell’edificio. La fase finale del progetto ha portato alla creazione del “coronamento” grigio al di sopra di tutta la costruzione, utile a celare gli elementi del tetto non rettilinei (le falde create dalle capriate della struttura prefabbricata) e indispensabile per l’ancoraggio della “cartellonistica” delle attività commerciali. Le scelte illuminotecniche infine sono state indispensabili per valorizzare la visibilità notturna ed ottimizzare il risparmio energetico; a tal fine sono state montate strisce a “led” che con il proprio riflesso sulle superfici vetrate creano un effetto “soffuso” di luce omogenea e di grande impatto, sottolineando la linea ad “L” da cui si è sviluppato l’intero progetto. Capogruppo/Progettista: Arch. Giacomo Natali Collaboratore: Arch. Stefania Lasagno Titolo dell’opera: Riqualificazione e ampliamento di edificio commerciale Categoria: Nuove costruzioni Ubicazione: Comune di Genola (CN) Anno di realizzazione: 2010-2012 Committenza: Privata Capogruppo: Arch. Giacomo Natali Progettista strutturale: Ing. Stefano Maccario Progettista impianto termico, condizionamento ed idrico-sanitario: Ing. Paolo Canavese Progettista impianto elettrico ed illuminazione: Ing. Flavio Giolitti Progettista prevenzione incendi: Ing. Silvano Fulchero Direttore dei lavori: Arch. Giacomo Natali Imprese Esecutrici Opere Edili: Impresa P. Galfrè - Impresa Prefabbricati Genola Srl Serramenti-Rivestimenti: Dfc Snc di Di Bartolo Giuseppe & C. Impianto elettrico: Impresa Gallori Valerio Impianto termico: Ghemar Srl Impianto condizionamento: Ghemar Srl Impianto idrosanitario: La Termoidraulica Opere di restauro: Impresa Galfrè Paolo 35 1 SV_11 Casa GO Cengio (SV) Anno di realizzazione: 2010-2012 Tale disposizione planimetrica non chiusa in se stessa ma aperta verso l’ambiente circostante avvalora l’intento progettuale di ricavare uno spazio edilizio delimitato dagli edifici stessi. Il fabbricato, nonostante abbia una forma articolata e sia caratterizzato da un’elevata superficie disperdente, risulta necessitare di un bassissimo consumo energetico che gli consente di rientrare nella classe A. La falda principale orientata verso sud, ha una superficie che risulta essere pari al 30% della superficie di copertura dell’intero dell’immobile allo scopo di garantire l’installazione del maggior numero di pannelli possibili e di ottimizzarne pertanto il rendimento. Le superficie opache verticali e orizzontali sono state coibentate con uno strato di isolante dello spessore di 16 cm. L’edificio è inoltre dotato di un impianto di riscaldamento a pannelli radianti annegati nel sottofondo del pavimento, quindi a bassa temperatura, con tutti i vantaggi che questo comporta. Sono presenti due generatori di calore alimentati entrambi con energia rinnovabile, più precisamente uno ad energia solare e l’altro a biomassa: l’impianto solare, costituito da 4 pannelli di circa 2,2 m2, va ad integrare mediante bollitore sia l’energia necessaria per la produzione di acqua calda sanitaria sia l’energia necessaria per il riscaldamen- to degli ambienti, mentre il secondo generatore è costituito da una caldaia a pellets modulante. L’impianto fotovoltaico, composto da 12 pannelli, consente una potenza di picco di 2,72 kW. Particolare attenzione è stata posta anche in merito al raggiungimento di un buon confort estivo, realizzando tamponamenti perimetrali dotati di discreta massa specifica tale da aumentare lo sfasamento termico. Tutti questi accorgimenti fanno sì che l’edificio risulti ad emissioni di CO2 pari a zero rientrando di fatto nel nuovo concetto di costruire secondo il quale i fabbricati non devono essere consumatori di energia, bensì produttori. I l lotto di terreno sul quale sorge il fabbricato si trova lungo la strada principale che da Cengio porta all’agglomerato di Rocchetta. Il perimetro irregolare e le dimensioni del sito influiscono sull’aspetto finale dell’opera ovviamente insieme ad altri fattori: la forma allungata e stretta, l’orografia depressa rispetto alla sede stradale, la fascia di inedificabilità individuata dal rispetto delle distanze dalla strada e dai confini, la necessità di allinearsi al percorso esistente, definiscono le linee guida che si tramutano in una sagoma collocata nel punto più alto possibile del lotto ed allungata nel senso di sviluppo maggiore del terreno. L’edificio, una casa monofamiliare isolata, risulta composto dall’aggregazione di più parti contenenti ognuna una specifica funzione: la zona centrale con l’ingresso pedonale dalla strada, costituisce il perno dell’insieme contenendo i servizi e i collegamenti principali e connettendo la zona notte (posta nella porzione più isolata del lotto) e la zona giorno (il cui asse principale è orientato verso sud ovest, garantendo l’esposizione al sole per tutto l’arco della giornata), a cui si aggiunge il giardino d’inverno. I quattro corpi sono composti secondo una conformazione planimetrica a L e soddisfano il concetto secondo il quale l’edificio è formato, oltre che da un insieme di spazi interni, anche da una struttura compositiva esterna la quale deve inserirsi in un ambiente e che non deve porsi in contrasto con i suoi presupposti culturali. 36 Capogruppo/Progettista: Arch. Simone Bruzzone Collaboratori: Arch. Antonella Guarneri, Arch. Daniele Gesualdo, Rachele Bruzzone Titolo dell’opera: Casa Go Categoria: Nuove costruzioni Ubicazione: Comune di Cengio (SV) Anno di realizzazione: 2010-2012 Committenza privata: Geom. Giovanni Goso Progettista strutturale: Ing. Enrico Ronzano Progettista impianto termico, condizionamento: Ing. Alberto Pera Direttore dei lavori: Ing. Enrico Ronzano Direzione artistica: Arch. Simone Bruzzone IMPRESE ESECUTRICI Opere edili: Goso Costruzioni Sas Serramenti: Bertone Serramenti Impianto elettrico: Vincenzo Pasceri Impianto termico, condizionamento ed idrico-sanitario: Daniele Prandi Impianto fotovoltaico: Idrocentro Spa 37 1 SV_12 “La Magnolia” nuovo edificio abitativo autorimessa interrata e sistemazioni esterne Loc. Valleggia, Comune di Quiliano (SV) Anno di realizzazione: 2007-2010 F inalità e obiettivi del progetto: costruzione di centralità, rappresentatività e identità della residenza e dello spazio urbano; ricerca del ruolo aggregativo e d’integrazione sociale tra la residenza e dello spazio pubblico; miglioramento delle condizioni di sosta, accesso e mobilità carrabile e ciclopedonale; caratterizzazioni materiche e cromatiche di facciata e al suolo, con differenziazioni della pavimentazione e del verde in base ai diversi usi; realizzazione di elementi fissi per lo spazio pubblico per la qualificazione spaziale e tecnica, durevoli e capaci di lasciare che il tempo e l’uso conferiscano ricchezza, opportunità sociali, facile e continua manutenzione (seduta curvilinea, soglia-portale, fontana); utilizzo di sistemazioni naturalistiche in grado di determinare caratteristiche estetiche, microclimatiche e percettive del luogo (piante, siepi, aiuole e prato). L’area d’intervento riguarda un lotto inedificato situato nella piana di Valleggia. Al tessuto urbano novecentesco si sovrappongono le tracce del tessuto storico sub-urbano (creuze liguri). Lo spazio “denso” per abitare e lo spazio “aperto” per respirare collaborano per la costruzione di una nuova identità urbana. L’edificio residenziale rispetta la tipologia “a blocco” prevista dalle norme del P.U.C. interpretando tale indicazio- 38 ne con uno schema planimetrico ad “L” che articola verticalmente la volumetria compatta in un semplice schema planimetrico. L’edifico si confronta con l’eterogeneità sociale del mercato abitativo: gli alloggi sono costituiti da unità “medie” occupano il braccio più lungo del corpo di fabbrica, sovrapponendo le stesse tipologie su tre piani verso l’ala ovest e su due piani nella parte centrale. Il punto d’incontro delle due maniche edilizie dello schema ad “L” definisce la saldatura ed insieme una sottrazione di materia edilizia; l’unione si concretizza mediante uno squarcio verticale, ovvero il passaggio coperto che permette l’accesso al secondo corpo scala ed ai parcheggi pertinenziali. Le logge sollevate da terra ma ancorate agli “angoli urbani” del caseggiato, caratterizzano la morfologia dei fronti edilizi ricercando un uso “aereo” dello spazio esterno: tali prolungamenti aggettanti, assicurano le viste panoramiche dalle abitazioni, ma rappresentano anche un buon orientamento visivo dai camminamenti stradali. L’articolazione in verticale del corpo di fabbrica, l’ampia terrazza e i balconi curvilinei, le sequenze delle alberatu- re, definiscono delle “sovradiacenze tridimensionali” che costruiscono una nuova ricchezza ambientale del paesaggio urbano circostante: tali prolungamenti all’esterno dello spazio abitato contribuiscono ad una maggior vivibilità insieme al giardino pubblico racchiuso nella “corte aperta”, disegnato ed organizzato in modo da che favorire” discreti” gradi di relazione di vicinato tra gli abitanti dell’edificio e dell’intero quartiere. La soglia principale d’ingresso alla corte aperta è definita da un’elevazione muraria ad andamento inclinato che accresce il senso d’invito in corrispondenza della curva stradale: si è realizzata una “porta-cerniera”, un vero e proprio punto d’incontro che orienta le percorrenze pedonali dirette alle scale condominiali e al giardino pubblico allontanando e riparandolo dalla carreggiata stradale. Capogruppo/Progettista: Arch. Francesco Campidonico Collaboratori: Arch. Paolo Granara, Arch. Emiliano Bugatti Titolo dell’opera: “La Magnolia” - Nuovo edificio abitativo autorimessa interrata e sistemazioni esterne Categoria: Nuove costruzioni Ubicazione: Loc. Valleggia, Comune di Quiliano (SV) Anno di realizzazione: 2007-2010 Committenza: privato - Carliti srl, via Concezione 2 Quiliano (SV) Progettista strutturale: Ing. Desalvo Roberto Progettista impianto idro-termo-sanitario-solare: Ing. Andrea Forella, Ing. Desalvo Roberto Progettista isolamento termo-acustico: Ing. Desalvo Roberto, Ing. Andrea Forella Progettista impianto elettrico ed illuminazione parti comuni: Ing. Desalvo Roberto, Ing. Andrea Forella Progettista prevenzione incendi: Ing. Bosco Mattia (varianti Ing. Desalvo Roberto, Ing. Andrea Forella) Direttore dei lavori: Ing. Desalvo Roberto, Arch. Francesco Campidonico (direzione artistica dei lavori) Impresa esecutrice: Viglizzo Srl, Via S. Secondo 15 Torino Impianto elettrico e illuminazione: Garolla Flavio, Via Porrini 24 - Carcare (SV) Impianto idro-termo-sanitario-solare: Sanfrancesco Francesco, Via XX Settembre 31/10 Savona 39 1 SV_13 Riqualificazione aree ex Arcos Albissola Marina (SV) Anno di realizzazione: 2002-2010 I l Programma di Riqualificazione Urbana delle aree ex Arcos era stato presentato dalla società proprietaria delle aree in accordo con il Comune di Albissola Marina, ai sensi del D.M. LL.PP. 21/12/94. La proposta è stata positivamente selezionata a livello nazionale e ha ottenuto il finanziamento richiesto. Lo strumento del Programma di riqualificazione urbana ha rappresentato un importante opportunità per affrontare, in termini operativi, una situazione urbanistica complessa come quella dell’area ex Arcos, accupata fino alla metà degli anni ’80 da un’industria di materiali e tecnologie per la saldatura, e al tempo in stato di profondo ed irreversibile abbandono e degrado. Con il PRU, sfruttando le impostazioni proprie di questo specifico strumento di programmazione, si è perseguita una forma di integrazione o combinazione di processi di trasformazione e riqualificazione urbanistica con la realizzazione di un sistema di attrezzature e servizi pubblici, che hanno generato nuove dinamiche di sviluppo a scala più vasta. La forma dell’insediamento progettato si è ispirata, per la parte principale, al modello dell’isolato. Questa scelta è motivata: - dalla necessità di autoreferenziazione del nuovo quartiere in una situazione territoriale priva di un assetto morfologico di riferimento e di una bassa qualità complessiva; - dalla volontà di costituire un tessuto, cioè una reciproca relazione fra le componenti dell’insediamento, anche al fine di creare condizioni di integrazione tra i residenti; - dalla necessità di determinare fattori di ordine nell’ambito, anche a livello dell’assetto compositivo delle architetture proposte; - dalla scelta di preservare una ampia zona di verde pubblico, funzionale al recupero di livelli di qualità indispensabili alla riconversione territoriale da destinazioni industriali a funzioni urbane e all’obiettivo di rafforzare la nuova vocazione di polo ricreativo/ sportivo impressa all’ambito. Il nucleo centrale dell’insediamento si sviluppa quindi attorno ad un’ampia piazza di verde pubblico, rispetto alla quale i fabbricati costituiscono il margine, salvo il lato sud che rimane aperto alla prospettiva principale e all’esposizione climatica più pregiata. Tutti i fabbricati affacciano sul verde in modo da acquisire una qualità dei prospetti altrimenti non affermabile nelle condizioni di contorno dell’area. L’architettura si richiama a principi di sobrietà e alla scelta di privilegiare simmetrie compositive interne, dettate anche dalla forma impressa al tessuto urbano realizzato. I fabbricati sono proposti con struttura architettonica omogenea, per rafforzare l’effetto di ricomposizione dei baricentri percettivi a livello d’ambito, in chiave di riordino del tessuto insediativo esistente. Infatti si ritiene 40 prioritario l’obiettivo di inserire una nuova presenza edificata fortemente connotata per semplicità di forme, chiara leggibilità funzionale, essenzialità delle sue relazioni con l’area. Capogruppo: Ing. Giuseppe Olcese Progettisti: Dedalo srl, Ing. Giuseppe Olcese, Ing. Enzo Galliano, Arch. Michele Mazzoni, Arch. Mauro Micheletti, Ing. Sergio Amedeo, Ing. Stefano Lavagna Collaboratori: Serena Badano, Mauro Berruti, Federico Gavazza, Nicola Olcese Titolo dell’opera: Riqualificazione aree ex Arcos Categoria: Nuove costruzioni Ubicazione: Comune di Albissola Marina (SV) Anno di realizzazione: 2002-2011 Committenza: Pesce Pietro Mare Spa Capogruppo: Ing. Giuseppe Olcese Progettisti strutturali: Ing. Sergio Amedeo, Ing. Stefano Lavagna Progettista impianto termico, condizionamento ed idrico sanitario: Ing. Sergio Amedeo Progettista impianto elettrico ed illuminazione: Arch. Michele Mazzoni Progettista prevenzione incendi: Ing. Sergio Amedeo Direttore dei lavori: Ing. Giuseppe Olcese IMPRESE ESECUTRICI: Opere edili, impianto idro-sanitario e elettrico: Edilgeco Srl (SV) Serramenti: SD serramenti Srl (SV) 41 1 SV_14 Il Muro di mattoni dell’asilo “alberorosso” Millesimo (SV) Anno di realizzazione: 2008 I l muro è costituito da una moltitudine di tessiture, con mattoni faccia a vista a corsi rientranti e sporgenti di diverse tipologie, di varie dimensioni e colori in modo da creare una quinta, un diaframma ma anche una barriera osmotica fra uno spazio chiuso, quale l’asilo, e uno spazio aperto, il prato. Vuole anche richiamare l’idea di un gioco a composizione, con una irregolarità pianificata, con mattoni collocati secondo una gerarchia ed un ordine stabilito a priori per consentire una semplice realizzazione. Il muro del gioco si sviluppa per una lunghezza di 17.50 metri e per un’altezza di 3.60 metri, è costituito da un modulo base quadrato delle dimen- sioni di 78 cm di lato e si sviluppa su quattro ordini, base, centro, sommità e coronamento. I moduli sono definiti attraverso un abaco e ripetuti in ordine all’ossatura portante dell’asilo, pilastri in calcestruzzo armato su cui si appoggia la copertura, in questo modo si ottiene un fronte aperto e chiuso in corrispondenza della struttura, con il conseguente effetto dato dalle aperture che permettono la permeazione visiva verso la chiesa romanica extra muros e la visione oltre il corpo architettonico, cercando un immediato rapporto con l’ambiente circostante. Il bambino può giocare dietro al muro, sul lato interno all’asilo, inquadrando il panorama attraverso una cornice di volta in volta differente, passarci attraverso dopo avere aperto la finestra, oppure toccarlo all’esterno, sentendo la superficie muraria, con le sue scabrosità, la levigatura e l’emergenza del mattone lavorato in alto e basso rilievo. La luce e l’ombra incidono la faccia del muro durante tutto il giorno giocando con le sporgenze, e marcando le aperture in un incedere di chiari e scuri che conferiscono all’elemento una vibrazione unita ad una strana leggerezza. Alla sera l’oscuramento esterno va in contrasto con la luce interna che filtra attraverso i vani delle finestre colorando e scaldando i vuoti. Capogruppo: Arch. Manuela Briano Progettisti: Manuela Briano Studio Architettura Emmecquadro-architettura Collaboratori: Arch. Stefania Bezzi, Arch. Patrizia Franza Titolo dell’opera: Il Muro di mattoni dell’asilo “alberorosso” Categoria: Nuove costruzioni Ubicazione: Comune di Millesimo (SV) Anno di realizzazione: 2008 Committenza: DEMONT Srl, Località Braia - 17017 Millesimo (SV), P. IVA 00115430092 Capogruppo: Arch. Manuela Briano Progettista impianto elettrico ed illuminazione: Arch. Manuela Briano Direttore dei lavori: Arch. Manuela Briano IMPRESE ESECUTRICI: FIDIA Srl - Località Priero - 17017 Millesimo (SV), Gruppo Demont 42 43 1 IM_15 Nuovo Palazzo di Giustizia Imperia (IM) Anno di realizzazione: 2009-2012 I l progetto del nuovo corpo di ampliamento della cittadella giudiziaria è stato fortemente condizionato dalle caratteristiche dell’area di intervento: un lotto di completamento delimitato da edifici preesistenti, che collega via Garessio con via Vecchia Piemonte. L’intervento edificatorio rappresenta la “porta ovest” di accesso alla cittadella giudiziaria, la sua edificazione avrebbe costituito una barriera visiva nei confronti della complesso edilizio preesistente; tale difficoltà si dissolve nella “idea” del progetto: i prospetti longitudinali si inclinano e si smaterializzano lasciando “respirare” l’edificio ed il suo intorno, l’architettura che ne deriva è il risultato della composizione dei diversi elementi costituenti l’edificio, delle diverse geometrie e caratteristiche materiche, elementi in equilibrio tra loro, che concorrono alla composizione di immagini architettoniche mutevoli in ragione della visuale prospettica assunta. I volumi stereometrici della scala e delle sale ricevimento e riunioni che nel progetto originale erano stati rivestiti con lastre di basalto, per contenere i costi dell’intervento sono stati sostituiti con intonaco a cappotto e tinteggiati del colore atteso. Il corpo uffici è ca- ratterizzato dalla maglia stirata di alluminio, una sorta di tenda tecnologica che scherma e “protegge” le “funzioni” interne. Particolare importanza è stata attribuita nel progetto all’uso della luce: nelle ore diurne i volumi muracei assorbiranno la luce naturale mentre l’alluminio della maglia striata scintillerà di riflessi argentei, nelle ore notturne i volumi lapidei scompariranno nel buio lasciandosi fendere dalla luce che filtrerà attraverso i tagli e le bucature delle finestre, mentre il prisma del corpo centrale come una sorta di “lanterna” rischiarerà l’intorno con luce diffusa. Capogruppo: Arch. Michele Valentini Progettisti: Arch. Michele Valentini, Arch. Massimo Fuschini, Ing. Jacopo Morganti, Ing. Emiliano Colonna, I.T. Studio Srl, Ing. Giorgio Ziragaghi Titolo dell’opera: Nuovo Palazzo di Giustizia Categoria: Nuove costruzioni Ubicazione: Imperia Anno di realizzazione: 2009-2012 Committenza: Comune di Imperia Progettista Strutturale: Ing. Jacopo Morganti, Ing. Emiliano Colonna Progettista impianto termico, condizionamento ed idrico sanitario: Ing. Giorgio Ziragaghi Progettista impianto elettrico ed illuminazione: Ing. Giorgio Ziragaghi Progettista prevenzione incendi: Arch. Michele Valentini Progettista acustico: Ing. Giorgio Ziragaghi Direttore dei lavori: Ing. Enrico Lauretti 44 IMPRESE ESECUTRICI ATI tra Negro F.lli Spa (capogruppo) - Via C. Colombo 221 - 18018 Arma di Taggia Scotta Impianti Srl (mandante) - Loc. Trebbiè 37 - 12030 Cavallermaggiore (CN) ALTRE IMPRESE Negro F.lli Escavazioni di Negro Guido & C. Snc - Scavi Sede legale: Via Salmour, 1 - 12045 Fossano Sede amministrativa: Via Villafalletto 25 - Fossano Orteco Srl - Opere strutturali carpenteria metallica SP 663 Torino-Saluzzo - Faule (CN) RDB Cos.ni Srl - opere strutturali calcestruzzo armato Via degli Imbriani 40 - 20158 Milano Elser Impianti Elettrici - Via Airenti 14B - 18100 Imperia Servizi Edili Srl - Murature Strada Castellaro - Arma di Taggia COS.METAL.P. Srl - Facciate continue e frangisole Loc. Montecala 307 - Cosseria (SV) Gruppo TMC Srl - Impermeabilizzazioni Via Monviso 26/28, Villa Stellone (TO) Consorzio Ranieri Group - Cappotto e intonaci Via del Lavoro 4 - Gadesco-Pieve del Mona - Cremona EDIL GES Decorazioni di Marco Massimiliano - Pareti interne in cartongesso e controsoffitti Frazione Vaccheria, Strada Piedelmonte 19 Guarene (CN) R.P. Sottofondi Srl - Sottofondi e pavimenti Piazza San Giovanni 7 - Morbegno (SO) Impresa artigiana SA.MU. di Mazzucco Giovanni Coloriture - Via Copernico 3/A – 48017 Conselice (RA) 45 1 IM_16 Ristrutturazione urbanistica ex “Pensione Varazzese” San Bartolomeo al Mare (IM) Anno di realizzazione: 2008-2012 mento armato, murature di tamponamento in blocchi da 20 cm,“cappotto” in lana di roccia lamellare completato con rasante a base cementizia ad alta traspirabilità e finitura in “arenino” dello spessore di 10 cm, copertura a padiglione in legno lamellare, con manto in tegole marsigliesi, cornicione del tipo “a gola rovescia”, canali di gronda e pluviali in rame, balconi del tipo alla ligure, sorretti da mensole, in lastra di pietra dello spessore di cm 5 e ringhiera in ferro. Al piano interrato adibito ad autorimes- sa pertinenziale, cui si accede da rampa di accesso da Via Sardegna, sono stati realizzati 22 box auto e 3 cantine. Al piano terra, adibito ad attività commerciali, sono stati ricavati 5 locali di cui uno, con box auto pertinenziale, è stato ceduto all’Amministrazione Comunale ed è destinato a servizi pubblici del Comune. Al piano primo, secondo e sottotetto adibiti a residenza, sono state realizzate complessivamente 17 unità immobiliari. L’intervento è iniziato il 06/02/2008 ed è stato ultimato in data 03/02/2012. L’ ambito d’intervento si colloca all’interno del tessuto urbano del Comune di San Bartolomeo al Mare lungo Via Aurelia angolo Via Sardegna angolo Via Elba, in una zona che doveva essere riqualificata per dotare un’area satura di servizi pubblici essenziali. La scelta progettuale è stata di optare per una ristrutturazione urbanistica del sito in esame consistente: - nella demolizione del fabbricato esistente, dismesso da anni, in cattivo stato di conservazione e con cortile interno in abbandono; - nella realizzazione di un nuovo edificio a destinazione residenziale e commerciale avente minore superficie coperta e maggiore altezza, allineato con i fabbricati adiacenti, con forte miglioramento sia dal punto di vista della visibilità che della fruibilità e della vista prospettica della pubblica via; - nella realizzazione di alcuni interventi importanti per risolvere alcune problematiche dell’ambito a mare e per attuare una razionalizzazione del tessuto circostante quali: una strada di collegamento tra Via Sardegna e Via Elba che rende più razionale e fluida la viabilità della zona, una serie di parcheggi pubblici in una zona carente di tali spazi, un ampio marciapiede antistante alla Via Aurelia, una nuova piazza attrezzata con panchine e verde pubblico e un percorso porticato di uso pubblico che concorrono alla formazione di un “nuovo centro”. Il fabbricato ha struttura portante in ce- 46 Capogruppo/Progettista: Arch. Paola Parodi Titolo dell’opera: Ristrutturazione urbanistica ex “Pensione Varazzese” Categoria: Nuove costruzioni Ubicazione: Comune di San Bartolomeo al Mare (IM) Anno di realizzazione: 06/02/2008 – 03/02/2012 Committenza: Immobiliare La Varazzese Srl - Piazza Magnolie, 20 - San Bartolomeo al Mare (IM) Progettista strutturale: Ing. Paolo Mendolia Viale Matteotti, 16 - Imperia Progettista impianto termico, condizionamento ed idrico sanitario: Studio Associato Ingg. G. Anselmo e N. Novaro - Via Prinoli, 16 - Imperia Progettista impianto elettrico ed illuminazione: P.I. Claudio Garibbo - Via Argine Sinistro, 100 - Imperia Progettista prevenzione incendi: Ing. Lorenzo Grassano Via Alfieri, 15 - Imperia; Arch. Paola Parodi Direttore dei lavori: Arch. Paola Parodi IMPRESE ESECUTRICI Opere edili: CO.T.IM Srl - Piazza Magnolie, 20 San Bartolomeo al Mare (IM) Impianto elettrico: G.P.G. Impianti elettrici Srl Via Argine Sinistro,100 - Imperia Impianto termico ed idro sanitario: Merlo Beniamino Via Passaggia, 30 bis - Diano Castello (IM) Impianto condizionamento: Ferrari impianti Snc Via Villa, 25 - Fraz Gavenola - Borghetto d’Arroscia (IM) Serramenti e materiali lapidei: Ausonio Srl Via Lucifredi,32 - Borghetto d’Arroscia (IM) Opere in ferro: Steria Giovanni - Via Filzi 17/1 Diano Marina (IM) 47 1 IM_17 Casa unifamiliare Arma di Taggia (IM) Anno di realizzazione: 2010 L a villa, situata su un promontorio prospiciente il mare di Arma di Taggia, si confronta con uno scorcio di costa ligure caratterizzato da immobili con tetti a falde allineati sul lungo mare ed una più diffusa ed eterogenea urbanizzazione che si inserisce nella macchia mediterranea. La residenza, riferendosi agli elementi peculiari della tradizione rurale, ne ripropone il tipico sviluppo volumetrico con copertura a falde, reinterpretandolo ed adeguandolo a linee più essenziali. La privilegiata posizione panoramica è stata determinante nella definizione degli spazi residenziali, qualificati dal costante dialogo tra interno e esterno. Le regolari finestre del fronte mare si aprono con ampie vedute sul paesaggio e l’intero progetto è caratterizzato proprio dalla presenza di suggestive visuali che si delineano tra i volumi costruiti. Atteggiamento progettuale che è dichiarato e riconoscibile sin dall’ingresso: dalla soglia del cancello pedonale è possibile infatti traguardare fino al mare, seguendo una visuale che supera la porta di ingresso in vetro, il soggiorno, l’ampia finestra ed il parapetto in vetro del terrazzo. Anche la piccola vasca posta nel giardino è stata progettata per riallacciare un contatto visivo con l’ambiente, con il mare, più che per assolvere alla funzione di piscina, creando così una vera e propria continuità tra gli elementi del progetto e quelli naturali. La conformazione del terreno naturale ha rappresentato un elemento importante per l’articolazione volumetrica del progetto: l’esistente salto di quota, segnato da una muratura in pietra, è stato rispettato ed è stato fondamentale nella definizione 48 del margine del costruito. Le fasce in pietra sono un elemento caratterizzante del territorio ligure e questa preesistenza è stata, per il progetto, un elemento di arricchimento che ha definito non solo il limite degli spazi abitativi, ma anche l’elemento che, risvoltando alle estremità, accoglie le strette scale di collegamento tra i livelli e marca i confini del lotto. Davanti a questa muratura il porticato intonacato del piano seminterrato l’abbraccia disegnando una sorta di loggiato da cui emerge il volume della residenza. L’ingresso alla villa, posto sul lato est dell’edificio, è il punto focale di un percorso visuale che conduce verso il mare. Gli spazi residenziali si articolano poi su tre piani e sono contraddistinti da una notevole fluidità dovuta agli ampi locali ed alla particolare collocazione della scala che permette di accedere ai diversi livelli senza ulteriori zone di distribuzione. La scala, pur non occupando una posizione centrale, rappresenta un importante elemento che caratterizza tutti i piani, è un “veicolo di luce”, vuoto architettonico che convoglia e distribuisce la luce proveniente dalla grande finestra posta sul fronte di ingresso fino al piano interrato. Particolare attenzione è stata posta inoltre al tema del contenimento dei consumi energetici dell’edificio controllando le dispersione termiche mediante un efficiente sistema di coibentazione e dotando la villa di un impianto fotovoltaico che copre il 70% del fabbisogno energetico complessivo alimentando sia l’impianto elettrico generale che la pompa di calore connessa al sistema di pannelli radianti a pavimento. Capogruppo: Arch. Marco Calvi Progettisti: Amoretti Calvi Associati Collaboratori: Arch. Emanuela Crispiatico, Geom. Stefano Bonillo, Ing. Stefano Petrò Titolo dell’opera: Casa unifamiliare Categoria: Nuove costruzioni Ubicazione: Arma di Taggia (IM) Anno di realizzazione: 2010 Committenza: Privato Progettista strutturale: Ing. Marco Ruzzone Progettista impianto termico, condizionamento ed idrico sanitario: Arch. Marco Calvi Progettista impianto elettrico ed illuminazione: Arch. Marco Calvi Direttore dei lavori: Arch. Marco Calvi Arch. Emanuela Crispiatico Direttore dei lavori strutturali: Ing. Marco Bruzzone IMPRESE ESECUTRICI Opere edili: CO.BAR - Geom. Antonio Boeri Arma di Taggia (IM) Serramenti: Tecnicall - Arma di Taggia (IM) Impianto Elettrico: Elettro Edil - Arma di Taggia (IM) Impianto termico, condizionamento, sanitario: Massimiliano Nepita - Arma di Taggia (IM) 49 1 IM_18 Struttura di ricovero per animali Bussana - Sanremo (IM) Anno di realizzazione: 2004-2012 I l progetto in questione prevede la realizzazione di una struttura di ricovero per animali, ai sensi della L.R. 23 del 22/03/2000 “Tutela degli animali di affezione e prevenzione del randagismo”. Il rispetto della normativa suddetta è stato quindi un requisito indispensabile sia per l’approvazione che per l’esecuzione del progetto di cui si tratta. Il lotto interessato dall’intervento è costituito da mappali contigui per una superficie complessiva di 8.120 mq siti nella frazione di Bussana del comune di Sanremo. Dal punto di vista urbanistico è collocato in zona agricola mentre è classificata dal P.T.C.P. quale IS-MA. L’area ricade altresì in zona soggetta a vincolo paesaggistico. Poiché la Legge Regionale Ligure ha ritenuto che le strutture di ricovero di animali debbano essere assimilabili agli impianti di lavorazioni insalubri e quindi isolati nelle campagne e tenuti lontano dalle abitazioni l’area in questione è stata prescelta in quanto corrisponde a dette caratteristiche poiché scarsamente abitata ed anche abbandonata dal punto di vista delle coltivazioni. La clinometria è apprezzabile, senza costituire un impedimento alla realizzazione, mentre l’esposizione è verso meridione e quindi ottimale per usufruire del sole invernale. Sono previsti due edifici in muratura, costruiti in modo tradizionale nel rispetto della tipologia rurale, con muri intonacati o rivestiti in pietra, persiane e tetti in tegole marsigliesi. Nel primo, 50 al piano terra sono collocati i servizi principali del canile cioè le funzioni amministrative e mediche (uffici - servizi igienici e spogliatoi per il personale - locale per interventi veterinari) mentre al piano primo trova collocazione la residenza del custode. Nel secondo al piano terra vi sono le funzioni accessorie al ricovero animali (locale per deposito e preparazione alimenti - magazzino per detergenti, disinfettanti ed attrezzature varie, locale per lavaggio e asciugatura degli animali) mentre al piano primo vi è un locale per il ricovero di altri animali diversi da cani e gatti. Le unità di ricovero per cani e gatti si prevedono invece realizzate in struttura metallica con pannelli divisori rivestiti per ottimizzare l’efficienza nella pulizia e manutenzione. I tetti sono previsti comunque in tegole marsigliesi. Il progetto cerca di migliorare dal punto di vista ambientale la situazione in essere: le unità di ricovero sono strutturate in moduli a schiera, frazionati in blocchi, in modo da adagiarli il più possibile al terreno esistente, in modo da evitare grandi sbancamenti e inserendoli nel verde della vegetazione di nuova piantumazione. È previsto il ricovero fino ad un massimo di 123 cani in box di superficie 4,00x2,00 ciascuno con relativa area esterna minima di 16 m², atti ad ospitare sino a 2 cani ciascuno. L’unità definita “gattile” è costituita da un blocco a se stante, realizzato sul modello del “canile”, diviso in reparti e con aree scoperte completamente recintate anche a soffitto al fine di evitare la fuga degli animali. È prevista un’area parco recintata di 2.251,81 m². La realizzazione degli impianti connessi alla struttura è risultata piuttosto complessa in quanto la zona è priva di urbanizzazioni. Per quanto riguarda lo smaltimento delle acque nere l’impianto risulta composto da 3 impianti separati, di cui due omologhi, tutti confluenti in un unico polmone di espansione prima dell’emissione in una fognatura di nuova realizzazione, per circa 1,5 Km, fino al raggiungimento della condotta comunale. Lo smaltimento delle acque meteoriche avviene invece attraverso il convogliamento delle stesse in alveo di un rio posto al fondo del versante. Capogruppo/Progettista: Arch. Angelica Corradi Titolo dell’opera: Struttura di ricovero per animali ai sensi della L.R. 23 del 22.03.2000 - Liguria Categoria: Nuove Costruzioni Ubicazione: Comune di Sanremo, frazione di Bussana (IM) Anno di realizzazione: maggio 2004 - marzo 2012 Committenza: Sig. Micolucci Bruno - Sanremo (IM) Progettista strutturale: Ing. Roberto Ferrando Bordighera (IM) Progettista impianto termico: Ing. Fabrizio Lucarelli Taggia (IM) Progettista impianto elettrico ed illuminazione: Ing. Luca Lombardo - Ventimiglia (IM) Progettista acustico: Ing. Gianni Stretti - Genova, Ing. Mauro Ausonio - Sanremo (IM) Direttore dei lavori: Arch. Angelica Corradi Sanremo (IM) IMPRESE ESECUTRICI Opere edili: Edil Botta H.M. Srl - San Lorenzo al Mare (IM) Movimento terra: Marco De Matteis - Taggia (IM) Impianto termico: Roberto Brambini - Ceriana (IM) Impianto elettrico: Roberto Michelotti - Sanremo (IM) Opere in ferro: F.lli Grosso Alfredo e Gian Renzo Snc Margarita (CN) 51 1 IM_19 Residenza L’Aurora a Vallebona Vallebona (IM) Anno di realizzazione: 2008-2011 L a residenza L’Aurora è collocata 200 m a sud di Vallebona, antico borgo originario del XII secolo, immerso nel verde della campagna circostante e caratterizzato da case in pietra, “carrugi”, archi, contrafforti e tutti quegli elementi costruttivi tipici dell’entroterra della Liguria di ponente. L’edificazione immediatamente circostante presenta affacci principali a sud-est e allineamento prevalente lungo le direttrici date dalle curve di livello e dalle strade esistenti ma, a differenza del centro storico, in quest’area il tessuto edilizio risulta poco omogeneo in quanto costituito da singoli interventi residenziali con caratteri architettonici non compatibili con la tradizione costruttiva locale. Il contesto naturale è costituito da un versante collinare prevalentemente sistemato a terrazzamenti con muri in pietra, coltivazioni a cielo aperto, alberi di ulivo e palme. L’idea primaria del progetto è stata quella di ricercare un armonico inserimento nel contesto territoriale. Il volume edificabile è distribuito in quattro corpi di fabbrica di medie o piccole dimensioni, collegati tra di loro da scale esterne, ballatoi e pensiline. Le superfici e le altezze dei singoli edifici realizzati restano così inferiori a quelle dei fabbricati circostanti e risulta ridotto l’impatto dimensionale dell’intervento. Ai due corpi centrali di tre piani fuori terra con copertura a falde, sono affiancati due corpi laterali più bassi (due piani fuori terra) con copertura piana e giardini pensili, su una disposizione planimetrica che si sviluppa su un linea curva consentendo di 52 ottimizzare l’esposizione dei fronti loggiati, lasciando comunque ampie superfici sistemate a verde su tutto il perimetro dell’area. Questa disposizione planimetrica ha consentito anche di realizzare un’autorimessa di due piani interrati quasi interamente compresi sotto il sedime dei fabbricati, con corsia di manovra centrale e garages late- rali, regolare assetto strutturale e ridotta superficie impermeabilizzata a vantaggio delle aree verdi. Particolare cura è stata riservata al disegno dei giardini, delle aree verdi e dei percorsi pedonali. Sul lato nord-ovest sono stati posizionati i sentieri di accesso alle residenze in continuità con la scalinata che collegava l’area al centro storico di Vallebona, percorso che è stato accuratamente sistemato con pavimentazioni e muretti in pietra, ringhiere ondulate in ferro e un sistema di piccoli giardini pensili laterali con vegetazione mediterranea. Tutti gli ulivi secolari e le palme preesistenti sul lotto d’intervento sono stati mantenuti. La particolare disposizione planimetrica definisce due tipi di spazio aperto che si rispecchiano anche sui prospetti e sull’assetto distributivo degli edifici: sul lato nordovest si ha uno spazio introverso e riservato, su cui affaccia la zona notte tramite finestre dalle dimensioni ridotte e tipologicamente simili alle finestre dell’architettura tradizionale locale con il sistema di scuri a “gelosia”; sul lato sud-est invece, quello che guarda il mare e la vallata antistante, si ha una spazialità aperta verso il paesaggio, con le logge e le grandi vetrate della zona giorno che affacciano sul panorama alla ricerca della luce e definiscono un modo di abitare in simbiosi con la natura e il paesaggio circostante, quasi annullando il confine tra interno ed esterno. Il collegamento tra queste due spazialità avviene attraverso i percorsi compresi tra i quattro corpi di fabbrica, medium spaziale tra i giardini raccolti sul versante nordovest e l’ampia vocazione panoramica sul fronte sud-est. I passaggi, i ballatoi e i corpi scala sono così stati dimensionati sulla scala dei carrugi e dei porticati del centro storico, schiacciati tra i muri laterali interamente rivestiti in pietra: una compressione e successiva decompressione dello spazio tipica dell’abitare rurale del ponente ligure. Il paese di Sasso e la vallata antistante rimangono incorniciati tra i muri in pietra dei fabbricati come cartoline di un panorama che successivamente si rivela a chi attraversa questi passaggi e si affaccia sul fronte sud-est. L’inserimento paesaggistico e naturalistico è caratterizzato anche dal disegno degli elementi di copertura che definiscono il modo in cui gli edifici “toccano” il cielo. Le mensole di gronda in ardesia, le pergole in metallo sui tetti a terrazza e le coperture in vetro dei vani scala sono elementi esili, leggeri e trasparenti, contrapposti alla matericità delle murature, e danno luogo ad una progressiva smaterializzazione degli edifici che sfuma il confine tra “architettura e cielo”. Anche la scelta cromatica e dei materiali è stata effettuata in funzione di un inserimento quanto più discreto possibile nel contesto paesaggistico. Ampie porzioni dei prospetti sono rivestite in pietra locale mentre le parti in aggetto e gli sfondati sono intonacati con tinte dai toni neutri. Gli infissi sono verde salvia, tutta la lattoneria in rame, i tetti in laterizio (tegole marsigliesi), le pavimentazioni esterne e i davanzali in ardesia. L’intervento si integra nel contesto risultando poco impattante per forme, colori e materiali e tutti i particolari costruttivi derivano da una rilettura dei caratteri tipologici e dei sistemi costruttivi appartenenti alla tradizione locale. Altro tema importante dell’intervento è la capacità di coniugare le esigenze compositive dell’architettura con la ricerca del massimo comfort abitativo, del risparmio energetico e più in generale del rispetto dei canoni dell’edilizia eco-sostenibile ossia il raggiungimento di una elevata prestazione energetica mantenendo la libertà espressiva e formale dell’architettura. Il concept energetico, bastato sull’attenta progettazione dell’involucro, isolato perfettamente e privo di ponti termici, ha massimizzato la prestazione in regime invernale ed estivo, permettendo di avere una impiantistica semplice e convenzionale. La combinazione dell’isolamento a cappotto con il rivestimento in pietra da taglio vera, spessa 8 cm, atta ad aumentare la massa e lo sfasamento termico, è caratteristica peculiare degli edifici. L’obiettivo di quattro classi A, con fabbisogni di energia primaria da 12 a 22 kWh/mq anno, è stato ottenuto attraverso un percorso multidisciplinare tra progetto ed ingegnerizzazione dei dettagli e della scelta attenta di materiali efficienti come gli isolanti (anche sottovuoto), serramenti in legno ad elevate prestazioni (Uw medio di 1,7 W/mqK) e sistemi di attenuazione dei ponti termici come tagli termici strutturali e soluzioni di isolamento geometrico ad hoc con verifica agli elementi finiti. Capogruppo: Arch. Aldo Panetta Progettisti: studiomeno1- Arch. Aldo Panetta e Arch. Alessandro Liotta, Geom. Mirco Guglielmi Collaboratore: Geom. Marco Rondelli Titolo dell’opera: Residenza L’Aurora a Vallebona Categoria: Nuove costruzioni Ubicazione: Vallebona (IM) Anno di realizzazione: 2008-2011 Committenza: L’Aurora Srl, Bordighera (IM) Capogruppo: Arch. Aldo Panetta Progettista strutturale: Ing. Marco Lenzi Ventimiglia (IM) Progettista impianto termico, condizionamento ed idrico sanitario: Ing. Fabio Gramagna Bordighera (IM) Progettista isolamento termico involucro: Arch. Alberto Sasso - Torino Progettista prevenzione incendi: Ing. Fabio Gramagna, Bordighera (IM) Progettista del verde: Arch. Giacomo Pallanca Bordighera (IM) Direttore dei lavori: Geom. Mirco Guglielmi, Arch. Aldo Panetta e Arch. Alessandro Liotta IMPRESE ESECUTRICI Impresa esecutrice: L’Aurora Srl - Bordighera (IM) Opere di scavo: Tesorini Srl - Camporosso (IM) Opere strutturali e di murature: Futura 3 Costruzioni Srl - Bordighera (IM) Impianti idraulici: Tecnos Srl - Bordighera (IM) Impianti elettrici: Elettrobordighera Snc - Vallebona (IM) Serramenti: Fa-Sol di Gazzoni Luigi & Figli, Soldano (IM) Opere metalliche: F.G. Snc - Sanremo (IM) Opere di decorazione: Aime Giuseppe Bordighera (IM) Realizzazione del verde: Vagnetti Franco Bordighera (IM) 53