L’
uomo è costruttore: costruisce pensieri, logiche, linguaggi, cose, tecniche. Il costruire è intrecciare, ordire, legare, ordinare
tra loro le parti. Attraverso
il costruire l’uomo abita
la terra, prende forma da
essa, ne studia gli equilibri
e ne esalta le potenzialità.
1/
nuove
costruzioni
Abitare in Liguria
1 SV_01
Primo premio Categoria 1
Spotorno (SV)
Anno di realizzazione: 2006-2011
costruendo la topografia della collina.
Dal punto di vista disciplinare la metodologia progettuale applicata riprende
i principi insediativi locali, evocando
le composizioni di volumi semplici addizionati, e nello stesso tempo la tradizione dell’architettura organica, in
particolare le sperimentazioni dei Maestri (Wright, Aalto, Daneri) e la cultura
moderna dell’abitare in Liguria (Ponti,
Zanuso, Mosso, Galvagni, ecc.).
Nella contemporaneità l’architettura
organica possiamo considerarla come
una versione edulcorata dell’architettura bioclimatica ed eco-sostenibile. Il
progetto cerca nella dialettica il dialogo
tra architettura e natura con l’obiettivo di adoperare gli elementi naturali
(vegetazione, morfologia del contesto,
ecc.) come materiali progettuali adatti
a interagire con gli spazi abitativi.
L’architettura non è semplicemente mimetica, essa è parte di una nuova natura accogliente e amica dei suoi abitanti.
I
l sito, localizzato ai limiti di una vasta
pineta piantumata alla fine del XIX
secolo, era occupato da una struttura alberghiera costruita negli anni
’30, alterata successivamente da innumerevoli superfetazioni. Lasciato in
stato di abbandono per alcuni decenni,
l’Amministrazione Comunale e l’immobiliare proprietaria del manufatto hanno preferito prevederne la demolizione
al fine di una maggiore valorizzazione
dell’area a presidio della pineta che definisce lo skyline di Spotorno.
Dopo un primo progetto in stile “vernacolare” elaborato da progettisti locali,
che aveva lasciato perplessi proprietari
e tecnici della Sovrintendenza, siamo
stati invitati a proporre una nuova soluzione più integrata con il paesaggio.
A differenza del progetto precedente
abbiamo ribaltato una serie di convenzioni e stilemi di un presunto e dilagante linguaggio ligure, una sorta di
“tradizione inventata”, gradito dalle
amministrazioni, indifferentemente dal
colore politico, tollerato dalle sovrintendenze, spesso maschera delle più
bieche speculazioni immobiliari.
Il nuovo complesso è articolato in più
volumi semplici gradonati che seguono
l’andamento morfologico del contesto,
nonché l’orientamento est-ovest tipico
degli insediamenti liguri. Questa configurazione permette il ripristino morfologico del paesaggio della pineta di
Spotorno parzialmente alterata dal preesistente blocco alberghiero esistente.
I volumi edilizi sono frammenti disposti
seguendo le curve di livello ricavate ri-
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Capogruppo: Arch. Vincenzo Ariu
Progettista: Arch. Sabrina Vallino
Collaboratori: Arch. Enzo Laise, Arch. Sonia
Bernacchi, Arch. Olivier Moudio, Arch. Elena
Scasso, Arch. Carlo Garbero
Titolo dell’opera: Abitare in Liguria
Categoria: Nuove costruzioni
Ubicazione: Savona
Anno di realizzazione: 2006-2011
Committenza: Geco 2005 Real Estate - Milano
Progettista strutturale: Ing. Paolo Testa - Savona
Progettista acustico: Geom. Gianfranco Ottonello Savona
Progettista impianti: Ing. Marco Gaminara - Savona
ImpresA EsecutricE
ALFA Costruzioni Edili Srl
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1 CN_02
Edificio industriale in classe A+
Monchiero & C.
Riconoscimento per la migliore integrazione
tra architettura e sostenibilità energetica
Pollenzo di Bra (CN)
Anno di realizzazione: 2007-2009
L’
edificio è costruito sulla base della riplasmazione ad opera dello
Studio Roatta di un progetto già
autorizzato per un edificio in area industriale poco distante dal centro storico di
Pollenzo di Bra.
Quando lo Studio Roatta viene coinvolto
nella progettazione il cantiere è già av-
viato, alla fase delle fondazioni, e le strutture in c.a. prefabbricato in gran parte
già prodotte in stabilimento. Ciò ha permesso di intervenire sulla forma del solo
corpo uffici, mentre per il volume produttivo si è realizzata la sola ottimizzazione
energetica senza trasformazione dei volumi e della disposizione delle vetrature.
Il progetto, per le sue caratteristiche di
innovazione e sostenibilità, è stato premiato con un significativo contributo
dalla Regione Piemonte tramite il “Bando per interventi strategici e dimostrativi
in campo energetico 2007”. Ha ottenuto
il premio di Legambiente “innovazione
amica dell’ambiente” per la sezione “Eco
edilizia” 2009.
Il progetto
Il processo di ottimizzazione energetica
propone un complesso di soluzioni sulle stratigrafie dell’involucro, sulla qualità
dei serramenti e sul rapporto con il suolo.
La superficie muraria si organizza secondo una poligonale che orienta i lati finestrati al pieno Mezzogiorno, disegnando
una superficie frastagliata e cangiante
segnata da profonde scansioni verticali.
Così le vedute d’angolo espongono al
Sud un edificio completamente vetrato,
e all’Ovest un edificio cieco, con la sola
eccezione della bussola d’ingresso. Questa traduce nell’atrio a doppia altezza coronato da un ampio lucernario, insieme
l’accoglienza e il centro della distribuzione interna.
Il contorno dell’edificio è punteggiato da
elementi verticali in acciaio corten con
diverse funzioni: sul lato Nord Ovest due
torri contengono la canna di aspirazione
per il ricambio aria free-cooling e un impianto di separazione degli olii dall’acqua
di lavaggio delle macchine; all’ingresso si
trova il portale-pensilina; sul lato Sud-Est
la struttura esterna della scala di sicurezza la cui copertura ospita ben integrati i
pannelli del solare termico.
Le vetrate a mezzogiorno sono dotate di
un sistema di ombreggiamento fisso, calibrato sullo zenit del sole estivo, realizzato con pensiline di profondità variabile
a seconda della specchiatura sottesa.
L’isolamento delle pareti è realizzato “a
cappotto”.
Un dato di interesse si trova inoltre nella
ottimizzazione dell’impianto realizzato
accostando pannelli radianti a pavimento e caldaia a cippato, pompa di calore
geotermica per il raffrescamento, ventilazione meccanica controllata con recuperatore di calore e scambiatore interrato. L’utilizzo contemporaneo di impianti
ad alto rendimento, fonti di energia rinnovabili e raffrescamento naturale si
presenta come una soluzione sinergica
molto efficiente per il massimo contenimento dei consumi.
Il risultato che si raggiunge per il corpo
uffici-esposizione è un fabbisogno di
Energia Primaria inferiore a 22 kwh/mq
anno, e per la parte produttiva 3,86 kWh/
m3a; sono ridotti a circa un quarto del
valore limite in Regione Piemonte.
L’ossatura dell’edificio è stata realizzata
in cls armato, tamponato da laterizi, successivamente intonacati e dipinti di bianco. Nella parte a sud, caratterizzata dalle
superfici vetrate per l’intera facciata, gli
elementi portanti sono costituiti da putrelle in ferro al fine di meglio consentire
la continuità dell’apertura.
Capogruppo: Arch. Maurizio Roatta
Progettisti: Studio Roatta Architetti Associati
Titolo dell’opera: Edificio industriale in classe A+
Monchiero & C.
Categoria: Nuove costruzioni
Ubicazione: Pollenzo di Bra (Cn)
Anno di realizzazione: 2007-2009
Committenza: Monchiero & C.
Progetto municipale-urbanistico: Geom. Guglielmo
Bruno - Bra (CN)
Ottimizzazione energetica: Studio Roatta Architetti
Associati - Mondovì
Progettista strutturale: Pre-cast, Genola (Cn)
Progettista impianto termico, condizionamento
ed idrico sanitario: Studio Morino-Forgia, Bra (Cn)
Light design: Studio Roatta Architetti Associati
Mondovì
Progettista impianto elettrico: Studio Morino-Forgia,
Bra (CN)
Direttore dei lavori: Geom. Guglielmo Bruno - Bra (CN)
Direttore dei lavori per l’involucro: Arch. Martino
Roatta - Studio Roatta Architetti Associati - Mondovì
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IMPRESE ESECUTRICI
Prefabbricato: Cemental Spa - Genola (Cn)
Opere murarie: F.lli Travaglio Snc - Bossolasco (CN)
Isolamento a cappotto: D’Agostino Costruzioni Sas Mondovì (Cn)
Serramenti: Alfero G. & Schiavino G. Snc - La Morra
(Cn)
Opere di carpenteria metallica: Viberti & Fantini Snc Bra (Cn); Alfero G. & Schiavino G. Snc - La Morra (Cn)
Chiusure industriali: Gagliasso Impianti Srl - Piobesi
d’Alba (Cn)
Impianto elettrico: Reinero Lodovico & C. Snc - Bra
(Cn)
Impianto termico ed idraulico: Giachino Livio Verduno (Cn)
Impianto di distribuzione: Termoplastica Sas - Bra (Cn)
Impianto di ventilazione: Gi.De.Al. Snc - Bra (Cn)
Galvanotecnica G.T. Srl - Bra (Cn)
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1 CN_03
Unifamiliare passiva
Cuneo
Anno di realizzazione: 2010-2011
vestimenti in lamiera ondulata; queste
strutture costituiscono, allo stesso
tempo, l’insieme delle protezioni fisse delle vetrature dalle intemperie e
dall’irraggiamento estivo.
Il rivestimento-tamponamento in lamiera ondulata di alluminio utilizzata
per i parapetti, le recinzioni, il rivestimento dei locali esterni, esprime una
forma di leggerezza in contrapposizione al rigore del disegno e alla solidità
della cospicua massa muraria.
Al piano terreno, l’ampio spazio del
soggiorno-pranzo-cucina è protetto
dal tetto-giardino: una copertura-terrazzo a verde intensivo, utile per la ritenzione delle acque piovane e capace
di rafforzare la stabilità e la qualità del
comfort interno.
Impianti evoluti leggeri a bassissima
potenza e la ventilazione meccanica
controllata contribuiscono all’elevato
livello di comfort abitativo e al bassissimo consumo dell’edificio.
D
escriviamo la realizzazione di
un edificio passivo (certificazione del Passiv Haus Institut
in corso) già certificato in classe A+
Regione Piemonte. Si tratta di un edificio Zero-Energy in termini di bilancio
energetico consumi-produzione da
fotovoltaico. È una villa in un lotto di
completamento urbanistico, il disegno
è generato da un approccio decisamente solare. Gli assi cardinali orientano i fili delle pareti e il disegno del
giardino.
Il volume che costituisce la “schiena”
sul lato nord supera in prospetto i due
volumi regolari ai quali è legato tramite
un giunto aperto: una finestra a nastro
prima verticale, poi orizzontale che realizza l’affaccio al sole anche per i locali del lato Nord. Luce naturale e calore
(questo durante il solo inverno) piovono
dall’alto, sotto la copertura a falda sulla
zona notte. Un’altra piccola falda, a forte pendenza orientata a mezzogiorno,
ospita i pannelli per il solare termico
perfettamente integrati; si tratta della
copertura della scala interna.
Sul contorno dell’involucro massiccio
si dispone un’ossatura leggera in acciaio, ordinata sulle linee generatrici
della pianta e sulle aperture regolari,
che disegna gli spazi coperti di mediazione fra interno ed esterno. È un
sistema di sporti, terrazzi, pensiline,
parapetti e schermature. Strutture in
acciaio inox indipendenti per gli spazi
porticati supportano di volta in volta il
tavolato delle pensiline, la pietra con
due facce a vista per il balcone e i ri-
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Capogruppo Arch. Maurizio Roatta
Progettisti Studio Roatta Architetti Associati
Titolo dell’opera: Unifamiliare passiva
Categoria: Nuove costruzioni
Ubicazione: Cuneo
Anno di realizzazione: 2010-2011
Committenza: Privato
Progettista strutturale: Curti & Saffirio Ingegneri
Associati - Savigliano
Progettista impianto termico, condizionamento ed
idrico sanitario: Studio Roatta Architetti Associati
Sicurtecnica Srl - Mondovì (CN)
Progettista impianto elettrico ed illuminazione:
Studio Roatta Architetti Associati / Sicurtecnica Srl
Mondovì (CN)
Direttore dei lavori: Arch. Martino Roatta
Studio Roatta Architetti Associati - Mondovì
Imprese esecutrici:
Marenco Costruzioni Srl - Ceva (Cn)
Status Snc di Gazzera & C. - Carrù (Cn)
Canavese Impianti - Saluzzo (Cn)
Dutto Impianti elettrici - Cuneo
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1 CN_04
11 Km di catene
Fossano (CN)
Anno di realizzazione: 2006
U
na cascata di catene in facciata:
spazio dinamico, mobile, mutante. Inconsueto per una banca,
tanto più in una provincia pedemontana. La sede di un’agenzia di credito
– progettata dallo studio KUADRA a
Fossano (CN), - incarna la leggerezza
e la levità che ci si potrebbe attendere
da un’architettura con funzioni molto
differenti (uno spazio espositivo, per
esempio, o un luogo per lo spettacolo
o il divertimento).
La banca viene qui spogliata dal vetero
carattere rappresentativo e istituzionale, per offrire un’inedita immagine
di sé: sorprendente e innovativa, fuori;
intima e accogliente, dentro.
Gli architetti dello studio KUADRA, pur
giovanissimi, sanno attingere il meglio
dai materiali che utilizzano in modo
rigoroso e raffinato: vetro, metallo,
acciaio inossidabile sono combinati in
una sapiente alchimia che ne esalta
consistenza, forma, peculiarità. Senza
mai dimenticare la composizione, precisa e pulita, dell’insieme. Con l’attenzione costante a chi lavorerà in questo
luogo, a chi – come utente – ci passerà attraverso. Attraverso tagli di luce,
scale trasparenti, scorci da differenti
livelli. I clienti di questa agenzia non
si limiteranno a fare la fila allo sportello: avranno l’opportunità di esperire
un’architettura di qualità, attuando una
promenade architecturale, secondo le
note parole di Le Corbusier.
Sembra, questa architettura, un inno
alla chiarezza, alla trasparenza, all’essenzialità. Astratta e concettuale, non
perde mai di vista la relazione diretta
e privilegiata con il pubblico: che non
è un mero utente da manuale, ma una
persona reale - un anziano, un genitore,
un bambino - con bisogni ed esigenze
diverse.
Per questo, oltre a comodi divani preposti all’attesa, è previsto anche uno
spazio ludico e informale di intrattenimento per i bambini – assoluta innovazione in una banca. Ovunque, dagli
sportelli per il pubblico alle sale riunioni, si respira un’atmosfera di domestica
quotidianità. Senza mai scendere, tuttavia, a compromessi banali o ordinari.
L’espediente delle catene in facciata –
ben undici chilometri lineari - non sono
un pretesto estetico o stilistico, il facile gioco di una seconda pelle. L’idea è
più articolata. L’edificio si smaterializza, modifica la sua consistenza fisica.
La cortina di catene, appese in alto,
fluttua originando un lieve tintinnio; e
cattura la luce. La convoglia – come un
diaframma – all’interno. Alleggerisce il
volume pieno della banca. Trasforma
l’edificio, con l’oscurità, in una grande
lampada semitrasparente. Di giorno,
per contrasto, le catene fungono da
frangisole protettivo.
Funzionalità e poesia si sovrappongono
con naturalezza, senza virtuosismi, sortendo un risultato sorprendente.
Capogruppo: Arch. Andrea Grottaroli
Progettisti: Arch. Andrea Grottaroli,
Designer Roberto Operti
Collaboratori: Arch. Manuel Giuliano,
Arch. Giorgia Angonova Menardi
Titolo dell’opera: 11 Km di catene
Categoria: Nuove costruzioni
Ubicazione: Comune di Fossano (CN)
Anno di realizzazione: 2006
Committenza: Banca di Credito Cooperativo di
Casalgrasso e Sant’Albano Stura
Progettista strutturale: Ing. Martino Gavatorta
Progettista impianto termico, condizionamento
ed idrico sanitario: P.I. Massimo Ciprandi
Progettista impianto elettrico ed illuminazione:
Ing. Giangiacomo Sciolla
Direttore dei lavori: Arch. Andrea Grottaroli
IMPRESE ESECUTRICI
Pettiti Angelo, Via Trinità 22, Sant’Albano Stura (CN)
AlessandriaB, Loc. Talloria 1, Roddi d’Alba (CN)
Testo di Francesca Acerboni
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1 CN_05
Residenza San Giovanni
Evangelista
Centallo (CN)
Anno di realizzazione: 2007-2011
I
l complesso sorge su un lotto di circa 1265 mq in una zona residenziale
diversificata per tipologia e caratteristiche costruttive.
L’area è particolarmente interessante
perché si trova nelle immediate vicinanze del paese e nel contempo, essendo schermata da alberate e da altri
edifici con destinazione residenziale
con altezza massima di due piani fuori
terra, non risente della presenza della
ferrovia Fossano-Cuneo posta in linea
d’aria a circa 100 metri.
Inoltre proprio a sud il lotto confina
con un piazzale ed un’area verde, con
una prima abitazione confinante ad un
piano fuori terra posta a circa una quarantina di metri dal lotto, ciò ha reso
il sito interessante anche dal punto
di vista panoramico perché permette
di ammirare tutta la catena montuosa delle alpi Marittime e Cozie fino al
Monviso.
La disposizione planimetrica del fabbricato all’interno del lotto ha prediletto l’orientamento verso sud con il
posizionamento delle zone giorno (cucine e soggiorni) mentre sul lato nord
sono state realizzate le autorimesse
poste al piano terra per scelta progettuale di evitare all’interno del lotto la
perdita di superficie dovuta al fatto di
dover realizzare le rampe per l’accesso ad autorimesse al piano interrato.
Ogni unità abitativa è composta da cucina, soggiorno, una camera ed un bagno posti al piano terreno, da due ca-
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mere, un bagno e due balconi al piano
primo mentre al piano interrato sono
state realizzate le cantine, locali di
sgombero ed i locali centrali termica.
La scelta di realizzare una camera da
letto anche al livello del piano terreno
nasce sia da scelte progettuali che da
esigenze di mercato immobiliare che
prediligono la soluzione di avere tutte le funzioni abitative poste al piano
terreno.
La composizione volumetrica della
parte abitativa ha una forma compatta e assimilabile ad un cubo per ogni
unità abitativa, quindi con una minima
superficie disperdente per ridurre il
fabbisogno energetico.
I materiali utilizzati sono stati i classici
del contesto locale della pianura pedemontana cuneese con tetto e serramenti esterni in legno, muratura in laterizio intonacata, davanzali e soglie in
pietra di Luserna e pilastri centrali rivestiti con pietra piemontese. Proprio
il rivestimento dei pilastri centrali che
si sviluppano su due livelli terminando con l’enfatizzazione della capriata
lignea sono l’elemento caratterizzante
della facciata sud dell’edificio.
Ogni unità abitativa a un doppio giardino, quello posto a sud più tradizionale
con accesso pedonale per i visitatori
esterni e quello posto sul retro del fabbricato più utilizzabile durante il periodo estivo oppure per potervi coltivare
ortaggi, verdure e frutta di stagione.
Particolare cura è stata posta durante
tutte le fasi di costruzione alla scelta
delle imprese e ditte esecutrici dei
lavori, alla scelta dei materiali e dei
prodotti da utilizzare in cantiere prediligendo l’esperienza e la qualità del
made in italy.
La crisi economica che duramene ha
colpito anche in questi ultimi anni il
comparto immobiliare ed edile deve
riqualificare l’intero settore e per ripartire c’è bisogno di serietà, qualità
ed esperienza applicate all’utilizzo di
nuove tecnologie lasciando da parte la
logica del maggior risparmio possibile
e dell’improvvisazione.
Capogruppo/Progettista:
Arch. Gianoreste Biglione
Collaboratore: Geom. Giacomo Biglione
Titolo dell’opera: Residenza San Giovanni Evangelista
Categoria: Nuove costruzioni
Ubicazione: Comune di Centallo (CN)
Anno di realizzazione: 2007-2011
Committenza: Cappaemme Sas
di Chiavassa Keoma e C.
Progettista Strutturale: Arch. Livio Fenoglio
Progettista impianto termico e isolamenti termici:
Arch. Livio Fenoglio
Progettista acustico: Ing. Mauro Fruttero
Direttore dei Lavori: Arch. Gianoreste Biglione
IMPRESE ESECUTRICI
Impresa edile: CAP di Chiavassa giuseppe & c. Snc
p.zza Vittorio Emanuele II, 2 - Centallo (CN)
Impianto termico, idrico e sanitario:
Termoidraulica Giacca snc di giacca Marcello e
Giacca Enrico - Regione Madonna dei Prati, 328
Centallo (CN)
Impianto elettrico: Lamberti Bruno Snc
Largo Vico, 4/D - Centallo (CN)
25
1 CN_06
Casa BA
Barbaresco (CN)
Anno di realizzazione: 2009-2011
I
l fabbricato fa parte di un gruppo di
costruzioni denominate “Cascina Rivosordo”, poste a metà collina nel
territorio di Barbaresco; questo fattore, unitamente ai regolamenti comunali, ha determinato vincoli di spazio,
dimensione e forma allo sviluppo del
progetto.
L’immobile, a pianta rettangolare su tre
piani f.t., si sviluppa longitudinalmente
verso il centro della borgata a partire
da una porzione innestata fra altri fabbricati; mentre quest’ultima parte è
stata ristrutturata, la porzione completamente libera, che versava in condizioni di totale fatiscenza, è stata demolita e ricostruita. L’obiettivo era creare
una continuità e una compenetrazione
tra due realtà architettonicamente diverse, lavorando contemporaneamente sulla fusione e sulla contrapposizione tra materiali originari recuperati e
tecnologie costruttive contemporanee.
Partendo dalla porzione in ristrutturazione l’edificio si sviluppa abbandonando gradatamente i caratteri di chiusura
e massa tipici dell’edilizia rurale, per
aprirsi verso il centro della borgata con
un passaggio diluito: i serramenti a sei
vetri si trasformano in ampie vetrate;
la copertura, con manto in coppi recuperati, è sorretta da capriate in legno
lamellare così da sfruttare l’ampiezza
della manica e inoltre la catena fortemente rialzata garantisce fruibilità
e pulizia visiva dello spazio interno; il
contrasto tra massa e levità è particolarmente marcato nell’incontro, sul
terrazzo, tra il paramento in mattoni
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originari e la struttura a sostegno della copertura in quanto le giunzioni di
travi e pilastri in legno lamellare con la
struttura in c.a. sono state realizzate
con elementi a scomparsa; la muratura
intonacata presenta una zoccolatura in
mattoni originari arretrata rispetto al
filo esterno.
La ricerca di spazi puri e armoniosi ha
guidato anche lo studio dell’interno e la
scelta di colori e componenti; elementi
in cartongesso ovviano all’inserimento
di suppellettili: nel grande ambiente
del piano terra un elemento multifunzione crea una separazione tra cucina
e salotto; una grande libreria funge da
perno della distribuzione orizzontale e
verticale; nella camera da letto padronale un cubo ospita la cabina armadio,
mentre nella camera secondaria le armadiature sono state ricavate in nicchie sopra la scala.
In tutti gli ambienti sono stati utilizzati materiali (marmo, legno, ceramiche
e tinteggiature) che richiamassero le
stesse tonalità con una prevalenza di
bianco caldo intervallato da spruzzi di
colore: melanzana e the per la zona
giorno; blu scuro per la zona notte. Al
pavimento in listoni di legno rovere
sbiancato si accostano scala, soglie
e davanzali in marmo perlato europa;
tutti gli elementi in legno sono stati pensati per far risaltare la fibra del
materiale, così i serramenti hanno finitura all’anilina e il tavolato all’intra-
dosso della copertura è stato trattato
con un impregnante bianco; il bagno
principale, quasi completamene rifinito
a smalto, è rivestito con marmo perlato
europa (utilizzato anche in blocco per il
piatto doccia) e inserti in marmo grigio
fossena.
Per un effetto di luminosità naturale
nell’ambiente interno sono stati utilizzati prevalentemente apparecchi a incasso a parete e a soffitto; esternamente
faretti incassati a terra forniscono illuminazione funzionale e d’accento.
Grande attenzione è stata posta allo
studio e alla realizzazione dei particolari costruttivi al fine di contenere i consumi energetici e garantire il benessere
abitativo; uno degli interventi di grande
rilevanza è stato attuato sulla copertura ventilata: attraverso un intervento
particolare sugli elementi di sostegno
in legno lamellare, è stata mantenuta
una estetica tradizionale e contemporaneamente garantita la continuità
dell’isolamento in fibra di legno ad alta
densità.
Capogruppo/Progettista: Arch. Stefania Leto
Titolo dell’opera: Casa BA
Categoria: Nuove costruzioni
Ubicazione: Comune di Barbaresco (CN)
Anno di realizzazione 2009-2011
Committenza: Privato
Progettista Strutturale: Arch. Giovanni Rocca
Progettista imp. termico: Progettazione Impianti
& Servizi Srl
Progettista impianto elettrico ed illuminazione:
Integra Studio Tecnico di Ivan Borgna
Direttore dei Lavori: Arch. Stefania Leto
IMPRESE ESECUTRICI
Opere Edili: Ceppa Luigi Snc di Ceppa Mauro,
Ceppa Roberto & C. - Treiso
Impianto termico e idro-sanitario: IMCOV Snc
Impianti e Costruzioni - Barbaresco
Impianto elettrico: DM Impianti Elettrici
di Masoero Davide - Neive
Serramenti: Fedele Franco - Treiso
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1 CN_07
Condominio Girasole,
appartamenti ad alta
efficienza energetica
Monticello d’Alba (CN)
Anno di realizzazione: 2009-2010
A
ttraverso un attento studio progettuale si è realizzato un edificio ad alta efficienza energetica.
Tale caratteristica è il frutto di una
volontà sia del costruttore e committente, sia del progettista, di mettere in
pratica soluzioni progettuali e tecniche
costruttive innovative volte al risparmio energetico. Oltre a raggiungere
consumi molto bassi, l’edificio è stato progettato e costruito in modo da
garantire il miglior confort interno per
l’utente che vi risiede.
La normativa italiana negli ultimi anni
è stata modificata in modo sostanziale per quanto riguarda i temi descritti, emanando nuove direttive in campo energetico. L’aggiornamento delle
leggi è sicuramente un fatto positivo,
ma come dimostra l’edificio in questione, poteva fare molto di più. Nella
fase progettuale si è cercato di perfezionare l’involucro esterno dell’edificio curando ogni minimo particolare
costruttivo. L’unicità dell’intervento,
sta nel fatto che l’edificio pur avendo
caratteristiche formali alquanto negative, riesce a raggiungere prestazioni
riassumibili nella classificazione energetica odierna come edificio in classe
A Certificato anche dall’Agenzia CasaClima di Bolzano. La difficoltà di intervenire nel centro storico, tra edifici
esistenti abitati, è stata risolta con una
progettazione accurata e un’attenta
esecuzione dell’opera.
Più precisamente si è cercato di costruire un involucro altamente performante costituito da uno spesso strato
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di coibente sulle pareti, sul tetto e sul
solaio verso autorimesse, eliminando
completamente tutti i ponti termici.
Ogni appartamento è dotato di un impianto di ventilazione meccanica, con
recuperatore di calore che permette
oltre ad un cospicuo risparmio energetico, un’ottima qualità dell’aria interna
costantemente ricambiata, senza incorrere in sprechi dovuti all’apertura
delle finestre nel mese invernale.
L’efficienza dell’involucro è riassunta
dal valore certificato di soli 27 kWmq/
mq anno.
Traducendo il dato con consumi reali in litri di gasolio, l’edificio consuma
circa 3 litri di gasolio al mq anno. Un
appartamento di cento metri quadrati
spende circa 200 euro all’anno per il
riscaldamento. Paragonando tali dati
con un edificio costruito con la normativa attuale, il risparmio in termini
economici e di inquinamento è decisamente rilevante. Approssimativamente
il consumo è 1/4 rispetto a tale edificio, e ancora di più se si prende come
paragone edifici di qualche anno fa’.
Dopo un anno in cui l’edificio risulta
parzialmente abitato, tre appartamenti su quattro erano in funzione, l’analisi delle bollette del gas evidenziano
un consumo di 1,15 volte superiore a
quello stimato in progetto. Il maggior
consumo è imputabile all’inutilizzo di
uno degli appartamenti rimasto freddo
per tutto l’inverno. La trasmissione del
calore verso i locali non ancora utilizzati è accentuata dalla differenza di
temperatura. Da settembre l’edificio
sarà completamente riscaldato portando i consumi ad essere pressoché
uguali a quelli stimati in fase progettuale.
Il merito dell’ottimo risultato ottenuto, si deve sia al committente, Viberti
Mario, sensibile alle tematiche del risparmio energetico e propenso a sperimentare tecniche costruttive nuove
proposte dai progettisti, sia alla fase
progettuale affrontata, da diverse figure professionali competenti, in modo
integrato.
Capogruppo/Progettista: Arch. Egidio Barbero
Collaboratori: Arch. Marco Barbero,
Arch. Gianluca Barbero
Titolo dell’opera: Condominio Girasole,
appartamenti ad alta efficienza energetica
Categoria: Nuove costruzioni
Ubicazione: Comune di Monticello d’Alba (CN)
Anno di realizzazione: 2009-2010
Committenza: Viberti Costruzioni Snc
Progettista strutturale: Arch. Egidio Barbero
Progettista energetico: Arch. Alberto Sasso
Progettista impianto termico, condizionamento
ed idrico sanitario: Studio tecnico Aschiero
Direttore dei lavori: Arch. Egidio Barbero
IMPRESE ESECUTRICI
Impresa di Costruzioni Viberti Costruzioni Snc
Strada Statale 231,17 - 12066 Monticello d’Alba
Impianto elettrico: M3 di Merlo Gianfranco & C.
Loc. Guriot, 155 - Santa Vittoria d’Alba
Impianto termico e ventilazione meccanica:
F.lli Cogno Snc di Cogno Claudio & C.
Fraz. S. Antonio, 60 - 12066 Monticello d’Alba
29
1 SV_08
Centrale a biomassa
e sala degustazione
Cantina Saracco
Castiglione Tinella (CN)
Anno di realizzazione: 2008-2011
I
l progetto prevede la sistemazione
esterna del lato nord dell’Azienda
agricola Saracco. Sul cortile di proprietà si affacciano il retro della cascina
sede storica dell’azienda, il recente ampliamento della cantina ed un edificio di
civile abitazione risalente agli anni Sessanta. La proprietà ha inoltre l’esigenza
di una nuova centrale termica, alimentata con gli scarti della potatura delle
viti, in grado di garantire il fabbisogno
energetico della cantina e delle proprietà limitrofe. L’esigenza di inserire questo
elemento tecnologico all’interno del cortile, unita alla necessità di riqualificare gli
spazi aperti circostanti anche tramite la
demolizione di un basso fabbricato fatiscente, ha portato ad immaginare il nuovo intervento, come una sistemazione di
terreno costituita da tre terrazzamenti
che fanno da basamento alla casa padronale.
Il primo nasce da una nuovo disegno del
terrazzo “domestico” esistente, utilizzato
come stenditoio, che viene trasformato
in sala degustazione dell’azienda: coperto da una veranda con le pareti opache
in rame inverdito e vetrato sul paesaggio
collinare circostante. Il secondo è una
lingua verde di terreno che raccorda,
attraverso una rampa, il piano della sala
degustazione con il piano del piazzale
coperto della cantina, ridisegnando e
completando lo spazio aperto esistente.
Il terzo terrazzamento è generato dal vano
interrato della centrale termica che ospita
il silos nel quale viene stoccato il cippato
prodotto dall’azienda agricola. Tale volume è pensato come un involucro in rame,
apribile con un portellone a scorrimento.
Capogruppo Arch. Andrea Delpiano
Progettisti Arch. Enrico Boffa,
Arch. Andrea Delpiano, Arch. Mario Boffa
Titolo dell’opera: Centrale a biomassa
e sala degustazione Cantina Saracco
Categoria: Nuove costruzioni
Ubicazione: Castiglione Tinella (CN)
Anno di realizzazione: 2008-2011
Committenza: Azienda Agricola Paolo Saracco
Progetto strutturale: Ing. Giorgio Domini - Alba (CN)
Progetto impianto termico, condizionamento ed
idrico-sanitari: Essepi ingegneria Srl - Sant’Albano
Stura (CN)
Progetto impianto elettrico: P.I. Luca Crudo - Asti
30
Imprese esecutrici
Opere edili: Impresa Edile Luigi Rocca - Castagnole
Lanze (AT)
Opere da fabbro: Consorzio Stupino Cavallo
Guarene (CN)
Opere da falegname: Falegnameria Orlando
Castagnole Lanze (AT)
Impianto elettico: EL.MA.C. Snc - Castiglione Tinella
Impianto termico e condizionamento: CISIT
Farigliano (CN)
31
1 SV_09
Palazzo AMB.RA
Vado Ligure (SV)
Anno di realizzazione: 2008-2012
I
l progetto ha previsto la realizzazione di una volumetria residenziale
fronte mare, con particolare attenzione al ruolo architettonico ed urbano
che la stessa, per ubicazione e scorcio
visivo, necessariamente assume.
Una peculiarità del progetto è rilevabile nella rotazione verso est del corpo
di fabbrica, impostato con il vertice a
ponente sull’allineamento della esistente palazzata a mare, voluto per
una serie di motivazioni che di seguito
si descrivono:
1. la particolare ubicazione consente
all’edificio di godere del migliore affaccio verso levante,
2. la stessa disposizione planimetrica
consente al fabbricato (come elemento peculiare della progettazione) di assumere valenza di elemento architettonico “polare”, soprattutto per chi in
Vado Ligure entra, ma non meno per
chi esce dalla stessa città.
3. la possibilità di ottenere, con questa
dislocazione obliqua del fabbricato, profondi spazi pubblici in fregio all’Aurelia
attrezzati ed arredati con isole verdi ed
arredo semplice, distanziando e mediando così l’impatto volumetrico del
punto di vista di chi ha il primo approccio (verso ponente) o l’ultimo sguardo
(verso levante) con Vado Ligure.
La morfologia dei prospetti privilegia
ed esalta l’affaccio a mare del fabbricato in progetto.
Le lunghe balconate riquadrano un aggetto volumetrico volutamente legge-
32
ro e proteso verso il migliore affaccio;
perciò il prospetto principale è fortemente caratterizzato dalla balconata,
concepita mediante una curva con
sviluppo dinamico, naturale, disegnata
per ottenere un forte effetto prospettico.
Forte elemento plastico è ottenuto
mediante setti verticali rigati di dimensione variabile che, oltre a svolgere un
ruolo strutturale, inquadrano le diverse
unità abitative;
I setti si inseriscono nella balconata
seguendo una seconda curva interna di tipo NACA, al fine di accentuare
maggiormente l’effetto dinamico.
La facciata nord è caratterizzata dal
“sistema grigliato” di protezione della
scala di accesso alle unità abitative e
da diaframmi che hanno funzione di
proteggere e schermare ulteriormente
il prospetto nord.
In copertura, sopra il vano tecnico che
ospita gli extracorsa degli ascensori
trovano collocazione pannelli solari a
servizio dell’edificio e i relativi impianti
di distribuzione e di immagazzinamento centralizzati, per il contenimento
dei consumi energetici.
A coronamento della soluzione privata al piano terreno, sono previsti, verso mare, ampi spazi pubblici pedonali
organizzati con una regolare pavimentazione di materiale lapideo e un ombroso arredo verde; verso monte, spazi
di sosta e gli accessi ai due androni di
ingresso al fabbricato.
Capogruppo/Progettista: Arch. Rodolfo Fallucca
Collaboratori: Arch. Giovanni Bertolotto,
Arch. Patrizia Donato, Arch. Federica Casale,
Arch. Valentina Donato
Titolo dell’opera: Palazzo AMB.RA
Categoria: Nuove costruzioni
Ubicazione: Comune di Vado Ligure (SV)
Anno di realizzazione: 2008-2012
Committenza: AMB.RA Srl, via Paleocapa 23, Savona
Progettista strutturale: Ing. Sergio Fenoglio
Progettista impianto termico, condizionamento ed
idrico sanitario: Ing. Alberto Pera
Progettista impianto elettrico ed illuminazione:
Ing. Alberto Pera
Progettista prevenzione incendi: Ing. Alberto Pera
Progettista acustico: Ing. Giovanni Bellenda
Direttore dei lavori: Arch. Rodolfo Fallucca
IMPRESE ESECUTRICI
Opere edili: Impresa Edile Sangiorgi Sas, Via Bologna
5 - Borgetto S.S.
Opere speciali di fondazione in cemento armato:
Impresa LENTA Srl, Via Vincenzo Vela 29 - Torino
Opere di impermeabilizzazione fondazioni: ISPE Srl,
via Chiesa 5 - 24017 Serina (BG)
Opere edili/fognature: Edilambrosiani Srl, Via Ciocchi
2/a - Vado Ligure
Opere elettriche - Impresa A.P.V. dei Fratelli Viano,
Via Asti 17 - Ceriale
Opere idrauliche termosanitario e condiziomento:
Impresa Impianti Termosanitari dei Fratelli Prato,
Villaggio Losano 61, Boissano
Serramenti: Impresa S.D. Serramenti Srl, Loc. Priero,
31.32.33.34 - 17017 Millesimo (SV)
33
1 SV_10
Riqualificazione
e ampliamento
di edificio commerciale
Genola (CN)
Anno di realizzazione: 2010-2012
L’
edificio oggetto di intervento
si trova nella provincia di Cuneo, in particolare sull’arteria
di viabilità, strada regionale n. 20, che
congiunge il Comune di Genola con il
Comune di Savigliano. Il fabbricato esistente era costituito da un piano rialzato e da un primo piano in aggetto
rispetto a quello sottostante: entrambi
venivano serviti da un corpo scala e di
un vano ascensore ricavati all’interno
del volume vetrato.
Il progetto, secondo la volontà della
committenza, è stato sviluppato per
ampliare la costruzione ed in particolar modo per armonizzare l’intero corpo di fabbrica rendendolo un
complesso di grande impatto visivo
ed accattivante da un punto di vista
commerciale. La scelta progettuale
principale è stata dettata dall’analisi della visibilità dell’edificio, che ha
portato alla determinazione della forma costruttiva, in pianta, ad “L”. Determinata la geometria principale si è
proceduto con lo studio delle distribuzioni interne, delle scale, delle rampe
ed in particolar modo dei fronti e degli
accessi principali. La costruzione esistente è stata affiancata da una nuova struttura in cemento prefabbricato
che ha inglobato il volume del vecchio
corpo scala. Terminata l’ossatura principale si è proceduto alla creazione
degli ingressi, dei percorsi, dei tamponamenti e delle compartimentazioni.
34
Internamente il progetto ha previsto
l’ampliamento dello spazio espositivo
del piano rialzato e dell’unità commerciale del piano primo oltre che
la creazione di una nuova zona per
il commercio sempre al piano primo.
Tutti gli spazi espositivi sono stati dotati di servizi igienici (privi di barriere
architettoniche), ripostigli, impianti
autonomi ed uscite di emergenza.
Nella parte della costruzione rivolta
verso Savigliano (nord) è stata creata
una scala di emergenza in uso al piano
primo oltre che una rampa per la fuga
dal piano rialzato.
Lo studio delle facciate è stato il punto
focale poiché avrebbe uniformato i diversi elementi e avrebbe reso l’edificio
una fabbricato di nuovo impianto. L’attenzione è stata posta sull’equilibrio
di linee orizzontali e verticali oltre che
sul gioco di profondità degli elementi costruttivi; da qui la scelta di creare i due elementi unificatori a forma
di “C”, realizzati su piani e profondità
differenti, ed un volume fortemente
verticale che spezzata l’orizzontalità creata, focalizza l’attenzione su di
se segnando l’ingresso principale e
donando slancio alla costruzione. I rivestimenti in pannelli di “alucobond”,
sono stati posizionati su una sottostruttura in ferro zincato, ancorata
alle parti portanti dell’edificio. La fase
finale del progetto ha portato alla creazione del “coronamento” grigio al di
sopra di tutta la costruzione, utile a
celare gli elementi del tetto non rettilinei (le falde create dalle capriate della
struttura prefabbricata) e indispensabile per l’ancoraggio della “cartellonistica” delle attività commerciali.
Le scelte illuminotecniche infine sono
state indispensabili per valorizzare
la visibilità notturna ed ottimizzare il
risparmio energetico; a tal fine sono
state montate strisce a “led” che con
il proprio riflesso sulle superfici vetrate creano un effetto “soffuso” di luce
omogenea e di grande impatto, sottolineando la linea ad “L” da cui si è sviluppato l’intero progetto.
Capogruppo/Progettista: Arch. Giacomo Natali
Collaboratore: Arch. Stefania Lasagno
Titolo dell’opera: Riqualificazione e ampliamento
di edificio commerciale
Categoria: Nuove costruzioni
Ubicazione: Comune di Genola (CN)
Anno di realizzazione: 2010-2012
Committenza: Privata
Capogruppo: Arch. Giacomo Natali
Progettista strutturale: Ing. Stefano Maccario
Progettista impianto termico, condizionamento ed
idrico-sanitario: Ing. Paolo Canavese
Progettista impianto elettrico ed illuminazione:
Ing. Flavio Giolitti
Progettista prevenzione incendi: Ing. Silvano Fulchero
Direttore dei lavori: Arch. Giacomo Natali
Imprese Esecutrici
Opere Edili: Impresa P. Galfrè - Impresa Prefabbricati
Genola Srl
Serramenti-Rivestimenti: Dfc Snc di Di Bartolo
Giuseppe & C.
Impianto elettrico: Impresa Gallori Valerio
Impianto termico: Ghemar Srl
Impianto condizionamento: Ghemar Srl
Impianto idrosanitario: La Termoidraulica
Opere di restauro: Impresa Galfrè Paolo
35
1 SV_11
Casa GO
Cengio (SV)
Anno di realizzazione: 2010-2012
Tale disposizione planimetrica non
chiusa in se stessa ma aperta verso
l’ambiente circostante avvalora l’intento progettuale di ricavare uno spazio
edilizio delimitato dagli edifici stessi.
Il fabbricato, nonostante abbia una
forma articolata e sia caratterizzato
da un’elevata superficie disperdente,
risulta necessitare di un bassissimo
consumo energetico che gli consente
di rientrare nella classe A.
La falda principale orientata verso sud,
ha una superficie che risulta essere
pari al 30% della superficie di copertura dell’intero dell’immobile allo scopo
di garantire l’installazione del maggior
numero di pannelli possibili e di ottimizzarne pertanto il rendimento.
Le superficie opache verticali e orizzontali sono state coibentate con uno
strato di isolante dello spessore di 16
cm.
L’edificio è inoltre dotato di un impianto di riscaldamento a pannelli radianti
annegati nel sottofondo del pavimento,
quindi a bassa temperatura, con tutti i
vantaggi che questo comporta.
Sono presenti due generatori di calore
alimentati entrambi con energia rinnovabile, più precisamente uno ad energia solare e l’altro a biomassa: l’impianto solare, costituito da 4 pannelli di
circa 2,2 m2, va ad integrare mediante
bollitore sia l’energia necessaria per la
produzione di acqua calda sanitaria sia
l’energia necessaria per il riscaldamen-
to degli ambienti, mentre il secondo
generatore è costituito da una caldaia
a pellets modulante.
L’impianto fotovoltaico, composto da
12 pannelli, consente una potenza di
picco di 2,72 kW.
Particolare attenzione è stata posta anche in merito al raggiungimento di un
buon confort estivo, realizzando tamponamenti perimetrali dotati di discreta massa specifica tale da aumentare
lo sfasamento termico.
Tutti questi accorgimenti fanno sì che
l’edificio risulti ad emissioni di CO2 pari
a zero rientrando di fatto nel nuovo
concetto di costruire secondo il quale
i fabbricati non devono essere consumatori di energia, bensì produttori.
I
l lotto di terreno sul quale sorge il
fabbricato si trova lungo la strada
principale che da Cengio porta all’agglomerato di Rocchetta.
Il perimetro irregolare e le dimensioni
del sito influiscono sull’aspetto finale
dell’opera ovviamente insieme ad altri fattori: la forma allungata e stretta,
l’orografia depressa rispetto alla sede
stradale, la fascia di inedificabilità individuata dal rispetto delle distanze
dalla strada e dai confini, la necessità
di allinearsi al percorso esistente, definiscono le linee guida che si tramutano
in una sagoma collocata nel punto più
alto possibile del lotto ed allungata nel
senso di sviluppo maggiore del terreno.
L’edificio, una casa monofamiliare isolata, risulta composto dall’aggregazione di più parti contenenti ognuna una
specifica funzione: la zona centrale con
l’ingresso pedonale dalla strada, costituisce il perno dell’insieme contenendo i servizi e i collegamenti principali e
connettendo la zona notte (posta nella
porzione più isolata del lotto) e la zona
giorno (il cui asse principale è orientato
verso sud ovest, garantendo l’esposizione al sole per tutto l’arco della giornata),
a cui si aggiunge il giardino d’inverno.
I quattro corpi sono composti secondo
una conformazione planimetrica a L e
soddisfano il concetto secondo il quale l’edificio è formato, oltre che da un
insieme di spazi interni, anche da una
struttura compositiva esterna la quale
deve inserirsi in un ambiente e che non
deve porsi in contrasto con i suoi presupposti culturali.
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Capogruppo/Progettista: Arch. Simone Bruzzone
Collaboratori: Arch. Antonella Guarneri,
Arch. Daniele Gesualdo, Rachele Bruzzone
Titolo dell’opera: Casa Go
Categoria: Nuove costruzioni
Ubicazione: Comune di Cengio (SV)
Anno di realizzazione: 2010-2012
Committenza privata: Geom. Giovanni Goso
Progettista strutturale: Ing. Enrico Ronzano
Progettista impianto termico, condizionamento:
Ing. Alberto Pera
Direttore dei lavori: Ing. Enrico Ronzano
Direzione artistica: Arch. Simone Bruzzone
IMPRESE ESECUTRICI
Opere edili: Goso Costruzioni Sas
Serramenti: Bertone Serramenti
Impianto elettrico: Vincenzo Pasceri
Impianto termico, condizionamento ed idrico-sanitario:
Daniele Prandi
Impianto fotovoltaico: Idrocentro Spa
37
1 SV_12
“La Magnolia”
nuovo edificio abitativo
autorimessa interrata
e sistemazioni esterne
Loc. Valleggia, Comune di Quiliano (SV)
Anno di realizzazione: 2007-2010
F
inalità e obiettivi del progetto:
costruzione di centralità, rappresentatività e identità della residenza e dello spazio urbano;
ricerca del ruolo aggregativo e d’integrazione sociale tra la residenza e dello
spazio pubblico;
miglioramento delle condizioni di sosta,
accesso e mobilità carrabile e ciclopedonale;
caratterizzazioni materiche e cromatiche di facciata e al suolo, con differenziazioni della pavimentazione e del
verde in base ai diversi usi;
realizzazione di elementi fissi per lo
spazio pubblico per la qualificazione
spaziale e tecnica, durevoli e capaci di
lasciare che il tempo e l’uso conferiscano ricchezza, opportunità sociali, facile
e continua manutenzione (seduta curvilinea, soglia-portale, fontana);
utilizzo di sistemazioni naturalistiche
in grado di determinare caratteristiche
estetiche, microclimatiche e percettive
del luogo (piante, siepi, aiuole e prato).
L’area d’intervento riguarda un lotto
inedificato situato nella piana di Valleggia.
Al tessuto urbano novecentesco si sovrappongono le tracce del tessuto storico sub-urbano (creuze liguri).
Lo spazio “denso” per abitare e lo spazio “aperto” per respirare collaborano
per la costruzione di una nuova identità urbana.
L’edificio residenziale rispetta la tipologia “a blocco” prevista dalle norme
del P.U.C. interpretando tale indicazio-
38
ne con uno schema planimetrico ad
“L” che articola verticalmente la volumetria compatta in un semplice schema planimetrico.
L’edifico si confronta con l’eterogeneità sociale del mercato abitativo: gli
alloggi sono costituiti da unità “medie”
occupano il braccio più lungo del corpo
di fabbrica, sovrapponendo le stesse tipologie su tre piani verso l’ala ovest e
su due piani nella parte centrale.
Il punto d’incontro delle due maniche
edilizie dello schema ad “L” definisce
la saldatura ed insieme una sottrazione di materia edilizia; l’unione si concretizza mediante uno squarcio verticale, ovvero il passaggio coperto che
permette l’accesso al secondo corpo
scala ed ai parcheggi pertinenziali.
Le logge sollevate da terra ma ancorate agli “angoli urbani” del caseggiato,
caratterizzano la morfologia dei fronti
edilizi ricercando un uso “aereo” dello
spazio esterno: tali prolungamenti aggettanti, assicurano le viste panoramiche dalle abitazioni, ma rappresentano anche un buon orientamento visivo
dai camminamenti stradali.
L’articolazione in verticale del corpo di
fabbrica, l’ampia terrazza e i balconi
curvilinei, le sequenze delle alberatu-
re, definiscono delle “sovradiacenze
tridimensionali” che costruiscono una
nuova ricchezza ambientale del paesaggio urbano circostante: tali prolungamenti all’esterno dello spazio abitato contribuiscono ad una maggior
vivibilità insieme al giardino pubblico
racchiuso nella “corte aperta”, disegnato ed organizzato in modo da che
favorire” discreti” gradi di relazione di
vicinato tra gli abitanti dell’edificio e
dell’intero quartiere.
La soglia principale d’ingresso alla corte aperta è definita da un’elevazione
muraria ad andamento inclinato che
accresce il senso d’invito in corrispondenza della curva stradale: si è realizzata una “porta-cerniera”, un vero e
proprio punto d’incontro che orienta
le percorrenze pedonali dirette alle
scale condominiali e al giardino pubblico allontanando e riparandolo dalla
carreggiata stradale.
Capogruppo/Progettista: Arch. Francesco
Campidonico
Collaboratori: Arch. Paolo Granara,
Arch. Emiliano Bugatti
Titolo dell’opera: “La Magnolia” - Nuovo edificio
abitativo autorimessa interrata e sistemazioni esterne
Categoria: Nuove costruzioni
Ubicazione: Loc. Valleggia, Comune di Quiliano (SV)
Anno di realizzazione: 2007-2010
Committenza: privato - Carliti srl, via Concezione 2
Quiliano (SV)
Progettista strutturale: Ing. Desalvo Roberto
Progettista impianto idro-termo-sanitario-solare:
Ing. Andrea Forella, Ing. Desalvo Roberto
Progettista isolamento termo-acustico:
Ing. Desalvo Roberto, Ing. Andrea Forella
Progettista impianto elettrico ed illuminazione parti
comuni: Ing. Desalvo Roberto, Ing. Andrea Forella
Progettista prevenzione incendi: Ing. Bosco Mattia
(varianti Ing. Desalvo Roberto, Ing. Andrea Forella)
Direttore dei lavori: Ing. Desalvo Roberto,
Arch. Francesco Campidonico (direzione artistica
dei lavori)
Impresa esecutrice: Viglizzo Srl, Via S. Secondo 15
Torino
Impianto elettrico e illuminazione: Garolla Flavio, Via Porrini 24 - Carcare (SV)
Impianto idro-termo-sanitario-solare:
Sanfrancesco Francesco, Via XX Settembre 31/10
Savona
39
1 SV_13
Riqualificazione
aree ex Arcos
Albissola Marina (SV)
Anno di realizzazione: 2002-2010
I
l Programma di Riqualificazione Urbana delle aree ex Arcos era stato
presentato dalla società proprietaria
delle aree in accordo con il Comune di
Albissola Marina, ai sensi del D.M. LL.PP.
21/12/94. La proposta è stata positivamente selezionata a livello nazionale e
ha ottenuto il finanziamento richiesto.
Lo strumento del Programma di riqualificazione urbana ha rappresentato un
importante opportunità per affrontare, in termini operativi, una situazione
urbanistica complessa come quella
dell’area ex Arcos, accupata fino alla
metà degli anni ’80 da un’industria di
materiali e tecnologie per la saldatura,
e al tempo in stato di profondo ed irreversibile abbandono e degrado.
Con il PRU, sfruttando le impostazioni
proprie di questo specifico strumento
di programmazione, si è perseguita una
forma di integrazione o combinazione
di processi di trasformazione e riqualificazione urbanistica con la realizzazione di un sistema di attrezzature e servizi pubblici, che hanno generato nuove
dinamiche di sviluppo a scala più vasta.
La forma dell’insediamento progettato
si è ispirata, per la parte principale, al
modello dell’isolato. Questa scelta è
motivata:
- dalla necessità di autoreferenziazione
del nuovo quartiere in una situazione
territoriale priva di un assetto morfologico di riferimento e di una bassa qualità complessiva;
- dalla volontà di costituire un tessuto, cioè una reciproca relazione fra le
componenti dell’insediamento, anche
al fine di creare condizioni di integrazione tra i residenti;
- dalla necessità di determinare fattori
di ordine nell’ambito, anche a livello
dell’assetto compositivo delle architetture proposte;
- dalla scelta di preservare una ampia
zona di verde pubblico, funzionale al
recupero di livelli di qualità indispensabili alla riconversione territoriale
da destinazioni industriali a funzioni
urbane e all’obiettivo di rafforzare la
nuova vocazione di polo ricreativo/
sportivo impressa all’ambito.
Il nucleo centrale dell’insediamento
si sviluppa quindi attorno ad un’ampia piazza di verde pubblico, rispetto
alla quale i fabbricati costituiscono il
margine, salvo il lato sud che rimane
aperto alla prospettiva principale e
all’esposizione climatica più pregiata.
Tutti i fabbricati affacciano sul verde
in modo da acquisire una qualità dei
prospetti altrimenti non affermabile
nelle condizioni di contorno dell’area.
L’architettura si richiama a principi di
sobrietà e alla scelta di privilegiare
simmetrie compositive interne, dettate anche dalla forma impressa al tessuto urbano realizzato.
I fabbricati sono proposti con struttura architettonica omogenea, per
rafforzare l’effetto di ricomposizione
dei baricentri percettivi a livello d’ambito, in chiave di riordino del tessuto
insediativo esistente. Infatti si ritiene
40
prioritario l’obiettivo di inserire una
nuova presenza edificata fortemente
connotata per semplicità di forme,
chiara leggibilità funzionale, essenzialità delle sue relazioni con l’area.
Capogruppo: Ing. Giuseppe Olcese
Progettisti: Dedalo srl, Ing. Giuseppe Olcese, Ing.
Enzo Galliano, Arch. Michele Mazzoni,
Arch. Mauro Micheletti, Ing. Sergio Amedeo,
Ing. Stefano Lavagna
Collaboratori: Serena Badano, Mauro Berruti,
Federico Gavazza, Nicola Olcese
Titolo dell’opera: Riqualificazione aree ex Arcos
Categoria: Nuove costruzioni
Ubicazione: Comune di Albissola Marina (SV)
Anno di realizzazione: 2002-2011
Committenza: Pesce Pietro Mare Spa
Capogruppo: Ing. Giuseppe Olcese
Progettisti strutturali: Ing. Sergio Amedeo,
Ing. Stefano Lavagna
Progettista impianto termico, condizionamento
ed idrico sanitario: Ing. Sergio Amedeo
Progettista impianto elettrico ed illuminazione:
Arch. Michele Mazzoni
Progettista prevenzione incendi: Ing. Sergio Amedeo
Direttore dei lavori: Ing. Giuseppe Olcese
IMPRESE ESECUTRICI:
Opere edili, impianto idro-sanitario e elettrico:
Edilgeco Srl (SV)
Serramenti: SD serramenti Srl (SV)
41
1 SV_14
Il Muro di mattoni
dell’asilo “alberorosso”
Millesimo (SV)
Anno di realizzazione: 2008
I
l muro è costituito da una moltitudine di tessiture, con mattoni faccia
a vista a corsi rientranti e sporgenti
di diverse tipologie, di varie dimensioni
e colori in modo da creare una quinta,
un diaframma ma anche una barriera
osmotica fra uno spazio chiuso, quale l’asilo, e uno spazio aperto, il prato.
Vuole anche richiamare l’idea di un
gioco a composizione, con una irregolarità pianificata, con mattoni collocati
secondo una gerarchia ed un ordine
stabilito a priori per consentire una
semplice realizzazione.
Il muro del gioco si sviluppa per una
lunghezza di 17.50 metri e per un’altezza di 3.60 metri, è costituito da un
modulo base quadrato delle dimen-
sioni di 78 cm di lato e si sviluppa su
quattro ordini, base, centro, sommità
e coronamento. I moduli sono definiti
attraverso un abaco e ripetuti in ordine all’ossatura portante dell’asilo, pilastri in calcestruzzo armato su cui si
appoggia la copertura, in questo modo
si ottiene un fronte aperto e chiuso in
corrispondenza della struttura, con il
conseguente effetto dato dalle aperture che permettono la permeazione
visiva verso la chiesa romanica extra
muros e la visione oltre il corpo architettonico, cercando un immediato rapporto con l’ambiente circostante.
Il bambino può giocare dietro al muro,
sul lato interno all’asilo, inquadrando
il panorama attraverso una cornice di
volta in volta differente, passarci attraverso dopo avere aperto la finestra,
oppure toccarlo all’esterno, sentendo
la superficie muraria, con le sue scabrosità, la levigatura e l’emergenza
del mattone lavorato in alto e basso
rilievo.
La luce e l’ombra incidono la faccia del
muro durante tutto il giorno giocando
con le sporgenze, e marcando le aperture in un incedere di chiari e scuri che
conferiscono all’elemento una vibrazione unita ad una strana leggerezza.
Alla sera l’oscuramento esterno va in
contrasto con la luce interna che filtra
attraverso i vani delle finestre colorando e scaldando i vuoti.
Capogruppo: Arch. Manuela Briano
Progettisti: Manuela Briano Studio Architettura
Emmecquadro-architettura
Collaboratori: Arch. Stefania Bezzi,
Arch. Patrizia Franza
Titolo dell’opera: Il Muro di mattoni dell’asilo
“alberorosso”
Categoria: Nuove costruzioni
Ubicazione: Comune di Millesimo (SV)
Anno di realizzazione: 2008
Committenza: DEMONT Srl, Località Braia - 17017
Millesimo (SV), P. IVA 00115430092
Capogruppo: Arch. Manuela Briano
Progettista impianto elettrico ed illuminazione:
Arch. Manuela Briano
Direttore dei lavori: Arch. Manuela Briano
IMPRESE ESECUTRICI:
FIDIA Srl - Località Priero - 17017 Millesimo (SV),
Gruppo Demont
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43
1 IM_15
Nuovo Palazzo di Giustizia
Imperia (IM)
Anno di realizzazione: 2009-2012
I
l progetto del nuovo corpo di ampliamento della cittadella giudiziaria è
stato fortemente condizionato dalle
caratteristiche dell’area di intervento:
un lotto di completamento delimitato
da edifici preesistenti, che collega via
Garessio con via Vecchia Piemonte.
L’intervento edificatorio rappresenta la
“porta ovest” di accesso alla cittadella
giudiziaria, la sua edificazione avrebbe
costituito una barriera visiva nei confronti della complesso edilizio preesistente; tale difficoltà si dissolve nella
“idea” del progetto: i prospetti longitudinali si inclinano e si smaterializzano
lasciando “respirare” l’edificio ed il suo
intorno, l’architettura che ne deriva è il
risultato della composizione dei diversi
elementi costituenti l’edificio, delle diverse geometrie e caratteristiche materiche, elementi in equilibrio tra loro,
che concorrono alla composizione di
immagini architettoniche mutevoli in
ragione della visuale prospettica assunta.
I volumi stereometrici della scala e delle sale ricevimento e riunioni che nel
progetto originale erano stati rivestiti
con lastre di basalto, per contenere i
costi dell’intervento sono stati sostituiti con intonaco a cappotto e tinteggiati
del colore atteso. Il corpo uffici è ca-
ratterizzato dalla maglia stirata di alluminio, una sorta di tenda tecnologica
che scherma e “protegge” le “funzioni”
interne.
Particolare importanza è stata attribuita nel progetto all’uso della luce: nelle
ore diurne i volumi muracei assorbiranno la luce naturale mentre l’alluminio
della maglia striata scintillerà di riflessi
argentei, nelle ore notturne i volumi
lapidei scompariranno nel buio lasciandosi fendere dalla luce che filtrerà attraverso i tagli e le bucature delle
finestre, mentre il prisma del corpo
centrale come una sorta di “lanterna”
rischiarerà l’intorno con luce diffusa.
Capogruppo: Arch. Michele Valentini
Progettisti: Arch. Michele Valentini,
Arch. Massimo Fuschini, Ing. Jacopo Morganti,
Ing. Emiliano Colonna, I.T. Studio Srl,
Ing. Giorgio Ziragaghi
Titolo dell’opera: Nuovo Palazzo di Giustizia
Categoria: Nuove costruzioni
Ubicazione: Imperia
Anno di realizzazione: 2009-2012
Committenza: Comune di Imperia
Progettista Strutturale: Ing. Jacopo Morganti,
Ing. Emiliano Colonna
Progettista impianto termico, condizionamento
ed idrico sanitario: Ing. Giorgio Ziragaghi
Progettista impianto elettrico ed illuminazione:
Ing. Giorgio Ziragaghi
Progettista prevenzione incendi: Arch. Michele Valentini
Progettista acustico: Ing. Giorgio Ziragaghi
Direttore dei lavori: Ing. Enrico Lauretti
44
IMPRESE ESECUTRICI
ATI tra Negro F.lli Spa (capogruppo) - Via C. Colombo
221 - 18018 Arma di Taggia
Scotta Impianti Srl (mandante) - Loc. Trebbiè 37 - 12030
Cavallermaggiore (CN)
ALTRE IMPRESE
Negro F.lli Escavazioni di Negro Guido & C. Snc - Scavi
Sede legale: Via Salmour, 1 - 12045 Fossano
Sede amministrativa: Via Villafalletto 25 - Fossano
Orteco Srl - Opere strutturali carpenteria metallica
SP 663 Torino-Saluzzo - Faule (CN)
RDB Cos.ni Srl - opere strutturali calcestruzzo armato
Via degli Imbriani 40 - 20158 Milano
Elser Impianti Elettrici - Via Airenti 14B - 18100 Imperia
Servizi Edili Srl - Murature
Strada Castellaro - Arma di Taggia
COS.METAL.P. Srl - Facciate continue e frangisole
Loc. Montecala 307 - Cosseria (SV)
Gruppo TMC Srl - Impermeabilizzazioni
Via Monviso 26/28, Villa Stellone (TO)
Consorzio Ranieri Group - Cappotto e intonaci
Via del Lavoro 4 - Gadesco-Pieve del Mona - Cremona
EDIL GES Decorazioni di Marco Massimiliano - Pareti
interne in cartongesso e controsoffitti
Frazione Vaccheria, Strada Piedelmonte 19
Guarene (CN)
R.P. Sottofondi Srl - Sottofondi e pavimenti
Piazza San Giovanni 7 - Morbegno (SO)
Impresa artigiana SA.MU. di Mazzucco Giovanni Coloriture - Via Copernico 3/A – 48017 Conselice (RA)
45
1 IM_16
Ristrutturazione urbanistica
ex “Pensione Varazzese”
San Bartolomeo al Mare (IM)
Anno di realizzazione: 2008-2012
mento armato, murature di tamponamento in blocchi da 20 cm,“cappotto”
in lana di roccia lamellare completato
con rasante a base cementizia ad alta
traspirabilità e finitura in “arenino” dello spessore di 10 cm, copertura a padiglione in legno lamellare, con manto
in tegole marsigliesi, cornicione del
tipo “a gola rovescia”, canali di gronda
e pluviali in rame, balconi del tipo alla
ligure, sorretti da mensole, in lastra di
pietra dello spessore di cm 5 e ringhiera in ferro.
Al piano interrato adibito ad autorimes-
sa pertinenziale, cui si accede da rampa di accesso da Via Sardegna, sono
stati realizzati 22 box auto e 3 cantine.
Al piano terra, adibito ad attività commerciali, sono stati ricavati 5 locali di
cui uno, con box auto pertinenziale, è
stato ceduto all’Amministrazione Comunale ed è destinato a servizi pubblici
del Comune. Al piano primo, secondo
e sottotetto adibiti a residenza, sono
state realizzate complessivamente 17
unità immobiliari.
L’intervento è iniziato il 06/02/2008 ed
è stato ultimato in data 03/02/2012.
L’
ambito d’intervento si colloca
all’interno del tessuto urbano
del Comune di San Bartolomeo
al Mare lungo Via Aurelia angolo Via
Sardegna angolo Via Elba, in una zona
che doveva essere riqualificata per dotare un’area satura di servizi pubblici
essenziali.
La scelta progettuale è stata di optare
per una ristrutturazione urbanistica del
sito in esame consistente:
- nella demolizione del fabbricato esistente, dismesso da anni, in cattivo
stato di conservazione e con cortile interno in abbandono;
- nella realizzazione di un nuovo edificio a destinazione residenziale e
commerciale avente minore superficie
coperta e maggiore altezza, allineato
con i fabbricati adiacenti, con forte miglioramento sia dal punto di vista della
visibilità che della fruibilità e della vista
prospettica della pubblica via;
- nella realizzazione di alcuni interventi
importanti per risolvere alcune problematiche dell’ambito a mare e per attuare una razionalizzazione del tessuto
circostante quali: una strada di collegamento tra Via Sardegna e Via Elba che
rende più razionale e fluida la viabilità
della zona, una serie di parcheggi pubblici in una zona carente di tali spazi,
un ampio marciapiede antistante alla
Via Aurelia, una nuova piazza attrezzata con panchine e verde pubblico e
un percorso porticato di uso pubblico
che concorrono alla formazione di un
“nuovo centro”.
Il fabbricato ha struttura portante in ce-
46
Capogruppo/Progettista: Arch. Paola Parodi
Titolo dell’opera: Ristrutturazione urbanistica
ex “Pensione Varazzese”
Categoria: Nuove costruzioni
Ubicazione: Comune di San Bartolomeo al Mare (IM)
Anno di realizzazione: 06/02/2008 – 03/02/2012
Committenza: Immobiliare La Varazzese Srl - Piazza
Magnolie, 20 - San Bartolomeo al Mare (IM)
Progettista strutturale: Ing. Paolo Mendolia
Viale Matteotti, 16 - Imperia
Progettista impianto termico, condizionamento ed
idrico sanitario: Studio Associato Ingg. G. Anselmo
e N. Novaro - Via Prinoli, 16 - Imperia
Progettista impianto elettrico ed illuminazione:
P.I. Claudio Garibbo - Via Argine Sinistro, 100 - Imperia
Progettista prevenzione incendi: Ing. Lorenzo Grassano
Via Alfieri, 15 - Imperia; Arch. Paola Parodi
Direttore dei lavori: Arch. Paola Parodi
IMPRESE ESECUTRICI
Opere edili: CO.T.IM Srl - Piazza Magnolie, 20
San Bartolomeo al Mare (IM)
Impianto elettrico: G.P.G. Impianti elettrici Srl
Via Argine Sinistro,100 - Imperia
Impianto termico ed idro sanitario: Merlo Beniamino
Via Passaggia, 30 bis - Diano Castello (IM)
Impianto condizionamento: Ferrari impianti Snc
Via Villa, 25 - Fraz Gavenola - Borghetto d’Arroscia (IM)
Serramenti e materiali lapidei: Ausonio Srl
Via Lucifredi,32 - Borghetto d’Arroscia (IM)
Opere in ferro: Steria Giovanni - Via Filzi 17/1
Diano Marina (IM)
47
1 IM_17
Casa unifamiliare
Arma di Taggia (IM)
Anno di realizzazione: 2010
L
a villa, situata su un promontorio prospiciente il mare di Arma di Taggia, si
confronta con uno scorcio di costa
ligure caratterizzato da immobili con tetti
a falde allineati sul lungo mare ed una più
diffusa ed eterogenea urbanizzazione che
si inserisce nella macchia mediterranea. La
residenza, riferendosi agli elementi peculiari della tradizione rurale, ne ripropone il
tipico sviluppo volumetrico con copertura
a falde, reinterpretandolo ed adeguandolo
a linee più essenziali.
La privilegiata posizione panoramica è stata
determinante nella definizione degli spazi
residenziali, qualificati dal costante dialogo
tra interno e esterno. Le regolari finestre del
fronte mare si aprono con ampie vedute sul
paesaggio e l’intero progetto è caratterizzato proprio dalla presenza di suggestive
visuali che si delineano tra i volumi costruiti. Atteggiamento progettuale che è dichiarato e riconoscibile sin dall’ingresso: dalla
soglia del cancello pedonale è possibile
infatti traguardare fino al mare, seguendo
una visuale che supera la porta di ingresso
in vetro, il soggiorno, l’ampia finestra ed il
parapetto in vetro del terrazzo. Anche la
piccola vasca posta nel giardino è stata
progettata per riallacciare un contatto visivo con l’ambiente, con il mare, più che per
assolvere alla funzione di piscina, creando
così una vera e propria continuità tra gli elementi del progetto e quelli naturali.
La conformazione del terreno naturale ha
rappresentato un elemento importante
per l’articolazione volumetrica del progetto: l’esistente salto di quota, segnato da
una muratura in pietra, è stato rispettato
ed è stato fondamentale nella definizione
48
del margine del costruito. Le fasce in pietra sono un elemento caratterizzante del
territorio ligure e questa preesistenza è
stata, per il progetto, un elemento di arricchimento che ha definito non solo il limite
degli spazi abitativi, ma anche l’elemento
che, risvoltando alle estremità, accoglie le
strette scale di collegamento tra i livelli e
marca i confini del lotto. Davanti a questa
muratura il porticato intonacato del piano
seminterrato l’abbraccia disegnando una
sorta di loggiato da cui emerge il volume
della residenza.
L’ingresso alla villa, posto sul lato est
dell’edificio, è il punto focale di un percorso visuale che conduce verso il mare. Gli
spazi residenziali si articolano poi su tre
piani e sono contraddistinti da una notevole fluidità dovuta agli ampi locali ed alla
particolare collocazione della scala che
permette di accedere ai diversi livelli senza ulteriori zone di distribuzione. La scala,
pur non occupando una posizione centrale,
rappresenta un importante elemento che
caratterizza tutti i piani, è un “veicolo di
luce”, vuoto architettonico che convoglia e
distribuisce la luce proveniente dalla grande finestra posta sul fronte di ingresso fino
al piano interrato.
Particolare attenzione è stata posta inoltre al tema del contenimento dei consumi
energetici dell’edificio controllando le dispersione termiche mediante un efficiente sistema di coibentazione e dotando la
villa di un impianto fotovoltaico che copre
il 70% del fabbisogno energetico complessivo alimentando sia l’impianto elettrico
generale che la pompa di calore connessa
al sistema di pannelli radianti a pavimento.
Capogruppo: Arch. Marco Calvi
Progettisti: Amoretti Calvi Associati
Collaboratori: Arch. Emanuela Crispiatico,
Geom. Stefano Bonillo, Ing. Stefano Petrò
Titolo dell’opera: Casa unifamiliare
Categoria: Nuove costruzioni
Ubicazione: Arma di Taggia (IM)
Anno di realizzazione: 2010
Committenza: Privato
Progettista strutturale: Ing. Marco Ruzzone
Progettista impianto termico, condizionamento
ed idrico sanitario: Arch. Marco Calvi
Progettista impianto elettrico ed illuminazione:
Arch. Marco Calvi
Direttore dei lavori: Arch. Marco Calvi
Arch. Emanuela Crispiatico
Direttore dei lavori strutturali: Ing. Marco Bruzzone
IMPRESE ESECUTRICI
Opere edili: CO.BAR - Geom. Antonio Boeri
Arma di Taggia (IM)
Serramenti: Tecnicall - Arma di Taggia (IM)
Impianto Elettrico: Elettro Edil - Arma di Taggia (IM)
Impianto termico, condizionamento, sanitario:
Massimiliano Nepita - Arma di Taggia (IM)
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1 IM_18
Struttura di ricovero
per animali
Bussana - Sanremo (IM)
Anno di realizzazione: 2004-2012
I
l progetto in questione prevede la realizzazione di una struttura di ricovero
per animali, ai sensi della L.R. 23 del
22/03/2000 “Tutela degli animali di affezione e prevenzione del randagismo”. Il
rispetto della normativa suddetta è stato quindi un requisito indispensabile sia
per l’approvazione che per l’esecuzione
del progetto di cui si tratta.
Il lotto interessato dall’intervento è
costituito da mappali contigui per una
superficie complessiva di 8.120 mq siti
nella frazione di Bussana del comune di
Sanremo.
Dal punto di vista urbanistico è collocato in zona agricola mentre è classificata
dal P.T.C.P. quale IS-MA. L’area ricade
altresì in zona soggetta a vincolo paesaggistico.
Poiché la Legge Regionale Ligure ha
ritenuto che le strutture di ricovero di
animali debbano essere assimilabili agli
impianti di lavorazioni insalubri e quindi
isolati nelle campagne e tenuti lontano
dalle abitazioni l’area in questione è
stata prescelta in quanto corrisponde
a dette caratteristiche poiché scarsamente abitata ed anche abbandonata
dal punto di vista delle coltivazioni. La
clinometria è apprezzabile, senza costituire un impedimento alla realizzazione,
mentre l’esposizione è verso meridione
e quindi ottimale per usufruire del sole
invernale.
Sono previsti due edifici in muratura,
costruiti in modo tradizionale nel rispetto della tipologia rurale, con muri
intonacati o rivestiti in pietra, persiane
e tetti in tegole marsigliesi. Nel primo,
50
al piano terra sono collocati i servizi
principali del canile cioè le funzioni amministrative e mediche (uffici - servizi
igienici e spogliatoi per il personale - locale per interventi veterinari) mentre al
piano primo trova collocazione la residenza del custode. Nel secondo al piano
terra vi sono le funzioni accessorie al
ricovero animali (locale per deposito e
preparazione alimenti - magazzino per
detergenti, disinfettanti ed attrezzature
varie, locale per lavaggio e asciugatura
degli animali) mentre al piano primo vi
è un locale per il ricovero di altri animali
diversi da cani e gatti.
Le unità di ricovero per cani e gatti si
prevedono invece realizzate in struttura
metallica con pannelli divisori rivestiti
per ottimizzare l’efficienza nella pulizia
e manutenzione. I tetti sono previsti comunque in tegole marsigliesi.
Il progetto cerca di migliorare dal punto
di vista ambientale la situazione in essere: le unità di ricovero sono strutturate
in moduli a schiera, frazionati in blocchi,
in modo da adagiarli il più possibile al
terreno esistente, in modo da evitare
grandi sbancamenti e inserendoli nel
verde della vegetazione di nuova piantumazione.
È previsto il ricovero fino ad un massimo di 123 cani in box di superficie
4,00x2,00 ciascuno con relativa area
esterna minima di 16 m², atti ad ospitare sino a 2 cani ciascuno. L’unità definita
“gattile” è costituita da un blocco a se
stante, realizzato sul modello del “canile”, diviso in reparti e con aree scoperte
completamente recintate anche a soffitto al fine di evitare la fuga degli animali. È prevista un’area parco recintata
di 2.251,81 m².
La realizzazione degli impianti connessi
alla struttura è risultata piuttosto complessa in quanto la zona è priva di urbanizzazioni. Per quanto riguarda lo smaltimento delle acque nere l’impianto
risulta composto da 3 impianti separati,
di cui due omologhi, tutti confluenti in
un unico polmone di espansione prima
dell’emissione in una fognatura di nuova realizzazione, per circa 1,5 Km, fino
al raggiungimento della condotta comunale.
Lo smaltimento delle acque meteoriche
avviene invece attraverso il convogliamento delle stesse in alveo di un rio posto al fondo del versante.
Capogruppo/Progettista: Arch. Angelica Corradi
Titolo dell’opera: Struttura di ricovero per animali
ai sensi della L.R. 23 del 22.03.2000 - Liguria
Categoria: Nuove Costruzioni
Ubicazione: Comune di Sanremo,
frazione di Bussana (IM)
Anno di realizzazione: maggio 2004 - marzo 2012
Committenza: Sig. Micolucci Bruno - Sanremo (IM)
Progettista strutturale: Ing. Roberto Ferrando
Bordighera (IM)
Progettista impianto termico: Ing. Fabrizio Lucarelli
Taggia (IM)
Progettista impianto elettrico ed illuminazione:
Ing. Luca Lombardo - Ventimiglia (IM)
Progettista acustico: Ing. Gianni Stretti - Genova,
Ing. Mauro Ausonio - Sanremo (IM)
Direttore dei lavori: Arch. Angelica Corradi
Sanremo (IM)
IMPRESE ESECUTRICI
Opere edili: Edil Botta H.M. Srl - San Lorenzo
al Mare (IM)
Movimento terra: Marco De Matteis - Taggia (IM)
Impianto termico: Roberto Brambini - Ceriana (IM)
Impianto elettrico: Roberto Michelotti - Sanremo
(IM)
Opere in ferro: F.lli Grosso Alfredo e Gian Renzo Snc
Margarita (CN)
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1 IM_19
Residenza L’Aurora
a Vallebona
Vallebona (IM)
Anno di realizzazione: 2008-2011
L
a residenza L’Aurora è collocata 200
m a sud di Vallebona, antico borgo
originario del XII secolo, immerso nel
verde della campagna circostante e caratterizzato da case in pietra, “carrugi”, archi,
contrafforti e tutti quegli elementi costruttivi tipici dell’entroterra della Liguria di ponente.
L’edificazione immediatamente circostante presenta affacci principali a sud-est e
allineamento prevalente lungo le direttrici
date dalle curve di livello e dalle strade esistenti ma, a differenza del centro storico,
in quest’area il tessuto edilizio risulta poco
omogeneo in quanto costituito da singoli
interventi residenziali con caratteri architettonici non compatibili con la tradizione
costruttiva locale.
Il contesto naturale è costituito da un versante collinare prevalentemente sistemato
a terrazzamenti con muri in pietra, coltivazioni a cielo aperto, alberi di ulivo e palme.
L’idea primaria del progetto è stata quella
di ricercare un armonico inserimento nel
contesto territoriale.
Il volume edificabile è distribuito in quattro
corpi di fabbrica di medie o piccole dimensioni, collegati tra di loro da scale esterne,
ballatoi e pensiline. Le superfici e le altezze dei singoli edifici realizzati restano così
inferiori a quelle dei fabbricati circostanti
e risulta ridotto l’impatto dimensionale
dell’intervento.
Ai due corpi centrali di tre piani fuori terra
con copertura a falde, sono affiancati due
corpi laterali più bassi (due piani fuori terra) con copertura piana e giardini pensili,
su una disposizione planimetrica che si
sviluppa su un linea curva consentendo di
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ottimizzare l’esposizione dei fronti loggiati,
lasciando comunque ampie superfici sistemate a verde su tutto il perimetro dell’area.
Questa disposizione planimetrica ha consentito anche di realizzare un’autorimessa di due piani interrati quasi interamente
compresi sotto il sedime dei fabbricati, con
corsia di manovra centrale e garages late-
rali, regolare assetto strutturale e ridotta
superficie impermeabilizzata a vantaggio
delle aree verdi.
Particolare cura è stata riservata al disegno
dei giardini, delle aree verdi e dei percorsi
pedonali. Sul lato nord-ovest sono stati posizionati i sentieri di accesso alle residenze
in continuità con la scalinata che collegava
l’area al centro storico di Vallebona, percorso che è stato accuratamente sistemato con pavimentazioni e muretti in pietra,
ringhiere ondulate in ferro e un sistema di
piccoli giardini pensili laterali con vegetazione mediterranea. Tutti gli ulivi secolari e
le palme preesistenti sul lotto d’intervento
sono stati mantenuti.
La particolare disposizione planimetrica
definisce due tipi di spazio aperto che si
rispecchiano anche sui prospetti e sull’assetto distributivo degli edifici: sul lato nordovest si ha uno spazio introverso e riservato, su cui affaccia la zona notte tramite
finestre dalle dimensioni ridotte e tipologicamente simili alle finestre dell’architettura tradizionale locale con il sistema di scuri
a “gelosia”; sul lato sud-est invece, quello
che guarda il mare e la vallata antistante, si
ha una spazialità aperta verso il paesaggio,
con le logge e le grandi vetrate della zona
giorno che affacciano sul panorama alla ricerca della luce e definiscono un modo di
abitare in simbiosi con la natura e il paesaggio circostante, quasi annullando il confine tra interno ed esterno.
Il collegamento tra queste due spazialità
avviene attraverso i percorsi compresi tra
i quattro corpi di fabbrica, medium spaziale tra i giardini raccolti sul versante nordovest e l’ampia vocazione panoramica sul
fronte sud-est.
I passaggi, i ballatoi e i corpi scala sono così
stati dimensionati sulla scala dei carrugi e
dei porticati del centro storico, schiacciati tra i muri laterali interamente rivestiti in
pietra: una compressione e successiva decompressione dello spazio tipica dell’abitare rurale del ponente ligure. Il paese di
Sasso e la vallata antistante rimangono
incorniciati tra i muri in pietra dei fabbricati
come cartoline di un panorama che successivamente si rivela a chi attraversa questi passaggi e si affaccia sul fronte sud-est.
L’inserimento paesaggistico e naturalistico
è caratterizzato anche dal disegno degli
elementi di copertura che definiscono il
modo in cui gli edifici “toccano” il cielo. Le
mensole di gronda in ardesia, le pergole in
metallo sui tetti a terrazza e le coperture
in vetro dei vani scala sono elementi esili,
leggeri e trasparenti, contrapposti alla matericità delle murature, e danno luogo ad
una progressiva smaterializzazione degli
edifici che sfuma il confine tra “architettura
e cielo”.
Anche la scelta cromatica e dei materiali
è stata effettuata in funzione di un inserimento quanto più discreto possibile nel
contesto paesaggistico. Ampie porzioni
dei prospetti sono rivestite in pietra locale mentre le parti in aggetto e gli sfondati
sono intonacati con tinte dai toni neutri. Gli
infissi sono verde salvia, tutta la lattoneria
in rame, i tetti in laterizio (tegole marsigliesi), le pavimentazioni esterne e i davanzali
in ardesia.
L’intervento si integra nel contesto risultando poco impattante per forme, colori e
materiali e tutti i particolari costruttivi derivano da una rilettura dei caratteri tipologici
e dei sistemi costruttivi appartenenti alla
tradizione locale.
Altro tema importante dell’intervento è la
capacità di coniugare le esigenze compositive dell’architettura con la ricerca del
massimo comfort abitativo, del risparmio
energetico e più in generale del rispetto dei
canoni dell’edilizia eco-sostenibile ossia il
raggiungimento di una elevata prestazione
energetica mantenendo la libertà espressiva e formale dell’architettura. Il concept
energetico, bastato sull’attenta progettazione dell’involucro, isolato perfettamente
e privo di ponti termici, ha massimizzato la
prestazione in regime invernale ed estivo,
permettendo di avere una impiantistica
semplice e convenzionale. La combinazione dell’isolamento a cappotto con il rivestimento in pietra da taglio vera, spessa 8 cm,
atta ad aumentare la massa e lo sfasamento termico, è caratteristica peculiare degli
edifici. L’obiettivo di quattro classi A, con
fabbisogni di energia primaria da 12 a 22
kWh/mq anno, è stato ottenuto attraverso
un percorso multidisciplinare tra progetto
ed ingegnerizzazione dei dettagli e della
scelta attenta di materiali efficienti come
gli isolanti (anche sottovuoto), serramenti
in legno ad elevate prestazioni (Uw medio
di 1,7 W/mqK) e sistemi di attenuazione dei
ponti termici come tagli termici strutturali e
soluzioni di isolamento geometrico ad hoc
con verifica agli elementi finiti.
Capogruppo: Arch. Aldo Panetta
Progettisti: studiomeno1- Arch. Aldo Panetta e
Arch. Alessandro Liotta, Geom. Mirco Guglielmi
Collaboratore: Geom. Marco Rondelli
Titolo dell’opera: Residenza L’Aurora a Vallebona
Categoria: Nuove costruzioni
Ubicazione: Vallebona (IM)
Anno di realizzazione: 2008-2011
Committenza: L’Aurora Srl, Bordighera (IM)
Capogruppo: Arch. Aldo Panetta
Progettista strutturale: Ing. Marco Lenzi
Ventimiglia (IM)
Progettista impianto termico, condizionamento
ed idrico sanitario: Ing. Fabio Gramagna
Bordighera (IM)
Progettista isolamento termico involucro:
Arch. Alberto Sasso - Torino
Progettista prevenzione incendi:
Ing. Fabio Gramagna, Bordighera (IM)
Progettista del verde: Arch. Giacomo Pallanca
Bordighera (IM)
Direttore dei lavori: Geom. Mirco Guglielmi,
Arch. Aldo Panetta e Arch. Alessandro Liotta
IMPRESE ESECUTRICI
Impresa esecutrice: L’Aurora Srl - Bordighera (IM)
Opere di scavo: Tesorini Srl - Camporosso (IM)
Opere strutturali e di murature:
Futura 3 Costruzioni Srl - Bordighera (IM)
Impianti idraulici: Tecnos Srl - Bordighera (IM)
Impianti elettrici: Elettrobordighera Snc - Vallebona (IM)
Serramenti: Fa-Sol di Gazzoni Luigi & Figli, Soldano (IM)
Opere metalliche: F.G. Snc - Sanremo (IM)
Opere di decorazione: Aime Giuseppe
Bordighera (IM)
Realizzazione del verde: Vagnetti Franco
Bordighera (IM)
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