Mercoledì 12/08/2015 52 Direttore Responsabile Diffusione Testata Giorgio Mulè 265.365 Negli anni Trenta era La Perla dell'Est o La Parigi d'Oriente. oggi Shanghai è una delle città più cosmopolite e dinamiche del mondo, la New York del futuro. Cuore finanziario e imprenditoriale della Repubblica popolare, Shanghai è anche la città cinese dove gli occidentali si ambientano più facilmente. La metropoli spaventa per le dimensioni ed è spesso congestionata e caotica, ma l'Expo 2010 ha contribuito a migliorare traffico e logistica. Da quando il governo ha scelto di modernizzare l'economia puntando su hitech e innovazione, la metropoli attira talenti da tutto il mondo. Dopo gli imprenditori e i dirigenti spediti qui dalle multinazionali, la nuova ondata d'immigrazione italiana di alto livello è fatta di insegnanti, sono almeno 40 i nostri professori universitari, in media molto giovani, che insegnano nei diversi atenei di Shanghai, grazie soprattutto agli accordi tra il Politecnico di Milano e l'Università Tongji, etra Bocconi e Luiss e l'Università Fudan. Il fisco applicato agli stranieri è complesso, ma leggero, come indicatore, si può calcolare che su uno stipendio medio da espatriato oscillante tra i 1.200 e i 4.300 euro se ne pagano circa 130 di tasse. Finanza, marketing, web, logistica, ___________Istruzione, servizi Settori più richiesti 740 euro Affitto medio Tasso di disoccupazione 4,2% IO mila Italiani residenti 21,7 milioni Abitanti di Shanghai SHANGHAI COPERTINA SHANGHAI Abitanti di Shanghai 21,7 milioni Italiani residenti IO mila Tasso di disoccupazione 4,2% Affitto medio 740 euro Settori più richiesti Finanza, marketing, web, logistica, ___________Istruzione, servizi Negli anni Trenta era La Perla dell'Est o La Parigi d'Oriente. oggi Shanghai è una delle città più cosmopolite e dinamiche del mondo, la New York del futuro. Cuore finanziario e imprenditoriale della Repubblica popolare, Shanghai è anche la città cinese dove gli occidentali si ambientano più facilmente. La metropoli spaventa per le dimensioni ed è spesso congestionata e caotica, ma l'Expo 2010 ha contribuito a migliorare traffico e logistica. Da quando il governo ha scelto di modernizzare l'economia puntando su hitech e innovazione, la metropoli attira talenti da tutto il mondo. Dopo gli imprenditori e i dirigenti spediti qui dalle multinazionali, la nuova ondata d'immigrazione italiana di alto livello è fatta di insegnanti, sono almeno 40 i nostri professori universitari, in media molto giovani, che insegnano nei diversi atenei di Shanghai, grazie soprattutto agli accordi tra il Politecnico di Milano e l'Università Tongji, etra Bocconi e Luiss e l'Università Fudan. Il fisco applicato agli stranieri è complesso, ma leggero, come indicatore, si può calcolare che su uno stipendio medio da espatriato oscillante tra i 1.200 e i 4.300 euro se ne pagano circa 130 di tasse. La testimonianza Donato Mallo Marrone, 38 anm, fondatore di DuoMeng. «Sono avvocato e per quattro anni ho lavorato in un grande studio italiano in Cina. Poi ho deciso di fondare la mia società, la DuoMeng (Raggiungi i tuoi sogni in cinese, ndr), che fa consulenza e organizza eventi. Tra tutte le mie attività, la più avviata è il bar Donatello, nato dalla mia passione per succhi e centrifughe. Il modo più facile per mettersi in proprio in Cina è aprire una Wfoe, una società a partecipazione interamente straniera: ci vogliono dai due ai sei mesi, ma la burocrazia di Shanghai è efficiente. La Cina è come una montagna ripida, la salita è difficile, è complicato partire e consolidarsi, ma una volta in vetta la discesa regala più soddisfazioni che altrove. A un italiano non consiglio più il settore dei servizi, ma l'éducation e il lifestyle». SHANGHAI Abitanti di Shanghai 21,7 milioni Italiani residenti IO mila Tasso di disoccupazione 4,2% Affitto medio 740 euro Settori più richiesti Finanza, marketing, web, logistica, ___________Istruzione, servizi Negli anni Trenta era La Perla dell'Est o La Parigi d'Oriente. oggi Shanghai è una delle città più cosmopolite e dinamiche del mondo, la New York del futuro. Cuore finanziario e imprenditoriale della Repubblica popolare, Shanghai è anche la città cinese dove gli occidentali si ambientano più facilmente. La metropoli spaventa per le dimensioni ed è spesso congestionata e caotica, ma l'Expo 2010 ha contribuito a migliorare traffico e logistica. Da quando il governo ha scelto di modernizzare l'economia puntando su hitech e innovazione, la metropoli attira talenti da tutto il mondo. Dopo gli imprenditori e i dirigenti sp Pro dit T Economia ancora in crescita e molto attratta dal made in Italy. Contesto multiculturale e servizi all'altezza di quelli occidentali. Burocrazia relativamente semplice rispetto ad altre città cinesi. qui dalle multinazionali, la nuova ondata d'immigrazione italiana di alto livello è fatta di insegnanti, sono almeno 40 i nostri professori universitari, in media molto giovani, che insegnano nei di Contro ersi a Inquinamento alle stelle. Lingua complicata Costo della vita in aumento. enei di Shanghai, grazie soprattutto agli accordi tra il Politecnico di Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Estratto da pag. Economia Pag. 1 Mercoledì 12/08/2015 52 Direttore Responsabile Diffusione Testata Giorgio Mulè 265.365 information technology, biotech, turismo C'è chi lo chiama fattore «S». O meglio. 4 volte «S». Sta per. sun, see, sand &sex. È lo stereotipo che per anni ha caratterizzato Miami. A sorpresa, la città sta diventando anche una delle principali mete statunitensi per attrattività economica. Con il mercato immobiliare che marcia a pieno regime dopo il crollo del triennio 2008-2010, oggi le quotazioni sono tornate ai livelli pre-cnsi. Il tasso di disoccupazione è quasi dimezzato dall'11,1 per cento del 2010, l'anno più buio, e il Pil 2014 in Florida ha registrato un salto del 2,7 per cento, in accelerazione rispetto al 2,2 della media Usa. «La crisi è alla spalle» dice il governatore Rick Scott, cui si devono anche una serie di misure prò-business, una tassazione sugli utili aziendali al 5,5 per cento, esentasse fino a 50 mila dollari (negli Stati Uniti solo il Texas e il South Carolina riescono a fare meglio, con l'I e il 5). «Anche l'assenza dell'imposta di Stato sui redditi delle persone fisiche non è male» aggiunge Fernando Napolitano, numero uno di Italia Business investment initiative. Che di Miami dice. «È il crocevia degli interscambi con il Sud America e un'ottima base logistica per chi vuole operare in entrambi i continenti». La qualità di vita è elevata, e costo della vita non è altissimo, fatta 100 la media americana, secondo la Tax foundation vivere a Miami costa 109, a Manhattan 225,6. I settori in sviluppo? Oltre a turismo, retail, costruzioni e trasporti, si stanno affermando sempre di più l'elettronica, l'Ict, l'aeronautica, il nautico, il biotech e il biomedicale. La testimonianza Massintilia.no Bruni, 36 anm, fondatore di Miami personal training. «Non tornerei in Italia per nulla al mondo». Da Trento, nell'agosto 2008 ha fatto le valigie per Miami. In tasca una laurea in Scienze motorie a Verona, ha tentato la strada delle palestre. «Ma il lavoro era sottopagato e di bassa qualità» dice. Alla fine si è messo in proprio lanciando Miami personal training: «Ho iniziato da solo, ora siamo in sei. Offriamo molti servizi, tra cui la consegna a domicilio dei pasti previsti dalle diete fatte da noi su misura per ogni utente». Tra i clienti di Bruni: l'imprenditore Venanzio Ciampa (The Promotion factory), la designer di scarpe Claudia Ciuti, Sonia Trussardi, sportivi professionisti tra cui la triatleta Kimberly Katover. «La difficoltà più grande? Il visto» dice Bruni. «Ma lavorando sodo qui puoi raggiungere qualsiasi obiettivo». 12 agosto 2015 | Panorama 53 La testimonianza Massintilia.no Bruni, 36 anm, fondatore di Miami personal training. «Non tornerei in Italia per nulla al mondo». Da Trento, nell'agosto 2008 ha fatto le valigie per Miami. In tasca una laurea in Scienze motorie a Verona, ha tentato la strada delle palestre. «Ma il lavoro era sottopagato e di bassa qualità» dice. Alla fine si è messo in proprio lanciando Miami personal training: «Ho iniziato da solo, ora siamo in sei. Offriamo molti servizi, tra cui la consegna a domicilio dei pasti previsti dalle diete fatte da noi su misura per ogni utente». Tra i clienti di Bruni: l'imprenditore Venanzio Ciampa (The Promotion factory), la designer di scarpe Claudia Ciuti, Sonia Trussardi, sportivi professionisti tra cui la triatleta Kimberly Katover. «La difficoltà più grande? Il visto» dice Bruni. «Ma lavorando sodo qui puoi raggiungere qualsiasi obiettivo». 12 agosto 2015 | Panorama 53 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Estratto da pag. Economia Pag. 2 Mercoledì 12/08/2015 52 Direttore Responsabile Diffusione Testata Giorgio Mulè 265.365 La «nuova Berlino». Cosi il settimanale Der Spiegel ha definito Lipsia. Come tutto l'ex blocco orientale, la città vive l'onda lunga della rinascita successiva alla Seconda guerra mondiale. Dopo la caduta del Muro, che proprio qui cominciò il suo sgretolamento con le manifestazioni pacifiche dell'ottobre 1989, 20 mila cittadini emigrarono a Ovest in cerca di una vita migliore. L'emorragia si è fermata negli ultimi anni. I tanti locali e appartamenti sfitti, e un costo della vita più basso che a Ovest, oggi fanno di Lipsia una delle mete preferite da studenti, artisti e piccoli imprenditori. Fiore all'occhiello della città è l'università, tra le più antiche d'Europa. L'aeroporto ha poche tratte internazionali (Berlino è vicina), ma è uno dei più moderni della Germania, tanto che nel 2003 si pensò di ospitare qui le Olimpiadi 2012 (poi andate a Londra). A Lipsia sono tornate a investire le grandi aziende tedesche, da Bmw a Deutsche Post. Nel 2014 la Porsche ha inaugurato qui un nuovo stabilimento. Automotive, servizi scientifici e tecnici, hi-tech, finanza, assicurazioni Settori più richiesti 490 euro Affitto medio Tasso di disoccupazione 11,5% 1.120 Italiani residenti 526 mila Abitanti di Lipsia LIPSIAp COPERTINA LIPSIAp Abitanti di Lipsia 526 mila Italiani residenti 1.120 Tasso di disoccupazione 11,5% Affitto medio 490 euro Settori più richiesti Automotive, servizi scientifici e tecnici, hi-tech, finanza, assicurazioni La «nuova Berlino». Cosi il settimanale Der Spiegel ha definito Lipsia. Come tutto l'ex blocco orientale, la città vive l'onda lunga della rinascita successiva alla Seconda guerra mondiale. Dopo la caduta del Muro, che proprio qui cominciò il suo sgretolamento con le manifestazioni pacifiche dell'ottobre 1989, 20 mila cittadini emigrarono a Ovest in cerca di una vita migliore. L'emorragia si è fermata negli ultimi anni. I tanti locali e appartamenti sfitti, e un costo della vita più basso che a Ovest, oggi fanno di Lipsia una delle mete preferite da studenti, artisti e piccoli imprenditori. Fiore all'occhiello della città è l'università, tra le più antiche d'Europa. L'aeroporto ha poche tratte internazionali (Berlino è vicina), ma è uno dei più moderni della Germania, tanto che nel 2003 si pensò di ospitare qui le Olimpiadi 2012 (poi andate a Londra). A Lipsia sono tornate a investire le grandi aziende tedesche, da Bmw a Deutsche Post. Nel 2014 la Porsche ha inaugurato qui un nuovo stabilimento. La testimonianza Valerio Camardo., 40 anm, mobile product manager di Unister (e-commerce). «A Lipsia si vive bene: è a misura d'uomo, piena di verde, il tasso di criminalità è molto basso e ci sono infinite attività culturali, dalla Fiera del libro al festival di Bach. Sono molti i centri dedicati alla creatività, come la Spinnerei, un'ex fabbrica di tessuti divenuta spazio artistico. Ci si muove in bici e i trasporti pubblici sono ottimi. Le opportunità di lavoro sono in crescita, soprattutto nella chimica e nell'auto, ma si deve conoscere il tedesco. L'integrazione è aiutata da corsi gratuiti di lingua nelle università. Chi cerca lavoro lo trova, ma dev'essere affidabile e volenteroso». LIPSIAp Abitanti di Lipsia 526 mila Italiani residenti 1.120 Tasso di disoccupazione 11,5% Affitto medio 490 euro Settori più richiesti Automotive, servizi scientifici e tecnici, hi-tech, finanza, assicurazioni La «nuova Berlino». Cosi il settimanale Der Spiegel ha definito Lipsia. Come tutto l'ex blocco orientale, la città vive l'onda lunga della rinascita successiva alla Seconda guerra mondiale. Dopo la caduta del Muro, che proprio qui cominciò il suo sgretolamento con le manifestazioni pacifiche dell'ottobre 1989, 20 mila cittadini emigrarono a Ovest in cerca di una vita migliore. L'emorragia si è fermata negli ultimi anni. I tanti locali e appartamenti sfitti, e un cos Settori più richiestiIstituzioni,servizi finanziari, consulenza, università e formazione o della vita più basso che a Ovest, oggi fanno di Lipsia una delle mete preferite da stu È la capitale d'Europa, almeno dal punto di vista amministrativo e non potrebbe essere altrimenti visto che sono più di 30 mila gli abitanti che qui ogni giorno fanno funzionare gli uffici dell'Unione. Eppure l'unità che Bruxelles dovrebbe rappresentare a livello continentale è continuamente messa in discussione se si tratta di politica interna, le due anime del Belgio, quella francese e quella fiamminga, s'incontrano e scontrano in Parlamento, tanto da aver lasciato il Paese senza governo per quasi due anni tra 2012 e 2013. La situazione politica non ha tuttavia intaccato la qualità della vita nella capitale, tra le migliori 15 città dove vivere secondo uno studio della Mercer human resources. Merito del costo della vita, tra i più bassi d'Europa, e agli affitti che restano onesti nonostante il boom della domanda. Altissima l'offerta culturale e dell'intrattenimento. Non devono trarre in inganno i dati sull'alta disoccupazione, perché si concentra fra gli immigrati di prima e seconda generazione, nelle periferie, mentre per i nuovi arrivati la città garantisce un alto numero di bandi di concorso per profili qualificati. enti, artisti e piccoli imprenditori. Fiore all'occhiello della città è l'università, tra le più antiche d'Europa. L'aeroporto ha poche tratte internazionali (Berlino è vicina), ma è uno dei più moderni della Germania, tanto che nel 2003 si pensò di ospitare qui le Olimpiadi 2012 (poi andate a Londra). A Lipsia sono tornate a investire le grandi aziende tedesche, da Bmw a Deutsche Post. Nel 2014 la Porsche ha inaugurato qui un nuovo stabilimento. La testimonianza Valerio Camardo., 40 anm, mobile product manager di Unister (e-commerce). «A Lipsia si vive bene: è a misura d'uomo, piena di verde, il tasso di criminalità è molto basso e ci sono infinite attività culturali, dalla Fiera del libro al festival di Bach. Sono molti i centri dedicati alla creatività, come la Spinnerei, un'ex fabbrica di tessuti divenuta spazio artistico. Ci si muove in bici e i trasporti pubblici sono ottimi. Le opportunità di lavoro sono in crescita, soprattutto nella chimica e nell'auto, ma si deve conoscere il tedesco. L'integrazione è aiutata da corsi gratuiti di lingua nelle università. Chi cerca lavoro lo trova, ma dev'essere affidabile e vol Pro T ntero Comunità di stranieri numerosa. Trasporti pubblici molto efficienti. Alloggi poco cari. o». LIPSIAp Abitanti di Lipsia 526 mila Italiani residenti 1.120 Tasso di disoccu 54 Panorama | 12 agosto 2015 azione 11,5% Affitto medio Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Estratto da pag. Economia Pag. 3 Mercoledì 12/08/2015 52 Direttore Responsabile Diffusione Testata Giorgio Mulè 265.365 Da Varsavia è partita 25 anni fa la rinascita di una nazione che oggi ha una crescita del Pil superiore al 2 per cento, con previsioni del 4 nel 2016. Merito di politiche aggressive e di aiuti dati dall'Unione europa che qui hanno saputo sfruttare al meglio. 67 miliardi tra 2007 e 2013, altri 72 fino al 2020. Se è vero che gli investimenti esteri nell'industria si sono concentrati nel resto della Polonia, Varsavia è comunque il punto di riferimento politico, finanziario e commerciale del Paese. Difficile vivere qui, però, se non si conosce il polacco. Anche se aumentano le aziende straniere che aprono uffici di rappresentanza, attratte dal basso costo del lavoro (aliquotetra 18e32 percento) e dalla domanda di quasi 39 milioni di polacchi. Gli Europei di calcio del 2012 hanno cambiato il volto di Varsavia, spingendo I' ammodernamento delle infrastrutture. Il centro, ricostruito dopo l'invasione nazista e patrimonio Unesco dal 1980, è la zona preferita dagli stranieri che si trasferiscono. Settori più richiesti Affitto medio Tasso di disoccupazione 4,9% Abitanti di Varsavia Italiani residenti VARSAVIA La testimonianza Astrid Carfagnini, 33 anni, assistente all'Università di Mons. «Parlare di Bruxelles oggi significa concentrarsi sulla comunità di stranieri giunti nella sede dell'Unione europea. La città è accogliente; il costo della vita è basso per essere una capitale, anche l'aliquota fiscale può sfiorare il 50 per cento. Per continuare ad attrarre stranieri con alti profili professionali, da qualche anno il Belgio ha però introdotto un'aliquota del 20 che si applica per un tempo limitato ai non residenti che lavorano qui. Gli stranieri che vivono a Bruxelles parlano bene inglese e francese, ma italiani e spagnoli passano il tempo libero soprattutto tra connazionali. I punti di ritrovo sono concentrati attorno al quartiere europeo, a place du Luxemburg. Il più frequentato dagli italiani è La Piola, una libreria-caffè dove ci si trova per l'aperitivo». Contro Contro Criminalità non trascurabile. Costo della vita in forte crescita. Ristorazione non al livello di altre capitali europee. Contro Criminalità non trascurabile. Costo della vita in forte crescita. Ristorazione non al livello di altre capitali e VARSAVIA Abitanti di Varsavia Italiani residenti 1,7 milioni 2.530 uropee. Contro Cr Tasso di disoccupazione 4,9% Affitto medio 700 euro iminalit Settori più richiesti Servizi finanziari, commercio, import/export, hi-tech à non trascurabile. Costo della vita in forte crescit Da Varsavia è partita 25 anni fa la rinascita di una nazione che oggi ha una crescita del Pil superiore al 2 per cento, con previsioni del 4 nel 2016. Merito di politiche aggressive e di aiuti dati dall'Unione europa che qui hanno saputo sfruttare al meglio. 67 miliardi tra 2007 e 2013, altri 72 fino al 2020. Se è vero che gli investimenti esteri nell'industria si sono concentrati nel resto della Polonia, Varsavia è comunque il punto di riferimento politico, finanziario e commerciale del Paese. Difficile vivere qui, però, se non si conosce il polacco. Anche se aumentano le aziende straniere che aprono uffici di rappresentanza, attratte dal basso costo del lavoro (aliquotetra 18e32 percento) e dalla domanda di quasi 39 milioni di polacchi. Gli Europei di calcio del 2012 hanno cambiato il volto di Varsavia, spingendo I' ammodernamento delle infrastrutture. Il centro, ricostruito dopo l'invasione nazista e patrimonio Unesco dal 1980, è la zona preferita dagli stranieri che si trasferiscono. La testimonianza Alessandro Vanzi, 33 anm, direttore della rivista polacca Gazzetta Italia. «Rispetto al resto della Polonia il costo della vita a Varsavia è alto, ma è basso rispetto alle capitali europee. Qui sono molte le multinazionali, ma in poche si parla inglese. Il settore informatico è senza dubbio quello che attira sempre più professionisti qualificati. L'Italia, attraverso gruppi come Fiat, Salini Impregilo o Chicco, investe molto in Polonia, anche se finora non a Varsavia». a. Ristorazione non al livello di altre capitali e VARSAVIA Abitanti di Varsavia Italiani residenti 1,7 milioni 2.530 uropee. Contro Cr Tasso di disoccupazione 4,9% Affitto medio 700 euro iminalit Settori più richiesti Servizi finanziari, commercio, import/export, hi-tech à non trascurabile. Costo della vita in forte crescit Da Varsavia è partita 25 anni fa la rinascita di una nazione che oggi ha una crescita del Pil superiore al 2 per cento, con previsioni del 4 nel 2016. Merito Pro * Economia in forte sviluppo. Investimenti esteri in accelerazione. Costo della vita molto basso. di politiche aggressive e di aiuti dati dall'Unione europa che qui hanno saputo sfruttare al meglio. Contro * Lingua molto difficile. Inquinamento piuttosto elevato. Clima poco piacevole. 67 miliardi tra 2007 e 2013, altri 72 fino al 2020. Se è vero che gli investimenti est 12 agosto 2015 | Panorama 55 ri nell'industria si sono conce Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Estratto da pag. Economia Pag. 4 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Estratto da pag. Mercoledì 12/08/2015 52 Direttore Responsabile Diffusione Testata Giorgio Mulè 265.365 La testimonianza Lorenzo Nuti, 41 anm, architetto, fondatore dello studio Nu architects. «A Melbourne non si arriva per fare fortuna, ma per la qualità della vita e l'eccellente equilibrio tra famiglia e lavoro. Il pallino della camera all'estero mi ha portato prima a Parigi e poi di nuovo in Italia, dove ho lavorato per gli inglesi di Chapman Taylor e gli americani di Cbre. Gestire progetti immobiliari è gratificante, ma l'attività è intensa e Da quattro anni regina dell'indice di vivibilità dell'Economist, Melbourne è la città più dinamica d'Australia. Sanità, istruzione, cultura, ambiente e infrastrutture ai massimi livelli, prospettive di lavoro e camera ottime, servizi e qualità della vita nettamente sopra la media. Per quanto la capitale di turismo, cinema e finanza sia ancora Sydney, apparentemente più viva della ex capitale del Sud, nei parametri economici è Melbourne la metropoli meglio proiettata verso il futuro. L'anno scorso il Pil è cresciuto dell'I,6 per cento (un punto sotto le attese a causa della contrazione del manifatturiero), la disoccupazione è stabile, ma il tasso di occupazione è cresciuto al 2,5, grazie all'espansione di settori nuovi, dalla finanza all'lnformation technology. La popolazione nel 2013 è cresciuta del 17,6 per cento. Melbourne ha il merito di aver saputo bilanciare il rallentamento nei settori di punta storici, edilizia e manifattura, investendo in istruzione, assicurazioni (soprattutto sanitarie), media e servizi. Da sottolineare che mentre le posizioni che richiedono un livello di specializzazione medio-alto sono cresciute del 17 per cento, quelle poco qualificate sono aumentate solo del 4. A Melbourne c'è molto spazio per manager, professionisti e tecnici di vario genere (medicina, finanza e information technology in particolare), mentre operai e impiegati amministrativi si sta nducendo. Grazie agli incentivi del governo e a una politica di «visti qualificati» che copre circa 200 professionalità specifiche, la lenta transizione verso il terziario sta dando i suoi frutti. Media, istruzione, assicurazioni, information technology, finanza, consulenze e servizi Settori più richiesti 900 euro Affitto medio 6,2% Tasso di disoccupazione 327 mila Italiani residenti 4,2 milioni Abitanti di Melbourne COPERTINA Abitanti di Melbourne 4,2 milioni Italiani residenti 327 mila Tasso di disoccupazione 6,2% Affitto medio 900 euro Settori più richiesti Media, istruzione, assicurazioni, information technology, finanza, consulenze e servizi Da quattro anni regina dell'indice di vivibilità dell'Economist, Melbourne è la città più dinamica d'Australia. Sanità, istruzione, cultura, ambiente e infrastrutture ai massimi livelli, prospettive di lavoro e camera ottime, servizi e qualità della vita nettamente sopra la media. Per quanto la capitale di turismo, cinema e finanza sia ancora Sydney, apparentemente più viva della ex capitale del Sud, nei parametri economici è Melbourne la metropoli meglio proiettata verso il futuro. L'anno scorso il Pil è cresciuto dell'I,6 per cento (un punto sotto le attese a causa della contrazione del manifatturiero), la disoccupazione è stabile, ma il tasso di occupazione è cresciuto al 2,5, grazie all'espansione di settori nuovi, dalla finanza all'lnformation technology. La popolazione nel 2013 è cresciuta del 17,6 per cento. Melbourne ha il merito di aver saputo bilanciare il rallentamento nei settori di punta storici, edilizia e manifattura, investendo in istruzione, assicurazioni (soprattutto sanitarie), media e servizi. Da sottolineare che mentre le posizioni che richiedono un livello di specializzazione medio-alto sono cresciute del 17 per cento, quelle poco qualificate sono aumentate solo del 4. A Melbourne c'è molto spazio per manager, professionisti e tecnici di vario genere (medicina, finanza e information technology in particolare), mentre operai e impiegati amministrativi si sta nducendo. Grazie agli incentivi del governo e a una politica di «visti qualificati» che copre circa 200 professionalità specifiche, la lenta transizione verso il terziario sta dando i suoi frutti. La testimonianza Lorenzo Nuti, 41 anm, architetto, fondatore dello studio Nu architects. «A Melbourne non si arriva per fare fortuna, ma per la qualità della vita e l'eccellente equilibrio tra famiglia e lavoro. Il pallino della camera all'estero mi ha portato prima a Parigi e poi di nuovo in Italia, dove ho lavorato per gli inglesi di Chapman Taylor e gli americani di Cbre. Gestire progetti immobiliari è gratificante, ma l'attività è intensa e si disegna poco. Così, per riprendere in mano la matita, sono venuto in Australia: Paese ricco, serio, bel clima. È bastata una vacanza per stabilire i primi contatti, ma sono stati la camera e l'esperienza a fare la differenza in un mercato ancora giovane e ricettivo. Dopo qualche anno di gavetta ho fondato Nu architects. Ora mi godo la mia nuova vita senza traffico, stress e inquinamento, circondato da gente amichevole in un sistema sano e trasparente». Abitanti di Melbourne 4,2 milioni Italiani residenti 327 mila Tasso di disoccupazione 6,2% Affitto medio 900 euro Settori più richiesti Media, istruzione, assicurazioni, information technology, finanza, consulenze e servizi Da quattro anni regina dell'indice di vivibilità dell'Economist, Melbourne è la città più dinamica d'Australia. Sanità, istruzione, cultura, ambiente e infrastrutture ai massimi livelli, prospettive di lavoro e camera ottime Settori più richiestiFinanza, consulenza legale _________e fiscale, architettura, lusso, commercio Hong Kong, ex colonia britannica restituita alla Cina nel 1997, da Pechino mantiene un'indipendenza politica sempre più debole come dimostra la rivolta dell'agosto scorso. Nel 2014, come nei 20 anni precedenti, si è piazzata al primo posto nella classifica delle economie più libere stilata dalla Heritage foundation, è il terzo hub finanziario del globo e viene spesso descritta come la perfetta fusione tra Oriente e Occidente. Con Londra e New York, è una città-mondo, è possibile incontrare culture provenienti da ogni angolo del pianeta. Per aprire una società a Hong Kong è necessaria qualche ora, le complicazioni burocratiche sono quasi zero, i costi minimi e il sistema fiscale è uno dei meno servizi e qualità della vita nettamente sopra la media. Per quanto la capitale di turismo, cinema e finanza sia ancora Sydney, apparentemente più viva della ex capitale del Sud, nei parametri economici è Melbourne la metropoli meglio proiettata verso il futuro. L'anno scorso il Pil è cresciuto dell'I,6 per cento (un punto sotto le attese a causa della contrazione del manifatturiero), la disoccupazione è stabile, ma il tasso di occupazione è cresciuto al 2,5, grazie all'espansione di settori nuovi, dalla finanza all'lnformation technology. La popolazione nel 2013 è cresciuta del 17,6 per cento. Melbourne ha il merito di aver saputo bilanciare il rallentamento nei settori di punta storici, edilizia e manifattura, investendo in istruzione, assicurazioni (soprattutto sanitarie), media e servi HONG KONG i. Da sot 56 Panorama | 12 agosto 2015 olineare che mentre le posizioni Economia Pag. 5 Mercoledì 12/08/2015 52 Direttore Responsabile Diffusione Testata Giorgio Mulè 265.365 *••• ~~ " j-_ •>? &. ^=--^a^-----'^ •tf *••• ~~ " j-_ •>? &. ^=--^a^-----'^ i SS^ftì^ *••• ~~ "fs Pro Burocrazia molto snella. Lavoro con orari brevi e flessibilità per le donne. Ambiente estremamente gradevole. Criminalità 5 quasi inesistente. j-_ •>? &. ^=--^a^-----'^ i SS^ftì^ *••• ~~ "fs Pro Burocrazia molto snella. Lavoro con orari brevi e flessibilità per le donne. Ambiente estremamen Contro i Visto di lavoro non sempre facile da ottenere. Scarsa richiesta di lavori poco qualificati. Isolamento dal resto del mondo. e gradevole. Criminalità 5 quasi inesistente. j-_ •>? &. ^=--^a^-----'^ i SS^ftì^ *••• ~~ "fs Pro Burocrazia molto snella. Lavo .!.•;'.''KI o con orari invasivi al mondo, anche se negli ultimi anni la burocrazia mostra qualche segno di affanno. Il costo della vita è uno dei più alti del mondo e le differenze tra ricchi e poveri si fanno sempre più marcate. La comunità italiana è attiva in tutti i settori, dalla moda alla ristorazione, dall'ingegneria, all'architettura e al design. Tra le città asiatiche è di sicuro quella che pone meno problemi di adattamento, l'inglese è la lingua madre, parlata ovunque. Hong Kong sta cercando di imporsi anche come incubatrice di nuove tecnologie. L'alto tasso di mihardari residenti la rende il luogo ideale per tentare nuovi esperimenti nel campo del lusso e dell'arte. brevi e flessibilità per le donne. Ambiente estremamen Contro i Visto di lavoro non sempre facile da ottenere. Scarsa richiesta di lavori poco qualificati. Isolamento dal resto del mondo. e gradevole. Criminalità 5 quasi inesistente. j-_ •>? &. ^=--^a^-----'^ i SS^ftì^ *••• ~~ "fs Pro Burocrazia molto snella. Lavo .!.•;'.''KI o con orari invasivi al mondo, anche se negli ultimi anni la burocrazia mostra qualche segno di affanno. Il costo della vita è uno dei più alti del mondo e le differenze tra ricchi e poveri si fanno sempre più marcate. La comunità italiana è attiva in tutti i settori, dalla moda alla ristorazione, dall'ingegneria, all'architett La testimonianza Elisabetta Bazzini, 35 anm, fashion merchandiser. «Sono sempre stata innamorata dell'Asia e, dopo aver vissuto e lavorato in Cina, nel 2010 ho ricevuto un'offerta da Hong Kong. Non ho potuto rifiutare: i maggiori clienti nella moda, ormai, provengono dall'Asia e il mio lavoro qui è addirittura più facile, perché posso assistere all'evoluzione dei consumatori. Il mercato del lavoro in città è molto competitivo, ma è anche meritocratico: va avanti chi davvero produce risultati. Consiglierei di tentare la carriera a Hong Kong a giovani motivati e con una buona esperienza professionale. Bisogna essere pronti a lavorare a ritmi serrati, perché questo mercato non fa sconti. Le figure più ricercate sono nella moda, nella finanza e nella logistica. Il food & beverage è molto competitivo ma anche saturo: ho visto tanti ristoranti aprire e chiudere... La vita a Hong Kong è eccitante, intensa, ma sicura. La città non dorme mai, è caotica, ma anche viva e multiculturale». • ID RIPRODUZIONE RISERVATA 12 agosto 2015 | Panorama 57 ra e al design. Tra le città asiatiche è di sicuro quella che pone meno problemi di adattamento, l'inglese è la lingua madre, parlata ovunque. Hong Kong sta cercando di imporsi anche come incubatrice di nuove tecnologie. L'alto tasso di mihardari residenti la rende il luogo ideale per tentare nuovi esperimenti nel campo del lusso e dell'arte. brevi e flessibilità per le donne. Ambiente estremamen Contro i Visto di lavoro non sempre facile da ottenere. Scarsa richiesta di lavori poco qualificati. Isolamento dal resto del mondo. e gradevole. Criminalità 5 quasi inesistente. j-_ •>? &. ^=--^a^-----'^ i SS^ftì^ *••• ~~ "fs Pro Burocrazia molto snella. Lavo .!.•;'.''KI o con orari invasivi al mondo, anche se negli ultimi anni la burocrazia mostra qualche segno di affanno. Il costo della vita è uno dei più alti del mondo e le differenze tra ricchi e poveri si fanno sempre più marcate. La comunità italiana è attiva in tutti i settori, dalla moda alla ristorazione, dall'ingegneria, all'architett La testimonianza Elisabetta Bazzini, 35 anm, f Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Estratto da pag. Economia Pag. 6