CAPITOLO 3
Scale di riconoscimento fenologico
E. Bernati, L. Botarelli, G. Nieddu, A. Pasquini, C. Sirca, D. Tomasi.
3.1 - Generalità sulle scale fenologiche
Per poter procedere ad un rilevamento fenologico si deve inizialmente
valutare, in funzione dei propri obiettivi, quale scala fenologica di riferimento
adottare.
Relativamente a ciascuna specie coltivata esistono una o più scale e,
benché sia possibile mettere ciascuna in relazione con le altre, sovente ci si
trova nella situazione in cui, stadi fenologici descritti in una, non sono presenti
in altre. Ciò accade perché, nel corso del tempo, i diversi autori che hanno
approntato una codifica degli stadi fenologici delle piante lo hanno fatto avendo
presenti finalità diverse: botaniche, agronomiche, applicative in genere,
ciascuna interessata all’identificazione solo di alcuni stadi fenologici delle
piante e non di altri.
Nell’ambito del P.F. “Phenagri” ciò ha comportato una rivisitazione delle
scale fenologiche esistenti e utili per le osservazioni tanto che, in molti casi, ne
sono state create di apposite, indicate con la sigla PFP.
Una scala di efficiente utilizzo, che viene citata nelle descrizioni di tutte le
colture di seguito elencate, è la scala BBCH, di cui si parla diffusamente
nell’appendice 1. E’ una scala centesimale, strutturata per essere impiegata
nella descrizione di qualsiasi pianta monocotiledone o dicotiledone, per la quale
può già esistere oppure no una scala fenologica di riferimento.
Ogni scala fenologica è costituita da un insieme di stadi, ognuno dei quali
descrive un preciso momento di sviluppo di una pianta o di un suo organo.
Un informazione di tipo descrittivo su un determinato stadio fenologico può
contenere un aspetto quantitativo. Ad esempio la scala BBCH definisce la
“piena fioritura” di una pianta di soia quando il 50% dei fiori sul fusto
principale è aperto.
Per descrivere l’andamento dello sviluppo fenologico di un insieme di
piante, ovvero una coltura, oltre alle informazioni descrittive è necessario
disporre anche di dati quantitativi sul numero di individui che si trovano in
quella fase.
L’attribuzione di un determinato stadio fenologico ad un insieme di
individui potrà dipendere da:
• la prevalenza gerarchica degli stadi, ossia tra eventuali diversi stadi
fenologici
concomitanti
nell’ambito
del
campione
oggetto
dell’osservazione, viene considerato solo quello di ultima comparsa;
•
la prevalenza numerica degli individui (viene indicato lo stadio più recente
che interessi oltre il 50% delle unità di osservazione);
• il raggiungimento per l’ultima fenofase di una soglia minima di unità
rilevate: ad es. superiore al 25% della popolazione.
Quando si voglia rappresentare la gradualità dello sviluppo dei singoli
individui all’interno di una coltura è bene che ad ogni rilevamento siano
riportate tutte le fenofasi presenti in campo, accompagnate dalla percentuale di
individui che le presentano (classe di appartenenza).
In questo caso la percentuale può essere stimata soggettivamente, facendo
riferimento a valori percentuali o classi numeriche di appartenenza, oppure
calcolata esattamente, come nel metodo del “limite numerico massimo”
suggerito anche dalla World Meteorological Organization (WMO).
Con questo metodo viene specificato analiticamente il numero di piante che
si trovano nelle diverse fenofasi, permettendo di eliminare la soggettività nella
rilevazione quantitativa, e limitandola alla sola attribuzione dello stadio
fenologico del singolo individuo.
3.2 – Principali scale fenologiche
Vengono di seguito riportate le principali scale fenologiche riguardanti
tutte le colture erbacee ed arboree di cui si è interessato il P.F. “Phenagri”. Sono
inoltre considerate le scale fenologiche di altre colture arboree. Le tabelle
comprendono sempre la scala PFP, adottata durante le rilevazioni previste dal
P.F. “Phenagri”, e la scala BBCH, di cui si è già detto in precedenza. Qualora
esistenti o universalmente riconosciute, sono di volta in volta considerate altre
scale fenologiche di comparazione, indicate con il nome degli autori o delle
organizzazioni che per primi le hanno proposte ed adottate.
Nelle tabelle di comparazione, per la scala SMR, utilizzata dal Servizio
Meteorologico della regione Emilia Romagna, le fasi fenologiche non sono
codificate, ma se presenti sono indicate con una “x”.
L’originalità delle scale non ha sempre permesso una comparazione piena e
completa tra i codici attribuiti alle singole fasi.
Colture Erbacee
3.2.1 - Barbabietola (Beta vulgaris L.)
Fasi
fenologiche
PFP
preemergenza
0
emergenza
1
2 foglie
2
4 foglie
3
6 foglie
4
8 foglie
5
10 foglie
6
12 foglie
7
14 foglie
8
16 foglie
9
oltre 16 foglie
10
copertura % del
⎯
terreno
Dimens. idonea
⎯
alla raccolta
Scale
BBCH
00-08
09
12
14
16
18
19
19
19
19
19
Heathcote
0
1
2
3
⎯
4
⎯
⎯
⎯
5
⎯
31-39
⎯
49
6
Descrizione delle fasi fenologiche
Preemergenza: dalla semina alla emergenza.
Emergenza: si ha quando fuoriescono dal terreno le due foglie cotiledoni.
Due foglie: le foglie che hanno il lembo completamente dispiegato ed
orientamento opposto ai cotiledoni.
Quattro-sedici foglie ed oltre: ogni fase fenologica successiva alla precedente
che si concretizza con la presenza di due nuove foglie con il lembo
completamente dispiegato, in posizione diametralmente opposta alle foglie
precedenti.
Copertura % del terreno: le rosette fogliari coprono progressivamente il
terreno.
Dimensione idonea alla raccolta: il fittone ha raggiunto le dimensioni
commerciali tipiche della varietà.
3.2.2 - Cereali autunno vernini (Triticum aestivum L., Triticum durum L.,
Hordeum vulgare L.)
Fasi
fenologiche
PFP
preemergenza
0
emergenza
1
foglie n. 1-3
2.1-2.3
foglie n. 4-9 e
2.4-2.n
oltre
accestimento
⎯
inizio levata
3
1° nodo
⎯
2° nodo
4
comparsa
⎯
ultima foglia
ultima foglia
⎯
inizio
⎯
botticella
fine botticella
6
inizio
⎯
spigatura
fine spigatura
7
inizio fioritura
8
fine fioritura
9
inizio ingross.
⎯
cariosside
maturazione
10
lattea
maturazione
11
cerosa
maturazione
12
piena
morte pianta
⎯
Scale
KellerFeekes
BBCH
Zadoks
Baggiolini Large
Haun
Roming
00-08
09
11-13
⎯
A
B-D
0
1
⎯
00
0.0
10
⎯
11-13 1.0 – 2.+
⎯
⎯
⎯
14-19
⎯
⎯
14-19 3.+ - 7.+
⎯
21-29
30
31
32
E-G
H
I
J
2-4
5
6
7
21-29
30
31
32
⎯
⎯
⎯
⎯
2
3-5
6
7
37
K
8
37
⎯
8
39
L
9
39
⎯
10
41
M
10
41
8-9
⎯
49
M
10.1
49
10.1
⎯
51
N
10.1
51
10.2
14
59
61
69
O
P
Q
10.5
10.5.1
10.5.4
59
61
69
11.0
11.4
11.6
15
16
⎯
⎯
R
⎯
71
12.1
18
73-77
S
11.1
73-77
13.0
19 - 25
83-87
T-U
11.2
83-87
14.0 –
15.0
26 -27
89
V
11.3
91
⎯⎯
28 - 29
92
W
11.4
92
16.0
30
Descrizione delle fasi fenologiche
Preemergenza: dalla semina alla emergenza.
Emergenza: la prima fogliolina fuoriesce dal terreno; è eretta ed è ancora
chiusa.
Foglia n.1-3 e 4-9 ed oltre: le foglie che hanno la lamina distesa, al centro della
quale compare la parte apicale della foglia successiva. Nella tabella
comparativa la distinzione nei due gruppi “foglie 1-3” e foglie “4 – 9 ed oltre” è
stata introdotta per una migliore corrispondenza fra scale fenologiche riportate.
Accestimento: inizia lo sviluppo dei culmi secondari a partire dalla prima foglia
del culmo principale.
Inizio levata: la pianta, ultimata la fase di accestimento e completata nel
contempo la differenziazione dell'embrione della spiga, inizia l'allungamento
degli internodi e lo sviluppo in altezza. La distanza tra la spighetta ed il piano
basale all’interno del culmo è pari ad 1 cm.
1°nodo: il primo nodo diventa distinguibile al tatto, l'internodo sottostante ha
una lunghezza maggiore di due cm.
2° nodo: il secondo nodo diventa distinguibile al tatto, l'internodo sottostante ha
una lunghezza maggiore di due cm.
Comparsa ultima foglia: la foglia a bandiera è appena visibile ad ancora avvolta
al culmo.
Ultima foglia: la foglia a bandiera è completamente dispiegata ed è appena
visibile la ligula.
Inizio botticella: la lamina della foglia a bandiera si estende verso l’alto.
Fine botticella: la guaina della foglia a bandiera si apre e lascia intravedere la
spiga; nelle varietà aristate emerge la punta delle reste dalla ligula dell’ultima
foglia.
Inizio spigatura: inizia la fuoriuscita della spiga al di sopra della ligula
dell’ultima foglia, si intravedono solo le prime spighette.
Fine spigatura: si ha la completa fuoriuscita della spiga al di sopra della ligula
dell’ultima foglia.
Inizio fioritura: si identifica con la fuoriuscita delle prime antere dalle spighette
a partire dalla parte mediana della spiga.
Fine fioritura: l’antesi è completa e tutte le antere sono fuoriuscite. Le foglie
inferiori e così pure la parte basale del culmo cominciano a virare di colore.
Inizio ingrossamento cariosside: le cariossidi cominciano ad ingrossarsi.
Maturazione lattea: una cariosside prelevata dalla porzione centrale della spiga
può essere facilmente schiacciata comprimendola tra due dita e, alla rottura
dell'epidermide, lascia fuoriuscire un liquido biancastro.
Maturazione cerosa: le cariossidi hanno virato di colore; una cariosside
prelevata dalla porzione centrale della spiga ha una consistenza leggermente
pastosa, tale da poter essere ancora incisa con un'unghia.
Maturazione piena: una cariosside presa in qualsiasi punto della spiga è
difficile da incidere con l’unghia. Con questa fase inizia il periodo utile per la
raccolta del prodotto.
Morte della pianta: una cariosside presa in qualsiasi punto della spiga presenta
una consistenza coriacea schiacciandola con i denti. Il culmo ed il rachide della
spiga sono fragili. La pianta è completamente ingiallita.
3.2.3 - Girasole (Helianthus annuus L.)
Fasi fenologiche
preemergenza
emergenza
foglie n. 2-9 e oltre
allungamento del culmo
comparsa calatide
apertura calatide
inizio fioritura
piena fioritura
maturazione cerosa
maturazione fisiologica
maturazione piena
Scale
PFP
0
1
2
⎯
3
4
5
6
7
8
9
BBCH
00-08
09
12-19
30-39
51
59
61
65
71-79
87
89
Descrizione delle fasi fenologiche
Preemergenza: dalla semina alla emergenza.
Emergenza: i cotiledoni fuoriescono dal terreno.
Foglie n.2-9 ed oltre: le foglie che hanno il lembo fogliare di almeno 4
centimetri. Dopo la comparsa dei cotiledoni (emergenza) si ha la comparsa di
un numero via via crescente di foglie vere, dapprima opposte una all'altra e
successivamente disposte a spirale.
Allungamento del culmo: gli internodi del culmo si allungano progressivamente.
Comparsa calatide: l'infiorescenza, circondata dalle giovani brattee, diventa
visibile se guardata dall'alto; le giovani brattee appaiono come una stella a
molte punte.
Apertura calatide: l'infiorescenza comincia ad aprirsi. Se vista dall'alto si
notano i piccoli fiori ligulati disposti radialmente.
Inizio fioritura: l'antesi inizia dai fiori ligulati più esterni e continua verso il
centro. I fiori ligulati sono completamente aperti e i fiori tubulosi sono visibili
in almeno un terzo della calatide.
Piena fioritura: il 50% dei fiori della calatide ha completato l'antesi e
contemporaneamente inizia il riempimento dei semi (acheni) più esterni.
Maturazione cerosa: le calatidi si inclinano verso il basso e le brattee
imbruniscono. Partendo dall’esterno della calatide gli acheni diventano grigi e
raggiungono la dimensione finale. La senescenza delle foglie basali è avanzata.
Maturazione fisiologica: il retro della calatide è imbrunito. I semi sono duri ed
hanno raggiunto il 75-80% di materia secca.
Maturazione piena: i semi sono duri ed hanno raggiunto l’85% di materia
secca.
3.2.4 - Mais (Zea mays L.)
Fasi fenologiche
preemergenza
emergenza
foglie n. 1-9 ed oltre
comparsa pennacchio
emissione polline
comparsa sete
senescenza sete
ingrossamento cariossidi
maturazione lattea
maturazione cerosa
maturazione fisiologica
stadio di raccolta
PFP
0
1
2.1-2.n
3
4
5
6
7
8
9
10
11
Scale
BBCH
00-08
09
11-19
51
63
63
67-69
71
73-75
83-85
87
89
Hanway
0
1
2-6
7
8
8
⎯
9.1
⎯
9.2
9.4
9.5
Descrizione delle fasi fenologiche
Preemergenza: dalla semina alla emergenza.
Emergenza: la prima fogliolina fuoriesce dal terreno, è eretta ma ancora chiusa.
Foglie n 1-9 ed oltre: le foglie che hanno la lamina completamente distesa ed il
collare visibile.
Comparsa del pennacchio: l'ultima foglia si è ormai aperta e lascia intravedere
il pennacchio, ovvero i fiori maschili.
Emissione polline: inizia l’emissione del polline che può essere facilmente
rilevata scuotendo la pianta.
Comparsa sete: dalle brattee che racchiudono la spiga fuoriescono le sete,
ovvero gli stili e gli stigmi dei fiori femminili.
Senescenza sete: la parte apicale delle sete si presenta imbrunita e di
consistenza pagliosa.
Ingrossamento cariossidi: inizia subito dopo la fecondazione, in questa fase si
osserva il rapido ingrossamento della spiga; le cariossidi al loro interno si
presentano bianche.
Maturazione lattea: la spiga e le cariossidi (granella) hanno raggiunto la
massima dimensione. Alla rottura delle cariossidi, che può essere effettuata con
la semplice pressione delle dita, fuoriesce un liquido lattiginoso.
Maturazione cerosa: si considera raggiunta quando le cariossidi presentano una
umidità residua compresa fra il 40% e il 50% del peso totale. Sulle cariossidi
compare la cosiddetta "dentatura", cioè la caratteristica concavità della corona.
In questa fase la granella può essere facilmente schiacciata con i denti e
presenta una consistenza pastosa.
Maturazione fisiologica: le cariossidi, se staccate dal tutolo, mettono in
evidenza il caratteristico punto nero. L’umidità residua della granella è
compresa tra il 30 e il 35% del peso totale.
Stadio di raccolta: la granella presenta valori di umidità inferiori al 30%.
3.2.5 - Patata (Solanum tuberosum L.)
Scale
Fasi fenologiche
preemergenza
emergenza
foglie n. 1-9 e oltre
foglie su fusti secondari
n.
% allungamento del fusto
principale
formazione dei tuberi% dimensione finale
bottoni fiorali
fioritura
fioritura sui fusti
secondari n.
sviluppo dei frutti
ingiallimento foglie basali
maturazione tuberi
1
2
3
BBCH
(codice con 2 o 3 cifre)
00-08
09
11-19 (oppure 101-119)
⎯
1n1 – 1n9
⎯
31-39
⎯
40-48
4
5
51
65
⎯
6n5
⎯
6
7
700-7n9
91
49
PFP
Descrizione delle fasi fenologiche
Preemergenza: dalla semina alla emergenza.
Emergenza: la giovane piantina originata dal tubero fuoriesce dal terreno.
Foglie n.1-9 ed oltre: le foglie composte del fusto principale che hanno il lembo
completamente dispiegato.
Foglie su fusti secondari n.: le foglie composte dei fusti secondari che hanno il
lembo completamente dispiegato.
% allungamento del fusto principale: il fusto principale si allunga raggiungendo
progressivamente le dimensioni finali di crescita.
Formazione dei tuberi - dimensione %: i tuberi si ingrossano progressivamente
fino a raggiungere la dimensione ponderale finale.
Bottoni fiorali: il primo corimbo di bottoni fiorali appare all'apice del fusto
principale.
Fioritura: si schiude almeno il 50% dei bottoni fiorali della prima infiorescenza
sul fusto principale.
Fioritura su fusti secondari n.: si schiude almeno il 50% dei bottoni fiorali della
seconda infiorescenza (fusto di secondo ordine).
Sviluppo dei frutti: comparsa dei frutti e raggiungimento progressivo della
dimensione massima.
Ingiallimento delle foglie basali: le foglie alla base del fusto diventano di colore
giallo grigio ed inizia l'appassimento; la pianta cessa la crescita.
Maturazione dei tuberi: graduale ingiallimento delle foglie e dei fusti;
ingiallimento delle bacche. La buccia dei tuberi non si stacca più dalla polpa.
3.2.6 - Pomodoro (Lycopersicon esculentum Mill.)
Scale
Fasi fenologiche
preemergenza
emergenza
foglie n. 1-9 e oltre
inizio fioritura palco n° (1 – n)
inizio allegagione palco n° (1 – n)
inizio invaiatura palco n° (1 – n)
inizio maturazione palco n° (1 – n)
maturazione completa
PFP
0
1
2
3
4
5
6
7
BBCH
(codice con 2 o 3 cifre)
00-07
09
11-19 (oppure 101-119)
61
70 (modificato)
71
81 (10% dei frutti)
88
Descrizione delle fasi fenologiche
Preemergenza: dalla semina alla emergenza.
Emergenza: i cotiledoni fuoriescono dal terreno e sono ancora uniti all’apice del
tegumento seminale.
Foglie n.1-9 ed oltre: le foglie composte sul fusto principale che presentano la
lamina completamente dispiegata.
Inizio fioritura palco n° 1-n: il primo fiore che si apre sui palchi
progressivamente formatisi sull’asse principale della pianta.
Inizio allegagione palco n° 1-n: iniziano a cadere i petali dei fiori presenti sui
palchi progressivamente formatisi sull’asse principale della pianta.
Inizio invaiatura palco n° 1-n: compare la colorazione rossa su una bacca dei
palchi progressivamente formatisi sull’asse principale della pianta.
Inizio maturazione palco n° 1-n: il 10% delle bacche presenti sui palchi
progressivamente formatisi sull’asse principale della pianta assume la completa
colorazione rossa.
Maturazione completa: almeno l’80% delle bacche presenti sui palchi
progressivamente formatisi sull’asse principale ha raggiunto la colorazione
rossa di maturazione.
3.2.7 - Soia (Glycine max (L.) Merr.)
Fasi fenologiche
PFP
Scale
BBCH
Fehr
(codice con 2 o
Caviness
3 cifre)
preemergenza
0
00-07
emergenza
foglie unifogliate
1
2
09
11
3.1-3.n
12-19
(oppure 102119)
foglie trifogliate
n. 1-n
formazione
fusti secondari
inizio fioritura
piena fioritura
inizio formazione
baccelli
piena formazione
baccelli
inizio
ingrossamento
semi
completo
ingrossamento
semi
inizio maturazione
piena maturazione
Hanway
0
1
2
a
3 (2 foglia. 3° nodo)
4 (4a foglia. 5° nodo)
5 (5a foglia. 6° nodo)
4
5
21-29 (oppure
201-2n9)
60
65
R1
R2
6
7
6
69
R3
8
7
70
R4
9
8
71
R5
⎯
9
79
R6
⎯
10
11
80
89
R7
R8
10
11
⎯
⎯
Descrizione delle fasi fenologiche
Preemergenza: dalla semina alla emergenza.
Emergenza: i cotiledoni fuoriescono dal terreno in posizione eretta e ancora
ravvicinati.
Foglie unifogliate: le due foglie unifogliate sono originate dal primo nodo e si
presentano completamente sviluppate.
Foglie trifogliate n. 1-n: le foglie trifogliate che hanno la lamina completamente
dispiegata.
Formazione dei fusti secondari: inizia la formazione dei fusti secondari dai nodi
del culmo principale. Il processo continua sui nodi dei fusti secondari.
Inizio fioritura: coincide con la presenza di un fiore aperto su un nodo del fusto
principale.
Piena fioritura: coincide con la presenza di un fiore su uno dei nodi più alti del
fusto principale e con lo sviluppo completo della foglia corrispondente.
Inizio formazione baccelli: coincide con la presenza di un baccello lungo 5 mm
su uno dei quattro nodi più alti del fusto principale.
Piena formazione baccelli: si ha con la presenza di un baccello della lunghezza
di due centimetri su uno dei quattro nodi più alti del fusto principale e con lo
sviluppo completo della foglia corrispondente.
Inizio ingrossamento semi: un seme contenuto in un baccello su uno dei quattro
nodi più alti del fusto principale presenta un diametro di circa 3 mm.
Completo ingrossamento semi: i semi di colore verde riempiono completamente
la cavità di un baccello presente su uno dei quattro nodi più alti del fusto
principale.
Inizio maturazione: si ha quando un baccello normale sul fusto principale
assume il tipico colore di maturazione.
Maturazione piena: si ha quando il 95% dei baccelli ha raggiunto il tipico
colore di maturazione.
3.2.8 - Sorgo (Sorghum vulgare Pers.)
Fasi fenologiche
preemergenza
emergenza
foglie n.1-9 ed oltre
botticella
comparsa panicolo
fioritura
ingrossamento cariosside
maturazione lattea
maturazione cerosa
maturazione fisiologica
stadio di raccolta
Scale
PFP
0
1
2
3
4
5
⎯
6
7
8
9
BBCH
00-07
09
11-19
43-45
51
61
71-75
73-77
85
87
89
Descrizione delle fasi fenologiche
Preemergenza: dalla semina alla emergenza.
Emergenza: la prima fogliolina fuoriesce dal terreno, è eretta ma non ancora
distesa.
Foglie n. 1-9 ed oltre: le foglie del culmo principale che hanno la lamina
fogliare distesa ed il collare della foglia visibile.
Botticella: la guaina dell'ultima foglia è rigonfia per la presenza del panicolo già
formato.
Comparsa del panicolo: l'ultima foglia si è ormai aperta e lascia intravedere il
panicolo.
Fioritura: il panicolo è completamente visibile e nella parte distale inizia la
fioritura.
Ingrossamento cariosside: le cariossidi (granella) si sviluppano fino al
raggiungimento della dimensione massima.
Maturazione lattea: la pannocchia ha raggiunto la dimensione massima come
pure la granella; le cariossidi della parte distale della pannocchia, possono
essere rotte con la semplice pressione delle dita e da esse fuoriesce un liquido
lattiginoso.
Maturazione cerosa: si considera raggiunta quando la granella presenta una
umidità residua compresa fra il 40% e il 50% del peso totale. In questa fase le
cariossidi possono essere facilmente schiacciate con i denti e presentano una
consistenza pastosa.
Maturazione fisiologica: le cariossidi offrono una elevata resistenza allo
schiacciamento; l'umidità residua della granella è compresa fra il 30% e il 35%
del peso totale.
Stadio di raccolta: la granella presenta valori di umidità inferiori al 30%.
Colture Arboree
3.2.9 - Melo ( Malus domestica Borkh.) - Pero (Pyrus communis L.)
Scale
Fasi fenologiche
gemme in riposo invernale
rigonfiamento gemme
apertura delle gemme
(punte verdi)
orecchiette di topo
comparsa dei mazzetti
fiorali
bottoni verdi
bottoni rosa
mazzetti divaricati
inizio fioritura (apertura del
fiore centrale)
piena fioritura
inizio caduta petali
fine caduta petali
allegagione
frutto noce
ingrossamento dei frutti
frutti completamente
sviluppati
Maturazione di raccolta
inizio caduta foglie
Fleckinger
BBCH
A
B
00
01
OEPP
(FRG)
00
21
C
07
23
x
C3
10
26
x
D
53
53
x
D3
E
E2
56
57
59
55
56
57
=
x
x
F
60
61
x
F2
G
H
I
⎯
J
65
65
69
72
74
74-79
65
66
69
74
76
75-78
x
x
x
x
x
x
⎯
⎯
⎯
x
⎯
⎯
87
93
85
91
x
x
SMR
x
x
Descrizione delle fasi fenologiche
Gemme in riposo invernale: gemme chiuse e ricoperte di scaglie marrone scuro;
Rigonfiamento gemme: le gemme si rigonfiano, le scaglie si rigonfiano e
mostrano una punteggiatura chiara; sono visibili le scaglie interne, pallide e
parzialmente pelose;
Apertura delle gemme (punte verdi): le gemme si aprono e si intravedono le
punte delle foglioline;
Orecchiette di topo: le punte delle foglie sono nettamente divaricate, anche se le
foglie non sono ancora emerse; le punte delle foglie superano di circa 10 mm le
scaglie delle gemme;
Comparsa dei mazzetti fiorali: le gemme sono aperte e tra le foglie si
intravedono i bottoni fiorali ancora chiusi;
Bottoni verdi: i singoli fiori ancora chiusi si separano;
Bottoni rosa: i peduncoli dei bottoni fiorali si allungano, i sepali si separano e
lasciano intravedere i petali;
Mazzetti divaricati: i peduncoli sono allungati ed i bottoni fiorali si separano;
Inizio fioritura (apertura del fiore centrale) : il fiore centrale dei corimbi si
apre;
Piena fioritura: tutti i fiori del corimbo sono completamente aperti;
Inizio caduta petali: i petali iniziano a cadere naturalmente;
Fine caduta petali: cadono gli ultimi petali; a partire dal fiore centrale i
ricettacoli si ingrossano e sono di dimensioni ancora inferiori ai 5 mm;
Allegagione: i frutticini si ingrossano sino a raggiungere la dimensione di 10-15
mm;
Frutto noce: la dimensione dei frutti è di circa 20-30 mm;
Ingrossamento dei frutti: i frutti continuano ad ingrossarsi;
Frutti completamente sviluppati: i frutti raggiungono le dimensioni massime
tipiche della cultivar;
Maturazione di raccolta: i frutti hanno raggiunto il colore caratteristico della
maturazione di raccolta;
Inizio caduta foglie: le foglie cominciano a cadere.
3.2.10 - Albicocco (Prunus armeniaca L.)
Fasi fenologiche
gemme in riposo
invernale
rigonfiamento delle
gemme
comparsa dei sepali
(bottone rosso)
comparsa dei petali
comparsa degli stami
(inizio fioritura)
piena fioritura
inizio caduta dei petali
fine caduta petali
allegagione
scamiciatura
indurimento del
nocciolo
accrescimento dei frutti
frutti completamente
sviluppati
maturazione di raccolta
inizio caduta foglie
Baggiolini
Scala
BBCH
0EPP
SMR
A
00
A
x
B
01
B
x
C
55
C
x
D
57
D
x
E
60
E
x
F
G
G
H
⎯
65
65
69
71
⎯
F
G
G
H
⎯
x
x
x
x
x
⎯
⎯
⎯
x
I
75-79
I
x
⎯
⎯
⎯
x
⎯
⎯
87
93
⎯
⎯
x
x
Descrizione delle fasi fenologiche
Gemme in riposo invernale: le gemme brune e coniche sono completamente
chiuse;
Rigonfiamento delle gemme: le gemme si gonfiano e cominciano ad
arrotondarsi;
Comparsa dei sepali (bottone rosso): le gemme rigonfie si allungano, le perule
si aprono lasciando intravedere i sepali di colore rosso cupo;
Comparsa dei petali: i sepali si aprono e lasciano vedere i petali di colore
bianco ancora chiusi alla sommità delle gemme;
Comparsa degli stami (inizio fioritura): i petali iniziano ad aprirsi lasciando
intravedere gli stami;
Piena fioritura: almeno il 50% dei fiori sono completamente aperti;
Inizio caduta dei petali: i primi petali cominciano a cadere e gli stami si
piegano;
Fine caduta petali: cadono gli ultimi petali, gli stami sono piegati, la base del
calice comincia ad essiccarsi;
Allegagione: gli ovari si ingrossano ed i frutticini formati spingono verso l’alto
il collaretto disseccato del calice;
Scamiciatura: il collaretto essiccato del calice si distacca dal frutticino e cade;
Indurimento del nocciolo: il nocciolo del giovane frutto offre resistenza
meccanica al taglio;
Accrescimento dei frutti: i frutti cominciano ad ingrossarsi;
Frutti completamente sviluppati: i frutti hanno raggiunto la dimensione tipica
della cultivar;
Maturazione di raccolta: i frutti hanno assunto il colore caratteristico della
cultivar e raggiunto la maturazione di raccolta;
Inizio caduta foglie: le foglie cominciano a cadere.
3.2.11 - Ciliegio (Prunus avium L.)
Fasi fenologiche
gemme in riposo invernale
rigonfiamento delle gemme
boccioli visibili
bottoni fiorali visibili
(bottoni bianchi )
inizio fioritura (stami visibili)
piena fioritura
inizio caduta petali
fine caduta petali
allegagione
caduta calice (scamiciatura)
accrescimento dei frutti
frutti completamente
sviluppati
maturazione di raccolta
inizio caduta foglie
Baggiolini
A
B
C
Scale
BBCH
OEPP
00
A
01
B
55
C
SMR
x
x
x
D
57
D
x
E
F
G
G
H
I
J
60
65
65
69
71
72
75-79
E
F
G
G
H
I
J
x
x
x
x
x
x
x
⎯
⎯
⎯
x
⎯
⎯
87
93
⎯
⎯
x
x
Descrizione delle fasi fenologiche
Gemme in riposo invernale: le gemme brune ed aguzze sono completamente
chiuse;
Rigonfiamento delle gemme: le gemme si gonfiano e cominciano ad
arrotondarsi;
Boccioli visibili: le gemme rigonfie si allungano, le perule si aprono lasciando
intravedere i sepali di colore verde;
Bottoni fiorali visibili (bottoni bianchi): i sepali si aprono e lasciano vedere i
petali di colore bianco ancora chiusi; i bocci fiorali iniziano a separarsi;
Inizio fioritura (stami visibili) : i boccioli fiorali sono separati ed i petali
iniziano ad aprirsi lasciando intravedere gli stami;
Piena fioritura: almeno il 50% dei fiori sono completamente aperti;
Inizio caduta dei petali: i primi petali cominciano a cadere e gli stami
cominciano a piegarsi;
Fine caduta petali: cadono gli ultimi petali, gli stami sono piegati, la base del
calice comincia ad essiccarsi;
Allegagione: gli ovari si ingrossano ed i frutticini formati spingono verso l’alto
il collaretto disseccato del calice;
Scamiciatura: il collaretto essiccato del calice si distacca dal frutticino e cade;
Accrescimento dei frutti: i frutti si ingrossano rapidamente;
Frutti completamente sviluppati: i frutti hanno raggiunto la dimensione tipica
della cultivar;
Maturazione di raccolta: i frutti hanno assunto il colore caratteristico della
cultivar e raggiunto la maturazione di raccolta;
Inizio caduta foglie: le foglie cominciano a cadere.
3.2.12 - Pesco (Prunus persica Batsch.)
Fasi fenologiche
gemme in riposo
invernale
rigonfiamento delle
gemme
calici visibili
bottoni rosa
inizio fioritura
piena fioritura
inizio caduta dei petali
fine caduta petali
allegagione
scamiciatura
indurimento del nocciolo
accrescimento dei frutti
frutti completamente
sviluppati
maturazione di raccolta
inizio caduta foglie
Scale
Baggiolini
BBCH
OEPP
SMR
A
00
A
x
B
01
B
x
C
D
E
F
G
G
H
⎯
⎯
I
55
57
60
65
65
69
71
⎯
⎯
75-79
C
D
E
F
G
G
H
⎯
⎯
I
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
⎯
=
⎯
x
⎯
⎯
87
93
⎯
⎯
x
x
Descrizione delle fasi fenologiche
Gemme in riposo invernale: le gemme sono completamente chiuse, ricoperte di
perule marroni;
Rigonfiamento delle gemme: le gemme si gonfiano e cominciano ad
arrotondarsi;
Calici visibili: le gemme rigonfie si allungano, le perule si aprono lasciando
intravedere i sepali di colore verde chiaro;
Bottoni rosa: i sepali si aprono e lasciano vedere i petali di colore rosa ancora
chiusi alla sommità delle gemme;
Inizio fioritura: i petali iniziano ad aprirsi lasciando intravedere gli stami;
Piena fioritura: almeno il 50% dei fiori sono completamente aperti;
Inizio caduta dei petali: i primi petali cominciano a cadere e gli stami
cominciano ad arrotolarsi;
Fine caduta petali: cadono gli ultimi petali, gli stami sono arrotolati, la base del
calice comincia ad essiccarsi;
Allegagione: gli ovari si ingrossano ed i frutticini formati spingono verso l’alto
il collaretto disseccato del calice;
Scamiciatura: il collaretto essiccato del calice si distacca dal frutticino e cade;
Indurimento del nocciolo: il nocciolo del giovane frutto offre resistenza
meccanica al taglio;
Accrescimento dei frutti: i frutti cominciano ad ingrossarsi;
Frutti completamente sviluppati: i frutti hanno raggiunto la dimensione tipica
della cultivar;
Maturazione di raccolta: i frutti hanno assunto il colore caratteristico della
cultivar e raggiunto la maturazione di raccolta;
Inizio caduta foglie: le foglie cominciano a cadere.
3.2.13 - Susino (Prunus domestica L. ssp. domestica)
Fasi fenologiche
Baggiolini
gemme in riposo invernale
A
rigonfiamento delle
B
gemme
boccioli visibili
C
bottoni bianchi
D
inizio fioritura (stami
E
visibili)
piena fioritura
F
inizio caduta petali
G
fine caduta petali
G
allegagione
H
scamiciatura
I
indurimento del nocciolo
⎯
accrescimento dei frutti
J
frutti completamente
⎯
sviluppati
maturazione di raccolta
⎯
inizio caduta foglie
⎯
BBCH
00
Scale
OEPP
A
SMR
x
01
B
x
55
57
C
D
x
x
60
E
x
65
65
69
71
72
⎯
75-79
F
G
G
H
I
⎯
J
x
x
x
x
x
x
x
⎯
⎯
x
87
93
⎯
⎯
x
x
Descrizione delle fasi fenologiche
Gemme in riposo invernale: le gemme brune sono completamente chiuse;
Rigonfiamento delle gemme: le gemme si gonfiano e cominciano ad
arrotondarsi;
Boccioli visibili: le gemme rigonfie si allungano, le perule si aprono lasciando
intravedere i sepali di colore verde chiaro;
Bottoni bianchi: i sepali si aprono e lasciano vedere i petali di colore bianco
ancora chiusi alla sommità delle gemme;
Inizio fioritura (stami visibili) : i petali iniziano ad aprirsi lasciando intravedere
gli stami;
Piena fioritura: almeno il 50% dei fiori sono completamente aperti;
Inizio caduta dei petali: i primi petali cominciano a cadere e gli stami
cominciano a piegarsi;
Fine caduta petali: cadono gli ultimi petali, gli stami sono piegati, la base del
calice comincia ad essiccarsi;
Allegagione: gli ovari si ingrossano ed i frutticini formati spingono verso l’alto
il collaretto disseccato del calice;
Scamiciatura: il collaretto essiccato del calice si distacca dal frutticino e cade;
Indurimento del nocciolo: il nocciolo del giovane frutto offre resistenza
meccanica al taglio;
Accrescimento dei frutti: i frutti cominciano ad ingrossarsi;
Frutti completamente sviluppati: i frutti hanno raggiunto la dimensione tipica
della cultivar;
Maturazione di raccolta: i frutti hanno assunto il colore caratteristico della
cultivar e raggiunto la maturazione di raccolta;
Inizio caduta foglie: le foglie cominciano a cadere.
3.2.14 - Olivo (Olea europaea L.)
Fasi
fenologiche
PFP
riposo
1 (A)
vegetativo
ripresa
2 (B1 e B2)
vegetativa
comparsa nuove
⎯
foglie
formazione dei
⎯
grappoli fiorali
mignolatura
3 (C)
differenziazione
⎯
delle corolle
inizio fioritura
⎯
piena fioritura
4 (D)
caduta petali
⎯
allegagione
5 (E)
accrescimento
⎯
dei frutti
inizio
indurimento
⎯
nocciolo
completo
indurimento
6 (F)
nocciolo
invaiatura
7 (G)
maturazione di
⎯
raccolta
cascola naturale
8 (H)
BBCH
Scale
Azzi
WMO
SMR
Parlati
00
x
⎯
x
A
01
x
⎯
x
B
10 - 19
⎯
a-b
⎯
⎯
51
⎯
c
⎯
C
53 - 56
⎯
⎯
x
D
57 - 59
⎯
⎯
⎯
E
60
65
67 – 69
71
x
⎯
⎯
x
d
⎯
⎯
⎯
x
⎯
⎯
x
F
F1
G
H
72
⎯
⎯
x
I-I1
75
⎯
⎯
x
⎯
77 - 79
⎯
⎯
x
⎯
81
x
⎯
x
L
87
x
e
x
M
89
⎯
⎯
⎯
⎯
Descrizione delle fasi fenologiche
Riposo vegetativo: la pianta ha cessato l’attività di accrescimento dei germogli e
si mantiene in riposo fino alla ripresa vegetativa.
Ripresa vegetativa: le gemme apicali (B1) e le gemme laterali (B2) si
ingrossano.
Comparsa nuove foglie: il rivestimento delle gemme si apre e compaiono le
nuove foglie (a). Le nuove foglie fuoriescono e raggiungono due centimetri di
lunghezza (b).
Formazione dei grappoli fiorali: all’ascella delle foglie compaiono gli abbozzi
fiorali.
Mignolatura: dalle gemme a frutto compaiono le infiorescenze a grappolo; i
bocci fiorali si rigonfiano ed iniziano a distanziarsi.
Differenziazione delle corolle: le corolle prima di aprirsi virano di colore dal
verde al bianco.
Inizio fioritura: il primo bottone fiorale si apre e si distinguono gli organi
riproduttivi.
Piena fioritura: almeno il 50% dei fiori è aperto.
Caduta petali: dopo l’imbrunimento, i primi petali cominciano a cadere.
Allegagione: i petali sono completamente caduti e si distinguono gli ovari
ingrossati sulla parte calicina.
Accrescimento dei frutti: le giovani drupe cominciano ad ingrossarsi.
Inizio indurimento nocciolo: il nocciolo comincia ad offrire resistenza al taglio.
Completo indurimento nocciolo: la drupa non è più sezionabile con un
taglierino.
Invaiatura: le drupe iniziano a virare dal colore verde al viola cupo.
Maturazione di raccolta: le drupe hanno raggiunto la maturazione idonea alla
raccolta.
Cascola naturale: una parte delle drupe tende naturalmente a cadere al suolo.
3.2.15 - Vite (Vitis vinifera L.)
Fasi fenologiche
gemme in riposo
invernale
rigonfiamento
gemme
gemme cotonose
punte verdi
apertura gemme
foglie distese
germogli lunghi 10
cm
grappoli visibili
grappoli separati
bottoni fiorali
separati
fioritura
allegagione
mignolatura
sviluppo grappolo
chiusura grappolo
invaiatura
maturazione
inizio caduta foglie
PFP
(Baggiolini)
Scale
Eichhorn e
BBCH
Lorenz
SMR
A
00
01
x
⎯
01
02
x
B
C
D
E
05
07
08
11-19
03
05
07
09
x
x
x
x
⎯
⎯
⎯
x
F
G
53
55
12
15
x
x
H
57
17
x
I
J
⎯
⎯
⎯
⎯
⎯
⎯
61-69
71
73
75
77
81
89
93
19-25
27
29
31
33
35
38
43
x
x
x
x
x
x
x
x
Descrizione delle fasi fenologiche
Gemme in riposo invernale: le gemme chiuse sono appuntite o rotondeggianti a
seconda della varietà;
Rigonfiamento gemme: le gemme si rigonfiano e le perule sono ancora chiuse;
Gemme cotonose: le gemme sono rivestite da vistosa lanugine;
Punte verdi: le perule si aprono mostrando la punta del futuro germoglio;
Apertura gemme: compaiono le prime foglie riunite in rosette;
Foglie distese: le prime foglie sono completamente aperte;
Germogli lunghi 10 cm: i germogli raggiungono la lunghezza di 10 cm;
Grappoli visibili: i grappoli rudimentali appaiono alla sommità del germoglio,
4-6 foglie distese;
Grappoli separati: i grappoli si allontanano e si spaziano sul germoglio;
Bottoni fiorali separati: i bottoni fiorali dell’infiorescenza a grappolo sono
nettamente isolati;
Fioritura: le corolle a forma di cappuccio (caliptre) si distaccano dal ricettacolo
e sono spinte verso l’alto dagli stami;
Allegagione: ingrossamento dell’ovario, completa caduta dei residui fiorali;
Mignolatura: acini delle dimensioni di un granello di pepe;
Sviluppo grappolo: acini delle dimensioni di un pisello;
Chiusura grappolo: gli acini iniziano a toccarsi;
Invaiatura: gli acini perdono di consistenza ed iniziano ad assumere il colore
tipico della varietà;
Maturazione: i grappoli sono pronti per la raccolta (fine dell’accumulo
fisiologico degli zuccheri);
Inizio caduta foglie: le foglie cominciano a cadere.
Bibliografia delle colture erbacee
Barbabietola
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