ALICE DE CHIRICO CHIARA RAMPAZZO GIULIA VICINI Le malattie veneree o sessualmente trasmissibili sono in genere causate dalla trasmissione di più di 30 diversi batteri, virus, parassiti o funghi. La maggior parte delle MTS inizialmente non presenta sintomi e ciò si traduce con un maggior rischio di trasmetterle ad altre persone. In genere queste patologie si trasmettono durante un rapporto sessuale con contatto della pelle, delle mucose genitali, o con liquidi organici infetti ma alcune possono essere trasmesse anche attraverso il contatto con sangue contaminato e tessuti, con l'allattamento al seno o durante il parto. CLAMIDIA La clamidia e' trasmessa da un batterio gram negativo, la Chlamydia trachomatis. E' una delle più frequenti ed e' più diffusa nella popolazione giovanile fra i 15 e i 25 anni. Nella donna può provocare importanti conseguenze tra cui possibili danni alle tube di Falloppio, malattia infiammatoria pelvica e gravidanza extrauterina. Nell'uomo può provocare infezioni dell'epididimo, danno ai testicoli e infezioni alla prostata. CANDIDA VAGINALE E' un'infezione trasmessa da un fungo normalmente presente nel nostro organismo, che abita le mucose genitali e il cavo orale. In determinate circostanze, ad esempio un lieve stato di immunodeficienza, può provocare sintomi fastidiosi e irritazioni alle mucose. Circa 2/3 delle donne in età fertile ha avuto un episodio di candidosi vaginale, nel 4 o 5% dei casi si trasforma in vaginite ricorrente cronica. HERPES GENITALE E' un'infezione che può essere causata da due ceppi virali, l'Herpes Simplex di tipo 1 (HSV 1) e l'Herpes Simplex di tipo 2 (HSV 2). Provoca lesioni cutanee localizzate su genitali, natiche e cosce caratterizzate spesso da vescicole dolorose. L'incidenza dell'infezione rimasta costante negli ultimi 10 anni con una diffusione nella popolazione di circa l'8%. SIFILIDE Il batterio della Sifilide viene trasmesso tramite contatto diretto con le lesioni che si manifestano durante la malattia, le quali possono passare inosservate poiche' spesso sono indolori. Vi sono tre diverse fasi della malattia (primaria, secondaria e terziaria) e se non curata essa può portare a gravi complicanze come cardiopatie, demenza, cecità, paralisi e morte. EPATITI Per epatite si intende uno stato di infiammazione del fegato. Le epatiti trasmissibili per via sessuali sono la A, B, e C. Epatite A: trasmissibile anche attraverso cibo, bevande e stoviglie contaminate. Spesso non compare alcun sintomo, altre volte compaiono affaticamento, febbre, nausea, vomito, feci chiare, ittero degli occhi e della pelle, urina color scuro, dolore a fianco destro e schiena. Epatite B: trasmissibile anche attraverso scambio di oggetti igienici, siringhe, giocattoli e strumenti contaminati da sangue di soggetti infetti. I sintomi sono simili allepatite A. In rari casi ha un decorso fulminante e in pochi giorni si va incontro a coma e morte. Epatite C: trasmissibile soprattutto con lo scambio di sangue, il 70% non ha sintomi, quando compaiono sono simili alle epatiti A e B. Cronicizza nella stragrande maggioranza dei casi e può portare a cirrosi epatica e cancro al fegato. PAPILLOMA VIRUS L'infezione da Papilloma Virus rappresenta la più frequente infezione sessualmente trasmessa. La assenza di sintomi ne favorisce la diffusione ed e' più frequente nella popolazione femminile. Esistono circa 100 tipi di questo virus differenziati in base al genoma, alcuni sono responsabili solamente di lesioni benigne come i condilomi, altri sono in grado di produrre lesioni pre-invasive ed invasive, cioe' il tumore della cervice uterina. Esso è infatti causato nel 95% dei casi da infezione genitale da HPV. In Italia vengono diagnosticati ogni anno circa 3500 nuovi casi di carcinoma della cervice uterina e oltre 1500 donne muoiono a causa di questo tumore. HIV E AIDS Il virus dell'Hiv (dall'inglese Human Immunodeficiency Virus) è l'agente responsabile della sindrome da immunodeficienza acquisita o AIDS. E' un retrovirus della famiglia lentivirus che provoca infezioni croniche scarsamente sensibili alla risposta immunitaria che, se non trattate possono avere un esito fatale. Una persona contagiata viene definita sieropositiva all’Hiv. Pur essendo sieropositivi, è possibile vivere per anni senza alcun sintomo e accorgersi del contagio solo al manifestarsi di una malattia opportunistica. Sottoporsi al test della ricerca degli anticorpi anti-Hiv è, quindi, l'unico modo di scoprire l'infezione. Se prima il contagio da Hiv significava morte certa, oggi la medicina dispone di una terapia il cui scopo è quello di impedire la replicazione virale nell'organismo. Tra le varie fasi del ciclo vitale del virus quelle più facilmente aggredibili da farmaci sono la retrotrascrizione e le modifiche posttraduzionali a cui vanno incontro le proteine virali neoformate. I farmaci tuttora disponibili sono:inibitori della trascrittasi inversa (NRTI, NtRTI, NNRTI); inibitori della proteasi (IP); inibitori della fusione; inibitori dell'integrasi; inibitori del co-recettore. Alcuni dati epidemiologici: nel 2014 in Italia 3.695 persone hanno scoperto di essere Hiv positive, un’incidenza pari a 6,1 nuovi casi di sieropositività ogni 100 mila residenti. L’incidenza non mostra particolari variazioni rispetto ai tre anni precedenti e colloca il nostro Paese al 12° posto nell’Unione Europea. Le regioni che hanno mostrato un’incidenza più alta sono state il Lazio, la Lombardia e l’Emilia-Romagna. Il virus colpisce prevalentemente gli uomini. Questi rappresentano ben il 79,6% dei casi nel 2014, mentre continua a diminuire l’incidenza delle nuove diagnosi nelle donne. L’età media per i primi è di 39 anni, per le donne di 36 anni. Quanto alla fascia di età maggiormente colpita, è risultata essere quella delle persone di 25-29 anni (15,6 nuovi casi ogni 100.000 residenti). La maggioranza delle nuove diagnosi di infezione da Hiv è attribuibile a rapporti sessuali senza preservativo, che costituiscono l’84,1% di tutte le segnalazioni (maschi che fanno sesso con maschi: 40,9%; eterosessuali maschi: 26,3%; eterosessuali femmine 16,9%). Il 27,1% delle persone diagnosticate come HIV positive è di nazionalità straniera. PROTEZIONE L’uso corretto del profilattico può annullare il rischio di infezione durante ogni tipo di rapporto sessuale con ogni partner. Nei rapporti sessuali il preservativo è l'unica reale barriera protettiva per difendersi dalle malattie sessualmente trasmissibili. Non vanno usati lubrificanti oleosi (vaselina, burro) perché potrebbero alterare la struttura del preservativo e provocarne la rottura.E' necessario usare il preservativo all’inizio di ogni rapporto sessuale (vaginale, anale, orogenitale) e per tutta la sua durata.Anche un solo rapporto sessuale non protetto potrebbe essere causa di contagio. BIBLIOGRAFIA Sito del Ministero Della Salute Sito IPASVI Wikipedia