E.N.D.O. – F.A.P. ENTE NAZIONALE DON ORIONE FORMAZIONE AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE UNA FORMA GIURIDICA PER OGNI IMPRESA CSP (Centro Studi e Progettazione) Sede Nazionale A cura Giuseppina D’Apolito & Monica Fratarcangeli © 2002 FORMA GIURIDICA La scelta della forma giuridica della Sua futura impresa è una decisione importante in quanto avrà delle ripercussioni a livello personale, fiscale, aziendale e sociale. Per questo motivo la scelta dovrebbe essere ben ponderata. Tenga comunque presente che la forma giuridica “ideale” non esiste: ogni forma presenta vantaggi e svantaggi ed in linea di massima ogni caso dipende dallo scopo che si vuole raggiungere. Impresa individuale o società? La prima decisione importante in merito alla forma giuridica riguarda la scelta se lavorare da solo oppure con dei soci. A tale proposito Le si offrono diverse possibilità: L’impresa individuale e l’impresa familiare La forma più semplice e diffusa è l’impresa con un solo titolare che stabilisce in piena autonomia le decisioni da prendere. Il titolare può sia essere proprietario dell’impresa che gestore della stessa. Ciò non significa però necessariamente essere abbandonati a sé stessi: si possono infatti assumere dipendenti o avvalersi dell’aiuto dei familiari. Nella scelta di questa forma giuridica, nulla impone l’entità minima del capitale iniziale da investire. Si consideri comunque che per i debiti dell’impresa sarà l’imprenditore a garantire con il suo patrimonio personale, ad essere l’unico responsabile degli impegni assunti e ovviamente anche l’unico a percepire gli utili che ne derivano. Una particolare forma di impresa individuale è data dall’impresa familiare, interessante soprattutto sul piano fiscale.Sono considerate imprese a conduzione familiare le aziende nelle quali collaborano il coniuge, parenti fino al terzo grado e affini fino al secondo grado. I familiari che prestano in forma continuativa il proprio lavoro all’impresa familiare hanno i seguenti diritti: diritto al sostentamento in base alle condizioni patrimoniali della famiglia partecipazione agli utili dell’impresa familiare e diritto sui beni da essa acquisiti diritto di partecipare al valore di avviamento (incremento del valore di un’azienda nel corso del tempo) diritto di prelazione in caso di alienazione. L’impresa familiare è sempre un’impresa individuale e non potrà mai assumere la forma giuridica di una società di persone o di capitali. Per la costituzione di un’impresa familiare non è richiesta una forma specifica. UN CONSIGLIO: Per evitare lunghe controversie (es. diritto all’incremento del valore aziendale in caso di separazioni o divorzi) si consiglia di riflettere bene sull’opportunità di costituire un’impresa familiare e di ricorrere eventualmente alla consulenza di un esperto! La società: L’attività imprenditoriale può essere esercitata anche da un gruppo di persone. Un’ impresa individuale può essere trasformata nel corso del tempo in società: assumendo uno o più soci si potrà da un lato migliorare la situazione finanziaria ed effettuare nuovi investimenti e dall’altro avvalersi della collaborazione di persone affidabili. I nuovi soci possono apportare know-how ed esperienze professionali con effetti positivi sullo sviluppo dell’impresa. Tuttavia, prima di decidere per l’ingresso di un nuovo socio, è consigliabile verificare se quest’ultimo sia la persona più indicata anche a lungo termine. Una volta individuata la persona adatta, si potrà decidere assieme la forma giuridica più idonea all’impresa. In genere, la società si distingue dall’impresa individuale per i seguenti aspetti: capitale fornito da diverse persone responsabilità civile e rischi suddivisi fra diverse persone anche la responsabilità è distribuita tra diverse persone E’ possibile trasformare un’impresa individuale in società anche in un momento successivo. Ogni società si fonda di norma sullo statuto sociale il quale regola i diritti e doveri dei soci nonché i rapporti nei confronti di terzi. Stabilisce ad esempio l’entità dei conferimenti in denaro o sotto forma di prestazioni, i criteri di ripartizione degli utili e delle perdite, le competenze di ciascun socio ecc. Lo statuto sociale deve essere redatto per iscritto. Accordi verbali sono ammessi soltanto nel caso delle società semplici. UN CONSIGLIO: Per evitare possibili problemi, si consiglia di definire con estrema precisione nello statuto sociale i diritti e i doveri dei singoli soci! Esistono diverse forme di società. La distinzione generalmente operata è tra società di persone, società di capitali e società cooperative. Società di persone Nelle società di persone i singoli soci sono detentori di diritti e doveri e nella maggior parte dei casi rispondono delle proprie azioni. Distinguiamo le seguenti forme: società semplice (s.s.), società in nome collettivo (s.n.c.) e società in accomandita semplice (s.a.s.). Società semplice (s.s.) Storicamente la società semplice rappresenta la forma base delle società di persone. Le disposizioni del codice civile in materia (riguardanti responsabilità, amministrazione ecc.) si applicano fondamentalmente anche alle s.n.c. e alle s.a.s. Questa forma societaria può essere scelta solo se non si esercitano attività commerciali e quindi essa non è indicata per lo svolgimento di attività di tipo imprenditoriale. Questo tipo di società è frequente nel settore agricolo e viene scelta ad esempio anche per la costituzione di una banda musicale. Per la sua costituzione, per le eventuali variazioni e per lo scioglimento della società è sufficiente presentare domanda al Registro delle Imprese tenuto presso la Camera di Commercio. Non è richiesta una forma particolare per lo statuto sociale, che può essere definito anche sulla base di un semplice accordo orale, né è previsto un capitale minimo. Società in nome collettivo (s.n.c.) È la forma più diffusa di società di persone. La s.n.c. si compone di due o più soci con responsabilità illimitata e solidale, ovvero: illimitata: i soci rispondono con l’intero patrimonio sociale e personale solidale: ogni socio risponde interamente di ogni eventuale debito della società con la possibilità di rivalersi sugli altri soci qualora provveda singolarmente al saldo dell’intero debito. La costituzione avviene presso il notaio ed è in forma semplice. Non è prescritto alcun capitale minimo. Salvo diverso accordo convenuto nell’atto costitutivo, ad ogni socio spetta il potere di amministrazione e rappresentanza della società. Un aspetto importante riguarda la collaborazione dei soci: i singoli soci devono infatti prestare il proprio lavoro all’impresa. Essendo il patrimonio sociale di proprietà di tutti i soci, le questioni fondamentali dovrebbero essere oggetto di una decisione congiunta. Il rischio e l’utile vengono suddivisi. UN CONSIGLIO: E’ consigliabile optare per questa forma giuridica soltanto quando tutti i soci sono competenti nell’esercizio dell’attività commerciale e il loro rapporto si fonda su reciproca fiducia e affidabilità. Società in accomandita semplice (s.a.s.) Si sceglie questa forma societaria quando ci sono da un lato persone con capitale a disposizione che intendono investire e dall’altro soggetti dotati di spirito imprenditoriale ma che non dispongono dei necessari mezzi finanziari. Nella s.a.s. esistono quindi due tipi di soci: soci accomandatari (responsabilità illimitata): garantiscono anche con il proprio patrimonio personale per i debiti della società e soltanto a loro spetta la gestione aziendale soci accomandanti (responsabilità limitata): rispondono soltanto con la propria quota di capitale e sono considerati una specie di finanziatori dei soci accomandatari, con diritti supplementari come: ispezione dei libri contabili, partecipazione agli utili ecc. Per legge gli accomandanti partecipano agli utili e alle perdite in relazione alle rispettive quote di partecipazione al capitale. Agli accomandanti non è consentito partecipare all’amministrazione della s.a.s.; in caso contrario perderebbero il vantaggio della responsabilità limitata (diventando dunque accomandatari). Nello statuto sociale vanno indicati espressamente i soci accomandatari e quelli accomandanti. Per il resto le formalità di costituzione sono le stesse della s.n.c. Le s.n.c. e le s.a.s. sono soggette alle disposizioni della legge sul fallimento: in caso di insolvenza della società, il tribunale provinciale competente per territorio può dichiararne il fallimento. Ove fosse invece uno dei soci ad essere insolvente e il tribunale provincialem aprisse nei suoi confronti la procedura fallimentare, verrebbe semplicemente sciolto il rapporto societario con il socio fallito. In tal caso i soci rimanenti dovrebbero provvedere a ricostituire la maggioranza societaria entro i termini di legge. Se ciò non fosse possibile, la società deve essere sciolta e quindi messa in liquidazione. Società di capitali Le società di capitali sono persone giuridiche diverse dalle persone giuridiche dei soci. La stessa società è dunque soggetto di diritti e doveri e dispone di propri organi (assemblea dei soci, consiglio di amministrazione ed eventualmente collegio dei sindaci). È previsto un importo minimo di capitale. La forma giuridica della società di capitali è adatta soprattutto alle medie e grandi imprese. Si distinguono le seguenti forme: società a responsabilità limitata (s.r.l.), società per azioni (s.p.a.) e società in accomandita per azioni (s.a.p.a.). Società e responsabilità limitata (s.r.l.) Nel caso della s.r.l. i soci rispondono nei confronti dei creditori soltanto con la propria quota conferita nel capitale iniziale. Questa forma si presta in particolare a unioni di partners intenzionati a collaborare nella società ma che desiderano limitare il rischio alla quota di capitale (senza responsabilità personale). Per assicurare una determinata tutela ai creditori, il legislatore chiede un versamento minimo nell’impresa, il cosiddetto capitale sociale di una s.r.l., pari a 20 milioni di lire (10.000 € ) di cui, alla costituzione, 3/10 dovranno essere depositati in denaro a titolo di cauzione presso un istituto di credito. Tale importo verrà restituito dall’istituto di credito senza interessi dopo la conclusione di tutte le formalità di costituzione. In alternativa ai conferimenti in denaro è possibile apportare anche beni di valore corrispondente per i quali è però richiesta una stima giurata da parte di un perito. La costituzione della società presuppone la stipula di un atto costitutivo mediante atto pubblico redatto presso un notaio; ne viene quindi richiesta l’omologazione presso il tribunale competente per la successiva iscrizione nel registro delle imprese. L’amministrazione dell’attività può essere affidata a un socio, a più soci o a terzi.Gli organi della s.r.l. sono l’assemblea dei soci, il consiglio di amministrazione o l’amministratore delegato e il collegio dei sindaci (obbligatorio soltanto a partire da un capitale sociale di 200 milioni di lire). La s.r.l. ha l’obbligo di tenere diversi libri contabili come ad esempio il libro dei soci, il libro con i verbali delle riunioni e delle delibere dell’assemblea dei soci, del consiglio di amministrazione e del collegio dei sindaci. Il consiglio di amministrazione / gli amministratori di una s.r.l. hanno l’obbligo di redigere ogni anno il bilancio consuntivo, completo di conto economico e della relazione da presentare all’assemblea dei soci per l’approvazione. Il bilancio consuntivo deve essere depositato presso il Registro delle Imprese. In caso di perdite prodotte dalle società di capitali, il legislatore prevede una riduzione di capitale e la copertura del disavanzo mediante conferimenti da parte dei soci. UN CONSIGLIO: • raramente la s.r.l. è la forma giuridica più indicata per mettersi in proprio ed è consigliabile soltanto in caso di previsioni di utili relativamente sicuri • spesso il capitale minimo non basta e servono altri prestiti. La limitazione della responsabilità nella s.r.l. comporta di norma in questo caso che i creditori (es. le banche) richiedano garanzie direttamente ai soci. Per il volume di prestiti che ne deriva, la limitazione di responsabilità della s.r.l. risulta pertanto annullata! • sia nella fase di costituzione che nel successivo ricorso all’assistenza fiscale, una s.r.l. è più costosa di una società di persone Società unipersonale a responsabilità limitata Dal marzo 1993 la s.r.l. può essere costituita anche in forma di società unipersonale a responsabilità limitata, ossia con un unico socio. Nella corrispondenza, in questo caso, l’indicazione della forma giuridica dovrà recare anche lo specifico riferimento alla s.r.l. unipersonale. In generale vigono le disposizioni previste per le s.r.l.. In certe circostanze la s.r.l. unipersonale può comportare per il socio una responsabilità illimitata. Società per azioni (s.p.a ) e società in accomandita per azioni (s.a.p.a.) Essendo la società per azioni (s.p.a.) e la società in accomandita per azioni (s.a.p.a.) scelte solo di rado dai fondatori d’impresa, non riteniamo opportuno approfondire queste forme giuridiche nella presente pubblicazione. Le spese di costituzione di queste forme societarie sono comunque ingenti. Società cooperative Anche le società cooperative, come quelle di capitali, hanno una personalità giuridica diversa da quella dei soci. Pur figurando tra le società di capitali in virtù della loro responsabilità limitata, presentano alcune caratteristiche distintive: La società cooperativa si distingue da una società di capitali non tanto dal punto di vista della sua struttura quanto piuttosto per l‘oggetto della sua attività. L‘idea cardine della costituzione di una società cooperativa è infatti la natura mutualistica del rapporto tra i soci. L‘attività non è svolta a scopo di lucro ma al fine di favorire i soci società cooperativa che partecipandovi traggono vantaggi di natura economica. Non è previsto un capitale minimo per la costituzione di una società cooperativa. Essa è possibile inoltre con il conferimento di un capitale assai modesto: la quota minima per ciascun socio ammonta attualmente a 50.000 lire. Ogni socio può svolgere anche contemporaneamente le funzioni di dipendente della società cooperativa. Rispetto ad un rapporto di lavoro dipendente nella medesima categoria, la retribuzione risulta decisamente maggiore. Le cooperative si distinguono dalle società di capitali anche per la posizione occupata dai singoli soci. In una società cooperativa le decisioni sono adottate in assemblea generale assegnando un voto ad ogni socio indipendentemente dalla quota di capitale conferito. Le cooperative sono soggette all’obbligo della revisione contabile. Da questo punto di vista è quindi notevole la differenza rispetto alle imprese tradizionali. La revisione serve alla trasparenza e funge da strumento di tutela sia nei confronti dei soci che nei confronti dei partners commerciali. Per la costituzione di una società cooperativa è richiesto un numero minimo di nove soci. Organi della società cooperativa sono il consiglio di amministrazione, il collegio sindacale e l‘assemblea dei soci. Le cooperative sono particolarmente indicate per lo svolgimento di attività di tipo artigianale o quando ad esempio un gruppo di lavoratori intende rilevare l’intera azienda o un ramo di attività dell‘impresa presso la quale prestano la loro opera (outsourcing). Se esercitano attività di tipo commerciale, anche le cooperative sono soggette alla legge in materia fallimentare: in caso di insolvenza di un socio, la pubblica amministrazione procede alla liquidazione coatta della società cooperativa. Piccola società cooperativa Dal 1997 è data anche la possibilità di costituire una piccola società cooperativa. Si applicano in questo caso le medesime disposizioni previste per le società cooperative fatta eccezione per quelle riguardanti il numero dei soci che possono essere compresi tra un minimo di tre e un massimo di 8 persone. La piccola società cooperativa è una forma semplificata di cooperativa in cui l’amministrazione può essere direttamente affidata all’assemblea dei soci (anziché al consiglio di amministrazione o all‘amministratore unico). La presenza del collegio sindacale è obbligatoria invece solo a partire da un capitale sociale di 200 milioni di lire. La piccola società cooperativa rappresenta una forma giuridica assai flessibile essendoda un lato limitata la responsabilità dei soci e potendo dall‘altro essere anche assai modesto il capitale sociale richiesto. Minori sono anche i vincoli societari ai quali adempiere. Si tratta quindi di una forma particolarmente indicata per le iniziative di giovani imprenditori nell‘esercizio di attività nel settore terziario (innovazioni tecnologiche o servizi alla persona). Prospetti riepilogativi delle forme giuridiche Impresa individuale/Impresa a conduzione familiare Responsabilità responsabilità illimitata (anche con il patrimonio privato) Costi di costituzione iscrizione nel registro delle imprese lire 70.000, costi annuali lire 143.000 Diritto tributario IRPEF(tassazione progressiva),IRAP 4,25 % imprese familiari: l’imprenditore individuale deve pagare le tasse nell’ordine di almeno il 51% dell’utile dichiarato. Sia lui che i familiari coadiuvanti dovranno confermare nella dichiarazione dei redditi di aver collaborato, nel periodo d’imposta, costantemente e prevalentemente nell’impresa. Contabilità Formalità di costituzione Contabilità ordinaria o semplificata per un fatturato annuo fino a 360 milioni per imprese di servizi e fino a 1.000 milioni per imprese commerciali . iscrizione nel registro delle imprese iscrizione presso l’ufficio IVA iscrizione all’INPS Denominazione della ditta deve contenere il cognome dell’imprenditore o le iniziali del suo nome e cognome. Esempio: Impianti di riscaldamento F. Rossi Vantaggi modeste spese per la sua costituzione forma adatta per piccole e medie imprese nessun capitale minimo elevata flessibilità possibilità della contabilità semplificata Svantaggi l’imprenditore individuale garantisce con il suo patrimonio personale essendo una singola persona è considerato di affidabilità creditizia limitata si assume da solo ogni responsabilità grande impegno lavorativo, stress, vacanze lunghe impossibili il destino dell’impresa è strettamente legato alla salute dell’imprenditore Imprese familiari: ai familiari coadiuvanti spetta il diritto al sostentamento anche in caso di perdite i familiari coadiuvanti hanno il diritto di partecipazione alle decisioni in caso di alienazione, scioglimento o ritiro dall’impresa, il familiare ha diritto all’incremento di valore dell’azienda il capofamiglia o il fondatore dell’impresa dovrà pagare le tasse per almeno il 51% degli utili, a prescindere dall’effettivo impegno lavorativo. Società in nome collettivo (s.n.c.) Responsabilità responsabilità illimitata di tutti i soci (anche con il patrimonio personale) Costi di costituzione notaio lire 2.500.000 circa iscrizione nel registro delle imprese lire 300.000, costi annuali lire 260.000 Diritto tributario Contabilità Contabilità Formalità di costituzione IRPEF (tassazione progressiva), IRAP 4,25% contabilità ordinaria o semplificata per un fatturato annuo fino a 360 milioni per le imprese commerciali atto costitutivo presso il notaio iscrizione nel registro delle imprese iscrizione all’ufficio IVA iscrizione all’INPS Ragione sociale agisce sotto una ragione sociale costituita dal nome di uno o più soci, con l’indicazione del rapporto sociale Esempio: Autoexport Bianchi SNC. Vantaggi modeste spese per la sua costituzione modeste spese di gestione e organizzazione forma adatta per piccole e medie imprese nessun capitale minimo non sono necessari organi sociali il bilancio non dev’essere pubblicato la responsabilità solidale aumenta l’affidabilità creditizia Svantaggi i soci rispondono solidalmente e illimitatamente i singoli soci devono lavorare nell’impresa e le decisioni vengono prese congiuntamente le decisioni avventate di un socio potrebbero mettere a rischio l’impresa e gli altri soci Società in accomandita semplice (s.a.s.) Responsabilità responsabilità illimitata per gli accomandatari (anche con il patrimonio personale) gli accomandanti garantiscono soltanto con la loro quota di capitale Costi di costituzione notaio lire 2.500.000 circa iscrizione nel registro delle imprese lire 300.000, costi annuali lire 260.000 Diritto tributario IRPEF (tassazione progressiva),IRAP 4,25% Contabilità contabilità ordinaria o semplificata per un fatturato annuo fino a 360 milioni per imprese di servizi e fino a 1.000 milioni per imprese commerciali Formalità di costituzione atto costitutivo presso il notaio iscrizione nel registro delle imprese iscrizione all’ufficio IVA iscrizione all’INPS Ragione sociale La ragione sociale deve essere costituita dal nome di almeno uno dei soci accomandatari, con l’indicazione del rapporto sociale Esempio: Bianchi & Rossi Mobili d’ufficio SAS Vantaggi modeste spese per la sua costituzione modeste spese di gestione e organizzazione forma adatta per piccole e medie imprese nessun capitale minimo non sono necessari organi sociali la gestione aziendale è di competenza esclusiva degli accomandatari Svantaggi l’accomandante non può lavorare in misura determinante e decisiva (altrimenti diventa automaticamente accomandatario e perde la propria responsabilità limitata) Società a responsabilità limitata (s.r.l.) Responsabilità i soci garantiscono soltanto con la quota di capitale Costi di costituzione notaio lire 3.500.000 circa iscrizione nel registro delle imprese lire 300.000, costi annuali da lire 742.000 Diritto tributario IRPEG 37%, IRAP 4,25% Contabilità contabilità ordinaria Formalità di costituzione atto costitutivo sotto forma di atto pubblico presso il notaio omologazione presso il tribunale competente iscrizione nel registro delle imprese 3/10 del capitale sociale da depositare presso un istituto di credito Denominazione sociale la denominazione sociale, in qualunque modo formata, deve contenere l’indicazione s.r.l. (Esempio: Fantasia s.r.l.) Vantaggi i soci garantiscono soltanto con il capitale impegnato la direzione aziendale può essere affidata ad un socio oppure anche a una terza persona la s.r.l. è una persona giuridica e può sporgere denuncia o essere citata con la propria denominazione dato che il capitale minimo non può essere inferiore a 20 milioni (o 10.000 EURO dal 01.01.2002), questa forma si presta anche per le piccole o le medie imprese Svantaggi elevati costi e numerose formalità per la sua costituzione a partire da 200 milioni di capitale sociale vi è l’obbligo di costituire i seguenti organi sociali: consiglio d’amministrazione (oppure amministratore unico), collegio dei sindaci e assemblea dei soci obbligo di redazione annuale del bilancio consuntivo con conto economico e relazione, nonché di deposito presso il registro delle imprese obbligo alla tenuta di libri sociali, p.es. libro dei soci Società cooperativa a responsabilità limitata (Soc. Coop. a r.l.) Responsabilità I soci rispondono solo con le quote di capitale conferito Spese di costituzione Spese notarili lire 2.000.000 circa Iscrizione nel registro delle imprese lire 70.000 e spese annue lire 143.000 Diritto tributario Nessuna tassazione in caso di reinvestimento dell’utile conseguito dalla cooperativa; in caso di distribuzione degli utili a favore dei soci: IRPEG 37 %, IRAP 4,25 % Contabilità Contabilità ordinaria Formalità di costituzione Atto costitutivo redatto con atto pubblico presso un notaio Omologazione presso il tribunale provinciale competente Iscrizione nel registro delle imprese Iscrizione nel Registro Provinciale Cooperative Iscrizione all’INPS Denominazione sociale La denominazione della società, in qualunque modo formata, deve contenere l’indicazione della società cooperativa a responsabilità limitata. Esempio: Fantasia Soc. coop. a r.l. Vantaggi I soci rispondono solo con il capitale impegnato Tutti i soci partecipano equamente alla società cooperativa: il diritto di voto non è correlato all‘ammontare della quota di capitale La società cooperativa è una persona giuridica e con la propria denominazione può intentare azioni legali ed essere citata in giudizio Questa forma societaria è indicata anche per le piccole e medie imprese Svantaggi Spese di costituzione relativamente elevate e molte formali-tà di costituzione Per la società cooperativa ordinaria sono richiesti diversi organi sociali Obbligo di redazione annuale del bilancio consuntivo, del conto economico e della relazione da depositare presso il registro delle imprese Obbligo di tenuta della contabilità come ad esempio del libro dei soci E’ opportuno ricorrere alla consulenza di esperti giuridici ed economici prima di decidere in modo definitivo. Anche la risposta ai seguenti quesiti può facilitare la decisione: • • • • • • • Quanto capitale proprio riesci a procurarti? Il tuo progetto è rischioso? Vuoi limitare la responsabilità? La forma giuridica è adatta alle dimensioni dell’azienda? Vuoi dirigere direttamente l’impresa? Vuoi poter decidere da solo? Vuoi, se possibile, dover affrontare poche formalità in sede costitutiva? UBICAZIONE, SPAZI AZIENDALI E ARREDI La corretta scelta dell’ubicazione La scelta dell’ubicazione corretta è uno dei fattori decisivi per il successo di un’impresa. Per questo motivo è opportuno approfondire l’aspetto dell’individuazione della sede idonea mettendo possibilmente a confronto diversi siti. L’elenco che proponiamo di seguito potrebbe rivelarsi d’aiuto: Se non si è ancora scelta la localizzazione è opportuno chiedersi: Dove si trova un mercato promettente per i miei prodotti/servizi? L’offerta di spazi e locali commerciali in quella zona è buona? Conosco i prezzi di mercato lì praticati? In questo luogo esistono particolari agevolazioni per la fondazione di imprese? Dispongo dei requisiti per potermi insediare nel centro d’impresa e innovazione tecnologica? Se la localizzazione è già stata scelta: Vi è presente un numero sufficiente di clienti con buona capacità di acquisto? Esistono concorrenti nelle vicinanze? La sede è facilmente raggiungibile da clienti e fornitori? Com’è la situazione logistica (merci, beni di consumo, rifornimenti energetici ..) Quanto incidono gli affitti, le tasse, le imposte ecc.? Esistono particolari vincoli di sito imposti dalle autorità (per esempio in materia di smaltimento dei rifiuti ecc.)? È facile trovare personale idoneo e partner per cooperazioni? Ci sono possibilità di ampliamento? Come si svilupperà quest’area in futuro? Spazi aziendali e arredamento La scelta degli spazi aziendali e degli arredi non deve essere esclusivamente conforme al proprio gusto personale o dipendere unicamente dallo svolgimento delle attività quotidiane. Si deve tenere conto anche delle disposizioni delle autorità (in materia di edilizia, tutela dell’ambiente, prevenzione antincendio, sicurezza sul lavoro, protezione control’inquinamento acustico ecc.). Proponiamo di seguito un elenco utile per la determinazione dei locali e dell’arredamento necessari: Quanti locali servono (officina, laboratorio, uffici, locali amministrativi, depositi, punti vendita, servizi igienici e sanitari, spogliatoi, locali di ricreazione, archivio)? Sono previsti particolari requisiti per i locali (dimensioni, altezza, ventilazione, illuminazione ecc.)? Ci sono sufficienti possibilità d’accesso per autocarri, furgoni e autoveicoli? I locali possono essere disposti su diversi piani? In quale posizione devono trovarsi i locali? (disposizione dei locali) Sono necessarie particolari misure per la prevenzione antinfortunistica, contro le emissioni e simili? • In caso di progetti edilizi: sono state considerate nel progetto tutte le prescrizioni delle autorità in materia (autorità in materia edilizia, in materia commerciale, ispettorato del lavoro, protezione antincendio ecc.)? • Microimprese, piccole e medie imprese (PMI) Microimpresa Piccola impresa Media impresa • Massimo 9 addetti (indipendentemente da fatturato, totale di bilancio annuo o requisito d’indipendenza* ) • Esercizio di attività nel corso delle quali non avvengono scambi tra paesi membri dell’UE. • Massimo 49 addetti • Massimo 249 addetti • Fatturato annuo fino a 7 • Fatturato annuale fino a 40 milioni milioni di euro o totale di di euro o totale di bilancio annuo bilancio annuo fino a 5 milioni fino a 27 milioni di euro di euro • Requisito • Requisito d’indipendenza* d’indipendenza* *(il capitale o le quote del capitale iniziale sono detenuti per meno del 25% da una o più imprese congiuntamente che non corrispondono alla definizione di PMI). Regola "de minimis" La pubblica amministrazione può concedere agevolazioni a imprese soltanto entro determinati limiti percentuali massimi espressamente autorizzati dalla Commissione Europea. Fanno eccezione soltanto i contributi di minore entità, tali da non produrre sensibili distorsioni alla concorrenza tra i Paesi Membri dell’UE, e di importo inferiore a 100.000 euro nel corso di tre anni ("de minimis”). Questi due tipi di contributi sono entrambi cumulabili. Tutti gli aiuti "de minimis” erogati alla stessa impresa per una qualsiasi iniziativa nel corso degli ultimi tre anni, dovranno essere sommati e dichiarati nelle eventuali domande per l’ottenimento di agevolazioni al fine di evitare il superamento del tetto massimo di 100.000 euro. Settori sensibili L’UE considera come sensibili i seguenti settori: acciaio, carbone, trasporti, fibre sintetiche, industria automobilistica, costruzioni navali, pesca. Zone svantaggiate Sono previsti finanziamenti pubblici di maggiore entità in caso di insediamento di un’azienda in una zona svantaggiata. I competenti uffici provinciali sono in grado di indicare se il comune in cui si intende fondare un’impresa sia dichiarato quale zona strutturalmente debole. I Clienti Analisi della situazione Una causa frequente di fallimento di una nuova impresa è data da un’errata valutazione del mercato. Per questo motivo è importante sin dall’inizio raccogliere sufficienti informazioni sul mercato e analizzarne la situazione di partenza. L’analisi dovrà riguardare da un lato il mercato vero e proprio (clienti, concorrenti, fornitori, ambiente) e dall’altro l’impresa stessa è da sottoporre ad un attento esame dei punti di forza e dei punti deboli. In particolare occorrerà porsi le seguenti domande: Clienti Chi sono i miei clienti? Dipendo da pochi clienti? Quali desideri ed esigenze hanno i miei clienti? Quali esigenze si riscontrano in fatto di consulenza e assistenza? Conosco le consuetudini e le motivazioni all’acquisto? Qual è il potere d’acquisto del target al quale mi rivolgo? Concorrenti Ho concorrenti? In caso affermativo, chi sono (numero, dimensioni, quote di mercato)? Cosa offrono (prodotto, prezzo, servizio ecc.)? Quali sono i punti di forza/punti deboli dei miei concorrenti? Fornitori Dipendo da pochi fornitori o addirittura da uno solo? Chi sono i miei fornitori? Quali sono i prezzi e le condizioni di acquisto con i quali ho a che fare ? Quali sono le condizioni di consegna con le quali ho a che fare? Come gestisco il magazzino e i trasporti? Ambiente Qual è l’espansione geografica del mio mercato (locale, regionale, nazionale, europea)? Qual è l’evoluzione economica in generale e quale l’evoluzione specifica del mio settore? Le fluttuazioni congiunturali possono produrre effetti sulla mia futura impresa? Sono prevedibili, nel prossimo futuro, modifiche normative (es. in materia di tutela ambientale, fiscale, UE, sviluppi generali …)? Sono prevedibili inversioni di tendenza (es. dai materiali sintetici verso i prodotti naturali)? Per poter rispondere a queste domande, bisognerà andare alla ricerca di informazioni svolgendo un’attività comunemente definita ”ricerca di mercato”. Possibili fonti d’informazione sono: riviste specializzate, giornali statistiche, ricerche fiere sondaggi, osservazioni (concorrenti, potenziali clienti e fornitori ecc.) internet Camera di Commercio Obiettivi di marketing Dopo aver analizzato la situazione, è possibile definire gli obiettivi di marketing • • • • • clienti/gruppi di clienti ai quali voglio rivolgermi esigenze dei clienti che intendo soddisfare qualità che intendo offrire quota di mercato che intendo raggiungere (es. n. 1 nel settore entro 5 anni) fatturato e utile Tali obiettivi costituiscono il punto di riferimento e orientamento di ogni impresa. Di norma non si vorrà perseguire un solo obiettivo ma una combinazione di diversi obiettivi. E’ consigliabile quindi definire con precisione gli obiettivi fissandoli per iscritto: soltanto in questo modo se ne potrà in seguito verificare l’effettivo raggiungimento. Una volta definiti gli obiettivi di marketing, occorrerà individuare strumenti e modalità per raggiungerli. Per realizzare tali obiettivi si dovrà dunque elaborare una strategia di marketing definendone i relativi strumenti (marketing mix). Marketing mix Il marketing mix comprende 4 strumenti: politica del prodotto, dei prezzi, della distribuzione e della comunicazione. Solo una corretta selezione e un’ottimale combinazione di questi elementi potranno condurre al successo. Strutturazione dell’offerta (politica del prodotto e dell’assortimento) La politica del prodotto comprende tutte le questioni relative ai beni e servizi offerti: • • • • Quali prodotti intendo offrire? I prodotti sono già conosciuti sul mercato? oppure si tratta di prodotti nuovi? Quali prodotti compongono il mio assortimento? I miei prodotti hanno qualcosa in più (servizio assistenza clienti ecc.)? Determinazione dei prezzi (politica dei prezzi) La politica dei prezzi determina tutti i fattori che influiscono sul prezzo e di cui bisogna tenere conto in sede di calcolo: • riduzioni, sconti • condizioni di consegna • condizioni di pagamento Il prezzo deriva fondamentalmente da un’operazione di calcolo (costi più margine di profitto) ma tiene conto anche dei prodotti della concorrenza e delle ”aspettative in termini di valore” della clientela (articoli di lusso con prezzi relativamente contenuti perdono ad esempio di interesse agli occhi dei clienti). Distribuzione dei beni (politica di distribuzione) La politica di distribuzione riguarda tutte le decisioni necessarie per fornire il prodotto in questione • • • • nelle giuste condizioni nei tempi giusti nel luogo desiderato e nella quantità richiesta Bisognerà decidere se vendere direttamente i prodotti, ricorrere a venditori esterni oppure distribuire gli articoli attraverso il commercio all’ingrosso/al dettaglio.Anche le questioni relative allo stoccaggio e al trasporto dovranno essere definite nell’ambito della politica di distribuzione. Interventi sul mercato (politica di comunicazione) Nella politica di comunicazione si potrà dare libero sfogo a tutta la propria creatività. E’ importante però seguire sempre la stessa linea perché solo un’immagine coerente (il cosiddetto „corporate design“) potrà avere efficacia a lungo termine. La politica di comunicazione – o anche il marketing – vengono di sovente equiparati alla pubblicità. In realtà la politica di comunicazione comprende la gestione di tutte le informazioni relative al mercato nei settori della pubblicità, della promozione delle vendite, delle pubbliche relazioni e della vendita diretta. Fondamentalmente occorre chiedersi: Quali obiettivi voglio raggiungere (es. un determinato grado di notorietà)? A chi voglio rivolgermi (definizione precisa del target)? Di quali risorse finanziarie dispongo? Come posso far conoscere e rendere interessante il mio prodotto? A quali mezzi ricorro (dépliant, lettere pubblicitarie, omaggi, inserzioni sui giornali, volantini, manifesti, radio/televisione/cinema, Internet, contatti telefonici, scritte nei punti vendita/sui veicoli aziendali ecc.)? In generale è possibile affermare che per piccole imprese sono più indicati i quotidiani locali, i volantini e i dépliant. Oltre alla pubblicità, anche la promozione diretta delle vendite assume un ruolo di primo piano. Queste attività di promozione vanno dall’allestimento dei punti vendita fino al colloquio di vendita vero e proprio. In futuro sarà opportuno riflettere anche sulla possibilità di aprire un sito Internet i cui costi sono sempre più accessibili. UN CONSIGLIO: tenere d‘occhio il mercato! Cercare di sapere se il proprio prodotto o servizio può interessare il mercato non disperdere le energie! Concentrarsi piuttosto su uno o qualche target preciso di clienti dotarsi di un certo profilo! Conferire un profilo ben definito all’impresa per comunicarne all’esterno l’identità in modo uniforme e sistematico non scordare mai l’importanza delle pubbliche relazioni! Un’intensa campagna di lancio non è sufficiente. Le attività volte a far conoscere l’impresa devono essere una costante non farsi travolgere dagli impegni quotidiani! Molti giovani imprenditori trascurano di seguire le attività pubblicitarie perché troppo impegnati sul fronte del lavoro Fornitori Instaurare rapporti con la clientela Nell’elaborare il piano di marketing (vedi pag.37), l’imprenditore stabilisce a quali clienti intende rivolgersi e quali desideri ed esigenze soddisfa con i suoi prodotti (beni/servizi). Soltanto conoscendo bene gli acquirenti si potranno offrire prodotti e servizi ad hoc per il cliente. La novità delle idee non è sufficiente da sola al conseguimento del successo: è importante invece che vi sia anche un’accoglienza positiva da parte dei clienti. L‘obiettivo di un imprenditore dovrà essere la completa soddisfazione del cliente. Il passaparola di clienti soddisfatti è la pubblicità migliore per un’impresa (oltre ad essere gratuita). Viceversa, un cliente scontento può minacciare seriamente la reputazione di un imprenditore. In termini di soddisfazione del cliente, non è comunque solo il prodotto, ma anche il comportamento dell’imprenditore, a rivestire un ruolo importante. Cortesia, disponibilità ecc. sono indispensabili per instaurare un buon rapporto con il cliente. Per un neo imprenditore la conquista della clientela è uno dei primi e più importanti passi da compiere. Poi bisognerà però essere anche in grado di mantenere la clientela acquisita, occupandosene e seguendola da vicino. Una scheda clienti può essere in questo senso di aiuto. E’ bene porsi continuamente gli interrogativi seguenti: I desideri e le esigenze dei miei clienti sono rimasti invariati? Cosa significa qualità per i miei clienti? Quali sono le tendenze di acquisto dei miei clienti? Hanno delle abitudini di acquisto? Quali sono le motivazioni di acquisto dei miei clienti? Quale immagine hanno di me i miei clienti? Ricordare infine che ”il cliente ha sempre ragione” e che deve essere al centro delle preoccupazioni dell’imprenditore. Instaurare rapporti con i fornitori Il successo di un’impresa dipende in misura determinante anche dai fornitori. Per questo motivo dovrebbero essere scelti bene e per tempo. Nell’ambito dei preparativi per la costituzione dell’impresa, il futuro imprenditore dovrebbe prendere contatti con diversi possibili fornitori e raccogliere informazioni su prodotti, condizioni di consegna e di pagamento in modo da poter fare dei confronti . Prima di optare per uno o più fornitori, è bene controllare i seguenti aspetti: La qualità dei prodotti offerti dal fornitore corrisponde realmente alle mie aspettative? Il fornitore è affidabile? Consegna puntualmente? Il fornitore è lontano (costi di trasporto)? Quali condizioni (termine di consegna, recapito/trasporto) offre? Quali condizioni di pagamento (sconti, crediti di fornitura) offre? Ma dove si trovano i fornitori adatti? Le informazioni si possono raccogliere presso le fiere specializzate, presso la Camera di Commercio, consultando gli elenchi settoriali ecc. E’ opportuno informarsi anche sull’esistenza di eventuali consorzi d’acquisto. Comunque, una volta costituito un gruppo fisso di fornitori, si dovranno naturalmente curare anche questi rapporti per riuscire ad ottenere una buona collaborazione. UN CONSIGLIO : Evitare di dipendere eccessivamente da un solo fornitore! Controllo qualità (Quality management QM) In economia aziendale si parla di qualità quando le caratteristiche di un prodotto o di un servizio corrispondono alle aspettative dei clienti. In questi termini la qualità è però soggetta ad interpretazioni soggettive. Per poterla quindi confrontare sono state introdotte le cosiddette norme di qualità (es. ISO 9000 e segg. o ISO 14000 e segg.). Uno standard di qualità riconosciuto a livello internazionale è garantito solo se un’impresa rispetta queste norme e se questa osservanza è controllata e certificata da un apposito ente di certificazione indipendente. Un numero crescente di clienti, ma anche di fornitori, chiede oggigiorno all’impresa la rispondenza a precisi requisiti qualitativi. Questa circostanza fa sì che sempre più imprese introducano un sistema di gestione e controllo della qualità e ne richiedano la certificazione. Sono soprattutto i fondatori d’impresa a dover sapere sin da subito se vi sia o meno la necessità di una certificazione di qualità. Non sempre è infatti necessaria. Informazioni in merito sono disponibili tra l’altro presso la Camera di Commercio. La Camera Arbitrale della Camera di Commercio La fondazione di un’impresa e tutti gli accordi importanti nel mondo degli affari sono solitamente disciplinati da accordi di natura contrattuale. Con il passare del tempo, tuttavia, le divergenze interpretative possono dare adito a controversie. In questi casi è possibile adire la giustizia ordinaria ma i procedimenti risultano piuttosto costosi e lenti. Inserendo invece nei contratti la cosiddetta clausola arbitrale è possibile rivolgersi alla Camera Arbitrale della Camera di Commercio di Bolzano. Essa è in grado di offrire molteplici vantaggi: rapida soluzione delle controversie scadenze vincolanti lodo immediatamente eseguibile contenimento delle spese riservatezza arbitri competenti • competenza internazionale. Clausola arbitrale (esempio) Ogni controversia che dovesse insorgere tra le parti in ordine alla interpretazione, applicazione e/o esecuzione del presente contratto, sarà demandata, a norma del Regolamento arbitrale della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Bolzano, alla Camera Arbitrale stessa. La decisione è inappellabile e sarà formulata da un Collegio arbitrale, composto di tre Arbitri (oppure da un Arbitro unico), quale previsto dal Regolamento della suddetta Camera Arbitrale. Per la designazione del Collegio Arbitrale (dell’Arbitro unico) le parti fanno espresso riferimento agli artt. 26 e seguenti del citato Regolamento arbitrale. L’informatica in azienda Al giorno d’oggi un computer fa parte dell’attrezzatura di base di un’impresa quasi come un telefono. E’ destinato ormai allo svolgimento di svariati incarichi: corrispondenza, contabilità, gestione dei materiali, paghe ecc. Da quando esiste Internet, il computer è diventato poi ancora più indispensabile. Ora serve anche al reperimento di informazioni, alla comunicazione, alla presentazione dell’azienda o alla vendita, per indicare soltanto alcune delle possibilità di utilizzo. Un neoimprenditore probabilmente non avrà subito bisogno di un programma informatico generale ma la dotazione iniziale dovrà comunque essere adeguata. La ricca offerta del mercato in fatto di apparecchi (hardware) e programmi (software) non renderà certo facile la scelta. Per questo motivo è indispensabile informarsi presso diversi fornitori, e non soltanto sul prezzo d’acquisto (computer, stampante, programmi), ma anche sull’assistenza tecnica e sugli eventuali costi derivati. ORGANIZZAZIONE Compiti organizzativi Già nella fase di avviamento è importante occuparsi dell’organizzazione dell’impresa: quanto più grande è l’impresa, tanta più importanza assume infatti la questione della sua organizzazione. Ecco i quesiti fondamentali da porsi: Cosa fare? (stabilire i lavori da eseguire) Chi fa cosa? (assegnazione dei compiti alle persone che operano nell’azienda). Si parla in questo caso anche di organizzazione strutturale dell’impresa. Sono prioritari a questo proposito problemi inerenti gerarchia, competenze e responsabilità. Quando, dove e come fare? (regolamento dei processi operativi). Queste e simili questioni riguardanti l’organizzazione degli spazi e dei tempi sono definite di norma con l’espressione “organizzazione del flusso operativo”. Con quali strumenti svolgere il lavoro? (determinazione dei mezzi necessari) L’organizzazione costituisce una componente importante del successo aziendale. Un eccesso organizzativo può comportare rigidità, una sua limitazione può originare invece uno stato di disordine che rischia di minacciare l’efficienza dell’attività aziendale. Si tenga però presente che nemmeno la migliore organizzazione potrà impedire il sopraggiungere di eventi imprevisti. In questi casi non rimane altro da fare che ricorrere all’improvvisazione, un elemento altrettanto importante dell’organizzazione. Acquisti e gestione del magazzino L’imprenditore dovrà rifornire la sua azienda di materiali, servizi ed energia. L’attività di approvvigionamento comprende diversi tipi di intervento quali: ricerca, osservazione e analisi dei mercati di rifornimento avvio e cura dei rapporti con i fornitori scelta e valutazione dei fornitori decisione make or buy (produzione in proprio o acquisto da terzi) assunzione di impegni legali e finanziari nei confronti dei fornitori 16 Le attività di acquisto, produzione e vendita sono aspetti strettamente correlati tra loro. Una cooperazione non coordinata tra questi sub-settori può produrre elevate giacenze di magazzino e determinare quindi costi elevati. L’obiettivo della gestione del magazzi-no è quindi quella di garantire la massima disponibilità di forniture contenendo al tem-po stesso al minimo i costi che ne derivano. MARKETING In un’epoca di mercati ormai saturi e di grande concorrenza è divenuto imprescindibile differenziarsi sin dall’inizio dalle aziende concorrenti offrendo qualcosa di nuovo o di migliore. Un imprenditore in gamba gestisce sempre la sua azienda con un occhio costantemente rivolto al mercato. Gestire un’impresa con un occhio di riguardo per il mercato significa orientarla verso il mercato. Questo orientamento inizia già nella fase ideativa: l’ispirazione nasce infatti dalle esigenze della clientela ed è volta a soddisfarle meglio di quanto non sia stato fatto con le soluzioni precedenti. In altre parole, marketing significa vendere il prodotto giusto al prezzo giusto tramite la distribuzione giusta con la comunicazione giusta al cliente giusto. Per ottenere questo scopo è opportuno elaborare un piano di marketing procedendo nel modo seguente: IL PIANO ECONOMICO (BUSINESS PLAN) Dopo essersi fatti un’idea dei diversi fattori importanti ai fini dell’elaborazione di un progetto d‘impresa, sarà possibile preparare il proprio piano personale ossia il piano economico o “businessplan”. Mentre si lavora alla stesura di questo piano è possibile riconsiderare ancora una volta in maniera sistematica gli obiettivi fissati per la futura impresa interrogandosi ancora sulla realizzabilità dell’idea stessa. E’ bene prendersi tutto il tempo necessario e redigere per iscritto il piano imprenditoriale. I vantaggi che si ottengono procedendo in questo modo sono i seguenti: la forma scritta obbliga a considerazioni chiare e ragionate, con il piano imprenditoriale scritto si dispone di una linea di riferimento per orientare e controllare costantemente obiettivi perseguiti e attività svolte, un piano imprenditoriale chiaro rafforza la posizione del futuro imprenditore in sede di trattative per cooperazioni con banche, fornitori ecc. Il business plan funge inoltre da biglietto da visita per l’impresa. Accanto al potere di convinzione dell’imprenditore, esso rappresenta infatti lo strumento più importante per riuscire a dimostrare agli altri la validità del progetto. Per questa ragione è importante che sia ben strutturato, sintetico e facilmente comprensibile. Anche eventuali fotografie e schizzi possono contribuire a rendere più presentabile e trasparente un’idea. Un business plan ha solitamente una lunghezza di 10 - 30 pagine (senza allegati) e si compone di 3 parti fondamentali: La prima parte, di carattere introduttivo, comprende una breve descrizione dell’idea imprenditoriale e del profilo personale del fondatore d’impresa. Questa parte riveste una notevole importanza per l’imprenditore in quanto rappresenta l’occasione per mettere in luce i suoi punti di forza: conoscenze tecniche, talento organizzativo, esperienza nel settore ecc. Questo però non basta: dovrà essere fornita anche una panoramica degli obiettivi perseguiti e delle modalità alle quali si intende ricorrere (descrizione dell’idea commerciale). La seconda parte del piano economico verte sui fattori che influenzano oggettivamente l’attività d’impresa e non dipendono direttamente dal suo fondatore come ad esempio i clienti, la concorrenza, la collocazione geografica ecc. La terza parte del piano economico fornisce infine tutte le cifre del progetto. Si dovrà conoscere nel dettaglio di quali e quanti mezzi necessiti l’impresa e quanto potranno gravare sul suo bilancio. L’esempio che riportiamo di seguito illustra i punti contenuti in un piano economico. Il piano commerciale potrà essere redatto seguendo questo schema e adeguandolo comunque alle specifiche caratteristiche dell’impresa in questione. Può darsi che alcuni degli aspetti proposti siano considerati irrilevanti e che altri interrogativi importanti sembrino invece mancare. Lo schema che proponiamo va comunque visto solo come un suggerimento per l’elaborazione di un business plan personalizzato. BUSINESS PLAN L’idea imprenditoriale Qual’ è la tua idea commerciale? Cos’ha di speciale la tua idea? Quali opportunità/rischi comporta la tua idea? A quale stadio di sviluppo si trova attualmente la tua idea? Il fondatore/i fondatori Dati personali Quali sono le tue qualità? (conoscenze e abilità tecniche e commerciali, esperienza nel settore) Per l’esercizio dell’attività sono previsti requisiti normativi (formazione obbligatoria, esame d’ammissione, autorizzazione sanitaria ecc.)? Quali sono i tuoi punti di forza/punti deboli? L’impresa Si tratta di una nuova impresa? In caso di risposta negativa, racconta brevemente la storia dell’azienda Quali sono i tuoi punti di forza/punti deboli? L’impresa Si tratta di una nuova impresa? In caso di risposta negativa, racconta brevemente la storia dell’azienda Quale forma giuridica adotterà l’impresa? Collaboratori Assumerai anche dei collaboratori? Che qualifiche dovranno avere? L'ubicazione e l'azienda Nel luogo scelto esiste un mercato promettente per il prodotto/servizio che proponi? Com’è la situazione dei collegamenti viari e dei rifornimenti nel luogo scelto per l’insediamento? FASI PER LA CREAZIONE DI UN’IMPRESA La trasformazione in impresa di un’idea commerciale passa attraverso diverse tappe. Il percorso per arrivare a costituire la propria impresa è spesso lungo e irto di ostacoli. Non bisogna lasciarsi intimorire dalle incombenze burocratiche (iscrizioni, comunicazioni, registrazioni, presentazione di domande ecc.). Progettando con cura i singoli passi da compiere, sarà possibile raggiungere presto l’obiettivo prefissato. I prospetti che riportiamo di seguito illustrano le fasi più importanti, distinte per settori, della costituzione di un’impresa. In ogni caso può essere che nel caso concreto si rendano necessari altri interventi tanto più che le disposizioni in materia sono in continua evoluzione e che non mancano differenze tra le varie regioni e province. INDUSTRIA La classificazione di un’impresa tra le aziende industriali dipende dall’attività esercitata e non dalle dimensioni. Caratteristiche fondamentali di un’azienda industriale sono: • • • • il livello di automazione del processo produttivo l’orientamento verso mercati situati oltre i confini regionali una sostanziale separazione tra gestione e produzione un tendenziale orientamento verso la produzione su piccola e larga scala. A parte alcune eccezioni, la costituzione di un’impresa industriale è vincolata a poche norme di diritto aziendale. Ovviamente dovranno poi essere rispettate le norme in vigore per edifici, officine o laboratori in materia di concessioni edilizie, misure antincendio ecc. L’ufficio provinciale o l’amministrazione comunale competente sono a disposizione per fornire tutte le informazioni del caso. Se oltre alla produzione si esercita un’attività commerciale, vanno ovviamente rispettate anche le norme relative a questo settore. I passi da compiere in generale sono i seguenti: Cosa Quando Dove Eventuale costituzione della società Prima dell’inizio dell’attività Notaio Osservazioni Registrazione dell’attività Entro 30 giorni dall’inizio Camera di Commercio e iscrizione nel registro dell’attività delle imprese, in albi professionali, registri ecc. Richiesta della partita IVA Entro 30 giorni dall’inizio Ufficio IVA o Cmera di dell’attività Commercio Denuncia dell’attività all‘INAIL Almeno 5 giorni prima dell’inizio dell’attività Iscrizione presso l’INPS dei familiari coadiuvanti Entro 30 giorni dall’inizio NISF/INPS dell’attività INAIL Assunzione di dipendenti • Compilare e consegnare Entro 10 giorni il modulo notificazione dall’assunzione dei rapporti di lavoro (disponibile presso l’ufficio dati sociodemografici) Il giorno stesso dell’assunzione • Iscrizione del dipendente all’INAIL • Vidimazione dei libri contabili • Vidimazione dei registri IVA Prima dell’uso dei libri o registri Ufficio distrettuale del lavoro o Comune Il libro paga e il libro matricola devono essere vidimati dall’INAIL INAIL Camera di Commercio, Ufficio IVA, Ufficio del registro o Notaio Pagamento del diritto di concessione o delle spese notarili ARTIGIANATO Le attività nel settore dell’artigianato in Alto Adige sono regolamentate dall’ordinamento provinciale sull’artigianato. Per alcune attività è richiesto un certificato di abilitazione: • parrucchieri per signore e signora • estetisti e massaggiatori estetici • autoriparatori (meccanici, carrozzieri, elettrauto, gommisti) • elettricisti ecc. • imprese di pulizie • installatori (elettricisti, installatori di impianti idrotermosanitari, tecnici degli impianti di combustione, installatori degli impianti di refrigerazione ecc.) I passi da compiere in generale sono i seguenti: Cosa Quando Dove Eventuale costituzione della società Prima dell’inizio dell’attività Notaio Entro 30 giorni dall’inizio dell’attività Camera di Commercio Richiesta della partita IVA Entro 30 giorni dall’inizio dell’attività Ufficio IVA o Camera di Commercio Iscrizione dell’imprenditore e dei familiari coadiuvanti presso l’INAIL Iscrizione all’ INPS dell’imprenditore e dei familiari coadiuvanti Almeno 5 giorni prima dell’inizio dell’attività INAIL Contestualmente alla denuncia dell’attività Camera di Commercio Richiesta della partita IVA Entro 30 giorni dall’inizio dell’attività Ufficio IVA o Camera di Commercio Iscrizione dell’attività all’INAIL Almeno 5 giorni prima dell’inizio dell’attività INAL Iscrizione Entro 30 giorni dell’imprenditore, dei dall‘inizio dell’attività soci e dei familiari coadiuvanti all’assicurazione per operatori del commercio e del turismo dell’ INAL INAL Assunzione dipendenti • Compilare e consegnare il modulo “notificazione dei rapporti di lavoro” (disponibile presso l’ufficio dati socio-demo grafici) • Iscrizione INAIL • Vidimazione dei libri contabili • Vidimazione dei registri IVA Ufficio distrettuale del lavoro o Comune Iscrizione dell’attività presso la Camera di Commerio Entro 10 giorni dall’assunzione Osservazioni Il libro paga e il libro matricola devono essere vidimati dall’INAIL Il giorno stesso dell’assunzione Prima dell’uso dei libri o Camera di Commercio , registri Ufficio IVA, Ufficio del Registro o Notaio Pagamento del diritto di concessione o delle spese notarili TURISMO Per la gestione autonoma di una struttura ricettiva (bar, ristorante, albergo) sono richiesti: Il certificato di abilitazione: lo si ottiene con l’iscrizione nel Registro degli abilitati alla conduzione di pubblici esercizi della Camera di Commercio. Per l’ottenimento del certificato stesso è richiesto poi il possesso di determinati requisiti quali: • il relativo titolo di studio o • l’esperienza pratica: per la gestione di bar e ristoranti sono necessari almeno 3 anni (nel corso di 5 anni) di lavoro qualificato; per la gestione di alberghi almeno 6 anni (nel corso di 9 anni). Se non si è in possesso di alcun requisito è comunque possibile sostenere un esame presso la Camera di Commercio. L‘idoneità dei locali aziendali: la certificazione della conformità dei locali alle disposizioni vigenti (in materia edile, igienico-sanitaria ecc.) è rilasciata dal sindaco. Attestato di disponibilità: in proprietà, usufrutto (affitto) o eredità. Determinazione del fabbisogno: per l’avvio di una nuova attività è richiesto un parere conforme da parte della commissione turismo. Una volta soddisfatti tali requisiti è possibile formulare la domanda di licenza all’amministrazione comunale. La licenza è a tempo indeterminato e il rinnovo annuale è automatico. I passi da compiere in generale sono i seguenti: Cosa Quando Dove Eventuale costituzione della società Prima dell’inizio dell’attività Notaio Domanda di licenza alla competente amministrazione comunale Prima dell’inizio dell’attività Comune Iscrizione nel registro degli abilitati alla conduzione di pubblici esercizi Entro 30 giorni dalla Camera di Commercio concessione della licenza o dall’inizio dell‘attività Parere sanitario (ove previsto) Prima dell’inizio dell’attività Iscrizione dell’attività presso il registro delle imprese Richiesta della partita IVA Entro 30 giorni dall’inizio Camera di Commercio dell‘attività Osservazioni Azienda sanitaria o Ufficiale sanitario Entro 30 giorni dall’inizio Ufficio IVA o Camera di dell’attività commercio Almeno 5 giorni prima Iscrizione dell’attività all ‘ dell’inizio dell’attività INAIL INAIl Iscrizione Entro 30 giorni dall‘inizio INAIL dell’imprenditore, dell’attività dei soci e dei familiari coadiuvanti all’assicurazione per operatori del commercio e del turismo dell’ INAL Assunzione di dipendenti: Entro 10 giorni dall’assunzione Ufficio distrettuale del lavoro o Comune • Compilare e consegnare il modulo “notificazione dei rapporti di lavoro” (disponibile presso INAIL Il giorno stesso l’ufficio dati socio-demo dell’assunzione grafici) • Iscrizione all’ INAIL • Vidimazione dei libri Prima dell’uso dei libri o Camera di Commercio, registri contabili Ufficio IVA, Ufficio del • Vidimazione dei registro o Notaio registri IVA Il libro paga e il libro matricola devono essere vidimati dall’ INAL Pagamento del diritto di concessione o delle spese notarili COMMERCIO Commercio all’ingrosso Esercita il commercio all’ingrosso chi acquista in nome proprio e rivende ad altri grossisti o dettaglianti, a rappresentanti professionisti oppure ad altri consumatori all’ingrosso. I passi da compiere in generale sono i seguenti: Cosa Quando Eventuale costituzione della società Iscrizione al registro delle imprese Prima dell’inizio Notaio dell’attività Entro 30 giorni dall’inizio Camera di Commercio dell’attività Iscrizione dell’attività presso l'INAIL Almeno 5 giorni prima INAIL dell’inizio dell’attività Entro 30 giorni dall’inizio INPS dell’attività Iscrizione all’INPS dell’imprenditore e dei familiari coadiuvanti Richiesta della partita IVA Dove Osservazioni Entro 30 giorni dall’inizio Ufficio IVA o Camera di dell’attività Commercio Assunzione di dipendenti • Compilare e consegnare Entro 10 giorni il dall’assunzione modulo “notificazione dei rapporti di lavoro” (disponibile presso l’ufficio dati socioIl giorno stesso demografici) dell’assunzione • Iscrizione all’INAIL • Vidimazione dei libri Prima dell’uso dei libri o registri contabili • Vidimazione dei registri IVA Ufficio del lavoro o Azienda sanitaria Il libro paga e il libro matricola devono essere vidimati dall’INAIL INAIL Camera di Commercio, Ufficio IVA, Ufficio del registro o Notaio Pagamento del diritto di concessione o delle spese notarili Commercio al dettaglio Esercita attività di commercio al dettaglio chi acquista per professione e in nome e per conto proprio beni commerciali, rivendendoli in un posto di vendita. . Cosa Quando Dove Eventuale costituzione di Prima dell’inizio società dell’attività Notaio Domanda o comunicazione all’amministrazione comunale Prima dell’inizio dell’attività Comune Parere sanitario (solo per il commercio di generi alimentari) Iscrizione al registro delle imprese Prima dell’inizio dell’attività Azienda sanitaria o Ufficiale sanitario Richiesta della partita IVA Entro 30 giorni dall’inizio Ufficio IVA o Camera di dell’attività Commercio Iscrizione dell’attività presso l’INAIL Almeno 5 giorni prima dell’inizio dell’attività Iscrizione all’INPS dell’imprenditore e dei familiari coadiuvanti Annotazioni Attenzione alle novità! Entro 30 giorni dall’inizio Camera di Commercio dell’attività INAIL Entro 30 giorni dall’inizio INPS dell’attività Assunzione di dipendenti • Compilare e consegnare Entro 10 giorni il modulo ”notificazione dall’assunzione dei rapporti di lavoro” (disponibile presso l’ufficio dati sociodemografici) Il giorno stesso • Iscrizione all’INAIL dell’assunzione Ufficio del lavoro o azienda sanitaria Il libro paga e il libro matricola devono essere vidimati dall’INAIL INAIL • Vidimazione dei libri Prima dell’uso dei libri o Camera di Commercio, registri contabili Ufficio IVA, Ufficio del • Vidimazione dei registr registro o notaio IVA Pagamento del diritto di concessione o delle spese notarili SERVIZI Qualunque attività si voglia esercitare, sarà difficile evitare una iscrizione in qualche registro, albo, elenco ecc. Quasi ogni ramo professionale dispone di un proprio registro professionale con diversi requisiti e formalità differenti per la registrazione. L’attività può essere avviata solo dopo l’avvenuta iscrizione. La maggior parte degli albi professionali viene gestita dalla ra di Commercio ad eccezione di quelli per i liberi professionisti (vedi 3.5.2. iscrizioni e registrazioni). Questi in generale i passi da compiere anche se vi sono differenze rilevanti tra le singole attività: Cosa Quando Dove Reperimento di informazioni sui requisiti per l’esercizio dell’attività; eventuale sostenimento dell’esame previsto (es. per mediatori, consulenti immobiliari ecc.) Prima dell’iscrizione dell’attività Camera di Commercio Eventuale costituzione della società Prima dell’inizio dell’attività Notaio Richiesta della partita IVA Entro 30 giorni dall’inizio Ufficio IVA o Camera di dell’attività Commercio Comunicazione dell’attività e iscrizione nel registro delle imprese, ad albi professionali, altri registri ecc. Iscrizione dell’attività presso l’INAIL Di norma a partire dall’inizio dell’attività Camera di Commercio Almeno 5 giorni prima dell’inizio dell’attività INAIL Iscrizione all’INPS dell’imprenditore e dei familiari coadiuvanti Annotazioni Entro 30 giorni dall‘inizio INPS dell‘attività Assunzione di dipendenti • compilare e consegnare il modulo “notificazione dei rapporti di lavoro” (disponibile presso l’ufficio dati sociodemografici) • Iscrizione all’INAIL • Vidimazione dei libri contabili • Vidimazione dei registri IVA Entro 10 giorni dall’assunzione Ufficio del lavoro o azienda sanitaria Il giorno stesso dell’assunzione INAIL Il libro paga e il libro matricola devono essere vidimati dall’INAIL Prima dell’uso dei libri o Pagamento del diritto di concessione o Camera di Commercio, registri delle spese notarili Ufficio IVA, Ufficio del registro o Notaio GLOSSARIO AMMORTAMENTO: L'ammortamento è il termine ragionieristico che indica il procedimento contabile attraverso il quale vengono ripartiti su più esercizi costi sostenuti anticipatamente, in relazione all'acquisto o alla costruzione di fattori produttivi ad utilità pluriennale. È cioè il processo di ripartizione del valore pluriennale di una immobilizzazione tra gli esercizi nei quali sarà utilizzata. AZIENDA: L'azienda é il complesso di beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio dell'impresa (art. 2555 CC). Non importa che l'imprenditore sia proprietario del bene: ogni bene, pervenuto all'imprenditore a qualsiasi titolo, purché effettivamente destinato all'impresa, diviene aziendale. L'azienda è un complesso di beni che si pone in un rapporto di strumentalità all'impresa, concepita, invece, dal diritto come un'attività. AZIONI: Le azioni sono titoli di partecipazione, liberamente trasmissibili, che indicano qual è la posizione dell'azionista nella società. L'azione corrisponde alla frazione minima di capitale sociale. Il possesso anche di una sola azione attribuisce la qualità di socio e conferisce tutti i diritti ad essa connessi. La partecipazione sociale attraverso quote facilita sia la trasferibilità della posizione di socio, sia il frazionamento dei conferimenti. BUSINESS PLAN: Il business plan è la redazione chiara e distinta di tutte le informazioni importanti per rappresentare le possibilità future dell'impresa. Il piano economico ha lo scopo di definire gli obiettivi dell'impresa e i mezzi per realizzarli. CAPITALE CIRCOLANTE: Il capitale circolante è composto da tutte le attività che non vengono impiegate durevolmente nell'azienda. Le voci che vi rientrano sono quindi date essenzialmente dalle disponibilità liquide, dalle liquidità differite o crediti a breve ed infine dalle rimanenze o disponibilità. Il capitale circolante è definito anche come attività correnti meno passività correnti. Esso rappresenta l'ammontare di liquidità operativa giornaliera disponibile per l'attività di gestione. CAPITALE DI INVESTIMENTO: Il capitale di investimento è composto da tutte le attività che vengono impiegate durevolmente nell'azienda. CREDITO: Cessione nel tempo di denaro o di beni dietro pagamento di interessi. CRESCITA AZIENDALE: La crescita aziendale è la crescita del valore dell'azienda nel corso del tempo. DITTA: La ditta è il nome sotto il quale l'imprenditore svolge la sua attività (art 2563 CC). L'imprenditore ha diritto esclusivo sulla sua ditta. FIDEIUSSIONE: È il contratto con il quale il fideiussore, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce l'adempimento di un'obbligazione altrui (art.1936 CC). INAIL: Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro. INPS: Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. Sono di sua competenza le assicurazioni per malattia e per la pensione. IPOTECA: L'ipoteca è il diritto reale di garanzia, che attribuisce al creditore il potere di espropriare il bene sul quale l'ipoteca è costituita e di essere soddisfatto con preferenza sul prezzo ricavato dall'espropriazione (art. 2808 CC). IRAP: Imposta Regionale sulle Attività Produttive. Si tratta di un'imposta che concerne la produzione, lo scambio di beni, il settore dei servizi. L'aliquota d'imposta è del 4,25%. IRPEF: Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche. Si tratta di un'imposta progressiva, direttamente proporzionale al reddito. IRPEG: Imposta sul Reddito delle Persone Giuridiche. Si tratta di un'imposta proporzionale. Attualmente l'aliquota unitaria è del 37%. LEASING: È il contratto con il quale una parte (cedente) concede all'altra (utilizzatore), per un tempo determinato, il godimento di un bene mobile o immobile verso un corrispettivo rateale ed offrendo all'utilizzatore, alla scadenza del contratto, quattro possibilità: 1) restituire il bene concessogli in locazione; 2) chiedere ed ottenere la rinnovazione del contratto, versando un canone notevolmente ridotto; 3) esercitare l'opzione di acquisto del bene mediante versamento del prezzo residuo; 4) richiederne la sostituzione con altro bene di migliore utilizzazione. LIQUIDITÀ: Capacità di assolvere regolarmente agli obblighi di pagamento. MAKE OR BUY: Termine che esprime la decisione che l'imprenditore deve prendere tra due alternative: produrre in proprio o acquistare. (Per esempio: un albergatore deve decidere se avere una lavanderia propria nell'albergo o se incaricare del servizio un'impresa esterna). MUTUO: Il mutuo è il contratto con il quale una parte (mutuante) consegna all'altra (mutuatario) una determinata quantità di denaro o di altre cose fungibili, e l'altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie e quantità (art. 1813 CC). OMOLOGAZIONE: L'omologazione è una valutazione di mera legittimità: il tribunale verifica il reale adempimento delle condizioni stabilite dalla legge. PMI: Microimprese, piccole e medie imprese. REDDITIVITÀ: La redditività è l'indice economico - aziendale che rileva l'attitudine dell'impresa ad avere una remunerazione finanziaria adeguata (utile) in relazione al capitale impiegato. REGOLA DEL DE-MINIMIS: Con tale termine sono definite le agevolazioni che non sono in grado di produrre sensibili distorsioni sul piano della concorrenza all'interno dei Paesi membri dell'Unione Europea. STATO DI INSOLVENZA: L'imprenditore è in stato di insolvenza quando non è più in grado di soddisfare regolarmente le obbligazioni assunte, cioè quando il suo patrimonio è in condizioni tali per cui non può pagare i debiti alle rispettive scadenze o senza pregiudicare il pagamento dei debiti che scadono successivamente. VIDIMAZIONE: Vidimazione è un altro termine per indicare la bollatura.