E.N.D.O. – F.A.P.
ENTE NAZIONALE DON ORIONE
FORMAZIONE AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
UNA FORMA GIURIDICA PER OGNI IMPRESA
CSP (Centro Studi e Progettazione) Sede Nazionale
A cura
Giuseppina D’Apolito & Monica Fratarcangeli
© 2002
FORMA GIURIDICA
La scelta della forma giuridica della Sua futura impresa è una decisione importante in
quanto avrà delle ripercussioni a livello personale, fiscale, aziendale e sociale. Per
questo motivo la scelta dovrebbe essere ben ponderata. Tenga comunque presente che
la forma giuridica “ideale” non esiste: ogni forma presenta vantaggi e svantaggi ed in
linea di massima ogni caso dipende dallo scopo che si vuole raggiungere.
Impresa individuale o società?
La prima decisione importante in merito alla forma giuridica riguarda la scelta se lavorare da solo
oppure con dei soci. A tale proposito Le si offrono diverse possibilità:
L’impresa individuale e l’impresa familiare
La forma più semplice e diffusa è l’impresa con un solo titolare che stabilisce in
piena autonomia le decisioni da prendere. Il titolare può sia essere proprietario
dell’impresa che gestore della stessa. Ciò non significa però necessariamente essere
abbandonati a sé stessi: si possono infatti assumere dipendenti o avvalersi dell’aiuto
dei familiari.
Nella scelta di questa forma giuridica, nulla impone l’entità minima del
capitale iniziale da investire. Si consideri comunque che per i debiti dell’impresa sarà
l’imprenditore a garantire con il suo patrimonio personale, ad essere l’unico
responsabile degli impegni assunti e ovviamente anche l’unico a percepire gli utili
che ne derivano.
Una particolare forma di impresa individuale è data dall’impresa familiare,
interessante soprattutto sul piano fiscale.Sono considerate imprese a conduzione
familiare le aziende nelle quali collaborano il coniuge, parenti fino al terzo grado e
affini fino al secondo grado. I familiari che prestano in forma continuativa il proprio
lavoro all’impresa familiare hanno i seguenti diritti:
diritto al sostentamento in base alle condizioni patrimoniali della famiglia
partecipazione agli utili dell’impresa familiare e diritto sui beni da essa acquisiti
diritto di partecipare al valore di avviamento (incremento del valore di un’azienda
nel corso del tempo)
diritto di prelazione in caso di alienazione.
L’impresa familiare è sempre un’impresa individuale e non potrà mai assumere la
forma giuridica di una società di persone o di capitali. Per la costituzione di
un’impresa familiare non è richiesta una forma specifica.
UN CONSIGLIO:
Per evitare lunghe controversie (es. diritto all’incremento del valore aziendale in caso di separazioni
o divorzi) si consiglia di riflettere bene sull’opportunità di costituire un’impresa familiare e di
ricorrere eventualmente alla consulenza di un esperto!
La società:
L’attività imprenditoriale può essere esercitata anche da un gruppo di persone. Un’
impresa individuale può essere trasformata nel corso del tempo in società: assumendo
uno o più soci si potrà da un lato migliorare la situazione finanziaria ed effettuare
nuovi investimenti e dall’altro avvalersi della collaborazione di persone affidabili.
I nuovi soci possono apportare know-how ed esperienze professionali con effetti
positivi sullo sviluppo dell’impresa. Tuttavia, prima di decidere per l’ingresso di un
nuovo socio, è consigliabile verificare se quest’ultimo sia la persona più indicata
anche a lungo termine. Una volta individuata la persona adatta, si potrà decidere
assieme la forma giuridica più idonea all’impresa. In genere, la società si distingue
dall’impresa individuale per i seguenti aspetti:
capitale fornito da diverse persone
responsabilità civile e rischi suddivisi fra diverse persone
anche la responsabilità è distribuita tra diverse persone
E’ possibile trasformare un’impresa individuale in società anche in un momento
successivo.
Ogni società si fonda di norma sullo statuto sociale il quale regola i diritti e doveri dei
soci nonché i rapporti nei confronti di terzi. Stabilisce ad esempio l’entità dei
conferimenti in denaro o sotto forma di prestazioni, i criteri di ripartizione degli utili
e delle perdite, le competenze di ciascun socio ecc. Lo statuto sociale deve essere
redatto per iscritto. Accordi verbali sono ammessi soltanto nel caso delle società
semplici.
UN CONSIGLIO:
Per evitare possibili problemi, si consiglia di definire con estrema precisione nello statuto sociale i
diritti e i doveri dei singoli soci!
Esistono diverse forme di società. La distinzione generalmente operata è tra società di
persone, società di capitali e società cooperative.
Società di persone
Nelle società di persone i singoli soci sono detentori di diritti e doveri e nella maggior
parte dei casi rispondono delle proprie azioni. Distinguiamo le seguenti forme:
società semplice (s.s.), società in nome collettivo (s.n.c.) e società in accomandita
semplice (s.a.s.).
Società semplice (s.s.)
Storicamente la società semplice rappresenta la forma base delle società di persone.
Le disposizioni del codice civile in materia (riguardanti responsabilità,
amministrazione ecc.) si applicano fondamentalmente anche alle s.n.c. e alle s.a.s.
Questa forma societaria può essere scelta solo se non si esercitano attività
commerciali e quindi essa non è indicata per lo svolgimento di attività di tipo
imprenditoriale. Questo tipo di società è frequente nel settore agricolo e viene scelta
ad esempio anche per la costituzione di una banda musicale. Per la sua costituzione,
per le eventuali variazioni e per lo scioglimento della società è sufficiente presentare
domanda al Registro delle Imprese tenuto presso la Camera di Commercio. Non è
richiesta una forma particolare per lo statuto sociale, che può essere definito anche
sulla base di un semplice accordo orale, né è previsto un capitale minimo.
Società in nome collettivo (s.n.c.)
È la forma più diffusa di società di persone. La s.n.c. si compone di due o più soci
con responsabilità illimitata e solidale, ovvero:
illimitata: i soci rispondono con l’intero patrimonio sociale e personale
solidale: ogni socio risponde interamente di ogni eventuale debito della società
con la possibilità di rivalersi sugli altri soci qualora provveda singolarmente al saldo
dell’intero debito.
La costituzione avviene presso il notaio ed è in forma semplice. Non è prescritto
alcun capitale minimo. Salvo diverso accordo convenuto nell’atto costitutivo, ad ogni
socio spetta il potere di amministrazione e rappresentanza della società. Un aspetto
importante riguarda la collaborazione dei soci: i singoli soci devono infatti prestare il
proprio lavoro all’impresa. Essendo il patrimonio sociale di proprietà di tutti i soci, le
questioni fondamentali dovrebbero essere oggetto di una decisione congiunta. Il
rischio e l’utile vengono suddivisi.
UN CONSIGLIO:
E’ consigliabile optare per questa forma giuridica soltanto quando tutti i soci sono
competenti nell’esercizio dell’attività commerciale e il loro rapporto si fonda su
reciproca fiducia e affidabilità.
Società in accomandita semplice (s.a.s.)
Si sceglie questa forma societaria quando ci sono da un lato persone con capitale a
disposizione che intendono investire e dall’altro soggetti dotati di spirito
imprenditoriale ma che non dispongono dei necessari mezzi finanziari. Nella s.a.s.
esistono quindi due tipi di soci:
soci accomandatari (responsabilità illimitata): garantiscono anche con il
proprio patrimonio personale per i debiti della società e soltanto a loro spetta la
gestione aziendale
soci accomandanti (responsabilità limitata): rispondono soltanto con la propria
quota di capitale e sono considerati una specie di finanziatori dei soci accomandatari,
con diritti supplementari come: ispezione dei libri contabili, partecipazione agli utili
ecc. Per legge gli accomandanti partecipano agli utili e alle perdite in relazione alle
rispettive quote di partecipazione al capitale.
Agli accomandanti non è consentito partecipare all’amministrazione della s.a.s.; in
caso contrario perderebbero il vantaggio della responsabilità limitata (diventando
dunque accomandatari).
Nello statuto sociale vanno indicati espressamente i soci accomandatari e quelli
accomandanti. Per il resto le formalità di costituzione sono le stesse della s.n.c.
Le s.n.c. e le s.a.s. sono soggette alle disposizioni della legge sul fallimento: in caso
di insolvenza della società, il tribunale provinciale competente per territorio può
dichiararne il fallimento.
Ove fosse invece uno dei soci ad essere insolvente e il tribunale provincialem aprisse
nei suoi confronti la procedura fallimentare, verrebbe semplicemente sciolto il
rapporto societario con il socio fallito.
In tal caso i soci rimanenti dovrebbero provvedere a ricostituire la maggioranza
societaria entro i termini di legge. Se ciò non fosse possibile, la società deve essere
sciolta e quindi messa in liquidazione.
Società di capitali
Le società di capitali sono persone giuridiche diverse dalle persone giuridiche dei
soci. La stessa società è dunque soggetto di diritti e doveri e dispone di propri organi
(assemblea dei soci, consiglio di amministrazione ed eventualmente collegio dei
sindaci). È previsto un importo minimo di capitale.
La forma giuridica della società di capitali è adatta soprattutto alle medie e grandi
imprese.
Si distinguono le seguenti forme: società a responsabilità limitata (s.r.l.), società per
azioni (s.p.a.) e società in accomandita per azioni (s.a.p.a.).
Società e responsabilità limitata (s.r.l.)
Nel caso della s.r.l. i soci rispondono nei confronti dei creditori soltanto con la
propria quota conferita nel capitale iniziale. Questa forma si presta in particolare a
unioni di partners intenzionati a collaborare nella società ma che desiderano limitare
il rischio alla quota di capitale (senza responsabilità personale).
Per assicurare una determinata tutela ai creditori, il legislatore chiede un versamento
minimo nell’impresa, il cosiddetto capitale sociale di una s.r.l., pari a 20 milioni di
lire (10.000 € ) di cui, alla costituzione, 3/10 dovranno essere depositati in denaro a
titolo di cauzione presso un istituto di credito. Tale importo verrà restituito
dall’istituto di credito senza interessi dopo la conclusione di tutte le formalità di
costituzione. In alternativa ai conferimenti in denaro è possibile apportare anche beni
di valore corrispondente per i quali è però richiesta una stima giurata da parte di un
perito.
La costituzione della società presuppone la stipula di un atto costitutivo mediante atto
pubblico redatto presso un notaio; ne viene quindi richiesta l’omologazione presso il
tribunale competente per la successiva iscrizione nel registro delle imprese.
L’amministrazione dell’attività può essere affidata a un socio, a più soci o a terzi.Gli
organi della s.r.l. sono l’assemblea dei soci, il consiglio di amministrazione o
l’amministratore delegato e il collegio dei sindaci (obbligatorio soltanto a partire da
un capitale sociale di 200 milioni di lire).
La s.r.l. ha l’obbligo di tenere diversi libri contabili come ad esempio il libro dei soci,
il libro con i verbali delle riunioni e delle delibere dell’assemblea dei soci, del
consiglio di amministrazione e del collegio dei sindaci. Il consiglio di
amministrazione / gli amministratori di una s.r.l. hanno l’obbligo di redigere ogni
anno il bilancio consuntivo, completo di conto economico e della relazione da
presentare all’assemblea dei soci per l’approvazione. Il bilancio consuntivo deve
essere
depositato
presso
il
Registro
delle
Imprese.
In caso di perdite prodotte dalle società di capitali, il legislatore prevede una
riduzione di capitale e la copertura del disavanzo mediante conferimenti da parte dei
soci.
UN CONSIGLIO:
• raramente la s.r.l. è la forma giuridica più indicata per mettersi in proprio ed è
consigliabile
soltanto in caso di previsioni di utili relativamente sicuri
• spesso il capitale minimo non basta e servono altri prestiti. La limitazione della
responsabilità nella s.r.l. comporta di norma in questo caso che i creditori (es. le
banche) richiedano garanzie direttamente ai soci. Per il volume di prestiti che ne
deriva, la limitazione di responsabilità della s.r.l. risulta pertanto annullata!
• sia nella fase di costituzione che nel successivo ricorso all’assistenza fiscale, una
s.r.l. è più costosa di una società di persone
Società unipersonale a responsabilità limitata
Dal marzo 1993 la s.r.l. può essere costituita anche in forma di società unipersonale a
responsabilità limitata, ossia con un unico socio. Nella corrispondenza, in questo
caso, l’indicazione della forma giuridica dovrà recare anche lo specifico riferimento
alla s.r.l. unipersonale. In generale vigono le disposizioni previste per le s.r.l.. In certe
circostanze la s.r.l. unipersonale può comportare per il socio una responsabilità
illimitata.
Società per azioni (s.p.a ) e società in accomandita per azioni (s.a.p.a.)
Essendo la società per azioni (s.p.a.) e la società in accomandita per azioni (s.a.p.a.)
scelte solo di rado dai fondatori d’impresa, non riteniamo opportuno approfondire
queste forme giuridiche nella presente pubblicazione. Le spese di costituzione di
queste forme societarie sono comunque ingenti.
Società cooperative
Anche le società cooperative, come quelle di capitali, hanno una personalità giuridica
diversa da quella dei soci. Pur figurando tra le società di capitali in virtù della loro
responsabilità limitata, presentano alcune caratteristiche distintive:
La società cooperativa si distingue da una società di capitali non tanto dal punto di
vista della sua struttura quanto piuttosto per l‘oggetto della sua attività. L‘idea
cardine della costituzione di una società cooperativa è infatti la natura mutualistica
del rapporto tra i soci. L‘attività non è svolta a scopo di lucro ma al fine di favorire i
soci società cooperativa che partecipandovi traggono vantaggi di natura economica.
Non è previsto un capitale minimo per la costituzione di una società cooperativa.
Essa è possibile inoltre con il conferimento di un capitale assai modesto: la quota
minima per ciascun socio ammonta attualmente a 50.000 lire.
Ogni socio può svolgere anche contemporaneamente le funzioni di dipendente
della società cooperativa. Rispetto ad un rapporto di lavoro dipendente nella
medesima categoria, la retribuzione risulta decisamente maggiore.
Le cooperative si distinguono dalle società di capitali anche per la posizione
occupata dai singoli soci. In una società cooperativa le decisioni sono adottate in
assemblea generale assegnando un voto ad ogni socio indipendentemente dalla quota
di capitale conferito.
Le cooperative sono soggette all’obbligo della revisione contabile. Da questo
punto di vista è quindi notevole la differenza rispetto alle imprese tradizionali. La
revisione serve alla trasparenza e funge da strumento di tutela sia nei confronti dei
soci che nei confronti dei partners commerciali.
Per la costituzione di una società cooperativa è richiesto un numero minimo di nove
soci.
Organi della società cooperativa sono il consiglio di amministrazione, il collegio
sindacale e l‘assemblea dei soci. Le cooperative sono particolarmente indicate per lo
svolgimento di attività di tipo artigianale o quando ad esempio un gruppo di
lavoratori intende rilevare l’intera azienda o un ramo di attività dell‘impresa presso la
quale prestano la loro opera (outsourcing). Se esercitano attività di tipo commerciale,
anche le cooperative sono soggette alla legge in materia fallimentare: in caso di
insolvenza di un socio, la pubblica amministrazione procede alla liquidazione coatta
della società cooperativa.
Piccola società cooperativa
Dal 1997 è data anche la possibilità di costituire una piccola società cooperativa. Si
applicano in questo caso le medesime disposizioni previste per le società cooperative
fatta eccezione per quelle riguardanti il numero dei soci che possono essere compresi
tra un minimo di tre e un massimo di 8 persone.
La piccola società cooperativa è una forma semplificata di cooperativa in cui
l’amministrazione può essere direttamente affidata all’assemblea dei soci (anziché al
consiglio di amministrazione o all‘amministratore unico). La presenza del collegio
sindacale è obbligatoria invece solo a partire da un capitale sociale di 200 milioni di
lire.
La piccola società cooperativa rappresenta una forma giuridica assai flessibile
essendoda un lato limitata la responsabilità dei soci e potendo dall‘altro essere anche
assai modesto il capitale sociale richiesto. Minori sono anche i vincoli societari ai
quali adempiere. Si tratta quindi di una forma particolarmente indicata per le
iniziative di giovani imprenditori nell‘esercizio di attività nel settore terziario
(innovazioni tecnologiche o servizi alla persona).
Prospetti riepilogativi delle forme giuridiche
Impresa individuale/Impresa a conduzione familiare
Responsabilità
responsabilità illimitata (anche con il patrimonio privato)
Costi di
costituzione
iscrizione nel registro delle imprese lire 70.000, costi annuali lire 143.000
Diritto tributario
IRPEF(tassazione progressiva),IRAP 4,25 %
imprese familiari: l’imprenditore individuale deve pagare le tasse
nell’ordine di almeno il 51% dell’utile dichiarato.
Sia lui che i familiari coadiuvanti dovranno confermare nella dichiarazione
dei redditi di aver collaborato, nel periodo d’imposta, costantemente e
prevalentemente nell’impresa.
Contabilità
Formalità di
costituzione
Contabilità ordinaria o semplificata per un fatturato annuo fino a 360
milioni per imprese di servizi e fino a 1.000 milioni per imprese
commerciali .
iscrizione nel registro delle imprese
iscrizione presso l’ufficio IVA
iscrizione all’INPS
Denominazione
della ditta
deve contenere il cognome dell’imprenditore o le iniziali del suo nome e
cognome. Esempio: Impianti di riscaldamento F. Rossi
Vantaggi
modeste spese per la sua costituzione
forma adatta per piccole e medie imprese
nessun capitale minimo
elevata flessibilità
possibilità della contabilità semplificata
Svantaggi
l’imprenditore individuale garantisce con il suo patrimonio personale
essendo una singola persona è considerato di affidabilità creditizia limitata
si assume da solo ogni responsabilità
grande impegno lavorativo, stress, vacanze lunghe impossibili
il destino dell’impresa è strettamente legato alla salute dell’imprenditore
Imprese familiari:
ai familiari coadiuvanti spetta il diritto al sostentamento anche in caso di
perdite
i familiari coadiuvanti hanno il diritto di partecipazione alle decisioni
in caso di alienazione, scioglimento o ritiro dall’impresa, il familiare ha
diritto all’incremento di valore dell’azienda
il capofamiglia o il fondatore dell’impresa dovrà pagare le tasse per
almeno il 51% degli utili, a prescindere dall’effettivo impegno lavorativo.
Società in nome collettivo (s.n.c.)
Responsabilità
responsabilità illimitata di tutti i soci (anche con il patrimonio personale)
Costi di
costituzione
notaio lire 2.500.000 circa
iscrizione nel registro delle imprese lire 300.000, costi annuali lire
260.000
Diritto tributario
Contabilità
Contabilità
Formalità di
costituzione
IRPEF (tassazione progressiva), IRAP 4,25%
contabilità ordinaria o semplificata per un fatturato annuo fino a 360
milioni per le imprese commerciali
atto costitutivo presso il notaio
iscrizione nel registro delle imprese
iscrizione all’ufficio IVA
iscrizione all’INPS
Ragione sociale
agisce sotto una ragione sociale costituita dal nome di uno o più soci, con
l’indicazione del rapporto sociale
Esempio: Autoexport Bianchi SNC.
Vantaggi
modeste spese per la sua costituzione
modeste spese di gestione e organizzazione
forma adatta per piccole e medie imprese
nessun capitale minimo
non sono necessari organi sociali
il bilancio non dev’essere pubblicato
la responsabilità solidale aumenta l’affidabilità creditizia
Svantaggi
i soci rispondono solidalmente e illimitatamente
i singoli soci devono lavorare nell’impresa e le decisioni vengono prese
congiuntamente
le decisioni avventate di un socio potrebbero mettere a rischio l’impresa e
gli altri soci
Società in accomandita semplice (s.a.s.)
Responsabilità
responsabilità illimitata per gli accomandatari (anche con il patrimonio
personale)
gli accomandanti garantiscono soltanto con la loro quota di capitale
Costi di
costituzione
notaio lire 2.500.000 circa
iscrizione nel registro delle imprese lire 300.000, costi annuali lire 260.000
Diritto tributario
IRPEF (tassazione progressiva),IRAP 4,25%
Contabilità
contabilità ordinaria o semplificata per un fatturato annuo fino a 360
milioni per imprese di servizi e fino a 1.000 milioni per imprese
commerciali
Formalità di
costituzione
atto costitutivo presso il notaio
iscrizione nel registro delle imprese
iscrizione all’ufficio IVA
iscrizione all’INPS
Ragione sociale
La ragione sociale deve essere costituita dal nome di almeno uno dei soci
accomandatari, con l’indicazione del rapporto sociale
Esempio: Bianchi & Rossi Mobili d’ufficio SAS
Vantaggi
modeste spese per la sua costituzione
modeste spese di gestione e organizzazione
forma adatta per piccole e medie imprese
nessun capitale minimo
non sono necessari organi sociali
la gestione aziendale è di competenza esclusiva degli accomandatari
Svantaggi
l’accomandante non può lavorare in misura determinante e decisiva
(altrimenti diventa automaticamente accomandatario e perde la propria
responsabilità limitata)
Società a responsabilità limitata (s.r.l.)
Responsabilità
i soci garantiscono soltanto con la quota di capitale
Costi di
costituzione
notaio lire 3.500.000 circa
iscrizione nel registro delle imprese lire 300.000, costi annuali da lire
742.000
Diritto tributario
IRPEG 37%, IRAP 4,25%
Contabilità
contabilità ordinaria
Formalità di
costituzione
atto costitutivo sotto forma di atto pubblico presso il notaio
omologazione presso il tribunale competente
iscrizione nel registro delle imprese
3/10 del capitale sociale da depositare presso un istituto di credito
Denominazione
sociale
la denominazione sociale, in qualunque modo formata, deve contenere
l’indicazione s.r.l. (Esempio: Fantasia s.r.l.)
Vantaggi
i soci garantiscono soltanto con il capitale impegnato
la direzione aziendale può essere affidata ad un socio oppure anche a una
terza persona
la s.r.l. è una persona giuridica e può sporgere denuncia o essere citata con
la propria denominazione
dato che il capitale minimo non può essere inferiore a 20 milioni (o 10.000
EURO dal 01.01.2002), questa forma si presta anche per le piccole o le
medie imprese
Svantaggi
elevati costi e numerose formalità per la sua costituzione
a partire da 200 milioni di capitale sociale vi è l’obbligo di costituire i
seguenti organi sociali: consiglio d’amministrazione (oppure
amministratore unico), collegio dei sindaci e assemblea dei soci
obbligo di redazione annuale del bilancio consuntivo con conto economico
e relazione, nonché di deposito presso il registro delle imprese
obbligo alla tenuta di libri sociali, p.es. libro dei soci
Società cooperativa a responsabilità limitata (Soc. Coop. a r.l.)
Responsabilità
I soci rispondono solo con le quote di capitale conferito
Spese di
costituzione
Spese notarili lire 2.000.000 circa
Iscrizione nel registro delle imprese lire 70.000 e spese annue lire 143.000
Diritto tributario
Nessuna tassazione in caso di reinvestimento dell’utile conseguito dalla
cooperativa; in caso di distribuzione degli utili a favore dei soci: IRPEG
37 %, IRAP 4,25 %
Contabilità
Contabilità ordinaria
Formalità di
costituzione
Atto costitutivo redatto con atto pubblico presso un notaio
Omologazione presso il tribunale provinciale competente
Iscrizione nel registro delle imprese
Iscrizione nel Registro Provinciale Cooperative
Iscrizione all’INPS
Denominazione
sociale
La denominazione della società, in qualunque modo formata, deve
contenere l’indicazione della società cooperativa a responsabilità limitata.
Esempio: Fantasia Soc. coop. a r.l.
Vantaggi
I soci rispondono solo con il capitale impegnato
Tutti i soci partecipano equamente alla società cooperativa: il diritto di
voto non è correlato all‘ammontare della quota di capitale
La società cooperativa è una persona giuridica e con la propria
denominazione può intentare azioni legali ed essere citata in giudizio
Questa forma societaria è indicata anche per le piccole e medie imprese
Svantaggi
Spese di costituzione relativamente elevate e molte formali-tà
di costituzione
Per la società cooperativa ordinaria sono richiesti diversi organi sociali
Obbligo di redazione annuale del bilancio consuntivo, del conto
economico e della relazione da depositare presso il registro delle imprese
Obbligo di tenuta della contabilità come ad esempio del libro dei soci
E’ opportuno ricorrere alla consulenza di esperti giuridici ed economici prima di
decidere in modo definitivo. Anche la risposta ai seguenti quesiti può facilitare la
decisione:
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Quanto capitale proprio riesci a procurarti?
Il tuo progetto è rischioso?
Vuoi limitare la responsabilità?
La forma giuridica è adatta alle dimensioni dell’azienda?
Vuoi dirigere direttamente l’impresa?
Vuoi poter decidere da solo?
Vuoi, se possibile, dover affrontare poche formalità in sede costitutiva?
UBICAZIONE, SPAZI AZIENDALI E ARREDI
La corretta scelta dell’ubicazione
La scelta dell’ubicazione corretta è uno dei fattori decisivi per il successo di
un’impresa. Per questo motivo è opportuno approfondire l’aspetto
dell’individuazione della sede idonea mettendo possibilmente a confronto diversi siti.
L’elenco
che
proponiamo
di
seguito
potrebbe
rivelarsi
d’aiuto:
Se non si è ancora scelta la localizzazione è opportuno chiedersi:
Dove si trova un mercato promettente per i miei prodotti/servizi?
L’offerta di spazi e locali commerciali in quella zona è buona?
Conosco i prezzi di mercato lì praticati?
In questo luogo esistono particolari agevolazioni per la fondazione di imprese?
Dispongo dei requisiti per potermi insediare nel centro d’impresa e innovazione
tecnologica?
Se la localizzazione è già stata scelta:
Vi è presente un numero sufficiente di clienti con buona capacità di acquisto?
Esistono concorrenti nelle vicinanze?
La sede è facilmente raggiungibile da clienti e fornitori?
Com’è la situazione logistica (merci, beni di consumo, rifornimenti energetici ..)
Quanto incidono gli affitti, le tasse, le imposte ecc.?
Esistono particolari vincoli di sito imposti dalle autorità (per esempio in materia di
smaltimento dei rifiuti ecc.)?
È facile trovare personale idoneo e partner per cooperazioni?
Ci sono possibilità di ampliamento?
Come si svilupperà quest’area in futuro?
Spazi aziendali e arredamento
La scelta degli spazi aziendali e degli arredi non deve essere esclusivamente
conforme al proprio gusto personale o dipendere unicamente dallo svolgimento delle
attività quotidiane. Si deve tenere conto anche delle disposizioni delle autorità (in
materia di edilizia, tutela dell’ambiente, prevenzione antincendio, sicurezza sul
lavoro, protezione control’inquinamento acustico ecc.). Proponiamo di seguito un
elenco utile per la determinazione dei locali e dell’arredamento necessari:
Quanti locali servono (officina, laboratorio, uffici, locali amministrativi, depositi,
punti vendita, servizi igienici e sanitari, spogliatoi, locali di ricreazione, archivio)?
Sono previsti particolari requisiti per i locali (dimensioni, altezza, ventilazione,
illuminazione ecc.)?
Ci sono sufficienti possibilità d’accesso per autocarri, furgoni e autoveicoli?
I locali possono essere disposti su diversi piani?
In quale posizione devono trovarsi i locali? (disposizione dei locali)
Sono necessarie particolari misure per la prevenzione antinfortunistica, contro le
emissioni e simili?
• In caso di progetti edilizi: sono state considerate nel progetto tutte le prescrizioni
delle autorità in materia (autorità in materia edilizia, in materia commerciale,
ispettorato del lavoro, protezione antincendio ecc.)?
• Microimprese, piccole e medie imprese (PMI)
Microimpresa
Piccola impresa
Media impresa
• Massimo 9 addetti
(indipendentemente da
fatturato, totale di bilancio
annuo o requisito
d’indipendenza* )
• Esercizio di attività nel
corso delle quali non
avvengono scambi tra paesi
membri dell’UE.
• Massimo 49 addetti
• Massimo 249 addetti
• Fatturato annuo fino a 7
• Fatturato annuale fino a 40 milioni
milioni di euro o totale di
di euro o totale di bilancio annuo
bilancio annuo fino a 5 milioni fino a 27 milioni di euro
di euro
• Requisito
• Requisito d’indipendenza* d’indipendenza*
*(il capitale o le quote del capitale iniziale sono detenuti per meno del 25% da una o
più imprese congiuntamente che non corrispondono alla definizione di PMI).
Regola "de minimis"
La pubblica amministrazione può concedere agevolazioni a imprese soltanto entro
determinati limiti percentuali massimi espressamente autorizzati dalla Commissione
Europea. Fanno eccezione soltanto i contributi di minore entità, tali da non produrre
sensibili distorsioni alla concorrenza tra i Paesi Membri dell’UE, e di importo
inferiore a 100.000 euro nel corso di tre anni ("de minimis”). Questi due tipi di
contributi sono entrambi cumulabili.
Tutti gli aiuti "de minimis” erogati alla stessa impresa per una qualsiasi iniziativa
nel corso degli ultimi tre anni, dovranno essere sommati e dichiarati nelle eventuali
domande per l’ottenimento di agevolazioni al fine di evitare il superamento del tetto
massimo di 100.000 euro.
Settori sensibili
L’UE considera come sensibili i seguenti settori: acciaio, carbone, trasporti, fibre
sintetiche, industria automobilistica, costruzioni navali, pesca.
Zone svantaggiate
Sono previsti finanziamenti pubblici di maggiore entità in caso di insediamento di
un’azienda in una zona svantaggiata. I competenti uffici provinciali sono in grado di
indicare se il comune in cui si intende fondare un’impresa sia dichiarato quale zona
strutturalmente debole.
I Clienti
Analisi della situazione
Una causa frequente di fallimento di una nuova impresa è data da un’errata
valutazione del mercato. Per questo motivo è importante sin dall’inizio raccogliere
sufficienti informazioni sul mercato e analizzarne la situazione di partenza. L’analisi
dovrà riguardare da un lato il mercato vero e proprio (clienti, concorrenti, fornitori,
ambiente) e dall’altro l’impresa stessa è da sottoporre ad un attento esame dei punti di
forza e dei punti deboli.
In particolare occorrerà porsi le seguenti domande:
Clienti
Chi sono i miei clienti?
Dipendo da pochi clienti?
Quali desideri ed esigenze hanno i miei clienti?
Quali esigenze si riscontrano in fatto di consulenza e assistenza?
Conosco le consuetudini e le motivazioni all’acquisto?
Qual è il potere d’acquisto del target al quale mi rivolgo?
Concorrenti
Ho concorrenti?
In caso affermativo, chi sono (numero, dimensioni, quote di mercato)?
Cosa offrono (prodotto, prezzo, servizio ecc.)?
Quali sono i punti di forza/punti deboli dei miei concorrenti?
Fornitori
Dipendo da pochi fornitori o addirittura da uno solo?
Chi sono i miei fornitori?
Quali sono i prezzi e le condizioni di acquisto con i quali ho a che fare ?
Quali sono le condizioni di consegna con le quali ho a che fare?
Come gestisco il magazzino e i trasporti?
Ambiente
Qual è l’espansione geografica del mio mercato (locale, regionale, nazionale,
europea)?
Qual è l’evoluzione economica in generale e quale l’evoluzione specifica del mio
settore?
Le fluttuazioni congiunturali possono produrre effetti sulla mia futura impresa?
Sono prevedibili, nel prossimo futuro, modifiche normative (es. in materia di
tutela ambientale, fiscale, UE, sviluppi generali …)?
Sono prevedibili inversioni di tendenza (es. dai materiali sintetici verso i prodotti
naturali)?
Per poter rispondere a queste domande, bisognerà andare alla ricerca di informazioni
svolgendo un’attività comunemente definita ”ricerca di mercato”. Possibili fonti
d’informazione sono:
riviste specializzate, giornali
statistiche, ricerche
fiere
sondaggi, osservazioni (concorrenti, potenziali clienti e fornitori ecc.)
internet
Camera di Commercio
Obiettivi di marketing
Dopo aver analizzato la situazione, è possibile definire gli obiettivi di marketing
•
•
•
•
•
clienti/gruppi di clienti ai quali voglio rivolgermi
esigenze dei clienti che intendo soddisfare
qualità che intendo offrire
quota di mercato che intendo raggiungere (es. n. 1 nel settore entro 5 anni)
fatturato e utile
Tali obiettivi costituiscono il punto di riferimento e orientamento di ogni impresa. Di
norma non si vorrà perseguire un solo obiettivo ma una combinazione di diversi
obiettivi. E’ consigliabile quindi definire con precisione gli obiettivi fissandoli per
iscritto: soltanto in questo modo se ne potrà in seguito verificare l’effettivo
raggiungimento. Una volta definiti gli obiettivi di marketing, occorrerà individuare
strumenti e modalità per raggiungerli. Per realizzare tali obiettivi si dovrà dunque
elaborare una strategia di marketing definendone i relativi strumenti (marketing mix).
Marketing mix
Il marketing mix comprende 4 strumenti: politica del prodotto, dei prezzi, della
distribuzione e della comunicazione. Solo una corretta selezione e un’ottimale
combinazione di questi elementi potranno condurre al successo.
Strutturazione dell’offerta (politica del prodotto e dell’assortimento)
La politica del prodotto comprende tutte le questioni relative ai beni e servizi offerti:
•
•
•
•
Quali prodotti intendo offrire?
I prodotti sono già conosciuti sul mercato? oppure si tratta di prodotti nuovi?
Quali prodotti compongono il mio assortimento?
I miei prodotti hanno qualcosa in più (servizio assistenza clienti ecc.)?
Determinazione dei prezzi (politica dei prezzi)
La politica dei prezzi determina tutti i fattori che influiscono sul prezzo e di cui
bisogna tenere conto in sede di calcolo:
• riduzioni, sconti
• condizioni di consegna
• condizioni di pagamento
Il prezzo deriva fondamentalmente da un’operazione di calcolo (costi più margine di
profitto) ma tiene conto anche dei prodotti della concorrenza e delle ”aspettative in
termini di valore” della clientela (articoli di lusso con prezzi relativamente contenuti
perdono ad esempio di interesse agli occhi dei clienti).
Distribuzione dei beni (politica di distribuzione)
La politica di distribuzione riguarda tutte le decisioni necessarie per fornire il
prodotto in questione
•
•
•
•
nelle giuste condizioni
nei tempi giusti
nel luogo desiderato e
nella quantità richiesta
Bisognerà decidere se vendere direttamente i prodotti, ricorrere a venditori esterni
oppure distribuire gli articoli attraverso il commercio all’ingrosso/al dettaglio.Anche
le questioni relative allo stoccaggio e al trasporto dovranno essere definite
nell’ambito della politica di distribuzione.
Interventi sul mercato (politica di comunicazione)
Nella politica di comunicazione si potrà dare libero sfogo a tutta la propria creatività.
E’ importante però seguire sempre la stessa linea perché solo un’immagine coerente
(il cosiddetto „corporate design“) potrà avere efficacia a lungo termine. La politica di
comunicazione – o anche il marketing – vengono di sovente equiparati alla
pubblicità. In realtà la politica di comunicazione comprende la gestione di tutte le
informazioni relative al mercato nei settori della pubblicità, della promozione delle
vendite,
delle
pubbliche
relazioni
e
della
vendita
diretta.
Fondamentalmente occorre chiedersi:
Quali obiettivi voglio raggiungere (es. un determinato grado di notorietà)?
A chi voglio rivolgermi (definizione precisa del target)?
Di quali risorse finanziarie dispongo?
Come posso far conoscere e rendere interessante il mio prodotto?
A quali mezzi ricorro (dépliant, lettere pubblicitarie, omaggi, inserzioni sui
giornali, volantini, manifesti, radio/televisione/cinema, Internet, contatti telefonici,
scritte
nei punti vendita/sui veicoli aziendali ecc.)?
In generale è possibile affermare che per piccole imprese sono più indicati i
quotidiani locali, i volantini e i dépliant. Oltre alla pubblicità, anche la promozione
diretta delle vendite assume un ruolo di primo piano. Queste attività di promozione
vanno dall’allestimento dei punti vendita fino al colloquio di vendita vero e proprio.
In futuro sarà opportuno riflettere anche sulla possibilità di aprire un sito Internet i
cui costi sono sempre più accessibili.
UN CONSIGLIO:
tenere d‘occhio il mercato! Cercare di sapere se il proprio prodotto o servizio può
interessare il mercato
non disperdere le energie! Concentrarsi piuttosto su uno o qualche target preciso
di clienti
dotarsi di un certo profilo! Conferire un profilo ben definito all’impresa per
comunicarne all’esterno l’identità in modo uniforme e sistematico
non scordare mai l’importanza delle pubbliche relazioni! Un’intensa campagna di
lancio non è sufficiente. Le attività volte a far conoscere l’impresa devono essere una
costante
non farsi travolgere dagli impegni quotidiani! Molti giovani imprenditori
trascurano di seguire le attività pubblicitarie perché troppo impegnati sul fronte del
lavoro
Fornitori
Instaurare rapporti con la clientela
Nell’elaborare il piano di marketing (vedi pag.37), l’imprenditore stabilisce a quali
clienti intende rivolgersi e quali desideri ed esigenze soddisfa con i suoi prodotti
(beni/servizi). Soltanto conoscendo bene gli acquirenti si potranno offrire prodotti e
servizi ad hoc per il cliente. La novità delle idee non è sufficiente da sola al
conseguimento del successo: è importante invece che vi sia anche un’accoglienza
positiva da parte dei clienti.
L‘obiettivo di un imprenditore dovrà essere la completa soddisfazione del cliente. Il
passaparola di clienti soddisfatti è la pubblicità migliore per un’impresa (oltre ad
essere gratuita). Viceversa, un cliente scontento può minacciare seriamente la
reputazione di un imprenditore.
In termini di soddisfazione del cliente, non è comunque solo il prodotto, ma anche il
comportamento dell’imprenditore, a rivestire un ruolo importante. Cortesia,
disponibilità ecc. sono indispensabili per instaurare un buon rapporto con il cliente.
Per un neo imprenditore la conquista della clientela è uno dei primi e più importanti
passi da compiere. Poi bisognerà però essere anche in grado di mantenere la clientela
acquisita, occupandosene e seguendola da vicino. Una scheda clienti può essere in
questo senso di aiuto. E’ bene porsi continuamente gli interrogativi seguenti:
I desideri e le esigenze dei miei clienti sono rimasti invariati?
Cosa significa qualità per i miei clienti?
Quali sono le tendenze di acquisto dei miei clienti? Hanno delle abitudini di
acquisto?
Quali sono le motivazioni di acquisto dei miei clienti?
Quale immagine hanno di me i miei clienti?
Ricordare infine che ”il cliente ha sempre ragione” e che deve essere al centro delle
preoccupazioni dell’imprenditore.
Instaurare rapporti con i fornitori
Il successo di un’impresa dipende in misura determinante anche dai fornitori. Per
questo motivo dovrebbero essere scelti bene e per tempo. Nell’ambito dei preparativi
per la costituzione dell’impresa, il futuro imprenditore dovrebbe prendere contatti con
diversi possibili fornitori e raccogliere informazioni su prodotti, condizioni di
consegna e di pagamento in modo da poter fare dei confronti . Prima di optare per
uno o più fornitori, è bene controllare i seguenti aspetti:
La qualità dei prodotti offerti dal fornitore corrisponde realmente alle mie
aspettative?
Il fornitore è affidabile? Consegna puntualmente?
Il fornitore è lontano (costi di trasporto)?
Quali condizioni (termine di consegna, recapito/trasporto) offre?
Quali condizioni di pagamento (sconti, crediti di fornitura) offre?
Ma dove si trovano i fornitori adatti? Le informazioni si possono raccogliere presso le
fiere specializzate, presso la Camera di Commercio, consultando gli elenchi settoriali
ecc. E’ opportuno informarsi anche sull’esistenza di eventuali consorzi d’acquisto.
Comunque, una volta costituito un gruppo fisso di fornitori, si dovranno naturalmente
curare anche questi rapporti per riuscire ad ottenere una buona collaborazione.
UN CONSIGLIO :
Evitare di dipendere eccessivamente da un solo fornitore!
Controllo qualità
(Quality management QM)
In economia aziendale si parla di qualità quando le caratteristiche di un prodotto o di
un servizio corrispondono alle aspettative dei clienti. In questi termini la qualità è
però soggetta ad interpretazioni soggettive. Per poterla quindi confrontare sono state
introdotte le cosiddette norme di qualità (es. ISO 9000 e segg. o ISO 14000 e segg.).
Uno standard di qualità riconosciuto a livello internazionale è garantito solo se
un’impresa rispetta queste norme e se questa osservanza è controllata e certificata da
un apposito ente di certificazione indipendente.
Un numero crescente di clienti, ma anche di fornitori, chiede oggigiorno all’impresa
la rispondenza a precisi requisiti qualitativi.
Questa circostanza fa sì che sempre più imprese introducano un sistema di gestione e
controllo della qualità e ne richiedano la certificazione.
Sono soprattutto i fondatori d’impresa a dover sapere sin da subito se vi sia o meno la
necessità di una certificazione di qualità. Non sempre è infatti necessaria.
Informazioni in merito sono disponibili tra l’altro presso la Camera di Commercio.
La Camera Arbitrale della Camera di Commercio
La fondazione di un’impresa e tutti gli accordi importanti nel mondo degli affari sono
solitamente disciplinati da accordi di natura contrattuale.
Con il passare del tempo, tuttavia, le divergenze interpretative possono dare adito a
controversie. In questi casi è possibile adire la giustizia ordinaria ma i procedimenti
risultano piuttosto costosi e lenti.
Inserendo invece nei contratti la cosiddetta clausola arbitrale è possibile rivolgersi
alla Camera Arbitrale della Camera di Commercio di Bolzano. Essa è in grado di
offrire molteplici vantaggi:
rapida soluzione delle controversie
scadenze vincolanti
lodo immediatamente eseguibile
contenimento delle spese
riservatezza
arbitri competenti
• competenza internazionale.
Clausola arbitrale (esempio)
Ogni controversia che dovesse insorgere tra le parti in ordine alla interpretazione,
applicazione e/o esecuzione del presente contratto, sarà demandata, a norma del
Regolamento arbitrale della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e
Agricoltura di Bolzano, alla Camera Arbitrale stessa. La decisione è inappellabile e
sarà formulata da un Collegio arbitrale, composto di tre Arbitri (oppure da un Arbitro
unico), quale previsto dal Regolamento della suddetta Camera Arbitrale. Per la
designazione del Collegio Arbitrale (dell’Arbitro unico) le parti fanno espresso
riferimento agli artt. 26 e seguenti del citato Regolamento arbitrale.
L’informatica in azienda
Al giorno d’oggi un computer fa parte dell’attrezzatura di base di un’impresa quasi
come un telefono. E’ destinato ormai allo svolgimento di svariati incarichi:
corrispondenza, contabilità, gestione dei materiali, paghe ecc. Da quando esiste
Internet, il computer è diventato poi ancora più indispensabile. Ora serve anche al
reperimento di informazioni, alla comunicazione, alla presentazione dell’azienda o
alla vendita, per indicare soltanto alcune delle possibilità di utilizzo.
Un neoimprenditore probabilmente non avrà subito bisogno di un programma
informatico generale ma la dotazione iniziale dovrà comunque essere adeguata. La
ricca offerta del mercato in fatto di apparecchi (hardware) e programmi (software)
non renderà certo facile la scelta. Per questo motivo è indispensabile informarsi
presso diversi fornitori, e non soltanto sul prezzo d’acquisto (computer, stampante,
programmi), ma anche sull’assistenza tecnica e sugli eventuali costi derivati.
ORGANIZZAZIONE
Compiti organizzativi
Già nella fase di avviamento è importante occuparsi dell’organizzazione
dell’impresa: quanto più grande è l’impresa, tanta più importanza assume infatti la
questione della sua organizzazione. Ecco i quesiti fondamentali da porsi:
Cosa fare? (stabilire i lavori da eseguire)
Chi fa cosa? (assegnazione dei compiti alle persone che operano nell’azienda). Si
parla in questo caso anche di organizzazione strutturale dell’impresa. Sono prioritari
a questo proposito problemi inerenti gerarchia, competenze e responsabilità.
Quando, dove e come fare? (regolamento dei processi operativi). Queste e simili
questioni riguardanti l’organizzazione degli spazi e dei tempi sono definite di norma
con l’espressione “organizzazione del flusso operativo”.
Con quali strumenti svolgere il lavoro? (determinazione dei mezzi necessari)
L’organizzazione costituisce una componente importante del successo aziendale. Un
eccesso organizzativo può comportare rigidità, una sua limitazione può originare
invece uno stato di disordine che rischia di minacciare l’efficienza dell’attività
aziendale. Si tenga però presente che nemmeno la migliore organizzazione potrà
impedire il sopraggiungere di eventi imprevisti. In questi casi non rimane altro da
fare che ricorrere all’improvvisazione, un elemento altrettanto importante
dell’organizzazione.
Acquisti e gestione del magazzino
L’imprenditore dovrà rifornire la sua azienda di materiali, servizi ed energia.
L’attività di approvvigionamento comprende diversi tipi di intervento quali:
ricerca, osservazione e analisi dei mercati di rifornimento
avvio e cura dei rapporti con i fornitori
scelta e valutazione dei fornitori
decisione make or buy (produzione in proprio o acquisto da terzi)
assunzione di impegni legali e finanziari nei confronti dei fornitori 16
Le attività di acquisto, produzione e vendita sono aspetti strettamente correlati tra
loro.
Una cooperazione non coordinata tra questi sub-settori può produrre elevate giacenze
di magazzino e determinare quindi costi elevati. L’obiettivo della gestione del
magazzi-no è quindi quella di garantire la massima disponibilità di forniture
contenendo al tem-po stesso al minimo i costi che ne derivano.
MARKETING
In un’epoca di mercati ormai saturi e di grande concorrenza è divenuto
imprescindibile differenziarsi sin dall’inizio dalle aziende concorrenti offrendo
qualcosa di nuovo o di migliore.
Un imprenditore in gamba gestisce sempre la sua azienda con un occhio
costantemente rivolto al mercato. Gestire un’impresa con un occhio di riguardo per il
mercato significa orientarla verso il mercato. Questo orientamento inizia già nella
fase ideativa: l’ispirazione nasce infatti dalle esigenze della clientela ed è volta a
soddisfarle meglio di quanto non sia stato fatto con le soluzioni precedenti. In altre
parole, marketing significa vendere
il prodotto giusto
al prezzo giusto
tramite la distribuzione giusta
con la comunicazione giusta
al cliente giusto.
Per ottenere questo scopo è opportuno elaborare un piano di marketing procedendo
nel modo seguente:
IL PIANO ECONOMICO
(BUSINESS PLAN)
Dopo essersi fatti un’idea dei diversi fattori importanti ai fini dell’elaborazione di un
progetto d‘impresa, sarà possibile preparare il proprio piano personale ossia il piano
economico o “businessplan”. Mentre si lavora alla stesura di questo piano è possibile
riconsiderare ancora una volta in maniera sistematica gli obiettivi fissati per la futura
impresa interrogandosi ancora sulla realizzabilità dell’idea stessa. E’ bene prendersi
tutto il tempo necessario e redigere per iscritto il piano imprenditoriale. I vantaggi
che si ottengono procedendo in questo modo sono i seguenti:
la forma scritta obbliga a considerazioni chiare e ragionate,
con il piano imprenditoriale scritto si dispone di una linea di riferimento per
orientare e controllare costantemente obiettivi perseguiti e attività svolte,
un piano imprenditoriale chiaro rafforza la posizione del futuro imprenditore in
sede di trattative per cooperazioni con banche, fornitori ecc.
Il business plan funge inoltre da biglietto da visita per l’impresa. Accanto al potere di
convinzione dell’imprenditore, esso rappresenta infatti lo strumento più importante
per riuscire a dimostrare agli altri la validità del progetto. Per questa ragione è
importante che sia ben strutturato, sintetico e facilmente comprensibile. Anche
eventuali fotografie e schizzi possono contribuire a rendere più presentabile e
trasparente un’idea. Un business plan ha solitamente una lunghezza di 10 - 30 pagine
(senza allegati) e si compone di 3 parti fondamentali:
La prima parte, di carattere introduttivo, comprende una breve descrizione dell’idea
imprenditoriale e del profilo personale del fondatore d’impresa. Questa parte riveste
una notevole importanza per l’imprenditore in quanto rappresenta l’occasione per
mettere in luce i suoi punti di forza: conoscenze tecniche, talento organizzativo,
esperienza nel settore ecc. Questo però non basta: dovrà essere fornita anche una
panoramica degli obiettivi perseguiti e delle modalità alle quali si intende ricorrere
(descrizione dell’idea commerciale).
La seconda parte del piano economico verte sui fattori che influenzano
oggettivamente l’attività d’impresa e non dipendono direttamente dal suo fondatore
come ad esempio i clienti, la concorrenza, la collocazione geografica ecc.
La terza parte del piano economico fornisce infine tutte le cifre del progetto. Si dovrà
conoscere nel dettaglio di quali e quanti mezzi necessiti l’impresa e quanto potranno
gravare sul suo bilancio. L’esempio che riportiamo di seguito illustra i punti contenuti
in un piano economico. Il piano commerciale potrà essere redatto seguendo questo
schema e adeguandolo comunque alle specifiche caratteristiche dell’impresa in
questione. Può darsi che alcuni degli aspetti proposti siano considerati irrilevanti e
che altri interrogativi importanti sembrino invece mancare. Lo schema che
proponiamo va comunque visto solo come un suggerimento per l’elaborazione di un
business plan personalizzato.
BUSINESS PLAN
L’idea imprenditoriale
Qual’ è la tua idea commerciale?
Cos’ha di speciale la tua idea?
Quali opportunità/rischi comporta la tua idea?
A quale stadio di sviluppo si trova attualmente la tua idea?
Il fondatore/i fondatori
Dati personali
Quali sono le tue qualità? (conoscenze e abilità tecniche e commerciali, esperienza
nel settore)
Per l’esercizio dell’attività sono previsti requisiti normativi (formazione obbligatoria,
esame d’ammissione, autorizzazione sanitaria ecc.)?
Quali sono i tuoi punti di forza/punti deboli?
L’impresa
Si tratta di una nuova impresa?
In caso di risposta negativa, racconta brevemente la storia dell’azienda
Quali sono i tuoi punti di forza/punti deboli?
L’impresa
Si tratta di una nuova impresa?
In caso di risposta negativa, racconta brevemente la storia dell’azienda
Quale forma giuridica adotterà l’impresa?
Collaboratori
Assumerai anche dei collaboratori? Che qualifiche dovranno avere?
L'ubicazione e l'azienda
Nel luogo scelto esiste un mercato promettente per il prodotto/servizio che proponi?
Com’è la situazione dei collegamenti viari e dei rifornimenti nel luogo scelto per
l’insediamento?
FASI PER LA CREAZIONE DI UN’IMPRESA
La trasformazione in impresa di un’idea commerciale passa attraverso diverse tappe.
Il percorso per arrivare a costituire la propria impresa è spesso lungo e irto di
ostacoli. Non bisogna lasciarsi intimorire dalle incombenze burocratiche (iscrizioni,
comunicazioni, registrazioni, presentazione di domande ecc.). Progettando con cura i
singoli passi da compiere, sarà possibile raggiungere presto l’obiettivo prefissato.
I prospetti che riportiamo di seguito illustrano le fasi più importanti, distinte per
settori, della costituzione di un’impresa. In ogni caso può essere che nel caso
concreto si rendano necessari altri interventi tanto più che le disposizioni in materia
sono in continua evoluzione e che non mancano differenze tra le varie regioni e
province.
INDUSTRIA
La classificazione di un’impresa tra le aziende industriali dipende dall’attività
esercitata e non dalle dimensioni. Caratteristiche fondamentali di un’azienda
industriale sono:
•
•
•
•
il livello di automazione del processo produttivo
l’orientamento verso mercati situati oltre i confini regionali
una sostanziale separazione tra gestione e produzione
un tendenziale orientamento verso la produzione su piccola e larga scala.
A parte alcune eccezioni, la costituzione di un’impresa industriale è vincolata a poche
norme di diritto aziendale. Ovviamente dovranno poi essere rispettate le norme in
vigore per edifici, officine o laboratori in materia di concessioni edilizie, misure
antincendio ecc. L’ufficio provinciale o l’amministrazione comunale competente
sono a disposizione per fornire tutte le informazioni del caso.
Se oltre alla produzione si esercita un’attività commerciale, vanno ovviamente
rispettate anche le norme relative a questo settore.
I passi da compiere in generale sono i seguenti:
Cosa
Quando
Dove
Eventuale costituzione
della società
Prima dell’inizio
dell’attività
Notaio
Osservazioni
Registrazione dell’attività Entro 30 giorni dall’inizio Camera di Commercio
e iscrizione nel registro dell’attività
delle imprese,
in albi professionali,
registri ecc.
Richiesta della partita
IVA
Entro 30 giorni dall’inizio Ufficio IVA o Cmera di
dell’attività
Commercio
Denuncia dell’attività
all‘INAIL
Almeno 5 giorni prima
dell’inizio
dell’attività
Iscrizione presso l’INPS
dei
familiari coadiuvanti
Entro 30 giorni dall’inizio NISF/INPS
dell’attività
INAIL
Assunzione di dipendenti
• Compilare e consegnare Entro 10 giorni
il modulo notificazione
dall’assunzione
dei rapporti
di lavoro (disponibile
presso l’ufficio dati sociodemografici)
Il giorno stesso
dell’assunzione
• Iscrizione del
dipendente all’INAIL
• Vidimazione dei libri
contabili
• Vidimazione dei
registri IVA
Prima dell’uso dei libri o
registri
Ufficio distrettuale del
lavoro o
Comune
Il libro paga e il libro
matricola devono essere
vidimati dall’INAIL
INAIL
Camera di Commercio,
Ufficio IVA, Ufficio del
registro o Notaio
Pagamento del diritto di
concessione o delle spese
notarili
ARTIGIANATO
Le attività nel settore dell’artigianato in Alto Adige sono regolamentate
dall’ordinamento provinciale sull’artigianato. Per alcune attività è richiesto un
certificato di abilitazione:
• parrucchieri per signore e signora
• estetisti e massaggiatori estetici
• autoriparatori (meccanici, carrozzieri, elettrauto, gommisti)
• elettricisti ecc.
• imprese di pulizie
• installatori (elettricisti, installatori di impianti idrotermosanitari, tecnici degli
impianti di combustione, installatori degli impianti di refrigerazione ecc.)
I passi da compiere in generale sono i seguenti:
Cosa
Quando
Dove
Eventuale costituzione
della società
Prima dell’inizio
dell’attività
Notaio
Entro 30 giorni
dall’inizio dell’attività
Camera di Commercio
Richiesta della partita
IVA
Entro 30 giorni
dall’inizio dell’attività
Ufficio IVA o Camera di
Commercio
Iscrizione
dell’imprenditore e dei
familiari coadiuvanti
presso l’INAIL
Iscrizione all’ INPS
dell’imprenditore e dei
familiari
coadiuvanti
Almeno 5 giorni prima
dell’inizio
dell’attività
INAIL
Contestualmente alla
denuncia
dell’attività
Camera di Commercio
Richiesta della partita
IVA
Entro 30 giorni
dall’inizio dell’attività
Ufficio IVA o Camera di
Commercio
Iscrizione dell’attività
all’INAIL
Almeno 5 giorni prima
dell’inizio dell’attività
INAL
Iscrizione
Entro 30 giorni
dell’imprenditore, dei
dall‘inizio dell’attività
soci e dei familiari
coadiuvanti
all’assicurazione per
operatori del commercio
e del turismo dell’ INAL
INAL
Assunzione dipendenti
• Compilare e
consegnare il
modulo “notificazione
dei rapporti di lavoro”
(disponibile presso
l’ufficio dati socio-demo
grafici)
• Iscrizione INAIL
• Vidimazione dei libri
contabili
• Vidimazione dei
registri IVA
Ufficio distrettuale del
lavoro o
Comune
Iscrizione dell’attività
presso la
Camera di Commerio
Entro 10 giorni
dall’assunzione
Osservazioni
Il libro paga e il libro matricola
devono essere vidimati dall’INAIL
Il giorno stesso
dell’assunzione
Prima dell’uso dei libri o Camera di Commercio ,
registri
Ufficio IVA, Ufficio del
Registro o Notaio
Pagamento del diritto di
concessione o delle spese
notarili
TURISMO
Per la gestione autonoma di una struttura ricettiva (bar, ristorante, albergo) sono
richiesti:
Il certificato di abilitazione: lo si ottiene con l’iscrizione nel Registro degli
abilitati alla conduzione di pubblici esercizi della Camera di Commercio. Per
l’ottenimento del certificato stesso è richiesto poi il possesso di determinati requisiti
quali:
• il relativo titolo di studio o
•
l’esperienza pratica: per la gestione di bar e ristoranti sono necessari almeno 3
anni (nel corso di 5 anni) di lavoro qualificato; per la gestione di alberghi
almeno 6 anni (nel corso di 9 anni).
Se non si è in possesso di alcun requisito è comunque possibile sostenere un esame
presso la Camera di Commercio.
L‘idoneità dei locali aziendali: la certificazione della conformità dei locali alle
disposizioni vigenti (in materia edile, igienico-sanitaria ecc.) è rilasciata dal sindaco.
Attestato di disponibilità: in proprietà, usufrutto (affitto) o eredità.
Determinazione del fabbisogno: per l’avvio di una nuova attività è richiesto un
parere conforme da parte della commissione turismo.
Una volta soddisfatti tali requisiti è possibile formulare la domanda di licenza
all’amministrazione comunale. La licenza è a tempo indeterminato e il rinnovo
annuale è automatico.
I passi da compiere in generale sono i seguenti:
Cosa
Quando
Dove
Eventuale costituzione
della società
Prima dell’inizio
dell’attività
Notaio
Domanda di licenza alla
competente
amministrazione
comunale
Prima dell’inizio
dell’attività
Comune
Iscrizione nel registro
degli abilitati alla
conduzione di pubblici
esercizi
Entro 30 giorni dalla
Camera di Commercio
concessione della licenza
o dall’inizio dell‘attività
Parere sanitario (ove
previsto)
Prima dell’inizio
dell’attività
Iscrizione dell’attività
presso il registro delle
imprese
Richiesta della partita
IVA
Entro 30 giorni dall’inizio Camera di Commercio
dell‘attività
Osservazioni
Azienda sanitaria o
Ufficiale sanitario
Entro 30 giorni dall’inizio Ufficio IVA o Camera di
dell’attività
commercio
Almeno 5 giorni prima
Iscrizione dell’attività all ‘
dell’inizio dell’attività
INAIL
INAIl
Iscrizione
Entro 30 giorni dall‘inizio INAIL
dell’imprenditore,
dell’attività
dei soci e dei familiari
coadiuvanti
all’assicurazione per
operatori del commercio e
del turismo dell’ INAL
Assunzione di
dipendenti:
Entro 10 giorni
dall’assunzione
Ufficio distrettuale del
lavoro o
Comune
• Compilare e consegnare
il
modulo “notificazione dei
rapporti di lavoro”
(disponibile presso
INAIL
Il giorno stesso
l’ufficio dati socio-demo
dell’assunzione
grafici)
• Iscrizione all’ INAIL
• Vidimazione dei libri Prima dell’uso dei libri o Camera di Commercio,
registri
contabili
Ufficio IVA, Ufficio del
• Vidimazione dei
registro o Notaio
registri IVA
Il libro paga e il libro matricola
devono essere vidimati dall’ INAL
Pagamento del diritto di concessione o
delle spese notarili
COMMERCIO
Commercio all’ingrosso
Esercita il commercio all’ingrosso chi acquista in nome proprio e rivende ad altri
grossisti o dettaglianti, a rappresentanti professionisti oppure ad altri consumatori
all’ingrosso.
I passi da compiere in generale sono i seguenti:
Cosa
Quando
Eventuale costituzione
della società
Iscrizione al registro delle
imprese
Prima dell’inizio
Notaio
dell’attività
Entro 30 giorni dall’inizio Camera di Commercio
dell’attività
Iscrizione dell’attività
presso l'INAIL
Almeno 5 giorni prima
INAIL
dell’inizio
dell’attività
Entro 30 giorni dall’inizio INPS
dell’attività
Iscrizione all’INPS
dell’imprenditore e dei
familiari coadiuvanti
Richiesta della partita
IVA
Dove
Osservazioni
Entro 30 giorni dall’inizio Ufficio IVA o Camera di
dell’attività
Commercio
Assunzione di dipendenti
• Compilare e consegnare
Entro 10 giorni
il
dall’assunzione
modulo “notificazione dei
rapporti di lavoro”
(disponibile presso
l’ufficio dati socioIl giorno stesso
demografici)
dell’assunzione
• Iscrizione all’INAIL
• Vidimazione dei libri Prima dell’uso dei libri o
registri
contabili
• Vidimazione dei
registri IVA
Ufficio del lavoro o
Azienda
sanitaria
Il libro paga e il libro matricola
devono essere vidimati dall’INAIL
INAIL
Camera di Commercio,
Ufficio IVA, Ufficio del
registro o Notaio
Pagamento del diritto di concessione o
delle spese notarili
Commercio al dettaglio
Esercita attività di commercio al dettaglio chi acquista per professione e in nome e
per conto proprio beni commerciali, rivendendoli in un posto di vendita.
.
Cosa
Quando
Dove
Eventuale costituzione di Prima dell’inizio
società
dell’attività
Notaio
Domanda o
comunicazione
all’amministrazione
comunale
Prima dell’inizio
dell’attività
Comune
Parere sanitario (solo per
il commercio di generi
alimentari)
Iscrizione al registro delle
imprese
Prima dell’inizio
dell’attività
Azienda sanitaria o
Ufficiale sanitario
Richiesta della partita
IVA
Entro 30 giorni dall’inizio Ufficio IVA o Camera di
dell’attività
Commercio
Iscrizione dell’attività
presso
l’INAIL
Almeno 5 giorni prima
dell’inizio
dell’attività
Iscrizione all’INPS
dell’imprenditore e dei
familiari coadiuvanti
Annotazioni
Attenzione alle novità!
Entro 30 giorni dall’inizio
Camera di Commercio
dell’attività
INAIL
Entro 30 giorni dall’inizio INPS
dell’attività
Assunzione di dipendenti
• Compilare e consegnare
Entro 10 giorni
il modulo ”notificazione
dall’assunzione
dei rapporti di lavoro”
(disponibile presso
l’ufficio dati sociodemografici)
Il giorno stesso
• Iscrizione all’INAIL
dell’assunzione
Ufficio del lavoro o
azienda sanitaria
Il libro paga e il libro matricola
devono essere vidimati dall’INAIL
INAIL
• Vidimazione dei libri Prima dell’uso dei libri o Camera di Commercio,
registri
contabili
Ufficio IVA, Ufficio del
• Vidimazione dei registr
registro o notaio
IVA
Pagamento del diritto di concessione o
delle spese notarili
SERVIZI
Qualunque attività si voglia esercitare, sarà difficile evitare una iscrizione in qualche
registro, albo, elenco ecc. Quasi ogni ramo professionale dispone di un proprio
registro professionale con diversi requisiti e formalità differenti per la registrazione.
L’attività può essere avviata solo dopo l’avvenuta iscrizione. La maggior parte degli
albi professionali viene gestita dalla ra di Commercio ad eccezione di quelli per i
liberi professionisti (vedi 3.5.2. iscrizioni e registrazioni).
Questi in generale i passi da compiere anche se vi sono differenze rilevanti tra le
singole attività:
Cosa
Quando
Dove
Reperimento di
informazioni sui
requisiti per l’esercizio
dell’attività;
eventuale sostenimento
dell’esame
previsto (es. per
mediatori,
consulenti immobiliari
ecc.)
Prima dell’iscrizione
dell’attività
Camera di Commercio
Eventuale costituzione
della società
Prima dell’inizio
dell’attività
Notaio
Richiesta della partita
IVA
Entro 30 giorni dall’inizio Ufficio IVA o Camera di
dell’attività
Commercio
Comunicazione
dell’attività e
iscrizione nel registro
delle imprese,
ad albi professionali, altri
registri ecc.
Iscrizione dell’attività
presso l’INAIL
Di norma a partire
dall’inizio dell’attività
Camera di Commercio
Almeno 5 giorni prima
dell’inizio
dell’attività
INAIL
Iscrizione all’INPS
dell’imprenditore e dei
familiari
coadiuvanti
Annotazioni
Entro 30 giorni dall‘inizio INPS
dell‘attività
Assunzione di dipendenti
• compilare e consegnare
il modulo “notificazione
dei rapporti di lavoro”
(disponibile presso
l’ufficio dati sociodemografici)
• Iscrizione all’INAIL
• Vidimazione dei libri
contabili
• Vidimazione dei
registri IVA
Entro 10 giorni
dall’assunzione
Ufficio del lavoro o
azienda
sanitaria
Il giorno stesso
dell’assunzione
INAIL
Il libro paga e il libro matricola
devono essere vidimati dall’INAIL
Prima dell’uso dei libri o
Pagamento del diritto di concessione o
Camera di Commercio,
registri
delle spese notarili
Ufficio
IVA, Ufficio del registro
o Notaio
GLOSSARIO
AMMORTAMENTO: L'ammortamento è il termine ragionieristico che indica il
procedimento contabile attraverso il quale vengono ripartiti su più esercizi costi
sostenuti anticipatamente, in relazione all'acquisto o alla costruzione di fattori
produttivi ad utilità pluriennale. È cioè il processo di ripartizione del valore
pluriennale di una immobilizzazione tra gli esercizi nei quali sarà utilizzata.
AZIENDA: L'azienda é il complesso di beni organizzati dall'imprenditore per
l'esercizio dell'impresa (art. 2555 CC). Non importa che l'imprenditore sia
proprietario del bene: ogni bene, pervenuto all'imprenditore a qualsiasi titolo, purché
effettivamente destinato all'impresa, diviene aziendale. L'azienda è un complesso di
beni che si pone in un rapporto di strumentalità all'impresa, concepita, invece, dal
diritto come un'attività.
AZIONI: Le azioni sono titoli di partecipazione, liberamente trasmissibili, che
indicano qual è la posizione dell'azionista nella società. L'azione corrisponde alla
frazione minima di capitale sociale. Il possesso anche di una sola azione attribuisce la
qualità di socio e conferisce tutti i diritti ad essa connessi. La partecipazione sociale
attraverso quote facilita sia la trasferibilità della posizione di socio, sia il
frazionamento dei conferimenti.
BUSINESS PLAN: Il business plan è la redazione chiara e distinta di tutte le
informazioni importanti per rappresentare le possibilità future dell'impresa. Il piano
economico ha lo scopo di definire gli obiettivi dell'impresa e i mezzi per realizzarli.
CAPITALE CIRCOLANTE: Il capitale circolante è composto da tutte le attività
che non vengono impiegate durevolmente nell'azienda. Le voci che vi rientrano sono
quindi date essenzialmente dalle disponibilità liquide, dalle liquidità differite o crediti
a breve ed infine dalle rimanenze o disponibilità. Il capitale circolante è definito
anche come attività correnti meno passività correnti. Esso rappresenta l'ammontare di
liquidità operativa giornaliera disponibile per l'attività di gestione.
CAPITALE DI INVESTIMENTO: Il capitale di investimento è composto da tutte
le attività che vengono impiegate durevolmente nell'azienda.
CREDITO: Cessione nel tempo di denaro o di beni dietro pagamento di interessi.
CRESCITA AZIENDALE: La crescita aziendale è la crescita del valore
dell'azienda nel corso del tempo.
DITTA: La ditta è il nome sotto il quale l'imprenditore svolge la sua attività (art
2563 CC). L'imprenditore ha diritto esclusivo sulla sua ditta.
FIDEIUSSIONE: È il contratto con il quale il fideiussore, obbligandosi
personalmente verso il creditore, garantisce l'adempimento di un'obbligazione altrui
(art.1936 CC).
INAIL: Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro.
INPS: Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. Sono di sua competenza le
assicurazioni per malattia e per la pensione.
IPOTECA: L'ipoteca è il diritto reale di garanzia, che attribuisce al creditore il
potere di espropriare il bene sul quale l'ipoteca è costituita e di essere soddisfatto con
preferenza sul prezzo ricavato dall'espropriazione (art. 2808 CC).
IRAP: Imposta Regionale sulle Attività Produttive. Si tratta di un'imposta che
concerne la produzione, lo scambio di beni, il settore dei servizi. L'aliquota d'imposta
è del 4,25%.
IRPEF: Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche. Si tratta di un'imposta
progressiva, direttamente proporzionale al reddito.
IRPEG: Imposta sul Reddito delle Persone Giuridiche. Si tratta di un'imposta
proporzionale. Attualmente l'aliquota unitaria è del 37%.
LEASING: È il contratto con il quale una parte (cedente) concede all'altra
(utilizzatore), per un tempo determinato, il godimento di un bene mobile o immobile
verso un corrispettivo rateale ed offrendo all'utilizzatore, alla scadenza del contratto,
quattro possibilità: 1) restituire il bene concessogli in locazione; 2) chiedere ed
ottenere la rinnovazione del contratto, versando un canone notevolmente ridotto; 3)
esercitare l'opzione di acquisto del bene mediante versamento del prezzo residuo; 4)
richiederne la sostituzione con altro bene di migliore utilizzazione.
LIQUIDITÀ: Capacità di assolvere regolarmente agli obblighi di pagamento.
MAKE OR BUY: Termine che esprime la decisione che l'imprenditore deve
prendere tra due alternative: produrre in proprio o acquistare. (Per esempio: un
albergatore deve decidere se avere una lavanderia propria nell'albergo o se incaricare
del servizio un'impresa esterna).
MUTUO: Il mutuo è il contratto con il quale una parte (mutuante) consegna all'altra
(mutuatario) una determinata quantità di denaro o di altre cose fungibili, e l'altra si
obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie e quantità (art. 1813 CC).
OMOLOGAZIONE: L'omologazione è una valutazione di mera legittimità: il
tribunale verifica il reale adempimento delle condizioni stabilite dalla legge.
PMI: Microimprese, piccole e medie imprese.
REDDITIVITÀ: La redditività è l'indice economico - aziendale che rileva
l'attitudine dell'impresa ad avere una remunerazione finanziaria adeguata (utile) in
relazione al capitale impiegato.
REGOLA DEL DE-MINIMIS: Con tale termine sono definite le agevolazioni che
non sono in grado di produrre sensibili distorsioni sul piano della concorrenza
all'interno dei Paesi membri dell'Unione Europea.
STATO DI INSOLVENZA: L'imprenditore è in stato di insolvenza quando non è
più in grado di soddisfare regolarmente le obbligazioni assunte, cioè quando il suo
patrimonio è in condizioni tali per cui non può pagare i debiti alle rispettive scadenze
o senza pregiudicare il pagamento dei debiti che scadono successivamente.
VIDIMAZIONE: Vidimazione è un altro termine per indicare la bollatura.