Un quadro di riferimento per la riflessione etica

Le cure “mancate”.
Studio RN4CAST Italia e i
“Nursing Sensitive Outcome”
Loredana Sasso Professore Associato
Annamaria Bagnasco Ricercatore
Dipartimento di Scienze della Salute Università degli Studi di Genova
Le origini del missed nursing care
Il movimento per la sicurezza del
paziente fu lanciato dall’Institute of
Medicine nel 2000 con il documento “To
Err is Human”.
Riconoscendo che l’ambiente di lavoro
degli infermieri ha un impatto sugli
outcome del paziente, nel 2004 l’IOM ha
pubblicato una serie di raccomandazioni
per la trasformazione dell’ambiente di
lavoro degli infermieri, influenzato da
fattori (per es. crescente complessità dei
pazienti a fronte di degenze sempre più
brevi, carenza di personale, lunghi orari
di lavoro, rapida evoluzione delle
conoscenze) che incidono sugli errori e di
conseguenza sugli outcome e la sicurezza
del paziente.
Le origini del Missed Nursing Care
Il movimento per la sicurezza del
paziente ha identificato due principali
tipi di errori:
1. Atti commessi;
2. Atti omessi.
Gli atti commessi sono stati ampiamente
studiati ed affrontati dalla letteratura
scientifica internazionale, mentre gli atti
omessi hanno iniziato ad essere oggetto
di studi a livello internazionale solo a
partire dal 2006.
Le origini del missed nursing care
Il concetto di “Missed Nursing Care” è stato definito da Kalish et al. nel 2009.
Il “Missed Nursing Care” si riferisce a qualsiasi aspetto dell’assistenza
infermieristica considerato indispensabile per il paziente,
ma che invece viene in parte o del tutto omesso o posticipato.
Quindi, si tratta di un atto (o errore) di omissione.
Le origini del missed nursing care
Il fenomeno del “Missed Nursing Care” è stato identificato per la prima volta da Kalish
(2009) in uno studio qualitativo.
Da questo studio è emerso che i seguenti elementi dell’assistenza infermieristica venivano
regolarmente omessi: deambulazione; cambiare posizione; nutrizione; educazione;
pianificazione delle dimissioni; supporto emotivo; igiene; documentazione; sorveglianza.
Le ragioni di queste omissioni sono state: carenza di personale; inadeguata gestione delle
risorse umane; carenza di tempo; mancanza di lavoro di squadra; delega inefficace;
abitudine; rifiuto.
Il Modello del “Missed nursing care” sviluppato da Kalish et al. (2009)
Richiesta di
assistenza al
paziente
Allocazione delle
risorse umane
– staff Allocazione delle
risorse – materiali
Relazioni /
Comunicazione
Antecedenti
Valutazione
iniziale
Diagnosi
Pianificazione
Interventi
Valutazione finale
Processo
infermieristico
Regole del Gruppo
/ Team
Processo
decisionale delle
priorità
Propri valori e
convinzioni interni
Abitudini
Processi
Interni degli
infermieri
Missed
Nursing
Care
OUTCOME
DEI
PAZIENTI
Lo strumento per misurare le cure mancate: MISSCARE (Kalish & Williams, 2009)
Sulla base di questi due studi, è stato sviluppato lo strumento MISSCARE per misurare le
cure infermieristiche mancate.
Questo strumento è composto da 2 parti:
Parte A: Gli elementi di Missed Care;
Parte B: Le ragioni del Missed Care
Lo strumento per misurare le cure mancate: MISSCARE (Kalish & Williams, 2009)
Parte A: Gli elementi di Missed Care
Le percentuali più alte di Missed Care sono
risultati:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
La deambulazione del paziente.
La valutazione dell’efficacia delle terapie.
Cambiare la posizione del paziente ogni 2 ore.
Le cure igieniche orali.
L’educazione del paziente.
Somministrazione entro 15 minuti di richieste
medicine al bisogno.
7. Documentazione completa di tutti i dati.
8. Accertarsi che il paziente consuma il proprio
pasto prima che si raffredda.
9. Somministrazione del farmaco nel range di 30
minuti prima o dopo l’orario stabilito.
10. Aiutare un paziente ad andare in bagno entro 5
minuti dalla richiesta.
Lo strumento per misurare le cure mancate: MISSCARE (Kalish & Williams, 2009)
Parte B:
Le ragioni del Missed Care
1. Problemi di comunicazione.
2. Mancanza di risorse materiali.
3. Mancanza di personale.
Questo strumento consente di
individuare la presenza di “Missed
Care”, motivare gli infermieri ad
implementare interventi per ridurre i
casi di “Missed Care”, e di
monitorare il fenomeno nel tempo.
Questo strumento infine consente
di studiare l’impatto del Missed
Care sugli outcome del paziente.
La relazione tra cure mancate e carenza di personale
Molti studi hanno dimostrato l’impatto del numero di personale infermieristico
qualificato sugli outcome dei pazienti, in termini di riduzione di tassi di mortalità,
infezioni, ulcere da decubito, e cadute.
Questo studio invece ha analizzato nello specifico quale aspetto del processo
assistenziale infermieristico consente di ottenere outcome migliori in presenza di un
numero più elevato e qualificato di personale infermieristico. Risultato: Il Missed Care.
Questo ha confermato che il numero di personale (= staffing levels) può essere
considerato un predittore di Missed Nursing Care.
L’impatto delle cure mancate: un problema ancora attuale
Questo studio del 2016, attingendo dai risultati di RN4CAST, ha confermato che le cure
mancate sono il risultato diretto della carenza di personale infermieristico. Infatti,
quando ogni infermieri ha in carico al massimo 6 pazienti, le cure mancate si riducono
del 50% rispetto ad quando un infermiere ha in carico più di 10 pazienti.
Servono nuovi strumenti e metodi per la pianificazione del personale infermieristico che
tengano conto di vari fattori - come il ruolo degli infermieri; la frequenza del
monitoraggio dei pazienti; il livello di dipendenza dei pazienti; l’ora del giorno/notte per essere certi che l’organico di personale infermieristico sia sufficiente per soddisfare i
bisogni assistenziali dei pazienti in qualsiasi momento del giorno e della notte, senza
omettere nessuna cura per il paziente.
La relazione tra cure mancate e carenza di personale
Lo studio Nurse Forecasting in Europe (RN4CAST) condotto tra il 2009-2011 in 12 paesi
europei (Belgio, Inghilterra, Finlandia, Germania, Grecia, Irlanda, Norvegia, Polonia,
Spagna, Svezia, Svizzera e Olanda) ha cercato di creare uno strumento (Survey degli
infermieri; Survey dei pazienti; Survey degli Ospedali) in grado di prevedere quale sia
numero appropriato di personale infermieristico per garantire la sicurezza e la
soddisfazione del paziente, una maggiore soddisfazione lavorativa per l’infermiere, e
mettere gli ospedali in grado di gestire più efficacemente le risorse infermieristiche,
creando un ambiente lavorativo migliore per gli infermieri e metterli in condizione di
fornire un’assistenza di qualità elevata.
La relazione tra cure mancate e carenza di personale
A seguito del successo di questo studio in Europa, è stato condotto anche negli Stati
Uniti.
La relazione tra cure mancate e carenza di personale
RN4CAST ha identificato quanti
pazienti per ogni infermiere sono
presenti negli ospedali europei e
degli USA, partendo da 12,6
pazienti/infermiere in Spagna a 5,4
pazienti/infermiere in Norvegia.
Negli USA = 5,3 pazienti/infermiere
In questo studio, però manca
l’Italia.
Sasso, L., Bagnasco, A., Zanini, M., Catania, G., Aleo, G., Santullo, A., ... & Sermeus, W. (2015).
RN4CAST@ IT: why is it important for Italy to take part in the RN4CAST project?.
Journal of Advanced Nursing.
Questo imperativo etico che ci ha spinto a svolgere il progetto RN4CAST anche
in Italia, creando una banca dati e le evidenze scientifiche a sostegno di una
distribuzione più equa ed “etica” anche degli infermieri negli ospedali italiani.
I risultati del progetto RN4CAST da noi condotto in Italia, saranno presentati
ufficialmente il 10 giugno 2016.
Responsabile Scientifico:
Prof.ssa Loredana Sasso (IT)
Project Manager:
Dott.ssa Annamaria Bagnasco (IT)
Membri del Gruppo di Ricerca:
Prof. Roger Watson (UK)
Prof. Giancarlo Icardi (IT)
Dott.ssa Antonella Santullo (IT)
Prof. Federico Spandonaro (IT)
Dott. Milko Zanini (IT)
Dott. Gianluca Catania (IT)
Comitato Internazionale
Prof. Walter Sermeus (KULeuven)
Prof. Emmanuel Lesaffre (KULeuven)
Dr. Luk Bruyneel (KULeuven)
Prof. Linda Aiken (U Penn)
Prof. Sabina Degeest (U. Basel)
Dr. René Schendimann (U. Basel)
Dr. Dieter Ausserhofer (U. Bolzano,
U.Basel)
Dr. Allison Squires (U. New York)
La relazione tra cure mancate e carenza di personale
Inoltre, RN4CAST condotto in 488 ospedali di 12 paesi europei, ha rilevato che le cure
mancate rappresentano un fenomeno prevalente, confermando una correlazione
significativa con un organico insufficiente di personale infermieristico.
In questo studio europeo, le attività maggiormente omesse sono state:
• Dialogo con i pazienti (53%);
• sviluppare o aggiornare il piano di assistenza infermieristica (42%);
• educare il paziente e la famiglia (41%).
Le conseguenze delle cure mancate rilevate dallo studio RN4CAST
STRUTTURA
PROCESSI
OUTCOME
Fattori: pazienti
• I bisogni assistenziali dei
pazienti
Contesto organizzativo
• Ambiente di lavoro
infermieri
• Numero di personale
• Attività non infermieristiche
Processo
assistenziale
Outcome: pazienti
• Soddisfazione del pazienti
• Cure mancate
Outcome: infermieri
Fattori: infermieri
•
•
•
•
•
Genere
Età
Livello formativo
Livello di inquadramento
Esperienza
professionale
• Soddisfazione sul lavoro
• Intenzione di lasciare
• Burnout
Le conseguenze delle cure mancate
Sempre attraverso RN4CAST, è stato possibile affermare che quando non si garantisce un
organico adeguato e sufficiente di professionisti qualificati, viene negato il diritto di
esercitare appieno la propria professione e la possibilità di mettere pienamente a frutto
le proprie competenze.
Di conseguenza:
• si mette a rischio la sicurezza del paziente;
• si generano outcome negativi per i pazienti;
• Si genera moral distress e burnout nei professionisti;
• Aumentano i costi per la gestione degli esiti negativi;
• Si crea un’immagine negativa per l’organizzazione.
… impedendo così anche di realizzare gli obiettivi indicati dallo IOM.
Analisi di correlazione
Valutare la dipendenza di alcuni
fattori (eventi avversi, punteggio
medio di soddisfazione del
paziente, dalla qualità delle cure
infermieristiche e del giudizio
sulla sicurezza del paziente da
alcune variabili:
collaborazione
della dirigenza
per risolvere
problemi
n. misure di
prevenzione
adottate
n. pazienti in
carico per
singolo
infermiere
collaborazione
medicoinfermiere
Valutare la dipendenza del giudizio del paziente sulla struttura dalle innumerevoli
variabili:
Trattamento con cortesia da parte dell’infermiere, Ascolto con attenzione da parte
dell’infermiere, Spiegazioni fornite dall’infermiere …
Valutare la dipendenza della volontà dell’infermiere di voler cambiare struttura
lavorativa dalle variabili: Presenza servizi di supporto adeguati Tipo di formazione ….
Grazie per l’attenzione