Lezione 13

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Corso di Ebraico biblico – Lezione 13
Lezione 13
13.1 – Frasi con predicato nominale1
tipologia
significato
bwOj %l,mñ, dwID"
2 +1
Dāwid meºlek †ôb
bwOj %l,mñ, aWh dwID"
Dāwid hû’ meºlek †ôb2
aWh bwOj %l,m,ñ dwID"
Dāwid meºlek †ôb hû’
1. frase con predicato nominale:
nome (1) + nome o frase nominale (2)
2. frase nominale che risponde alla
domanda: chi è un buon re?
3. frase nominale che risponde alla
domanda: chi è /cosa fa Davide?
Davide è un buon re
Un buon re è Davide
Davide è un buon re
Tab. 48 – frasi con predicato nominale
13.2 – Usi del verbo hy"h'
Frasi nominali già studiate (senza valore verbale esplicito)3
1. con aggettivo come predicato4
2. con predicato introdotto da preposizione5
3. con predicato d’esistenza6
4. con predicato nominale7
vyaih' bwOj
†ôb hā’îš
tyIB;ñB; vyaih'
hā’îš BaBBaºyit
vyai vyE
yeš ’îš
bwOj %l,mñ, dwID"
Dāwid meºlek †ôb
significato
l’uomo (è) buono
l’uomo (è) nella casa
c’è un uomo
Davide (è) un buon re

trasformazione in frasi verbali costruite con hy"h'

1.
bwOj vyaih' hy"h'
l’uomo fu buono8
1
La frase nominale è composta da un nome e da un predicato che può essere un altro nome (sostantivo od aggettivo), un
participio, un nome con preposizione, un pronome od un avverbio. Il soggetto della frase nominale è, in genere, un
nome o pronome. (GKC 451-452 §141ab; JM 564-568 §§154b-j). La relazione sintattica tra soggetto e predicato è una
semplice giustapposizione, ossia senza copula. (GKC 451-452 §141f).
2
Il pronome di terza persona, singolare o plurale, segue generalmente il soggetto riprendendolo e rafforzandone il
concetto all’interno della frase: davide, quello sì che è un buon re! (Cfr. GKC 453 §141g).
3
Il valore verbale è determinato dalla funzione delle frasi nel contesto.
4
Si veda sopra alla lezione 3 §2.
5
Si veda sopra alla lezione 1 §4.
6
Si veda sopra alla lezione 7 §1.
7
Si veda sopra al §1.
8
Secondo il contesto, il perfetto può essere tradotto anche con il presente storico (l’uomo è buono) inserito in una
narrazione al passato.
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hāyāh hā’îš †ôb
tyIB;ñB; vyaih' hy"h'
hāyāh hā’îš BaBBaºyit
@s,k,ñ hy"h'
hāyāh KeºseP9
bwOj %l,mñ, hy"h' dwID"
Dāwid hāyāh meºlek †ôb
2.
3.
4.
l’uomo fu nella casa
vi fu denaro
Davide fu un buon re

negazione delle frasi verbali costruite con hy"h'

bwOj vyaih' hy"h' al{
lō’ hāyāh hā’îš †ôb
tyIB;ñB; vyaih' hy"h' al{
lō’ hāyāh hā’îš BaBBaºyit
@s,k,ñ hy"h' al{
lō’ hāyāh KeºseP 10
bwOj %l,mñ, dwId" hy"h' al{
lō’ hāyāh dāwid meºlek †ôb
1.
2.
3.
4.
l’uomo non fu buono
l’uomo non fu nella casa
non vi fu denaro
David non fu un buon re
altre costruzioni del verbo hy"h'
1. “diventare qualcosa
o qualcuno” l. + hy"h'
1.1 “diventare qualcosa
per qualcuno”
2. “agire nelle veci di
qualcuno”
4. “possedere qualcosa”
bwOj %l,mñ,l. dwId" hy"h'
hāyāh dāwid lemeºlek †ōb
hV'ail. ~h'r"b.a;l. hr"f'
ht'y>h'(
e
hāy tāh Sārāh le’abrāhām
le’iššāh11
ba'K. r[;Nñ:l; vyaih' hy"h'
hāyāh hā’îš lannaº`ar Ke’äb
~h'r"b.a;l. !aco hy"h'
hāyāh cō’n le’abrāhām12
Davide diventò un buon
re
Sara diventò moglie di
Abramo
L’uomo fu come un padre
per il ragazzo
Abramo ebbe un gregge
Tab. 49 – usi del verbo hy"h' häyäh
13.3 – nomi plurali: in -ët, -at, -ät, -ît, -ût
tipologia
(1) singolare
(2) plurale
significato
1. nomi che terminano
t[e
`ēt
tl,d<ñ
~yTi[i
‘`iTTîm
twOtl'D>
(1) tempo / (2) tempi
con -ēt
2. nomi che terminano
porta / porte
Nella frase verbale vyE yëš è sostituto da hy"h' hāyāh. In confronto a vyE, che è reso con l’espressione al
presente “c’è”, il verbo hy"h' hāyāh rappresenta invece l’espressione al passato “vi fu”.
10
Nella frase verbale !yae è sostituto da hy"h' al.
11
ht'y>h'( hāyetāh regge hV'ail. le’iššāh (“diventò moglie”), poiché il verbo concorda in genere e
numero con il nome cui si riferisce; ~h'r"b.a;l. specifica nei confronti di chi Sara diventò moglie.
12
In questo caso, l. + hy"h' (“ebbe”) è il passato di l. + vyE (“ha”).
9
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in -et
2. nomi che terminano
con -at
3. nomi che terminano
con -āt
4. nomi che terminano
con -ît
5. nomi che terminano
con -ût
Deºlet
tr,mñ,v.mi
mišmeºret
tB;
Bat
taJ'x;
Ha††ā´t15
tynIx'
Hānît
tWkl.m;
malkût
Delātôt
twOrm'v.mi
mišmārôt13
twOnB'
Bānôt14
twOaJ'x;
Ha††ā´ôt
~ytiynIx]
Hánîtîm
twOyWkl.m;
malkûyôt16
servizio / servizi
figlia / figlie
peccato / peccati
lancia / lance
regno / regni
Tab. 50 – nomi al plurale: nomi in -ët -et -at -ät -ît -ût
Vocabolario
nomi
verbi
taJ'x;
~wOlx]
tB;
hm'yae
hx'p.vi
hm'a'
hy"h'
aj'x'
~l;x'
dk;l'
Ha††ät
Hálôm
Bat
´êmäh
šiPHäh
´ämäh
häyäh
Hä†ä´
Hälam
läkad
(pl. twOaJ'x;) peccato (f.)
(pl. -ôt) sogno
(pl. twOnB') figlia
paura, terrore
(pl. -ôt) schiava, serva
(pl. irreg. ´ámähôt twOhm'a]) serva
essere, diventare (+ l.)
peccare (contro qualcuno: l.)
sognare
catturare, imprigionare
In origine mišmar + t > mišmart > mišmeret (Cfr. JM 268 §89g). Al plurale il suono a ritorna allungato e prima
dell’accento (Cfr. JM 317 §97Ge).
14
Il plurale bānôt è dovuto alla forma originale del nome bant (Cfr. il maschile !Be figlio). La caduta di nun davanti a
taw è fenomeno comune (si veda sopra al §10.2 nella flessione del perfetto del verbo !tn).
15
La forma originale è ta;J;x; (JM 317 §97Gf). La caduta di PataH ha forse originato la vocale lunga qames prima
di a.
16
Probabilmente da una forma originale malkuwwot (Cfr. JM 317 §97Gb). Si noti come dopo la sillaba chiusa maltroviamo un Kap con pronuncia aspirata e non, come di regola, occlusiva. Riguardo tale possibilità Lambdin (IBH
XIX §5 in nota) si limita a dire: « ... non è preclusa la possibilità di una consonante bekadkepat aspirata all’inizio di una
silaba preceduta da altra consonante».
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