IL DENARO COME SE LA GENTE CONTASSE PER DAVVERO Siamo arrivati! Dopo mesi, anni di gestazione, iniziando da propositi radicali, perseverando anche grazie alla vicinanza appassionata e competente di Mag 6, condividendo e rafforzando le nostre convinzioni più profonde, nel dicembre scorso, con l'Autorizzazione per niente scontata di Banca d'Italia, l'ultima nata del variegato mondo MAG è venuta al mondo!! Eccoci dunque fra voi, come i fratellini più piccoli. Emozionati magari, e ancora forse incerti sulle gambe, ma pieni di entusiasmo, meraviglia e carichi al massimo. Come quando nasce un bambino, in questa fase non si tratta più di immaginare e progettare un “se”, ma di costruire ed accrescere un “come”. MAG Firenze nasce come Cooperativa finanziaria nel solco consolidato del mondo della finanza mutualistica e solidale che da trenta anni agisce e progetta una relazione col denaro veramente alternativa all'attuale dis-umano sistema imperante. Siamo felici e commossi del premuroso e fecondo accompagnamento che abbiamo ricevuto e di cui non smetteremo di ringraziare. Ma siamo consapevoli che la realizzazione del nostro progetto rappresenta anche una soluzione di continuità, o almeno un passo “oltre” nel campo della quotidiana sperimentazione ed azione di quella finanza minoritaria e critica che pone al centro del ragionamento economico le persone e non il denaro. In tempi come i nostri è fin troppo facile, doloroso e facile, parlar male di quel meccanismo che sotto il nome di “mercato” o “finanza” occupa con le sue logiche perverse ogni angolo della nostra vita. Tutti vediamo che la politica, il welfare, persino i diritti umani fondamentali sembrano asserviti ad un meccanismo oscuro, iniquo e pervasivo. Le persone, il loro ben-essere, l'ambiente, il sistema produttivo, la stessa economia reale sono come subordinate alle esigenze del mercato finanziario, onnipotente, totemico e indiscutibile. Essendo oggi questo ben chiaro a molti, il cammino di Mag Firenze, naturale evoluzione di una serie di esperienze locali di microcredito di prossimità e' iniziato da una duplice osservazione che nasce dalla base, da una prassi consolidata. Abbiamo osservato e sperimentato che il problema dell'accesso al credito delle persone e delle realtà economiche è complesso ma unitario. Il primo aspetto è il dato che l'accesso al credito è consentito solo a chi possieda garanzie patrimoniali. Come dire che si prestano i soldi a chi ha soldi o beni di valore. È sopratutto per contrastare questo fenomeno iniquo che nasce il moderno microcredito e si sviluppa l'area variegata della finanza critica. Il secondo aspetto è dato dall'osservazione che i tassi dei prestiti (e inversamente dei depositi) sono in stretta relazione con la forza economica del richiedente (e del depositante); quanto più chi chiede denaro è bisognoso, tanto più alto sarà il tasso di interesse subito (e tanto più ricco è il depositante, tanto più alto sarà il tasso attivo che ottiene). Non c'è chi non veda che questo meccanismo è realmente perverso e creatore di ingiustizia. Se applicassimo una logica come questa nelle relazioni familiari ed umane il risultato sarebbe facilmente giudicabile come aberrante e mostruoso. Un altro rilevante punto di critica consiste che nella sua crescita indeterminata e continua, il fenomeno degli interessi finanziari è coerentemente paragonabile ad un tumore, con una crescita inarrestabile e maligna. E come il tumore, il meccanismo della automatica riproduzione del denaro da se stesso è insostenibile. Ogni sistema che si fondi su una crescita continua e illimitata, in un sistema finito come il nostro deve essere considerato insostenibile. Come un tumore. Partendo dal basso, dalla esperienza sul campo delle tante richieste di credito da parte degli esclusi dal sistema creditizio (e sono sempre di più...) abbiamo inteso che i tre fenomeni sopra accennati sono inscindibilmente legati, sono parte dello stesso meccanismo. Da combattere con tutta la coerenza di cui siamo capaci. Ne è derivato, in modo spontaneo anche se faticoso, il principio fondante di tutta l'attività di Mag Firenze, così come l'abbiamo sognata e realizzata. Dal denaro non si può fare altro denaro, che abbiamo coniugato con un altro, per noi altrettanto fondante: se hai, hai per dare. Intorno a questi due principi abbiamo inteso realizzare una cooperativa finanziaria che divenisse strumento di giustizia re-distributiva operando secondo una serie di principi a cui intendiamo attenerci e che provo a sintetizzare. -La centralità delle persone nel ragionamento economico; -l'assoluto divieto di applicare interessi finanziari, tanto nei confronti dei richiedenti prestito, quanto nei confronti di chi versa capitale; -la concreta e radicale alternatività al sistema bancario ordinario; -l'accesso al credito mediante garanzie esclusivamente relazionali in un gioco di reciproca responsabilità; -la volontà di finanziare progetti economici che abbiano come scopo non l'arricchimento personale ma il ben-essere del territorio; -l'esclusione di alcuni soggetti dalla possibilità di essere finanziati ma anche finanziatori della Cooperativa; -la trasparenza, la partecipazione e la democraticità di tutta la “filiera” del denaro; -la creazione di nodi territoriali per creare e mantenere la relazione di reciproca responsabilità; -la creazione e lo sviluppo di un sistema di “autotassazione”, ovvero di partecipazione anche monetaria dei soci all'andamento della Cooperativa; -la realizzazione di una rete di beni e servizi che riguardi tutti gli associati, preveda lo scambio non monetario di servizi e beni fra i soci e sia anche terreno di sperimentazione per una auspicata futura moneta sociale. Questi ed altri principi ci hanno consentito di completare in tre anni circa un cammino di aggregazione e sensibilizzazione dei soci e di raccolta del capitale sociale minimo (600.000,00 euro) necessario alla nostra costituzione. Ci hanno portato fin qui! I dati numerici a fine luglio raccontano di 838 soci, (in prevalenza persone fisiche), di un capitale di 642.825,00 euro, di sei prestiti deliberati dall'Assemblea e di tante altre richieste a cui daremo risposta in modo meditato e partecipato. Molte altre cose vorremmo raccontare di noi, ma i limiti di spazio (e di pazienza) ci impongono di sorvolare...per adesso. Ancora un grazie a MAG 6 per la vicinanza da veri compagni di viaggio. Un abbraccio fraterno, con la promessa di continuare nel cammino che anche voi ci avete indicato... e di continuare a provocare sui temi che ci sono così cari. Francesco Festini socio fondatore di Mag FI “siate il cambiamento che volete vedere nel mondo” (M.K. Gandhi)