CFP Enaip Alberghiero - Varone di Riva del Garda - Classe 3 Ricevimento AF 04-05 - Appunti di Scienze – SUONO – pag. 1 di 14 SUONO Sommario: B.a Descrive il concetto e le caratteristiche del suono e degli ultrasuoni:................................................................ 2 Che cos'é un Onda?......................................................................................................................................... 2 Onde trasversali e longitudinali.................................................................................................................. 2 Grandezze caratteristiche delle onde...............................................................................................................3 Rappresentazione delle onde....................................................................................................................... 3 Periodo, Ampiezza, Lunghezza d'onda, Frequenza.....................................................................................3 Velocità di propagazione.............................................................................................................................4 Onda sonora.....................................................................................................................................................5 Caratteri distintivi del suono........................................................................................................................... 5 Frequenza, Hertz..........................................................................................................................................5 Intensità, bel e decibel................................................................................................................................. 5 Timbro......................................................................................................................................................... 6 Differenza tra suono e rumore.....................................................................................................................7 Velocità del suono nei diversi mezzi...........................................................................................................7 Rapporto tra: velocità del suono, frequenza e lunghezza d’onda............................................................... 7 Calcolare la distanza dei fulmini.................................................................................................................7 Superare la velocità del suono.....................................................................................................................7 B.b Descrive il concetto di campo di udibilità e le sensazioni acustiche.................................................................. 8 Infrasuoni e ultrasuoni... come vengono percepiti...................................................................................... 8 L'uomo e gli animali non hanno lo stesso campo di udibilità..................................................................... 8 Sonar ed Ecografie...................................................................................................................................... 9 Musica e matematica................................................................................................................................... 9 Effetto doppler...........................................................................................................................................10 B.c Descrivere l'inquinamento acustico e le sue principali conseguenze:.............................................................. 10 Rumori negli ambienti di vita .......................................................................................................................10 Ma l'orecchio ha un meccanismo di difesa?..............................................................................................10 Ma qual è il limite di sopportazione?........................................................................................................10 Come difenderci?...................................................................................................................................... 11 Inquinamento acustico nell'ambiente di lavoro: .......................................................................................11 Protezione individuale nel lavoro .............................................................................................................12 Come prevenire allora tali malattie professionali? .................................................................................. 12 Interventi di prevenzione nel lavoro..........................................................................................................13 Interventi di prevenzione sull'organizzazione del lavoro.......................................................................... 13 Scelta dei materiali ed interventi delle macchine......................................................................................13 Ricerche su internet.......................................................................................................................................14 CFP Enaip Alberghiero - Varone di Riva del Garda - Classe 3 Ricevimento AF 04-05 - Appunti di Scienze – SUONO – pag. 2 di 14 B.a Descrive il concetto e le caratteristiche del suono e degli ultrasuoni: Che cos'é un Onda? Butto un sasso in uno stagno e vedo apparire dei cerchi sulla superficie dell’acqua che si allargano a partire dal punto in cui è caduto il sasso, pizzico una corda della chitarra e guardandola da vicino la vedrò vibrare lungo tutto il manico, agito l’estremo di una corda e vedo trasmettersi questa agitazione per tutta la sua lunghezza fino a far muovere più o meno nello stesso modo l’altro capo, comprimo e rilascio velocemente una molla d’acciaio la vedrò attraversata da compressioni lungo tutta la sua lunghezza. I fenomeni descritti possono essere interpretati come trasmissioni di energia (in tutti i casi si tratta di energia meccanica masse in movimento) senza trasporto di materia. Questa trasmissione avviene per mezzo delle onde e della loro propagazione. Nella figura i cerchi rappresentano le onde che si formano sulla superficie attorno al punto in cui è caduto un piccolo sasso. Le onde hanno forma circolare e vanno espandendosi da O, sulla direzione OA le onde vanno da O verso A. Se mettessimo in acqua un tappo di sughero galleggiante lo vedremo muoversi su e giù ad intervalli regolari senza nè allontanarsi nè avvicinarsi ad O, prova che l’acqua si agita senza essere trasportata cioè passa energia senza trasporto di materia. Onde trasversali e longitudinali Si chiamano onde trasversali le onde che, come quelle sull’acqua o sulla molla agitata nella figura caso (b), oscillano (su e giù) in una direzione diversa da quella di propagazione (sinistra verso destra). Sono invece onde longitudinali (a) quelle che pulsano nella direzione di propagazione (la compressione delle spire parte dalla mano e va verso destra). Le onde elastiche sono quelle che si propagano grazie all’elasticità del mezzo. La molla è il migliore esempio, ma anche una corda e una corda della chitarra sono elastiche e persino la superficie dell’acqua è da considerare un mezzo elastico (sottoposto a deformazione tende a riprendere la forma iniziale). Le spire della molla prima di essere agitate o schiacciate erano ferme ed in equilibrio. Poi quelle all’estremo sinistro sono state perturbate dalla mano l’elasticità della molla ha fatto si che si mettesse in movimento anche quella vicina, e poi la vicina della vicina e così via (lo stesso meccanismo avviene tra le molecole sulla superficie dell’acqua). CFP Enaip Alberghiero - Varone di Riva del Garda - Classe 3 Ricevimento AF 04-05 - Appunti di Scienze – SUONO – pag. 3 di 14 Grandezze caratteristiche delle onde Rappresentazione delle onde. Dipendendo dalle caratteristiche elastiche del mezzo in cui si propaga l’onda si allontana dall’impulso che l’ha generata: il cerchio si allarga nell’acqua, la molla fa una gobba oppure si comprime. Nell’istante in cui il sasso cade nell’acqua, intorno al punto di caduta, si genera un cerchio che comincia ad allargarsi ( prima cresta), l’acqua richiamata dalla forza di gravità si abbasserà sotto il livello che aveva da ferma (gola), passato un po’ di tempo (chiamato periodo) nascerà un altro cerchio (cresta). Le stesse considerazioni possono essere fatte per la generazioni di onde trasversali sulla molla (b): la mano dopo essersi abbassata (gola) alzandosi genererà una gobba (cresta). Anche il caso (a), onde longitudinali, può essere interpretato con lo stesso modello: le compressioni sono le creste e i rilasci gole che originano treni di onde. Nel caso di queste onde ad aumentare e a diminuire sarà la densità lineare delle spire (che se posta sulle ordinate della figura qui sotto produrrà un grafico del tutto simile agli altri due fenomeni). Periodo, Ampiezza, Lunghezza d'onda, Frequenza. Un’onda è caratterizzata da alcune grandezze: • • • • Ampiezza scostamento dalla posizione di equilibrio (nelle onde sull’acqua altezza della cresta dal pelo dell’acqua), si misura in metri (o sottomultipli del metro); Lunghezza d’onda distanza tra due creste, si indica con λ (lambda lettera greca), si misura in metri (o sottomultipli del metro); Periodo: tempo trascorso tra il passaggio di una cresta e la successiva si indica con T, si misura in secondi; Frequenza: si definisce come 1/T, in pratica conta il numero di onde in una unità di tempo, si indica con ν (sembra un vi invece si legge nì ed è una lettera greca) , si misura in Hertz (numero di cicli al secondo, cioè un hertz significa passaggio di un onda in un secondo, 1000 hertz 1000 onde in un secondo). CFP Enaip Alberghiero - Varone di Riva del Garda - Classe 3 Ricevimento AF 04-05 - Appunti di Scienze – SUONO – pag. 4 di 14 Velocità di propagazione. Dovremmo sapere che la velocità come grandezza fisica è data dallo spazio percorso diviso il tempo impiegato a percorrerlo (in una breve formula V = s/t). Possiamo esprimere la velocità di un’onda in funzione delle sue grandezze caratteristiche. Un onda percorre la sua lunghezza in un periodo e perciò V = λ/T e poiché 1/T = υ, allora V = λυ, l’ultima formula ci dice che la velocità di propagazione dell’onda è uguale al prodotto della sua lunghezza per la frequenza. La velocità di propagazione in un mezzo dipende dalle caratteristiche di elasticità del mezzo stesso. CFP Enaip Alberghiero - Varone di Riva del Garda - Classe 3 Ricevimento AF 04-05 - Appunti di Scienze – SUONO – pag. 5 di 14 Onda sonora. Un treno di onde di compressione e rarefazione dell’aria sono percepite dall’orecchio dell’uomo come suono. Sono sorgenti sonore: corde (le corde vocali o le corde degli strumenti), membrane ed anche colonne d’aria (canne d’organo) quando sono poste in vibrazione. In generale un corpo elastico che vibra può emettere un suono. Le onde sonore nell’aria sono onde longitudinali di forma sferica. (Si pensi a strati di aria compressi e rarefatti). Il suono si propaga nell’aria, nell’acqua ed in qualsiasi materiale con proprietà elastiche. Il suono però non si propaga nel vuoto. Caratteri distintivi del suono. Frequenza, Hertz. Un suono può essere grave o acuto (altezza del suono), questa differenza è dovuta alla frequenza. Ricordiamo che la frequenza di un suono è misurata in hertz. Più grande è la frequenza più alto è il suono (un suono a 10.000 hertz è un fischio acutissimo), al contrario se la frequenza è piccola il suono è grave (20 hertz = un rimbombo). Intensità, bel e decibel. Un suono è più o meno forte (intensità del suono) proporzionalmente alle compressioni dell’aria, nella rappresentazione grafica la differenza di densità determina e rappresentata dall’ampiezza dell’onda. Se si tiene in conto che il suono è propagazione di energia e che le onde sonore si propagano su una superficie (la superficie della sfera) si può comprendere come l’unità di misura dell’intensità del suono in Fisica sia watt/m2 (watt su metro quadrato) che misura la quantità di energia che cade in un secondo su un metro quadrato. (Ricordiamo che Joule/secondo = watt) Nella tecnica si usa una unità di misura storica che è il bel. Il livello zero dei bel è il suono alla più bassa intensità udibile dall’orecchio umano, si dice poi che l’intensità del suono è aumentata di un bel se è diventata 10 volte più forte. Solitamente nelle misure viene usato un sottomultiplo del bel: il decibel. Il decibel corrisponde circa alla minima variazione d’intensità sonora avvertibile dall’orecchio umano. Questo strano modo di misurare l’intensità del suono nasconde un operatore matematico: il logaritmo. CFP Enaip Alberghiero - Varone di Riva del Garda - Classe 3 Ricevimento AF 04-05 - Appunti di Scienze – SUONO – pag. 6 di 14 Una tabella può essere utile per comprendere quantitativamente la misura dell’intensità sonora: Sensazione sonora Suono udibile di minima intensità Suono 2 volte più forte (casse dello stereo che vanno da 25 a 50 watt) Suono 4 volte più forte Suono 10 volte più forte Bel =decibel 0 bel = 0 decibel 0,3 bel = 3 decibel 0,6 bel = 6 decibel 1 bel = 10 decibel Timbro Per comprendere cosa è il timbro si deve pensare alla stessa nota musicale emessa da due strumenti diversi. L’emissione della stessa nota garantisce che la frequenza del suono è la stessa, regolando opportunamente gli strumenti possiamo ottenere anche la medesima intensità. Anche sotto queste ipotesi comunque il suono emesso da una chitarra e da una tromba per esempio è diverso. Suoni di diverso timbro riportati in un grafico mantengono le medesime lunghezze d’onda le medesime ampiezze ma le onde hanno forme diverse. CFP Enaip Alberghiero - Varone di Riva del Garda - Classe 3 Ricevimento AF 04-05 - Appunti di Scienze – SUONO – pag. 7 di 14 Differenza tra suono e rumore Molte delle sensazioni acustiche che abbiamo quotidianamente non possono essere chiamate suoni: sono rumori. La differenza tra suono e rumore sta tutta nella periodicità delle compressioni nell’aria. Un rumore è una perturbazione acustica non periodica (nel grafico non vedremmo onde ma solo un una linea confusa). Velocità del suono nei diversi mezzi La velocità del suono dipende dal mezzo in cui si propaga: nell’aria un suono viaggia alla velocità di 331,4 m/s (metri al secondo circa 1100 kilometri all’ora) Mezzo Temperatura Velocità (in gradi °C) (in m/s) Aria 0 331,4 Acqua 15 1450 Piombo 20 1230 Ferro 20 5130 Granito 20 6000 Gomma vulcanizzata 0 54 Rapporto tra: velocità del suono, frequenza e lunghezza d’onda. Si noti che la lunghezza d’onda è inversamente proporzionale alla frequenza, questo si verifica poiché la velocità di propagazione è uguale per tutti i suoni: V = λυ. La moltiplicazione tra lunghezza d’onda e frequenza deve sempre dare lo stesso risultato quindi suoni bassi hanno onde lunghe (a 16 hertz un suono ha un’onda lunga circa 20 metri), mentre a grandi frequenze le onde si rimpiccioliscono (ad un suono di 12.000 hertz corrisponde un’onda di circa 3 centimetri). Vediamo come rovesciando il ragionamento possiamo ricostruire la velocità del suono nell’aria. Prendiamo ad esempio il suono di 16 hertz: in un secondo una sorgente sonora genera 16 onde di 20 metri l’una che si allontanano una in fila all’altra, la prima onda emessa dopo un secondo si trova a 320 metri dalla sorgente cioè ha viaggiato a 320 metri al secondo, che approssimativamente è la velocità del suono nell’aria. Calcolare la distanza dei fulmini Sapendo che la velocità della luce è di 300.000 chilometri al secondo e che quella del suono è di 331 metri al secondo si riesce a calcolare in modo approssimato la distanza del punto di caduta di un fulmine: misurando semplicemente il tempo che passa tra la visione del lampo e il rumore del tuono. Infatti possiamo ragionevolmente pensare che il fulmine sia caduto nell’esatto istante in cui lo vediamo (in realtà nel raggio di una decina di chilometri è caduto qualche centimillesimo di secondo prima, tempo che la luce ha impiegato ad arrivare ai nostri occhi) da quel istante cominciamo a contare i secondi e ci interrompiamo quando sentiamo il tuono: ogni secondo il suono percorre 330 metri, ogni tre secondi viaggia per un chilometro. Il numero di secondi trascorsi diviso per tre ci da la distanza in chilometri del punto di caduta del fulmine. Questa capacità può essere utile in alcune situazioni di pericolo, ad esempio in montagna nel momento in cui il tempo peggiora e rischiamo di restare sotto un temporale. Per capire se si sta avvicinando basterà ripetere più volte la misura, per diversi fulmini, e trovare riparo al più presto nell’ipotesi peggiore. Superare la velocità del suono. Il 18 di novembre del 2004 è apparsa sui giornali la notizia che un aereo senza pilota ha volato sull’oceano Pacifico a dieci volte la velocità del suono (circa 11.000 kmh, kilometri all’ora). In aeronautica la velocità del suono è chiamata Mach 1. Gli aerei militari più veloci (supersonici) volano intorno a due volte la velocità del suono Mach 2, circa 2000-2200 kmh. (http://it.wikipedia.org/wiki/Numero_di_Mach) CFP Enaip Alberghiero - Varone di Riva del Garda - Classe 3 Ricevimento AF 04-05 - Appunti di Scienze – SUONO – pag. 8 di 14 B.b Descrive il concetto di campo di udibilità e le sensazioni acustiche. La voce è lo “strumento” con cui gli uomini emettono suoni. La voce è prodotta dalle corde vocali poste nella laringe. Le corde vocali vengono tese o rilasciate da muscoli in modo da vibrare al passaggio dell’aria che proviene dai polmoni. I suoni emessi per parlare o cantare hanno frequenze che variano dai 65 hertz (canto del basso) a poco sopra i 1000 hertz (acuti del soprano). L’orecchio è l’organo che ci permette di sentire i suoni. Funziona attraverso il timpano (una specie di piccola pelle di tamburo) e piccoli ossicini martello e staffa che permettono al suono di “entrare” nella nostra testa e di essere in qualche modo amplificato fino a giungere all’”organo del Corti”, paragonabile ad una chitarra con 24.000 corde, organo che analizza e trasmette il suono alle terminazioni del nervo acustico. La sensazione sonora insieme ad altri piccoli organi di senso posti nell’orecchio è anche responsabile di gestire il nostro senso dell’equilibrio. Affinché l’orecchio umano possa percepire un suono una sorgente sonora deve vibrare con frequenza compresa tra i 16 e i 12.000 hertz (cioè deve “muoversi” tra le 16 e le 12.000 volte in un secondo). Bambini piccoli possono udire suoni di altezze vicine ai 20.000. Infrasuoni e ultrasuoni... come vengono percepiti. I suoni che hanno frequenze più elevate delle frequenze udibili (sopra i 20.000 hertz) vengono chiamati ultrasuoni, gli ultrasuoni non vengono percepiti dagli uomini. Gli ultrasuoni hanno applicazioni pratiche importanti: sonar, ecografia. Suoni di frequenza più basse delle frequenze udibili vengono chiamati infrasuoni, anche questi non vengono percepiti dagli uomini. Gli infrasuoni vengono emessi dalla terra durante i terremoti. L'uomo e gli animali non hanno lo stesso campo di udibilità. Alcuni animali e tra questi i cani hanno un campo di udibilità più ampio degli uomini riescono a sentire sia alcuni infrasuoni che alcuni ultrasuoni, forse per questo motivo avvertono prima l’arrivo dei terremoti. Altri animali sentono ultrasuoni e infrasuoni e alcuni di loro sono anche in grado di emetterli. Delfini, pipistrelli e roditori sono i più dotati: riescono a udire suoni fino a 200.000 Hertz, gli insetti e le foche giungono a 100.000 Hertz; i gatti a 47.000; i cani a 35.000 e gli elefanti a 10.500. L'udito dei pesci è buono, anche se il loro orecchio è invisibile all'esterno. Essi sono favoriti dal fatto che CFP Enaip Alberghiero - Varone di Riva del Garda - Classe 3 Ricevimento AF 04-05 - Appunti di Scienze – SUONO – pag. 9 di 14 l'acqua trasmette vibrazioni sonore molto meglio dell'aria. Inoltre dispongono di un recettore speciale, detto linea laterale, sensibile alle basse frequenze. I serpenti, invece, sono quasi sordi, al massimo percepiscono alcuni suoni gravi. E' certo che sono del tutto incapaci di percepire la melodia prodotta dal flauto dei famosi incantatori di serpenti! Sonar ed Ecografie Tutti conosciamo uno strano effetto sonoro: l’eco. Le parole che declamiamo “rimbalzano e tornano” alle nostre orecchie. Se la distanza della superficie che riflette le onde sonore è sufficiente, le onde devono percorrere circa una quarantina di metri (d = 20 metri due volte d = 40 metri), noi ascoltiamo le nostre parole ripetute come se le avessimo pronunciate più volte. Questa proprietà delle onde sonore di rimbalzare in presenza di una particolare superficie (per essere meglio precisi l’eco avviene ogni volta che le onde cambiano il mezzo in cui si propagano) viene utilizzata usando ultrasuoni per esplorare mezzi in cui la vista non può penetrare. L'ecografia è un sistema di indagine diagnostica medica che utilizza ultrasuoni e si basa sul principio dell'eco. Gli ultrasuoni utilizzati sono compresi tra 1 e 20 MHz (milioni di hertz). Queste onde sono generate da una sonda mantenuta a diretto contatto con la pelle del paziente (appositi gel migliorano il contatto); la stessa sonda è in grado di raccogliere il segnale di ritorno, che viene opportunamente elaborato da un computer e presentato su un monitor. Lo stesso principio viene utilizzato per sondare i fondali marini attraverso il sonar. Il sonar è uno strumento che emette un forte impulso di ultrasuoni e che è poi in grado di “ascoltarne” l’eco. Tenuto in conto che si conosce la velocità di propagazione del suono nell’acqua la distanza dell’oggetto che riflette l’onda è data dalla formula d=V*t/2 (distanza è uguale alla velocità del suono moltiplicata per il tempo trascorso tra emissione e ricezione diviso due). Il pipistrello usa un sistema simile al sonar per poter volare di notte in modo di “vedere” gli ostacoli che gli si presentano. Musica e matematica Le note musicali sono suoni la cui frequenza è stata determinata ed il fatto che emesse in successione, o contemporaneamente nel caso degli accordi, ci provochino sensazioni uditive gradevoli, la musica, è dovuto al rapporto tra le loro frequenze. Partendo da una frequenza fondamentale (435 hertz) emessa da un diapason (una forchetta con due rebbi) di acciaio depositato presso l’Ufficio dei Pesi e delle Misure di Sevres (Parigi), opiù semplicemente alzando la cornetta del telefono e ascoltando il tuuu che emette. Nella musica esistono due tipi di scale musicali: la scala naturale e la scala temperata, la differenza tra le due è che la scala temperata è sostanzialmente più regolare. A noi basterà dare un veloce sguardo alla scala naturale. Le note musicali sono sette: DO, RE, MI, FA, SOL, LA, SI, ….. e questa sequenza nella musica si ripete per sette volte, partendo da suoni grevi fino a suoni acuti. Prendiamo ad esempio la terza sequenza quella in cui si situa il LA fondamentale a 435 hertz e scopriamo che: DO RE MI FA SOL LA SI DO NOTA 261 294 327 348 392 435 489 522 Hertz 9/8 5/4 4/3 3/2 5/3 15/8 2 Frazione 1 di DO Come si può vedere la frequenza raddoppia tra il primo DO e quello che chiude la scala: in musica tra i due DO c’è la differenza di un’ottava. CFP Enaip Alberghiero - Varone di Riva del Garda - Classe 3 Ricevimento AF 04-05 - Appunti di Scienze – SUONO – pag. 10 di 14 Effetto doppler Il movimento di una sorgente sonora, per esempio la sirena sul tetto dell’ambulanza o sull’auto della polizia, modifica la lunghezza d’onda delle onde emesse a secondo della direzione. Le onde emesse nel senso di marcia si accorciano mentre quelle lasciate indietro si allungano. Questo fatto ci permette di capire se un’ambulanza si sta avvicinando o allontanando da noi ascoltando semplicemente il suono emesso. Se il suono va mano mano diventando più acuto (onde corte = frequenza alta) l’ambulanza si sta avvicinando, al contrario se il suono diventa sempre più basso l’ambulanza si sta allontanando. Questo effetto si chiama effetto Doppler ed ha importanti applicazioni in astronomia ha permesso di provare che il nostro universo è in continua espansione (in questo caso è però applicato alle onde elettromagnetiche). B.c Descrivere l'inquinamento acustico e le sue principali conseguenze: Rumori negli ambienti di vita Il rumore si può considerare al giorno d'oggi uno dei fattori di rischio più diffuso. Esso è una conseguenza diretta dell'introduzione e dello sviluppo delle nuove tecnologie ed è presente perciò in ogni ambiente di vita: dall'ambiente urbano (traffico), a quello ricreativi (discoteca), a quello del lavoro (macchinari). Immerso in questi rumori, l'orecchio umano perde progressivamente sensibilità o addirittura può subire gravi danni. Ma l'orecchio ha un meccanismo di difesa? Eppure anche l'orecchio ha un suo sistema di difesa. esistono infatti due muscoletti a livello del martello e della staffa che si contraggono autonomamente quando arriva dall'esterno un rumore molto forte. la contrazione riduce i movimenti degli ossicini e così anche la quantità di energia che arriva all'orecchio interno. Questo meccanismo di difesa funziona però solo entro certi limiti, oltre ai quali si possono produrre seri danni all'intero sistema senza contare ai danni al sistema nervoso. Per i giovani, il pericolo più diffuso è rappresentato dall'abitudine di usare in modo troppo frequente gli auricolari collegati al lettore CD portatile o al computer, oppure quello di ascoltare la musica assordante in discoteca. Con il tempo l'individuo si abitua, ma l'orecchio continua ad essere aggredito ed i suoi delicatissimi meccanismi interni possono alla lunga soffrirne. Il timpano, per esempio, può persino lesionarsi. Ma qual è il limite di sopportazione? Oltre i 100 decibel i rumori sono decisamente dannosi. Non contano però solo i decibel, ma anche il tempo durante il quale l'orecchio è esposto all'aggressione di questi rumori, la distanza dalla fonte di rumore e anche la sensibilità personale. CFP Enaip Alberghiero - Varone di Riva del Garda - Classe 3 Ricevimento AF 04-05 - Appunti di Scienze – SUONO – pag. 11 di 14 Come difenderci? Bisogna evitare di esporsi a rumori troppo forti: un suono di intensità superiore a 80 dB (traffico...) è dannoso, maggiore di 130 dB può provocare gravi danni all'udito. Inquinamento acustico nell'ambiente di lavoro: 1. ambiente scolastico: il rumore nelle classi associato alla presenza di macchinari o al traffico esterno, provocano affaticamento, scarsa attenzione e diminuzione dell'apprendimento. In questi luoghi che richiedono un'attenzione intellettuale, il livello di rumore non deve superare i 55/60 dB, e soprattutto non devono esserci interferenze acustiche (es. con il traffico) 2. trasporti: autisti di mezzi pubblici o privati sono professionalmente esposti al rumore del traffico urbano. I livelli di rumori variano tra i 68 e 80 dB. 3. lavoro in fabbrica: l'uso di macchinari rumorosi raggiunge spesso soglie molto elevate. 4. lavoro edile o in miniera: l'uso di martelli pneumatici o perforatrici, oltre a raggiungere livelli molto alti (120dB) sottopone i lavoratori a continue vibrazioni a tutto il corpo o a singole articolazioni. A tali vibrazioni sono sottoposti anche i conducenti di autoveicoli o i lavoratori ai telai. I lavoratori sottoposti a vibrazione da parte di un piano o un sedile vibrante possono accusare danni a: o articolazioni della colonna vertebrale specie a livello lombare con ernie ai dischi della colonna; o ossa, che diventano più fragili (soprattutto ai polsi); o ai tessuti molli (muscoli, nervi, connettivo delle mani) con conseguente limitazione di alcuni movimenti; o ai vasi sanguigni, con conseguente diminuzione della circolazione alla mano che si aggrava con la diminuzione della temperatura. Dal marzo 1991 anche in Italia esiste una legge (DPCM 1/3/1991) che ha fissato i "limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno all'ambiente di lavoro"a cui ogni cittadino può far riferimento per situazioni di inquinamento acustico. I CLASSI Aree particolarmente protette Limite diurno Limite notturno 50 40 55 45 60 50 II Aree prevalentemente residenziali III Aree di tipo misto IV Aree di intensa attività umana 65 55 V Aree prevalentemente industriali 70 60 CFP Enaip Alberghiero - Varone di Riva del Garda - Classe 3 Ricevimento AF 04-05 - Appunti di Scienze – SUONO – pag. 12 di 14 Aree esclusivamente industriali VI 70 70 Protezione individuale nel lavoro Sovente nell'esercizio di un lavoro o di una professione si hanno conseguenze dannose alla salute, dovute alla natura stessa del lavoro (materiali usati), al ritmo con cui viene eseguito, alle condizioni dell'ambiente in cui si opera. Le cause sono in genere legate all'ambiente fisico ( rumorosità, temperatura, polveri ...) oppure a cause sociali (durata degli orari di lavoro, turni di notte, difficile rapporto con la macchina: catena di montaggio). Sono tutte queste conseguenze indirette della industrializzazione, dell'avvento cioè di sempre nuove e più numerose tecnologie. E' tuttavia impensabile tornare indietro e vivere in un mondo senza elettrodomestici, automobili, computer, Come prevenire allora tali malattie professionali? Il DL 626 del 1994, riguardante il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro, indica delle misure di prevenzione e protezione da adottare in base ai rischi presenti nell'ambiente stesso. Allo scopo scopo di tutelare il lavoratore da rischi per la sicurezza o la salute, il datore di lavoro deve fornire i dispositivi di protezione individuale (D.P.I.). Egli deve inoltre curare la loro manutenzione e la loro sostituzione quando necessario. L'uso di D.P.I. dell'apparato uditivo trova indicazione nelle esposizioni a traumi acustici con livelli di esposizione individuale superiori ad 85 dB(A). Nel caso di ambiente di lavoro troppo rumoroso le misure protettive sono quelle di adottare dei protettori auricolari antirumore cioè dei mezzi individuali capaci di ridurre la quantità di energia sonora in arrivo alle strutture nervose dell'orecchio interno. Bisogna ricordare però che il rumore viene trasmesso all'orecchio sia per via aerea, attraverso il timpano e la catena degli ossicini, mediante vibrazioni delle strutture ossee del cranio e del corpo in generale. I mezzi protettivi usati comunemente riducono solo l'energia sonora trasmessa attraverso il timpano attenuandola per non più di 30 dB perché la restante energia sonora viene trasmessa per via ossea; si può ottenere un'ulteriore riduzione di 10 dB isolando anche il cranio. I mezzi protettivi in commercio sono raggruppabili in tre gruppi: • I caschi sono costituiti da materiale isolante di vario genere come cuoio, sughero o plastica e vengono usati in presenza di rumori molto elevati dove è necessario una riduzione dell'energia sonora trasmessa attraverso le ossa del cranio. Vengono utilizzati solo in casi eccezionale e in periodo brevi di tempo e attenuano il rumore circa di 40-50 dB. • Le cuffie conferiscono di norma una migliore attenuazione in quanto riducono la trasmissione del rumore sia per via aerea che per via ossea. Esse sono di diverse caratteristiche studiate per diverse frequenze e attenuano di 35-40 dB. Presentano però alcuni inconvenienti come il troppo peso, l'ingombro, la compressione sulle orecchie, che provoca un marcato surriscaldamento dei padiglioni auricolari in ambienti molto caldi e sono poco adatte per persone che portano gli occhiali. • Gli inserti auricolari (tappi) sono facilmente utilizzabili e sicuramente più economici, tuttavia conferiscono una attenuazione minore: da 8 a 30 dB. Se ne possono distinguere tre tipi diversi: quelli in gomma o materiale plastico sagomato sulla forma del condotto CFP Enaip Alberghiero - Varone di Riva del Garda - Classe 3 Ricevimento AF 04-05 - Appunti di Scienze – SUONO – pag. 13 di 14 uditivo, quelli in cotone, cotone misto a cera e materiale spugnoso non sagomati, e quelli con attenuazione selettiva che si comportano cioè come filtri lasciando passare le onde a bassa energia di frequenza (come quelle della voce umana) consentendo così la comunicazione verbale tra i lavoratori. Nella scelta dei protettori oltre che l'efficacia è necessario tener presente le varie condizioni ambientali. Saranno per esempio da preferire le cuffie quando il loro uso non è richiesto per tutto il turno di lavoro, o quando esistono malattie dell'orecchio interno e del condotto uditivo. Negli ambienti molto caldi sono invece da preferire gli inserti (tappi); un uso combinato di inserti e cuffie è utile nei posti di lavoro dove esistono continui passaggi da un ambiente meno rumoroso ad uno più rumoroso. Interventi di prevenzione nel lavoro La prevenzione è l'intervento sull'ambiente di lavoro certamente più importante, in quanto è l'unico che ha come obbiettivo l'eliminazione della causa della malattia. Per essere efficace dovrebbe iniziare già a livello di progettazione e costruzione delle macchine e dell'ambiente stesso, anche perché, modificare un ambiente rumoroso, può diventare, per le direzioni aziendali, un problema specie dal punto di vista economico . In generale non esiste quasi mai un'unica soluzione per risolvere tecnicamente il problema del rumore, ma vanno presi diversi accorgimenti per ottenere risultati apprezzabili. Ricordiamo poi che il condizionamento acustico di un ambiente non sempre significa abbassamento del livello sonoro, anche se questo è l'obiettivo principale, ma può significare anche modificazione del timbro del rumore con riduzione del fastidio e conseguente sensazione di maggior confort. Interventi di prevenzione sull'organizzazione del lavoro I danni da rumore possono essere ridotti riducendo i tempi di esposizione ed adottando alcuni accorgimenti organizzativi come: • stabilire dei programmi di lavoro in modo che il personale che raggiunge il limite di durata massima di esposizione al rumore previsto per legge, lavori per il resto della giornata in ambienti silenziosi; • dividere il lavoro fra più addetti nel caso in cui le ore per l'esecuzione di un lavoro superino la durata consentita; • se una macchina rumorosa (sopra gli 85 dB) deve lavorare per un tempo inferiore al tempo totale di produzione, è utile organizzarsi in modo che lavori per una frazione dell'orario giornaliero, piuttosto che tutto il giorno per una frazione di settimana; • eseguire possibilmente di notte o in orari in cui ci sono poche persone, lavori occasionali particolarmente rumorosi. Scelta dei materiali ed interventi delle macchine Per attenuare il rumore, in generale si ammortizzano le vibrazioni che le macchine trasmettono attraverso i pavimenti e le pareti ponendo supporti antivibranti e materiali insonorizzanti alla base dei macchinari o ponendo barriere fino ad incapsulare ed isolare completamente la fonte del rumore. I materiali per questi interventi vanno scelti in considerazione delle proprietà di smorzamento che dipendono dalle diverse frequenze del rumore da abbattere. CFP Enaip Alberghiero - Varone di Riva del Garda - Classe 3 Ricevimento AF 04-05 - Appunti di Scienze – SUONO – pag. 14 di 14 Ricerche su internet http://www.provincia.venezia.it/smsronor/ipertesti/uomo%20e%20tecnologia/r_e_suono.htm http://www.arpa.piemonte.it/intranet/HOME-PAGE-1/ ambiente/AGENTIFIS/Regione/natura_e_grandezze_fisiche.htm_cvt.htm http://web.tiscali.it/mineman/didattica/did2000/Fisica4/acustica/ http://it.wikipedia.org/wiki/Numero_di_Mach