RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA IMPIANTI ELETTRICI INDICE 1. OGGETTO 2 2. DATI DI PROGETTO 2 3. CLASSIFICAZIONE AMBIENTE E NORMATIVA DI RIFERIMENTO 3 4. IMPIANTO DI TERRA 5 5. PUNTO DI ALIMENTAZIONE ENERGIA ELETTRICA 6 6. QUADRI ELETTRICI 7 6.1. Quadro generale 7 6.2. Quadri elettrici di piano 9 7 CONDUTTORI 10 8 IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE F.M. PRINCIPALE - SEZ. NORMALE 11 9. IMPIANTO F.M. PIANI UFFICI 11 10 IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE 12 10.1 Generalità 12 10.2 Impianto di illuminazione uffici 12 10.3 Impianto di illuminazione laboratori 12 10.4 Impianto di illuminazione corridoi e servizi 13 10.5 Illuminazione di sicurezza 13 11. IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE FORZA MOTRICE 14 12. IMPIANTI SPECIALI 14 12.1. Impianto trasmissione dati e fonia 14 13. VERIFICHE E DOCUMENTAZIONE FINALE 15 DISEGNI PLANIMETRICI 15 DISPOSIZIONI DI SICUREZZA 15 1 1. OGGETTO Il progetto comprende gli impianti elettrici e numerosi impianti definiti "speciali" per l’adeguamento funzionale e l’efficientamento energetico dell’immobile sito nell’area industriale ex SIR di Lamezia Terme da destinare a “Centro Servizi Polifunzionale” per le imprese dell’area del patto territoriale Lametino. 2. DATI DI PROGETTO Potenza installata complessiva : P= 60 kW Tensione di fornitura : V= 400/230V Tensione utenze trifasi : V= 400V Tensione utenze monofasi : V= 230V Frequenza : f= 50Hz Configurazione sistema : TT Corrente di corto circuito( trifase simmetrico) : Icc = 6kA : morsetti ingresso QCON sulle sbarre del QEG Limite di fornitura 2 3. CLASSIFICAZIONE AMBIENTE E NORMATIVA DI RIFERIMENTO Gli impianti elettrici saranno alimentati direttamente in b.t. tramite linea in cavo b.t. proveniente dal contatore dell’ente distributore di energia elettrica. L’edificio è adibito ad uso ufficio, vengono comunque escluse lavorazioni o utilizzo di sostanze esplosive e/o infiammabili. In base a quanto descritto gli impianti sono classificabili come: impianti elettrici utilizzatori: V 1000 V in luogo a maggior rischio in caso di incendio; configurazione sistema TT Gli impianti elettrici risultano pertanto soggetti alla seguente normativa: Decreto n. 37 del 22.01.2008: “riordino delle disposizioni in materia di attività di installazioni degli impianti all’interno degli edifici"; - D.Lgs. 19 Marzo 1996 n.242: modifiche ed integrazioni al D.Lgs n.626 -Legge del 1° marzo 1968 n.186: Regola d'arte. -Norma CEI 64-8/1-7 fasc.1916-1922: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in c.a. e 1500 V in c.c. - Norma CEI 81-10/1-4: Protezione delle Strutture contro i fulmini. - Norma CEI 11-17 fasc. n. 1890: Impianti di distribuzione, trasporto e distribuzione elettrica. Linea in cavo. - Norma CEI 17-13/1/3/4: Quadri di distribuzione (AS) (ANS) (ASD) (ASC). Le norme a cui si è fatto riferimento in questo progetto sono: CEI 17/13-1 - Guida CEI 64-50 fasc.2615 G: Edilizia residenziale. Guida per l'integrazione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori, ausiliari e telefonici. - Guida CEI 64-12 fasc.2093G: Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario. - Norma CEI 11-8 fasc. n.1285: Impianti di distribuzione, trasporto e distribuzione elettrica. Impianti di terra. - Guida CEI 11-37 fasc.2911: Guida per l'esecuzione degli impianti di terra di stabilimenti industriali per sistemi di Ia, IIa, IIIa categoria. - D.Lgs. 09.04.2008 N. 81/2008 "Testo unico sulla sicurezza sui luoghi di lavoro"; - UNI EN 12464-1 “Requisiti dell’illuminazione nei luoghi di lavoro all’interno” - UNI EN 1838 “ per l’illuminazione di sicurezza” “ - Norme CEI 17-5: Apparecchiature a bassa tensione. Interruttori automatici. - Norme CEI 11-8: Impianti di produzione, trasporto e distribuzione (impianti di terra); 3 - Norme CEI 11-17: Impianti di produzione, trasporto e distribuzione (Linee in cavo); - Norme CEI 11-18: Impianti di produzione, trasporto e distribuzione (dimensionamento); - Norme CEI 17-6: Apparecchiatura prefabbricata con involucro metallico per tensioni da 1 a 52 kV - Norme CEI 17-13/1: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione - Norme CEI - 20-13, CEI 20-14, CEI 20-20, CEI 20-21 e CEI 20-22: Per i cavi in PVC non propaganti l'incendio; - Norme CEI 23-3: Per gli interruttori automatici per impianti domestici e similari; - Norme CEI - 23-5 Per le prese a spina per usi domestici e similari; - Norme CEI - 23-80 Sistemi di tubi e cassetteper installazioni elettriche; - Norme CEI - 23-12 Per le prese a spina per uso industriale; - Norme CEI - 23-46 Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche; - Norme CEI - 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternate a 1500 V in corrente continua; ed in particolare : - Norme CEI - 64-8 sez 751 Impianti elettrici in ambienti MARCI - Norme CEI - 64-8 V3 per le prestazioni di impianto elettrico in unità abitative - Norme CEI EN 62305/1-4: "Protezione delle strutture contro i fulmini. - Norme CEI 81-3: "Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei Comuni d'Italia, in ordine alfabetico." Maggio 1999 Di conseguenza tutti gli impianti elettrici dovranno essere realizzati in conformità alle Norme CEI, guide incluse, alle norme UNI e nel rispetto di tutta la legislazione vigente alla data di esecuzione delle opere. Dovranno essere utilizzati componenti con marchio IMQ oppure essere rispondenti alle relative Norme CEI e Norme UNI e dovranno avere marcatura CE. Tutti gli impianti elettrici saranno realizzati, montati, posati in opera e collegati a perfetta regola d'arte e completamente funzionanti. Nella scelta dei materiali univocamente specificati si precisa che: - tutti i materiali e gli apparecchi impiegati negli impianti elettrici saranno adattati all'ambiente in cui saranno installati e tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche o dovute all'umidità, alle quali potranno essere esposti durante l'esercizio; 4 - tutti i materiali hanno marchio CEI-UNEL attualmente in vigore; - in particolare, i materiali e gli apparecchi per i quali é prevista la concessione del marchio Italiano di Qualità saranno muniti di tale marchio. 4. IMPIANTO DI TERRA L’impianto di messa a terra viene previsto di nuova realizzazione perimetralmente alla struttura. L'impianto sarà costituito da dispersori in acciaio zincato distribuiti nel terreno ed interconnessi con conduttore in rame nudo interrato e l'impianto sarà collegato al nodo principale di terra nel locale quadri elettrici. Dal nodo collettore realizzato all’interno del quadro generale impianto, mediante conduttore G/V isolato da 50 mm2, ci si andrà a collegare all’impianto disperdente di terra realizzato all’esterno della struttura. Tale impianto consiste in un sistema di dispersori metallici conficcati nel terreno, all’interno di pozzetti in cls, collegati tra di loro in parallelo mediante treccia nuda di rame da 95 mm2 alloggiata a diretto contatto del terreno in scavo esistente ad una profondità min. di 80cm. L’impianto disperdente di terra così realizzato dovrà risultare coordinato con gli interruttori a protezione differenziale presenti nei vari quadri così da ottenere un valore di resistenza di terra che soddisfi la condizione: Rt 50/Idn Qualora dopo aver realizzato l’impianto disperdente di terra non risultasse soddisfatta tale condizione, l’impianto disperdente dovrà essere potenziato mediante l’aggiunta di ulteriori dispersori metallici che andranno collegati in parallelo a quelli già installati, mediante treccia nuda di rame di sezione pari a 50 mm2. Sono protetti contro i contatti indiretti tutte le parti metalliche accessibili dell’impianto elettrico e degli apparecchi utilizzatori, normalmente non in tensione che per difetto dell’isolamento principale o per altre cause accidentali, potrebbe trovarsi sotto tensione (masse). Per la protezione contro i contatti indiretti ogni impianto elettrico utilizzatore, ha un proprio impianto di terra. A tale impianto di terra saranno collegati tutti i sistemi di tubazioni metalliche accessibili destinati ad adduzione, distribuzione e scarico acque, nonché tutte le masse metalliche accessibili di notevole estensione esistenti nell’area dell’impianto elettrico utilizzatore stesso. Inoltre sarà realizzata una maglia equipotenziale interrata in piatto di acciaio zincato di dimensioni 30x3 mm. collegata in vari punti ai ferri di armature strutturali che, saranno impiegati come dispersori naturali integrativi. 5 Per quanto riguarda la protezione contro le scariche atmosferiche, il calcolo probabilistico eseguito in base ai criteri indicati nelle norme vigenti ha dimostrato che l'edificio non necessita di un impianto di protezione (vedi relazione specifica). 5. PUNTO DI ALIMENTAZIONE ENERGIA ELETTRICA ll punto di alimentazione in bassa tensione 400/230 V - 50 Hz trifase/monofase e si attesterà ad un quadro posto immediatamente a valle del contatore dell’ente erogatore di energia elettrica. Da questo quadro si dipartirà una linea adeguatamente protetta da interruttori automatici che alimenterà il quadro elettrico generale posizionato nel locale portineria. Il quadro generale avrà la funzione di proteggere le linee di alimentazione dei quadri di distribuzione posizionati nei piani in posizione indicate dagli schemi planimetrici Esso alimenterà anche le utenze utenze terminali della portineria e sarà pertanto dotato di interruttori automatici con relè differenziali selettivi, aventi funzione di protezioni generali di linea, rispetto alle protezioni differenziali istantanee installate nei quadri di zona. Tutte le linee di distribuzione principali saranno realizzate con cavi non propaganti la fiamma (norme CEI 20-22 e 20-35) tipo FG7OM1-0,6/1 kV posati entro canalette metalliche o passerelle lungo i percorsi orizzontaliverticali. I sistemi di distribuzione luce/FM saranno totalmente separati dagli impianti speciali. I diversi sistemi infatti useranno canalizzazioni orizzontali e verticali e derivazioni completamente indipendenti. 6 6. QUADRI ELETTRICI 6.1. Quadro generale Il quadro generale, sarà ubicato nel locale piano terra portineria. Trattasi di una struttura ad armadio con grado di protezione IP40 e segregazioni interne FORMA2 secondo CEI 17/13-1. La carpenteria sarà realizzata con struttura avente accesso attraverso portine incernierate La struttura di ciascun scomparto sarà autoportante, realizzata con carpenteria in lamiera di ferro pressopiegata e opportunamente rinforzata: - struttura portante con spessore 20/10 mm - portine frontali, pannelli di segregazione con spessore 15/10 mm Il quadro sarà percorso longitudinalmente da una sbarra di terra in rame solidamente imbullonata alla struttura metallica. Tutta la struttura e gli elementi di carpenteria saranno collegati fra loro mediante viti speciali, per garantire un buon contatto elettrico fra le parti. La circolazione naturale dell'aria all'interno del quadro garantirà il raffreddamento delle sbarre, delle connessioni e delle apparecchiature di potenza. Verniciatura Tutta la struttura metallica degli scomparti sarà opportunamente trattata e verniciata in modo da offrire una ottima resistenza all'usura . I colori standard previsti sono : RAL 7030 grigio Segregazioni Ogni scomparto verticale sarà suddiviso nelle seguenti zone separate: - zona sbarre - zona frontale per celle interruttore - zona ausiliari - zona per uscita cavi (ausiliari e potenza) Collegamenti ausiliari Tutti i circuiti ausiliari saranno realizzati con conduttori di tipo N07V-K a norme CEI 20-22 / 20-37 con sezione minima: - circuiti di comando e segnalazione : 1,5 mm² - circuiti di misura voltmetrica : 1,5 mm² - circuiti di misura amperometrica : 2,5 mm² Saranno previste delle canalette di collegamento tra i vari scomparti per i circuiti ausiliari. Tutti i conduttori dei circuiti relativi all'apparecchiatura contenuta nel quadro saranno attestati a morsettiere componibili numerate. 7 I morsetti dei circuiti ausiliari saranno del tipo cortocircuitabile, munito di attacchi per inserzione provvisoria di strumenti. Le morsettiere destinate ai collegamenti con cavi esterni al quadro saranno proporzionate per consentire il fissaggio di un solo conduttore a ciascun morsetto. L’entrata dei cavi di alimentazione è prevista dall’alto, mentre le uscite sono previste dall’alto o da canala laterale. Sicurezza del personale Tutte le apparecchiature alimentate da sistemi di prima categoria normalmente in tensione, montate nelle celle controlli e strumenti, saranno munite di uno schermo contro i contatti accidentali. In caso di corto circuito su un'apparecchiatura o sulle sbarre non si presenteranno manifestazioni esterne alla carpenteria o proiezione di materiale incandescente. 8 6.2. Quadri elettrici di piano Ad ogni piano dell’edificio è prevista l’installazione di tre quadri di piano per le utenze di pertinenza , nel seguito chiamati QPT, QPP(sx), QPP(dx). I quadri di piano saranno costituiti da una struttura ad armadio di tipo modulare con portine anteriori trasparenti e grado di protezione IP40. Forma 1 secondo Norme CEI 17-13/1.i I quadri elettrici saranno equipaggiati con interruttori automatici magnetotermici, modulari su guide DIN, provvisti di relè differenziale ad alta sensibilità per ciascun circuito di distribuzione terminale. Entrata e uscita cavi è prevista dall’alto o da apposite canale laterali. Tutti i conduttori dei circuiti in uscita saranno previsti da morsettiera numerata. Sarà previsto un morsetto per singolo conduttore. I colori saranno stabiliti dal Committente. Gli standard sono : RAL 7030 9 7 CONDUTTORI I conduttori da usarsi, dovranno essere contrassegnati dal marchio IMQ o CE, del tipo N07V-K flessibile con tensione U0/U pari a 450/570V adoperati quando vengono posati in tubazione, ed FG7(O)M1 con tensione U0/U pari a 0,6/1KV adoperati in canalina. Essi avranno proprietà autoestinguente, non propagante l’incendio e a ridotta emissione di fumi. Saranno inoltre contraddistinti nei colori previsti dalle vigenti tabelle di unificazione CEI - UNEL 00722 e 00712, in particolare il colore giallo - verde per il circuito di protezione, il colore azzurro per il neutro, mentre i colori marrone, nero e grigio andranno ad identificare i conduttori di fase. Le sezioni dei conduttori di fase sono state calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza di ogni singola linea, tutto questo per evitare che la c.d.t. superi il valore del 4% della tensione a vuoto, e scelte tra quelle unificate CEI-UNEL. Le sezioni dei conduttori di neutro e di protezione saranno pari alle sezioni dei conduttori di fase. Relativamente alle sovracorrenti che potrebbero generarsi nelle diverse linee elettriche di distribuzione, sia per effetto di possibili ed accidentali cortocircuiti che a causa di eventuali sovraccarichi, sarà prevista adeguata protezione. Per la protezione contro i sovraccarichi ci si è riferiti alle prescrizioni della Norma CEI 64-8 Cap. IV. In particolare, definendo le seguenti grandezze: - Iz corrente di massima portata del conduttore; - Ib corrente d’impiego del conduttore (valore di corrente calcolato in funzione della massima potenza da trasmettere); - In corrente nominale del dispositivo di protezione; - If corrente convenzionale d’intervento; i conduttori saranno scelti in modo che la loro portata Iz sia superiore o almeno uguale alla corrente di impiego Ib. Gli interruttori automatici magnetotermici da installare a loro protezione, dovranno presentare una corrente nominale In con valore compreso fra la corrente di impiego del conduttore Ib e la sua portata nominale, ed una corrente di funzionamento If minore od uguale a 1.45 volte la portata Iz. In tutti i casi, dovrà risultare che: Ib In Iz. If 1.45 Iz. La seconda diseguaglianza è automaticamente soddisfatta con l’impiego di interruttori automatici conformi alla Norma CEI 23-3. Inoltre, gli interruttori automatici magnetotermici saranno calcolati per interrompere le correnti di corto circuito che potrebbero insorgere nell’impianto, in modo tale da garantire che nel conduttore protetto non si raggiungano temperature pericolose secondo la relazione: I2 t = k2 10 8 IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE F.M. PRINCIPALE - SEZ. NORMALE L’impianto di distribuzione principale si diparte dal Quadro elettrico Generale, la posa dei conduttori fino ai quadri elettrici di piano verrà realizzata in canaline in acciaio zincato con coperchio installate lungo le pareti verticalmente nei cavedi tecnici previsti per le condutture elettriche. I cavi delle linee principali, di tipo multipolare FG7OM1 0,6-1kW. I cavi saranno individuati con apposite targhette indelebili alla partenza ed all’arrivo e nei tratti intermedi ogni 15-20 metri o in corrispondenza di derivazioni. I cavi saranno di tipo tetrapolare con n° 3 conduttori di fase+conduttore neutro con colorazione secondo Norme CEI : fasi : neutro : marrone, nero, nero blu chiaro Non saranno ammesse nastrature terminali per sopperire alla colorazione non conforme. Il conduttore PE sarà distribuito nelle canaline dorsali e sarà realizzato con cavo N07-V-K di sezione 1x120 mm2 con guaina giallo-verde il quale, partendo dal collettore generale ubicato in corrispondenza del QE generale, si attesterà ai collettori secondari previsti nei vari quadri di zona e di piano. 9. IMPIANTO F.M. PIANI UFFICI Dal rispettivo quadro di piano si dipartiranno le linee dorsali di alimentazione delle varie utenze. Le condutture sono previste in cavo multipolare tipo FG7OM1 - 0,6/1kV posato in canaline zincate installate nel controsoffitto dei corridoi con adatte staffature. In corrispondenza di ogni ufficio sarà realizzata la derivazione con guaina in PVC autoestinguente e raccordi IP44 e che si attesterà ad una cassetta di derivazione in PVC. Dalla cassetta di derivazione si dipartiranno le varie derivazioni alle utenze costituite da prese tipo SCHUKO -BIPRESA 2x10/16A+T di tipo ad incasso. Le derivazioni saranno in cavo unipolare N07V-K posato in tubazioni in PVC flessibili posate nel controsoffitto e poi sottotraccia in corrispondenza delle pareti. I cavi saranno di sezione 2,5mm2 con colorazioni secondo Norme CEI: fase : nero – marrone- grigio neutro : blu chiaro PE giallo-verde : 11 10 IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE 10.1 Generalità Gli impianti di illuminazione all’interno dell’edificio sono previsti con diverse tipologie di apparecchi illuminanti e di impianti relativi, in funzione della destinazione d’uso e delle esigenze. Per quanto riguarda le prestazioni dei sistemi illuminazione, nel progetto saranno osservati in ogni caso i livelli di illuminamenti indicati nelle raccomandazioni UNI 12464: 500 lux negli uffici, su piano di lavoro 0,85 m 300 lux nei laboratori, su piano di lavoro 0,85 m 100 lux nei corridoi, sui piani di lavoro 0,2 m 200 lux archivi, su piano di lavoro 0,85 m Il progetto illuminotecnico prevede comunque livelli di illuminamento mediamente superiori a quelli indicati. 10.2 Impianto di illuminazione uffici L’impianto di illuminazione degli uffici sarà realizzato con apparecchi illuminanti inseriti nel controsoffitto o a plafoneaventi corpo in lamiera di acciaio ed ottica antiriflesso speculare ( 99,9% ) parabolica in alluminio preanodizzato con luminanza media diretta inferiore a 200 cd/m2 per angoli superiori a 55° trasversali e 60° longitudinali equipaggiati con lampade fluorescenti lineari 2x58W e 2x36W. Le linee di alimentazione, provenienti dal relativo quadro di piano, saranno posate nelle canaline già predisposte nel controsoffitto dei corridoi e di qui saranno derivate nei singoli locali con posa in tubazioni PVC rigide o flessibili e si collegheranno agli apparecchi illuminanti. I cavi sono di tipo multipolare FG7OM1 - 0,6/1kV di sezione 3G2,5 mmq ed N07V-K di sezione 1,5mmq.entro tubazione. Per la disposizione degli apparecchi e la indicazione delle linee si rimanda alle planimetrie ed agli schemi dei quadri di piano. 10.3 Impianto di illuminazione laboratori L’impianto di illuminazione dei laboratori sarà realizzato con apparecchi illuminanti inseriti nel controsoffitto dello stesso tipo di quelli previsti per gli uffici equipaggiati con lampade fluorescenti lineari da 2X58 e 2x36W. 12 Le linee di alimentazione , provenienti dal relativo quadro di piano, saranno posate nelle canaline già predisposte nel controsoffitto dei corridoi e di qui saranno derivate nei singoli locali con posa in tubazioni PVC rigide o flessibili e si collegheranno agli apparecchi illuminanti. I cavi sono di tipo multipolare FG10OM1 - 0,6/1kV di sezione .3G2,5 mmq. I cavi sono di tipo multipolare FG7OM1 - 0,6/1kV di sezione 3G2,5 mmq ed N07V-K di sezione 1,5mmq.entro tubazione. Per la disposizione degli apparecchi e la indicazione delle linee si rimanda alle planimetrie ed agli schemi dei quadri di piano. 10.4 Impianto di illuminazione corridoi e servizi L’impianto di illuminazione dei corridoi sarà realizzato con apparecchi illuminanti da incasso 1x36 W di tipo lamellare inseriti nel controsoffitto e apparecchi illuminanti adatti per lampade ad incandescenza. Anche per questi locali, le linee di alimentazione , provenienti dal relativo quadro di piano, saranno posate nelle canaline già predisposte nel controsoffitto dei corridoi e di qui saranno derivate nei singoli locali con posa in tubazioni PVC rigide o flessibili e si collegheranno agli apparecchi illuminanti. I cavi sono di tipo multipolare FG7OM1 - 0,6/1kV di sezione 3G1,5 mmq ed N07V-K di sezione 1,5mmq.entro tubazione. Per la disposizione degli apparecchi e la indicazione delle linee si rimanda alle planimetrie ed agli schemi dei quadri di piano. 10.5 Illuminazione di sicurezza L'illuminazione di sicurezza utilizzerà apparecchi illuminanti posizionati nei corridoi e nelle vie di esodo della stessa tipologia di quelli per illuminazione normale ma aventi una delle lampade autoalimentate da accumulatore ricaricabile incorporato che in caso di mancanza di rete alimenterà le lampade fluorescenti con una autonomia di 1 ore. Gli apparecchi di sicurezza forniranno in questo modo un livello di illuminamento di 5 lux nelle vie di fuga e di 2 lux diffusi negli ambienti comuni. Le vie di esodo saranno inoltre segnalate da altri apparecchi illuminanti, normalmente spenti, autoalimentati e con pittogrammi indicanti le vie di fuga. 13 11. IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE FORZA MOTRICE Gli impianti di forza motrice previsti nel progetto riguardano l'alimentazione delle utilizzazioni F.M. distribuite ai piani degli edifici, degli impianti elevatori e dei quadri elettrici degli impianti meccanici. Nelle zone destinate ad uffici e laboratori saranno previste le seguenti tipologie di apparecchi di utilizzazione: - negli uffici e nei laboratori sono previsti gruppi di prese SCHUKO e Bipresa 2x10/16 A+T in esecuzione da incasso , per ogni postazione di lavoro . Le linee di alimentazione, in partenza dai quadri elettrici di piano, saranno realizzate con cavo tipo FG7OM1-0,6/1 kV posate in canaline metalliche e nel controsoffitto e secondariamente con conduttore tipo N07V-K posato entro tubazioni plastiche autoestinguenti posate sottotraccia o sotto pannelli prefabbricati . In corrispondenza di ogni locale o gruppo di locali, le linee si attesteranno ad una cassetta di derivazione da incasso in PVC provvisto di morsettiere. 12. IMPIANTI SPECIALI 12.1. Impianto trasmissione dati e fonia L'impianto telematico in questione sarà realizzato attraverso un sistema di cablaggio di tipo strutturato che consentirà di collegare tra loro ed alle reti esterne telefoni, personal computer, apparecchiature per l'elaborazione dati, Pabx, Lan creando così un sistema totale per il trasporto dei dati, su supporto comune, con innegabili vantaggi dal punto di vista installativo, ed in grado di offrire la massima flessibilità nell'adattare la configurazione della rete fonia / dati alle esigenze organizzative attuali e future. L'architettura prevista sarà di tipo stellare, con un concentratore e permutatore di edificio posizionato al piano. Ogni presa telematica sarà conforme allo standard ISDN ad 8 pin RJ45. Adatta sia per dati che fonia. La connessione con la presa telematica da un lato ed al permutatore generale dall'altro avverrà utilizzando cavi a 4 coppie twistate e non schermate di Categoria 6 che consentiranno velocità di trasmissione fino a 100 Mbps.Per ogni postazione di lavoro sono previste n. 2 prese RJ45 di cui una per trasmissione dati e una per fonia . 14 13. VERIFICHE E DOCUMENTAZIONE FINALE ELENCO DEI COMPONENTI ELETTRICI I principali componenti elettrici facenti parte dell'impianto elettrico sono evidenziati negli elaborati grafici allegati. ELENCO DELLE CONDUTTURE ELETTRICHE Per dettagli sulle linee si rinvia all’allegato relativo ai quadri elettrici. DOCUMENTI DI DISPOSIZIONE FUNZIONALE I documenti di disposizione funzionale allegati al progetto sono: schema elettrico generale; schema a blocchi; frontequadri; Gli interruttori automatici da installare nei quadri con funzione di protezione, sezionamento e comando, saranno di tipo a modulo DIN, conformi alle norme CEI e dotati di marchio di qualità IMQ o equivalente europeo. Gli schemi unifilari dei quadri elettrici contengono le informazioni tecniche sulle caratteristiche degli interruttori automatici ed i collegamenti fra quadro generale, quadri di zona e i circuiti terminali. DISEGNI PLANIMETRICI Il percorso delle condutture e lo schema dell’impianto di terra sono descritti negli elaborati grafici allegati al progetto. DISPOSIZIONI DI SICUREZZA Il personale autorizzato dovrà controllare il regolare funzionamento degli apparecchi utilizzatori periodicamente. In un apposito registro si deve tenere nota, a cura del personale autorizzato, dei controlli fatti, dei risultati delle ispezioni periodiche e di ogni modifica o incidente inerente all’impianto elettrico. Devono comunque essere previste con la periodicità stabilita le seguenti verifiche: a) ogni mese - controllo di funzionamento degli apparecchi per l’illuminazione di sicurezza; b) ogni 3 mesi - prova di funzionalità degli interruttori differenziali con tasto di prova; c) ogni anno - esame a vista generale per controllo dei componenti dell’impianto, dei collegamenti, dell’integrità delle giunzioni, dell’efficacia delle lampade di emergenza; - esame a vista, ove possibile, delle connessioni e dei nodi principali dell’impianto di 15 terra; - verifica dello stato dei quadri elettrici; - prova di continuità dei conduttori di protezione (campionamento non inferiore al 20%) d) ogni 3 anni - prova di funzionalità degli interruttori differenziali con prova strumentale; - misura dei livelli di illuminamento; - misura della resistenza di terra; e) ogni 5 anni - effettuare la verifica dell’impianto di terra dallINAIL o da un organismo abilitato dal Ministero Attività Produttive (D.M 462/2001) Nel caso di ampliamenti o di modifiche di impianti esistenti, si deve verificare che essi vengano eseguiti in accordo con le prescrizioni delle norme impiantistiche e che non compromettano la sicurezza delle parti non modificate dell’impianto esistente. Ogni modifica o integrazione dell’impianto esistente deve essere annotata ed inserita nei relativi schemi elettrici che dovranno essere disponibili presso il committente. Conclusioni Tutti gli impianti s’intendono realizzati secondo la regola dell’arte e comunque in ottemperanza alle normative in precedenza menzionate. I programmi software utilizzati sono stati sviluppati da primarie case costruttrici di materiale elettrico per cui gli elaborati di stampa rimandano a componenti d’impianto della stessa marca. Nessun vincolo di alcun tipo durante l’esecuzione dei lavori per l’utilizzo dei materiali riportati negli allegati progettuali, ma solo restrizioni in merito alle specifiche tecniche degli stessi. L’impianto così realizzato necessita di manutenzione ordinaria e controllo periodico degli interruttori differenziali, dell’impianto di terra e degli organi illuminanti d’emergenza. Per i punti di prelievo energetico non previsti, né prevedibili al momento, restano validi i criteri di scelta a carattere generale. 16