CITTÀ DI THIENE Assessorato alla Cultura 37 a 2016/2017 S T A G I O N E T E A T R A L E T H I E N E S E CITTÀ DI THIENE Assessorato alla Cultura XXXVII STAGIONE TEATRALE THIENESE 2016/17 Gentili Spettatori, benvenuti al Teatro Comunale di Thiene per la trentasettesima Stagione di Prosa. Negli ultimi anni abbiamo ospitato sul nostro palcoscenico le migliori produzioni teatrali nazionali e in questa edizione cercheremo di perseguire questo obiettivo con un cartellone che presenta grandi testi classici e contemporanei, con interpreti noti cui si affiancano attori giovani e nuovi. Sintetizzare il valore del Teatro, la sua valenza formativa ed educativa non è facile. Da sempre l’uomo ha sentito l’esigenza di vedere rappresentata la sua vita attraverso azioni che riproducano momenti significativi dell’esistenza umana, che inducano ad operare per il Bene e siano di stimolo ed insegnamento per i cittadini. Ma anche portino al sorriso, a volte divertito, a volte amaro, per dimenticare o allontanare da sé la quotidianità e proiettarsi in altri tempi e altre realtà. Così accadeva nell’antica Grecia e a Roma, così nel teatro elisabettiano e in quello del Settecento, così nei testi ottocenteschi e contemporanei. E la magia straniante del Teatro nasce dall’interazione di vari fattori: il testo, la messa in scena, l’attore e lo spettatore. Non può esistere uno spettacolo senza uno di questi elementi, ciascuno fontamentale. Parola, gesto, visione, ascolto si mescolano per dar vita a un unicum che crea dentro ognuno di noi un effetto differente, che produce emozioni e passioni, che fa riflettere e insieme divertire. Ringraziamo di cuore chi ha contribuito e contribuisce alla realizzazione della Stagione: gli sponsor, senza i quali non riusciremmo ad avere un’offerta di qualità, il personale dell’Ufficio Cultura, che lavora con entusiasmo per l’organizzazione del cartellone, e soprattutto tutti gli abbonati e frequentatori del teatro, che con la loro presenza e il loro sostegno permettono ogni anno di continuare questa straordinaria iniziativa. Con la speranza che le proposte possano incontrare le aspettative di ciascuno e regalare momenti di serenità, Vi attendiamo a Teatro. Giovanni Battista Casarotto SINDACO Maria Gabriella Strinati ASSESSORE ALLA CULTURA TEATRO COMUNALE DI THIENE Viale Bassani, 18/22 - Tel. 0445/804943 Informazioni e prenotazioni SERVIZIO PROMOZIONE EVENTI CULTURALI E TURISTICI Piazza Ferrarin, 1 - THIENE Orario apertura al pubblico: Lun. - Mer. e Ven. dalle 9,30 alle 12,30 Mar. e Gio. dalle 9,30 alle 13,30 Mer. anche dalle 16,30 alle 18,10 TEL. 0445/804745 - FAX 0445/804748 TEL. 0445/804943 (Teatro) SITO INTERNET: www.comune.thiene.vi.it E-MAIL: [email protected] [email protected] Servizio informativo via e-mail su richiesta al Servizio Promozione Eventi Culturali e Turistici È possibile inoltre visionare il programma della XXXVII Stagione Teatrale Thienese 2016/2017, nei siti: www.comune.thiene.vi.it www.arteven.it www.vivaticket.it e presso tutte gli Uffici di Informazione e Accoglienza Turistica (IAT) del vicentino: Vicenza, Bassano del Grappa, Recoaro Terme, Thiene e all'Ufficio Turistico di Asiago. Lions Club Thiene Host per la Cultura per i Giovani XXXVII STAGIONE TEATRALE THIENESE 2016/17 XXXVII STAGIONE TEATRALE THIENESE 2016/17 Stagione di Prosa Martedì 15, Mercoledì 16, Giovedì 17 Novembre 2016 IL BERRETTO A SONAGLI (A BIRITTA CU’ I CINCIANEDDI) di Luigi Pirandello con: SEBASTIANO LO MONACO regia: Sebastiano Lo Monaco produzione: Sicilia Teatro in collaborazione con Festival la Versiliana e Pietrasanta - Teatro Luigi Pirandello - Agrigento Martedì 22, Mercoledì 23, Giovedì 24 Novembre 2016 LACCI di Domenico Starnone con: SILVIO ORLANDO regia: Armando Pugliese produzione: Cardellino s.r.l. Martedì 7, Mercoledì 8, Giovedì 9 Febbraio 2017 MINETTI di Thomas Bernhard - Versione italiana di Umberto Gandini con: EROS PAGNI regia: Marco Sciaccaluga produzione: Teatro Stabile di Genova Martedì 21, Mercoledì 22, Giovedì 23 Febbraio 2017 MACBETH di William Shakespeare - Traduzione di Agostino Lombardo con: FRANCO BRANCIAROLI, VALENTINA VIOLO regia: Franco Branciaroli produzione: CTB Centro Teatrale Bresciano - Teatro de Gli Incamminati Martedì 6, Mercoledì 7, Giovedì 8 Dicembre 2016 Martedì 7, Mercoledì 8, Giovedì 9 Marzo 2017 di Carla Cavalluzzi, Diego De Silva, Sergio Rubini con: FABRIZIO BENTIVOGLIO, MICHELA CESCON, ISABELLA RAGONESE, SERGIO RUBINI e con FEDERICO FAZIOLI regia: Sergio Rubini produzione: Nuovo Teatro in coproduzione con Palomar Television & Film Production fondata da Carlo Degli Esposti di Noel Coward con: LEO GULLOTTA regia: Fabio Grossi produzione: Diana Or.i.s. PROVANDO… DOBBIAMO PARLARE Martedì 13, Mercoledì 14, Giovedì 15 Dicembre 2016 FIORE DI CACTUS (FLEUR DE CACTUS) di Pierre Barillet e Jean-Pierre Grédy con: MAXIMILIAN NISI, BENEDICTA BOCCOLI regia: Piergiorgio Piccoli e Aristide Genovese produzione: Theama Teatro Martedì 17, Mercoledì 18, Giovedì 19 Gennaio 2017 LOCANDIERA B&B di Edoardo Erba Liberamente ispirato a "La Locandiera" di Carlo Goldoni con: LAURA MORANTE regia: Roberto Andò produzione: Nuovo Teatro in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana Martedì 24, Mercoledì 25, Giovedì 26 Gennaio 2017 MADAME BOVARY di Gustave Flaubert - Riscrittura di Letizia Russo con: LUCIA LAVIA regia: Andrea Baracco produzione: Khora.teatro SPIRITO ALLEGRO (BLITHE SPIRIT) Martedì 21, Mercoledì 22, Giovedì 23 Marzo 2017 ARLECCHINO IL SERVITORE DI DUE PADRONI di Carlo Goldoni - Adattamento drammaturgico di Giorgio Sangati tratto da “Il Servitore di due padroni” di Carlo Goldoni con: MARCO ZOPPELLO, PIERDOMENICO SIMONE, SARA ALLEVI, ANNA DE FRANCESCHI, ELEONORA FUSER, MARTA MENEGHETTI, MICHELE MORI, STEFANO ROTA, LAURA SERENA regia: Giorgio Sangati produzione: Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale Fuori Abbonamento Domenica 12, Marzo 2017 PARSONS DANCE Italian Tour 2017 Artistic Director: David Parsons Resident Light Designer: Howell Binkley Coreografie originali dal grande repertorio della storica Compagnia americana Martedì 15, Mercoledì 16, Giovedì 17 Novembre 2016, ore 20.45 IL BERRETTO A SONAGLI (A BIRITTA CU’ I CINCIANEDDI) di Luigi Pirandello con: SEBASTIANO LO MONACO, MARINA BIONDI, CLELIA PISCITELLO, CLAUDIO MAZZENGA, ISA BELLINI, FRANCA MARESA, ROSARIO PETIX, ELENA AIMONE regia: Sebastiano Lo Monaco produzione: Sicilia Teatro in collaborazione con Festival la Versiliana e Pietrasanta Teatro Luigi Pirandello - Agrigento S arà all’insegna del Teatro di Pirandello che si aprirà la 37° Stagione Teatrale Thienese. L’onore spetterà a Sebastiano Lo Monaco, il più pirandelliano degli attori italiani che il Martedì 22, Mercoledì 23, Giovedì 24 Novembre 2015, ore 20.45 LACCI di Domenico Starnone con: SILVIO ORLANDO, ROBERTO NOBILE, SERGIO ROMANO, MARIA LAURA RONDANINI, VANESSA SCALERA, GIACOMO DE CATALDO regia: Armando Pugliese produzione: Cardellino s.r.l. L’ ultima volta l’abbiamo applaudito nella commedia Il Dio della carneficina, Stagione 2008/2009: Silvio Orlando. Il secondo titolo in Cartellone, tratto dall’omonimo pubblico del Comunale ha già avuto occasione di applaudire alcuni romanzo di Domenico Starnone (Einaudi), lo vede nuovamente anni fa. Il Beretto a sonagli - andato per la prima volta in scena nel protagonista di una storia emozionante e fortissima. Il racconto 1916 - sarà il primo titolo del Cartellone e racconta la storia di un magistrale di una fuga, di un ritorno, di tutti i fallimenti, quelli che ci uomo giovane, poco più di quarant’anni, che tradito dalla moglie sembrano insuperabili e quelli che ci fanno compagnia per una vita accetta la condanna e la pena di spartire intera, e che ci fa sentire il rumore profondo che fa un matrimonio l’amore della propria donna con un altro quando si spezza. uomo, pur di non perderla. Un tema drammatico e attuale che si voglia o no. «Se tu te ne sei scordato, egregio signore, te lo ricordo io: sono tua moglie». Quella Sicilia non c’è più; prima è stata Si apre così la lettera che Vanda scrive cancellata dalla modernità dello sviluppo al marito che se n'è andato di casa, industriale, poi dall’avvento della società lasciandola in preda a una tempesta di dei consumi, adesso dal post-moderno, da rabbia impotente e domande che non una società che qualcuno chiama fluida. trovano risposta. Si sono sposati giovani Eppure, sotto la pelle, continua a dibattersi una umanità sofferente e all'inizio degli anni Sessanta, per desiderio ancora più irrisolti appaiono i problemi delle relazioni tra le persone. di indipendenza, ma poi attorno a loro il Gli amori, e gli odii, e le passioni continuano la loro danza che è la mondo è cambiato, e ritrovarsi a trent'anni con una famiglia a carico danza dei sentimenti, delle emozioni, degli sguardi sospesi. E lì trovi è diventato un segno di arretratezza piú che di autonomia. Perciò ancora Pirandello con il suo vedere acuto e doppio. adesso lui se ne sta a Roma, innamorato della grazia lieve di una Del resto, il Teatro si presenta come il doppio della vita. sconosciuta con cui i giorni sono sempre gioiosi, e lei a Napoli con i La Sicilia dei Berretti a Sonagli (a biritta cu’ i cincianeddi) si è figli, a misurare l'estensione del silenzio e il crescere dell'estraneità. inabissata con il suo carico antico, quello che comprendeva persino Che cosa siamo disposti a sacrificare, pur di non sentirci in trappola? il delitto d’onore. L’isola è stata occupata da ben altri crimini. E che cosa perdiamo, quando scegliamo di tornare sui nostri passi? I protagonisti della commedia sono tutti usciti dalla scena della vita Perché niente è piú radicale dell'abbandono, ma niente è piú tenace reale: Ciampa, Beatrice, la Fana, Fifì e anche il delegato Spano, di quei lacci invisibili che legano le persone le une alle altre. E a sebbene lo sguardo disilluso di Pirandello sullo Stato continui a volte basta un gesto minimo per far riaffiorare quello che abbiamo fondarsi su solide ragioni. In realtà, si potrebbe dire che resta in vita provato a mettere da parte. chi neanche fisicamente si vede nella commedia di cui pure è un protagonista, il Cavaliere, il potente di turno. Il potere del cavaliere «Abbiamo imparato entrambi che per vivere insieme dobbiamo dirci che pesa su tutti i personaggi della commedia. . . molto meno di quanto ci nascondiamo». Fausto Bertinotti Martedì 6, Mercoledì 7, Giovedì 8 Dicembre 2016, ore 20.45 Martedì 13, Mercoledì 14, Giovedì 15 Dicembre 2016, ore 20.45 PROVANDO… DOBBIAMO PARLARE FIORE DI CACTUS (FLEUR DE CACTUS) di Carla Cavalluzzi, Diego De Silva, Sergio Rubini con: FABRIZIO BENTIVOGLIO, MICHELA CESCON, ISABELLA RAGONESE, SERGIO RUBINI e con FEDERICO FAZIOLI regia: Sergio Rubini produzione: Nuovo Teatro in coproduzione con Palomar Television & Film Production fondata da Carlo Degli Esposti U n poker d’assi. Due li abbiamo applauditi: Fabrizio Bentivoglio Per gli altri due il Comunale di Thiene sarà un debutto. Lo spettacolo è pressoché contemporaneo all’edizione cinematografica I l quarto spettacolo porta la firma del regista vicentino Piergiorgio Piccoli che in D’amore si muore (1985/1986) e Michela Cescon nel Dio della carneficina (2008/2009). di Pierre Barillet e Jean-Pierre Grédy con: MAXIMILIAN NISI, BENEDICTA BOCCOLI, ANNA ZAGO, ARISTIDE GENOVESE, PIERGIORGIO PICCOLI, CLAUDIA GAFÀ, MATTEO ZANDONÀ, ANNA FARINELLO, FEDERICO FARSURA regia: Piergiorgio Piccoli e Aristide Genovese produzione: Theama Teatro nella passata stagione ci ha offerto una commedia delicata e profonda come Mister Green, che ha avuto un ottimo gradimento di critica e di pubblico (sarà presente anche nel cartellone 2016/2017 del Piccolo Teatro di Milano). Questa volta il registro è decisamente cambiato nella direzione della commedia con gli stessi protagonisti ad eccezione di Michela Cescon nella parte della brillante all’insegna di un bellissimo e delicato fiore spinoso che sboccia una dermatologa Costanza. sola volta l’anno. Certo, una coppia borghese può essere teatrino “Lei è spinosa come quel suo maledetto di tutti i vizi borghesi: ostentazione di ricchezze, cactus”, dice ad un certo punto il rapporti utilitaristici, rivendicazione dei diritti di dentista Giuliano alla sua gelida figli avuti da matrimoni precedenti, patrimoni segretaria Stefania, dopo averle chiesto da spartire, lettere di avvocati. Per non parlare di impersonare la moglie in un incontro delle menzogne, i sotterfugi, i tradimenti e tutte che dovrebbe avere con la sua amante le complicazioni che ne conseguono. Antonia. Immaginiamo che i migliori amici di una coppia La commedia, che molti ricorderanno come questa, siano due che stanno insieme nella pluripremiata versione cinemato- invece per tutt’altre ragioni. grafica del 1969 con Walter Matthau e Non sono sposati, non hanno interessi Ingrid Bergman, racconta la storia di un economici che li legano, condividono solo un bell’attico in affitto al centro di dentista sciupafemmine, rigorosamente Roma. scapolo, che obbliga la segretaria a L’anomalia di queste due coppie è che sono amici inseparabili. farsi passare per sua moglie allo scopo di risolvere un’ingarbugliata questione Supponiamo adesso che la coppia borghese, stia attraversando la sua sentimentale. ennesima crisi coniugale, questione di corna nello specifico, e che si sia Da un ispido cactus può sbocciare un fiore di straordinaria bellezza, mentre le fiondata a casa degli altri due per confrontarsi. bugie hanno sempre le gambe corte, specie se chi le racconta vive eternamente Ed ecco così che la serata si fa notte e il salotto diventa un vero e proprio nella menzogna. Uno straordinario testo che è diventato ormai un classico della scenario di guerra in cui non solo emergono tutte le differenze tra le due commedia "brillante”. Questo tipo di teatro non ha solo la fortuna di avere coppie, ma i loro diversi punti di vista, le distanze, ciò che di ognuno l’altro grande presa sul pubblico, ma spesso riesce a raccontare, senza darlo troppo non sopporta. a vedere, grandi verità sulla vita, sull'amore, sul dolore e su tutte le debolezze All’indomani, alle prime luci del giorno, nonostante le premesse, quella più umane. Fiore di Cactus alterna momenti sentimentali ad altri più scanzonati divisa sarà proprio la coppia tenuta insieme solo dall’amore. con grande naturalezza, andando diritto al cuore del pubblico, attraverso una Ma perché l’amore forse non basta? serie di bizzarre storie d’amore che sbocciano fra situazioni fra le più "spinose". Piergiorgio Piccoli Regista PIANTA DELLA SALA TEATRALE Platea Poltronissime Platea Poltrone I Platea Poltrone II Prima Galleria Centrale Prima Galleria laterale Seconda Galleria Martedì 17, Mercoledì 18, Giovedì 19 Gennaio 2017, ore 20.45 LOCANDIERA B&B di Edoardo Erba - Liberamente ispirato a "La Locandiera" di Carlo Goldoni con: LAURA MORANTE regia: Roberto Andò produzione: Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana Martedì 24, Mercoledì 25, Giovedì 26 Gennaio 2017, ore 20.45 MADAME BOVARY di Gustave Flaubert - Riscrittura di Letizia Russo con: LUCIA LAVIA, WOODY NERI, GABRIELE PORTOGHESE, MAURO CONTE, LAURENCE MAZZONI, ROBERTA ZANARDO, ELISA DI EUSANIO, XHULJO PETUSHI regia: Andrea Baracco produzione: Khora.teatro, Alessandro Preziosi, Tommaso Mattei, Aldo Allegrini N D di Edoardo Erba dell’omonimo capolavoro goldoniano, dove il denaro è il e reinterpretato a ogni generazione. el quinto appuntamento cinema e teatro si incontrano nelle persone del registra Roberto Andò e dell’attrice Laura Morante. Tutti e due infatti frequentano con uguale successo, e spesso insieme, sia il palcoscenico che la macchina da presa. iverse sfide letterarie, generazionali e psicologiche ruotano attorno a uno spettacolo come ''Madame Bovary'', con il quale l'autrice Letizia Russo e il regista Andrea Baracco affrontano uno dei personaggi più celebri della letteratura di tutti i tempi: nato dalle pagine del romanzo di La commedia che vedremo al Comunale è una riscrittura contemporanea Gustave Flaubert (1856); come i più grandi personaggi di ogni epoca, va riletto leitmotiv che anima l’intera vicenda, l’ossessione e il tormento dei caratteri rappresentati. Ma c'è poi in questa nuova versione la possibilità di immaginare una sfida Laura Morante, sarà ovviamente attraverso il tempo e le generazioni. In Miranda che a cinquant’anni, vissuta scena, nei panni della protagonista c'è all'ombra del marito, ora è rimasta infatti Lucia Lavia attrice bravissima di vedova, è senza figli e si ritrova a appena 24 anni, che porta con eleganza ricominciare tutto daccapo. Oltre ai un doppio cognome importante nel debiti, il marito le ha lasciato solo teatro italiano: figlia di Gabriele Lavia la casa paterna, su cui però grava e di Monica Guerritore che interpretò la un'ipoteca. Un po' per necessità, un stessa parte nel 1999. po' per vincere la depressione, Miranda ha l'idea di trasformarla in un bed and ''Madame Bovary'' è una riduzione fedele alla vicenda, che fruttò a Flaubert breakfast. un'accusa di offesa alla morale pubblica e un successo planetario e duraturo Il suo fascino misterioso - che negli nel tempo. Vi si narra la vita di Emma Rouault. Andata in moglie a Charles anni del matrimonio ha coltivato poco Bovary, un modesto medico di provincia, non trova soddisfazione ai suoi e non sa quasi di avere - la colloca subito al centro delle attenzioni maschili: sogni e ai suoi desideri di donna, il cosiddetto ''bovarismo''. Emma sconterà dal padrone di casa a un vecchio notaio, dall'uomo dell'impresa di pulizia a la mediocrità della propria esistenza. Annoiata dalla vita in provincia, ella si un giovane cliente dalla sessualità ambigua: Miranda è corteggiata da tutti, lascia tentare da una spirale pericolosa, di amanti e folli spese. Indebitatasi ammirata, contesa. con un usuraio e chiedendo inutilmente aiuto ai suoi uomini, Emma finisce con Scopre che il gioco della seduzione le piace, la fa essere più donna di come si è l'uccidersi, lasciando nello sconforto il marito Charles, che pure non ha mai mai sentita. E diventa capace di utilizzarlo soggiogando gli uomini e facendosi smesso di amarla. aiutare da loro a superare le difficoltà del presente. Tutti la vogliono e lei incoraggia e si nega, si concede e scappa. Tutti si offrono ... e non conta che l'azione si svolga in una realtà provinciale della Francia di portarla via di lì per incominciare una nuova vita. Ma al momento opportuno, dell'Ottocento: le sue voglie sconfinate, la necessità d'infinito, sono anche le quando deve decidersi, prevale la sua concretezza: sceglierà la casa e chi in nostre, così lontani dal suo tempo eppure così vicini alla sua impossibilità di quel periodo difficile le è fedelmente rimasto vicino. trovare pace. Foto di Gian Marco Chieregato Letizia Russo Foto di Luigi Angelucci Martedì 7, Mercoledì 8, Giovedì 9 Febbraio 2017, ore 20.45 Martedì 21, Mercoledì 22, Giovedì 23 Febbraio 2017, ore 20.45 MACBETH MINETTI di Thomas Bernhard - Versione italiana di Umberto Gandini con: EROS PAGNI, FEDERICA GRANATA, MARCO AVOGADRO, NICOLÒ GIACALONE, GIOVANNI ANNALORO, MARIO CANGIANO, MARCO DE GAUDIO, ROXANA DORAN, DANIELA DUCHI, MICHELE MACCARONI, DANIELE MADEDDU, SARAH PAONE, FRANCESCO RUSSO, EMANUELE VITO regia: Marco Sciaccaluga produzione: Teatro Stabile di Genova E ros Pagni, uno dei più grandi attori del Teatro italiano, ritorna al Comunale con un classico contemporaneo scritto dall’austriaco Thomas Bernhard (1931 - 1989) e diretto da un altrettanto grande regista qual è Marco Sciaccaluga. Il Minetti del titolo è Bernhard Minetti, attore nato in Germania da genitori italiani divenuto uno dei massimi attori del teatro tedesco del secolo scorso. di William Shakespeare - Traduzione di Agostino Lombardo con: FRANCO BRANCIAROLI, VALENTINA VIOLO, TOMMASO CARDARELLI, ENZO CURCURÙ, STEFANO MORETTI, FULVIO PEPE, LIVIO REMUZZI, GIOVANNI BATTISTA STORTI regia: Franco Branciaroli produzione: CTB Centro Teatrale Bresciano - Teatro de Gli Incamminati N ell’occasione del 400° anniversario della morte di William Shakespeare, Franco Branciaroli si confronta di nuovo con Macbeth dopo ventidue anni, nel corso dei quali è stato anche protagonista di Otello, La bisbetica domata e Riccardo III. Primo attore di testi eterni, che ha onorato sempre la funzione rivelatoria del Teatro, non poteva dunque non ritornare alla grande tragedia scozzese. Minetti è una commedia costruita intorno quale Il Macbeth inizia da un mondo esterno ruolo ha l’arte, e in particolare all’interrogativo: in guerra, dove caratteristiche come il teatro, nella società odierna? efferatezza e sete di sangue, al pari del Come può il palcoscenico essere coraggio, sono ritenute virtù, in quanto ancora oggi riflesso del mondo? preservano il mondo interno della corte, Alla ricerca di una risposta, l’autore una società patriarcale civilizzata regolata intreccia il comico e il tragico, la da leggi divine. La violenza che si applica realtà con la sua trasfigurazione all’esterno non vale per l’interno, altrimenti poetica; descrive, con rabbia e con passione, un mondo grottesco, assediato tutto salta e se tra il dentro e il fuori non da una metaforica tempesta di neve. Nella notte di San Silvestro (maschere, c’è più differenza, tutto diventa guerra. luci, petardi, musica, ecc.), il vecchio Minetti indugia nella hall di un albergo Macbeth a un certo punto sceglie di portare di Ostenda. Attende un direttore di teatro che vuole riportarlo sulla scena nel la violenza all’interno e a questo si somma il fatto che anche la Lady, la sua parte ruolo di Re Lear. Nell’attesa parla di sé e della propria arte. Evoca frammenti femminile, si snatura e prende caratteristiche maschili: allora il caos è totale. della sua vita (reale o immaginaria?). Non si tratta sicuramente di una biografia. Macbeth viene infatti “sedotto” all’ambizione dalle streghe, che storicamente Anzi, il Minetti uomo e il Minetti personaggio hanno un destino radicalmente rappresentano la minaccia al mondo patriarcale, e indotto all’assassinio da sua diverso. Il destino ha fatto del primo un meraviglioso attore che per tutta la moglie, che viola il suo ruolo sociale di donna agendo come agirebbe un uomo. vita ha ottenuto successo e tutti i maggiori riconoscimenti possibili; mentre ha Al caos generato da donne che sono uomini (ovvero da una natura femminile fatto dell’altro un perdente che vive l’inesorabile caduta nell’abisso della follia e perversa) solo un “non nato di donna” potrà porre fine. Ma il dramma è ancora della solitudine, precipitando nell’epilogo del suicidio sotto la neve e lasciando più complesso e tremendo: Macbeth, uccidendo il re, simbolo del padre e del di sé solo l’immagine mitica della maschera di Re Lear, indossata, infine e per divino, uccide la sua stessa umanità ed entra in una dimensione di solitudine l’ultima volta, prima di morire. dove perde tutto, amore, ragione, sonno, scopo di vivere. In più, la sua vittoria è sterile perché non ha eredi, e questa sua rinuncia alla sua umanità servirà solo a Un grande attore italiano interpreterà il crepuscolo di un mostro sacro del passare il trono al figlio di un altro. Il Macbeth è la tragedia del male dell’uomo, teatro tedesco nel segno di un linguaggio inquietante ed incalzante, che non da della violazione delle leggi morali e naturali. Intorno all’inquietante parabola di tregua, del più grande drammaturgo austriaco del ‘900. Sarà un incontro con il seduzione dell’anima al male pulsa l’enigmatico cuore di questa tragedia. Grande Teatro Mitteleuropeo difficile da dimenticare. Nota di regia Martedì 7, Mercoledì 8, Giovedì 9 Marzo 2017, ore 20.45 SPIRITO ALLEGRO (BLITHE SPIRIT) di Noel Coward con: LEO GULLOTTA, BETTI PEDRAZZI, RITA ABELA, FEDERICA BERN, CHIARA CAVALIERI, VALENTINA GRISTINA, SERGIO MASCHERPA regia: Fabio Grossi produzione: Diana Or.i.s. L’ Martedì 21, Mercoledì 22, Giovedì 23 Marzo 2017, ore 20.45 ARLECCHINO IL SERVITORE DI DUE PADRONI di Carlo Goldoni - adattamento drammaturgico di Giorgio Sangati tratto da “Il Servitore di due padroni” di Carlo Goldoni con: MARCO ZOPPELLO, PIERDOMENICO SIMONE, SARA ALLEVI, ANNA DE FRANCESCHI, ELEONORA FUSER, MARTA MENEGHETTI, MICHELE MORI, STEFANO ROTA, LAURA SERENA regia: Giorgio Sangati - produzione: Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale unica volta che abbiamo applaudito Leo Gullotta era nei panni seri del sig. Paolino, protagonista di uno spettacolo di Pirandello. Ora invece lo incontriamo, molto british, in una bizzarra e divertente commedia inglese degli anni ’40 che prende in giro il mondo dell’occulto, realizzata con largo uso di effetti speciali e video-mapping. A rlecchino, la maschera simbolo del teatro italiano e Il servitore di due padroni, il testo di Carlo Goldoni più rappresentato al mondo, tornano in una nuova, inedita versione. Una strana soffitta ingombra di vecchi bauli e una vivace compagnia di attori. All’arrivo del pubblico i comici aprono i bauli, riemergono abiti usati mille volte, La vicenda si svolge negli ambienti dell’Upper Class londinese della prima attrezzeria ammaccata e strumenti musicali impolverati, quanto basta per far metà del novecento, quando per prendere un caffè si indossava lo smoking. rivivere questo capolavoro. La perfetta macchina teatrale goldoniana si rimette Il protagonista è lo spirito della prima moglie del padrone di casa, lo scrittore in moto, la polvere vola via a suon di canti e musica, i personaggi e le maschere di successo Charles, evocato riprendono vita e trascinano da una medium pasticciona il pubblico in una girandola di durante una seduta spiritica, colori, emozioni e divertimento. che entra subito in conflitto con Travestimenti e riconoscimenti, la seconda moglie, in carne e servitori e padroni, padri e ossa, di Charles, e che non se figli, morti e risorti, duelli e ne andrà più finché un giorno… passioni, gioie e pianti: nello spettacolo tutto è doppio, come Arlecchino che, a sua La commedia, messa in scena la prima volta nel 1941 in piena seconda guerra volta, si sdoppia (anzi si triplica) nell’impresa impossibile di servire due padroni mondiale, fu duramente criticata per come rappresentava con poco rispetto un e forse anche sé stesso. argomento serio come la morte. Il pubblico si curò poco di queste critiche e ne Goldoni scrive “Il servitore di due padroni” lontano dalla sua Venezia e in ogni decretò il successo: la commedia rimase in scena per ben 1997 repliche nel battuta della commedia si legge l’amore e la nostalgia per una città magica, West End. Può bastare come certificato di qualità? un luogo unico, fantastico, intriso di vita, in cui tutto è (ancora) possibile. Un classico che non può invecchiare perché affonda le sue radici nella storia stessa del teatro. Giorgio Sangati Regista Fuori abbonamento Domenica 12 Marzo 2017, ore 18.30 PARSONS DANCE Italian Tour 2017 Artistic Director: David Parsons - Resident Light Designer: Howell Binkley Coreografie originali dal grande repertorio della storica Compagnia americana P er il tradizionale spettacolo musicale fuori abbonamento abbiamo pensato a una delle più grandi star della danza contemporanea internazionale, a David Parsons e alla sua compagnia americana amata dal pubblico per la sua danza atletica e vitale che trasmette gioia di vivere. La Parsons Dance si esibirà sulle coreografiche di maggior successo di questa storica compagnia, create dal genio del suo fondatore e dal light designer Howell Binkley. Parsons Dance incarna alla perfezione la forza dirompente di una danza e positività, carica di energia acrobatica e comunicativa al tempo stesso. È ormai un caposaldo della danza post - moderna made in Usa, che può mixare senza paura tecniche e stili per ottenere effetti magici e teatrali, creativi e divertenti. Una danza elegante, ariosa e virtuosistica che continua comunque a essere accessibile a tutti. Sin dagli esordi, l’elevata preparazione atletica degli interpreti e la grande capacità di David Parsons di dare anima alla tecnica sono state gli elementi distintivi della compagnia. Come ha scritto il New York Times, “I ballerini vengono scelti per il loro virtuosismo, energia e sex appeal, attaccano il pubblico come un ciclone, una vera forza della natura”. Parsons Dance incarna il senso più genuino di una danza che punta dritto all’emozione e al desiderio nascosto di ogni spettatore di ballare, saltare e gioire insieme ai ballerini. Difficile non lasciarsi trasportare dai ritmi vibranti e dalle coreografie avvolgenti e colorate dei ballerini della Parsons Dance... Foto di Lois Greenfield COSTO ABBONAMENTI E BIGLIETTI ABBONAMENTO per 10 spettacoli Platea Poltronissime Platea Poltrone I Platea Poltrone II 1ª Galleria Centrale 1ª Galleria Laterale 2ª Galleria 2ª Galleria Ridotto euro270,00 euro220,00 euro200,00 euro220,00 euro180,00 euro95,00 euro65,00 BIGLIETTI per tutti gli altri spettacoli Platea Poltronissime Platea Poltrone I Platea Poltrone II 1ª Galleria Centrale 1ª Galleria Laterale 2ª Galleria 2ª Galleria Ridotto Cambio Turno Abbonamento euro30,00 euro26,00 euro23,00 euro26,00 euro20,00 euro12,00 euro10,00 euro2,00 BIGLIETTI “PARSONS DANCE Italian Tour 2017” Platea e 1ª Galleria 2ª Galleria euro18,00 euro13,00 Saldatrici e Caricabatterie Riduzioni, dove previste, per Ragazzi fino a 30 anni TUTTI GLI SPETTACOLI HANNO INIZIO ALLE ORE 20.45 PRENOTAZIONI, PREVENDITA E VENDITA ABBONAMENTI Prenotazione e prevendita: Quando: fino al 15 novembre per il turno A, fino al 16 novembre per il turno B, fino al 17 novembre per il turno C Dove: presso il Servizio Promozione Eventi Culturali e Turistici negli orari di apertura al pubblico Vendita: Quando: a partire dalle ore 19.45 della sera del primo spettacolo in abbonamento Dove: presso il botteghino del Teatro Comunale BIGLIETTI Prenotazione: Quando: a partire dal Lunedì della settimana precedente lo spettacolo Dove: presso il Servizio Promozione Eventi Culturali e Turistici negli orari di apertura al pubblico Prevendita: Quando: per lo spettacolo “IL BERRETTO A SONAGLI”: a partire da giovedì 3 novembre per tutti gli altri spettacoli: a partire da Lunedì 21 novembre Dove: presso il Servizio Promozione Eventi Culturali e Turistici negli orari di apertura al pubblico Vendita: Quando: a partire dalle ore 19.45 della sera dello spettacolo stesso Dove: presso il botteghino del Teatro Comunale I pagamenti possono essere effettuati: in contanti, tramite il punto POS o bonifico bancario. Prodotti per i professionisti, fai da te, giardinaggio Con il sostegno di Servizio a pagamento per maggiori dettagli consultare il sito: www.vivatiket.it foto copertina Luca Sassi D E L L ’ I M B A L L A G G I O Grafica Comune di Thiene Luciano Torresendi Foto Luca Sassi TECNOLOGIA