CITTÀ DI THIENE
Assessorato alla Cultura
37
a
2016/2017
S T A G I O N E
T E A T R A L E
T H I E N E S E
CITTÀ DI THIENE
Assessorato alla Cultura
XXXVII STAGIONE TEATRALE THIENESE
2016/17
Gentili Spettatori,
benvenuti al Teatro Comunale di Thiene per la trentasettesima Stagione di Prosa.
Negli ultimi anni abbiamo ospitato sul nostro palcoscenico le migliori produzioni
teatrali nazionali e in questa edizione cercheremo di perseguire questo obiettivo
con un cartellone che presenta grandi testi classici e contemporanei, con interpreti
noti cui si affiancano attori giovani e nuovi.
Sintetizzare il valore del Teatro, la sua valenza formativa ed educativa non è
facile. Da sempre l’uomo ha sentito l’esigenza di vedere rappresentata la sua vita
attraverso azioni che riproducano momenti significativi dell’esistenza umana, che
inducano ad operare per il Bene e siano di stimolo ed insegnamento per i cittadini.
Ma anche portino al sorriso, a volte divertito, a volte amaro, per dimenticare o
allontanare da sé la quotidianità e proiettarsi in altri tempi e altre realtà. Così
accadeva nell’antica Grecia e a Roma, così nel teatro elisabettiano e in quello del
Settecento, così nei testi ottocenteschi e contemporanei.
E la magia straniante del Teatro nasce dall’interazione di vari fattori: il testo, la
messa in scena, l’attore e lo spettatore. Non può esistere uno spettacolo senza
uno di questi elementi, ciascuno fontamentale. Parola, gesto, visione, ascolto si
mescolano per dar vita a un unicum che crea dentro ognuno di noi un effetto
differente, che produce emozioni e passioni, che fa riflettere e insieme divertire.
Ringraziamo di cuore chi ha contribuito e contribuisce alla realizzazione della
Stagione: gli sponsor, senza i quali non riusciremmo ad avere un’offerta di qualità,
il personale dell’Ufficio Cultura, che lavora con entusiasmo per l’organizzazione
del cartellone, e soprattutto tutti gli abbonati e frequentatori del teatro, che con
la loro presenza e il loro sostegno permettono ogni anno di continuare questa
straordinaria iniziativa.
Con la speranza che le proposte possano incontrare le aspettative di ciascuno e
regalare momenti di serenità, Vi attendiamo a Teatro.
Giovanni Battista Casarotto
SINDACO
Maria Gabriella Strinati
ASSESSORE ALLA CULTURA
TEATRO COMUNALE DI THIENE
Viale Bassani, 18/22 - Tel. 0445/804943
Informazioni e prenotazioni
SERVIZIO PROMOZIONE EVENTI CULTURALI E TURISTICI
Piazza Ferrarin, 1 - THIENE
Orario apertura al pubblico: Lun. - Mer. e Ven. dalle 9,30 alle 12,30
Mar. e Gio. dalle 9,30 alle 13,30
Mer. anche dalle 16,30 alle 18,10
TEL. 0445/804745 - FAX 0445/804748
TEL. 0445/804943 (Teatro)
SITO INTERNET: www.comune.thiene.vi.it
E-MAIL: [email protected]
[email protected]
Servizio informativo via e-mail
su richiesta al Servizio Promozione Eventi Culturali e Turistici
È possibile inoltre visionare il programma
della XXXVII Stagione Teatrale Thienese 2016/2017, nei siti:
www.comune.thiene.vi.it
www.arteven.it
www.vivaticket.it
e presso tutte gli Uffici di Informazione e Accoglienza
Turistica (IAT) del vicentino: Vicenza, Bassano del Grappa,
Recoaro Terme, Thiene e all'Ufficio Turistico di Asiago.
Lions Club Thiene Host
per la Cultura
per i Giovani
XXXVII STAGIONE TEATRALE THIENESE 2016/17
XXXVII STAGIONE TEATRALE THIENESE 2016/17
Stagione di Prosa
Martedì 15, Mercoledì 16, Giovedì 17 Novembre 2016
IL BERRETTO A SONAGLI
(A BIRITTA CU’ I CINCIANEDDI)
di Luigi Pirandello
con: SEBASTIANO LO MONACO
regia: Sebastiano Lo Monaco
produzione: Sicilia Teatro in collaborazione con Festival la Versiliana e Pietrasanta - Teatro Luigi Pirandello - Agrigento
Martedì 22, Mercoledì 23, Giovedì 24 Novembre 2016
LACCI
di Domenico Starnone
con: SILVIO ORLANDO
regia: Armando Pugliese
produzione: Cardellino s.r.l.
Martedì 7, Mercoledì 8, Giovedì 9 Febbraio 2017
MINETTI
di Thomas Bernhard - Versione italiana di Umberto Gandini
con: EROS PAGNI
regia: Marco Sciaccaluga
produzione: Teatro Stabile di Genova
Martedì 21, Mercoledì 22, Giovedì 23 Febbraio 2017
MACBETH
di William Shakespeare - Traduzione di Agostino Lombardo
con: FRANCO BRANCIAROLI, VALENTINA VIOLO
regia: Franco Branciaroli
produzione: CTB Centro Teatrale Bresciano - Teatro de Gli Incamminati
Martedì 6, Mercoledì 7, Giovedì 8 Dicembre 2016
Martedì 7, Mercoledì 8, Giovedì 9 Marzo 2017
di Carla Cavalluzzi, Diego De Silva, Sergio Rubini
con: FABRIZIO BENTIVOGLIO, MICHELA CESCON, ISABELLA RAGONESE, SERGIO RUBINI e con FEDERICO FAZIOLI
regia: Sergio Rubini
produzione: Nuovo Teatro in coproduzione con Palomar Television
& Film Production fondata da Carlo Degli Esposti
di Noel Coward
con: LEO GULLOTTA
regia: Fabio Grossi
produzione: Diana Or.i.s.
PROVANDO… DOBBIAMO PARLARE
Martedì 13, Mercoledì 14, Giovedì 15 Dicembre 2016
FIORE DI CACTUS (FLEUR DE CACTUS)
di Pierre Barillet e Jean-Pierre Grédy
con: MAXIMILIAN NISI, BENEDICTA BOCCOLI
regia: Piergiorgio Piccoli e Aristide Genovese
produzione: Theama Teatro
Martedì 17, Mercoledì 18, Giovedì 19 Gennaio 2017
LOCANDIERA B&B
di Edoardo Erba
Liberamente ispirato a "La Locandiera" di Carlo Goldoni
con: LAURA MORANTE
regia: Roberto Andò
produzione: Nuovo Teatro
in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana
Martedì 24, Mercoledì 25, Giovedì 26 Gennaio 2017
MADAME BOVARY
di Gustave Flaubert - Riscrittura di Letizia Russo
con: LUCIA LAVIA
regia: Andrea Baracco
produzione: Khora.teatro
SPIRITO ALLEGRO (BLITHE SPIRIT)
Martedì 21, Mercoledì 22, Giovedì 23 Marzo 2017
ARLECCHINO
IL SERVITORE DI DUE PADRONI
di Carlo Goldoni - Adattamento drammaturgico di Giorgio Sangati
tratto da “Il Servitore di due padroni” di Carlo Goldoni
con: MARCO ZOPPELLO, PIERDOMENICO SIMONE,
SARA ALLEVI, ANNA DE FRANCESCHI, ELEONORA FUSER, MARTA MENEGHETTI, MICHELE MORI, STEFANO ROTA, LAURA SERENA
regia: Giorgio Sangati
produzione: Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale
Fuori Abbonamento
Domenica 12, Marzo 2017
PARSONS DANCE
Italian Tour 2017
Artistic Director: David Parsons
Resident Light Designer: Howell Binkley
Coreografie originali dal grande repertorio della storica Compagnia
americana
Martedì 15, Mercoledì 16, Giovedì 17 Novembre 2016, ore 20.45
IL BERRETTO A SONAGLI
(A BIRITTA CU’ I CINCIANEDDI) di Luigi Pirandello
con: SEBASTIANO LO MONACO, MARINA BIONDI, CLELIA PISCITELLO,
CLAUDIO MAZZENGA, ISA BELLINI, FRANCA MARESA, ROSARIO PETIX,
ELENA AIMONE
regia: Sebastiano Lo Monaco
produzione: Sicilia Teatro in collaborazione con Festival la Versiliana e
Pietrasanta Teatro Luigi Pirandello - Agrigento
S
arà all’insegna del Teatro di Pirandello che si aprirà la 37°
Stagione Teatrale Thienese. L’onore spetterà a Sebastiano
Lo Monaco, il più pirandelliano degli attori italiani che il
Martedì 22, Mercoledì 23, Giovedì 24 Novembre 2015, ore 20.45
LACCI
di Domenico Starnone
con: SILVIO ORLANDO, ROBERTO NOBILE, SERGIO ROMANO, MARIA
LAURA RONDANINI, VANESSA SCALERA, GIACOMO DE CATALDO
regia: Armando Pugliese
produzione: Cardellino s.r.l.
L’
ultima volta l’abbiamo applaudito nella commedia Il Dio
della carneficina, Stagione 2008/2009: Silvio Orlando.
Il secondo titolo in Cartellone, tratto dall’omonimo
pubblico del Comunale ha già avuto occasione di applaudire alcuni
romanzo di Domenico Starnone (Einaudi), lo vede nuovamente
anni fa. Il Beretto a sonagli - andato per la prima volta in scena nel
protagonista di una storia emozionante e fortissima. Il racconto
1916 - sarà il primo titolo del Cartellone e racconta la storia di un
magistrale di una fuga, di un ritorno, di tutti i fallimenti, quelli che ci
uomo giovane, poco più di quarant’anni, che tradito dalla moglie
sembrano insuperabili e quelli che ci fanno compagnia per una vita
accetta la condanna e la pena di spartire
intera, e che ci fa sentire il rumore profondo che fa un matrimonio
l’amore della propria donna con un altro
quando si spezza.
uomo, pur di non perderla. Un tema drammatico e attuale che si voglia o no.
«Se tu te ne sei scordato, egregio signore,
te lo ricordo io: sono tua moglie».
Quella Sicilia non c’è più; prima è stata
Si apre così la lettera che Vanda scrive
cancellata dalla modernità dello sviluppo
al marito che se n'è andato di casa,
industriale, poi dall’avvento della società
lasciandola in preda a una tempesta di
dei consumi, adesso dal post-moderno, da
rabbia impotente e domande che non
una società che qualcuno chiama fluida.
trovano risposta. Si sono sposati giovani
Eppure, sotto la pelle, continua a dibattersi una umanità sofferente e
all'inizio degli anni Sessanta, per desiderio
ancora più irrisolti appaiono i problemi delle relazioni tra le persone.
di indipendenza, ma poi attorno a loro il
Gli amori, e gli odii, e le passioni continuano la loro danza che è la
mondo è cambiato, e ritrovarsi a trent'anni con una famiglia a carico
danza dei sentimenti, delle emozioni, degli sguardi sospesi. E lì trovi
è diventato un segno di arretratezza piú che di autonomia. Perciò
ancora Pirandello con il suo vedere acuto e doppio.
adesso lui se ne sta a Roma, innamorato della grazia lieve di una
Del resto, il Teatro si presenta come il doppio della vita.
sconosciuta con cui i giorni sono sempre gioiosi, e lei a Napoli con i
La Sicilia dei Berretti a Sonagli (a biritta cu’ i cincianeddi) si è
figli, a misurare l'estensione del silenzio e il crescere dell'estraneità.
inabissata con il suo carico antico, quello che comprendeva persino
Che cosa siamo disposti a sacrificare, pur di non sentirci in trappola?
il delitto d’onore. L’isola è stata occupata da ben altri crimini.
E che cosa perdiamo, quando scegliamo di tornare sui nostri passi?
I protagonisti della commedia sono tutti usciti dalla scena della vita
Perché niente è piú radicale dell'abbandono, ma niente è piú tenace
reale: Ciampa, Beatrice, la Fana, Fifì e anche il delegato Spano,
di quei lacci invisibili che legano le persone le une alle altre. E a
sebbene lo sguardo disilluso di Pirandello sullo Stato continui a
volte basta un gesto minimo per far riaffiorare quello che abbiamo
fondarsi su solide ragioni. In realtà, si potrebbe dire che resta in vita
provato a mettere da parte.
chi neanche fisicamente si vede nella commedia di cui pure è un
protagonista, il Cavaliere, il potente di turno. Il potere del cavaliere
«Abbiamo imparato entrambi che per vivere insieme dobbiamo dirci
che pesa su tutti i personaggi della commedia. . .
molto meno di quanto ci nascondiamo».
Fausto Bertinotti
Martedì 6, Mercoledì 7, Giovedì 8 Dicembre 2016, ore 20.45
Martedì 13, Mercoledì 14, Giovedì 15 Dicembre 2016, ore 20.45
PROVANDO… DOBBIAMO PARLARE
FIORE DI CACTUS (FLEUR DE CACTUS)
di Carla Cavalluzzi, Diego De Silva, Sergio Rubini
con: FABRIZIO BENTIVOGLIO, MICHELA CESCON, ISABELLA RAGONESE,
SERGIO RUBINI e con FEDERICO FAZIOLI
regia: Sergio Rubini
produzione: Nuovo Teatro in coproduzione con Palomar Television
& Film Production fondata da Carlo Degli Esposti
U
n poker d’assi. Due li abbiamo applauditi: Fabrizio Bentivoglio
Per gli altri due il Comunale di Thiene sarà un debutto.
Lo spettacolo è pressoché contemporaneo all’edizione cinematografica
I
l quarto spettacolo porta la firma del regista vicentino Piergiorgio Piccoli che
in D’amore si muore (1985/1986) e Michela Cescon nel Dio della
carneficina (2008/2009).
di Pierre Barillet e Jean-Pierre Grédy
con: MAXIMILIAN NISI, BENEDICTA BOCCOLI, ANNA ZAGO,
ARISTIDE GENOVESE, PIERGIORGIO PICCOLI, CLAUDIA GAFÀ,
MATTEO ZANDONÀ, ANNA FARINELLO, FEDERICO FARSURA
regia: Piergiorgio Piccoli e Aristide Genovese
produzione: Theama Teatro
nella passata stagione ci ha offerto una commedia delicata e profonda come
Mister Green, che ha avuto un ottimo gradimento di critica e di pubblico
(sarà presente anche nel cartellone 2016/2017 del Piccolo Teatro di Milano).
Questa volta il registro è decisamente cambiato nella direzione della commedia
con gli stessi protagonisti ad eccezione di Michela Cescon nella parte della
brillante all’insegna di un bellissimo e delicato fiore spinoso che sboccia una
dermatologa Costanza.
sola volta l’anno.
Certo, una coppia borghese può essere teatrino
“Lei è spinosa come quel suo maledetto
di tutti i vizi borghesi: ostentazione di ricchezze,
cactus”, dice ad un certo punto il
rapporti utilitaristici, rivendicazione dei diritti di
dentista Giuliano alla sua gelida
figli avuti da matrimoni precedenti, patrimoni
segretaria Stefania, dopo averle chiesto
da spartire, lettere di avvocati. Per non parlare
di impersonare la moglie in un incontro
delle menzogne, i sotterfugi, i tradimenti e tutte
che dovrebbe avere con la sua amante
le complicazioni che ne conseguono.
Antonia.
Immaginiamo che i migliori amici di una coppia
La commedia, che molti ricorderanno
come questa, siano due che stanno insieme
nella pluripremiata versione cinemato-
invece per tutt’altre ragioni.
grafica del 1969 con Walter Matthau e
Non sono sposati, non hanno interessi
Ingrid Bergman, racconta la storia di un
economici che li legano, condividono solo un bell’attico in affitto al centro di
dentista sciupafemmine, rigorosamente
Roma.
scapolo, che obbliga la segretaria a
L’anomalia di queste due coppie è che sono amici inseparabili.
farsi passare per sua moglie allo scopo di risolvere un’ingarbugliata questione
Supponiamo adesso che la coppia borghese, stia attraversando la sua
sentimentale.
ennesima crisi coniugale, questione di corna nello specifico, e che si sia
Da un ispido cactus può sbocciare un fiore di straordinaria bellezza, mentre le
fiondata a casa degli altri due per confrontarsi.
bugie hanno sempre le gambe corte, specie se chi le racconta vive eternamente
Ed ecco così che la serata si fa notte e il salotto diventa un vero e proprio
nella menzogna. Uno straordinario testo che è diventato ormai un classico della
scenario di guerra in cui non solo emergono tutte le differenze tra le due
commedia "brillante”. Questo tipo di teatro non ha solo la fortuna di avere
coppie, ma i loro diversi punti di vista, le distanze, ciò che di ognuno l’altro
grande presa sul pubblico, ma spesso riesce a raccontare, senza darlo troppo
non sopporta.
a vedere, grandi verità sulla vita, sull'amore, sul dolore e su tutte le debolezze
All’indomani, alle prime luci del giorno, nonostante le premesse, quella più
umane. Fiore di Cactus alterna momenti sentimentali ad altri più scanzonati
divisa sarà proprio la coppia tenuta insieme solo dall’amore.
con grande naturalezza, andando diritto al cuore del pubblico, attraverso una
Ma perché l’amore forse non basta?
serie di bizzarre storie d’amore che sbocciano fra situazioni fra le più "spinose".
Piergiorgio Piccoli
Regista
PIANTA DELLA SALA TEATRALE
Platea Poltronissime
Platea Poltrone I
Platea Poltrone II
Prima Galleria Centrale
Prima Galleria laterale
Seconda Galleria
Martedì 17, Mercoledì 18, Giovedì 19 Gennaio 2017, ore 20.45
LOCANDIERA B&B
di Edoardo Erba - Liberamente ispirato a "La Locandiera" di Carlo Goldoni
con: LAURA MORANTE
regia: Roberto Andò
produzione: Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo
in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana
Martedì 24, Mercoledì 25, Giovedì 26 Gennaio 2017, ore 20.45
MADAME BOVARY
di Gustave Flaubert - Riscrittura di Letizia Russo
con: LUCIA LAVIA, WOODY NERI, GABRIELE PORTOGHESE, MAURO CONTE,
LAURENCE MAZZONI, ROBERTA ZANARDO, ELISA DI EUSANIO, XHULJO PETUSHI
regia: Andrea Baracco
produzione: Khora.teatro, Alessandro Preziosi, Tommaso Mattei, Aldo Allegrini
N
D
di Edoardo Erba dell’omonimo capolavoro goldoniano, dove il denaro è il
e reinterpretato a ogni generazione.
el quinto appuntamento cinema e teatro si incontrano nelle persone
del registra Roberto Andò e dell’attrice Laura Morante. Tutti e due
infatti frequentano con uguale successo, e spesso insieme, sia il
palcoscenico che la macchina da presa.
iverse sfide letterarie, generazionali e psicologiche ruotano attorno a
uno spettacolo come ''Madame Bovary'', con il quale l'autrice Letizia
Russo e il regista Andrea Baracco affrontano uno dei personaggi
più celebri della letteratura di tutti i tempi: nato dalle pagine del romanzo di
La commedia che vedremo al Comunale è una riscrittura contemporanea
Gustave Flaubert (1856); come i più grandi personaggi di ogni epoca, va riletto
leitmotiv che anima l’intera vicenda, l’ossessione e il tormento dei caratteri
rappresentati.
Ma c'è poi in questa nuova versione la possibilità di immaginare una sfida
Laura
Morante,
sarà
ovviamente
attraverso il tempo e le generazioni. In
Miranda che a cinquant’anni, vissuta
scena, nei panni della protagonista c'è
all'ombra del marito, ora è rimasta
infatti Lucia Lavia attrice bravissima di
vedova, è senza figli e si ritrova a
appena 24 anni, che porta con eleganza
ricominciare tutto daccapo. Oltre ai
un doppio cognome importante nel
debiti, il marito le ha lasciato solo
teatro italiano: figlia di Gabriele Lavia
la casa paterna, su cui però grava
e di Monica Guerritore che interpretò la
un'ipoteca. Un po' per necessità, un
stessa parte nel 1999.
po' per vincere la depressione, Miranda
ha l'idea di trasformarla in un bed and
''Madame Bovary'' è una riduzione fedele alla vicenda, che fruttò a Flaubert
breakfast.
un'accusa di offesa alla morale pubblica e un successo planetario e duraturo
Il suo fascino misterioso - che negli
nel tempo. Vi si narra la vita di Emma Rouault. Andata in moglie a Charles
anni del matrimonio ha coltivato poco
Bovary, un modesto medico di provincia, non trova soddisfazione ai suoi
e non sa quasi di avere - la colloca subito al centro delle attenzioni maschili:
sogni e ai suoi desideri di donna, il cosiddetto ''bovarismo''. Emma sconterà
dal padrone di casa a un vecchio notaio, dall'uomo dell'impresa di pulizia a
la mediocrità della propria esistenza. Annoiata dalla vita in provincia, ella si
un giovane cliente dalla sessualità ambigua: Miranda è corteggiata da tutti,
lascia tentare da una spirale pericolosa, di amanti e folli spese. Indebitatasi
ammirata, contesa.
con un usuraio e chiedendo inutilmente aiuto ai suoi uomini, Emma finisce con
Scopre che il gioco della seduzione le piace, la fa essere più donna di come si è
l'uccidersi, lasciando nello sconforto il marito Charles, che pure non ha mai
mai sentita. E diventa capace di utilizzarlo soggiogando gli uomini e facendosi
smesso di amarla.
aiutare da loro a superare le difficoltà del presente.
Tutti la vogliono e lei incoraggia e si nega, si concede e scappa. Tutti si offrono
... e non conta che l'azione si svolga in una realtà provinciale della Francia
di portarla via di lì per incominciare una nuova vita. Ma al momento opportuno,
dell'Ottocento: le sue voglie sconfinate, la necessità d'infinito, sono anche le
quando deve decidersi, prevale la sua concretezza: sceglierà la casa e chi in
nostre, così lontani dal suo tempo eppure così vicini alla sua impossibilità di
quel periodo difficile le è fedelmente rimasto vicino.
trovare pace.
Foto di Gian Marco Chieregato
Letizia Russo
Foto di Luigi Angelucci
Martedì 7, Mercoledì 8, Giovedì 9 Febbraio 2017, ore 20.45
Martedì 21, Mercoledì 22, Giovedì 23 Febbraio 2017, ore 20.45
MACBETH
MINETTI
di Thomas Bernhard - Versione italiana di Umberto Gandini
con: EROS PAGNI, FEDERICA GRANATA, MARCO AVOGADRO, NICOLÒ GIACALONE,
GIOVANNI ANNALORO, MARIO CANGIANO, MARCO DE GAUDIO, ROXANA DORAN,
DANIELA DUCHI, MICHELE MACCARONI, DANIELE MADEDDU, SARAH PAONE,
FRANCESCO RUSSO, EMANUELE VITO
regia: Marco Sciaccaluga
produzione: Teatro Stabile di Genova
E
ros Pagni, uno dei più grandi attori del Teatro italiano, ritorna al
Comunale con un classico contemporaneo scritto dall’austriaco
Thomas Bernhard (1931 - 1989) e diretto da un altrettanto grande
regista qual è Marco Sciaccaluga. Il Minetti del titolo è Bernhard Minetti, attore
nato in Germania da genitori italiani divenuto uno dei massimi attori del teatro
tedesco del secolo scorso.
di William Shakespeare - Traduzione di Agostino Lombardo
con: FRANCO BRANCIAROLI, VALENTINA VIOLO, TOMMASO CARDARELLI, ENZO CURCURÙ,
STEFANO MORETTI, FULVIO PEPE, LIVIO REMUZZI, GIOVANNI BATTISTA STORTI
regia: Franco Branciaroli
produzione: CTB Centro Teatrale Bresciano - Teatro de Gli Incamminati
N
ell’occasione del 400° anniversario della morte di William Shakespeare,
Franco Branciaroli si confronta di nuovo con Macbeth dopo ventidue
anni, nel corso dei quali è stato anche protagonista di Otello, La
bisbetica domata e Riccardo III.
Primo attore di testi eterni, che ha onorato sempre la funzione rivelatoria del
Teatro, non poteva dunque non ritornare alla grande tragedia scozzese.
Minetti è una commedia costruita
intorno
quale
Il Macbeth inizia da un mondo esterno
ruolo ha l’arte, e in particolare
all’interrogativo:
in guerra, dove caratteristiche come
il teatro, nella società odierna?
efferatezza e sete di sangue, al pari del
Come può il palcoscenico essere
coraggio, sono ritenute virtù, in quanto
ancora oggi riflesso del mondo?
preservano il mondo interno della corte,
Alla ricerca di una risposta, l’autore
una società patriarcale civilizzata regolata
intreccia il comico e il tragico, la
da leggi divine. La violenza che si applica
realtà con la sua trasfigurazione
all’esterno non vale per l’interno, altrimenti
poetica; descrive, con rabbia e con passione, un mondo grottesco, assediato
tutto salta e se tra il dentro e il fuori non
da una metaforica tempesta di neve. Nella notte di San Silvestro (maschere,
c’è più differenza, tutto diventa guerra.
luci, petardi, musica, ecc.), il vecchio Minetti indugia nella hall di un albergo
Macbeth a un certo punto sceglie di portare
di Ostenda. Attende un direttore di teatro che vuole riportarlo sulla scena nel
la violenza all’interno e a questo si somma il fatto che anche la Lady, la sua parte
ruolo di Re Lear. Nell’attesa parla di sé e della propria arte. Evoca frammenti
femminile, si snatura e prende caratteristiche maschili: allora il caos è totale.
della sua vita (reale o immaginaria?). Non si tratta sicuramente di una biografia.
Macbeth viene infatti “sedotto” all’ambizione dalle streghe, che storicamente
Anzi, il Minetti uomo e il Minetti personaggio hanno un destino radicalmente
rappresentano la minaccia al mondo patriarcale, e indotto all’assassinio da sua
diverso. Il destino ha fatto del primo un meraviglioso attore che per tutta la
moglie, che viola il suo ruolo sociale di donna agendo come agirebbe un uomo.
vita ha ottenuto successo e tutti i maggiori riconoscimenti possibili; mentre ha
Al caos generato da donne che sono uomini (ovvero da una natura femminile
fatto dell’altro un perdente che vive l’inesorabile caduta nell’abisso della follia e
perversa) solo un “non nato di donna” potrà porre fine. Ma il dramma è ancora
della solitudine, precipitando nell’epilogo del suicidio sotto la neve e lasciando
più complesso e tremendo: Macbeth, uccidendo il re, simbolo del padre e del
di sé solo l’immagine mitica della maschera di Re Lear, indossata, infine e per
divino, uccide la sua stessa umanità ed entra in una dimensione di solitudine
l’ultima volta, prima di morire.
dove perde tutto, amore, ragione, sonno, scopo di vivere. In più, la sua vittoria è
sterile perché non ha eredi, e questa sua rinuncia alla sua umanità servirà solo a
Un grande attore italiano interpreterà il crepuscolo di un mostro sacro del
passare il trono al figlio di un altro. Il Macbeth è la tragedia del male dell’uomo,
teatro tedesco nel segno di un linguaggio inquietante ed incalzante, che non da
della violazione delle leggi morali e naturali. Intorno all’inquietante parabola di
tregua, del più grande drammaturgo austriaco del ‘900. Sarà un incontro con il
seduzione dell’anima al male pulsa l’enigmatico cuore di questa tragedia.
Grande Teatro Mitteleuropeo difficile da dimenticare.
Nota di regia
Martedì 7, Mercoledì 8, Giovedì 9 Marzo 2017, ore 20.45
SPIRITO ALLEGRO (BLITHE SPIRIT)
di Noel Coward
con: LEO GULLOTTA, BETTI PEDRAZZI, RITA ABELA, FEDERICA BERN,
CHIARA CAVALIERI, VALENTINA GRISTINA, SERGIO MASCHERPA
regia: Fabio Grossi
produzione: Diana Or.i.s.
L’
Martedì 21, Mercoledì 22, Giovedì 23 Marzo 2017, ore 20.45
ARLECCHINO
IL SERVITORE DI DUE PADRONI
di Carlo Goldoni - adattamento drammaturgico di Giorgio Sangati
tratto da “Il Servitore di due padroni” di Carlo Goldoni
con: MARCO ZOPPELLO, PIERDOMENICO SIMONE, SARA ALLEVI,
ANNA DE FRANCESCHI, ELEONORA FUSER, MARTA MENEGHETTI,
MICHELE MORI, STEFANO ROTA, LAURA SERENA
regia: Giorgio Sangati - produzione: Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale
unica volta che abbiamo applaudito Leo Gullotta era nei panni seri del
sig. Paolino, protagonista di uno spettacolo di Pirandello. Ora invece
lo incontriamo, molto british, in una bizzarra e divertente commedia
inglese degli anni ’40 che prende in giro il mondo dell’occulto, realizzata con
largo uso di effetti speciali e video-mapping.
A
rlecchino, la maschera simbolo del teatro italiano e Il servitore di due
padroni, il testo di Carlo Goldoni più rappresentato al mondo, tornano
in una nuova, inedita versione. Una strana soffitta ingombra di vecchi
bauli e una vivace compagnia di attori.
All’arrivo del pubblico i comici aprono i bauli, riemergono abiti usati mille volte,
La vicenda si svolge negli ambienti dell’Upper Class londinese della prima
attrezzeria ammaccata e strumenti musicali impolverati, quanto basta per far
metà del novecento, quando per prendere un caffè si indossava lo smoking.
rivivere questo capolavoro. La perfetta macchina teatrale goldoniana si rimette
Il protagonista è lo spirito della prima moglie del padrone di casa, lo scrittore
in moto, la polvere vola via a suon di canti e musica, i personaggi e le maschere
di successo Charles, evocato
riprendono vita e trascinano
da una medium pasticciona
il pubblico in una girandola di
durante una seduta spiritica,
colori, emozioni e divertimento.
che entra subito in conflitto con
Travestimenti e riconoscimenti,
la seconda moglie, in carne e
servitori e padroni, padri e
ossa, di Charles, e che non se
figli, morti e risorti, duelli e
ne andrà più finché un giorno…
passioni, gioie e pianti: nello
spettacolo tutto è doppio,
come Arlecchino che, a sua
La commedia, messa in scena la prima volta nel 1941 in piena seconda guerra
volta, si sdoppia (anzi si triplica) nell’impresa impossibile di servire due padroni
mondiale, fu duramente criticata per come rappresentava con poco rispetto un
e forse anche sé stesso.
argomento serio come la morte. Il pubblico si curò poco di queste critiche e ne
Goldoni scrive “Il servitore di due padroni” lontano dalla sua Venezia e in ogni
decretò il successo: la commedia rimase in scena per ben 1997 repliche nel
battuta della commedia si legge l’amore e la nostalgia per una città magica,
West End. Può bastare come certificato di qualità?
un luogo unico, fantastico, intriso di vita, in cui tutto è (ancora) possibile. Un
classico che non può invecchiare perché affonda le sue radici nella storia
stessa del teatro.
Giorgio Sangati
Regista
Fuori abbonamento
Domenica 12 Marzo 2017, ore 18.30
PARSONS DANCE
Italian Tour 2017
Artistic Director: David Parsons - Resident Light Designer: Howell Binkley
Coreografie originali dal grande repertorio della storica Compagnia americana
P
er
il
tradizionale
spettacolo musicale fuori abbonamento
abbiamo pensato a una delle più grandi star della danza
contemporanea internazionale, a David Parsons e alla sua
compagnia americana amata dal pubblico per la sua danza atletica e
vitale che trasmette gioia di vivere. La Parsons Dance si esibirà sulle
coreografiche di maggior successo di questa storica compagnia,
create dal genio del suo fondatore e dal light designer Howell Binkley.
Parsons
Dance
incarna
alla
perfezione la forza dirompente
di una danza
e
positività,
carica di energia
acrobatica
e
comunicativa al tempo stesso.
È
ormai
un
caposaldo
della
danza post - moderna made
in Usa, che può mixare senza paura tecniche e stili per ottenere effetti
magici e teatrali,
creativi e divertenti. Una danza elegante, ariosa
e virtuosistica che continua comunque a essere accessibile a tutti.
Sin dagli esordi, l’elevata preparazione atletica degli interpreti e la grande
capacità di David Parsons di dare anima alla tecnica sono state gli
elementi distintivi della compagnia. Come ha scritto il New York Times,
“I ballerini vengono scelti per il loro virtuosismo, energia e sex appeal,
attaccano il pubblico come un ciclone, una vera forza della natura”.
Parsons Dance incarna il senso più genuino di una danza che punta dritto
all’emozione e al desiderio nascosto di ogni spettatore di ballare, saltare e
gioire insieme ai ballerini. Difficile non lasciarsi trasportare dai ritmi vibranti
e dalle coreografie avvolgenti e colorate dei ballerini della Parsons Dance...
Foto di Lois Greenfield
COSTO ABBONAMENTI E BIGLIETTI
ABBONAMENTO per 10 spettacoli
Platea Poltronissime
Platea Poltrone I
Platea Poltrone II
1ª Galleria Centrale
1ª Galleria Laterale
2ª Galleria
2ª Galleria Ridotto
euro270,00
euro220,00
euro200,00
euro220,00
euro180,00
euro95,00
euro65,00
BIGLIETTI per tutti gli altri spettacoli
Platea Poltronissime Platea Poltrone I Platea Poltrone II 1ª Galleria Centrale
1ª Galleria Laterale
2ª Galleria 2ª Galleria Ridotto
Cambio Turno Abbonamento
euro30,00
euro26,00
euro23,00
euro26,00
euro20,00
euro12,00
euro10,00
euro2,00
BIGLIETTI “PARSONS DANCE Italian Tour 2017”
Platea e 1ª Galleria
2ª Galleria
euro18,00
euro13,00
Saldatrici e Caricabatterie
Riduzioni, dove previste, per Ragazzi fino a 30 anni
TUTTI GLI SPETTACOLI HANNO INIZIO ALLE ORE 20.45
PRENOTAZIONI, PREVENDITA E VENDITA
ABBONAMENTI
Prenotazione e prevendita:
Quando: fino al 15 novembre per il turno A, fino al 16 novembre
per il turno B, fino al 17 novembre per il turno C
Dove: presso il Servizio Promozione Eventi Culturali e Turistici
negli orari di apertura al pubblico
Vendita:
Quando: a partire dalle ore 19.45 della sera del primo spettacolo
in abbonamento
Dove: presso il botteghino del Teatro Comunale
BIGLIETTI
Prenotazione:
Quando: a partire dal Lunedì della settimana precedente lo spettacolo
Dove: presso il Servizio Promozione Eventi Culturali e Turistici negli orari di apertura al pubblico
Prevendita:
Quando: per lo spettacolo “IL BERRETTO A SONAGLI”: a partire da
giovedì 3 novembre
per tutti gli altri spettacoli: a partire da Lunedì 21 novembre
Dove: presso il Servizio Promozione Eventi Culturali e Turistici
negli orari di apertura al pubblico
Vendita:
Quando: a partire dalle ore 19.45 della sera dello spettacolo stesso
Dove: presso il botteghino del Teatro Comunale
I pagamenti possono essere effettuati: in contanti,
tramite il punto POS o bonifico bancario.
Prodotti per i professionisti,
fai da te, giardinaggio
Con il sostegno di
Servizio a pagamento
per maggiori dettagli consultare il sito:
www.vivatiket.it
foto copertina Luca Sassi
D E L L ’ I M B A L L A G G I O
Grafica Comune di Thiene Luciano Torresendi
Foto Luca Sassi
TECNOLOGIA