GALILEO GALILEI
SCENA I°
G. parla ad Andrea: per mille anni aveva dominato la fede, adesso domina il
dubbio(=motore della scienza).La terra ruota intorno al sole e quindi tutte le persone
compreso il papa e quindi la chiesa che ha sempre creduto di trovarsi al centro
dell’universo e aveva imposto la sua autorità. Dimostrazione che la terra ruota
intorno al sole. Arriva Ludovico Marsili, gli parla del telescopio e gli chiede delle
lezioni private di scienza perché nei salotti d’oggi è indispensabile. Galileo gli dice di
scegliersi una lingua morta o la teologia che sono più facili.
SCENA II°
G. mostra il telescopio al doge  strumento smerciabilissimo. Per lui non è una
macchinetta per far quattrini: da mille anni l’astronomia perché non ha posseduto il
telescopio.
SCENA III°
È notte G: e Sagredo stanno osservando la luna col telescopio e notano dei punti
luminosi che sono delle montagne(terra=luna). S. afferma che contraddice tutti gli
insegnamenti d’astronomia da duemila anni fa fino ad oggi, Giordano Bruno fu
ucciso perché diceva la stessa cosa. G:il cielo è abolito perché cielo=terra. Priuli
dice che il telescopio non avrà più valore perché ne stanno scaricando una nave
proveniente dall’Olanda valore per la filosofia è smisurato. Argomenti e prove
per dimostrare che i copernicani hanno ragione anche se hanno tutti contro, valore
degli argomenti. Scoperta di alcine macchioline scure (“stelle mediccee”) e
intenzione di andare alla corte dei medici.
SCENA IV°Granduca di Toscana: Cosimo de’ Medici. Andrea prima mostra il sistema Tolemaico
e successivamente quello Copernicano. Discutono e si picchiano. Arriva G., alcuni
dottori universitari e Federzoni. Disputa che le stelle medicee possano esistere e che i
pianeti ruotino in un punto centrale dell’universo che non sia la terra. Il filosofo fa
una citazione di Aristotele in latino, ma G. gli dice di parlare nella lingua di tutti i
giorni  perdita del suo profumo: ”l’universo forma una costruzione di si’ grande
ordine e bellezza che non si può turbare questa atmosfera”. Stelle dipinte sul
telescopio. F. afferma che le calotte di cristallo non esistono, ma il filosofo
controbatte che sta scritto sui libri. G. una cosa è credere ai fatti, prestate fede ai
vostri occhi, Aristotele non c’è l’aveva il telescopio. Matematico: leggo Aristotele
e credo ai miei occhi. Il filosofo si arrabbia perché G. ha infognato Aristotele. G.: la
verità è figlia del tempo e non dell’autorità. La nostra ignoranza è infinita
diminuiamola un po’.
SCENA V°
Peste a Firenze. G. rimane a Firenze perché non può lasciare a mezzo le annotazioni
perché ha dei nemici potenti da sconfiggere.
SCENA VI°
G: è al collegio romano. I presenti stanno ridendo e stanno prendendo in giro la teoria
copernicana. Un monaco afferma che i Copernicani abbassano la patria del genere
umano al livello di una stella errante, cacciano tutto su uno stesso piano e lo
spediscono in giro per il deserto dei cieli, per loro non esiste più né cielo né terra.
Un altro cardinale afferma che G. toglie l’uomo dal centro dell’universo per
relegarlo in un punto imprecisato ai margini. L’uomo è la gemma del creato, la
suprema e prediletta creatura di dio. Avete voluto degradare la terra, sputare nel
vostro piatto. Due astronomi confermano le teorie di G.
SCENA VII°
G. si trova nel palazzo Bellarmino a Roma. Invita due segretari ecclesiastici, che
stanno giocando a scacchi a non bordeggiare sempre ma a spingersi a largo. Alla festa
sono presenti tutte le maggiori famiglie italiane: Orsini, Estensi, … . Entrano il
cardinale Bellarmino e Barberini. G: fa il paragone della riva e della nave. B afferma
che le sue dottrine possono servire per le rotte marine. G. e B. iniziano un’amichevole
discussione; B: 1)abbiamo reso responsabile un Ente supremo; con quei fatti si
perseguono certe finalità, tutto ciò si spiega con l’attuazione di un disegno
immenso 2)Domineddio non ha studiato prima di scrivere la Bibbia?
3)L’interpretazione della Bibbia è compito riservato ai teologi della Sante
Chiesa 4)Il Sant'Uffizio ha decretato che la teoria di Copernico è folle, assurda
ed eretica. Ho l’incarico di ammonirvi ad abbandonare tali dottrine 5)Il
progresso di ogni ricerca scientifica è al sicuro. E ciò è in conformità della
Chiesa, secondo cui non ci è dato di conoscere la verità ma ci è consentito di
cercarla sotto forma di ipotesi matematiche. La scienza è figlia legittima e
dilettissima della Chiesa. Siate realista. Entra l’inquisitore e balla con virginia.
SCENA VII°
Palazzo dell’ambasciata fiorentina a Roma. G. sta parlando con frate Fulgenzio. F.
dice che è amareggiato per il decreto e annuncia che smetterà di studiare l’astronomia
(STRUMENTI DI TORTURA) per questi motivi: che senso avrebbe la vita dei miei
genitori se sapessero di vivere su un frammento di roccia che ruota ininterrottamente
e gira intorno ad un astro non molto importante. Han sempre vissuto credendo di
avere gli occhi di dio addosso, vivendo per recitare la propria parte. G. controbatte: la
verità riesce ad imporsi solo nella misura con cui noi la imponiamo; la vittoria
della ragione non può essere che la vittoria di coloro che ragionano. Tutto ciò che
scopro devo gridarlo ai muri, sarà la mia rovina.