C
TG
Comune di Figline e Incisa Valdarno
Assessorato alla Cultura
Teatro Comunale Garibaldi
45a Stagione di Prosa
2016-2017
PROGRAMMA
12 novembre 2016 – 9 aprile 2017
a teatro con la
Il vantaggio di essere SOCI.
Iniziative della Banca a favore dei SOCI anno 2016-2017
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contributo acquisto libri scolastici “Operazione Scuola” (sconto 15% nelle librerie convenzionate);
borse di studio “Scuolamica” per studenti delle scuole medie, superiori e università;
sconto del 20% sulla cancelleria scolastica fino a un massimo di 100 euro di spesa, nelle cartolerie
convenzionate;
premio Ceccherelli, riservato alle scuole primarie del territorio;
riduzione abbonamento Teatro Comunale Garibaldi di Figline Valdarno;
interventi a favore di giovani Soci per la prima casa e per le spese matrimoniali;
finanziamento a tasso zero del premio della polizza RC Auto;
finanziamento a tasso zero per tasse universitarie e spese per l’ottenimento della patente di guida;
finanziamenti a tasso agevolato per adozioni nazionali e internazionali;
sconti fino al 20% per i Soci che sottoscrivono polizze di prima protezione, RC Auto e sull’abitazione;
incontri periodici di educazione finanziaria riservati ai Soci;
rappresentazione teatrale di fine anno;
programma di gite sociali (*);
crociera (*).
(*) sconti e rateizzazione di pagamento franco interessi
Per informazioni il personale della Banca ti aspetta nelle filiali di:
REGGELLO: Via J. F. Kennedy, 1 – tel. 055.8667385, [email protected]
FIGLINE VALDARNO: Via della Vetreria, 3-5 – tel. 055.9155901, [email protected]
RIGNANO SULL’ARNO: Via G. Garibaldi, 12-14 – tel. 055 8347121, [email protected]
INCISA VALDARNO: Piazza della Costituzione, 98 – tel. 055 83334085, [email protected]
Inoltre:
UFFICIO SOCI: Via J. F. Kennedy, 1 – tel. 055.868058
BANCOMAT ‘AVANZATO’ FRAZ. DONNINI – Piazza Fiaschi, Donnini, Reggello;
BANCOMAT ‘AVANZATO’ FRAZ. TROGHI – Via Roma, Troghi, Rignano sull’Arno;
BANCOMAT ‘AVANZATO’ FRAZ. LECCIO – c/o outlet The Mall, Leccio, Reggello;
BANCOMAT FRAZ. MATASSINO – Via Lavagnini, Matassino, Figline e Incisa Valdarno;
È possibile inoltre mettersi in contatto in ogni momento con la tua filiale, accedendo al sito internet della Banca
www.bccvaldarnofiorentino.it, attraverso la SCHEDA CONTATTO
CALENDARIO
50° anniversario dell’alluvione a Firenze e in Toscana
Sabato 12 novembre ore 21 (Abbonamento Turno “B”)
Domenica 13 novembre ore 16,30 (Abbonamento Turno “D”)
Arca Azzurra Teatro
IL FILO DELL’ACQUA di Francesco Niccolini
Regia di: Roberto Aldorasi e Francesco Niccolini - con
Dimitri Frosali, Massimo Salvianti e Lucia Socci
Sabato 3 dicembre ore 21 (Abbonamento Turno “A”)
Domenica 4 dicembre ore 16,30 (Abbonamento Turno “C”)
I Due della Città del Sole
NATALE IN CASA CUPIELLO di Eduardo De Filippo
Regia di: Luigi De Filippo - con Luigi De Filippo
Sabato 14 gennaio ore 21 (Abbonamento Turno “B”)
Domenica 15 gennaio ore 16,30 (Abbonamento Turno “D”)
ErreTiTeatro30
PRIMA NAZIONALE
IL BORGHESE GENTILUOMO di Molière
Regia di: Armando Pugliese - con Emilio Solfrizzi
Sabato 11 febbraio ore 21 (Abbonamento Turno “A”)
Domenica 12 febbraio ore 16,30 (Abbonamento Turno “C”)
Viola Produzioni
MODIGLIANI di Angelo Longoni
Regia di: Angelo Longoni - con Marco Bocci, Romina
Mondello, Claudia Potenza, Giulia Carpaneto e Vera
Dragone
Sabato 18 febbraio ore 21 (Abbonamento Turno “B”)
Domenica 19 febbraio ore 16,30 (Abbonamento Turno “D”)
La Pirandelliana
UN’ORA DI TRANQUILLITÀ di Florian Zeller
Regia di: Massimo Ghini - con Massimo Ghini, Galatea
Ranzi, Claudio Bigagli, Massimo Ciavarro, Alessandro
Giuggioli, Gea Lionello e Luca Scapparone
Sabato 25 febbraio ore 21 (Abbonamento Turno “A”)
Domenica 26 febbraio ore 16,30 (Abbonamento Turno “C”)
Tieffe Teatro Produzione
LE OLIMPIADI DEL 1936 di Federico Buffa, Emilio Russo,
Paolo Frusca e Jvan Sica
Regia di: Emilio Russo e Caterina Spadaro - con Federico
Buffa, Alessandro Nidi (pianoforte),
Nadio Marenco (fisarmonica) e Cecilia Gragnani (voce)
Sabato 4 marzo ore 21 (Abbonamento Turno “B”)
Domenica 5 marzo ore 16,30 (Abbonamento Turno “D”)
Arca Azzurra Teatro
ENIGMA di Stefano Massini
Regia di: Silvano Piccardi - con Ottavia Piccolo e Silvano
Piccardi
Sabato 18 marzo ore 21 (Abbonamento Turno “A”)
Domenica 19 marzo ore 16,30 (Abbonamento Turno “C”)
Viola Produzioni
IL BAGNO di Astrid Villon
Regia di: Gabriel Olivares - con Stefania Sandrelli e
Amanda Sandrelli
Sabato 25 marzo ore 21 (Abbonamento Turno “B”)
Domenica 26 marzo ore 16,30 (Abbonamento Turno “D”)
Enfi Teatro
DUE di Luca Miniero e Astutillo Smeriglia
Regia di: Luca Miniero - con Raoul Bova e Chiara Francini
Sabato 8 aprile ore 21 (Abbonamento Turno “A”)
Domenica 9 aprile ore 16,30 (Abbonamento Turno “C”)
Viola Produzioni
I SUOCERI ALBANESI di Gianni Clementi
Regia di: Claudio Boccaccini - con Francesco Pannofino,
Emanuela Rossi, Andrea Lolli, Silvia Brogi,
Maurizio Pepe, Filippo Laganà e Elisabetta Clementi
50° anniversario dell’alluvione a Firenze e in Toscana
Sabato 12 novembre ore 21 (Abbonamento Turno “B”)
Domenica 13 novembre ore 16,30 (Abbonamento Turno “D”)
Arca Azzurra Teatro
Dimitri Frosali, Massimo Salvianti e Lucia Socci in:
IL FILO DELL’ACQUA di Francesco Niccolini
Regia di: Roberto Aldorasi e Francesco Niccolini
E la tragedia di una città abbandonata, che ogni cent’anni finisce sott’acqua, senza che mai - dal
Trecento a oggi - sia stato preso rimedio, né studiato un sistema d’allarme.
La storia di cinque metri d’acqua che sommersero ogni bellezza, che distrussero chiese e crocifissi, e centinaia di migliaia di libri.
La storia di una lorda riga nera, fatta di nafta e fango.
La storia di un popolo che seppe mettere da parte divisioni e polemiche e decise la resurrezione
civile e morale di una città che per quattro giorni restò in balia dell’acqua.
La storia di un mondo intero che - passati quei primi giorni - seppe offrirsi generosamente per
salvare la città e l’arte, libro dopo libro: angeli, nel fango.
Francesco Niccolini
La Compagnia dell’Arca Azzurra Teatro è stata presente nel ‘cartellone’ del Garibaldi nel 1990-91
con ‘La provincia di Jimmy’, nel 2000-2001 con ‘La Clizia’, nel 2011-2012 con ‘L‘Abissina.
Paesaggio con figure’, nel 2013-2014 con ‘Il Principe’ e la scorsa stagione con ‘La paura’ e ‘Il malato
immaginario’.
Cinquant’anni dopo siamo ancora qui, a piangere l’acqua assassina che invade le città e distrugge ogni bene e la speranza.
Genova, Carrara, Milano, Parma, Vicenza, Padova. Tutti sott’acqua.
Come Firenze, cinquant’anni fa, quando l’Arno fu protagonista di un’autentica guerra, che non
abbiamo più smesso di combattere. Raccontare oggi quella storia, storia d’acqua e resurrezione,
non è una banale cerimonia del ricordo, ma un rito collettivo e fondamentale, per chi – non dimenticando – vuole cercare i veri problemi e prevenire altra distruzione. Senza fatalismo. E senza
dare colpa all’acqua.
Il filo della storia.
Il filo della parola.
Il filo della memoria.
La cronaca di quei giorni: incalzante, ora dopo ora; di più: minuto dopo minuto.
Di come in ventiquattr’ore piovve l’acqua di 100 giorni, di come le dighe furono aperte, di come
la città non fu avvertita.
Minuto dopo minuto: l’ultima notte senza sapere, un risveglio da incubo, e ottanta ore di follia,
raccontate mischiando ricordi, testimonianze, lettere, la voce di Sergio Zavoli in RAI, i titoli di giornali che mai arrivarono in edicola, semplicemente perché le edicole, in strada, non c’erano più.
Giorni che sconvolsero l’Italia, da Venezia a Firenze.
Sabato 3 dicembre ore 21 (Abbonamento Turno “A”)
Domenica 4 dicembre ore 16,30 (Abbonamento Turno “C”)
I Due della Città del Sole
Sabato 14 gennaio ore 21 (Abbonamento Turno “B”)
Domenica 15 gennaio ore 16,30 (Abbonamento Turno “D”)
ErreTiTeatro30
PRIMA NAZIONALE
Luigi De Filippo in:
Emilio Solfrizzi in:
NATALE IN CASA CUPIELLO di Eduardo De Filippo
Regia di: Luigi De Filippo
IL BORGHESE GENTILUOMO di Molière
Regia di: Armando Pugliese
Il 21 dicembre 1931 va in scena per la prima
volta al Teatro Kursaal di Napoli questa bella
commedia di Eduardo, una delle più note e
più riuscite.
All’inizio è un atto unico, il secondo, poi
Eduardo con gli anni aggiungerà gli altri due,
il primo e il terzo, sentendo il bisogno di far
conoscere meglio i suoi personaggi. E l’opera
ora è davvero completa.
La Compagnia dei fratelli De Filippo si chiamerà del “teatro umoristico” perché attraverso l’umorismo racconta sulla scena la
commedia umana, divertendo, ma facendo anche riflettere. E questo vale anche per questa commedia.
“Natale in casa Cupiello” è la vicenda di un povero uomo considerato quasi un bambino soprattutto quando si avvicina il Natale e si riaccende la sua grande passione per il Presepe. In quella
occasione si svela anche l’eterno dissidio fra anziani e giovani, con la continua ripetuta domanda
di Luca Cupiello al figlio “Nennì, te piace ò Presebbio?” e la risposta ostinata e dispettosa del figlio
“non mi piace, non mi piace”: eterno contrasto in famiglia che si cela dietro un pranzo natalizio.
La trama de “Il borghese gentiluomo” è
lineare e semplice: un ricco borghese, il signor Jourdain, sogna di diventare nobile, tra
persone prive di autentiche qualità come
adulatori e scrocconi, che ovviamente lo
raggirano e assecondano la sua follia, pur
di ottenerne un guadagno. È circondato dal
maestro di musica, di ballo, di scherma, di
filosofia. La trama ovviamente si arricchisce
delle rivalità tra i diversi maestri che scroccano denaro al Jourdain e ciascuno di loro ritiene e predica che la propria arte, la propria
scienza, è il fondamento primo dell’esser un gentiluomo.
A questi si contrappone la moglie, donna estremamente pratica e razionale che cerca di farlo
rinsavire. Alla coppia dei Jourdain se ne aggiunge una secondaria: i rispettivi servitori dei due
coniugi. La servetta Nicoletta, simpatica e coraggiosa, e Coviello, innamorati tra di loro.
Ne nasce una farsa, chiassosa e colorata, tipica del teatro comico: la farsa del Gran Turco. Coviello,
vestito da turco e parlando un turco maccheronico, si presenta da Jourdain e gli fa credere che il
figlio del Gran Turco, di lignaggio reale, è qui per sposare Lucilla, la figlia di Jourdain. Ovviamente
Jourdain, lusingato dalle promesse di nobiltà, ci casca e ne nasce un fragoroso balletto-farsa.
Di fronte all’ennesimo rifiuto del ‘borghese’ di dare in sposa sua figlia al non nobile ragazzo che
ama, tutti d’accordo gli giocano la beffa finale, e anche la moglie che, pur criticandolo aspramente ha fino ad allora cercato di proteggerlo, gli si schiera contro lasciandolo definitivamente solo,
nella sua folle utopia.
Al termine della vicenda Jourdan continuerà a sognare quanto non potrà mai avere, come sognano tutti gli altri tipi comici del teatro di Molière.
Luigi De Filippo ritorna al Garibaldi dopo che nel 2008-2009 ha portato in scena “Quaranta, ma
non li dimostra...”, nel 2010-2011 “L’avaro”, nel 2011-2012 “A che servono questi quattrini?”, nel 20132014 “Cani e gatti” e nel 2014-2015 “Il berretto a sonagli”.
Emilio Solfrizzi ritorna al Garibaldi dopoché nel 2011-2012, con Lunetta Savino, ha portato in
scena “Due di noi” e nel 2014-2015 è stato protagonista di ‘Sarto per signora’.
Sabato 11 febbraio ore 21 (Abbonamento Turno “A”)
Domenica 12 febbraio ore 16,30 (Abbonamento Turno “C”)
Viola Produzioni
Sabato 18 febbraio ore 21 (Abbonamento Turno “B”)
Domenica 19 febbraio ore 16,30 (Abbonamento Turno “D”)
La Pirandelliana
Marco Bocci, Romina Mondello, Claudia Potenza, Giulia Carpaneto
e Vera Dragone in
Massimo Ghini, Galatea Ranzi, Claudio Bigagli, Massimo Ciavarro, Alessandro
Giuggioli, Gea Lionello e Luca Scapparone in:
MODIGLIANI di Angelo Longoni
Regia di: Angelo Longoni
UN’ORA DI TRANQUILLITÀ di Florian Zeller
Regia di: Massimo Ghini
Raccontare Amedeo Modigliani significa rendere omaggio a uno dei nostri
pittori più amati al mondo e a uno dei
periodi storici più dinamici, movimentati, e stimolanti della storia del ’900
europeo: la bohème nei quartieri parigini di Montmartre e Montparnasse.
Modigliani, il pittore del mondo femminile, ha amato e dipinto le donne
con la loro dolcezza, la loro impenetrabilità e sensualità. Ha vissuto una
delle storie d’amore più famose e commoventi che abbiano mai riguardato
un artista, quella con Jeanne Hebuterne, con il grande finale tragico e romantico di un amore
totalizzante.
Raccontare Modigliani significa anche riflettere sulla sofferenza che procura l’arte quando non è
riconosciuta e indagare nella mente di chi sacrifica la propria vita in nome della creatività.
Dopo lo straordinario successo avuto con
“Quando la moglie è in vacanza” che in due
stagioni di programmazione ha registrato il
tutto esaurito nei teatri che lo hanno ospitato, Massimo Ghini ha deciso di misurarsi
con la travolgente comicità di un testo mai
rappresentato in Italia, l’autore è Florian Zeller ed è uno dei più apprezzati drammaturghi francesi contemporanei.
“Un’ora di tranquillità” è una commedia
moderna, brillante e divertente grazie al
meccanismo del vaudeville giocato tra equivoci e battute esilaranti, è una macchina drammaturgicamente perfetta e geniale inventata da
questo scrittore. In Francia questa spettacolo è stato il successo della stagione teatrale, l’hanno
definita una spassosa, intelligente e geniale operazione da non perdere.
Il meccanismo della comicità presente nel testo consente di non dover ricorrere a imponenti
adattamenti, anzi è proprio nel meccanismo utilizzato nella scrittura che si poggia la forza di
questa commedia brillante, i personaggi hanno ciascuno un ruolo fondamentale nella vicenda, è
come se fossero loro stessi gli ingranaggi che mettono in moto la macchina della risata già dalle
prime battute del testo.
Si tratta di un’opera corale dove ogni attore deve legare la propria arte agli altri. Il personaggio
“centrale” di “Un’ora di tranquillità” è un uomo che cerca disperatamente un momento di solitudine e serenità. E’ riuscito a rintracciare e acquistare un vecchio disco in vinile da un rigattiere
ma mentre cerca di trovare il modo per dedicarsi a questo cimelio tutta una serie di eventi e
personaggi lo interrompono, a cominciare dalla moglie che gli deve parlare di cose importanti
del loro rapporto, al vicino di casa che lamenta disastri nella sua abitazione a causa dei lavori che
sta facendo nel bagno e che con questa scusa irrompe nell’abitazione del vicino proprio mentre
sta cercando di ascoltare il suo disco, ad un improbabile idraulico che invece di riparare i guasti
provoca ulteriori disastri e come se non bastasse, a questi si aggiungono altri amici, amanti e figli
che irrompono sulla scena ignari e inconsapevoli di rendere impossibile al povero protagonista
di godersi solo un’ora di tranquillità. Senza poterlo minimamente prevedere verranno alla luce,
vecchi amori, tradimenti, bugie….. il tutto tenuto sempre sotto perfetto controllo e che invece
Marco Bocci è per la prima volta ospite del Garibaldi, mentre Romina Mondello ha recitato in ‘Eva
contro Eva’ nella stagione 2012-2013.
irrompe con la genuinità dirompente del non programmato.
Il tempo di pace è praticamente un sogno irraggiungibile fino al momento in cui tutto si ferma
e il disco viene finalmente preso per essere ascoltato….
L’abilità di Florian Zeller non è solo l’arte di gestire gli incidenti in un vortice in cui le collisioni
sono inevitabili, con un gusto che amplifica il divertimento. Lo spettatore è invitato e sollecitato
a conoscere la verità ma continua ad avere ben presente l’impossibilità di riuscire a sistemare la
cose perché ci sono troppe varianti che interferiscono con quello che sembrava un banale progetto per trascorrere un po’ di tempo, anzi solo un’ora, di tranquillità.
Massimo Ghini è per la prima volta in cartellone’ al Garibaldi. Claudio Bigagli, invece, nella stagione 1988-89 ha recitato a fianco di Anna Proclemer e Gabriele Ferzetti in“Lungo viaggio verso
la notte”.
Sabato 25 febbraio ore 21 (Abbonamento Turno “A”)
Domenica 26 febbraio ore 16,30 (Abbonamento Turno “C”)
Tieffe Teatro Produzione
Federico Buffa, Alessandro Nidi (pianoforte), Nadio Marenco (fisarmonica) e
Cecilia Gragnani (voce) in:
LE OLIMPIADI DEL 1936 di Federico Buffa, Emilio Russo, Paolo Frusca e Jvan Sica
Regia di: Emilio Russo e Caterina Spadaro
Dopo lo straordinario successo televisivo
del programma “Federico Buffa racconta
Storie Mondiali”, trasmesso su Sky, il noto
cronista e commentatore sportivo è al suo
debutto teatrale. Lo spettacolo, partendo
dalla narrazione di una delle edizioni più
controverse dei Giochi Olimpici, quella del
1936, racconta una storia di sport e di guerra. Le storie dello sport, sono storie di uomini. Sono storie che scorrono assieme al Tempo dell’umanità, seguono i cambiamenti e
i passaggi delle epoche, a volte li superano.
È capitato a Berlino nel ‘36 quando Hitler e Goebbels volevano trasformare le loro Olimpiadi, o
quello che credevano che fossero le “loro” Olimpiadi, nell’apoteosi della razza ariana e del “nuovo
corso”. E invece quelle Olimpiadi costruirono i simboli più luminosi dell’uguaglianza. Il primo
giorno di gara due atleti neri sul podio del salto in alto, Cornelius Jonshon e Dave Albritton. Al
secondo giorno qualcuno consigliò il fuhrer sul fatto che non era più il caso di salutare personalmente gli atleti vincitori di medaglie. Jesse Owens di medaglie ne vinse addirittura 4, due
record mondiali e un record olimpico, il tutto documentato, in diretta, con le immagini di Leni
Riefensthal. La sua libertà creativa ha consentito di regalare all’umanità la straordinaria smorfia
di disappunto di Hitler al terzo oro di Owens. Mentre in quella stessa estate del ‘36 il mondo
assisteva in colpevole silenzio alla tragedia della guerra civile spagnola, e la pace scricchiolava
sull’asse Roma Berlino Tokyo, le Olimpiadi illuminavano il cielo con un’altra storia, forse la più
incredibile. Due atleti giapponesi arrivarono primo e terzo alla maratona di Berlino. Alla premiazione, mentre ascoltavano l’inno, la loro testa era china. Non erano giapponesi, erano Coreani. Il
vincitore Sohn Kee-Chung, 52 anni dopo, portava dentro lo stadio di Seul la fiamma olimpica del
1988 indossando come una seconda pelle la maglia della sua nazione, la Corea. Le storie dello
sport sono storie di uomini, scorrono assieme al tempo, ma a volte lo fermano, quasi a chiedere
a tutti una riflessione, una sospensione.
Le Olimpiadi del 1936: una storia fatta di tante storie e dentro altre storie. Noi le raccontiamo
all’interno di un luogo senza tempo, un luogo dimenticato, sospeso tra il sogno e la realtà. Le
raccontiamo con le parole di chi c’era in quei giorni esaltanti e tremendi, le raccontiamo con lo
stile narrativo incalzante di Federico Buffa, le raccontiamo con la musica e le canzoni evocative
di un’epoca in bilico tra il sogno e la tragedia, le raccontiamo con le immagini “rivoluzionarie” di
Leni Riefensthal. “Le Olimpiadi del 1936” è uno spettacolo che miscela differenti linguaggi teatrali
per una narrazione civile emozionale che non trascura gli accenti tragicomici.
In scena oltre Federico Buffa, che interpreta la parte di Wolfgang Fürstner, comandante del villaggio olimpico, i musicisti Alessandro Nidi, Nadio Marenco e la giovane cantante Cecilia Gragnani,
personaggi evocati dal protagonista nel desiderio di poter rivivere quei giorni e quei luoghi della
lontana estate del 1936. I giorni delle Olimpiadi di Berlino. “Un buco nella storia, ma noi non ce ne
accorgevamo affatto” (Wolfgang Fürstner, Le Olimpiadi del 1936).
Federico Buffa è al debutto sul palcoscenico del teatro figlinese.
Sabato 4 marzo ore 21 (Abbonamento Turno “B”)
Domenica 5 marzo ore 16,30 (Abbonamento Turno “D”)
Arca Azzurra Teatro
Ottavia Piccolo e Silvano Piccardi in:
ENIGMA di Stefano Massini
Regia di: Silvano Piccardi
La chiave di lettura di “Enigma”, di Stefano
Massini, sta nel sottotitolo: “niente significa
mai una cosa sola”. Una certezza il testo ce la
fornisce: ci troviamo a Berlino circa vent’anni
dopo quel fatidico 9 novembre 1989, in cui
il Governo della Repubblica Democratica Tedesca (Germania Est), decretò la soppressione del divieto, per i suoi cittadini, di passare
liberamente dall’altra parte del “muro” che
fino ad allora aveva diviso in due la città, il
paese e il mondo intero. Ed ecco che, caduto
il muro, vite, esperienze, certezze, lutti e speranze, si frantumano, si incontrano, si mischiano... È a
un segmento di tutto ciò che siamo chiamati ad assistere.
Ottavia Piccolo ritorna nel ‘cartellone’ del Garibaldi dopo trent’anni. Nella stagione 1987-1988, a
fianco di Corrado Pani, aveva portato in scena ‘L’avventuriero e la cantante’.
Sabato 18 marzo ore 21 (Abbonamento Turno “A”)
Domenica 19 marzo ore 16,30 (Abbonamento Turno “C”)
Arca Azzurra Teatro
Sabato 25 marzo ore 21 (Abbonamento Turno “B”)
Domenica 26 marzo ore 16,30 (Abbonamento Turno “D”)
Enfi Teatro
Stefania Sandrelli e Amanda Sandrelli in:
IL BAGNO di Astrid Veillon
Regia di: Gabriel Olivares
Raoul Bova e Chiara Francini in:
DUE di Luca Miniero e Astutillo Smeriglia
Regia di: Luca Miniero
Una festa a sorpresa, un compleanno, un bagno. Lu compie 40 anni e le sue tre migliori amiche Titti, Maria Sole e Angela hanno
deciso di organizzare una festa a sorpresa a
casa del suo fidanzato. Ma a sorpresa arriva
anche Carmen, la madre di Lu. In una notte
di follia, ubriachezza, incomprensioni e scoperte “in bagno”, le quattro amiche si trovano ad affrontare la verità sulla loro amicizia.
Il bagno è un gioco di seduzione, una metafora di vita, un nascondiglio, un lavoro
di introspezione e soprattutto un trattato
sull’uomo. Il bagno è lo spazio dove ci si può
sfogare da soli o insieme, dove ci si può isolare per pochi minuti, dove si può urlare in
silenzio o piangere con lacrime sincere. E’ di
solito uno spazio personale e liberatorio.
Un montaggio esilarante di bizzarro vaudeville che si forma attorno a uno spazio unico
utilizzato ingegnosamente che sfrutta gli
alti e i bassi emotivi delle protagoniste. Una
scenografia minimalista la cui intelligente
messa in scena diventa una metafora visiva che aggiunge enfasi a drammi condivisi.
Uno spettacolo divertente e sincero, diretto con intelligenza da uno dei giovani registi più interessanti e prolifici della scena spagnola: Gabriel Olivares che promette tante risate, con un cast
di donne eccezionali..
La scena è una stanza vuota. L’occasione è l’inizio della convivenza che per tutti gli esseri
umani, sani di mente, è un momento molto delicato. Che siano sposati o meno, etero
oppure omo. Marco è alle prese con il montaggio di un letto matrimoniale, Paola lo interroga sul loro futuro di coppia. Sapere oggi
come sarà Marco fra 20 anni, questa è la sua
pretesa. O forse la sua illusione. La diversa
visione della vita insieme emerge prepotentemente nelle differenze fra maschile e femminile. Entrambi i due giovani evocheranno
facce e personaggi del loro futuro e del loro
passato: genitori, amanti, figli, amici che
come in tutte le coppie turberanno la loro
serenità. Presenze interpretate dagli stessi
due protagonisti che accompagneranno fisicamente in scena dei cartonati con le varie
persone evocate dal loro dialogo. Alla fine il
palco sarà popolato da tutte queste sagome
e dai due attori: l’immagine stilizzata di una
vita di coppia reale, faticosa e a volte insensata. Perché non sempre ci accorgiamo che in due siamo molti di più. E montare un letto con
tutte queste persone intorno, anzi paure, non sarà mica una passeggiata.
Stefania e Amanda Sandrelli sono alla prima presenza nella stagione del Garibaldi.
Luca Miniero
Sabato 8 aprile ore 21 (Abbonamento Turno “A”)
Domenica 9 aprile ore 16,30 (Abbonamento Turno “C”)
Viola Produzioni
Francesco Pannofino, Emanuela Rossi, Andrea Lolli, Silvia Brogi, Maurizio Pepe,
Filippo Laganà e Elisabetta Clementi in:
Rassegna di teatro giovanile ALCHIMIE 2016
Menzione speciale della Giuria
Venerdì 10 marzo ore 21 (Fuori abbonamento)
Compagnia Cantiere Artaud
Sara Bonci, Chiara Cappelli, Ciro Gallorano e Filippo Mugnai in:
I SUOCERI ALBANESI di Gianni Clementi
Regia di: Claudio Boccaccini
IL SIGNOR PIRANDELLO È DESIDERATO AL TELEFONO
da “I dialoghi mancati” di Antonio Tabucchi
Regia di: Ciro Gallorano
Una famiglia borghese: un padre, una madre e una figlia. Lui,
Lucio, 55enne, consigliere comunale progressista, lei, Ginevra,
50enne, Chef in carriera, con un passato fatto di lotte politiche e rivolte generazionali, conducono un’esistenza improntata al politically correct, cercando quotidianamente di trasmettere alla figlia Camilla, 16enne, questo loro stile di vita,
pregno di valori importanti, di parole mai banali: l’importanza
della politica, della solidarietà, della fratellanza. Ma come in
tutte le famiglie anche le incombenze pratiche occupano uno
spazio importante nella vita di Lucio e Ginevra e la rottura di
una tubazione del bagno di servizio, che rischia di allagare
l’appartamento sottostante, occupato da un eccentrico Tenente Colonnello, obbliga i coniugi a chiamare una ditta per il
restauro completo del servizio igienico. La ditta è formata da
due ragazzi: Igi, 35 anni e Lushan di 18. Sono albanesi, con una storia alle spalle di quelle che si
leggono tutti i giorni sui quotidiani. Viaggi su barconi fatiscenti, periodi di clandestinità, infine
l’agognato permesso di soggiorno e adesso una Ditta, con tanto di partita Iva e lavoro di quantità.Un esempio da seguire per Camilla e i giovani come lei, abituati al contrario a situazioni agiate
e iperprotettive. È questo che Lucio e Ginevra pensano, guardando a quella luce che illumina gli
sguardi dei due ragazzi. Ma un giorno Lucio dimentica un importante documento, torna a casa
ad un orario imprevisto e le certezze sue e di Ginevra crollano come un castello di carte. E chi
predica bene..
Il signor Pirandello è desiderato al telefono è il primo dei due atti contenuti in
I dialoghi mancati di Antonio Tabucchi
e narra la vicenda di un attore anonimo
che, all’interno di un manicomio, interpreta il ruolo di Fernando Pessoa e sogna
di confidare le proprie angosce a Luigi Pirandello. Da contraltare ci sono tre internati, attori che “nella moltitudine di vite
che hanno vissuto si sono persi e non
hanno più ritrovato la propria identità”.
Ne viene fuori un testo feroce, a tratti
grottesco, che evoca tutta la solitudine
degli attori. Un attore solo diventa così simbolo dell’intera categoria, quella che non appartiene
allo star system e alle grandi produzioni, ma è costretta a esibirsi in teatrini di terzo ordine. Pirandello, noto per aver raccontato di personaggi schiavi della propria situazione, diventa l’oggetto
del desiderio dell’attore che, attraverso questo dialogo irreale, tenta di reintegrare se stesso, non
simulare più i propri gesti e le proprie passioni, ma viverle come uomo. L’idea di realizzare questo
spettacolo è nata dagli avvenimenti sconcertanti dell’ultimo anno. Nel giro di pochi giorni Pino
Misiti e Monica Samassa si sono tolti la vita. A queste due tragedie si aggiungono il suicidio
dell’attore Manrico Gammarota e la morte del giovane Raphael Schumacher, rimasto strangolato durante una rappresentazione. Il nostro obiettivo è di portare in scena il disagio esistenziale
di un attore che, intrappolato nel suo personaggio, è incapace di vivere la propria esistenza. La
regia tiene conto dalla componente poetica del testo senza sottovalutare la comicità intrinseca
nell’opera. Gli internati non hanno il convenzionale aspetto da malato di mente con tanto di camicia di forza e tic nervosi, ma sono vestiti e truccati in maniera espressionista così da sembrare
una bizzarra compagnia di commedianti.
Ciro Gallorano
Francesco Pannofino è per la prima volta ospite del Garibaldi.
ABBONAMENTI
Abbonamento per 5 spettacoli per ogni turno di abbonamento:
•
Poltrona numerata platea  100,00
•
Poltrona numerata platea ridotto  92,00*
•Posto palco numerato 1°, 2° e 3° ordine centrale  92,00
•Posto palco numerato 1°, 2° e 3° ordine centrale ridotto  76,00*
•Posto palco numerato 4° ordine  40,00 (riservato agli studenti degli Istituti secondari di 2° grado)
*Per i giovani che non hanno compiuto il 25° anno di età e per tutti coloro che hanno oltrepassato il 65° anno di età, per i
soci Coop e per quelli del Credito Cooperativo Valdarno Fiorentino Banca di Cascia, per coloro che desiderano abbonarsi a
tutti gli spettacoli in calendario.
Conferma degli abbonamenti
Gli abbonati alla Stagione di Prosa 2015-2016 avranno la facoltà di confermare il loro turno di abbonamento. La conferma
potrà essere effettuata presso la biglietteria del Teatro (P.zza Serristori - Tel. 055 952433) nel seguente periodo: da Lunedì
10 a Sabato 22 Ottobre dalle ore 9,30 alle ore 12,30 e dalle ore 16 alle ore 19.
AVVISI PER GLI SPETTATORI
Riprese audio e video
In Teatro è vietato effettuare riprese audio e video.
Si prega pertanto di non introdurre in sala macchine fotografiche, telecamere, registratori.
Telefoni
Gli spettatori sono pregati di spegnere i telefoni cellulari.
Nei locali del Teatro è vietato fumare.
Puntualità
Gli spettatori sono pregati di rispettare l’orario di inizio.
A spettacolo iniziato non sarà possibile l’ingresso in platea fino al primo intervallo. I ritardatari saranno sistemati nei posti
eventualmente disponibili nei diversi ordini dei palchi.
Sottoscrizione nuovi abbonamenti
Le nuove sottoscrizioni si effettueranno presso la biglietteria del Teatro (P.zza Serristori - Tel. 055 952433) nel seguente
periodo: da Lunedì 24 Ottobre a Sabato 5 Novembre dalle ore 9,30 alle ore 12,30 e dalle ore 16 alle ore 19.
Gli abbonati sono tenuti a rispettare date e orari del proprio turno di abbonamento secondo il calendario della stagione.
BIGLIETTI
Non ci sono limitazioni sul numero d’acquisto dei biglietti. La prevendita dei biglietti verrà effettuata presso la biglietteria
del Teatro (P.zza Serristori - Tel. 055 952433) tre giorni prima della data dello spettacolo dalle ore 9,30 alle ore 12,30 e dalle
ore 16 alle ore 19. I residenti nei Comuni del Valdarno, escluso Figline e Incisa Valdarno, come pure gli Istituti Scolastici,
potranno prenotare i biglietti rivolgendosi all’Ufficio Cultura del Comune di Figline e Incisa Valdarno (P.zza IV Novembre,
3 - Tel. 055 9125247 / 265) entro il giorno prima della data d’inizio della prevendita. Per ulteriori informazioni rivolgersi
all’Ufficio Cultura del Comune di Figline e Incisa Valdarno (P.zza IV Novembre, 3 - Tel. 055 9125247 / 265).
Gli abbonamenti non sono nominativi e possono essere utilizzati da altre persone.
PREZZI
Per ogni spettacolo:
• Poltrona numerata platea  25,00 - ridotto  23,00
• Posto palco numerato 1°, 2° e 3° ordine centrale  23,00 - ridotto  21,00
• Posto palco numerato 1°, 2° e 3° ordine laterale  21,00 - ridotto  19,00
• Posto palco numerato 4° ordine  19,00
• Posto unico numerato  5,00 per lo spettacolo fuori abbonamento “Il signor Pirandello è desiderato al telefono”
RIDUZIONI
Biglietti: hanno diritto alla riduzione i giovani che non hanno compiuto il 25° anno di età e tutti coloro che hanno oltrepassato
il 65° anno di età, gli abbonati alla Stagione Concertistica 2016-2017, i soci Coop e quelli del Credito Cooperativo Valdarno
Fiorentino Banca di Cascia. Gli aventi diritto dovranno comprovare l’appartenenza alle categorie suddette con un documento
d’identità o con le tessere di abbonamento o di associazione.
Sito web: www.comunefiv.it
E-mail: [email protected]
Si precisa che durante la stagione non sarà in alcun caso possibile cambiare turno.
Gli abbonamenti a tariffa ridotta possono essere utilizzati solo da persone aventi diritto alla medesima agevolazione.
Attenzione
Motivi tecnici o cause di forza maggiore potrebbero determinare variazioni di data o di orario nella rappresentazione
degli spettacoli. Eventuali variazioni saranno tempestivamente comunicate mediante la lettura e l’affissione di avvisi
in Teatro, comunicati su Internet, su stampa e radio locali. In caso di annullamento dello spettacolo il relativo biglietto
verrà rimborsato. Qualora non fosse possibile il recupero o la sostituzione dello spettacolo annullato, verranno rimborsate
anche le rispettive quote agli abbonati.
La Direzione ringrazia gli abbonati che, impossibilitati ad assistere alla rappresentazione, comunicheranno al teatro
la disponibilità del proprio posto.
Lo spettatore deve essere sempre munito di biglietto o abbonamento da esibire al personale di sala addetto al controllo.
Per motivi fiscali non è possibile alcun rimborso o indennizzo per abbonamenti o biglietti non utilizzati, non è ugualmente
possibile la sostituzione dei medesimi in caso di smarrimento.
La Direzione si riserva la facoltà di rimuovere poltrone o usufruire di palchi, anche se assegnati agli abbonati, qualora
lo richiedano particolari esigenze tecniche ed artistiche. In tali casi l’abbonato avrà diritto a scegliere un altro posto
disponibile per la medesima serata o per un’altra replica.