18 A PRILE Cultura 2005 Vita quotidiana a Berchidda Ricerca socio-religiosa tra Settecento e Ottocento: sulla Chiesa sarda una cronaca logudorese inedita in un saggio di Cabizzosu Presentata nella sala convegni del Centro sociale comunale lopera del prof. Giuseppe Meloni - Gli interventi di Salvatore Mannuzzu, Mauro Maxia e del parroco don Pala di Gerolamo Squintu P ubblico delle grandi occasioni nella sala convegni del Centro sociale comunale in occasione della presentazione del libro Vita quotidiana a Berchidda tra Settecento e Ottocento - Trascrizione e commento di una cronaca logudorese inedita. Il volume che è lennesima fatica del prof. Giuseppe Meloni, docente di storia medievale, nonché preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dellUniversità di Sassari, è edito da Carlo Delfino ed è già in vendita al costo di 38 euro. Ne hanno illustrato il contenuto e hanno tracciato liter della sua nascita lonorevole Salvatore Mannuzzu, il linguista prof. Mauro Maxia, il parroco di Berchidda don Pala, il vescovo di Ozieri mons. Sebastiano Sanguinetti ed il sindaco di Berchidda prof. Angelo Crata. Nelle sue precedenti opere lautore ha rivolto in particolare lattenzione su studi della politica e delleconomia degli stati mediterranei nel basso medievo (Genova e la Corona dAragona). Ha curato ledizione di diverse cronache catalane medievali nel XIV secolo (Ramon Muntaner e Pietro IV dAragona) e di documenti prodotti in Sardegna, come i condaghes di Barisone II o di San Gavino di Porto Torres. Attualmente è impegnato in uno studio dei problemi dellinsediamento umano nella Sardegna medievale, visti attraverso la ricerca di fonti narrative e documentarie originali. In particolare si interessa dei villaggi e delle fortificazioni nel Loguro orientale. Ha realizzato il libro in questione ricavandolo dalla lettura attenta e minuziosa di un antico documento, una vera e ben articolata cronaca di vita della comunità berchiddese e di altri centri del circondano. Viene offerta nel testo una colorita chiave di lettura sul mondo agropastorale del paese, uno dei più attivi agglomerati rurali della nostra isola nella sua parte settentrionale, nei secoli XVIII e XIX. Il prezioso manoscritto analizza- to dal Meloni si compone di ben 166 pagine di grande formato. È interamente redatto in lingua logudorese della metà dell800. Aveva già costituito uno dei riferimenti per le ricerche dello scrittore Pietro Casu, fra laltro autore del fondamentale vocabolario della lingua sarda. Sono riportati tantissimi episodi di storia quotidiana o di più vasto interesse culturale e cronachistico, notizie di ogni genere sulla vita e gli abitanti di Berchidda e di altri centri del Logudoro-Monte Acuto; ricordi di fatti criminosi, di credenze e supertizioni, di catastrofi naturali, incendi, siccità, annadas malas e bonas), componimenti poetici con autori e testi, la biografia e informazioni varie su Francesco Alvaro Mannu, grande poeta improvvisatore vissuto tra il XVII e XVIII secolo. Freschi di stampa Curarsi con le piante LE PIANTE NELLE TERAPIE TRADIZIONALI DELLA SARDEGNA A qualche anno dalla prima uscita viene pubblicata una nuova edizione riveduta e corretta del fortunato volume Le piante nelle terapie tradizionali della Sardegna, che fin dalla sua prima pubblicazione ha avuto largo consenso e si è rapidamente esaurito. Costituito in gran parte da schede e indici per una più agevole consultazione, questo volume nasce dalla volontà di riscoprire e documentare quellinsieme di sapienti credenze e di usi rituali legati alla medicina popolare ed in particolare alle proprietà terapeutiche delle piante. Vengono indicati di ciascuna le caratteristiche e i tipi di disturbo curati, le denominazioni dialettali e il luogo in cui è stato raccolto il campione, associando sempre alla descrizione botanica unimmagine o un disegno che ne renda più immediata l'identificazione. Lopera, pubblicata da Edizioni della Torre, costituisce il primo volume di una nuova collana intitolata Siendas (Studi Interdisciplinari Ecologia Natura Demologia Antropologia Sarda) de- dicata a ricerche sulle tradizioni e sullambiente naturale della Sardegna. Gli Autori: Aldo Domenico Atzei, francescano dellOrdine dei Frati Minori, ha insegnato, come associato presso la Facoltà di Farmacia dellUniversità di Sassari, dapprima Flora ed erboristeria della Sardegna e successivamente Biologia vegetale, in seguito ha tenuto la cattedra di Flora medicinale regionale presso la sede gemmata di Tempio Pausania. Teresa Usala insegna Scienze e matematica nelle scuole medie, Fulvia Putzolu è ricercatrice in discipline demo-etno-antropoìogiche presso la Facoltà di Medicina dellUniversità di Cagliari ed insegna Antropologia culturale nei corsi paramedici. Luisa Orrù insegnava Antropologia culturale presso la Facoltà di Lettere dellUniversità di Cagliari, Gerolama Rozzo, biologa, era ricercatrice presso la Facoltà di medicina della stessa Università. A.D. Atzei, L. Orrù, F. Putzolu, G. Rozzo, T. Usala Le piante nelle terapie tradizionali della Sardegna Edizioni della Torre e 26,00 STRALCI DI VITA MIGRATORIA Beniamino Manca è un diacono, di origine sarda, che per motivi canonici è costretto a recarsi e soggiornare in Germania. Manca ha anche la passione per la scrittura e quindi è stato naturale per lui scrivere un dettagliato resoconto sul lavoro svolto per tutta una vita a favore degli Italiani emigrati in Germania e, in particolare, nella zona Dreiech, vicino a Francoforte sul Meno, dove arrivò nel 1975, per operare nella Missione di Gross Gerau. Questo libro come ha scritto nella prefazione padre Tobia Bassanelli, missionario e giornalista raccoglie una preziosa testimonianza di 20 anni di lavoro nella Missione di Dreiech. Beniamino Manca ha fatto una puntuale descrizione del territorio sotto laspetto civile, religioso ma ha anche dedicato ampio spazio alla Comunità italiana e al suo contributo per la crescita di questa regione. Per riuscire a pubblicare il libro, che è arricchito da oltre 100 foto, Beniamino Manca ha dovuto affrontare e superare ostacoli enormi. Beniamino Manca Stralci di Vita Migratoria Heinrichstrasse 43 63225 LANGEN (Hessen) R icerche socio-religiose sulla Chiesa Sarda tra 800 e 900 (ASDCA, Cagliari 2004, pag. 514, euro 25,00) è lultima pubblicazione di mons. Tonino Cabizzosu, ferace scrittore e storico, che con scorrevoli saggi offre coerenti contributi scientifici per capire e apprezzare la preziosa complessità della storia sarda attraverso vicende e persone impegnate nellevangelizzazione. Lopera, ben congegnata in tre parti, riguarda dodici significativi studi sulla Chiesa in Sardegna; otto saggi sulla dimensione carismatica nella vita quotidiana e tredici scritti su rappresentative figure di vescovi, sacerdoti e religiose che hanno impegnato e caratterizzato la loro vocazione religiosa al servizio delle classi più disagiate e ad inculturare la fede nella realta sarda. La presentazione di mons. Giuseppe Mani, Arcivescovo di Cagliari, nel riconoscere vari meriti allopera ne evidenzia la capacità di gettare chiara luce su tanti aspetti dellintenso rapporto sviluppato tra Chiesa e società in Sardegna nel corso degli ultimi due secoli. Emblematica la figura dellarcivescovo cagliaritano Diego Gregorio Cadello (1735-1807), rievocata nellintervento per la liberazione degli schiavi carolini a Tunisi (830 carlofortini catturati da unincursione barbaresca del 1798), nella storica relatio ad limina Calaritana e nellazione pastorale; attraverso i resoconti della visita pastorale in Ogliastra nel 1800 si rilevano interessanti aspetti della religiosità popolare frammista a manifestazioni paganeggianti e sulle generali problematiche (viabilità) e precarie condizioni sociali delle piccole comunità sarde. Una particolare attenzione di mons. Cabizzosu, che opera a Cagliari in qualità di Ordinario di Storia della Chiesa presso la Facoltà Teologica della Sardegna e Direttore dellArchivio Storico Diocesano, è riservata a studi e figure della Diocesi di Ozieri: sua Diocesi di appartenenza essendo nato a Illorai. Ozieri figura nella Bolla Apo- S stolica istitutiva della Diocesi Divina Disponente Clementia, emanata in data 9 marzo 1803 da Pio VII; se ne ripercorre la storia e il rapporto tra stampa cattolica e società ozierese (1922-1933) fino al puntuale e rievocativo saggio per i 50 anni della testata Voce del Logudoro: il primo numero del periodico diocesano, ora settimanale, apparve nel gennaio 1952. Saggi e interesse rivolti anche allo studio di fondazioni e congregazioni sarde operose nella società isolana e tra i fermenti sociali e missionari dellAfrica, Argentina, Brasile, India e Sri Lanka: espressione di una Chiesa viva, vitale ed è ecumenicamente solidale. Altro aspetto preso in esame sono i Giubilei del XIX sec. e il pellegrinaggio nella storia della Chiesa e tra i luoghi tradizionali di culto della Sardegna; documentate fonti archivistiche che concorrono anche ad una nuova riconsiderazione della storia socio-religiosa ed a una rilettura sul profondo incidere della Fede nel contesto civile. Tra le figure ecclesiastiche, analizzate e considerate motivo di studio e ricerche, segnaliamo il Vescovo di Nuoro mons. Giuseppe Melas (Guasila 1901-Nuoro 1970), impegnato ad operare in un particolare tessuto sociale e tra le conflittualità della società barbaricina, e il canonico Antonio Piga, nativo di Armungia e parroco di Silius, che tra il 1916 e il 1970 è presenza significativa di evangelizzatore ed educatore innovativo per tutto il Gerrei. Ogni argomento del volume è corredato da indicative note documentarie, che intendono fornire ed essere strumento pratico e metodologico, per chi voglia approfondire la conoscenza specifica o effettuare un lavoro di ricerca. Le ricerche di mons.Tonino Cabizzosu sono contributo, e passaggio fondamentale di conoscenze storiche, su cui convergono idee e vita di un recente passato; saggi per decifrare e comprendere lattualità e i vari aspetti e ragioni del presente. Cristoforo Puddu Tradotto in francese “Quelli di Arasolè” di Franziscu Masala i intitola Ceux dArasolè la versione francese del famoso romanzo di Franciscu Masala, pubblicato dalla prestigiosa casa editrice Zulma di Parigi nella collana della letteratura straniera. Lopera di Masala è stata tradotta da Claude Schmitt e si trova in libreria dal 9 aprile. Tutti gli uomini di Arasolè, piccolo villaggio immaginario ma emblematico della Sarde- gna è detto nella presentazione sono morti sul fronte russo. Essi hanno conosciuto il dolore, la rivolta, la disperazione. Francesco Masala riporta e restituisce questa epopea senza concessioni né illusioni, né senza senza un certo riso che si può ben chiamare sardonico. Per Francesco Masala, alla soglia dei 90 anni è lennesimo riconoscimento internazionale.