informa AidAM nel segno della meccatronica Nata come naturale evoluzione della più nota AidA, l’associazione eredita un bagaglio di esperienze consolidato e attento alle problematiche del settore e della sua evoluzione di Massimo Vacchini, direttore di AidAM L a meccatronica rappresenta la combinazione sinergica dell’ingegneria meccanica, elettronica e del software. Il nome fu coniato negli anni 90 da Yaskawa, che depositò il termine ‘meccatronica’ come proprio trade name. A distanza di alcuni anni, però, l’azienda ha rinunciato ai propri diritti e il termine è oggi liberamente utilizzabile. Al di là delle origini semiologiche, è interessante sottolineare come la meccatronica rappresenti una disciplina dell’ingegneria capace di integrare le conoscenze meccaniche ed elettroniche tradizionali, alle quali si è successivamente aggiunta l’informatica, o meglio la ‘computer science’. Si tratta di un approccio completamente nuovo rispetto a quello tradizionale, dove le singole discipline erano ben definite e caratterizzate da conoscenze specifiche, mezzi, strumenti, corsi universitari, professori, ricercatori, convegni... Questo comportava, all’atto pratico, che la meccanica studiasse e realizzasse sistemi meccanici, quali macchine e strutture. Spettava poi all’elettronica (e precedentemente all’elettrotecnica) il compito di occuparsi dei sistemi elettronici ed Massimo Vacchini, direttore di AidAM elettrici quali motori, pc, plc, schede elettroniche... Infine, l’informatica realizzava il software per i sistemi elettronici basati su computer. Per anni le tre discipline si sono sviluppate e sono state applicate in modo indipendente, quasi senza contatti diretti tra gli specialisti, dando luogo a esperti nelle discipline specifiche, ma senza uno scambio realmente costruttivo e una progettazione comune. Con la disponibilità di sistemi elettronici e azionamenti, però, questo modello ha mostrato i propri limiti e, per tale ragione, sono 10 soluzioni di assemblaggio novembre 2011 nati sistemi che riunivano moduli ‘nati’ nelle tre discipline tradizionali: dal prodotto alla soluzione, dal componente al sistema, dalla singola parte all’insieme. Una formazione che cambia Per realizzare questi nuovi prodotti è necessario conoscere le tre discipline e utilizzarle contemporaneamente nella progettazione. Nulla meglio della meccatronica rappresenta oggi, in maniera compiuta, questo concetto. Così come nessuno Pronti a cogliere il cambiamento AidAM (Associazione Italiana di Automazione e Meccatronica) nasce nell’aprile del 2011 per rappresentare questo innovativo comparto industriale ed è la naturale evoluzione della più nota AIdA che, da oltre dieci anni, rappresenta le aziende costruttrici o gli integratori di automazione industriale, i costruttori o i distributori di componenti per l’automazione industriale, i distributori o gli integratori di sistemi di machine vision, i distributori di sistemi robotiz- zati e robot. Si tratta, quindi, di una realtà associativa pronta a cogliere l’evoluzione del mercato, le richieste dei clienti e le nuove tecnologie. AIdAM parte quindi con un bagaglio di esperienze consolidato e attento alle problematiche del settore e della sua evoluzione. Il cambiamento ha comportato una necessaria trasformazione della denominazione e del logo identificativo, ma anche una serie di adeguamenti in termini di statuto e regolamento etico. Infine, sono stati eletti i nuovi vertici associativi e varate una serie di nuove attività, che possono essere approfondite contattando direttamente la segreteria dell’associazione. I vantaggi continuano Una notevole attenzione al futuro, quindi, ma senza trascurare tutte le opportunità messe a disposizione degli associati in questi anni. Per tale ragione tutti i servizi e le convenzioni in essere con la passata associazione sono stati trasferiti alla neonata AidAM. In particolare, considerando l’attenzione al mercato estero, negli anni scorsi, oltre ad aderire a Efac, sono state compiute missioni a Chicago, Barcellona, Parigi, Helsinki e Monaco. Il tutto completato da una presenza significativa nel corso di fiere in Francia, Spagna, Germania e Stati Uniti, organizzando anche stand collettivi in Germania e Spagna. L’importanza della visibilità negli appuntamenti di rilevanza internazionale è stata inoltre ribadita partecipando alla realizzazione del salone dell’automazione in Bimu e facendoci promotori della costituzione di un circuito europeo delle fiere dell’assemblaggio. Per le realtà italiane, spesso di medie dimensioni, è però necessario disporre anche di strumenti efficaci per l’attività quotidiana. A una simile esigenza l’associazione ha risposto predisponendo una serie di linee guida per la stesura di un corretto contratto di fornitura, ma anche per predisporre adeguati contratti di manutenzione programmata. La consulenza legale, inoltre, si è aggiunta a un accordo sottoscritto con Siae per la protezione intellettuale del progetto industriale. La consulenza dell’associazione, inoltre, ha soddisfatto soprattutto le esigenze di conoscenza nell’ambito della nuova Direttiva Macchine, soprattutto per quanto riguarda le problematiche di sicurezza e messa a norma. Per tale ragione abbiamo pubblicato la norma stessa, corredata dai commenti e offrendo la possibilità di stabilire una comunicazione diretta con un esperto in grado di rispondere a quesiti specifici. Un’attenzione particolare, infine, è stata riservata alle normative Sil, Raee e RoHs, che hanno introdotto modalità operative completamente nuove per le aziende italiane. Simili iniziative saranno ripetute, in modo puntuale, in funzione delle specifiche esigenze degli associati. Sono invece confermati i servizi particolarmente apprezzati negli ultimi anni di attività, come l’adesione all’Uni per fornire agevolazioni agli associati, la convenzione con Atradius, società internazionale leader nel recupero del credito, e la convenzione con AC Hotel. Il tutto completato da una serie di attività di formazione sul Design for Assembly e sull’imprenditoria. Infine, è stata particolarmente apprezzato il documento in cui viene sintetizzata l’attività dell’‘Osservatorio dei costi medi orari di intervento tecnico’, mentre un manuale e un dizionario tecnico, scritti in più lingue e specifici per il settore dell’assemblaggio, rappresentano due efficaci strumenti messi a disposizione degli associati. Aidam www.aidaassemblaggio.com novembre 2011 soluzioni di assemblaggio 11 informa più dell’odierno progettista incarna l’esigenza di dover affrontare il proprio lavoro padroneggiando con cognizione di causa concetti di meccanica, ma anche di elettronica, automatica e informatica. La meccatronica può essere vista come una parte dell’ingegneria dei sistemi, cioè della disciplina che studia i sistemi complessi in generale. È percezione comune, ma di fatto suffragata da riscontri concreti, che il valore aggiunto dei dispositivi ‘meccanici’ non possa fare a meno di correlarsi alle prestazioni che l’elettronica on-board da un lato e le tecniche di controllo dall’altro sono in grado di assicurare. Questa è la ragione per cui un sistema meccatronico - con ciò intendendo un impianto produttivo, un centro di lavoro, una macchina automatica, una cella robotizzata, ma anche un dispositivo medicale o più semplicemente un elettrodomestico - necessita di un approccio progettuale integrato. Lo stesso mondo accademico, così come le scuole tecniche superiori, ha fatto proprio questo concetto e, cogliendone la necessità, ha messo a punto corsi finalizzati a offrire al professionista tecnico una formazione adeguata alle richieste del mercato.