GREEN DAY: CONCERTO BAGNATO, CONCERTO

GREEN DAY: CONCERTO BAGNATO,
CONCERTO FORTUNATO!
Maledetta Primavera, così anni fa cantava Loretta Goggi… ed in
effetti oggi domenica si presenta con una chiara giornata di
sole ma ieri sera sabato (25 maggio) …sembrava una piovosa
giornata di Novembre. Almeno ieri sera Trieste ha regalato una
magnifica serata di Musica nella sua piazza Unità d’Italia.
Nonostante una pioggia continua dall’inizio alla fine del
concerto la piazza era gremita di giovani e non più giovani
appassionati fans del noto gruppo funk – rock dei Green Day
. I protagonisti della magnifica serata si sono presentati al
folto pubblico travestiti da bianchi conigli saltellanti che
hanno subito raccolto gli applausi degli spettatori in attesa
da ore ed ormai completamente inzuppati d’acqua nelle loro
mantelline. Oltre due ore e mezza di musica e festa per le
migliaia di fans che stoicamente resistevano al mal tempo per
ascoltare i propri beniamini. Tanti travestimenti e molte
esecuzioni doppie dei brani più noti del gruppo hanno esaltato
gli astanti. L’atmosfera era tale che qualcuno si è
dimenticato anche dell’acqua che continuava copiosa a scendere
dalle nuvole. Continua con entusiasmo la tournée europea del
‘99 Revolutions tour’ firmato dai Green Day che ieri sera
hanno suonato a Trieste inaugurato il concerto dedicato alla
trilogia ‘Uno, dos, tre’‘ che terrà impegnata la band nel
vecchio continente fino al mese di agosto. Un redivivo
Billie Joe Armstrong che sembra aver messo
da parte i
problemi con alcool e droghe che l’avevano costretto alla
riabilitazione si è presentato sul palco insieme a Mike Dirnt
e Tré Cool, oltre ad altri tre strumentisti che aiutano il
gruppo nei concerti dal vivo. Aperto il concerto con
’99
revolutions’ e chiusa sulle note di “‘Brutal love”‘, hanno
eseguito una trentina di pezzi pescati dai tre cd pubblicati
nell’arco di poco tempo così come dai celebrati ’21th century
breakdown’, ‘American idiot’ e indietro nel tempo fino a
‘Dookie’. Quello di ieri sera, era il ritorno in scena del
gruppo in Italia dopo il forfait dello scorso anno a Bologna,
quando Armstrong era stato colto da un malore, mentre durante
il concerto il leader e vocalist della band è sembrato in
gran forma, tra corse per il palco, scambi di chitarra con fan
pescati dal pubblico che si sono anche messi a suonare con gli
altri e solito atteggiamento pop-punk dall’inizio alla fine
del live. I Green Day proseguiranno il loro giro italiano il 5
giugno all’Ippodromo Capannelle di Roma
e chiuderanno il
nuovo tour proprio a Bologna, dove il gruppo arriverà in forze
il 6 giugno all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, forse
anche per recuperare il concerto annullato nel 2012. Una
bella serata di musica senza incidenti anche se un poco
troppo “bagnata” ottima l’organizzazione di Azalea Promotion
e di tutti gli addetti alla sicurezza ed alla riuscita della
manifestazione che vedeva tra i promotori anche Music & Live
organizzatore di concerti gratis per tutti coloro che
giungeranno quest’anno in FVG ed avranno l’opportunità di
assistere gratuitamente ai concerti programmati se
alloggeranno almeno una notte in uno degli
convenzionati per il giorno dell’evento.
alberghi
Per chi fosse interessato all’opportunità di assistere
gratuitamente ai concerti del FVG basterà collegarsi
su www.musicandlive.it e conoscere tutti gli altri concerti in
programma per valutare anche il caso di eseguire già la
prenotazione.
Enrico Liotti
©
RIPRODUZIONE RISERVATA
Frammenti di storia recente a
Gorizia
per
il
Festival
èStoria
Cambio di rotta a èStoria per il IX Festival Internazionale
della Storia, a Gorizia fino a domenica 26 maggio: nel 2012 i
profeti, quest’anno tocca ai banditi. In un sabato pomeriggio
piuttosto fresco si erge a traghettatore fra le due edizioni
della manifestazione il cardinale Ruini, con un intervento che
analizza l’intreccio tra spiritualità e misericordia,
introdotto dall’episodio di Gesù e i ladroni.
Bandito per eccellenza, almeno in Italia, è di certo Salvatore
Giuliano: la dimostrazione di come nel nostro paese a volte
eroi veri cadono nel dimenticatoio mentre criminali autori di
mattanze e centinaia di omicidi diventano eroi, fino a
sfiorare il mito. Due storici, esperti di mafia, Giuseppe
Casarrubea (figlio di un sindacalista assassinato nel 1947) e
Nicola Tranfaglia (professore dell’Università di Torino)
aiutano a fare luce sulle connivenze tra mafia e politica in
Sicilia, già forti sul finire del secondo conflitto mondiale.
Aspetti per certi versi ancora misteriosi, secondo quanto
sostenuto dagli studiosi, a causa anche dei vincoli che in
Italia derivano dal segreto di stato e della burocrazia
stessa, che spesso mette i bastoni fra le ruote al lavoro
degli storici. Giuliano, un bandito che prova a far politica
scrivendo addirittura al presidente americano Truman, vanta
rapporti con politici che più che politici sembrano banditi
loro stessi.
Di Giulio Andreotti, recentemente scomparso e anch’egli
discusso per intrecci fra poteri occulti, non disdegna le doti
politiche invece Giampaolo Pansa, giornalista “libero” perchè
ha cambiato parecchie testate e ci si accorge che ne è
orgoglioso. Pansa ricorda i primi tempi di Repubblica, un
giornale che appena nato, alla fine degli anni 70, era
considerato dalle malelingue il “corrierino dei piccoli”.
Cresciuto oggi fino a diventare il secondo quotidiano in
Italia per diffusione e vendite, Repubblica ha sempre peccato
di partigianeria: ha ancora senso oggi spendere denaro per
cinque editoriali sullo stesso argomento con pensieri e
conclusioni che rispecchiano lo stesso modo di intendere la
politica? Pansa è un nostalgico degli inizi, quando i
giornalisti venivano “provati” a rotazione e si esprimevano
secondo schemi meno preconfezionati. Ma è proprio lo
schierarsi troppo apertamente, di certo un punto di forza in
altri momenti, a rischiare di mettere in crisi il giornale
stesso in un periodo in cui la sinistra italiana vive profonde
difficoltà.
Di Pansa è bello ricordare la celebrazione finale del
computer, rispetto alle antiche macchine da scrivere. Citando
l’editore Leo Longanesi, che gli suggeriva di “grattare”,
ossia eliminare orpelli, ovvietà e parole inutili in un testo,
Pansa ci assicura che il comando “taglia” è quello che
apprezza di più su una tastiera. Come non essere d’accordo.
Claudio Trevisan
44^
Verzegnis
Chianzutan.LE
–
Sella
QUALIFICHE
ODIERNE
Sono 194 i piloti verificati, su un totale di 225 iscritti (44
auto storiche, 26 E3, 124 auto moderne), che oggi, alle 9.30,
sono partiti per la prima manche di prove cronometrate della
44^ Verzegnis – Sella Chianzutan.
Protagonista della giornata Simone Faggioli che, sulla sua
Osella FA30, ha fatto registrare il miglior tempo sia nella
prima (2:59.38) che nella seconda manche (2:50.77). Lo segue,
grazie al crono fatto registrare nella seconda manche
(2:56.71), Christian Merli su Osella PA2000. Chiude al terzo
posto, sulla sua Lancia Delta Integrale arancione, l’austriaco
Felix Pailer, in 3:10.90.
Nella classe E3 miglior tempo per Luca Mitri, su Renault Clio
Williams (3:43.10), secondo Andrea Lombardi su BMW M3
(3:43.79) e terzo Guido Paschini su Peugeot 205 GTI
(3:46.16) Spettacolo anche tra le auto storiche, la cui
graduatoria generale, al termine delle due manches, ha visto
primeggiare con il miglior tempo il driver austriaco Werner
Forstinger su Ford Escort RS (3:38.39), seguito da Alessandro
Romoli, su Ford Sierra RS Cosworth (3:41.03), e da Rino
Muradore su Ford Escort (3:43.03).
FOTO DI DARIO FURLAN:
Simone
Faggioli in un
attimo
relax
di
Un particolare
della vettura
di
Janik
Vaclav
FOTO
DARIO
FURLAN
F.
Pailer
FOTO
FURLAN
DARIO
Simone
Faggioli ion
qualifica FOTO
DARIO FURLAN
Verso la vetta FOTO
DI DARIO FURLAN
E’ stato un venerdì caratterizzato da tempo instabile, con una
mattinata nuvolosa ma quasi priva di precipitazioni ed un
pomeriggio da “wet race”, gara bagnata, dove i piloti hanno
evitato di schiacciare a fondo il pedale dell’acceleratore,
preservando le proprie vetture e riservando il meglio per la
gara vera e propria.
Archiviata la giornata di prove, oggi,
dalle 9:30, si fa sul serio e si compete per il primo posto
della classifica assoluta e per le vittorie nelle altre classi
minori, altrettanto importanti e spettacolari. Il gran finale,
la cerimonia di premiazione, si terrà al parco di arrivo a
Sella Chianzutan subito dopo la pubblicazione delle
classifiche finali.
Tutte le informazioni sulla gara, il programma, le classifiche
ed il percorso sono reperibili su http://www.verzegnis.net
i PROTAGONISTI DELLE QUALIFICHE:
Felix Pailer
Simone
Faggioli
Christian
Merli
SUNNY
CREATURES
Mostra
personale
di
Cristiano
Mancini 25/05 – 07/06 2013
Con Sunny Creatures l’artista romano Cristiano Mancini porta
per la terza volta in Friuli le sue opere, confrontandosi,
attraverso un nuovo ciclo pittorico, con la parte “solare” del
mondo e dell’esistenza. Un concetto che, superando il luogo
comune luce/ombra, l’artista rielabora in chiave tutt’altro
che tranquillizzante; è proprio dall’eccesso di luce e colore
che nascono le strane creature e i fantasmi che popolano i
suoi quadri. Entità di luce che prendono forme astratte, si
confondono, si mimetizzano, si compenetrano o danno vita a
strani animali simbolici, placidi e mastodontici. Una serie di
lavori, alcuni di grande formato, che vanno a comporre un
allucinato universo, fatto di colore estremo, sogno, immagini
simboliche e interiori tra richiami alla Pop Art, alle
illustrazioni
per
l’infanzia
e
alla
cultura
psichedelica. Nella gallery sotterranea di Kobo Shop a Udine,
alla scoperta del lato oscuro del sole e delle sue inquietanti
creature. Cristiano Mancini, è nato in provincia di Roma, dove
tutt’ora risiede e lavora. Dipinge e disegna praticamente da
sempre, ma è soltanto negli ultimi quattro anni che ha fatto
della pittura la sua occupazione principale. Ha esposto in
numerose collettive e diverse personali in giro per l’Italia,
principalmente a Roma e nella zona dei Castelli Romani, a
Bologna, Udine, Merano, Milano.
lA REDAZIONE
Ancora Mozart alla Fenice con
Le Nozze di Figaro
Dal nostro inviato a Venezia
Recensione – Nell’ambito del progetto Mozart tornava alla
Fenice la trilogia dapontiana con la regia di Damiano
Michieletto, già proposta nelle scorse stagioni. Diciamo
subito che, pur trattandosi di tre spettacoli di altissimo
livello, è giusto fare alcuni distinguo: se Don Giovanni e
Così Fan Tutte hanno convinto ed entusiasmato, meno a fuoco è
parso, anche alla riprova, Le Nozze di Figaro che già ci aveva
lasciato alcune perplessità all’esordio.
“Le nozze di Figaro è l’opera perfetta. Lo è nella sublime
leggerezza della musica di Mozart come nel libretto in cui Da
Ponte sa mascherare la malinconia e le inquietudini d’ironia.
Non una semplice commedia dunque questo racconto della folle
giornata in cui dovrebbero celebrarsi le nozze tra il
protagonista e la cameriera Susanna ma un affresco di vita,
un’analisi dei rapporti interpersonali nonché degli affetti e
delle meschinità che li regolano.
Dopo le entusiastiche risposte di pubblico e critica al
precedente Don Giovanni le aspettative per questo nuovo
allestimento erano altissime e , benché il regista Damiano
Michieletto abbia allestito un ottimo spettacolo è innegabile
che alla fine rimanga nello spettatore un fondo di delusione
nel trovarsi di fronte ad un fratello minore del precedente
lavoro. Le perplessità non possono certo riguardare la tecnica
registica che Michieletto possiede e padroneggia con classe
quanto piuttosto la sensazione che tutto si fermi alla
superficie. Certo si parla di una superficie tirata a lucido,
la costruzione dello spettacolo è formalmente impeccabile, la
trama dipanata con sapienza e, al solito, curatissima la
gestione degli artisti in scena. Si avverte però la mancanza
di una lettura che scavi più in profondità tra le pieghe di
questo capolavoro. Non giova poi allo spettacolo la
somiglianza delle scene con il precedente Don Giovanni di cui
queste Nozze sono, più che una prosecuzione, un calco. Benché
la scelta possa sottintendere l’intenzione di mettere in
relazione ancor più stretta le due opere, il risultato non
solo non convince ma, peggio, finisce per limitare l’effetto
dello spettacolo in chiunque abbia già visto il precedente.”
Va poi aggiunto che le lievi ma significative modifiche
apportate dal regista rispetto all’esordio dello spettacolo
finivano con l’indebolire ulteriormente la tensione,
impoverendo il progetto iniziale soprattutto per quanto
riguarda i personaggi di Cherubino e della Contessa,
ridimensionati
ricordassimo.
e
resi
più
convenzionali
di
quanto
Figaro era il bravo Vito Priante, strumento di bel timbro,
ottima musicalità e buon gusto. Piaceva Rosa Feola, Susanna
dalla voce piccola ma estremamente gradevole, curatissima nel
fraseggio. Marina Comparato era un eccellente Cherubino; la
lunga consuetudine del mezzosoprano con la parte si avvertiva
in particolar modo nelle due arie, ricche di suggestioni e
cesellate fin nel minimo dettaglio. La Contessa di Marita
Sølberg convinceva grazie alla bellezza del timbro e alla
morbidezza d’emissione pur evidenziando alcune imperfezioni di
intonazione, soprattutto nella cavatina di ingresso. Corretto
ma ordinario il Conte di Simone Alberghini. Alterne le parti
minori.
Sul podio Antonello Manacorda si confermava mozartiano di
razza. Si potranno discutere i tempi sostenuti o le sonorità
asciutte, non la capacità di assecondare la narrazione, la
cura per il dettaglio musicale e ritmico o il perfetto
sostegno al palcoscenico.
Paolo Locatelli
[email protected]
© Riproduzione riservata
Il 7 giugno alla Fiera di
Udine:
L’originale
Ceghedaccio
Il 7 giugno alla Fiera di Udine, in un’ edizione tutta
speciale per festeggiare i vent’anni, torna, a partire dalle
ore 20.00, l’evento anni ’70-’80 più famoso della Regione:
L’originale Ceghedaccio.
Un appuntamento per gli over 30 – ma anche 40 e 50 – che vi
consigliamo davvero di non perdere perché, oltre alla migliore
Disco Music con i successi che hanno fatto e continuano a far
ballare giovani e meno giovani, a farla da padrone sarà una
nuova e spettacolare scenografia che contribuirà a rendere
magica e indimenticabile la serata. Perché il Ceghedaccio è
proprio questo: una festa, nata 20 anni fa, che ha sempre
saputo conservare l’atmosfera e lo stile del puro e sano
divertimento di una volta mantenendo gli stessi orari,
decisamente in controtendenza rispetto a quelli attuali, la
musica e i ritmi della discoteca ed una ambientazione
decisamente anni settanta. Pur ricalcando ad ogni edizione la
stessa formula, riesce sempre ad attrarre il pubblico più
maturo facendogli fare un tuffo nostalgico nel passato ed al
tempo stesso calamitare le nuove generazioni dimostrandogli
che, cominciando prima, ci si diverte ugualmente e senza
eccessi.
Sul palco a mixare i vinili originali del periodo, ci saranno
i Disc Jockey Renato Pontoni & Friends e il live dei Nero
Vinile, band torinese, in attività da diversi anni con
numerose partecipazioni ad importanti eventi in tutta Italia.
Divertimento assicurato, ma in piena sicurezza! Proprio per
questo il Ceghedaccio garantisce un servizio pullman che
collega le principali località della regione con partenze da
Trieste, Gorizia, Pordenone, Tolmezzo, Portogruaro e numerose
fermate intermedie. Per info: 0434 598882 o via mail
a [email protected].
Biglietti in prevendita presso: Natural Sound a Udine, Dischi
Eugenio a Codroipo, Good Music a Pordenone, Bar Morocco 360 a
Gorizia, Ticketpoint a Trieste, Bar da Poianella a Pertegada,
Pane Vino e San Daniele a Tolmezzo.
Per
info
e
prenotazioni:
0432
508586
/
2655945 [email protected] – www.ceghedaccio.com
345
MODÀ “Gioia Tour 2013” LUNEDÌ
7 OTTOBRE 2013 – TREVISO,
Palaverde
Dopo 20 concerti sold out in tutta Italia, per la prima fase
del “Gioia Tour 2013”, che si concluderà domani al Velodromo
Borsellino di Palermo, i Modà annunciano nuove imperdibili
date per il prossimo autunno. La band proseguirà infatti la
nuova fortunata tournee dal prossimo ottobre, toccando i
palazzetti più importanti della penisola.
Alla seconda data al Pala Olimpico di Torino del 5 ottobre e
quella del 10 ottobre all’Arena di Verona, per la quale sono
stati venduti ben 10.000 biglietti in pochi giorni, si
aggiungono altre sette città.
I Modà saranno lunedì7 ottobre al Palaverde di Treviso, per il
concerto organizzato da Azalea Promotion, per proseguire poi
verso le date di Livorno, Perugia, Ancona, Eboli (SA),
Acireale (CT) e Catanzaro.
La prevendita per le nuove date del “Gioia Tour 2013”,
organizzato e prodotto da F&P Group e Ultrasuoni, inizierà
lunedì 27 maggio su www.ticketone.it a partire dalle 15.00.
Per quanto riguarda il concerto del 7 ottobre, al Palaverde di
Treviso, i biglietti (prezzi a partire da 30 Euro più diritti
di prevendita) saranno in vendita, a partire da lunedì 27
maggio, i tutti i 40 punti autorizzati Azalea Promotion.
Per informazioni sul concerto di lunedì 7 ottobre a Treviso:
Azalea Promotion tel. +39 0431 510393 – www.azalea.it –
[email protected]
13a FESTA DELLE MERIDIANE AD
AIELLO
Nonostante la mancanza del sole, che presumibilmente non si
vedrà nel corso del week end, Aiello è pronta a festeggiare la
13a edizione della festa delle Meridiane, organizzata dalla
Pro Loco locale, dal Circolo Culturale Navarca e dal Comune di
Aiello del Friuli nelle giornate di sabato 25 e domenica 26
maggio.
La due giorni si aprirà nel pomeriggio di sabato, alle 18, con
la 41a marcia dei Quattro Mulini e proseguirà, dalle 20, con
TIRRADIO – La Rimpatriata 2013, che vedrà la musica dei mitici
anni Tirradio con i DJs Massimo Coppola, Orfeo, Max Stell e
Luca Demarchi.
Domenica 26 sarà scandita da un gran numero di appuntamenti, a
partire dalle 8.30 quando ci sarà l’apertura del mercato in
piazza, dei mercatini dell’usato e dell’hobbistica, della
mostra “Forma Segno e colore Tracce Libere di Rodolfo Lepre,
dell mostra di pittura Cammino verso Santiago di Manuela
Gaspardis, della mostra fotografica sulle meridiane antiche e
moderne della nostra regione e dell’esposizione di gioielli
artistici e magici Oro Crea.
Dalle 10 spazio per i bambni a cura della Banda del Quaiat di
Romans con trucchi, divertimento e colori. I giochi per i
bambini saranno riproposti anche nel pomeriggio, alle 16.
Alle 10.30 presso l’aula scolastica del Museo la conferenza
annuale “Nel segno del tempo” sostenuta da esperti gnomonisti.
Contestualmente sul “Pascut” ci sarà il ritrovo e l’iscrizione
per la seconda edizione del Vesparaduno.
Alle 12.15 partenze del Cortile delle Meridiane per
l’inaugurazione del monumento Meridiana Equatoriale con la
Banda Amici della Musica di Aiello, le autorità ed i bambini
della Scuola Primaria.
La festa proseguirà con un giusto spazio culinario all’interno
del chiosco della Pro Loco nel Cortile delle Meridiane prima
di entrare nel vivo dei festeggiamenti nel pomeriggio/sera.
Si inizia alle 16.45 con l’Omaggio al sole degli allievi di
StudioDanza di Palmanova, che anticipa di mezzora la partenza,
dal Cortile delle Meridiane, del corteo che inaugurerà le
nuove Meridiane. L’annuale giro del paese si concluderà con il
concerto della Banda G. Rossini di Castions di Strada che
allieterà i presenti prima della Premiazione della Meridiana
di Aiello 2013.
La giornata poi si concluderà alle 19.30 con l’estrazione
della “Lotteria delle Meridiane” prima della terza edizione
del concorso canoro Aiello Vocal Show, organizzato on il
supporto di Masquenada Staff, a partire dalle ore 20.
Non resta che fare un giro fra le vie di Aiello sabato 25 e
domenica 26 maggio per scacciare le nubi dal cielo e ammirare
le nuove Meridiane.
Chi volesse portarsi avanti con il lavoro potrà votare, sul
sito www.ilpaesedellemeridiane.com, fino alle 12 di domenica
26 maggio le Meridiane dell’annula concorso.
Rudi Buset
[email protected]
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Minimo e Sostenibile:
design in un libro
il
Presentato ieri nel Palazzo della città di Salerno, il libro
del designer di origine salernitana Gino Finizio, dal titolo
Minimo e sostenibile. La città ha raggiunto la montagnaumanesimo disegnativo. L’incontro, patrocinato dal comune
campano e dall’associazione Salerno Attiva e coordinato da
Antonio Perotti e Daniele Orilia, ha visto, dopo
l’introduzione dell’assessore delegato alla cultura, Ermanno
Guerra, l’intervento dell’autore e di diversi ospiti di
livello nazionale ed internazionale: da Maria Gabriella
Alfano, presidentessa dell’Ordine degli Architetti di Salerno
a Vito Avino, Alfonso e Carmine Gambardella, Riccardo Dalisi,
Mimmo De Maio, al designer giapponese Masaya Hashimoto e
Pietro Palladino. L’inizialmente silenziosa presenza del
famoso sassofonista James Senese ha chiuso il quadro degli
ospiti. Avvertibile l’assenza del Sindaco di Salerno, nonché
viceministro delle Infrastrutture e Trasporti Vincenzo De
Luca, impegnato a Roma per motivi ministeriali.
Alta fra il pubblico la percentuale di giovani, destinatari
principali dell’opera del designer salernitano.
Presentato come “documentazione accurata di quanto è stato e
potrà essere il design come valore essenziale per lo sviluppo
di un paese che vuole competere con i suoi prodotti e cultura
del luogo nel contesto internazionale”, il voluminoso lavoro
di Finizio ha molto colpito i fortunati ospiti che hanno avuto
modo di sfogliarlo seppur brevemente (è pur sempre un’opera
che ha impegnato l’autore per 5 anni), dando parecchi spunti
per le loro parole. Il libro “parla di me ma anche di altri”
dice ai giornalisti prima della conferenza “sempre rivolto a
quello che può essere il futuro”. Tutta la relazione,
costellata dai brevi interventi dei numerosi ospiti, ha
orbitato
intorno
al
concetto
dell’innovazione
e
dell’incoraggiamento alla creatività (con l’attenzione rivolta
al minimo ed al sostenibile), temi chiaramente cari all’autore
e ai suoi ospiti: gli eterogenei discorsi dei relatori, che
spaziando fra il pragmatismo su nuovi obbiettivi ricercati
dall’architettura e l’incoraggiamento della creatività,
passando fra le proposte al nuovo governo per ridare fiducia,
hanno avuto come tema comune la necessità di “passare la palla
ai giovani”, che devono puntare ad una creatività
qualitativamente superiore per mantenere l’eccellenza della
produzione locale e nazionale, a qualunque livello. Sullo
sfondo si è sempre potuto intravvedere l’apprezzamento degli
ospiti per le iniziative della Città di Salerno, fortemente
incoraggiata dall’opera del suo sindaco. L’incontro si è
concluso con un assolo di sassofono regalatoci dal musicista
Senese, amico personale di Gino Finizio, e con la consegna di
souvenir di ceramica creati dall’artista salernitano Antonio
Perotti, su disegno dell’autore.
Dopo le foto di rito, non ci rimane che aspettare di aver fra
le mani la spronante opera del designer e di scoprire nel
dettaglio il frutto del suo assiduo lavoro.
Simone Callegaro
12^ edizione DI “ITINERANNIA
– EVENTI TRA GUSTO E ARTE”:
DAL 30 MAGGIO AL 2 GIUGNO
Presentata oggi a Udine nella sede della Regione la dodicesima
edizione della tradizionale fiera dedicata alle tipicità della
bassa friulana: ItinerAnnia – Eventi tra gusto e arte prenderà
il via giovedì 30 maggio e fino al 2 giugno coinvolgerà
l’intera cittadina di San Giorgio e gli altri paesi
partecipanti (Carlino, Castions di Strada, Marano Lagunare,
Muzzana del Turgnano, Porpetto e Torviscosa) in una kermesse
che mette in vetrina le peculiarità della zona, unite a
spettacoli, mostre, conferenze, musica, sport e divertimento
per pubblico di ogni età: decine di stand dedicati ai prodotti
artigianali, agro-alimentari ed eno-gastronomici, in un
continuum di eventi dalla mattina alla sera. La manifestazione
è organizzata dal Comune di San Giorgio di Nogaro e dalla Pro
Loco, con il patrocinio di Regione Friuli Venezia Giulia e
Provincia di Udine, e la collaborazione di Fondazione CRUP,
Confartigianato di Udine, Consorzio Aussa Corno, CNA, Camera
di Commercio di Udine, CrediFriuli, Gruppo Marcegaglia,
Multimedia, Sangalli Group, Billa, F.lli Maran e Fraternità di
Misericordia della Bassa Friulana, Ca’ D’Oro e Lampogas.
Luogo d’incontri e di scambi fin dalle origini, la cittadina
di San Giorgio di Nogaro è storicamente legata alla
conformazione di un territorio che si estende fra laguna e
lussureggianti pianure, ed è da questo profilo che riemergono
le sue vocazioni attuali, oggi baricentrico nell’economia
della bassa friulana, fervido di attività industriali,
artigianali e produzioni agro-alimentari. Dall’intuizione di
valorizzare questi punti di forza è nata IntinerAnnia. Eventi
tra gusto e arte, che quest’annogiunge alla sua dodicesima
edizione: una grande fiera che mette in vetrina a 360 gradi
tutto il “prodotto” e la cultura della bassa friulana.
Sarà il tradizionale corteo che alle 18.00 parte da piazza del
Municipio fino a Villa Dora, ad inaugurare giovedì 30 maggio
la manifestazione in un susseguirsi di eventi nei diversi
spazi della cittadina, a cominciare dall’assegnazione del
“Premio Itinerannia” a Villa Dora. A seguire, nel parco di
Villa Dora, concerto di Gigi Maieron e la sua Band. Fin da
subito funzioneranno fornitissimi chioschi con accompagnamento
musicale ovunque.
Il venerdì inizia con varie mostre (quella fotografica
multimediale, la mostra-mercato del libro), conferenze a Villa
Dora, dimostrazioni sportive (indoor cycling, zumba, la gara
podistica “Quo vadis”, ecc.), mentre in serata si esibiranno
vari gruppi musicali dal vivo per pubblico di ogni età (jazz e
blues, ska e reggae, revival anni ’60). Nella giornata di
sabato, oltre alle varie attività sportive, mostre,
conferenze, largo spazio sarà dedicato ai bambini con diverse
iniziative, mentre verso sera riprenderanno gli spettacoli per
i ragazzi, in particolare con l’ “Harlem Shake”, ultima
tendenza made in USA. Seguirà lo spettacolo di prosa, musica e
danza “A che punto è la notte?”, e ancora tanta musica
ovunque.
Domenica si apre con la tradizionale gara di pesca sportiva al
laghetto di Chiarisacco, e molte attrattive nel corso della
giornata, fra cui il raduno di “Vespa”. Dal tardo pomeriggio
ancora musica dal vivo di ogni genere, fino al gran finale con
l’estrazione della lotteria. Anche in quest’edizione non
mancheranno le curiosità che rendono particolare e originale
la manifestazione, come ad esempio la mostra dedicata a Gina
Marpillero, la conferenza a cura del celebre maestro
profumiere Lorenzo Dante Ferro “Il profumo della memoria”, e
poi le mostre “Cartoline della resistenza” e “Flamenco… che
passione”, oltre al protagonista principale della fiera che è
il prodotto tipico della bassa friulana, ovvero il pesce della
laguna, il tartufo di Muzzana, il frico, la birra artigianale,
i vini della zona, ma anche qualche prodotto d’importazione
dall’Ungheria e dall’Austria: una kermesse di
“battezzata” nientemeno che da Bepi Pucciarelli.
(Programma e informazioni sul sito www.itinerannia.org).
gusto