GREEN DAY: CONCERTO BAGNATO, CONCERTO FORTUNATO! Maledetta Primavera, così anni fa cantava Loretta Goggi… ed in effetti oggi domenica si presenta con una chiara giornata di sole ma ieri sera sabato (25 maggio) …sembrava una piovosa giornata di Novembre. Almeno ieri sera Trieste ha regalato una magnifica serata di Musica nella sua piazza Unità d’Italia. Nonostante una pioggia continua dall’inizio alla fine del concerto la piazza era gremita di giovani e non più giovani appassionati fans del noto gruppo funk – rock dei Green Day . I protagonisti della magnifica serata si sono presentati al folto pubblico travestiti da bianchi conigli saltellanti che hanno subito raccolto gli applausi degli spettatori in attesa da ore ed ormai completamente inzuppati d’acqua nelle loro mantelline. Oltre due ore e mezza di musica e festa per le migliaia di fans che stoicamente resistevano al mal tempo per ascoltare i propri beniamini. Tanti travestimenti e molte esecuzioni doppie dei brani più noti del gruppo hanno esaltato gli astanti. L’atmosfera era tale che qualcuno si è dimenticato anche dell’acqua che continuava copiosa a scendere dalle nuvole. Continua con entusiasmo la tournée europea del ‘99 Revolutions tour’ firmato dai Green Day che ieri sera hanno suonato a Trieste inaugurato il concerto dedicato alla trilogia ‘Uno, dos, tre’‘ che terrà impegnata la band nel vecchio continente fino al mese di agosto. Un redivivo Billie Joe Armstrong che sembra aver messo da parte i problemi con alcool e droghe che l’avevano costretto alla riabilitazione si è presentato sul palco insieme a Mike Dirnt e Tré Cool, oltre ad altri tre strumentisti che aiutano il gruppo nei concerti dal vivo. Aperto il concerto con ’99 revolutions’ e chiusa sulle note di “‘Brutal love”‘, hanno eseguito una trentina di pezzi pescati dai tre cd pubblicati nell’arco di poco tempo così come dai celebrati ’21th century breakdown’, ‘American idiot’ e indietro nel tempo fino a ‘Dookie’. Quello di ieri sera, era il ritorno in scena del gruppo in Italia dopo il forfait dello scorso anno a Bologna, quando Armstrong era stato colto da un malore, mentre durante il concerto il leader e vocalist della band è sembrato in gran forma, tra corse per il palco, scambi di chitarra con fan pescati dal pubblico che si sono anche messi a suonare con gli altri e solito atteggiamento pop-punk dall’inizio alla fine del live. I Green Day proseguiranno il loro giro italiano il 5 giugno all’Ippodromo Capannelle di Roma e chiuderanno il nuovo tour proprio a Bologna, dove il gruppo arriverà in forze il 6 giugno all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, forse anche per recuperare il concerto annullato nel 2012. Una bella serata di musica senza incidenti anche se un poco troppo “bagnata” ottima l’organizzazione di Azalea Promotion e di tutti gli addetti alla sicurezza ed alla riuscita della manifestazione che vedeva tra i promotori anche Music & Live organizzatore di concerti gratis per tutti coloro che giungeranno quest’anno in FVG ed avranno l’opportunità di assistere gratuitamente ai concerti programmati se alloggeranno almeno una notte in uno degli convenzionati per il giorno dell’evento. alberghi Per chi fosse interessato all’opportunità di assistere gratuitamente ai concerti del FVG basterà collegarsi su www.musicandlive.it e conoscere tutti gli altri concerti in programma per valutare anche il caso di eseguire già la prenotazione. Enrico Liotti © RIPRODUZIONE RISERVATA Frammenti di storia recente a Gorizia per il Festival èStoria Cambio di rotta a èStoria per il IX Festival Internazionale della Storia, a Gorizia fino a domenica 26 maggio: nel 2012 i profeti, quest’anno tocca ai banditi. In un sabato pomeriggio piuttosto fresco si erge a traghettatore fra le due edizioni della manifestazione il cardinale Ruini, con un intervento che analizza l’intreccio tra spiritualità e misericordia, introdotto dall’episodio di Gesù e i ladroni. Bandito per eccellenza, almeno in Italia, è di certo Salvatore Giuliano: la dimostrazione di come nel nostro paese a volte eroi veri cadono nel dimenticatoio mentre criminali autori di mattanze e centinaia di omicidi diventano eroi, fino a sfiorare il mito. Due storici, esperti di mafia, Giuseppe Casarrubea (figlio di un sindacalista assassinato nel 1947) e Nicola Tranfaglia (professore dell’Università di Torino) aiutano a fare luce sulle connivenze tra mafia e politica in Sicilia, già forti sul finire del secondo conflitto mondiale. Aspetti per certi versi ancora misteriosi, secondo quanto sostenuto dagli studiosi, a causa anche dei vincoli che in Italia derivano dal segreto di stato e della burocrazia stessa, che spesso mette i bastoni fra le ruote al lavoro degli storici. Giuliano, un bandito che prova a far politica scrivendo addirittura al presidente americano Truman, vanta rapporti con politici che più che politici sembrano banditi loro stessi. Di Giulio Andreotti, recentemente scomparso e anch’egli discusso per intrecci fra poteri occulti, non disdegna le doti politiche invece Giampaolo Pansa, giornalista “libero” perchè ha cambiato parecchie testate e ci si accorge che ne è orgoglioso. Pansa ricorda i primi tempi di Repubblica, un giornale che appena nato, alla fine degli anni 70, era considerato dalle malelingue il “corrierino dei piccoli”. Cresciuto oggi fino a diventare il secondo quotidiano in Italia per diffusione e vendite, Repubblica ha sempre peccato di partigianeria: ha ancora senso oggi spendere denaro per cinque editoriali sullo stesso argomento con pensieri e conclusioni che rispecchiano lo stesso modo di intendere la politica? Pansa è un nostalgico degli inizi, quando i giornalisti venivano “provati” a rotazione e si esprimevano secondo schemi meno preconfezionati. Ma è proprio lo schierarsi troppo apertamente, di certo un punto di forza in altri momenti, a rischiare di mettere in crisi il giornale stesso in un periodo in cui la sinistra italiana vive profonde difficoltà. Di Pansa è bello ricordare la celebrazione finale del computer, rispetto alle antiche macchine da scrivere. Citando l’editore Leo Longanesi, che gli suggeriva di “grattare”, ossia eliminare orpelli, ovvietà e parole inutili in un testo, Pansa ci assicura che il comando “taglia” è quello che apprezza di più su una tastiera. Come non essere d’accordo. Claudio Trevisan 44^ Verzegnis Chianzutan.LE – Sella QUALIFICHE ODIERNE Sono 194 i piloti verificati, su un totale di 225 iscritti (44 auto storiche, 26 E3, 124 auto moderne), che oggi, alle 9.30, sono partiti per la prima manche di prove cronometrate della 44^ Verzegnis – Sella Chianzutan. Protagonista della giornata Simone Faggioli che, sulla sua Osella FA30, ha fatto registrare il miglior tempo sia nella prima (2:59.38) che nella seconda manche (2:50.77). Lo segue, grazie al crono fatto registrare nella seconda manche (2:56.71), Christian Merli su Osella PA2000. Chiude al terzo posto, sulla sua Lancia Delta Integrale arancione, l’austriaco Felix Pailer, in 3:10.90. Nella classe E3 miglior tempo per Luca Mitri, su Renault Clio Williams (3:43.10), secondo Andrea Lombardi su BMW M3 (3:43.79) e terzo Guido Paschini su Peugeot 205 GTI (3:46.16) Spettacolo anche tra le auto storiche, la cui graduatoria generale, al termine delle due manches, ha visto primeggiare con il miglior tempo il driver austriaco Werner Forstinger su Ford Escort RS (3:38.39), seguito da Alessandro Romoli, su Ford Sierra RS Cosworth (3:41.03), e da Rino Muradore su Ford Escort (3:43.03). FOTO DI DARIO FURLAN: Simone Faggioli in un attimo relax di Un particolare della vettura di Janik Vaclav FOTO DARIO FURLAN F. Pailer FOTO FURLAN DARIO Simone Faggioli ion qualifica FOTO DARIO FURLAN Verso la vetta FOTO DI DARIO FURLAN E’ stato un venerdì caratterizzato da tempo instabile, con una mattinata nuvolosa ma quasi priva di precipitazioni ed un pomeriggio da “wet race”, gara bagnata, dove i piloti hanno evitato di schiacciare a fondo il pedale dell’acceleratore, preservando le proprie vetture e riservando il meglio per la gara vera e propria. Archiviata la giornata di prove, oggi, dalle 9:30, si fa sul serio e si compete per il primo posto della classifica assoluta e per le vittorie nelle altre classi minori, altrettanto importanti e spettacolari. Il gran finale, la cerimonia di premiazione, si terrà al parco di arrivo a Sella Chianzutan subito dopo la pubblicazione delle classifiche finali. Tutte le informazioni sulla gara, il programma, le classifiche ed il percorso sono reperibili su http://www.verzegnis.net i PROTAGONISTI DELLE QUALIFICHE: Felix Pailer Simone Faggioli Christian Merli SUNNY CREATURES Mostra personale di Cristiano Mancini 25/05 – 07/06 2013 Con Sunny Creatures l’artista romano Cristiano Mancini porta per la terza volta in Friuli le sue opere, confrontandosi, attraverso un nuovo ciclo pittorico, con la parte “solare” del mondo e dell’esistenza. Un concetto che, superando il luogo comune luce/ombra, l’artista rielabora in chiave tutt’altro che tranquillizzante; è proprio dall’eccesso di luce e colore che nascono le strane creature e i fantasmi che popolano i suoi quadri. Entità di luce che prendono forme astratte, si confondono, si mimetizzano, si compenetrano o danno vita a strani animali simbolici, placidi e mastodontici. Una serie di lavori, alcuni di grande formato, che vanno a comporre un allucinato universo, fatto di colore estremo, sogno, immagini simboliche e interiori tra richiami alla Pop Art, alle illustrazioni per l’infanzia e alla cultura psichedelica. Nella gallery sotterranea di Kobo Shop a Udine, alla scoperta del lato oscuro del sole e delle sue inquietanti creature. Cristiano Mancini, è nato in provincia di Roma, dove tutt’ora risiede e lavora. Dipinge e disegna praticamente da sempre, ma è soltanto negli ultimi quattro anni che ha fatto della pittura la sua occupazione principale. Ha esposto in numerose collettive e diverse personali in giro per l’Italia, principalmente a Roma e nella zona dei Castelli Romani, a Bologna, Udine, Merano, Milano. lA REDAZIONE Ancora Mozart alla Fenice con Le Nozze di Figaro Dal nostro inviato a Venezia Recensione – Nell’ambito del progetto Mozart tornava alla Fenice la trilogia dapontiana con la regia di Damiano Michieletto, già proposta nelle scorse stagioni. Diciamo subito che, pur trattandosi di tre spettacoli di altissimo livello, è giusto fare alcuni distinguo: se Don Giovanni e Così Fan Tutte hanno convinto ed entusiasmato, meno a fuoco è parso, anche alla riprova, Le Nozze di Figaro che già ci aveva lasciato alcune perplessità all’esordio. “Le nozze di Figaro è l’opera perfetta. Lo è nella sublime leggerezza della musica di Mozart come nel libretto in cui Da Ponte sa mascherare la malinconia e le inquietudini d’ironia. Non una semplice commedia dunque questo racconto della folle giornata in cui dovrebbero celebrarsi le nozze tra il protagonista e la cameriera Susanna ma un affresco di vita, un’analisi dei rapporti interpersonali nonché degli affetti e delle meschinità che li regolano. Dopo le entusiastiche risposte di pubblico e critica al precedente Don Giovanni le aspettative per questo nuovo allestimento erano altissime e , benché il regista Damiano Michieletto abbia allestito un ottimo spettacolo è innegabile che alla fine rimanga nello spettatore un fondo di delusione nel trovarsi di fronte ad un fratello minore del precedente lavoro. Le perplessità non possono certo riguardare la tecnica registica che Michieletto possiede e padroneggia con classe quanto piuttosto la sensazione che tutto si fermi alla superficie. Certo si parla di una superficie tirata a lucido, la costruzione dello spettacolo è formalmente impeccabile, la trama dipanata con sapienza e, al solito, curatissima la gestione degli artisti in scena. Si avverte però la mancanza di una lettura che scavi più in profondità tra le pieghe di questo capolavoro. Non giova poi allo spettacolo la somiglianza delle scene con il precedente Don Giovanni di cui queste Nozze sono, più che una prosecuzione, un calco. Benché la scelta possa sottintendere l’intenzione di mettere in relazione ancor più stretta le due opere, il risultato non solo non convince ma, peggio, finisce per limitare l’effetto dello spettacolo in chiunque abbia già visto il precedente.” Va poi aggiunto che le lievi ma significative modifiche apportate dal regista rispetto all’esordio dello spettacolo finivano con l’indebolire ulteriormente la tensione, impoverendo il progetto iniziale soprattutto per quanto riguarda i personaggi di Cherubino e della Contessa, ridimensionati ricordassimo. e resi più convenzionali di quanto Figaro era il bravo Vito Priante, strumento di bel timbro, ottima musicalità e buon gusto. Piaceva Rosa Feola, Susanna dalla voce piccola ma estremamente gradevole, curatissima nel fraseggio. Marina Comparato era un eccellente Cherubino; la lunga consuetudine del mezzosoprano con la parte si avvertiva in particolar modo nelle due arie, ricche di suggestioni e cesellate fin nel minimo dettaglio. La Contessa di Marita Sølberg convinceva grazie alla bellezza del timbro e alla morbidezza d’emissione pur evidenziando alcune imperfezioni di intonazione, soprattutto nella cavatina di ingresso. Corretto ma ordinario il Conte di Simone Alberghini. Alterne le parti minori. Sul podio Antonello Manacorda si confermava mozartiano di razza. Si potranno discutere i tempi sostenuti o le sonorità asciutte, non la capacità di assecondare la narrazione, la cura per il dettaglio musicale e ritmico o il perfetto sostegno al palcoscenico. Paolo Locatelli [email protected] © Riproduzione riservata Il 7 giugno alla Fiera di Udine: L’originale Ceghedaccio Il 7 giugno alla Fiera di Udine, in un’ edizione tutta speciale per festeggiare i vent’anni, torna, a partire dalle ore 20.00, l’evento anni ’70-’80 più famoso della Regione: L’originale Ceghedaccio. Un appuntamento per gli over 30 – ma anche 40 e 50 – che vi consigliamo davvero di non perdere perché, oltre alla migliore Disco Music con i successi che hanno fatto e continuano a far ballare giovani e meno giovani, a farla da padrone sarà una nuova e spettacolare scenografia che contribuirà a rendere magica e indimenticabile la serata. Perché il Ceghedaccio è proprio questo: una festa, nata 20 anni fa, che ha sempre saputo conservare l’atmosfera e lo stile del puro e sano divertimento di una volta mantenendo gli stessi orari, decisamente in controtendenza rispetto a quelli attuali, la musica e i ritmi della discoteca ed una ambientazione decisamente anni settanta. Pur ricalcando ad ogni edizione la stessa formula, riesce sempre ad attrarre il pubblico più maturo facendogli fare un tuffo nostalgico nel passato ed al tempo stesso calamitare le nuove generazioni dimostrandogli che, cominciando prima, ci si diverte ugualmente e senza eccessi. Sul palco a mixare i vinili originali del periodo, ci saranno i Disc Jockey Renato Pontoni & Friends e il live dei Nero Vinile, band torinese, in attività da diversi anni con numerose partecipazioni ad importanti eventi in tutta Italia. Divertimento assicurato, ma in piena sicurezza! Proprio per questo il Ceghedaccio garantisce un servizio pullman che collega le principali località della regione con partenze da Trieste, Gorizia, Pordenone, Tolmezzo, Portogruaro e numerose fermate intermedie. Per info: 0434 598882 o via mail a [email protected]. Biglietti in prevendita presso: Natural Sound a Udine, Dischi Eugenio a Codroipo, Good Music a Pordenone, Bar Morocco 360 a Gorizia, Ticketpoint a Trieste, Bar da Poianella a Pertegada, Pane Vino e San Daniele a Tolmezzo. Per info e prenotazioni: 0432 508586 / 2655945 [email protected] – www.ceghedaccio.com 345 MODÀ “Gioia Tour 2013” LUNEDÌ 7 OTTOBRE 2013 – TREVISO, Palaverde Dopo 20 concerti sold out in tutta Italia, per la prima fase del “Gioia Tour 2013”, che si concluderà domani al Velodromo Borsellino di Palermo, i Modà annunciano nuove imperdibili date per il prossimo autunno. La band proseguirà infatti la nuova fortunata tournee dal prossimo ottobre, toccando i palazzetti più importanti della penisola. Alla seconda data al Pala Olimpico di Torino del 5 ottobre e quella del 10 ottobre all’Arena di Verona, per la quale sono stati venduti ben 10.000 biglietti in pochi giorni, si aggiungono altre sette città. I Modà saranno lunedì7 ottobre al Palaverde di Treviso, per il concerto organizzato da Azalea Promotion, per proseguire poi verso le date di Livorno, Perugia, Ancona, Eboli (SA), Acireale (CT) e Catanzaro. La prevendita per le nuove date del “Gioia Tour 2013”, organizzato e prodotto da F&P Group e Ultrasuoni, inizierà lunedì 27 maggio su www.ticketone.it a partire dalle 15.00. Per quanto riguarda il concerto del 7 ottobre, al Palaverde di Treviso, i biglietti (prezzi a partire da 30 Euro più diritti di prevendita) saranno in vendita, a partire da lunedì 27 maggio, i tutti i 40 punti autorizzati Azalea Promotion. Per informazioni sul concerto di lunedì 7 ottobre a Treviso: Azalea Promotion tel. +39 0431 510393 – www.azalea.it – [email protected] 13a FESTA DELLE MERIDIANE AD AIELLO Nonostante la mancanza del sole, che presumibilmente non si vedrà nel corso del week end, Aiello è pronta a festeggiare la 13a edizione della festa delle Meridiane, organizzata dalla Pro Loco locale, dal Circolo Culturale Navarca e dal Comune di Aiello del Friuli nelle giornate di sabato 25 e domenica 26 maggio. La due giorni si aprirà nel pomeriggio di sabato, alle 18, con la 41a marcia dei Quattro Mulini e proseguirà, dalle 20, con TIRRADIO – La Rimpatriata 2013, che vedrà la musica dei mitici anni Tirradio con i DJs Massimo Coppola, Orfeo, Max Stell e Luca Demarchi. Domenica 26 sarà scandita da un gran numero di appuntamenti, a partire dalle 8.30 quando ci sarà l’apertura del mercato in piazza, dei mercatini dell’usato e dell’hobbistica, della mostra “Forma Segno e colore Tracce Libere di Rodolfo Lepre, dell mostra di pittura Cammino verso Santiago di Manuela Gaspardis, della mostra fotografica sulle meridiane antiche e moderne della nostra regione e dell’esposizione di gioielli artistici e magici Oro Crea. Dalle 10 spazio per i bambni a cura della Banda del Quaiat di Romans con trucchi, divertimento e colori. I giochi per i bambini saranno riproposti anche nel pomeriggio, alle 16. Alle 10.30 presso l’aula scolastica del Museo la conferenza annuale “Nel segno del tempo” sostenuta da esperti gnomonisti. Contestualmente sul “Pascut” ci sarà il ritrovo e l’iscrizione per la seconda edizione del Vesparaduno. Alle 12.15 partenze del Cortile delle Meridiane per l’inaugurazione del monumento Meridiana Equatoriale con la Banda Amici della Musica di Aiello, le autorità ed i bambini della Scuola Primaria. La festa proseguirà con un giusto spazio culinario all’interno del chiosco della Pro Loco nel Cortile delle Meridiane prima di entrare nel vivo dei festeggiamenti nel pomeriggio/sera. Si inizia alle 16.45 con l’Omaggio al sole degli allievi di StudioDanza di Palmanova, che anticipa di mezzora la partenza, dal Cortile delle Meridiane, del corteo che inaugurerà le nuove Meridiane. L’annuale giro del paese si concluderà con il concerto della Banda G. Rossini di Castions di Strada che allieterà i presenti prima della Premiazione della Meridiana di Aiello 2013. La giornata poi si concluderà alle 19.30 con l’estrazione della “Lotteria delle Meridiane” prima della terza edizione del concorso canoro Aiello Vocal Show, organizzato on il supporto di Masquenada Staff, a partire dalle ore 20. Non resta che fare un giro fra le vie di Aiello sabato 25 e domenica 26 maggio per scacciare le nubi dal cielo e ammirare le nuove Meridiane. Chi volesse portarsi avanti con il lavoro potrà votare, sul sito www.ilpaesedellemeridiane.com, fino alle 12 di domenica 26 maggio le Meridiane dell’annula concorso. Rudi Buset [email protected] RIPRODUZIONE RISERVATA Minimo e Sostenibile: design in un libro il Presentato ieri nel Palazzo della città di Salerno, il libro del designer di origine salernitana Gino Finizio, dal titolo Minimo e sostenibile. La città ha raggiunto la montagnaumanesimo disegnativo. L’incontro, patrocinato dal comune campano e dall’associazione Salerno Attiva e coordinato da Antonio Perotti e Daniele Orilia, ha visto, dopo l’introduzione dell’assessore delegato alla cultura, Ermanno Guerra, l’intervento dell’autore e di diversi ospiti di livello nazionale ed internazionale: da Maria Gabriella Alfano, presidentessa dell’Ordine degli Architetti di Salerno a Vito Avino, Alfonso e Carmine Gambardella, Riccardo Dalisi, Mimmo De Maio, al designer giapponese Masaya Hashimoto e Pietro Palladino. L’inizialmente silenziosa presenza del famoso sassofonista James Senese ha chiuso il quadro degli ospiti. Avvertibile l’assenza del Sindaco di Salerno, nonché viceministro delle Infrastrutture e Trasporti Vincenzo De Luca, impegnato a Roma per motivi ministeriali. Alta fra il pubblico la percentuale di giovani, destinatari principali dell’opera del designer salernitano. Presentato come “documentazione accurata di quanto è stato e potrà essere il design come valore essenziale per lo sviluppo di un paese che vuole competere con i suoi prodotti e cultura del luogo nel contesto internazionale”, il voluminoso lavoro di Finizio ha molto colpito i fortunati ospiti che hanno avuto modo di sfogliarlo seppur brevemente (è pur sempre un’opera che ha impegnato l’autore per 5 anni), dando parecchi spunti per le loro parole. Il libro “parla di me ma anche di altri” dice ai giornalisti prima della conferenza “sempre rivolto a quello che può essere il futuro”. Tutta la relazione, costellata dai brevi interventi dei numerosi ospiti, ha orbitato intorno al concetto dell’innovazione e dell’incoraggiamento alla creatività (con l’attenzione rivolta al minimo ed al sostenibile), temi chiaramente cari all’autore e ai suoi ospiti: gli eterogenei discorsi dei relatori, che spaziando fra il pragmatismo su nuovi obbiettivi ricercati dall’architettura e l’incoraggiamento della creatività, passando fra le proposte al nuovo governo per ridare fiducia, hanno avuto come tema comune la necessità di “passare la palla ai giovani”, che devono puntare ad una creatività qualitativamente superiore per mantenere l’eccellenza della produzione locale e nazionale, a qualunque livello. Sullo sfondo si è sempre potuto intravvedere l’apprezzamento degli ospiti per le iniziative della Città di Salerno, fortemente incoraggiata dall’opera del suo sindaco. L’incontro si è concluso con un assolo di sassofono regalatoci dal musicista Senese, amico personale di Gino Finizio, e con la consegna di souvenir di ceramica creati dall’artista salernitano Antonio Perotti, su disegno dell’autore. Dopo le foto di rito, non ci rimane che aspettare di aver fra le mani la spronante opera del designer e di scoprire nel dettaglio il frutto del suo assiduo lavoro. Simone Callegaro 12^ edizione DI “ITINERANNIA – EVENTI TRA GUSTO E ARTE”: DAL 30 MAGGIO AL 2 GIUGNO Presentata oggi a Udine nella sede della Regione la dodicesima edizione della tradizionale fiera dedicata alle tipicità della bassa friulana: ItinerAnnia – Eventi tra gusto e arte prenderà il via giovedì 30 maggio e fino al 2 giugno coinvolgerà l’intera cittadina di San Giorgio e gli altri paesi partecipanti (Carlino, Castions di Strada, Marano Lagunare, Muzzana del Turgnano, Porpetto e Torviscosa) in una kermesse che mette in vetrina le peculiarità della zona, unite a spettacoli, mostre, conferenze, musica, sport e divertimento per pubblico di ogni età: decine di stand dedicati ai prodotti artigianali, agro-alimentari ed eno-gastronomici, in un continuum di eventi dalla mattina alla sera. La manifestazione è organizzata dal Comune di San Giorgio di Nogaro e dalla Pro Loco, con il patrocinio di Regione Friuli Venezia Giulia e Provincia di Udine, e la collaborazione di Fondazione CRUP, Confartigianato di Udine, Consorzio Aussa Corno, CNA, Camera di Commercio di Udine, CrediFriuli, Gruppo Marcegaglia, Multimedia, Sangalli Group, Billa, F.lli Maran e Fraternità di Misericordia della Bassa Friulana, Ca’ D’Oro e Lampogas. Luogo d’incontri e di scambi fin dalle origini, la cittadina di San Giorgio di Nogaro è storicamente legata alla conformazione di un territorio che si estende fra laguna e lussureggianti pianure, ed è da questo profilo che riemergono le sue vocazioni attuali, oggi baricentrico nell’economia della bassa friulana, fervido di attività industriali, artigianali e produzioni agro-alimentari. Dall’intuizione di valorizzare questi punti di forza è nata IntinerAnnia. Eventi tra gusto e arte, che quest’annogiunge alla sua dodicesima edizione: una grande fiera che mette in vetrina a 360 gradi tutto il “prodotto” e la cultura della bassa friulana. Sarà il tradizionale corteo che alle 18.00 parte da piazza del Municipio fino a Villa Dora, ad inaugurare giovedì 30 maggio la manifestazione in un susseguirsi di eventi nei diversi spazi della cittadina, a cominciare dall’assegnazione del “Premio Itinerannia” a Villa Dora. A seguire, nel parco di Villa Dora, concerto di Gigi Maieron e la sua Band. Fin da subito funzioneranno fornitissimi chioschi con accompagnamento musicale ovunque. Il venerdì inizia con varie mostre (quella fotografica multimediale, la mostra-mercato del libro), conferenze a Villa Dora, dimostrazioni sportive (indoor cycling, zumba, la gara podistica “Quo vadis”, ecc.), mentre in serata si esibiranno vari gruppi musicali dal vivo per pubblico di ogni età (jazz e blues, ska e reggae, revival anni ’60). Nella giornata di sabato, oltre alle varie attività sportive, mostre, conferenze, largo spazio sarà dedicato ai bambini con diverse iniziative, mentre verso sera riprenderanno gli spettacoli per i ragazzi, in particolare con l’ “Harlem Shake”, ultima tendenza made in USA. Seguirà lo spettacolo di prosa, musica e danza “A che punto è la notte?”, e ancora tanta musica ovunque. Domenica si apre con la tradizionale gara di pesca sportiva al laghetto di Chiarisacco, e molte attrattive nel corso della giornata, fra cui il raduno di “Vespa”. Dal tardo pomeriggio ancora musica dal vivo di ogni genere, fino al gran finale con l’estrazione della lotteria. Anche in quest’edizione non mancheranno le curiosità che rendono particolare e originale la manifestazione, come ad esempio la mostra dedicata a Gina Marpillero, la conferenza a cura del celebre maestro profumiere Lorenzo Dante Ferro “Il profumo della memoria”, e poi le mostre “Cartoline della resistenza” e “Flamenco… che passione”, oltre al protagonista principale della fiera che è il prodotto tipico della bassa friulana, ovvero il pesce della laguna, il tartufo di Muzzana, il frico, la birra artigianale, i vini della zona, ma anche qualche prodotto d’importazione dall’Ungheria e dall’Austria: una kermesse di “battezzata” nientemeno che da Bepi Pucciarelli. (Programma e informazioni sul sito www.itinerannia.org). gusto