Scarica il programma completo della stagione 2016/2017 in pdf

2016 2017
Direzione Artistica Ruggero Sintoni Claudio
Casadio Lorenzo Bazzocchi Claudio Angelini
prosa
contemporaneo
moderno
danza
operetta
comico
family
Comune di Forlì
Dirigente Servizio Cultura, Musei, Turismo e Politiche Giovanili
Cristina Ambrosini
Unità Teatro ed Eventi sul territorio
Sergio Spada Responsabile
Mauro Montanari Responsabile tecnico
Claudia Versari Servizi Segreteria e Biglietteria
Domenico Guidi Tecnico
Giancarlo Mazzini Tecnico
Unità Amministrativa
Viviana Venturelli Responsabile
Veronica Riccardi
Biglietteria e Personale di sala e guardaroba
Formula Servizi Soc. Coop. Forlì
Servizi tecnici e di palcoscenico
Stenik Audio s.n.c. Forlì
Sistema biglietteria elettronica
SiGrade S.p.A.
Ufficio Stampa
Ufficio Stampa del Comune di Forlì
Ufficio Stampa Stagione Contemporaneo
Agnese Doria e TuCo - Tutto per la comunicazione
Ufficio Stampa Stagione Comico
Ivan Caroli
Gestione sito web e social
Esserelite Forlì
Immagine e Comunicazione
Casa Walden Comunicazione Forlì
2016 2017
Direzione Artistica
Ruggero Sintoni
Claudio Casadio
Lorenzo Bazzocchi
Claudio Angelini
Anche quest’anno il teatro Diego Fabbri di Forlì apre le porte alla città, offrendo la sua stagione
teatrale.
Questa programmazione è stata realizzata grazie al lavoro. Al lavoro delle persone straordinarie
che compongono la nostra direzione artistica, competente, innovativa e soprattutto autonoma.
Al lavoro della dirigente, dei funzionari e degli operatori del Comune, uno staff insostituibile che
rappresenta l’anima e l’operatività del Teatro Diego Fabbri, e al lavoro di tutti i collaboratori, dalle
maschere allo staff tecnico, che a vario titolo rendono possibile ogni anno la Stagione teatrale
Comunale di Forlì.
Ugualmente importante il lavoro di coinvolgimento del pubblico, per cui è doveroso citare il
Centro Diego Fabbri, che cura la formazione dello spettatore, i dirigenti e docenti degli Istituti
Superiori di Forli e il Centro Studi teatrali dell Università di Bologna sede di Forli, che incentivano
la presenza dei giovani a teatro. Infine i professionisti che si occupano della comunicazione e
coloro che, nella passata stagione, hanno realizzato il questionario di gradimento.
Sono convinta che il valore dell’offerta culturale di una comunità sia direttamente proporzionale alla qualità e al coinvolgimento degli operatori che lavorano nel suo territorio. Per questa ragione
credo che le prospettive di sviluppo di una città passino anche attraverso l’accrescimento delle
opportunità di lavoro per gli operatori della cultura e della creatività, e ritengo sia necessario
continuare a investire sulla crescita delle loro competenze.
Penso sia importante ricordare sempre che il teatro di Forlì è una istituzione, è un luogo della
cultura, ma è anche un luogo di lavoro e in ragione proprio della qualità di questo lavoro che
ogni anno è possibile per i cittadini forlivesi godere di una delle programmazioni teatrali più belle
e innovative della Regione.
Elisa Giovannetti
Assessora alla Cultura,
Politiche Giovanili, Turismo,
Pari Opportunità e Conciliazione
Giunti al quinto anno di lavoro come direzione artistica ci apprestiamo a vivere questa nuova
stagione insieme al numeroso e articolato pubblico forlivese. Sia quello storico da sempre legato
alle sorti del nostro teatro, sia quello che si è andato tras-formando in questi anni. Cioè insieme
a tutti voi.
Possiamo certamente dire che la scelta fatta nel 2012 e tenacemente portata avanti, quella cioè
di costruire un teatro per un arcobaleno di “pubblici”, si è rivelata vincente. La città di Forlì è
oggi una riconosciuta finestra teatrale sulle eccellenze prodotte in Italia e in diversi casi anche
all'estero. Le proposte spettacolari fatte alla città si dipanano nelle ormai note sette stagioni,
nelle quali è possibile trovare un'offerta che non ha uguali in Italia se si escludono le grandi
città metropolitane.
Questo percorso di consolidamento non ci appaga e ci porta ogni anno a modulare nuove proposte. Ne sono testimonianza i prestigiosi appuntamenti fuori abbonamento: Niccolò Fabi, grande
interprete di musica d'autore e The Harlem Spirit of Gospel Choir, un vero e proprio regalo di
Natale. Inoltre Il teatro delle Albe che sarà presente con un lavoro di grande pregnanza storicosociale: La ballata dei picchettini.
L'importante stagione di prosa (Alex Rigola, Umberto Orsini, Alessandro Gassmann, Silvio Orlando, Claudio Casadio, Angela Finocchiaro, Anna Foglietta, Tullio Solenghi e Massimo Dapporto,
fra gli altri). La danza internazionale (Roy Assaf Dance, Spellbound Company, Los Vivancos e il
Balletto di Mosca). Una stagione di moderrno di assoluto livello (Sabina Guzzanti, Andrea Scanzi,
Foschi/Musella/Mazzarelli, Federico Buffa), e una strabiliante stagione family (Chinese Acrobatic
Circus, Ca' Luogo d'Arte, Accademia Perduta).
Infine la stagione di Contemporaneo, che continua ad approfondire la collaborazione con i festival internazionali Crisalide XXIII e Ipercorpo XIII. Entrambi si svolgono da anni a Forlì e per qualità artistica e progettuale costituiscono una peculiarità del territorio unica in Italia. Oltre ai lavori
presenti nei festival a marchio Diego Fabbri (Miriam Gourfink, La Veronal, Città di Ebla+guest)
rimane la parte primaverile del cartellone (Billy Cowie, David Espinosa, Roberta Mosca, Simona
Bertozzi, Masque teatro). Questo abbraccio del contemporaneo alle altre stagioni, che comincia
ad ottobre e finisce a maggio, vuole testimoniare lo spirito di innovazione che contraddistingue
tutto il nostro lavoro.
Mai come quest'anno siamo lieti di presentare al pubblico le produzioni delle realtà professionali
per cui operiamo nel nostro territorio e di cui siamo espressione, cioè Accademia Perduta, Masque Teatro, Città di Ebla. Crediamo infatti sia doveroso, in qualità di direttori artistici che sono
anche produttori, portare in città le creazioni nate in seno alle realtà nelle quali operiamo. Ed
ecco che Accademia Perduta potrà mostrare Mar del Plata, uno dei più convincenti lavori della
precedente stagione di prosa in tutta Italia, e Jack il Fagiolo Magico nella stagione di Family,
spettacolo già in turnè in Italia e in Europa.
Nella stagione di Contemporaneo Masque teatro presenterà Locus Solus, tratto dalla omonima
opera dello scrittore ed autore francese Raymond Roussel, in prima assoluta e Città di Ebla
chiuderà la stagione con un progetto site specific in collaborazione con Atrium che vedrà diversi
danzatori dialogare con altrettanti siti monumentali della nostra Città.
Artisti di chiara fama, un teatro che sempre più si sperimenta in spazi alternativi (Teatro Félix
Guattari, Palazzo Romagnoli, Fabbrica delle candele) che idealmente e geograficamente abbracciano la grande platea del teatro Fabbri lasciandola come punto di riferimento. Produzioni
consolidate affiancate a nuove sfide produttive.
Nell'augurarvi una coinvolgente stagione ci auguriamo che il patrimonio di competenze e investimenti che abbiamo profuso in questi anni sia un faro capace di illuminare la strada che, mai
come oggi, un teatro pubblico deve percorrere nel futuro insieme alla sua multiforme comunità
di riferimento.
Ruggero Sintoni / Claudio Casadio / Lorenzo Bazzocchi / Claudio Angelini
CALENDARIO
CALENDARIO DELLE STAGIONI 2016/2017
ottobre 2016
SABATO 29
ORE 21
CONTEMPORANEO
TURNO H
MYRIAM GOURFINK (FR)
ALMASTY
LUNEDÌ 31
ORE 21
CONTEMPORANEO
TURNO H
LA VERONAL (ES)
PORTLAND
novembre 2016
MARTEDÌ 15
ORE 21
DANZA
TURNO G
ROY ASSAF DANCE
AN EVENING WITH ROY ASSAF (SIX YEARS LATER / THE HILL)
GIOVEDÌ 24
ORE 21
PROSA
TURNO A
UMBERTO ORSINI
IL GIUOCO DELLE PARTI
VENERDÌ 25
ORE 21
PROSA
TURNO B
UMBERTO ORSINI
IL GIUOCO DELLE PARTI
SABATO 26
ORE 21
PROSA
TURNO C
UMBERTO ORSINI
IL GIUOCO DELLE PARTI
DOMENICA 27
ORE 16
PROSA
TURNO D
UMBERTO ORSINI
IL GIUOCO DELLE PARTI
dicembre 2016
DOMENICA 11
ORE 16
FAMILY
TURNO I
ACCADEMIA PERDUTA / ROMAGNA TEATRI
JACK E IL FAGIOLO MAGICO
MERCOLEDÌ 14 COMICO
ORE 21
PAOLO CEVOLI
PERCHÈ NON PARLI
GIOVEDÌ 15
ORE 21
PROSA
TURNO A
ANGELA FINOCCHIARO
CALENDAR GIRLS
VENERDÌ 16
ORE 21
PROSA
TURNO B
ANGELA FINOCCHIARO
CALENDAR GIRLS
SABATO 17
ORE 21
PROSA
TURNO C
ANGELA FINOCCHIARO
CALENDAR GIRLS
DOMENICA 18
ORE 16
PROSA
TURNO D
ANGELA FINOCCHIARO
CALENDAR GIRLS
MARTEDÌ 20
ORE 21
FUORI
ABBONAMENTO
THE HARLEM SPIRIT OF GOSPEL CHOIR
featuring Anthony Morgan
LUNEDÌ 26
ORE 16 / 18
FAMILY
TURNO I
CA' LUOGO D'ARTE
UN CANTO DI NATALE
MARTEDÌ 27
FAMILY
ORE 19,30 / 21 TURNO I
CA' LUOGO D'ARTE
UN CANTO DI NATALE
CALENDARIO
gennaio 2017
VENERDÌ 6
ORE 16
FAMILY
TURNO I
THE CHINESE ACROBATIC CIRCUS OF HENAN
WORLD TOUR
MERCOLEDÌ 11 DANZA
ORE 21
TURNO G
BALLETTO DI MOSCA LA CLASSIQUE
LA BELLA ADDORMENTATA
GIOVEDÌ 12
ORE 21
PROSA
TURNO A
ANNA FOGLIETTA
LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTO
VENERDÌ 13
ORE 21
PROSA
TURNO B
ANNA FOGLIETTA
LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTO
SABATO 14
ORE 21
PROSA
TURNO C
ANNA FOGLIETTA
LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTO
DOMENICA 15
ORE 16
PROSA
TURNO D
ANNA FOGLIETTA
LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTO
SABATO 21
ORE 21
FUORI
ABBONAMENTO
NICCOLÒ FABI
CONCERTO
DOMENICA 22
ORE 16
OPERETTA
TURNO F
COMPAGNIA ITALIANA DI OPERETTE
AL CAVALLINO BIANCO
LUNEDÌ 23
ORE 21
COMICO
GIANLUCA RAMAZZOTTI / ANTONIO CORNACCHIONE
IERI È UN ALTRO GIORNO!
MERCOLEDÌ 25 MODERNO
ORE 21
TURNO E
ANDREA SCANZI / GIULIO CASALE
IL SOGNO DI UN'ITALIA 1984-2004
GIOVEDÌ 26
ORE 21
PROSA
TURNO A
MASSIMO DAPPORTO / TULLIO SOLENGHI
QUEI DUE (IL SOTTOSCALA)
VENERDÌ 27
ORE 21
PROSA
TURNO B
MASSIMO DAPPORTO / TULLIO SOLENGHI
QUEI DUE (IL SOTTOSCALA)
SABATO 28
ORE 21
PROSA
TURNO C
MASSIMO DAPPORTO / TULLIO SOLENGHI
QUEI DUE (IL SOTTOSCALA)
DOMENICA 29
ORE 16
PROSA
TURNO D
MASSIMO DAPPORTO / TULLIO SOLENGHI
QUEI DUE (IL SOTTOSCALA)
febbraio 2017
DOMENICA 5
ORE 16
FAMILY
TURNO I
COLLETTIVO 320CHILI
J.A.N.D. (JUST ANOTHER NORMAL DAY)
MARTEDÌ 7
ORE 21
MODERNO
TURNO E
MARCO FOSCHI / PAOLO MAZZARELLI / LINO MUSELLA
STRATEGIE FATALI
GIOVEDÌ 9
ORE 21
PROSA
TURNO A
CLAUDIO CASADIO / GIOVANNI ANZALDO / FABIO BUSSOTTI
MAR DEL PLATA
VENERDÌ 10
ORE 21
PROSA
TURNO B
CLAUDIO CASADIO / GIOVANNI ANZALDO / FABIO BUSSOTTI
MAR DEL PLATA
CALENDARIO
febbraio 2017
SABATO 11
ORE 21
PROSA
TURNO C
CLAUDIO CASADIO / GIOVANNI ANZALDO / FABIO BUSSOTTI
MAR DEL PLATA
DOMENICA 12
ORE 16
PROSA
TURNO D
CLAUDIO CASADIO / GIOVANNI ANZALDO / FABIO BUSSOTTI
MAR DEL PLATA
DOMENICA 19
ORE 16
OPERETTA
TURNO F
COMPAGNIA CORRADO ABATI
LA PRINCIPESSA SISSI
LUNEDÌ 20
ORE 21
COMICO
ANGELO PINTUS
ORMAI SONO UNA MILF
MARTEDÌ 21
ORE 21
MODERNO
TURNO E
FEDERICO BUFFA
LE OLIMPIADI DEL 1936
GIOVEDÌ 23
ORE 21
PROSA
TURNO A
MARCO BOCCI
MODIGLIANI
VENERDÌ 24
ORE 21
PROSA
TURNO B
MARCO BOCCI
MODIGLIANI
SABATO 25
ORE 21
PROSA
TURNO C
MARCO BOCCI
MODIGLIANI
DOMENICA 26
ORE 16
PROSA
TURNO D
MARCO BOCCI
MODIGLIANI
MARTEDÌ 28
ORE 21
DANZA
TURNO G
SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET
PA/ETHOS
marzo 2017
GIOVEDÌ 2
ORE 21
PROSA
TURNO A
MICHELE RIONDINO
GIULIO CESARE
VENERDÌ 3
ORE 21
PROSA
TURNO B
MICHELE RIONDINO
GIULIO CESARE
SABATO 4
ORE 21
PROSA
TURNO C
MICHELE RIONDINO
GIULIO CESARE
DOMENICA 5
ORE 16
PROSA
TURNO D
MICHELE RIONDINO
GIULIO CESARE
VENERDÌ 17
ORE 21
FUORI
ABBONAMENTO
TEATRO DELLE ALBE
IL VOLO - LA BALLATA DEI PICCHETTINI
DOMENICA 19
ORE 16
OPERETTA
TURNO F
COMP. TEATRO MUSICA NOVECENTO - ORCH. CANTIERI D'ARTE
LA DUCHESSA DEL BAL TABARIN
VENERDÌ 24
ORE 21
COMICO
PAOLO MIGONE
GLI UOMINI VENGONO DA MARTE, LE DONNE DA VENERE
MARTEDÌ 28
ORE 21
DANZA
TURNO G
LIVE ARTS LOS VIVANCOS
AETERNUM
CALENDARIO
marzo 2017
GIOVEDÌ 30
ORE 21
PROSA
TURNO B
SILVIO ORLANDO / ROBERTO CITRAN
LA SCUOLA
VENERDÌ 31
ORE 21
PROSA
TURNO A
SILVIO ORLANDO / ROBERTO CITRAN
LA SCUOLA
aprile 2017
SABATO 1
ORE 21
PROSA
TURNO C
SILVIO ORLANDO / ROBERTO CITRAN
LA SCUOLA
DOMENICA 2
ORE 16
PROSA
TURNO D
SILVIO ORLANDO / ROBERTO CITRAN
LA SCUOLA
VENERDÌ 7
ORE 21
CONTEMPORANEO
TURNO H
ROBERTA MOSCA
CI VORREBBE QUEL SOLE CHE SCALDA LE OSSA
VENERDÌ 7
ORE 22
CONTEMPORANEO
TURNO H
SIMONA BERTOZZI / FRANCESCO GIOMI / ENRICO PITOZZI
ANATOMIA
SABATO 8
ORE 10 / 17
WORKSHOP
WORKSHOP
CON ROBERTA MOSCA + CANEDICODA
GIOVEDÌ 13
ORE 21
DANZA
TURNO G
RBR DANCE COMPANY
THE MAN - THE PASSION OF THE CHRIST
VENERDÌ 21
ORE 21
CONTEMPORANEO
TURNO H
BILLY COWIE
UNDER FLAT SKY
VENERDÌ 21
ORE 22
CONTEMPORANEO
TURNO H
BILLY COWIE
ART OF MOVEMENT
maggio 2017
GIOVEDÌ 4
ORE 20/21/22
CONTEMPORANEO
TURNO H
DAVID ESPINOSA
MI GRAN OBRA
VENERDÌ 5
ORE 21/22,30
CONTEMPORANEO
TURNO H
DAVID ESPINOSA
MAAN (MUCH AD ABOUT NOTHING)
VENERDÌ 12
ORE 21
CONTEMPORANEO
TURNO H
MASQUE TEATRO
LOCUS SOLUS
SABATO 13
ORE 21
CONTEMPORANEO
TURNO H
MASQUE TEATRO
LOCUS SOLUS
SABATO 13
ORE 22
CONVERSAZIONE
CON SIMONE AZZONI E LORENZO BAZZOCCHI
VENERDÌ 26
ORE 21
CONTEMPORANEO
TURNO H
CITTÀ DI EBLA + GUEST
PATRIMONIO
SABATO 27
ORE 21
CONTEMPORANEO
TURNO H
CITTÀ DI EBLA + GUEST
PATRIMONIO
MARTEDÌ 20 DICEMBRE 2016
Un classico di Natale, l’HARLEM Spirit of GOSPEL CHOIR, per trascorrere con
la famiglia e gli amici una bella serata a teatro, cullati ed abbracciati dai ritmi
magici e coinvolgenti del gospel.
Con il talento internazionale di HARLEM, Mr. Anthony Morgan ed il suo coro, per
“diffondere la buona novella in tutto il mondo attraverso la gioia della musica”.
Sul palco le migliori voci che il panorama gospel statunitense, culla di questo
genere musicale, offre, con un repertorio misto di brani che spaziano dal classico
alla rivisitazione di brani moderni, con forza, intensità e con una miscela di suoni
versatili che sapranno conquistare il pubblico.
Ritmi travolgenti e allegria per un gruppo che si è esibito davvero in tutto il mondo: dall’Australia all’Argentina, dal Brasile al Canada, dal Giappone all’Africa, fino
in Europa, dall’Inghilterra alla Francia, dai Paesi dell’est alla Germania ed ora in
Italia, per un tour nazionale.
FUORI ABBONAMENTO
The Harlem Spirit
of Gospel Choir
featuring Anthony
Morgan
Grandi collaborazioni in atto con artisti di fama internazionale: Steve Wonder, Diana Ross, Cindy Lauper, Aretha Franklin, oltre alla partecipazione come
background vocale al disco di Ray Charles “So Help me God”.
prevendite su ticketone.it e vivaticket.it
dal 24 settembre (riservata agli abbonati) anche
presso la biglietteria del Teatro Diego Fabbri
dall'11 ottobre prevendita aperta a tutti
(diritto di prevendita 10%)
PREVENDITE DA SABATO 24 SETTEMBRE 2016
MARTEDÌ 20 DICEMBRE 2016
ORE 21
SABATO 21 GENNAIO 2017
FUORI ABBONAMENTO
NICCOLÒ FABI
Una somma di
piccole cose tour
Con oltre 20 date in auditorium, teatri, anfiteatri e prestigiose location all’aperto il
tour di presentazione di Una somma di piccole cose è stato un grande successo,
che ha registrato il tutto esaurito, e in cui Niccolò Fabi ha messo ancora una volta
in luce la sua trasversalità, emozionando, divertendo e commuovendo il proprio
pubblico grazie a uno spettacolo in cui al centro c’è sempre la musica.
Un concerto intimo, ma solo all’apparenza, che si rivela energico, coraggioso e
con Alberto Bianco e la sua band: musicalmente pieno e che ha convinto pubblico e critica. Un viaggio di oltre due
Damir Nefat, Filippo Cornaglia, ore che ha inizio con le canzoni del nuovo disco e prosegue con alcuni tra i brani
Matteo Giai più amati di tutto il suo repertorio ormai ventennale.
Ad accompagnarlo sul palco il cantautore Alberto Bianco e la band perché, come
afferma lui stesso «La musica che sostiene altra musica è insieme libertà e speranza».
prevendite su ticketone.it
dal 24 settembre anche presso la biglietteria del Teatro Diego Fabbri
ORE 21 (diritto di prevendita 10%)
PREVENDITE DA SABATO 24 SETTEMBRE 2016
SABATO 21 GENNAIO 2017
VENERDÌ 17 MARZO 2017
È sulle navi che bisogna cercarli, i picchettini. Sulle navi in porto. E bisogna sapere dove cercarli, perché non sono in vista. Il loro lavoro non ha nulla a che
fare con l’aria aperta e il salmastro, l’azzurro e lo iodio. Ha a che fare, piuttosto,
con il sottosuolo, la claustrofobia, la miniera. Picchettino è una parola che si
trova su pochi vocabolari; secondo l’INAIL si tratta della qualifica professionale
classificata con il numero 709. Così inizia il libro di Rudi Ghedini, dedicato alla
tragedia della Mecnavi. Era il venerdì 13 marzo 1987, l’evento fu scatenato da un
incendio nella stiva n.2, le esalazioni della combustione causarono la morte per
asfissia di 13 operai. L’imbarcazione, appartenente al compartimento marittimo
di Trieste, era una nave cisterna di fabbricazione norvegese adibita al trasporto di
gas GPL. Da alcuni giorni era stata tirata in secco in un bacino di carenaggio del
porto di Ravenna. Gli eventi agghiaccianti dell’Elisabetta Montanari si condensano nello spazio dei doppifondi della nave, dove i picchettini lavorano usando
palette, spazzole e raschietti, stracci. Nel soprastante cantiere, un carpentiere
usa la fiamma ossidrica. Per fare in fretta, nessuno di loro è stato informato delle
operazioni che avvengono in contemporanea. Tra i morti un cassintegrato, tre
giovani al primo giorno di lavoro, un uomo al suo ultimo giorno di lavoro.
Tahar Lamri e Luigi Dadina, nati rispettivamente il 24 e 25 dicembre del 1958,
il primo ad Algeri, il secondo a Ravenna, hanno deciso di tenere, assieme a tre
musicisti, una “Conferenza sul Marzo” per raccontare di fabbrica, porti, lavoro,
incidenti, cormorani, nebbia, semafori, morti che continuano a parlarci.
Un Conferenza in musica, musiche, rumori. Il canto rap ha un ruolo centrale nella tessitura drammaturgica, arrivando inaspettatamente a divenire anche canto
funebre. Le sonorità partono dal blues, i due bassi producono musiche dense,
bituminose. Un breve canto Gnawa aggiunge una dimensione rituale, accompagnandoci dove la musica diviene anche cura della memoria.
FUORI ABBONAMENTO
TEATRO DELLE ALBE
Il volo
La ballata dei picchettini
di Luigi Dadina, Laura Gambi
e Tahar Lamri
con Tahar Lamri e Luigi Dadina
(narrazione), Francesco Giampaoli
e Diego Pasini (basso e percussioni),
Lanfranco Moder Vicari (rap)
musiche di Francesco Giampaoli
testi rap di Lanfranco Moder Vicari
scene e costumi di Pietro Fenati
e Elvira Mascanzoni
regia di Luigi Dadina
spettacolo realizzato in collaborazione
con CGIL, UIL
in occasione dell’anniversario
dell’eccidio della Mecnavi
PREVENDITE DA SABATO 24 SETTEMBRE 2016
prevendite presso la biglietteria del Teatro
Diego Fabbri
VENERDÌ 17 MARZO 2017
ORE 21
prosa
GIOVEDÌ 24, VENERDÌ 25, SABATO 26 - ORE 21 GIOVEDÌ 9, VENERDÌ 10, SABATO 11 - ORE 21
DOMENICA 27 NOVEMBRE 2016 - ORE 16
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2017 - ORE 16
COMPAGNIA UMBERTO ORSINI
Il giuoco delle parti
CLAUDIO CASADIO / GIOVANNI
ANZALDO / FABIO BUSSOTTI
di Luigi Pirandello
Mar
del Plata
Gli “Angeli del Rugby” che sfidarono il regime argentino
GIOVEDÌ 15, VENERDÌ 16, SABATO 17 - ORE 21
DOMENICA 18 DICEMBRE 2016 - ORE 16
di Claudio Fava
A.Gi.Di. e Enfi Teatro presentano
ANGELA FINOCCHIARO
GIOVEDÌ 23, VENERDÌ 24, SABATO 25 - ORE 21
DOMENICA 26 FEBBRAIO 2017 - ORE 16
Calendar girls
Officine del Teatro Italiano e Pragma Srl
in collaborazione con Istituto Amedeo Modigliani
di Tim Firth
MARCO BOCCI
GIOVEDÌ 12, VENERDÌ 13, SABATO 14 - ORE 21
DOMENICA 15 GENNAIO 2017 - ORE 16
Modigliani
Uno spettacolo scritto e diretto da Angelo Longoni
Teatro Stabile di Catania e Teatro Stabile dell’Umbria
ANNA FOGLIETTA
La pazza della porta
accanto
di Claudio Fava
GIOVEDÌ 26, VENERDÌ 27, SABATO 28 - ORE 21
DOMENICA 29 GENNAIO 2017 - ORE 16
Angelo Tumminelli Produzioni
MASSIMO DAPPORTO
TULLIO SOLENGHI
Quei due (Il sottoscala)
di Charles Dyer
GIOVEDÌ 2, VENERDÌ 3, SABATO 4 - ORE 21
DOMENICA 5 MARZO 2017 - ORE 16
Teatro stabile del veneto
MICHELE RIONDINO
Giulio Cesare
di William Shakespeare
GIOVEDÌ 30, VENERDÌ 31 MARZO,
SABATO 1 - ORE 21
DOMENICA 2 APRILE 2017 - ORE 16
SILVIO ORLANDO
ROBERTO CITRAN
La scuola
di Domenico Starnone
PROSA 2016/2017
TURNI A B C D - 8 spettacoli
Abbonamenti Platea
Intero
€ 165
Ridotto/ArtCard/Carta Doc
€ 142
Speciale Associazioni e Cral
€ 157
youngERcard/Under 14 (3°sett. platea) € 100
Abbonamenti Galleria
Intero
€ 141
Ridotto/ArtCard/Carta Doc
€ 123
Speciale Associazioni e Cral
€ 134
youngERcard/Under 14
€ 84
Biglietti Platea
Intero
€ 25
Ridotto/ArtCard/
Carta Doc/Romagna Visit Card
€ 22
youngERcard/Under 14 (3°sett. platea) € 15
Biglietti Galleria
Intero
€ 20
Ridotto/ArtCard/
Carta Doc/Romagna Visit Card
€ 17
youngERcard/Under 14
€ 14
Spettacoli “Calendar Girls” e “Giulio Cesare”
Biglietti categorie sopra indicate
Platea
€ 28,25,17
Galleria
€ 24,22,15
ABBONAMENTI STUDIO
Speciale SCUOLE
In collaborazione con
7 spettacoli:
€ 35
4 Prosa (Il giuoco delle parti, La scuola,
Mar del Plata, Giulio Cesare)
1 Danza + 1 Moderno (2 opzioni):
OP 1: The man e Il sogno di un’Italia
OP 2: Pa/Ethos e Le olimpiadi del 1936
+ 1 spettacolo di Contemporaneo
La formula di abbonamento Studio-Speciale
Scuole si sottoscrive negli istituti scolastici
attraverso i referenti del progetto.
Speciale UNIVERSITÀ
In collaborazione con
7 spettacoli:
€ 35
4 Prosa (Il giuoco delle parti, La pazza della
porta accanto, Mar del Plata, Giulio Cesare)
1 Danza + 1 Moderno (2 opzioni):
OP 1: The man e Il sogno di un’Italia
OP 2: Pa/Ethos e Le olimpiadi del 1936
+ 1 spettacolo di Contemporaneo
GIOVEDÌ 24, VENERDÌ 25, SABATO 26, DOMENICA 27 NOVEMBRE 2016
PROSA
COMPAGNIA Umberto Orsini ritorna con una versione del “Giuoco delle parti”, commedia che
UMBERTO ORSINI negli ultimi vent’anni l’attore ha più volte rivisitato, convinto che uno dei modi
Il giuoco delle parti
da Luigi Pirandello
adattamento
Valerio - Orsini - Balò
con Alvia Reale e Totò Onnis
e con Flavio Bonacci,
Carlo De Ruggieri,
Alessandro Federico
scene Maurizio Balò
costumi Gianluca Sbicc
regia di Roberto Valerio
INCONTRIARTISTI
degli attori e Compagnia con il pubblico
sabato 26 novembre ore 18,00
Foyer del Teatro Diego Fabbri
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
TURNI A - B - C - D / TURNI OMNIBUS 1 - 2
TURNO A
TURNO B
TURNO C
TURNO D
GIOVEDÌ 24 NOVEMBRE
VENERDÌ 25 NOVEMBRE
SABATO 26 NOVEMBRE
DOMENICA 27 NOVEMBRE
ORE
ORE
ORE
ORE
21
21
21
16
per preservare un classico è quello di ripensarlo apportando continue modifiche
ed approfondimenti.
Originariamente la vicenda vede un Leone Gala che si è pacificamente separato
dalla moglie (che lo tradisce con l’amico Guido Venanzi) a condizione di farle
visita ogni sera, per mantenere di fronte all’opinione pubblica, il suo ruolo di
marito. Questo accordo col passare del tempo si rivela insopportabile a Silia che
confida all’amante il desiderio di volersi sbarazzare del marito la cui presenzaassenza le è diventata insostenibile. Il casuale irrompere nella casa di lei di un
gruppo di ubriachi che tentano di farle violenza, senza però riuscirci, le offre un
pretesto inatteso grazie al quale potrebbe mettere a repentaglio la vita del marito
trascinandolo in un duello. Alla notizia del fatto Leone Gala appare tranquillo,
lui si è vuotato di ogni sentimento ed ha trovato un “pernio” che gli permette di
affrontare ogni situazione anche la più critica, infatti grazie alla sua incrollabile
dialettica e al suo nichilismo, si sottrae al complotto ordito dalla moglie e dall’amante trasformandosi da vittima in carnefice.
Luigi Pirandello ha scritto una commedia nera, dove matrimonio, tradimento,
onore e omicidio si inseguono in una logica successione.
La novità di questo allestimento sta nell’aver immaginato un futuro per Leone
Gala dopo quel tragico avvenimento, lui, uomo di lettere, costretto a macchiarsi
di un delitto non riesce a liberarsi dal suo passato e rivive tutta la vicenda come
un ammasso di ricordi, di ricostruzione dei fatti dal punto di vista di chi è sopravvissuto. L’inferno del matrimonio è reinterpretato in un’ottica vicina al teatro di
Strinberg dove l’abisso morale dei protagonisti si alterna al gioco dialettico che
ha quasi sempre guidato la lettura di questo testo. Alvia Reale conferisce a Silia
un connotato più vicino alla novella nella quale Pirandello aveva tracciato il suo
primo approccio alla vicenda (Quando si è capito il giuoco) e Totò Onnis regala
un ritratto inedito alla figura di Guido Venanzi. Orsini si dibatte fra i fantasmi che
popolano una mente in cui il tempo batte i suoi colpi rimbalzandoli confusamente
dal passato al presente e viceversa.
GIOVEDÌ 15, VENERDÌ 16, SABATO 17, DOMENICA 18 DICEMBRE 2016
Calendar Girls è un testo teatrale scritto da Tim Firth, tratto dall’omonimo film con la regia di Nigel Cole (lo stesso di L’erba di Grace e We want sex), di
cui lo stesso Firth è autore e sceneggiatore. Il film, di cui erano protagoniste - fra
le altre - Helen Mirren, Julie Walters, Linda Bassett, è uscito in Italia nel 2004
diventando un film di culto, molto amato dal pubblico femminile.
Nell’adattamento teatrale viene mantenuta l’impostazione corale, con un ruolo da protagonista definito, quello di Chris, interpretata da Hellen Mirren
nella versione cinematografica e da Angela Finocchiaro in questa teatrale.
La storia, ispirata ad un fatto realmente accaduto, è quella di un gruppo di donne fra i 50 e i 60 anni, membre del Women’s Institute (nata nel 1915, oggi è
la più grande organizzazione di volontariato delle donne nel Regno Unito), che si impegna in una raccolta fondi destinati a un ospedale nel quale è
morto di leucemia il marito di una di loro (Annie). Chris, stanca di vecchie
e fallimentari iniziative di beneficenza, ha l’idea di fare un calendario diverso da tutti gli altri, in cui convince le amiche del gruppo a posare nude.
Con l’aiuto di un fotografo amatoriale realizzano così un calendario che le vede ritratte in normali attività domestiche, come preparare dolci e composizioni floreali, ma con un particolare non convenzionale: posano senza vestiti. L’iniziativa riscuote un successo tale da portarle alla ribalta non solo in Inghilterra,
facendo volare le vendite del calendario alle stelle! L’improvvisa e inaspettata
fama, tuttavia, metterà a dura prova le protagoniste.
Lo spettacolo teatrale, al pari del film, ha avuto un enorme successo in Inghilterra, dove è programmato in diverse versioni dal 2008 ed è tuttora in
scena.
INCONTRIARTISTI
degli attori e Compagnia con il pubblico
sabato 17 dicembre ore 18,00
Foyer del Teatro Diego Fabbri
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
PROSA
A.Gi.Di. e Enfi Teatro
presentano
ANGELA FINOCCHIARO
Calendar girls
di Tim Firth
basato sul film Miramax scritto da
Juliette Towhide & Tim Firth
traduzione e adattamento
Stefania Bertola
con Ariella Reggio, Carlina Torta,
Matilde Facheris, Corinna Lo Castro,
Elsa Bossi, Marco Brinzi, Noemi Parroni
e con Titino Carrara
scene Rinaldo Rinaldi
costumi Nanà Cecchi
musiche originali Riccardo Tesi
disegno luci Massimo Consoli
regia di Cristina Pezzoli
TURNI A - B - C - D / TURNI OMNIBUS 1 - 2
TURNO A GIOVEDÌ 15 DICEMBRE
TURNO B VENERDÌ 16 DICEMBRE
TURNO C SABATO 17 DICEMBRE
TURNO D DOMENICA 18 DICEMBRE
ORE
ORE
ORE
ORE
21
21
21
16
GIOVEDÌ 12, VENERDÌ 13, SABATO 14, DOMENICA 15 GENNAIO 2017
PROSA
Teatro Stabile di Catania Un commovente testo di Claudio Fava per raccontare l’appassionante storia d’aTeatro Stabile dell’Umbria more tra Alda Merini, donna complessa dal carattere malinconico, e un giovane,
ANNA FOGLIETTA
La pazza
della porta accanto
di Claudio Fava
e con Angelo Tosto,
Alessandra Costanzo, Sabrina Knaflitz,
Liborio Natali, Olga Rossi, Cecilia Di Giuli,
Stefania Ugomari Di Blas,
Giorgia Boscarino, Gaia Lo Vecchio
ideazione scenica di
Alessandro Gassmann
con la collaborazione di Alessandro Chiti
musiche originali di
Pivio e Alde De Scalzi
regia di Alessandro Gassmann
paziente anche lui dell’ospedale psichiatrico in cui la donna era ricoverata. A
dare voce e volto alla “poetessa dei navigli” e ai suoi emozionanti versi, Anna
Foglietta che, affiancata da un folto e affiatato gruppo di attori, si cala con intensità nei panni della giovane in profondo conflitto con un mondo che non la
comprende e di cui non accetta le etichettature.
Con la sapiente regia di Alessandro Gassmann, un lavoro che saprà emozionare
il pubblico. “Conoscevo Claudio Fava, la sua storia, la sua sensibilità, il suo impegno politico
e sociale; conoscevo la storia del padre Giuseppe, vittima della mafia, una delle
piaghe più dilanianti del nostro paese. Conoscevo Alda Merini, “la poetessa dei
navigli”, la drammaticità della sua esistenza; anch’io, come tanti, mi sono emozionato e commosso nel sentirla leggere i suoi appassionati versi. Dopo aver letto
il testo di Claudio, “La pazza della porta accanto”, un ritratto giovanile, intimo e
struggente della grande poetessa, ho avvertito immediatamente la necessità,
direi l’urgenza, di metterlo in scena. Un testo che si sviluppa all’interno di un
ospedale psichiatrico e che ripercorre la drammatica esperienza della Merini.
Erano gli anni in cui la parola “depressione” non si conosceva e chi soffriva di
questa malattia veniva definito pazzo. Erano anche gli anni in cui negli ospedali
psichiatrici praticavano l’elettroshock e i bagni nell’acqua gelata. È in questa
particolare dimensione alienante che la protagonista si trova a condividere le
giornate con le altre malate alle quali offre spontaneamente i suoi versi, ma
soprattutto è il luogo dove nasce un’appassionante storia d’amore fra lei e un
giovane paziente”. (Alessandro Gassmann)
TURNI A - B - C - D / TURNI OMNIBUS 1 - 2
TURNO A
TURNO B
TURNO C
TURNO D
GIOVEDÌ 12 GENNAIO
VENERDÌ 13 GENNAIO
SABATO 14 GENNAIO
DOMENICA 15 GENNAIO
ORE
ORE
ORE
ORE
21
21
21
16
INCONTRIARTISTI
degli attori e Compagnia con il pubblico
sabato 14 gennaio ore 18,00
Foyer del Teatro Diego Fabbri
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
GIOVEDÌ 26, VENERDÌ 27, SABATO 28, DOMENICA 29 GENNAIO 2017
Quando si alza il sipario, il piccolo giradischi di Harry (Tullio Solenghi) suona
l’Hallelujah Corus di Handel. Charlie (Massimo Dapporto) è seduto sulla poltrona girevole con un asciugamano intorno al collo. Harry ha appena terminato di
raderlo. Harry ha una gran fasciatura attorno alla testa. Facendo volteggiare il
rasoio, Harry dà un ultimo colpo alla basetta di Charlie, poi va alla porta dello
sgabuzzino adiacente. Vi entra per un secondo, emette un gridolino di dolore,
ritorna facendosi saltare da una mano all’altra una salvietta bollente che applica
sul viso di Charlie. Ora Harry si leva la giacchetta bianca, con il suo nome ricamato sul taschino e l’appende all’attaccapanni. Indossa un pullover abbottonato sul
davanti, toglie l’asciugamano dal collo di Charlie poi siede sulla poltrona. Charlie
butta la sua salvietta nel lavandino, infila una giacchetta bianca con il suo nome
sul taschino, va a prendere un’altra salvietta bollente cantarellando a bocca chiusa, emette anche lui un gridolino di dolore, rientra e depone la salvietta sul viso di
Harry. Spegne il giradischi lanciando un’occhiataccia a Harry, quindi…
Massimo Dapporto e Tullio Solenghi, per la prima volta in scena insieme in una
inedita coppia gay. Saranno rispettivamente Charlie e Harry, barbieri della periferia londinese che vivono assieme da una trentina d’anni, con tutte le dinamiche
di due coniugi provati da una vita fatta di continui litigi, di futili battibecchi, di
sofferenze inferte volontariamente: entrambi sapendo però di non poter più fare
a meno l’uno dell’altro.
Scoperto in abiti femminili in un locale pubblico, Charlie aspetta con ansia crescente la convocazione in tribunale, proprio il giorno in cui sta per conoscere
la figlia ventenne, frutto di un “errore di gioventù”. Harry tenta di distrarlo in
tutti i modi, rischiando così di venire ferocemente canzonato per la sua calvizie,
nascosta da molti strati di fasce, un grottesco turbante permanente. Dopo una
serie di piccoli/grandi colpi di scena, compreso un maldestro tentativo di suicidio
da parte di Harry, sempre in bilico tra la farsa e la tragedia, arriva il fatidico giorno
dell’udienza in tribunale. Lo sguardo fisso, il passo incerto, Charlie vi si avvia
rifiutando la compagnia di Harry che potrebbe danneggiarlo. Poi comprende che
la sua vicinanza gli è indispensabile e lo chiama, a gran voce, accanto a sé. E così
i due si ritrovano senza più nulla della loro presunzione, in quel connubio di solidarietà e compassione che ancora li tiene saldamente ed amorevolmente uniti.
PROSA
Angelo Tumminelli
Produzioni
MASSIMO DAPPORTO
TULLIO SOLENGHI
Quei due (Il sottoscala)
di Charles Dyer
adattamento di Massimo Dapporto
scene di Massimo Bellando Randone
costumi di Moris Verdiani
regia di Roberto Valerio
INCONTRIARTISTI
degli attori e Compagnia con il pubblico
sabato 28 gennaio ore 18,00
Foyer del Teatro Diego Fabbri
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
TURNI A - B - C - D / TURNI OMNIBUS 1 - 2
TURNO A
TURNO B
TURNO C
TURNO D
GIOVEDÌ 26 GENNAIO
VENERDÌ 27 GENNAIO
SABATO 28 GENNAIO
DOMENICA 29 GENNAIO
ORE
ORE
ORE
ORE
21
21
21
16
GIOVEDÌ 9, VENERDÌ 10, SABATO 11, DOMENICA 12 FEBBRAIO 2017
PROSA
CLAUDIO CASADIO
GIOVANNI ANZALDO
FABIO BUSSOTTI
Mar del Plata
Gli “Angeli del Rugby”
che sfidarono
il regime argentino
di Claudio Fava
con Andrea Paolotti, Tito Vittori
e con Edoardo Frullini,
Fiorenzo Lo Presti, Giorgia Palmucci,
Alessandro Patregnani, Guglielmo Poggi
scene Alessandro Chiti
costumi Sabrina Chiocchio
light design Umile Vainieri
regia Giuseppe Marini
INCONTRIARTISTI
degli attori e Compagnia con il pubblico
sabato 11 gennaio ore 18,00
Foyer del Teatro Diego Fabbri
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
TURNI A - B - C - D / TURNI OMNIBUS 1 - 2
TURNO A GIOVEDÌ 9 FEBBRAIO
TURNO B VENERDÌ 10 FEBBRAIO
TURNO C SABATO 11 FEBBRAIO
TURNO D DOMENICA 12 FEBBRAIO
ORE
ORE
ORE
ORE
21
21
21
16
La prima volta che andai in Argentina la memoria di molte cose accadute era
ancora intatta. Cose accadute laggiù, a Buenos Aires, dove la storia si era
fermata su quell’elenco interminabile di nomi cancellati dalla vita e dal lutto,
desaparecidos, ammazzati senza nemmeno il diritto a portarsi la propria morte
addosso. Ma anche cose accadute quaggiù, in Italia, dove un’altra guerra e
un altro nemico che non facevano prigionieri s’erano portati via, assieme a
tanti altri, anche mio padre. Mi era sembrato un viaggio necessario: imparare
che nessun luogo è il centro del mondo. Si moriva in Argentina come in Sicilia
perché una banda di carogne regolava in questo modo i propri conti con i dissidenti. Pensarla storta, fuori dal coro, era un peccato imperdonabile. A Buenos
Aires come a Catania. Negli anni ho imparato a raccontare quei morti con le
parole dei vivi, le madri di Plaza de Mayo, le vedove di via d’Amelio…
Ho provato a immaginare com’erano vissuti e perché avevano fatto quello che
scelsero di fare. Non serviva a consolarsi ma a capire che dietro ogni violenza,
a Buenos Aires come a Palermo, non c’era mai fatalità ma un pensiero malato,
l’osceno sentimento del potere, l’avidità, il desiderio di impunità, la menzogna… In questo, Jorge Rafael Videla e Nitto Santapaola si rassomigliano. E
si rassomigliano anche i loro morti. I ragazzi di Mar del Plata mi sono venuti
incontro così, quasi per caso. Tutti morti, un solo sopravvissuto: Raul. Non aveva mai raccontato la sua storia. Essere rimasti vivi, sopravvissuti al male, è
sempre un peso insopportabile, il segno di una colpa che non esiste ma che
ti covi dentro come un’ulcera. Ho provato a immaginare i pensieri e i gesti di
quei ragazzi che scelsero di restare e di morire. Ho cercato di riannodare i fili
invisibili che legano vite lontane tra loro: i giovani agenti di Paolo Borsellino
che rinunciano alle ferie per far da scorta al loro giudice, i giovani rugbisti di
Mar del Plata che rinunciano a trovare rifugio in Francia pur di giocarsi fino
all’ultima partita il loro campionato… II nome di Raul, il sopravvissuto, l’ho
conservato. Gli altri, carnefici e vittime, li ho ribattezzati: volevo che ciascuno
di loro portasse in questo teatro qualcosa in più della propria storia, qualcosa in più della propria morte. Perché alla fine poco importa che quei ragazzi
fossero argentini o siciliani. Importa come vissero. E come seppero dire di no.
Claudio Fava
PROSA
Foto di Tommaso Le Pera
GIOVEDÌ 23, VENERDÌ 24, SABATO 25, DOMENICA 26 FBBRAIO 2017
Spirito allegro è una commedia dall’aspetto classico: aderente all’epoca in cui
fu scritta ed elegante per forme e per fogge. Ma porterà in scena una rarità
tecnico-stilistica, rappresentata dalla tecnica del video-mapping, utilizzata per
raccontare e rappresentare il soprannaturale. Espedienti scenici atti a un immaginario più familiare al pubblico che alla penna di Coward, per una messinscena scattante e piena di ritmo.
Spirito allegro narra la storia di un famoso ed affermato scrittore inglese di
nome Charles Considine che, per documentarsi sul genere spiritico/mistico,
decide di organizzare in casa propria una seduta spiritica. Allaseduta partecipano Charles e la sua seconda moglie Ruth, il migliore amico di Charles, il
dr. George Bradman, con la moglie Violet. La seduta spiritica è gestita dalla
maldestra e buffa Madame Arcati, che gli servirà per delineare il personaggio
chiave del suo prossimo romanzo. La medium evoca lo spiritello di una dispettosa bambina. Lo spirito evocato ne evoca un altro a sua volta, ovvero quello di
Elvira, prima moglie dello scrittore e completamente opposta all’attuale per
comportamento e atteggiamento. Madame Arcati non riesce a rimandare indietro lo spirito di Elvira e comincia così una divertente serie di scherzi e di
misteriosi accadimenti in casa. Tuttavia, un giorno, Elvira esagera un po’ e
finisce con l’uccidere Ruth, manomettendo i freni della macchina e causandone l’uscita di strada. Gli spiriti delle due donne cominciano quindi a litigare e
combinare disastri, costringendo Charles ad abbandonare la casa…
Diana Or.i.s
LEO GULLOTTA
SPIRITO ALLEGRO
di Noel Coward
e con Betti Pedrazzi, Rita Abela,
Federica Bern, Chiara Cavalieri,
Valentina Gristina, Sergio Mascherpa
musiche di Germano Mazzocchetti
regia di Fabio Grossi
INCONTRIARTISTI
degli attori e Compagnia con il pubblico
sabato 25 febbraio ore 18,00
Foyer del Teatro Diego Fabbri
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
TURNI A - B - C - D / TURNI OMNIBUS 1 - 2
TURNO A GIOVEDÌ 23 FEBBRAIO
TURNO B VENERDÌ 24 FEBBRAIO
TURNO C SABATO 25 FEBBRAIO
TURNO D DOMENICA 26 FEBBRAIO
ORE
ORE
ORE
ORE
21
21
21
16
GIOVEDÌ 2, VENERDÌ 3, SABATO 4, DOMENICA 5 MARZO 2017
PROSA
Teatro Stabile del Veneto William Shakespeare scrisse Giulio Cesare nel 1599, ispirandosi in parte a fatti
MICHELE RIONDINO
Giulio Cesare
di William Shakespeare
traduzione Sergio Perosa
con Maria Grazia Madruzzato,
Stefano Scandaletti, Michele Maccagno,
Silvia Costa, Margherita Mannino,
Eleonora Panizzo, Pietro Quadrino,
Riccardo Gamba, Raquel Gualtero,
Beatrice Fedi, Andrea Fagarazzi
spazio scenico Max Glaenzel
spazio sonoro Nao Albet illuminazione
Carlos Marquerie
costumi Silvia Delagneau
assistente alla regia Lorenzo Maragoni
adattamento e regia Àlex Rigola
INCONTRIARTISTI
degli attori e Compagnia con il pubblico
sabato 4 marzo ore 18,00
Foyer del Teatro Diego Fabbri
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
TURNI A - B - C - D / TURNI OMNIBUS 1 - 2
TURNO A
TURNO B
TURNO C
TURNO D
GIOVEDÌ 2 MARZO
VENERDÌ 3 MARZO
SABATO 4 MARZO
DOMENICA 5 MARZO
ORE
ORE
ORE
ORE
21
21
21
16
storici e in parte alla traduzione di Sir Thomas North delle “Vite dei nobili greci
e romani” di Plutarco. L’opera comprime i tre anni che vanno dalla vittoria di
Munda nel 45 a.C. al suicidio di Bruto nel 42 d.C. per farli durare meno di sei giorni. Questa compressione degli eventi fa sì che l’intera narrazione sia un unico, ininterrotto conflitto, sia a livello personale che politico. Un conflitto che attraversa anche la nuova versione del più celebre dramma storico shakespeariano che trova in Michele Riondino, apprezzato attore di cinema, teatro e televisione, l’interprete ideale per il ruolo del nobile Marco Antonio.
Un testo epico, intenso ed appassionante, che ruota intorno all’esercizio del potere, in questa versione impersonato da una donna, Maria Grazia Mandruzzato, nel
ruolo di Cesare. In lei si raccolgono le tante espressioni di “donne al comando”
che al giorno d’oggi, nella politica come nell’economia, gestiscono le leve del
potere con la stessa inflessibile determinazione dei loro omologhi uomini, se non di più. È la dimostrazione che, al di là delle questioni di genere, tutta l’umanità è per sua natura soggiogata dalla fascinazione che esercita
il predominio dell’uno sull’altro. I ruoli centrali di Bruto e Cassio sono stati
affidati a due interpreti di grande esperienza come Stefano Scandaletti e Michele
Maccagno. I loro personaggi, pur così diversi e mossi da intenzioni all’apparenza opposte, arrivano a credere contemporaneamente che l’assassinio del leader sia l’unica via percorribile.
Bruto, Cassio e gli altri congiurati non sanno quali saranno le conseguenze delle
loro azioni. Agiscono perché credono che sia necessario un cambiamento e
per questo decidono di uccidere Cesare. La verità però è che non sanno esattamente cosa succederà dopo; non sanno che il sogno utopico della repubblica resterà inascoltato, che la violenza genera solo altra violenza, che
parlare di democrazia non è possibile, ora come allora.
In questo dramma romano non ci sono eroi ma soltanto uomini. E non ci sono
eroi perché nel Giulio Cesare, non ci sono certezze, né valori assoluti. Tutto passa e tutto cambia; i miti sorgono e decadono per essere sostituiti da altri che a loro volta crolleranno; la realtà è inafferrabile e sfuggente, osservabile da mille punti di vista, suscettibile di mille interpretazioni.
GIOVEDÌ 30, VENERDÌ 31 MARZO, SABATO 1, DOMENICA 2 APRILE 2017
Era il 1992, anno in cui debuttò Sottobanco, spettacolo teatrale interpretato da
un gruppo di attori eccezionali capitanati da Silvio Orlando e diretti da Daniele
Luchetti. Lo spettacolo divenne presto un cult, antesignano di tutto il filone di
ambientazione scolastica tra cui anche la trasposizione cinematografica del
1995 della stessa pièce che prese il titolo La scuola. Fu uno dei rari casi in cui
il cinema accolse un successo teatrale e non viceversa.
Lo spettacolo era un dipinto della scuola italiana di quei tempi e al tempo
stesso un esempio quasi profetico del cammino che stava intraprendendo il
sistema scolastico.
‘Ho deciso di riportare in scena lo spettacolo più importante della mia carriera;
fu un evento straordinario, entusiasmante, con una forte presa sul pubblico’
dice Silvio Orlando. A vent’anni di distanza è davvero interessante fare un bilancio sulla scuola e vedere cos’è successo poi.
Il testo è tratto dalla produzione letteraria di Domenico Starnone. Siamo in
tempo di scrutini in IV D. Un gruppo di insegnanti deve decidere il futuro dei
loro studenti. Di tanto in tanto, in questo ambiente circoscritto, filtra la realtà
esterna.
Dal confronto tra speranze, ambizioni, conflitti sociali e personali, amori, amicizie e scontri generazionali, prendono vita personaggi esilaranti, giudici impassibili e compassionevoli al tempo stesso. Il dialogo brillante e le situazioni
paradossali lo rendono uno spettacolo irresistibilmente comico.
PROSA
Cardellino
SILVIO ORLANDO
ROBERTO CITRAN
La scuola
di Domenico Starnone
con Vittoria Belvedere, Vittorio Ciorcalo,
Roberto Nobile, Antonio Petrocelli,
Maria Laura Rondanini
scene Giancarlo Basili
Disegnatore Luci Pasquale Mari
costumi Maria Rita Barbera
assistente alla regia Riccardo Sinibaldi
organizzazione generale
Maria Laura Rondanini
regia di Daniele Luchetti
TURNI A - B - C - D / TURNI OMNIBUS 1 - 2
INCONTRIARTISTI
degli attori e Compagnia con il pubblico
sabato 1 aprile ore 18,00
Foyer del Teatro Diego Fabbri
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
TURNO A
TURNO B
TURNO C
TURNO D
GIOVEDÌ 30 MARZO
VENERDÌ 31 MARZO
SABATO 1 APRILE
DOMENICA 2 APRILE
ORE
ORE
ORE
ORE
21
21
21
16
contemporaneo
Teatro Félix Guattari (ex Filanda Maiani)
in collaborazione con Festival CRISALIDE XXIII
Fabbrica delle Candele
SABATO 29 OTTOBRE 2016 - ORE 21
BILLY COWIE
VENERDÌ 21 APRILE 2017 - ORE 21
MYRIAM GOURFINK (FR)
Under flat sky
Almasty
coreografia Myriam Gourfink
ORE 22
musiche Kasper T. Toeplitz
danza Deborah Lary
Art of movement
con Simone and Zaneta
Teatro Félix Guattari (ex Filanda Maiani)
in collaborazione con Festival CRISALIDE XXIII
Palazzo Romagnoli
LUNEDÌ 31 OTTOBRE 2016 - ORE 21
GIOVEDÌ 4 MAGGIO 2017 - ORE 20 / 21 / 22
LA VERONAL (ES)
DAVID ESPINOSA
Portland
regia Marcos Morau
Mi gran obra
di e con David Espinoza
Teatro Félix Guattari (ex Filanda Maiani)
Romagnoli
VENERDÌ 7 APRILE 2017 - ORE 21
VENERDÌ 5 MAGGIO 2017 - ORE 21 / 22,30
ROBERTA MOSCA
Ci vorrebbe quel sole che
scalda
le ossa
di Roberta Mosca e Canedicoda
DAVID ESPINOSA
Maan
(Much ado about nothing)
di e con David Espinoza
Teatro Félix Guattari (ex Filanda Maiani)
VENERDÌ 7 APRILE 2017 - ORE 22
Teatro Félix Guattari (ex Filanda Maiani)
SIMONA BERTOZZI
FRANCESCO GIOMI
ENRICO PITOZZI
VENERDÌ 12 E SABATO 13 MAGGIO 2017 ORE 21
MASQUE TEATRO
Locus solus
Anatomia
coreografia e danza Simona Bertozzi
CONTEMPORANEO 2016/2017
TURNO H - 10 spettacoli
Abbonamenti settore unico Platea
Intero
Ridotto/ArtCard/
Carta Doc
Speciale Associazioni e Cral
youngERcard/Under 14
€ 60
liberamente ispirato all'opera di Raymond Roussel
Biglietti settore unico Platea
Intero
Ridotto/ArtCard/
Carta Doc/Romagna Visit Card
youngERcard/Under 14
€ 50
€ 52
€ 38
€ 10
€7
€5
luogo da definire
in collaborazione con IPERCORPO 2017
ATRIUM Architecture of Totalitarian Regimes
VENERDÌ 26 E SABATO 27 MAGGIO 2017 - ORE 21
CITTA’ DI EBLA + GUEST
Patrimonio
un progetto scenico a cura di Città di Ebla
FABBRICA DELLE CANDELE
Teatro Félix Guattari (ex Filanda Maiani)
SABATO 8 APRILE 2017 - ORE 10-17
SABATO 13 MAGGIO 2017 - ORE 22
Workshop
con Roberta Mosca + Canedicoda
conversazione con Simone Azzoni
e Lorenzo Bazzocchi
info e prenotazioni Masque teatro 393 9707741 - la partecipazione è gratuita
Locus Solus di Raymond Roussel
TEATRO FÉLIX GUATTARI (EX FILANDA MAIANI) - SABATO 29 OTTOBRE 2016
CONTEMPOR ANEO
in collaborazione con Per questo assolo Myriam Gourfink ha creato una partitura che sviluppa ed
Festival CRISALIDE XXIII intreccia tre spazi.
MYRIAM GOURFINK
(FR)
Almasty
coreografia Myriam Gourfink
danza Deborah Lary
musiche Kasper T.Toeplitz
luci Kasper T.Toeplitz
costumi Laurence Alquier
Coproduzione le Forum / Scène
conventionnée de Blanc-Mesnil,
avec le soutien du
Conseil général de la Seine-Saint-Denis.
L’association LOLdanse est soutenue
par le ministère de la Culture et de la
Communication, Drac Île-de-France,
au titre de l’aide aux compagnies
conventionnées.
Avec le soutien du Centre National de la
Danse (mise à disposition de studios).
TURNO H
TURNO H
SABATO 29 OTTOBRE
ORE 21
Nel primo, lo spazio “aereo”, domina la percezione della pressione atmosferica, e la danzatrice lavora nello spazio utilizzando come riferimento l’asse mediano del proprio corpo che collega il centro del perineo alla cima del cranio.
Per accentuare la sensazione di questo spazio gassoso e sviluppare una danza
in aria, la partitura suggerisce degli appoggi su superfici ridotte, o ancora,
costringe l’asse mediano del corpo a evitare l’asse della gravità.
Nel secondo spazio, definito “del luogo”, l’ambiente circostante diventa il referente, ossia un dispositivo di costrizioni spaziali che rivela alla danzatrice i suoi
limiti e le sue resistenze, affinché essa possa nominarli e assumerli.
In questa fase, la partitura implica l’utilizzo di “sistemi di contegno di una o più
parti del corpo in una direzione precisa o in un punto” dai quali hanno origine
movimenti di torsione, rotazione, inversione e capovolgimento.
Nel terzo spazio, definito “terrestre”, la danza cede alla forza di attrazione centrale della Terra. La partitura offre tempi d’integrazione cellulare, di risonanza;
tempi di raccoglimento e di aumento delle vibrazioni provocate dal dinamismo
stesso della danza. Questa fase della partitura implica, da parte della danzatrice, un lavoro sul viaggio dell’apparato percettivo e del pensiero all’interno
del proprio corpo, al fine di veicolare l’energia sull’asse mediano; per prendere
tempo e sentire tutte le reazioni. La fase finale di ascolto favorisce l’apparire
di forme, entità, consistenze.
TEATRO FÉLIX GUATTARI (EX FILANDA MAIANI) - LUNEDÌ 31 OTTOBRE 2016
CONTEMPOR ANEO
Portland è una coreografia che pur traendo spunto da Maryland, secondo ca- in collaborazione con
pitolo della sezione americana del più ampio Decalogo geografico elaborato da Festival CRISALIDE XXIII
La Veronal, si separa da esso, rivelando un nuovo metodo di lavoro e di ricerca.
LA VERONAL (ES)
"Sappiamo che ogni persona nasconde in se stessa un oceano.
Un vasto, oscuro, caotico oceano. E sappiamo anche che raggiunto un certo
limite, la volontà di capire gli altri ci rende esausti, per cui decidiamo di allontanarci lentamente da loro; decidiamo di vivere contemplandoli, come se
alla fine, un giorno ed improvvisamente, ci fossimo resi conto della nostra
incapacità di cogliere un intero oceano con uno sguardo.
Decidiamo così di ficcare i nostri occhi dentro le piccole barche che vi passano attraverso, facendo coincidere questo movimento con la nostra stessa
panoramica.
Assistere ad una discussione; essere testimoni di un incidente; entrare dentro
un edificio storico; avere come vicino una celebrità; presenziare ad un funerale; visitare un paese esotico; parlare incessantemente degli altri. Camminare
lungo la strada principale, essere testimoni e contemplare, impazientemente, i
fatti categorici e assoluti che accadono intorno a noi, mentre senza rendercene
conto, passiamo inosservati rispetto a noi stessi."
Portland
ideazione e regia Marcos Morau
coreografia Marcos Morau e Lali
Ayguadé
danza Lali Ayguadé
consulenza drammaturgica Roberto
Fratini e Paolo Gisbert - El Conde de
Torrefiel
space & light design Xesca Salvà
musiche Ludwig van Beethoven
fotografia Edu Pérez
costumi Ludmila Vitsheva
produttore esecutivo Juan Manuel
Gil Galindo
TURNO H
TURNO H
LUNEDÌ 31 OTTOBRE
ORE 21
CONTEMPOR ANEO
TEATRO FÉLIX GUATTARI (EX FILANDA MAIANI) - VENERDÌ 7 APRILE 2017
Possiamo dirvi che Ci vorrebbe quel sole che scalda le ossa è una costola, un
frammento e un germoglio di Musica per un giorno, un appuntamento performativo della durata di 24 ore che si svolgerà una sola volta l’anno per un ciclo
complessivo di 24 anni. Musica per un giorno è una riflessione sul tempo ed
un pretesto per abitarlo come spazio e con Ci vorrebbe quel sole che scalda le
ossa vogliamo praticare altre scale e misure, dando vita a possibilità che su un
arco di tempo di 24 ore non sarebbero sperimentabili.
di Roberta Mosca e Canedicoda Ci vorrebbe quel sole che scalda le ossa non sarà né un concerto né una percon Roberta Mosca formance di danza; vorrebbe essere piuttosto un’occasione esplorativa e profonda, alla scoperta di una serie di percezioni, stati, limiti ed emozioni generati
dalla condivisione di un luogo per un tempo determinato. Movimento, suono,
spazio e idee vengono proposti come un tutt’uno nella prospettiva di invitare il
pubblico a vivere un’esperienza immersiva, sottile e distesa.
ROBERTA MOSCA
Ci vorrebbe quel sole
che scalda le ossa
FABBRICA DELLE CANDELE
SABATO 8 APRILE 2017 - ORE 10-17
Workshop
con Roberta Mosca +
Canedicoda
info e prenotazioni Masque teatro 393 9707741
la partecipazione è gratuita
TURNO H
TURNO H
VENERDÌ 7 APRILE
ORE 21
CONTEMPOR ANEO
Foto di Dario Bonazza
TEATRO FÉLIX GUATTARI (EX FILANDA MAIANI) - VENERDÌ 7 APRILE 2017
Anatomia nasce dall’incontro tra due corpi: uno biologico, l’altro sonoro. È il
diagramma delle loro linee di forza, traiettorie e dislocazioni, fenditure nello
spazio e forme in cui si dispiega il tempo: rapporti tra velocità e lentezza,
questo il modo d’essere dell’anatomia.
Anatomia è allora ciò che resta di questo incontro che avviene al limite dell’udibile, sul margine degli occhi, là dove si dispiegano tensioni in un continuo
rapporto tattile tra la materia organica e quella sonora. Tagliare, incidere, dissezionare acusticamente il corpo e il suo spazio per far scaturire un’immagine:
tale è la potenza, l’urto di questo incontro. Ciò che resta è una scena-paesaggio, una costellazione. Per coglierne il bagliore irradiante, per sentirne la
vibrazione, non basta semplicemente ascoltare o guardare, servono un occhio
e un orecchio impossibile.
Enrico Pitozzi
SIMONA BERTOZZI
FRANCESCO GIOMI
ENRICO PITOZZI
Anatomia
coreografia e danza Simona Bertozzi
musiche e live electron ics
Francesco Giomi
visione teorico-compositiva
Enrico Pitozzi
progetto luci e set spazio Antonio Rinaldi
voce Mirella Mastronardi
organizzazione Beatrice Capitani
promozione Elena de Pascale
ufficio stampa Michele Pascarella
produzione Nexus 2016
in collaborazione con Tempo Reale
con il contributo di Mibact e Regione
Emilia Romagna
residenze creative Teatro Rasi Ravenna,
Centro Mousikè Bologna
TURNO H
TURNO H
VENERDÌ 7 APRILE
ORE 22
FABBRICA DELLE CANDELE - VENERDÌ 21 APRILE 2017
CONTEMPOR ANEO
Il nuovo progetto realizzato da Billy Cowie per il Museo d’arte Kochi in Giappone arriva a Forlì e immerge lo spettatore in un sogno fatto di atmosfere poetiche di grande eleganza e fascino, grazie alle opere grafiche dell’artista tedesca
ORE 21 Silke Mansholt, ormai figura di riferimento per la creazione del paesaggio visivo del video-maker scozzese. Lirico e struggente, l’immaginario elaborato da
Cowie rinuncia questa volta alla classica visione in 3D per affidarsi alla danza
performer, coreografia, musiche e testi minimalista di due performer in dialogo con le animazioni dello sfondo che
Billy Cowie sembrano inglobarle e rigenerarle, come l’onda di un oceano portatore di vita.
immagini Silke Mansholt
BILLY COWIE
Under flat sky
ORE 22
Art of movement
con Simone Schmidt, Aneta Majcher
danzatori Virtuali Yumiko Minami,
Tomohiko Kyougoku, Kaori Ito,
Jacqueline Mitchell, Shintaro Oue
presentatore Virtuale Kazuko Hohki
direzione artistica Silke Mansholt
costumi Holly Murray
violoncello Wei Tsen Lin
voci Lucie Robson, Cathryn Robson
commissionato da
Kyoto Experiment, South East Dance
con il sostegno di
Arts Council England, University Of
Brighton
TURNO H
TURNO H
VENERDÌ 21 APRILE
ORE 21 / 22
Billy Cowie, geniale e raffinato autore di indimenticabili coreografie in 3D, g si
misura ora con una nuova sfida che unisce ai danzatori in video due danzatori
reali mimetizzati abilmente nella realtà virtuale, indistinguibile dalla dimensione live. Art of movement è un esauriente insieme di brevi frammenti didattici
che esplorano una delle 122 tecniche coreografiche inventate e catalogate da
Cowie. Le due danzatrici, costrette a muoversi in uno spazio di un mezzo metro
quadro, sono immerse nel mondo visivo dell’artista tedesca Silke Mansholt che
ha messo a disposizione alcuni suoi disegni e ne ha realizzati altri appositamente per la performance. Ogni sessione è introdotta da un lettore, Kazuko
Hohki, che delicatamente e con humor sottrae peso alla bellezza e alla seriosità delle danzatrici. I corpi dei danzatori diventano tele viventi su cui si proietta
un mondo raffinato e fantastico che si muove con loro e con le loro ombre.
PALAZZO ROMAGNOLI - GIOVEDÌ 4 MAGGIO 2017
CONTEMPOR ANEO
Mi gran obra è quello che avrei voluto fare con budget illimitato, il più grande DAVID ESPINOSA
teatro del mondo, 300 attori su palco, una orchestra militare, una rock band,
animali, automobili e elicotteri.
In Mi gran obra abbiamo pensato a tutto in grande scala, sviluppando ogni idea
come se fosse effettivamente realizzabile, a prescindere dal costo e usando
tutti i materiali possibili. Tutto ciò con un piccolo retroscena: ogni cosa è in creazione e regia David Espinosa
scala 1:87. Questo è stato: pensare in grande, realizzare in piccolo, usando in scena David Espinosa,
Cia. Hekinah Degul
l’approccio e la tecnica di un architetto. David Espinoza
in collaboarzione con Africa Navarro
suoni e musiche Santos Martinez,
David Espinosa
scene David Espinosa, Air Models and
Architecture Projects.
produzione El Local E.C. / C.A.E.T.,
in collaboration with the Department of
Culture of the Generalitat de Catalunya
and I.N.A.E.M. - Ministerio de Cultura
distribuzione: M.O.M.-El Vivero (Project
grant from the Artists in Residence
Program of Bilbaoeszena)
Mi gran obra
TURNO H
TURNO H GIOVEDÌ 4 MAGGIO
ORE 20/21/22
CONTEMPOR ANEO
PALAZZO ROMAGNOLI - VENERDÌ 5 MAGGIO 2017
È possibile rappresentare in un solo spettacolo Amleto, Macbeth, Othello, Re
Lear, Romeo e Giulietta, Antonio e Cleopatra, La tempesta, Enrico V, Riccardo
III, Come vi piace, e Sogno in una notte di mezza estate?
Davide Espinoza e le sue miniature hanno provato nel modo più arbitrario,
innovativo, artificioso e denso a restituirci questa collezione shaekspeariana.
Nel micro-mondo dei personaggi di Espinoza, dove tutto avviene su un tavolo
e viene agito dall’artista stesso, le figure e gli oggetti sono carichi di avventura,
romanticismo, desiderio, guerra, tragedia e potere. Un gioco molto ironico fatto
di ombre e luci con molti riferimenti al cinema, a mondo del fumetto, all’arte
creazione, direzione e alla storia del teatro.
e regia David Espinosa
collaborazione Africa Navarro
scene Air/ David Espinosa
suoni e musiche
Santos Martines, David Espinosa
immagini e video
Diego Dorado, David Espinosa
produzione EL Local/ Festival Clasicos
de cultura de la Genralitat de Catalunya
spettacolo per maggiori di 12 anni
DAVID ESPINOSA
Maan
(Much ado about
nothing)
TURNO H
TURNO H VENERDÌ 5 MAGGIO ORE 21/22.30
TEATRO FÉLIX GUATTARI (EX FILANDA MAIANI) VENERDÌ 12 E SABATO 13 MAGGIO 2017
Pubblicato nel 1914, Locus solus è il romanzo più noto di Raymond Roussel.
Masque, ispirandosi al grande affresco creato dalla fervida immaginazione
dello scrittore e poeta francese, uno degli autori più amati da Breton e dai
surrealisti, intende proseguire l’indagine, avviata con “Marmo”, sul concetto
di consistenza della realtà.
In Marmo, presentato al teatro Diego Fabbri nella stagione 2015/16, Masque
affrontava la questione della ambivalente natura della materia, corpuscolare
ed ondulatoria al tempo stesso, conducendo una sfrontata analogia con gli
spazi letterari di Emil Cioran e Maurice Blanchot.
Ora, con la messa in scena di “Locus solus”, la compagnia forlivese vuole
affondare la sua ricerca sull’aspetto più problematico di questo viaggio affascinante, soffermandosi sull’interpretazione meccanicistica dei fenomeni, in
particolare quelli relativi al moto.
Dei moti che abbiamo occasione di osservare intorno a noi, quali il sasso lanciato nello stagno o l’astro nel cielo, l’intuizione ci dice che la velocità dell’oggetto o del corpo celeste è necessariamente legata all’azione di una forza.
D’altro canto, la rivoluzione galileiana ci ha insegnato a diffidare dell’intuizione,
mettendo in rilievo che per la risoluzione di tali problemi non sempre ci si può
basare sull’osservazione immediata, ma occorre andare più a fondo, rivoltare
il tutto come un calzino e ripartire daccapo.
Sta proprio in questo assunto il principio che pervade tutta l’opera di Roussel e
in particolare il meccanismo con cui si viene condotti alla scoperta dell’effettiva ragione dei fatti: dapprima si viene messi di fronte ad accadimenti apparentemente tra loro scollegati e poi, solo in seconda battuta, si viene portati diritto
alla comprensione del perchè delle cose: dalla “ballerina” all’acqua Micans,
dal Federale alla resurrectine.
Una straripante capacità inventiva ed un rigoroso, quanto stocastico, procedimento creativo - una sorta di gioco degli scacchi che Roussel stesso andrà
a definire nel suo “Comment j’ai écrit certains de mes livres” - convergono a
generare una potente macchina immaginifica che se nulla lascia al caso, tutto
prende dal caos.
CONTEMPOR ANEO
MASQUE TEATRO
Locus solus
liberamente ispirato all'opera di
Raymond Roussel
ideazione e regia Lorenzo Bazzocchi
con Lorenzo Bazzocchi, Eleonora Sedioli,
Giacomo Piermatti
video Andrea Basti
assistente di compagnia Clio Casadei
coproduzione Mood Indigo
produzione Masque teatro
Teatro Félix Guattari (ex Filanda Maiani)
SABATO 13 MAGGIO 2017 - ORE 22
conversazione con
Simone Azzoni
e Lorenzo Bazzocchi
Locus Solus di Raymond Roussel
TURNO H
TURNO H
TURNO H
VENERDÌ 12 MAGGIO
SABATO 13 MAGGIO
ORE 21
ORE 21
VENERDÌ 26 E SABATO 27 MAGGIO 2017
Foto di Gianluca Naphta Camporesi
CONTEMPOR ANEO
in collaborazione con
Festival Ipercorpo 2017
ATRIUM Architecture
of Totalitarian Regimes
CITTA’ DI EBLA +
GUEST
Patrimonio
un progetto scenico a cura di
Città di Ebla
TURNO H
TURNO H
TURNO H
VENERDÌ 26 APRILE
SABATO 27 APRILE
ORE 21
ORE 21
Città di Ebla invita un gruppo di danzatori internazionali a dialogare con alcuni
spazi monumentali della Città di Forlì, in particolare legati al cosiddetto “patrimonio scomodo” facenti parte della rotta culturale di Atrium. È un percorso che
intreccia retorica magniloquenza della pietra a silenzio del corpo, verticalità
e pesantezza della pietra a fragilità del corpo, massiccia presenza a rapida
sparizione del gesto.
Spazi e coreografie come dialettico confronto fra azioni dell’umano, incrocio
di opposte finalità. Spazi e corpi come primo e supremo orizzonte del “farsi
politica”.
moderno
MERCOLEDÌ 25 GENNAIO 2017 - ORE 21
ANDREA SCANZI
GIULIO CASALE
IL SOGNO DI UN’ITALIA
1984-2004
Vent’anni senza andare mai a tempo
regia Angelo Generali
MARTEDÌ 7 FEBBRAIO 2017 - ORE 21
MARCO FOSCHI
PAOLO MAZZARELLI
LINO MUSELLA
Strategie fatali
scritto e diretto da Lino Musella e Paolo Mazzarelli
MARTEDÌ 21 FEBBRAIO 2017 - ORE 21
FEDERICO BUFFA
Le Olimpiadi del 1936
di Federico Buffa, Emilio Russo,
Paolo Frusca, Jvan Sica
DOMENICA 26 MARZO 2017 - ORE 21
SABINA GUZZANTI
Come ne venimmo fuori
(proiezioni dal futuro)
di Sabina Guzzanti
MODERNO 2016/2017
TURNO E - 4 spettacoli
Abbonamenti settore unico Platea
Intero
Ridotto/ArtCard/Carta Doc
Speciale Associazioni e Cral
youngERcard/Under 14
€ 65
€ 53
€ 60
€ 40
Biglietti settore unico Platea
Intero
Ridotto/ArtCard/
Carta Doc/Romagna Visit Card
youngERcard/Under 14
€ 23
€ 18
€ 14
MERCOLEDÌ 25 GENNAIO 2017
MODERNO
Corvino Produzioni Perché spesso in Italia la norma è eccezione e l’anomalia è regola? È quello
che si chiedono Giulio Casale e Andrea Scanzi ne “Il sogno di un’Italia”. Dalla morte di Enrico Berlinguer all’ultima fuga di Marco Pantani. Dall’edonismo
degli anni Ottanta al sangue del G8 di Genova. 1984-2004: due decenni che
potevano cambiare l’Italia e non l’hanno cambiata. O forse l’hanno addirittura
peggiorata. Restaurando e non rinnovando, come tanti piccoli gattopardi 2.0.
Dopo il successo de “Le cattive strade”, Casale e Scanzi tornano in scena con
uno spettacolo ancora più personale e attuale di Teatro Canzone, parzialmente
ispirato al libro “Non è tempo per noi” di Scanzi. “Il sogno di un’Italia” è il ritratto di un paese attraverso storie, istantanee e canzoni da Bennato a Fossati, da
Gaber a Battiato, da De Gregori a Jeff Buckley). Sul palco sfilano miti e maestri,
figure indelebili ed eroi quasi loro malgrado. Dal sacrificio di Giovanni Falcone
e Paolo Borsellino alle parole disilluse di Mario Monicelli (“La speranza è una
trappola”), dalla promessa fatta e non mantenuta ad Antonino Caponnetto fino
regia di Angelo Generali al Pantheon di fratelli maggiori che se ne sono andati troppo presto: Massimo
Troisi, Ayrton Senna, il Pirata di Cesenatico.
ANDREA SCANZI
GIULIO CASALE
IL SOGNO DI UN’ITALIA
1984-2004
Vent’anni senza
andare mai a tempo
In questo “Il sogno di un’Italia”, dal sottotitolo dolentemente jannacciano
(“Vent’anni senza andare mai a tempo”), c’è la politica che non riesce più a
generare appartenenza e c’è l’arte - musica, cinema, letteratura, giornalismo che diventa fatalmente politica e dunque forse militanza. È uno spettacolo che
racconta vent’anni d’Italia con spirito critico, conservando però il desiderio di
una vera ripartenza. Un tempo “ragazzi selvaggi”, ma solo nelle canzonacce
dei Duran Duran, i quarantenni di oggi - la generazione di Casale e Scanzi sognavano il cambiamento e si sono ritrovati prima Berlusconi e poi Renzi.
Volevano la rivoluzione, ma solo nelle t-shirt. Cercavano un nuovo centro di
gravità permanente, ma – per ignavia o quieto vivere - rischiano di avere inguaiato l’Italia.
TURNO E
TURNO E MERCOLEDÌ 25 GENNAIO
ORE 21
MARTEDÌ 7 FEBBRAIO 2017
È il Teatro, inteso sia come ambiente fisico che come ultimo possibile luogo di
indagine metafisica, il grande tema di Strategie fatali.
Ecco quindi tre storie che si intrecciano fra loro, sette attori, sedici personaggi,
riuniti in un’unica multiforme indagine che - nell’ambientazione comune di un
Teatro - mette difronte alcuni dei grandi temi del contemporaneo (il terrore,
il porno, i nuovi media) con alcuni temi eterni dell’essere umano (il maligno,
l’illusione, il fantasma, ancora il Teatro).
La Compagnia MusellaMazzarelli, con questo nuovo spettacolo, arricchisce
ulteriormente il suo gioco teatrale, apre le porte - usando Shakespeare e
Baudrillard come chiavi - ad una scrittura che chiama in causa un numero
crescente di compagni di scena, ma tiene fede a quella sua caratteristica cifra
stilistica che si muove sul confine sottile fra comico e tragico.
Un confine in cui la vita e il teatro si toccano fra loro e - insieme - prendono
aria, fuoco, luce.
MODERNO
Marche Teatro
in collaborazione con
Compagnia
MusellaMazzarelli
e EmmeA Teatro
MARCO FOSCHI
PAOLO MAZZARELLA
LINO MUSELLA
Strategie fatali
scritto e diretto da
Lino Musella e Paolo Mazzarelli
e con Fabio Monti, Laura Graziosi,
Astrid Casali, Giulia Salvarani
costumi di Stefania Cempini
sound design e musiche originali di
Luca Canciello
TURNO E
TURNO E
MARTEDÌ 7 FEBBRAIO
ORE 21
MARTEDÌ 21 FEBBRAIO 2017
MODERNO
TieffeTeatro Milano Lo spettacolo, partendo dalla narrazione di una delle edizioni più controverse
FEDERICO BUFFA
Le Olimpiadi del 1936
di Federico Buffa, Emilio Russo,
Paolo Frusca, Jvan Sica
e con Alessandro Nidi (pianoforte),
Nadio Marenco (fisarmonica),
Cecilia Grignani (voce)
regia di Emilio Russo e Caterina Spadaro
TURNO E
TURNO E
MARTEDÌ 21 FEBBRAIO
ORE 21
dei Giochi Olimpici, quella del 1936, racconta una storia di sport e di guerra.
Le storie dello sport sono storie di uomini. Sono storie che scorrono assieme
al tempo dell’umanità, seguono i cambiamenti e i passaggi delle epoche, a
volte li superano.
È capitato a Berlino nel 1936, quando Hitler e Goebbels volevano trasformare le
loro Olimpiadi, o quello che credevano che fossero le loro Olimpiadi, nell’apoteosi della razza ariana e del nuovo corso. E invece quelle Olimpiadi costruirono i
simboli più luminosi dell’uguaglianza. Il primo giorno di gara due atleti neri sul
podio del salto in alto, Cornelius Jonshon e Dave Albritton. Al secondo giorno
qualcuno consigliò il führer sul fatto che non era più il caso di salutare personalmente gli atleti vincitori di medaglie. Jesse Owens di medaglie ne vinse
addirittura 4, due record mondiali e un record olimpico, il tutto documentato,
in diretta, con le immagini di Leni Riefensthal. La sua libertà creativa ha consentito di regalare all’umanità la straordinaria smorfia di disappunto di Hitler al
terzo oro di Owens. Mentre in quella stessa estate del ‘36 il mondo assisteva in
colpevole silenzio alla tragedia della guerra civile spagnola, e la pace scricchiolava sull’asse Roma Berlino Tokyo, le Olimpiadi illuminavano il cielo con un’altra
storia, forse la più incredibile. Due atleti giapponesi arrivarono primo e terzo alla
maratona di Berlino. Alla premiazione, mentre ascoltavano l’inno, la loro testa
era china. Non erano giapponesi, erano Coreani. Il vincitore Sohn Kee-chung,
52 anni dopo, portava dentro lo stadio di Seul la fiamma olimpica del 1988
indossando come una seconda pelle la maglia della sua nazione, la Corea. Le
storie dello sport sono storie di uomini, scorrono assieme al tempo, ma a volte
lo fermano, quasi a chiedere a tutti una riflessione, una sospensione.
Le Olimpiadi del 1936: una storia fatta di tante storie e dentro altre storie.
Noi le raccontiamo all’interno di un luogo senza tempo, un luogo dimenticato,
sospeso tra il sogno e la realtà. Le raccontiamo con le parole di chi c’era in
quei giorni esaltanti e tremendi, le raccontiamo con lo stile narrativo incalzante
di Federico Buffa, le raccontiamo con la musica e le canzoni evocative di un’epoca in bilico tra il sogno e la tragedia, le raccontiamo con le immagini rivoluzionarie di Leni Riefensthal.
DOMENICA 26 MARZO 2017
Lo spettacolo si svolge in un tempo immaginifico, un futuro finalmente armonico e civile, dove il denaro è tornato ad essere semplicemente un mezzo e
non più un fine. E trasporta gli spettatori in un mondo fantastico, dove, perché
non si perda la memoria e si scongiuri il pericolo di ripetersi, ogni anno si tiene
un discorso celebrativo sulla fine del periodo storico, tristissimo e feroce, che
altro non è che il nostro tempo presente: frustrazione, ignoranza, miseria, compensate da ore e ore trascorse a litigare su facebook e a guardare programmi
demenziali, guidati da leader e ideologie che rendono uomini e donne incapaci
di reagire a innumerevoli angherie.
Nato da approfondite ricerche sul sistema economico post-capitalista o neoliberista su cui l’autrice stava lavorando già da qualche anno, lo spettacolo
affronta questioni complesse e importanti attraverso la comicità e la satira e
anche l’interpretazione di una galleria di personaggi contemporanei che mettono il pubblico nella condizione di divertirsi, pur riflettendo.
Come ne venimmo fuori (proiezioni dal futuro) è prodotto da Secol Superbo e
Sciocco produzioni, in collaborazione con Fondazione Toscana onlus. La regia è
di Giorgio Gallione, le musiche di Paolo Silvestri, la scenografia di Guido Fiorato
e l’abito di scena di Minimal To.
MODERNO
Secol Superbo
e Sciocco produzioni
SABINA GUZZANTI
Come ne venimmo fuori
(proiezioni dal futuro)
di Sabina Guzzanti
musiche originali di Paolo Silvestri
regia di Giorgio Gallione
TURNO E
TURNO E
DOMENICA 26 MARZO
ORE 21
danza
MARTEDÌ 15 NOVEMBRE 2016 - ORE 21
MARTEDÌ 28 MARZO 2017 - ORE 21
In collaborazione con
Ambasciata d’Israele – Ufficio Cultura
Live Arts LOS VIVANCOS
I sette fratelli del flamenco
ROY ASSAF DANCE
An evening with Roy Assaf Aeternum
Extreme flamenco fusion
creazione, coreografia, composizione, direzione
(Six
Years
Later
/
The
Hill)
e produzione Los Vivancos
Dittico di danza contemporanea
coreografie di Roy Assaf
GIOVEDÌ 13 APRILE 2017 - ORE 21
MERCOLEDÌ 11 GENNAIO 2017 - ORE 21
RBR DANCE COMPANY
Mauro Giannelli Eventi
The Man
The
passion of the Christ
Danza contemporanea
BALLETTO DI MOSCA
LA CLASSIQUE
La
bella addormentata
Balletto classico in tre atti di Pëtr Il’ic Cajkovskij
coreografie di Cristina Ledri e Cristiano Fagioli
coreografie di Marius Petipa
MARTEDÌ 28 FEBBRAIO 2017 – ORE 21
Fabbrica Europa per le arti contemporanee
Firenze Fondazione Milano Teatro Scuola Paolo Grassi
Roma Marche Teatro Danza - Progetto Danza alle Muse
SPELLBOUND
CONTEMPORARY BALLET
Pa/Ethos
Spettacolo di danza contemporanea e visual art
coreografie di Sang Jijia
DANZA 2016/2017
TURNO G - 5 spettacoli
Abbonamenti Platea
Intero
Ridotto/ArtCard/Carta Doc
Speciale Associazioni e Cral
youngERcard/Under 14 (3°sett. platea)
€ 95
€ 84
€ 92
€ 58
Abbonamenti Galleria
Intero
Ridotto/ArtCard/Carta Doc
Speciale Associazioni e Cral
youngERcard/Under 14
€ 83
€ 73
€ 80
€ 52
Biglietti Platea
Intero
€ 25
Ridotto/ArtCard/
Carta Doc/Romagna Visit Card
€ 22
youngERcard/Under 14 (3°sett. platea) € 15
Biglietti Galleria
Intero
Ridotto/ArtCard/
Carta Doc/Romagna Visit Card
youngERcard/Under 14
€ 21
€ 18
€ 14
per il balletto “Aeternum - Vivancos”
Biglietti categorie sopra indicate
Platea
€ 28,25,17
Galleria
€ 24,22,15
MARTEDÌ 15 NOVEMBRE 2016
DANZ A
Six Years Later
In collaborazione
Non sappiamo se ci siamo già incontrati o amati , se ci saranno altri incontro. con Ambasciata d’Israele
Non sappiamo se questi sei anni siano stati importanti nelle loro vite o il motivo Ufficio Cultura
che li ha separati. E' un ritrovarsi tranquillo, imbarazzato, calmo, forse si ricordano l'uno dell'altro, forse stanno provando a dirsi che questi sei anni sono ROY ASSAF DANCE
stati inutili. Ogni piccola variazione ci confermerà ciò che pensiamo oppure
distruggerà le nostre convinzioni. Un duetto intimo e appassionato che ci parla
del passato e del presente, strettamente legati tra loro come un'inevitabile
storia d'amore.
The Hill
The Hill trae spunto da una canzone ebraica, “Givat Hatahmoshetche”, che
parla della "Ammunition Hill", campo di battaglia della Guerra dei Sei Giorni.
Con musiche originali di Shlomi Biton, The Israeli Army March (eseguite dalla
banda dell'esercito israeliano guidata da Yitzhak Graziani), Yoram Taharlev, Bee
Gees e i costumi di Roy Assaf, The Hill vede in scena tre danzatori (Igal Furman, Shlomi Biton e Roy Assaf) che rappresenteranno l'assurdità e l'essenza
dell'occupazione. La loro danza, in un movimento circolare costante, dimostra
un loop di assurdità, un ciclo di paura e virilità, evocando risate, terrore e lacrime. Durante le celebrazioni della battaglia sono meccanici, un circolo festoso
di cameratismo eseguito con una coordinazione perfetta e inquietante. La sua
nuova creazione The Hill ha vinto il primo premio al 27º Concorso Internazionale per coreografi “Ballett Gesellschaft” di Hannover (Germania).
An evening
with Roy Assaf
(Six Years Later /
The Hill)
Dittico di danza contemporanea
coreografie di Roy Assaf
danzatori Roy Assaf, Madison Hoke,
Igal Furman, Shlomi Biton
costumi di Eri Nakamura
soundtrack e costumi Roy Assaf
musiche originali di Deefly, Shlomi Biton
e altre musiche di Ludwig Van Beethoven,
George Frideric Handel, Marmalade,
The Israeli Army Band, Yoram Taharlev
e Bee Gees / disegno luci di Dani Fishof
spettacolo realizzato in collaborazione con
European Dance Alliance/Valentina Marini
Management
TURNO G
TURNO G MARTEDÌ 15 NOVEMBRE
ORE 21
MERCOLEDÌ 11 GENNAIO 2017
DANZ A
Mauro Giannelli Eventi La bella addormentata è il capolavoro coreografico di Marius Petipa sulle cele-
BALLETTO DI MOSCA
LA CLASSIQUE
La bella addormentata
Balletto classico in tre atti
di Pëtr Il'ic Cajkovskij
coreografie di Marius Petipa
scenografie di Evgeny Gurenko
costumi e direzione artistica
e generale di Elik Melikov
“La nostra scelta è quella di mettere in scena balletti classici esattamente
come apparirono nella loro produzione originale, quindi senza nessun tipo di
adattamento alle situazioni moderne e al rinnovamento. D’altra parte il nome
stesso della compagnia lascia intendere che ci atteniamo alla lunga e importante tradizione russa relativa alla danza classica.” (Elik Melikov)
TURNO G
TURNO G MERCOLEDÌ 11 GENNAIO
bri note di Cajkovskij presentato dalla prestigiosa compagnia Balletto di Mosca
La Classique diretta da Elik Melikov e riconosciuta dal Dipartimento della Cultura della Città di Mosca.
Alla corte di Re Floristano viene indetta una festa per il battesimo della Principessa Aurora: vengono invitati cavalieri, dame e le fate buone del regno, che
portano con loro doni per la principessa. Tra gli invitati però manca la strega
Carabosse, non presente nella lista; per vendicarsi, nonostante le suppliche
della corte, la maga getta una maledizione alla piccola: al sedicesimo anno di
età, la principessa morirà pungendosi con un fuso. La fata dei Lillà però, non
avendo ancora fatto il suo regalo, decide di modificare la maledizione: questa
non morirà infatti alla puntura, ma sprofonderà solamente in un lunghissimo
ed eterno sonno, che coinvolgerà tutta la corte e che avrà fine solamente grazie al bacio di un giovane principe.
La compagnia Balletto di Mosca La Classique, per il 23° anno consecutivo con
una tournée invernale in Italia, viene fondata nel 1990 e annovera fra le sue file
danzatori di notevole tecnica classico – accademica provenienti dai maggiori
Teatri russi, dal Teatro Bolscioi di Mosca al Kirov di San Pietroburgo, da Kiev a
Odessa e altri. Ha entusiasmato le platee di tutto il mondo raccogliendo consensi ed ovazioni ovunque, dall’Egitto al Marocco, in Gran Bretagna, Francia,
Spagna, Austria, Norvegia, Israele, Thailandia, Taiwan, Cina, Giappone, Nuova
Zelanda, Australia e, naturalmente, Italia. Composta da 48 elementi fra corpo di
ballo, solisti e primi ballerini la compagnia, la cui direzione artistica è affidata a
Elik Melikov, vanta in repertorio i più famosi titoli della tradizione.
ORE 21
MARTEDÌ 28 FEBBRAIO 2017
Foto di Andrea Gianfortuna
DANZ A
Pa/Ethos si compone di due termini, Pathos e Ethos, che rappresentano concetti fondamentali della Retorica di Aristotele. Il coreografo Sang Jijia ha voluto
utilizzarli per esprimere due diversi approcci al tema del discorso: Ethos sottolinea la precisione, Pathos evoca la passione e il sentimento. L’opera si ispira
all’arte plastica italiana di epoca classica e si compone di due parti. La prima
indaga l’aspetto connesso alle regole della vita sociale, nella quale i rapporti interpersonali sono rigidamente cadenzati. Ogni movimento nello spazio è
perfettamente misurato e attentamente eseguito. Nella seconda, le emozioni
vengono trasferite nella fisicità dei danzatori, i quali, portando all’estremo limite l’azione scenica, arrivano alla totale trasparenza del corpo sotto il quale si
rivela l’anima nella sua integrità. La poetica del coreografo di origine tibetana
Sang Jijia poggia sulle profondità del pensiero orientale, e si arricchisce delle
esperienze più alte della ricerca europea nella danza e nel teatro contemporaneo. Un incontro preciso e originale tra il rigore e l’espressività che diventano
gli ingredienti dai quali nasce Pa|Ethos. Lo spettacolo si avvale in particolare
della presenza del noto compositore Dickson Dee e della collaborazione di
Luca Brinchi e Roberta Zanardo / Santasangre, per la scenografia virtuale.
Fabbrica Europa per le arti
contemporanee
Firenze Fondazione Milano
Teatro Scuola Paolo Grassi
Roma Marche Teatro Danza
Progetto Danza alle Muse
SPELLBOUND
CONTEMPORARY BALLET
Pa/Ethos
Spettacolo di danza contemporanea e visual art
coreografie di Sang Jijia
compositore Dickson Dee
live video artists Luca Brinchi
e Roberta Zanardo / Santasangre
disegno luci di Marco Policastro
costumi di Giuseppina Maurizi
assistenti alla coreografia Yanan Yu,
Adriana De Santis
Partner per la residenza di creazione Fondazione Teatro della Toscana Centro
per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera
In collaborazione con Bejing Dance Festival, Bejing, Cina Guandong Dance
Festival, Guandzou, Cina Lian He Liang Dian Cultural Media (Bejing) Company
La musica di “Pathos” è commissionata e sponsorizzata dalla Società degli
Autori e Compositori di Hong Kong (CASH)
TURNO G
TURNO G
MARTEDÌ 28 FEBBRAIO
ORE 21
MARTEDÌ 28 MARZO 2017
DANZ A
Live Arts Questo nuovo lavoro è l’ennesimo blockbuster dei fratelli Vivancos, uno spet-
LOS VIVANCOS
I sette fratelli del
flamenco
Aeternum
Extreme flamenco fusion
con Elias Vivancos (violoncello), Judah
Vivancos (violoncello a 5 corde), Josua
Vivancos (percussioni), Cristo Vivancos
(saxofono), Israel Vivancos (flauto
traverso), Aarón Vivancos (violino),
Josué Vivancos (tastiere)
consulenza artistica Daniele Finzi Pasca
produzione musicale Fernando
Velázquez / registrazione orchestrale
Orchestra Sinfonica di Budapest
disegno luci Los Vivancos
disegno e realizzazione
costumi Rafael Solís
disegno grafico Pako López e
La Soberbia Diseño y Comunicación
fotografia Alfonso Barona e Jesús Vallinas
creazione, coreografia, composizione,
direzione e produzione Los Vivancos
TURNO G
TURNO G
MARTEDÌ 28 MARZO
ORE 21
tacolo che esplora i limiti del sovrannaturale, una storia sul bene e il male che
fonde il flamenco con il balletto, le arti marziali, il claqué e la magia. E che
unisce arte e virtuosismo con grandi effetti visivi e scenici.
Coreografato e diretto da Los Vivancos, Aeternum conta su un team creativo
internazionale di primo livello. Tra gli altri, Daniele Finzi Pasca - creatore di
spettacoli come Corteo e Luzia del Cirque du Soleil e direttore artistico della
cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 - ha collaborato alla creazione di Aeternum come Consulente Artistico; Fernando Velázquez
- compositore di importanti colonne sonore tra le quali The Orphanage (nominata al Goya, gli “Oscar” del cinema spagnolo, come Migliore Colonna Sonora)
e Con gli occhi dell’assassino - ha curato orchestrazione e produzione musicale dello spettacolo, fondendo la musica flamenca con il rock, la musica classica
e quella cinematografica, in una partitura registrata in Ungheria dall’Orchestra
Sinfonica di Budapest e diretta dallo stesso Velázquez.
Aeternum, come è nello stile dei Los Vivancos, nasce dalla fusione coreografica di flamenco, danza classica, arti marziali, tap dance, tango-flamenco e
teatralità. Tradizione e cultura, fantasia e libertà interagiscono felicemente nei
loro show, che scaturiscono dall’intesa reciproca e dall’affiatamento di Elias,
Judáh, Josua, Cristo, Israel, Aarón e Josué Vivancos che, a ragione, il critico di
“El Mundo” ha definito «sette miracoli del codice genetico».
Anche in questo spettacolo, i 7 fratelli catalani, danzano con incredibile precisione e tecnica, irresistibile spontaneità, bravissimi e sensuali, travolgono gli
spettatori con la loro esuberanza, il tutto con una naturalezza che è segno di
una preparazione coltivata fin dall’infanzia.
Aeternum ha debuttato al Teatro Nuevo Alcalá di Madrid nell’aprile del 2012
e da allora ha effettuato tournée in tutto il mondo conoscendo un ininterrotto
successo.
GIOVEDÌ 13 APRILE 2017
Duemila anni fa un uomo ha sfidato il mondo e il suo messaggio era “Amore.
Forza. Perdono”. Oggi la storia più antica e conosciuta del mondo rivive nella
grande danza contemporanea di The Man, la passione messa in danza nel duplice significato della Passione di Cristo, esempio d’infinito amore verso i suoi
figli, e della passione, continua e tenace, che serve per narrarla sulla scena
attraverso la danza e le sue mille suggestioni: ancestrali, culturali, emozionali.
Attraversando i momenti salienti della storia più antica del mondo quale esempio di dedizione, redenzione e assoluta speranza. Tutto questo è The Man - The
Passion of the Christ, ispirato al celebre film di Mel Gibson e incentrato sul
bisogno, oggi più che mai urgente, di riflettere sul male fuori e dentro di noi,
attraverso una narrazione coreutica composta da quadri e soluzioni registiche
significative, che offrono spunti di riflessione e aprono ad orizzonti di significato “altri” rispetto a quelli della semplice quotidianità e “terrenità” della vita
umana. Nel corso della narrazione danzata, che s’inaugura con la scena di
Gesù nel campo degli ulivi per arrivare all’implorazione, solenne e perfetta, ad
un Padre che si teme ci abbia abbandonato, il ritratto che emerge è quello di
un essere umano, circondato da uomini e disposto ad “andare nel mondo” per
condividere il suo pensiero, che non è istituzione o dogma ma solo, e perciò
tantissimo, puro atto d’amore. Ogni dolore, ogni agonia, ogni dubbio che pervade la storia è espresso nell’arte della danza con grande impatto, movimenti
perfetti all’interno di un’atmosfera sospesa e a tratti rarefatta, che coinvolge
gli spettatori come moderni testimoni di un’immortale messaggio esistenziale.
DANZ A
RBR DANCE COMPANY
The Man
The passion of the Christ
Danza contemporanea
coreografie di Cristina Ledri
e Cristiano Fagioli con la collaborazione
dalla compagnia
danzatori Cristina Ledri, Alessandra
Odoardi, Ylenia Mendolicchio,
Elena Borile, Chiara Pagano,
Leonardo Cusinato, Daniel Ruzza,
Jonathan Castillo, Marco Mantovani,
Matteo Zamperin
voce narrante Paolo Valerio
costumi Cristina Ledri
musiche John Debney, Steve Jablonsky,
Craig Armstrong, Diego Todesco, Henrik
Takkenberg, Peter Gabriel
TURNO G
TURNO G
GIOVEDÌ 13 APRILE
ORE 21
operetta
DOMENICA 22 GENNAIO 2017 - ORE 16
COMPAGNIA ITALIANA
DI OPERETTE
Al Cavallino Bianco
con Victor Carlo Vitale, Silvia Santoro
DOMENICA 19 FEBBRAIO 2017 - ORE 16
COMPAGNIA CORRADO ABBATI
La
Principessa Sissi
musical liberamente ispirato al film
“La Principessa Sissi” di E. Marischka
DOMENICA 19 MARZO 2017 - ORE 16
COMPAGNIA
TEATRO MUSICA NOVECENTO
ORCHESTRA CANTIERI D’ARTE
La Duchessa
del Bal Tabarin
di Leon Bard
OPERETTA 2016/2017
TURNO F - 3 spettacoli
In collaborazione con
Abbonamenti Platea
Intero
Ridotto/ArtCard/Carta Doc
Speciale Associazioni e Cral
youngERcard/Under 14
€ 60
€ 53
€ 56
€ 34
Abbonamenti Galleria
Intero
Ridotto/ArtCard/ Carta Doc
Speciale Associazioni e Cral
youngERcard/Under 14
€ 53
€ 47
€ 50
€ 30
Biglietti Platea
Intero
Ridotto/ArtCard/
Carta Doc/Romagna Visit Card
youngERcard/Under 14
Biglietti Galleria
Intero
Ridotto/ArtCard/
Carta Doc/Romagna Visit Card
youngERcard/Under 14
€ 25
€ 22
€ 15
€ 21
€ 18
€ 14
DOMENICA 22 GENNAIO 2017
OPERETTA
Compagnia Italiana La scena è ambientata a San Wolfango, nel Salzkammergut.
di Operette La bella vedova Gioseffa, innamorata dell'avvocato Bellati, è proprietaria
Al Cavallino Bianco
con Victor Carlo Vitale, Silvia Santoro
musica Ralph Benatzky, Robert Stolz
libretto H. Muller, E. Charll, R. Gilbert
prima esecuzione Berlino - Großes
Schauspielhaus, 8 novembre 1930
TURNO F
TURNO F DOMENICA 22 GENNAIO
ORE 16
dell'hotel “Al Cavallino bianco” e continua a licenziare camerieri perché innamorati di lei.
Leopoldo, anch'esso cameriere e anch'esso innamorato di lei deve attendere tempi migliori per poter confessare il suo amore alla bella Gioseffa. Arriva
nell'hotel il buffo e ricco industriale Pesamenole accompagnato dalla figlia
Ottilia che per faccende di lavoro è in causa con un suo concorrente proprio
difeso dall'avvocato Bellati. Leopoldo affitta a Pesamenole la camera occupata
normalmente dall'avvocato; si inizia a creare un certo scompiglio, attenuato
dall'innamoramento di Bellati per Ottilia che prontamente lo ricambia anche
grazie all'aiuto del buon Leopoldo. Ecco giungere nell'hotel anche il professor Hinzelmann con sua figlia Claretta e Sigismondo, figlio del concorrente di
Pesamenole. Sigismondo e Claretta, conosciutisi durante il viaggio, si innamorano l'uno dell'altra ma l'avvocato Bellati mette in testa a Pesamenole che
Sigismondo sarebbe il marito perfetto per sua figlia Ottilia in modo da fondere
la sua azienda con quella del suo rivale in causa e riesce a far impegnare la
ragazza con l'obiettivo di chiedere in un secondo momento la sua mano. E'
l'arrivo dell'arciduca, data la stagione della caccia, che complica ancora di più
le cose in un primo momento ma che poi fa in modo che Gioseffa si accorga
dell'amore di Leopoldo ricambiandolo, che l'avvocato Bellati si metta con la
bella Ottilie, e che Sigismondo si fidanzi con la dolce Claretta.
DOMENICA 19 FEBBRAIO 2017
OPERETTA
La vicenda di Elisabetta detta Sissi che a soli sedici anni va in sposa all’Impe- Compagnia Corrado Abbati
ratore d’Austria Francesco Giuseppe, ha tutti i caratteri della favola a lieto fine,
pur essendo un fatto storico documentato.
Sissi è diventata uno dei personaggi ancora oggi più famosi ed amati; attorno
alla sua figura è nata una leggenda romantica che si è concretizzata in un musical di Corrado Abbati
grande seguito popolare rinverdito anche dalle tante serie televisive e dai ce- su musiche di Alessandro Nidi
lebri film interpretati da Romy Schneider. Il fascino di Sissi arriva ora in teatro
in un nuovo spettacolo teatrale dove l’ambientazione, lo sfarzo, gli amori e gli
intrighi della vicenda, diventano sede ideale per un moderno spettacolo con
grandi quadri d’insieme, balli di corte e atmosfere da "capodanno a Vienna"
si srotolano davanti a noi come una pellicola ricca di musica, di danza, di
buonumore, che va ben oltre il sapore edulcorato della fiaba. Ne esce infatti
una grande e fastosa rappresentazione della società imperiale grazie anche
alla nuova messa in scena che è frutto di un notevole sforzo produttivo. D’altra
parte lo sfarzo dei costumi, l’eleganza delle scene e la cura dei particolari è
sempre stata una nota distintiva della Compagnia diretta da Corrado Abbati.
Sissi è ancora oggi uno spettacolo in cui storia, mito e sentimento si fondono in
un unico e grande affresco adatto a un pubblico di ogni età perché tutti, ancora
oggi, vogliamo sognare, divertirci e commuoverci.
La Principessa Sissi
TURNO F
TURNO F DOMENICA 19 FEBBRAIO
ORE 16
DOMENICA 19 MARZO 2017
OPERETTA
COMPAGNIA
TEATRO MUSICA NOVECENTO
ORCHESTRA
CANTIERI D’ARTE
La Duchessa
del Bal Tabarin
di Carlo Lombardo
con Silvia Felisetti, Alessandro Brachetti,
Fulvio Massa, Susie Georgiadis,
Antonio Colamorea, Elena Rapita, Francesco Mei, Marco Falsetti
e Corpo di Ballo Novecento
direttore d’Orchestra M° Stefano Giaroli
coreografie Salvatore Loritto
regia Alessandro Brachetti
TURNO F
TURNO F
DOMENICA 19 MARZO
ORE 16
Carlo Lombardo, il padre dell’operetta italiana, non firmò come in altri casi
questo titolo col suo vero nome, ma con lo pseudonimo di Leon Bard. Dietro questo escamotage, si dice, vi sia una controversia nientemeno con Franz
Léhar: la leggenda vuole infatti che Lombardo mise in quest’operetta musiche
sottratte con malizia al collega ungherese.
Non ci è dato sapere se questo misfatto sia realmente avvenuto, a noi basta
sapere che l’eleganza delle musiche e l’abbondanza di trascinanti valzer fanno
di questa la più viennese tra le operette italiane.
C’è grande animazione al Bal Tabarin: torna Frou Frou, la soubrette che lasciò
il locale per divenire la promessa del Duca di Pontarcy. Il Duca ha promesso
alla futura mogliettina una somma favolosa se per i sei mesi prima delle nozze
gli sarà assolutamente fedele. Proprio oggi, 28 febbraio, scadono i sei mesi
e Frou Frou non vede l’ora di assicurarsi il titolo di Duchessa con somma di
denaro annessa.
Tuttavia il Duca nutre ora forti dubbi circa la sua relazione con la ex sciantosa
e affida al suo segretario Granbec il compito di trovare un infallibile seduttore
per fare cadere in tentazione Frou Frou liberandosi così dall’impegno preso.
In realtà l’infallibile seduttore, Valentino Rodolfi, riesce subito a fare innamorare di sé Frou Frou, pur non raggiungendo l’intento di farle tradire il marito.
Scaduta la mezzanotte del fatidico giorno, convinta di essersi ormai assicurata la mano del Duca, Frou Frou cade tra le braccia del bel Principe Ottavio
facendosi cogliere sul fatto. Ma colpo di scena... Tuttavia, il lieto fine non potrà
mancare nemmeno questa volta!
family
DOMENICA 11 DICEMBRE 2016 - ORE 16
ACCADEMIA PERDUTA/
ROMAGNA TEATRI
Jack e il fagiolo magico
uno spettacolo di Marcello Chiarenza
LUNEDÌ 26 DICEMBRE 2016 - ORE 16 E ORE 18
MARTEDÌ 27 DICEMBRE ORE 19,30 E ORE 21
CA’ LUOGO D’ARTE
Un canto di Natale
dall’opera di Charles Dickens
regia di Maurizio Bercini
VENERDÌ 6 GENNAIO 2017 - ORE 16
Live Arts
THE CHINESE ACROBATIC
CIRCUS
OF HENAN
World Tour
Circo acrobatico cinese
DOMENICA 5 FEBBRAIO 2017 - ORE 16
Sosta Palmizi con il sostegno del Comune di Arezzo
COLLETTIVO 320CHILI
J.A.N.D
(Just Another Normal Day)
Assolo per due corpi di circo contemporaneo
con Francesco Sgrò e Pino Basile
FAMILY 2016/2017
TURNO I - 4 spettacoli
Abbonamenti settore unico Platea
Intero
€ 50/49*
Ridotto/ArtCard/Carta Doc/
Speciale Associazioni e Cral/
youngERcard/Under 14
€ 25/24*
ingresso gratuito 0-3 anni (con poltrona)
Biglietti settore unico Platea
Intero
€ 15
Ridotto/ArtCard/Speciale Associazioni e
Cral/Carta Doc/Romagna Visit Card/
youngERcard/Under 14
€7
ingresso gratuito 0-3 anni (con poltrona)
Biglietti speciali
Biglietto Family
€ 22
* Tariffe per abbonamento speciale
“Teatro per tutti” che comprende:
Family + “A Teatro con Mamma e Papà”
di Accademia Perduta - Romagna Teatri
(c/o Teatro Il Piccolo, Via Cerchia, 98 Forlì
tel. 0543 64300)
DOMENICA 11 DICEMBRE 2016
FAMILY
ACCADEMIA PERDUTA/ Quanto valgono due fagioli? Questa è il problema. Il povero Jack conosce poROMAGNA TEATRI che cose della vita: sa di essere piccolo, sa che la mamma gli vuol bene, che
Jack e il fagiolo magico
uno spettacolo di Marcello Chiarenza
con Mariolina Coppola e Maurizio Casali
musiche originali di Carlo Cialdo Capelli
regia di Claudio Casadio
TURNO I
TURNO I DOMENICA 11 DICEMBRE
ORE 16
il suo papà non c’è più, che la mucca fa il latte e che la fame, il freddo e la
povertà non fanno paura fin tanto che la mucca fa il latte.
Un giorno però il giovane Jack si ritrova in pericolo e deve compiere una grande scelta: seguire i saggi ma modesti consigli della mamma o credere al proprio istinto, incontrare gravi pericoli, sperare nella buona sorte per uscire dai
guai e trovare la felicità?
L’antica fiaba popolare inglese di Jack e il fagiolo magico racconta di un’enorme e miracolosa pianta di fagioli, di un temibile gigante che si nutre di mucche
grasse, di enormi montoni ma soprattutto di bambini!! E poi di arpe miracolose,
di uova d’oro ma soprattutto del coraggio di un bambino e dell’astuzia con cui
sa affrontare i pericoli e sconfiggere le avversità.
Lo spettacolo è agito da due attori, che impersonano i ruoli del narratore, del
protagonista e dei vari personaggi della vicenda ed è ambientato in una vecchia soffitta in cui, di volta in volta, vengono ritrovati oggetti-chiave, elementi
che richiamano alla memoria l’antica fiaba narrata. Affiancati dagli oggetti
magici di Marcello Chiarenza (l’enorme scarpone del gigante, il grande paiolo
della moglie dell’orco, gli strumenti per la mungitura…) gli attori, diretti da
Claudio Casadio, coinvolgono i bambini – a cui spesso si rivolgono direttamente, sfondando la quarta parete - fino a farli entrare completamente nella
vicenda di Jack, con le sue emozioni, le sue speranze, le sue scoperte ma
soprattutto con i suoi tremendi spaventi!
LUNEDÌ 26, MARTEDÌ 27 DICEMBRE 2016
Foto di Palomar Fotografica
FAMILY
Un canto di Natale è innanzitutto uno spettacolo di musica: infatti, in una piccola scena adagiata sulla cartina di Londra tre musicisti accompagnano il racconto, uno dei più conosciuti di Charles Dickens, “Il Canto di Natale”. Dickens,
che col suo sguardo preciso, tagliente, decisamente “moderno” sull’infanzia e
sulla costellazione di adulti che la circonda, non fa sconti a nessuno: il cattivo
è decisamente cattivo, il povero davvero povero ed il freddo taglia e uccide.
Ma se si considera con sguardo attento il vero centro della storia, ossia un
bambino malato che morirà se le ombre del futuro non muteranno, si capisce
il cambiamento non è impossibile ed è nelle nostre mani, nelle mani degli
adulti che decidono, scelgono, prendono posizioni. Gli adulti possono essere
visitati dagli spiriti del passato, del presente e soprattutto del futuro, possono
e devono considerare la loro storia ed avere preveggenza sul futuro, possono
e devono cercare di mutare le ombre di questa storia per darle un lieto fine.
Nello spettacolo il Natale non è considerato come l’unico giorno dell’anno in
cui si possono compattare affetti e rivivere legami, ma come “ogni giorno” che
al risveglio può essere considerato una festa, magari senza regali, perché in
fondo è Natale ogni volta che vuoi.
CA’ LUOGO D’ARTE
con la collaborazione del
Teatro delle Briciole e
Centre Dramatique Nationale
d’Alsace de Strasbourg
(Francia)
Un canto di Natale
dall’opera di Charles Dickens
testo di Marina Allegri
traduzione in francese di Gabriella Greci
con Giulio Canestrelli/Alberto Branca,
Pier Giorgio Gallicani, Francesca Grisenti
musiche eseguite dal vivo da Maurizio
Aliffi e Simone Mauri
scene ideate e costruite nei Laboratori di
“Cà Luogo d’Arte” da Maurizio Bercini,
Ilaria Commisso, Donatello Galloni
costumi di Stefania Coretti
regia di Maurizio Bercini
TURNO I
TURNO I LUNEDÌ 26 DICEMBRE ORE 16/18
TURNO I MARTEDÌ 27DICEMBRE ORE 19,30/21
VENERDÌ 6 GENNAIO 2017
FAMILY
LIVE ARTS MANAGEMENT SRL The Chinese Acrobatic Circus, con sede a Zhengzhou, capitale della Provincia
in collaborazione con dell’Henan, è stato fondato nel 1937 ed è oggi composto dai migliori acrobati,
WU PROMOTION Co. Ltd giocolieri, funamboli contorsionisti e ginnasti della grande tradizione circense
THE CHINESE
ACROBATIC CIRCUS
OF HENAN
WORLD TOUR
TURNO I
TURNO I
VENERDÌ 6 GENNAIO
ORE 16
cinese. Con quasi 100 milioni di abitanti, l'Henan è la provincia più popolata
della Cina ed è considerata tradizionalmente la “culla della civiltà cinese”.
Molti degli incredibili numeri acrobatici che fanno parte dello spettacolo, nonostante la loro sofisticatezza, erano già svolti in tempi antichi. L’arte e la disciplina acrobatica in Cina hanno infatti una storia millenaria.
La compagnia di Henan mantiene e preserva le arti tradizionali acrobatiche (es.
Chinese pole), mescolandole con nuovi elementi mediante l’utilizzo di tecniche e
strumenti del modern circus (es. German wheel e Roues Cyr).
L’eccezionale livello raggiunto ha consentito alla compagnia di aggiudicarsi numerosi riconoscimenti. Nel 1995 la compagnia ha vinto il Silver Clown in occasione dell’11ª edizione del prestigioso Festival Internazionale del Circo di MonteCarlo, con uno strepitoso chair-balancing act. Altri prestigiosi riconoscimenti
sono seguiti, come il Golden Lion all’International International Acrobatic Festival
of Wuqiao nel 1997 (Group Bicycling act) e il Silver Medal al Festival Mondial du
Cirque de Demain a Parigi nel 2002.
La Compagnia ha effettuato tournée in tutto il mondo, toccando tra gli altri Stati
Uniti, Canada, Giappone, Hong Kong, Australia, Danimarca, Francia, Singapore,
Emirati Arabi. Quello che più stupisce degli acrobati di questa compagnia è che
non sono solo eccezionali jugglers, ma anche bravissimi nel contorsionismo e
nelle acrobazie più complesse. Per questa nuovo tour europeo porteranno in
scena un nuovo spettacolo che sembra sfidare le leggi della fisica, elevando
questa disciplina a nuove vette di perfezionismo e armonia.
DOMENICA 5 FEBBRAIO 2017
Nello spettacolo di Teatro-Circo Just Another Normal Day il Collettivo 320Chili
mette in scena un mondo interiore‚ dove tutto è verosimile ma mai completamente reale. Un piccolo mondo segreto che non necessariamente risponde alle
leggi fisiche e comportamentali normali‚ gli oggetti appaiono e scompaiono
dalla scena‚ sono manipolati e trasformati‚ assumono una vita propria‚ ma non
solo. In scena due corpi‚ perché in questo mondo al contrario di quello reale‚
non si è soli e un musicista divide lo spazio con l’acrobata ed il rapporto che
si genera è quello fra due artisti che si relazionano in scena scavalcando le
proprie arti senza inibizioni. Una terza persona lavorerà in scena nell’ombra‚ e
sarà il “grande burattinaio” che farà muovere e vivere gli attrezzi scenici creando fisicamente le alterazioni dello spazio e del tempo in questo nuovo “mondo”. Non si intende mettere in scena una storia‚ né comunicare un messaggio
preciso, ma stimolare la parte onirica del pubblico per portarlo a costruire una
storia che non si basi su degli accadimenti ma su una drammaturgia emotiva
e quindi differente per ognuno.
FAMILY
Sosta Palmizi
con il sostegno del Comune
di Arezzo
COLLETTIVO 320CHILI
J.A.N.D
(Just Another Normal Day)
Assolo per due corpi di circo contemporaneo
con Francesco Sgrò e Pino Basile
musiche di Pino Basile
collaborazione alla scrittura scenica
Giorgio Rossi e Flavio d’Andrea
TURNO I
TURNO I
DOMENICA 5 FEBBRAIO
ORE 16
comico
a cura di ACCADEMIA PERDUTA TEATRO IL PICCOLO FORLÌ
MERCOLEDÌ 14 DICEMBRE 2016 - ORE 21
VENERDÌ 24 MARZO 2017 - ORE 21
PAOLO CEVOLI
PAOLO MIGONE
Perché
non parli
di Paolo Cevoli
Gli uomini vengono
da Marte,
le
donne da Venere
di Paul Dewandre, tratto dal best seller di John Gray
regia di Daniele Sala
PREVENDITE DA SABATO 10 DICEMBRE
LUNEDÌ 23 GENNAIO 2017 - ORE 21
GIANLUCA RAMAZZOTTI
ANTONIO CORNACCHIONE
PREVENDITE DA SABATO 18 MARZO
Ieri
è un altro giorno!
regia di Eric Civanyan
PREVENDITE DA SABATO 14 GENNAIO
LUNEDÌ 20 FEBBRAIO 2017 - ORE 21
ANGELO PINTUS
Ormai
sono una milf
di e con Angelo Pintus
PREVENDITE DA SABATO 11 FEBBRAIO
COMICO 2016/2017
Biglietti
Biglietti Platea
Intero
ArtCard/Carta Doc/
/Romagna Visit Card
Ridotto
Biglietti Galleria
Intero
ArtCard/Carta Doc/
/Romagna Visit Card
Ridotto
Abbonamenti “Teatro Comico”
4 spettacoli
Abbonamenti Platea
Intero
ArtCard/Carta Doc/
/Romagna Visit Card
Ridotto
Abbonamenti Galleria
Intero
ArtCard/Carta Doc/
/Romagna Visit Card
Ridotto
Riduzioni per ragazzi under 27 e
adulti over 65
€ 23
€ 21
€ 19
€ 19
€ 17
€ 16
€ 80
€ 72
€ 68
€ 68
€ 60
€ 56
Abbonamenti “Comico Plus”
6 spettacoli
in collaborazione con Comune di Forlì/
Teatro Diego Fabbri
4 spettacoli “Teatro Comico” + 2 spettacoli
(Calendar Girls + La Scuola)
Abbonamenti Platea COMICO/Platea DF
Intero
€ 133
Ridotto Carte
€ 119
Ridotto comico + rid. Diego Fabbri € 115
Carta Giovani e Under 14
€ 100
Abbonamenti Platea COMICO/Galleria DF
Intero
€ 124
Ridotto Carte
€ 111
Ridotto comico + rid. Diego Fabbri € 107
Carta Giovani e Under 14
€ 97
Abbonamenti Galleria COMICO/Galleria DF
Intero
€ 112
Ridotto Carte
€ 99
Ridotto comico + rid. Diego Fabbri € 95
Carta Giovani e Under 14
€ 85
Abbonamenti Galleria COMICO/Platea DF
Intero
€ 121
Ridotto Carte
€ 107
Ridotto comico + rid. Diego Fabbri € 103
Carta Giovani e Under 14
€ 88
MERCOLEDÌ 14 DICEMBRE 2016
Foto di S tefania Garuffi
COMICO
Diverto Vincenzo “Cencio” Donati è il garzone di Michelangelo Buonarroti. Distratto e
pasticcione, non riesce mai ad esprimersi correttamente per colpa della sua
balbuzie. Per questo motivo il sommo scultore fiorentino si rivolge al suo assistente con la famosa frase: “perché non parli, bischero tartaglione!”.
Cencio è un orfanello cresciuto nel convento dei frati domenicani di Bologna.
Da bimbo è paffutello, biondo e riccio, tanto è vero che Michelangelo lo prende
di Paolo Cevoli a modello per la statua di un angelo reggi-candelabro. Ma il piccolo Cencio ha
regia di Daniele Sala un difetto: è mancino e usa la “manina del diavolo” anche per farsi il segno
della croce. Per correggere questo “difetto” i frati legano la mano sinistra di
Cencio dietro alla schiena e per questo motivo Cencio inizia a balbettare. Fin
quando, incontrando una compagnia di guitti, scoprirà che la sua parlata non
ha incertezze quando legge e quando recita. La vita di Cencio sarà legata a
doppio filo con quella di Michelangelo Buonarroti. I due saranno insieme fino
alla fine. Anche quando Cencio, nella Cappella Sistina, alzando gli occhi verso
la volta affrescata, vede Adamo che allunga la mano verso Dio.
“Ma A-da-da-mo è ma-ma-mancino! Vigliacca boia!”
Perché non parli è la terza commedia/monologo storica, scritta ed interpretata
da Paolo Cevoli con la regia di Daniele Sala, dopo il successo de La Penultima
Cena (le vicende del cuoco dell’Ultima Cena) e de Il Sosia di Lui (la controfigura
di Mussolini).
PAOLO CEVOLI
Perché non parli
COMICO
COMICO MERCOLEDÌ 14 DICEMBRE
ORE 21
LUNEDÌ 23 GENNAIO 2017
Sul punto di concludere la causa più importante della sua vita, Pietro, un avvocato freddo e rigido, ossessionato dalle sue manie e dai suoi principi, si trova
obbligato a dividere una lunghissima giornata con l’individuo più incredibile e
più imprevedibile che abbia mai incontrato.
Un incontro improbabile che cambierà la vita di entrambi.
Una giornata strana, assurda, dove niente va come previsto, niente è prevedibile, dove tutto è possibile e tutto può accadere. Ma perché la segretaria
inciampa sempre i piedi nel tappeto? Ma perché il suo capo gli chiede sempre
la stessa cosa? Ma perché riceve sempre la stessa telefonata? Ma perché
tutti hanno l’aria di avercela con lui? Ma perché non riesce a sbarazzarsi di
questo buffo individuo che gli impedisce di fare il suo lavoro correttamente?
Ma perché tutto si ripete ancora, ancora e ancora e perché Pietro è il solo ad
accorgersi di tutto questo?
Uno dei maggiori successi comici a Parigi delle ultime due stagioni teatrali,
nominata miglior commedia ai Molière 2014, Ieri è un altro giorno, degli autori
contemporanei francofoni Sylvain Meyniac e Jean François Cros, è quello che
si dice una commedia solida, moderna, piena di sorprese mai rappresentata
sui palcoscenici italiani, perfettamente costruita e con un’inventiva folle nella
messa in scena che fa ben comprendere il perché di un così inatteso successo.
Difficile anche svelare la storia senza poter rivelare tutti gli snodi sorprendenti
della trama che il pubblico scoprirà vedendola in teatro.
Diciamo soltanto che siamo in uno studio di avvocati; Pietro Paolucci, avvocato
irreprensibile, è sul punto di essere complice, spinto dal padrone dello studio,
Bernardo, per il quale lavora e dal genero di quest’ultimo, Federico, due persone non troppo oneste, di un atto contrario alla sua etica, pur di raggiungere
il suo sogno di lavorare in uno studio a Londra. Nel momento in cui commette
il gesto irreparabile, uno strano personaggio bussa alla sua porta. Chi è? Cosa
vuole? Perché si trova lì?
Tutto ciò si scoprirà piano piano: il personaggio è dotato di uno strano potere
che sconvolgerà il corso delle cose; da quel momento tutto potrà succedere,
e tutto accadrà!
COMICO
Ginevra Media Production Srl
in collaborazione con
Théâtre des Bouffes Parisien
GIANLUCA RAMAZZOTTI
ANTONIO
CORNACCHIONE
MILENA MICONI
BIANCAMARIA LELLI
Ieri è un altro giorno!
di Silvain Meyniac e Jean François Cros
versione italiana di
Luca Barcellona e David Conati
e con Alessandro Sampaoli
e la partecipazione di Antonio Conte
regia di Eric Civanyan
COMICO
COMICO
LUNEDÌ 23 GENNAIO
ORE 21
LUNEDÌ 20 FEBBRAIO 2017
COMICO
50 Tusen Come cambia la vita a 40 anni?
di Enrico Porreca & C. Cambia che non puoi più mangiare quello che mangiavi prima.
Cambia che sei ancora troppo giovane per fare alcune cose, ma sei già troppo
vecchio per farne altre.
La vita a 40 anni raccontata e vista con gli occhi di chi si sente sempre quel
bambino che quando vedeva gli amici quarantenni dei propri genitori diceva
“mamma mia che vecchi! Pazzesco quanto possano vivere i grandi”.
di e con Angelo Pintus E che ora guardandosi allo specchio pensa: “mamma mia sono sempre più
in forma”.
Diciamolo... anche se ormai sono un uomo, un uomo? Una signora! Anzi...
Ormai sono una milf!
ANGELO PINTUS
Ormai sono una milf
COMICO
COMICO
LUNEDÌ 20 FEBBRAIO
ORE 21
VENERDÌ 24 MARZO 2017
COMICO
Una cosa è sicura: gli uomini e le donne vivono su due pianeti diversi!
Enrico Porreca
Tutti si sono già scontrati e irritati per i comportamenti incomprensibili dell’alPAOLO MIGONE
tro sesso.
Le ragioni? Si pensa troppo spesso che l’altro funzioni come noi, dimenticando
che è fondamentalmente diverso.
Ad esempio: l’uomo è sequenziale. Quando cuoce la pasta, spesso attende
dinanzi alla pentola fino a quando l’acqua bolle senza fare nient’altro. La donna, invece è multifunzionale, farà dieci cose allo stesso tempo, con il rischio
di lasciare che l’acqua evapori. La donna ha necessità di sentirsi dire “ti amo”
regolarmente. Gli uomini, si chiedono il perché, poiché l’hanno già detto 5 anni
prima e sono ancora lì al loro fianco.
di Paul Dewandre
È in questi contesti che interviene “Il professor Paolo Migone” nell’adattamen- tratto dal best seller di John Gray
to teatrale, divertente ed educativo, del best seller di John Gray Gli uomini
vengono da Marte, le donne di Venere.
L’originalità dello spettacolo sta nel fatto che ricorda le principali differenze di
funzionamento tra uomo e donna, sostenendosi su situazioni quotidiane che
conosciamo tutti, tenendo presente il confronto di ogni generazione. Grazie al
professor Paolo Migone, comprenderemo come fare di queste differenze una
fonte di complicità, e non di conflitto.
Risultato: si ride molto, di sé, della propria coppia o dei propri genitori; ma
soprattutto, si dispone di nuovi dati per comprendere l’altro sesso e girare in
scherno alcune situazioni che possono diventare fonte di discordia.
Lo spettacolo non ha lo scopo di condividere “verità”, ma soprattutto di aiutare
a comprendere l’incomprensibile. Nel pubblico, i sorrisi si sprecano, i colpi di
gomiti sono inevitabili, gli sguardi si scambiano, le spalle si avvicinano e le
mani si toccano, mentre il professore descrive tutte quelle situazioni quotidiane, spiegando perché sono frustranti e ciò che si può fare per migliorare la
propria qualità di vita.
Gli uomini vengono da Marte, le donne di Venere è il libro più conosciuto dello
psicologo americano John Gray. Tradotto in quaranta lingue, ha venduto oltre
COMICO
50 milioni di copie, rientrando fra i libri più venduti al mondo.
COMICO
VENERDÌ 24 MARZO
ORE 21
Gli uomini
vengono da Marte,
le donne da Venere
STAGIONI TEATRALI 2016/2017
ABBONAMENTI
abbonamenti
CONFERMA ABBONAMENTI
Abbonamento Abbinato
dal 24 SETTEMBRE all’11 OTTOBRE 2016
TUTTI gli ABBONATI alla Stagione Teatrale
T.D.F 2015/16 possono RICONFERMARE
l’abbonamento.
Orario continuato 9-19 nei giorni 24/09 e 1/10,
negli altri giorni (esclusi i festivi)
fino all’11 OTTOBRE 9-13/15.30-18.30
CAMBIO TURNO O POSTO
Giovedì 13 OTTOBRE 2016
orario continuato 9-19
giornata dedicata agli ABBONATI
che desiderano cambiare TURNO
di abbonamento o POSTO
NUOVI ABBONAMENTI 2016/17
da SABATO 15 OTTOBRE 2016
sabato 15 e sabato 22 ottobre
orario continuato 9-19
negli altri giorni (esclusi i festivi)
PROSA 8 spettacoli - 4 turni
giovedì ore 21
Turno A
venerdì ore 21
Turno B
sabato ore 21
Turno C
domenica ore 16 Turno D
MODERNO 4 spettacoli
serata unica ore 21 Turno E
OPERETTA 3 spettacoli
serata unica ore 16 Turno F
DANZA 5 spettacoli
serata unica ore 21 Turno G
CONTEMPORANEO 10 spettacoli
serata unica ore 21 Turno H
FAMILY 4 spettacoli
ore 16 o 21
Turno I
COMICO 4 spettacoli serata unica ore 21
COMICO PLUS 6 spettacoli
(4 comico + 2 stagione Teatro Fabbri)
TURNI OMNIBUS
OMNIBUS-1 (OM1)
13 spettacoli (8 prosa - 5 danza)
OMNIBUS-2 (OM2)
16 spettacoli (8 prosa - 5 danza 3 operetta)
Tutti gli abbonati alle Stagioni Teatrali 2016/17
potranno acquistare un secondo abbonamento a
scelta tra Moderno, Contemporaneo e Family con
la scontistica dedicata Ridotto. Tutti gli abbonati
potranno acquistare i biglietti per gli spettacoli di
Contemporaneo con tariffa youngERcard (€5).
Sabato a teatro per due
in coppia - il sabato sera - direttamente in
biglietteria il secondo biglietto è youngERcard.
INFORMAZIONI
- Cambio Turno (Prosa A/B/C/D), dimenticanza,
*smarrimento abbonamento:
biglietto d’ingresso € 2 (* in caso di
smarrimento e/o furto dell’abbonamento,
ingresso senza costi aggiuntivi solo se
documentato con denuncia)
- Modalità di pagamento: contante, bancomat e
carte di credito (non si accettano assegni).
- Abbonamenti Rateali 2016/2017: Prosa,
Omnibus-1 e Omnibus-2:
prima rata all’atto del ritiro,
seconda rata da lunedì 23 gennaio
a venerdì 3 febbraio 2017
- Riduzioni: youngERcard, Carta Doc,
RomagnaVisit Card, Associazioni e Cral, Over 65.
COMICO - COMICO PLUS
Biglietti
Prevendite dal sabato antecedente ogni spettacolo
(salvo eccezioni indicate e festivi) e nei giorni feriali
successivi dalle ore 9.30 alle ore 12.30 presso il
Teatro Il Piccolo, Via Cerchia 98, Forlì. Si accettano
prenotazioni telefoniche dalle ore 11.30 del primo
giorno di prevendita. Le sere di rappresentazione
la vendita prosegue al Teatro Diego Fabbri a partire
dalle ore 20.15. Vendita online su www.vivaticket.
it e in tutti i punti vendita del circuito
da domenica 11 dicembre 2016
RINNOVI
da sabato 12 a sabato 19 novembre 2016
NUOVI
da sabato 26 novembre a giovedì 1 dicembre 2016
Orari: dalle ore 9.30 alle ore 12.30 (festivi esclusi)
presso la Biglietteria e gli Uffici del Teatro Il
Piccolo in Via Cerchia, 98 Forlì (Tel. 0543 64300)
La Direzione Artistica si riserva il diritto di apportare al programma quelle variazioni che per motivi tecnici o di forza
maggiore si rendessero necessarie. Di ogni eventuale variazione verrà data ampia e tempestiva comunicazione.
STAGIONI TEATRALI 2016/2017
ABBONAMENTI
ArtCard CENTRO DIEGO FABBRI
Diventa protagonista della Cultura in Città: sottoscrivi la ArtCard. ArtCard, promossa dal
Centro Diego Fabbri in collaborazione con il Comune di Forlì, è un innovativo progetto di azionariato che consente al cittadino e alle realtà imprenditoriali della Città, di partecipare attivamente alla vita culturale del territorio. Si tratta di una tessera personale, annuale e rinnovabile
che permette al suo titolare di proporre direttamente iniziative che ritiene interessanti per la
Città. Consente inoltre di usufruire di agevolazioni, come l'accesso gratuito o a prezzo ridotto
a vari eventi (teatro, cinema, incontri, concerti, corsi di formazione, etc..), l'accesso a canali di
informazione e la possibilità di partecipare ad eventi esclusivi, realizzati ad hoc.
Chi siamo: Il Centro Diego Fabbri, Associazione culturale che vede tra i suoi soci il Comune di
Forlì, L'Università degli Studi di Bologna, la Provincia di Forlì-Cesena, gli eredi famiglia Fabbri e “Incontri Internazionali Diego
Fabbri”, ha come compito primario la promozione e la realizzazione di eventi, attività, azioni e progetti legati a teatro, arte e
cultura e a tutti i linguaggi dello spettacolo in generale (www.centrodiegofabbri.it).
Per ulteriori informazioni e per sottoscrivere la ArtCard, contattare il Centro Diego Fabbri di Forlì ai seguenti recapiti:
tel. 0543 30244 - [email protected] - www.centrodiegofabbri.it -
abbonamenti speciali
OMNIBUS 1 - 13 spettacoli
ABBONAMENTI STUDIO
(8 Prosa-5 Danza)
Speciale SCUOLE
Abbonamenti Platea
In collaborazione con
Intero
€ 237
7 spettacoli:
€ 35
Ridotto/ArtCard/Carta Doc
€ 204
4 Prosa (Il giuoco delle parti, La scuola,
Speciale Associazioni e Cral € 227
Mar del Plata, Giulio Cesare)
youngERcard/Under14
€ 147
1 Danza + 1 Moderno (2 opzioni):
Abbonamenti Galleria
OP 1: The man e Il sogno di un’Italia
Intero
€ 203
OP 2: Pa/Ethos e Le olimpiadi del 1936
Ridotto/ArtCard/Carta Doc
€ 180
+ 1 spettacolo a scelta di Contemporaneo
Speciale Associazioni e Cral € 193
La formula di abbonamento
youngERcard/Under14
€ 126
Studio-Speciale Scuole si sottoscrive
OMNIBUS 2 - 16 spettacoli
negli istituti scolastici attraverso
(8 Prosa - 5 Danza - 3 Operetta)
i referenti del progetto.
Abbonamenti Platea
Speciale UNIVERSITÀ
Intero
€ 287
In collaborazione con
Ridotto/ArtCard/Carta Doc
€ 250
7 spettacoli:
€ 35
Speciale Associazioni e Cral € 277
4 Prosa (Il giuoco delle parti, La pazza della
youngERcard/Under14
€ 177
porta accanto, Mar del Plata, Giulio Cesare)
Abbonamenti Galleria
1 Danza + 1 Moderno (2 opzioni):
Intero
€ 248
OP 1: The man e Il sogno di un’Italia
Ridotto/ArtCard/Carta Doc
€ 217
OP 2: Pa/Ethos e Le olimpiadi del 1936
Speciale Associazioni e Cral € 236
+ 1 spettacolo a scelta di Contemporaneo
youngERcard/Under14
€ 154
Abbonamenti Rateali 2016/2017:
Prosa, Omnibus 1 e Omnibus 2:
prima rata all’atto del ritiro, seconda rata da lunedì 23 gennaio a venerdì 3 febbario 2017.
NOVITÀ BIGLIETTI SPECIALI
REGALO DI COMPLEANNO: Il giorno del proprio compleanno ingresso omaggio allo spettacolo in
programma (in abbinata con l’acquisto di un altro biglietto per lo stesso spettacolo)
REGALO DI NATALE: dal 1° dicembre 2016 al 6 gennaio 2017: l’acquisto di un biglietto intero per uno
spettacolo di Prosa dà diritto all’acquisto a prezzo ridotto di altri 2 biglietti (spettacoli con titolo diverso)
Provincia
Forlì-Cesena
“Un invito al teatro. No Limits”
al TEATRO DIEGO FABBRI
Mar del Plata
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2017
ORE 16.00
La scuola
DOMENICA 2 APRILE 2017
ORE 16.00
Anche per la Stagione Teatrale 2016/2017, il Teatro Diego Fabbri aderisce al progetto “Un invito al teatro. No Limits” promosso dal Comune
di Forlì, dal Centro Diego Fabbri di Forlì, dal Dipartimento Interpretazione e Traduzione – DIT – Università di Bologna sede Forlì, con il coinvolgimento dei Comuni di Cesena, Sarsina, Predappio e Cattolica.
L’iniziativa, grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna, porta l’audiodescrizione e il sopratitolaggio a Teatro, consentendo anche
alle persone non vedenti, ipovedenti e non udenti di apprezzare questa
antica e nobile arte. “Un invito al teatro. No Limits” esordisce al Teatro
Diego Fabbri nel 2011, con lo spettacolo “Processo a Gesù” di Diego
Fabbri, con una ottima affluenza di pubblico; un riscontro confermato
anche nelle edizioni successive.
Tramite il supporto dell’audiodescrizione è possibile rendere “visibili”
tutti quei particolari, quali dettagli scenografici, aspetto fisico e costumi dei personaggi, movimenti degli attori ed espressioni del volto,
che costituiscono componenti fondamentali e significative del lavoro
teatrale. L’audiodescrizione viene arricchita da informazioni storicoculturali, critico-letterarie ecc... che possono aiutare nella comprensione più approfondita del significato dell’opera.
Il servizio viene effettuato dotando il pubblico non-vedente di cuffie
wireless, collegate alla sala di regia, dalla quale una voce narrante
accompagna gli utenti lungo lo sviluppo narrativo dello spettacolo. Il
testo dell’audiodescrizione si integra con il copione teatrale, senza mai
sovrapporsi ai dialoghi e alla colonna sonora.
La sopratitolazione invece, evidenzia i dialoghi, riportando anche le intonazioni della voce, i dettagli sonori e musicali di un'opera, in modo
tale da restituirne appieno il significato. I sopratitoli vengono proiettati
su uno schermo, posizionato nella parte superiore del palco, ben visibile al pubblico, senza che interferisca con le scenografie. Grazie a un
videoproiettore, collegato a un pc, un operatore “lancia” i sopratitoli
dal vivo, mutuando una tecnica ormai in uso da anni nei film festival. I sopratitoli vengono realizzati rispettando le esigenze del pubblico
cui sono destinati, tenendo in considerazione tutti i criteri di visibilità,
leggibilità, comprensibilità e coesione sintattica, il tutto attenendosi
fedelmente al testo teatrale.
L’adesione al progetto “Un invito al teatro. No Limits” rappresenta per
il Teatro Diego Fabbri e il Comune di Forlì un'importante occasione
per esplorare le inesauribili possibilità espressive del teatro, favorendo
una maggiore integrazione culturale anche tramite l'abbattimento delle
barriere sociali.
INGRESSO OMAGGIO
PER GLI UTENTI NON VEDENTI,
IPO VEDENTI E NON UDENTI
Per ulteriori informazioni e/o prenotazioni è possibile contattare
il Centro Diego Fabbri di Forlì ai seguenti recapiti:
tel. 0543 30244
[email protected] - www.centrodiegofabbri.it
SPETTACOLI AUDIODESCRITTI
Il giuoco delle parti
DOMENICA 27 NOVEMBRE 2016
ORE 16.00
Calendar Girls
DOMENICA 18 DICEMBRE 2016
ORE 16.00
La pazza della porta accanto
DOMENICA 15 GENNAIO 2017
ORE 16.00
Quei due - Il sottoscala
DOMENICA 29 GENNAIO 2017
ORE 16.00
Mar del Plata
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2017
ORE 16.00
La scuola
DOMENICA 2 APRILE 2017
ORE 16.00
SOPRATITOLAGGIO