2016 2017 Direzione Artistica Ruggero Sintoni Claudio Casadio Lorenzo Bazzocchi Claudio Angelini prosa contemporaneo moderno danza operetta comico family Comune di Forlì Dirigente Servizio Cultura, Musei, Turismo e Politiche Giovanili Cristina Ambrosini Unità Teatro ed Eventi sul territorio Sergio Spada Responsabile Mauro Montanari Responsabile tecnico Claudia Versari Servizi Segreteria e Biglietteria Domenico Guidi Tecnico Giancarlo Mazzini Tecnico Unità Amministrativa Viviana Venturelli Responsabile Veronica Riccardi Biglietteria e Personale di sala e guardaroba Formula Servizi Soc. Coop. Forlì Servizi tecnici e di palcoscenico Stenik Audio s.n.c. Forlì Sistema biglietteria elettronica SiGrade S.p.A. Ufficio Stampa Ufficio Stampa del Comune di Forlì Ufficio Stampa Stagione Contemporaneo Agnese Doria e TuCo - Tutto per la comunicazione Ufficio Stampa Stagione Comico Ivan Caroli Gestione sito web e social Esserelite Forlì Immagine e Comunicazione Casa Walden Comunicazione Forlì 2016 2017 Direzione Artistica Ruggero Sintoni Claudio Casadio Lorenzo Bazzocchi Claudio Angelini Anche quest’anno il teatro Diego Fabbri di Forlì apre le porte alla città, offrendo la sua stagione teatrale. Questa programmazione è stata realizzata grazie al lavoro. Al lavoro delle persone straordinarie che compongono la nostra direzione artistica, competente, innovativa e soprattutto autonoma. Al lavoro della dirigente, dei funzionari e degli operatori del Comune, uno staff insostituibile che rappresenta l’anima e l’operatività del Teatro Diego Fabbri, e al lavoro di tutti i collaboratori, dalle maschere allo staff tecnico, che a vario titolo rendono possibile ogni anno la Stagione teatrale Comunale di Forlì. Ugualmente importante il lavoro di coinvolgimento del pubblico, per cui è doveroso citare il Centro Diego Fabbri, che cura la formazione dello spettatore, i dirigenti e docenti degli Istituti Superiori di Forli e il Centro Studi teatrali dell Università di Bologna sede di Forli, che incentivano la presenza dei giovani a teatro. Infine i professionisti che si occupano della comunicazione e coloro che, nella passata stagione, hanno realizzato il questionario di gradimento. Sono convinta che il valore dell’offerta culturale di una comunità sia direttamente proporzionale alla qualità e al coinvolgimento degli operatori che lavorano nel suo territorio. Per questa ragione credo che le prospettive di sviluppo di una città passino anche attraverso l’accrescimento delle opportunità di lavoro per gli operatori della cultura e della creatività, e ritengo sia necessario continuare a investire sulla crescita delle loro competenze. Penso sia importante ricordare sempre che il teatro di Forlì è una istituzione, è un luogo della cultura, ma è anche un luogo di lavoro e in ragione proprio della qualità di questo lavoro che ogni anno è possibile per i cittadini forlivesi godere di una delle programmazioni teatrali più belle e innovative della Regione. Elisa Giovannetti Assessora alla Cultura, Politiche Giovanili, Turismo, Pari Opportunità e Conciliazione Giunti al quinto anno di lavoro come direzione artistica ci apprestiamo a vivere questa nuova stagione insieme al numeroso e articolato pubblico forlivese. Sia quello storico da sempre legato alle sorti del nostro teatro, sia quello che si è andato tras-formando in questi anni. Cioè insieme a tutti voi. Possiamo certamente dire che la scelta fatta nel 2012 e tenacemente portata avanti, quella cioè di costruire un teatro per un arcobaleno di “pubblici”, si è rivelata vincente. La città di Forlì è oggi una riconosciuta finestra teatrale sulle eccellenze prodotte in Italia e in diversi casi anche all'estero. Le proposte spettacolari fatte alla città si dipanano nelle ormai note sette stagioni, nelle quali è possibile trovare un'offerta che non ha uguali in Italia se si escludono le grandi città metropolitane. Questo percorso di consolidamento non ci appaga e ci porta ogni anno a modulare nuove proposte. Ne sono testimonianza i prestigiosi appuntamenti fuori abbonamento: Niccolò Fabi, grande interprete di musica d'autore e The Harlem Spirit of Gospel Choir, un vero e proprio regalo di Natale. Inoltre Il teatro delle Albe che sarà presente con un lavoro di grande pregnanza storicosociale: La ballata dei picchettini. L'importante stagione di prosa (Alex Rigola, Umberto Orsini, Alessandro Gassmann, Silvio Orlando, Claudio Casadio, Angela Finocchiaro, Anna Foglietta, Tullio Solenghi e Massimo Dapporto, fra gli altri). La danza internazionale (Roy Assaf Dance, Spellbound Company, Los Vivancos e il Balletto di Mosca). Una stagione di moderrno di assoluto livello (Sabina Guzzanti, Andrea Scanzi, Foschi/Musella/Mazzarelli, Federico Buffa), e una strabiliante stagione family (Chinese Acrobatic Circus, Ca' Luogo d'Arte, Accademia Perduta). Infine la stagione di Contemporaneo, che continua ad approfondire la collaborazione con i festival internazionali Crisalide XXIII e Ipercorpo XIII. Entrambi si svolgono da anni a Forlì e per qualità artistica e progettuale costituiscono una peculiarità del territorio unica in Italia. Oltre ai lavori presenti nei festival a marchio Diego Fabbri (Miriam Gourfink, La Veronal, Città di Ebla+guest) rimane la parte primaverile del cartellone (Billy Cowie, David Espinosa, Roberta Mosca, Simona Bertozzi, Masque teatro). Questo abbraccio del contemporaneo alle altre stagioni, che comincia ad ottobre e finisce a maggio, vuole testimoniare lo spirito di innovazione che contraddistingue tutto il nostro lavoro. Mai come quest'anno siamo lieti di presentare al pubblico le produzioni delle realtà professionali per cui operiamo nel nostro territorio e di cui siamo espressione, cioè Accademia Perduta, Masque Teatro, Città di Ebla. Crediamo infatti sia doveroso, in qualità di direttori artistici che sono anche produttori, portare in città le creazioni nate in seno alle realtà nelle quali operiamo. Ed ecco che Accademia Perduta potrà mostrare Mar del Plata, uno dei più convincenti lavori della precedente stagione di prosa in tutta Italia, e Jack il Fagiolo Magico nella stagione di Family, spettacolo già in turnè in Italia e in Europa. Nella stagione di Contemporaneo Masque teatro presenterà Locus Solus, tratto dalla omonima opera dello scrittore ed autore francese Raymond Roussel, in prima assoluta e Città di Ebla chiuderà la stagione con un progetto site specific in collaborazione con Atrium che vedrà diversi danzatori dialogare con altrettanti siti monumentali della nostra Città. Artisti di chiara fama, un teatro che sempre più si sperimenta in spazi alternativi (Teatro Félix Guattari, Palazzo Romagnoli, Fabbrica delle candele) che idealmente e geograficamente abbracciano la grande platea del teatro Fabbri lasciandola come punto di riferimento. Produzioni consolidate affiancate a nuove sfide produttive. Nell'augurarvi una coinvolgente stagione ci auguriamo che il patrimonio di competenze e investimenti che abbiamo profuso in questi anni sia un faro capace di illuminare la strada che, mai come oggi, un teatro pubblico deve percorrere nel futuro insieme alla sua multiforme comunità di riferimento. Ruggero Sintoni / Claudio Casadio / Lorenzo Bazzocchi / Claudio Angelini CALENDARIO CALENDARIO DELLE STAGIONI 2016/2017 ottobre 2016 SABATO 29 ORE 21 CONTEMPORANEO TURNO H MYRIAM GOURFINK (FR) ALMASTY LUNEDÌ 31 ORE 21 CONTEMPORANEO TURNO H LA VERONAL (ES) PORTLAND novembre 2016 MARTEDÌ 15 ORE 21 DANZA TURNO G ROY ASSAF DANCE AN EVENING WITH ROY ASSAF (SIX YEARS LATER / THE HILL) GIOVEDÌ 24 ORE 21 PROSA TURNO A UMBERTO ORSINI IL GIUOCO DELLE PARTI VENERDÌ 25 ORE 21 PROSA TURNO B UMBERTO ORSINI IL GIUOCO DELLE PARTI SABATO 26 ORE 21 PROSA TURNO C UMBERTO ORSINI IL GIUOCO DELLE PARTI DOMENICA 27 ORE 16 PROSA TURNO D UMBERTO ORSINI IL GIUOCO DELLE PARTI dicembre 2016 DOMENICA 11 ORE 16 FAMILY TURNO I ACCADEMIA PERDUTA / ROMAGNA TEATRI JACK E IL FAGIOLO MAGICO MERCOLEDÌ 14 COMICO ORE 21 PAOLO CEVOLI PERCHÈ NON PARLI GIOVEDÌ 15 ORE 21 PROSA TURNO A ANGELA FINOCCHIARO CALENDAR GIRLS VENERDÌ 16 ORE 21 PROSA TURNO B ANGELA FINOCCHIARO CALENDAR GIRLS SABATO 17 ORE 21 PROSA TURNO C ANGELA FINOCCHIARO CALENDAR GIRLS DOMENICA 18 ORE 16 PROSA TURNO D ANGELA FINOCCHIARO CALENDAR GIRLS MARTEDÌ 20 ORE 21 FUORI ABBONAMENTO THE HARLEM SPIRIT OF GOSPEL CHOIR featuring Anthony Morgan LUNEDÌ 26 ORE 16 / 18 FAMILY TURNO I CA' LUOGO D'ARTE UN CANTO DI NATALE MARTEDÌ 27 FAMILY ORE 19,30 / 21 TURNO I CA' LUOGO D'ARTE UN CANTO DI NATALE CALENDARIO gennaio 2017 VENERDÌ 6 ORE 16 FAMILY TURNO I THE CHINESE ACROBATIC CIRCUS OF HENAN WORLD TOUR MERCOLEDÌ 11 DANZA ORE 21 TURNO G BALLETTO DI MOSCA LA CLASSIQUE LA BELLA ADDORMENTATA GIOVEDÌ 12 ORE 21 PROSA TURNO A ANNA FOGLIETTA LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTO VENERDÌ 13 ORE 21 PROSA TURNO B ANNA FOGLIETTA LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTO SABATO 14 ORE 21 PROSA TURNO C ANNA FOGLIETTA LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTO DOMENICA 15 ORE 16 PROSA TURNO D ANNA FOGLIETTA LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTO SABATO 21 ORE 21 FUORI ABBONAMENTO NICCOLÒ FABI CONCERTO DOMENICA 22 ORE 16 OPERETTA TURNO F COMPAGNIA ITALIANA DI OPERETTE AL CAVALLINO BIANCO LUNEDÌ 23 ORE 21 COMICO GIANLUCA RAMAZZOTTI / ANTONIO CORNACCHIONE IERI È UN ALTRO GIORNO! MERCOLEDÌ 25 MODERNO ORE 21 TURNO E ANDREA SCANZI / GIULIO CASALE IL SOGNO DI UN'ITALIA 1984-2004 GIOVEDÌ 26 ORE 21 PROSA TURNO A MASSIMO DAPPORTO / TULLIO SOLENGHI QUEI DUE (IL SOTTOSCALA) VENERDÌ 27 ORE 21 PROSA TURNO B MASSIMO DAPPORTO / TULLIO SOLENGHI QUEI DUE (IL SOTTOSCALA) SABATO 28 ORE 21 PROSA TURNO C MASSIMO DAPPORTO / TULLIO SOLENGHI QUEI DUE (IL SOTTOSCALA) DOMENICA 29 ORE 16 PROSA TURNO D MASSIMO DAPPORTO / TULLIO SOLENGHI QUEI DUE (IL SOTTOSCALA) febbraio 2017 DOMENICA 5 ORE 16 FAMILY TURNO I COLLETTIVO 320CHILI J.A.N.D. (JUST ANOTHER NORMAL DAY) MARTEDÌ 7 ORE 21 MODERNO TURNO E MARCO FOSCHI / PAOLO MAZZARELLI / LINO MUSELLA STRATEGIE FATALI GIOVEDÌ 9 ORE 21 PROSA TURNO A CLAUDIO CASADIO / GIOVANNI ANZALDO / FABIO BUSSOTTI MAR DEL PLATA VENERDÌ 10 ORE 21 PROSA TURNO B CLAUDIO CASADIO / GIOVANNI ANZALDO / FABIO BUSSOTTI MAR DEL PLATA CALENDARIO febbraio 2017 SABATO 11 ORE 21 PROSA TURNO C CLAUDIO CASADIO / GIOVANNI ANZALDO / FABIO BUSSOTTI MAR DEL PLATA DOMENICA 12 ORE 16 PROSA TURNO D CLAUDIO CASADIO / GIOVANNI ANZALDO / FABIO BUSSOTTI MAR DEL PLATA DOMENICA 19 ORE 16 OPERETTA TURNO F COMPAGNIA CORRADO ABATI LA PRINCIPESSA SISSI LUNEDÌ 20 ORE 21 COMICO ANGELO PINTUS ORMAI SONO UNA MILF MARTEDÌ 21 ORE 21 MODERNO TURNO E FEDERICO BUFFA LE OLIMPIADI DEL 1936 GIOVEDÌ 23 ORE 21 PROSA TURNO A MARCO BOCCI MODIGLIANI VENERDÌ 24 ORE 21 PROSA TURNO B MARCO BOCCI MODIGLIANI SABATO 25 ORE 21 PROSA TURNO C MARCO BOCCI MODIGLIANI DOMENICA 26 ORE 16 PROSA TURNO D MARCO BOCCI MODIGLIANI MARTEDÌ 28 ORE 21 DANZA TURNO G SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET PA/ETHOS marzo 2017 GIOVEDÌ 2 ORE 21 PROSA TURNO A MICHELE RIONDINO GIULIO CESARE VENERDÌ 3 ORE 21 PROSA TURNO B MICHELE RIONDINO GIULIO CESARE SABATO 4 ORE 21 PROSA TURNO C MICHELE RIONDINO GIULIO CESARE DOMENICA 5 ORE 16 PROSA TURNO D MICHELE RIONDINO GIULIO CESARE VENERDÌ 17 ORE 21 FUORI ABBONAMENTO TEATRO DELLE ALBE IL VOLO - LA BALLATA DEI PICCHETTINI DOMENICA 19 ORE 16 OPERETTA TURNO F COMP. TEATRO MUSICA NOVECENTO - ORCH. CANTIERI D'ARTE LA DUCHESSA DEL BAL TABARIN VENERDÌ 24 ORE 21 COMICO PAOLO MIGONE GLI UOMINI VENGONO DA MARTE, LE DONNE DA VENERE MARTEDÌ 28 ORE 21 DANZA TURNO G LIVE ARTS LOS VIVANCOS AETERNUM CALENDARIO marzo 2017 GIOVEDÌ 30 ORE 21 PROSA TURNO B SILVIO ORLANDO / ROBERTO CITRAN LA SCUOLA VENERDÌ 31 ORE 21 PROSA TURNO A SILVIO ORLANDO / ROBERTO CITRAN LA SCUOLA aprile 2017 SABATO 1 ORE 21 PROSA TURNO C SILVIO ORLANDO / ROBERTO CITRAN LA SCUOLA DOMENICA 2 ORE 16 PROSA TURNO D SILVIO ORLANDO / ROBERTO CITRAN LA SCUOLA VENERDÌ 7 ORE 21 CONTEMPORANEO TURNO H ROBERTA MOSCA CI VORREBBE QUEL SOLE CHE SCALDA LE OSSA VENERDÌ 7 ORE 22 CONTEMPORANEO TURNO H SIMONA BERTOZZI / FRANCESCO GIOMI / ENRICO PITOZZI ANATOMIA SABATO 8 ORE 10 / 17 WORKSHOP WORKSHOP CON ROBERTA MOSCA + CANEDICODA GIOVEDÌ 13 ORE 21 DANZA TURNO G RBR DANCE COMPANY THE MAN - THE PASSION OF THE CHRIST VENERDÌ 21 ORE 21 CONTEMPORANEO TURNO H BILLY COWIE UNDER FLAT SKY VENERDÌ 21 ORE 22 CONTEMPORANEO TURNO H BILLY COWIE ART OF MOVEMENT maggio 2017 GIOVEDÌ 4 ORE 20/21/22 CONTEMPORANEO TURNO H DAVID ESPINOSA MI GRAN OBRA VENERDÌ 5 ORE 21/22,30 CONTEMPORANEO TURNO H DAVID ESPINOSA MAAN (MUCH AD ABOUT NOTHING) VENERDÌ 12 ORE 21 CONTEMPORANEO TURNO H MASQUE TEATRO LOCUS SOLUS SABATO 13 ORE 21 CONTEMPORANEO TURNO H MASQUE TEATRO LOCUS SOLUS SABATO 13 ORE 22 CONVERSAZIONE CON SIMONE AZZONI E LORENZO BAZZOCCHI VENERDÌ 26 ORE 21 CONTEMPORANEO TURNO H CITTÀ DI EBLA + GUEST PATRIMONIO SABATO 27 ORE 21 CONTEMPORANEO TURNO H CITTÀ DI EBLA + GUEST PATRIMONIO MARTEDÌ 20 DICEMBRE 2016 Un classico di Natale, l’HARLEM Spirit of GOSPEL CHOIR, per trascorrere con la famiglia e gli amici una bella serata a teatro, cullati ed abbracciati dai ritmi magici e coinvolgenti del gospel. Con il talento internazionale di HARLEM, Mr. Anthony Morgan ed il suo coro, per “diffondere la buona novella in tutto il mondo attraverso la gioia della musica”. Sul palco le migliori voci che il panorama gospel statunitense, culla di questo genere musicale, offre, con un repertorio misto di brani che spaziano dal classico alla rivisitazione di brani moderni, con forza, intensità e con una miscela di suoni versatili che sapranno conquistare il pubblico. Ritmi travolgenti e allegria per un gruppo che si è esibito davvero in tutto il mondo: dall’Australia all’Argentina, dal Brasile al Canada, dal Giappone all’Africa, fino in Europa, dall’Inghilterra alla Francia, dai Paesi dell’est alla Germania ed ora in Italia, per un tour nazionale. FUORI ABBONAMENTO The Harlem Spirit of Gospel Choir featuring Anthony Morgan Grandi collaborazioni in atto con artisti di fama internazionale: Steve Wonder, Diana Ross, Cindy Lauper, Aretha Franklin, oltre alla partecipazione come background vocale al disco di Ray Charles “So Help me God”. prevendite su ticketone.it e vivaticket.it dal 24 settembre (riservata agli abbonati) anche presso la biglietteria del Teatro Diego Fabbri dall'11 ottobre prevendita aperta a tutti (diritto di prevendita 10%) PREVENDITE DA SABATO 24 SETTEMBRE 2016 MARTEDÌ 20 DICEMBRE 2016 ORE 21 SABATO 21 GENNAIO 2017 FUORI ABBONAMENTO NICCOLÒ FABI Una somma di piccole cose tour Con oltre 20 date in auditorium, teatri, anfiteatri e prestigiose location all’aperto il tour di presentazione di Una somma di piccole cose è stato un grande successo, che ha registrato il tutto esaurito, e in cui Niccolò Fabi ha messo ancora una volta in luce la sua trasversalità, emozionando, divertendo e commuovendo il proprio pubblico grazie a uno spettacolo in cui al centro c’è sempre la musica. Un concerto intimo, ma solo all’apparenza, che si rivela energico, coraggioso e con Alberto Bianco e la sua band: musicalmente pieno e che ha convinto pubblico e critica. Un viaggio di oltre due Damir Nefat, Filippo Cornaglia, ore che ha inizio con le canzoni del nuovo disco e prosegue con alcuni tra i brani Matteo Giai più amati di tutto il suo repertorio ormai ventennale. Ad accompagnarlo sul palco il cantautore Alberto Bianco e la band perché, come afferma lui stesso «La musica che sostiene altra musica è insieme libertà e speranza». prevendite su ticketone.it dal 24 settembre anche presso la biglietteria del Teatro Diego Fabbri ORE 21 (diritto di prevendita 10%) PREVENDITE DA SABATO 24 SETTEMBRE 2016 SABATO 21 GENNAIO 2017 VENERDÌ 17 MARZO 2017 È sulle navi che bisogna cercarli, i picchettini. Sulle navi in porto. E bisogna sapere dove cercarli, perché non sono in vista. Il loro lavoro non ha nulla a che fare con l’aria aperta e il salmastro, l’azzurro e lo iodio. Ha a che fare, piuttosto, con il sottosuolo, la claustrofobia, la miniera. Picchettino è una parola che si trova su pochi vocabolari; secondo l’INAIL si tratta della qualifica professionale classificata con il numero 709. Così inizia il libro di Rudi Ghedini, dedicato alla tragedia della Mecnavi. Era il venerdì 13 marzo 1987, l’evento fu scatenato da un incendio nella stiva n.2, le esalazioni della combustione causarono la morte per asfissia di 13 operai. L’imbarcazione, appartenente al compartimento marittimo di Trieste, era una nave cisterna di fabbricazione norvegese adibita al trasporto di gas GPL. Da alcuni giorni era stata tirata in secco in un bacino di carenaggio del porto di Ravenna. Gli eventi agghiaccianti dell’Elisabetta Montanari si condensano nello spazio dei doppifondi della nave, dove i picchettini lavorano usando palette, spazzole e raschietti, stracci. Nel soprastante cantiere, un carpentiere usa la fiamma ossidrica. Per fare in fretta, nessuno di loro è stato informato delle operazioni che avvengono in contemporanea. Tra i morti un cassintegrato, tre giovani al primo giorno di lavoro, un uomo al suo ultimo giorno di lavoro. Tahar Lamri e Luigi Dadina, nati rispettivamente il 24 e 25 dicembre del 1958, il primo ad Algeri, il secondo a Ravenna, hanno deciso di tenere, assieme a tre musicisti, una “Conferenza sul Marzo” per raccontare di fabbrica, porti, lavoro, incidenti, cormorani, nebbia, semafori, morti che continuano a parlarci. Un Conferenza in musica, musiche, rumori. Il canto rap ha un ruolo centrale nella tessitura drammaturgica, arrivando inaspettatamente a divenire anche canto funebre. Le sonorità partono dal blues, i due bassi producono musiche dense, bituminose. Un breve canto Gnawa aggiunge una dimensione rituale, accompagnandoci dove la musica diviene anche cura della memoria. FUORI ABBONAMENTO TEATRO DELLE ALBE Il volo La ballata dei picchettini di Luigi Dadina, Laura Gambi e Tahar Lamri con Tahar Lamri e Luigi Dadina (narrazione), Francesco Giampaoli e Diego Pasini (basso e percussioni), Lanfranco Moder Vicari (rap) musiche di Francesco Giampaoli testi rap di Lanfranco Moder Vicari scene e costumi di Pietro Fenati e Elvira Mascanzoni regia di Luigi Dadina spettacolo realizzato in collaborazione con CGIL, UIL in occasione dell’anniversario dell’eccidio della Mecnavi PREVENDITE DA SABATO 24 SETTEMBRE 2016 prevendite presso la biglietteria del Teatro Diego Fabbri VENERDÌ 17 MARZO 2017 ORE 21 prosa GIOVEDÌ 24, VENERDÌ 25, SABATO 26 - ORE 21 GIOVEDÌ 9, VENERDÌ 10, SABATO 11 - ORE 21 DOMENICA 27 NOVEMBRE 2016 - ORE 16 DOMENICA 12 FEBBRAIO 2017 - ORE 16 COMPAGNIA UMBERTO ORSINI Il giuoco delle parti CLAUDIO CASADIO / GIOVANNI ANZALDO / FABIO BUSSOTTI di Luigi Pirandello Mar del Plata Gli “Angeli del Rugby” che sfidarono il regime argentino GIOVEDÌ 15, VENERDÌ 16, SABATO 17 - ORE 21 DOMENICA 18 DICEMBRE 2016 - ORE 16 di Claudio Fava A.Gi.Di. e Enfi Teatro presentano ANGELA FINOCCHIARO GIOVEDÌ 23, VENERDÌ 24, SABATO 25 - ORE 21 DOMENICA 26 FEBBRAIO 2017 - ORE 16 Calendar girls Officine del Teatro Italiano e Pragma Srl in collaborazione con Istituto Amedeo Modigliani di Tim Firth MARCO BOCCI GIOVEDÌ 12, VENERDÌ 13, SABATO 14 - ORE 21 DOMENICA 15 GENNAIO 2017 - ORE 16 Modigliani Uno spettacolo scritto e diretto da Angelo Longoni Teatro Stabile di Catania e Teatro Stabile dell’Umbria ANNA FOGLIETTA La pazza della porta accanto di Claudio Fava GIOVEDÌ 26, VENERDÌ 27, SABATO 28 - ORE 21 DOMENICA 29 GENNAIO 2017 - ORE 16 Angelo Tumminelli Produzioni MASSIMO DAPPORTO TULLIO SOLENGHI Quei due (Il sottoscala) di Charles Dyer GIOVEDÌ 2, VENERDÌ 3, SABATO 4 - ORE 21 DOMENICA 5 MARZO 2017 - ORE 16 Teatro stabile del veneto MICHELE RIONDINO Giulio Cesare di William Shakespeare GIOVEDÌ 30, VENERDÌ 31 MARZO, SABATO 1 - ORE 21 DOMENICA 2 APRILE 2017 - ORE 16 SILVIO ORLANDO ROBERTO CITRAN La scuola di Domenico Starnone PROSA 2016/2017 TURNI A B C D - 8 spettacoli Abbonamenti Platea Intero € 165 Ridotto/ArtCard/Carta Doc € 142 Speciale Associazioni e Cral € 157 youngERcard/Under 14 (3°sett. platea) € 100 Abbonamenti Galleria Intero € 141 Ridotto/ArtCard/Carta Doc € 123 Speciale Associazioni e Cral € 134 youngERcard/Under 14 € 84 Biglietti Platea Intero € 25 Ridotto/ArtCard/ Carta Doc/Romagna Visit Card € 22 youngERcard/Under 14 (3°sett. platea) € 15 Biglietti Galleria Intero € 20 Ridotto/ArtCard/ Carta Doc/Romagna Visit Card € 17 youngERcard/Under 14 € 14 Spettacoli “Calendar Girls” e “Giulio Cesare” Biglietti categorie sopra indicate Platea € 28,25,17 Galleria € 24,22,15 ABBONAMENTI STUDIO Speciale SCUOLE In collaborazione con 7 spettacoli: € 35 4 Prosa (Il giuoco delle parti, La scuola, Mar del Plata, Giulio Cesare) 1 Danza + 1 Moderno (2 opzioni): OP 1: The man e Il sogno di un’Italia OP 2: Pa/Ethos e Le olimpiadi del 1936 + 1 spettacolo di Contemporaneo La formula di abbonamento Studio-Speciale Scuole si sottoscrive negli istituti scolastici attraverso i referenti del progetto. Speciale UNIVERSITÀ In collaborazione con 7 spettacoli: € 35 4 Prosa (Il giuoco delle parti, La pazza della porta accanto, Mar del Plata, Giulio Cesare) 1 Danza + 1 Moderno (2 opzioni): OP 1: The man e Il sogno di un’Italia OP 2: Pa/Ethos e Le olimpiadi del 1936 + 1 spettacolo di Contemporaneo GIOVEDÌ 24, VENERDÌ 25, SABATO 26, DOMENICA 27 NOVEMBRE 2016 PROSA COMPAGNIA Umberto Orsini ritorna con una versione del “Giuoco delle parti”, commedia che UMBERTO ORSINI negli ultimi vent’anni l’attore ha più volte rivisitato, convinto che uno dei modi Il giuoco delle parti da Luigi Pirandello adattamento Valerio - Orsini - Balò con Alvia Reale e Totò Onnis e con Flavio Bonacci, Carlo De Ruggieri, Alessandro Federico scene Maurizio Balò costumi Gianluca Sbicc regia di Roberto Valerio INCONTRIARTISTI degli attori e Compagnia con il pubblico sabato 26 novembre ore 18,00 Foyer del Teatro Diego Fabbri Ingresso libero fino ad esaurimento posti TURNI A - B - C - D / TURNI OMNIBUS 1 - 2 TURNO A TURNO B TURNO C TURNO D GIOVEDÌ 24 NOVEMBRE VENERDÌ 25 NOVEMBRE SABATO 26 NOVEMBRE DOMENICA 27 NOVEMBRE ORE ORE ORE ORE 21 21 21 16 per preservare un classico è quello di ripensarlo apportando continue modifiche ed approfondimenti. Originariamente la vicenda vede un Leone Gala che si è pacificamente separato dalla moglie (che lo tradisce con l’amico Guido Venanzi) a condizione di farle visita ogni sera, per mantenere di fronte all’opinione pubblica, il suo ruolo di marito. Questo accordo col passare del tempo si rivela insopportabile a Silia che confida all’amante il desiderio di volersi sbarazzare del marito la cui presenzaassenza le è diventata insostenibile. Il casuale irrompere nella casa di lei di un gruppo di ubriachi che tentano di farle violenza, senza però riuscirci, le offre un pretesto inatteso grazie al quale potrebbe mettere a repentaglio la vita del marito trascinandolo in un duello. Alla notizia del fatto Leone Gala appare tranquillo, lui si è vuotato di ogni sentimento ed ha trovato un “pernio” che gli permette di affrontare ogni situazione anche la più critica, infatti grazie alla sua incrollabile dialettica e al suo nichilismo, si sottrae al complotto ordito dalla moglie e dall’amante trasformandosi da vittima in carnefice. Luigi Pirandello ha scritto una commedia nera, dove matrimonio, tradimento, onore e omicidio si inseguono in una logica successione. La novità di questo allestimento sta nell’aver immaginato un futuro per Leone Gala dopo quel tragico avvenimento, lui, uomo di lettere, costretto a macchiarsi di un delitto non riesce a liberarsi dal suo passato e rivive tutta la vicenda come un ammasso di ricordi, di ricostruzione dei fatti dal punto di vista di chi è sopravvissuto. L’inferno del matrimonio è reinterpretato in un’ottica vicina al teatro di Strinberg dove l’abisso morale dei protagonisti si alterna al gioco dialettico che ha quasi sempre guidato la lettura di questo testo. Alvia Reale conferisce a Silia un connotato più vicino alla novella nella quale Pirandello aveva tracciato il suo primo approccio alla vicenda (Quando si è capito il giuoco) e Totò Onnis regala un ritratto inedito alla figura di Guido Venanzi. Orsini si dibatte fra i fantasmi che popolano una mente in cui il tempo batte i suoi colpi rimbalzandoli confusamente dal passato al presente e viceversa. GIOVEDÌ 15, VENERDÌ 16, SABATO 17, DOMENICA 18 DICEMBRE 2016 Calendar Girls è un testo teatrale scritto da Tim Firth, tratto dall’omonimo film con la regia di Nigel Cole (lo stesso di L’erba di Grace e We want sex), di cui lo stesso Firth è autore e sceneggiatore. Il film, di cui erano protagoniste - fra le altre - Helen Mirren, Julie Walters, Linda Bassett, è uscito in Italia nel 2004 diventando un film di culto, molto amato dal pubblico femminile. Nell’adattamento teatrale viene mantenuta l’impostazione corale, con un ruolo da protagonista definito, quello di Chris, interpretata da Hellen Mirren nella versione cinematografica e da Angela Finocchiaro in questa teatrale. La storia, ispirata ad un fatto realmente accaduto, è quella di un gruppo di donne fra i 50 e i 60 anni, membre del Women’s Institute (nata nel 1915, oggi è la più grande organizzazione di volontariato delle donne nel Regno Unito), che si impegna in una raccolta fondi destinati a un ospedale nel quale è morto di leucemia il marito di una di loro (Annie). Chris, stanca di vecchie e fallimentari iniziative di beneficenza, ha l’idea di fare un calendario diverso da tutti gli altri, in cui convince le amiche del gruppo a posare nude. Con l’aiuto di un fotografo amatoriale realizzano così un calendario che le vede ritratte in normali attività domestiche, come preparare dolci e composizioni floreali, ma con un particolare non convenzionale: posano senza vestiti. L’iniziativa riscuote un successo tale da portarle alla ribalta non solo in Inghilterra, facendo volare le vendite del calendario alle stelle! L’improvvisa e inaspettata fama, tuttavia, metterà a dura prova le protagoniste. Lo spettacolo teatrale, al pari del film, ha avuto un enorme successo in Inghilterra, dove è programmato in diverse versioni dal 2008 ed è tuttora in scena. INCONTRIARTISTI degli attori e Compagnia con il pubblico sabato 17 dicembre ore 18,00 Foyer del Teatro Diego Fabbri Ingresso libero fino ad esaurimento posti PROSA A.Gi.Di. e Enfi Teatro presentano ANGELA FINOCCHIARO Calendar girls di Tim Firth basato sul film Miramax scritto da Juliette Towhide & Tim Firth traduzione e adattamento Stefania Bertola con Ariella Reggio, Carlina Torta, Matilde Facheris, Corinna Lo Castro, Elsa Bossi, Marco Brinzi, Noemi Parroni e con Titino Carrara scene Rinaldo Rinaldi costumi Nanà Cecchi musiche originali Riccardo Tesi disegno luci Massimo Consoli regia di Cristina Pezzoli TURNI A - B - C - D / TURNI OMNIBUS 1 - 2 TURNO A GIOVEDÌ 15 DICEMBRE TURNO B VENERDÌ 16 DICEMBRE TURNO C SABATO 17 DICEMBRE TURNO D DOMENICA 18 DICEMBRE ORE ORE ORE ORE 21 21 21 16 GIOVEDÌ 12, VENERDÌ 13, SABATO 14, DOMENICA 15 GENNAIO 2017 PROSA Teatro Stabile di Catania Un commovente testo di Claudio Fava per raccontare l’appassionante storia d’aTeatro Stabile dell’Umbria more tra Alda Merini, donna complessa dal carattere malinconico, e un giovane, ANNA FOGLIETTA La pazza della porta accanto di Claudio Fava e con Angelo Tosto, Alessandra Costanzo, Sabrina Knaflitz, Liborio Natali, Olga Rossi, Cecilia Di Giuli, Stefania Ugomari Di Blas, Giorgia Boscarino, Gaia Lo Vecchio ideazione scenica di Alessandro Gassmann con la collaborazione di Alessandro Chiti musiche originali di Pivio e Alde De Scalzi regia di Alessandro Gassmann paziente anche lui dell’ospedale psichiatrico in cui la donna era ricoverata. A dare voce e volto alla “poetessa dei navigli” e ai suoi emozionanti versi, Anna Foglietta che, affiancata da un folto e affiatato gruppo di attori, si cala con intensità nei panni della giovane in profondo conflitto con un mondo che non la comprende e di cui non accetta le etichettature. Con la sapiente regia di Alessandro Gassmann, un lavoro che saprà emozionare il pubblico. “Conoscevo Claudio Fava, la sua storia, la sua sensibilità, il suo impegno politico e sociale; conoscevo la storia del padre Giuseppe, vittima della mafia, una delle piaghe più dilanianti del nostro paese. Conoscevo Alda Merini, “la poetessa dei navigli”, la drammaticità della sua esistenza; anch’io, come tanti, mi sono emozionato e commosso nel sentirla leggere i suoi appassionati versi. Dopo aver letto il testo di Claudio, “La pazza della porta accanto”, un ritratto giovanile, intimo e struggente della grande poetessa, ho avvertito immediatamente la necessità, direi l’urgenza, di metterlo in scena. Un testo che si sviluppa all’interno di un ospedale psichiatrico e che ripercorre la drammatica esperienza della Merini. Erano gli anni in cui la parola “depressione” non si conosceva e chi soffriva di questa malattia veniva definito pazzo. Erano anche gli anni in cui negli ospedali psichiatrici praticavano l’elettroshock e i bagni nell’acqua gelata. È in questa particolare dimensione alienante che la protagonista si trova a condividere le giornate con le altre malate alle quali offre spontaneamente i suoi versi, ma soprattutto è il luogo dove nasce un’appassionante storia d’amore fra lei e un giovane paziente”. (Alessandro Gassmann) TURNI A - B - C - D / TURNI OMNIBUS 1 - 2 TURNO A TURNO B TURNO C TURNO D GIOVEDÌ 12 GENNAIO VENERDÌ 13 GENNAIO SABATO 14 GENNAIO DOMENICA 15 GENNAIO ORE ORE ORE ORE 21 21 21 16 INCONTRIARTISTI degli attori e Compagnia con il pubblico sabato 14 gennaio ore 18,00 Foyer del Teatro Diego Fabbri Ingresso libero fino ad esaurimento posti GIOVEDÌ 26, VENERDÌ 27, SABATO 28, DOMENICA 29 GENNAIO 2017 Quando si alza il sipario, il piccolo giradischi di Harry (Tullio Solenghi) suona l’Hallelujah Corus di Handel. Charlie (Massimo Dapporto) è seduto sulla poltrona girevole con un asciugamano intorno al collo. Harry ha appena terminato di raderlo. Harry ha una gran fasciatura attorno alla testa. Facendo volteggiare il rasoio, Harry dà un ultimo colpo alla basetta di Charlie, poi va alla porta dello sgabuzzino adiacente. Vi entra per un secondo, emette un gridolino di dolore, ritorna facendosi saltare da una mano all’altra una salvietta bollente che applica sul viso di Charlie. Ora Harry si leva la giacchetta bianca, con il suo nome ricamato sul taschino e l’appende all’attaccapanni. Indossa un pullover abbottonato sul davanti, toglie l’asciugamano dal collo di Charlie poi siede sulla poltrona. Charlie butta la sua salvietta nel lavandino, infila una giacchetta bianca con il suo nome sul taschino, va a prendere un’altra salvietta bollente cantarellando a bocca chiusa, emette anche lui un gridolino di dolore, rientra e depone la salvietta sul viso di Harry. Spegne il giradischi lanciando un’occhiataccia a Harry, quindi… Massimo Dapporto e Tullio Solenghi, per la prima volta in scena insieme in una inedita coppia gay. Saranno rispettivamente Charlie e Harry, barbieri della periferia londinese che vivono assieme da una trentina d’anni, con tutte le dinamiche di due coniugi provati da una vita fatta di continui litigi, di futili battibecchi, di sofferenze inferte volontariamente: entrambi sapendo però di non poter più fare a meno l’uno dell’altro. Scoperto in abiti femminili in un locale pubblico, Charlie aspetta con ansia crescente la convocazione in tribunale, proprio il giorno in cui sta per conoscere la figlia ventenne, frutto di un “errore di gioventù”. Harry tenta di distrarlo in tutti i modi, rischiando così di venire ferocemente canzonato per la sua calvizie, nascosta da molti strati di fasce, un grottesco turbante permanente. Dopo una serie di piccoli/grandi colpi di scena, compreso un maldestro tentativo di suicidio da parte di Harry, sempre in bilico tra la farsa e la tragedia, arriva il fatidico giorno dell’udienza in tribunale. Lo sguardo fisso, il passo incerto, Charlie vi si avvia rifiutando la compagnia di Harry che potrebbe danneggiarlo. Poi comprende che la sua vicinanza gli è indispensabile e lo chiama, a gran voce, accanto a sé. E così i due si ritrovano senza più nulla della loro presunzione, in quel connubio di solidarietà e compassione che ancora li tiene saldamente ed amorevolmente uniti. PROSA Angelo Tumminelli Produzioni MASSIMO DAPPORTO TULLIO SOLENGHI Quei due (Il sottoscala) di Charles Dyer adattamento di Massimo Dapporto scene di Massimo Bellando Randone costumi di Moris Verdiani regia di Roberto Valerio INCONTRIARTISTI degli attori e Compagnia con il pubblico sabato 28 gennaio ore 18,00 Foyer del Teatro Diego Fabbri Ingresso libero fino ad esaurimento posti TURNI A - B - C - D / TURNI OMNIBUS 1 - 2 TURNO A TURNO B TURNO C TURNO D GIOVEDÌ 26 GENNAIO VENERDÌ 27 GENNAIO SABATO 28 GENNAIO DOMENICA 29 GENNAIO ORE ORE ORE ORE 21 21 21 16 GIOVEDÌ 9, VENERDÌ 10, SABATO 11, DOMENICA 12 FEBBRAIO 2017 PROSA CLAUDIO CASADIO GIOVANNI ANZALDO FABIO BUSSOTTI Mar del Plata Gli “Angeli del Rugby” che sfidarono il regime argentino di Claudio Fava con Andrea Paolotti, Tito Vittori e con Edoardo Frullini, Fiorenzo Lo Presti, Giorgia Palmucci, Alessandro Patregnani, Guglielmo Poggi scene Alessandro Chiti costumi Sabrina Chiocchio light design Umile Vainieri regia Giuseppe Marini INCONTRIARTISTI degli attori e Compagnia con il pubblico sabato 11 gennaio ore 18,00 Foyer del Teatro Diego Fabbri Ingresso libero fino ad esaurimento posti TURNI A - B - C - D / TURNI OMNIBUS 1 - 2 TURNO A GIOVEDÌ 9 FEBBRAIO TURNO B VENERDÌ 10 FEBBRAIO TURNO C SABATO 11 FEBBRAIO TURNO D DOMENICA 12 FEBBRAIO ORE ORE ORE ORE 21 21 21 16 La prima volta che andai in Argentina la memoria di molte cose accadute era ancora intatta. Cose accadute laggiù, a Buenos Aires, dove la storia si era fermata su quell’elenco interminabile di nomi cancellati dalla vita e dal lutto, desaparecidos, ammazzati senza nemmeno il diritto a portarsi la propria morte addosso. Ma anche cose accadute quaggiù, in Italia, dove un’altra guerra e un altro nemico che non facevano prigionieri s’erano portati via, assieme a tanti altri, anche mio padre. Mi era sembrato un viaggio necessario: imparare che nessun luogo è il centro del mondo. Si moriva in Argentina come in Sicilia perché una banda di carogne regolava in questo modo i propri conti con i dissidenti. Pensarla storta, fuori dal coro, era un peccato imperdonabile. A Buenos Aires come a Catania. Negli anni ho imparato a raccontare quei morti con le parole dei vivi, le madri di Plaza de Mayo, le vedove di via d’Amelio… Ho provato a immaginare com’erano vissuti e perché avevano fatto quello che scelsero di fare. Non serviva a consolarsi ma a capire che dietro ogni violenza, a Buenos Aires come a Palermo, non c’era mai fatalità ma un pensiero malato, l’osceno sentimento del potere, l’avidità, il desiderio di impunità, la menzogna… In questo, Jorge Rafael Videla e Nitto Santapaola si rassomigliano. E si rassomigliano anche i loro morti. I ragazzi di Mar del Plata mi sono venuti incontro così, quasi per caso. Tutti morti, un solo sopravvissuto: Raul. Non aveva mai raccontato la sua storia. Essere rimasti vivi, sopravvissuti al male, è sempre un peso insopportabile, il segno di una colpa che non esiste ma che ti covi dentro come un’ulcera. Ho provato a immaginare i pensieri e i gesti di quei ragazzi che scelsero di restare e di morire. Ho cercato di riannodare i fili invisibili che legano vite lontane tra loro: i giovani agenti di Paolo Borsellino che rinunciano alle ferie per far da scorta al loro giudice, i giovani rugbisti di Mar del Plata che rinunciano a trovare rifugio in Francia pur di giocarsi fino all’ultima partita il loro campionato… II nome di Raul, il sopravvissuto, l’ho conservato. Gli altri, carnefici e vittime, li ho ribattezzati: volevo che ciascuno di loro portasse in questo teatro qualcosa in più della propria storia, qualcosa in più della propria morte. Perché alla fine poco importa che quei ragazzi fossero argentini o siciliani. Importa come vissero. E come seppero dire di no. Claudio Fava PROSA Foto di Tommaso Le Pera GIOVEDÌ 23, VENERDÌ 24, SABATO 25, DOMENICA 26 FBBRAIO 2017 Spirito allegro è una commedia dall’aspetto classico: aderente all’epoca in cui fu scritta ed elegante per forme e per fogge. Ma porterà in scena una rarità tecnico-stilistica, rappresentata dalla tecnica del video-mapping, utilizzata per raccontare e rappresentare il soprannaturale. Espedienti scenici atti a un immaginario più familiare al pubblico che alla penna di Coward, per una messinscena scattante e piena di ritmo. Spirito allegro narra la storia di un famoso ed affermato scrittore inglese di nome Charles Considine che, per documentarsi sul genere spiritico/mistico, decide di organizzare in casa propria una seduta spiritica. Allaseduta partecipano Charles e la sua seconda moglie Ruth, il migliore amico di Charles, il dr. George Bradman, con la moglie Violet. La seduta spiritica è gestita dalla maldestra e buffa Madame Arcati, che gli servirà per delineare il personaggio chiave del suo prossimo romanzo. La medium evoca lo spiritello di una dispettosa bambina. Lo spirito evocato ne evoca un altro a sua volta, ovvero quello di Elvira, prima moglie dello scrittore e completamente opposta all’attuale per comportamento e atteggiamento. Madame Arcati non riesce a rimandare indietro lo spirito di Elvira e comincia così una divertente serie di scherzi e di misteriosi accadimenti in casa. Tuttavia, un giorno, Elvira esagera un po’ e finisce con l’uccidere Ruth, manomettendo i freni della macchina e causandone l’uscita di strada. Gli spiriti delle due donne cominciano quindi a litigare e combinare disastri, costringendo Charles ad abbandonare la casa… Diana Or.i.s LEO GULLOTTA SPIRITO ALLEGRO di Noel Coward e con Betti Pedrazzi, Rita Abela, Federica Bern, Chiara Cavalieri, Valentina Gristina, Sergio Mascherpa musiche di Germano Mazzocchetti regia di Fabio Grossi INCONTRIARTISTI degli attori e Compagnia con il pubblico sabato 25 febbraio ore 18,00 Foyer del Teatro Diego Fabbri Ingresso libero fino ad esaurimento posti TURNI A - B - C - D / TURNI OMNIBUS 1 - 2 TURNO A GIOVEDÌ 23 FEBBRAIO TURNO B VENERDÌ 24 FEBBRAIO TURNO C SABATO 25 FEBBRAIO TURNO D DOMENICA 26 FEBBRAIO ORE ORE ORE ORE 21 21 21 16 GIOVEDÌ 2, VENERDÌ 3, SABATO 4, DOMENICA 5 MARZO 2017 PROSA Teatro Stabile del Veneto William Shakespeare scrisse Giulio Cesare nel 1599, ispirandosi in parte a fatti MICHELE RIONDINO Giulio Cesare di William Shakespeare traduzione Sergio Perosa con Maria Grazia Madruzzato, Stefano Scandaletti, Michele Maccagno, Silvia Costa, Margherita Mannino, Eleonora Panizzo, Pietro Quadrino, Riccardo Gamba, Raquel Gualtero, Beatrice Fedi, Andrea Fagarazzi spazio scenico Max Glaenzel spazio sonoro Nao Albet illuminazione Carlos Marquerie costumi Silvia Delagneau assistente alla regia Lorenzo Maragoni adattamento e regia Àlex Rigola INCONTRIARTISTI degli attori e Compagnia con il pubblico sabato 4 marzo ore 18,00 Foyer del Teatro Diego Fabbri Ingresso libero fino ad esaurimento posti TURNI A - B - C - D / TURNI OMNIBUS 1 - 2 TURNO A TURNO B TURNO C TURNO D GIOVEDÌ 2 MARZO VENERDÌ 3 MARZO SABATO 4 MARZO DOMENICA 5 MARZO ORE ORE ORE ORE 21 21 21 16 storici e in parte alla traduzione di Sir Thomas North delle “Vite dei nobili greci e romani” di Plutarco. L’opera comprime i tre anni che vanno dalla vittoria di Munda nel 45 a.C. al suicidio di Bruto nel 42 d.C. per farli durare meno di sei giorni. Questa compressione degli eventi fa sì che l’intera narrazione sia un unico, ininterrotto conflitto, sia a livello personale che politico. Un conflitto che attraversa anche la nuova versione del più celebre dramma storico shakespeariano che trova in Michele Riondino, apprezzato attore di cinema, teatro e televisione, l’interprete ideale per il ruolo del nobile Marco Antonio. Un testo epico, intenso ed appassionante, che ruota intorno all’esercizio del potere, in questa versione impersonato da una donna, Maria Grazia Mandruzzato, nel ruolo di Cesare. In lei si raccolgono le tante espressioni di “donne al comando” che al giorno d’oggi, nella politica come nell’economia, gestiscono le leve del potere con la stessa inflessibile determinazione dei loro omologhi uomini, se non di più. È la dimostrazione che, al di là delle questioni di genere, tutta l’umanità è per sua natura soggiogata dalla fascinazione che esercita il predominio dell’uno sull’altro. I ruoli centrali di Bruto e Cassio sono stati affidati a due interpreti di grande esperienza come Stefano Scandaletti e Michele Maccagno. I loro personaggi, pur così diversi e mossi da intenzioni all’apparenza opposte, arrivano a credere contemporaneamente che l’assassinio del leader sia l’unica via percorribile. Bruto, Cassio e gli altri congiurati non sanno quali saranno le conseguenze delle loro azioni. Agiscono perché credono che sia necessario un cambiamento e per questo decidono di uccidere Cesare. La verità però è che non sanno esattamente cosa succederà dopo; non sanno che il sogno utopico della repubblica resterà inascoltato, che la violenza genera solo altra violenza, che parlare di democrazia non è possibile, ora come allora. In questo dramma romano non ci sono eroi ma soltanto uomini. E non ci sono eroi perché nel Giulio Cesare, non ci sono certezze, né valori assoluti. Tutto passa e tutto cambia; i miti sorgono e decadono per essere sostituiti da altri che a loro volta crolleranno; la realtà è inafferrabile e sfuggente, osservabile da mille punti di vista, suscettibile di mille interpretazioni. GIOVEDÌ 30, VENERDÌ 31 MARZO, SABATO 1, DOMENICA 2 APRILE 2017 Era il 1992, anno in cui debuttò Sottobanco, spettacolo teatrale interpretato da un gruppo di attori eccezionali capitanati da Silvio Orlando e diretti da Daniele Luchetti. Lo spettacolo divenne presto un cult, antesignano di tutto il filone di ambientazione scolastica tra cui anche la trasposizione cinematografica del 1995 della stessa pièce che prese il titolo La scuola. Fu uno dei rari casi in cui il cinema accolse un successo teatrale e non viceversa. Lo spettacolo era un dipinto della scuola italiana di quei tempi e al tempo stesso un esempio quasi profetico del cammino che stava intraprendendo il sistema scolastico. ‘Ho deciso di riportare in scena lo spettacolo più importante della mia carriera; fu un evento straordinario, entusiasmante, con una forte presa sul pubblico’ dice Silvio Orlando. A vent’anni di distanza è davvero interessante fare un bilancio sulla scuola e vedere cos’è successo poi. Il testo è tratto dalla produzione letteraria di Domenico Starnone. Siamo in tempo di scrutini in IV D. Un gruppo di insegnanti deve decidere il futuro dei loro studenti. Di tanto in tanto, in questo ambiente circoscritto, filtra la realtà esterna. Dal confronto tra speranze, ambizioni, conflitti sociali e personali, amori, amicizie e scontri generazionali, prendono vita personaggi esilaranti, giudici impassibili e compassionevoli al tempo stesso. Il dialogo brillante e le situazioni paradossali lo rendono uno spettacolo irresistibilmente comico. PROSA Cardellino SILVIO ORLANDO ROBERTO CITRAN La scuola di Domenico Starnone con Vittoria Belvedere, Vittorio Ciorcalo, Roberto Nobile, Antonio Petrocelli, Maria Laura Rondanini scene Giancarlo Basili Disegnatore Luci Pasquale Mari costumi Maria Rita Barbera assistente alla regia Riccardo Sinibaldi organizzazione generale Maria Laura Rondanini regia di Daniele Luchetti TURNI A - B - C - D / TURNI OMNIBUS 1 - 2 INCONTRIARTISTI degli attori e Compagnia con il pubblico sabato 1 aprile ore 18,00 Foyer del Teatro Diego Fabbri Ingresso libero fino ad esaurimento posti TURNO A TURNO B TURNO C TURNO D GIOVEDÌ 30 MARZO VENERDÌ 31 MARZO SABATO 1 APRILE DOMENICA 2 APRILE ORE ORE ORE ORE 21 21 21 16 contemporaneo Teatro Félix Guattari (ex Filanda Maiani) in collaborazione con Festival CRISALIDE XXIII Fabbrica delle Candele SABATO 29 OTTOBRE 2016 - ORE 21 BILLY COWIE VENERDÌ 21 APRILE 2017 - ORE 21 MYRIAM GOURFINK (FR) Under flat sky Almasty coreografia Myriam Gourfink ORE 22 musiche Kasper T. Toeplitz danza Deborah Lary Art of movement con Simone and Zaneta Teatro Félix Guattari (ex Filanda Maiani) in collaborazione con Festival CRISALIDE XXIII Palazzo Romagnoli LUNEDÌ 31 OTTOBRE 2016 - ORE 21 GIOVEDÌ 4 MAGGIO 2017 - ORE 20 / 21 / 22 LA VERONAL (ES) DAVID ESPINOSA Portland regia Marcos Morau Mi gran obra di e con David Espinoza Teatro Félix Guattari (ex Filanda Maiani) Romagnoli VENERDÌ 7 APRILE 2017 - ORE 21 VENERDÌ 5 MAGGIO 2017 - ORE 21 / 22,30 ROBERTA MOSCA Ci vorrebbe quel sole che scalda le ossa di Roberta Mosca e Canedicoda DAVID ESPINOSA Maan (Much ado about nothing) di e con David Espinoza Teatro Félix Guattari (ex Filanda Maiani) VENERDÌ 7 APRILE 2017 - ORE 22 Teatro Félix Guattari (ex Filanda Maiani) SIMONA BERTOZZI FRANCESCO GIOMI ENRICO PITOZZI VENERDÌ 12 E SABATO 13 MAGGIO 2017 ORE 21 MASQUE TEATRO Locus solus Anatomia coreografia e danza Simona Bertozzi CONTEMPORANEO 2016/2017 TURNO H - 10 spettacoli Abbonamenti settore unico Platea Intero Ridotto/ArtCard/ Carta Doc Speciale Associazioni e Cral youngERcard/Under 14 € 60 liberamente ispirato all'opera di Raymond Roussel Biglietti settore unico Platea Intero Ridotto/ArtCard/ Carta Doc/Romagna Visit Card youngERcard/Under 14 € 50 € 52 € 38 € 10 €7 €5 luogo da definire in collaborazione con IPERCORPO 2017 ATRIUM Architecture of Totalitarian Regimes VENERDÌ 26 E SABATO 27 MAGGIO 2017 - ORE 21 CITTA’ DI EBLA + GUEST Patrimonio un progetto scenico a cura di Città di Ebla FABBRICA DELLE CANDELE Teatro Félix Guattari (ex Filanda Maiani) SABATO 8 APRILE 2017 - ORE 10-17 SABATO 13 MAGGIO 2017 - ORE 22 Workshop con Roberta Mosca + Canedicoda conversazione con Simone Azzoni e Lorenzo Bazzocchi info e prenotazioni Masque teatro 393 9707741 - la partecipazione è gratuita Locus Solus di Raymond Roussel TEATRO FÉLIX GUATTARI (EX FILANDA MAIANI) - SABATO 29 OTTOBRE 2016 CONTEMPOR ANEO in collaborazione con Per questo assolo Myriam Gourfink ha creato una partitura che sviluppa ed Festival CRISALIDE XXIII intreccia tre spazi. MYRIAM GOURFINK (FR) Almasty coreografia Myriam Gourfink danza Deborah Lary musiche Kasper T.Toeplitz luci Kasper T.Toeplitz costumi Laurence Alquier Coproduzione le Forum / Scène conventionnée de Blanc-Mesnil, avec le soutien du Conseil général de la Seine-Saint-Denis. L’association LOLdanse est soutenue par le ministère de la Culture et de la Communication, Drac Île-de-France, au titre de l’aide aux compagnies conventionnées. Avec le soutien du Centre National de la Danse (mise à disposition de studios). TURNO H TURNO H SABATO 29 OTTOBRE ORE 21 Nel primo, lo spazio “aereo”, domina la percezione della pressione atmosferica, e la danzatrice lavora nello spazio utilizzando come riferimento l’asse mediano del proprio corpo che collega il centro del perineo alla cima del cranio. Per accentuare la sensazione di questo spazio gassoso e sviluppare una danza in aria, la partitura suggerisce degli appoggi su superfici ridotte, o ancora, costringe l’asse mediano del corpo a evitare l’asse della gravità. Nel secondo spazio, definito “del luogo”, l’ambiente circostante diventa il referente, ossia un dispositivo di costrizioni spaziali che rivela alla danzatrice i suoi limiti e le sue resistenze, affinché essa possa nominarli e assumerli. In questa fase, la partitura implica l’utilizzo di “sistemi di contegno di una o più parti del corpo in una direzione precisa o in un punto” dai quali hanno origine movimenti di torsione, rotazione, inversione e capovolgimento. Nel terzo spazio, definito “terrestre”, la danza cede alla forza di attrazione centrale della Terra. La partitura offre tempi d’integrazione cellulare, di risonanza; tempi di raccoglimento e di aumento delle vibrazioni provocate dal dinamismo stesso della danza. Questa fase della partitura implica, da parte della danzatrice, un lavoro sul viaggio dell’apparato percettivo e del pensiero all’interno del proprio corpo, al fine di veicolare l’energia sull’asse mediano; per prendere tempo e sentire tutte le reazioni. La fase finale di ascolto favorisce l’apparire di forme, entità, consistenze. TEATRO FÉLIX GUATTARI (EX FILANDA MAIANI) - LUNEDÌ 31 OTTOBRE 2016 CONTEMPOR ANEO Portland è una coreografia che pur traendo spunto da Maryland, secondo ca- in collaborazione con pitolo della sezione americana del più ampio Decalogo geografico elaborato da Festival CRISALIDE XXIII La Veronal, si separa da esso, rivelando un nuovo metodo di lavoro e di ricerca. LA VERONAL (ES) "Sappiamo che ogni persona nasconde in se stessa un oceano. Un vasto, oscuro, caotico oceano. E sappiamo anche che raggiunto un certo limite, la volontà di capire gli altri ci rende esausti, per cui decidiamo di allontanarci lentamente da loro; decidiamo di vivere contemplandoli, come se alla fine, un giorno ed improvvisamente, ci fossimo resi conto della nostra incapacità di cogliere un intero oceano con uno sguardo. Decidiamo così di ficcare i nostri occhi dentro le piccole barche che vi passano attraverso, facendo coincidere questo movimento con la nostra stessa panoramica. Assistere ad una discussione; essere testimoni di un incidente; entrare dentro un edificio storico; avere come vicino una celebrità; presenziare ad un funerale; visitare un paese esotico; parlare incessantemente degli altri. Camminare lungo la strada principale, essere testimoni e contemplare, impazientemente, i fatti categorici e assoluti che accadono intorno a noi, mentre senza rendercene conto, passiamo inosservati rispetto a noi stessi." Portland ideazione e regia Marcos Morau coreografia Marcos Morau e Lali Ayguadé danza Lali Ayguadé consulenza drammaturgica Roberto Fratini e Paolo Gisbert - El Conde de Torrefiel space & light design Xesca Salvà musiche Ludwig van Beethoven fotografia Edu Pérez costumi Ludmila Vitsheva produttore esecutivo Juan Manuel Gil Galindo TURNO H TURNO H LUNEDÌ 31 OTTOBRE ORE 21 CONTEMPOR ANEO TEATRO FÉLIX GUATTARI (EX FILANDA MAIANI) - VENERDÌ 7 APRILE 2017 Possiamo dirvi che Ci vorrebbe quel sole che scalda le ossa è una costola, un frammento e un germoglio di Musica per un giorno, un appuntamento performativo della durata di 24 ore che si svolgerà una sola volta l’anno per un ciclo complessivo di 24 anni. Musica per un giorno è una riflessione sul tempo ed un pretesto per abitarlo come spazio e con Ci vorrebbe quel sole che scalda le ossa vogliamo praticare altre scale e misure, dando vita a possibilità che su un arco di tempo di 24 ore non sarebbero sperimentabili. di Roberta Mosca e Canedicoda Ci vorrebbe quel sole che scalda le ossa non sarà né un concerto né una percon Roberta Mosca formance di danza; vorrebbe essere piuttosto un’occasione esplorativa e profonda, alla scoperta di una serie di percezioni, stati, limiti ed emozioni generati dalla condivisione di un luogo per un tempo determinato. Movimento, suono, spazio e idee vengono proposti come un tutt’uno nella prospettiva di invitare il pubblico a vivere un’esperienza immersiva, sottile e distesa. ROBERTA MOSCA Ci vorrebbe quel sole che scalda le ossa FABBRICA DELLE CANDELE SABATO 8 APRILE 2017 - ORE 10-17 Workshop con Roberta Mosca + Canedicoda info e prenotazioni Masque teatro 393 9707741 la partecipazione è gratuita TURNO H TURNO H VENERDÌ 7 APRILE ORE 21 CONTEMPOR ANEO Foto di Dario Bonazza TEATRO FÉLIX GUATTARI (EX FILANDA MAIANI) - VENERDÌ 7 APRILE 2017 Anatomia nasce dall’incontro tra due corpi: uno biologico, l’altro sonoro. È il diagramma delle loro linee di forza, traiettorie e dislocazioni, fenditure nello spazio e forme in cui si dispiega il tempo: rapporti tra velocità e lentezza, questo il modo d’essere dell’anatomia. Anatomia è allora ciò che resta di questo incontro che avviene al limite dell’udibile, sul margine degli occhi, là dove si dispiegano tensioni in un continuo rapporto tattile tra la materia organica e quella sonora. Tagliare, incidere, dissezionare acusticamente il corpo e il suo spazio per far scaturire un’immagine: tale è la potenza, l’urto di questo incontro. Ciò che resta è una scena-paesaggio, una costellazione. Per coglierne il bagliore irradiante, per sentirne la vibrazione, non basta semplicemente ascoltare o guardare, servono un occhio e un orecchio impossibile. Enrico Pitozzi SIMONA BERTOZZI FRANCESCO GIOMI ENRICO PITOZZI Anatomia coreografia e danza Simona Bertozzi musiche e live electron ics Francesco Giomi visione teorico-compositiva Enrico Pitozzi progetto luci e set spazio Antonio Rinaldi voce Mirella Mastronardi organizzazione Beatrice Capitani promozione Elena de Pascale ufficio stampa Michele Pascarella produzione Nexus 2016 in collaborazione con Tempo Reale con il contributo di Mibact e Regione Emilia Romagna residenze creative Teatro Rasi Ravenna, Centro Mousikè Bologna TURNO H TURNO H VENERDÌ 7 APRILE ORE 22 FABBRICA DELLE CANDELE - VENERDÌ 21 APRILE 2017 CONTEMPOR ANEO Il nuovo progetto realizzato da Billy Cowie per il Museo d’arte Kochi in Giappone arriva a Forlì e immerge lo spettatore in un sogno fatto di atmosfere poetiche di grande eleganza e fascino, grazie alle opere grafiche dell’artista tedesca ORE 21 Silke Mansholt, ormai figura di riferimento per la creazione del paesaggio visivo del video-maker scozzese. Lirico e struggente, l’immaginario elaborato da Cowie rinuncia questa volta alla classica visione in 3D per affidarsi alla danza performer, coreografia, musiche e testi minimalista di due performer in dialogo con le animazioni dello sfondo che Billy Cowie sembrano inglobarle e rigenerarle, come l’onda di un oceano portatore di vita. immagini Silke Mansholt BILLY COWIE Under flat sky ORE 22 Art of movement con Simone Schmidt, Aneta Majcher danzatori Virtuali Yumiko Minami, Tomohiko Kyougoku, Kaori Ito, Jacqueline Mitchell, Shintaro Oue presentatore Virtuale Kazuko Hohki direzione artistica Silke Mansholt costumi Holly Murray violoncello Wei Tsen Lin voci Lucie Robson, Cathryn Robson commissionato da Kyoto Experiment, South East Dance con il sostegno di Arts Council England, University Of Brighton TURNO H TURNO H VENERDÌ 21 APRILE ORE 21 / 22 Billy Cowie, geniale e raffinato autore di indimenticabili coreografie in 3D, g si misura ora con una nuova sfida che unisce ai danzatori in video due danzatori reali mimetizzati abilmente nella realtà virtuale, indistinguibile dalla dimensione live. Art of movement è un esauriente insieme di brevi frammenti didattici che esplorano una delle 122 tecniche coreografiche inventate e catalogate da Cowie. Le due danzatrici, costrette a muoversi in uno spazio di un mezzo metro quadro, sono immerse nel mondo visivo dell’artista tedesca Silke Mansholt che ha messo a disposizione alcuni suoi disegni e ne ha realizzati altri appositamente per la performance. Ogni sessione è introdotta da un lettore, Kazuko Hohki, che delicatamente e con humor sottrae peso alla bellezza e alla seriosità delle danzatrici. I corpi dei danzatori diventano tele viventi su cui si proietta un mondo raffinato e fantastico che si muove con loro e con le loro ombre. PALAZZO ROMAGNOLI - GIOVEDÌ 4 MAGGIO 2017 CONTEMPOR ANEO Mi gran obra è quello che avrei voluto fare con budget illimitato, il più grande DAVID ESPINOSA teatro del mondo, 300 attori su palco, una orchestra militare, una rock band, animali, automobili e elicotteri. In Mi gran obra abbiamo pensato a tutto in grande scala, sviluppando ogni idea come se fosse effettivamente realizzabile, a prescindere dal costo e usando tutti i materiali possibili. Tutto ciò con un piccolo retroscena: ogni cosa è in creazione e regia David Espinosa scala 1:87. Questo è stato: pensare in grande, realizzare in piccolo, usando in scena David Espinosa, Cia. Hekinah Degul l’approccio e la tecnica di un architetto. David Espinoza in collaboarzione con Africa Navarro suoni e musiche Santos Martinez, David Espinosa scene David Espinosa, Air Models and Architecture Projects. produzione El Local E.C. / C.A.E.T., in collaboration with the Department of Culture of the Generalitat de Catalunya and I.N.A.E.M. - Ministerio de Cultura distribuzione: M.O.M.-El Vivero (Project grant from the Artists in Residence Program of Bilbaoeszena) Mi gran obra TURNO H TURNO H GIOVEDÌ 4 MAGGIO ORE 20/21/22 CONTEMPOR ANEO PALAZZO ROMAGNOLI - VENERDÌ 5 MAGGIO 2017 È possibile rappresentare in un solo spettacolo Amleto, Macbeth, Othello, Re Lear, Romeo e Giulietta, Antonio e Cleopatra, La tempesta, Enrico V, Riccardo III, Come vi piace, e Sogno in una notte di mezza estate? Davide Espinoza e le sue miniature hanno provato nel modo più arbitrario, innovativo, artificioso e denso a restituirci questa collezione shaekspeariana. Nel micro-mondo dei personaggi di Espinoza, dove tutto avviene su un tavolo e viene agito dall’artista stesso, le figure e gli oggetti sono carichi di avventura, romanticismo, desiderio, guerra, tragedia e potere. Un gioco molto ironico fatto di ombre e luci con molti riferimenti al cinema, a mondo del fumetto, all’arte creazione, direzione e alla storia del teatro. e regia David Espinosa collaborazione Africa Navarro scene Air/ David Espinosa suoni e musiche Santos Martines, David Espinosa immagini e video Diego Dorado, David Espinosa produzione EL Local/ Festival Clasicos de cultura de la Genralitat de Catalunya spettacolo per maggiori di 12 anni DAVID ESPINOSA Maan (Much ado about nothing) TURNO H TURNO H VENERDÌ 5 MAGGIO ORE 21/22.30 TEATRO FÉLIX GUATTARI (EX FILANDA MAIANI) VENERDÌ 12 E SABATO 13 MAGGIO 2017 Pubblicato nel 1914, Locus solus è il romanzo più noto di Raymond Roussel. Masque, ispirandosi al grande affresco creato dalla fervida immaginazione dello scrittore e poeta francese, uno degli autori più amati da Breton e dai surrealisti, intende proseguire l’indagine, avviata con “Marmo”, sul concetto di consistenza della realtà. In Marmo, presentato al teatro Diego Fabbri nella stagione 2015/16, Masque affrontava la questione della ambivalente natura della materia, corpuscolare ed ondulatoria al tempo stesso, conducendo una sfrontata analogia con gli spazi letterari di Emil Cioran e Maurice Blanchot. Ora, con la messa in scena di “Locus solus”, la compagnia forlivese vuole affondare la sua ricerca sull’aspetto più problematico di questo viaggio affascinante, soffermandosi sull’interpretazione meccanicistica dei fenomeni, in particolare quelli relativi al moto. Dei moti che abbiamo occasione di osservare intorno a noi, quali il sasso lanciato nello stagno o l’astro nel cielo, l’intuizione ci dice che la velocità dell’oggetto o del corpo celeste è necessariamente legata all’azione di una forza. D’altro canto, la rivoluzione galileiana ci ha insegnato a diffidare dell’intuizione, mettendo in rilievo che per la risoluzione di tali problemi non sempre ci si può basare sull’osservazione immediata, ma occorre andare più a fondo, rivoltare il tutto come un calzino e ripartire daccapo. Sta proprio in questo assunto il principio che pervade tutta l’opera di Roussel e in particolare il meccanismo con cui si viene condotti alla scoperta dell’effettiva ragione dei fatti: dapprima si viene messi di fronte ad accadimenti apparentemente tra loro scollegati e poi, solo in seconda battuta, si viene portati diritto alla comprensione del perchè delle cose: dalla “ballerina” all’acqua Micans, dal Federale alla resurrectine. Una straripante capacità inventiva ed un rigoroso, quanto stocastico, procedimento creativo - una sorta di gioco degli scacchi che Roussel stesso andrà a definire nel suo “Comment j’ai écrit certains de mes livres” - convergono a generare una potente macchina immaginifica che se nulla lascia al caso, tutto prende dal caos. CONTEMPOR ANEO MASQUE TEATRO Locus solus liberamente ispirato all'opera di Raymond Roussel ideazione e regia Lorenzo Bazzocchi con Lorenzo Bazzocchi, Eleonora Sedioli, Giacomo Piermatti video Andrea Basti assistente di compagnia Clio Casadei coproduzione Mood Indigo produzione Masque teatro Teatro Félix Guattari (ex Filanda Maiani) SABATO 13 MAGGIO 2017 - ORE 22 conversazione con Simone Azzoni e Lorenzo Bazzocchi Locus Solus di Raymond Roussel TURNO H TURNO H TURNO H VENERDÌ 12 MAGGIO SABATO 13 MAGGIO ORE 21 ORE 21 VENERDÌ 26 E SABATO 27 MAGGIO 2017 Foto di Gianluca Naphta Camporesi CONTEMPOR ANEO in collaborazione con Festival Ipercorpo 2017 ATRIUM Architecture of Totalitarian Regimes CITTA’ DI EBLA + GUEST Patrimonio un progetto scenico a cura di Città di Ebla TURNO H TURNO H TURNO H VENERDÌ 26 APRILE SABATO 27 APRILE ORE 21 ORE 21 Città di Ebla invita un gruppo di danzatori internazionali a dialogare con alcuni spazi monumentali della Città di Forlì, in particolare legati al cosiddetto “patrimonio scomodo” facenti parte della rotta culturale di Atrium. È un percorso che intreccia retorica magniloquenza della pietra a silenzio del corpo, verticalità e pesantezza della pietra a fragilità del corpo, massiccia presenza a rapida sparizione del gesto. Spazi e coreografie come dialettico confronto fra azioni dell’umano, incrocio di opposte finalità. Spazi e corpi come primo e supremo orizzonte del “farsi politica”. moderno MERCOLEDÌ 25 GENNAIO 2017 - ORE 21 ANDREA SCANZI GIULIO CASALE IL SOGNO DI UN’ITALIA 1984-2004 Vent’anni senza andare mai a tempo regia Angelo Generali MARTEDÌ 7 FEBBRAIO 2017 - ORE 21 MARCO FOSCHI PAOLO MAZZARELLI LINO MUSELLA Strategie fatali scritto e diretto da Lino Musella e Paolo Mazzarelli MARTEDÌ 21 FEBBRAIO 2017 - ORE 21 FEDERICO BUFFA Le Olimpiadi del 1936 di Federico Buffa, Emilio Russo, Paolo Frusca, Jvan Sica DOMENICA 26 MARZO 2017 - ORE 21 SABINA GUZZANTI Come ne venimmo fuori (proiezioni dal futuro) di Sabina Guzzanti MODERNO 2016/2017 TURNO E - 4 spettacoli Abbonamenti settore unico Platea Intero Ridotto/ArtCard/Carta Doc Speciale Associazioni e Cral youngERcard/Under 14 € 65 € 53 € 60 € 40 Biglietti settore unico Platea Intero Ridotto/ArtCard/ Carta Doc/Romagna Visit Card youngERcard/Under 14 € 23 € 18 € 14 MERCOLEDÌ 25 GENNAIO 2017 MODERNO Corvino Produzioni Perché spesso in Italia la norma è eccezione e l’anomalia è regola? È quello che si chiedono Giulio Casale e Andrea Scanzi ne “Il sogno di un’Italia”. Dalla morte di Enrico Berlinguer all’ultima fuga di Marco Pantani. Dall’edonismo degli anni Ottanta al sangue del G8 di Genova. 1984-2004: due decenni che potevano cambiare l’Italia e non l’hanno cambiata. O forse l’hanno addirittura peggiorata. Restaurando e non rinnovando, come tanti piccoli gattopardi 2.0. Dopo il successo de “Le cattive strade”, Casale e Scanzi tornano in scena con uno spettacolo ancora più personale e attuale di Teatro Canzone, parzialmente ispirato al libro “Non è tempo per noi” di Scanzi. “Il sogno di un’Italia” è il ritratto di un paese attraverso storie, istantanee e canzoni da Bennato a Fossati, da Gaber a Battiato, da De Gregori a Jeff Buckley). Sul palco sfilano miti e maestri, figure indelebili ed eroi quasi loro malgrado. Dal sacrificio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino alle parole disilluse di Mario Monicelli (“La speranza è una trappola”), dalla promessa fatta e non mantenuta ad Antonino Caponnetto fino regia di Angelo Generali al Pantheon di fratelli maggiori che se ne sono andati troppo presto: Massimo Troisi, Ayrton Senna, il Pirata di Cesenatico. ANDREA SCANZI GIULIO CASALE IL SOGNO DI UN’ITALIA 1984-2004 Vent’anni senza andare mai a tempo In questo “Il sogno di un’Italia”, dal sottotitolo dolentemente jannacciano (“Vent’anni senza andare mai a tempo”), c’è la politica che non riesce più a generare appartenenza e c’è l’arte - musica, cinema, letteratura, giornalismo che diventa fatalmente politica e dunque forse militanza. È uno spettacolo che racconta vent’anni d’Italia con spirito critico, conservando però il desiderio di una vera ripartenza. Un tempo “ragazzi selvaggi”, ma solo nelle canzonacce dei Duran Duran, i quarantenni di oggi - la generazione di Casale e Scanzi sognavano il cambiamento e si sono ritrovati prima Berlusconi e poi Renzi. Volevano la rivoluzione, ma solo nelle t-shirt. Cercavano un nuovo centro di gravità permanente, ma – per ignavia o quieto vivere - rischiano di avere inguaiato l’Italia. TURNO E TURNO E MERCOLEDÌ 25 GENNAIO ORE 21 MARTEDÌ 7 FEBBRAIO 2017 È il Teatro, inteso sia come ambiente fisico che come ultimo possibile luogo di indagine metafisica, il grande tema di Strategie fatali. Ecco quindi tre storie che si intrecciano fra loro, sette attori, sedici personaggi, riuniti in un’unica multiforme indagine che - nell’ambientazione comune di un Teatro - mette difronte alcuni dei grandi temi del contemporaneo (il terrore, il porno, i nuovi media) con alcuni temi eterni dell’essere umano (il maligno, l’illusione, il fantasma, ancora il Teatro). La Compagnia MusellaMazzarelli, con questo nuovo spettacolo, arricchisce ulteriormente il suo gioco teatrale, apre le porte - usando Shakespeare e Baudrillard come chiavi - ad una scrittura che chiama in causa un numero crescente di compagni di scena, ma tiene fede a quella sua caratteristica cifra stilistica che si muove sul confine sottile fra comico e tragico. Un confine in cui la vita e il teatro si toccano fra loro e - insieme - prendono aria, fuoco, luce. MODERNO Marche Teatro in collaborazione con Compagnia MusellaMazzarelli e EmmeA Teatro MARCO FOSCHI PAOLO MAZZARELLA LINO MUSELLA Strategie fatali scritto e diretto da Lino Musella e Paolo Mazzarelli e con Fabio Monti, Laura Graziosi, Astrid Casali, Giulia Salvarani costumi di Stefania Cempini sound design e musiche originali di Luca Canciello TURNO E TURNO E MARTEDÌ 7 FEBBRAIO ORE 21 MARTEDÌ 21 FEBBRAIO 2017 MODERNO TieffeTeatro Milano Lo spettacolo, partendo dalla narrazione di una delle edizioni più controverse FEDERICO BUFFA Le Olimpiadi del 1936 di Federico Buffa, Emilio Russo, Paolo Frusca, Jvan Sica e con Alessandro Nidi (pianoforte), Nadio Marenco (fisarmonica), Cecilia Grignani (voce) regia di Emilio Russo e Caterina Spadaro TURNO E TURNO E MARTEDÌ 21 FEBBRAIO ORE 21 dei Giochi Olimpici, quella del 1936, racconta una storia di sport e di guerra. Le storie dello sport sono storie di uomini. Sono storie che scorrono assieme al tempo dell’umanità, seguono i cambiamenti e i passaggi delle epoche, a volte li superano. È capitato a Berlino nel 1936, quando Hitler e Goebbels volevano trasformare le loro Olimpiadi, o quello che credevano che fossero le loro Olimpiadi, nell’apoteosi della razza ariana e del nuovo corso. E invece quelle Olimpiadi costruirono i simboli più luminosi dell’uguaglianza. Il primo giorno di gara due atleti neri sul podio del salto in alto, Cornelius Jonshon e Dave Albritton. Al secondo giorno qualcuno consigliò il führer sul fatto che non era più il caso di salutare personalmente gli atleti vincitori di medaglie. Jesse Owens di medaglie ne vinse addirittura 4, due record mondiali e un record olimpico, il tutto documentato, in diretta, con le immagini di Leni Riefensthal. La sua libertà creativa ha consentito di regalare all’umanità la straordinaria smorfia di disappunto di Hitler al terzo oro di Owens. Mentre in quella stessa estate del ‘36 il mondo assisteva in colpevole silenzio alla tragedia della guerra civile spagnola, e la pace scricchiolava sull’asse Roma Berlino Tokyo, le Olimpiadi illuminavano il cielo con un’altra storia, forse la più incredibile. Due atleti giapponesi arrivarono primo e terzo alla maratona di Berlino. Alla premiazione, mentre ascoltavano l’inno, la loro testa era china. Non erano giapponesi, erano Coreani. Il vincitore Sohn Kee-chung, 52 anni dopo, portava dentro lo stadio di Seul la fiamma olimpica del 1988 indossando come una seconda pelle la maglia della sua nazione, la Corea. Le storie dello sport sono storie di uomini, scorrono assieme al tempo, ma a volte lo fermano, quasi a chiedere a tutti una riflessione, una sospensione. Le Olimpiadi del 1936: una storia fatta di tante storie e dentro altre storie. Noi le raccontiamo all’interno di un luogo senza tempo, un luogo dimenticato, sospeso tra il sogno e la realtà. Le raccontiamo con le parole di chi c’era in quei giorni esaltanti e tremendi, le raccontiamo con lo stile narrativo incalzante di Federico Buffa, le raccontiamo con la musica e le canzoni evocative di un’epoca in bilico tra il sogno e la tragedia, le raccontiamo con le immagini rivoluzionarie di Leni Riefensthal. DOMENICA 26 MARZO 2017 Lo spettacolo si svolge in un tempo immaginifico, un futuro finalmente armonico e civile, dove il denaro è tornato ad essere semplicemente un mezzo e non più un fine. E trasporta gli spettatori in un mondo fantastico, dove, perché non si perda la memoria e si scongiuri il pericolo di ripetersi, ogni anno si tiene un discorso celebrativo sulla fine del periodo storico, tristissimo e feroce, che altro non è che il nostro tempo presente: frustrazione, ignoranza, miseria, compensate da ore e ore trascorse a litigare su facebook e a guardare programmi demenziali, guidati da leader e ideologie che rendono uomini e donne incapaci di reagire a innumerevoli angherie. Nato da approfondite ricerche sul sistema economico post-capitalista o neoliberista su cui l’autrice stava lavorando già da qualche anno, lo spettacolo affronta questioni complesse e importanti attraverso la comicità e la satira e anche l’interpretazione di una galleria di personaggi contemporanei che mettono il pubblico nella condizione di divertirsi, pur riflettendo. Come ne venimmo fuori (proiezioni dal futuro) è prodotto da Secol Superbo e Sciocco produzioni, in collaborazione con Fondazione Toscana onlus. La regia è di Giorgio Gallione, le musiche di Paolo Silvestri, la scenografia di Guido Fiorato e l’abito di scena di Minimal To. MODERNO Secol Superbo e Sciocco produzioni SABINA GUZZANTI Come ne venimmo fuori (proiezioni dal futuro) di Sabina Guzzanti musiche originali di Paolo Silvestri regia di Giorgio Gallione TURNO E TURNO E DOMENICA 26 MARZO ORE 21 danza MARTEDÌ 15 NOVEMBRE 2016 - ORE 21 MARTEDÌ 28 MARZO 2017 - ORE 21 In collaborazione con Ambasciata d’Israele – Ufficio Cultura Live Arts LOS VIVANCOS I sette fratelli del flamenco ROY ASSAF DANCE An evening with Roy Assaf Aeternum Extreme flamenco fusion creazione, coreografia, composizione, direzione (Six Years Later / The Hill) e produzione Los Vivancos Dittico di danza contemporanea coreografie di Roy Assaf GIOVEDÌ 13 APRILE 2017 - ORE 21 MERCOLEDÌ 11 GENNAIO 2017 - ORE 21 RBR DANCE COMPANY Mauro Giannelli Eventi The Man The passion of the Christ Danza contemporanea BALLETTO DI MOSCA LA CLASSIQUE La bella addormentata Balletto classico in tre atti di Pëtr Il’ic Cajkovskij coreografie di Cristina Ledri e Cristiano Fagioli coreografie di Marius Petipa MARTEDÌ 28 FEBBRAIO 2017 – ORE 21 Fabbrica Europa per le arti contemporanee Firenze Fondazione Milano Teatro Scuola Paolo Grassi Roma Marche Teatro Danza - Progetto Danza alle Muse SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET Pa/Ethos Spettacolo di danza contemporanea e visual art coreografie di Sang Jijia DANZA 2016/2017 TURNO G - 5 spettacoli Abbonamenti Platea Intero Ridotto/ArtCard/Carta Doc Speciale Associazioni e Cral youngERcard/Under 14 (3°sett. platea) € 95 € 84 € 92 € 58 Abbonamenti Galleria Intero Ridotto/ArtCard/Carta Doc Speciale Associazioni e Cral youngERcard/Under 14 € 83 € 73 € 80 € 52 Biglietti Platea Intero € 25 Ridotto/ArtCard/ Carta Doc/Romagna Visit Card € 22 youngERcard/Under 14 (3°sett. platea) € 15 Biglietti Galleria Intero Ridotto/ArtCard/ Carta Doc/Romagna Visit Card youngERcard/Under 14 € 21 € 18 € 14 per il balletto “Aeternum - Vivancos” Biglietti categorie sopra indicate Platea € 28,25,17 Galleria € 24,22,15 MARTEDÌ 15 NOVEMBRE 2016 DANZ A Six Years Later In collaborazione Non sappiamo se ci siamo già incontrati o amati , se ci saranno altri incontro. con Ambasciata d’Israele Non sappiamo se questi sei anni siano stati importanti nelle loro vite o il motivo Ufficio Cultura che li ha separati. E' un ritrovarsi tranquillo, imbarazzato, calmo, forse si ricordano l'uno dell'altro, forse stanno provando a dirsi che questi sei anni sono ROY ASSAF DANCE stati inutili. Ogni piccola variazione ci confermerà ciò che pensiamo oppure distruggerà le nostre convinzioni. Un duetto intimo e appassionato che ci parla del passato e del presente, strettamente legati tra loro come un'inevitabile storia d'amore. The Hill The Hill trae spunto da una canzone ebraica, “Givat Hatahmoshetche”, che parla della "Ammunition Hill", campo di battaglia della Guerra dei Sei Giorni. Con musiche originali di Shlomi Biton, The Israeli Army March (eseguite dalla banda dell'esercito israeliano guidata da Yitzhak Graziani), Yoram Taharlev, Bee Gees e i costumi di Roy Assaf, The Hill vede in scena tre danzatori (Igal Furman, Shlomi Biton e Roy Assaf) che rappresenteranno l'assurdità e l'essenza dell'occupazione. La loro danza, in un movimento circolare costante, dimostra un loop di assurdità, un ciclo di paura e virilità, evocando risate, terrore e lacrime. Durante le celebrazioni della battaglia sono meccanici, un circolo festoso di cameratismo eseguito con una coordinazione perfetta e inquietante. La sua nuova creazione The Hill ha vinto il primo premio al 27º Concorso Internazionale per coreografi “Ballett Gesellschaft” di Hannover (Germania). An evening with Roy Assaf (Six Years Later / The Hill) Dittico di danza contemporanea coreografie di Roy Assaf danzatori Roy Assaf, Madison Hoke, Igal Furman, Shlomi Biton costumi di Eri Nakamura soundtrack e costumi Roy Assaf musiche originali di Deefly, Shlomi Biton e altre musiche di Ludwig Van Beethoven, George Frideric Handel, Marmalade, The Israeli Army Band, Yoram Taharlev e Bee Gees / disegno luci di Dani Fishof spettacolo realizzato in collaborazione con European Dance Alliance/Valentina Marini Management TURNO G TURNO G MARTEDÌ 15 NOVEMBRE ORE 21 MERCOLEDÌ 11 GENNAIO 2017 DANZ A Mauro Giannelli Eventi La bella addormentata è il capolavoro coreografico di Marius Petipa sulle cele- BALLETTO DI MOSCA LA CLASSIQUE La bella addormentata Balletto classico in tre atti di Pëtr Il'ic Cajkovskij coreografie di Marius Petipa scenografie di Evgeny Gurenko costumi e direzione artistica e generale di Elik Melikov “La nostra scelta è quella di mettere in scena balletti classici esattamente come apparirono nella loro produzione originale, quindi senza nessun tipo di adattamento alle situazioni moderne e al rinnovamento. D’altra parte il nome stesso della compagnia lascia intendere che ci atteniamo alla lunga e importante tradizione russa relativa alla danza classica.” (Elik Melikov) TURNO G TURNO G MERCOLEDÌ 11 GENNAIO bri note di Cajkovskij presentato dalla prestigiosa compagnia Balletto di Mosca La Classique diretta da Elik Melikov e riconosciuta dal Dipartimento della Cultura della Città di Mosca. Alla corte di Re Floristano viene indetta una festa per il battesimo della Principessa Aurora: vengono invitati cavalieri, dame e le fate buone del regno, che portano con loro doni per la principessa. Tra gli invitati però manca la strega Carabosse, non presente nella lista; per vendicarsi, nonostante le suppliche della corte, la maga getta una maledizione alla piccola: al sedicesimo anno di età, la principessa morirà pungendosi con un fuso. La fata dei Lillà però, non avendo ancora fatto il suo regalo, decide di modificare la maledizione: questa non morirà infatti alla puntura, ma sprofonderà solamente in un lunghissimo ed eterno sonno, che coinvolgerà tutta la corte e che avrà fine solamente grazie al bacio di un giovane principe. La compagnia Balletto di Mosca La Classique, per il 23° anno consecutivo con una tournée invernale in Italia, viene fondata nel 1990 e annovera fra le sue file danzatori di notevole tecnica classico – accademica provenienti dai maggiori Teatri russi, dal Teatro Bolscioi di Mosca al Kirov di San Pietroburgo, da Kiev a Odessa e altri. Ha entusiasmato le platee di tutto il mondo raccogliendo consensi ed ovazioni ovunque, dall’Egitto al Marocco, in Gran Bretagna, Francia, Spagna, Austria, Norvegia, Israele, Thailandia, Taiwan, Cina, Giappone, Nuova Zelanda, Australia e, naturalmente, Italia. Composta da 48 elementi fra corpo di ballo, solisti e primi ballerini la compagnia, la cui direzione artistica è affidata a Elik Melikov, vanta in repertorio i più famosi titoli della tradizione. ORE 21 MARTEDÌ 28 FEBBRAIO 2017 Foto di Andrea Gianfortuna DANZ A Pa/Ethos si compone di due termini, Pathos e Ethos, che rappresentano concetti fondamentali della Retorica di Aristotele. Il coreografo Sang Jijia ha voluto utilizzarli per esprimere due diversi approcci al tema del discorso: Ethos sottolinea la precisione, Pathos evoca la passione e il sentimento. L’opera si ispira all’arte plastica italiana di epoca classica e si compone di due parti. La prima indaga l’aspetto connesso alle regole della vita sociale, nella quale i rapporti interpersonali sono rigidamente cadenzati. Ogni movimento nello spazio è perfettamente misurato e attentamente eseguito. Nella seconda, le emozioni vengono trasferite nella fisicità dei danzatori, i quali, portando all’estremo limite l’azione scenica, arrivano alla totale trasparenza del corpo sotto il quale si rivela l’anima nella sua integrità. La poetica del coreografo di origine tibetana Sang Jijia poggia sulle profondità del pensiero orientale, e si arricchisce delle esperienze più alte della ricerca europea nella danza e nel teatro contemporaneo. Un incontro preciso e originale tra il rigore e l’espressività che diventano gli ingredienti dai quali nasce Pa|Ethos. Lo spettacolo si avvale in particolare della presenza del noto compositore Dickson Dee e della collaborazione di Luca Brinchi e Roberta Zanardo / Santasangre, per la scenografia virtuale. Fabbrica Europa per le arti contemporanee Firenze Fondazione Milano Teatro Scuola Paolo Grassi Roma Marche Teatro Danza Progetto Danza alle Muse SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET Pa/Ethos Spettacolo di danza contemporanea e visual art coreografie di Sang Jijia compositore Dickson Dee live video artists Luca Brinchi e Roberta Zanardo / Santasangre disegno luci di Marco Policastro costumi di Giuseppina Maurizi assistenti alla coreografia Yanan Yu, Adriana De Santis Partner per la residenza di creazione Fondazione Teatro della Toscana Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera In collaborazione con Bejing Dance Festival, Bejing, Cina Guandong Dance Festival, Guandzou, Cina Lian He Liang Dian Cultural Media (Bejing) Company La musica di “Pathos” è commissionata e sponsorizzata dalla Società degli Autori e Compositori di Hong Kong (CASH) TURNO G TURNO G MARTEDÌ 28 FEBBRAIO ORE 21 MARTEDÌ 28 MARZO 2017 DANZ A Live Arts Questo nuovo lavoro è l’ennesimo blockbuster dei fratelli Vivancos, uno spet- LOS VIVANCOS I sette fratelli del flamenco Aeternum Extreme flamenco fusion con Elias Vivancos (violoncello), Judah Vivancos (violoncello a 5 corde), Josua Vivancos (percussioni), Cristo Vivancos (saxofono), Israel Vivancos (flauto traverso), Aarón Vivancos (violino), Josué Vivancos (tastiere) consulenza artistica Daniele Finzi Pasca produzione musicale Fernando Velázquez / registrazione orchestrale Orchestra Sinfonica di Budapest disegno luci Los Vivancos disegno e realizzazione costumi Rafael Solís disegno grafico Pako López e La Soberbia Diseño y Comunicación fotografia Alfonso Barona e Jesús Vallinas creazione, coreografia, composizione, direzione e produzione Los Vivancos TURNO G TURNO G MARTEDÌ 28 MARZO ORE 21 tacolo che esplora i limiti del sovrannaturale, una storia sul bene e il male che fonde il flamenco con il balletto, le arti marziali, il claqué e la magia. E che unisce arte e virtuosismo con grandi effetti visivi e scenici. Coreografato e diretto da Los Vivancos, Aeternum conta su un team creativo internazionale di primo livello. Tra gli altri, Daniele Finzi Pasca - creatore di spettacoli come Corteo e Luzia del Cirque du Soleil e direttore artistico della cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 - ha collaborato alla creazione di Aeternum come Consulente Artistico; Fernando Velázquez - compositore di importanti colonne sonore tra le quali The Orphanage (nominata al Goya, gli “Oscar” del cinema spagnolo, come Migliore Colonna Sonora) e Con gli occhi dell’assassino - ha curato orchestrazione e produzione musicale dello spettacolo, fondendo la musica flamenca con il rock, la musica classica e quella cinematografica, in una partitura registrata in Ungheria dall’Orchestra Sinfonica di Budapest e diretta dallo stesso Velázquez. Aeternum, come è nello stile dei Los Vivancos, nasce dalla fusione coreografica di flamenco, danza classica, arti marziali, tap dance, tango-flamenco e teatralità. Tradizione e cultura, fantasia e libertà interagiscono felicemente nei loro show, che scaturiscono dall’intesa reciproca e dall’affiatamento di Elias, Judáh, Josua, Cristo, Israel, Aarón e Josué Vivancos che, a ragione, il critico di “El Mundo” ha definito «sette miracoli del codice genetico». Anche in questo spettacolo, i 7 fratelli catalani, danzano con incredibile precisione e tecnica, irresistibile spontaneità, bravissimi e sensuali, travolgono gli spettatori con la loro esuberanza, il tutto con una naturalezza che è segno di una preparazione coltivata fin dall’infanzia. Aeternum ha debuttato al Teatro Nuevo Alcalá di Madrid nell’aprile del 2012 e da allora ha effettuato tournée in tutto il mondo conoscendo un ininterrotto successo. GIOVEDÌ 13 APRILE 2017 Duemila anni fa un uomo ha sfidato il mondo e il suo messaggio era “Amore. Forza. Perdono”. Oggi la storia più antica e conosciuta del mondo rivive nella grande danza contemporanea di The Man, la passione messa in danza nel duplice significato della Passione di Cristo, esempio d’infinito amore verso i suoi figli, e della passione, continua e tenace, che serve per narrarla sulla scena attraverso la danza e le sue mille suggestioni: ancestrali, culturali, emozionali. Attraversando i momenti salienti della storia più antica del mondo quale esempio di dedizione, redenzione e assoluta speranza. Tutto questo è The Man - The Passion of the Christ, ispirato al celebre film di Mel Gibson e incentrato sul bisogno, oggi più che mai urgente, di riflettere sul male fuori e dentro di noi, attraverso una narrazione coreutica composta da quadri e soluzioni registiche significative, che offrono spunti di riflessione e aprono ad orizzonti di significato “altri” rispetto a quelli della semplice quotidianità e “terrenità” della vita umana. Nel corso della narrazione danzata, che s’inaugura con la scena di Gesù nel campo degli ulivi per arrivare all’implorazione, solenne e perfetta, ad un Padre che si teme ci abbia abbandonato, il ritratto che emerge è quello di un essere umano, circondato da uomini e disposto ad “andare nel mondo” per condividere il suo pensiero, che non è istituzione o dogma ma solo, e perciò tantissimo, puro atto d’amore. Ogni dolore, ogni agonia, ogni dubbio che pervade la storia è espresso nell’arte della danza con grande impatto, movimenti perfetti all’interno di un’atmosfera sospesa e a tratti rarefatta, che coinvolge gli spettatori come moderni testimoni di un’immortale messaggio esistenziale. DANZ A RBR DANCE COMPANY The Man The passion of the Christ Danza contemporanea coreografie di Cristina Ledri e Cristiano Fagioli con la collaborazione dalla compagnia danzatori Cristina Ledri, Alessandra Odoardi, Ylenia Mendolicchio, Elena Borile, Chiara Pagano, Leonardo Cusinato, Daniel Ruzza, Jonathan Castillo, Marco Mantovani, Matteo Zamperin voce narrante Paolo Valerio costumi Cristina Ledri musiche John Debney, Steve Jablonsky, Craig Armstrong, Diego Todesco, Henrik Takkenberg, Peter Gabriel TURNO G TURNO G GIOVEDÌ 13 APRILE ORE 21 operetta DOMENICA 22 GENNAIO 2017 - ORE 16 COMPAGNIA ITALIANA DI OPERETTE Al Cavallino Bianco con Victor Carlo Vitale, Silvia Santoro DOMENICA 19 FEBBRAIO 2017 - ORE 16 COMPAGNIA CORRADO ABBATI La Principessa Sissi musical liberamente ispirato al film “La Principessa Sissi” di E. Marischka DOMENICA 19 MARZO 2017 - ORE 16 COMPAGNIA TEATRO MUSICA NOVECENTO ORCHESTRA CANTIERI D’ARTE La Duchessa del Bal Tabarin di Leon Bard OPERETTA 2016/2017 TURNO F - 3 spettacoli In collaborazione con Abbonamenti Platea Intero Ridotto/ArtCard/Carta Doc Speciale Associazioni e Cral youngERcard/Under 14 € 60 € 53 € 56 € 34 Abbonamenti Galleria Intero Ridotto/ArtCard/ Carta Doc Speciale Associazioni e Cral youngERcard/Under 14 € 53 € 47 € 50 € 30 Biglietti Platea Intero Ridotto/ArtCard/ Carta Doc/Romagna Visit Card youngERcard/Under 14 Biglietti Galleria Intero Ridotto/ArtCard/ Carta Doc/Romagna Visit Card youngERcard/Under 14 € 25 € 22 € 15 € 21 € 18 € 14 DOMENICA 22 GENNAIO 2017 OPERETTA Compagnia Italiana La scena è ambientata a San Wolfango, nel Salzkammergut. di Operette La bella vedova Gioseffa, innamorata dell'avvocato Bellati, è proprietaria Al Cavallino Bianco con Victor Carlo Vitale, Silvia Santoro musica Ralph Benatzky, Robert Stolz libretto H. Muller, E. Charll, R. Gilbert prima esecuzione Berlino - Großes Schauspielhaus, 8 novembre 1930 TURNO F TURNO F DOMENICA 22 GENNAIO ORE 16 dell'hotel “Al Cavallino bianco” e continua a licenziare camerieri perché innamorati di lei. Leopoldo, anch'esso cameriere e anch'esso innamorato di lei deve attendere tempi migliori per poter confessare il suo amore alla bella Gioseffa. Arriva nell'hotel il buffo e ricco industriale Pesamenole accompagnato dalla figlia Ottilia che per faccende di lavoro è in causa con un suo concorrente proprio difeso dall'avvocato Bellati. Leopoldo affitta a Pesamenole la camera occupata normalmente dall'avvocato; si inizia a creare un certo scompiglio, attenuato dall'innamoramento di Bellati per Ottilia che prontamente lo ricambia anche grazie all'aiuto del buon Leopoldo. Ecco giungere nell'hotel anche il professor Hinzelmann con sua figlia Claretta e Sigismondo, figlio del concorrente di Pesamenole. Sigismondo e Claretta, conosciutisi durante il viaggio, si innamorano l'uno dell'altra ma l'avvocato Bellati mette in testa a Pesamenole che Sigismondo sarebbe il marito perfetto per sua figlia Ottilia in modo da fondere la sua azienda con quella del suo rivale in causa e riesce a far impegnare la ragazza con l'obiettivo di chiedere in un secondo momento la sua mano. E' l'arrivo dell'arciduca, data la stagione della caccia, che complica ancora di più le cose in un primo momento ma che poi fa in modo che Gioseffa si accorga dell'amore di Leopoldo ricambiandolo, che l'avvocato Bellati si metta con la bella Ottilie, e che Sigismondo si fidanzi con la dolce Claretta. DOMENICA 19 FEBBRAIO 2017 OPERETTA La vicenda di Elisabetta detta Sissi che a soli sedici anni va in sposa all’Impe- Compagnia Corrado Abbati ratore d’Austria Francesco Giuseppe, ha tutti i caratteri della favola a lieto fine, pur essendo un fatto storico documentato. Sissi è diventata uno dei personaggi ancora oggi più famosi ed amati; attorno alla sua figura è nata una leggenda romantica che si è concretizzata in un musical di Corrado Abbati grande seguito popolare rinverdito anche dalle tante serie televisive e dai ce- su musiche di Alessandro Nidi lebri film interpretati da Romy Schneider. Il fascino di Sissi arriva ora in teatro in un nuovo spettacolo teatrale dove l’ambientazione, lo sfarzo, gli amori e gli intrighi della vicenda, diventano sede ideale per un moderno spettacolo con grandi quadri d’insieme, balli di corte e atmosfere da "capodanno a Vienna" si srotolano davanti a noi come una pellicola ricca di musica, di danza, di buonumore, che va ben oltre il sapore edulcorato della fiaba. Ne esce infatti una grande e fastosa rappresentazione della società imperiale grazie anche alla nuova messa in scena che è frutto di un notevole sforzo produttivo. D’altra parte lo sfarzo dei costumi, l’eleganza delle scene e la cura dei particolari è sempre stata una nota distintiva della Compagnia diretta da Corrado Abbati. Sissi è ancora oggi uno spettacolo in cui storia, mito e sentimento si fondono in un unico e grande affresco adatto a un pubblico di ogni età perché tutti, ancora oggi, vogliamo sognare, divertirci e commuoverci. La Principessa Sissi TURNO F TURNO F DOMENICA 19 FEBBRAIO ORE 16 DOMENICA 19 MARZO 2017 OPERETTA COMPAGNIA TEATRO MUSICA NOVECENTO ORCHESTRA CANTIERI D’ARTE La Duchessa del Bal Tabarin di Carlo Lombardo con Silvia Felisetti, Alessandro Brachetti, Fulvio Massa, Susie Georgiadis, Antonio Colamorea, Elena Rapita, Francesco Mei, Marco Falsetti e Corpo di Ballo Novecento direttore d’Orchestra M° Stefano Giaroli coreografie Salvatore Loritto regia Alessandro Brachetti TURNO F TURNO F DOMENICA 19 MARZO ORE 16 Carlo Lombardo, il padre dell’operetta italiana, non firmò come in altri casi questo titolo col suo vero nome, ma con lo pseudonimo di Leon Bard. Dietro questo escamotage, si dice, vi sia una controversia nientemeno con Franz Léhar: la leggenda vuole infatti che Lombardo mise in quest’operetta musiche sottratte con malizia al collega ungherese. Non ci è dato sapere se questo misfatto sia realmente avvenuto, a noi basta sapere che l’eleganza delle musiche e l’abbondanza di trascinanti valzer fanno di questa la più viennese tra le operette italiane. C’è grande animazione al Bal Tabarin: torna Frou Frou, la soubrette che lasciò il locale per divenire la promessa del Duca di Pontarcy. Il Duca ha promesso alla futura mogliettina una somma favolosa se per i sei mesi prima delle nozze gli sarà assolutamente fedele. Proprio oggi, 28 febbraio, scadono i sei mesi e Frou Frou non vede l’ora di assicurarsi il titolo di Duchessa con somma di denaro annessa. Tuttavia il Duca nutre ora forti dubbi circa la sua relazione con la ex sciantosa e affida al suo segretario Granbec il compito di trovare un infallibile seduttore per fare cadere in tentazione Frou Frou liberandosi così dall’impegno preso. In realtà l’infallibile seduttore, Valentino Rodolfi, riesce subito a fare innamorare di sé Frou Frou, pur non raggiungendo l’intento di farle tradire il marito. Scaduta la mezzanotte del fatidico giorno, convinta di essersi ormai assicurata la mano del Duca, Frou Frou cade tra le braccia del bel Principe Ottavio facendosi cogliere sul fatto. Ma colpo di scena... Tuttavia, il lieto fine non potrà mancare nemmeno questa volta! family DOMENICA 11 DICEMBRE 2016 - ORE 16 ACCADEMIA PERDUTA/ ROMAGNA TEATRI Jack e il fagiolo magico uno spettacolo di Marcello Chiarenza LUNEDÌ 26 DICEMBRE 2016 - ORE 16 E ORE 18 MARTEDÌ 27 DICEMBRE ORE 19,30 E ORE 21 CA’ LUOGO D’ARTE Un canto di Natale dall’opera di Charles Dickens regia di Maurizio Bercini VENERDÌ 6 GENNAIO 2017 - ORE 16 Live Arts THE CHINESE ACROBATIC CIRCUS OF HENAN World Tour Circo acrobatico cinese DOMENICA 5 FEBBRAIO 2017 - ORE 16 Sosta Palmizi con il sostegno del Comune di Arezzo COLLETTIVO 320CHILI J.A.N.D (Just Another Normal Day) Assolo per due corpi di circo contemporaneo con Francesco Sgrò e Pino Basile FAMILY 2016/2017 TURNO I - 4 spettacoli Abbonamenti settore unico Platea Intero € 50/49* Ridotto/ArtCard/Carta Doc/ Speciale Associazioni e Cral/ youngERcard/Under 14 € 25/24* ingresso gratuito 0-3 anni (con poltrona) Biglietti settore unico Platea Intero € 15 Ridotto/ArtCard/Speciale Associazioni e Cral/Carta Doc/Romagna Visit Card/ youngERcard/Under 14 €7 ingresso gratuito 0-3 anni (con poltrona) Biglietti speciali Biglietto Family € 22 * Tariffe per abbonamento speciale “Teatro per tutti” che comprende: Family + “A Teatro con Mamma e Papà” di Accademia Perduta - Romagna Teatri (c/o Teatro Il Piccolo, Via Cerchia, 98 Forlì tel. 0543 64300) DOMENICA 11 DICEMBRE 2016 FAMILY ACCADEMIA PERDUTA/ Quanto valgono due fagioli? Questa è il problema. Il povero Jack conosce poROMAGNA TEATRI che cose della vita: sa di essere piccolo, sa che la mamma gli vuol bene, che Jack e il fagiolo magico uno spettacolo di Marcello Chiarenza con Mariolina Coppola e Maurizio Casali musiche originali di Carlo Cialdo Capelli regia di Claudio Casadio TURNO I TURNO I DOMENICA 11 DICEMBRE ORE 16 il suo papà non c’è più, che la mucca fa il latte e che la fame, il freddo e la povertà non fanno paura fin tanto che la mucca fa il latte. Un giorno però il giovane Jack si ritrova in pericolo e deve compiere una grande scelta: seguire i saggi ma modesti consigli della mamma o credere al proprio istinto, incontrare gravi pericoli, sperare nella buona sorte per uscire dai guai e trovare la felicità? L’antica fiaba popolare inglese di Jack e il fagiolo magico racconta di un’enorme e miracolosa pianta di fagioli, di un temibile gigante che si nutre di mucche grasse, di enormi montoni ma soprattutto di bambini!! E poi di arpe miracolose, di uova d’oro ma soprattutto del coraggio di un bambino e dell’astuzia con cui sa affrontare i pericoli e sconfiggere le avversità. Lo spettacolo è agito da due attori, che impersonano i ruoli del narratore, del protagonista e dei vari personaggi della vicenda ed è ambientato in una vecchia soffitta in cui, di volta in volta, vengono ritrovati oggetti-chiave, elementi che richiamano alla memoria l’antica fiaba narrata. Affiancati dagli oggetti magici di Marcello Chiarenza (l’enorme scarpone del gigante, il grande paiolo della moglie dell’orco, gli strumenti per la mungitura…) gli attori, diretti da Claudio Casadio, coinvolgono i bambini – a cui spesso si rivolgono direttamente, sfondando la quarta parete - fino a farli entrare completamente nella vicenda di Jack, con le sue emozioni, le sue speranze, le sue scoperte ma soprattutto con i suoi tremendi spaventi! LUNEDÌ 26, MARTEDÌ 27 DICEMBRE 2016 Foto di Palomar Fotografica FAMILY Un canto di Natale è innanzitutto uno spettacolo di musica: infatti, in una piccola scena adagiata sulla cartina di Londra tre musicisti accompagnano il racconto, uno dei più conosciuti di Charles Dickens, “Il Canto di Natale”. Dickens, che col suo sguardo preciso, tagliente, decisamente “moderno” sull’infanzia e sulla costellazione di adulti che la circonda, non fa sconti a nessuno: il cattivo è decisamente cattivo, il povero davvero povero ed il freddo taglia e uccide. Ma se si considera con sguardo attento il vero centro della storia, ossia un bambino malato che morirà se le ombre del futuro non muteranno, si capisce il cambiamento non è impossibile ed è nelle nostre mani, nelle mani degli adulti che decidono, scelgono, prendono posizioni. Gli adulti possono essere visitati dagli spiriti del passato, del presente e soprattutto del futuro, possono e devono considerare la loro storia ed avere preveggenza sul futuro, possono e devono cercare di mutare le ombre di questa storia per darle un lieto fine. Nello spettacolo il Natale non è considerato come l’unico giorno dell’anno in cui si possono compattare affetti e rivivere legami, ma come “ogni giorno” che al risveglio può essere considerato una festa, magari senza regali, perché in fondo è Natale ogni volta che vuoi. CA’ LUOGO D’ARTE con la collaborazione del Teatro delle Briciole e Centre Dramatique Nationale d’Alsace de Strasbourg (Francia) Un canto di Natale dall’opera di Charles Dickens testo di Marina Allegri traduzione in francese di Gabriella Greci con Giulio Canestrelli/Alberto Branca, Pier Giorgio Gallicani, Francesca Grisenti musiche eseguite dal vivo da Maurizio Aliffi e Simone Mauri scene ideate e costruite nei Laboratori di “Cà Luogo d’Arte” da Maurizio Bercini, Ilaria Commisso, Donatello Galloni costumi di Stefania Coretti regia di Maurizio Bercini TURNO I TURNO I LUNEDÌ 26 DICEMBRE ORE 16/18 TURNO I MARTEDÌ 27DICEMBRE ORE 19,30/21 VENERDÌ 6 GENNAIO 2017 FAMILY LIVE ARTS MANAGEMENT SRL The Chinese Acrobatic Circus, con sede a Zhengzhou, capitale della Provincia in collaborazione con dell’Henan, è stato fondato nel 1937 ed è oggi composto dai migliori acrobati, WU PROMOTION Co. Ltd giocolieri, funamboli contorsionisti e ginnasti della grande tradizione circense THE CHINESE ACROBATIC CIRCUS OF HENAN WORLD TOUR TURNO I TURNO I VENERDÌ 6 GENNAIO ORE 16 cinese. Con quasi 100 milioni di abitanti, l'Henan è la provincia più popolata della Cina ed è considerata tradizionalmente la “culla della civiltà cinese”. Molti degli incredibili numeri acrobatici che fanno parte dello spettacolo, nonostante la loro sofisticatezza, erano già svolti in tempi antichi. L’arte e la disciplina acrobatica in Cina hanno infatti una storia millenaria. La compagnia di Henan mantiene e preserva le arti tradizionali acrobatiche (es. Chinese pole), mescolandole con nuovi elementi mediante l’utilizzo di tecniche e strumenti del modern circus (es. German wheel e Roues Cyr). L’eccezionale livello raggiunto ha consentito alla compagnia di aggiudicarsi numerosi riconoscimenti. Nel 1995 la compagnia ha vinto il Silver Clown in occasione dell’11ª edizione del prestigioso Festival Internazionale del Circo di MonteCarlo, con uno strepitoso chair-balancing act. Altri prestigiosi riconoscimenti sono seguiti, come il Golden Lion all’International International Acrobatic Festival of Wuqiao nel 1997 (Group Bicycling act) e il Silver Medal al Festival Mondial du Cirque de Demain a Parigi nel 2002. La Compagnia ha effettuato tournée in tutto il mondo, toccando tra gli altri Stati Uniti, Canada, Giappone, Hong Kong, Australia, Danimarca, Francia, Singapore, Emirati Arabi. Quello che più stupisce degli acrobati di questa compagnia è che non sono solo eccezionali jugglers, ma anche bravissimi nel contorsionismo e nelle acrobazie più complesse. Per questa nuovo tour europeo porteranno in scena un nuovo spettacolo che sembra sfidare le leggi della fisica, elevando questa disciplina a nuove vette di perfezionismo e armonia. DOMENICA 5 FEBBRAIO 2017 Nello spettacolo di Teatro-Circo Just Another Normal Day il Collettivo 320Chili mette in scena un mondo interiore‚ dove tutto è verosimile ma mai completamente reale. Un piccolo mondo segreto che non necessariamente risponde alle leggi fisiche e comportamentali normali‚ gli oggetti appaiono e scompaiono dalla scena‚ sono manipolati e trasformati‚ assumono una vita propria‚ ma non solo. In scena due corpi‚ perché in questo mondo al contrario di quello reale‚ non si è soli e un musicista divide lo spazio con l’acrobata ed il rapporto che si genera è quello fra due artisti che si relazionano in scena scavalcando le proprie arti senza inibizioni. Una terza persona lavorerà in scena nell’ombra‚ e sarà il “grande burattinaio” che farà muovere e vivere gli attrezzi scenici creando fisicamente le alterazioni dello spazio e del tempo in questo nuovo “mondo”. Non si intende mettere in scena una storia‚ né comunicare un messaggio preciso, ma stimolare la parte onirica del pubblico per portarlo a costruire una storia che non si basi su degli accadimenti ma su una drammaturgia emotiva e quindi differente per ognuno. FAMILY Sosta Palmizi con il sostegno del Comune di Arezzo COLLETTIVO 320CHILI J.A.N.D (Just Another Normal Day) Assolo per due corpi di circo contemporaneo con Francesco Sgrò e Pino Basile musiche di Pino Basile collaborazione alla scrittura scenica Giorgio Rossi e Flavio d’Andrea TURNO I TURNO I DOMENICA 5 FEBBRAIO ORE 16 comico a cura di ACCADEMIA PERDUTA TEATRO IL PICCOLO FORLÌ MERCOLEDÌ 14 DICEMBRE 2016 - ORE 21 VENERDÌ 24 MARZO 2017 - ORE 21 PAOLO CEVOLI PAOLO MIGONE Perché non parli di Paolo Cevoli Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere di Paul Dewandre, tratto dal best seller di John Gray regia di Daniele Sala PREVENDITE DA SABATO 10 DICEMBRE LUNEDÌ 23 GENNAIO 2017 - ORE 21 GIANLUCA RAMAZZOTTI ANTONIO CORNACCHIONE PREVENDITE DA SABATO 18 MARZO Ieri è un altro giorno! regia di Eric Civanyan PREVENDITE DA SABATO 14 GENNAIO LUNEDÌ 20 FEBBRAIO 2017 - ORE 21 ANGELO PINTUS Ormai sono una milf di e con Angelo Pintus PREVENDITE DA SABATO 11 FEBBRAIO COMICO 2016/2017 Biglietti Biglietti Platea Intero ArtCard/Carta Doc/ /Romagna Visit Card Ridotto Biglietti Galleria Intero ArtCard/Carta Doc/ /Romagna Visit Card Ridotto Abbonamenti “Teatro Comico” 4 spettacoli Abbonamenti Platea Intero ArtCard/Carta Doc/ /Romagna Visit Card Ridotto Abbonamenti Galleria Intero ArtCard/Carta Doc/ /Romagna Visit Card Ridotto Riduzioni per ragazzi under 27 e adulti over 65 € 23 € 21 € 19 € 19 € 17 € 16 € 80 € 72 € 68 € 68 € 60 € 56 Abbonamenti “Comico Plus” 6 spettacoli in collaborazione con Comune di Forlì/ Teatro Diego Fabbri 4 spettacoli “Teatro Comico” + 2 spettacoli (Calendar Girls + La Scuola) Abbonamenti Platea COMICO/Platea DF Intero € 133 Ridotto Carte € 119 Ridotto comico + rid. Diego Fabbri € 115 Carta Giovani e Under 14 € 100 Abbonamenti Platea COMICO/Galleria DF Intero € 124 Ridotto Carte € 111 Ridotto comico + rid. Diego Fabbri € 107 Carta Giovani e Under 14 € 97 Abbonamenti Galleria COMICO/Galleria DF Intero € 112 Ridotto Carte € 99 Ridotto comico + rid. Diego Fabbri € 95 Carta Giovani e Under 14 € 85 Abbonamenti Galleria COMICO/Platea DF Intero € 121 Ridotto Carte € 107 Ridotto comico + rid. Diego Fabbri € 103 Carta Giovani e Under 14 € 88 MERCOLEDÌ 14 DICEMBRE 2016 Foto di S tefania Garuffi COMICO Diverto Vincenzo “Cencio” Donati è il garzone di Michelangelo Buonarroti. Distratto e pasticcione, non riesce mai ad esprimersi correttamente per colpa della sua balbuzie. Per questo motivo il sommo scultore fiorentino si rivolge al suo assistente con la famosa frase: “perché non parli, bischero tartaglione!”. Cencio è un orfanello cresciuto nel convento dei frati domenicani di Bologna. Da bimbo è paffutello, biondo e riccio, tanto è vero che Michelangelo lo prende di Paolo Cevoli a modello per la statua di un angelo reggi-candelabro. Ma il piccolo Cencio ha regia di Daniele Sala un difetto: è mancino e usa la “manina del diavolo” anche per farsi il segno della croce. Per correggere questo “difetto” i frati legano la mano sinistra di Cencio dietro alla schiena e per questo motivo Cencio inizia a balbettare. Fin quando, incontrando una compagnia di guitti, scoprirà che la sua parlata non ha incertezze quando legge e quando recita. La vita di Cencio sarà legata a doppio filo con quella di Michelangelo Buonarroti. I due saranno insieme fino alla fine. Anche quando Cencio, nella Cappella Sistina, alzando gli occhi verso la volta affrescata, vede Adamo che allunga la mano verso Dio. “Ma A-da-da-mo è ma-ma-mancino! Vigliacca boia!” Perché non parli è la terza commedia/monologo storica, scritta ed interpretata da Paolo Cevoli con la regia di Daniele Sala, dopo il successo de La Penultima Cena (le vicende del cuoco dell’Ultima Cena) e de Il Sosia di Lui (la controfigura di Mussolini). PAOLO CEVOLI Perché non parli COMICO COMICO MERCOLEDÌ 14 DICEMBRE ORE 21 LUNEDÌ 23 GENNAIO 2017 Sul punto di concludere la causa più importante della sua vita, Pietro, un avvocato freddo e rigido, ossessionato dalle sue manie e dai suoi principi, si trova obbligato a dividere una lunghissima giornata con l’individuo più incredibile e più imprevedibile che abbia mai incontrato. Un incontro improbabile che cambierà la vita di entrambi. Una giornata strana, assurda, dove niente va come previsto, niente è prevedibile, dove tutto è possibile e tutto può accadere. Ma perché la segretaria inciampa sempre i piedi nel tappeto? Ma perché il suo capo gli chiede sempre la stessa cosa? Ma perché riceve sempre la stessa telefonata? Ma perché tutti hanno l’aria di avercela con lui? Ma perché non riesce a sbarazzarsi di questo buffo individuo che gli impedisce di fare il suo lavoro correttamente? Ma perché tutto si ripete ancora, ancora e ancora e perché Pietro è il solo ad accorgersi di tutto questo? Uno dei maggiori successi comici a Parigi delle ultime due stagioni teatrali, nominata miglior commedia ai Molière 2014, Ieri è un altro giorno, degli autori contemporanei francofoni Sylvain Meyniac e Jean François Cros, è quello che si dice una commedia solida, moderna, piena di sorprese mai rappresentata sui palcoscenici italiani, perfettamente costruita e con un’inventiva folle nella messa in scena che fa ben comprendere il perché di un così inatteso successo. Difficile anche svelare la storia senza poter rivelare tutti gli snodi sorprendenti della trama che il pubblico scoprirà vedendola in teatro. Diciamo soltanto che siamo in uno studio di avvocati; Pietro Paolucci, avvocato irreprensibile, è sul punto di essere complice, spinto dal padrone dello studio, Bernardo, per il quale lavora e dal genero di quest’ultimo, Federico, due persone non troppo oneste, di un atto contrario alla sua etica, pur di raggiungere il suo sogno di lavorare in uno studio a Londra. Nel momento in cui commette il gesto irreparabile, uno strano personaggio bussa alla sua porta. Chi è? Cosa vuole? Perché si trova lì? Tutto ciò si scoprirà piano piano: il personaggio è dotato di uno strano potere che sconvolgerà il corso delle cose; da quel momento tutto potrà succedere, e tutto accadrà! COMICO Ginevra Media Production Srl in collaborazione con Théâtre des Bouffes Parisien GIANLUCA RAMAZZOTTI ANTONIO CORNACCHIONE MILENA MICONI BIANCAMARIA LELLI Ieri è un altro giorno! di Silvain Meyniac e Jean François Cros versione italiana di Luca Barcellona e David Conati e con Alessandro Sampaoli e la partecipazione di Antonio Conte regia di Eric Civanyan COMICO COMICO LUNEDÌ 23 GENNAIO ORE 21 LUNEDÌ 20 FEBBRAIO 2017 COMICO 50 Tusen Come cambia la vita a 40 anni? di Enrico Porreca & C. Cambia che non puoi più mangiare quello che mangiavi prima. Cambia che sei ancora troppo giovane per fare alcune cose, ma sei già troppo vecchio per farne altre. La vita a 40 anni raccontata e vista con gli occhi di chi si sente sempre quel bambino che quando vedeva gli amici quarantenni dei propri genitori diceva “mamma mia che vecchi! Pazzesco quanto possano vivere i grandi”. di e con Angelo Pintus E che ora guardandosi allo specchio pensa: “mamma mia sono sempre più in forma”. Diciamolo... anche se ormai sono un uomo, un uomo? Una signora! Anzi... Ormai sono una milf! ANGELO PINTUS Ormai sono una milf COMICO COMICO LUNEDÌ 20 FEBBRAIO ORE 21 VENERDÌ 24 MARZO 2017 COMICO Una cosa è sicura: gli uomini e le donne vivono su due pianeti diversi! Enrico Porreca Tutti si sono già scontrati e irritati per i comportamenti incomprensibili dell’alPAOLO MIGONE tro sesso. Le ragioni? Si pensa troppo spesso che l’altro funzioni come noi, dimenticando che è fondamentalmente diverso. Ad esempio: l’uomo è sequenziale. Quando cuoce la pasta, spesso attende dinanzi alla pentola fino a quando l’acqua bolle senza fare nient’altro. La donna, invece è multifunzionale, farà dieci cose allo stesso tempo, con il rischio di lasciare che l’acqua evapori. La donna ha necessità di sentirsi dire “ti amo” regolarmente. Gli uomini, si chiedono il perché, poiché l’hanno già detto 5 anni prima e sono ancora lì al loro fianco. di Paul Dewandre È in questi contesti che interviene “Il professor Paolo Migone” nell’adattamen- tratto dal best seller di John Gray to teatrale, divertente ed educativo, del best seller di John Gray Gli uomini vengono da Marte, le donne di Venere. L’originalità dello spettacolo sta nel fatto che ricorda le principali differenze di funzionamento tra uomo e donna, sostenendosi su situazioni quotidiane che conosciamo tutti, tenendo presente il confronto di ogni generazione. Grazie al professor Paolo Migone, comprenderemo come fare di queste differenze una fonte di complicità, e non di conflitto. Risultato: si ride molto, di sé, della propria coppia o dei propri genitori; ma soprattutto, si dispone di nuovi dati per comprendere l’altro sesso e girare in scherno alcune situazioni che possono diventare fonte di discordia. Lo spettacolo non ha lo scopo di condividere “verità”, ma soprattutto di aiutare a comprendere l’incomprensibile. Nel pubblico, i sorrisi si sprecano, i colpi di gomiti sono inevitabili, gli sguardi si scambiano, le spalle si avvicinano e le mani si toccano, mentre il professore descrive tutte quelle situazioni quotidiane, spiegando perché sono frustranti e ciò che si può fare per migliorare la propria qualità di vita. Gli uomini vengono da Marte, le donne di Venere è il libro più conosciuto dello psicologo americano John Gray. Tradotto in quaranta lingue, ha venduto oltre COMICO 50 milioni di copie, rientrando fra i libri più venduti al mondo. COMICO VENERDÌ 24 MARZO ORE 21 Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere STAGIONI TEATRALI 2016/2017 ABBONAMENTI abbonamenti CONFERMA ABBONAMENTI Abbonamento Abbinato dal 24 SETTEMBRE all’11 OTTOBRE 2016 TUTTI gli ABBONATI alla Stagione Teatrale T.D.F 2015/16 possono RICONFERMARE l’abbonamento. Orario continuato 9-19 nei giorni 24/09 e 1/10, negli altri giorni (esclusi i festivi) fino all’11 OTTOBRE 9-13/15.30-18.30 CAMBIO TURNO O POSTO Giovedì 13 OTTOBRE 2016 orario continuato 9-19 giornata dedicata agli ABBONATI che desiderano cambiare TURNO di abbonamento o POSTO NUOVI ABBONAMENTI 2016/17 da SABATO 15 OTTOBRE 2016 sabato 15 e sabato 22 ottobre orario continuato 9-19 negli altri giorni (esclusi i festivi) PROSA 8 spettacoli - 4 turni giovedì ore 21 Turno A venerdì ore 21 Turno B sabato ore 21 Turno C domenica ore 16 Turno D MODERNO 4 spettacoli serata unica ore 21 Turno E OPERETTA 3 spettacoli serata unica ore 16 Turno F DANZA 5 spettacoli serata unica ore 21 Turno G CONTEMPORANEO 10 spettacoli serata unica ore 21 Turno H FAMILY 4 spettacoli ore 16 o 21 Turno I COMICO 4 spettacoli serata unica ore 21 COMICO PLUS 6 spettacoli (4 comico + 2 stagione Teatro Fabbri) TURNI OMNIBUS OMNIBUS-1 (OM1) 13 spettacoli (8 prosa - 5 danza) OMNIBUS-2 (OM2) 16 spettacoli (8 prosa - 5 danza 3 operetta) Tutti gli abbonati alle Stagioni Teatrali 2016/17 potranno acquistare un secondo abbonamento a scelta tra Moderno, Contemporaneo e Family con la scontistica dedicata Ridotto. Tutti gli abbonati potranno acquistare i biglietti per gli spettacoli di Contemporaneo con tariffa youngERcard (€5). Sabato a teatro per due in coppia - il sabato sera - direttamente in biglietteria il secondo biglietto è youngERcard. INFORMAZIONI - Cambio Turno (Prosa A/B/C/D), dimenticanza, *smarrimento abbonamento: biglietto d’ingresso € 2 (* in caso di smarrimento e/o furto dell’abbonamento, ingresso senza costi aggiuntivi solo se documentato con denuncia) - Modalità di pagamento: contante, bancomat e carte di credito (non si accettano assegni). - Abbonamenti Rateali 2016/2017: Prosa, Omnibus-1 e Omnibus-2: prima rata all’atto del ritiro, seconda rata da lunedì 23 gennaio a venerdì 3 febbraio 2017 - Riduzioni: youngERcard, Carta Doc, RomagnaVisit Card, Associazioni e Cral, Over 65. COMICO - COMICO PLUS Biglietti Prevendite dal sabato antecedente ogni spettacolo (salvo eccezioni indicate e festivi) e nei giorni feriali successivi dalle ore 9.30 alle ore 12.30 presso il Teatro Il Piccolo, Via Cerchia 98, Forlì. Si accettano prenotazioni telefoniche dalle ore 11.30 del primo giorno di prevendita. Le sere di rappresentazione la vendita prosegue al Teatro Diego Fabbri a partire dalle ore 20.15. Vendita online su www.vivaticket. it e in tutti i punti vendita del circuito da domenica 11 dicembre 2016 RINNOVI da sabato 12 a sabato 19 novembre 2016 NUOVI da sabato 26 novembre a giovedì 1 dicembre 2016 Orari: dalle ore 9.30 alle ore 12.30 (festivi esclusi) presso la Biglietteria e gli Uffici del Teatro Il Piccolo in Via Cerchia, 98 Forlì (Tel. 0543 64300) La Direzione Artistica si riserva il diritto di apportare al programma quelle variazioni che per motivi tecnici o di forza maggiore si rendessero necessarie. Di ogni eventuale variazione verrà data ampia e tempestiva comunicazione. STAGIONI TEATRALI 2016/2017 ABBONAMENTI ArtCard CENTRO DIEGO FABBRI Diventa protagonista della Cultura in Città: sottoscrivi la ArtCard. ArtCard, promossa dal Centro Diego Fabbri in collaborazione con il Comune di Forlì, è un innovativo progetto di azionariato che consente al cittadino e alle realtà imprenditoriali della Città, di partecipare attivamente alla vita culturale del territorio. Si tratta di una tessera personale, annuale e rinnovabile che permette al suo titolare di proporre direttamente iniziative che ritiene interessanti per la Città. Consente inoltre di usufruire di agevolazioni, come l'accesso gratuito o a prezzo ridotto a vari eventi (teatro, cinema, incontri, concerti, corsi di formazione, etc..), l'accesso a canali di informazione e la possibilità di partecipare ad eventi esclusivi, realizzati ad hoc. Chi siamo: Il Centro Diego Fabbri, Associazione culturale che vede tra i suoi soci il Comune di Forlì, L'Università degli Studi di Bologna, la Provincia di Forlì-Cesena, gli eredi famiglia Fabbri e “Incontri Internazionali Diego Fabbri”, ha come compito primario la promozione e la realizzazione di eventi, attività, azioni e progetti legati a teatro, arte e cultura e a tutti i linguaggi dello spettacolo in generale (www.centrodiegofabbri.it). Per ulteriori informazioni e per sottoscrivere la ArtCard, contattare il Centro Diego Fabbri di Forlì ai seguenti recapiti: tel. 0543 30244 - [email protected] - www.centrodiegofabbri.it - abbonamenti speciali OMNIBUS 1 - 13 spettacoli ABBONAMENTI STUDIO (8 Prosa-5 Danza) Speciale SCUOLE Abbonamenti Platea In collaborazione con Intero € 237 7 spettacoli: € 35 Ridotto/ArtCard/Carta Doc € 204 4 Prosa (Il giuoco delle parti, La scuola, Speciale Associazioni e Cral € 227 Mar del Plata, Giulio Cesare) youngERcard/Under14 € 147 1 Danza + 1 Moderno (2 opzioni): Abbonamenti Galleria OP 1: The man e Il sogno di un’Italia Intero € 203 OP 2: Pa/Ethos e Le olimpiadi del 1936 Ridotto/ArtCard/Carta Doc € 180 + 1 spettacolo a scelta di Contemporaneo Speciale Associazioni e Cral € 193 La formula di abbonamento youngERcard/Under14 € 126 Studio-Speciale Scuole si sottoscrive OMNIBUS 2 - 16 spettacoli negli istituti scolastici attraverso (8 Prosa - 5 Danza - 3 Operetta) i referenti del progetto. Abbonamenti Platea Speciale UNIVERSITÀ Intero € 287 In collaborazione con Ridotto/ArtCard/Carta Doc € 250 7 spettacoli: € 35 Speciale Associazioni e Cral € 277 4 Prosa (Il giuoco delle parti, La pazza della youngERcard/Under14 € 177 porta accanto, Mar del Plata, Giulio Cesare) Abbonamenti Galleria 1 Danza + 1 Moderno (2 opzioni): Intero € 248 OP 1: The man e Il sogno di un’Italia Ridotto/ArtCard/Carta Doc € 217 OP 2: Pa/Ethos e Le olimpiadi del 1936 Speciale Associazioni e Cral € 236 + 1 spettacolo a scelta di Contemporaneo youngERcard/Under14 € 154 Abbonamenti Rateali 2016/2017: Prosa, Omnibus 1 e Omnibus 2: prima rata all’atto del ritiro, seconda rata da lunedì 23 gennaio a venerdì 3 febbario 2017. NOVITÀ BIGLIETTI SPECIALI REGALO DI COMPLEANNO: Il giorno del proprio compleanno ingresso omaggio allo spettacolo in programma (in abbinata con l’acquisto di un altro biglietto per lo stesso spettacolo) REGALO DI NATALE: dal 1° dicembre 2016 al 6 gennaio 2017: l’acquisto di un biglietto intero per uno spettacolo di Prosa dà diritto all’acquisto a prezzo ridotto di altri 2 biglietti (spettacoli con titolo diverso) Provincia Forlì-Cesena “Un invito al teatro. No Limits” al TEATRO DIEGO FABBRI Mar del Plata DOMENICA 12 FEBBRAIO 2017 ORE 16.00 La scuola DOMENICA 2 APRILE 2017 ORE 16.00 Anche per la Stagione Teatrale 2016/2017, il Teatro Diego Fabbri aderisce al progetto “Un invito al teatro. No Limits” promosso dal Comune di Forlì, dal Centro Diego Fabbri di Forlì, dal Dipartimento Interpretazione e Traduzione – DIT – Università di Bologna sede Forlì, con il coinvolgimento dei Comuni di Cesena, Sarsina, Predappio e Cattolica. L’iniziativa, grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna, porta l’audiodescrizione e il sopratitolaggio a Teatro, consentendo anche alle persone non vedenti, ipovedenti e non udenti di apprezzare questa antica e nobile arte. “Un invito al teatro. No Limits” esordisce al Teatro Diego Fabbri nel 2011, con lo spettacolo “Processo a Gesù” di Diego Fabbri, con una ottima affluenza di pubblico; un riscontro confermato anche nelle edizioni successive. Tramite il supporto dell’audiodescrizione è possibile rendere “visibili” tutti quei particolari, quali dettagli scenografici, aspetto fisico e costumi dei personaggi, movimenti degli attori ed espressioni del volto, che costituiscono componenti fondamentali e significative del lavoro teatrale. L’audiodescrizione viene arricchita da informazioni storicoculturali, critico-letterarie ecc... che possono aiutare nella comprensione più approfondita del significato dell’opera. Il servizio viene effettuato dotando il pubblico non-vedente di cuffie wireless, collegate alla sala di regia, dalla quale una voce narrante accompagna gli utenti lungo lo sviluppo narrativo dello spettacolo. Il testo dell’audiodescrizione si integra con il copione teatrale, senza mai sovrapporsi ai dialoghi e alla colonna sonora. La sopratitolazione invece, evidenzia i dialoghi, riportando anche le intonazioni della voce, i dettagli sonori e musicali di un'opera, in modo tale da restituirne appieno il significato. I sopratitoli vengono proiettati su uno schermo, posizionato nella parte superiore del palco, ben visibile al pubblico, senza che interferisca con le scenografie. Grazie a un videoproiettore, collegato a un pc, un operatore “lancia” i sopratitoli dal vivo, mutuando una tecnica ormai in uso da anni nei film festival. I sopratitoli vengono realizzati rispettando le esigenze del pubblico cui sono destinati, tenendo in considerazione tutti i criteri di visibilità, leggibilità, comprensibilità e coesione sintattica, il tutto attenendosi fedelmente al testo teatrale. L’adesione al progetto “Un invito al teatro. No Limits” rappresenta per il Teatro Diego Fabbri e il Comune di Forlì un'importante occasione per esplorare le inesauribili possibilità espressive del teatro, favorendo una maggiore integrazione culturale anche tramite l'abbattimento delle barriere sociali. INGRESSO OMAGGIO PER GLI UTENTI NON VEDENTI, IPO VEDENTI E NON UDENTI Per ulteriori informazioni e/o prenotazioni è possibile contattare il Centro Diego Fabbri di Forlì ai seguenti recapiti: tel. 0543 30244 [email protected] - www.centrodiegofabbri.it SPETTACOLI AUDIODESCRITTI Il giuoco delle parti DOMENICA 27 NOVEMBRE 2016 ORE 16.00 Calendar Girls DOMENICA 18 DICEMBRE 2016 ORE 16.00 La pazza della porta accanto DOMENICA 15 GENNAIO 2017 ORE 16.00 Quei due - Il sottoscala DOMENICA 29 GENNAIO 2017 ORE 16.00 Mar del Plata DOMENICA 12 FEBBRAIO 2017 ORE 16.00 La scuola DOMENICA 2 APRILE 2017 ORE 16.00 SOPRATITOLAGGIO