Attività di tirocinio e stage

Un progetto realizzato dalla Divisione Studi, Programmazione e Ricerca e dalla Sezione Tutorato e Stage
Università Cà Foscari di Venezia
Progetto “Manager Didattico: una nuova figura professionale per l’Università”
Attività FSE PON – azioni di sistema ob. 3 – it. 053 PO 007 “Trasferimento di buone pratiche” - Avviso n. 1/2001 fasc. 21
In collaborazione con:
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A cura di:
Dott.ssa Savoia Manuela
Dott.ssa Cattarin Arianna
Dott.ssa Ferracini Sara
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Indice
Il Manager Didattico…………………………………………………………………………………………….. pag. 4
Attività di tirocinio e stage…………………………………………………………………………………… pag. 5
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Definizione, protagonisti e vantaggi………………………………………………………………… pag. 5
I ruoli del servizio stage e del MD…………………………………………………………………… pag. 6
Funzioni dei tutor………………………………………………………………………………………….. pag. 7
Normativa………………………………………………………………………………………………………………..
• Breve storia della legislazione…………………………………………………………………………
• I contenuti……………………………………………………………………………………………………
• Le lacune……………………………………………………………………………………………………..
• Link ai testi integrali……………………………………………………………………………………….
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Strumenti di gestione…………………………………………………………………………………………………
• Pratiche e procedure per l’avvio di uno stage……………………………………………………
• Ruolo dell’Università………………………………………………………………………………………
• Le personalità coinvolte…………………………………………………………………………………
• Il progetto Campus Azione Impresa………………………………………………………………..
• Lo stage: dalla parte degli studenti…………………………………………………………………
• Lo stage: dalla parte delle aziende………………………………………………………………….
• Lo stage: dalla parte dei docenti…………………………………………………………………….
pag. 9
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pag. 10
pag. 10
pag. 11
pag. 12
pag. 13
pag. 14
Un modello organizzativo: Ca’ Foscari…………………………………………………………………………
pag. 15
Lo stage all’estero…………………………………………………………………………………………………
pag. 21
Normativa………………………………………………………………………………………………………………..
Strumenti di gestione………………………………………………………………………………………………..
Un modello organizzativo: Commercio estero Ca’ Foscari……………………………………………..
Link utili…………………………………………………………………………………………………………………..
pag. 21
pag. 22
pag. 23
pag. 24
Job Placement………………………………………………………………………………………………………
pag. 29
Obiettivi………………………………………………………………………………………………………………….
• Definizioni e funzioni dell’orientamento………………………………………………………….
• Il ruolo dell’Università e del MD……………………………………………………………………
pag. 29
pag. 29
pag. 31
Strumenti di gestione……………………………………………………………………………………………….
• Il mercato del lavoro: che cosa sta cambiando………………………………………………..
• La sezione di orientamento al lavoro dell’università………………………………………….
− Affrontare il mondo del lavoro……………………………………………………………
− I tipi di contatto di lavoro…………………………………………………………………..
• Bibliografia…………………………………………………………………………………………………..
• Link utili……………………………………………………………………………………………………….
pag. 31
pag. 31
pag. 33
pag. 33
pag. 34
pag. 35
pag. 35
Un modello organizzativo: lo sportello orientamento Ca’ Foscari……………………………………. pag. 38
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Il Manager Didattico
Chi è il Manager Didattico?
Il Manager Didattico è un operatore dei servizi formativi che agisce nell’ambito di una istituzione di
formazione universitaria, allo scopo di garantire una gestione strategica dei processi formativi e
un’erogazione di alto livello qualitativo di servizi formativi.
Qual è la mission del Manager Didattico?
La mission del Manager Didattico è quindi gestire e guidare i processi formativi nell’ambito di un corso di
studi universitario, per garantire la soddisfazione di tutti i soggetti coinvolti, a cominciare dagli utenti primari
del servizio, gli studenti.
Cosa assicura il Manager Didattico?
A questo scopo il MD assicura un legame ed un dialogo tra il singolo corso di laurea o facoltà, la struttura
universitaria nel suo complesso, le istituzioni del territorio con cui interagisce l’università, i rappresentanti del
mondo produttivo, le parti sociali, il mercato del lavoro.
Quali attività sostiene il Manager Didattico?
Il sostegno delle attività comuni università/mondo del lavoro viene effettuato, da parte del MD, tenendo
presente l’importanza crescente che, anche sul piano legislativo (decreto ministeriale sull’autonomia didattica
degli atenei), assumono le relazioni tra istituzioni formative e mondo della produzione, dei servizi e delle
professioni.
Perché stage e tirocini?
Gli stage e i tirocini diventano il mezzo concreto con cui attivare esperienze “in comune” tra il corso di studi,
il mondo produttivo e le istituzioni locali; in questo contesto il MD assume un vero e proprio ruolo di
interfaccia, poiché:
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diventa il referente del corso di studi e delle aziende o istituzioni interessate a contribuire alle attività
formative attraverso l’ufficio tirocini e stage di ateneo;
collabora nella pianificazione e organizzazione delle attività formative, interne ed esterne all’ateneo;
fornisce indicazioni sulle attività integrative che completano il percorso formativo;
collabora alla realizzazione di occasioni formative in campo internazionale, quali gli stage all’estero;
cura i rapporti con gli enti di formazione e le parti sociali.
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Attività di tirocinio e stage
L’attività di tirocinio e stage è considerata un momento fondamentale per lo sviluppo del sistema di
competenze professionali. Se, infatti, è logico pensare ad una continuità tra Università e mercato del lavoro,
fino ad oggi si è trattato nei fatti di due realtà scollegate, sia in ambito progettuale che in ambito operativo.
La riforma universitaria spinge ora gli Atenei ad impostare una collaborazione continua con il mondo del
lavoro, per costruire un servizio che faciliti i propri utenti nel passaggio dal ruolo di studente al futuro ruolo
professionale.
Tirocini e stage rappresentano in questa prospettiva una occasione fondamentale per studenti e neolaureati
di sviluppare il proprio sistema di competenze professionali per una maggiore integrazione nel sistema
produttivo, e quindi per una maggiore occupabilità.
Essi, inoltre, possono dare la possibilità all’azienda di conoscere e apprezzare competenze e potenzialità del
giovane collaboratore, potendo eventualmente procedere, conclusa l’esperienza di tirocinio o stage, alla sua
assunzione.
L’esperienza può avere dunque più finalità: quella orientativa, in genere di breve durata, che mira
prevalentemente a far conoscere la realtà del mondo del lavoro; quella formativa, di più lunga durata, che
permette di approfondire, verificare ed ampliare l’apprendimento ricevuto nel corso di studi; infine, quella di
favorire l’inserimento nel mondo del lavoro.
Lo stage si configura, quindi, come un momento in cui poter mettere in comunicazione le conoscenze
teoriche ottenute attraverso gli studi, e le competenze pratiche necessarie nel mondo del lavoro, all’interno
delle specifiche realtà territoriali. Esso rappresenta inoltre per il corso di studi una delle occasioni per
dialogare con il mondo produttivo, non solo per mirare costantemente l’insegnamento alle sue reali esigenze,
ma anche per ottenerne contributi utili per la progettazione degli studi.
Definizione, protagonisti e vantaggi
C’è differenza tra stage e tirocinio?
Lo stage indica un periodo di formazione volontaria svolto in ambito lavorativo all’esterno dell’Università. Il
tirocinio è un’occasione di formazione prevista come obbligatoria dal piano di studi del singolo corso di
laurea, triennale o specialistica. A seguito della riforma universitaria, però, tutti i percorsi formativi
prevedono l’obbligatorietà del tirocinio o dello stage; esso è rimasto attività spontanea solo per i neolaureati.
Di conseguenza, attualmente i due termini vengono utilizzati indifferentemente.
La legislazione (DM 142/98) evidenzia come l’attività di stage sia finalizzata all’orientamento professionale e
all’inserimento del soggetto nella realtà lavorativa, e sia considerato un momento altamente formativo: “Al
fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro nell'ambito dei processi formativi e di agevolare le
scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro, sono promossi tirocini formativi e
di orientamento a favore di soggetti che abbiano già assolto l'obbligo scolastico”.
Il nuovo ordinamento universitario prevede la possibilità di accreditare nel percorso di studi anche attività
formative particolari, quali i tirocini e gli stage: “Le università possono riconoscere come crediti formativi
universitari, secondo criteri predeterminati, le conoscenze e le abilità professionali certificate ai sensi della
normativa vigente in materia, nonché altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello
postsecondario alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso. (DM 509/99). E ancora:
“Attività formative […] volte ad acquisire ulteriori conoscenze linguistiche, nonché abilità informatiche e
telematiche, relazionali, o comunque utili per l'inserimento nel mondo del lavoro, nonché attività formative
volte ad agevolare le scelte professionali, mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui il titolo di
studio può dare accesso, tra cui, in particolare, i tirocini formativi e di orientamento di cui al decreto del
Ministero del Lavoro 25 marzo 1998, n. 142.
Quali sono i principali vantaggi dello stage?
Per lo studente svolgere uno stage diventa occasione per:
• mettere in pratica le conoscenze apprese;
• fare propri aspetti legati alla professionalità, alle tecnologie, e all’organizzazione del lavoro;
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conoscere le proprie aspirazioni e progettare con maggiore consapevolezza il proprio futuro
professionale.
condividere con altri la costruzione di un risultato;
Per l’azienda o ente aderire ad un programma di stage con l’Ateneo significa:
• dare corso ad idee e progetti nuovi;
• gestire attività che richiedano l’apporto di risorse nuove, l’aggiornamento scientifico e la creatività.
• Relazionarsi con potenziali collaboratori
Per i docenti lo stage rappresenta l'occasione per verificare la congruenza tra i percorsi formativi di cui
sono parti attive e gli sbocchi potenziali a cui i propri studenti aspirano.
Quali sono gli utenti del servizio stage?
Gli studenti e i neolaureati che desiderano o hanno l’obbligo di completare il proprio profilo formativo
attraverso un'esperienza concreta nel mondo del lavoro
Le aziende, pubbliche e private, che dichiarano la loro disponibilità ad accogliere stagisti sulla base del
profilo richiesto e delle attività cui verranno coinvolti
I docenti e le strutture didattiche, che attraverso gli stage, di forte valenza formativa, valorizzano i
percorsi curricolari offerti dall'Ateneo.
I ruoli del servizio stage e del Manager Didattico
Qual è il ruolo del servizio stage di Ateneo?
Per gli studenti e i neolaureati:
Il servizio stage offre un'attività di front office per:
ricevere i curricula degli studenti;
orientarli alla scelta delle aziende o enti in cui svolgere attività di tirocinio o stage;
produrre la documentazione prevista come da DM 142/98.
Per le aziende, pubbliche e private:
Il servizio stage riceve quotidianamente le richieste di stagisti da parte delle aziende;
pubblica in Internet e nella propria bacheca l'offerta perché possa essere visionata dai potenziali candidati;
invia alle aziende i curricula corrispondenti al profilo richiesto.
Qual è il ruolo del Manager Didattico?
Data la valenza formativa, la complessità dell’esperienza, il numero di soggetti coinvolti, è necessario che il
Manager Didattico si ponga rispetto agli stage, come punto di riferimento per il coordinamento e il
monitoraggio dell’attività stessa.
Gli obiettivi primari dell’MD dovrebbero essere:
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Individuare a priori gli obiettivi formativi dell’azienda che sarà proposta gli studenti, affinché siano
coerenti con il percorso didattico del corso di Laurea;
Individuare il personale dell’azienda che seguirà lo studente e definire i suoi ruoli;
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Cercare di ridurre l’attività burocratico-amministrativa per l’azienda.
Il MD, in qualità di referente degli stage, viene investito della responsabilità di:
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Curare i rapporti con le aziende;
Monitorare organizzativamente e logisticamente la realizzazione degli stages;
Coadiuvare le funzioni tipiche del tutor interno.
Il MD, quindi, per assolvere i propri compiti, dovrà adottare alcuni accorgimenti:
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Avere a disposizione un nutrito insieme di aziende fidelizzate, le quali riconoscano il valore di
esperienza formativa dello stage per gli studenti, e percepiscano l’utilità per l’azienda di poter
partecipare ad un Progetto Formativo che investe i futuri laureati (strumento efficace, tra gli altri, il
progetto Campus Azione Impresa, sito con database disponibile in Internet, punto di riferimento per
aziende e studenti dell’area veneta).
Valutare attentamente le domande di candidatura delle aziende, verificando tempi e modalità di
lavoro, presenza del tutor aziendale, definizione del Progetto Formativo.
A conclusione dell’esperienza di stage, dovrà verificare:
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Il rispetto degli obiettivi e delle modalità di svolgimento indicati nel Progetto Formativo;
la collaborazione del tutor aziendale.
la disponibilità a fornire allo stagista la necessaria documentazione per lo svolgimento del progetto
Funzioni dei Tutor
Quali sono le funzioni del tutor universitario?
Il Tutor universitario ha i seguenti compiti:
a. definire, in collaborazione con il soggetto ospitante, ed approvare il progetto formativo del tirocinio;
b. verificare l’andamento del tirocinio e garantire (sia verso il soggetto ospitante, che verso la facoltà) il
rispetto della metodologia e dell’efficacia dell’esperienza;
c. firmare, per approvazione, la relazione finale e la scheda di certificazione alla conclusione del tirocinio.
Ogni Tutor universitario ha la possibilità di seguire l’attività di più studenti.
Quali sono le funzioni del tutor aziendale?
Il Tutor aziendale ha i seguenti compiti:
a. stabilisce gli obiettivi e le modalità di svolgimento dello stage deve essere di riferimento per l’Università
all’interno dell’azienda per tutto ciò che riguarda il tirocinio.
b. è il responsabile dell’inserimento in azienda dello studente, garantisce che lo studente svolga le attività
previste dal progetto formativo e collabora alla sua valutazione.
c. compila un modulo di valutazione a fine tirocinio.
d. in caso di infortunio dello stagista, il tutor aziendale segnala immediatamente l’incidente all’università.
Normativa
Breve storia della legislazione sugli stage e i tirocini
L’attuale legislazione in materia di stage (Decreto n. 142/1998) può essere considerata il punto di arrivo di
un lungo processo evolutivo che dagli anni ’70 in poi ha portato alla crescita e alla trasformazione di questa
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opportunità. Già nel 1977 (articolo 16-bis della legge n. 285/1977), e di seguito nel 1978 (art. 15 della legge
n. 845/1978), il “tirocinio pratico e di esperienza” viene istituito con il concorso degli organismi di formazione
professionale regionale o convenzionata.
Nel 1984 un altro articolo di legge dispone che le Regioni possano organizzare attività di formazione
professionale anche mediante “periodi di formazione in azienda”. Con il 1993 (art. 9 commi 14-18, legge n.
236/1993) si introduce una terza tipologia di tirocinio formativo e di orientamento, estendendo l’applicazione
oltre la formazione professionale, e invitando anche istituzioni formative quali Università e altre strutture
scolastiche a promuovere periodi di presenza nel mondo del lavoro, al fine di completare la formazione ed
agevolare le scelte professionali degli allievi grazie al contatto diretto con il mondo del lavoro.
I contenuti dell’attuale legislazione sugli stage
Nella legislazione risalente al 1993, poi corretta e rivista con la legge n. 196/1997 e con il Decreto attuativo
n. 142/1998, vengono chiariti, in particolare, gli obiettivi dello stage e la ripartizione degli obblighi, degli
oneri, e delle responsabilità dei tre soggetti coinvolti (ente promotore, azienda ospitante, tirocinante).
Stage: quale tipo di contratto?
La legislazione prevede ed esplicita come lo stage non possa configurarsi come rapporto di lavoro, essendo
la sua natura diversa da altri percorsi di formazione in alternanza, quali il contratto di apprendistato o il
contratto di formazione e lavoro. Il tirocinio formativo e di orientamento non prevede la corresponsione di
alcuna somma di denaro, anche se l’azienda ospitante può premiare il tirocinante mediante un premio o
borsa di studio.
Il tirocinio formativo trova la sua origine da un contratto stipulato quale una convenzione sottoscritta tra
ente promotore, che opera da intermediario, ed azienda ospitante.
Essendo utile per saggiare le qualità personali e le competenze tecnico-professionali del tirocinante,
fungendo anche come vero e proprio periodo di prova, il tirocinio non dà alcuna pretesa/aspettativa di
assunzione nell’azienda ospitante, né è previsto alcun compenso per le prestazioni rese.
Stage: quali oneri?
Il rapporto tra azienda ospitante e tirocinante può essere considerato “oneroso”, nel senso che la
formazione, l’orientamento e la garanzia della tutela della integrità psico-fisica del tirocinante sono a carico
dell’azienda, e sono un corrispettivo dell’attività lavorativa svolta nello stage. Inoltre, prevedendo
l’acquisizione di crediti formativi e scolastici spendibili sul mercato del lavoro o nell’ambito di percorsi
scolastici, il tirocinio comporta oneri da parte di tutti i soggetti coinvolti.
Le lacune dell’attuale legislazione sugli stage
Risoluzione e recesso della Convenzione
Non viene precisato nulla riguardo alla risoluzione o al recesso della convenzione. Si potrebbe
plausibilmente, però, applicare ai tirocini la disciplina prevista in materia di contratto di formazione e lavoro.
La Convenzione vincolerebbe quindi i soggetti stipulanti a rispettare i termini di durata stabiliti dalle parti
salvo che il comportamento del tirocinante sia lesivo del regolare svolgimento del periodo di formazione ed
orientamento. In questo caso è possibile per l’azienda recedere alla convenzione. Del pari, l’ente promotore
potrà recedere dalla convenzione nel caso di mancato rispetto del progetto formativo ovvero in caso di
mancata cooperazione con il tirocinante per lo svolgimento della sua esperienza formativa e di orientamento.
Durata della Convenzione
Il modello di convenzione proposto dal DM 142/98 non prevede una durata e quindi una scadenza della
stessa. Tuttavia, essendo un accordo tra le parti, fissare un termine temporale dà garanzia alle parti stesse e
permette di creare un rapporto di collaborazione più concreto e certo.
Registrazione della Convenzione
Quale accordo tra ente promotore ed ente ospitante, la Convenzione si perfeziona con la registrazione.
Secondo l'Avvocatura dello Stato, alle Università potrà applicarsi il disposto dell'art. 16 – Allegato B del
D.P.R. n. 642/72, che prevede l'esenzione dall'imposta di bollo per "gli atti e documenti posti in essere da
amministrazioni dello Stato, regioni, province, comuni, loro consorzi e associazioni, nonché comunità
montane semprechè vengano tra loro scambiati".
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Alla luce di questo parere, dunque, le convenzioni di stage e tirocinio devono considerarsi sottoposte ai
seguenti regimi in ordine all'applicabilità dell'imposta di bollo:
- esenzione dall'imposta in modo assoluto per le convenzioni tra l'Università e gli enti pubblici di cui all'art.
16 – Allegato B del D.P.R. citato;
- applicabilità dell'imposta fin dall'origine per le convenzioni tra l'Università e gli enti diversi da quelli di cui
all'art. 16 – Allegato B del D.P.R. cit.; in tal caso, secondo l'Avvocatura Distrettuale, risulterà applicabile l'art.
8 del D.P.R. citato, il quale prevede che l'imposta di bollo, quando dovuta, sia a carico dell'altra parte,
nonostante qualunque patto contrario.
Interruzione dello stage da parte del tirocinante
Si può ritenere sempre possibile per il tirocinante interrompere lo svolgimento dello stage: in quanto
preordinato a garantire al tirocinante un percorso formativo o un canale di orientamento nel mercato del
lavoro, il tirocinio è realizzato nel suo esclusivo interesse. Ragione per cui si deve ritenere possibile
l’interruzione dell’esperienza aziendale su iniziativa dello stagista, a meno che non sia previsto diversamente
dalla Convenzione.
Controversie
La normativa attuale non prevede alcuna nota alla disciplina di eventuali controversie. E’ bene però
prevedere, nel testo della convenzione, un riferimento al foro competente per la risoluzione delle stesse.
Decreto legge 25 marzo 1998, n. 142
Legge 24 giugno 1997, n. 196
Strumenti di gestione
Pratiche e procedure per l’avvio di uno stage
Chi può fare uno stage?
La normativa vigente consente all’Università di attivare stage e tirocini per studenti (compresi, oltre ai corsi
di laurea del vecchio e del nuovo ordinamento, anche master, dottorati di ricerca, e scuole o corsi di
specializzazione) e per laureati anche nei 18 mesi successivi alla conclusione degli studi, presso aziende o
enti pubblici e privati, mediante apposite convenzioni.
Il termine massimo di permanenza è indicato in dodici mesi per gli studenti, in sei mesi per i neo-laureati o
per studenti frequentanti attività formative post-diploma o post-laurea.
Come sono gestite le attività di stage e mediante quali pratiche e procedure?
Tutte le attività di tirocinio sono disciplinate dal Decreto Min. 142/98, il quale nell’avvio di uno stage
prevede:
La stipula di una Convenzione con l’Azienda o Ente presso il quale la persona è avviata al tirocinio.
Sono possibili convenzioni che disciplinano il rapporto tra Università e singolo datore di lavoro, o
convenzioni quadro fra Università e associazioni di datori di lavoro privati e pubblici. Le convenzioni
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quadro sono in genere stipulate a livello di Ateneo, le altre convenzioni da ciascuna facoltà. Esse
hanno validità almeno annuale, con previsione di “rinnovo tacito salvo disdetta”, in modo da poter
attuare più tirocini attraverso la stessa convenzione.
La stesura di un Progetto formativo e di orientamento individuale concordato tra Università ed
Azienda o Ente presso il quale la persona è avviata al tirocinio. Esso deve contenere le seguenti
indicazioni:
• Obiettivi e modalità di svolgimento del tirocinio
• Nominativi del tutore incaricato dal soggetto promotore e del responsabile aziendale
• Estremi identificativi delle assicurazioni
• Durata e periodo di svolgimento del tirocinio
• Settore aziendale di inserimento
Ruolo dell’Università
Di cosa si occupa l’Università?
L’Università si fa carico della stesura dei documenti (Convenzione, Progetto Formativo, Registro delle
presenze), ed è tenuta a fini di trasparenza a trasmettere copia delle convenzioni e di ciascun progetto
formativo o di orientamento alla struttura provinciale del Ministero del Lavoro territorialmente competente in
materia di ispezione, alla Regione (o alla provincia delegata), nonché alle rappresentanze sindacali aziendali
segnalate all’impresa ovvero, in mancanza, agli organismi locali delle confederazioni sindacali maggiormente
rappresentative sul piano nazionale.
L’Università garantisce inoltre l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro mediante convenzione con l’INAIL
e per la responsabilità civile.
Come si inserisce l’attività di stage all’interno dei corsi di laurea del nuovo ordinamento?
Con la Riforma universitaria lo stage rientra a pieno titolo nel percorso didattico e rende possibile il
conseguimento dei crediti formativi universitari. Le modalità di attribuzione di tali crediti variano a seconda
della struttura didattica di appartenenza.
Le personalità coinvolte
Quali sono le personalità coinvolte nell’avviare uno stage?
Nell’avviamento di uno stage, tre sono le principali personalità coinvolte: lo stagista, il tutor aziendale e il
tutor universitario, che seguono lo stagista nel suo iter formativo.
Il Tutor universitario ha i seguenti compiti:
a. definire, in collaborazione con il soggetto ospitante, ed approvare il progetto formativo del tirocinio;
b. verificare l’andamento del tirocinio e garantire (sia verso il soggetto ospitante, che verso la facoltà) il
rispetto della metodologia e dell’efficacia dell’esperienza;
c. firmare, per approvazione, la relazione finale e la scheda di certificazione dei crediti acquisiti alla
conclusione del tirocinio.
Ogni Tutor universitario ha la possibilità di seguire l’attività di più studenti.
Il Tutor aziendale ha i seguenti compiti:
a. stabilisce, in accordo con il tutor universitario, gli obiettivi e le modalità di svolgimento dello stage deve
essere di riferimento per l’Università all’interno dell’azienda per tutto ciò che riguarda il tirocinio.
b. è il responsabile dell’inserimento in azienda dello studente, garantisce che lo studente svolga le attività
previste dal progetto formativo e collabora alla sua valutazione.
c. compila un modulo di valutazione a fine tirocinio.
d. in caso di infortunio dello stagista, il tutor aziendale segnala immediatamente l’incidente alla compagnia
assicurativa e all’università.
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Lo stagista ha i seguenti compiti:
Il tirocinante ha l’obbligo di svolgere le attività previste dal progetto formativo e di orientamento, e
mantenere riservatezza per quanto attiene ai dati, informazioni o conoscenze acquisite durante lo
svolgimento del tirocinio.
Inoltre, è tenuto a seguire le indicazioni dei tutori e a fare riferimento ad essi per qualsiasi esigenza di tipo
organizzativo o altre evenienze, nonché a rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sul
luogo di lavoro.
Un sito per la relazione Università - mondo del lavoro
Il Progetto Campus AI (Azione Impresa) nasce per fornire un modello operativo e una serie di strumenti atti
a dare una risposta all’esigenza di monitorare gli esiti della formazione universitaria nel mondo del lavoro
dell’area veneta, al fine di indirizzare gli obiettivi della formazione stessa.
Il Progetto Campus AI si propone quindi i seguenti obiettivi:
- Studiare e monitorare, a partire dagli stage, il livello di soddisfazione delle aziende e degli studenti, in
un’ottica “cliente-fornitore”;
- Approfondire motivazioni e comportamenti dei laureati che sono in cerca di occupazione;
- Monitorare i risultati raggiunti, da segnalare all’Università, per eventuali miglioramenti nell’offerta didattica;
- Attivare processi di fidelizzazione di aziende, anche attraverso la creazione di gruppi locali di Attenzione e
di Indirizzo che possano supportare ed integrare attività promosse da Campus;
- Creare un ambiente di comunicazione per far dialogare studenti, università e aziende.
A questo fine, è stato creato un sito per la provincia di Venezia e di Treviso (www.campus.tvtecnologia.it)
per mettere in comunicazione Imprese, Università e Studenti, basandosi su un database visualizzabile in
Internet e sempre aggiornato, con le seguenti informazioni:
Aziende: informazioni relative alle aziende che hanno ospitato studenti in stage o hanno assunto neolaureati;
Studenti: raccoglie l’anagrafica degli studenti e i loro curricula.
Programmi didattici: illustra i programmi dei vari corsi di laurea.
Gruppi di attenzione: descrive l’attività e la composizione dei vari gruppi di attenzione riportandone i verbali.
Dalla parte degli studenti:
CHI PUO' DIVENTARE STAGISTA
Studenti, laureandi , diplomandi, specializzandi, dottorandi, iscritti all'Università e coloro che frequentano
corsi di perfezionamento attivati presso l’Università.
Laureati da non più di 18 mesi (in tale periodo non viene però computato il periodo della leva militare per i
ragazzi e la maternità per le ragazze)
Diplomati universitari da non più di 18 mesi
Frequentanti corsi post-laurea
Persone con handicap
DURATA
Non è prevista una durata minima per lo stage (per alcuni Atenei la durata minima prevista è di un mese)
Il termine massimo di permanenza è indicato in dodici mesi per gli studenti, per i neo-laureati o per studenti
frequentanti attività formative post-diploma o post-laurea.
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Il prolungamento dello stage può essere richiesto rispettando però i limiti di durata sopra citati.
TROVARE L'AZIENDA
Lo studente può agire un due modi:
- consultare la bacheca "offerte di stage" dell'Ateneo, per trovare l'azienda più adatta; in questo caso lo
studente sarà segnalato, tramite il curriculum vitae, dalla Sezione Stage all'azienda.
- trovare da solo, tramite ricerca e con l'aiuto di un docente, l'azienda in cui vuole svolgere attività di stage.
In entrambi i casi, sarà l'azienda a decidere se accettare o meno la domanda di stage.
OBBLIGHI DELLO STAGISTA
Il tirocinante ha l’obbligo di svolgere le attività previste dal progetto formativo e di orientamento, e
mantenere riservatezza per quanto attiene ai dati, informazioni o conoscenze acquisite durante lo
svolgimento del tirocinio.
Inoltre, è tenuto a seguire le indicazioni dei tutori e a fare riferimento ad essi per qualsiasi esigenza di tipo
organizzativo o altre evenienze, nonché a rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sul
luogo di lavoro.
CREDITI FORMATIVI
Con la Riforma universitaria lo stage rientra a pieno titolo nel percorso didattico e rende possibile il
conseguimento dei crediti formativi universitari. Le modalità di attribuzione di tali crediti variano a seconda
della struttura didattica di appartenenza.
Riassumendo:
Cosa deve fare lo studente per poter avviare uno stage?
Come posso trovare uno stage?
A) Consultare la bacheca delle offerte all’interno del sito dell’Università
Se trovo un’offerta che mi interessa devo segnalarlo all’ufficio stage che invierà il mio nominativo
all’azienda.
B) Posso venire selezionato dal database della Sezione stage
Devo compilare il mio curriculum vitae e consegnarlo all’ufficio stage che mi inserirà nel suo
database.
C) Posso fare una ricerca autonoma
Da solo e con l’aiuto di un docente posso trovare l’azienda presso cui decido di avviare un periodo di
stage
Ho trovato l’azienda!
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Devo compilare il fac-simile della Convenzione e il Progetto formativo possibilmente entro 10 giorni
dalla data di inizio stage. La sezione stage procederà alla stesura delle pratiche in originale, ed invierà
poi i documenti alle parti interessate.
Devo reperire le firme del tutor universitario e portare io i documenti in azienda per le rispettive firme.
Ho finito lo stage!
Devo consegnare alla Sezione stage il registro presenze entro 5 giorni, interamente compilato e
firmato, oppure posso farlo consegnare direttamente dall’azienda. Il registro presenze è un documento
importante perché attesta la frequenza e la durata dello stage e sarà utile per il riconoscimento dei
crediti formativi universitari maturati
Dalla parte dell'azienda
Quali aziende possono ospitare stagisti
Tutti i datori di lavoro, privati o pubblici, possono sottoscrivere una convenzione di stage. Esistono però dei
limiti di tipo dimensionale all’utilizzo della prestazione dei tirocinanti, fissato dal DM 142/98 (art. 1):
-aziende con non più di 5 dipendenti a tempo indeterminato: 1 tirocinante;
-aziende con un numero di dipendenti compreso tra 6 e 19: 2 tirocinanti;
-aziende con più di 20 dipendenti a tempo indeterminato: 10% dei suddetti dipendenti.
Vantaggi per l'azienda
Aderire al programma di stage significa:
dare corso ad idee e progetti pensati e mai realizzati;
gestire attività che richiedano l’apporto di risorse nuove, l’aggiornamento scientifico e la creatività.
Relazionarsi con potenziali collaboratori
Ricerca degli stagisti
Se l'Azienda intende accogliere uno o più stagisti, deve segnalare la propria disponibilità alla Sezione Stage
compilando un breve modulo con tutte le indicazioni.
Deve poi inviare detto modulo via fax o per posta.
La sezione stage provvederà ad una prima selezione di candidati sulla base delle peculiarità richieste.
Sarà l'azienda infine che effettuerà i colloqui per la scelta definitiva degli stagisti.
Obblighi dell'azienda
L'azienda ha i seguenti obblighi:
a) sottoscrivere la Convenzione di Tirocinio, inviata dalla Sezione Stage dell'Università.
b) sottoscrivere il Progetto Formativo, compilato in accordo con lo stagista e il Tutor universitario;
c) individuare un tutor aziendale, incaricato di seguire lo stagista al fine del raggiungimento degli obiettivi
formativi previsti nel Progetto;
d) segnalare alle compagnie assicurative di pertinenza eventuali infortuni dello stagista
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Onere assicurativo
E' l'Università che si occupa di provvedere all'assicurazione degli stagisti contro gli infortuni sul lavoro presso
l'Inail, e per la responsabilità civile presso terzi.
Orario di stage
L'orario di stage viene concordato tra stagista e impresa, sulla base delle esigenze aziendali e nel rispetto
degli obiettivi formativi individuati in accordo con l’università
Rimborso spese
Come previsto dal DM 142/98 lo stage non può essere configurato come un rapporto di lavoro, ed è a titolo
gratuito (art. 1). L'Azienda può, a propria discrezione, offrire allo stagista un rimborso spese, totale o
parziale, delle spese sostenute per trasporti vitto o alloggio; può offrire comunque altre agevolazioni (borsa
di studio, buoni pasto, mensa aziendale etc..)
Il Tutor Aziendale
Il Tutor aziendale ha i seguenti compiti:
a. stabilisce in accordo col tutor universitario gli obiettivi e le modalità di svolgimento dello stage deve
essere di riferimento per l’Università all’interno dell’azienda per tutto ciò che riguarda il tirocinio.
b. è il responsabile dell’inserimento in azienda dello studente, garantisce che lo studente svolga le attività
previste dal progetto formativo e collabora alla sua valutazione.
c. compila un modulo di valutazione a fine tirocinio.
d. in caso di infortunio dello stagista, il tutor aziendale segnala immediatamente l’incidente alle competenti
compagnie assicurative.
Cosa deve fare l’azienda per poter avviare uno stage?
L’azienda deve segnalare la propria disponibilità alla Sezione Stage compilando un breve modulo con le
indicazioni relative alle competenze richieste allo stagista e all’area produttiva in cui si intende inserirlo.
Deve poi inviare detto modulo via fax o per posta.
La sezione stage inserirà l’offerta in Internet e nel proprio Database, ed invierà una prima serie di nominativi
selezionati sulla base dei requisiti richiesti.
L’azienda deve infine, dopo aver ricevuto nominativi e curricula, provvedere alla selezione dei candidati.
Dalla parte dei docenti
Cosa possono fare i docenti?
Come responsabile del progetto formativo, il docente contribuisce ad indirizzare i propri studenti verso lo
stage più adatto a completare il proprio curriculum universitario
Il docente come promotore di stage
Il docente può svolgere il ruolo di promotore di stage in diversi modi:
grazie ai contatti con il mondo del lavoro, può informare i propri studenti delle offerte di stage presso
aziende.
Può aiutare i propri studenti a trovare un'azienda per svolgere lo stage.
Può accogliere la richiesta di un'azienda che si rivolge a lui per la ricerca di stagisti.
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Cosa fa il Tutor universitario
Il docente - Tutor universitario ha i seguenti compiti:
a. definire, in collaborazione con il soggetto ospitante, ed approvare il progetto formativo del tirocinio;
b. verificare l’andamento del tirocinio e garantire (sia verso il soggetto ospitante, che verso la facoltà) il
rispetto della metodologia e dell’efficacia dell’esperienza;
c. firmare, per approvazione, la relazione finale e la scheda di certificazione alla conclusione del tirocinio.
Ogni Tutor universitario ha la possibilità di seguire l’attività di più studenti.
Un modello organizzativo: il servizio stage Ca' Foscari
SEZIONE TUTORATO E STAGE: Struttura e ruoli
La Sezione Tutorato e Stage di Ateneo con sede presso l'Ex Ospedale Giustinian, Dorsoduro 1453:
• è la struttura incaricata a promuovere, avviare e gestire le pratiche di stage per studenti e neo laureati di tutto l'Ateneo ad eccezione dei tirocini obbligatori degli ex Diplomi (EGART, TARS, DUSS,
DUET, COMES, SIGI), dei Master e della Scuola di Specializzazione. Le sopraelencate strutture
didattiche hanno al loro interno proprio personale dedito a tali compiti e che comunque si coordina
con l'ufficio centrale.
•
Presso la Sezione Tutorato e Stage è disponibile una banca dati di tutti gli Enti/Aziende convenzionate
nonché l'archivio completo di tutti gli stages avviati dal 2000 ad oggi.
•
E’ aperto anche uno sportello dedicato agli "STAGE ALL'ESTERO" ed è attivo, in collaborazione con la
sezione Orientamento, uno sportello di "ORIENTAMENTO AL LAVORO" espressamente dedicato ai neo laureati.
FACOLTA' E CORSI DI LAUREA
I Corsi di Laurea possono loro stessi promuovere attività volte ad incrementare il numero degli enti
ospitanti sulla base di specifici progetti.
Al fine di mantenere il necessario coordinamento, è fondamentale che:
•
le singole iniziative vengano rese note alla Sezione Tutorato e Stage per permettere una corretta
produzione e gestione delle pratiche amministrative previste dalla normativa.
•
I Corsi di Laurea e le Facoltà dovranno inoltre indirizzare alla Sezione Tutorato e Stage gli studenti e
dovranno altresì incaricarsi di promuovere presso gli stessi studenti progetti formativi e di orientamento
finalizzati al completamento del loro curricula.
•
Nella fase di avvio è richiesta la collaborazione di tutti i Docenti i quali dovranno rendersi disponibili in
qualità di tutors universitari nei progetti di stage attivati nell'area di loro competenza.
•
Nel momento di conclusione del tirocinio sarà invece compito del Presidente del Collegio Didattico o del
Docente a tal fine delegato, procedere alla valutazione delle attività di stage per il riconoscimento dello
stesso in crediti formativi.
•
Sarà cura della Sezione Tutorato e Stage inviare al Presidente copia del Progetto Formativo e del
Registro Presenze comprensivo della valutazione del tutor aziendale ai fini del riconoscimento.
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•
L'atto che certifica l'avvenuto riconoscimento dei crediti formativi dovrà essere tempestivamente
trasmesso alle Segreterie Studenti di Facoltà per il caricamento in carriera.
•
E' compito delle Facoltà e dei Corsi di Laurea avviare eventuali attività formative alternative agli stages
esterni e predisporre documentazione atta alla loro rilevazione.
•
Allo stesso modo ogni Facoltà si riserverà di valutare l'attività lavorativa svolta dallo studente quale
sostitutiva dei tirocini esterni e quindi predisporre, anche in questo caso, i moduli necessari per la
registrazione.
•
Considerato il costante aumento degli stages avviati e quindi delle pratiche da gestire sarebbe preferibile
che per ogni Corso di Laurea Triennale/Specialistica venisse individuato un docente referente per tutte le
attività connesse ai tirocini ivi comprese le pratiche di riconoscimento dei crediti maturati. Sarebbe
preferibile un referente ogni 100 studenti iscritti al Corso di Laurea.
DIPARTIMENTI - DIVISIONI - CENTRI
In riferimento alla circolare prot.n. 10299 del 12.04.2002 i Dipartimenti, le Divisioni, le Sezioni, i Centri
possono diventare strutture ospitanti stagisti a fronte di una richiesta inoltrata su apposito modulo alla
Sezione Tutorato e Stage.
E' requisito necessario per l'avvio di detti tirocini che le strutture proponenti formulino dei progetti per
aree e settori altamente qualificati e formativi.
Con particolare riferimento agli stages per l'area bibliotecaria questi progetti saranno coordinati e gestiti
con la supervisione del Centro Bibliotecario di Ateneo e dei docenti dell'area specifica.
TIROCINANTE
In riferimento all'art. 7 del DM 142/98 possono partecipare a stages e tirocini:
STUDENTI iscritti ai Corsi di laurea di Ca' Foscari preferibilmente al 3° anno di corso
per la triennale o al
2° anno per la laurea specialistica, per gli iscritti al vecchio ordinamento queste attività sono previste per i
laureandi;
NEO - LAUREATI entro i 18 mesi dalla laurea.
1^ FASE di Ricerca
Lo studente/neo - laureato che è interessato all'avvio di uno stage può:
•
•
•
•
consultare la vetrina di "Offerte posti in stage" nel sito http://www.unive.it/stage o presso la bacheca
delle offerte della Sezione Tutorato e stage al 2° piano del Giustinian.
Nel momento in cui l'aspirante tirocinante individua le offerte interessanti può segnalarle alla Sezione
che provvederà a raccogliere il modulo "Domanda di Stage" dello studente/neo-laureato, sostitutivo del
curriculum vitae, e lo stesso sarà quindi inserito nella banca dati centrale ed inviato al soggetto
ospitante al fine di permettere alle stesse di procedere con i colloqui di selezione.
La selezione per l'avvio del tirocinio è delegata alla struttura ospitante.
farsi lui stesso, o con l'aiuto di un docente, parte attiva nella ricerca di un ente/azienda ospitante sulla
base delle proprie esigenze formative;
DURATA: - STUDENTI minimo 1 mese massimo 12 mesi
- NEO – LAUREATI massimo 6 mesi
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2^ FASE di Avvio
Nel momento in cui uno studente/neo – laureato trova la disponibilità di un ente/azienda, la Sezione
Tutorato e Stage procede alla stesura delle pratiche così articolate:
stesura della Convenzione come da modello consultabile in Internet. La convenzione valida per tutto
l'Ateneo, rimane valida 3 anni e si rinnova tacitamente in scadenza. Il testo viene steso in 4 copie di cui: 1
per Azienda; 1 per l'archivio della Sezione Tutorato e Stage; 1 per l'archivio del Protocollo Informatico di
ateneo; 1 per l'Ispettorato del Lavoro. La copia che rimane presso la sezione deve essere in marca da bollo
se stipulata con azienda privata e le spese di bollo sono carico dell'azienda stessa.
stesura del Progetto Formativo, secondo modello consultabile in Internet, nominativo per ogni stagista.
Anche il Progetto Formativo viene prodotto in 4 copie: 1 per l'Azienda; 1 per l'archivio della Sezione Tutorato
e Stage; 1 per lo stagista; 1 per l'Ispettorato del Lavoro.
Predisposizione del Registro Presenze dove lo stagista registrerà tutte le giornate di stage effettuate e che
dovrà essere restituito entro 5 giorni dalla conclusione del tirocinio alla Sezione Tutorato e Stage al fine di
assolvere agli obblighi assicurativi e di attribuzione dei crediti formativi.
Invio comunicazione di avvio stage agli Istituti competenti (INAIL, Ispettorato del Lavoro, Regione, OO.SS)
come previsto da art. 5 del DM 142/98 a cura della sezione Tutorato e Stage.
La Sezione Tutorato e Stage si farà poi carico di trasmettere la documentazione alle parti interessate per la
firma:
in primo luogo, per la Convezione, al delegato rettorale alla firma e, per il Progetto Formativo, al tutor
universitario che ne verificherà la valenza formativa degli obiettivi;
quindi all'azienda e allo stagista.
E' auspicabile che lo stagista si faccia lui stesso carico di reperire le firme del tutor universitario al fine di
migliorare i tempi della procedura nonché di portare lui stesso i documenti in azienda per le rispettive firme.
Per ragioni organizzative gli stage vengono avviati con inizio il 1° ed il 15° giorno di ogni mese ad esclusione
del mese di Agosto.
3^ FASE di Chiusura
In fase di chiusura il tirocinante deve incaricarsi di trasmettere alla Sezione Tutorato e stage il registro
presenze entro 5 giorni, interamente compilato e firmato per permettere al personale di sezione di
aggiornare la posizione assicurativa e di trasmettere il materiale necessario per il riconoscimento dei crediti
formativi previsti dagli ordinamenti didattici. Il registro può altrimenti essere inviato dall’azienda stessa
all’Università.
AZIENDA
1^ FASE di Ricerca
L'art. 1 del DM 142/98 individua, quali soggetti ospitanti, i datori di lavoro sia pubblici che privati.
L'azienda interessata ad accogliere nel proprio organico uno stagista deve:
segnalare la propria disponibilità alla Sezione Tutorato e Stage compilando apposito modulo di "Offerta posti
in stage" reperibile in Internet all'indirizzo www.unive.it/stage.
Il modulo in particolare deve prevedere l'area di inserimento del tirocinante, l'attività ad essa connessa
nonché gli obiettivi che ci si propone di raggiungere con lo stage.
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inviare detto modulo via fax al numero 041/2347954, o per posta all'indirizzo: Sezione Tutorato e Stage,
Dorsoduro 1453, 30123 Venezia.
A fronte di tale offerta la Sezione Tutorato e Stage provvederà:
ad inserire avviso in rete nell'apposita vetrina del proprio sito
a fare una prima selezione di candidati attingendo sia dalla banca dati interna che dalle liste dei neo laureati o da eventuali liste suggerite dai docenti di studenti interessati allo stage.
L'azienda, a fronte del ricevimento dei nominativi e dei curricula, può provvedere a convocare i candidati
stagisti per un colloquio di selezione.
2^ FASE di Avvio
L'azienda nel momento in cui ha individuato lo studente/neo - laureato da avviare in stage, comunica il
nominativo alla Sezione Tutorato e Stage la quale procede alla stesura della pratica di stage:
stesura della Convenzione come da modello consultabile in Internet. La convenzione valida per tutto l'Ateno,
rimane valida 3 anni e si rinnova tacitamente in scadenza. Il testo viene steso in 4 copie di cui: 1 per
Azienda; 1 per l'archivio della sezione Tutorato e Stage; 1 per l'archivio del Protocollo Informatico di ateneo;
1 per l'Ispettorato del Lavoro. La copia che rimane presso la sezione deve essere in marca da bollo se
stipulata con azienda privata e le spese di bollo sono carico dell'azienda stessa.
Stesura del Progetto Formativo, secondo modello consultabile in Internet, nominativo per ogni stagista.
Anche il Progetto Formativo viene prodotto in 4 copie: 1 per l'Azienda; 1 per l'archivio della sezione Tutorato
e Stage; 1 per lo stagista; 1 per l'Ispettorato del Lavoro.
Al fine di predisporre la documentazione sopra descritta è necessario che l’azienda, unitamente al nome del
tirocinante prescelto, indichi altresì:
l’area di inserimento;
l’orario di servizio dello stagista;
il nominativo della persona che avrà la funzione di tutor aziendale e farà da guida e da referente allo stagista
all’interno dell’azienda stessa.La Sezione Tutorato e Stage dopo aver provveduto alla sottoscrizione delle
pratiche per quanto di competenza dell’Università, provvede ad inviare con posta prioritaria la stessa
documentazione in azienda per le firme di competenza.
Unitamente ai documenti sopra descritti l’azienda riceverà anche il registro presenze dello stagista che dovrà
consegnare a quest’ultimo pur rimanendo a carico del tutor aziendale la corretta gestione dello stesso.
L’azienda provvederà alla firma dei documenti, all’apposizione della marca da bollo se trattasi di azienda o
ente diverso da una struttura pubblica (la quale invece è esente), ed invierà al più presto alla Sezione
Tutorato e Stage:
3 copie della Convenzione di cui una in bollo (1 copia la trattiene per sé);
2 copie del Progetto Formativo (1 copia la trattiene per sé, 1 copia la consegna allo stagista).
Per ragioni organizzative gli stage vengono avviati con inizio il 1° ed il 15° giorno di ogni mese ad esclusione
del mese di Agosto.
Durante lo stage l’azienda deve:
favorire lo svolgersi dell’esperienza formativa nel rispetto degli obiettivi di tirocinio fissati nel Progetto
Formativo;
incaricarsi della corretta tenuta del registro presenze;
comunicare alla Sezione Tutorato e Stage eventuali spostamenti del tirocinante rispetto alla sede del tirocinio
dichiarata nel Progetto Formativo. Ai fini assicurativi, infatti, il tirocinante è coperto da assicurazione anche
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nel momento in cui, per ragioni di servizio, abbia la necessità di spostarsi dal luogo abituale dello stage,
purché ne sia data comunicazione alla Sezione Tutorato e Stage con congruo anticipo.
3^ FASE di Chiusura
Entro cinque giorni dalla conclusione dello stage l’azienda deve completare il registro presenze (firme e
valutazione finale a cura del tutor aziendale) ed inviarlo alla Sezione Tutorato e Stage per posta prioritaria o
può altresì restituirlo allo stagista che si incaricherà di consegnarlo personalmente all’Università. La
puntualità è richiesta a fini assicurativi e didattici.
STRUTTURE INTERNE DI ATENEO
In riferimento alla circolare prot.n. 10299 del 12.04.2002 i Dipartimenti, le Divisioni, le Sezioni, i Centri
possono inoltrare alla Sezione Tutorato e Stage dei progetti per stage da svolgersi al loro interno.
La struttura interessata ad accogliere nel proprio organico uno stagista deve:
segnalare la propria disponibilità alla Sezione Tutorato e Stage compilando apposito modulo allegato alla
circolare prot.n. 10299.
inviare detto modulo via fax al numero 041/2347954, o per posta all'indirizzo: Sezione Tutorato e Stage,
Dorsoduro 1453, 30123 Venezia.
A fronte di tale offerta la Sezione Tutorato e Stage provvederà:
ad inserire avviso in rete nell'apposita vetrina del proprio sito
a fare una prima selezione di candidati attingendo sia dalla banca dati interna che dalle liste dei neo laureati o da eventuali liste suggerite dai docenti di studenti interessati allo stage.
La struttura, a fronte del ricevimento dei nominativi e dei curricula, provvede a convocare i candidati stagisti
per un colloquio di selezione.
2^ FASE di Avvio
La struttura nel momento in cui ha individuato lo studente/neo - laureato da avviare in stage, comunica il
nominativo alla Sezione Tutorato e Stage la quale procede alla stesura della pratica di stage:
- Stesura del Progetto Formativo, secondo modello consultabile in Internet, nominativo per ogni stagista.
Anche il Progetto Formativo viene prodotto in 4 copie: 1 per l'Azienda; 1 per l'archivio della sezione Tutorato
e Stage; 1 per lo stagista; 1 per l'Ispettorato del Lavoro.
Al fine di predisporre la documentazione sopra descritta è necessario che la struttura, unitamente al nome
del tirocinante prescelto, indichi altresì:
l’area di inserimento;
l’orario di servizio dello stagista;
il nominativo della persona che avrà la funzione di tutor aziendale e farà da guida e da referente allo stagista
all’interno dell’azienda stessa.
La Sezione Tutorato e Stage dopo aver provveduto alla sottoscrizione delle pratiche per quanto di
competenza dell’Università, provvede ad inviare con posta interna la stessa documentazione alla struttura
interna per le firme di competenza.
Unitamente ai documenti sopra descritti la struttura ospitante riceverà anche il registro presenze dello
stagista che dovrà consegnare a quest’ultimo pur rimanendo a carico del tutor aziendale la corretta gestione
dello stesso.
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La struttura ospitante provvederà alla firma dei documenti ed invierà al più presto alla Sezione Tutorato e
Stage:
2 copie del Progetto Formativo (1 copia la trattiene per sé, 1 copia la consegna allo stagista).
Per ragioni organizzative gli stage vengono avviati con inizio il 1° ed il 15° giorno di ogni mese ad esclusione
del mese di Agosto.
Durante lo stage la struttura ospitante deve:
Favorire lo svolgersi dell’esperienza formativa nel rispetto degli obiettivi di tirocinio fissati nel Progetto
Formativo;
incaricarsi della corretta tenuta del registro presenze;
comunicare alla Sezione Tutorato e Stage eventuali spostamenti del tirocinante rispetto alla sede del tirocinio
dichiarata nel Progetto Formativo. Ai fini assicurativi, infatti, il tirocinante è coperto da assicurazione anche
nel momento in cui, per ragioni di servizio, abbia la necessità di spostarsi dal luogo abituale dello stage,
purché ne sia data comunicazione alla Sezione Tutorato e Stage con congruo anticipo.
Con particolare riferimento agli stages per l'area bibliotecaria, le proposte di avvio di tirocini saranno
coordinate e gestite con la supervisione del Sistema Bibliotecario di Ateneo e dei docenti dell'area specifica.
3^ FASE di Chiusura
Entro cinque giorni dalla conclusione dello stage la struttura ospitante deve completare il registro presenze
(firme e valutazione finale a cura del tutor aziendale) ed inviarlo alla Sezione Tutorato e Stage per posta
prioritaria o può altresì restituirlo allo stagista che si incaricherà di consegnarlo personalmente all’Università.
La puntualità è richiesta a fini assicurativi e didattici
SI RICORDA CHE
Assicurazione
Le spese assicurative sono a carico dell’Università.
Polizze:
STUDENTI
NEO – LAUREATI
INAIL n. 8159055/16 – RC Assitalia
INAIL n. 8159055/16 – RC La Fondiaria
Lo stagista è coperto da assicurazione anche nel momento in cui, durante l’attività di stage, è costretto a
spostarsi rispetto alla sede di svolgimento richiamata nel Progetto Formativo, purché tale spostamento sia
stato anticipatamente comunicato alla Sezione Tutorato e Stage con fax o e-mail.
Interruzione Anticipata
Lo stage può essere interrotto in anticipo rispetto alla scadenza:
da parte dell’azienda per serie e motivate ragioni. L’azienda deve dare con congruo anticipo comunicazione
di interruzione alla Sezione Tutorato e Stage e trasmettere il Registro Presenze con i giorni di tirocinio svolti.
da parte dello stagista per serie e motivate ragioni. Lo stagista deve inviare al tutor aziendale, con congruo
anticipo, comunicazione di interruzione e la stessa deve essere inviata alla Sezione Tutorato e Stage. Lo
stagista deve quindi farsi carico di trasmettere alla Sezione Tutorato e Stage il Registro Presenze.
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Proroga
Lo stage può durare:
da 1 a 12 mesi per gli studenti
da 1 a 6 mesi per i neo – laureati entro i 18 mesi dalla laurea.
L’ente ospitante può chiedere una proroga rispetto alla durata sottoscritta nel Progetto Formativo ma nel
rispetto dei limiti suddetti.
La richiesta di proroga, adeguatamente motivata, deve essere indirizzata alla Sezione Tutorato e Stage e
sarà soggetta a valutazione da parte della stessa sentito anche il tutor universitario. Se la richiesta viene
accolta, la Sezione Turato e Stage provvederà a darne comunicazione all’ente ospitante e all’Ispettorato del
Lavoro competente nonché agli Istituti Assicurativi.
Rimborso Spese
Lo stage non è configurabile come un rapporto di lavoro quindi non è soggetto a ricompensa. E’ a
discrezione dell’azienda riconoscere un eventuale rimborso spese forfettario.
Modifiche al testo della Convenzione
Il testo della convenzione adottato dall’Università Ca’Foscari riprende ed integra il modello allegato al DM
142/98.
Qualsiasi modifica proposta dall’azienda ospitante va trasmessa, prima della stesura della Convenzione
stessa, alla Sezione Tutorato e Stage la quale valuterà la possibilità di accoglierla o rifiutarla sentito il parere
dell’Ufficio Legale.
Stage all'estero
Un’ulteriore possibilità che può essere offerta allo studente è lo svolgimento dei tirocini in un paese al di
fuori dell’Italia.
Lo stage all'estero, oltre ai vantaggi propri degli altri stage:
- permette la maturazione di un'esperienza in un ambiente diverso da quello consueto;
- abitua all'impiego corrente della lingua in un contesto lavorativo;
- favorisce l'interiorizzazione di nuove culture e l'ampliamento delle proprie conoscenze culturali e
professionali.
Normativa
Non esiste una normativa specifica che disciplini lo stage all'estero.
Gli stage all'estero, quindi, dovranno essere regolati dalla disciplina vigente nel paese ospitante, in coerenza
con la legge italiana (L. 196/1997 e DM 142/98), che impone di applicare ai cittadini stranieri che svolgano
stage la normativa italiana.
In assenza di disciplina specifica, si potrebbe eventualmente ipotizzare la stipula di una convenzione sui
generis, al fine di assicurare allo stagista che si trasferisce all'estero adeguate garanzie.
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Strumenti di gestione
Chi può svolgere lo stage?
Ogni facoltà dà precise indicazioni in merito alla possibilità, per i propri iscritti, di svolgere uno stage
all’estero. Per poter svolgere un tirocinio al di fuori dell’Italia possono essere oggetto di valutazione: media
del voto degli esami, idoneità informatica e/o di lingua, eccetera.
Tipologie di stage
Ciascun Ateneo dà la possibilità ai propri studenti e neolaureati di svolgere stage all’estero di diverse
tipologie. Tra queste:
- Il programma M.A.E. – C.R.U.I.
Sulla base di accordi tra il Ministero degli Affari Esteri e la CRUI alcune università hanno aderito al
“Programma di tirocinio Ministero Affari Esteri – Università Italiane”. Il programma consente agli studenti di
sperimentare la realtà lavorativa e di maturare l’interesse per la carriera diplomatica o quella di funzionari
presso le organizzazioni internazionali. Lo stage si può svolgere sia in Italia che all’estero.
- Stage presso la Commissione europea: si tratta di un periodo di tirocinio della durata di 5 mesi, nel
periodo 1/03-1/10. I candidati devono avere meno di 30 anni e conoscere perfettamente una lingua
dell’Unione e in maniera sufficiente una seconda lingua. L’attività di stage equivale a quella di giovani
funzionari del livello dirigenziale.
- Stage presso il Parlamento europeo: lo stagista, che deve avere 18-35 anni e conoscere due lingue
dell’Unione, può svolgere un tirocinio di quattro mesi di tipo retribuito o non retribuito.
- Accanto a queste, la Comunità Europea dà la possibilità di svolgere stage presso altri enti, quali la Corte
dei Conti Europea, il Comitato economico e sociale, il Centro Comune di Ricerca, il Comitato delle Regioni, la
Corte di Giustizia.
- Progetto Leonardo: Leonardo da Vinci è il Programma d’azione dell’Unione Europea che si propone di
attuare una politica di formazione professionale. Il Programma in Italia è coordinato dal Ministero del Lavoro
e delle Politiche Sociali e dal Ministero dell'Istruzione, dell' Universita' e della Ricerca, che si avvalgono
dell’assistenza tecnica dell’ISFOL.
Leonardo da Vinci II persegue tre obiettivi generali:
* promuovere le abilità e le competenze, in particolare dei giovani, nella formazione professionale iniziale;
*migliorare la qualità della formazione professionale continua nonché l'acquisizione di abilità e competenze
lungo tutto l'arco della vita;
*promuovere e rafforzare il contributo della formazione professionale al processo innovativo, al fine di
migliorare la competitività e l'imprenditorialità.
A Leonardo da Vinci II possono accedere i partenariati inclusi fra gli operatori coinvolti nella formazione:
imprese, parti sociali (sul piano nazionale e comunitario), università, autorità pubbliche, organismi pubblici e
privati di formazione.
Il Programma è aperto agli Stati membri dell'U.E., ai Paesi dello Spazio Economico Europeo, ai Paesi
associati dell'Europa centrale e orientale (PECO), a Cipro (secondo procedure da convenire), a Malta e alla
Turchia (ai sensi delle disposizioni del Trattato).
- Borse di studio del MAE: Il Ministero degli Affari Esteri informa che alcuni Stati esteri e Organizzazioni
internazionali offrono a cittadini italiani un certo numero di borse di studio, utilizzabili per seguire corsi
presso Università o Istituti superiori stranieri, per effettuare ricerche presso archivi, centri culturali,
biblioteche, laboratori e per seguire corsi di lingua presso centri specializzati. Le borse di studio sono
generalmente riservate, salvo quando diversamente specificato, a laureati in qualsiasi disciplina e ad artisti
diplomati che non abbiano superato i 35 anni d'età alla data indicata quale termine ultimo per la
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presentazione della domanda. Il bando per le borse di studio MAE viene pubblicato di norma due volte
all'anno.
- Ogni università inoltre può avviare un proprio ufficio stage all’estero e diventare promotore di tirocini
presso aziende pubbliche e private, enti, Camere di Commercio con sede in tutto il mondo. Un esempio è
l’ufficio stage all’estero di un diploma universitario finanziato dal precedente progetto Campus.
Un modello organizzativo: Laurea triennale in Commercio estero Ca'
Foscari
Chi può svolgere lo stage?
Lo stage all'estero presuppone capacità di iniziativa e adattamento, una buona conoscenza di almeno una
lingua straniera. Il corso di laurea di Commercio estero di Venezia ha così stabilito specifici criteri per
l'ammissione allo stage, per poter garantire livelli minimi comuni di formazione.
Tali criteri sono:
aver superato gli esami per un minimo di 110 crediti formativi;
aver superato l'esame del corso di lingua del paese ospitante;
Avere la capacità di utilizzare programmi per PC, dandone dimostrazione mediante il superamento della
prova di idoneità informatica.
Come si avvia uno stage all’estero?
L’ufficio stage promuove una ricerca di strutture ospitanti e contemporaneamente raccoglie le offerte di
avvio di tirocinio provenienti da aziende ed enti con sede all’estero.
Quindi il corso di laurea rende noti, mediante affissione, i posti disponibili per stage all'estero, con
indicazione delle sedi, del periodo, del progetto. Lo studente ha la possibilità di poter richiedere l'immissione
in graduatoria per gli stage, indicando tre preferenze.
Successivamente, viene stilata, sulla base delle domande pervenute, una graduatoria, in cui a ogni studente
viene assegnata una sede estera in cui avrà la possibilità di svolgere il tirocinio. La posizione di ciascuno
studente è determinata dal numero degli esami sostenuti e dal voto medio. Questo procedimento porta ad
incentivare gli studenti al miglioramento delle proprie performance, dal momento che una posizione migliore
in graduatoria consente una scelta più ampia tra gli stage disponibili.
E’ prevista anche per gli stage all'estero la stesura di un Progetto Formativo?
Sì, poiché al fine di tutelare gli stagisti è importante disciplinare i rapporti tra ente promotore ed ente
ospitante, tramite la sottoscrizione della Convenzione e la stesura di uno specifico Progetto Formativo,
contenente gli obiettivi e le mansioni dello stagista all'interno dell'azienda, che garantisce il perseguimento
degli obiettivi didattici del Corso di Laurea.
Sono le aziende che esplicitano la macroarea di interesse, successivamente, poi, sulla base degli obiettivi
didattici del corso di laurea, viene stilato il Progetto Formativo definitivo.
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Link utili
Si indicano alcuni link utili delle principali università italiane sugli stage all’estero
Università di Verona
http://www.univr.it/22/22TM02NL121.asp?NL=121
Università di Catania
http://www.unict.it/mobilityoffice/lavoroestero.htm
Università di Siena
http://www.unisi.it/relazioni.htm
Università di Parma
http://www.unipr.it/settor/postlaurea/stage/laureati/
Università di Trento
http://www.unitn.it/internazionale/leonardo_da_vinci.htm
Università di Firenze
http://www2.unifi.it/interno_varie.asp?IDCategoria=615&from=
Università di Bologna
http://www.unibo.it/Portale/Relazioni+Internazionali/Tirocini+all+estero/default.htm?cookie%5Ftest=1
Università di Genova
http://virtual.mbs.fi/odlprocess/unige/ultimo_odl/ita/stage.htm
Università di Milano
http://studenti.unimi.it/stage/link_utili_internazionali.htm
Indichiamo alcuni siti Internet riguardanti il mondo del lavoro e gli stage all’estero:
Motori di ricerca in alcuni paesi:
Canada: search.ca.msn.com Francia: search.msn.fr Germania: search.msn.de Inghilterra: search.msn.co.uk
USA: search.msn.com
In generale:
iAgora.com
www.iagora.com
Web service per trovare un job o uno stage in tutta Europa
EMDS
www.emdsnet.com/euromanagers
Web service per trovare un job o uno stage in prestigiosi multinazionali
Careermosaic
www.careermosaic.com
Web service per trovare un job o uno stage in tutti i continenti
Center for International Education
www.cie.uci.edu
Il center for international education dell'University of California, Irvine, fornisce molte informazioni e molti
link utili per la ricerca di uno stage in generale
24
Euroleaders
www.euroleaders.com/indexcv.html
Banca dati nella quale gli studenti che vogliono fare uno stage all'estero si possono inserire
Job & Adverts
www.jobpilot.net
Web service per trovare un job o uno stage in tutti i continentiJobworld
www.jobworld.com
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Jobservice
www.jobservice.org
Web service per trovare un job o uno stage in tutti i continenti
Jobweb
www.jobweb.org
Web service per trovare un job o uno stage in tutti i continenti
Germania:
EMDS
www.emdsnet.com/euromanagers
Web service per trovare un job o uno stage in prestigiosi multinazionali
Universität Mannheim
www.cesar.de/praktika/praktika.html praktikum.wifo.uni-mannheim.de
Web service dell'Università di Mannheim per trovare uno stage in tutta la Germania
Universität Darmstadt
www.ipc.hg.tu-darmstadt.de
Web service dell'Università di Darmstadt per trovare uno stage in tutta la Germania
Jobworld
www.jobworld.de
Web service per cercare un job in Germania
Jobnet
www.jobnet.de
Web service per cercare un job in Germania
Jobservice
www.jobservice.de
Web service per cercare un job in Germania
Francia:
EMDS
www.emdsnet.com/euromanagers
Web service per trovare un job o uno stage in prestigiosi multinazionali
ETUDIS
www.etudis.com
Web service per trovare un job o uno stage in Francia
25
Inghilterra:
EMDS
www.emdsnet.com/euromanagers
Web service per trovare un job o uno stage in prestigiosi multinazionali
European Work Experience Programme
www.ewep.com
Un servizio per chi cerca un lavoro stagionale in Inghilterra
Jobsite
www.jobsite.co.uk
Web service per cercare un job in Inghilterra
Careermosaic
www.careermosaic.co.uk
Web service per cercare un job in Inghilterra
Altri paesi europei:
EMDS
www.emdsnet.com/euromanagers
Web service per trovare un job o uno stage in prestigiosi multinazionali
Istituto Nacional de Empleo (Spagna)
www.inem.es
Forem
www.forem.be
Web service per cercare un job in Belgio
Jobs.cz
www.jobs.cz
Web service per cercare un job nella Repubblica Ceca
SwissWebJobs
http://www.jobengine.ch/
Web service per cercare un job in Svizzera
Stati Uniti e Canada:
EMDS
www.emdsnet.com/euromanagers
Web service per trovare un job o uno stage in prestigiosi multinazionali
Careermosaic
www.careermosaic.com
Web service per cercare uno stage o un job negli Stati Uniti e in Canada
Intenship
www.internship.de
Web service per cercare un job o uno stage
26
Internships
www.internships.com
Web service con molte informazioni utili per la ricerca di uno stage
InterExchange
www.interexchange.org
Organizzazione non profit che offre opportunità per lavori stagionali
Associacion for internacional practical training
www.aipt.org
Organizzazzione non profit impegnata con programmi di scambi e di mobilità internazionale.
Center for International Education
www.cie.uci.edu
Il center for international education dell'University of California, Irvine, fornisce molte informazioni e molti
link utili per la ricerca di uno stage
College of St. Catherine
www.stkate.edu/Career
Il Career Development Office del College of St. Catherine fornisce molte informazioni utili per la ricerca di
uno stage
College of William and Mary Shields
www.wm.edu/csrv/career
Il Career Service del College of William and Mary Shields fornisce molte informazioni utili per la ricerca di uno
stage
Endicott College
www.endicott.edu
Il Endicott College fornisce molte informazioni utili per la ricerca di uno stage
University of West Georgia
www.westga.edu www2.westga.edu/careerweb
Il Career Service dell'University of Wets Georgia fornisce molte informazioni utili per la ricerca di uno stage
Mountbatten Internship Programme
www.mountbatten.org
Organizzazione non profit impeganta nella promozione di scambi e di mobilità internazionale.
Indiana Università
www.indiana.edu/resources/services.html
Il Human Resources Management Service dell'Indiana University fornisce molte informazioni utili per la
ricerca di uno stage
JobWeb
www.jobweb.org
Il Web service della National Association of College and Employers offre molte informazioni utili per la ricerca
di un job/stage
Monster
www.occ.com
Web service con molte informazioni utili per chi cerca un job
Job & Adverts
www.jobpilot.net
Web service per trovare un job o uno stage in tutti i continenti
27
Israele:
EMDS
www.emdsnet.com/euromanagers
Web service per trovare un job o uno stage in prestigiosi multinazionali
Gesher Internhip program
www.intournet.co.il/gesher/mainpage.html
Organizzazionne non profit impegnata nella promozione di scambi per la mobilità internazionale.
University of Haifa
www.haifa.ac.il
L'internship program dell'University of Haifa offre molte informazioni utili per la ricerca di uno stage
Asia:
EMDS
www.emdsnet.com/euromanagers
Web service per trovare un job o uno stage in prestigiosi multinazionali
Careermosaic
www.careermosaic.com.sg
Web Service per cercare uno stage o un job in Singapore
Jobs & Adverts
www.jobsadverts.co.th/us.phtml www.jobpilot.net
Web service per cercare uno stage o un job in Asia
Nanyang Politechnic Singapore
www.nyp.ac.sg
Il sito offre molte informazioni utili per la ricerca di uno stage
National University of Singapore
www.nus.edu.sg
Il Career Service dell'Università offre molte informazioni utili per la ricerca di uno stage
Asia - Pacific Economic Cooperation
www.apecsec.org.sg www.apecsec.org.sg/workgroup/hrdwg/index.html
Giappone:
EMDS
www.emdsnet.com/euromanagers
Web service per trovare un job o uno stage in prestigiosi multinazionali
Careermosaic
www.careermosaic.or.jp
Web service per cercare un job in Giappone
Jintern
www.Jintern.com
Web Service per cercare uno stage in Giappone
Kopra
28
www.kopra.org
Organizzazione tedesca per il coordinamento di tirocini in Giappone.
Shizuoka
www.pref.shizuoka.jp
Web service che contiene informazioni utili per la ricerca di uno stage.
Kyoto Research Parc
www.krp.co.jp
Parco di ricerca di Kyoto
International University of Japan
www.iuj.ac.jp/oss/career/index.html
Il Career Counseling and Service contiene molte informazioni utili per la ricerca di uno stage.
Careermosaic
www.careermosaic.com.hk
Web Service per cercare uno stage in Hong Kong
Australia:
EMDS
www.emdsnet.com/euromanagers
Web service per trovare un job o uno stage in prestigiosi multinazionali
Careermosaic
www.careermosaic.jobs.com.au
Web service per cercare un job in Australia
www.employment.net.au
Web Service per cercare un job in Australia
CareersOnline
www.careersonline.com.au
Web Service per cercare un job in Australia
Job Placement
Obiettivi
Definizioni e funzioni dell’orientamento
Che cosa si intende per orientamento e orientamento al lavoro?
Oggi l’orientamento non viene più inteso soltanto come azioni volte alla diffusione di informazioni per
determinare e potenziare la capacità degli individui di orientarsi nella scelta di percorsi formativi e di
qualificazione professionale per l’accesso al mondo del lavoro.
L’orientamento consiste (secondo la Commissione Interministeriale MPI-Murst) “in un insieme di attività
che mirano a formare o potenziare nei giovani capacità che permettono loro non solo di scegliere in modo
efficace il loro futuro, ma anche di partecipare attivamente negli ambiti di studio e di lavoro scelti. Tali
29
capacità riguardano la conoscenza di sé stessi e della realtà sociale ed economica, la progettualità,
l’organizzazione del lavoro, il coordinamento delle attività, la gestione delle situazioni complesse, le diverse
forme di comunicazione e di relazione interpersonale, l’auto-aggiornamento.”
L’orientamento si configura, quindi, come un lungo processo prevalentemente formativo attraverso il
quale i giovani maturano le capacità di operare con consapevolezza le scelte relative al proprio futuro e per
partecipare attivamente, con gratificazione ed efficacia, negli ambienti di studio e di lavoro.
Funzioni tradizionali dell’orientamento
Le funzioni essenziali dell’orientamento, nelle tre dimensioni informativa, formativa e consulenziale, si
esplicano in: servizi strutturati di informazione ed autoinformazione, raccolta di dati anagrafici e verifica della
posizione amministrativa, identificazione delle esigenze dell’utente, canalizzazione dell’utente verso altre
funzioni, colloqui individuali, percorsi formativi finalizzati all’inserimento al lavoro, individuazione di
aspettative e fabbisogni degli utenti, individuazione e proposte di strategie di inserimento, promozione di
tirocini formativi e di orientamento al lavoro, identificazione di capacità e di competenze degli utenti, servizi
mirati per disabili.
L’orientamento nell’era delle competenze
Oggi non è fuor di luogo parlare di modello o di logica delle competenze, che travalicano l’orizzonte
lavorativo in senso stretto, e invadono altri campi, quello della formazione, dei servizi alla persona, e,
appunto, dell’orientamento.
Le competenze richieste dai datori di lavoro sono “un misto, specifico per ciascun individuo, di abilità nel
senso stretto del termine, (acquisite attraverso la formazione tecnica e professionale) di comportamento
sociale, di un’attitudine al lavoro di gruppo, e di iniziativa e disponibilità ad affrontare i rischi” (competenze
trasversali).
Autonomia, responsabilità e soggettività: sono soprattutto questi i tre fattori con cui gli studenti e i
neolaureati dovranno fare i conti prima di affrontare qualsiasi nuovo progetto di sviluppo personale,
professionale e di carriera.
Come si trasformano caratteristiche e funzioni dell’orientamento?
Il concetto di orientamento oggi risulta rivoluzionato nei suoi assunti di fondo:
La funzione informativa tradizionale si ridimensiona. Nel senso che da sola appare insufficiente, e
non esaustiva.
Si afferma il primato della componente formativa a tutti i livelli, compresi quelli dell’orientamento al
lavoro.
Cambia soprattutto la natura e l’ordine delle domande (non più: quali qualifiche per quali posti? Ma,
quali competenze per quali lavori? E, soprattutto, quale formazione per quali competenze?)
Si allarga il target dei potenziali beneficiari dell’orientamento.
L’orientamento si fa carico di ulteriori funzioni di personalizzazione: aiutare le persone a divenire
autonome nelle decisioni e nelle scelte ed imprenditrici di sé stesse.
L’orientamento si arricchisce, inoltre, di valenze quali quella proattiva (produzione di cambiamenti
nella persona che si orienta e, in parallelo, aiuto alle aziende nel definire meglio i propri fabbisogni
professionali) e quella di empowerment (rafforzamento del soggetto in termini di costruzione del sé
professionale, di maggiore consapevolezza di sé e del senso di autoefficacia).
L’orientamento, quindi, è venuto sempre più ad assumere una fisionomia ad ampio spettro di azione,
costruita da un insieme di elementi, servizi, azioni ed attività. Ha una consistenza metodologica ed
epistemologica caratterizzata dalla presenza di dimensioni diverse ma interagenti (informativa, formativa e
consulenziale), finalizzata a favorire nelle persone l’acquisizione di conoscenze, competenze ed atteggiamenti
che accrescono la capacità di scelta, ed aumentano le loro possibilità di saper rispondere alle pluralità dei
bisogni derivati dai frequenti momenti di transizione che caratterizzano la società moderna.
30
Orientamento e diffusione di informazioni sono la stessa cosa?
In un contesto dinamico come quello attuale, l’attività informativa, sia per quanto riguarda indirizzi,
corsi di studio e percorsi formativi, sia per informazioni sul mercato del lavoro e sulle diverse professionalità,
assolve un ruolo molto importante nei processi di orientamento.
Il ruolo dell’Università e del Manager didattico
Qual è il ruolo dell’Università nell’ambito dell’orientamento?
La legge 390/1991 affida all’Università l’organizzazione di propri servizi di Orientamento. E’ previsto
dalla legislazione vigente, che le Università debbano prevedere, tra l’altro, corsi di orientamento per gli
studenti, sia per quelli che dalle scuole secondarie decidono di proseguire il corso di studi, sia per coloro che,
dopo la laurea, si immettono nel mercato del lavoro.
Qual è il ruolo del Manager Didattico nell’attività di orientamento al lavoro?
La funzione di orientamento degli studenti rappresenta pienamente quella esigenza di orientamento in
itinere che caratterizza oggi gli studi universitari. Per questo l’orientamento degli studenti non è compito
esclusivo dei Tutor, ma di tutti i soggetti che guidano le attività del corso, compreso il MD.
Il MD svolge quest’attività universitaria in momenti diversi, che hanno inizio all’ingresso dello studente
nella nuova struttura, e terminano con l’accompagnamento verso il mercato del lavoro, al termine del ciclo di
studi.
La formazione universitaria deve essere in grado di preparare risorse umane capaci di adattarsi al
lavoro nell’epoca della flessibilità, della competizione globale e della qualità locale, nella grande industria,
nelle piccole e medie aziende, nel lavoro autonomo e nel settore pubblico e sociale. La sfida per l’Università
è quella di pensare che ogni laureato si consideri e sia concretamente dotato, nel suo ambito specifico di
competenza, di quelle caratteristiche professionali considerate oggi cruciali ed emergenti, che lo mettano in
condizione di operare. Durante gli anni di studi universitari, tutto questo si può ottenere con un’attività di
orientamento, e incidendo in itinere sullo sviluppo di capacità trasversali e non più solo sulle conoscenze
specifiche dell’area disciplinare.
Il MD diventerà così figura di riferimento e di collegamento, mettendo a confronto saperi dell’Università
e saperi del mondo del lavoro.
Strumenti di gestione
Il mercato del lavoro: che cosa sta cambiando
I cambiamenti del mercato del lavoro
Nei paesi ad economia sviluppata, la stragrande maggioranza della forza lavoro è, oggi, impiegata nella
produzione di servizi, e non già di beni materiali. Di questi beni materiali, solo una piccola parte viene
utilizzata per soddisfare i bisogni primari della collettività. Infatti, essi incorporano nel proprio valore
aggiunto, grandi quantità di servizi: dalla progettazione alla pubblicità, dalla manutenzione alla vendita,
all’assistenza post-vendita. L’economia moderna, quindi, si è fortemente terziarizzata e la maggior parte
delle attività lavorative è finalizzata a produrre qualcosa di immateriale. A titolo esemplificativo, si può
evidenziare come la popolazione attiva in agricoltura, dal dopoguerra ad oggi, si è ridotta di circa il 75%. La
conseguenza principale di un’economia di questo tipo è che la dimensione media delle imprese, misurata in
numero di addetti, si è notevolmente ridotta. La quota di occupati dipendenti, quindi, non solo è più bassa
del normale, ma è attestata sui valori dei primi anni Settanta, quando ben diversi erano lo stadio di sviluppo
economico e la competizione internazionale. Gli occupati che svolgono un lavoro autonomo rappresentano
una vera e propria rete produttiva, collegata a imprese con cui entrano economicamente in relazione, ma di
cui non rispondono né sul piano giuridico né sul piano economico: il che ha avuto importanti conseguenze
sull’organizzazione del lavoro, sui tipi di contratti, nonché sulla percezione soggettiva dell’attività lavorativa
da parte dei singoli.
31
Come si modifica il mercato del lavoro in Italia
L’Unione Italiana delle Camere di Commercio svolge annualmente, in collaborazione con il Ministero del
lavoro e l’Unione Europea, un’indagine sul mercato del lavoro e sui bisogni professionali delle imprese, a
partire da un campione molto ampio e statisticamente rappresentativo della realtà italiana. Nonostante
alcune previsioni catastrofiche circolate negli ultimi anni con titoli ad effetto quali “la fine del lavoro”, oppure
“sviluppo senza lavoro”, in realtà la situazione è ben diversa: il lavoro c’è ed è molto mobile. Segno della
dinamicità del mercato, capace di evolversi a partire dai nuovi bisogni della società.
Dove si crea la nuova occupazione? In linea con le tendenze del mercato globale, l’economia diventa sempre
più “economia dell’informazione e dei servizi” (tasso di crescita: + 4,2%). Tra i servizi, quelli più dinamici
sono l’informatica (+ 6,4%), il turismo (+ 5,7%), il commercio (+ 5,5%), i servizi alle persone (+ 5,3%).
Anche l’industria mostra comunque margini di sviluppo consistente (+ 3,7%). I risultati più significativi si
attendono nel Mezzogiorno e nel Nord-est (dati estrapolati dall’indagine del 2001).
La crescita occupazionale prevista riguarda in modo particolare le piccole e medie imprese, mentre si riduce
sensibilmente il crescere della dimensione aziendale: le previsioni attestano che più dell’80% dell’intera
crescita occupazionale confluirà nelle aziende con meno di 50 dipendenti.
Come si modifica il mercato del lavoro in relazione alla domanda di professioni e quale tipo di formazione è
richiesta?
I due gruppi professionali in più forte crescita riguardano le professioni intellettuali, scientifiche, ad elevata
specializzazione e le professioni relative alle vendite e ai servizi alle famiglie. Quindi nuovi bisogni ed elevata
specializzazione. D’altro canto, si attesta una crescita superiore alla media anche per gli operai specializzati.
Per quanto riguarda i titoli di studio, risulta relativamente bassa la richiesta di laureati a favore dei diplomati;
stabile è la richiesta di qualifiche professionali, mentre diminuiscono sensibilmente le richieste di personale
con la scuola dell’obbligo. I lavoratori con elevate competenze avranno, quindi, in generale, maggiori
opportunità lavorative e maggiore competitività. Si genera, di conseguenza, un dato paradossale, dal
momento che esiste una quota consistente di personale “di difficile reperimento” (nell’area del nord-est in
particolare): sono figure professionali corrispondenti a mestieri che comportano disagevoli condizioni di
lavoro o che sono tributari di qualifica negativa, dall’altro.
Quali sono le conseguenze per chi si immette nel mercato del lavoro?
L’indagine fin qui commentata conferma i cambiamenti in atto: l’azienda non può più offrire la sicurezza del
posto e della carriera, perché il suo orizzonte previsivo e la durata della sua vita media si sono notevolmente
ridotti. Deve fare i conti con il mercato che cambia, e quindi deve sapersi adeguare e trasformare. Di
conseguenza, le conoscenze richieste al lavoratore non sono soltanto quelle di uno specifico “saper fare”, ma
diventano anche un “sapere di più”: il lavoratore deve cioè essere in grado di muoversi rapidamente nel
campo delle tecnologie che si evolvono, e nei modelli organizzativi che cambiano. Le forme che compongono
il percorso lavorativo di una persona sono sempre più composite e caratterizzate da diverse posizioni nella
professione, da diverso impegno temporale, da diversa durata del rapporto, in diverse imprese. Queste
trasformazioni del mercato del lavoro si riverberano nei contratti: il lavoro “atipico” o “parasubordinato”
tende a diventare la forma ordinaria, soprattutto in certe fasi della vita lavorativa.
Tutto questo porta ad alcune importanti considerazioni:
− la continuità dell’esperienza lavorativa, se non viene assicurata dal posto fisso nella stessa impresa,
non potrà che essere garantita dalla crescita professionale;
− Bisogna puntare al miglioramento del sistema formativo. Si deve investire non solo sulla formazione
pre - lavorativa, ma anche sulla formazione continua. La formazione deve essere in grado di fornire
gli strumenti per continuare a tenere il passo delle modificazioni strutturali del sistema economico e
sociale lungo tutto l’arco della vita lavorativa: per questo serve maggiore attitudine al ragionamento
logico, alla visione sistemica, al dialogo, alla soluzione di problemi.
− Occorre affrontare con impegno il problema delle asimmetrie informative che indeboliscono il
lavoratore all’interno del mercato del lavoro. E’ necessario che il mondo del lavoro sia dotato di un
adeguato sistema informativo: per far incontrare domanda e offerta di lavoro, per avere dati
continuamente aggiornati sul mercato del lavoro locale, al fine di progettare tempestivamente tutte
le azioni necessarie.
32
La sezione di orientamento al lavoro dell’università
Di cosa si occupa la sezione di orientamento al lavoro dell’università?
L’attività di job placement si occupa di dare informazioni ed orientamento a chi per la prima volta si
affaccia al mondo del lavoro. Dà supporto per:
-la stesura del curriculum vitae e della lettera di presentazione, fornisce indicazioni utili per affrontare i
colloqui di lavoro;
-garantisce informazioni sui principali centri per l’impiego e le strutture che possono aiutare il
neolaureato a trovare lavoro;
- fornisce informazioni sui tipi di contratti di lavoro esistenti, sulle possibilità di finanziamento per giovani
imprenditori;
- fornisce informazioni sul lavoro autonomo e indipendente, sulle professioni, sulla formazione
professionale post-laurea.
- la sua funzione primaria si realizza nel supporto dato al neo-laureato per aiutarlo ad individuare i propri
obiettivi e attitudini professionali anche attraverso un bilancio delle proprie competenze.
Affrontare il mondo del lavoro
• Il curriculum vitae
Il curriculum è una sorta di “carta d’identità” del candidato, nella quale evidenzia, con sincerità, le
competenze personali, formative e professionali maturate. I curriculum possono essere di diverse
tipologie: cronologico; funzionale; combinato. Oggi esiste un modello di curriculum europeo. Elementi
indispensabili:
Dati di recapito
Formazione culturale
Posizione desiderata
Obiettivi professionali
Esperienze lavorative
• La lettera di accompagnamento
La lettera di accompagnamento è un utile strumento per valorizzare il proprio curriculum vitae. E’
importante tener conto che, in mancanza di una conoscenza della persona, la lettera di presentazione
contribuisce comunque a definire un’immagine del candidato, e si configura quindi come uno
strumento da sfruttare per impostare la visione che si desidera dare di sé. La lettera deve essere
soprattutto il mezzo per indurre chi legge ad incontrarci: per questo è importante evidenziare le
motivazioni che spingono a candidarsi e riuscire a soddisfare i bisogni del selezionatore.
Elementi importanti della lettera sono:
l’oggetto della comunicazione
le motivazioni a sostegno della propria candidatura
breve presentazione del proprio profilo formativo
descrizione dei propri obiettivi professionali e delle motivazioni che ci hanno spinto ad inviare la nostra
candidatura in azienda
• Il colloquio
Il colloquio va preparato ed affrontato in modo accurato. E’ importante arrivare a questo incontro
consapevoli delle proprie caratteristiche professionali, delle proprie conoscenze e competenze, delle
motivazioni e degli obiettivi che ci hanno spinto alla ricerca di quella posizione lavorativa. Il look,
l’abbigliamento, i comportamenti verbali e non verbali ed alcuni particolari accorgimenti possono
essere un prezioso aiuto per ottenere un efficace risultato.
• La selezione
Il colloquio di lavoro rappresenta il principale strumento di selezione del personale. Il selezionatore
valuta le caratteristiche personali del candidato, le sue esperienze, le sue competenze tecnico-
33
professionali, le motivazioni e le possibili reazioni emotive rispetto all’ambiente nel quale sarà
eventualmente inserito. La finalità della selezione è trovare una corrispondenza tra i compiti ai quali il
candidato dovrebbe essere preposto e le sue abilità e competenze. Un candidato, infatti, può avere
importanti esperienze lavorative ed un curriculum brillante ma le sue caratteristiche possono anche
non coincidere con quelle del profilo professionale cercato dal selezionatore.
Il colloquio può essere individuale, con il responsabile del personale o con il manager della funzione
aziendale di riferimento, oppure può trattarsi di un colloquio di gruppo, con test e/o prove di abilità.
I tipi di contatto di lavoro
• Contratto a tempo indeterminato
E’ il classico contratto di lavoro, stabile, senza limiti di tempo. Può prevedere un periodo di prova, ma
solo se specificato nel contratto di assunzione.
• Contratto a tempo determinato
Si tratta di un contratto di lavoro a termine. Esso deve specificare la data di inizio e di termine dell’attività. Il
lavoratore deve avere una copia del contratto, solo se il periodo di lavoro supera i dodici giorni. Il contratto a
termine può essere prorogato una sola volta, previo consenso del lavoratore, per la stessa attività e per un
periodo non superiore a quello iniziale. Il lavoro a termine può trasformarsi in alcuni casi in un lavoro a
tempo indeterminato.
Il lavoro a termine può essere di tipo stagionale oppure occasionale, in sostituzione o di tipo specialistico.
Anche con il contratto a tempo determinato si ha diritto alle ferie, alla tredicesima, ai contributi pensionistici
ed assicurativi, al trattamento di fine rapporto.
• Contratto di fomazione-lavoro
Il contratto di formazione e lavoro è riservato ai giovani tra i sedici e i trentadue anni. Il datore di
lavoro a è tenuto a fornire oltre alla normale retribuzione anche un adeguato insegnamento
professionale. In cambio, ottiene numerose agevolazioni.
Il contratto di formazione e lavoro ha una durata di dodici o ventiquattro mesi, in base alla
professionalità che si intende acquisire; non è mai rinnovabile. Alla fine di un periodo di formazione e
lavoro il datore di lavoro ha solo due possibilità, concludere il rapporto di collaborazione o trasformarlo
in contratto a tempo indeterminato.
Il lavoratore con contratto di formazione e lavoro ha gli stessi diritti degli altri lavoratori a tempo
determinato: ferie, contributi, indennità di malattia ecc.
• Il contratto di apprendistato
Il contratto di apprendistato prevede che il datore di lavoro richieda una prestazione lavorativa ma
fornisca anche una formazione teorica e pratica necessaria per ottenere una qualifica professionale.
Possono essere assunti come apprendisti lavoratori con età compresa tra i quindici e i venti anni
(ventinove anni se si tratta di rapporti di lavoro con alto contenuto professionale). Per iniziare un
rapporto di apprendistato il datore di lavoro deve prima ottenere una autorizzazione da parte del
dell'Ispettorato al Lavoro. Il periodo dell'apprendistato non può superare i cinque anni, e lo stipendio
corrisponde al 60-80% di quello di un lavoratore già qualificato. Al termine del periodo di
apprendistato si deve sostenere una prova di idoneità per ottenere la qualifica professionale, e a quel
punto il datore di lavoro potrà decidere se recidere il contratto o trasformarlo in un contratto a tempo
indeterminato.
• La collaborazione coordinata-continuativa
Tale tipo di contratto prevede un accordo tra un committente ed un prestatore d’opera per qualsiasi
profilo
di
attività,
sia
essa
intellettuale
o
di
attività
pratica.
Con il termine "coordinata" si indica una connessione funzionale tra l'attività del prestatore d'opera e
del committente: scopo di tale attività è la realizzazione dell'interesse del committente. Il lavoratore
"parasubordinato" gode di autonomia organizzativa circa le modalità, il tempo ed il luogo
dell'adempimento, ma tale attività deve comunque collegarsi funzionalmente e strutturalmente
all'organizzazione dell'impresa, a volte prevedendo anche un rapporto di esclusività.
34
Per la giurisprudenza, con la parola "continuativa" si indica una serie di prestazioni lavorative reiterate
in misura apprezzabile nel tempo, frutto di un accordo tra le parti e disciplinate da uno specifico
contratto.
Questo tipo di contratto a differenza della prestazione occasionale non ha carattere di unicità: ciò
significa che il lavoratore può accedere ad altri tipi di collaborazione e che la stessa può essere
reiterata
nel
tempo.
• Collaborazione occasionale
Tale tipo di contratto consiste nell’accordo tra due parti: il committente e il prestatore d’opera. È
definita occasionale in quanto la prestazione ha carattere di unicità anche se prolungata e non può
essere ripetuta nel tempo. Non vi sono vincoli, nel senso che il prestatore d’opera organizza il proprio
lavoro in maniera del tutto autonoma, per esempio non vi possono essere vincoli di orari rigidi. Anche
per ciò che riguarda la retribuzione, non vi è una normativa in merito ma avviene in relazione
all’accordo stabilito tra il committente e il prestatore. Non sono previste coperture per infortuni o
malattia, né alcun tipo di ammortizzatore o beneficio previsto da un regolare contratto di lavoro
subordinato.
Bibliografia
Adani Luisa, il curriculum vincente. Per trovare o cambiare lavoro, Milano, ETAS 2002
Adani Luisa, Come superare il colloqui di selezione, Milano, Sperling 1996
Amadori Alessandro, Come conquistare un posto di lavoro, Milano, Il Sole 24 Ore 2001
Catalani Antonio, Il curriculum per convincere, Milano, Bompiani 1998
Chapman Elwood N. Come essere assunti! Suggerimenti e tecniche per ottenere il lavoro che state
cercando, Milano, Franco Angeli 1996
Coppola Orsola, Tartaglione Martina, Matera Francesca (a cura di), Il colloquio e I test di selezione.
Tutto quello che è necessario sapere per affrontare i test nelle selezioni aziendali, Napoli, Edizioni
Simone 2002
Crimini Paola, Giusti Edoardo, Come scrivere il proprio curriculum. Le regole d’oro per trovare il lavoro
giusto, Milano, Franco Angeli 1998
Crimini P., Del Pianto E., Come affrontare una selezione: i test, il colloquio, le prove di gruppo, Milano,
Franco Angeli 1999
De Carlo Nicola A., Le imprese cercano. Guida al lavoro per I giovani in un mondo che cambia, Milano,
Franco Angeli 2001
Demi Barbara, Santonocito Rosanna, Il colloquio di lavoro, Milano, Il sole 24 Ore 2001
Feola Martina, Oliva Claudio (a cura di), Da oggi cerco lavoro. Dalla conoscenza di sé stessi agli
strumenti per cercare un impiego, Milano, Franco Angeli 2002
Passerini Walter (a cura di), Tuttolavoro 2002. Come trovarlo, come cambiarlo, Milano, ETAS Libri
2002
Rosa Gian Battista (a cura di), Dall’Università all’azienda. Giuda pratica per I neolaureati, Milano,
A.C.T.L. Guide 2002
Link Utili
Numerosa e varia è l’offerta di siti internet sul job placement. Tra questi si segnalano:
Adecco
Società di lavoro interinale
www.adecco.it
35
Mondolavoro
Formazione orientamento, domande ed offerte di lavoro.
www.mondolavoro.com
Banca lavoro
Sito internet per offerte e richieste di lavoro
www.bancalavoro.it
Boerchi
Sito interamente dedicato alla stesura del curriculum
www.geocities.com/boerchi/index.htm
Cambiolavoro
Centro di consulenza on-line per chi vuole cambiare lavoro
www.cambiolavoro.com
Carriera 24
" Lo spazio per aziende che cercano talenti e per talenti che cercano spazio"; così si autodefinisce la sezione
della versione on line de "il Sole 24 ore"dedicata alla offerta e ricerca di personale.
www.ilsole24ore.it/lavoro/default.htm
Cedefop
Centro europeo per la formazione professionale
http://www.cedefop.eu.int/
Concorsi
E’ il sito che contiene l’elenco di tutti i concorsi pubblici, con la possibilità di effettuare ricerche per Regione
www.concorsi.it
Corriere & Lavoro
Si consiglia di visitare questo sito se si ha già esperienza lavorativa e si corrisponde a un profilo professionale
specifico. In questa sezione del portale internet del corriere della sera, sono inseriti annunci delle più
importanti aziende italiane, alla ricerca di personale qualificato.
www.jobtourism.it
Europa lavoro
Sito ufficiale del Fondo Sociale Europeo in Italia
www.europalavoro.it
Guida lavoro
Guida on-line che analizza gli aspetti di ricerca del lavoro
www.guidalavoro.net
Interinale Italia
E’ il sito che contiene tutti gli indirizzi e le sedi delle agenzie di lavoro interinale in Italia
www.interinaleitalia.it
Job Advisor
Versione on-line della guida di orientamento al mondo del lavoro, ai master e alle scuole di formazione postlaurea
www.jobadvisor.it
Job Help
Sito internet della Finsiel, contribuisce ad agevolare la ricerca del lavoro
http://cyberdays.stet.it/job/home.html
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Lavorando
Portale dedicato alle tematiche del lavoro
www.lavorando.it
Lavorare
Il sito del popolare giornale sul lavoro
www.lavorare.org
Lavorincorso
Sito gestito da Formazione Unindustria di Treviso, si occupa dell’orientamento nel campo della formazione e
delle professioni.
www.lavorincorso.info
Lavorolavoro
Portale sulle opportunità dal mondo del lavoro
www.lavorolavoro.it
Mondolavoro
Recuiting on-line. Sito internet dedicato all’offerta e alla ricerca del lavoro.
www.mondolavoro.com
Monster.it
Sito di ricerca e offerta di lavoro on-line che fa parte del Network Monster, divisione di TMP Worldwide,
società di consulenza per la ricerca, selezione e valorizzazione delle risorse umane. Attivando un account
personale e gratuito si possono creare 5 curricula e renderli disponibili per la ricerca di personale on-line da
parte delle aziende, oppure stamparli come facsimili da copiare per la ricerca del lavoro.
www.monsteritalia.it
Okkupati
La trasmissione Rai interamente dedicata al lavoro è anche un sito ricco di opportunità, annunci e
suggerimenti .
www.okkupati.rai.it
Sportellostage
E' un servizio gratuito realizzato da ACTL e dal ministero del lavoro finalizzato alla promozione e diffusione di
stage per favorire l'incontro tra le imprese e i giovani, facilitando il loro ingresso nel mondo del lavoro.
http://www.sportellostage.it/
Talent Campus
Sito specializzato in offerte di stage e di primo lavoro per laureandi e neolaureati.
www.talentcampus.it
Talent manager
Ricerca di personale specializzato nel “cambio lavoro” in Europa
www.talentmanager.it
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Un modello organizzativo:
sportello orientamento al lavoro di Ca’ Foscari
Il servizio di orientamento di Ca’ Foscari si occupa di:
Il servizio di orientamento al lavoro
La Sezione Orientamento e la Sezione Tutorato e Stage di Ca’ Foscari hanno realizzato uno sportello per
laureandi e neolaureati che desiderano informazioni e un supporto alla scelta in vista dell’inserimento nel
mercato del lavoro italiano ed estero.
Lo sportello si occupa di :
- attivare iniziative specifiche per permettere agli interessati di strutturare un percorso di approccio alle
problematiche del mondo del lavoro e di sviluppare una prima conoscenza del panorama formativo e
lavorativo della realtà locale, italiana ed estera, mediante seminari con esperti e consulenti.
- offrire supporto informativo e di indirizzo alle potenziali matricole con particolare attenzione alle
problematiche
della
Riforma
dell'Università
(D.M.
509/99)
fornire
materiale
informativo
sui
nuovi
percorsi
formativi
- offrire supporto a studenti, diplomati e laureati di Ca' Foscari per la creazione di un progetto di formazione
e di lavoro. A questo scopo è attivato, su appuntamento, uno sportello per colloqui individuali.
- fornire informazioni precise e attendibili sulle opportunità formative e professionali post-diploma e postlaurea
(tirocini,
concorsi,
ecc.)
- aiutare ad elaborare un percorso personalizzato per l'apprendimento delle modalità di autorientamento, per
il potenziamento e l'esplicitazione delle capacità di comprensione e analisi del proprio ambiente sociale,
culturale
ed
economico,
ai
fini
di
una
proficua
interazione
con
esso
- permettere la consultazione di pubblicazioni e di materiali informativi riguardanti i corsi di laurea dell'ateneo
- permettere la consultazione di pubblicazioni specifiche sull'orientamento formativo e professionale.
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