5.20. La sala n. 10 : Mancini e Casciaro Come abbiamo visto, nel primo allestimento, questa sala era dedicata a Fontanesi, le cui opere, a partire dal 1942, vengono spostate nella sala 4, mentre in questa sala 10 prendono posto le opere di Mancini. Nell’elenco di opere, datato 12 febbraio 1942, che dovranno essere trasportate al castello di Torrechiara a causa della guerra, risultano in questa sala tutte le 10 opere di Mancini che la galleria possiede; ma i pastelli di Casciaro vengono collocati nella sala 9A, che dal 1963 sarà dedicata ai contemporanei figurativi. Le opere di Casciaro e Mancini risultano esposte nella stessa sala a partire dal catalogo del 1950 1. Si può presupporre che l’intento iniziale, almeno fino al 1942, era quello di tenere separate le opere dei due artisti 2 e ciò era reso possibile dall’esistenza di una sala, la 9A, che a quella data era ancora vuota. Dal 1940 al 1960 i nuovi acquisti si concentrano soprattutto su opere di artisti contemporanei, di cui si arriva a formare un nucleo ingente, e che si decide di porre nella sala 9A. A questo punto i pastelli di Casciaro devono essere spostati e si decide di collocarli nella sala 10 perché essa presenta ancora un allestimento poco fitto e perché, qui, i pastelli possono fare da buon sottofondo alle opere di Mancini. Per quanto riguarda le opere di Mancini, l’allestimento del 1963 3, mantiene le 9 opere che nel 1931 erano nella sala 4 4 (anche se le dispone in un diverso ordine) e vi aggiunge il carboncino “Donna in 1 Da questo momento le opere dei due artisti risultano sempre esposte insieme nella sala 10 fino all’allestimento odierno. 2 Si ricorda che ai pastelli di Casciaro, nell’allestimento originario, era dedicato un intero andito, quello tra la prima antisaletta ellittica e la rotonda, e ai dipinti di Mancini l’intera sala 4; quindi questa volontà di tenere le opere dei due artisti separate si può leggere come tendenza a voler conservare i principi espositivi del primo allestimento, che fu curato dal donatore stesso. 3 Fornisco qui l’elenco completo delle opere presenti in sala contenuto nel catalogo di Sidoli del 1963: 1) Mancini- Il pastorello 2) Casciaro- Tramonto a Nusco 3) Mancini- Testa di vecchio 4) Casciaro- Valle di cava dei Tirreni 5) Mancini- Testa di donna con fiori 6) Casciaro- Le grotte di Borneo 7) Mancini- Donna dal ventaglio rosso 8) Casciaro- Prima neve 9) Mancini- Ritratto del padre 10) Casciaro- Via Cava dei Marmi 11) Mancini- Servetta 12) Casciaro- Paesaggio- Pini 13) Mancini- Moschettiere seduto lettura”, originariamente collocato nell’antisaletta 135, e il pastello “Testa di vecchio”. Quest’ultimo era stato acquistato da Giuseppe Ricci Oddi il 13 marzo del 1913 insieme a “Ritratto femminile”, ma da una lettera di Leandro Ozzola, datata 30 marzo 1934 e conservata nell’archivio della galleria, risulta che Mancini, dopo averlo visto in fotografia, ritenne questo pastello non autografo, per questo motivo Ricci Oddi non lo inserì nella donazione del 1924 ed esso entrò in galleria solo in un secondo tempo, nel 1934 6. I dodici pastelli di Casciaro presenti in questa sala erano tutti collocati, nell’allestimento del 1931, nell’andito tra la prima antisaletta ellittica e la rotonda. Le opere di Mancini e Casciaro sono esposte alternate: dopo un’opera del pittore romano troviamo sempre un pastello del napoletano. 14) Casciaro- Il calore 15) Mancini- Donna con calamaio 16) Casciaro- Casa rustica a Passiano 17) Mancini- Donna alla toeletta 18) Casciaro- Sulla via di Nusco 19) Mancini- Uomo con cilindro 20) Casciaro- I faraglioni di Capri 21) Cascaro- Sotto le querce di Nusco 22) Mancini- Donna in lettura 23) Casciaro- Nella Pineta di Ischia 4 Sono “Il pastorello”, “Testa di donna con fiori”, “Donna dal ventaglio rosso”, ”Ritratto del padre”, “Servetta”, “Moschettiere seduto”, “Donna con calamaio”, “Donna alla toeletta” e “Uomo con cilindro” . 5 Questo carboncino era separato dalle altre opere, tutti dipinti, e posto in una sala dedicata al bianco e nero. Nel 1963 questa separazione non appare più necessaria e si privilegia il fatto che esso è un prodotto del medesimo artista; inoltre, nell’allestimento del 1963, l’antisaletta 13 non è più dedicata al bianco e nero ma ai pittori napoletani. 6 Oggi sia “Ritratto femminile” che “Testa di vecchio” sono conservati in deposito perché si sospetta che siano imitazioni.