Università di Roma Tor Vergata Scienze della Nutrizione Umana Biochimica della Nutrizione - Prof.ssa Luciana Avigliano A.A. 2011-12 METABOLISMO 1. Biosintesi CLASSI IN BASE AL METABOLISMO 3 classi metabolicamente non interconvertibili SATURI E MONOINSATURI (sintetizzati ex novo) acido palmitico (16:0) → acido palmitoleico (16:1 n-7) acido stearico (18:0) → acido oleico (18:1 n- 9) CLASSE n-6 (sintetizzati a partire da precursore essenziale) precursore: acido linoleico (LA 18:2 n-6) → acido arachidonico (C20:4 n-6) CLASSE n-3 (sintetizzati a partire da precursore essenziale) precursore: acido α-linolenico (ALA 18:3 n-3) → acido eicosapentaenoico (EPA C20:5 n-3) → acido docosaesaenoico (DHA C22:6 n-3) BIOSINTESI DEGLI ACIDI GRASSI SATURI E MONOINSATURI acido oleico C18:1 cΔ9 SINTESI EX NOVO: acetilCoA → ACIDO PALMITICO Glucosio piruvato CH3-CO-SCoA CH3-(CH2)14-COOH Nel citosol (epatociti, adipociti) per azione della acido grassi sintasi ALLUNGAMENTO E DESATURAZIONE DELL’ACIDO PALMITICO RETICOLO ENDOPLASMATICO: 1° tappa: allungamento: ac.palmitico + acetilCoA → ACIDO STEARICO C18:0 2° tappa: desaturazione: acido stearico + NADH + steroilCoA (Δ-9) desaturasi → ACIDO OLEICO Acido oleico: substrato preferito di acilCoA colesterolo acil transferasi (ACAT) → esteri colesterolo → assemblaggio VLDL diacil glicerolo acil transferasi → biosintesi trigliceridi Regolazione della biosintesi steroilCoA (Δ-9) desaturasi (SCD) ubiquitaria, alta espressione nel fegato e nel cervello Cocnvert ↑ dieta ricca in carboidrati (glucosio, fruttosio) ↑ insulina ↓ PUFA (che abbassano i livelli nucleari di fattori trascrizionali (SRE-BP1c) responsabili della induzione degli enzimi glicolitici e lipogenici da parte dell’insulina acido linoleico ed acido α-linolenico sono nutrienti essenziali Piante sono in grado di desaturare in posizione Δ12 e Δ15 ma non in posizione Δ 5 e Δ 6 sintetizzano i precursori ma non i derivati Animali in grado di desaturare in posizione Δ5 e Δ6 ma non in posizione Δ12 e Δ15 sintetizzano i derivati serie n-9 CH3-CO ∼ SCoA ↓ C18:1 Δ 9 acido oleico ↓ acido eicosatrienoico C20:3 Δ 5, 8, 11 serie n-6 C18:2 Δ 9,12 acido linoleico (LA) ↓ acido arachidonico ARA C20:4 Δ 5, 8, 11,14 serie n-3 C18:3 Δ 9,12,15 acido α-linolenico ↓ acido eicosapentaenoico EPA C20:5 Δ 5, 8,11,14,17 ↓ acido docosaesaenoico DHA C22:6 Δ 4,7,10,13,16,19 Aumenta il numero di doppi legami BIOSINTESI DEGLI ACIDI GRASSI POLINSATURI fegato, astrociti, endotelio vascolare di retina e cervello RETICOLO ENDOPLASMATICO LA e ALA subiscono cicli alternati di - desaturazione (Δ-6 desaturasi e Δ-5 desaturasi) ed - allungamento + acetilCoA (elongasi) PEROSSISOMA sintesi DHA (beta ossidazione di C24) MEMBRANA PLASMATICA Fosfolipidi → C20 → (ciclossigenasi, lipossigenasi) → eicosanoidi (prostaglandine, trombossani, leucotrieni) Δ 6 DESATURASI: ENZIMA CHIAVE che catalizza la 1° tappa limitante Produzione di PUFA (highly unsatured fatty acid) mantenuta entro stretti ambiti DIETA apporto calorico, composizione in lipidi ↑ dieta ricca in acido grassi saturi o mono insaturi (burro, trioleina) ↓ dieta ricca in PUFA (oli vegetali, oli marini) (alti introiti di EPA o DHA a diminuzione di acido arachidonico ed eicosanoidi n-6 derivati) (inibizione a feedback dai prodotti della stessa o altra serie) ORMONI ↑ insulina (glucosio) (diminuiti livelli nel diabete tipo 1) si può considerare enzima lipogenico ↓ glucagone ↓ adrenalina ↓ ACTH ↓ glucocorticoidi portano COMPETIZIONE tra SUBSTRATI n-9, n-6, n-3 Affinità della desaturasi in vitro: n-3 >n-6 >n-9 MA nella dieta occidentale si ha assunzione di - alte dosi di acido oleico - alte dosi di acido linoleico (sintesi dell’acido arachidonico prevale su assunzione) - basse dosi di n-3 controllo enzimatico importante quando la via biosintetica è la principale fonte di PUFA ANIMALI: erbivori > onnivori >carnivori UOMO: vegetariani-vegani >onnivori> mangiatori di pesce via biosintetica prevalente rispetto alla assunzione ed aumenta la espressione di desaturasi Acido linoleico incorporato nei fosfolipidi dei tessuti e dei depositi adiposi e costituisce una forma di riserva ALA: scarsamente incorporato in fosfolipidi e indirizzato verso l’ossidazione, 5-10% ALA → EPA 1% - <5% ALA → DHA La biosintesi endogena di DHA è sufficiente nell’adulto sano La biosintesi endogena potrebbe essere insufficiente: Nati pretermine Gravidanza, allattamento Senescenza (potrebbe diminuire già dopo i 30-40 anni) Diabete Resistenza alla insulina Alcolismo Alterazione dei perossisomi DHA si può considerare un nutriente “condizionatamente essenziale” per cui l’interesse nutrizionale è focalizzato sulla serie n-3 METABOLISMO 2. catabolismo CATABOLISMO DEGLI ACIDI GRASSI β-OSSIDAZIONE con produzione di CH3-CO-SCoA coinvolti nella biosintesi e nella degradazione dei PUFA Piccoli organelli circondati da una singola membrana che contengono enzimi coinvolti in numerose reazioni, tra cui reazioni coinvolte nel metabolismo energetico (metabolismo lipidico, basi azotate,…) 2. MITOCONDRI Degradazione di acidi grassi lunghezza C18-C16 β-OSSIDAZIONE PEROSSISOMIALE A differenza della β-ossidazione mitocondriale non richiede carnitina acil CoA ossidasi: utilizza O2H2O2 (catalasi 2 H2O2 H2O + O2) E’ utilizzata per la - β-ossidazione di acidi grassi C>20 - sintesi DHA - acidi grassi a catena ramificata - sintesi degli acidi biliari dal colesterolo ( 27 C24) Livelli ematici di acidi grassi con un numero di atomi di C >22 usati come diagnosi prenatale o neonatale di alterazione perossisomiale Disordini perossisomiali sono gravi (sindrome di Zellweger con incapacità di trasportare acidi grassi nei perossisomi è mortale nel 1° anno di vita) FUNZIONI FISIOLOGICHE STRUTTURALE nei fosfolipidi di membrana Modulano le proprietà di recettori, canali ionici, trasportatori, enzimi Acido linoleico: ceramidi della pelle (sfingosina C18 + acido grasso) DHA: specifica funzione nei processi visivi e neuronali (↑fluidità di membrana) sistema nervoso -sinapsi (alti livelli di DHA ed acido arachidonico) retina (DHA 50 % degli acidi grassi totali ed 80% dei PUFA dei FL di coni e bastoncelli) spermatozoi MEDIATORI LIPIDICI nella TRASDUZIONE DEL SEGNALE Eicosanoidi (ac. arachidonico, EPA → prostaglandine, trombossani, leucotrieni) REGOLATORI della ESPRESSIONE GENICA ligandi e regolatori di fattori di trascrizion e“lipid sensors” PPAR (Peroxisome Proliferator-Activate Receptor) - geni enzimi lipolitici SRE-BP (Sterol Responsive Element-Binding Protein) - geni enzimi lipogenesi (acidi grassi, trigliceridi, colesterolo) STRUTTURA PUFA presenza di strutture ripetitive = CH−CH2−CH = CH−CH2−CH =CH−CH2−CH = che danno alla molecola alta flessibilità DHA estrema flessibilità, incompatibile con colesterolo e sfingolipidi In genere nelle membrane cellulari “lipid rafts” ricche in colesterolo, sfingolipidi, ac grassi saturi piattaforma per specifiche proteine di membrana In alcune membrane specializzate: “domini non rafts” membrana del bastoncello: depleta in colesterolo e ricca in DHA sottile e permeabile. La dieta induce cambiamenti nella composizione dei lipidi di membrana l’unico organo che fa eccezione è il cervello. EICOSANOIDI C20 PROSTAGLANDINE (PGE; PGF serie 1,2,3 dal numero di doppi legami) TROMBOSSANI (TX) PROSTACICLINE (PGI) LEUCOTRIENI Sintetizzati in tutte le cellule tranne eritrociti Non si immagazzinano Azione locale PG: Risposta infiammatoria Febbre Pressione sanguigna Coagulazione del sangue Parto Riassorbimento osseo Leucotrieni risposta immunitaria risposta infiammatoria Fosfolipidi di membrana serie n-6 ARA (20:4n-6), & & & Eicosano idi derivati n-6 serie 2 prostanoide TXA2, PGE2, PGI2 pro-infiammatori pro-aggreganti n-6 ciclossigenasi inattivata da aspirina serie n-3 EPA (20:5 n-3) eicosanoidi derivati n-3 serie 3 prostanoide TXA3, PGE3, PGI3 anti-infiammatori anti-aggreganti contribuiscono alla risposta infiammatoria ed al danno ossidativo n-3 migliorano la emodinamica ed inibiscono la trombogenesi: prevenzione di malattie cerebrovascolari senili quali la sindrome di Alzheimer e Parkinson, prevenzione di malattie cardiovascolari PUFA quali regolatori del metabolismo lipidico “sensori dello stato lipidico”