OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 ASTIGMATISMO FASCI RIFRATTI DA SISTEMA OTTICO CONVERGENTE OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 In un sistema stigmatico, con simmetria di rivoluzione, un oggetto puntiforme sull’asse ottico restituisce un’immagine puntiforme sullo stesso asse In un sistema astigmatico, senza simmetria di rivoluzione, un oggetto puntiforme sull’asse ottico restituisce un’immagine non puntiforme, non concentrata in un punto, ma distribuita in un intervallo spaziale (fascio astigmatico) STIGMATICO ASTIGMATICO FASCIO ASTIGMATICO DA SUPERFICIE TOROIDALE Il fascio astigmatico genera DUE FOCALI tra loro perpendicolari, che individuano due sezioni del sistema ottico, MERIDIANI PRINCIPALI, uno con potenza massima l’altro con potenza minima La lunghezza assiale della focale immagine dipende dal potere della superficie diottrica (raggio di curvatura) Una superficie con raggi di curvatura diversi si definisce SUPERFICIE TOROIDALE 90° SUPERFICIE TOROIDALE Disco di Minima Confusione d vallo Inter O Asso OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 =co m i Stur INTERVALLO DI STURM E DISCO DI MINIMA CONFUSIONE OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 Disco di Minima Confusione d vallo Inter m i Stur Il fascio di raggi compreso tra le due focali e’ chiamato CONOIDE DI STURM Considerando le VERGENZE, il Disco di Minima Confusione si trova alla meta’ diottrica esatta dell’astigmatismo (es. se l’astigmatismo e’ 2 D il disco si trova a 1 D dopo la prima focale e a 1D prima della seconda focale) Considerando le DISTANZE ASSIALI, il Disco di Minima Confusione si trova piu’ vicino alla prima focale FORMAZIONE DELL’IMMAGINE ASTIGMATICA prima focale (F1 ) seconda focale (F2 ) Disco di Minima Confusione ØP z a f1’ fZ’ b f2’ a ) a : Ø = (f2’ – f1’) : f2’ da cui a = Ø (F1’ – F2’) / F1’ ossia a = Ø Ast/ F1’ b ) b : Ø = (f2’ – f1’) : f1’ da cui b = Ø (F1’ – F2’) / F2’ ossia b = Ø Ast/ F2’ fZ ) z : Ø = (fZ’ – f1’) : f1’ = (f2’ – fZ’) : f2’ quindi (fZ’ – f1’) / f1’ = (f2’ – fZ’) / f2’ da cui f2’ fZ’ - f1’ f2’ = f1’ f2’ - f1’ fZ’ si ricava fZ = 2 f1’ f2’ / ( f1’ + f2’) ossia FZ’ = ( F1’ + F2’) / 2 z ) sostituendo le vergenze alle distanze : Ø (F1’ – F2’) / (F1’ + F2’) ossia z = Ø Ast / (F1’ + F2’) OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 FORMAZIONE DELL’IMMAGINE ASTIGMATICA prima focale (F1 ) OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 seconda focale (F2 ) Disco di Minima Confusione Ø z a f1’ fZ’ b f2’ a, b e z sono direttamente proporzionali al Ø della lente e al valore dell’astigmatismo FZ’ = (F1’ + F2’) / 2 da questa equazione si evince che il disco di minima confusione si trova a meta’ strada tra le due focali OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 FORMAZIONE DELL’IMMAGINE ASTIGMATICA NEL SISTEMA OTTICO OCULARE prima focale (F1 ) seconda focale (F2 ) Disco di Minima Confusione Ø z a f1’ a = Ø Ast / L1’ b = Ø Ast / L2’ LZ’ = ( L1’ + L2’) / 2 z = Ø Ast / ( L1’ + L2’) fZ’ b f2’ OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 IMMAGINI PRODOTTE DA UNA LENTE TORICA CON MERIDIANI PRINCIPALI ORIZONTALE E VERTICALE Disco di Minima Confusione TARGET Il fascio astigmatico si verifica anche in superfici sferiche con sorgenti non poste sull’asse ottico Si ottiene un fascio astigmatico anche a causa del TILTING DEL CRISTALLINO ASTIGMATISMO SECONDO REGOLA E CONTRO REGOLA OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 90° 90° 46,0 D 44,0 D 135° 44,0 D 180° 46,0 D 46,0 D 45° 44,0 D 180° OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 ASTIGMATISMO E AMETROPIA MIOPICO – SEMPLICE (rifrattivo) – COMPOSTO IPERMETROPICO CORNEA – SEMPLICE (rifrattivo) – COMPOSTO MISTO (rifrattivo) CRISTALLINO asRgmaRsmo miopico composto asRgmaRsmo miopico semplice asRgmaRsmo misto REGOLARE – angolo tra meridiani principali = 90° IRREGOLARE – angolo tra meridiani principali ≠ 90° asRgmaRsmo ipermetropico semplice asRgmaRsmo ipermetropico composto RETINA ASTIGMATISMO E OCCHIO SCHEMATICO OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 Disco di Minima Confusione l Z’ k ’ l 2’ l 1’ Con l’occhio schematico, i calcoli per l’astigmatismo si eseguono come per le ametropie sferiche ma meridiano per meridiano OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 LENTI ASTIGMATICHE Tutte le lenti costituite da almeno un diottro cilindrico o torico: piano-sfero-bi – cilindriche/toriche OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 LENTI PIANO CILINDRICHE Si ottengono sezionando un diottro cilindrico con un piano parallelo al suo asse Il diottro puo’ essere concavo o convesso OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 COMPORTAMENTO DEI RAGGI F’1 F’2 F’3 fuoco della sezione della lente linea focale, parallela all’asse della lente (f ’C ) asse PIANO ORTOGONALE ALL’ASSE DELLA LENTE n-1 1 = Pc = r f ‘C asse PIANO PARALLELO ALL’ASSE DELLA LENTE I raggi sono tu= su un piano verRcale e sono tra loro paralleli avendo incontrato lo stesso spessore. La focale è all’infinito e la potenza è “zero” OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 LENTI In una lente piano-sferica si ha la stessa potenza su qualunque sezione che contiene il centro In una lente piano-cilindrica si hanno due potenze, una massima nella sezione ortogonale all’asse, una nulla per la sezione parallela all’asse La misura dell’astigmatismo di una lente (Ast) e’ uguale al valore assoluto della differenza tra le potenze delle due sezioni principali Ast = Pc PIANO ORTOGONALE ALL’ASSE DELLA LENTE PIANO PARALLELO ALL’ASSE DELLA LENTE OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 RAPPRESENTAZIONE DELLE LENTI ASTIGMATICHE Rappresentazione simbolica scritta – Ricetta (es. cil +1,25 asse 90°) Rappresentazione simbolica grafica: – effettiva (posizione della lente davanti all’occhio) – faro SEZ. 90° 0,00 0,00 P = 0,00 D f = ∞ SEZ. 180° +1,25 0,00 P = + 1,25 D f = 0,8 m OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 RAPPRESENTAZIONE DELLE LENTI ASTIGMATICHE FARO Rappresenta la potenza nei due meridiani principali Evidenzia per OD e OS (Tabo – Internazionale) le potenze effettive prescritte nelle due sezioni principali 90° 180° 90° 0° 180° SISTEMA TABO 90° 0° 180° 90° 0° 0° 180° SISTEMA INTERNAZIONALE 90° (0,00 D) cil. +2,25 asse 90 180° (+2,25 D) 0° OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 LENTI ASTIGMATICHE DIVERGENTI Segno negativo alla potenza e alla focale Segmenti negativi tratteggiati (?) Esempio: cil. -2,00 asse 45° SEZ. 45° -­‐2,00 D SEZ. 135° 0,00 D 0,00 0,00 0,00 -­‐2,00 135° 45° 180° 0° P = 0,00 D f = ∞ P = -­‐ 2,00 D f = -­‐0,5 m OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 LENTI SFERO-CILINDRICHE Lente piano-cilindrica + lente piano-sferica Ast = P2 – P1 = Pc PIANO PARALLELO ALL’ASSE DELLA LENTE P1 = 0,00 + PS = PS PIANO ORTOGONALE ALL’ASSE DELLA LENTE P2 = PC + PS Esempio PS = +1,00 D (360°) PC = + 2,00 D (90°) P (90°) = +1,00 D P (180°) = + 3,00 D Rice]a Sfero-­‐cilindrica: Sfera + 1,00 Cil. + 2,00 Asse 90° OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 Sfera + 0,50 Cil. -2,00 Asse 60° SEZ. 60° SEZ. 150° +0,50 D +0,50 0,00 +0,50 -­‐2,00 -­‐1,50 D 150° 60° 180° 0° PS = + 0,50 D f S= 2 m P = -­‐ 1,50 D f = -­‐ 0,66 m OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 ASTIGMATISMO CLINICO DEFINIZIONE CORREZIONE OTTICA OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 ASTIGMATISMO: definizione Astigmatismo: aberrazione ottica di basso ordine indotta dalla mancanza di sfericita’ (curvatura uguale in tutti i meridiani) di un sistema ottico Stigmatismo: la superficie corneale e’ in prima approssimazione sferica, come un pallone da basket (in realta’ e’ asferica e prolata) Stigmatismo Astigmatismo: la curvatura corneale ricorda quella ovale di un pallone da rugby Astigmatismo OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 ASTIGMATISMO: definizione I meridiani principali hanno un diverso raggio di curvatura Per la correzione ottica si utilizza una lente cilindrica, ossia una lente che ha potere diottrico diverso nei diversi meridiani (lungo l’asse il cilindro non ha potenza, il suo valore diottrico si manifesta a 90° rispetto all’asse stesso) Base sferica Clilindro Cornea Lente cilindrica ASTIGMATISMO: immagini (il sistema ottico forma due fuochi) OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 FORMAZIONE DELL’IMMAGINE RETINICA CONOIDE DI STURM AMETROPIA SFERICA ASTIGMATISMO OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 ASTIGMATISMO: visione Occhio emmetrope Occhio astigmatico OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 Insorgenza Caratterizzato da una notevole componente ereditaria. Non si presenta solitamente prima dei due anni e nel bambino e’ prevalentemente nella forma SR, meno frequente e’ quella obilqua e ancora meno quella CR. Nell’eta’ matura l’astigmatismo CR diviene sempre piu’ frequente, probabilmente a casa della lente. OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 Variazioni nel tempo L’astigmatismo elevato varia percentualmente in modo minore. Astigmatismi di piccola entita’ possono variare anche in modo tale da variare il tipo di correzione da SR a CR. Con l’aumentare dell’eta’ l’astigmatismo varia, sia perche’ varia la curvatura corneale sia per variazioni interne del cristallino, diventando CR. OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 Sintomi e segni Gli oggetti percepiti possono apparire distorti, come allungati, specie negli astigmatismi di notevole entita’. La distorsione lungo la direzione verticale e’ sentita meno fastidiosa e interferisce meno con la lettura. Gli astigmatismi di modesta entita’ inducono sintomi di tipo astenopeico. OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 ASTIGMATISMO: classificazione • Regolare o Irregolare • Rispetto all’origine nel sistema ottico • Rispetto all’orientamento • Rispetto all’errore rifrattivo ASTIGMATISMO: Regolare o Irregolare OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 REGOLARE: i meridiani con il potere rifrattivo massimo e minimo sono separati da un angolo di 90 gradi (sono perpendicolari o ortogonali fra di loro) IRREGOLARE: i meridiani con il potere rifrattivo massimo e minimo sono separati da un angolo diverso da 90 gradi. Si cara]erizza per la presenza nel sistema o=co di 3 o più meridiani principali che generano aberrazioni di alto ordine Astigmatismo Regolare Astigmatismo Irregolare NOTA: l’asRgmaRsmo irregolare non può essere corre]o con lenR obalmiche o IOL toriche ASTIGMATISMO: rispetto all’origine nel sistema ottico OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 CORNEA ANTERIORE: è il più frequente, prodotto dalla toricità della superfice corneale anteriore. Siccome l’interfaccia aria/film lacrimale rappresenta la maggiore variazione dell’indice di rifrazione, ogni variazione del raggio di curvatura in questa interfaccia produce un grande effetto diottrico CORNEA POSTERIORE: la superficie corneale posteriore può generare astigmatismo. Siccome la toricità corneale posteriore può essere difficile da misurare, il suo contributo relativamente piccolo è generalmente ignorato Cornea Anteriore Cornea Posteriore ASTIGMATISMO: rispetto all’origine nel sistema ottico OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 CRISTALLINO: può essere prodotto dalla toricità della superficie del cristallino o dal suo tilting. Le superfici lenticolari anteriore e posteriore mostrano frequentemente un astigmatismo. L’ampiezza è spesso modesta e nella direzione opposta a rispetto all’astigmatismo corneale (circa 0,25 D.) ALTRE POSSIBILI CAUSE: normalmente la fovea non è localizzata sull’asse ottico ma solitamente è spostata temporalmente e inferiormente. Considerando 5 gradi come valore dell’angolo λ , che è l’angolo tra l’asse ottico e l’asse visivo, esso produce 0,10 D. di astigmatismo obliquo. ASTIGMATISMO: rispetto all’orientamento OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 SECONDO REGOLA: quando il meridiano corneale con potere rifrattivo minore è orizzontale (±20°) cioè tra 160° e 20°. CONTRO REGOLA: quando il meridiano corneale con potere rifrattivo minore è verticale (±20°) cioè tra 70° e 110°. OBLIQUO: quando il meridiano corneale con potere rifrattivo minore si trova tra 20° e 70° o tra 110° e 160° • NOTA: nell’astigmatismo regolare, il meridiano corneale con il più basso potere diottrico ha il raggio di curvatura maggiore (più piatto) e lo stesso orientamento dell’asse del cilindro correttore negativo; il meridiano corneale con il più alto potere diottrico ha il raggio di curvatura minore (più curvo) potere minore potere maggiore Secondo regola Contro regola Obliquo ASTIGMATISMO: rispetto all’Errore Rifrattivo OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 L’astigmatismo puo’ essere anche classificato rispetto alla posizione relativa delle immagini retiniche di un oggetto distante, in condizione di minima accomodazione – MIOPICO SEMPLICE: un’immagine e’ localizzata sul piano retinico, l’altra davanti la retina – MIOPICO COMPOSTO: le due immagini sono localizzate davanti alla retina – IPERMETROPICO SEMPLICE: un’immagine e’ localizzata sul piano retinico, l’altra dietro la retina – IPERMETROPICO COMPOSTO: le due immagini sono localizzate dietro la retina – MISTO: un’immagine e’ localizzata davanti alla retina, l’altra dietro la retina ASTIGMATISMO MIOPICO SEMPLICE OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 ASTIGMATISMO IPERMETROPICO SEMPLICE OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 ASTIGMATISMO MIOPICO COMPOSTO OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 ASTIGMATISMO IPERMETROPICO COMPOSTO OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 ASTIGMATISMO MISTO OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 ESEMPI DI ASTIGMATISMO: ricette – – – – – MIOPICO SEMPLICE? MIOPICO COMPOSTO? IPERMETROPICO SEMPLICE? IPERMETROPICO COMPOSTO? MISTO? OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 ASTIGMATISMO: descrizione – Per esprimere il potere rifrattivo della cornea si utilizzano i seguenti valori: • Valori cheratometrici (K), espressi come raggi di curvatura (mm) o come valore diottrico (D) • Asse del meridiano piu’ curvo o piu’ piatto (gradi) – Se si utilizza un cilindro negativo: l'asse e’ parallelo al meridiano piu’ piatto – Esempio (astigmatismo secondo regola): • Sfera -5,00 D cil. -2,00 D asse 180° • Potere sul meridiano piu’ piatto: -5,00 D a 180° • Potere sul meridiano piu’ curvo: -7,00 D a 90° OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 ASTIGMATISMO: correzione 1. Calcolare la base sferica della correzione 2. Calcolare la quantita’ di astigmatismo da correggere 3. Individuare l'angolo al quale posizionare il cilindro correttore Proiettore Forottero K E N T A V C S X P F M Aberrometro + + OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 ASTIGMATISMO: esempio ESEMPIO Sfera: -­‐1,50 D Cilindro: -­‐ 3,25 D Asse: 180° (as-gma-smo miopico composto) BASE SFERICA Il paziente ha bisogno di una lente sferica di -1,50 D. L’occhio e’ lievemente miope, le immagini si formano davanti alla retina ASTIGMATISMO Il paziente ha bisogno di un potere supplementare di -­‐3,25 dio]rie per riuscire a correggere il meridiano più curvo del suo ASSE Angolo che indica l'orientamento del cilindro corre]ore. Si è in presenza di un asRgmaRsmo secondo regola OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 ASTIGMATISMO: identificazione OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 ASTIGMATISMO: identificazione movimento obliquo Correzione dell’astigmatismo: Cilindro positivo o negativo? OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 La correzione dell’asRgmaRsmo si può eseguire con cilindri convessi posiRvi o cilindri concavi negaRvi. Il risultato finale è simile (varia l’ingrandimento), ma con l'asse modificato di 90º. Lente cilindrica piano-convessa Lente cilindrica piano-concava OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 Come trasformare una prescrizione con cilindro positivo in cilindro negativo, e viceversa («TRASPOSTA») ESEMPIO Sfera: -­‐1,50 D Cilindro: -­‐ 3,25 D Asse: 180° (as-gma-smo miopico composto) -­‐3,25 = +3,25 1. Cambiare il segno al cilindro 2. Ruotare l’asse del cilindro di 90° 3. Sommare il cilindro alla sfera Ø Prescrizione equivalente: Sf. –4,75 Cil. +3,25 asse 90° 180°→ 90° -­‐3,25+(-­‐1,50) = -­‐4,75 OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 ESEMPI DI TRASPOSTA • • • • • • Sf. +1,25 Cil. +2,50 Ax 45° Sf. -2,75 Cil. +4,00 Ax 170° Sf. +0,50 Cil. -2,00 Ax 90° Sf. +7,50 Cil. +2,50 Ax 70° Sf. -3,50 Cil. -2,00 Ax 90° Sf. +3,50 Cil. -3,50 Ax 135° Sf. +3,75 Cil. -2,50 Ax 135° Sf. +1,25 Cil. -4,00 Ax 80° Sf. -1,50 Cil. +2,00 Ax 180° Sf. +10,00 Cil. -2,50 Ax 160° Sf. -5,50 Cil. +2,00 Ax 180° Sf. 0,00 Cil. +3,50 Ax 45° OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 EQUIVALENTE SFERICO Messa a fuoco Messa a fuoco verRcale orizzontale Ogge]o originale "Compromesso" = EQUIVALENTE SFERICO (disco di minima confusione) OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 EQUIVALENTE SFERICO – Calcolo dell'equivalente sferico: • Sfera + 1/2 cilindro = SEQ (Spherical EQuivalent) • Esempio: -2,5 D -1,0 D x 88° → -2,5 + (-0,5) = -3,0 D = SEQ – Il Biometro Ottico e l'occhio astigmatico • Il biometro ottico utilizza i due raggi di curvatura corneale • Esempio: K1 = 7,8 mm, K2 = 7,4 mm • Il biometro ottico eseguirà il calcolo riferendosi ad un raggio di curvatura di 7,6 mm • Ciò fornisce il miglior "compromesso" se si utilizza una lente non torica OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 ORIGINALE EQUIVALENTE SFERICO FUOCO ORIZZONTALE FUOCO VERTICALE OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 ANISOMETROPIA e ANISEICONIA OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 ANISOMETROPIA: DEFINIZIONE Condizione per la quale l’ametropia non e’ uguale nei due occhi Una differenza maggiore di 2,00 D e’ clinicamente significante Tipi – Bassa : < 2.00D – Media : tra 2.0 D e 3.0D – Alta : >3.0D Correzione – – – – Occhiali (LENTI ISEICONICHE) Lenti a contatto Visione monoculare Chirurgia rifrattiva OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 Anisometropie Il difetto visivo tra i due occhi ha diversa entita’ OD sf + 4.00 OS sf + 1.00 OD sf -3.00 OS sf -5.00 OD sf +2.00 OS sf -3.00 anisoipermetropia anisomiopia AnRametropia OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 Sintomi Astenopia Aniseconia Ridotta steriopsi Diplopia Soppressione ∪ comune alla nascita e ancora di pi⎤ nei prematuri ANISEICONIA ESAMI OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 Stima dell’aniseiconia Misurare la differenza delle immagini retiniche (eiconometro) Test della visione alternante (cover test accurato) Cilindro di Maddox (dissocia le immagini dei due occhi) EICONOMETRO “Misuratore d’immagine” SISTEMA A COMPARAZIONE DIRETTA Mire polarizzate Percezione simultanea con anaglifo polarizzato Al centro della mira figura percepita da antrambe gli occhi (blocco o richiamo alla fusione) Si confronta la grandezza delle due immagini percepite simultaneamente (grandezza diversa = aniseiconia) OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 EICONOMETRO A BIPRISMA TECNICA D’ESAME SORGENTE ISEICONIA BIPRISMA IMMAGINE OS BIPRISMA + CILINDRO DI MADDOX IMMAGINE OD ANISEICONIA OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo ©2015 EICONOMETRO A BIPRISMA Calcolo dell’aniseiconia (ingrandimento) in base alla rotazione del biprisma A = (1-­‐ cos α) x 100 α α = 1° α = 2° α = 3° α = 4° α = 5° α = 6° α = 7° α = 8° α = 9° α = 10° α = 11° α = 12° α = 13° α = 14° α = 15° α = 16° α = 17° A ~ 0,02 % A ~ 0,06 % A ~ 0,14 % A ~ 0,24 % A ~ 0,39 % A ~ 0,55 % A ~ 0,75 % A ~ 0,95 % A ~ 1,23 % A ~ 1,52 % A ~ 1,84 % A ~ 2,19 % A ~ 2,56 % A ~ 2,97 % A ~ 3,41 % A ~ 3,87 % A ~ 4,37 % α = 18° α = 19° α = 20° α = 25° α = 30° α = 35° α = 40° α = 45° α = 50° α = 55° α = 60° α = 65° α = 70° α = 75° α = 80° α = 85° α = 90° A ~ 4,89 % A ~ 5,45 % A ~ 6,03 % A ~ 9,37 % A ~ 13,40 % A ~ 18,09 % A ~ 23,40 % A ~ 28,29 % A ~ 35,72 % A ~ 42,64 % A ~ 50,00 % A ~ 57,74 % A ~ 65,80 % A ~ 74,12 % A ~ 82,64 % A ~ 91,28 % A ~ 100,00 %