Convegno “A scuola con Pasolini” – notizie sui relatori

Convegno “A scuola con Pasolini” – notizie sui relatori
Maurizio Lupinelli
Maurizio Lupinelli comincia ad affermarsi nel panorama teatrale italiano nel
1986 con lo spettacolo Harvè Harvè, insieme a Danilo Conti, per la regia di
Maria Martinelli. In seguito lavora con Marcello Aliprandi nel film Quando non
c’erano ancora i Beatles, prodotto da Rai 3. Nel 1989 realizza con Eugenio
Sideri realizza La mia casa, da H. Böll, presentato al festival di Santarcangelo e
seguito da una fortunata tournée nei due anni successivi.
Dal 1990 fa parte del Teatro delle Albe ed è membro di Ravenna Teatro
(Centro stabile di promozione e ricerca teatrale), con cui realizza Incantati,
All’inferno, Perindherion, I Polacchi, Sogno di una notte di mezza estate, I
Refrattari, Salmagundi, scritti e diretti da Marco Martinelli, spettacoli che vanno
in scena nei maggiori teatri italiani ed europei. Nel 1991 Lupinelli fonda,
insieme a Marco Martinelli, la non-scuola, esperienza teatrale all’interno degli
istituti superiori di Ravenna, tuttora in atto. Si tratta di un’esperienza che
coinvolge, ogni anno, oltre 400 giovani e che è divenuta punto di osservazione
per molti studiosi ed addetti ai lavori. Dal 1997 inizia a lavorare con ragazzi
portatori di handicap, sia fisico che psichico: realizza a Ravenna Woyzech. Nel
1999 a Lerici (SP) inaugura una collaborazione con il centro disabili Pl.e.ia.di e
debutta nel giugno 2000 con Hallo Kattrin, tratto da Madre coraggio di
B.Brecht. Allo spettacolo si affianca un importante progetto di studio e il
convegno “Verso un teatro degli esseri”, coordinato da Gerardo Guccini
(docente del D.A.M.S. di Bologna), al quale prendono parte i più importanti
gruppi teatrali e i maggiori artisti che lavorano con situazioni di disagio. Nel
2001 realizza con Eugenio Sideri Ella di Achternbusch, spettacolo che per
l’intensità dell’interpretazione gli è valso la segnalazione ai Premi UBU come
migliore attore italiano. Nel 2004 con la messa in scena di Uno Studio per
Marat-Sade tratto dal Marat-Sade di Peter Weiss prosegue l’esperienza con il
centro disabili Pl.e.ia.di. Nel 2007, per volontà di Armunia Festival Costa degli
Etruschi, il progetto approda nella provincia di Livorno e porta alla
realizzazione del MARAT, liberamente tratto da Marat-Sade di Peter Weiss,
prodotto da Armunia e Casarsa Teatro, in collaborazione con l’Associazione
Culturale Pl.e.ia.di. di Lerici e il Consorzio Nuovo Futuro di Rosignano Marittimo
(LI), con oltre quaranta protagonisti tra attori diversamente abili della Bassa
Val di Cecina e del territorio spezzino, studenti delle scuole superiori e allievi
della Non-Scuola di Ravenna. Nel 2008 a Milano il MARAT ha inaugurato il
Teatro La Cucina nell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini, luogo di pena e di
cura convertito in luogo d’arte grazie all’impegno dell’Associazione Olinda. Nel
2006 Maurizio Lupinelli decide di uscire dal Teatro delle Albe e fondare nel
2007, con Elisa Pol, la compagnia Nerval Teatro. Nel 2007 inizia un viaggio
artistico attraverso i testi teatrali di Antonio Moresco. Interpreta Fuoco Nero
-monologo scritto in omaggio a Lupinelli stesso-, e l’anno successivo firma la
regia di Magnificat che ha quale protagonista Elisa Pol. Entrambi gli spettacoli
hanno debuttato al festival Inequilibrio di Armunia, Castiglioncello (LI). Nel
2008 cura la direzione artistica del progetto I Crociati, che si articola in una
serie di laboratori rivolti ad adolescenti delle scuole di Afragola e del campo
rom di Scampia. Il progetto è stato promosso da PuntaCorsara e Fondazione
Napoli Festival. Nel 2009 è impegnato nell’allestimento di AMLETO!, dall’Amleto
di William Shakespeare, prodotto da Armunia e Olinda nell’ambito del progetto
Incontro Mancato. Lo spettacolo debutta nel 2009 alla Festa del Teatro di
Milano e ha come protagonisti in scena i ragazzi del Consorzio Nuovo Futuro di
Rosignano Marittimo e un gruppo di ragazzi e adulti ospiti dell’ex Ospedale
Psichiatrico Paolo Pini. Nel 2010 Maurizio Lupinelli firma Appassionatamente,
una scrittura originale tratta dai testi dell’autore austriaco Werner Schwab. In
scena oltre allo stesso Lupinelli, due attori professionisti e tre attore disabili. Il
lavoro debutta a Ravenna Festival e viene prodotto da Armunia, 3 Bis F di Aix
En Provence, Olinda (Teatro La Cucina ex ospedale psichiatrico Paolo Pini di
Milano), Arboreto (Teatro dimora di Mondaino) e Istitut Français ed è
protagonista di numerose repliche in Italia e in Francia. Nel 2011 dirige Psicosi
delle 4 e 48 di Sarah Kane con in scena Elisa Pol, che debutta al festival
Inequilibrio. Sempre nello stesso anno cura la direzione artistica di Teatro
portasud, un progetto di teatro e comunità rivolto ai cittadini dei quartieri
degradati di Marghera. Dopo avere guidato una ventina di attori-abitanti in un
percorso di avvicinamento al teatro debutta nella corte di via Rinascita con
Mercanti, messinscena liberamente tratto dal Mercante di Venezia di
Shakespeare. L’ iniziativa è promossa
dal Comune di Venezia, Etam
-Animazione Comunità e Territorio in collaborazione con Echidna- paesaggio
culturale. Nel 2012 debutta al festival Inequilibrio di Armunia con Che cosa
sono le nuvole, liberamente tratto dall’omonimo cortometraggio di Pier Paolo
Pasolini. In scena 13 attori diversamente abili, utenti della Cooperativa Tre,
Consorzio Nuovo Futuro di Rosignano Marittimo con cui lavora da anni.
Paolo Lago
Paolo Lago è dottore di ricerca in Letterature Straniere e Scienze della
letteratura presso l’università di Verona e attualmente sta frequentando un
dottorato in Scienze linguistiche, filologiche e letterarie presso l’Università di
Padova. Ha pubblicato numerosi articoli in riviste di letteratura e di cinema
rivolgendo i suoi interessi principalmente alla comparatistica e alla critica
tematica. Fra le pubblicazioni ricordiamo le monografie: L’ombra corsara di
Menippo. La linea culturale menippea, fra letteratura e cinema, da Pasolini a
Arbasino e Fellini (Firenze, 2007) e I personaggi classici secondo Metastasio
(Verona, 2010). E’ ex studente del Liceo Classico Niccolini di Livorno
Roberto Chiesi
Critico cinematografico e curatore del Centro Studi – Archivio Pasolini della
Cineteca di Bologna, è membro del Comitato di redazione del mensile
«Cineforum» e del Comitato scientifico di «Studi pasoliniani». Scrive anche per
i periodici «Segnocinema», «Cinecritica» e «Cinemasessanta».
È autore di monografie dedicate ad attori (Alain Delon, 2002; Gérard
Depardieu, 2005) e registi (Jean-Luc Godard, 2003) del cinema francese, edite
da Gremese e ha curato le monografie Hou Hsiao-hsien – Cinema delle
memorie nel corpo del tempo (Le Mani, Recco, 2002), Pasolini: il cinema in
forma di poesia (Museo del cinema di Torino, 2006), Marcello Mastroianni,
attore di teatro (Cineteca di Bologna-Le Mani, 2006), Pasolini, Callas e
«Medea» (FMR-Franco Maria Ricci, 2007), Pier Paolo Pasolini Poet of Ashes
(City Lights - Titivillus, 2007), La rabbia di Pier Paolo Pasolini (Cineteca di
Bologna, 2009), Fuoco! Il cinema di Gian Vittorio Baldi (Cineteca di Bologna,
2009) e I magliari di Francesco Rosi (Cineteca di Bologna, 2009).
Ha inoltre collaborato al Dizionario critico dei film dell’Enciclopedia Treccani
(Roma, 2004), alla Storia del cinema italiano 1970-1976 (Marsilio, Venezia,
2008), ai numeri monografici di “Cinémaction” dedicati a Rainer Werner
Fassbinder e Luchino Visconti e ai volumi Pasolini und der Todt (Pinakothek der
Moderne, Monaco 2005), Pasolini O sonho de uma coisa (Cinemateca
Portuguesa – Museu do Cinema, Lisbona, 2006) e Progetto Petrolio (CLUEB,
Bologna, 2006).
Stefano Casi
Giornalista professionista, ha lavorato dal 1987 come giornalista culturale e
critico per quotidiani ("l'Unità", "la Repubblica") e riviste. Dal 2002 collabora
con il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell'Università di Bologna, in cui
attualmente è professore a contratto.
Dal 1997 al 2009 è direttore artistico della programmazione di Teatri di Vita.
Ha curato la drammaturgia di alcuni spettacoli di Andrea Adriatico, è stato cosceneggiatore del film Il vento, di sera di Andrea Adriatico (2004), presentato
al Festival del Cinema di Berlino.
Ha scritto numerosi saggi sull'opera di Pasolini, in particolare Pasolini, un'idea
di teatro (Campanotto Editore, 1990), I teatri di Pasolini (Edizioni Ubulibri,
2005). Ha scritto numerosi interventi critici sul teatro contemporaneo, di cui si
ricorda Il teatro inopportuno di Copi (Titivillus, 2008).
Francesca Tuscano
Francesca Tuscano è nata il 7 settembre 1964. Ha lavorato come burattinaia,
insegnante (di russo e di italiano), archivista e traduttrice. Ha scritto di storia
della musica russa e italiana, di teatro russo del Novecento, di traduzione dal
russo (in Italia), di rapporti tra cultura italiana e cultura russa, e di letteratura
italiana contemporanea (in particolare, di Alvaro e Pasolini). Ha scritto i libretti
delle opere – Incontro (tratta da Occhi sulla Graticola di Tiziano Scarpa, musica
di Fausto Tuscano), La canzone del re (musica di Fausto Tuscano) e Parolemorte (ispirata all’opera di Lovecraft, musica di Juan García Rodríguez). Ha
pubblicato la raccolta di poesie M.Y.T.O., scritta con Damiano Frascarelli
(Edizioni EraNuova, 2003), il pezzo per teatro Come si usano gli articoli ne "I
diritti dei bambini", scritto con Daniela Margheriti (Rubbettino, 2005) e La
notte di Margot (Hebenon-Mimesis, 2007). Sue poesie sono state pubblicate in
Terra e scrittura. Voci dalla cultura calabrese (Paideia, 2003) e Oro in tavola.
Conversazioni e ricette sull’olio, di Grazia Furferi (Paideia, 2003). Ha tradotto e
curato La fine del cinema? di Roman Jakobson (Book Time, 2009) e pubblicato
La Russia nella poesia di Pier Paolo Pasolini (Book Time, 2010).