Energia secondaria: energia elettrica Centrali elettriche 07/03/2016 1 Perché usiamo l’energia elettrica? E’ versatile E’ disponibile con facilità E’ immagazzinabile (pile, batterie) E’ trasportabile E’ distribuibile tramite servizi di rete 07/03/2016 2 Dove si produce? La centrale elettrica Una centrale elettrica è un impianto industriale atto alla produzione di energia elettrica. Le centrali odierne producono energia quasi esclusivamente in corrente alternata, avvalendosi di macchine elettriche denominate alternatori. Esistono eccezioni in Russia, dove, per problemi di perdite su elettrodotti estremamente lunghi, sono state create centrali elettriche in corrente continua. 07/03/2016 3 Come si ottiene? L’alternatore Direttamente collegato alla turbina c’è l’alternatore, una macchina elettrica rotante basata sul fenomeno dell‘induzione elettromagnetica, che trasforma l’energia meccanica ricevuta dalla turbina in energia elettrica sotto forma di corrente alternata. 07/03/2016 4 Turbina 07/03/2016 5 Processo di trasformazione Energia elettrica Alternatore Energia meccanica (L) Turbina 07/03/2016 6 Energia fai da te 07/03/2016 7 Come arriva da noi? Prima di essere convogliata nelle linee di trasmissione l'energia elettrica viene trasformata attraverso il trasformatore, che abbassa l'intensità della corrente, elevandone la tensione a migliaia di Volt, in modo da mantenere costante la potenza P = V x I. Giunta alle utenze, prima di essere utilizzata l'energia passa di nuovo in un trasformatore, che in tal caso innalza l'intensità di corrente ed abbassa la tensione, rendendola adatta agli usi domestici 07/03/2016 8 Dove si produce? La maggior parte dell’energia elettrica prodotta nel mondo ha origine nelle centrali di concezione tradizionale: termoelettrica nucleare idroelettrica Centrali di nuova concezione sono: solare geotermica eolica (wind farm) 07/03/2016 9 Produzione di energia elettrica - Italia Fonti non rinnovabili (63.5%) delle quali Biomasse e Rifiuti (5%) Fonti rinnovabili (23.9%) Importazioni (12.6%) Fonti rinnovabili: Idroelettrico (12.8%) Fotovoltaico (5.5%) Eolico (3.9%) Geotermico (1.6%) Produzione di energia elettrica Italia, 2012 Importazioni 12.6% Fonti rinnovabili 23.9% Fonti non rinnovabili 63.5% di cui: idroelettrico 12.8% fotovoltaico 5.5% eolico 3.9% geotermico 1.6% delle quali 5% biomassa e rifiuti Componenti della produzione 07/03/2016 12 Fabbisogno nazionale lordo Energia elettrica di cui ha bisogno il Paese 315 GWh, ricavato come somma: a) dei valori indicati ai morsetti dei generatori elettrici dei singoli impianti di produzione la misura è effettuata prima della detrazione di energia per stazioni di pompaggio ed autoconsumo delle centrali (28 GWh) b) del saldo degli scambi con l'estero il saldo dell’energia importata dall'estero incide per il 12,6% sul valore dell'energia elettrica richiesta, al netto delle esigue esportazioni (0,5%) 07/03/2016 13 Potenza richiesta - Potenza installata Potenza richiesta: media 39.1 GW (22 GW la notte, 52 GW il giorno) Il picco di domanda si è verificato nel 2007 (56.8 GW) Potenza installata: la potenza massima erogabile dalle centrali: 124 GW Potenza media disponibile alle ore di punta: 69.3 GW 07/03/2016 14 A cosa è dovuta la differenza fra potenza massima erogabile e disponibile? L’Italia è tecnicamente autosufficiente, sovrabbondanza di impianti. con Nonostante il parco centrali sia in grado di coprire ampiamente il fabbisogno interno, l’Italia è il secondo Paese al mondo per importazioni di energia elettrica. Per la domanda notturna è infatti più conveniente l’importazione, se la produzione estera proviene da nucleare, che, avendo limitate possibilità di essere modulata, viene fornita a basso costo. Per entrambe le ragioni, alcune centrali vengono15 07/03/2016 Occupazione del suolo Un impianto elettrico da 1 GW occupa: Tipo di impianto Area occupata (ettari) Gas (ciclo combinato) 12 Nucleare 15 Olio combustibile 20 Carbone 30 Solare (fotovoltaico) 200 Solare (termico) 2.000 Eolico 12.500 07/03/2016 16 Varie tipologie di centrale elettrica 07/03/2016 17 Tipologia di centrale più diffusa Le centrali termoelettriche rappresentano la spina dorsale del sistema di produzione italiano dell'energia elettrica, costituendo la base della capacità produttiva perché: i loro impianti termici danno il massimo rendimento in regime di produzione costante erogano grandi potenze, dell'ordine delle centinaia o migliaia di MW. 07/03/2016 18 Centrale termoelettrica Centrale termoelettrica 07/03/2016 20 Processo di trasformazione Energia elettrica Alternatore Energia meccanica (L) Turbina Energia meccanica (L) 07/03/2016 calore 21 Bilancio energetico Poiché le macchine termiche lavorano in ciclo: ∆U = Q - L ∆U = 0 Q=L Q1 – Q2 = L 07/03/2016 22 In quali altri modi si potrebbe ottenere il calore? Il calore proviene da: vapore ad alta temperatura ma potrebbe anche provenire da: una combustione (centrale a gas) una reazione nucleare (centrale nucleare) il sole (centrale solare) il terreno (centrale geotermoelettrica) la biomassa (centrale a biomasse) 07/03/2016 23 Centrale termoelettrica L’acqua presente in una caldaia viene vaporizzata utilizzando il calore ottenuto bruciando un combustibile (gas, carbone, ecc.) Il vapore viene convogliato verso macchine rotanti (turbine a vapore) nelle quali converte il proprio contenuto energetico in energia meccanica Collegati all'albero in rotazione di tali turbine vi sono gli alternatori, che convertono l'energia meccanica di rotazione in energia elettrica 07/03/2016 24 07/03/2016 25 Il processo di trasformazione 07/03/2016 26 Potere Calorifico dei combustibili CH4 2O2 CO2 2 H2O energia La combustione di un idrocarburo (C + H) produce acqua La combustione di 1 kg di metano genera 55.8 MJ = 13.3 kWh di energia termica Potere Calorifico Superiore Parte di questa energia è assorbita dall’acqua, che vaporizza. L’energia rimanente: Potere Calorifico Inferiore PCI = PCS – energia assorbita dall’acqua Il PCI é quindi l’energia che può essere utilizzata dopo la combustione PCS = 55.8 [MJ/kg] PCI = 50 [MJ/kg] Centrali a carbone Sono centrali termoelettriche che utilizzano per combustibile il carbone. Un quarto dell'elettricità di tutto il mondo viene prodotta usando il carbone. Negli Stati Uniti circa la metà dell'elettricità è generata dal carbone. In Italia la quota è del 17%. Sono necessari enormi convogli per il trasporto 07/03/2016 28 Termovalorizzatori I termovalorizzatori sono inceneritori di rifiuti con recupero energetico. Il calore prodotto dalla combustione dei rifiuti viene utilizzato per produrre energia elettrica in maniera analoga alle centrali termoelettriche, ma con rendimenti estremamente più bassi e maggior produzione di sostanze inquinanti 07/03/2016 29 Centrale a gas Centrali a ciclo combinato Un'evoluzione delle centrali a vapore è rappresentata dalle centrali a ciclo combinato, nelle quali il gas viene bruciato in una turbina a gas che, collegata ad un alternatore, produce elettricità. I gas di scarico della turbina, estremamente caldi, vengono a loro volta utilizzati per scaldare acqua ed il vapore così ottenuto è usato per alimentare una turbina a vapore come in una centrale termoelettrica tradizionale, generando altra elettricità. Questo genere di centrali termoelettriche ha un rendimento elettrico estremamente elevato, arrivando a sfiorare anche il 60% 07/03/2016 31 Ciclo combinato 07/03/2016 32 Centrali a ciclo combinato Termoelettrico convenzionale Circa il 70% della domanda mondiale di energia elettrica viene oggi soddisfatta da combustibili fossili Una percentuale in aumento per il forte incremento di domanda elettrica di popolosi Paesi in via di sviluppo come la Cina e l’India In Europa, che utilizza ampiamente il nucleare e vede un forte sviluppo delle rinnovabili, la termoelettrica convenzionale è oggi del 60% 07/03/2016 quota 34 Centrale nucleare Centrale nucleare Funziona in modo simile ad una centrale termoelettrica, con la differenza che il vapore necessario a muovere le turbine viene prodotto nel reattore. Con il calore sprigionato dalla fissione, l’acqua liquida ad alta pressione nel reattore si trasforma in vapore, che viene inviato alle turbine collegate all’alternatore, producendo energia elettrica 07/03/2016 36 La potenza degli impianti nucleari varia da un minimo di 40 MW fino ad oltre 1,5 GW 07/03/2016 39 Quantità di combustibile Una centrale nucleare non sfrutta reazioni chimiche, ma reazioni di fissione, circa un milione di volte più energetiche a parità di massa di combustibile Mentre una centrale termica media produce 100 MW bruciando migliaia di tonnellate di combustibile, una centrale nucleare media produce 1000 MW bruciando poche tonnellate di uranio 07/03/2016 40 Reattore nucleare La struttura di un reattore nucleare prevede: a) il nocciolo, nel quale si sviluppa la reazione controllata di fissione a catena; b) il sistema di estrazione del calore dal nocciolo; c) la schermatura per arrestare le radiazioni prodotte dal processo di fissione; d) sistemi di regolazione del processo. 07/03/2016 41 Il nocciolo Può immaginarsi come la resistenza elettrica che scalda l'acqua in un comune bollitore da cucina, è immerso nell'acqua e diventa molto caldo. L'acqua lo raffredda e nello stesso tempo trasporta via il calore sotto forma di vapore per far girare le turbine Il calore da smaltire è notevole e richiede grosse quantità di acqua per mantenere la temperatura a livelli accettabili (qualche centinaio di °C). Se l'acqua smette di fluire, il nocciolo si surriscalda e sempre più acqua si trasforma in vapore, causando una forte pressione nella camera interna del reattore, sigillata42 07/03/2016 Rendimento termodinamico L’efficienza di conversione del calore in energia elettrica è piuttosto bassa, per le relativamente basse temperature del vapore che producono Conseguentemente, le quantità di calore che si producono sono notevoli: il rendimento termodinamico è pari al 30-35% e ciò significa che per 30 J di energia elettrica prodotta si generano 70 J di calore 08/03/2016 43 Sistemi di controllo Per rallentare o accelerare la fissione e regolare la potenza del reattore tra le barre di combustibile vengono inserite barre di controllo (in genere leghe di argento, cadmio e indio o carburi di boro) ad altezza variabile. Un elemento moderatore, spesso con funzione di refrigerante, rallenta i neutroni per garantire la velocità corretta 07/03/2016 44 Fusione del nocciolo Se il nocciolo, composto principalmente di metallo, diventa troppo caldo, tende a sciogliersi. Nell’ipotesi peggiore si scioglie completamente e buca il fondo della camera interna, cadendo sul pavimento della camera di contenimento, un altro contenitore sigillato progettato per evitare che il contenuto del reattore penetri all'esterno. 07/03/2016 45 La peggiore delle ipotesi? Fusione del nocciolo con esplosione del reattore. La fuoriuscita di materiale radioattivo è inevitabile e massiccia. Un'ipotesi teorica, mai accaduta nella storia del nucleare civile. Storicamente si contano tre incidenti particolarmente gravi: quelli di Three Mile Island, di Cernobyl e di Fukushima, con rilascio di radiazioni e materiali radioattivi nella centrale e nell'ambiente.Anche se con modalità diverse, in tutti e tre i casi si è arrivati alla fusione parziale del nocciolo. 07/03/2016 46 Incidenti della storia Nell'incidente di Three Mile Island, nel 1979, si arrivò alla fusione del nocciolo, ma senza danni, perché il reattore rimase perfettamente integro: tutto il materiale è ancora chiuso dentro, annegato in un sarcofago di cemento. A Cernobyl non si arrivò alla fusione del nocciolo, ma ci fu un'esplosione da cui fuoriuscì parte del combustibile radioattivo, con conseguenze molto più gravi 07/03/2016 47 A Fukushima Gli impianti del Giappone, paese geologicamente molto instabile, sono progettati per resistere ad un sisma di magnitudo 8,5, e sebbene il terremoto di Fukushima del marzo 2011 (magnitudo 9) avesse superato i limiti di progetto, l'elemento scatenante del disastro, in quel caso, fu lo tsunami successivo al terremoto - di entità molto superiore a quanto stimato in fase di progetto che inondò parecchie apparecchiature dedicate al corretto funzionamento della centrale, danneggiandole e dando origine ai malfunzionamenti più gravi. 07/03/2016 48 Sicurezza delle centrali La sicurezza delle centrali rispetto ad eventi sismici è una preoccupazione concreta. Sono progettate per resistere ai sismi, tuttavia il progetto non può tener conto di eventi di entità estrema, rari ma imprevedibili, per impossibilità tecnica od economica. Un aumento della sicurezza comporta necessariamente una crescita esponenziale dei costi di costruzione, una delle cause che rende le centrali più moderne meno competitive economicamente. 07/03/2016 49 Sicurezza da attacchi terroristici Le strutture più visibili, come le torri di raffreddamento, appaiono fragili e potrebbero quindi essere facili obiettivi di attacchi terroristici aerei. Secondo alcune opinioni questi attacchi potrebbero rendere le centrali inattive, ma non produrre contaminazioni radioattive dato che il nucleo è protetto da mura in cemento armato spesse diversi metri, che eventuali aerei non riuscirebbero a rompere, a meno di non utilizzare esplosivi estremamente potenti. 07/03/2016 50 Cosa succede in caso di pericolo Se si verifica un evento giudicato pericoloso (un terremoto, una violenta esplosione, ecc.), la centrale si distacca automaticamente dalla rete elettrica esterna e si aprono le valvole dei condotti del vapore ad alta pressione, distaccando le turbine collegate al generatore. Tra le barre del combustibile del nocciolo scendono altre barre di materiale assorbitore, rallentando la fissione dei nuclei nelle barre di combustibile per l'impossibilità dei neutroni liberati dalla fissione di passare da una barra all’altra; il decadimento radioattivo prosegue all'interno di ogni singola barra. 07/03/2016 51 Scorie radioattive Una volta esaurito il fissile presente nel combustibile restano i sottoprodotti della reazione a catena, le scorie, radioattive con tempo di dimezzamento molto vario, fino al caso estremo del Cesio 135 che impiega 2,3 milioni di anni per dimezzare la propria radioattività. La maggior parte delle scorie sono a bassa e media attività, la cui radioattività decade a valori trascurabili nel giro di qualche secolo, mentre la quantità rimanente è ad alta attività e lunga vita, la cui radioattività impiega da migliaia a centinaia di migliaia di anni per decadere a valori trascurabili 07/03/2016 52 Dimensioni delle scorie Le scorie nucleari hanno un volume minimo (ca. 25 t/anno, pari a circa 3 m3) In termini di volume costituiscono meno dell'1% dei rifiuti altamente tossici nei Paesi industrializzati, sebbene la loro tossicità non sia paragonabile. Ogni anno in UE vengono prodotti circa 40.000 m3 di scorie radioattive. : 07/03/2016 53 Centrale geotermoelettrica Geotermoelettrico italiano L'Italia è stato il primo Paese al mondo a sfruttare l'energia geotermica, con il primo impianto di generazione realizzato nel 1913 a Larderello. Da allora la geotermia è diventata un vanto dell’industria energetica italiana: con 700 MW rappresenta uno dei maggiori produttori al mondo e di gran lunga il principale europeo La generazione geotermoelettrica nazionale oggi è tutta concentrata in Toscana, che grazie ad essa è la Regione italiana con il più elevato ricorso a fonti rinnovabili (la geotermia copre circa un quarto dei fabbisogni della Regione) Centrale solare termoelettrica 07/03/2016 57 Principio di funzionamento Nelle centrali solari la radiazione solare viene concentrata per ottenere temperature di alcune centinaia di gradi e produrre vapore atto ad azionare una turbina e generare elettricità Rispetto ad una centrale termoelettrica convenzionale cambia solo la maniera di ottenere calore, mentre le altre fasi sono identiche. Il componente base è il collettore-concentratore, dispositivo in grado di raccogliere e convogliare la radiazione solare riflessa da un campo specchi verso un ricevitore 07/03/2016 58 Campo di specchi 07/03/2016 59 Torre 07/03/2016 60 Collettore concentratore Concentratore solare Ricevitore 07/03/2016 61 Concentratore solare 07/03/2016 62 Centrale solare 07/03/2016 63 07/03/2016 64 Centrale idroelettrica 07/03/2016 65 Centrale idroelettrica 07/03/2016 66 Centrale idroelettrica Una centrale idroelettrica trasforma l'energia idraulica (energia meccanica: potenziale, cinetica) di un corso d'acqua in energia elettrica. Schematicamente consiste in: - l'opera di sbarramento (diga), che intercetta il corso d'acqua creando un invaso; - mediante canali e condotte l'acqua viene convogliata nelle turbine, attraversando organi di regolazione della portata in base alla domanda di energia; - l'acqua mette in azione le turbine e ne esce finendo nel canale di scarico attraverso il quale ritorna nel fiume. 67 07/03/2016 Condotte 07/03/2016 69 Mini-hydro Con il termine mini-hydro si intendono convenzionalmente le centraline idroelettriche con potenza fino a 10 MW. 07/03/2016 70 Mini-hydro Si tratta di impianti di diversa tipologia rispetto a quelli di potenza maggiore: mentre questi ultimi richiedono grandi opere di sbarramento (dighe) ed estesi laghi artificiali per l’accumulo dell’acqua, i mini impianti funzionano in pratica come i vecchi mulini ad acqua in versione high-tech 07/03/2016 71 Centrale fotovoltaica Centrale fotovoltaica 07/03/2016 73 Sistemi fotovoltaici Si basano sulla capacità di alcuni materiali semiconduttori, opportunamente trattati (drogati), di convertire l’energia della radiazione solare in energia elettrica. Il semiconduttore oggi prevalentemente utilizzato è il silicio Il componente base è la cella fotovoltaica, una sottile fetta di silicio dello Impianti fotovoltaici spessore di ca. 0,3 mm, avente una superficie compresa fra 100 e 225 cm2. La cella è in grado di produrre una corrente di 3 A con una tensione di 0,5 V e potenza di ca. 1,5 W in condizioni standard (temperatura di 25°C e potenza della radiazione di 1 kW/m²). Il rendimento di un impianto fotovoltaico varia fra il 15 ed il 22%. 07/03/2016 75 Impianti fotovoltaici cella modulo pannello stringa Generatore fotovoltaico Più celle assemblate e collegate tra loro formano il modulo fotovoltaico; più moduli vengono collegati in pannelli che, connessi in serie, costituiscono una stringa; più stringhe collegate in parallelo realizzano un generatore. 07/03/2016 76 Sviluppo del fotovoltaico negli ultimi anni la potenza installata a livello globale, che era di appena 1 GW nel 2000, sta crescendo a ritmi fortissimi, attualmente ha toccato i 100 GW e si stima che nel 2020 possa raggiungere i 300 GW, con una produzione elettrica in grado di soddisfare quasi il 5% della domanda mondiale. In Italia, in particolare la generazione distribuita sta conoscendo un boom inimmaginabile pochi anni fa. 07/03/2016 77 Centrale eolica Il generatore eolico Il rotore è costituito da un certo numero di pale fissate su un mozzo, che sono progettate per sottrarre al vento energia cinetica e trasformarla in energia meccanica di rotazione Il moltiplicatore di giri trasforma la rotazione lenta delle pale in una rotazione più veloce Il generatore trasforma l'energia meccanica in energia elettrica Il sistema di controllo arresta la macchina per velocità troppo alte L'aerogeneratore è sostenuto da una torre 07/03/2016 79 Tipologie di aerogeneratori Asse orizzontale Asse verticale Esistono aerogeneratori diversi per forma e dimensioni, dotati di una, due o tre pale di varie lunghezze. Quelli ad asse orizzontale con 3 pale lunghe circa 20 m rappresentano la tipologia più diffusa. 07/03/2016 80 Sviluppo della fonte eolica Quella eolica è la fonte che registra il maggior successo al mondo. Nel decennio 2000-2009 la potenza installata ha avuto tassi di sviluppo straordinari, passando da 10 a 130 GW Le prospettive sono ancora più incoraggianti: la potenza installata ha superato i 400 GW nel 2015, ed arriverà a soddisfare il 10% dei fabbisogni elettrici entro il 2020. Oltre che con i grandi impianti di potenza, l’energia eolica si presta ad essere utilizzata in applicazioni di generazione distribuita, tramite aerogeneratori di piccola potenza. 07/03/2016 81 Costi delle centrali elettriche • Costruzione • Produzione • Manutenzione • Dismissione 07/03/2016 82 Costo medio di costruzione Centrale a gas: 500-700 €/kW Centrale a carbone: 1600-1800 €/kW Centrale nucleare: circa 2500-3000 €/kW I costi di costruzione di una centrale nucleare sono superiori a quelli di qualsiasi altra centrale per la necessità di garantire elevati standard di sicurezza e per lo smaltimento delle scorie 07/03/2016 83 Combustibile utilizzato Un centrale da 1 GW: a carbone ha bisogno di 2,500,000 t/anno, cioè 7.000 t/giorno (2 treni) di carbone a derivati del petrolio richiede 1,400,000 t/anno (100 super-petroliere) a gas preleva il gas dalla rete nucleare ha bisogno di 25 t/anno di uranio arricchito al 4%, fornito da 150 t d'uranio naturale (meno di 2 vagoni merci) 07/03/2016 84 Costo medio del kW elettrico Carbone 4,4 € cent. Gas 4,6 € cent. Nucleare 6,1 € cent. (inclusi i costi di confinamento delle scorie) 07/03/2016 85 Emissioni inquinanti 07/03/2016 86 Emissioni inquinanti I residui della combustione dei combustibili fossili generano una quantità elevata di inquinanti: fumi, particolato fine, CO2, CO, SOx NOx, idrocarburi aromatici Le centrali moderne utilizzano varie tecniche per il loro abbattimento (pretrattamento del combustibile, abbattimento delle polveri, desolforatori, tecniche di "sequestro" della CO2 etc.), tuttavia non sempre utilizzate per il gravare sui costi 87 07/03/2016 Emissioni di una centrale convenzionale 1,0 kg/kWh 1,4 g/kWh 1,9 g/kWh CO2 anidride carbonica SO2 anidride solforosa NOX ossidi di azoto L’emissione annuale di una centrale a carbone è pari a: CO2: 6.500.000 t, SOx: 900 t, NOx: 4.000 t, metalli pesanti 400 t. Una centrale a gas è un po' meno inquinante, in particolare per quanto attiene le emissioni di SOx 07/03/2016 88 Piogge acide L’anidride solforosa nell’atmosfera reagisce con il vapore acqueo formando acido solforoso, che poi ritorna sulla Terra sotto forma di pioggia acida (della quale le emissioni delle centrali sono i principali responsabili) Si formano inoltre acido solforico H2SO4 e nitrico HNO3 07/03/2016 89 Emissioni di diverse tipologie di centrale elettrica 07/03/2016 90 Emissioni di una centrale nucleare Le centrali nucleari, malgrado non abbiano emissioni di fumi di combustione come le termoelettriche, rilasciano dosi di radioattività, sotto forma di scarichi sia liquidi che gassosi (trizio, isotopi del cesio, del cobalto, del ferro, del radio e dello stronzio), che perdurano anche a decenni dalla chiusura, in quantità che vanno dalle migliaia alle centinaia di milioni di becquerel In alcuni impianti vi sono inoltre emissioni di grandi quantità di vapore acqueo dalle torri di raffreddamento 07/03/2016 91 Emissioni di una centrale nucleare I reattori nucleari durante il loro ciclo di vita generano emissioni non trascurabili, dovute prevalentemente alle fasi di: 1. produzione del combustibile nucleare (che coinvolge l'estrazione mineraria e l'arricchimento dell'uranio) 2. costruzione della centrale 3. dismissione 07/03/2016 92 Vantaggi e svantaggi Vantaggi: Le centrali nucleari non emettono CO2, né Nox ed SOx Svantaggi: La fissione nucleare produce residui ad elevata radioattività Esistono problemi di sicurezza legati ad eventi sismici o ad atti terroristici 07/03/2016 93