In collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca IL TEATRO DELLA SALUTE { La leggenda di Betto { il Supergamberetto d’acqua dolce In collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca IL TEATRO DELLA SALUTE La leggenda di Betto il Supergamberetto d’acqua dolce ATTO UNICO E APPROFONDIMENTI Autore: Emiliano Ventura Gruppo di lavoro: Marina BagniI, Curatrice della collana Marco IannielloI, Direttore Ufficio II Alfredo D’AriII, Direttore Ufficio III Michela Corsi III, Direttore Ufficio IV Alessandro ViennaIII, Docente esperto di educazione sanitaria e alimentare Barbara Alessandrini IV, Responsabile Reparto Formazione Ombretta Pediconi IV, Reparto Formazione Federica Di Giacinto IV, Reparto Biologia delle acque interne Carla Giansante IV, Reparto Biologia delle acque interne Il Ministero della Salute Segretariato generale Ufficio II (ex DSVET)I Direzione generale della comunicazione e dei rapporti europei ed internazionali – Ufficio III (ex DGCOM)II In collaborazione con: Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Direzione generale per lo studente, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione - Ufficio IVIII Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del MoliseIV Si ringraziano gli esperti medici, veterinari, nutrizionisti, biologi, tecnici, per i materiali gentilmente messi a disposizione che hanno reso possibile la realizzazione di questo testo. Indice Prefazioni Introduzione alla collana Presentazione dell’IZS AM pag. 15 pag. 9 pag. 11 Approfondimenti didattici Bibliografia pag. 36 pag. 41 Atto unico pag. 15 3 4 Prefazioni Il Ministero della Salute svolge il ruolo centrale di raccordo, coordinamento e di indirizzo strategico in attività mirate a garantire la salute del cittadino. Il Ministero della Salute, d’altro canto, per il tramite di enti preposti a livello territoriale, garantisce un ponte ideale tra le attività della salute pubblica e il territorio, mantenendo un continuo flusso di informazioni, in materia di prevenzione, vigilanza e controllo, nel campo della sicurezza alimentare, della salute e del benessere animale. Questa collana editoriale è il risultato di un lungo percorso che abbiamo fatto con il contributo di tanti esperti degli IIZZSS, a ulteriore dimostrazione della costante sinergia tra il Ministero e questi Enti che svolgono un ruolo fondamentale per lo sviluppo di nuove strategie diagnostiche, per il continuo perfezionamento, la standardizzazione e la validazione di protocolli operativi, che hanno come unico scopo la salute pubblica. La cooperazione è uno strumento efficace e rappresenta un valore aggiunto per affrontare le nuove frontiere di una sanità moderna sia la vera medicina di prevenzione al fine di tutelare la salute dei cittadini italiani ed europei e degli animali. Questa attività ha inoltre creato una pregevole sinergia tra il Ministero della Salute, il MIUR e le scuole e ci permette di dare voce a docenti e famiglie per esprimere le loro esigenze in merito alla vicinanza delle istituzioni alle famiglie e alla formazione specifica dei docenti in temi di salute. Il Teatro della Salute ci permetterà di fare un percorso divulgativo in tutto il nostro Paese, raggiungendo una popolazione molto sensibile e attenta attraverso l’impiego di strumenti non convenzionali, che vanno a toccare le corde dell’immaginazione e della creatività, non in maniera forte e potenzialmente traumatica, bensì con il garbo e la delicatezza propri del teatro. Si tratta senza dubbio di un progetto che permetterà di sensibilizzare i suoi fruitori alla comprensione del mondo scientifico e animale in particolare, e nello stesso tempo rappresenta un modo efficace per far conoscere i molteplici aspetti che investono la figura del medico veterinario, spesso garante dell’equilibrio tra il mondo umano e il mondo animale. In conclusione, questa collana editoriale rappresenta un ponte divulgativo utile e senza precedenti per affrontare e approfondire, anche in modo creativo, tematiche scientifiche spesso poco note, sinergicamente prodotte in un flusso continuo anche alla luce della valorizzazione del concetto di “medicina unica” intesa come solida e fattiva cooperazione tra le diverse figure professionali che operano nel mondo scientifico e istituzionale. Romano Marabelli Segretario generale Ministero della Salute, Roma 5 6 La collana editoriale Il Teatro della Salute sviluppa temi di notevole interesse scientifico, ricchi di valenze sociali ed educative, presentandoli in particolare, in maniera originale e accattivante, ai bambini della Scuola primaria, alle loro famiglie ed ai loro docenti. L’iniziativa è frutto di una interessante e già sperimentata collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per l’Istruzione - Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione, il Ministero della Salute Dipartimento della Sanità Pubblica Veterinaria, della Sicurezza Alimentare e degli Organi Collegiali per la Tutela della Salute e gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali. L’egregia competenza dei professionisti che hanno curato la stesura e la realizzazione delle monografie garantisce la validità dei contenuti. L’originalità delle proposte e la scelta di registri di comunicazione, adeguati in particolare alla giovane età degli alunni delle Scuole primarie, rendono il materiale ottimo per sollecitare e guidare, a cura dei docenti e famigliari, stimolanti riflessioni e specifiche attività didattiche e formative. Con l’augurio che Il Teatro della Salute possa risultare un valido contributo a diffondere sempre più nel nostro Paese una Cultura del Benessere che, in un’ottica interdisciplinare, con particolare riferimento alle discipline scientifiche, umanistiche, tecniche, all’educazione fisica, ai contenuti legati a “Cittadinanza e Costituzione”, passi anche attraverso temi scientifici e tecnologici di estrema attualità, di Educazione alla Salute e Alimentare. Michela Corsi Direttore Ufficio II e IV Direzione generale per lo studente, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Roma. 7 8 Introduzione alla collana Forti di risultati sperimentali ottenuti in progetti sulla comunicazione del rischio e nel rispetto del “comunicare la scienza” in sensu stricto, abbiamo voluto utilizzare un mezzo antico come il teatro, in un progetto condiviso con gli IIZZSS e con il MIUR, per rendere vivi ed appetibili concetti altrimenti ostici a bambini di questa fascia d’età, concetti che hanno a che fare con l’igiene degli alimenti, con la salute degli animali, con il delicato rapporto ed equilibrio tra l’ambiente in cui vivono gli animali e l’uomo, con il benessere degli animali e con la salute pubblica in generale. Considerato che l’allestimento di una recita da parte degli insegnanti richiede tempo ed energie, insieme ai testi teatrali, in questa collana, sono forniti testi di approfondimento sugli argomenti trattati in modalità che faciliti gli insegnanti ad utilizzare con i piccoli discenti per trasferire loro importanti prìncipi. La seconda annualità del concorso nazionale per la scuola primaria “Il teatro della salute: dal laboratorio al banco di scuola” ci consegna anche l’esperienza positiva ed entusiasmante della partecipazione delle scuole che hanno concluso entro giugno 2014 la prima edizione. Abbiamo ricevuto video di recite, materiali di approfondimento lavorati e redatti dai ragazzi, filmati che contenevano una interpretazione originale dei testi dati, in forma di racconto, disegno, fumetto; tanti disegni e poster che contenevano collage di disegni ed elaborati anche tridimensionali sui soggetti delle nostre pièce teatrali. Questo ha reso arduo per l commissione esaminatrice scegliere i migliori. Per dare un ulteriore guida a quanti, discenti e docenti, intraprendano questo nuovo viaggio con noi vorrei sottolineare che i prìncipi che la commissione si è data per la prima edizione saranno applicati anche per la seconda edizione: l’attinenza alla pièce teatrale; l’originalità dell’opera realizzata dai bambini e l’armonizzazione operata dagli insegnanti; la comprensione del messaggio scientifico. La fiducia che proponiamo nei nostri figli, leve del futuro, è stata uno stimolo a proseguire in questa direzione e ad ampliare l’esperienza degli atti unici teatrali a una serie più ampia di tematiche, selezionate sempre insieme agli IIZZSS, produttori instancabili di conoscenza. Allo stesso tempo, confidando ancora una volta che gli studenti, seppur così giovani, possano interiorizzare messaggi scientifici anche complessi, ci siamo rivolti con massimo rispetto al bambino, tenendo a mente che: “Il bambino esige dall’adulto una rappresentazione chiara e comprensibile ma non infantile…” della realtà (Walter Benjamin). Marina Bagni Curatrice della collana, Segretariato generale Ufficio II (ex DSVET) Ministero della Salute, Roma 9 10 Presentazione del’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise (IZSAM), è il più "giovane" Istituto italiano sorto con il Decreto del Ministero degli Interni del 2 settembre 1941, che gli attribuiva la denominazione di "Istituto Zooprofilattico Interprovinciale di Teramo ed Ascoli". L’Istituto, nell’arco di poco più di 70 anni, è passato da un esiguo numero di risorse (5 erano inizialmente i dipendenti) a circa 500 unità che attualmente lavorano a vario titolo nei Reparti e Laboratori dell’IZSAM. Le strutture ricettive si sono espanse dai 30 mq ai 5.500 mq odierni. Dall'unica sede di Teramo, oggi sono 5 le sezioni diagnostiche, dislocate tra Abruzzo e Molise (Avezzano, Campobasso, Lanciano, Isernia e Pescara), alle quali si aggiungono il Centro Regionale per la Pesca ed Acquacoltura di Termoli e il Centro Internazionale per la Formazione e l'Informazione Veterinaria (CIFIV) , nelle sue sedi di Colleatterrato Alto a Teramo e della Torre di Cerrano a Pineto. L’Istituto opera come strumento tecnico-scientifico dello Stato e delle Regioni Abruzzo e Molise, offrendo servizi ad alto valore aggiunto ed elevato contenuto di conoscenza e innovazione nei settori della Sanità animale, della Sanità Pubblica Veterinaria e della tutela dell'ambiente, per la salvaguardia della salute degli animali e dell'uomo. Sulla base dell’esperienza e delle competenze acquisite, il Ministero ha riconosciuto all’Istituto i Centri di referenza e i Laboratori di riferimento, che spaziano dalla sicurezza alimentare alla sanità animale, dall’epidemiologia e analisi del rischio alle anagrafi zootecniche, fino ad arrivare all’igiene urbana veterinaria e alle emergenze non epidemiche. A livello internazionale, la ricerca, l’assistenza tecnica e la cooperazione sono gli ambiti in cui si delinea il maggior flusso di acquisizione, sistematizzazione e trasferimento della conoscenza e che caratterizzano le attività dei centri di eccellenza internazionali riconosciuti dall’OIE e dalla FAO. Nel 2006 l’IZSAM di Teramo ha ottenuto il riconoscimento di Centro di Educazione Ambientale (CEA) della Regione Abruzzo, ma è dagli anni ’90 che svolge attività di educazione alla salute rivolte principalmente ai bambini delle scuole elementari presenti nei territori di competenza. I principali ambiti tematici in cui il CEA opera attraverso progetti educativi condivisi e partecipati con le scuole, sono afferenti alle aree di: Sanità Pubblica Veterinaria (Sicurezza degli alimenti, igiene degli alimenti); Igiene Urbana Veterinaria (interazione uomoanimale-ambiente) monitoraggio ambientale (qualità delle acque dei mari e fiumi, acquacoltura, ecc.) Benessere Animale. L’IZSAM, a partire dagli anni ’80, è impegnato nello studio della qualità delle acque dolci e marine e le implicazioni sanitarie connesse con l’inquinamento idrico. Su questo argomento diversi sono stati i progetti didattici che l’Istituto di Teramo ha svolto a favore delle scuole del territorio. Nell’ambito dell’iniziativa “Il teatro della salute”, curata dal Ministero della Salute e dal MIUR, con il contributo tecnico scientifico degli IIZZSS, la sceneggiatura dal titolo “La leggenda di Betto il supergamberetto d’acqua dolce” offre un’ulteriore opportunità per sensibilizzare le giovani generazioni sul problema dell’inquinamento dell’acqua che si manifesta nelle sue diverse forme (da quello domestico o civile, agricolo e/o industriale) rappresentando un pericolo non solo per tutti gli organismi acquatici ma anche per la salute umana. Betto il Supergamberetto e Pulce d’acqua, protagonisti della pièce teatrale, offrono uno spunto creativo per affrontare la tematica della conservazione della qualità delle acque, favorendo un consumo critico di questa risorsa e ampliando le conoscenze relative alla biodiversità acquatica. 11 La speranza è che i messaggi educativi contenuti in questo testo possano essere tradotti con successo nei contesti scolastici a cui sono rivolti e contribuire alla crescita di quelli che saranno attori consapevoli e critici della società futura. Dr. Fernando Arnolfo Direttore Generale Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, Teramo 12 13 14 ATTO UNICO LA LEGGENDA DI BETTO IL SUPERGAMBERETTO D’ACQUA DOLCE di Emiliano Ventura Ai testi ha collaborato: Marina Bagni 15 16 Note di regia L’argomento di questo numero è il gamberetto d’acqua dolce, la sua presenza e soprattutto la sua assenza dalle acqua dolci. La recita, come le altre, è stata pensata in modo da poter essere realizzata con materiali semplici, di facile (ed economico!) reperimento, e la cui lavorazione possa essere un’attività da svolgere in classe. Tutti i personaggi della pièce possono essere resi sia da un bambino che da una bambina, oppure cambiare genere da maschile a femminile, o viceversa, con degli adattamenti minimi. Il testo da recitare si presta molto al costume e alla fantasia di chi lo compone, ci sono i supereroi che combattono con Supergamberetto, ognuno può essere ‘rappresentato’ da un costume di ‘carnevale’ per chi ce l’abbia, (Super uomo è Superman, Uomo pipistrello è Batman, Urka è Hulk ecc.) altrimenti via con la fantasia; basta una mascherina sul viso e un mantello per ottenere un supereroe. Per Supergamberetto e Pulce d’acqua sarebbe oppurtuno aggiungere delle chele o delle antenne al costume che ne richiamino la natura acquatica. La scena è naturalistica, siamo nella valle dell’Orta in Abruzzo, c’è un fiume e una vallata; si può creare un corso d’acqua con una fila di fogli-cartoncini azzurri distesi a terra, con altrettanti cartoncini verdi si ricrea la valle e gli alberi intorno al fiume. Per gli Agenti inquinanti è sufficiente che siano vestiti di nero, magari con delle maschere, l’inquinamento del fiume e della valle si può ottenere lasciando a terra oggetti di rifiuto, carte e buste, lattine e bottiglie (tutto di plastica o finto). Per gli altri personaggi, il lupo può avere orecchie e baffi, l’aquila un paio d’ali di cartone, lì dove mancano i mezzi e le risorse si può supplire con la fantasia. (*) ATTENZIONE: Una nota importante riguarda l’utilizzo delle musiche in scena: il testo riporta diversi suggerimenti per musica e colonna sonora, ma questi vanno intesi come spunto e possono essere sostituiti con facilità. Si informa che la musica è materiale artistico soggetto alla normativa del diritto d’autore (Legge 22 aprile 1941, n. 633 e ss.mm.). In Italia l’attività di intermediazione è affidata per legge alla SIAE. La SIAE richiede un pagamento, laddove previsto, in misura forfettaria e con importi minori per le recite scolastiche, che sono solitamente realizzate senza percepire guadagno. Anche la durata della riproduzione influisce sulle tariffe: le riproduzioni di singoli brani non superiori a 30 secondi e per una lunghezza complessiva della parte musicale compresa entro i 4 minuti, sono gratuite. Per una riproduzione più lunga di singoli brani o dell’intera parte musicale è previsto un pagamento. Si consiglia di verificare presso la sede SIAE di competenza territoriale per eventuali disposizioni e norme più specifiche (www.siae.it). 17 18 Personaggi: Personaggi Narratore /rice Nonno /a Bambino/a 1 Bambino 2 Betto il Supergamberetto La Pulce d’acqua (bambina) Super uomo Super pipistrello Super donna Tarantola Hurka Tempesta (bambina) Aquila Albero Lupo Agente inquinante 008 (bambino o bambina) Inquinatore/rice 1 Inquinatore /rice 2 Inquinatore /rice 3 Inquinatore 4 Inquinatore 5 19 20 Scena 1 Entrano sette scatenati bambini che ridono e sporcano tutta la scena di rifiuti. Sono vestiti di nero o di scuro e sono gli agenti inquinanti responsabili dell’inquinamento delle acque e delle campagne. L’Agente inquinante 008 li capeggia in questa azione . Agente Inquinante 008 ) Ah ah ah, adoro inquinare e sporcare, oltre a mangiare non so fare altre che... inquinare, inquinare e inquinare, ah ah ah. Escono tutti. Entra il narratore che con ampi gesti rende visibile l’idea di trovarsi in aperta campagna. In ombra o di lato ci sono due sedie su una è seduto un anziano a sonnecchiare. Narratore ) Cari ragazzi viviamo tempi difficili, un tempo la valle dell’Orta in Abruzzo era uno splendore di verde e di animali, il fiume Orta era incantato. Erano i tempi in cui Betto il Supergamberetto faceva la sentinella al fiume con la sua aiutante Pulce d’acqua. Loro non avrebbero permesso che gli inquinatori e l’Agente inquinante 008 potessero riempire di veleno e di scorie il fiume e la valle. Speriamo di rivedere presto Betto il Supergamberetto. Esce. Due bambini entrano di corsa in casa, un uomo anziano è seduto su una sedia sembra che stia dormendo. Bambini 1 e 2 ) Nonno Nonno! Dove sei? Nonno ) Eccomi che succede (il nonno è seduto su una sedia e si sveglia saltando come per uno spavento) Bambino 2 ) È successa una cosa stranissima! Nonno ) Che cosa sarà mai successo? Bambino 1 ) Corri a vedere il fiume nonno! Nonno ) E che c’è di strano l’ho visto mille volte! Bambino ) Vieni a vedere e capirai. Nonno ) Se c’è una piena non vi preoccupate gli argini ci proteggeranno! Bambino1 ) Magari fosse una piena Nonno, magari Nonno ) Ma si può sapere che succede? Bambino 2 ) Succede che l’acqua è diventata gialla. Nonno ) Gialla? Bambino 1 ) Un giallo scuro nonno è terribile mette paura! Nonno ) Ci credo che mette paura, il nostro fiume è sempre stato bello azzurro. Bambino 2 ) Infatti, noi volevamo farci il bagno. Bambino 1 ) Ci siamo messi il costume e siamo andati di corsa al ponte per i tuffi. Bambino 2 ) Quando stavamo per saltare abbiamo visto il colore dell’acqua e... 21 Nonno ) E che avete fatto? Bambino 1 ) Siamo rimasti a bocca aperta, così.... Bambino 2 ) Non riuscivo nemmeno a strillare Bambino 1 ) Poi siamo scesi e siamo corsi a casa ad avvisarti! Nonno ) Ben fatto per un momento ho temuto che vi foste tuffati ugualmente! Bambino 2 ) Vuoi scherzare, in quell’acqua sporca e puzzolente! Bambino 1 ) Ma che può essere successo Nonno? Bambino 2 ) Già che è successo al nostro fiume? Nonno ) Ragazzi miei credo che sia successo quello che temevo da anni. Bambino 1 ) E cioè? Nonno ) Il fiume è stato inquinato! Bambino 2 ) E da chi? Nonno ) Da tutti! Dalla città, dalle fabbriche, da tutti noi, alla fine ognuno di noi ha la sua responsabilità! Bambino 1 ) Ma come si fa per i pesci, a noi piace il pesce del nostro fiume. 22 Bambino 2 ) Per non parlare degli alberi, dei fiori, degli uccelli, insomma di tutta la valle? Nonno ) Hai ragione la valle dell’Orta era una meraviglia, un incanto, pensa che un tempo ci venivano i poeti a scrivere! Bambino 1 ) Questa è una favola della buonanotte che ricordo bene. Nonno ) Sì io vi raccontavo del fiume con i suoi gamberetti, del bosco con i lupi, degli alberi in cui tornava sempre il grifone. Bambino 1 ) E l’aquila reale c’era? Nonno ) Sì c’era anche l’aquila reale, e c’era gente che faceva il bagno nell’Orta e che pescava. Bambino 2 ) A noi piace farci il bagno! Nonno ) Mi sa che di pesce ne vedremo poco e il bagno lo farete nella vasca di là. Bambino 1 ) Ma non è giusto che possiamo fare? Nonno ) Eh... che possiamo fare non lo so (cammina su e giù ragionando tra sè e sè) Bambino 1 e 2 ) Dai Nonno trova una soluzione. Nonno ) Sarebbe tutto più facile se ci fosse Betto il Supergamberetto! Bambino 1 e 2 ) Il Supergamberetto? E chi è? Nonno ) Betto il Supergamberetto è il protettore del fiume, o almeno lo era. Finché c’è stato lui con il suo fido aiutante la Pulce d’acqua, si poteva star sicuri che l’inquinamento non avrebbe vinto, l’acqua era limpida e chiara. Bambino 1 ) Allora cerchiamolo dove sta? Facciamoci aiutare da lui. Bambino 2 ) Lui e la Pulce d’acqua possono far tornare l’acqua chiara e i pesci. Nonno ) In una terra lontana ad ovest delle montagne. Bambino1 ) Allora andiamo a cercare Betto il supergamberetto. Bambino 2 ) Non c’è altro da fare andiamo ad ovest delle montagne! Bambino 1 ) Tu conosci la strada? Bambino 2 ) No ma ho la bussola! (tira fuori la bussola) Bambino 1 ) E come funziona! Nonno ) Un tempo viveva qui nel nostro fiume, poi non so cosa sia successo, c’è stata una specie di guerra tra supereroi e lui è partito per partecipare alla battaglia. Bambino 2 ) È come un orologio ma invece delle ore la lancetta segna i quattro punti cardinali, nord, sud, est e ovest. Bambino 1 ) Ma quando è successo, io non me lo ricordo? Bambino 1 ) Ma come capisci dove andare? Nonno ) Sono passati più di dieci anni! Bambino 2 ) La lancetta indica sempre il Nord e capito quello conosciamo anche gli altri tre punti, il Sud, dalla parte opposta e poi Est e Ovest Bambino 2 ) Così tanti? In effetti io ne ho solo 9, ecco perché non me lo ricordo. Allora la guerra può essere finita! Nonno ) Non lo so, quando la guerra la fanno gli eroi dura anni, ma quando la fanno i supereroi allora può durare secoli. Bambino 1 ) Non fa niente lo dobbiamo trovare! Bambino 1 ) E noi dove dobbiamo andare? Bambino 2 ) Ad ovest dopo le montagne, quindi di là (indica). Bambino 1 ) Se lo dice la bussola, andiamo. Escono incamminandosi verso la loro destinazione Bambino ) Dove può stare Nonno tu lo sai? 23 Scena due Entra il narratore Narratore ) Sono anni che i supereroi si fanno la guerra, da una parte ci sono: Super uomo, Super pipistrello e Super donna (entrano i tre bambini mascherati da super eroi) e dall’altra: Tarantola, Hurka e Tempesta (entrano i tre bambini travestiti da supereroi) Narratore ) Che disastro! Ogni volta che finisce una battaglia rimangono armi ovunque, per non parlare dei laser e dei raggi che usano i supereroi che vanno a distruggere la natura e ad inquinare le acque. Ma ecco uno che di acqua se ne intende Entrano. Betto il Supergamberetto ) Guarda che disastro Pulce. I super eroi si fronteggiano pronti ad iniziare una battaglia senza esclusione di colpi. Pulce d’acqua ) Lo vedo Betto, lo vedo! La guerra va avanti così da anni e sono talmente tanti che nessuno ricorda il motivo per cui è iniziata! Betto ) Loro si divertono a combattere e a noi ci tocca proteggere la natura e l’acqua dai loro raggi gamma, beta e via dicendo. Superuomo ) All’attacco miei prodi! Superpipistrello ) Adesso gli faccio vedere io che vuol dire essere eroi. Hurka ) A chi fai vedere cosa? Tempesta ) Facciamoli a pezzettini piccolo piccoli. Super donna ) Voglio proprio vedere Tarantola ) Le mie ragnatele mi prudono, iniziamo la battaglia Musica (*). Iniziano a lottare e se le danno per bene finché finisce la musica e se ne vanno distrutti A terra rimangono armi vestiti e rottami vari. Entra il narratore e poi Betto il Super gamberetto con la Pulce d’acqua. 24 Pulce ) Per tutti gli acquedotti Betto, io sono stanca Torniamo a casa! Betto ) A un grande potere corrisponde una grande responsabilità Pulce, quante volte te lo devo dire! Pulce ) Ho capito Betto ma qui sono anni che proteggiamo l’acqua dai capricci di Hurka e di Tempesta, non sanno nemmeno perché si fanno guerra! Betto ) Qui c’è bisogno di noi, solo noi sappiamo controllare che l’acqua rimanga pulita e potabile, finché ci siamo noi l’acqua non corre pericolo. Pulce ) Tu hai ragione Betto ma questa guerra comincia a stancarmi, ho nostalgia dei bei torrenti di casa nostra, freschi e limpidi. Betto ) Ti capisco ma un supereroe deve fare quel che è giusto, per cui ora dobbiamo impedire che la guerra dei nostri amici rovini l’ambiente circostante. Intanto i due eroi fanno i prelievi dell’acqua con delle provette, eseguono delle analisi e mettono a posto armi e oggetti che gli eroi hanno lasciato dopo la battaglia, in sottofondo ci può essere una musica allegra. Entrano i due bambini che sono partiti alla ricerca di Betto e di Pulce. Bambino 1 ) Guarda ci sono due spazzini mascherati. Bambino 2 ) Chiediamogli se conoscono Betto il Supergamberetto. Bambino 1 ) Buona idea lascia parlare me (si rivolge ai due che stanno facendo le analisi all’acqua e mettendo a posto gli oggetti). Mi scusi buon uomo posso chiederti un’informazione? Betto ) Certo se posso esserti utile! Bambino 2 ) E infatti siamo molto stanchi, ma che fate all’acqua? Pulce ) Analisi chimiche! Bambini 1 ) Allora siete scienziati, e noi che vi abbiamo preso per spazzini! Pulce ) Veramente siamo supereroi! Betto ) Siete fortunati ragazzi, io sono Betto il Supergamberetto e lei è la Pulce d’acqua. Bambino 1 ) Ci prendi in giro? Bambino 2 ) Già non è giusto farsi beffe di due stranieri stanchi! Pulce ) Più che stanchi sembrate ubriachi, vi ha detto che ci avete trovato. Io sono Pulce d’acqua e lui (indica Betto) è Betto il Supergamberetto. Bambino 2 ) Stiamo cercano Betto il Supergamberetto. Bambino 2 ) Come no, certo certo (indica che sono un po’ matti) Bambino 1 ) E anche la sua assistente Pulce d’acqua! Sapete dirci se sono da queste parti? Bambino 1 ) Non sapevo che tra i vari compiti ci fosse anche quello di fare le analisi chimiche. Betto ) Perché li cercate? Betto ) Un supereroe deve fare sempre quel che è giusto e noi non facciamo solo analisi chimiche! Bambino 1 ) Veniamo dalla valle dell’Orta e abbiamo bisogno di loro. Pulce d’acqua ) La valle dell’Orta è molto lontano Avete fatto molta strada! Pulce ) Già, controlliamo che le acque siano ben ossigenate e ben pulite, e se è il caso attachiamo chi tenti di inquinarle! 25 Bambino 1 ) Allora siete voi è vero. Bambino 2 ) È come ci ha detto il Nonno. Betto ) Quale Nonno? Bambino1 ) Nostro Nonno è lui che ci ha detto di venire a cercarvi. Bambino 1 e 2 ) Evviva...allora possiamo tornare a far il bagno nel nostro fiume. Betto ) Aspettate a cantar vittoria ragazzi, non è un’impresa facile la nostra. Pulce ) Bisogna vedere a che punto è l’Inquinante, ma sopratutto chi è l’Agente Inquinante. Pulce ) E perché vi avrebbe detto di cercarci? Betto ) Sono tanti i farabutti inquinanti, non sarà facile eliminarli. Bambino2 ) Perché il fiume Orta, nella nostra valle è stato inquinato da qualcuno. Bambino 1 ) Ma voi siete dei super eroi, voi potete tutto, o no? Bambino 1 ) L’acqua è diventata marroncina e gialla ma soprattutto puzza terribilmente! Betto ) Magari fosse così, noi mettiamo il nostro potere a disposizione della natura e degli uomini. Betto ) L’acqua dei fiumi è stata inquinata Pulce! (scuote la testa) Pulce ) Ma a volte il nostro potere non basta. Pulce ) Ho sentito Betto! Betto ) Questo è un lavoro per Betto (si gonfia il petto con orgoglio) il Supergamberetto. Pulce ) E per la Pulce d’acqua sua assistente di fiducia! (anche lei si mostra orgogliosa) Betto ) Presto non c’è tempo da perdere, dobbiamo tornare a casa! Pulce ) Evviva Betto, lo dicevo io che questa guerra mi ha stancato! 26 Bambino 2 ) Va bene ho capito ma adesso torniamo a casa e vediamo quel che si può fare. Bambino 1 ) Giusto basta parlare! Betto ) Ben detto ragazzi fateci strada, abbiamo un sporco lavoro da portare a termine. Pulce ) Questa frase oggi non l’aveva ancora detta... ehi Betto ma come facciamo con la guerra dei Super eroi. Betto ) Lascia stare la guerra Pulce qui l’acqua è ancora pulita ma questi ragazzi hanno bisogno di noi! Eppoi lo sai come funziona tra super eroi, tra dieci anni li ritroveremo ancora qui a combattere, non si accor- geranno nemmeno della nostra assenza per un po’. Tutti ) Ben detto Betto! (escono tutti come se marciassero verso una meta lontana) Scena 3 Mentre i bambini sono in marcia, nella valle dell’Orta altri animali o alberi fatcano a resistere in quell’ambiente inquinato. Entra un albero. Escono sulla musica di una marcia (*). Albero ) Povera valle, povero fiume, qui se ne vanno tutti, gli uccelli non fanno più un nido tra i miei rami. Entra un lupo che vorrebbe bere nel fiume. Lupo ) Che sete finalmente l’acqua Albero ) Che fai sei impazzito! Lupo ) Perchè? Albero ) Hai bisogno di occhiali per caso non vedi che l’acqua è marrone! Lupo ) Accidenti non avevo visto bene, ma che schifo di fiume è? Entra l’aquila reale Aquila ) Questo è il fiume Orta, e una tempo era pulitissimo e pieno di pesce, io ci venivo a bere e a pescare! Albero ) E ora vi tocca cercare qualche altro fiume dove bere e pescare! Aquila ) E già, ma io sono affezionata e torno a vedere se la situazione migliora. Lupo ) Qui ci vuole un miracolo, io me ne vado! Albero 27 ) Beati voi che potete, se avessi gambe o ali me ne andrei anch’io! Bambino 1 e 2 ) Ciao Nonno, hai visto che lo abbiamo trovato! L’albero rimane in scena mentre il Lupo e l’Aquila escono. Nonno ) Bravi ragazzi, adesso abbiamo un grande alleato per salvare il nostro fiume! Alla fine di quella lunga marcia ritornano in scena, possono anche aver fatto solo un girotondo e magari cantato una canzone. La scena è la solita ed è sporca come prima, magari gli altri bambini sono entrati a sporcare meglio. Bambino 1 ) Casa dolce casa! Bambino 2 ) Mica tanto…. è peggio di come la ricordavo. Betto ) Che posto desolato e sporco. Betto ) Non sarà facile Nonno, questo è un vero disastro ambientale. Pulce ) Per tutte le bombe atomiche, ho visto disastri migliori di questo! Nonno ) Che cosa possiamo fare? Bambino 1 e 2 ) Sì rivogliamo il nostro fiume così com’era. Pulce ) Per tutti gli Agenti inquinanti, quei balordi si sono dati da fare. Betto ) Intanto dobbiamo procedere con le analisi! Bambino 2 ) Ma non si stancano mai? Nonno ) Io non vado dal dottore! Betto ) Gli Agenti inquinanti fanno sempre un ottimo lavoro! Pulce ) Ma no tu, le analisi le dobbiamo fare all’acqua! Pulce ) Ma adesso tocca a noi Betto! Betto ) Non sarà facile, guarda che disastro! Bambino 1 ) Così mi fai preoccupare, tu sei Betto il Supergamberetto Nonno ) ah meno male! Betto ) Forza Pulce prendi i nostri super analizzatori Pulce ) Certo Betto li ho sempre con me. (tira fuori da una tasca o da un marsupio una provetta di plastica che passa a Betto) Entra il Nonno Nonno ) Betto sei tornato, che bello rivederti dopo tanto tempo. 28 Betto ) Grazie Pulce, adesso prendiamo un campione di acqua di fiume.. (Immerge la provetta in un punto della scena in cui dovrebbe esserci il fiume) Bambino ) Speriamo bene! Pulce ) Andiamo Betto usa un metodo scientifico! Bambino 2 ) Zitto lasciali lavorare. Betto ) E va bene in quest’acqua c’è di tutto tranne l’acqua! Betto ) Ecco qua, adesso con il laser infrarossi (passa una specie di lettore laser sulla provetta) vediamo che risultato abbiamo. Nonno ) Allora che ti dice? Pulce ) Dagli tempo nonno. Bambino 1 ) Lasciali lavorare. Pulce ) E cioè? Betto ) C’è petrolio, benzina, detersivo, acido, sapone e tante altre schifezze! Albero ) Ecco perchè io comincio a ingiallire e a perdere le foglie, sto bevendo petrolio al posto dell’acqua! Rientra il Lupo. Betto ) Ancora un po’ di pazienza e ci siamo...ecco qua! Nonno ) Allora? Pulce ) Allora Betto che ci dici? Betto ) Brutta storia! Lupo ) Non dirmi che ho bevuto quelle schifezze! Albero ) Ti avevo detto di non bere, allora sei proprio rimbambito. Lupo ) Ero assetato e non sapevo dove bere! Entra l’Aquila. Nonno ) Ecco lo sapevo. Bambino 2 ) Brutta quanto non tenerci sulle spine! Bambino ) Bruttissima storia o bruttina, quasi carina? Betto ) Brutta brutta peggio che brutta, una vera schifezza! Bambino 1 e 2 )Nooooooooooooooooooooooo! (disperati) Aquila ) Non ci sono i pesci e le piante intorno sono tutte ingiallite. Betto ) E colpa degli Agenti inquinanti, soffocano la vita, niente insetti per i pesci, niente fiori e piante per gli insetti. Pulce ) L’Agente inquinante è come Attila dove passa non cresce più l’erba. Lupo ) Non conosco questo Attila ma sembra un tipo terribile. 29 Albero ) E intanto gli alberi e le piante muoiono. Aquila ) Anche gli uccelli non se la passano meglio, molti sono migrati lontano. Pulce ) Ma quale Agente inquinante può aver fatto tutto questo? Betto ) Il peggiore di tutti! L’Agente inquinante 008. senza offesa. Nonno ) Chi si offende, anzi avevo paura che accettassi. Pulce ) A chi stai pensando? Betto ) Ai super eroi che abbiamo lasciato in guerra. Pulce ) Vuoi chiedere il loro aiuto? Pulce ) Per tutti i criminali Betto, il più inquinante degli inquinanti! Betto ) Non abbiamo altra scelta, se vogliamo sconfiggere L’Agente inquinante 008! Betto ) Proprio così, il nostro arcinemico di sempre. Pulce ) Chi va a chiamarli? Nonno ) Ma voi potete sconfiggerlo vero? Betto ) Vado io Pulce, voi restate qui e finisci di fare le analisi per bene, io provo a convincerli ad aiutarci! Pulce ) Non ci siamo mai battuti. Betto ) Ho sempre temuto quest’incontro e sapevo che prima o poi sarebbe arrivato. Bambino 1 ) Qui si mette male. Bambino 2 ) Sembra un film dell’orrore! Nonno ) Che cosa facciamo adesso! Betto )Dobbiamo raccogliere le forze! Nonno e Bambini (tutti insieme) ) Noi siamo tutti con voi! Betto ) Vi ringrazio ma ho bisogno di ben altre forze, 30 Nonno ) Non preoccuparti Betto, aiutiamo noi la Pulce, siamo al vostro sevizio. Bambini 1 e 2 ) Conta pure su di noi. Betto ) Bene ragazzi io torno indietro e spero di tornare presto con i rinforzi. Esce. Scena 4 La Pulce con i bambini e il Nonno rimangono in scena e continuano a fare le analisi al terreno e all’acqua, mettono a posto qualche rifiuto che sono sempre sparsi sul terreno. Bambino 1 ) Secondo te Betto tornerà presto? Pulce ) Mi piacerebbe saperlo, ma i supereroi sono testardi e non sarà facile convincerli. Entra il Narratore Narratore ) Le cose si mettono male per il fiume e per i nostri eroi. Ma sopratutto i supereroi in guerra aiuteranno Betto in questa difficile avventura? Come se non bastassero già le difficoltà non sono finite! Esce. Bambino 1 ) Con questo che facciamo Pulce (solleva un rifiuto da terra) Pulce ) Buttalo via (continua con le sue provette a fare analisi) Nonno ) E con questo? (altro rifiuto) Pulce ) Buttalo via! Bambino 2 ) Con questo che facciamo Pulce? Bambino 2 ) Io spero che si sbrighi questo posto comincia a mettere i brividi. Nonno ) Se penso a com’era e a com’è adesso mi viene da piangere. Pulce ) Non c’è tempo per piangere ma solo per lavorare forza diamoci da fare! Musica di pericolo, tipo lo squalo o simile (*). Mentre tutti i protagonisti sono a lavoro, piano piano gli Agenti inquinanti con a capo l’Agente 008 entrano in scena con fare molto furtivo sono sei o sette a seconda delle esigenze del regista. Mentre i bambini puliscono e la Pulce fa le analisi gli Agenti inquinanti ricominciano a sporcare. Come se fosse un gioco c’è chi raccoglie rifiuti e chi li butta, la scena può e deve essere resa in modo molto allegro e vivace, in alcuni casi i due gruppi interagiscono quasi a litigare, magari si spintonano e si strappano i rifiuti dalle mani. Entra il Narratore quando finisce o sfuma la musica. Pulce ) Ma insomma mi volete far lavorare o no? Nonno ) Certo Pulce cerchiamo solo di dare una mano. Pulce ) Allora prendete queste (piccoli contenitori di plastica tipo provette) E raccogliete l’acqua in diversi punti del fiume. Narratore ) È meglio che Betto faccia presto o tra poco al posto del fiume ci sarà una grande discarica; gli Agenti inquinanti stanno per prendere il sopravvento sulla Pulce e sui bambini. Del resto cosa può fare da sola un Pulce d’acqua stiamo a vedere e speriamo bene! Agente inquinante 008 31 ) Ah ah ah. Mi fate proprio ridere con le vostre analisi da piccoli chimici. Agente inq. 1 ) Sono proprio degli illusi. Agente inq. 2 ) E soprattutto sono circondati! Pulce ) Per tutti i criminali finalmente ci incontriamo Agente 008. Agente inq.3 ) Ehi 008 hai sentito la Pulce fa la voce grossa. Agente inq. 4 ) Più sono piccoli e più strillano. Nonno ) Quindi siete voi che avete rovinato il nostro fiume? Agente Inq. 3 ) Non dovrete combattere a lungo allora. Agente inq. 4 ) Infatti la battaglia non ci sarà perché noi abbiamo già vinto. Agente inquinante 008 ) Vi consiglio di arrendervi, siete circondati alzate le mani. Pulce ) Mai! La Pulce d’acqua non si arrende mai! Bambino 1 e 2 e Nonno ) Neanche noi! Siamo con te Pulce, fino alla fine. Agente inquinante 008 ) L’avete voluta voi, legateli e contagiateli con le scorie radioattive! Ah ah ah. (li circondano minacciosi) Entra Betto il Supergamberetto Agente inq. 5 ) Certo chi credevi che fosse Babbo Natale? Agente inq. 6 ) Tra poco avremo conquistato il mondo. Agente inquinante 008 ) Ancora qualche anno e non ci sarà più un solo fiume né un solo lago pulito. Agente inq. 1 ) E soprattutto niente più Supergamberetto. Agente inq. 2 ) E niente più Pulce d’acqua! Pulce ) Questo è da vedersi, la battaglia non è finita. Bambino 1e 2 ) Già noi combatteremo fino alla fine. 32 Betto ) Fermi tutti... Bambini, Nonno e Pulce ) Bettoooo finalmente sei arrivato Agente Inquinante 008 ) E tu saresti il famoso Supergamberetto! Cosa conti di fare? Betto ) Distruggerti! Agente inq. 1 ) E come pensi di farlo guarda quanti siamo. Agente inq. 2 ) E tu sei solo con la Pulce. Betto ) Avete sbagliato di grosso Io non sono solo... Entrano i supereroi ognuno con il proprio costume. Entrando ognuno di loro si presenta, Super uomo, Super donna, Urka, Tarantola, Tempesta, Superpipistrello. Tutti i supereoi ) Ci siamo anche noi. Nonno Pulce e i bambini ) Evviva i supereroiiiiiiiii. Agente Inquinante 008 ) L’avete voluta voi sarà una guerra lunghissima Forza ragazzi dateci sotto. Betto ) Forza amici questo è un lavoro da supereroi! Musica (*) e inizia la battaglia i due gruppi, Agenti inquinanti e supereroi, combattono e lottano con le spade e con i laser ognuno ha una specifico potere o forza a cui si affida. Si lascia libera scelta alla possibilità e alla fantasia del regista. Alla fine gli Agenti inquinanti vengono sconfitti e scappano via. Scena 5 Rimane in scena la squadra dei supereroi al completo con i bambini e il Nonno Betto ) Che battaglia ragazzi, erano anni che non affrontavo un nemico così temibile. Albero ) Io tremavo fino alle radici Entra l’Aquila Aquila ) Mai sentito tanto rumore, sembravano mille tempeste insieme. Pulce ) Per tutte le guerre Betto, è stata una vittoria bellissima. Superuomo ) Sono d’accordo Betto. Superpipistrello ) Anch’io, l’Agente 008 ha avuto quel che si merita. Usciti gli Agenti e 008 rimangono in scena i supereroi. Tempesta ) Non mi piace lasciare i lavori a metà, abbiamo vinto ma loro sono fuggiti Super donna ) È vero dobbiamo inseguirli e arrestarli Tarantola ) Il nostro compito non è finito. Urka ) Allora che aspettiamo, inseguiamoli. Superuomo ) Tu che fai Betto, sei dei nostri? 33 Betto ) No Superuomo Io e la Pulce restiamo qui per rimettere a posto il fiume. Pulce ) È vero, abbiamo sconfitto L’Agente 008 ma il fiume deve ancora riprendersi. Betto ) E questo è un lavoro per il Supergamberetto! Urka ) Va bene ragazzi, se avremo bisogno di voi vi faremo un segnale luminoso. Pulce ) Non si scherza con l’acqua, se non è ottimale io e Betto non siamo soddisfatti. Lupo ) Io mi accontento, fatemi bere per favore! Betto ) Non ancora, siamo professionisti! Nonno ) Meglio così, anzi grazie alla vostra presenza per tanti anni abbiamo avuto un fiume stupendo, l’incantato Orta. Bambino 2 ) Incantato e pulitissimo, oltre ad essere ricco di pesce. Escono i supereroi Nonno ) Evviva Betto, adesso il fiume tornerà come prima. Betto ) Certo il pesce ama le acque limpide e ossigenate. Nonno ) Allora Pulce queste analisi che dicono Entra il Lupo Lupo ) Adesso posso bere, posso bere vero? Pulce ) Ci vuole un po’ di tempo e di pazienza. Lupo ) Ma insomma volete farmi morire di sete! Betto ) Il peggio è passato possiamo dire di aver sconfitto l’inquinamento. Bambini 1, 2 e Nonno ) Evvivaaaaa Pulce ) Ottime notizie, la percentuale di ossigeno nell’acqua sta tornando a livello ottimali! Betto ) Ottima notizia potremmo fermarci qui per un po’ Nonno ) Guardate l’acqua, sta tornando limpida come una volta. (guardano a terra come se ci fosse un fiume a scorre lì sotto) cambiare un telo grigio o nero steso in terra con uno azzurro su cui sono disegnati pesci rossi. Albero ) Sì è vero, sento che l’acqua sta migliorando. Pulce ) Calma ragazzi, lasciatemi fare le analisi all’acqua (tira fuori provette e computer per le analisi) Lupo ) Allora adesso bevo, punto e basta. Bambino 1 ) Mi sa che tu sei fissata con queste analisi. Bambino 1 ) Io vado a mettermi il costume. 34 Bambino 2 ) Io preparo la canna da pesca. Aquila ) E io affino gli artigli e la vista, tra breve torneranno i pesci e tanti altri animali. Nonno ) E io posso rilassarmi con il paesaggio. Grazie Betto e grazie anche a te Pulce! Betto ) Non dovete ringraziarci è stato un lavoro per: Betto il supergamberetto (lo pronuncia con orgoglio) Pulce ) E per la Pulce d’acqua sua assistente di fiducia. Betto ) Un supereroe non beve né in servizio né fuori servizio. Narratore ) Questi supereroi sono proprio un esempio di virtù e se vi capita di incontrarli in un fiume potete star sicuri che l’acqua è pulitissima. Betto ) Devi dire così: A un grande potere corrisponde una grande responsabilità. Pulce ) Sapevo che lo avrebbe detto! Saluti. Ballo finale a piacere (*). Tutti insieme festeggiano ballano e cantano Fine della storia. Entra il narratore Narratore ) Allora i cattivi sono stati sconfitti il fiume Orta è tornato limpido e pulito ci sono buone ragione per fare un brindisi. Pulce ) Fermi tutti io non reggo l’alcool. Nonno ) Andiamo Pulce un brindisi solo. Pulce ) Mai e poi mai. Lupo ) Io finalmente ho bevuto l’acqua dell’Orta, buonissima! Nonno ) Allora un cappuccino? Pulce ) Peggio il caffè mi rende nervosa, io sono delicata! 35 Approfondimenti A cura di Emiliano Ventura, Ombretta Pediconi, Federica Di Giacinto e Carla Giansante Betto il gamberetto d’acqua dolce Il gambero di fiume (Austropotamobius pallipes italicus) è un piccolo Crostaceo d’acqua dolce della Famiglia degli Astacidae, detto “Gambero dai piedi bianchi” per il colore degli arti e del ventre in contrasto col resto del corpo che si presenta rossiccio o verde scuro, a volte con tinte più chiare vicine al giallastro. È un gambero tozzo e dal carapace robusto, può raggiungere gli 11–12 cm di lunghezza e i maschi sono più grandi delle femmine. Vive nei torrenti, predilige i letti ghiaiosi o sabbiosi con rive in cui siano presenti anfratti o luoghi sicuri per potersi nascondere e riposare. Essendo un organismo stenotermo (cioè non sopporta bruschi sbalzi di temperatura), predilige le acque fresche vicino ai 15 °C, sopportando al massimo che arrivino alla temperatura di 23 °C. È un animale tipicamente notturno e si ciba di qualunque cosa commestibile: alghe, piante acquatiche, vermi, molluschi, fino alle larve di insetti. Si dimostra particolarmente aggressivo nella difesa del suo territorio, come dimostrano le catture di esemplari con arti o chele parzialmente o totalmente mutilate. L’accoppiamento avviene soprattutto in autunno. La femmina porta sull’addome per 5-6 mesi le uova fecondate, ventilandole e pulendole continuamente. In primavera si schiudono, ma le piccole larve rimangono ancora per qualche tempo aggrappate al corpo materno. I gamberi di fiume sono bersaglio di numerosi predatori tra questi c’è l’Uomo che ne apprezza le carni. I piccoli gamberi sono spesso oggetto di cattura da parte di altre larve, come quelle dei coleotteri o delle libellule, particolarmente voraci già allo stato larvale.. Alcuni pesci come la trota, il persico sole, il persico trota, l’anguilla ed il cavedano si nutrono del gamberetto. Anche molti uccelli si cibano del Crostaceo. La specie è diffusa in gran parte dell’Europa, ma la 36 sua sopravvivenza, anche in Italia, è minacciata dall’introduzione di gamberi esotici (cioè non autoctoni), in genere sfuggiti ad allevamenti. La presenza di questi altri Crostacei provoca: 1) la competizione per le risorse. 2) l’introduzione di malattie sconosciute alla specie autoctona e quindi molto meno tollerate. Altro gravi fattori di rischio per il nostro gambero sono rappresentati dall’inquinamento organico, che diminuisce la concentrazione di ossigeno nelle acque, e dall’‘inquinamento inorganico dovuto principalmente ai metalli pesanti contenuti negli anticrittogamici. La sottospecie italiana Austropotamobius pallipes italicus purtroppo è a forte rischio di estinzione e in molte zone della penisola non è più presente. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, nel suo ruolo-guida nella salvaguardia dell’habitat naturale locale, è stato impegnato negli scorsi anni in un progetto denominato “Gambero Italico”. Il progetto era finalizzato al ripopolamento del piccolo Crostaceo nei corsi d’acqua dolce (fiumi e torrenti) del territorio abruzzese e molisano. L’iniziativa è stata portata avanti attraverso i fondi raccolti dall’Istituto tramite il “5 per mille” della dichiarazione dei redditi dei contribuenti. Uno dei risultati ottenuti è stato quello di realizzare un incubatoio di valle, per l’allevamento, sul fiume Tirino nel Comune di Capestrano(AQ) La pulce d’acqua La dafnia, meglio nota come pulce d’acqua, è un piccolo crostaceo appartenente alla Famiglia Daphnidae (Ordine Cladocera, Sottoclasse Branchipoda). I Cladoceri sono organismi di piccole dimensioni (0,2 – 5 mm), in larga parte planctonici, che popolano prevalentemente le acque dolci. In particolare le specie appartenenti alla Famiglia Daphnidae sono presenti nelle acque dolci della fascia temperata. Si trovano in qualche braccio morto o dove la corrente è debole e la vegetazione è abbondante. Si cibano di alghe, batteri, protozoi e particelle di detriti organici. A questa Famiglia appartengono tre specie che rivestono grande interesse per gli studi ecotossicologici: Daphnia magna, Daphnia pulex e Ceriodaphnia dubia. Caratteristica generale dei Cladoceri è la presenza del carapace trasparente bivalve che racchiude il tronco ma non il capo. Il capo possiede un solo occhio composto e un paio di antenne natatorie. Il tronco, formato da pochi segmenti, porta appendici provviste di setole filtranti; l’addome è corto e privo di arti. I Cladoceri hanno sessi separati. Mentre le femmine si trovano costantemente nelle acque, i maschi compaiono saltuariamente in alcuni periodi dell’anno. I maschi sono generalmente di dimensioni più ridotte rispetto alle femmine, presentano un colore leggermente più scuro e una maggiore velocità di nuoto. Durante gran parte dell’anno gli individui di sesso femminile si riproducono con uova partenogenetiche deposte nella camera dorsale di incubazione. La riproduzione partenogenetica è una modalità di riproduzione in cui lo sviluppo dell’uovo avviene senza che questo sia stato fecondato, ciò avviene abbastanza di frequente in natura e può essere considerata come una riproduzione sessuale “asessuata” perché, pur implicando la formazione dei gameti non richiede l’atto della fecondazione. I giovani individui (dafnidi) sono pressoché identici agli adulti. L’accrescimento, che ha maggiore velocità nel periodo giovanile, ha luogo subito dopo ogni evento di muta, quando il nuovo carapace è ancora elastico e l’organismo può aumentare la sua taglia. Nei laghi, ad esempio, gli individui di sesso maschile schiudono dalle uova partenogenetiche nel solo periodo autunnale, in risposta a stimoli ambientali quali il raffreddamento delle acque, la diminuita disponibilità di cibo. In presenza del maschio si ha la riproduzione sessuata con la fecondazione di un unico uovo, che viene deposto in una tasca interna del carapace nota come efippio. Questo è contraddistinto da un colore scuro e da uno spesso involucro. L’efippio protegge l’uovo dalla disidratazione e dagli estremi di temperatura, anche per lunghi periodi di tempo. Le uova durature negli efippi se reidratati ed esposti alla temperatura appropriata, schiuderanno individui di sesso femminile che si riprodurranno nuovamente per via partenogenetica. Tra le sue attività, l’IZSAM si occupa della tutela delle acque interne, della salubrità dei prodotti ittici e della salvaguardia della fauna ittica. L’Istituto realizza monitoraggi dei fiumi abruzzesi, rivolti alla conoscenza dello stato qualitativo delle acque interne dal punto di vista batteriologico, chimico e biolo- gico. Per determinare la qualità degli ecosistemi acquatici, ai parametri “classici” di tipo batteriologico e chimico, sono aggiunte prove che utilizzano indicatori biologici come trote, molluschi e Daphnia magna. Sistemi, questi, in grado di determinare in tempi brevi e quindi in situazioni di emergenze (come, ad esempio, improvvise morie di pesci) la reale tossicità dell’acqua. Si definisce bioindicatore un organismo o sistema biologico usato per valutare una modificazione – generalmente degenerativa – della qualità dell’ambiente. Le comunità ittiche costituiscono validi indicatori dello stato ambientale dei corsi d’acqua. Fra i molteplici bioindicatori disponibili, il piccolo crostaceo Daphnia magna presenta un elevato livello di sensibilità ai composti tossici. Per questo motivo, l’IZSAM svolge da anni delle ricerche relative al comportamento del crostaceo per l’identificazione di eventuali contaminazioni dell’acqua destinata al consumo umano. Inquinamento idrico L’inquinamento dei corpi idrici può essere di natura chimica, fisica o microbiologica e può compromettere la vita della flora e della fauna, degli ecosistemi contaminati ma anche dell’Uomo, se entra nella catena alimentare, e inoltre può danneggiare le riserve idriche per uso potabile. Ci sono due modalità principali per le quali gli inquinanti raggiungono l’acqua: la via diretta e la via indiretta. L’inquinamento per via diretta avviene quando le sostanze inquinanti sono riversate direttamente nei corsi d’acqua, senza alcun trattamento di depurazione. L’inquinamento per via indiretta avviene quando le sostanze inquinanti arrivano nei corsi d’acqua attraverso il dilavamento del terreno causato dalla pioggia. Le diverse tipologie di inquinamento sono: inquinamento chimico: deriva dagli scarichi delle attività industriali che producono sostanze di scarto di natura chimica, non sottoposte alla depurazione.. Queste sostanze, riversate quotidianamente nei corpi idrici, provocano danni all’intero ecosistema acquatico; 37 inquinamento organico: deriva dagli scarichi domestici e dagli impianti di depurazione mal funzionanti. Questo tipo d’inquinamento è pericoloso perché questi scarichi contengono microrganismi patogeni che possono venire a contatto con gli esseri umani provocando malattie; senti, attraverso la catena alimentare, arrivano fino ai pesci. La contaminazione delle acque dolci si ripercuote quindi sulla contaminazione degli alimenti destinati al consumo umano. Gli eroi del fumetto ecologista inquinamento agricolo: deriva dall’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi in quantità notevoli, e inoltre dallo spandimento di liquami provenienti dagli allevamenti che, per dilavamento del terreno, finiscono nei corsi d’acqua; inquinamento da idrocarburi: è causato soprattutto dal petrolio che fuoriesce dalle petroliere, danneggiate o naufragate; inquinamento termico: è un tipo d’inquinamento che va diffondendosi sempre più. Ne è causa l’eccessivo impiego dell’acqua per raffreddare gli impianti delle industrie, in particolar modo nelle centrali termoelettriche, e che è restituita nei corpi idrici con temperature più elevate provocando danni alla flora e alla fauna. E’ importante sapere che l’acqua, in condizioni normali, è in grado di auto depurarsi dalle sostanze organiche, grazie al ‘lavoro’ dei batteri aerobi che usando l’ossigeno disciolto nell’acqua demoliscono e trasformano le molecole complesse in molecole più semplici. Qualora siano immesse quantità eccessive di sostanze inquinanti, il numero di questi batteri aumenta a tal punto da consumare tutto l’ossigeno dell’acqua (anossia), provocando la morte dei pesci. La condizione di anossia determina lo sviluppo di forme microbiche in grado di vivere in assenza di ossigeno e capaci di produrre sostanze come l’ammoniaca e l’idrogeno solforato, composti dall’odore sgradevole e soprattutto tossici per tutto l’ecosistema acquatico. Questo è il motivo per cui è indispensabile per la vita degli organismi (e di Betto il Supergamberetto) un’adeguata presenza di ossigeno disciolto nell’acqua. Affinché le acque inquinate possano essere usate per bere o per irrigare è necessario che siano depurate. Non si deve dimenticare che tutte le acque dolci finiscono in mare e che le sostanze inquinanti pre38 Il 1975 è l’anno in cui si registra l’uscita in edicola del fumetto Mister No, vi resterà fino al 2006 anno in cui termina le sue avventure. Un’assoluta novità per il fumetto italiano in quegli anni ancora legato alle atmosfere western di Tex e di Zagor. Il personaggio è creato da Sergio Bonelli che si firma Guido Nolitta e sarà a lungo l’unico sceneggiatore dell’albo; editore e scrittore in questo collimano. Mister No è un reduce della seconda guerra mondiale, è americano e si chiama Jerry Drake ma si fa chiamare appunto Mister No, ovvero una continua manifestazione di ‘gran rifiuto’. Dice no al guadagno, al conformismo, al compromesso, alla comodità e all’ipocrisia. Deluso dal ‘come vanno le cose nella società nordoccidentale’, all’inizio degli anni cinquanta va a fare il pilota privato e guida turistica in sudamerica, sarà questo l’immenso palco su cui si muove questo attore riottoso, allegro, gran bevitore e simpatico seduttore. Nel rifiuto, nel dire di no, vi è una componente etica che non si riscontra nella controparte positiva dell’accettare. Un primo No importante si trova nella tragedia greca Antigone di Sofocle dove il protagonista si rifiuta di seguire un ordine immorale del suo re, altri rifiuti importanti saranno eventi che segneranno la storia; è in questi ‘abitanti’ del rifiuto che Mister No trova i suoi illustri precursori. È proprio la tematica ambientalista a dare il via e a segnare indelebilmente le avventure dell’antieroe; il disegnatore che sposa il progetto del WWF e l’editore scrittore che crea un personaggio da ‘rifiuto’ si incontrano negli anni in cui il tema ecologico tocca le urgenze dell’attualità e del pensiero. Non è un caso che il fondamentale Il Principio Responsabilità di Hans Jonas esca proprio di quegli anni (1979), uno scritto filosofico che abbraccia la bioetica e l’ecologia. Per trentuno anni questo ‘rifiuto’ dell’America e della guerra vola con il suo Piper (la sigla sulla fiancata recita MN1) in lungo e in largo per il Sud America toccando luoghi di incontaminata bellezza, entrando in contatto con indios amazzonici che vedono sparire il proprio habitat. Si condanna da solo a questo esilio dal cemento e dal consumo, vive sereno a Manaus e respira l’aria amazzonica, traversa il Rio delle Amazzoni e trova fissa dimora in ogni bar che gli capita a tiro. Altro personaggio immerso nella natura e nel mare, attento alle minoranze e all’ambiente è il marinaio Corto Maltese, il personaggio di letteratura disegnata (non chiamatelo solo fumetto) creato negli anni ‘60 dal maestro Hugo Pratt. La prima storia in cui appare è la famosa Ballata del mare salato, una narrazione di ampio respiro dai toni epici in cui i tratti dello stesso Maltese risentono ancora dell’influenza realista di Milton Caniff, Pratt è ancora legato a una tipologia di tratteggio della scuola americana. Corto Maltese è figlio della Ni a de Gibraltar e di una marinaio scozzese, la vulgata della sua biografia vuole che una zingara gli abbia letto la mano e che sia rimasta sorpresa dal fatto che sul palmo non vi fosse la linea della fortuna. Il giovane Corto Maltese sale nella camera della madre dove era custodito l’astuccio con i rasoi del padre, ne estrae uno dicendo: “No te preocupe Ni a, la fortuna me la faccio da me”, e si incide da solo una linea sulla mano. Emerge il disinteresse per qualsiasi risultato, finanche per la riuscita in una ipotetica carriera, una bellissima biografia di Hugo Pratt si intitola proprio Il desiderio di essere inutile. Nei decenni che vedono lo sfrenato processo capitalistico e consumistico (tra la fine dei ’60 e i primi ’90), la ricerca spudorata del successo e dell’affermazione lavorativa ed economica, Pratt afferma con il suo marinaio un politica controcorrente, contro il successo e la velocità, contro l’immorale valore della sfrenata competizione, se vogliamo esprime una filosofia dell’insuccesso, il mare e la natura sono spesso al centro delle sue storie. Alcune delle migliori vignette lo ritraggono a riposo, in uno stato di ozio, con gli occhi ridotti a una fessura come la semplice linea dell’orizzonte davanti, è in questo stato di sospensione dell’azione e di riflessione che l’immagine si avvicina maggiormente alla poesia. Ci ricorda il fascino del navigatore filosofo Bernard Moitessier, autore del biografico La Lunga rotta, il velista solitario che in prossimità del traguardo e della vittoria sicura lasciaperdere la gara (e il premio di 5000 sterline) e continua la navigazione per passione e perché come dice lui “in mare sono felice”. La vera ricchezza è la natura, l’ambiente, la biodiversità, le diversità della vita animale e vegetale, principi che animano alcuni eroi dei fumetti più conosciuti. Betto Supereroe Betto il Supergamberetto è, appunto, un supereroe ma se ci fosse qualcuno che ancora non abbia capito chi è un supereroe è il momento di chiarirsi le idee. Altri potrebbero contestare il fatto che un gamberetto non ha le caratteristiche del super eroe, ma è possibile rispondere anche a questa ipotetica accusa. Un supereroe è di solito un personaggio dei fumetti, di libri, cartoni animati o film che si caratterizza per le sue doti di coraggio, valore e nobiltà, generalmente ha abilità straordinarie dette superpoteri, diverse da quelle degli esseri umani normali. Non si dimentichi poi che possiedono un nome e un costume pittoresco. I supereroi (come i più antichi e classici eroi) trascorrono la maggior parte del loro tempo combattendo contro mostri, alieni, disastri naturali e supercriminali. Per essere un super eroe bisogna avere certe caratteristiche: avere una missione disinteressata e a favore della società; possedere superpoteri, tecnologia molto avanzata, abilità mistiche o doti fisiche e/o mentali molto sviluppate; avere una super-identità e un costume che funziona da icona e che simboleggia la sua storia o personalità, di solito si trasforma da persona ordinaria a supereroe. Tipicamente i supereroi hanno duplici identità, di cui quella non comune viene tenuta ben celata. Inoltre i supereroi mettono a disposizione della comunità il loro potere o superpotere. Sembra quindi che le caratteristiche di Betto il Supergamberetto ci siano tutte e si possa accoglierlo nell’Olimpo di questi mascherati fantastici eroi. La maggior parte dei supereroi agisce da sola, anche se esistono molti team di supereroi. I più noti sono i Fantastici Quattro e gli X-Men; sono uniti per aver 39 avuto nella stessa maniera i superpoteri, e operano quindi come gruppo. Molti supereroi, specialmente dopo l’introduzione di Robin, il ragazzo meraviglia, il giovane assistente di Batman, hanno poi adottato una spalla adolescente o più giovane. È un po’ il caso di Betto il Supergamberetto che si fa aiutare dalla Pulce d’acqua. Marvel Comics Group e DC Comics sono due grandi case editrici statunitensi che condividono la proprietà dei diritti dei Super Heroes e la maggior parte dei supereroi più famosi, a livello mondiale, sono di proprietà di queste due società statunitensi. I due schieramenti di Supereroi che si danno battaglia nella nostra storia di Betto, rappresentano proprio queste due grandi divisioni tra riviste e case editrici. Per esempio, la DC Comics ha in squadra Superman, Batman e Wonder Woman, mentre la Marvel possiede l’Uomo Ragno, Capitan America, Iron Man, Thor e l’incredibile Hulk. 40 Principale bibliografia di riferimento: APAT, IRSA-CNR, “Metodi ecotossicologici” in “Manuali e linee guida, Metodi analitici per le acque”, 2003, 29, 993-1002. Benjamin W., Figure dell’infanzia, educazione, letteratura, immaginario, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2012. Beseghi E.- Grilli G., La letteratura invisibile, Carocci, Roma, 2011. Bucchi M., Scienza e società, Il Mulino, Bologna, 2002. Calvino I., Sulla fiaba, Oscar Mondadori, Milano, 1996. Margaritora F., “Cladoceri”, in “Guide per il riconoscimento delle specie animali delle acque interne Italiane”, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma, 1983, 1-16. 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Marzo, 2014 www.izsum.it 42 Il Teatro della Salute n.7 La leggenda di Betto il Supergamberetto d’acqua dolce Settembre, 2014 www.izs.it Il Teatro della Salute n.8 Il ritorno di Colapesce Ottobre, 2014 www.izssi.it Centro Studi Danza Paganini, Roma http://www.centrostudidanzapaganini.it/ Erresse Studio fotografico, Roma www.erressestudio.com Breve nota sull’autore: Emiliano Ventura si occupa di comunicazione e formazione negli ambiti delle scienze veterinarie da quasi un decennio, è autore di diverse monografie di filosofia (bioetica e postmoderno), saggistica (critica letteraria) in particolare: Giordano Bruno (2009), Mario Luzi (2010) di cui ha anche curato l’inedito Seminario sul teatro (2012), Pier Paolo Pasolini (2011); è autore e curatore del testo per le scuole Montale Luzi Pasolini Questo nostro Novecento (2013). È autore di testi per il teatro (1999-20012012), si occupa di filosofia ed è appassionato divulgatore di poesia presso numerosi licei. ISBN 978-88-97069-17-1 Progetto grafico: Francesca Furiozzi Direzione generale della comunicazione e Dei rapporti europei ed internazionali, Ufficio III Ministero della salute, Roma L'opera: “La leggenda di Betto il Supergamberetto d’acqua dolce” è stata rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Italia. Per leggere una copia della licenza visita il sito Web http://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/it/. 43 IL TEATRO DELLA SALUTE { WWW.SALUTE.GOV.IT { IV