La leggenda di Betto - Ministero della Salute

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In collaborazione con
il Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca
IL TEATRO
DELLA
SALUTE
{
La leggenda
di Betto
{
il Supergamberetto
d’acqua dolce
In collaborazione con
il Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca
IL TEATRO
DELLA
SALUTE
La leggenda di Betto
il Supergamberetto d’acqua dolce
ATTO UNICO E APPROFONDIMENTI
Autore:
Emiliano Ventura
Gruppo di lavoro:
Marina BagniI, Curatrice della collana
Marco IannielloI, Direttore Ufficio II
Alfredo D’AriII, Direttore Ufficio III
Michela Corsi III, Direttore Ufficio IV
Alessandro ViennaIII, Docente esperto di educazione sanitaria e alimentare
Barbara Alessandrini IV, Responsabile Reparto Formazione
Ombretta Pediconi IV, Reparto Formazione
Federica Di Giacinto IV, Reparto Biologia delle acque interne
Carla Giansante IV, Reparto Biologia delle acque interne
Il Ministero della Salute
Segretariato generale Ufficio II (ex DSVET)I
Direzione generale della comunicazione e
dei rapporti europei ed internazionali –
Ufficio III (ex DGCOM)II
In collaborazione con:
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca
Direzione generale per lo studente,
l’integrazione, la partecipazione e la
comunicazione - Ufficio IVIII
Istituto Zooprofilattico Sperimentale
dell’Abruzzo e del MoliseIV
Si ringraziano gli esperti medici, veterinari,
nutrizionisti, biologi, tecnici, per i materiali
gentilmente messi a disposizione che hanno reso
possibile la realizzazione di questo testo.
Indice
Prefazioni
Introduzione alla collana
Presentazione dell’IZS AM
pag. 15
pag. 9
pag. 11
Approfondimenti didattici
Bibliografia
pag. 36
pag. 41
Atto unico
pag. 15
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Prefazioni
Il Ministero della Salute svolge il ruolo centrale di
raccordo, coordinamento e di indirizzo strategico in
attività mirate a garantire la salute del cittadino.
Il Ministero della Salute, d’altro canto, per il tramite
di enti preposti a livello territoriale, garantisce un
ponte ideale tra le attività della salute pubblica e il
territorio, mantenendo un continuo flusso di
informazioni, in materia di prevenzione, vigilanza e
controllo, nel campo della sicurezza alimentare,
della salute e del benessere animale.
Questa collana editoriale è il risultato di un lungo
percorso che abbiamo fatto con il contributo di
tanti esperti degli IIZZSS, a ulteriore dimostrazione
della costante sinergia tra il Ministero e questi Enti
che svolgono un ruolo fondamentale per lo sviluppo
di nuove strategie diagnostiche, per il continuo
perfezionamento, la standardizzazione e la
validazione di protocolli operativi, che hanno come
unico scopo la salute pubblica. La cooperazione è
uno strumento efficace e rappresenta un valore
aggiunto per affrontare le nuove frontiere di una
sanità moderna sia la vera medicina di prevenzione
al fine di tutelare la salute dei cittadini italiani ed
europei e degli animali.
Questa attività ha inoltre creato una pregevole
sinergia tra il Ministero della Salute, il MIUR e le
scuole e ci permette di dare voce a docenti e famiglie
per esprimere le loro esigenze in merito alla
vicinanza delle istituzioni alle famiglie e alla
formazione specifica dei docenti in temi di salute. Il
Teatro della Salute ci permetterà di fare un percorso
divulgativo in tutto il nostro Paese, raggiungendo
una popolazione molto sensibile e attenta attraverso
l’impiego di strumenti non convenzionali, che
vanno a toccare le corde dell’immaginazione e della
creatività, non in maniera forte e potenzialmente
traumatica, bensì con il garbo e la delicatezza propri
del teatro. Si tratta senza dubbio di un progetto che
permetterà di sensibilizzare i suoi fruitori alla
comprensione del mondo scientifico e animale in
particolare, e nello stesso tempo rappresenta un
modo efficace per far conoscere i molteplici aspetti
che investono la figura del medico veterinario,
spesso garante dell’equilibrio tra il mondo umano e
il mondo animale.
In conclusione, questa collana editoriale
rappresenta un ponte divulgativo utile e senza
precedenti per affrontare e approfondire, anche in
modo creativo, tematiche scientifiche spesso poco
note, sinergicamente prodotte in un flusso continuo
anche alla luce della valorizzazione del concetto di
“medicina unica” intesa come solida e fattiva
cooperazione tra le diverse figure professionali che
operano nel mondo scientifico e istituzionale.
Romano Marabelli
Segretario generale
Ministero della Salute, Roma
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La collana editoriale Il Teatro della Salute sviluppa
temi di notevole interesse scientifico, ricchi di
valenze sociali ed educative, presentandoli in
particolare, in maniera originale e accattivante, ai
bambini della Scuola primaria, alle loro famiglie ed
ai loro docenti.
L’iniziativa è frutto di una interessante e già
sperimentata collaborazione tra il Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per l’Istruzione - Direzione Generale
per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la
Comunicazione, il Ministero della Salute Dipartimento della Sanità Pubblica Veterinaria,
della Sicurezza Alimentare e degli Organi Collegiali
per la Tutela della Salute e gli Istituti Zooprofilattici
Sperimentali.
L’egregia competenza dei professionisti che hanno
curato la stesura e la realizzazione delle monografie
garantisce la validità dei contenuti.
L’originalità delle proposte e la scelta di registri di
comunicazione, adeguati in particolare alla giovane
età degli alunni delle Scuole primarie, rendono il
materiale ottimo per sollecitare e guidare, a cura dei
docenti e famigliari, stimolanti riflessioni e
specifiche attività didattiche e formative.
Con l’augurio che Il Teatro della Salute possa
risultare un valido contributo a diffondere sempre
più nel nostro Paese una Cultura del Benessere che,
in un’ottica interdisciplinare, con particolare
riferimento alle discipline scientifiche, umanistiche,
tecniche, all’educazione fisica, ai contenuti legati a
“Cittadinanza e Costituzione”, passi anche
attraverso temi scientifici e tecnologici di estrema
attualità, di Educazione alla Salute e Alimentare.
Michela Corsi
Direttore Ufficio II e IV
Direzione generale per lo studente, l’integrazione,
la partecipazione e la comunicazione,
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca, Roma.
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Introduzione alla collana
Forti di risultati sperimentali ottenuti in progetti
sulla comunicazione del rischio e nel rispetto del
“comunicare la scienza” in sensu stricto, abbiamo
voluto utilizzare un mezzo antico come il teatro, in
un progetto condiviso con gli IIZZSS e con il
MIUR, per rendere vivi ed appetibili concetti
altrimenti ostici a bambini di questa fascia d’età,
concetti che hanno a che fare con l’igiene degli
alimenti, con la salute degli animali, con il delicato
rapporto ed equilibrio tra l’ambiente in cui vivono
gli animali e l’uomo, con il benessere degli animali e
con la salute pubblica in generale.
Considerato che l’allestimento di una recita da
parte degli insegnanti richiede tempo ed energie,
insieme ai testi teatrali, in questa collana, sono
forniti testi di approfondimento sugli argomenti
trattati in modalità che faciliti gli insegnanti ad
utilizzare con i piccoli discenti per trasferire loro
importanti prìncipi.
La seconda annualità del concorso nazionale per la
scuola primaria “Il teatro della salute: dal
laboratorio al banco di scuola” ci consegna anche
l’esperienza positiva ed entusiasmante della
partecipazione delle scuole che hanno concluso
entro giugno 2014 la prima edizione. Abbiamo
ricevuto video di recite, materiali di
approfondimento lavorati e redatti dai ragazzi,
filmati che contenevano una interpretazione
originale dei testi dati, in forma di racconto,
disegno, fumetto; tanti disegni e poster che
contenevano collage di disegni ed elaborati anche
tridimensionali sui soggetti delle nostre pièce
teatrali. Questo ha reso arduo per l commissione
esaminatrice scegliere i migliori.
Per dare un ulteriore guida a quanti, discenti e
docenti, intraprendano questo nuovo viaggio con
noi vorrei sottolineare che i prìncipi che la
commissione si è data per la prima edizione saranno
applicati anche per la seconda edizione: l’attinenza
alla pièce teatrale; l’originalità dell’opera realizzata
dai bambini e l’armonizzazione operata dagli
insegnanti; la comprensione del messaggio
scientifico.
La fiducia che proponiamo nei nostri figli, leve del
futuro, è stata uno stimolo a proseguire in questa
direzione e ad ampliare l’esperienza degli atti unici
teatrali a una serie più ampia di tematiche,
selezionate sempre insieme agli IIZZSS, produttori
instancabili di conoscenza. Allo stesso tempo,
confidando ancora una volta che gli studenti,
seppur così giovani, possano interiorizzare messaggi
scientifici anche complessi, ci siamo rivolti con
massimo rispetto al bambino, tenendo a mente che:
“Il bambino esige dall’adulto una rappresentazione
chiara e comprensibile ma non infantile…” della
realtà (Walter Benjamin).
Marina Bagni
Curatrice della collana,
Segretariato generale
Ufficio II (ex DSVET)
Ministero della Salute, Roma
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Presentazione del’Istituto
Zooprofilattico Sperimentale
dell’Abruzzo e del Molise
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo
e del Molise (IZSAM), è il più "giovane" Istituto
italiano sorto con il Decreto del Ministero degli
Interni del 2 settembre 1941, che gli attribuiva la
denominazione di "Istituto Zooprofilattico
Interprovinciale di Teramo ed Ascoli".
L’Istituto, nell’arco di poco più di 70 anni, è passato
da un esiguo numero di risorse (5 erano
inizialmente i dipendenti) a circa 500 unità che
attualmente lavorano a vario titolo nei Reparti e
Laboratori dell’IZSAM. Le strutture ricettive si sono
espanse dai 30 mq ai 5.500 mq odierni.
Dall'unica sede di Teramo, oggi sono 5 le sezioni
diagnostiche, dislocate tra Abruzzo e Molise
(Avezzano, Campobasso, Lanciano, Isernia e
Pescara), alle quali si aggiungono il Centro
Regionale per la Pesca ed Acquacoltura di Termoli e
il Centro Internazionale per la Formazione e
l'Informazione Veterinaria (CIFIV) , nelle sue sedi
di Colleatterrato Alto a Teramo e della Torre di
Cerrano a Pineto.
L’Istituto opera come strumento tecnico-scientifico
dello Stato e delle Regioni Abruzzo e Molise,
offrendo servizi ad alto valore aggiunto ed elevato
contenuto di conoscenza e innovazione nei settori
della Sanità animale, della Sanità Pubblica
Veterinaria e della tutela dell'ambiente, per la
salvaguardia della salute degli animali e dell'uomo.
Sulla base dell’esperienza e delle competenze
acquisite, il Ministero ha riconosciuto all’Istituto i
Centri di referenza e i Laboratori di riferimento, che
spaziano dalla sicurezza alimentare alla sanità
animale, dall’epidemiologia e analisi del rischio alle
anagrafi zootecniche, fino ad arrivare all’igiene
urbana veterinaria e alle emergenze non
epidemiche.
A livello internazionale, la ricerca, l’assistenza
tecnica e la cooperazione sono gli ambiti in cui si
delinea il maggior flusso di acquisizione,
sistematizzazione e trasferimento della conoscenza e
che caratterizzano le attività dei centri di eccellenza
internazionali riconosciuti dall’OIE e dalla FAO.
Nel 2006 l’IZSAM di Teramo ha ottenuto il
riconoscimento di Centro di Educazione
Ambientale (CEA) della Regione Abruzzo, ma è
dagli anni ’90 che svolge attività di educazione alla
salute rivolte principalmente ai bambini delle scuole
elementari presenti nei territori di competenza.
I principali ambiti tematici in cui il CEA opera
attraverso progetti educativi condivisi e partecipati
con le scuole, sono afferenti alle aree di:
Sanità Pubblica Veterinaria (Sicurezza degli
alimenti, igiene degli alimenti);
Igiene Urbana Veterinaria (interazione uomoanimale-ambiente)
monitoraggio ambientale (qualità delle acque dei
mari e fiumi, acquacoltura, ecc.)
Benessere Animale.
L’IZSAM, a partire dagli anni ’80, è impegnato nello
studio della qualità delle acque dolci e marine e le
implicazioni sanitarie connesse con l’inquinamento
idrico. Su questo argomento diversi sono stati i
progetti didattici che l’Istituto di Teramo ha svolto a
favore delle scuole del territorio.
Nell’ambito dell’iniziativa “Il teatro della salute”,
curata dal Ministero della Salute e dal MIUR, con il
contributo tecnico scientifico degli IIZZSS, la
sceneggiatura dal titolo “La leggenda di Betto il
supergamberetto d’acqua dolce” offre un’ulteriore
opportunità per sensibilizzare le giovani generazioni
sul problema dell’inquinamento dell’acqua che si
manifesta nelle sue diverse forme (da quello
domestico o civile, agricolo e/o industriale)
rappresentando un pericolo non solo per tutti gli
organismi acquatici ma anche per la salute umana.
Betto il Supergamberetto e Pulce d’acqua,
protagonisti della pièce teatrale, offrono uno spunto
creativo per affrontare la tematica della
conservazione della qualità delle acque, favorendo
un consumo critico di questa risorsa e ampliando le
conoscenze relative alla biodiversità acquatica.
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La speranza è che i messaggi educativi contenuti in
questo testo possano essere tradotti con successo nei
contesti scolastici a cui sono rivolti e contribuire alla
crescita di quelli che saranno attori consapevoli e
critici della società futura.
Dr. Fernando Arnolfo
Direttore Generale
Istituto Zooprofilattico Sperimentale
dell’Abruzzo e del Molise,
Teramo
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ATTO UNICO
LA LEGGENDA DI BETTO
IL SUPERGAMBERETTO D’ACQUA
DOLCE
di Emiliano Ventura
Ai testi ha collaborato:
Marina Bagni
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Note di regia
L’argomento di questo numero è il gamberetto
d’acqua dolce, la sua presenza e soprattutto la sua
assenza dalle acqua dolci. La recita, come le altre, è
stata pensata in modo da poter essere realizzata con
materiali semplici, di facile (ed economico!)
reperimento, e la cui lavorazione possa essere
un’attività da svolgere in classe.
Tutti i personaggi della pièce possono essere resi sia
da un bambino che da una bambina, oppure
cambiare genere da maschile a femminile, o
viceversa, con degli adattamenti minimi.
Il testo da recitare si presta molto al costume e alla
fantasia di chi lo compone, ci sono i supereroi che
combattono con Supergamberetto, ognuno può
essere ‘rappresentato’ da un costume di ‘carnevale’
per chi ce l’abbia, (Super uomo è Superman, Uomo
pipistrello è Batman, Urka è Hulk ecc.) altrimenti
via con la fantasia; basta una mascherina sul viso e
un mantello per ottenere un supereroe. Per
Supergamberetto e Pulce d’acqua sarebbe
oppurtuno aggiungere delle chele o delle antenne al
costume che ne richiamino la natura acquatica.
La scena è naturalistica, siamo nella valle dell’Orta
in Abruzzo, c’è un fiume e una vallata; si può creare
un corso d’acqua con una fila di fogli-cartoncini
azzurri distesi a terra, con altrettanti cartoncini verdi
si ricrea la valle e gli alberi intorno al fiume.
Per gli Agenti inquinanti è sufficiente che siano
vestiti di nero, magari con delle maschere,
l’inquinamento del fiume e della valle si può
ottenere lasciando a terra oggetti di rifiuto, carte e
buste, lattine e bottiglie (tutto di plastica o finto).
Per gli altri personaggi, il lupo può avere orecchie e
baffi, l’aquila un paio d’ali di cartone, lì dove
mancano i mezzi e le risorse si può supplire con la
fantasia.
(*) ATTENZIONE:
Una nota importante riguarda l’utilizzo delle
musiche in scena: il testo riporta diversi
suggerimenti per musica e colonna sonora, ma
questi vanno intesi come spunto e possono essere
sostituiti con facilità. Si informa che la musica è
materiale artistico soggetto alla normativa del diritto
d’autore (Legge 22 aprile 1941, n. 633 e ss.mm.). In
Italia l’attività di intermediazione è affidata per
legge alla SIAE. La SIAE richiede un pagamento,
laddove previsto, in misura forfettaria e con importi
minori per le recite scolastiche, che sono
solitamente realizzate senza percepire guadagno.
Anche la durata della riproduzione influisce sulle
tariffe: le riproduzioni di singoli brani non superiori
a 30 secondi e per una lunghezza complessiva della
parte musicale compresa entro i 4 minuti, sono
gratuite. Per una riproduzione più lunga di singoli
brani o dell’intera parte musicale è previsto un
pagamento. Si consiglia di verificare presso la sede
SIAE di competenza territoriale per eventuali
disposizioni e norme più specifiche (www.siae.it).
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Personaggi:
Personaggi
Narratore /rice
Nonno /a
Bambino/a 1
Bambino 2
Betto il Supergamberetto
La Pulce d’acqua (bambina)
Super uomo
Super pipistrello
Super donna
Tarantola
Hurka
Tempesta (bambina)
Aquila
Albero
Lupo
Agente inquinante 008 (bambino o bambina)
Inquinatore/rice 1
Inquinatore /rice 2
Inquinatore /rice 3
Inquinatore 4
Inquinatore 5
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Scena 1
Entrano sette scatenati bambini che ridono e sporcano
tutta la scena di rifiuti.
Sono vestiti di nero o di scuro e sono gli agenti inquinanti responsabili dell’inquinamento delle acque e delle
campagne.
L’Agente inquinante 008 li capeggia in questa azione .
Agente Inquinante 008
) Ah ah ah, adoro inquinare e sporcare,
oltre a mangiare non so fare altre che...
inquinare, inquinare e inquinare, ah ah ah.
Escono tutti.
Entra il narratore che con ampi gesti rende visibile
l’idea di trovarsi in aperta campagna.
In ombra o di lato ci sono due sedie su una è seduto un
anziano a sonnecchiare.
Narratore
) Cari ragazzi viviamo tempi difficili,
un tempo la valle dell’Orta in Abruzzo
era uno splendore di verde e
di animali, il fiume Orta era incantato.
Erano i tempi in cui Betto il Supergamberetto faceva la sentinella al fiume
con la sua aiutante Pulce d’acqua.
Loro non avrebbero permesso
che gli inquinatori e l’Agente inquinante 008 potessero riempire
di veleno e di scorie il fiume e la valle.
Speriamo di rivedere presto Betto il Supergamberetto.
Esce.
Due bambini entrano di corsa in casa, un uomo anziano è seduto su una sedia
sembra che stia dormendo.
Bambini 1 e 2
) Nonno Nonno! Dove sei?
Nonno
) Eccomi che succede (il nonno è seduto su una sedia
e si sveglia saltando come per uno spavento)
Bambino 2
) È successa una cosa stranissima!
Nonno
) Che cosa sarà mai successo?
Bambino 1
) Corri a vedere il fiume nonno!
Nonno
) E che c’è di strano l’ho visto mille volte!
Bambino
) Vieni a vedere e capirai.
Nonno
) Se c’è una piena non vi preoccupate gli argini ci
proteggeranno!
Bambino1
) Magari fosse una piena Nonno, magari
Nonno
) Ma si può sapere che succede?
Bambino 2
) Succede che l’acqua è diventata gialla.
Nonno
) Gialla?
Bambino 1
) Un giallo scuro nonno è terribile mette paura!
Nonno
) Ci credo che mette paura, il nostro fiume è sempre stato bello azzurro.
Bambino 2
) Infatti, noi volevamo farci il bagno.
Bambino 1
) Ci siamo messi il costume e siamo andati di corsa
al ponte per i tuffi.
Bambino 2
) Quando stavamo per saltare abbiamo visto il colore dell’acqua e...
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Nonno
) E che avete fatto?
Bambino 1
) Siamo rimasti a bocca aperta, così....
Bambino 2
) Non riuscivo nemmeno a strillare
Bambino 1
) Poi siamo scesi e siamo corsi a casa ad avvisarti!
Nonno
) Ben fatto per un momento ho temuto che vi foste
tuffati
ugualmente!
Bambino 2
) Vuoi scherzare, in quell’acqua sporca e puzzolente!
Bambino 1
) Ma che può essere successo Nonno?
Bambino 2
) Già che è successo al nostro fiume?
Nonno
) Ragazzi miei credo che sia successo quello che temevo da anni.
Bambino 1
) E cioè?
Nonno
) Il fiume è stato inquinato!
Bambino 2
) E da chi?
Nonno
) Da tutti! Dalla città, dalle fabbriche, da tutti noi,
alla fine ognuno di noi ha la sua responsabilità!
Bambino 1
) Ma come si fa per i pesci, a noi piace il pesce del
nostro fiume.
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Bambino 2
) Per non parlare degli alberi, dei fiori, degli uccelli,
insomma di tutta la valle?
Nonno
) Hai ragione la valle dell’Orta era una meraviglia,
un incanto,
pensa che un tempo ci venivano i poeti a scrivere!
Bambino 1
) Questa è una favola della buonanotte
che ricordo bene.
Nonno
) Sì io vi raccontavo del fiume con i suoi gamberetti,
del bosco con i lupi, degli alberi in cui tornava
sempre il grifone.
Bambino 1
) E l’aquila reale c’era?
Nonno
) Sì c’era anche l’aquila reale,
e c’era gente che faceva il bagno nell’Orta
e che pescava.
Bambino 2
) A noi piace farci il bagno!
Nonno
) Mi sa che di pesce ne vedremo poco e
il bagno lo farete nella vasca di là.
Bambino 1
) Ma non è giusto che possiamo fare?
Nonno
) Eh... che possiamo fare non lo so (cammina su e
giù ragionando tra sè e sè)
Bambino 1 e 2
) Dai Nonno trova una soluzione.
Nonno
) Sarebbe tutto più facile se ci fosse
Betto il Supergamberetto!
Bambino 1 e 2
) Il Supergamberetto?
E chi è?
Nonno
) Betto il Supergamberetto è il protettore del
fiume, o almeno lo era. Finché c’è stato lui
con il suo fido aiutante la Pulce d’acqua, si poteva
star sicuri che l’inquinamento
non avrebbe vinto, l’acqua era limpida e chiara.
Bambino 1
) Allora cerchiamolo dove sta? Facciamoci aiutare
da lui.
Bambino 2
) Lui e la Pulce d’acqua possono far tornare l’acqua
chiara e i pesci.
Nonno
) In una terra lontana ad ovest delle montagne.
Bambino1
) Allora andiamo a cercare Betto il supergamberetto.
Bambino 2
) Non c’è altro da fare andiamo ad ovest delle
montagne!
Bambino 1
) Tu conosci la strada?
Bambino 2
) No ma ho la bussola! (tira fuori la bussola)
Bambino 1
) E come funziona!
Nonno
) Un tempo viveva qui nel nostro fiume, poi non
so cosa sia successo,
c’è stata una specie di guerra tra supereroi e lui è
partito per partecipare alla battaglia.
Bambino 2
) È come un orologio ma invece delle ore
la lancetta segna i quattro punti cardinali,
nord, sud, est e ovest.
Bambino 1
) Ma quando è successo, io non me lo ricordo?
Bambino 1
) Ma come capisci dove andare?
Nonno
) Sono passati più di dieci anni!
Bambino 2
) La lancetta indica sempre il Nord
e capito quello conosciamo anche gli altri tre
punti,
il Sud, dalla parte opposta e poi Est e Ovest
Bambino 2
) Così tanti? In effetti io ne ho solo 9, ecco perché
non me lo ricordo. Allora la guerra può essere finita!
Nonno
) Non lo so, quando la guerra la fanno gli eroi dura
anni,
ma quando la fanno i supereroi allora può durare
secoli.
Bambino 1
) Non fa niente lo dobbiamo trovare!
Bambino 1
) E noi dove dobbiamo andare?
Bambino 2
) Ad ovest dopo le montagne,
quindi di là (indica).
Bambino 1
) Se lo dice la bussola, andiamo.
Escono incamminandosi verso la loro destinazione
Bambino
) Dove può stare Nonno tu lo sai?
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Scena due
Entra il narratore
Narratore
) Sono anni che i supereroi si fanno la guerra,
da una parte ci sono:
Super uomo, Super pipistrello e Super donna (entrano i tre bambini mascherati da super eroi) e dall’altra:
Tarantola, Hurka e Tempesta (entrano i tre bambini
travestiti da supereroi)
Narratore
) Che disastro! Ogni volta che finisce una battaglia
rimangono armi ovunque, per non parlare dei laser
e dei raggi che usano
i supereroi che vanno a distruggere la natura e ad
inquinare le acque.
Ma ecco uno che di acqua se ne intende
Entrano.
Betto il Supergamberetto
) Guarda che disastro Pulce.
I super eroi si fronteggiano pronti ad iniziare una battaglia senza esclusione di colpi.
Pulce d’acqua
) Lo vedo Betto, lo vedo!
La guerra va avanti così da anni e sono talmente
tanti che nessuno
ricorda il motivo per cui è iniziata!
Betto
) Loro si divertono a combattere e a noi ci tocca
proteggere la natura e l’acqua dai loro raggi
gamma, beta e via dicendo.
Superuomo
) All’attacco miei prodi!
Superpipistrello
) Adesso gli faccio vedere io che vuol dire essere
eroi.
Hurka
) A chi fai vedere cosa?
Tempesta
) Facciamoli a pezzettini piccolo piccoli.
Super donna
) Voglio proprio vedere
Tarantola
) Le mie ragnatele mi prudono, iniziamo la battaglia
Musica (*).
Iniziano a lottare e se le danno per bene finché finisce
la musica e se ne vanno distrutti
A terra rimangono armi vestiti e rottami vari.
Entra il narratore e poi Betto il Super gamberetto con
la Pulce d’acqua.
24
Pulce
) Per tutti gli acquedotti Betto, io sono stanca
Torniamo a casa!
Betto
) A un grande potere corrisponde una grande responsabilità Pulce,
quante volte te lo devo dire!
Pulce
) Ho capito Betto ma qui sono anni che proteggiamo
l’acqua dai capricci di Hurka e di Tempesta,
non sanno nemmeno perché si fanno guerra!
Betto
) Qui c’è bisogno di noi, solo noi sappiamo controllare
che l’acqua rimanga pulita e potabile, finché ci
siamo noi
l’acqua non corre pericolo.
Pulce
) Tu hai ragione Betto ma questa guerra comincia a
stancarmi,
ho nostalgia dei bei torrenti di casa nostra, freschi
e limpidi.
Betto
) Ti capisco ma un supereroe deve fare
quel che è giusto, per cui ora dobbiamo impedire
che la guerra dei nostri amici rovini l’ambiente circostante.
Intanto i due eroi fanno i prelievi dell’acqua con delle
provette,
eseguono delle analisi e mettono a posto armi e oggetti
che gli eroi hanno lasciato
dopo la battaglia, in sottofondo ci può essere una musica allegra.
Entrano i due bambini che sono partiti alla ricerca di
Betto e di Pulce.
Bambino 1
) Guarda ci sono due spazzini mascherati.
Bambino 2
) Chiediamogli se conoscono Betto il Supergamberetto.
Bambino 1
) Buona idea lascia parlare me
(si rivolge ai due che stanno facendo le analisi all’acqua
e mettendo a posto gli oggetti).
Mi scusi buon uomo posso chiederti un’informazione?
Betto
) Certo se posso esserti utile!
Bambino 2
) E infatti siamo molto stanchi,
ma che fate all’acqua?
Pulce
) Analisi chimiche!
Bambini 1
) Allora siete scienziati, e noi che vi abbiamo
preso per spazzini!
Pulce
) Veramente siamo supereroi!
Betto
) Siete fortunati ragazzi,
io sono Betto il Supergamberetto e lei
è la Pulce d’acqua.
Bambino 1
) Ci prendi in giro?
Bambino 2
) Già non è giusto farsi beffe di due stranieri stanchi!
Pulce
) Più che stanchi sembrate ubriachi,
vi ha detto che ci avete trovato.
Io sono Pulce d’acqua e lui (indica Betto)
è Betto il Supergamberetto.
Bambino 2
) Stiamo cercano Betto il Supergamberetto.
Bambino 2
) Come no, certo certo (indica che sono un po’
matti)
Bambino 1
) E anche la sua assistente Pulce d’acqua!
Sapete dirci se sono da queste parti?
Bambino 1
) Non sapevo che tra i vari compiti
ci fosse anche quello di fare le analisi chimiche.
Betto
) Perché li cercate?
Betto
) Un supereroe deve fare sempre quel che è giusto
e noi non facciamo solo analisi chimiche!
Bambino 1
) Veniamo dalla valle dell’Orta
e abbiamo bisogno di loro.
Pulce d’acqua
) La valle dell’Orta è molto lontano
Avete fatto molta strada!
Pulce
) Già, controlliamo che le acque siano ben ossigenate e ben pulite,
e se è il caso attachiamo chi tenti di inquinarle!
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Bambino 1
) Allora siete voi è vero.
Bambino 2
) È come ci ha detto il Nonno.
Betto
) Quale Nonno?
Bambino1
) Nostro Nonno è lui che ci ha detto di venire a
cercarvi.
Bambino 1 e 2
) Evviva...allora possiamo tornare a far il bagno nel
nostro fiume.
Betto
) Aspettate a cantar vittoria ragazzi,
non è un’impresa facile la nostra.
Pulce
) Bisogna vedere a che punto è l’Inquinante,
ma sopratutto chi è l’Agente Inquinante.
Pulce
) E perché vi avrebbe detto di cercarci?
Betto
) Sono tanti i farabutti inquinanti, non sarà facile
eliminarli.
Bambino2
) Perché il fiume Orta, nella nostra valle
è stato inquinato da qualcuno.
Bambino 1
) Ma voi siete dei super eroi, voi potete tutto, o
no?
Bambino 1
) L’acqua è diventata marroncina e gialla
ma soprattutto puzza terribilmente!
Betto
) Magari fosse così, noi mettiamo il nostro potere
a disposizione della natura e degli uomini.
Betto
) L’acqua dei fiumi è stata inquinata Pulce! (scuote
la testa)
Pulce
) Ma a volte il nostro potere non basta.
Pulce
) Ho sentito Betto!
Betto
) Questo è un lavoro per Betto (si gonfia il petto con
orgoglio)
il Supergamberetto.
Pulce
) E per la Pulce d’acqua sua assistente di fiducia!
(anche lei si mostra orgogliosa)
Betto
) Presto non c’è tempo da perdere, dobbiamo tornare a casa!
Pulce
) Evviva Betto, lo dicevo io che questa guerra mi
ha stancato!
26
Bambino 2
) Va bene ho capito ma adesso torniamo a casa
e vediamo quel che si può fare.
Bambino 1
) Giusto basta parlare!
Betto
) Ben detto ragazzi fateci strada,
abbiamo un sporco lavoro da portare a termine.
Pulce
) Questa frase oggi non l’aveva ancora detta...
ehi Betto ma come facciamo con la guerra dei
Super eroi.
Betto
) Lascia stare la guerra Pulce qui l’acqua è ancora
pulita
ma questi ragazzi hanno bisogno di noi! Eppoi lo
sai come funziona tra super eroi, tra dieci anni li ritroveremo ancora qui a combattere, non si accor-
geranno nemmeno della nostra assenza per un po’.
Tutti
) Ben detto Betto! (escono tutti come se marciassero
verso una meta lontana)
Scena 3
Mentre i bambini sono in marcia, nella valle dell’Orta
altri animali o alberi fatcano a resistere in quell’ambiente inquinato.
Entra un albero.
Escono sulla musica di una marcia (*).
Albero
) Povera valle, povero fiume,
qui se ne vanno tutti,
gli uccelli non fanno più un nido tra i miei rami.
Entra un lupo che vorrebbe bere nel fiume.
Lupo
) Che sete finalmente l’acqua
Albero
) Che fai sei impazzito!
Lupo
) Perchè?
Albero
) Hai bisogno di occhiali per caso
non vedi che l’acqua è marrone!
Lupo
) Accidenti non avevo visto bene,
ma che schifo di fiume è?
Entra l’aquila reale
Aquila
) Questo è il fiume Orta,
e una tempo era pulitissimo e pieno di pesce,
io ci venivo a bere e a pescare!
Albero
) E ora vi tocca cercare qualche altro fiume dove
bere e pescare!
Aquila
) E già, ma io sono affezionata e torno a vedere
se la situazione migliora.
Lupo
) Qui ci vuole un miracolo, io me ne vado!
Albero
27
) Beati voi che potete, se avessi gambe o
ali me ne andrei anch’io!
Bambino 1 e 2
) Ciao Nonno, hai visto che lo abbiamo trovato!
L’albero rimane in scena mentre il Lupo e l’Aquila
escono.
Nonno
) Bravi ragazzi,
adesso abbiamo un grande alleato per salvare il nostro fiume!
Alla fine di quella lunga marcia ritornano in scena,
possono anche aver fatto solo un girotondo e magari
cantato una canzone.
La scena è la solita ed è sporca come prima, magari gli
altri bambini sono entrati a sporcare meglio.
Bambino 1
) Casa dolce casa!
Bambino 2
) Mica tanto…. è peggio di come la ricordavo.
Betto
) Che posto desolato e sporco.
Betto
) Non sarà facile Nonno, questo è un vero disastro
ambientale.
Pulce
) Per tutte le bombe atomiche,
ho visto disastri migliori di questo!
Nonno
) Che cosa possiamo fare?
Bambino 1 e 2
) Sì rivogliamo il nostro fiume così com’era.
Pulce
) Per tutti gli Agenti inquinanti, quei balordi si
sono dati da fare.
Betto
) Intanto dobbiamo procedere con le analisi!
Bambino 2
) Ma non si stancano mai?
Nonno
) Io non vado dal dottore!
Betto
) Gli Agenti inquinanti fanno sempre un ottimo
lavoro!
Pulce
) Ma no tu, le analisi le dobbiamo fare all’acqua!
Pulce
) Ma adesso tocca a noi Betto!
Betto
) Non sarà facile, guarda che disastro!
Bambino 1
) Così mi fai preoccupare, tu sei Betto il Supergamberetto
Nonno
) ah meno male!
Betto
) Forza Pulce prendi i nostri super analizzatori
Pulce
) Certo Betto li ho sempre con me. (tira fuori da
una tasca o
da un marsupio una provetta di plastica che passa a
Betto)
Entra il Nonno
Nonno
) Betto sei tornato, che bello rivederti dopo tanto
tempo.
28
Betto
) Grazie Pulce, adesso prendiamo un campione di
acqua di fiume..
(Immerge la provetta in un punto della scena in cui dovrebbe esserci il fiume)
Bambino
) Speriamo bene!
Pulce
) Andiamo Betto usa un metodo scientifico!
Bambino 2
) Zitto lasciali lavorare.
Betto
) E va bene in quest’acqua c’è di tutto tranne l’acqua!
Betto
) Ecco qua, adesso con il laser infrarossi (passa una
specie di lettore laser sulla provetta)
vediamo che risultato abbiamo.
Nonno
) Allora che ti dice?
Pulce
) Dagli tempo nonno.
Bambino 1
) Lasciali lavorare.
Pulce
) E cioè?
Betto
) C’è petrolio, benzina, detersivo, acido, sapone e
tante altre schifezze!
Albero
) Ecco perchè io comincio a ingiallire
e a perdere le foglie, sto bevendo petrolio al posto
dell’acqua!
Rientra il Lupo.
Betto
) Ancora un po’ di pazienza e ci siamo...ecco qua!
Nonno
) Allora?
Pulce
) Allora Betto che ci dici?
Betto
) Brutta storia!
Lupo
) Non dirmi che ho bevuto quelle schifezze!
Albero
) Ti avevo detto di non bere,
allora sei proprio rimbambito.
Lupo
) Ero assetato e non sapevo dove bere!
Entra l’Aquila.
Nonno
) Ecco lo sapevo.
Bambino 2
) Brutta quanto non tenerci sulle spine!
Bambino
) Bruttissima storia o bruttina, quasi carina?
Betto
) Brutta brutta peggio che brutta, una vera schifezza!
Bambino 1 e 2
)Nooooooooooooooooooooooo! (disperati)
Aquila
) Non ci sono i pesci e le piante intorno
sono tutte ingiallite.
Betto
) E colpa degli Agenti inquinanti,
soffocano la vita, niente insetti per i pesci,
niente fiori e piante per gli insetti.
Pulce
) L’Agente inquinante è come Attila
dove passa non cresce più l’erba.
Lupo
) Non conosco questo Attila ma sembra
un tipo terribile.
29
Albero
) E intanto gli alberi e le piante muoiono.
Aquila
) Anche gli uccelli non se la passano meglio,
molti sono migrati lontano.
Pulce
) Ma quale Agente inquinante può aver fatto tutto
questo?
Betto
) Il peggiore di tutti!
L’Agente inquinante 008.
senza offesa.
Nonno
) Chi si offende, anzi avevo paura che accettassi.
Pulce
) A chi stai pensando?
Betto
) Ai super eroi che abbiamo lasciato in guerra.
Pulce
) Vuoi chiedere il loro aiuto?
Pulce
) Per tutti i criminali Betto,
il più inquinante degli inquinanti!
Betto
) Non abbiamo altra scelta, se vogliamo sconfiggere
L’Agente inquinante 008!
Betto
) Proprio così, il nostro arcinemico di sempre.
Pulce
) Chi va a chiamarli?
Nonno
) Ma voi potete sconfiggerlo vero?
Betto
) Vado io Pulce,
voi restate qui e finisci di fare le analisi per bene,
io provo a convincerli ad aiutarci!
Pulce
) Non ci siamo mai battuti.
Betto
) Ho sempre temuto quest’incontro
e sapevo che prima o poi sarebbe arrivato.
Bambino 1
) Qui si mette male.
Bambino 2
) Sembra un film dell’orrore!
Nonno
) Che cosa facciamo adesso!
Betto
)Dobbiamo raccogliere le forze!
Nonno e Bambini (tutti insieme)
) Noi siamo tutti con voi!
Betto
) Vi ringrazio ma ho bisogno di ben altre forze,
30
Nonno
) Non preoccuparti Betto,
aiutiamo noi la Pulce, siamo al vostro sevizio.
Bambini 1 e 2
) Conta pure su di noi.
Betto
) Bene ragazzi io torno indietro e
spero di tornare presto con i rinforzi.
Esce.
Scena 4
La Pulce con i bambini e il Nonno rimangono in scena
e continuano a fare le analisi al terreno e all’acqua,
mettono a posto
qualche rifiuto che sono sempre sparsi sul terreno.
Bambino 1
) Secondo te Betto tornerà presto?
Pulce
) Mi piacerebbe saperlo, ma i supereroi sono testardi e
non sarà facile convincerli.
Entra il Narratore
Narratore
) Le cose si mettono male per il fiume
e per i nostri eroi.
Ma sopratutto i supereroi in guerra aiuteranno
Betto
in questa difficile avventura?
Come se non bastassero già
le difficoltà non sono finite!
Esce.
Bambino 1
) Con questo che facciamo Pulce (solleva un rifiuto
da terra)
Pulce
) Buttalo via (continua con le sue provette a fare analisi)
Nonno
) E con questo? (altro rifiuto)
Pulce
) Buttalo via!
Bambino 2
) Con questo che facciamo Pulce?
Bambino 2
) Io spero che si sbrighi questo posto comincia a
mettere i brividi.
Nonno
) Se penso a com’era e a com’è adesso mi viene da
piangere.
Pulce
) Non c’è tempo per piangere ma solo
per lavorare forza diamoci da fare!
Musica di pericolo, tipo lo squalo o simile (*).
Mentre tutti i protagonisti sono a lavoro, piano piano
gli Agenti inquinanti con a capo l’Agente 008 entrano
in scena con fare
molto furtivo sono sei o sette a seconda delle esigenze
del regista.
Mentre i bambini puliscono e la Pulce fa le analisi
gli Agenti inquinanti ricominciano a sporcare.
Come se fosse un gioco c’è chi raccoglie rifiuti e chi li
butta,
la scena può e deve essere resa in modo molto allegro e
vivace,
in alcuni casi i due gruppi interagiscono quasi a litigare,
magari si spintonano e si strappano i rifiuti dalle mani.
Entra il Narratore quando finisce o sfuma la musica.
Pulce
) Ma insomma mi volete far lavorare o no?
Nonno
) Certo Pulce cerchiamo solo di dare una mano.
Pulce
) Allora prendete queste (piccoli contenitori di plastica tipo provette)
E raccogliete l’acqua in diversi punti del fiume.
Narratore
) È meglio che Betto faccia presto
o tra poco al posto del fiume ci sarà una grande discarica;
gli Agenti inquinanti stanno per prendere il sopravvento sulla Pulce
e sui bambini.
Del resto cosa può fare da sola un Pulce d’acqua
stiamo a vedere e speriamo bene!
Agente inquinante 008
31
) Ah ah ah.
Mi fate proprio ridere con le vostre analisi da piccoli chimici.
Agente inq. 1
) Sono proprio degli illusi.
Agente inq. 2
) E soprattutto sono circondati!
Pulce
) Per tutti i criminali
finalmente ci incontriamo Agente 008.
Agente inq.3
) Ehi 008 hai sentito la Pulce
fa la voce grossa.
Agente inq. 4
) Più sono piccoli e più strillano.
Nonno
) Quindi siete voi che avete rovinato il nostro
fiume?
Agente Inq. 3
) Non dovrete combattere a lungo allora.
Agente inq. 4
) Infatti la battaglia non ci sarà perché noi abbiamo
già vinto.
Agente inquinante 008
) Vi consiglio di arrendervi,
siete circondati alzate le mani.
Pulce
) Mai! La Pulce d’acqua non si arrende mai!
Bambino 1 e 2 e Nonno
) Neanche noi!
Siamo con te Pulce, fino alla fine.
Agente inquinante 008
) L’avete voluta voi,
legateli e contagiateli con le scorie radioattive!
Ah ah ah. (li circondano minacciosi)
Entra Betto il Supergamberetto
Agente inq. 5
) Certo chi credevi che fosse Babbo Natale?
Agente inq. 6
) Tra poco avremo conquistato il mondo.
Agente inquinante 008
) Ancora qualche anno e non ci sarà più
un solo fiume né un solo lago pulito.
Agente inq. 1
) E soprattutto niente più Supergamberetto.
Agente inq. 2
) E niente più Pulce d’acqua!
Pulce
) Questo è da vedersi, la battaglia non è finita.
Bambino 1e 2
) Già noi combatteremo fino alla fine.
32
Betto
) Fermi tutti...
Bambini, Nonno e Pulce
) Bettoooo finalmente sei arrivato
Agente Inquinante 008
) E tu saresti il famoso Supergamberetto!
Cosa conti di fare?
Betto
) Distruggerti!
Agente inq. 1
) E come pensi di farlo guarda quanti siamo.
Agente inq. 2
) E tu sei solo con la Pulce.
Betto
) Avete sbagliato di grosso
Io non sono solo...
Entrano i supereroi ognuno con il proprio costume.
Entrando ognuno di loro si presenta, Super uomo,
Super donna,
Urka, Tarantola, Tempesta, Superpipistrello.
Tutti i supereoi
) Ci siamo anche noi.
Nonno Pulce e i bambini
) Evviva i supereroiiiiiiiii.
Agente Inquinante 008
) L’avete voluta voi
sarà una guerra lunghissima
Forza ragazzi dateci sotto.
Betto
) Forza amici questo è un lavoro
da supereroi!
Musica (*) e inizia la battaglia i due gruppi,
Agenti inquinanti e supereroi, combattono e lottano
con le spade e con i laser ognuno ha una specifico potere o forza a cui si affida.
Si lascia libera scelta alla possibilità e alla fantasia del
regista.
Alla fine gli Agenti inquinanti vengono sconfitti e scappano via.
Scena 5
Rimane in scena la squadra dei supereroi al completo
con i bambini e il Nonno
Betto
) Che battaglia ragazzi, erano anni che
non affrontavo un nemico così temibile.
Albero
) Io tremavo fino alle radici
Entra l’Aquila
Aquila
) Mai sentito tanto rumore,
sembravano mille tempeste insieme.
Pulce
) Per tutte le guerre Betto,
è stata una vittoria bellissima.
Superuomo
) Sono d’accordo Betto.
Superpipistrello
) Anch’io, l’Agente 008 ha avuto quel che si merita.
Usciti gli Agenti e 008 rimangono in scena i supereroi.
Tempesta
) Non mi piace lasciare i lavori a metà, abbiamo
vinto
ma loro sono fuggiti
Super donna
) È vero dobbiamo inseguirli e arrestarli
Tarantola
) Il nostro compito non è finito.
Urka
) Allora che aspettiamo, inseguiamoli.
Superuomo
) Tu che fai Betto, sei dei nostri?
33
Betto
) No Superuomo
Io e la Pulce restiamo qui per rimettere a posto il
fiume.
Pulce
) È vero, abbiamo sconfitto
L’Agente 008 ma il fiume deve ancora riprendersi.
Betto
) E questo è un lavoro per
il Supergamberetto!
Urka
) Va bene ragazzi, se avremo bisogno di voi
vi faremo un segnale luminoso.
Pulce
) Non si scherza con l’acqua,
se non è ottimale io e Betto non siamo soddisfatti.
Lupo
) Io mi accontento, fatemi bere per favore!
Betto
) Non ancora, siamo professionisti!
Nonno
) Meglio così, anzi grazie alla vostra presenza
per tanti anni abbiamo avuto un fiume stupendo,
l’incantato Orta.
Bambino 2
) Incantato e pulitissimo, oltre ad essere ricco di
pesce.
Escono i supereroi
Nonno
) Evviva Betto, adesso il fiume tornerà come
prima.
Betto
) Certo il pesce ama le acque limpide e ossigenate.
Nonno
) Allora Pulce queste analisi che dicono
Entra il Lupo
Lupo
) Adesso posso bere, posso bere vero?
Pulce
) Ci vuole un po’ di tempo e di pazienza.
Lupo
) Ma insomma volete farmi morire di sete!
Betto
) Il peggio è passato
possiamo dire di aver sconfitto l’inquinamento.
Bambini 1, 2 e Nonno
) Evvivaaaaa
Pulce
) Ottime notizie, la percentuale di ossigeno nell’acqua
sta tornando a livello ottimali!
Betto
) Ottima notizia potremmo fermarci qui per un po’
Nonno
) Guardate l’acqua, sta tornando limpida come una
volta.
(guardano a terra come se ci fosse un fiume a scorre lì
sotto)
cambiare un telo grigio o nero steso in terra con uno
azzurro su cui sono disegnati pesci rossi.
Albero
) Sì è vero, sento che l’acqua sta migliorando.
Pulce
) Calma ragazzi, lasciatemi fare
le analisi all’acqua (tira fuori provette e computer per
le analisi)
Lupo
) Allora adesso bevo, punto e basta.
Bambino 1
) Mi sa che tu sei fissata con queste analisi.
Bambino 1
) Io vado a mettermi il costume.
34
Bambino 2
) Io preparo la canna da pesca.
Aquila
) E io affino gli artigli e la vista,
tra breve torneranno i pesci e tanti altri animali.
Nonno
) E io posso rilassarmi con il paesaggio.
Grazie Betto e grazie anche a te Pulce!
Betto
) Non dovete ringraziarci
è stato un lavoro per:
Betto il supergamberetto (lo pronuncia con orgoglio)
Pulce
) E per la Pulce d’acqua
sua assistente di fiducia.
Betto
) Un supereroe non beve né in servizio né fuori
servizio.
Narratore
) Questi supereroi sono proprio
un esempio di virtù e se vi capita di incontrarli
in un fiume potete star sicuri che l’acqua è pulitissima.
Betto
) Devi dire così:
A un grande potere corrisponde una grande responsabilità.
Pulce
) Sapevo che lo avrebbe detto!
Saluti.
Ballo finale a piacere (*).
Tutti insieme festeggiano ballano e cantano
Fine della storia.
Entra il narratore
Narratore
) Allora i cattivi sono stati sconfitti
il fiume Orta è tornato limpido e pulito
ci sono buone ragione per fare un brindisi.
Pulce
) Fermi tutti io non reggo l’alcool.
Nonno
) Andiamo Pulce un brindisi solo.
Pulce
) Mai e poi mai.
Lupo
) Io finalmente ho bevuto l’acqua dell’Orta,
buonissima!
Nonno
) Allora un cappuccino?
Pulce
) Peggio il caffè mi rende nervosa,
io sono delicata!
35
Approfondimenti
A cura di
Emiliano Ventura, Ombretta Pediconi,
Federica Di Giacinto e Carla Giansante
Betto il
gamberetto d’acqua dolce
Il gambero di fiume (Austropotamobius pallipes italicus)
è un piccolo Crostaceo d’acqua dolce della Famiglia
degli Astacidae, detto “Gambero dai piedi bianchi”
per il colore degli arti e del ventre in contrasto col
resto del corpo che si presenta rossiccio o verde
scuro, a volte con tinte più chiare vicine al giallastro.
È un gambero tozzo e dal carapace robusto, può raggiungere gli 11–12 cm di lunghezza e i maschi sono
più grandi delle femmine.
Vive nei torrenti, predilige i letti ghiaiosi o sabbiosi
con rive in cui siano presenti anfratti o luoghi sicuri
per potersi nascondere e riposare.
Essendo un organismo stenotermo (cioè non sopporta bruschi sbalzi di temperatura), predilige le
acque fresche vicino ai 15 °C, sopportando al massimo che arrivino alla temperatura di 23 °C.
È un animale tipicamente notturno e si ciba di qualunque cosa commestibile: alghe, piante acquatiche,
vermi, molluschi, fino alle larve di insetti. Si dimostra particolarmente aggressivo nella difesa del suo
territorio, come dimostrano le catture di esemplari
con arti o chele parzialmente o totalmente mutilate.
L’accoppiamento avviene soprattutto in autunno. La
femmina porta sull’addome per 5-6 mesi le uova fecondate, ventilandole e pulendole continuamente.
In primavera si schiudono, ma le piccole larve rimangono ancora per qualche tempo aggrappate al
corpo materno.
I gamberi di fiume sono bersaglio di numerosi predatori tra questi c’è l’Uomo che ne apprezza le carni.
I piccoli gamberi sono spesso oggetto di cattura da
parte di altre larve, come quelle dei coleotteri o delle
libellule, particolarmente voraci già allo stato larvale..
Alcuni pesci come la trota, il persico sole, il persico
trota, l’anguilla ed il cavedano si nutrono del gamberetto. Anche molti uccelli si cibano del Crostaceo.
La specie è diffusa in gran parte dell’Europa, ma la
36
sua sopravvivenza, anche in Italia, è minacciata dall’introduzione di gamberi esotici (cioè non autoctoni), in genere sfuggiti ad allevamenti.
La presenza di questi altri Crostacei provoca:
1) la competizione per le risorse.
2) l’introduzione di malattie sconosciute alla specie
autoctona e quindi molto meno tollerate.
Altro gravi fattori di rischio per il nostro gambero
sono rappresentati dall’inquinamento organico, che
diminuisce la concentrazione di ossigeno nelle
acque, e dall’‘inquinamento inorganico dovuto principalmente ai metalli pesanti contenuti negli anticrittogamici.
La sottospecie italiana Austropotamobius pallipes italicus purtroppo è a forte rischio di estinzione e in
molte zone della penisola non è più presente.
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo
e del Molise, nel suo ruolo-guida nella salvaguardia
dell’habitat naturale locale, è stato impegnato negli
scorsi anni in un progetto denominato “Gambero
Italico”. Il progetto era finalizzato al ripopolamento
del piccolo Crostaceo nei corsi d’acqua dolce (fiumi
e torrenti) del territorio abruzzese e molisano. L’iniziativa è stata portata avanti attraverso i fondi raccolti dall’Istituto tramite il “5 per mille” della
dichiarazione dei redditi dei contribuenti. Uno dei
risultati ottenuti è stato quello di realizzare un incubatoio di valle, per l’allevamento, sul fiume Tirino
nel Comune di Capestrano(AQ)
La pulce d’acqua
La dafnia, meglio nota come pulce d’acqua, è un piccolo crostaceo appartenente alla Famiglia Daphnidae (Ordine Cladocera, Sottoclasse Branchipoda). I
Cladoceri sono organismi di piccole dimensioni (0,2
– 5 mm), in larga parte planctonici, che popolano
prevalentemente le acque dolci. In particolare le
specie appartenenti alla Famiglia Daphnidae sono
presenti nelle acque dolci della fascia temperata. Si
trovano in qualche braccio morto o dove la corrente
è debole e la vegetazione è abbondante. Si cibano di
alghe, batteri, protozoi e particelle di detriti organici. A questa Famiglia appartengono tre specie che
rivestono grande interesse per gli studi ecotossicologici: Daphnia magna, Daphnia pulex e Ceriodaphnia
dubia. Caratteristica generale dei Cladoceri è la presenza del carapace trasparente bivalve che racchiude
il tronco ma non il capo. Il capo possiede un solo occhio composto e un paio di antenne natatorie. Il
tronco, formato da pochi segmenti, porta appendici
provviste di setole filtranti; l’addome è corto e privo
di arti.
I Cladoceri hanno sessi separati. Mentre le femmine si trovano costantemente nelle acque, i maschi compaiono saltuariamente in alcuni periodi
dell’anno. I maschi sono generalmente di dimensioni più ridotte rispetto alle femmine, presentano
un colore leggermente più scuro e una maggiore
velocità di nuoto. Durante gran parte dell’anno gli
individui di sesso femminile si riproducono con
uova partenogenetiche deposte nella camera dorsale di incubazione. La riproduzione partenogenetica è una modalità di riproduzione in cui lo
sviluppo dell’uovo avviene senza che questo sia
stato fecondato, ciò avviene abbastanza di frequente in natura e può essere considerata come
una riproduzione sessuale “asessuata” perché, pur
implicando la formazione dei gameti non richiede
l’atto della fecondazione. I giovani individui (dafnidi) sono pressoché identici agli adulti. L’accrescimento, che ha maggiore velocità nel periodo
giovanile, ha luogo subito dopo ogni evento di
muta, quando il nuovo carapace è ancora elastico e
l’organismo può aumentare la sua taglia.
Nei laghi, ad esempio, gli individui di sesso maschile
schiudono dalle uova partenogenetiche nel solo periodo autunnale, in risposta a stimoli ambientali
quali il raffreddamento delle acque, la diminuita disponibilità di cibo. In presenza del maschio si ha la
riproduzione sessuata con la fecondazione di un
unico uovo, che viene deposto in una tasca interna
del carapace nota come efippio. Questo è contraddistinto da un colore scuro e da uno spesso involucro. L’efippio protegge l’uovo dalla disidratazione e
dagli estremi di temperatura, anche per lunghi periodi di tempo. Le uova durature negli efippi se reidratati ed esposti alla temperatura appropriata,
schiuderanno individui di sesso femminile che si riprodurranno nuovamente per via partenogenetica.
Tra le sue attività, l’IZSAM si occupa della tutela
delle acque interne, della salubrità dei prodotti ittici
e della salvaguardia della fauna ittica. L’Istituto realizza monitoraggi dei fiumi abruzzesi, rivolti alla conoscenza dello stato qualitativo delle acque interne
dal punto di vista batteriologico, chimico e biolo-
gico. Per determinare la qualità degli ecosistemi acquatici, ai parametri “classici” di tipo batteriologico
e chimico, sono aggiunte prove che utilizzano indicatori biologici come trote, molluschi e Daphnia
magna.
Sistemi, questi, in grado di determinare in tempi
brevi e quindi in situazioni di emergenze (come, ad
esempio, improvvise morie di pesci) la reale tossicità
dell’acqua.
Si definisce bioindicatore un organismo o sistema
biologico usato per valutare una modificazione – generalmente degenerativa – della qualità dell’ambiente. Le comunità ittiche costituiscono validi
indicatori dello stato ambientale dei corsi d’acqua.
Fra i molteplici bioindicatori disponibili, il piccolo
crostaceo Daphnia magna presenta un elevato livello di sensibilità ai composti tossici. Per questo
motivo, l’IZSAM svolge da anni delle ricerche relative al comportamento del crostaceo per l’identificazione di eventuali contaminazioni dell’acqua
destinata al consumo umano.
Inquinamento idrico
L’inquinamento dei corpi idrici può essere di natura
chimica, fisica o microbiologica e può compromettere la vita della flora e della fauna, degli ecosistemi
contaminati ma anche dell’Uomo, se entra nella catena alimentare, e inoltre può danneggiare le riserve
idriche per uso potabile.
Ci sono due modalità principali per le quali gli inquinanti raggiungono l’acqua: la via diretta e la via
indiretta. L’inquinamento per via diretta avviene
quando le sostanze inquinanti sono riversate direttamente nei corsi d’acqua, senza alcun trattamento
di depurazione. L’inquinamento per via indiretta avviene quando le sostanze inquinanti arrivano nei
corsi d’acqua attraverso il dilavamento del terreno
causato dalla pioggia.
Le diverse tipologie di inquinamento sono:
inquinamento chimico: deriva dagli scarichi delle attività industriali che producono sostanze di scarto di
natura chimica, non sottoposte alla depurazione..
Queste sostanze, riversate quotidianamente nei
corpi idrici, provocano danni all’intero ecosistema
acquatico;
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inquinamento organico: deriva dagli scarichi domestici e dagli impianti di depurazione mal funzionanti.
Questo tipo d’inquinamento è pericoloso perché
questi scarichi contengono microrganismi patogeni
che possono venire a contatto con gli esseri umani
provocando malattie;
senti, attraverso la catena alimentare, arrivano fino
ai pesci. La contaminazione delle acque dolci si ripercuote quindi sulla contaminazione degli alimenti
destinati al consumo umano.
Gli eroi del fumetto ecologista
inquinamento agricolo: deriva dall’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi in quantità notevoli, e inoltre dallo
spandimento di liquami provenienti dagli allevamenti che, per dilavamento del terreno, finiscono
nei corsi d’acqua;
inquinamento da idrocarburi: è causato soprattutto dal
petrolio che fuoriesce dalle petroliere, danneggiate o
naufragate;
inquinamento termico: è un tipo d’inquinamento che
va diffondendosi sempre più. Ne è causa l’eccessivo
impiego dell’acqua per raffreddare gli impianti delle
industrie, in particolar modo nelle centrali termoelettriche, e che è restituita nei corpi idrici con temperature più elevate provocando danni alla flora e
alla fauna.
E’ importante sapere che l’acqua, in condizioni normali, è in grado di auto depurarsi dalle sostanze organiche, grazie al ‘lavoro’ dei batteri aerobi che
usando l’ossigeno disciolto nell’acqua demoliscono
e trasformano le molecole complesse in molecole più
semplici. Qualora siano immesse quantità eccessive
di sostanze inquinanti, il numero di questi batteri aumenta a tal punto da consumare tutto l’ossigeno dell’acqua (anossia), provocando la morte dei pesci.
La condizione di anossia determina lo sviluppo di
forme microbiche in grado di vivere in assenza di
ossigeno e capaci di produrre sostanze come l’ammoniaca e l’idrogeno solforato, composti dall’odore
sgradevole e soprattutto tossici per tutto l’ecosistema acquatico.
Questo è il motivo per cui è indispensabile per la vita
degli organismi (e di Betto il Supergamberetto)
un’adeguata presenza di ossigeno disciolto nell’acqua.
Affinché le acque inquinate possano essere usate per
bere o per irrigare è necessario che siano depurate.
Non si deve dimenticare che tutte le acque dolci finiscono in mare e che le sostanze inquinanti pre38
Il 1975 è l’anno in cui si registra l’uscita in edicola
del fumetto Mister No, vi resterà fino al 2006 anno
in cui termina le sue avventure.
Un’assoluta novità per il fumetto italiano in quegli anni ancora legato alle atmosfere western di Tex
e di Zagor. Il personaggio è creato da Sergio Bonelli
che si firma Guido Nolitta e sarà a lungo l’unico sceneggiatore dell’albo; editore e scrittore in questo collimano. Mister No è un reduce della seconda guerra
mondiale, è americano e si chiama Jerry Drake ma si
fa chiamare appunto Mister No, ovvero una continua manifestazione di ‘gran rifiuto’. Dice no al guadagno, al conformismo, al compromesso, alla
comodità e all’ipocrisia. Deluso dal ‘come vanno le
cose nella società nordoccidentale’, all’inizio degli
anni cinquanta va a fare il pilota privato e guida turistica in sudamerica, sarà questo l’immenso palco su
cui si muove questo attore riottoso, allegro, gran bevitore e simpatico seduttore.
Nel rifiuto, nel dire di no, vi è una componente
etica che non si riscontra nella controparte positiva
dell’accettare. Un primo No importante si trova
nella tragedia greca Antigone di Sofocle dove il protagonista si rifiuta di seguire un ordine immorale del
suo re, altri rifiuti importanti saranno eventi che segneranno la storia; è in questi ‘abitanti’ del rifiuto
che Mister No trova i suoi illustri precursori.
È proprio la tematica ambientalista a dare il via e a
segnare indelebilmente le avventure dell’antieroe; il
disegnatore che sposa il progetto del WWF e l’editore scrittore che crea un personaggio da ‘rifiuto’ si
incontrano negli anni in cui il tema ecologico tocca
le urgenze dell’attualità e del pensiero. Non è un
caso che il fondamentale Il Principio Responsabilità di
Hans Jonas esca proprio di quegli anni (1979), uno
scritto filosofico che abbraccia la bioetica e l’ecologia.
Per trentuno anni questo ‘rifiuto’ dell’America e
della guerra vola con il suo Piper (la sigla sulla fiancata recita MN1) in lungo e in largo per il Sud America toccando luoghi di incontaminata bellezza,
entrando in contatto con indios amazzonici che vedono sparire il proprio habitat.
Si condanna da solo a questo esilio dal cemento e
dal consumo, vive sereno a Manaus e respira l’aria
amazzonica, traversa il Rio delle Amazzoni e trova
fissa dimora in ogni bar che gli capita a tiro.
Altro personaggio immerso nella natura e nel mare,
attento alle minoranze e all’ambiente è il marinaio
Corto Maltese, il personaggio di letteratura disegnata
(non chiamatelo solo fumetto) creato negli anni ‘60
dal maestro Hugo Pratt.
La prima storia in cui appare è la famosa Ballata del
mare salato, una narrazione di ampio respiro dai toni
epici in cui i tratti dello stesso Maltese risentono ancora dell’influenza realista di Milton Caniff, Pratt è
ancora legato a una tipologia di tratteggio della
scuola americana. Corto Maltese è figlio della Ni a
de Gibraltar e di una marinaio scozzese, la vulgata
della sua biografia vuole che una zingara gli abbia
letto la mano e che sia rimasta sorpresa dal fatto che
sul palmo non vi fosse la linea della fortuna. Il giovane Corto Maltese sale nella camera della madre
dove era custodito l’astuccio con i rasoi del padre,
ne estrae uno dicendo: “No te preocupe Ni a, la fortuna me la faccio da me”, e si incide da solo una
linea sulla mano. Emerge il disinteresse per qualsiasi
risultato, finanche per la riuscita in una ipotetica
carriera, una bellissima biografia di Hugo Pratt si intitola proprio Il desiderio di essere inutile. Nei decenni
che vedono lo sfrenato processo capitalistico e consumistico (tra la fine dei ’60 e i primi ’90), la ricerca
spudorata del successo e dell’affermazione lavorativa
ed economica, Pratt afferma con il suo marinaio un
politica controcorrente, contro il successo e la velocità, contro l’immorale valore della sfrenata competizione, se vogliamo esprime una filosofia
dell’insuccesso, il mare e la natura sono spesso al
centro delle sue storie.
Alcune delle migliori vignette lo ritraggono a riposo,
in uno stato di ozio, con gli occhi ridotti a una fessura come la semplice linea dell’orizzonte davanti, è
in questo stato di sospensione dell’azione e di riflessione che l’immagine si avvicina maggiormente alla
poesia. Ci ricorda il fascino del navigatore filosofo
Bernard Moitessier, autore del biografico La Lunga
rotta, il velista solitario che in prossimità del traguardo e della vittoria sicura lasciaperdere la gara (e
il premio di 5000 sterline) e continua la navigazione
per passione e perché come dice lui “in mare sono
felice”.
La vera ricchezza è la natura, l’ambiente, la biodiversità, le diversità della vita animale e vegetale,
principi che animano alcuni eroi dei fumetti più conosciuti.
Betto Supereroe
Betto il Supergamberetto è, appunto, un supereroe ma
se ci fosse qualcuno che ancora non abbia capito chi
è un supereroe è il momento di chiarirsi le idee. Altri
potrebbero contestare il fatto che un gamberetto
non ha le caratteristiche del super eroe, ma è possibile rispondere anche a questa ipotetica accusa.
Un supereroe è di solito un personaggio dei fumetti,
di libri, cartoni animati o film che si caratterizza per
le sue doti di coraggio, valore e nobiltà, generalmente ha abilità straordinarie dette superpoteri, diverse da quelle degli esseri umani normali. Non si
dimentichi poi che possiedono un nome e un costume pittoresco. I supereroi (come i più antichi e
classici eroi) trascorrono la maggior parte del loro
tempo combattendo contro mostri, alieni, disastri
naturali e supercriminali.
Per essere un super eroe bisogna avere certe caratteristiche:
avere una missione disinteressata e a favore della società;
possedere superpoteri, tecnologia molto avanzata,
abilità mistiche o doti fisiche e/o mentali molto sviluppate;
avere una super-identità e un costume che funziona
da icona e che simboleggia la sua storia o personalità,
di solito si trasforma da persona ordinaria a supereroe.
Tipicamente i supereroi hanno duplici identità, di
cui quella non comune viene tenuta ben celata.
Inoltre i supereroi mettono a disposizione della comunità il loro potere o superpotere.
Sembra quindi che le caratteristiche di Betto il Supergamberetto ci siano tutte e si possa accoglierlo
nell’Olimpo di questi mascherati fantastici eroi.
La maggior parte dei supereroi agisce da sola, anche
se esistono molti team di supereroi. I più noti sono i
Fantastici Quattro e gli X-Men; sono uniti per aver
39
avuto nella stessa maniera i superpoteri, e operano
quindi come gruppo. Molti supereroi, specialmente
dopo l’introduzione di Robin, il ragazzo meraviglia, il
giovane assistente di Batman, hanno poi adottato
una spalla adolescente o più giovane. È un po’ il caso
di Betto il Supergamberetto che si fa aiutare dalla
Pulce d’acqua.
Marvel Comics Group e DC Comics sono due grandi
case editrici statunitensi che condividono la proprietà dei diritti dei Super Heroes e la maggior parte
dei supereroi più famosi, a livello mondiale, sono di
proprietà di queste due società statunitensi. I due
schieramenti di Supereroi che si danno battaglia
nella nostra storia di Betto, rappresentano proprio
queste due grandi divisioni tra riviste e case editrici.
Per esempio, la DC Comics ha in squadra Superman,
Batman e Wonder Woman, mentre la Marvel possiede l’Uomo Ragno, Capitan America, Iron Man,
Thor e l’incredibile Hulk.
40
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Collana Editoriale:
Il Teatro della Salute
Curatrice della Collana:
Marina Bagni
Il Teatro della Salute n.5
Storia di Pidocchio
Marzo, 2014
www.izspb.it
Titoli della stessa Collana
(disponibili in PDF presso
www.salute.gov.it; www.istruzione.it)
Il Teatro della Salute n.6
La finestra sul Frigorifero
Settembre, 2014
www.izsplv.it
Il Teatro della Salute n.0
Una merenda particolare - Il grande pasticcio
Ottobre, 2012 (prima edizione)
www.izsto.it
Il Teatro della Salute n.1
Sherlockan e il gattino di Gatterville
Novembre, 2013
www.izslt.it
Il Teatro della Salute n.2
Tutto il buono del miele e la banda di Testa di morto
Novembre, 2013
www.izsvenezie.it
Il Teatro della Salute n.3
4001: Odissea nella Via Lattea
Febbraio, 2014
www.izsler.it
Il Teatro della salute n.4
Storia di pirati: all’arrembaggio
del Vascello di Capitan Brucella.
Marzo, 2014
www.izsum.it
42
Il Teatro della Salute n.7
La leggenda di Betto il Supergamberetto d’acqua dolce
Settembre, 2014
www.izs.it
Il Teatro della Salute n.8
Il ritorno di Colapesce
Ottobre, 2014
www.izssi.it
Centro Studi Danza Paganini, Roma
http://www.centrostudidanzapaganini.it/
Erresse Studio fotografico, Roma
www.erressestudio.com
Breve nota sull’autore:
Emiliano Ventura si occupa di comunicazione e formazione negli ambiti delle scienze veterinarie da
quasi un decennio, è autore di diverse monografie di
filosofia (bioetica e postmoderno), saggistica (critica
letteraria) in particolare: Giordano Bruno (2009),
Mario Luzi (2010) di cui ha anche curato l’inedito
Seminario sul teatro (2012), Pier Paolo Pasolini
(2011); è autore e curatore del testo per le scuole
Montale Luzi Pasolini Questo nostro Novecento
(2013). È autore di testi per il teatro (1999-20012012), si occupa di filosofia ed è appassionato divulgatore di poesia presso numerosi licei.
ISBN 978-88-97069-17-1
Progetto grafico: Francesca Furiozzi
Direzione generale della comunicazione e
Dei rapporti europei ed internazionali, Ufficio III
Ministero della salute, Roma
L'opera: “La leggenda di Betto il Supergamberetto
d’acqua dolce” è stata rilasciata con licenza Creative
Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Italia.
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IL TEATRO
DELLA
SALUTE
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