La ricerca bibliografica in ambito infermieristico

La ricerca bibliografica in
ambito infermieristico
Per i tutor del corso di laurea in
infermieristica
A cura di Annalisa Bardelli
Prima parte: concetti di base
• Cos’è una ricerca bibliografica: concetti di base
• Le fasi della ricerca bibliografica
• Gli strumenti della ricerca bibliografica:
cataloghi, bibliografie, basi dati
• Tipi di documenti
• Come si citano i documenti: lo stile Harvard
• Come si citano i documenti: lo stile Vancouver
A COSA SERVE UNA RICERCA
BIBLIOGRAFICA?
A sapere cosa è stato scritto su un
argomento
Per:
• Avere una panoramica della letteratura su
quell’argomento
• Avere una risposta ad un quesito specifico
• Mantenerci aggiornati sulle ultime
evoluzioni delle scienze biomediche
Le fasi della ricerca bibliografica
1. Individuare l’argomento di ricerca: bisogna
mettere a fuoco in cosa consiste esattamente
l’oggetto della nostra ricerca
2. Individuare gli strumenti più adatti: a
seconda del tipo di ricerca, si possono
utilizzare strumenti diversi
3. Mettere a punto la strategia di ricerca
migliore su ogni strumento: ogni repertorio
cartaceo o banca dati ha le proprie
particolarità, pur essendoci principi comuni a
tutti
Le fasi della ricerca bibliografica
4. Individuare i documenti di interesse
selezionandoli tra quelli trovati.
5. Reperire il testo completo dei documenti di
interesse: spesso le banche dati riportano solo
i dati dei documenti ma non il testo pieno; è
necessario procedere ad una ulteriore fase
della ricerca per reperire il testo completo.
Individuare l’argomento della
ricerca
• E’ necessario per prima cosa individuare e
definire il problema oggetto della ricerca
bibliografica, determinando il livello di
approfondimento, il tipo di studi che
interessa reperire, il grado di esaustività
che deve avere la ricerca stessa.
Gli strumenti di ricerca: bibliografie
• Una bibliografia (o repertorio bibliografico) è un
elenco di documenti selezionati in base a
particolari caratteristiche (perché prodotti in un
determinato paese, o relativi a un determinato
argomento etc…), senza nessun riferimento alla
localizzazione fisica o al modo in cui poterli
trovare. Oggi molte bibliografie non sono più
pubblicate su carta ma sono diventate basi di
dati basi di dati consultabili su CD-ROM o
online.
Esempio:
BIBit(http://www.bs.izs.it/biblioteca/biblioteca_db
_BIBIT.htm)
• E’ un database in cui si trovano schede di tutti gli
articoli di ambito biomedico pubblicati su riviste
italiane fino al 2002
Gli strumenti di ricerca: cataloghi
• Un catalogo è l’elenco dei documenti posseduti
da una determinata istituzione (biblioteca,
libreria etc.). Se troviamo un documento in un
catalogo sappiamo di poterlo trovare fisicamente
presso l’istituzione a cui il catalogo appartiene.
• Oggi molti cataloghi si trovano sotto forma di
basi di dati e spesso sono consultabili online.
Esempio: il catalogo collettivo
Bicocca-Insubria
(http://opac.biblio.unimib.it)
• E’ il catalogo dei libri e periodici cartacei
posseduti dalle biblioteche dell’Università degli
Studi di Milano-Bicocca e dell’Università degli
Studi dell’Insubria
Ricapitolando…
• Una bibliografia mi permette di sapere COSA è
stato scritto su un argomento.
• Un catalogo mi permette di sapere DOVE posso
trovare fisicamente il documento (un catalogo
può, entro certi limiti, avere anche la funzione di
bibliografia, ma non sarà mai esaustivo come
una vera bibliografia).
• Una bibliografia serve per la fase 4 della ricerca,
un catalogo per la fase 5.
Gli strumenti di ricerca:
enciclopedie, dizionari, manuali
• Per avere le risposte a domande specifiche
oppure delle informazioni molto generali su un
argomento, lo strumento giusto potrebbero
essere enciclopedie, dizionari o manuali, sia su
carta che online.
Impostare la strategia di ricerca
Una volta individuati gli strumenti da utilizzare,
è necessario individuare il modo migliore per
utilizzarli in modo da rispondere allo scopo
della ricerca. Se si tratta di banche dati,
bisogna “tradurre” l’argomento della ricerca in
una serie di parole chiave da combinare tra
loro utilizzando le possibilità offerte dalla
banca dati che si è scelta.
Che tipi di documenti posso
trovare?
•
•
•
•
1- Monografie
2- Articoli contenuti in periodici
3- Articoli contenuti in monografie
4- Letteratura grigia (tesi, linee guida, protocolli
etc.)
Monografie
• Una monografia è un testo completo in un solo
volume o in un numero già stabilito di volumi
(es.: un’enciclopedia divisa in più volumi che
escono successivamente ma di cui l’editore ha
già stabilito il numero).
• Può essere scritta da un solo autore o da molti,
oppure divisa in capitoli di autori diversi.
• Può far parte o meno di una collana.
• In genere ha un numero ISBN
ISBN (International Standard Book
Number)
•
•
1.
2.
3.
4.
Indica in modo univoco una pubblicazione
monografica
Fino al 31/12/2006: formato da 10 cifre, divise
in 4 blocchi.
Area lingustica
Casa editrice
Pubblicazione
Cifra di controllo
ISBN (International Standard Book
Number)
• Es.: La documentazione infermieristica / Monica
Casati. - 2. ed.. - Milano [etc.] : McGrawHill, 2005. - xiii, 283, 223 p. ; 24 cm
• ISBN 88-386-1630-2
88: area linguistica italiana
386: editore McGraw-Hill Italia
1630: La documentazione
infermieristica / Monica Casati. - 2. ed
2: cifra di controllo
ISBN (International Standard Book
Number)
•
1.
2.
3.
4.
5.
•
Dal 01/01/2007: formato da 13 cifre, divise in 5
blocchi. Corrisponde al codice EAN (barcode).
978: indica i libri
Area linguistica
Casa editrice
Pubblicazione
Cifra di controllo
Il vantaggio? Una volta esauriti i numeri, si
userà il prefisso 979, raddoppiando le
possibilità.
Articoli contenuti in monografie
In qualche caso non serve tutta una monografia,
ma è sufficiente una parte. Questo si verifica
soprattutto quando una monografia è formata da
un insieme di saggi scritti da diversi autori o su
diversi argomenti.
Periodici e articoli di periodico
Un periodico è una pubblicazione che esce ad
intervalli più o meno regolari e di cui non è stata
stabilita all’inizio una data di fine pubblicazione. I
periodici sono nella maggior parte dei casi formati
da FASCICOLI, che vengono riuniti in VOLUMI.
Ogni fascicolo contiene diversi articoli scritti da
autori diversi su argomenti diversi.
• Un periodico è caratterizzato da un numero ISSN.
ISSN (International Standard Serial
Number)
• Indica univocamente una pubblicazione
periodica
• E’ formato da 8 cifre, divise in due gruppi di 4 da
un trattino
• A differenza dell’ISBN, le cifre non hanno
nessun significato particolare
• Es.: Clinical nursing research = ISSN 1054-7738
Letteratura grigia
Si tratta di opere non presenti nei normali circuiti
commerciali.
Es.: tesi di laurea, protocolli o linee guida interni ad
un ospedale, rapporti tecnici, dispense
universitarie etc… Sono documenti difficili da
reperire perché non hanno un editore e in genere
non sono in vendita. Chiaramente non hanno ISBN
o ISSN.
Spesso questo tipo di letteratura si può reperire
sul web.
Le citazioni bibliografiche
• Non esistono norme precise riguardanti le
citazioni, ma si possono usare diversi STILI DI
CITAZIONE, che differiscono tra loro per l’ordine
con cui sono presentati i diversi elementi e la
forma in cui sono presentati.
• In una pubblicazione (o in una tesi) la cosa
importante è scegliere uno stile di citazione e
attenersi sempre a quello senza mescolare
citazioni fatte in modo diverso.
Lo stile Harvard
• Faremo qui degli esempi utilizzando lo stile
Harvard, suggerito per le tesi di laurea in
infermieristica.
• Questo stile è molto diffuso, ma non fa
riferimento ad un’unica istituzione che ne fissi gli
standard, perciò ne esistono diverse versioni
leggermente differenti fra loro.
Lo stile Harvard: informazioni in
italiano
• Sironi Cecilia, 2005, Citare e fornire riferimenti
bibliografici, guida per gli studenti dell’Università degli
studi dell’Insubria disponibile alla pagina web
http://www3.uninsubria.it/uninsubria/allegati/pagine/2720
/HARVARD_2005.pdf (consultato l’ultima volta
31/10/2006).
• Come scrivere i riferimenti bibliografici, da: Fisher, D. e
Hanstock, T. Citing references, ed. Blackwell’s 1998,
libera traduzione e adattamento a cura del servizio
orientamento e tutorato della facoltà di economia
dell’Università di Padova, alla pagina web
http://www.economia.unipd.it/downloads/Scrivere_riferim
enti_biblio.pdf (consultato l’ultima volta 30/10/2006).
Lo stile Harvard: informazioni in
inglese
(da questi siti sono tratti alcuni degli esempi riportati più avanti)
• University of Queensland library, Harvard Style Use It,
[online], disponibile alla pagina web
http://www.library.uq.edu.au/training/citation/harvard.htm
l (consultato l’ultima volta 30/10/2006); sono disponibili
anche versioni pdf alla pagina
http://www.library.uq.edu.au/useit/index.html
• Monash University library, Citing and referencing:
Harvard (author-date) style examples, tutorial online
disponibile alla pagina web
http://www.lib.monash.edu.au/tutorials/citing/harvard.htm
l (consultato l’ultima volta 30/10/2006).
Lo stile Harvard: informazioni in
inglese
(da questi siti sono tratti alcuni degli esempi riportati più avanti)
• Leeds University library, Harvard style
bibliographies and references, [online], alla
pagina web
http://www.leeds.ac.uk/library/training/referencin
g/harvard.htm (consultato l’ultima volta
30/10/2006).
Come si cita una monografia
• La citazione di una monografia deve sempre
contenere i seguenti elementi, senza i quali non
è possibile identificare con chiarezza il testo:
• TITOLO, AUTORE (o autori, in caso sia scritta in
collaborazione tra due o più persone),
EDIZIONE (in genere solo quando non è la
prima), CASA EDITRICE, ANNO DI
PUBBLICAZIONE, LUOGO DI
PUBBLICAZIONE; opzionali il numero ISBN e la
collana. A seconda dello scopo a cui è destinata,
la citazione può contenere anche altri elementi.
Come si cita una monografia
secondo lo stile Harvard
• Gli elementi richiesti (separati da virgole) sono:
1. Autore, nella forma:
cognome, nome (o iniziali del nome)
2. Anno di pubblicazione (per alcuni tra parentesi
tonde)
3. Titolo e eventuale sottotitolo (in corsivo)
4. Titolo della collana se presente
5. Edizione (se non è la prima)
6. Casa editrice
7. Luogo di pubblicazione
Come si cita una monografia:
esempio
• Ross, Janet S. e Wilson, Kathleen J. W., 1977,
Assistenza infermieristica e pronto soccorso,
Collana per infermieri e personale paramedico,
Piccin, Padova
Come si cita una monografia
pubblicata da un ente
• Australian Government Publishing Service 1994,
Style Manual For Authors, Editors and Printers,
5th edn, AGPS, Canberra
• [esempio tratto da: Monash University library, Citing and
referencing: Harvard (author-date) style examples]
• Al posto del nome dell’autore si indica la
denominazione dell’ente
Come si cita una tesi
• Nel caso di una tesi (di laurea o dottorato),
l’anno è quello della discussione della tesi, non
si cita una casa editrice ma l’istituzione che ha
conferito la laurea o il dottorato.
• Es.: Byrne, M 1996, Self-talk and test anxiety,
PhD thesis, Monash University, Melbourne
• [esempio tratto da: Monash University library, Citing and
referencing: Harvard (author-date) style examples]
Come si cita un articolo contenuto
in una monografia
In alcuni casi non dobbiamo citare un’intera monografia ma
solo un capitolo (es: gli atti di un congresso, o una
raccolta di saggi). In questo caso per identificare il
documento servono, oltre a tutti i dati della monografia,
TITOLO e AUTORE del capitolo e le PAGINE a cui
reperirlo.
1. Autore del capitolo
2. Anno di pubblicazione
3. Titolo del capitolo (tra virgolette)
4. Citazione della monografia
Come si cita un articolo contenuto
in una monografia: esempio
Della Porta, Carola, 2004, “Sviluppo,
organizzazione e gestione delle raccolte”, in:
Arrigoni Paola, Della Porta Carola, Selva
Cristina, Manuale di biblioteconomia, Alpha test,
Milano, p. 119-138
Come si cita un articolo contenuto
in un periodico
•
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
La citazione di un articolo di periodico deve
comprendere i seguenti elementi:
Autore dell’articolo nella forma cognome, nome (o
iniziali del nome)
Anno di pubblicazione
Titolo dell’articolo (tra virgolette)
Titolo del periodico (in corsivo)
Volume
Fascicolo
Pagine
Come si cita un articolo contenuto in
un periodico: esempi
• Bonaiuti D., 2004, “The conclusions of the
systematic revision with the results from the
major clinical and experimental studies”, Eura
Medicophys., vol. 40 n.3, pp. 239-46
• Sacchi, Simone, 2005 “L'Open Access negli
atenei italiani”, Biblioteche Oggi, v. 23 n. 4,
pp.44-57
Come si cita un documento trovato
in internet
Gli elementi della citazione si riportano anche
quando si cita un documento trovato in internet.
Si omettono chiaramente luogo di edizione e
editore (a volte anche le pagine), ma si indica
l’url del documento completa della data in cui lo
si è visitato l’ultima volta, per dare un riferimento
temporale in caso la risorsa non sia più
accessibile dopo un certo tempo.
Come si cita un documento trovato in
internet secondo lo stile Harvard
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Nome dell’autore (se presente)
Data di pubblicazione (se presente)
Titolo del documento
Casa editrice oppure organizzazione che
pubblica il documento (se presente)
Edizione se non è la prima (se presente)
Tipo di materiale [online]
URL
Data di consultazione
Come si cita un documento trovato
in internet : esempio
Manzi, Stefania e Corsi, Alessandro, 2006,
“Citare internet: un repertorio di risorse in rete”
(versione 3.0, aggiornata al 2006-06-23) in ESB
forum [online]
http://www.burioni.it/forum/citare.htm
Consultato l’ultima volta 11/10/2006
Come si cita un documento
trovato in internet : esempio
National Student Nurses’ association, 2000, Is
nursing for you? [online] reperibile all’indirizzo
http://www.nsna.org/career/is_nursing_for_you2.
pdf
Consultato l’ultima volta 11/10/2006
Citazioni all’interno del testo
• Quanto illustrato prima si applica alle bibliografie
da costruire separate dal testo (in genere in
fondo).
• Se però si cita una frase all’interno del testo, è
necessario indicare subito (tra parentesi o in
nota) da dove è stata presa la citazione.
• Questo si fa in genere abbreviando la citazione,
per riportarla completa nella bibliografia.
Citazioni all’interno del testo
• Secondo lo stile Harvard, questo tipo di citazioni si fa
così:
• Cognome dell’autore anno, pagina a cui trovare la frase
citata.
• Es.: Ross 1977, p. 10
• Si può usare questo tipo di abbreviazioni solo se in
fondo al testo si trova una bibliografia con i riferimenti
completi, facendo attenzione a non creare ambiguità: se
uno stesso autore ha pubblicato due articoli nello stesso
anno si aggiungono lettere per distinguerli (1977 a,
1977b etc.).
Lo stile Vancouver
• Detto anche “stile numerico”, segue delle regole
stabilite dall’International Committee of medical
journals editors (ICMJE).
• Si tratta di un gruppo di lavoro che si riunisce
periodicamente, formato da giornalisti di area
medica.
• La prima riunione del gruppo avvenne a
Vancouver nel 1978 e nei primi anni il gruppo fu
conosciuto come “Vancouver group”.
Lo stile Vancouver
• Il ICMJE pubblica nel 1979 una prima versione
di Uniform Requirements for Manuscripts
Submitted to Biomedical Journals: Writing and
Editing for Biomedical Publication, un
documento che viene rivisto periodicamente
(l’ultima revisione è del 2006 il documento si
trova alla pagina web http://www.icmje.org/).
• Lo scopo del documento è aiutare autori e
revisori di testi di ambito biomedico a stilare testi
chiari e accurati.
I requirements
• La prima parte dei Requirements stabilisce dei
principi etici da seguire nel riportare i risultati
delle ricerche.
• La seconda (cap. IV) riporta invece delle regole
editoriali per la compilazione dell’articolo. In
particolare, il par. IV.A.9.b stabilisce gli standard
per le citazioni bibliografiche, rimandando al sito
della National Library of Medcine per gli esempi
(http://www.nlm.nih.gov/bsd/uniform_requiremen
ts.html).
Lo stile Vancouver: informazioni in
italiano
• Sironi Cecilia, 2005, Citare e fornire riferimenti
bibliografici, guida per gli studenti dell’Università
degli studi dell’Insubria, disponibile alla pagina
web
http://www3.uninsubria.it/uninsubria/allegati/pagi
ne/2720/HARVARD_2005.pdf (consultato
l’ultima volta 30/10/2006).
Lo stile Vancouver: informazioni in
inglese
(da questi siti sono tratti alcuni degli esempi riportati più avanti)
• University of Queensland library, Vancouver
style: how-to guide, [online], disponibile alla
pagina web
http://www.library.uq.edu.au/training/citation/van
couv.pdf (consultato l’ultima volta 31/10/2006
• Monash University library, Citing and
referencing: Vancouver style, tutorial online
disponibile alla pagina web
http://www.lib.monash.edu.au/tutorials/citing/van
couver.html (consultato l’ultima volta
31/10/2006).
Lo stile Vancouver: informazioni in
inglese
(da questi siti sono tratti alcuni degli esempi riportati più avanti)
• Leeds University library, Numeric style
bibliographies and references, [online], alla
pagina web
http://www.leeds.ac.uk/library/training/referencin
g/numeric.htm (consultato l’ultima volta
31/10/2006).
Lo stile Vancouver: citazioni nel testo
• Ad ogni citazione viene assegnato un numero, da
riportare tra parentesi quadre. Un articolo è citato
sempre e solo con quel numero.
• Quando si cita un documento si riporta nel testo il
numero assegnato a quel documento.
• Es.: ...as one author has put it "the darkest days were
still ahead" [1]: which is well documented in the
literature. [2-5] This proves that "the darkest days were
still ahead". [1] [esempio tratto da: Monash University library,
Citing and referencing: Vancouver style]
• Alla fine del testo si riportano in ordine numerico i
riferimenti completi dei documenti citati.
Come si cita una monografia
•
1.
2.
3.
4.
5.
6.
La citazione di una monografia è fatta così:
Autore o curatore (cognome, iniziali del nome)
Titolo
Edizione (se non è la prima)
Luogo di pubblicazione
Casa editrice
Anno di pubblicazione
Come si cita una monografia:
esempio
• Ross J. S. e Wilson K. J. W. Assistenza
infermieristica e pronto soccorso. Padova:
Piccin; 1977
Come si cita una monografia
pubblicata da un ente
• Australian Government Publishing Service. Style
Manual For Authors, Editors and Printers. 5th
edn. Canberra: AGPS; 1994.
• Al posto del nome dell’autore si indica la
denominazione dell’ente
Come si cita un articolo contenuto in
una monografia
•
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
La citazione è fatta così:
Autore o curatore (cognome, iniziali del nome)
Titolo del capitolo
in
Titolo della monografia
Edizione (se non è la prima)
Luogo di pubblicazione
Casa editrice
Anno di pubblicazione
Pagine
Come si cita un articolo contenuto
in una monografia: esempio
Della Porta C. Sviluppo, organizzazione e
gestione delle raccolte in: Arrigoni P., Della
Porta C., Selva C. Manuale di biblioteconomia.
Milano: Alpha test; 2004. p. 119-138
Come si cita un articolo contenuto in un
periodico
•
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
La citazione è fatta così:
Autore (cognome, iniziali del nome)
Titolo dell’articolo
Titolo del periodico (abbreviato secondo le
abbreviazioni della NLM)
Data di pubblicazione (anno mese e giorno)
Volume
Fascicolo (tra parentesi tonde)
Pagine
Come si cita un articolo contenuto in
un periodico: esempi
• Bonaiuti D. The conclusions of the systematic
revision with the results from the major clinical
and experimental studies. Eura Medicophys.
2004 Sep;40(3):239-46
Come si cita un documento trovato in
internet
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Titolo dell’articolo
Titolo del periodico (abbreviato secondo le
abbreviazioni della NLM)
Indicazione del tipo di materiale [online] oppure [serial
on the internet]
Data di pubblicazione (anno mese e giorno)
Volume
Fascicolo (tra parentesi tonde)
Pagine
URL
Come si cita un documento trovato
in internet: esempi
• Stanley D. Role conflict: leaders and managers.
Nurs manage. 2006 Sep;13(5):31-37
Fine della prima parte