Università degli Studi di Milano – Bicocca DIPARTIMENTO DI SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE http://www.sociologiadip.unimib.it/ Relazione sull’attività scientifica del Dipartimento Anni 2011 e 2012 Edificio U7, Via Bicocca degli Arcimboldi,8 - 20126 - Milano Segreteria: 02.6448.7543/7576 Telefono Ufficio Direttore: 02.6448.7523 02.6448.7561 Fax [email protected] Mail Prof. Giorgio Grossi Direttore Comunicazione Settori ISI-CRUI Lavoro Sociale e Politica Sociale Sociologia e Antropologia Indirizzo 1. Gestione anagrafica struttura CHI SIAMO - OBIETTIVI STRATEGICI Il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale (DSRS) si propone di promuovere l’eccellenza nell’analisi delle società contemporanee, eccellenza fondata su una rigorosa attenzione all’indagine empirica e allo sviluppo teorico delle scienze sociali. Il progetto scientifico complessivo del DSRS si pone due obiettivi. Mira, da un lato, a individuare i segni distintivi e ad interpretare i quadri di mutamento delle società moderne, inserendoli nei processi più ampi e globalizzati di trasformazione sociale, con una particolare attenzione alla realtà italiana ed europea. Dall’altro, intende sviluppare modelli di conoscenza e schemi interpretativi capaci di leggere, analizzare e affrontare tale cambiamento. Il DSRS si sente legittimato a porsi questi obiettivi dato che la sociologia, tra le discipline attente ai comportamenti e agli attori sociali, è quella che conserva nel proprio patrimonio fondativo una propensione intrinseca ad integrarsi con le altre scienze umane, che da distinti e convergenti approcci puntano allo stesso obiettivo. Il DSRS è quindi per scelta programmatica orientato a concepire la ricerca sociale come lo strumento scientifico e formativo fondamentale con cui analizzare la società, anche mediante la contaminazione e la trasversalità con altre discipline dell’area delle scienze sociali. Il DSRS si è costituito nel gennaio 1999, in seguito alla nascita della Facoltà di Sociologia presso la nuova Università di Milano-Bicocca. Attualmente fanno parte del DSRS 68 docenti - 20 professori di I 1 Fascia, 21 professori di II fascia e 28 ricercatori - oltre ad un considerevole numero di assegnisti di ricerca (40) e di dottorandi (87). Il personale tecnico-amministrativo assegnato al Dipartimento è pari ad un totale di 9 unità. Tra le molteplici aree di ricerca che caratterizzano l'attività scientifica dei membri del DSRS si possono segnalare in particolare i seguenti ambiti tematici: • Teorie sociologiche classiche e contemporanee [Evoluzione del pensiero sociologico ‐ Teorie della struttura e del mutamento sociale ‐ Epistemologia e metodologia delle scienze sociali ‐ Forme della scienza e della conoscenza nelle società contemporanee]. • Metodi e tecniche della ricerca sociale [Costruzione dei dati empirici ‐Tecniche quantitative e qualitative di raccolta e analisi dei dati ‐ Software per l’analisi dei dati ‐ Statistica e statistica per la ricerca sociale ‐ Gestione archivi, dati territoriali e cartografia sociale – Analisi testuale]. • Dimensioni del mutamento socioeconomico [Mobilità e stratificazione sociale ‐ Disuguaglianze, esclusione sociale e povertà ‐ Capitale sociale e reti sociali ‐ Trasformazioni dell’economia e della politica industriale ‐ Rapporti tra etica ed economia e responsabilità sociale d’impresa ‐ Dimensioni antropologiche dello sviluppo locale]. • Dinamiche migratorie [Impatto socioeconomico dell’immigrazione e politiche per gli immigrati ‐ Movimenti migratori e relazioni interculturali ‐ Integrazione sociale e immigrazione – Multiculturalismo – Rappresentazioni dell’immigrazione e delle differenze]. • Economia emanagement dell’impresa [Economia e management delle istituzioni e del non profit ‐ Processi di internazionalizzazione delle imprese ‐ Service science e strategie delle imprese di servizi ‐ Internazionalizzazione e mercati emergenti –‐ Sistemi contabili e di controllo – Sistemi informativi e valutazione delle attività economiche]. • Famiglie, generi e generazioni [Evoluzioni demografiche delle società contemporanee ‐ Processi di invecchiamento ‐ Mutamenti nei modelli familiari ‐ Vita quotidiana e relazioni di intimità ‐ Solidarietà e tensioni tra generi e generazioni ‐ Famiglia e lavoro di cura]. • Forme simboliche e strategie mediatiche [Storia e antropologia della memoria – Religioni e forme contemporanee del sacro ‐ Rappresentazioni sociali del corpo – Media e modelli di genere ‐ Guerre e conflitti nelle società contemporanee – Immaginari collettivi e confini – Identità nazionali e nuovi nazionalismi – Nuovi media e disuguaglianze digitali]. 2 • Forme e dinamiche dei fenomeni turistici [Progettazione socio‐territoriale del turismo – Turismo urbano ‐ Geografia del turismo e dei beni culturali – Turismo e comunità locali ‐ Economia dei mercati turistici ‐ Monitoraggio e indicatori di sviluppo turistico ‐ Marketing territoriale]. • Identità e culture collettive [Processi di costruzione delle identità e ruolo dei media ‐ Culture giovanili e identità di genere – Innovazione sociale e culturale ‐ Pratiche di consumo e consumi culturali – Rituali e cerimonie collettive – Trasformazioni culturali del tempo e dello spazio ‐ Dimensioni sociali e antropologiche delle culture contemporanee]. • Mutamenti e dinamiche nella politica e nella democrazia [Trasformazioni della democrazia ‐ Sistemi politici locali ‐ Movimenti e forme della partecipazione ‐ Opinione pubblica, media e democrazia – Comunicazione e discorso pubblico ‐ Comportamento elettorale e rappresentanza politica]. • Organizzazioni e società [Rapporti fra organizzazione, lavoro, tecnologia, sistema sociale, territori ‐ Innovazione e cambiamento organizzativo nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni ‐ Sviluppo dei sistemi e delle reti di impresa ‐ Nuove forme e modelli organizzativi – Gruppi di lavoro e comunità di pratiche ‐ Affidabilità ed errori organizzativi]. • Regolazione e controllo sociale [Metamorfosi del diritto ‐ Teorie e analisi dell’azione pubblica ‐ Nuove forme della devianza e delle dipendenze ‐ Governo e politiche della sicurezza]. • Trasformazioni del lavoro e del mercato del lavoro [Condizioni di lavoro e qualità della vita ‐ Nuove e vecchie competenze ‐ Sistema formativo, mercato del lavoro e diseguaglianze sociali – Occupazione, disoccupazione e lavoro atipico – Donne, giovani, anziani e immigrati tra penalizzazione e segregazione – Carriere lavorative, mobilità occupazionale e mobilità sociale ‐ Professioni della conoscenza e proletariato dei servizi – Relazioni industriali e organizzazioni di interessi – Mercati locali del lavoro – Politiche del lavoro]. • Trasformazioni del territorio e dell’ambiente [Sistemi economici urbani ‐ Città e territori in mutamento ‐ Politiche del territorio e dell’ambiente: housing, partecipazione e mobilità urbana sostenibile ‐ Pianificazione strategica locale ‐ Geografia e geopolitica critica – Crescita regionale e sviluppo locale ‐ Agricoltura e ambiente come risorse collettive ‐ Tempi sociali e qualità della vita urbana]. 3 • Welfare e politiche sociali [Sfera pubblica, diritti di cittadinanza e diritti umani ‐ Etica pubblica e teorie della giustizia ‐ Sistemi di welfare comparati ‐ Governo locale e politiche sociali ‐ Teorie e metodi del servizio sociale ‐ Sistemi di istruzione e formazione professionale ‐ Salute e sistemi sanitari – Professioni sociali]. Presso il DSRS sono attivi quattro dottorati: due dipartimentali - Sociologica applicata e metodologica della ricerca sociale; Studi europei urbani e locali (URBEUR) - uno interdipartimentale - Quality of life in the Information society (QUASI) ed uno interuniversitario - Sociologia Generale - in collaborazione con SUM, Istituto Italiano di Scienze Umane di Firenze.. Il DSRS inoltre aderisce ad altri dottorati con sede amministrativa in diverse università italiane: Sociologia (Università degli Studi di Milano); Sociologia e ricerca sociale (Università degli Studi di Trento), Sociologia economica (Università degli Studi di Brescia), Territorio, ambiente, risorse e salute (Università degli Studi di Padova) e Studi culturali. Rappresentazione e performance (Università degli Studi di Palermo). Il DSRS fa parte anche di centri interuniversitari internazionali come il Consortium for Political and Social Research dell’Università del Michigan (USA) e l’European Consortium for Political Research dell’Università di Essex (UK), l’European Consortium for Sociological Research e il Network of excellence EQUALSOC (Economic change, Quality of life and Social cohesion). 2. Organico di struttura 2.1 Personale docente Professore Ordinario Butera Federico Mail [email protected] Insegnamento FONDAMENTI DI ORGANIZZAZIONE - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ORGANIZZATIVI - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2011/2012) laurea Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Calloni Marina Mail [email protected] DIRITTI E CITTADINANZA EUROPEA - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2011/2012) Insegnamento FILOSOFIA POLITICA - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2011/2012) e corso di DIRITTI E CITTADINANZA EUROPEA - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) laurea FILOSOFIA POLITICA - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Cavenago Dario Mail [email protected] ECONOMIA AZIENDALE I - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE (2011/2012) Insegnamento MANAGEMENT E GESTIONE DEI SERVIZI - CdL MAGISTRALE IN SCIENZE E GESTIONE DEI e corso di SERVIZI (INTERFACOLTA') (2011/2012) laurea ECONOMIA AZIENDALE I - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA 4 De Leonardis Carla Mail [email protected] Insegnamento e corso di GOVERNANCE E SISTEMI DI WELFARE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) laurea Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA De Lillo Antonio Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Facchini Carla Mail [email protected] SOCIOLOGIA DELLA FAMIGLIA - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2011/2012) WELFARE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI Insegnamento SERVIZI SOCIALI (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DELLA FAMIGLIA - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2012/2013) laurea WELFARE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Ferretto Matilde Mail [email protected] POLITICHE PER LO SVILUPPO RURALE - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2011/2012) Insegnamento PRINCIPI DI ECONOMIA - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) ECONOMIA CULTURALE E AMBIENTALE - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' e corso di laurea LOCALE (2012/2013) POLITICHE PER LO SVILUPPO RURALE - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Giasanti Alberto Mail [email protected] LE FORME DELLA MEDIAZIONE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2011/2012) PLURALISMO GIURIDICO E PLURALISMO CULTURALE - CdL MAGISTRALE IN Insegnamento PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2011/2012) e corso di LE FORME DELLA MEDIAZIONE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE laurea DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2012/2013) PLURALISMO GIURIDICO E PLURALISMO CULTURALE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Grossi Giorgio Mail [email protected] SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) Insegnamento TEORIE E METODI DEL CONSUMO CULTURALE - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA e corso di (2011/2012) laurea SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) TEORIE E METODI DEL CONSUMO CULTURALE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Leccardi Carmen Mail [email protected] MUTAMENTO SOCIALE - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2011/2012) Insegnamento SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) e corso di (2011/2012) laurea SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA 5 Facoltà (2012/2013) SOCIOLOGIA DELL'INNOVAZIONE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Marra Ezio Mail [email protected] MARKETING URBANO - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2011/2012) SISTEMI TERRITORIALI URBANI - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2011/2012) SOCIOLOGIA DEI SISTEMI TERRITORIALI - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E Insegnamento SVILUPPO LOCALE (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DEL TERRITORIO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE laurea (2011/2012) MARKETING URBANO - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2012/2013) SOCIOLOGIA DEL TERRITORIO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Micheli Giuseppe Annibale Mail [email protected] CORSI DI VITA E SCELTE COLLETTIVE - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2011/2012) Insegnamento DEMOGRAFIA - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) e corso di CORSI DI VITA E SCELTE COLLETTIVE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) laurea DEMOGRAFIA - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Mingione Terenzio Roberto Mail [email protected] MUTAMENTO SOCIALE - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2011/2012) SOCIETA' EUROPEE COMPARATE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE Insegnamento DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2011/2012) e corso di SOCIETA' EUROPEE COMPARATE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE laurea DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2012/2013) SOCIOLOGIA DELL'INNOVAZIONE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Negrelli Serafino Mail [email protected] COESIONE SOCIALE - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2011/2012) SOCIOLOGIA ECONOMICA E DEL LAVORO - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE Insegnamento (2011/2012) e corso di COESIONE SOCIALE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) laurea SOCIOLOGIA ECONOMICA E DEL LAVORO - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Pisati Maurizio Mail [email protected] METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2011/2012) Insegnamento TECNICHE QUANTITATIVE DI RICERCA SOCIALE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) e corso di METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) laurea TECNICHE QUANTITATIVE DI ANALISI - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Pompili Tomaso Giuseppe Mario Mail [email protected] Insegnamento ECONOMIA DEL TERRITORIO E DELLO SVILUPPO - CdL MAGISTRALE IN TURISMO e corso di TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2011/2012) 6 laurea Facoltà ECONOMIA DEL TURISMO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2011/2012) ECONOMIA DEL TERRITORIO E DELLO SVILUPPO - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2012/2013) ECONOMIA DEL TURISMO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2012/2013) FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Reyneri Emilio Mail [email protected] SOCIOLOGIA DEI SISTEMI LAVORATIVI - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2011/2012) Insegnamento SOCIOLOGIA DEL MERCATO DEL LAVORO - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DEI SISTEMI LAVORATIVI - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) laurea SOCIOLOGIA II - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Trivellato Paolo Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Viale Riccardo Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Zajczyk Francesca Mail [email protected] POLITICHE URBANE - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2011/2012) Insegnamento SERVIZI E DISEGUAGLIANZE URBANE - CdL MAGISTRALE IN SCIENZE E GESTIONE DEI SERVIZI (INTERFACOLTA') (2011/2012) e corso di laurea POLITICHE URBANE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) SOCIOLOGIA URBANA - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Professore Associato Bifulco Lavinia Mail [email protected] GOVERNANCE DEI SISTEMI DI WELFARE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2011/2012) Insegnamento POLITICA SOCIALE - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2011/2012) e corso di GOVERNANCE DEI SISTEMI DI WELFARE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E laurea GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2012/2013) POLITICA SOCIALE - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Biorcio Roberto Mail [email protected] ISTITUZIONI POLITICHE - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE (2011/2012) LA POLITICA E LE POLITICHE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE Insegnamento POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2011/2012) e corso di ISTITUZIONI POLITICHE - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE (2012/2013) laurea LA POLITICA E LE POLITICHE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Boffi Mario Mail [email protected] Insegnamento CARTOGRAFIA TEMATICA M - CdL MAGISTRALE IN BIOSTATISTICA E STATISTICA e corso di SPERIMENTALE (2011/2012) laurea SOCIOLOGIA - CdL IN STATISTICA E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI (2011/2012) 7 Facoltà CARTOGRAFIA TEMATICA M - CdL MAGISTRALE IN BIOSTATISTICA E STATISTICA SPERIMENTALE (2012/2013) SOCIOLOGIA - CdL IN STATISTICA E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI (2012/2013) FACOLTA' DI SCIENZE STATISTICHE Bracco Barbara Roberta Anna Mail [email protected] STORIA CONTEMPORANEA - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) STORIA DELLE POLITICHE CULTURALI - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E Insegnamento SVILUPPO LOCALE (2011/2012) e corso di STORIA CONTEMPORANEA - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) laurea STORIA DELLE POLITICHE CULTURALI - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Campanini Annamaria Mail [email protected] METODI E TECNICHE DEL SERVIZIO SOCIALE - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2011/2012) SERVIZIO SOCIALE IN EUROPA - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE Insegnamento POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2011/2012) e corso di METODI E TECNICHE DEL SERVIZIO SOCIALE - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2012/2013) laurea SERVIZIO SOCIALE IN EUROPA - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Catino Maurizio Mail [email protected] ORGANIZZAZIONE E CAPITALE SOCIALE - CdL MAGISTRALE IN SCIENZE E GESTIONE DEI SERVIZI (INTERFACOLTA') (2011/2012) Insegnamento PROGETTAZIONE DELLE ORGANIZZAZIONI COMPLESSE - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ORGANIZZATIVI - CdL MAGISTRALE IN SCIENZE E GESTIONE DEI laurea SERVIZI (INTERFACOLTA') (2011/2012) FONDAMENTI DI ORGANIZZAZIONE - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Colleoni Matteo Mail [email protected] SOCIOLOGIA DEL TURISMO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE Insegnamento (2011/2012) e corso di POLITICHE URBANE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) laurea SOCIOLOGIA DEL TURISMO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Corno Fabio Mail [email protected] ECONOMIA AZIENDALE - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2011/2012) Insegnamento ECONOMIA AZIENDALE I - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE (2011/2012) e corso di ECONOMIA AZIENDALE - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2012/2013) laurea ECONOMIA AZIENDALE I - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Dell'agnese Elena Mail [email protected] Insegnamento GEOGRAFIA - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2011/2012) e corso di GEOGRAFIA DELLA COMUNICAZIONE GLOBALE - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA laurea (2011/2012) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA 8 Ghisleni Gianmaurizio Mail [email protected] Insegnamento LAB. PEDAGOGICO-DIDATTICO - CdL IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA GENERALE - CdL IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE (2011/2012) laurea Facoltà FACOLTA' DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE Marchisio Roberto Mail [email protected] SOCIOLOGIA II - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) Insegnamento TEORIE E METODI DEL CONSUMO CULTURALE - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA e corso di (2011/2012) laurea SOCIOLOGIA - CdL IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (2012/2013) TEORIE E METODI DEL CONSUMO CULTURALE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Massarenti Cesare Angelo Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Navarini Gianmarco Mail [email protected] SOCIETA' MULTICULTURALI - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2011/2012) Insegnamento SOCIOLOGIA DELLA CULTURA - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) e corso di SOCIETA' MULTICULTURALI - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) laurea SOCIOLOGIA DELLA CULTURA - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Nuvolati Giampaolo Mail [email protected] COESIONE SOCIALE - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2011/2012) SISTEMI TERRITORIALI URBANI - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO Insegnamento LOCALE (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DEI SISTEMI TERRITORIALI - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E laurea SVILUPPO LOCALE (2011/2012) SOCIOLOGIA DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) COESIONE SOCIALE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) SOCIOLOGIA II - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Privitera Walter Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE Quassoli Fabio Mail [email protected] METODI E TECNICHE PER LA RICERCA SOCIALE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) Insegnamento SOCIETA' MULTICULTURALI - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2011/2012) METODI E TECNICHE PER LA RICERCA SOCIALE - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA e corso di (2012/2013) laurea SOCIETA' MULTICULTURALI - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Ruspini Elisabetta Mail [email protected] Insegnamento GENERI, GENERAZIONI E ISTITUZIONI DELLA VITA - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA 9 e corso di laurea Facoltà (2011/2012) SOCIOLOGIA - CdL IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (2011/2012) GENERE E TURISMO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2012/2013) GENERI E GENERAZIONI - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Salamone Antonino Mail [email protected] SOCIOLOGIA - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2011/2012) Insegnamento SOCIOLOGIA I - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2012/2013) laurea SOCIOLOGIA I - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Stefanizzi Sonia Mail [email protected] METODI E TECNICHE PER LA RICERCA SOCIALE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) Insegnamento METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2011/2012) METODI E TECNICHE PER LA RICERCA SOCIALE - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA e corso di (2012/2013) laurea METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Tognetti Mara Graziella Mail [email protected] LE POLITICHE PER LA SALUTE - CdL MAGISTRALE IN SCIENZE E GESTIONE DEI SERVIZI (INTERFACOLTA') (2011/2012) Insegnamento POLITICA SOCIALE - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2011/2012) e corso di RELAZIONI INTERCULTURALI E SALUTE - CdL MAGISTRALE IN SCIENZE E GESTIONE DEI laurea SERVIZI (INTERFACOLTA') (2011/2012) POLITICA SOCIALE - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Vicari Serena Mail [email protected] Insegnamento TEORIE URBANE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DEI PROCESSI TERRITORIALI - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) laurea Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Ricercatore a tempo pieno Andreotti Alberta Argia Mail [email protected] Insegnamento ORGANIZZAZIONE E CAPITALE SOCIALE - CdL MAGISTRALE IN SCIENZE E GESTIONE DEI e corso di SERVIZI (INTERFACOLTA') (2011/2012) laurea Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Arosio Laura Mail [email protected] Insegnamento SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE (2012/2013) laurea Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Bagnoli Lorenzo Mail [email protected] 10 Insegnamento GEOGRAFIA DEL TURISMO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2011/2012) e corso di GEOGRAFIA DEL TURISMO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2012/2013) laurea Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Benassi David Amerigo Mail [email protected] WELFARE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI Insegnamento SERVIZI SOCIALI (2011/2012) e corso di WELFARE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI laurea SERVIZI SOCIALI (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Camozzi Ilenya Mail [email protected] RELAZIONI INTERCULTURALI - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO Insegnamento LOCALE (2011/2012) e corso di RELAZIONI INTERCULTURALI - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO laurea LOCALE (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Castiglioni Ida Mail [email protected] ATTIVITA' PER LA PROVA FINALE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2011/2012) RELAZIONI INTERCULTURALI E SALUTE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E Insegnamento GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2011/2012) e corso di ATTIVITA' PER LA PROVA FINALE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE laurea DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2012/2013) RELAZIONI INTERCULTURALI - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Cerroni Andrea Mail [email protected] SOCIOLOGIA DELLA SCIENZA - CdL MAGISTRALE IN BIOTECNOLOGIE INDUSTRIALI Insegnamento (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DELLA SCIENZA - CdL MAGISTRALE IN BIOTECNOLOGIE INDUSTRIALI laurea (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Coletto Diego Mail [email protected] Insegnamento e corso di ISTITUZIONI POLITICHE - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE (2012/2013) laurea Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Colleoni Matteo Mail [email protected] SOCIOLOGIA DEL TURISMO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE Insegnamento (2011/2012) e corso di POLITICHE URBANE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) laurea SOCIOLOGIA DEL TURISMO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA 11 Comi Simona Lorena Mail [email protected] Insegnamento e corso di ECONOMIA POLITICA - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2011/2012) laurea Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Decataldo Alessandra Mail [email protected] Insegnamento SOCIOLOGIA GENERALE - CdL IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA GENERALE - CdL IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE (2012/2013) laurea Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Fellini Ivana Mail [email protected] Insegnamento SOCIOLOGIA DEL LAVORO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DEL LAVORO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2012/2013) laurea Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Fullin Giovanna Mail [email protected] Insegnamento SOCIOLOGIA DEL LAVORO - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DEI SISTEMI LAVORATIVI - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) laurea Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Lucchini Mario Mail [email protected] Insegnamento SOCIOLOGIA GENERALE - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2011/2012) e corso di TECNICHE QUANTITATIVE DI ANALISI - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) laurea Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Maneri Marcello Mail [email protected] SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE - CdL IN COMUNICAZIONE INTERCULTURALE Insegnamento (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE - CdL IN COMUNICAZIONE INTERCULTURALE laurea (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE Marafioti Elisabetta Mail [email protected] Insegnamento ECONOMIA AZIENDALE - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2011/2012) e corso di laurea Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Miraglia Roberto Mail [email protected] Insegnamento FILOSOFIA DELLE SCIENZE SOCIALI - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) e corso di laurea Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA 12 Mugnano Silvia Mail [email protected] TURISMO E SVILUPPO LOCALE - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO Insegnamento LOCALE (2011/2012) e corso di TURISMO E SVILUPPO LOCALE - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO laurea LOCALE (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Pacetti Valentina Mail [email protected] Insegnamento SOCIOLOGIA DELL'ORGANIZZAZIONE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DELL'ORGANIZZAZIONE - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) laurea Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Rossi Eugenio Mail [email protected] SOCIOLOGIA GIURIDICA DELLA DEVIANZA E DEL MUTAMENTO SOCIALE - CdL IN SERVIZIO Insegnamento SOCIALE (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA GIURIDICA DELLA DEVIANZA E DEL MUTAMENTO SOCIALE - CdL IN SERVIZIO laurea SOCIALE (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Rossi Paolo Mail [email protected] Insegnamento ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2011/2012) e corso di ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2012/2013) laurea Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Sala Emanuela Maria Mail [email protected] Insegnamento METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2011/2012) e corso di METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2012/2013) laurea Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Sekulic Tatjana Mail [email protected] Insegnamento SOCIOLOGIA DELL'EDUCAZIONE - CdL IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA V.O. e corso di (2011/2012) laurea Facoltà FACOLTA' DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE Tosi Simone Mail [email protected] Insegnamento SOCIOLOGIA GENERALE - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA GENERALE - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2012/2013) laurea Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Vittucci Marzetti Giuseppe Mail [email protected] Insegnamento ECONOMIA POLITICA - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE (2011/2012) e corso di PRINCIPI DI ECONOMIA - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) laurea 13 Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Ricercatore a tempo definito Degli Antoni Giacomo Mail [email protected] Insegnamento ECONOMIA POLITICA - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2011/2012) e corso di ECONOMIA POLITICA - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE (2011/2012) laurea Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Gilli Monica Mail [email protected] SOCIOLOGIA DEL TERRITORIO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2011/2012) TURISTI E SCENARI TURISTICI - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO Insegnamento LOCALE (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DEL TERRITORIO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE laurea (2012/2013) TURISTI E SCENARI TURISTICI - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Gui Marco Mail [email protected] SOCIOLOGIA DELLA CULTURA E DEL TEMPO LIBERO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E Insegnamento COMUNITA' LOCALE (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DELLA CULTURA E DEL TEMPO LIBERO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E laurea COMUNITA' LOCALE (2012/2013) Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA 2.2 Assegnisti Assegnista di Ricerca Argentin Gianluca Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Ballabio Simona Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Baroni Walter Stefano Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Bonizzoni Paola Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Caruso Loris Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA 14 Casaglia Anna Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Cherubini Daniela Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Crosta Francesca Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA D'ovidio Marianna Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Di Giovinazzo Viviana Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Domaneschi Lorenzo Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Filandri Marianna Azzurra Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Fiore Brunella Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Gambardella Maria Grazia Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Giorgi Alberta Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Lal Richa Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Magaraggia Sveva Maria Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA 15 Marcucci Nicola Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Marras Stefano Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Martini Mattia Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SCIENZE STATISTICHE Martinoia Michela Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Marzorati Roberta Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Membretti Andrea Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Memo Francesco Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Mozzana Carlotta Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Palvarini Pietro Giuseppe Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Panto' Letterio Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Parolin Laura Lucia Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Pecorelli Valeria Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Pisano Carlo Maria Mail [email protected] 16 Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Poletti Cristian Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Polizzi Emanuele Maria Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Ricci Oscar Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Sarti Simone Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Serenelli Fabio Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Terraneo Marco Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Triventi Moris Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Verdolini Valeria Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Zaccaria Daniele Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA Zoboli Silvia Mail [email protected] Facoltà FACOLTA' DI SOCIOLOGIA 2.3 Dottorandi e specializzandi Dottorando Alberio Marco Mail [email protected] 17 Aliprandi Simone Mail [email protected] Anselmi Guido Mail [email protected] Anzivino Monia Mail [email protected] Avolio Rocco Mail [email protected] Barbieri Alberto Mail [email protected] Bassi Elena Mail [email protected] Baudo Valeria Mail [email protected] Bertotti Teresa Francesca Mail [email protected] Bianco Dolino Alessia Mail [email protected] Buonocore Francesca Mail [email protected] 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protected] Giubileo Francesco Mail [email protected] Giudice Elena Mail [email protected] Giudici Lorenzo Mail [email protected] Glorioso Valeria Paola Mail [email protected] Gorrini Andrea Mail [email protected] Guerini Michela Mail [email protected] Ingrosso Andrea Mail [email protected] Katuric Ivana Mail [email protected] La Placa Rosa Maria Mail [email protected] Leonardi Giulia Leotta Nicolo' Mail [email protected] Lettig Anna Mail [email protected] Mainardi Arianna Rubi Mail [email protected] Mangiatordi Andrea Mail [email protected] 20 Manzoni Chiara Mail [email protected] Marcato Riccardo Mail [email protected] Mattioli Giulio Mail [email protected] Mazzagatti Loris Mail [email protected] Melzi Clara Mail [email protected] Menichelli Francesca Mail [email protected] Mennini Bianca Maria Mail [email protected] Micheli Marina Mail [email protected] Mura Giulia Mail [email protected] Mutti Cristiano Mail [email protected] Nadler Robert Mail [email protected] Ortelli Sabrina Mail [email protected] Pagliarin Sofia Mail [email protected] Parma Andrea Mail [email protected] Pepe Alessandra Persico Federica Mail [email protected] Petti Livia Mail [email protected] 21 Popolizio Mara Silvia Mail [email protected] Rancati Sara Valentina Rieffly Barbara Mail [email protected] Riva Vanna Mail [email protected] Riviera Emanuela Mail [email protected] Riviere Clement Mail [email protected] Rolfini Irene Maria Mail [email protected] Rosina Barbara Mail [email protected] Sanfelici Mara Mail [email protected] Scenini Francesca Mail [email protected] Scisci Domingo Mail [email protected] Serenelli Fabio Mail [email protected] Solano Giacomo Mail [email protected] Struffolino Emanuela Mail [email protected] Tommasone Mariangela Mail [email protected] Vacca Raffaele Mail [email protected] Viola Fabio 22 Widmayer Valentina Mail [email protected] Zambelli Laura Mail [email protected] 2.4 Personale tecnico - amministrativo Tecnico o amministrativo categorie B - C Bianchi Flora Mail [email protected] Bonecchi Marina Mail [email protected] Franco Nazareno Mail [email protected] Galli Doriana Mail [email protected] Moronese Luigi Mail [email protected] Tecnico o amministrativo categorie D - EP Cazzaniga Valeria Mail [email protected] Denti Federico Mail [email protected] Schena Ernestina Mail [email protected] Troisi Silvio Mail [email protected] Sommario organico Personale docente Professore Ordinario Professore Associato Ricercatore a tempo pieno Ricercatore a tempo definito 20 21 25 3 Assegnisti 23 Assegnista di Ricerca 40 Dottorandi e specializzandi Dottorando 87 Personale tecnico - amministrativo Tecnico o amministrativo categorie B - C Tecnico o amministrativo categorie D - EP 5 4 3. Dati finanziari (Gli importi sono espressi in Euro) Entrate DOTAZIONE ORDINARIA DI FUNZIONAMENTO FINANZIAMENTI PER LA DIDATTICA FINANZIAMENTI PER I CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA FINANZIAMENTI PER LE SCUOLE DI DOTTORATO DI RICERCA FINANZIAMENTI DA TARIFFARI CONTO TERZI FINANZIAMENTI DA CONTRATTI CONTO TERZI FINANZIAMENTI DA CONTRATTI DI COLLABORAZIONE SCIENTIFICA FONDO D'ATENEO PER LA RICERCA FINANZIAMENTI MIUR (PRIN, FIRB, FAR…) FINANZIAMENTI PER LA RICERCA DA ENTI PUBBLICI E PRIVATI 264.000,00 141.095,00 71.200,00 9.750,00 8.758,26 259.300,21 27.092,97 149.843,48 140.322,00 532.179,84 Spese SPESE PER TARIFFARI CONTO TERZI SPESE PER CONTRATTI DI RICERAC CONTO TERZI SPESE PER CONTRATTI DI COLLABORAZIONE SCIENTIFICA SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DOTTORATI DI RICERCA SPESE PER ACQUISTO DI APPARECCHIATURE INFORMATICHE SPESE PER IL FUNZIONAMENTO RICERCA FONDO D'ATENEO SPESE PER IL FUNZIONAMENTO RICERCA FINANAZIATA DAL MIUR SPESE PER IL FUNZIONAMENTO RICERCA FINANAZIATA DAL ALTRI ENTI PUBBLICI E PRIVATI SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DI CENTRI DI RICERCA 1.176,00 275.286,70 21.937,50 226.814,45 33.491,76 350.949,44 248.170,86 970.411,33 135.806,69 24 4. Progetti di ricerca, contratti, convenzioni Contratti su commissione - Consulenza ESECUZIONE DI UNA CONSULENZA CONCERNENTE "PROGETTO PER LA RILEVAZIONE ICF- INDICE DI CULTURA FINANZIARIA, SECONDO METODOLOGIA OCSE" 2012-COMM25-0060 Responsabile BONGINI PAOLA AGNESE No. pratica Corrispettivo 24.200,00 Totale Durata (mesi) Contraente 24 Consorzio Pattichiari € Implementazione dei servizi online dell’Osservatorio permanente sulle dinamiche del mercato del lavoro, dei fabbisogni professionali 2010-COMM-0081 Responsabile LECCARDI CARMEN No. pratica Corrispettivo 20.000,004 Totale Durata (mesi) Contraente 3 Comune di Milano € Implementazione di un prototipo di Rilevatore dei "segnali deboli" del mercato del lavoro 2010-COMM-0060 Responsabile NEGRELLI SERAFINO No. pratica Corrispettivo 66.000,00 Totale Durata (mesi) Contraente 3 Comune di Milano € Mappatura georeferenziata del sistema dei distretti turistici siciliani e analisi degli aspetti socio economici e della filiera turistica 2011-COMM25-0062 Responsabile BOFFI MARIO No. pratica Corrispettivo 10.890,00 Totale Durata (mesi) Contraente 13 Studiare Sviluppo Srl € Migliorare le conoscenze e competenze scientifico e professionale in materia di processi, organizzazione, organizzazione del lavoro e cambiamento organizzativo nell'ambito dell'Assessorato e delle Aziende sanitarie siciliane No. pratica 2011-COMM-0049 Responsabile BUTERA FEDERICO Corrispettivo 350.900,00 Totale Durata (mesi) Contraente 12 Assessorato della Sanità della Regione siciliana € 25 Progettazione ed implementazione di un sistema di valutazione e di unità di valutazione ed accreditamento dei servizi comunali No. pratica 2010-COMM-0019 DARIO Responsabile CAVENAGO Corrispettivo 105.000,00 € Totale Durata (mesi) Contraente 12 Comune di Milano Contratti su commissione - Formazione Esecuzione di un’attività di formazione consistente nella preparazione e nello svolgimento di incontri di approfondimento su finalità e modalità della comunicazione nei campi dell'ambiente e della sostenibilità a supporto della attuazione del Piano di Gestione del distretto idrografico del fiume Po, rivolto a personale tecnico dell’Autorità di bacino del fiume Po e delle Regioni del distretto 2011-COMM25-0033 Responsabile CERRONI ANDREA No. pratica Corrispettivo 2.200,00 Totale Durata (mesi) Contraente 12 Autorità di bacino del fiume Po € Contratti su commissione - Ricerca Analisi dei dati ed ingegnerizzazione del processo di analisi dell'efficacia e analisi delle dinamiche socio-organizzative in ambito ospedaliero. No. pratica 2008-COMM-0075 Responsabile CAVENAGO Corrispettivo 738.396,00 Totale DARIO Durata (mesi) Contraente 36 Regione Lombardia - Direzione Generale Sanità € Contratto tra Università degli Studi di Milano-Bicocca e COnsorzio REcupero VEtro, ANCITEL Energia e Ambiente No. pratica 2012-COMM-0059 Durata (mesi) Responsabile ZAJCZYK FRANCESCA,BOFFI MARIO Contraente Corrispettivo 30.250,00 Totale 8 CONSORZIO RECUPERO VETRO,Ancitel Energia e Ambiente Srl € PROGETTO FORMATEMP - AFOL MILANO No. pratica 2010-COMM-0020 Durata (mesi) Responsabile MEZZANZANICA MARIO,REYNERI EMILIO Contraente Corrispettivo 24.000,00 Totale 12 AFOL - Agenzia per la Formazione, l'Orientamento e il Lavoro della Provincia di Milano € 26 Progetto di ricerca sull'universo giovanile nelle scuole superiori lombarde, con approfondimento su usi e competenze d'uso delle nuove tecnologie della comunicazione No. pratica 2012-COMM25-0009 Responsabile GUI MARCO Corrispettivo 3.630,00 € Totale Durata (mesi) Contraente 4 AB Comunicazioni Srl Realizzazione dell’Osservatorio permanente sulle dinamiche del mercato del lavoro, dei fabbisogni professionali e delle attività produttive a Milano 2011-COMM-0043 Responsabile NEGRELLI SERAFINO No. pratica Corrispettivo 28.800,00 Totale Durata (mesi) Contraente 6 Comune di Milano € Supporto all’analisi ed elaborazione dei risultati di ricerca del Progetto “MONITOR: strumenti per applicare la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità” No. pratica 2011-COMM-0028 Responsabile DE LEONARDIS CARLA Corrispettivo 4.000,006 Totale Durata (mesi) Contraente 2 FISH Onlus - Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap € Valutazione delle competenze nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione in merito ai giovani trentini 2012-COMM25-0021 Responsabile GUI MARCO No. pratica Corrispettivo 10.890,00 Totale Durata (mesi) Contraente 7 I.P.R.A.S.E. € Convenzioni - Convenzione di collaborazione scientifica Collaborazione scientifica nel settore della ricerca empirica e della formazione per la realizzazione di indagini e progetti didattici nell’ambito della comunicazione della scienza, dell’innovazione e della sostenibilità 2011-CONV-0004 Responsabile GROSSI GIORGIO No. pratica Durata (mesi) Contraente 36 C.A.R.E.S. Scrl Collaborazione scientifica nell'ambito del progetto “Piano Intercomunale della Mobilità Sostenibile”finanziato dalla Fondazione Cariplo No. pratica 2009-CONV-0096 Responsabile ZAJCZYK FRANCESCA Corrispettivo 113.000,00 Totale € Contraente ZZZNONUSARE-PROVINCIA DI MILANO - Settore Servizi per la Mobilita' 27 Collaborazione scientifica per elaborazione e analisi dei dati della ricerca PISA 2009 No. pratica 2009-CONV-0053 Responsabile TRIVELLATO Corrispettivo 20.000,004 Totale PAOLO Contraente Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica ex IRRE Lombardia,Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia € Convenzione tra l'Università degli Studi di Milano-Bicocca e il Comune di Vimodrone 2010-CONV-0066 Responsabile GIASANTI ALBERTO No. pratica Corrispettivo 27.600,00 Totale Contraente Comune di Vimodrone € PROGETTO FORMATEMP – AFOL MILANO No. pratica 2010-CONV-0005 Durata (mesi) Responsabile MEZZANZANICA MARIO,REYNERI EMILIO Contraente Corrispettivo 116.797,00 Totale 12 AFOL - Agenzia per la Formazione, l'Orientamento e il Lavoro della Provincia di Milano € Realizzazione del progetto RFPS-2007-8-645859.3 dal titolo: "Development and standardization of tools to evaluate and monitor chemotherapeutic risk" nell'ambito del programma strategico "costruire un sistema di competenze integrate per migliorare la sicurezza in chemioterapia" No. pratica 2010-CONV-0006 Responsabile CATINO Corrispettivo 32.000,00 Totale MAURIZIO Contraente Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Pediatrico del Bambino Gesù € Realizzazione dell'Osservatorio permanente sul mercato del lavoro nel territorio di Monza e Brianza per l’analisi dell’andamento del mercato del lavoro No. pratica 2011-CONV-0005 Responsabile CAVENAGO Corrispettivo 20.000,00 Totale DARIO Durata (mesi) Contraente 14 Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Monza e Brianza,Gi Gruop S.p.A.,Comune di Monza € 28 Convenzioni - Convenzione quadro CONVENZIONE QUADRO TRA L'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO - BICOCCA E COMUNE DI MILANO 2010-CONV-0003 Responsabile CAVENAGO DARIO No. pratica Durata (mesi) Contraente 24 Comune di Milano Convenzione Quadro con EUPOLIS LOMBARDIA per lo svolgimento in collaborazione di attività di ricerca e di formazione di interesse comune 2012-CONV-0033 Responsabile STEFANIZZI SONIA No. pratica Durata (mesi) Contraente 36 EUPOLIS LOMBARDIA Obiettivi dell'Università e del CLUB UNESCO Monza sono essenzialmente quelle di potersi integrare e coordinarsi reciprocamente, con particolare riferimento ai seguenti settori:- sostenibilità dell’innovazione;- comunicazione dell’innovazione scientifica e tecnologica;- cittadinanza nella società della conoscenza. 2010-CONV-0002 Responsabile CERRONI ANDREA No. pratica Durata (mesi) Contraente 60 club UNESCO Monza Rapporto di collaborazione per la realizzazione di un progetto finalizzato ad implementare azioni di cittadinanza attiva per la promozione di diritti pieni No. pratica 2011-CONV-0059 Responsabile GIASANTI ALBERTO Durata (mesi) Contraente 60 Fondazione Casa della Carità Angelo Abriani Fondo di Ateneo CROWDS' CRYSTALS No. pratica 2011-ATE-0377 Responsabile MANZONI Finanziamen to 9.124,00 Complessivo Descrizione SARA LUCIA Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € La messa a punto e la sperimentazione di strumenti metodologici, modellistici e di simulazione per lo studio e l'analisi del comportamento dinamico di sistemi dinamici complessi e la relativa parametrizzazione è un tema ancora aperto a nuove soluzioni computazionali. L'impiego di modelli e tecniche basate su Automi Cellulari e MultiAgent Systems per affrontare problemi inerentemente rappresentabili in modo distribuito e con caratteristiche comportamentali di tipo auto-organizzativo trova spesso i suoi limiti sul fronte metodologico (metodi di rappresentazione degli enti e delle interazioni coinvolti) e su quello della calibrazione su dati reali. Un esempio tipico e attuale di sistemi di questo tipo è rappresentato dai fenomeni di affollamento e congestione di entità mobili (pedoni, folle e sistemi di mobility in generale), in cui rimangono aperte a un approccio di ricerca scientifica problematiche quali "crowd profiling" e "crowd behavior simulation", per la caratterizzazione e studio 29 di dinamiche significative in condizioni critiche. A partire da classificazioni di comportamenti tipici di questo fenomeno e da modelli dinamici discreti già noti nella letteratura, la direzione di ricerca verso soluzioni innovative e trasferibili in ambito produttivo (supporto al crowd management, disegno di spazi interattivi e ottimizzazione in termini di comfort e sicurezza di spazi multifunzionali) richiede oggi lo sviluppo di modelli computazionali e relative piattaforme software in grado di mettere in risalto caratteristiche inerenti di questa classe di problemi, e non di adattare soluzioni standard a questa classe di fenomeni. Scopo di questa ricerca è la messa a punto di metodi e tecniche di modellazione e parametrizzazione di sistemi di crowd dynamics focalizzati sulle caratteristiche d'interazione locale e delle relative ripercussioni globali, per evidenziare ed analizzare proprietà emergenti e punti di transizione di fase, secondo l'approccio dei sistemi dinamici complessi, nel caso specifico del comportamento di folle e di gruppi solidi (crowd crystals), e di folle virtuali con caratteristiche assimilabili a quelle fisiche (social networks). Per ottenere questo scopo, sarà fondamentale investigare approcci multidisciplinari al fine di ottenere set di dati non immediatamente riferiti alla modellazione puramente fisica del fenomeno (approccio standard), e mettere a punto metodi che prevedano l'utilizzo mirato dei dati raccolti. Discipline privilegiate saranno: la chimica (per la fase di modellazione e di studio di pattern emergenti), la sociologia (per lo sviluppo di metodi innovativi di acquisizione dati su fenomeni d'aggregazione sociale) e l'antropologia (per la caratterizzazione in termini prossemici dell'interazione dinamica di pedoni su base di differenziazioni culturali). Lo studio e l'analisi delle proprietà emergenti in termini di pattern significativi e delle relative transizioni di fase individuabili durante la simulazione del comportamento di pedoni e gruppi (fisici e virtuali) verrà condotto mediante l'utilizzo di strumenti derivati da ricerche nate nel campo della modellazione di fenomeni chimici con Automi Cellulari (AC) e Agent-Based Systems, al fine di mettere in luce gli aspetti d'interazione (ad es, sistemi reazione-diffusione). Oltre al percorrimento di canali multidisciplinari per l'acquisizione di dati, tale studio rappresenta un aspetto originale di questa ricerca, che prosegue i risultati finora ottenuti nell'ambito della modellazione e simulazione di fenomeni d'affollamento. L'introduzione dello studio di pattern d'interazione a partire dall'uso di modelli discreti derivati dalla chimica (chemical crowds) permetterà l'esplicita rappresentazione dell'interazione dinamica tra gruppi e folle (fisici e virtuali) mediante strumenti concettuali e computazionali derivati dall'approccio AC-based e recuperati nel modello dei Situated Cellular Agents (SCA - sviluppato all'interno del gruppo di ricerca). Inoltre, la fase analitica dedicata allo studio delle transizioni di fase tipiche delle fenomenologie di crowd dynamics potrà condurre a scenari inediti di modellazione del fenomeno stesso. Il confronto dei risultati ottenuti nell'ambito della comunità scientifica internazionale focalizzata su questi temi sarà parte integrante di questa ricerca. A tale scopo le principali direzioni di studio riguarderanno: - individuazione di uno scenario fenomenico significativo (casi di studio) - sviluppo e integrazione di strumenti di editing e visualizzazione su piattaforme sw SCA- based - progettazione di un setting per la modellazione e l'analisi dei di casi di studio con complessità incrementale disegno multidisciplinare di metodi di acquisizione, parametrizzazione e calibrazione dei casi selezionati - test dei metodi sviluppati per ogni elemento del setting sulla piattaforma integrata - simulazione dei casi classificati - sintesi comparativa dei risultati finali. 30 Cambiamento sociale, embeddedness dei sistemi locali, differenze e sviluppi del welfare locale. 2011-ATE-0192 MINGIONE TERENZIO Responsabile ROBERTO No. pratica Finanziamen to 2.558,00 Complessivo Descrizione Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € Il progetto è centrato dal punto di vista teorico sullo sviluppo dello studio e della ricerca di sociologia economica sulle tematiche delle logiche di regolazione sociale dell’economia: embeddedness, path dependency e diversità dei modelli locali di sviluppo economico. Il quadro teorico che si svilupperà verrà poi utilizzato per comprendere la diversità e il cambiamento dei sistemi di welfare locale e la modalità di inserimento degli immigrati a Milano e in altre città medie e piccole dell’Italia settentrionale in un quadro comparativo internazionale. Le tematiche teoriche richiamata sono state già affrontate in contributi che si ispiravano alla lezione di Karl Polanyi (Embeddednees/incorporazione” in Sociologia del Lavoro, 2004; “Embeddedness” in International Encyclopedia of Economic Sociology, 2006; con Simone Ghezzi, “Embeddedness, Path Dependency and Social Institutions” in Current Sociology, 2007). Nell’ambito della tendenza di cambiamento post-industriale le società dei paesi industrializzati stanno diventando sempre più eterogenee e instabili, i processi di standardizzazione tipici delle società industriali si stanno indebolendo e la regolazione nazionale sta diventando più problematica. I regimi sociali fondati sulla combinazione tra lavoro stabile del breadwinner, impegni di cura e domestici delle casalinghe e interventi complementari del welfare state sono sempre meno efficaci per fare fronte ai nuovi rischi e alle nuove condizioni sociali instabili ed eterogenee. I nuovi fronti dello sviluppo economico e della protezione locale mettono prepotentemente in gioco i sistemi locali di integrazione sociale e di welfare. Il welfare locale si confronta con una domanda di interventi molto varia, diversificata nei contesti e instabile nel tempo. In teoria la risposta locale dovrebbe essere più efficace sia perché riesce a sviluppare meglio forme di welfare attivo che soddisfano le esigenze diversificate dei soggetti che esprimono bisogni di protezione(sussidiarietà verticale) sia perché riesce a valorizzare gli apporti di attori privati e di terzo settore diversamente presenti sul territorio (sussidiarietà orizzontale) (Andreotti e Mingione, in corso di pubblicazione, “The city as a local welfare system”, in N. Carmon e S. Fainstein, Planning as if People Mattered: Looking Back for the Future, Penn Press). Il progetto di ricerca intende, attraverso lo studio di fenomeni di inserimento sociale a livello locale, di combinazioni di welfare locale e di cambiamento a Milano e in altre città dell’Italia del Nord, verificare le modalità diverse di adattamento dei sistemi locali in un’ottica comparativa proiettata anche su altri contesti europei. La ricerca utilizzerà soprattutto dati secondare e informazioni su popolazioni a rischio e modalità di protezione sociale in diversi contesti locali. Le osservazioni statistiche saranno però suffragate da una attenta ricognizione qualitativa ed etnografica per mettere in luce le combinazioni di embeddedness in termini di supporti informali delle reti familiari, parentali, amicali, etniche e sul ruolo del capitale sociale e dei legami deboli. Il settore informale e quello formale della protezione sociale pubblica e del terzo settore saranno poi combinate con una accurata analisi delle modalità di inserimento nel mercato del lavoro e con la diversità di reddito. Saranno presi in particolare considerazione alcuni gruppi di popolazioni immigrate che presentano interessanti varianze in termini di integrazione e conflitto, e le politiche sociali di supporto e conciliazione del lavoro femminile nei diversi contesti sociali. 31 Capitale sociale, responsabilità sociale e risultati aziendali: quali relazioni? No. pratica 2011-ATE-0544 Responsabile CORNO FABIO Finanziamen to 2.384,90 Complessivo € Descrizione Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca La ricerca proposta vuole individuare le relazioni tra capitale sociale (CS), responsabilità sociale d’impresa (CSR) e performance soffermandosi in particolare sui rapporti fra l’impresa e i suoi stakeholder (STK), studiando le relazioni di causa ed effetto fra la dotazione di CS degli STK e l’adozione di pratiche di CSR. Due le ipotesi chiave: 1) che il CS cognitivo (inteso come disposizione ad agire secondo principi etici condivisi capaci di favorire una cooperazione mutuamente vantaggiosa) dell’impresa e dei suoi STK possa favorire l’adozione di pratiche di CSR; 2) che l’adozione di pratiche di CSR e il CS cognitivo possano favorire l’instaurarsi di relazioni cooperative stabili (CS strutturale) fra impresa e STK, resistenti anche in periodi di forte turbolenza; Si approfondiranno in particolare le politiche e gli strumenti di comunicazione applicati dalle imprese. Perché si riescano ad avviare tali circoli virtuosi è infatti indispensabile riuscire ad illustrare agli STK in modo adeguato le pratiche di CSR adottate e i risultati raggiunti. Da un lato, si indagheranno i principali indicatori adottati per rendicontare la dimensione sociale e il loro valore informativo; dall’altro si verificheranno le esigenze informative manifestate dai principali gruppi di STK e il grado di soddisfacimento delle stesse. Questa analisi assume ancor maggiore importanza alla luce della recente crisi: consentirà infatti di studiare e mettere a confronto le differenti modalità di risposta adottate dalle imprese per mantenere attivi e consolidare i percorsi di fiducia instaurati con i propri STK, in funzione delle pratiche di CSR dalle stesse adottate. Capitale territoriale: dotazione di risorse e capacità di loro valorizzazione nelle province italiane 2011-ATE-0564 POMPILI TOMASO Responsabile GIUSEPPE MARIO No. pratica Finanziamen to 2.384,90 Complessivo Descrizione Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € PRESUPPOSTI Le indagini empiriche e, più di recente e in modo parziale, la riflessione teorica evidenziano le specificità strutturali locali (capitale territoriale) come vincoli ai processi di crescita regionale e di convergenza interregionale. Tuttavia, rispetto al capitale umano e sociale, entrambe dedicano minore attenzione a risorse localizzate quali il patrimonio naturale e culturale locale. Peraltro, nessun patrimonio assume rilevanza economica per se: in specie, il patrimonio culturale e naturale lo fa attraverso le attività economiche turistiche e ricreativo-culturali, che contribuiscono alla crescita economica e alla creazione di posti di lavoro anche in quanto settori esportatori (come la manifattura). Inoltre il turismo, l'attività di mercato che più favorisce il policentrismo, è portatore di maggior equità e coesione territoriale, pur se la componente più dinamica (cultura, eventi) favorisce le metropoli. OBIETTIVO Obiettivo del progetto è appunto contribuire a gettare luce su tali costituenti del capitale territoriale, di particolare rilevanza per l'Italia e le sue regioni, anche compartivamente 32 con il capitale umano. Il progetto persegue l'obiettivo costruendo un quadro informativo comparato a livello inter-provinciale, a oggi assente, e individuando i fatti stilizzati su cui costruire e/o verificare ipotesi teoriche relative allo sviluppo locale. DESCRIZIONE Le attività previste dal progetto di ricerca dell'Unità si articoleranno su più fasi in sequenza: WP1 (6 mesi-uomo): Raccolta e organizzazione (sulla base della letteratura internazionale, ove esistente) dei principali indicatori sulle cinque aree del capitale naturale, del capitale culturale, dell'industria turistica, del capitale umano e del mercato del lavoro (quanto meno tre per area) relativi alle circa 100 province italiane negli ultimi due censimenti (1991 e 2001) e almeno negli anni intercensuari (1996 e 2006), oltre al più recente anno disponibile. WP2 (9 mesi-uomo): Analisi statistica multivariata, previo calcolo dei coefficienti di correlazione tra le variabili, mediante tecniche di riduzione dei dati (analisi fattoriale e analisi dei gruppi) finalizzate a far emergere eventuali strutture latenti e regolarità geografiche. Prima interpretazione dei risultati alla luce dei modelli teorici mainstream e in particolare del recentissimo dibattito (letteratura grigia, in prevalenza solo online). Dalle rivoluzioni in Europa centrale orientale e balcanica alle rivoluzioni in Medio-oriente: le risposte dell’Unione Europea dal Trattato di Maastricht ad oggi. No. pratica 2011-ATE-0171 Responsabile SEKULIC Finanziamen to 2.100,00 Complessivo Descrizione TATJANA Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € Il progetto presenta un continuum della ricerca svolta nel precedente periodo di finanziamento FAR 2010, “L’Unione Europea e la risoluzione dei conflitti. Studio del caso dei Balcani Occidentali e del Medio Oriente”. L’idea originale è stata ispirata dalla riflessione di J.Habermas e J.Derrida su oggettiva difficoltà della leadership e delle istituzioni EU di costruire ed effettuare una politica estera capace di imporsi in quanto un attore rilevante sulla scena globale. L’articolo dei due autori, apparso su Frankfurter Allgemeine Zeitung il 31 maggio 2003, proponeva una serie dei quesiti relativi alla nascente sfera pubblica europea, cogliendo lo spirito delle manifestazioni di massa pacifiche come risposta di molti cittadini degli stati membri dell’EU contro la guerra in Iraq appena iniziata. L’importanza di questo settore specifico – la politica estera – agli autori pareva un indicatore assai valido del processo di costruzione di un’identità europea da una parte, e della sua ulteriore democratizzazione dall’altra. Gli eventi drammatici che si sono susseguiti negli ultimi tre mesi (marzo-maggio 2011) in diversi paesi del Medio-oriente, dall’Egitto, alla Tunisia, dallo Yemen alla Giordania, e poi nella Libia, hanno reso queste domande ancora più attuali. La Risoluzione ONU 1970 del 26 febbraio 2011 e il seguente intervento della NATO ha evidenziato in modo ancor più palese l’attuale debolezza dell’EU nell’affrontare da attore responsabile e competente non soltanto le sfide esterne, ma anche le decisioni prese quasi unilateralmente da alcuni paesi membri. L’ambiguità del ruolo francese nella gestione dell’intervento in Libia è un esempio di forte interesse sociologico in questo senso. D’altro lato, il ruolo degli USA si è rafforzato dopo la cattura e uccisione di Osama bin Laden e di una presa di posizione forte da parte del Presidente Obama in sostegno della continuazione delle trattative tra Israele e il Governo palestinese. La prima piazza che si è ‘incendiata’ in questa primavera fu quella di Tirana, la capitale dell’Albania, potenziale candidata alla membership EU, dove l’opposizione aveva 33 contestato di nuovo la politica del governo di Sali Berisha e dove la risposta violenta alle manifestazioni aveva provocato dei morti. Anche in questo momento sono in atto di nuovo scontri relativi al voto contestato della leadership comunale di Tirana, messi all’ultimo posto dell’interesse mediatico internazionale rispetto ad altri ‘fronti’ più caldi. Un altro caso attualissimo fa ritornare sulle prime pagine i ‘Balcani’: la tardiva cattura del ricercato sospetto dei crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio, il generale dell’esercito serbo-bosniaco Ratko Mladic. La sua latitanza e la sospetta insieme alla presunta complicità di una parte della leadership serba rimaneva uno degli ostacoli principali dell’avvicinamento della Serbia all’Unione Europea. I due eventi nominati indicano chiaramente che più di vent’anni dopo la caduta del muro di Berlino la transizione democratica e l’effettivo consolidamento democratico oltre alla ‘democrazia elettorale’, rimane ancora una grande sfida in diversi paesi post-socialisti, ormai membri, candidati o potenziali candidati alla membership europea. Indagare il carattere definito spesso ‘rivoluzionario’ delle trasformazioni politiche e sociali di questi paesi potrebbe aiutare a comprendere la direzione in cui versano le società del Mediooriente: si tratta delle rivoluzioni democratiche, oppure siamo di fronte a qualcos’altro ancora incerto e indefinito? In questo senso l’obiettivo originale del progetto di ricerca iniziata nel 2010 – l’analisi dei modi e delle conseguenze con cui l’Unione Europea esercita il ruolo di un rilevante attore sulla scena politica internazionale in base ai due case studies: riconciliazione e integrazione europea dei paesi definiti ‘Balcani Occidentali’ e la gestione del conflitto israeliano-palestinese – in questa fase si allarga verso l’indagine sulle politiche europee attuate per affrontare la nuova crisi. Di particolare importanza la dimensione delle sue conseguenze umanitarie che hanno già provocato un’aspra discussione sulla permeabilità dei confini dell’Unione, soprattutto nella zona Schengen. L’intento definito nella fase precedente resta cruciale: tentare a identificare l’attuale condizione e le contraddizioni dell’agire politico dell’Unione Europea. Metodologia Il metodo di ricerca combina una serie degli elementi: 1. Ricerca bibliografica. 2. Analisi dei discorsi e dei testi prodotti da parte delle istituzioni EU e dei suoi rappresentanti. 3. Costruzione del campo di ricerca etnografica, relativo in particolare agli attori politici e della società civile nel Medio Oriente attivi nei processi di risoluzione del conflitto. Bibliografia Agamben G., Stato di eccezione, Bollati Boringhieri editore, Torino, 2003. Anderson B., Comunità immaginate: origini e fortuna dei nazionalismi, Manifestolibri, Roma, 2000. Arendt H., Le origini di totalitarismo, Einaudi, Torino, 2004. Arendt H., La banalità del male, Feltrinelli, Milano, 1997. Banac I., The National question in Yugoslavia: Origins, History, Politics, Cornell University Press, Ithaca (N.Y.), 1984. 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Dinamiche del capitale umano nel mercato del lavoro e condizioni di sviluppo in azienda No. pratica 2011-ATE-0292 Responsabile CAVENAGO Finanziamen to 4.769,79 Complessivo Descrizione DARIO Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € Gli obiettivo del progetto di ricerca sono: 1) Individuare un modello di analizzare le dinamiche di acquisizione/perdita di capitale umano in alcuni settori strategici. 2) Indagare e approfondire le condizioni di crescita e di sviluppo del capitale umano in azienda individuando l’impatto di alcune politiche, attività e processi di HRM sulle performance del personale e sulle performance economico-finanziarie delle imprese. 3) Individuare le iniziative e gli strumenti che l’amministrazione pubblica può mettere a disposizione del sistema (imprese e lavoratori) per ridurre e prevenire gli effetti negativi della perdita di capitale umano. Dal punto di vista del metodo, il progetto abbina analisi di carattere quantitativo, tese a individuare ed analizzare le dinamiche del capitale umano nel mercato del lavoro e analisi di carattere quali-quantitativo, indirizzate a valutare e descrivere meccanismi e relazioni sottostanti a particolari dinamiche di gestione del capitale umano nei diversi contesti aziendali. La ricerca prevede tre fasi. FASE 1: si effettua l'analisi di un campione dei dati di flusso provenienti dalle Comunicazioni Obbligatorie effettuate dalle imprese che operano in settori strategici indagando le dinamiche di acquisizione e/o perdita di Capitale Umano, attraverso l’analisi combinata di avviamenti, cessazioni e saldi per figure professionali, livelli di skill e classi di età. Nello specifico questa fase prevede l’estrazione dei dati sul territorio dal dataset delle Comunicazioni Obbligatorie, la definizione di un modello per l’analisi dei dati e la sperimentazione del modello con dati reali. 36 FASE 2: si realizzerà un’indagine diretta su un campione di imprese volta a descrivere e analizzare le politiche, le attività e i processi di HRM e HCM adottate dalle imprese al fine di sviluppare e accrescere il capitale umano interno e a stimare l’impatto di tali pratiche sulle performance del personale e sui risultati economico finanziari delle aziende. Le azioni della fase 2 sono di seguito descritte. A. Review della letteratura e definizione del modello di riferimento. Analisi e sistematizzazione della letteratura di riferimento sul tema delle condizioni di crescita del capitale umano in azienda, sui processi chiave di HRM e sulla relazione tra CU e performance economico-finanziarie. Tale attività è volta a definire un modello teorico di partenza e alcune ipotesi da testare. B. Costruzione e somministrazione del questionario. Una volta definito il modello teorico e le variabili in esso incluse si costruirà il questionario per la rilevazione dei dati relativi alle politiche di gestione del capitale umano adottate dalle imprese, alle performance del capitale umano e a quelle econonomico-finanziarie. Seguirà la somministrazione del questionario ad un campione di imprese e successivamente la raccolta dello stesso. C. Analisi dei dati e sperimentazione del modello. I dati raccolti verranno analizzati attraverso opportune metodologie statistiche di tipo descrittivo e multivariato. Obiettivo di tali analisi è, in particolare, quello di testare le ipotesi teoriche del modello di partenza. D. Validazione del modello tramite focus group. I risultati delle analisi al punto precedente verranno successivamente discussi attraverso focus group con le imprese. Tale attività permetterà di integrare il modello con le dimensioni di criticità e punti di forza che emergeranno dalla discussione con le imprese. FASE 3: si conduce l’analisi di iniziative e strumenti che l’Amministrazione comunale può mettere a disposizione di lavoratori ed imprese al fine di ridurre e prevenire gli effetti negativi legati alla perdita di capitale umano. Economia della produzione, economia del consumo: una prospettiva dinamica No. pratica 2011-ATE-0379 Responsabile SALAMONE Finanziamen to 2.558,00 Complessivo Descrizione ANTONINO Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € A partire dagli anni sessanta del secolo scorso, la società moderna è stata definita con sempre maggiore insistenza come “società dei consumi”, volendosi così porre l’accento sul superamento, ormai largamente intervenuto, di un assetto sociale caratterizzato dalla prevalenza dell’obbiettivo, individuale e di gruppo, della soddisfazione dei bisogni primari. A rigore il tema non era nuovo. Di consumo “vistoso” si era già occupato Veblen all’inizio del secolo, seguito dalle argomentazioni di Simmel sulla moda e poi, fra gli anni Trenta e gli anni Sessanta, da Ortega y Gasset, e ancora dalla Scuola di Francoforte e dai suoi epigoni fino a Marcuse. In ogni caso, tanto in termini strutturali quanto in termini culturali il consumo è ormai al centro delle dinamiche sociali, nel momento in cui i suoi andamenti appaiono ormai come uno degli indicatori di fondo dello stato di salute del sistema economico globale e una parte consistente delle decisioni di governo, in un qualsiasi contesto sviluppato, riguarda lo stimolo della domanda. Anche nelle scienze sociali il consumo è tema ricorrente, in particolare a proposito delle sue implicazioni sulla costruzione delle identità individuali, sull’evoluzione dei rapporti 37 sociali e sulla costruzione di culture condivise. Anche perché sono gli atti di consumo – più che non quelli connessi alla produzione – a dare un tono specifico a quella che da più parti è stata definita come tarda modernità o, sempre più frequentemente, come postmodernità. La società di massa appare sempre più come, appunto, un “società dei consumi”, nella misura in cui è appunto il grado di accesso al consumo da parte di individui e gruppi a condizionare i processi di inclusione/esclusione sociale. Il tema è, quindi, non nuovo, e la letteratura (sociologica e non) che ad esso si riferisce è assai corposa. Essa è però, in larghissima misura, descrittiva, ed è spesso con fatica riconducibile ad una specifica griglia concettuale che vada al di là di alcuni schemi abbastanza semplici che non sono in grado di render conto, se non con parecchie approssimazioni e talvolta forzature, di fenomenologie complesse quali quelle legate al consumo come atto eminentemente sociale all’interno di una formazione economica, politica e culturale, determinata. Più nello specifico, due sono, fondamentalmente, gli schemi cui le letteratura più essere abbastanza agevolmente ricondotta. Da un lato l’approccio trickle-down, tipico della sociologia “critica” ispirata alla Scuola di Francoforte. Dall’altro, l’approccio trickle-up, che trova le sue radici nel liberismo della scuola austriaca (von Mises in particolare, ma anche Hayeck e da ultimo Friedman) che in Italia ha trovato una non secondaria eco sociologica p. es. in Fabris. Schematicamente: nel caso del trickle-down , in primo piano è la capacità manipolatoria delle imprese e più in generale dell’ “industria culturale” (Adorno) unico vero attore sociale in un mondo sostanzialmente privo di soggetti. Nel caso del trickle-up protagonista è invece il consumatore libero e sovrano, colui che “vota col portafoglio” (von Mises) determinando il successo o l’insuccesso dell’impresa, e peraltro sempre pronto a rovesciare il proprio giudizio sulla base dell’esperienza. Si tratta di due approcci che hanno certamente prodotto contributi di rilievo alla comprensione del fenomeno in questione, ma che, isolati l’uno dall’altro come frequentamente accade, non consentono la costruzione di una solida teoria in grado di render conto dei molteplici aspetti lungo i quali il consumo si snoda. Scopo del nostro sforzo sarà quello di procedere in questa direzione sulla base dei seguenti presupposti che ci paiono in grado di riconnettere i due approcci all’interno di un medesimo quadro concettuale. Nella seconda parte del secolo scorso si è così consumato un passaggio epocale che ha stravolto non soltanto il rapporto fra impresa e consumatore, ma più in generale gli assetti sociali della modernità. Mano a mano che tecnologia e organizzazione consentivano di produrre volumi sempre maggiori a costi – ovvero a prezzi – decrescenti, e i bisogni/desideri più evidenti venivano soddisfatti da una vastissima gamma di prodotti in concorrenza, la produzione seriale di massa mostrava sempre più apertamente i suoi limiti, e il «… purché sia nera» di Henry Ford diveniva progressivamente impraticabile di fronte ad un consumatore sofisticato. Di contro alla standardizzazione era la differenziazione a imporsi, la fissità dell’organizzazione del lavoro doveva trasformarsi in flessibilità mentre gli sbocchi sul mercato cessavano di essere una certezza. Per di più, i processi di globalizzazione esponevano direttamente le imprese alla concorrenza internazionale, imponendo vincoli di competitività che a loro volta comportavano, complice la tecnologia, trasformazioni decisive nella strategia e nell’organizzazione d'impresa. Su di un’economia largamente nazionale costruita sulle esigenze della produzione s'imponeva un’economia globale fondata sulla caccia al consumatore e sulla sua motivazione. In un’economia fondata sui consumi l’impresa è «leggera». Poggiando sulle potenti spalle della tecnologia ha sempre meno bisogno di forza-lavoro; contando sull’abbattimento dei costi del trasporto è in via di principio pressoché indifferente – salvo il caso delle piccole imprese legate a mercati locali o al più nazionali – alla propria 38 localizzazione territoriale; avendo pressoché eliminato le scorte produce sostanzialmente just in time; stante anche l’evidentissimo declino delle grandi organizzazioni sindacali elegge a proprio interlocutore privilegiato non più il lavoratore ma, appunto, il consumatore; non fondandosi più, da tempo, sulla proprietà familiare, è strettamente dipendente dai grandi manager e dal capitale finanziario, al quale in ultima analisi risponde dei propri risultati. Col che, in Occidente l’era delle fabbriche giganti labour intensive giunge al suo termine. Tutto questo in un contesto che vede il ridimensionamento relativo delle produzioni industriali moderne (ancora una volta l’automobile costituisce un paradigma) e l’emergere sempre più deciso di un mercato fondato sui servizi connessi in primo luogo alla salute e al tempo libero: medicina, turismo di massa, comunicazione, spettacolo, cura del corpo, con il loro estesissimo e variegato indotto. Carattere comune a diversi di tali servizi è il loro preminente rivolgersi non alle comunità (come la ferrovia o il trasporto pubblico in generale) o alle famiglie (come la televisione ai suoi primordi) ma agli individui in quanto tali. Vale per il computer – non a caso definito personal – per l’ascolto musicale, per il telefonino, per l’i-Pad ... Individuali sono la chirurgia e i trattamenti estetici, i programmi offerti dalle palestre, i prodotti legati alla cura del corpo. Naturalmente, molti di essi alludono comunque alla socialità e ai rapporti interpersonali e, come nel caso del turismo di massa, sono ancora legati in buona misura ad un ambito familiare o, come le discoteche, amicale. Ma in ogni caso non si va oltre, e la socialità postmoderna si esplica nell’ambito di piccoli gruppi l’appartenenza o l’accesso ai quali dipende abbastanza strettamente dall’adeguarsi a modelli di consumo condivisi. Altra importante caratteristica di un’economia fondata sui consumi è la brevità del ciclo di vita dei prodotti. Se la domanda è in gran parte di sostituzione, relativamente pochi oggetti sono prodotti e venduti per essere realmente consumati. L’apparente paradosso, che rende improprio il termine «consumo», è che il destino di molti oggetti non è legato al loro logoramento fisico, ma alla loro obsolescenza. Un’economia del consumo destina alla rottamazione o alla spazzatura prodotti perfettamente funzionanti, ma obsoleti rispetto a nuove versioni ancora più ricche e user friendly. Al limite, come nella moda, la differenza può essere puramente estetica, e comunque ha poco a che fare col concetto tradizionale di utilità. Infine, entro un’economia del consumo un prodotto che ambisca a svolgere un ruolo importante sul mercato deve essere, nella sua essenza, globale. Deve cioè qualificarsi come oggetto del desiderio per individuo nato sotto qualsiasi latitudine e cresciuto sotto una qualsiasi cultura. Una playstation è concepita per un ragazzino in generale, esattamente come una barbie è concepita per una ragazzina in generale. Tutto ciò che si richiede è una sufficiente capacità di mercato. Peraltro il mondo di Barbie – villetta suburbana con piscina, collezioni di abiti e scarpe, automobili di grossa cilindrata e molto altro – è stato concepito in funzione di una precoce socializzazione al consumo e della proposizione di massa di uno stile di vita tarato sulle aspirazioni delle classi medie nate dal baby boom postbellico, e protagoniste dei trent’anni «gloriosi» (1945-1975) analizzati a suo tempo da Hobsbawm. Naturalmente, «economia della produzione» ed «economia del consumo» sono, weberianamente, «tipi ideali», o se si vuole, marxianamente, «astrazioni determinate», ovvero categorie analitiche. Nella realtà infatti, produzione e consumo sono strettamente connessi, e definire un contesto secondo l'uno o l'altro riferimento significa solo sottolineare la prevalenza dell’una o dell’altra logica. In altri termini, definire la modernità otto e novecentesca come un’economia connessa eminentemente alla produzione significa solo che, entro quelle condizioni, il problema era appunto l’aspetto quantitativo e di uniformità della produzione stessa, mentre oggi hanno maggior rilievo qualità è flessibilità che implicano alti livelli di differenziazione. Fra l’una e l’altra, una 39 rivoluzione tecnologica che incide sulla produttività, sull’organizzazione del lavoro e, di conseguenza, sui ruoli sociali. Forme di gestione associata dei servizi sociali: esperienze regionali a confronto 2011-ATE-0210 TOGNETTI MARA Responsabile GRAZIELLA No. pratica Finanziamen to 4.658,00 Complessivo Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € Premessa In Italia, gli assetti istituzionali che sono alla base dei processi di programmazione, organizzazione e gestione dei servizi socio-assistenziali hanno conosciuto negli ultimi anni una serie di trasformazioni. Queste trasformazioni si possono inquadrare lungo due assi principali: - da un lato, per effetto di alcune riforme legislative, si è provveduto a favorire una crescente territorializzazione delle competenze istituzionali [Costa, 2009; Kazepov, 2009], attribuendo alle Regioni le competenze in materia di servizi sociali. A questa tendenza si può peraltro associare lo sviluppo di una logica di governance multilivello [Martelli, 2007; Bifulco, 2006; Bobbio, 2005] quale criterio per la programmazione dell’offerta dei medesimi servizi, al fine di consentire una partecipazione ai processi di programmazione articolata ed estesa a più soggetti locali, di diversa matrice istituzionale (Comuni, ASL, Province), aprendola inoltre anche ad attori di natura privata (come organizzazioni del settore, organizzazioni sindacali ecc.). Descrizione - D’altro lato, si è sollecitata la convergenza degli enti locali territorialmente contigui verso forme di gestione associata dei servizi socio-assistenziali, al fine di conseguire economie di scala nella loro gestione e di garantire al contempo servizi di qualità. L’aggregazione dell’offerta di servizi dovrebbe inoltre renderli più facilmente accessibili anche per i cittadini residenti nei tanti Comuni che, a causa delle ridotte dimensioni e della conseguente scarsità di risorse, scontano pesanti difficoltà (sul piano economico ed organizzativo) a sostenere autonomamente i costi di tali servizi. Lo strumento del Piano di Zona rappresenta per molti versi la sintesi e il punto di incontro di queste due tendenze. Infatti, tale strumento, individuato e promosso dalla Legge 328/2000, si pone come luogo di coordinamento (sia a livello tecnico che politico) delle dinamiche di programmazione di quei servizi socio-assistenziali che vengono erogati da più Comuni in forma associata [Rossi e Boccacin, 2009; Carabelli, Facchini, 2010; Longo, 2004]. La gestione associata dei servizi socio-assistenziali sottintende, inoltre, la definizione di un assetto organizzativo e istituzionale che governi l’erogazione dei servizi e sovrintenda quindi la gestione delle risorse che i vari Comuni che aderiscono a ciascun consorzio intendono condividere. In tal senso, le soluzioni possibili sono molteplici e si rifanno alle varie opzioni che il Testo Unico per gli Enti Locali (TUEL, Dlgs 267/2000) prevede per la gestione associata tra più Comuni di servizi pubblici: istituzioni, consorzi, aziende speciali, comunità montane, accordi di programma, convenzioni. La scelta tra le varie soluzioni prospettate nel TUEL (nonché per la sperimentazione di soluzioni innovative) diviene dirimente, sul piano organizzativo e istituzionale, per la configurazione delle forme di erogazione dei servizi offerti in forma associata. Questa scelta è di pertinenza locale, vale a dire che ciascun ambito territoriale può autonomamente e liberamente individuare la soluzione che ritiene più opportuna e 40 confacente alle proprie esigenze. Infatti, né a livello nazionale, né a livello regionale (con l’eccezione di poche Regioni che si sono espresse in tal senso) sono stati definiti orientamenti e indicazioni vincolanti per la definizione degli assetti organizzativi e istituzionali delle forme di gestione associata su scala locale. Questa scelta rimane dunque discrezionale e rappresenta un ulteriore ambito di incontro delle tendenze sopra citate: da un lato territorializzazione delle competenze legislative e assetti di governance multilivello, dall’altro sollecitazione alla gestione in forma associata. Obiettivi Sulla base delle considerazioni svolte nel paragrafo precedente, questa ricerca intende studiare i fattori che orientano la scelta degli assetti organizzativi-istituzionali di gestione associata dei servizi socio-assistenziali, con l’intento quindi di comprendere le implicazioni che la scelta di un particolare modello può avere sia rispetto ai meccanismi di implementazione ed erogazione di tali servizi, sia rispetto al ruolo che i nuovi soggetti organizzativi che si vengono a costituire possono giocare nel quadro complessivo degli attori impegnati nella costruzione del sistema di welfare locale. Le ipotesi che guidano la ricerca sono le seguenti: - verificare la presenza e la consistenza di eventuali meccanismi di isomorfismo [Powell e DiMaggio, 1991], che determinino l’uniformazione (o, al contrario, l’eterogeneità) degli assetti istituzionali a livello territoriale. E’ infatti possibile presumere che, pur in assenza di espliciti indicazioni legislative, la scelta di un modello organizzativo possa essere condizionata da pressioni ambientali di diverso genere, oppure dall’adesione a soluzioni che, per varie ragioni, possono apparire come più legittimate o adeguate in un determinato territorio; a questa prima ipotesi si può accostare l’obiettivo di individuare l’esistenza di trend istituzionali su scala regionale, a conferma della crescente differenziazione territoriale dei processi di gestione e quindi di erogazione dei servizi. - verificare se i diversi modelli organizzativi producono sostanziali differenze nei processi di erogazione dei servizi socio-assistenziali e nel loro accesso e godimento da parte dei cittadini. In altre parole, si intendono esaminare le implicazioni e le ripercussioni che le diverse caratteristiche dei modelli organizzativi producono sull’erogazione dei servizi socio-assistenziali, a prescindere dalle distinzioni che si possono cogliere in termini istituzionali ed organizzativi. Ciò sottintende un’ipotesi che si può declinare lungo queste due opzioni. La prima riguarda la diversità dei modelli di governance delle forme di gestione associata che si riverberebbero in una differenziazione delle caratteristiche (ed eventualmente della qualità) dei servizi erogati. La seconda è relativa alle caratteristiche dei servizi (e la loro qualità) le quali non appaiono influenzate e condizionate dallo specifico modello di governance istituzionale a cui fanno riferimento. - verificare, anche in un’ottica storica e longitudinale, i trend di evoluzione dei modelli di governance. Molti ambiti locali hanno infatti cambiato, nel corso degli ultimi, il modello di governance dei servizi erogati in forma associata. L’ipotesi che si vuole indagare è l’eventuale presenza di trend di evoluzione e mutamento, che contraddistinguano i passaggi da uno specifico modello all’altro. Metodologia L’indagine empirica che si intende condurre per questo progetto di ricerca consta di due distinte fasi: a) in primo luogo, si vuole realizzare una mappatura dei modelli di governance delle forme di gestione associata e della loro presenza a livello territoriale. Si raccoglieranno 41 dunque dei dati, sotto forma essenzialmente di materiale documentario (come documenti dei piani di zona, bilanci sociali dei piani di zona ecc.) per delineare la diffusione dei vari modelli, la loro evoluzione e inquadrarli quindi rispetto ad alcuni fattori demografici e sociali (presenza rispetto a numero di abitanti, numero di comuni associati, altre caratteristiche socio-economiche del territorio ecc.); b) in secondo luogo, si svolgerà una raccolta di dati primari, selezionando una serie di ambiti territoriali, distribuiti su varie regioni e differenziati rispetto al modello di governance prescelto. Per ciascun ambito si intervisteranno alcuni interlocutori privilegiati, che potranno essere: - responsabili dell’ente gestore dei servizi erogati in forma associata; - soggetti politici partecipanti ai tavoli tecnici dei Piani di Zona; - attori non istituzionali partecipanti ai tavoli tecnici dei Piani di Zona (esponenti del privato sociale, di associazioni di volontariato, di organizzazioni sindacali, di istituzioni religiose ecc.) L’obiettivo di questa seconda parte dell’indagine sarà quello di esaminare le ragioni che hanno portato alla scelta di uno specifico modello di governance e le ripercussioni che questo può presentare in termini di erogazione di servizi e prestazioni socio-assistenziali ai cittadini, L’indagine verrà circoscritta, nella sua prima attuazione, alle regioni del Centro-Nord Italia. E’ prevedibile una sua successiva estensione anche alle altre regioni italiane. Tempi Si ipotizza almeno 12 mesi di lavoro sul campo Costi Analisi della letteratura e relativa schedature: € 500,00 Interviste e trascrizioni: € 6500,00 Elaborazione del report di ricerca: € 500,00 Totale: € 7500,00 Bibliografia Bifulco L. (2006), "Insieme per forza. Amministrazioni locali, programmazione associata e institution building", Studi Organizzativi, n° 1, 127-143. Bobbio L. (2005), "Governance multilivello e democrazia", La Rivista delle Politiche Sociali, n° 2(51-62). Carabelli G., Facchini C., (a cura di), (2010) Il modello di welfare lombardo, Franco Angeli, Milano. Costa G. (a cura di) (2009), La solidarietà frammentata. Le leggi regionali sul welfare a confronto, Milano, Bruno Mondadori. DiMaggio P.J., Powell W.W. (1983), "The Iron Cage Revisited: Institutional Isomorphism and Collective Rationality in Organizational Fields", American Sociological Review, 48, 147-160. 42 Longo F. (2004), "Aziende sociali comunali: rischi e benefici", Prospettive Sociali e Sanitarie, n. 1. Kazepov Y. (a cura di) (2009), La dimensione territoriale delle politiche sociali in Italia, Roma, Carocci. Martelli A. (2007), "Verso una nuova governance locale delle politiche sociali?" Autonomie Locali e Servizi Sociali, n°1, 97-108. Rossi G., Boccacin L. (a cura di) (2009), Forme di gestione associata nei servizi alla persona, Milano, Guerini. Gli sbocchi occupazionali degli immigrati nel mercato del lavoro italiano. Quanto contano il colore della pelle e la religione? No. pratica 2011-ATE-0276 Responsabile FULLIN GIOVANNA Finanziamen to 2.558,00 Complessivo € Descrizione Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca Labour market incorporation of immigrants in the receiving countries is one of main topics in economic and sociological studies on migration. Recently researches on that topic improved a lot tank to a growing availability of large databases, either crosssectional (in particular, the labour force surveys) or longitudinal (at least in countries having national panels). The labour market outcomes taken into account are the activity or employment rates, the unemployment rate, the access to highly qualified jobs and the wages. In some cases performances of immigrants are compared with that of natives with same personal characteristics, while in some others the focus is on differences among immigrants, aiming at showing which ethnic groups are either more assimilated or less penalized. Every destination country has its specificities, so that immigrants coming from the same country can have a good performance in one receiving labour market and can be penalised in comparison with other immigrants groups in another receiving context. Some studies are merely descriptive, but often the nominal variable “country of origin” is used as a proxy for underlying dimensions of migrations systems whose impact on labour market performances is under scrutiny: from the way of entry to the size of ethnic networks in the destination country, from the level of economic growth or the cultural traditions of the sending societies to the presence of ethnic niches in the host labour market. To avoid such a surreptitious approach, which may lead to ad hoc conclusions, the names of the countries can be substituted with the underlying economic, cultural, social and institutional variables that characterize them. In particular this research project aims at analysing whether and to what extent race and religion matter in explaining differences among immigrants in terms of unemployment risk and access to highly qualified jobs. The role of ethnic networks is also taken into consideration as crucial factor affecting either the job search for unemployed immigrants either their segregation in low skilled jobs. The focus is on first generation immigrants in Italy, that became a host country quite recently after having been a sending country for more than a century and where discrimination in the labour market based on race and religion has been scarcely studied. As male and female immigrants in Italy concentrate in very different labour activities, our analysis aims also to highlight whether and to what extent race and religion play a similar role for both the segments of the immigrant labour force. Even if the theme of inequalities among immigrants on the ground of ethnic origin and religion is linked to that of discrimination, this project does not aim at analysing properly discrimination in the labour market - i.e. the unequal treatment of equally productive individuals only because they belong to a specific ethnic group or because they profess a 43 specific religion - as quantitative analysis of this phenomenon do face the big problem of unobservable characteristics of individuals that cannot be taken into consideration. Qualitative researches on discrimination in the labour market, on the other side, have better tools to identify when some individuals receive unequal treatment because of their race or their gender. They are usually based on ad hoc surveys, carried out with quite complex qualitative methods. Such a studies are necessarily focused on few occupations, that are often chosen among low skilled ones in sectors where presence of minority groups members that are under study concentrates. From their point of view, studies based on statistical data concerning labour market can only estimate whether and to what extent differences in the employment performance of some groups in comparison with others are explained by differences in easy observable factors such as age distribution, educational attainment, region of residence, family status and year since migration. Therefore, penalisation of some ethnic groups estimated in that way can be due either to discrimination by employers or to other unobserved migrants’ characteristics, so that no clear conclusions can be driven. For instance, in case immigrants coming from central/south Africa are strongly penalised in comparison with East European ones with similar personal characteristics, some suspects concerning discrimination against black people arise, even if it cannot be estimated per se. For the same reasons when data show that immigrants coming from countries with strong catholic traditions are performing better in the destination labour market than people holding same age, education, year since migration and family status, coming from countries characterised by majority Muslim population, discrimination based on religion can be hypothesised. The aim of this project is to look at these issues by using large dataset of Labour Force Survey and adopting a different point of view: instead of taking into consideration countries of origin of immigrants, impact of race and religion are directly analysed. The main activities of the research project will be the following: 1. Literature review concerning discrimination studies, on one side, and analyses of labour market penalisation of immigrants on the other side. 2. Preparation of dataset by pooling data concerning 2005-2010 period, including only one interview per individual (in the Italian Labour Force Survey sample individuals are interviewed four times, following a rotating scheme). Ad hoc variables will be created concerning race, religion, quality and size of ethnic networks. 3. Analysis of data using logistic regression models. The analysis concerns the Italian case but the international literature and the comparison with other countries will be used in order to identify specificities and similarities. During the research relations with economists and other sociologists in Italya and Europe will be exploited. Founds will be used for: - work on dataset; - english revision of articles and papers presenting the results; - travel and accommodation expenses in case of conferences and workshops in Italy and abroad. I CONDIZIONAMENTI GENERAZIONALI DEI COMPORTAMENTI COLLETTIVI 2011-ATE-0040 MICHELI GIUSEPPE Responsabile ANNIBALE No. pratica Finanziamen to 2.384,90 € Complessivo Descrizione Nel progetto Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca presentato nel 2010, partendo da una raccolta di interviste in profondità ad 44 indivi-dui appartenenti alle generazioni nate negli anni Venti, erano stati messi a fuoco frammenti del-la memoria collettiva sulla stagione di vita della ‘transizione alla età adulta’, che per queste co-orti corrispondeva agli anni della seconda Guerra e delle grandi scelte che ad essa si legavano. Proseguendo in questa direzione, negli ultimi mesi la riflessione si è spostata su un piano più generale, mirando a capire le dinamiche tra generazioni e tra tornanti generazionali nella storia italiana del Novecento. Le domande che stanno dietro questo obiettivo di ricerca sono del tipo: a) quale sarà il comportamento sociale (in famiglia, nel lavoro, nella società, nella politica) di quella generazione che ha oggi fra 15 e 25 anni, ed entra o da poco è entrata nel proscenio della vita pubblica? b) perché ricorrono oggi con crescente frequenza, a proposito dei nuovi adulti, termini come quello di generazione perduta o di ‘ribelli senza ragione’, o categorie come quella di purposelessness? Per cercare qualche risposta a questo genere di domande sono partito dall’ipotesi di fondo che le scelte (e le non scelte) di una generazione si formino e siano condi-zionate – senza peraltro alcuna pretesa di regola universale – all’incrocio tra più dimensioni del tempo. Il progetto di ricerca aspira dunque: a) a costruire un impianto metodologico sui cosid-detti ‘effetti generazione’ (distinguendo bene tre chiavi di lettura: quella del tempo storico se-dimentato lungo corsi di vita stratificati per coorti di nascita, quella del retaggio della genera-zione dei genitori, quella infine dell’impatto dei fratelli maggiori); b) a individuare qualche non scontata connessione tra la generazione dei “giovani del ‘68” e quella dei giovani del “43” - figli gli uni degli altri -, legate da un particolare meccanismo di negoziazione della memoria-abitudine, riconducibile alla figura dell’octroyage; c) a mettere a fuoco gli slittamenti (nella memoria come nel patrimonio di risorse materiali, cognitive, emozionali) degli ultimi tre tor-nanti generazionali, fino ai neo-ventenni di oggi; d) a tratteggiare esplorativamente possibili scenari per il domani. Identità nazionale e made-in-Italy attraverso i media: offerta e consumo culturale No. pratica 2011-ATE-0092 Responsabile GROSSI GIORGIO Finanziamen to 4.658,00 Complessivo € Descrizione Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca È ormai acquisito che entro il contesto culturale che Lyotard (1996) ha definito come postmoderno l’individuale ha assunto un peso crescente rispetto al collettivo, e il presente appare autosufficiente; non ha cioè bisogno, per legittimarsi, di alcun riferimento al passato o al futuro. D’altra parte ciò risponde a tendenze profonde della stessa società occidentale: se la modernità non aveva avuto un atteggiamento particolarmente benevolo verso l’io e il corpo (Turner 1996), la postmodernità lo pone al centro e quindi, inevitabilmente, lo struttura anche come oggetto sociologico. Cura dell’Io significa in larga misura, nella società individualistica di massa, cura del (proprio) corpo – che diviene il passaporto di qualsiasi rapporto sociale – e quindi, inevitabilmente, consumo di beni. Allo stato attuale, possiamo distinguere due prospettive fondamentali nell’analisi del ruolo del consumo. Secondo la prima (cfr. Lasch 1995 e Ritzer 1997), che sottintende una differenziazione, peraltro mai chiarita fino in fondo, fra bisogni necessari e bisogni indotti, il consumo postmoderno è essenzialmente dovuto alla manipolazione. La seconda poggia, invece, sull’autonomia (o sulla sovranità) del consumatore e richiama sostanzialmente le argomentazioni di Von Mises (1959) e si sviluppa sulla base delle analisi di Douglas e Isherwood (1979), Appadurai (1986), Sherry (1991). Anche se il confine fra manipolazione e autonomia resta indefinito, e coinvolge una serie crescente di variabili (status, culture soggettive e di gruppo, appartenenze, codici 45 impliciti, immaginari), il consumo, fornendo la base materiale per la stabilizzazione delle categorie culturali, è un mezzo simbolico di classificazione del mondo e di comunicazione non verbale: riflette cioè le scelte fondamentali rispetto al tipo di società in cui si vuole vivere (appartenenza) e al tipo di persona che si vuole essere (identità). Da qui anche l’importanza – nel vasto mondo del consumo – dei cosiddetti consumi culturali. Più di altri, questi attingono infatti ad una dimensione simbolica e si configurano proprio come contrassegni distintivi di un sistema di gusti e di stili di vita (Bourdieu 1979) attraverso cui gli attori costruiscono ed acquisiscono la realtà sociale culturalmente rilevante. Contesto sociale e consumo culturale sono perciò in stretta relazione e reciprocamente strutturanti (Giddens 1990). Alcune ricerche empiriche focalizzate sull’aspetto relazionale e simbolico del consumo culturale pongono infatti anche l’accento sulle strategie di appropriazione attiva dei beni e del loro utilizzo in modo creativo nella costruzione delle culture quotidiane (Moores 1993). Da un lato si sottolinea che tanto nel momento della codifica quanto in quello della decodifica di un qualsiasi prodotto culturale avviene una produzione di significato da parte di fruitori che giocano un ruolo attivo nel processo di attribuzione di senso (Hall 1980); dall’altro lato si pone l’accento sulla natura del consumo culturale come evento sociale situato, in un micro-contesto di fruizione, costituito dai normali luoghi fisici e relazionali in cui avviene la ricezione, e in un macro-contesto, costituito dalle caratteristiche strutturali della società (Lull 1980, Morley 1986). In questa prospettiva appare perciò particolarmente rilevante il ruolo giocato dai media e dai prodotti culturali all’interno della società contemporanea, caratterizzata da una marcata tendenza all’indebolimento delle istituzioni e delle tradizioni che fanno capo agli stati nazionali, nell’ambito dei più generali fenomeni di globalizzazione (Giddens 1999, Bauman 1999). Ciò appare in particolare rilevante quando si affronta il tema specifico del rapporto tra cultura mediale e identità nazionale (Schlesinger 1991) o tra mercato dei media e identità culturale (Robins, Torchi 1993, Sampedro Blanco 2003). Soprattutto nel senso che i media – come sostiene Meyrowitz (1985) – ridefinendo le situazioni sociali e il loro framing simbolico finiscono per favorire l’emergere di differenti ambiti identitari, di diversi richiami all’appartenenza ed alla inclusione comunitaria. Questo fenomeno di crescente interconnessione tra identità e prodotti dell’immaginario ha perciò nei processi di fruizione mediali in particolare un ambito di metabolizzazione molto importante anche se ambivalente. Infatti, da un lato, si registra uno spostamento di attenzione dai tradizionali media di massa e relativi contenuti culturali – che per la maggior parte vivevano in un universo nazionale – alle multinazionali della comunicazione globale ed ai cosiddetti “nuovi media” che hanno invece una diffusione priva di netti confini geografici. Dall’altro, a questa tendenza si è associato anche un fenomeno parallelo di reazione, che spinge a riappropriarsi delle appartenenze etniche, religiose, locali (Castells 1997), con conseguente valorizzazione di contenuti mediali più localizzati e contestualizzati. Questa tendenza è stata visibile anche in Italia, negli ultimi vent’anni, dove sono cresciute progressivamente le produzioni televisive che fanno riferimento al territorio, alla cultura e alle narrazioni relative all’identità nazionale (Costa et al., 1985; Grossi, 1994; Giaccardi et al. 1998). In queste analisi si è evidenziato come l’offerta di programmi televisivi, in particolare, pesca in modo crescente nell’immaginario identitario italiano (italianità, made in Italy, caratteri nazional-popolari) e nella memoria del passato, diventa esso stesso spazio di confronto e di riconoscimento collettivo di una tradizione culturale di appartenenza nazionale (e di differenziazione regionale). In questa prospettiva i media sono quindi intesi come apparati para-istituzionali capaci di “costruire” (da soli o insieme ad altre istituzioni) modelli culturali di riconoscimento territoriale e simbolico per il pubblico dei fruitori, o comunque in grado di rinforzare e rimotivare sistemi valoriali e mitopoietici già presenti nella collettività di riferimento 46 reinventandone gli ingredienti dell’immaginario. Il consumo – e il consumo culturale in particolare – rappresenta infatti una delle proxy del vissuto culturale in genere e quindi anche dell’appartenenza identitaria. Una prospettiva di analisi dell’italianità a partire dai media e dei contenuti culturali veicolati mira appunto a indagare e verificare questa nuova articolazione dei tratti di appartenenza nazionale, problematizzando sia i fondamenti simbolici che la rappresentano, sia il tipo di vincolo sociale (e di investimento identitario) che tali processi favoriscono. Anzi, una delle ipotesi sottostanti il presente progetto di ricerca è quella di attribuire al consumo di beni (“simbolici” per definizione) nella nostra società un importante ruolo di mantenimento di appartenenze “nazionali” in un mondo sempre più “glocalizzato” e quindi sempre più orientato a far coesistere piuttosto “localismo” e “cosmopolitismo” al posto dei tradizionali miti patriottici legati agli stati nazionali ed alle tradizioni geopolitiche. Nello stesso tempo, tale rinnovata funzione di mediazione culturale – attraverso la centralità delle pratiche di consumo – modifica le stesse forme e gli stessi fondamenti dell’appartenenza, costruendo un immaginario identitario diverso, più flessibile, meno normativo. Di conseguenza, il progetto si articola in tre obiettivi di ricerca principali: a) analizzare l’offerta e il consumo di contenuti mediatici – soprattutto televisivi connessi all’italianità (intesa in senso ampio ed articolato) per indagarne le ragioni del “successo” presso il pubblico degli spettatori; b) verificare la compatibilità e l’interrelazione tra questi vissuti culturali “tradizionali” e le altre forme di immaginario simbolico che caratterizzano l’attuale fase di “glocalizzazione” delle pratiche culturali; c) confrontare tali processi di fruizione e interiorizzazione di contenuti identitari relativi all’italianità in gruppi di spettatori di età giovanile e di età anziana, al fine di rilevare eventuali differenze sia in termini generazionali che di profilo e valenza culturale. Il dottorato di ricerca in servizio sociale in Italia. Oggetti di studio, approcci di ricerca e ricaduta sulla costruzione della teorizzazione di servizio sociale in comparazione con l'esperienza europea. No. pratica 2011-ATE-0233 Responsabile CAMPANINI Finanziamen to 2.100,00 Complessivo Descrizione ANNAMARIA Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € La ricerca ha avuto un ruolo significativo nella strutturazione dei percorsi di formazione al servizio sociale, basti pensare all'esperienza di Jane Adams a Chicago, dei coniugi Webb in Gran Bretagna o di Alice Salomon a Berlino. Il processo di accademizzazione del servizio sociale e il suo radicamento nel contesto accademico, hanno permesso di mettere in evidenza l'importante ruolo del dottorato di ricerca come orientamento e preparazione verso un'attività professionale più scientificamente fondata, ma anche come volano per lo sviluppo e il consolidamento della teoria e come stimolo e arricchimento dei percorsi formativi. A livello europeo vi è una consistente varietà di livelli di esperienze: dal contesto svedese dove i dipartimenti di servizio sociale e i dottorati in quest'area sono sperienze consolidate (Dellgran, Hojer, 2001) a situazioni in cui la formazione si svolge all'interno dei "Politecnici" e quindi è possibile attivare i dottorati solo in collaborazione con una Università (v. Alice Salomon Fachochsculen di Berlino) a tentativi di costituzione di esperienze di dottorato a valenza internazionale (v. INDOSOW coordinato da Lubiana). Lo studio condotto da Laot (2000) nell'ambito di una rete Europea finanziata dal progetto Erasmus Socrates, sui dottorati di ricerca in servizio sociale in Europa, ha permesso di identificare 12 paesi dove questo livello di studi era stato introdotto, pur se con 47 caratteristiche diverse. In alcuni contesti il dottorato era svolto nell'ambito specifico del servizio sociale (Portogallo, Svezia, Finlandia, Gran Bretagna e Ungheria); in altri paesi in cui il dottorato era incardinato in discipline diverse, gli studenti potevano intraprendere un percorso specifico in servizio sociale (Svizzera, Italia e la parte fiamminga del Belgio) in ulteriori realtà erano presenti dottorati in altre aree tematiche con la compartecipazione di istituti di formazione di servizio sociale (Germania, Polonia, Irlanda). Dopo la pubblicazione di questo studio, risultano essere stati attivati ulteriori esperienze come ad es. in Estonia e in Slovenia (Hamburger et al., 2004; Zavirsek, 2004) e la realizzazione del processo di Bologna sta spingendo ulteriormente verso questa direzione. Nel comunicato di Berlino (2003), infatti, si sottolinea come la ricerca sia una parte fondamentale della formazione universitaria in Europa e si auspica un impegno per estendere l'attenzione al livello del dottorato e includerlo come terzo ciclo nel processo di Bologna. Lo spazio Europeo per l'Istruzione superiore e lo spazio Europeo della Ricerca vengono considerati come i due pilastri fondamentali per la società basata sulla conoscenza e si sottolinea l'importanza della ricerca e della formazione alla ricerca, sollecitando una maggior mobilità a livello di dottorato e di post-dottorato e una maggior cooperazione tra le istituzioni nella formazione sia nell'ambito degli studi di dottorato che nella formazione dei ricercatori. In questo quadro di carattere generale come si colloca l'Italia in relazione al percorso di dottorato per il servizio sociale ? In Italia il primo dottorato di ricerca, in quest'area, viene attivato nel 1994 presso l'Università di Trieste con la denominazione di "Sociologia, Teoria e Metodologia del Servizio Sociale". Negli anni successivi si aprono altri posti all'Università di Roma Tre, all'Università di Sassari, all'Università di Milano Bicocca, all'Università del Salento e all'Università della Calabria. Complessivamente in Italia, sono una trentina i dottori di ricerca e altri venti i dottorandi che hanno frequentato o stanno frequentando il dottorato dopo aver conseguito il titolo di assistente sociale. Fino ad ora non sono stati analizzati i risultati di questi percorsi né in relazione ai prodotti della ricerca, né a quali sbocchi questo percorso abbia prodotto sul piano delle carriere professionali. Obiettivi del progetto Lo scopo generale del progetto è di iniziare un processo di analisi delle tesi di dottorato realizzate in Italia nei percorsi di servizio sociale. In particolare ci si propone, in concordanza con una ricerca già sviluppata presso l'Università di Goteborg, di evidenziare le aree tematiche su cui le tesi di dottorato si sono concentrate, le metodologie di ricerca adottate e, in ultima analisi, di cogliere se e quanto le tesi di dottorato hanno contribuito ad arricchire le basi teoriche del servizio sociale. Un secondo obiettivo è di coinvolgere in questa riflessione colleghi europei che hanno già svolto ricerche in tal senso o che sono comunque impegnati nella realizzazione di dottorati di servizio sociale per costruire una piattaforma comune. Il progetto di ricerca prevede tre fasi. Un primo passaggio riguarda il reperimento di materiale bibliografico relativo sia allo sviluppo dei dottorati di ricerca nei diversi contesti europei e al loro contributo alla crescita della teoria del servizio sociale, sia alla presenza di eventuali studi analoghi svolti in altri paesi europei, oltre a quello della Svezia già in nostro possesso. Una seconda fase prevede l'analisi delle tesi attraverso una griglia che consenta di raccogliere il materiale in modo da costruire delle possibili tipologie. In una terza fase si ipotizza di organizzare un workshop con la partecipazione di dottori e dottorandi per discutere i risultati e confrontarsi anche sull'evoluzione dei loro percorsi professionali alla luce dell'esperienza fatta o in corso. Al termine della ricerca, si prevede la realizzazione di un seminario di studio con altri 48 colleghi europei al fine di mettere in comune i risultati e attivare un network di università interessate ad approfondire questa tematica in chiave di ricerca comparativa. Il fenomeno della dispersione scolastica come fattore di amplificazione delle disuguaglianze sociali No. pratica 2011-ATE-0506 Responsabile STEFANIZZI Finanziamen to 2.100,00 Complessivo SONIA Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € Il fenomeno della dispersione scolastica rimanda ad un insieme eterogeneo di fattori e di cause. Comunemente viene associato all’ambito scolastico, al termine drop out che a sua volta viene associato ad allievi che lasciano precocemente l’istituzione scolastica, ma anche a coloro che nella scuola rimangono, ma solo formalmente senza trarne un reale beneficio per il loro processo di crescita. Molteplici ricerche empiriche condotte nei contesti locali e in quello nazionale hanno, inoltre, mostrato che dietro alle esperienze di dispersione scolastica spesso si celano anche situazioni di allievi che non hanno gli strumenti culturali e di apprendimento tali per completare il programma di studi quale viene loro proposto, così come casi di ragazzi e ragazze in possesso di capacità intellettive per affrontare la scuola, ma carenti di altre competenze di natura sociale e, non ultimo, situazioni che creano tale disagio e disequilibrio all’istituzione che la scuola cerca, in un tentativo di salvaguardia, di allontanare. In particolare, recenti ricerche empiriche hanno messo in luce alcuni elementi significativi di mutamento nella condizione giovanile, nel sistema di istruzione e formazione professionale, nella struttura e nelle dinamiche familiari tra cui: Descrizione 1. la relazione tra dispersione scolastica e condizione socio–culturale della famiglia che introduce il concetto di “capitale sociale” applicato alla carriera scolastica; 2. la relazione tra dispersione e irregolarità nella carriera scolastica, che da un lato sembra confermare la connessione tra funzione insegnante e insuccesso scolastico, dall’altro porta a considerare la dispersione come parte della “carriera” dello studente, i cui episodi ne costituiscono i predittori; 3. la relazione tra dispersione scolastica e le dinamiche individuali dello studente che può tendere allo scarso impegno, all’auto-esclusione dai percorsi di istruzione e formazione, all’empowerment negativo e alla demotivazione; il rapporto di reciproco rafforzamento tra vulnerabilità familiare, percorsi scolastici accidentati e scolastico e successo/insuccesso professionale; 4. la relazione tra dispersione scolastica e realtà extrascolastica nei suoi vari aspetti sociali, che evidenzia i rapporti tra sistema scolastico formale, sistema formativo allargato, le istituzioni culturali attive nel contesto territoriale, il settore del volontariato e il tessuto economico-produttivo. Il sistema di istruzione e formazione è chiamato oggi a predisporre interventi che recuperino la dispersione scolastica attraverso la valorizzazione delle caratteristiche e potenzialità di ogni singolo studente, attivando sia le risorse dello studente e del nucleo familiare di appartenenza sia gli elementi educativi e culturali presenti in ogni sfera di vita e nella comunità allargata. A tal fine, è necessario poter disporre per gli insegnanti degli elementi utili di conoscenza sia delle risorse personali e familiari di ogni studente, sia del contesto sociale di riferimento. L’importanza di acquisire nuove metodologie e strumenti di conoscenza risiede nella consapevolezza, documentata da molteplici ricerche e studi empirici che nella società contemporanea la scuola si pone sempre di più come un luogo-fisico e sociale- i cui obiettivi oltre che di educazione e apprendimento didattico, sono di socializzazione e di sviluppo delle competenze sociali. In tal senso la 49 dispersione scolastica può essere letta anche come un fenomeno di disaffezione/rifiuto delle norme sociali e, quindi, come processo anticipatorio di un più generale atteggiamento anomico. La scuola può essere intesa come una piccola “comunità”, un contenitore delle energie e degli affetti di coloro che vi lavorano, un luogo di relazioni complesse e spesso conflittuali. Sempre più di frequente si parla di crisi della scuola, non solo in quanto luogo di acquisizione di conoscenze, ma anche come luogo di socializzazione e di produzione di identità. L’assenteismo, gli atti di vandalismo, gli episodi di bullismo, la violenza, più in generale, sono fenomeni sempre più diffusi e costituiscono una chiara testimonianza di questa crisi e dell’incapacità della scuola di ricoprire un certo ruolo; si tratta di fenomeni a cui non si riesce a dare risposte efficaci. Sarebbe illusorio credere che la crisi del sistema scolastico si leghi a semplici disfunzioni, come la mancanza di risorse (insegnanti e locali) o all’utilizzo di programmi e metodi pedagogici arcaici; si tratta in realtà di un fenomeno più complesso, che ha radici profonde e rappresenta uno degli aspetti di una crisi generalizzata, dei nostri sistemi di regolazione, che coinvolge l’insieme dei settori della vita sociale. Del resto lo stesso “nucleo familiare” è cambiato rispetto al passato: nella maggior parte dei casi entrambi i genitori lavorano e l’attenzione dedicata ai figli è spesso carente se non per qualità certo di quantità. Di conseguenza, molto più che in passato, la scuola viene investita di un compito educativo e formativo: i professori, la cui posizione tende ad essere meno autoritaria e maggiormente autorevole, sono chiamati non più soltanto ad insegnare ma a “educare” riempiendo spesso carenze affettive e materiali, veri e propri vuoti di punti di riferimento e di valori morali. La scuola è, dunque, investita di enormi responsabilità non soltanto legate allo sviluppo e alla crescita intellettuale dei ragazzi ma alla presa in carico del giovane nella sua globalità. Si tratta di un compito complesso che richiede una più ampia competenza educativa. Il disegno della ricerca La ricerca si articola in due distinti livelli di analisi: il primo piano di lavoro prevede l’utilizzo di una metodologia qualitativa volta ad esplorare le percezioni e il livello di conoscenza degli insegnanti, da una parte sul fenomeno oggetto d’indagine, dall’altra parte sulla condizione giovanile nell’area studiata (l’ambito territoriale di Corsico), sul tipo di risorse familiari e sulle reti territoriali di sostegno presenti. La tecnica da utilizzare è quella del focus group. Si prevede di realizzare tre/quattro incontri ciascuno con 8 insegnanti da scegliere in base ad alcuni criteri (come l’anzianità lavorativa, il genere, il ciclo di studio in cui insegna ecc…). L’ipotesi è di porre al centro dell’analisi alcuni momenti critici del percorso scolastico dei ragazzi come il passaggio tra la scuola primaria e la secondaria e tra la scuola dell’obbligo e la scuola superiore. Al fine di creare momenti di scambio di conoscenze e nell’ipotesi di realizzare possibili sinergie fra insegnanti e operatori sociali l’intento è quello di prevedere uno/due focus group misti con la partecipazione di insegnanti e operatori del settore pubblico e privato coinvolti nelle problematiche giovanili nei contesti oggetto d’indagine. Il secondo piano di lavoro si sviluppa a partire dagli esiti raggiunti nella prima parte della ricerca e ha come principale obiettivo quello di modellizzare i risultati, al fine di dotare gli insegnanti e, più in generale, gli attori pubblici di uno strumento di lettura del cambiamento in atto nell’area oggetto di studio relativamente a tre aree cruciali e cioè, i giovani (condizione e sistemi di valore), la famiglia e la scuola. In particolare, lo scopo è quello di creare un sistema di rilevazione per: • registrare tempestivamente il cambiamento in atto; • cogliere ed esplicitare la direzione di tale cambiamento (specificità, rischi e opportunità di sviluppo). 50 Il sistema dovrebbe essere concepito come strumento utile per: - aumentare il livello di conoscenza degli eventi più rilevanti, con una particolare attenzione a quelli emergenti; - generare con continuità informazioni sull’evoluzione dei fenomeni, in modo da seguirne l’andamento, in particolare della dispersione scolastica (operazionalizzata nel suo significato più generale) e, nel contempo, controllare l’effetto di eventuali interventi correttivi (politiche scolastiche e sociali); - offrire elementi di confronto e di valutazione con altre realtà locali e nazionali. Struttura del sistema Complessivamente il sistema dovrebbe essere articolato in diverse aree tematiche tra cui: • il contesto demografico; • l’istruzione e la formazione professionale; • la criminalità e la devianza; • gli stranieri e l’immigrazione. L’obiettivo è quello di raccogliere dati (aggregati e individuali), al fine di individuare variabili significative per la costruzione di indicatori sintetici che hanno il pregio di rendere leggibile, in un unico andamento, le serie storiche degli indicatori considerati, espressione delle principali dinamiche sociali dell’area oggetto di studio. Il problema mente-corpo e le scienze sociali. No. pratica 2011-ATE-0427 Responsabile MIRAGLIA Finanziamen to 2.100,00 Complessivo Descrizione ROBERTO Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € La ricerca si propone di affrontare i nessi che collegano l'attuale dibattito filosofico sul rapporto mente corpo, con le contrapposizioni fra dualisti, riduzionisti, eliminativisiti ecc., con le questioni classiche della filosofia delle scienze sociali a partire dal classico problema del rapporto con le scienze della natura. Una posizione riduzionista o eliminativista, ad esempio, implica solo una riduzione del sociale al fisico a livello ontologico o anche a livello disciplinare? Viceversa una posizione dualista comporta necessariamente un dualismo epistemologico o è compatibile con qualche versione aggiornata del progetto di scienza unificata? Il turismo alpino: immagine, sostenibilità, sviluppo locale No. pratica 2011-ATE-0529 Responsabile BAGNOLI Finanziamen to 2.394,00 Complessivo Descrizione LORENZO Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € Sostenere che la regione alpina negli ultimi due secoli abbia globalmente visto nascere, svilupparsi, affermarsi e infine entrare in crisi il fenomeno turistico – seguendo l’andamento tradizionale del ciclo di vita delle regioni turistiche – è parzialmente falso. In verità, la storia del turismo nelle Alpi ha attraversato numerosi momenti di crisi e di rilancio del turismo, in un gioco continuo di processi di “ringiovanimento” dell’offerta turistica alla luce del mutare della moda e del gusto turistici. Anche oggi l’offerta turistica montana richiede un deciso rinnovo che sembra essere perlopiù attuato 51 attraverso un processo di differenziazione fra le diverse proposte turistiche, al fine di sottolineare l’unicità e l’originalità di ogni singola località: non solo più villeggiatura o sport invernali, ma agriturismo, turismo fitness, letterario, artistico, scolastico, religioso, dei grandi eventi… Un ambiente fragile – sia dal punto di vista ambientale sia sociale – come quello delle terre alte, richiede tuttavia una monitorizzazione costante degli effetti dei flussi di persone, di merci, di servizi e di capitali causati dal fenomeno turistico. Già alcuni esempi virtuosi di realizzazioni territoriali ispirate al tema del turismo sostenibile sono stati segnalati in letteratura, ma la ricerca italiana sembra carente soprattutto nel campo dell’immaginario e dell’immagine turistica del mondo turistico alpino cui essi sono legati. La ricerca prevede in un primo momento la raccolta del materiale scientifico, visuale e letterario già pubblicato in Italia e all’estero. Successivamente, l’analisi sarà effettuata attraverso il ricorso a studi di caso – maggiormente concentrati sulla sezione occidentale dell’arco alpino – fra quelli ritenuti più rilevanti e significativi all’interno delle categorie progressivamente identificate nel campo della geografia del turismo. Non sono altresì escluse ricerche sul campo che potranno coinvolgere professionisti e studiosi del ramo. Il valore della vita. Religione, culture e diritti umani No. pratica 2011-ATE-0589 Responsabile CALLONI Finanziamen to 2.558,00 Complessivo Descrizione MARINA Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € 1. Presupposti tematici. Il rispetto della vita umana sembra essere un concetto dato per scontato, quando invece è il frutto di un lungo processo storico che ha caratterizzato la trasformazione del diritto naturale classico nell’idea secolarizzata del moderno liberalismo politico, in forma di diritto umano fondamentale. Il passaggio dell’idea di vita umana da diritto naturale a diritto positivo non è stato tuttavia lineare, bensì caratterizzato da molteplici cesure. Il significato di tale concetto è infatti mutato nel corso del tempo, a causa delle trasformazioni sociali intercorse, delle modificazioni delle identità collettive, del rivoluzionamento dei tradizionali rapporti di potere e dell’incremento di invenzioni e scoperte scientifiche. Di tali cambiamenti ne è anche testimone il recente dibattito su bio-etica e bio-politica a proposito delle diverse concezioni di vita e di morte, ma soprattutto sui confini che le distinguono. Riprendendo alcuni temi condotti nella ricerca FAR 2010 incentrata sul tema del “Pluralismo religioso e nuove forme di laicità in Europa” e sviluppando alcune questioni accennate in saggi recentemente pubblicati (come a proposito del ruolo delle donne nella Chiesa cattolica) o in via di edizione, con la presente proposta si intende analizzare nello specifico la trasformazione del concetto di vita, soprattutto in relazione all’idea di morte, prendendo in esame recenti casi di cronaca. Domande a proposito non solo del significato della vita e della morte, ma soprattutto sui confini che li delimitano nella definizione di persona, sono diventate il centro di numerose controversie pubbliche, venendo a costituire partiti opposti e una nuova sfera politica. In particolare, le questioni dell’aborto, dell’eutanasia, dell’inseminazione artificiale, delle sperimentazioni genetiche sono diventate il centro di dibattiti parlamentari nazionali e di dibattiti a livello internazionale, oltre che rideterminare l’ambito dei diritti umani di genere. Le diverse posizioni bioetiche sulle questioni fondamentali di vita e di morte hanno dunque contribuito a cambiare il tradizionale linguaggio dei diritti umani per via della molteplicità di diversi attori sociali coinvolti e di culture che vengono di volta in volta a ridefinire lo spazio della sfera pubblica in 52 senso “cross-border” secondo posizioni polari. Se le parti coinvolte ammettono il rispetto della vita umana come valore in sé, tuttavia diversa è la definizione contenutistica data di tale principio formale. L’affermazione del valore assoluto della vita implica infatti una rideterminazione anche del suo elemento complementare, ovvero del senso della morte. Negli ultimi anni tale cambiamento ha particolarmente connotato la posizione teologica e politica della Chiesa cattolica nel discorso pubblico, al punto da indurre un diverso atteggiamento socio-culturale nei confronti del valore ultraterreno della morte. Sullo sfondo una ricostruzione storico-filosofica, la mia ricerca verrà dunque a focalizzarsi sulla trasformazione dell’idea di diritto naturale nella Chiesa cattolica, mediante l’enfatizzazione di un concetto assoluto e reificato di vita umana in senso bio-politico, al punto da ridurre il valore teologico della morte. 2. Descrizione della ricerca Le concezioni di vita e di morte si sono venute a trasformare nel corso dei secoli tanto nell’ambito delle moderne democrazie liberali, quanto nelle concezioni religiose del mondo in modo alquanto controverso e non sempre lineare. Tale processo può essere inteso secondo tre punti di vista, talvolta complementari, altre volte polari: 1. prospettiva religiosa - la vita umana è strettamente connessa al creazionismo: essendo Dio il creatore di tutti i soggetti umani, costoro non possono aver alcun diritto sulla propria vita, decidendone la fine. 2. Concezione dei diritti umani che secolarizza la precedente concezione religiosa - la vita umana è un diritto imprescindibile e inalienabile che appartiene a tutti gli esseri umani in quanto tali, per cui è un valore di per sé che va rispettato e protetto. 3. Visione culturale: il significato della vita umana è un costrutto antropologicamente determinato e come tale è variabile nello spazio e nel tempo, per cui non è assolutizzabile. In effetti, la determinazione del valore e del rispetto della vita umana è stata concepita nel corso del tempo secondo contenuti diversi, soprattutto nelle sue valenze laiche e religiose. Al fine di indicare con chiarezza alcuni passaggi salienti, nel corso della mia ricerca utilizzerò due diverse metodologie: la prima di tipo ricostruttivo nel senso di un’indagine storica e filosofica-politica, la seconda di tipo socio-culturale quale analisi rivolta all’attualità soprattutto in termini di news analysis. 1. Prima parte: ricostruzione del processo di secolarizzazione politica e a proposito del concetto di vita umana, così come viene tematizzato in quattro diverse dichiarazioni sui diritti umani fondamentali: Americana (1776), Francese (1789), Organizzazione Nazioni Unite (1948) e Unione Europea (2000), dove sono evidenti i cambiamenti intercorsi nella definizione del valore, significato, rispetto, protezione della vita umana. 2. Seconda parte: analisi della riconcettualizzazione teologica dell’idea di vita come valore assoluto che ha connotato il discorso pubblico e politico della Chiesa cattolica negli ultimi decenni, al punto da diventare il messaggio centrale del suo bnuovo proselitismo globale. La condanna dell’aborto procurato e la determinazione a far continuare l’esistenza umana ricorrendo anche a mezzi meccanici invasivi hanno determinato una crescente sproporzione biologicistica della vita rispetto alla morte naturale, tanto da mutare i precedenti confini teologici del valore della vita extra-terrena. Evidenti esempi del cambiamento culturale intercorso sono i recenti dibattiti sull’eutanasia e sul testamento biologico, come messo in luce dai casi paradigmatici Welby ed Englaro. Qui la vita bioloigica diventa prioritaria rispetto alla morte per natura. La persona è ridotta a corpo vegetativo. 3. I casi di studio - Prima parte. Nella modernità la concezione del valore della umana viene teorizzata in modo esplicito, a partire da una ridefinizione dell’idea medioevale di “diritto naturale”, che diventerà la base per la costruzione del liberalismo politico. Nel Secondo Trattato sul governo, John Locke ritiene che “lo stato di natura possiede una legge di natura che lo governa e che 53 obbliga ogni uomo: e la ragione, che è la legge, insegna a tutta l’umanità (..) che essendo tutti gli uomini ugiali e indipendenti, nessuno deve privare l’altro della propria vita, salute, libertà o proprietà.” (capitolo II, sezione 6). La concezione lockiana di stato di natura si discosta qui dall’idea sostenuta da Hobbes, secondo cui l’uscita da tale situazione e l’entrata nel mondo della politica sarebbero state determinate dalla paura degli esseri umani di poter perdere la propria vita per mano altrui. Per tal motivo, si sarebbe deciso di fare un patto sociale e costruire lo Stato, affidando per sempre il potere ad un unico monarca. Pertanto, anche se con motivazioni diverse da Locke, anche per Hobbes la vita umana è un valore da proteggere. Il mantenimento della vita umana e l’interesse per azioni socio-politiche volte alla creazione della prosperità e del benessere collettivo sulla terra sono dunque elementi salienti per l’ideazione delle libertà fondamentali e delle loro pratiche, come sancite – a partire dal Settecento - nelle diverse dichiarazioni sui diritti umani a livello universale e nazionale Tuttavia, nonostante l’apparante accordo sulla protezione della vita umana, tuttavia posizioni e contenuti sono spesso controversi. Ad esempio, nella “Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti d'America (1776), viene stabilito che “tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono stati dotati dal loro Creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità”. Nella “Déclaration des droits de l'homme et du citoyen” (1789), redatta come espressione massima della Rivoluzione francese e come definizione universale dei diritti naturali spettanti ad ogni singolo essere umano in quanto unico e irripetibile, non viene invece fatto alcun riferimento esplicito al valore della vita umana. L’articolo 2 recita infatti: “Il fine di ogni associazione politica è la conservazione dei diritti naturali e imprescrittibili dell’uomo. Questi diritti sono la libertà, la proprietà, la sicurezza e la resistenza all’oppressione.” Sembra qui sorprendente il fatto che il diritto alla vita umana non venga definito come valore fondamentale. Le motivazioni di tale omissione possono essere molteplici, come ad esempio la necessità di legittimare la violenza rivoluzionaria e il diritto di infliggere la morte a tiranni e oppressori. Può essere però ascritta anche ad una particolare concezione del diritto naturale e del diritto all’esistenza, come indicato nello studio di Florence Gauthier, Triomphe et mort du droit naturel en révolution 17891795-1802. Nonostante queste differenze sostanziali, il diritto fondamentale della vita umana viene successivamente asserito in senso giuspositivista piuttosto che in termini di diritto naturale (come anche sostenuto anche da Bobbio) nella Dichiarazione universale dei diritti umani (1948, Art. 3), nelle diverse costituzioni nazionali post-belliche e nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (2001, Art. 2), secondo formulazioni diverse. - Seconda parte. Ma il vero rivoluzionamento nell’idea di vita e di morte, è strato determinato dallo sviluppo biotecnologico e da nuove scoperte genetiche, al punto da mutare i tradizionali confini naturali e biologici fra la vita e la morte in senso socio-culturale. Le nuove domande bioetiche sul “futuro della vita umana” (Habermas) hanno dunque contribuito a creare nuove forme di sfera pubblica e reti trans-nazionali, a mettere al lavoro parlamenti e governi, ma anche a trasformare le tradizionali posizioni della Chiesa in senso biopolitico, ridefinendo il quadro del diritto naturale. Entro il nuovo scenario post-secolare dove la Chiesa cattolica ha riacquistato un posto dirimente nell’arena pubblica, l’obiettivo della mia ricerca consiste dunque nel cogliere la novità di comportamenti, approcci e argomenti impiegati da gerarchie ecclesiastiche nel sostenere in modo nuovo il valore assoluto della vita. L’entrata della Chiesa nel dominio bio-politico ha in effetti implicato la devalorizzazione della morte, quando questa è sempre stata un elemento fondante della dottrina cattolica, in quanto rappresentazione della vita extra-terrena e indice della 54 resurrezione della carne, a cui bisogna mirare. Nel corso dei secoli, tale prospettiva aveva orientato il cammino verso la “vita buona” e aveva legittimato il valore del martirio in nome della fede. L’assolutizzazione della vita rispetto alla morte ha dunque indotto un radicale ripensamento della dottrina della Chiesa, tanto da dover rivedere la sua posizione a proposito del diritto alla pena di morte, che veniva ammessa come scelta legittima da parte di ogni singolo Stato sovrano. Infatti, fino al 1992 il Catechismo della Chiesa Cattolica riconosceva la possibilità per ogni Stato nazionale di eseguire la pena di morte. Tale asserzione scompare nell’edizione del 1993, al fine di rendere coerente la nuova posizione ecclesiastica pro-life e la condanna assoluta dell’aborto volontario. Ma l’ammissione della pena di morte scomparirà dalla costituzione vaticana solo nella versione del 2001. Questa atteggiamento bio-politico viene altresì rappresentato dalle gerarchie cattoliche e da gruppi integralisti mediante nuove forme di azioni “liturgiche”. 4. Obiettivi La ricerca ha l’obiettivo di individuare l’interazione o l’eventuale confliggenza tra religione, diritti umani e culture a proposito della nozione di vita umana, dal momento da Il vino come consumo culturale: una ricerca sulle classificazioni sociali e il gusto distintivo. No. pratica 2011-ATE-0371 Responsabile NAVARINI Finanziamen to 5.116,00 Complessivo Descrizione GIANMARCO Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € La cultura del vino – in Italia, in Europa e in varie parti del mondo – ha visto crescere progressivamente il ruolo dei “saperi esperti” (cfr. Giddens). La principale conseguenza di questo fenomeno risiede nella formazione di uno specifico “campo” (cfr. Bourdieu) composto da attori, organizzazioni e istituzioni che concorrono alla produzione di conoscenze non solo specialistiche ma anche collettive. Tali saperi risultano collettivamente significativi poiché impiegati da vari attori/consumatori nelle loro pratiche di vita quotidiana (cfr. Foucault). Scienziati e divulgatori (di viticoltura, di enologia, di concetti quali "terroir", "crus", "vini biologici", "vini naturali", ecc.), giornalisti e critici specializzati, valutatori e critici compilatori di guide, storici del gusto e wine-writers, giudici che partecipano a concorsi ufficiali di assegnazione di titoli e premi, professionisti (enologi, consulenti e agronomi viti-vinicoli), membri della comunità di esperti ufficiali della degustazione (sommelliers, assaggiatori, analisti sensoriali) sono alcune delle molte figure che, in qualità di attori, concorrono alla composizione di questo complesso campo, posizionandosi al suo interno. Queste figure operano quotidianamente nella produzione dei significati sociali e istituzionali e nella definizione dei nuovi criteri del "gusto" predominanti nelle pratiche di consumo. In tale contesto il gusto viene inteso sia nella accezione di “criterio di preferenza” che come “espressione di giudizio”, ma anche come un dispositivo generativo e innovativo di “classificazioni” (cfr. Mary Douglas). Anche il concetto di classificazione viene qui inteso secondo un duplice registro di significazione e legittimazione (cfr. Lahire): come un modo diffuso di concepire e di categorizzare il vino quale merce o prodotto di mercato e come un metodo per l'espressione formale di giudizi e di valutazioni di ordine valoriale e gerarchico. In conseguenza di tali presupposti, l’assunto che guida la ricerca è che le attività svolte in questo campo influenzino le pratiche di consumo e contribuiscano quindi alla riproduzione di una certa cultura del vino. La ricerca si pone dunque come obiettivo principale la spiegazione e comprensione dei processi di costruzione sociale del 55 significato pubblico del vino in Italia, attraverso l’analisi delle attività, del linguaggio e delle pratiche descrittive impiegate sia dagli attori che costituiscono il campo dei saperi esperti sia dai consumatori più eruditi nel settore, figure che nella letteratura corrispondono ai cosiddetti “amatori”, “appassionati” e “connaisseurs” (cfr. Hennion, Fischler). Restando nell'ottica di Bourdieu e delle successive evoluzioni del suo programma di ricerca (Lahire), un ulteriore obiettivo della ricerca è di individuare le eventuali relazioni strutturate tra le pratiche sociali di classificazione dei vini nell'ambito dei consumi e le pratiche di riproduzione di differenze sociali tra individui e tra gruppi e dunque analizzare i processi di creazione di diseguaglianze derivate dai diversi investimenti di risorse intese come forme di "capitale" (capitale sociale, economico, simbolico e linguistico). Le attività di ricerca metteranno sotto osservazione quattro diversi ambiti. Nel primo si intende spiegare i criteri di classificazione posti in essere durante le degustazioni degli esperti, ossia nel corso di quelle attività (di valutazione e giudizio) nelle quali le pratiche di classificazione costituiscono la base per la produzione di un discorso pubblico sul vino e sulle differenze tra vini. Nello specifico, si intendono studiare tre contesti: 1) Le degustazioni effettuate dai giudici durante i concorsi ufficiali, ossia le competizioni tra i vini; 2) le degustazioni effettuate dagli esperti di valutazione rappresentati dai compilatori delle cinque Guide italiane (Gambero Rosso, Luca Maroni, Espresso, Veronelli, AIS); 3) le degustazioni effettuate durante i corsi ufficiali e legalmente riconosciuti per la qualifica di esperto (assaggiatore e sommelier). L’analisi di questi contesti terrà conto, in particolare, dell’uso della nozione di “tipico”, di come questa nozione venga applicata alla concezione del gusto del vino, di quale funzione svolga nei processi di valutazione, e di come infine possa risultare significativa allo scopo di comprendere i processi di classificazione territoriale. Nel secondo ambito si intendono studiare le pratiche di consumo nei ristoranti di prestigio, mettendo al centro dell’analisi il ruolo svolto dagli esperti (i sommelier) e l’interazione tra questi e i clienti consumatori di vino. Anche qui la nozione di tipico costituisce una delle chiavi analitiche centrali per indagare i nessi tra classificazioni, differenze sociali e criteri di valutazione territoriale o di origine. Nel terzo ambito si intende studiare un particolare contesto di pratiche di consumo, quello relativo al turismo del vino. Qui la ricerca intende prevalentemente analizzare le forme organizzative del turismo (con riferimento al Movimento Nazionale del Turismo del Vino) e le modalità di partecipazione dei consumatori agli eventi più importanti per ciò che riguarda il contatto con i produttori (in particolare l’evento “Cantine Aperte”). Infine, nel quarto ambito si intende cogliere il modo in cui il mondo delle riviste specializzate contribuisce alla riproduzione di disuguaglianze/differenze sociali alimentando un discorso pubblico sulle modalità del bere-gustare vino. Nello specifico, verrà effettuata un’analisi dei testi delle quattro riviste a maggiore tiratura seguendo il metodo dell’analisi delle rappresentazioni (cfr. Hall) e più in generale il metodo della Discourse Analysis. Nel complesso, si prevedono non meno di ottanta interviste in profondità e una trentina di sedute di osservazione partecipante. L’analisi testuale prenderà in considerazione, per un periodo di un anno, le cinque guide italiane, le quattro riviste con maggiore diffusione nazionale e i due magazine più influenti a livello internazionale. Immigrazione e sicurezza nei media italiani: la costruzione di un problema sociale. 1988-2010 No. pratica 2011-ATE-0452 Responsabile MANERI Finanziamen 2.558,00 to MARCELLO Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € 56 Complessivo 5. PRESUPPOSTI, DESCRIZIONE ED OBIETTIVO DELLA RICERCA Descrizione In Italia negli ultimi 20 anni si è affermato un discorso pubblico sullo straniero, ripetitivo, ridondante, per alcuni versi monolitico, che lo costruisce principalmente come portatore di problemi (criminalità, insicurezza, permeabilità delle frontiere, conflitto culturale, terrorismo) o, residualmente, come mera forza lavoro (ter Wal, 1997; Dal Lago, 1999; Maneri, 1995). Questo discorso è una risorsa per la ridefinizione dei termini entro i quali la cittadinanza, l’esclusione sociale, i diritti, la rappresentanza, la legittimazione delle élites, sono ri-modellate un po' in tutti i paesi occidentali. Questa “formazione discorsiva” (Foucault, 1999) che crea oggetti e li categorizza, che si esprime secondo ricorrenti modalità enunciative, che costruisce un certo tipo di relazioni tra i partecipanti della sua ‘grande narrazione’, che intrattiene rapporti stretti con campi discorsivi affini – il discorso sulla criminalità, la sicurezza, il disordine sociale, il terrorismo – merita di essere studiata in modo sistematico. Il luogo di osservazione più indicato è costituito dai mezzi di informazione, che oltre a giocare un ruolo autonomo nella rappresentazione dell’immigrazione ospitano anche la versione pubblica degli enunciati delle altre voci più rilevanti in questo campo (ceto politico, istituzioni, ‘esperti’). Sono stati già effettuati, dal responsabile di questa ricerca, studi di caso e una rilevazione sistematica basata su campioni rappresentativi degli articoli sull’immigrazione pubblicati negli anni 1988, 1992, 1995, 2000, 2005. Si tratta ora di sistematizzare i dati e di portare a termine gli ultimi studi di caso. In questo modo sarà possibile avere i materiali empirici necessari a dare respiro storico all’analisi, per poter meglio individuare le sistematicità del discorso e le sue strutture di senso più profonde. Un secondo obiettivo della ricerca è quello di tracciare, con l’ausilio di interviste (una parte delle quali già effettuate per precedenti studi), le logiche dell’attivazione degli attori sociali significativi che producono discorsi su questo tema. Si tratta di comprendere, se si vuole, le dinamiche della ‘carriera’ di questo “problema sociale”: come particolari costellazioni di processi vengono oggettivate, interpretate e dotate di rilevanza politica. Un periodo di osservazione particolarmente efficace per questo genere di domande è quello intercorso tra l’omicidio Reggiani, nell’autunno 2007, e la fine del primo anno del nuovo governo Berlusconi. In questi 2 anni circa le logiche normalmente all’opera nella costruzione di questo problema sociale si sono fatte particolarmente visibili, saldando in modo indissolubile il tema dell’immigrazione con quello della sicurezza. Da una parte l’esplicito uso dello strumento retorico delle minacce portate dall’immigrazione iscrive quanto sta succedendo in Italia a pieno titolo nel campo ben noto delle politiche della paura (Robin, 2005; Altheide, 2002; Simon, 2008). Dall’altra il “pacchetto sicurezza” discusso in Parlamento, le più di 500 ordinanze emesse dai Sindaci in moltissime regioni italiane e i numerosi Decreti legge approvati sul tema non solo costituiscono un’eloquente testimonianza della centralità e della pervasività (politica, culturale, giudiziaria; a livello sia centrale che locale) delle politiche della sicurezza, ma forniscono un utilissimo materiale empirico a completamento della ricerca. L’analisi di questo materiale potrà fornire un quadro ancora più sistematico dei presupposti, dei target, delle conseguenze del frame della sicurezza applicato al complesso dell’immigrazione. Bibliografia citata: Altheide, D.L. “Terrorism and the Politics of Fear”, Cultural Studies Critical Methodologies, Vol. 6, No. 4, pp. 415-439, 2006 Dal Lago, A. Non-persone. L'esclusione dei migranti in una società globale, Milano, Feltrinelli, 1999. Foucault, M. L’archeologia del sapere, Milano, Rizzoli, 1999 Maneri, M. "Stampa quotidiana e senso comune nella costruzione sociale 57 dell'immigrato", Trento, tesi di dottorato, 1995. Robin, C. Paura. La politica del dominio, Milano, Università Bocconi Editore, 2005 Simon, J. Il governo della paura. Guerra alla criminalità e democrazia in America, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2008 Ter Wal, J. “The reproduction of ethnic prejudice and racism through policy and news discourse. The Italian case (1988-1992)”, Firenze, tesi di dottorato, 1997. Indagine sull’approccio alle relazioni interculturali e sviluppo comunitario in America Centrale e Sud America No. pratica 2011-ATE-0531 Responsabile CASTIGLIONI Finanziamen to 2.100,00 Complessivo Descrizione IDA Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € L’università di Milano Bicocca, attraverso la Laurea magistrale in programmazione e gestione delle politiche e dei servizi (PROGEST), ha attivato dal 2005 una rete interuniversitaria con facoltà e dipartimenti in America Centrale e in Sud America. Universidad de Sancti Spiritus (Cuba), Universidad Nacional Autonoma de NicaraguaManagua (Nicaragua), Universidad Nacional de General Sarmiento e Facultad Latinoamericana de Ciencias Sociales FLACSO di Buenos Aires (Argentina), infine Universidad de Chile di Santiago del Cile. Al presente è avvenuto uno scambio di studenti laureandi e di docenti tra queste istituzioni culminato nel corso di perfezionamento su salute e globale e sviluppo, un corso transnazionale e interculturale tenutosi a Milano che ha visto la partecipazione di 20 studenti provenienti dalle università della rete. Inoltre, dal 2011 l’università di Milano Bicocca (Progest) e l’Università di Sancti Spiritus di Cuba hanno finalizzato un doppio riconoscimento del titolo di laurea (PROGEST, relazioni interculturali e sviluppo e Maestria en Desarollo Cultural Comunitario). In quest’ottica è importante, una volta consolidati i rapporti, indagare quali sono le prospettive teorico-pratiche, insieme alla letteratura di riferimento a cui si rifanno i docenti di questa rete. La ricerca proposta vuole rispondere a questo bisogno al fine non di uniformare, bensì di creare una mappatura delle conoscenze e delle specificità degli approcci presenti; inoltre una conoscenza reciproca di strumenti e prospettive renderebbe lo scambio interuniversitario di docenti e studenti più mirato e di maggiore sostanza. L’ultimo decennio ha visto una proliferazione di studi e ricerche sul concetto di competenza interculturale, non solo in Nord America, ma soprattutto in Europa e sempre di più in America Latina. Gli approcci contemporanei spaziano dai modelli composizionali in cui vari modelli identificano ipotetiche componenti della competenza senza specificare le relazioni tra tali elementi e che quindi appaiono come liste di tratti e attitudini su base individuale e tipicamente di personalità; ai modelli co-orientativi, che si concentrano sulla concettualizzazione dei risultati delle interazioni interculturali (empatia, accuratezza percettiva, presa di prospettiva, chiarezza, sovrapposizione dei sistemi di significato); ai modelli evolutivi che si focalizzano sugli stadi di progressione o di maturità attraverso i quali la competenza ipoteticamente si evolve; ai modelli adattativi che si distinguono per due caratteristiche: a) tipicamente prendono in considerazione interagenti multipli nel processo b) enfatizzano l’interdipendenza di tali interagenti multipli attraverso la modellizzazione del processo di adattamento reciproco; infine ai modelli di processo causale che tendono a riflettere le relazioni tra componenti di relazioni specifiche e che sono quelli più facilmente formalizzati e più facilmente testabili (distal-to proximal concepts models). L’indagine avrà lo scopo di: 1) acquisire informazioni relative agli approcci presenti 58 nelle varie università sulla base delle persone coinvolte nella rete; 2) fare circolare informazioni ed eventualmente materiali a supporto; 3) creare una rete permanente di dialogo sui temi di relazioni interculturali e sviluppo comunitario; 4) provare a formulare un “sistema” di apprendimento a moduli che privilegi le eccellenze che ciascuna università può offrire in vista della creazione di un dottorato internazionale. La metodologia utilizzata prevede interviste, un questionario congiunto riguardante le diverse esperienze didattiche, un focus group. I risultati attesi sono di un ampliamento e un arricchimento complessivo della rete che attraverso questa attività si impegnerà in un lavoro autoriflessivo. Invenzione di spazio No. pratica 2011-ATE-0382 Responsabile VICARI SERENA Finanziamen to 2.100,00 Complessivo € Descrizione Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca Si tratta della seconda fase della ricerca articolata su tre anni per la cui prima fase si è chiesto il finanziamento l’anno scorso. Il progetto di ricerca complessivo vuole indagare la trasformazione della morfologia del territorio nelle aree metropolitane, in ragione di una ridistribuzione della popolazione e di nuovi stili di vita e di consumo che comportano un maggiore consumo di territorio. Il fenomeno del consumo di territorio non è circoscritto alla edificazione di sue porzioni fino a quel momento rurali, ma si manifesta anche come trasformazione e intensificazione di usi e funzioni dello spazio all’interno del tessuto urbanizzato, in concomitanza di processi di privatizzazione e mercificazione dello spazio stesso. A queste nuove modalità di consumo dello spazio urbano si è venuta ad aggiungere una modalità di “super-consumo” che comporta la creazione ex novo di spazi. L’invenzione di spazio si avvale di dimensioni spaziali e temporali per cui può essere analizzata in due processi distinti: da un lato, nella città nuovi spazi vengono creati a livelli diversi rispetto all’area finora in uso, con lo sfruttamento del sottosuolo e grazie alla sovra-elevazione, consentendo l’espletamento di ulteriori funzioni insistenti sulla stessa area; dall’altro, nuovi spazi vengono creati attraverso una accentuata temporalizzazione dell’uso di una stessa area in un determinato arco temporale, in genere le 24 ore ove si organizza l’uso dello spazio da parte di utenti diversi, siano questi professionisti che si alternano negli uffici di co-working o immigrati che affittano lo stesso letto a turni, ad esempio. La ricerca indaga le “invenzioni” di spazio che contribuiscono a intensificarne ulteriormente il consumo. Nella prima fase si è proceduto all’analisi della letteratura straniera, conducendo una ricognizione sulle concettualizzazioni di questo fenomeno. In questa seconda fase si farà una prima ricognizione su queste modalità di consumo di territorio nell’area metropolitana milanese, per esempio indagando le manifestazioni della nuova progettazione per livelli che prevede modalità di sfruttamento del sottosuolo per nuove funzioni commerciali e l’accatastarsi di funzione diverse sulla stessa area, come pure l’appropriazione temporanea di aree dismesse per i rave parties o il fenomeno dei temporary stores funzionanti per un determinato arco temporale. In una terza fase si procederà invece a una riflessione sulle modalità di valutazione dell’impatto che queste nuove forme di intensificato uso e consumo dello spazio urbano hanno sulle diverse popolazione e sulla qualità della vita della metropoli contemporanea nel suo complesso. 59 Italia '61. Identità nazionale e celebrazioni 2011-ATE-0536 BRACCO BARBARA Responsabile ROBERTA ANNA No. pratica Finanziamen to 2.394,00 Complessivo Descrizione Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € Il progetto di quest’anno si inserisce nell’ambito della linea di ricerca già indicata per il 2010 (e riproposta qui di seguito). Il tema infatti degli anniversari unitari nella storia italiana costituisce anche, o a maggior ragione, per il 2011 terreno fecondo di riflessione storiografica. Le celebrazioni ufficiali, le iniziative culturali e non da ultimo il dibattito storico e politico che hanno caratterizzato i primi mesi del 2011 ci dicono che il discorso pubblico sull’identità nazionale è quanto mai vivo, più di quanto possano suggerirci i sostenitori della pietrificazione monumentalizzante o la ormai solita retorica “secessionista”; la mostra sull’Unità a Torino, i documentari televisivi, i dibattiti scientifici disegnano semmai un panorama interessante sul “senso” dell’italianità in 150 anni di storia. Questo fervore culturale e politico non è nuovo e anzi ripropone, tenuto conto del diverso contesto storico, molti dei temi emersi cinquanta anni fa, quando per il centenario dell’Unità le istituzioni, centrali e locali, e molti centri della società civile si interrogarono sulle trasformazioni dello Stato e della vita italiana. La ricerca sulle fonti “istituzionali”, indicata tra le priorità nel programma dell’anno scorso, ci dice infatti che l’attenzione per il compleanno dello Stato italiano fu massima. In particolare la Presidenza della Repubblica, allora retta da Giovanni Gronchi, fu il centro della maggior parte delle iniziative promosse a Roma per le celebrazioni unitarie. Al di là del compito istituzionale, la Presidenza interpretò l’evento celebrativo come l’occasione di trarre bilanci storici, certo non privi di delusioni e tensioni, ma pur sempre meritevoli di qualche soddisfazione; da paese povero si stava avviando a divenire potenza economica di livello mondiale, da paese con un passato politico fragile e drammatico a Stato di piena democrazia. Per molti aspetti ancora più interessante si è rivelata la ricerca sulle fonti riguardanti il ruolo di Torino, capitale dei festeggiamenti di Italia ’61. Nel capoluogo piemontese le molte iniziative, tra le quali spicca certamente la grande mostra, oltre a denunciare l’orgoglio – più che meritato – della leadership piemontese nel processo di unificazione, offrono un panorama ancora più ampio dell’immagine della storia italiana. Senza trascurare le contraddizioni del periodo liberale e il passaggio tragico del fascismo, la ricostruzione del passato degli italiani viene disegnata secondo il paradigma – per certi aspetti ancora ottocentesco – di un vitalismo sociale e politico che pur segnato da contrasti e drammi collettivi, ha guardato costantemente alla libertà e alla democrazia. Progetto presentato nel 2010 Dopo il 1911 e il 1961, l’Italia si appresta a celebrare un altro compleanno importante. Nel 2011 il nostro Paese arriverà ai suoi primi 150 anni di vita unitaria e sarà l’occasione quasi unica per fotografare il presente degli italiani, forse prevederne il futuro ma soprattutto ricordare il passato. Per il cinquantenario e per il centenario il nostro paese allestì una serie di iniziative non di rado di intonazione trionfale che avevano per lo più – e non senza motivo – lo scopo di registrare con compiacimento i successi politici, economici, sociali e culturali conseguiti sin lì. Per gli organizzatori e le istituzioni del 1911 e del 1961 il passato era punto di riferimento essenziale ma anche un fardello di povertà e arretratezza che la modernità delle celebrazioni del 1911 e del 1961 avrebbe dovuto esorcizzare. Una storia da ricordare insomma e al tempo stesso da superare, da lasciarsi alle spalle a gran velocità. Oggi, a un secolo e mezzo dalla fondazione dello 60 stato unitario, molte sono e saranno le iniziative volte a riproporre la stessa tensione tra passato e presente, tra vecchi problemi e nuove speranze, tra antiche “tare” e scintillanti conquiste. Ma oggi cosa è e cosa rappresenta per gli italiani la oramai lunga storia comune, quella del Risorgimento e del tormentato Novecento? E’ ancora una storia che non passa o un prezioso ancoraggio? Alcuni indicatori ci dicono che il nostro Paese, frastornato da problemi di stringente attualità e da più antiche fragilità, sembra di tanto di tanto guardarsi indietro per ritrovare qualcosa della sua incerta identità. Un bisogno che una facile divulgazione mediatica – non sempre naturalmente ma spesso - pare soddisfare ricorrendo a una narrazione di fatti e eventi del passato oramai pietrificata da rassicuranti stereotipi e vulgate. Nel quadro dei prossimi festeggiamenti e del dibattito che essi solleveranno, il progetto di ricerca intende ripercorrere le celebrazioni e le iniziative organizzate in occasione del precedente a noi più vicino temporalmente, cioè il 1961. Il primo secolo di vita dello Stato italiano venne ricordato dal Governo, dalla Presidenza della Repubblica, dalle amministrazioni locali (in particolare la città di Torino) e da una vasta rete di associazioni, movimenti, partiti, istituzioni culturali che progettarono e realizzarono manifestazioni di varia natura sull’essere italiani. Come si è detto l’intonazione generale fu all’insegna del trionfalismo e dell’autocelebrazione per i successivi politici, sociali, economici e culturali conseguiti dal giovane paese. La narrazione che emerge dalle sfilate, dall’inaugurazione dei monumenti, dalla titolazione delle vie, dalle mostre, ma anche da giornali e rotocalchi, film (pellicole come Tutti a casa, La grande guerra o Il generale della Rovere erano un omaggio al capitolo difficile delle guerre degli italiani) e programmi televisivi è in fondo una messa in forma dell’identità nazionale e del tortuoso percorso storico sin lì seguito. La narrazione finale non fu priva tuttavia di contraddizioni e dissensi. Basti ricordare che il cinema italiano degli anni del boom economico, spesso con esplicito riferimento al centenario, si impegnò a illuminare gli aspetti più oscuri o negativi della società italiana. Anzi la stessa idea di progresso e di modernità venne apertamente rovesciata nella amara rappresentazione di un paese dimentico delle sue origini contadine e proiettato ormai verso la degenerazione culturale. Capolavori assoluti come La dolce vita riprendevano in fondo l’idea nostalgica di un paese avviato verso una trasformazione epocale fatto di decadenza morale e culturale. Nel progetto, che dovrà ovviamente tener conto del dibattito storiografico di quegli anni, si privilegeranno due linee di ricerca. Il primo luogo si intende ricostruire il ruolo svolto dalle istituzioni centrali e locali. Come si è detto la Presidenza della Repubblica e i Governi della fine degli anni ’50 predisposero per tempo le iniziative celebrative del ’61. Dalle classiche sfilate militari alla pubblicazione delle opere dei Padri della Patria, dai discorsi ufficiali al dibattito parlamentare ci si presenta un quadro che sin d’ora possiamo definire non vastissimo ma abbastanza significativo dell’immagine che lo Stato volle trasmettere del passato degli italiani. Un passato, va da sé, come si diceva, quasi sempre agiografico, rassicurante e di tanto in tanto anche trionfale. In quest’ambito particolare interesse riveste l’azione svolta dalla ex-capitale d’Italia, cioè Torino, dove il tema della ricorrenza venne svolto con particolare attenzione (la più imponente mostra si tenne appunto nel capoluogo piemontese). La seconda linea di ricerca mira invece a analizzare l’immaginario nazionale attraverso i mezzi di comunicazione. Per la prima volta la divulgazione storica e l’identità nazionale dovevano necessariamente passare attraverso le forme più moderne e avvincenti di racconto. I documentari televisivi, le trasmissioni radiofoniche, gli sceneggiati prodotti e mandati in onda dalla RAI, le pellicole cinematografiche appositamente commissionate per l’anniversario o semplicemente alludenti all’importante appuntamento con la storia nazionale costituiscono un patrimonio di rappresentazioni per alcuni aspetti straordinario e quasi inesplorato. Una prima ricognizione delle altre fonti indicate nel progetto iniziale, ovvero televisione e cinema, fondamentali per ricostruire l’immaginario collettivo ci dice invece che molto 61 più complessi i percorsi di elaborazione o rielaborazione del tema dell’Unità e dell’italianità nella società e nella cultura dell’epoca. Basti pensare alle difficoltà incontrate dal cinema italiano a ripercorrere le vicende di due guerre mondiali, dove l’assurdità della prima e il disastro politico e militare della seconda trovano un loro punto di fuga solo nel richiamo rassicurante all’orgoglio di essere italiani anche nelle situazioni più drammatiche e paradossali. E come, invece, la televisione o il cinema su commissione (“Via l’Italia!” di Roberto Rossellini) usino ancora gli stilemi della patria risorgimentale – con annessi i più consolidati stereotipi di genere – per rinsaldare l’idea che nazione e sangue sono alla base della comunità. Ma non da meno va notato come proprio dal cinema il tema della modernizzazione del paese, la trasformazione epocale intervenuta dopo il secondo conflitto mondiale, venga osservato, scrutato, notomizzato, senza retorica trionfalistica anzi, semmai, mettendone in evidenza i pericoli di una degenerazione culturale irreversibile. L’obiettivo è per quest’anno di completare la ricognizione di queste fonti che, non va dimenticato, offrono spunti di riflessione assai interessanti ma anche non pochi problemi di reperimento e classificazione (soprattutto con riferimento a quelle televisive). Di questa ricerca verrà infine – questo lo scopo finale – redatto un articolo riassuntivo. Un primo risultato è stato però già conseguito. Alla responsabile del progetto è stato infatti affidato il coordinamento di un dossier sul 150° per la rivista on line StoricaMente che deve gran parte della sua ispirazione e della sua impostazione proprio al progetto qui illustrato. Progetto presentato nel 2010 Dopo il 1911 e il 1961, l’Italia si appresta a celebrare un altro compleanno importante. Nel 2011 il nostro Paese L'amicizia nei giovani studenti universitari No. pratica 2011-ATE-0439 Responsabile GHISLENI Finanziamen to 2.100,00 Complessivo Descrizione GIANMAURIZIO Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € 1. Cornice teorica L’amicizia è una delle principali relazioni interpersonali. Trovarsi in un rapporto di amicizia significa condividere sentimenti ed emozioni; significa svolgere assieme delle attività. Ma significa anche «fidarsi». L’amicizia è un «atto di fiducia»: significa far partecipe l’altra persona ai propri stati d’animo più intimi. E’ una forma di socialità basata sullo scambio di narrazioni e\o di attività. Nelle odierne società, l’amicizia è una relazione che accompagna l’intero corso di vita delle persone: non è tipica né delle sole fasi adolescenziali né di quelle giovanili. Ed è per questo che studiare l’amicizia vuol dire occuparsi di una relazione nella quale si riflettono gli stessi cambiamenti della realtà sociale – nel senso che i legami di amicizia si presentano sempre più come un lato dell’identità di ciascun individuo. (Per ulteriori approfondimenti, cfr. Maurizio Ghisleni, Paola Rebughini, Dinamiche dell’amicizia, Riconoscimento e identità, Franco Angeli, Milano 2006; cfr. anche Ghisleni, Rebughini, L’amicizia in età adulta. Legami di intimità e traiettorie di vita, in preparazione per Franco Angeli). 2. Oggetto della ricerca 62 Questa ricerca si propone di studiare il tema dell’amicizia nei giovani studenti universitari in due differenti città: l’Università di Milano Bicocca e l’Università di Bari. In particolare, intendiamo privilegiare gli studenti universitari compresi nella fascia d’età 20-25 anni (prima parte dell’età adulta, cfr. Ghisleni, Moscati Che cos’è la socializzazione, Carocci, Roma 2001, Cap. V). 3. Metodologia di ricerca La metodologia che intendiamo adottare è quella delle interviste autonarrative: a partire da una traccia di intervista, si intende stimolare l’intervistato a narrarci la propria esperienza di amicizia. La traccia di intervista è quindi solo il punto di partenza poiché il nostro obiettivo è quello di ricostruire una storia di vita. 4. Obiettivi della ricerca Possiamo riassumere gli obiettivi della presente ricerca nei seguenti punti: 1. chiederemo all’intervistato di parlarci delle sue amicizie sia fuori sia dentro l’Università; 2. qualora abbia amicizie in Università, chiederemo di approfondire le analogie e le differenze rispetto a quelle extrauniversitarie; 3. di soffermarsi poi su una specifica amicizia (universitaria o meno) – quella cioè del miglior amico o della miglior amica; 4. gli\le chiederemo di raccontarci come questa sia nata – luoghi di studio, centri ricreativi, etc; 5. se vi sono stati momenti di tensione e\o situazioni critiche; 6. lo stato attuale del legame – se c’è ancora oppure se si è concluso. Gli obiettivi della ricerca sono sostanzialmente due: 1. cercare di ricostruire le dinamiche di questo campo semantico-relazionale (cfr. Ghisleni Sociologia della quotidianità. Il vissuto giornaliero, Carocci, Roma 2004); 2. e se vi sono eventualmente approcci differenti nel modo di percepire e di vivere l’amicizia – dato che la ricerca è condotta in due differenti aree geografiche (Milano e Bari). 5. Chi si intervista Il tipo di amicizia che intendiamo privilegiare è l’amicizia diadica (a due) sia maschile sia femminile: 1. 10 interviste a Milano di cui 5 maschili e 5 femminili; 2. 10 interviste a Bari di cui 5 maschili e 5 femminili. 6. Come recuperare gli intervistati Questa ricerca non ha intenti di rappresentatività statistica. Il suo obiettivo è semplicemente quello di ricostruire delle storie di vita. Ci si affiderà a conoscenze occasionali. Per Milano Bicocca, gli studenti del mio corso. Per Bari, occorrerà prendere contatto con un docente di tale Ateneo. L'università come agente di sviluppo locale tra Italia e Cuba No. pratica 2011-ATE-0028 Responsabile GIASANTI Finanziamen to 2.100,00 Complessivo ALBERTO Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € 63 Descrizione L’Università degli studi di Milano-Bicocca (UNIMIB) e l’Universidad de Sancti Spiritus (UNISS), tenendo conto dei vincoli culturali che legano i due Paesi, hanno stipulato un accordo di cooperazione finalizzato al riconoscimento del doppio titolo di laurea. L’accordo ha come obiettivo l’attività di scambio di studenti che culminerà con il conseguimento dei titoli universitari di entrambe le Istituzioni, previo l’adempimento di specifiche condizioni stabilite dalle due Università. Per UNIMIB il doppio titolo riguarda la Facoltà di Sociologia – Corso di Laurea Magistrale in Programmazione e Gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali, mentre per UNISS riguarda la Facultad de Humanidades - Maestria in Desarrrollo Cultural Comunitario. La collaborazione tra le due Università avviene sia attraverso la mobilità degli studenti e delle studentesse di ciascuna istituzione che hanno l’opportunità di trascorrere un periodo di almeno 9 mesi non necessariamente consecutivo nell’istituzione ospite al fine del conseguimento del doppio titolo di laurea, sia attraverso scambi di docenti e ricercatori come anche scambi di conoscenze su metodi e strumenti didattici e scientifici, ma pure di tecnici amministrativi per una reciproca conoscenza delle diverse procedure in vigore nelle due Università. E’ importante sottolineare che il progressivo ampliamento dei compiti delle università comporta di attribuire ad esse una crescente importanza nel ruolo di agenti per lo sviluppo, come afferma la Commissione europea nel 2003. L’università si misura così sulla qualità dei saperi e del capitale umano come anche sul livello del capitale sociale “embedded” in un determinato territorio. In questo modo si produce un valore aggiunto per quei contesti che potranno fruire di adeguate competenze come risultato di continui investimenti in formazione universitaria e in qualificazione professionale. Sempre più l’università dovrà offrire spazi di confronto con domande, esigenze ed esperienze che vengono dall’esterno, anche da molto lontano. Esperienze di pratiche sociali e professionali che, transitando dall’università, ritornano ai territori di appartenenza arricchite di sguardi diversi. Allo stesso modo queste esperienze del fuori come luoghi di azioni e di collettività dinamiche stimolano l’interno ad una contaminazione continua con pratiche e saperi critici attenti al cambiamento, in un’ottica di ricerca-intervento. L’università diventa così un luogo di incontro tra teorie e prassi in una co-produzione di conoscenze, mettendo insieme saperi differenti che dialogano tra loro in un processo di costruzione di connessioni, pur nel mantenimento delle differenze. Data questa premessa i risultati attesi si riferiscono al fatto che gli studenti italiani e gli studenti cubani potranno acquisire un forte valore aggiunto da una formazione interculturale che permetta loro la trasferibilità delle competenze interculturali acquisite durante i periodi di formazione all’estero. Infatti, se non si ha competenza interculturale si tende a sottostimare l’importanza di ciò che si apprende in taluni contesti e a non sapere trasformare quel sapere in altri contesti. Un ulteriore risultato atteso è quello di imparare non solo a lavorare in gruppi multiculturali in maniera efficace, ma anche riuscire a tradurre e ad implementare competenze tecniche in ambiti con retroterra culturale diverso da quello proprio di origine LE TRASFORMAZIONI DEL LAVORO DOPO LA CRISI: TRA ECONOMIA E POLITICA No. pratica 2011-ATE-0308 Responsabile NEGRELLI Finanziamen to 5.116,00 Complessivo Descrizione SERAFINO Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € Qual'è la portata delle trasformazioni che hanno interessato il lavoro nell’ultimo trentennio e che prefigurano una loro accentuazione nel prossimo futuro, anche in 64 conseguenza della grande crisi economica mondiale iniziata nell’autunno 2008, con la bancarotta della Lehman Brothers? La letteratura delle scienze sociali, da quella sociologica a quella economica, da quella giuridica a quella psicologica, si è ampiamente soffermata su tale complessa transizione, pur tra mille difficoltà nell’enuclearne un concetto sintetico. La definizione di “lavoro post-fordista” spesso (ab)usata per cogliere tali cambiamenti se da un lato ha contribuito a indicare la fine di un modello produttivo e sociale convergente, quasi secolare, dall’altro lato appare troppo generica nella individuazione del nuovo modello o dei nuovi modelli emergenti di lavoro. Anche il concetto di “terziarizzazione” del lavoro pur essendo stato utile per segnalare il passaggio dal lavoro manifatturiero industriale, che tende sempre più a caratterizzare soprattutto i paesi emergenti, a quello terziario, del commercio e dei servizi, in realtà lascia in ombra le trasformazioni che pure interessano i contenuti di quelle prestazioni e di quelle attività manifatturiere che mantengono tuttora un ruolo innovativo fondamentale nelle economie ad alto costo del lavoro e ad elevata produttività. Forse troppo sintetica, ma più efficace nel rappresentare il mutamento, risulta la definizione di “lavoro della conoscenza” se si intende con essa non solo il forte incremento dei cosiddetti knowledge workers, ma anche la crescita di quelle doti cognitive sempre più richieste per molti lavori. Accantonando l’ambizione di cogliere con un’unica definizione le trasformazioni del lavoro in atto, questo progetto intende far ricorso ai risultati della ricerca sociale empirica e alla relativa riflessione teorica per tentare di individuare le tendenze prevalenti di tali trasformazioni. Innanzitutto, gran parte di tali ricerche e riflessioni converge sull’idea che accanto alla dimensione del “saper fare” tipica del lavoro manifatturiero tradizionale ed esaltata dalla organizzazione taylorista, altre doti siano sempre più richieste nei diversi lavori, da quelle appunto della conoscenza a quelle creative e relazionali, che si possono riassumere nella maggior capacità di “saper essere” sul lavoro (Negrelli, 2009). Una seconda tendenza, anch’essa confortata da molte indagini empiriche, sembra essere la richiesta di maggior complessità ma anche di più flessibilità nello svolgimento delle prestazioni, ovvero la necessità di passare dal tradizionale ambito della “mansione” a quello più ampio di “ruolo”. Infine, si può osservare una terza tendenza di trasformazione del lavoro, orientato sempre più all’autonomia individuale, alla maggiore responsabilità e alle competenze specifiche, che potrebbe essere riassunta nella categoria della “professionalizzazione”. Che le aziende vogliano lavoratori sempre più dotati cognitivamente, più adattabili al ruolo e più “professionisti” lo si potrebbe constatare anche solo sulla base delle domande di lavoro o delle ricerche sulle mutate politiche delle direzioni del personale. Ciò viene peraltro confermato anche in termini formali dalla crescita dei contratti di lavoro sempre meno standard, ovvero di natura più autonoma e flessibile. Che vi sia altrettanto riconoscimento in termini di status e di condizioni di lavoro, non si può certo dire. Risulta infatti sempre più difficile ottenere un buon posto di lavoro stabile e comunque i tempi per ottenerlo si allungano sempre di più (cinque anni in media per la metà dei giovani tra i 15 e i 24 anni, secondo una recente indagine Istat). Altrettanto difficile è poi mantenerlo, una volta ottenuto. Le imprese tendono infatti a privilegiare forme contrattuali meno impegnative, più flessibili, con rischi di incertezza e di insicurezza sociale maggiormente a carico dei lavoratori. Anche le condizioni di lavoro tendono in molti casi a peggiorare, spesso non escluse quelle propriamente fisiche, ma soprattutto da molte ricerche emerge che probabilmente si lavorerà di più per guadagnare meno…Naturalmente, la storia “conta”: le conquiste del lavoro non possono essere cancellate, anche se possono venire erose in maniera più o meno accentuata nei diversi paesi. Inoltre, non andrebbe trascurato il fatto che nei paesi emergenti, soprattutto in quelli a regime democratico, lo sviluppo economico tende a promuovere rivendicazioni per migliori paghe e condizioni di lavoro. Queste trasformazioni del lavoro, sotto i profili sia delle diverse capacità e qualità 65 richieste che del minor riconoscimento di status e di peggiori condizioni di lavoro, pur cogliendo l’essenza di un cambiamento fondamentale rispetto al modello fordista, richiedono di essere articolate tra i vari settori e professioni come si cercherà di fare con questo progetto, che intende delineare le tendenze prevalenti di tali trasformazioni e i fattori principali che vi hanno contribuito. Appare indubbio che, tra questi ultimi, ampiamente indicati da molti studi e ricerche, emergano quelli relativi ad un contesto economico molto più dinamico rispetto al passato, a partire dalla globalizzazione dei mercati e dall’accelerato progresso tecnologico. Questi fattori hanno pesantemente condizionato le scelte delle imprese e delle organizzazioni rispetto al lavoro, anche se non si dovrebbe restare prigionieri di un approccio funzionalista, secondo il quale tali scelte sarebbero deterministicamente imposte dal nuovo contesto capitalistico in cui si trovano ad operare le imprese. In realtà, le interazioni tra i vari fattori e variabili sono molteplici. Le trasformazioni della qualità del lavoro cui si è fatto riferimento sarebbero infatti state impossibili senza lo sviluppo del capitale umano, fondato sugli accresciuti livelli di scolarizzazione dal secondo dopoguerra, e dello stesso capitale sociale. Un approccio innovativo analogo dovrebbe essere adottato per spiegare il prevalente scarso riconoscimento di status del lavoro e spesso il peggioramento delle condizioni economiche, di orario e fisiche in cui sono svolte molte prestazioni. Da un lato, è indubbio che imprese ed organizzazioni possano far leva sulle minacce di delocalizzazione o sulla maggior competizione richiesta per ottenere più produttività del lavoro senza adeguata contropartita. Dall’altro lato, però, si deve registrare la realtà di: un diritto del lavoro statico e tuttora troppo ancorato al modello fordista, inadeguato quindi a definire giuridicamente le nuove tendenze di trasformazione; una indebolita azione politica e collettiva delle rappresentanze del lavoro; politiche di welfare anch’esse incapaci di accompagnare i nuovi lavori e di far fronte alla crescente insicurezza sociale. La crisi finanziaria ed economica ha contribuito ad accentuare questa contraddizione rispetto alle trasformazioni del lavoro nei vari paesi, soprattutto in quelli più ricchi. In particolare sembra alimentare una diffusa ma anche confusa percezione che il lavoro sia minacciato e peggiori a causa delle delocalizzazioni e del lavoro straniero. In realtà le prime tendono ad incidere in misura relativamente contenuta sui posti di lavoro persi e possono (dovrebbero) innescare processi di maggior sviluppo delle imprese anche nei paesi di origine, non esclusi effetti di ri-localizzazione. Mentre la pur crescente immigrazione straniera non sembra avere effetti particolarmente penalizzanti sull’occupazione e sui salari dei lavoratori nativi. Altri sono quindi i fattori all'origine delle trasformazioni quantitative e qualitative del lavoro che stanno caratterizzando tutti i paesi, seppure in maniera così differenziata tra loro. Perciò la ricerca deve orientarsi verso domande più rilevanti a tale scopo. Perché occupazione e disoccupazione, pur nella crisi in corso, tendono a manifestarsi con andamenti diversi da paese a paese? Quali sono gli elementi principali all’origine dei rendimenti economici divergenti, non solo tra i vari paesi, ma a volte anche tra le diverse realtà territoriali all’interno di uno stesso paese? Quali sono i trade-off alla base di queste perfomance economiche? Come mai il passaggio da un’economia basata sul lavoro manifatturiero ad una più orientata al lavoro terziario avviene in maniera più rapida in alcuni realtà rispetto ad altre? Perché la stessa crisi tende ad accelerare risposte di trasformazioni qualitative del lavoro, quali ad esempio la crescita del lavoro della conoscenza e il ridimensionamento del lavoro esecutivo o delle mansioni elementari, anch’esse secondo modelli così fortemente diversificati tra i vari sistemi economici? 66 La città contemporanea. Trasformazioni in atto e modalità di analisi dei fenomeni emergenti in tema di qualità della vita urbana No. pratica 2011-ATE-0162 Responsabile NUVOLATI Finanziamen to 2.557,00 Complessivo GIAMPAOLO Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € 1) Presupposti. Descrizione Le città contemporanee sono oggetto di profonde trasformazioni, sia dal punto di vista della loro configurazione morfologica che dal punto di vista delle culture e degli stili di vita che in esse trovano realizzazione. A tale consapevolezza si è peraltro accompagnata la necessità di guardare in maniera diversa agli obiettivi che le pubbliche amministrazioni locali devono perseguire in termini di qualità della vita, identità, attaccamento al territorio da parte delle popolazioni urbane. Popolazioni che vanno peraltro sempre più differenziandosi tra residenti e non residenti. Il progetto intende pertanto guardare alla evoluzione del concetto della qualità della vita urbana per identificare nuove traiettorie di sviluppo. Come noto la città è il luogo dove i problemi della vivibilità quotidiana ma anche la loro soluzione trovano la massima espressione. L’anonimato, la povertà, l’inquinamento, il traffico, la criminalità, ma anche i servizi, le opportunità di lavoro, di cura assumono connotati reali o percepiti più espliciti proprio nei contesti urbani. Questo aspetto ha portato spesso gli studiosi a chiedersi se esiste una numerosità ottimale della popolazione; una soglia oltre la quale i problemi sono maggiori dei vantaggi. La cosiddetta teoria dell’optimal urban size vede in linea di principo nelle città medie verificarsi le situazioni più positive in termini di numero sufficiente di benefici (amenities, presenza di servizi, controllo sociale, etc.) e, contemporaneamente, di costi ridotti addebitabili alla scarsa concentrazione di popolazione (inquinamento, costo della vita, etc.). Come noto, tale equilibrio è difficile da mantenere proprio perché la qualità della vita raggiunta dai comuni di dimensione media determina una attrattività e situazioni di potenziale overloading sopratttuo laddove la mobilità degli individui è elevata. Interessante è qui provare a coniugare la questione della dimensione urbana e della qualità con l’approccio delle functionings e delle capabilities di Amartya Sen. Come già accennato il tema della qualità della vita è da tempo al centro della riflessione di Sen [1993] che ha avuto il merito di spostare l’attenzione da una concezione del benessere sociale fondata sulla equa distribuzione di risorse e beni, ad una basata sulla realizzazione di functionings e capabilities delle persone. Tale impostazione non ha ancora trovato compiuta declinazione rispetto alle realtà economicamente più avanzate e in particolare nei contesti metropolitani. Le categorie di Sen possono viceversa costituire un punto di riferimento particolarmente utile per analizzare la qualità della vita e le politiche territoriali che lo facilitano. Il nodo di questo discorso sta nel ribadire la centralità del concetto di accessibilità. Come noto, sulla falsariga della critica che Sen muove sia all’utilitarismo benthamiano che al neo-contrattualismo di Rawls, il benessere non è dato dalla semplice disponibilità di beni e risorse, né dalla soddisfazione espressa dai singoli relativamente alle proprie condizioni di vita. Non è ciò che "abbiamo", ma ciò che "facciamo" o "siamo" (functionings) scegliendo tra le possibili alternative (capabilities) a rendere la nostra vita degna di essere vissuta. Allardt [1976] avrebbe detto che la qualità della vita non si esaurisce nell’having ma nel being. Questo spostamento di fuoco dalle risorse alle azioni e alle attività che l’individuo è in grado di svolgere nel rispetto di un orizzonte valoriale di riferimento, pone al centro della riflessione l’analisi delle circostanze e degli elementi che ostacolano la trasformazione 67 dei beni, servizi o risorse disponibili in un reale e accresciuto funzionamento dell’individuo stesso. Un esempio molto semplice. Molti cittadini dispongono del bene automobile, delle reti di strade, etc.; eppure la functionings della mobilità – intesa in termini di tempo necessario per muoversi da un punto A ad un punto B – è ancora estremamente ridotta. La incontrollata crescita di risorse non determina in altri termini una facile accessibilità e usabilità delle stesse. Non sono solo le componenti economiche a creare percorsi di disuguaglianze nell’accesso alle risorse stesse. E’ il sistema delle informazioni, la congestione dei canali di mobilità, il digital divide a far sì che pur in presenza di un discreto numero di risorse solo alcuni soggetti siano in grado di praticare con successo le strategie di avvicinamento, accesso, fruizione e sfruttamento pieno dei beni e dei servizi. Non a caso, le politiche pubbliche oggi più innovative sono di natura software e riguardano non tanto o soltanto la trasformazione dello spazio urbano, e del territorio più in generale, in termini di incremento delle infrastrutture e delle risorse offerte (hardware), quanto dal punto di vista dell’oliatura di quei dispositivi che facilitano l’accesso all’insieme delle risorse già esistenti. Un buon piano del traffico che velocizza la viabilità, un piano regolatore degli orari che de-sincronizza l’apertura delle scuole, un sistema di prenotazione degli spettacoli teatrali on-line, la possibilità di visite mediche via Internet, sono esempi di interventi che hanno a cuore la qualità della vita urbana in chiave di concreta trasformazione dei beni privati e pubblici (i mezzi di trasporto, le scuole, il teatro, il servizio medico e via dicendo) in reali functionings (potersi spostare velocemente, assistere alle rappresentazioni di lirica o prosa, l’essere assistiti, etc.) degli individui. Oltre al capitale economico e a quello sociale, oggi particolare rilievo assume un capitale inteso come sommatoria di strumenti, competenze, strategie di mobilità messe in atto dall’individuo rispetto alla localizzazione e fruibilità di risorse e servizi. Non è un capitale dato dalla estensione e qualità delle reti con altri attori, né esclusivamente dal livello di educazione o dalla dotazione personale di tecnologie avanzate, ma anche dalle esperienze acquisite e dunque dalla familiarità nella gestione proficua della complessità quotidiana rispetto ad una specifica distribuzione e organizzazione territoriale degli spazi e dei servizi pubblici e privati. E’ peraltro rispetto a questa forma di capitale che tendono a strutturarsi nuove differenze e forme di disparità. La componente territoriale, nella sua caratterizzazione morfologica e urbanistica, acquista in questo quadro un ruolo importante e richiama soprattutto il confronto classico, ma qui riletto in chiave differente, tra la metropoli e la città media. Teoricamente le città medio-piccole sono contraddistinte da una dotazione inferiore di risorse, dunque da una gamma più ristretta di scelte possibili (quelle che Sen chiama capabilities) rispetto alla grande città, ma le risorse disponibili risultano comunque più accessibili, più facilmente trasformabili in functionings. La città media e piccola, in altri termini è più a misura d’uomo, più percorribile e fruibile nei sui spazi e nei suoi servizi, meno congestionata dalla presenza di utilizzatori di provenienza esterna. Per far ricorso ad una formula ancora più semplice e diretta: offre meno ma ciò che offre è più a portata di mano. Questa affermazione ovviamente non invalida il fatto che la grande città presenti complessivamente livelli di functionings più elevati rispetto a quelli delle città medie. Ma tali livelli risultano spesso conseguenti più alla straordinaria quantità delle risorse messe in gioco che non alle reali capacità di sfruttamento pieno delle risorse stesse. Il quadro appena delineato di natura ancora teorica lascia naturalmente aperti molti interrogativi. Ad esempio, è possibile affermare con certezza che le città medie presentino un livello ridotto di complessità tale da favorire un più facile accesso alle risorse, sebbene queste siano disponibili in misura minore rispetto a quelle rinvenibili nella metropoli? E ancora, perché molte politiche di software (si fa in particolare riferimento alle politiche pubbliche temporali e all’e-government) hanno trovato sviluppo proprio nelle città medie italiane? E’ questo esito addebitabile alla crescita dei problemi anche nelle cosiddette realtà di provincia o è forse il risultato di una cultura e tradizione amministrativa locale più vicina ai bisogni dei cittadini? L’urbano ha 68 profondamente contaminato il non-urbano, sia in chiave fisica che simbolica e culturale e trovare distinzioni nette tra i livelli di vivibilità nelle metropoli e nei centri minori risulta per certi versi sempre più complicato. 2) Descrizione della ricerca. La ricerca intende concentrare l'attenzione sulla vivibilità urbana (distinguendo realtà di diversa dimensione) e avvalendosi di metodologie quantitative e qualitative In particolare la ricerca prevede le seguenti fasi: - ri-definizione dei paradigmi di riferimento teorico per lo studio della città, grazie a percorsi seminariali attraverso cui rileggere i classici della sociologia e i nuovi pensatori sottolineando il loro contributo alla questione urbana - verifica delle strategie di analisi di tipo quantitativo e qualitativo per l'analisi delle realtà urbane con particolare attenzione al tema della qualità della vita e degli stili di vita emergenti (temi della fruizione e accessibilità della città), attraverso raccolte dati e indagini sul campo - sperimentazione di perlustrazioni urbane di carattere qualitativo-interdisciplinare capaci di integrare varie prospettive di analisi, comprese le pratiche di flanerie urbana per le quali negli anni precedenti sono stati definiti alcuni protocolli in ambito didattico. 3) Obiettivo finale. Testare nuovi approcci metodologici integrati per studiare la qualità della vita, applicabili a contesti urbani differenziati (per tipo e dimensioni). Promuovere attività seminariali sul tema rivolte ad accademici ed operatori del settore. Impostare nuovi progetti di ricerca comparativi sulla vivibilità urbana. Pubblicazioni. La criminalizzazione dell'immigrazione in Italia No. pratica 2011-ATE-0528 Responsabile QUASSOLI Finanziamen to 2.100,00 Complessivo Descrizione FABIO Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € La “gestione”, nell’arco di un ventennio, di una serie di complesse e delicate questioni connesse alla crescente presenza di cittadini stranieri in Italia si è dispiegata tramite la costruzione di un problema sociale – l’immigrazione clandestina – e l’affermarsi di alcune categorie discorsive – immigrato clandestino, irregolare, criminale - che, in breve tempo, sono divenute risorse strategiche, di tipo cognitive e linguistiche, per gran parte del dibattito pubblico sul tema (Barberis-Cousin-Bruno, 2009, Palidda 2009). Il controllo dei clandestini, inoltre, è ben presto divenuto un dispositivo cognitivo e organizzativo cruciale per il funzionamento di alcune istituzioni che svolgono un ruolo nevralgico nel “governo” delle migrazioni (Quassoli 2001, Quassoli-Chiodi, 2000). Sulla base di alcune ricerche condotte nell’arco di più di un decennio e di un’analisi sistematica delle statistiche ufficiali riguardanti denunce, condanne, incarcerazioni ed espulsioni intendo mostrare come tale processo abbia operato nelle questure e nei tribunali italiani e in che misura abbia portato alla creazione di una complessa rete di saperi, discorsi e pratiche perfettamente coerenti con il frame dominante nel discorso pubblico sull’immigrazione in Italia. Il progetto di ricerca concerne l’impatto sul funzionamento degli uffici giudicanti di alcuni sviluppi recenti della legislazione sulle espulsioni di cittadini stranieri irregolarmente presenti nel territorio nazionale. La legge Bossi-Fini sull’immigrazione e la legge 271/2004, ad essa successiva, hanno introdotto una fattispecie di reato collegata 69 all’inottemperanza da parte dello straniero del provvedimento di espulsione amministrativa emesso dal questore. Tale fattispecie, stando ad una ricerca esplorativa condotta recentemente da Magistratura Democratica (Questioni di giustizia, 2/2006), ha avuto un impatto rilevante sull’attività degli uffici giudicanti e, più nello specifico, sui processi per direttissima, oltre che, va da sé, sull’attività delle questure. A Torino, Milano e Bologna, per fare alcuni esempi, una rilevazione effettuata su un mese di attività nel corso del 2005 ha mostrato come una quota variabile tra il 30% e il 45% dei processi per direttissima riguardi proprio questa nuova fattispecie di reato. La questione è interessante per una serie di motivi. In primo luogo, evidenzia un indebolimento della distinzione di competenze giurisdizionali tra diritto amministrativo da diritto penale, riconfermando come la costante sovrapposizione delle due sfere rappresenti una specificità sia della legislazione sulla condizione legale dello straniero sia delle prassi seguite dalle forze di Pubblica Sicurezza e dall’Autorità Giudiziaria. In secondo luogo, e coerentemente con quanto mostrato da ricerche precedenti (Dal Lago, 1999; Palidda, 1999, Pastore, 1995; Quassoli, Chiodi, 2000; Quassoli, Stefanizzi, 2001), si rafforza il processo di criminalizzazione dello straniero, che sembra costituire l’unica “ratio” di provvedimenti legislativi privi, per altri versi, di efficacia e razionalità sul piano strettamente giudiziario. Infine, si profila l’emergere di un diritto amministrativo e di un diritto penale specifici per i cittadini stranieri (Caputo, 2006), con una riorganizzazione delle attività svolte dagli uffici giudiziari attorno ai cosiddetti “reati di immigrazione”. La ricerca si propone di estendere, nel tempo e nello spazio, la rilevazione-campione curata da Magistratura Democratica (Questioni di Giustizia, 2006). Dal punto di vista temporale sarà analizzato un periodo di 6 anni, dall’inizio del 2004 alla fine del 2010, mentre da quello territoriale, saranno considerati tutti i contesti per i quali si possa contare sulla disponibilità di dati informatizzati tratti dal Registro Generale (REGE) delle Procure della Repubblica. Riferimenti bibliografici Barberis, Eduardo, Cousin, Bruno, Ragazzi, Francesco, 2009, « Les politiques d’immigration de la gauche gouvernementale ». In: Piero Caracciolo (ed.), Refaire l’Italie. L’expérience de la gauche libérale (1992-2001), Paris: Éditions Rue d’Ulm/Presses de l’ENS, 205-250. Caputo, Angelo, 2002, “La condizione giuridica dei migranti dopo la legge Bossi-Fini”, Questione Giustizia, 4(5), 964-981. Caputo, Angelo. 2006. “Obiettivo. Il processo degli immigrati: dati e orientamenti a confronto”, Diritto, Immigrazione e cittadinanza, 8(2), 964-981. Dal Lago, Alessandro, 1999, Non-persone. L’esclusione dei migranti in una società globale, Milano: Feltrinelli. Diritto, immigrazione e cittadinanza. 2009. Numero speciale sul “Pacchetto-sicurezza”. Diritto Immigrazione e cittadinanza, 11(4). Palidda, Salvatore., 2000, Polizia postmoderna, Milano: Feltrinelli. Palidda Salvatore (a cura di), 2009, Razzismo democratico. La persecuzione degli stranieri in Europa. Milano: Xbook, 231-254. Pastore, Massimo, 1995, “Produzione normativa e costruzione sociale della devianza e criminalità tra gli immigrati”, Quaderni ISMu, n. 9/1995, Milano: Franco Angeli. Pepino, Livio. 2002. La legge Bossi-Fini. Appunti su immigrazione e democrazia. Diritto, Immigrazione e Cittadinanza 4(3), 2-13. Quassoli, Fabio e Chiodi, Milena, 2000, “Rappresentazioni sociali e pratiche organizzative di polizia e magistratura”. In Dario Melossi (ed.) Immigrazione e insicurezza in Emilia-Romagna: secondo volume. Regione Emilia Romagna: Quaderni di Cittàsicure, 21/2. 70 Quassoli, Fabio, 2001, “Migrant as criminal: The judicial treatment of migrant’s criminality”. In: Christian Joppke and Virginie. Guiraudon (eds.). Controlling a New Migration World, London: Routledge, 150-170. Quassoli, Fabio, Stefanizzi, Sonia. 2001. Cittadini stranieri e istituzioni: processi di integrazione ed esclusione in ambito giudiziario. Rapporto di ricerca non pubblicato per la “Commissione per le Politiche di Integrazione, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli Affari Sociali”. Questioni di Giustizia, n. 2, 2006, sezione dedicata al processo penale degli stranieri Triandafyllidou, Anna. 2001. Immigrants and national identity in Europe. London and New York: Routledge. Zincone, Giovanna. (ed.). 1999. Primo rapporto sull’integrazione in Italia. Bologna: il Mulino. Zorzella, Nazarena. 2008. I nuovi poteri dei sindaci nel “pacchetto sicurezza” e la loro ricaduta sugli stranieri, . Diritto Immigrazione e Cittadinanza, 10(4), 57-73. La crisi economica. Carriere abitative dei milanesi a rischio. No. pratica 2011-ATE-0300 Responsabile ZAJCZYK Finanziamen to 4.200,00 Complessivo Descrizione FRANCESCA Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € Lo scenario immobiliare italiano alla vigilia della crisi economica globale presentava alcuni elementi di criticità, che avrebbero potuto tradursi in conseguenze piuttosto gravi sul mercato immobiliare. In particolare sono due le tendenze affermatesi con forza negli ultimi due decenni: la forte crescita dei prezzi delle case e lo sviluppo di prodotti ipotecari (in particolare mutui a tasso variabile) che tendevano a trasferire il rischio sul compratore. Negli Stati Uniti e in molti paesi europei la crisi economica ha comportato due principali problemi dal punto di vista abitativo: da un lato quello dell’onerosità abitativa (housing affordability), dall’altro quello della svalutazione dei valori immobiliari (che nei casi estremi conduce al fenomeno della negative equity, quando il valore di un immobile con mutuo risulta inferiore al capitale prestato che dovrebbe garantire). Nel caso italiano, il mercato immobiliare sembra aver avuto una capacità di tenuta più elevata rispetto ad altri contesti nazionali, anche se rischi di una maggiore vulnerabilità abitativa non possono essere esclusi per il futuro. La capacità di tenuta del mercato immobiliare è probabilmente dovuta alle diverse condizioni di partenza del mercato italiano rispetto a quello di altri paesi (un maggior livello di garanzie, un mercato immobiliare già fortemente caratterizzato dal titolo di proprietà, una bassa mobilità delle traiettorie abitative delle famiglie italiane). Se dal livello nazionale si scende a quello locale, anche lo scenario residenziale milanese è caratterizzato da alcuni elementi di forte criticità. Ciò che appare in discussione è in particolare la capacità della città di mantenere una certa varietà sociale delle popolazioni che la abitano. Il processo di espulsione dalla città, o almeno dal suo nucleo centrale, di quote crescenti di abitanti di classe media o bassa, specialmente giovani che escono dal proprio nucleo familiare d’origine, è una tendenza nota e in corso ormai da decenni. Allo stesso tempo Milano non è stata finora in grado di attrarre nuova popolazione dall’esterno. I residenti nel Comune di Milano sono aumentati tra il 2005 e il 2010 dello 0,6%, mentre nello stesso periodo la popolazione provinciale è cresciuta del 3,2%, quella regionale del 4,6% e quella nazionale del 3,2% (Fonte: rilevazioni Istat su dati anagrafici). La recente crisi finanziaria globale e la perdurante fase di recessione economica che ne è 71 seguita hanno acuito i problemi già presenti, allargando la platea dei gruppi a rischio di disagio abitativo. La risposta dell’attore pubblico è stata finora limitata e poco efficace, a causa della scarsità delle risorse destinate alle politiche per la casa. Il disinvestimento in questo settore è una tendenza a carattere nazionale, che ha preso avvio nel corso degli anni ottanta e prosegue tuttora. Il sottofinanziamento degli interventi in campo abitativo appare un fenomeno ormai strutturale e difficilmente arrestabile anche nel prossimo futuro, a causa di scelte di politica economica che a livello nazionale puntano a un sostanziale contenimento della spesa pubblica e a livello locale si traducono in una importante riduzione dei trasferimenti agli enti locali. In un quadro di generale debolezza delle politiche, il mercato immobiliare sempre più spesso rimane l’unico possibile canale di accesso alla casa. Il mercato immobiliare residenziale a Milano, in linea con quello italiano, ha vissuto dagli inizi degli anni duemila una fase di decisa espansione, testimoniata anche visivamente dalla moltiplicazione all’interno del territorio urbano di numerosi cantieri di varie dimensioni. A partire dagli anni ottanta, la struttura produttiva milanese ha subito un repentino mutamento - processi di deindustrializzazione e terziarizzazione - lasciando in particolare grandi aree dismesse ai margini o negli interstizi del tessuto residenziale, pari a una superficie totale di circa sei milioni di metri quadrati (Scenari Immobiliari 2008). A partire dalla metà degli anni novanta ha avuto luogo una progressiva riconversione di questi spazi dismessi in aree destinate prevalentemente alla residenza. L’attore pubblico ha avuto in questo caso un ruolo di primaria importanza, attraverso la predisposizione di norme ad hoc per la riqualificazione delle aree industriali, con l’obiettivo di riportare residenti in città dopo la suburbanizzazione dei decenni precedenti. L’esito di questi processi è stato l’avvio di circa 150 progetti di trasformazione urbana, tra cui ricordiamo solo i maggiori: Santa Giulia, Garibaldi-Repubblica, CityLife sull’area dell’ex fiera, Certosa, Rubattino, Ravizza, Lodi, Lorenteggio, Porta Vittoria, il nuovo quartiere del Portello. Nei prossimi anni inoltre, è probabile che lo sviluppo immobiliare possa continuare utilizzando gli spazi ottenuti dalla vendita dei beni demaniali e dalla riconversione delle aree occupate dagli ex scali ferroviari. La maggior parte dei grandi progetti di sviluppo edilizio realizzati in questi anni a Milano sono caratterizzati dalla predominanza di soluzioni abitative di pregio, sia per quanto riguarda le tecnologie impiegate, sia per la qualità delle finiture, sia per il taglio degli alloggi. Per queste caratteristiche esse sono destinate prevalentemente alla vendita sul mercato libero, a prezzi elevati, accessibili solo a una fascia di popolazione di livello socioeconomico medio-alto. Questo tipo di sviluppo immobiliare ha avuto tre principali conseguenze a livello del sistema urbano. Innanzitutto, dal punto di vista economico, ha provocato un deciso aumento del volume di affari generato dal comparto delle costruzioni a cavallo degli anni duemila. L’indicatore più adeguato per valutare tale dinamica è l’andamento del fatturato realizzato dal settore dell’edilizia residenziale. Nel comune di Milano esso è più che triplicato tra il 1996 e il 2007, con picchi di crescita particolarmente elevati negli anni dal 2001 al 2005. Negli undici anni considerati il fatturato è cresciuto anche nel resto della provincia, seppur in modo più contenuto, facendo registrare un incremento pari al 60% circa. In secondo luogo, sul versante abitativo, l’avvio di grandi progetti di trasformazione urbana non ha risolto il problema dell’accesso alla casa per la fasce sociali medio-basse. Le analisi concordano nel ritenere che per alleviare il disagio abitativo di queste categorie servirebbe un deciso incremento dell’offerta di abitazioni in affitto e in particolare in affitto economico (Tosi 2006, 2010; Rabaiotti 2007). Il problema abitativo a Milano è sostanzialmente un problema di onerosità economica, e il semplice aumento dell’offerta non basta di per sé a diminuire i prezzi di mercato. Al contrario, la costruzione di nuova edilizia di pregio tende a far aumentare i valori immobiliari nella 72 zona circostante e a cascata in tutta la città. Ed è proprio l’innalzamento dei valori immobiliari a livello urbano la terza conseguenza dello sviluppo immobiliare dell’ultimo decennio. In tutta la città, seppur in maniera diversificata tra le varie zone, si è verificata una crescita continua delle quotazioni delle abitazioni. La forte domanda di abitazioni storiche e di pregio ha spinto al rialzo soprattutto i valori immobiliari del centro storico, che tra il 2000 e il 2007 sono passati dai 3.550 ai 7.900 euro al metro quadrato, con un incremento del 123%. La crescita del prezzo delle case non è stata limitata al centro storico, ma ha riguardato tutte le zone della città. Sia le aree semicentrali, sia quelle periferiche hanno infatti visto crescere i valori immobiliari tra il 60% e l’80% nel periodo considerato. Zone come Porta Romana o Città Studi sono passate da un valore di 2.450 a 4.350 euro al metro quadrato. Anche in quartieri periferici, e stigmatizzati come Baggio e Quarto Oggiaro il valore immobiliare è cresciuto da 2.000 a 3.300 euro al metro quadrato (Scenari Immobiliari 2008). È stata dunque la città nel suo complesso, e non singole zone legate a particolari operazioni di sviluppo immobiliare, ad aver mostrato una forte inflazione dei costi abitativi. Descrizione e obiettivi della ricerca La ricerca si pone l’obiettivo di analizzare le conseguenze della crisi economica e finanziaria sulle condizioni abitative di alcune categorie di cittadini milanesi. La letteratura specialistica mostra come nelle città contemporanee si verifichi una progressiva diminuzione delle manifestazioni di disagio più tradizionali (inidoneità fisica degli alloggi, sovraffollamento) e un corrispondente incremento di nuove forme di sofferenza, legate in particolare allo stress da costo e all’insicurezza di godimento. Se le condizioni strutturali degli alloggi sembrano aver raggiunto uno standard generalmente elevato, più preoccupazione sembrano destare nuove forme di deprivazione abitativa, legate in particolare all’onerosità delle spese per la casa e all’insicurezza di godimento dell’alloggio. Particolarmente allarmante è la situazione che riguarda lo stress economico subito dalle famiglie in affitto. L’aumento dei canoni rende sempre meno sostenibile la locazione per molti inquilini, per i quali il godimento del bene casa può divenire via via più insicuro, fino a portare ad eventi traumatici come lo sfratto e, nei casi più gravi, a situazioni di vera e propria esclusione abitativa. Accanto alle famiglie in affitto, un’analoga problematicità si ritrova per le famiglie che sostengono un mutuo per la prima casa. Si tratta di situazioni diffuse, ma ancora poco visibili, poiché non possono essere colte dagli abituali indicatori fisico-tecnici di idoneità e adeguatezza ai quali si è da sempre affidata la ricerca sul disagio abitativo. La ricerca effettuerà un’analisi in profondità finalizzata a ricostruire le carriere abitative e lavorative di due gruppi distinti di cittadini milanesi sottoposti a una condizione di forte disagio abitativo: famiglie sottoposte a provvedimenti di sfratto per morosità e famiglie per le quali le banche hanno avviato la pratica di messa a sofferenza per l’insolvenza delle rate del mutuo. Il periodo oggetto di analisi sarà l’ultimo quinquennio, in modo da cogliere le traiettorie economiche e abitative delle famiglie sia prima, sia durante, sia al termine della crisi economica. Le carriere verranno ricostruite attraverso interviste in profondità di tipo retrospettivo. I temi oggetto dell’intervista saranno l’andamento nel tempo della situazione lavorativa dei componenti familiari (occupazione, reddito, condizioni contrattuali), l’evoluzione delle condizioni abitative sia dal punto di vista fisico strutturale (collocazione dell’alloggio, qualità, affollamento), sia soprattutto dal punto di vista dell’onerosità delle spese di affitto/mutuo, della sicurezza di godimento (presenza/assenza di contratto ecc.). Infine verrà verificata la presenza di altri eventi di vita potenzialmente vulneranti nel periodo di analisi (nascita di figli, separazioni, invalidità ecc.). 73 L’esito della ricerca sarà la costruzione di una tipologia in grado di evidenziare traiettorie tipiche di entrata o di uscita da condizioni di disagio abitativo, sia per le famiglie in affitto che per quelle con mutuo. La tipologia prenderà in considerazione sia le condizioni socio-economiche delle famiglie all’inizio del periodo di analisi, per verificare profili sociali maggiormente a rischio, sia gli eventi che con maggiore frequenza portano a una situazione di stress da costo non sostenibile (es. perdita del lavoro, aumento del canone di locazione o dei tassi di interesse sul mutuo ecc.). La crisi finanziaria e il sistema dei controlli: il ruolo dei gatekeepers No. pratica 2011-ATE-0314 Responsabile CATINO Finanziamen to 2.558,00 Complessivo Descrizione MAURIZIO Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € Questo progetto di ricerca intende analizzare, in modo integrato e attraverso un frame multilivello micro-meso-macro, due limiti organizzativi strutturali alla base dei controlli da parte delle società di revisione: 1) il primo aspetto attiene all’oggetto dell’attività di revisione; 2) il secondo alla struttura delle relazioni tra la società di revisione e l’impresa oggetto della valutazione. Riguardo al primo aspetto, queste organizzazioni (come anche le agenzie di rating, le autorità di vigilanza ecc.) sbagliano forse perché pretendono di, o sono costrette a, esprimere valutazioni su ciò che non è certificabile in quanto dipendente da situazioni di “incertezza radicale”, come per esempio le previsioni su crisi o sviluppi di interi comparti produttivi, su prodotti finanziari ultracomplessi, su fondi sovrani ecc. (Mutti 2009). Situazioni, dunque, per definizione non riducibili a valutazioni di rischio calcolabile, neppure con sofisticati modelli matematici. C’è un “gap di aspettative” (Power 1997) tra ciò che i regolatori e i controllori affermano di fare e ciò che possono realisticamente fare. Riguardo al secondo aspetto, vi sono una serie di fattori di natura individuale (nei processi di decision making e di valutazione) ed organizzativa che rendono talvolta problematica la valutazione. I mutamenti avvenuti a partire dagli anni Settanta nella composizione delle attività di auditing e di non auditing (con la preponderante crescita dei servizi di consulenza che raggiungono fino al 70% dei guadagni di queste società) possono influenzare l’indipendenza dell’auditor. Inoltre, le società di auditing hanno agito come lobbies per ostacolare processi di riforma volti a contenere il potenziale conflitto di interesse insito nella struttura di queste relazioni. Tutto ciò favorisce alcuni problemi dell’attività di revisione che qui saranno analizzati. Problemi che in parte sono tuttora presenti, come la recente crisi finanziaria ha evidenziato, e che rischiano di minare la capacità di queste organizzazioni di essere dei gatekeeper (Coffee 2006), delle organizzazioni capaci di alzare ed abbassare le sbarre che regolano il flusso delle buone informazioni. Oggetto d’analisi di questa ricerca saranno le società di revisione nello specifico contesto di imprese a “proprietà distribuita” (Usa, UK, Giappone) anche se, come vedremo, vi sono elementi in comune con il modello di impresa con “proprietà accentrata”, più diffuso in Europa. Verrà proposto un framework d’analisi che individua i diversi livelli del fallimento dei controlli: 1) “individuale”, attinente ai bias e agli errori nei processi di decision making da parte degli auditor operanti in un contesto di “incertezza radicale”. 2) “Organizzativo”, con riferimento ai profondi cambiamenti organizzativi e strategici accaduti nelle società di revisione a partire dagli anni Novanta, nella composizione del portafoglio delle attività. Diventa dominante il ruolo delle attività di consulenza e i servizi vari alle imprese su quelle di auditing vero e proprio, con significative 74 ripercussioni sull’affidabilità delle attività di revisione. 3) “Interorganizzativo” e del “campo organizzativo”, con le dinamiche relative all’alta concentrazione e situazione di oligopolio, ai complessi tentativi di riforma e regolazione da parte degli enti preposti (la SEC negli Stati Uniti), alle azioni di lobbying per ostacolare possibili processi di riforma. Anche se l’analisi verterà sulle società di revisione e sui loro rapporti con le imprese clienti in un contesto a proprietà diffusa, molte delle conclusioni sono tuttavia valide anche per altri gatekeeper come le agenzie di rating. Gli studi organizzativi hanno posto prevalentemente (troppa?) enfasi sui processi di adattamento delle organizzazioni alle pressioni esterne. Minore attenzione è stata posta al fatto che le organizzazioni possono essere politicamente proattive oltre che reattive, creando, nel primo caso, norme a proprio vantaggio o favorendone la creazione (Perrow 2002; Moore et al. 2006). Alcune specifiche organizzazioni, ad esempio, possono favorire e, in alcuni casi determinare, cambiamenti legislativi e normativi a loro esclusivo vantaggio, oppure ostacolare l’attuazione di norme che, pur se di interesse collettivo, potrebbero ridurne i margini d’azione ed i potenziali guadagni. Il problema del fallimento dei controlli non è un tema nuovo, anche se ha assunto un’importanza crescente sopratutto durante la recente crisi finanziaria. Power (1997) aveva evidenziato come le pratiche di controllo, più che evitare gli abusi, rivestono piuttosto, un significato di legittimazione degli organi decisionali. I controlli sarebbero dei rituali razionalizzati di ispezione centrati più sulla forma che sulla sostanza. Se da un lato si assiste ad una “esplosione dei controlli”, con grande assorbimento di risorse investite in tali attività e con un aumento costante di persone impegnate nelle attività di controllo, dall’altro si registra una certa inefficacia dell’azione di controllo stesso (Sikka 2009). Ciò riguarderebbe anche il caso italiano (Rossi 2003; Rebora 2007; Centonze 2009). Occorre precisare che non si tratta certamente di una critica a queste organizzazioni. Esse svolgono una funzione che, come si dirà più avanti, oltre ad essere centrale per garantire fiducia nel mercato, va oltre i confini giuridici delle singole organizzazioni, e delle specifiche attività commerciali erogate, configurandosi, per certi versi, come produttrici di “beni pubblici”. Proprio per questo, l’attenzione alle dinamiche distorsive e la regolazione efficace diventano una necessità di rilevanza pubblica. A tal proposito saranno discusse due possibili linee di riforma: la prima attiene al rapporto “autorità vs. mercato”; la seconda al rapporto “autonomia-separazione vs. integrazioneinterdipendenza”. I diversi livelli del fallimento: micro-meso-macro Il campo della revisione si connota per tre distinti gruppi di attori: 1) lo Stato e le agenzie di regolazione e controllo dei mercati finanziari; 2) le società di auditing (le principali sono: Deloitte & Touche, Ernst & Young, KPMG, Pricewaterhouse Coopers) ed i professionisti revisori; 3) le imprese soggette alla revisione. Molteplici sono stati i fattori, del fallimento, alcuni noti altri meno visibili. Si propone di esaminare questi fattori attraverso un frame multilivello volto ad evidenziare il legame tra il livello macro, meso e micro (Vaughan 2007). Alcuni di questi fattori critici attengono al livello individuale (micro) come nei casi di bias della valutazione da parte dei professionisti. Altri attengono al livello organizzativo (meso), come il cambiamento della professione dell’account connesso all’espandersi delle attività di consulenza affianco ai servizi di auditing. Altri fattori, infine, attengono al livello delle relazioni interorganizzative (macro), al campo organizzativo e legale nel quale le organizzazioni di revisione operano assieme agli enti di regolazione e controllo (la SEC, ecc.), le imprese clienti, le aziende concorrenti, ecc. In questo paragrafo analizzeremo questi diversi livelli del fallimento e delle criticità, in molti casi tuttora presenti nel sistema 75 della revisione. La differenziazione tra i livelli è un problema di convenienza analitica. Nella realtà i diversi livelli operano contemporaneamente e in modo interconnesso. La ricerca si focalizzerà sull'analisi del funzionamento dei meccanismi di certifcazione societaria da parte delle società di auditing e delle modalità di revisione. In particolare verranno messe in evidenza i limiti di tale sistema di controlli e le possibili azioni di miglioramento dal punto di vista della regolazione degli attori. La destra populista in Europa: una indagine comparativa sulla offerta politica e sulla base elettorale di una nuova famiglia di partiti No. pratica 2011-ATE-0422 Responsabile BIORCIO Finanziamen to 2.558,00 Complessivo Descrizione ROBERTO Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € Il progetto si propone di condurre una indagine comparativa sui partiti populisti che si sono affermati negli ultimi venti anni in molti paesi europei. Si tratta di partiti che presentano un profilo analogo e vengono classificati in molti studi come appartenenti alla famiglia politica della destra populista. In alcuni casi si tratta di nuove formazioni, in altri di partiti preesistenti che adottano una retorica e una logica di azione di tipo populista. Le condizioni favorevoli per la destra populista sono stato creato in Europa dalla congiunzione di due processi. Il primo è rappresentato dai grandi e rapidi cambiamenti provocati dalla globalizzazione. Il secondo processo è la crisi dei tradizionali sistemi di rappresentanza: in molti contesti nazionali le principali forze politiche non appaiono più in grado di raccogliere e rappresentare - secondo linee di competizione e conflitto comprensibili e credibili - esigenze, istanze, bisogni e valori presenti nella società. Il successo della destra populista europea negli ultimi venti anni si è basato sulla capacità di collegare l’espressione della protesta popolare con la costruzione di una nuova identità politica: una comunità immaginata (il 'popolo'), definita in termini etnico-nazionali o almeno territoriali, composta soprattutto da gente comune, poco impegnata nella vita politica e diffidente verso le élite economiche, politiche ed intellettuali. Si possono individuare le quattro tipologie più importanti di questa nuova famiglia politica. Una prima tipologia, definibile come “populismo delle piccole patrie”, è emersa in alcuni paesi caratterizzati da una democrazia stabile e da un basso livello di conflittualità sociale: in Austria il FPÖ Jörg Heider; in Olanda il PVV (Partito della libertà) di Geert Wilders; in Svizzera l’UDC (Unione democratica cristiana) di Christoph Blocher. Una seconda tipologia, che si può definire come “populismo etno-regionalista” è formata da partiti che si sono impegnati a riattivare la frattura centro/periferia in alcuni contesti nazionali. Rientrano in questa tipologia formazione come il Vlaams Belong in Belgio, la Lega Nord in Italia e la Lega dei Ticinesi in Svizzera. Una terza tipologia di destra populista, definita spesso come “sciovinismo del benessere”, si è sviluppata nei paesi scandinavi partendo dalle proteste anti-tasse e antiimmigrati: in Norvegia il Partito del progresso, in Danimarca il Partito Popolare Danese, in Svezia il partito dei “Democratici di Svezia”; in Finlandia il partito dei “Veri finlandesi” . Una quarta tipologia di formazioni populiste, definibile come “nazional-populismo postcomunista”, ha avuto successo nei paesi che in passato facevano parte del blocco sovietico. Queste formazioni hanno avuto i migliori risultati elettorali in Ungheria, Slovacchia, Romania, Litania, Bulgaria e in Polonia. 76 Il progetto di ricerca si propone di realizzare una indagine comparativa fra i principali partiti della destra populista appartenenti alla quattro tipologie indicate. Per confrontare le offerte politiche verranno analizzati i programmi politici dei diversi partiti e i temi più importanti proposti nelle loro campagne politiche. Per confrontare il profilo politico, culturale e sociale degli elettorati dei diversi partiti populisti verranno utilizzate le rilevazioni sistematiche dell'Eurobarometro degli ultimi dieci anni. La mobilità ciclistica a Milano – Aspetti metodologici No. pratica 2011-ATE-0475 Responsabile BOFFI MARIO Finanziamen to 2.100,00 Complessivo Descrizione Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € Presupposti teorici Il tema della mobilità spaziale urbana e metropolitana ha assunto una posizione di centralità nella elaborazione teorica sociologica recente, soprattutto ad opera di J. Urry e V. Kaufmann. La mobilità spaziale come capitale sociale, l’ accessibilità e la capacità di essere mobile come condizioni rilevanti di integrazione sociale, la cultura della ‘automobilità’ da un lato e delle scelte modali sostenibili dall’altro sono considerare concettualizzazioni che focalizzano l’attenzione sociologica in una prospettiva originale sul tema della mobilità urbana. A fronte di quella che a buon titolo si può definire la fondazione della sociologia della mobilità, scarseggiano strumenti metodologici e casi di studio quantitativi che mettano a frutto la riflessione teorica sul tema. Una carenza di particolare rilevanza riguarda la capacità di saper costruire ed analizzare un modello del fenomeno della mobilità urbana, utilizzando le forme della stessa mobilità urbana come strumento di lettura del territorio. Obiettivi della ricerca La ricerca avrà come oggetto l’analisi della mobilità urbana nel Comune di Milano, con particolare attenzione alla mobilità ciclistica, utilizzando i dati rilevati dal Censimento del 2001 sulla micro-scala delle 6000 circa sezioni di censimento. Obiettivi dell’analisi saranno quelli di definire il profilo sociologico delle forme di mobilità, pur con le limitazioni implicite nel dato rilevato dal Censimento; di individuare la morfologia dei flussi di mobilità urbana e disegnare ‘unità ecologiche’ caratterizzate da un comune modello di cultura di mobilità. In particolare sarà delineato il profilo sociologico della popolazione mobile dal punto di vista modale, con particolare attenzione alla mobilità ciclistica; sarà ricostruita la struttura dei flussi di mobilità e saranno misurate le distanze percorse; sarà infine analizzata la morfologia dei flussi di mobilità ciclistica, alla luce di caratteristiche sociodemografiche delle aree ecologiche della città. La realizzazione di questi obiettivi mette in gioco d’altra parte la sperimentazione di metodi di analisi spaziale, come l’analisi di densità, analisi di superfici, modelli di interpolazione spaziale, di cui si vuole misurare l’efficacia metodologica rispetto ai temi indicati. Lavoratori in corso: un’indagine quali-quantitativa sull’accesso al mondo del lavoro di laureati diversamente abili No. pratica 2011-ATE-0576 Responsabile GARBO ROBERTA Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca 77 Finanziamen to 2.394,00 Complessivo € La ricerca, proseguimento del progetto iniziato nell'anno accademico 2010, si iscrive nella cornice di un’attenzione sempre più puntuale riservata dalla letteratura scientifica al tema del progetto di vita, all’età adulta come orizzonte fondante per il lavoro educativo e formativo rivolto alle persone con disabilità. Da questo punto di vista, il decennio trascorso da quando nel 1999 sono entrate in vigore una serie di disposizioni a sostegno del diritto allo studio degli studenti con disabilità negli Atenei italiani, può rappresentare un osservatorio interessante su percorsi, vissuti e realizzazioni concrete. Le iniziative promosse in questo ambito da diversi Atenei italiani, in particolare l’esperienza del Coordinamento Lombardo degli Atenei per la Disabilità con l’iniziativa CALD-Job (portale dedicato a promuovere l’incontro tra profili professionali dei neolaureati e richieste delle aziende) fanno pensare che esista uno scarto significativo tra percorso formativo e reali opportunità di integrazione lavorativa. Tale esperienza è una dimensione cardine della partecipazione attiva alla vita sociale, un prerequisito essenziale per la ricerca di soluzioni di vita indipendente e, a tutti gli effetti, indicatore di base di successo di un percorso formativo realmente inclusivo. L'integrazione lavorativa non può essere ridotta ad un evento di carattere episodico, rappresentando piuttosto un lungo processo che inizia all'interno del contesto di formazione e si sviluppa come dimensione progettuale a lungo termine nella vita di una persona. Descrizione La prima parte dell'indagine, volta ad esplorare le connessioni tra il percorso formativo, le scelte professionali e il progetto di vita degli studenti universitari con disabilità ha avuto l’obiettivo di sviluppare forme di supporto e di condivisione, tenendo conto delle soggettività coinvolte, degli obiettivi personali e professionali, delle opportunità e delle criticità esistenti. Su queste basi sono stati individuati come partner di ricerca i laureati che hanno trovato una collocazione nel mondo del lavoro, in qualità di testimoni privilegiati la cui narrazione aveva come scopo quello di migliorare l'accoglienza e l'inclusività dei contesti, contribuendo così a disegnare nuovi scenari. Nello specifico, attraverso la realizzazione di interviste semi-strutturate, nella fase qualitativa sono stati affrontati i seguenti temi: - condizione lavorativa, in termini di contenuto professionale, collocazione nell’organizzazione, prospettive di carriera, relazioni; - percorso formativo e universitario, in termini di motivazioni, supporti disponibili, obiettivi; - eventuali esperienze lavorative negli anni dell’università; - modi, tempi e canali della ricerca del lavoro; - barriere all’ingresso, in termini giuridici, organizzativi e culturali; - servizi e forme di supporto/accompagnamento disponibili; - relazioni esistenti fra la condizione lavorativa e i processi di inclusione e partecipazione. La metodologia di lavoro ha comportato finora: - un lavoro di ricerca bibliografica sui temi connessi a disabilità, progetto di vita e integrazione lavorativa; - un’attività di ricerca sul campo attuata attraverso interviste semi-strutturate e raccolta 78 di buone prassi. Le fasi successive del lavoro di ricerca includeranno: - la valutazione dei materiali raccolti e l’elaborazione dei dati; - lo sviluppo di strumenti di indagine da impiegare nella fase di ricerca quantitativa descritta in seguito; - la condivisione dei risultati della prima fase con i delegati degli altri Atenei lombardi riuniti nel CALD allo scopo di estendere l'indagine anche al di fuori del nostro Ateneo. Dai dati finora raccolti è emersa la necessità di condurre un'analisi più articolata del percorso formativo all'interno dell'università, così da mettere in luce l'acquisizione di competenze sociali e di capacità di analisi dell'ambiente e del sistema di relazioni da parte degli studenti. Tali fattori sembrano infatti avere un ruolo decisivo nella possibilità di operare scelte professionali consapevoli e di utilizzare l'accesso al mondo del lavoro come reale motore nella costruzione di un progetto di vita indipendente. Parallelamente, le forme di supporto progettate in funzione del successo formativo possono offrire spunti preziosi per la realizzazione di strategie di mediazione necessarie a garantire, oltre all'accesso, anche la permanenza e la realizzazione di obiettivi personali e professionali nel contesto lavorativo. La fase di ricerca quantitativa prevederà pertanto un approfondimento focalizzato sui diversi momenti del percorso universitario (orientamento, partecipazione alle attività didattiche, servizi di supporto, esami di profitto, realizzazione di elaborati, esperienze di tirocinio) volto a rilevare l'incidenza dei fattori sopra citati sulle modalità di interazione e di fruizione delle opportunità didattiche e formative. L'indagine sarà condotta attraverso la somministrazione di questionari specifici, rivolti a studenti, docenti, conduttori di altre attività didattiche e operatori dei servizi. Particolare attenzione sarà posta anche a temi quali il pregiudizio, lo stereotipo e le rappresentazioni culturali connesse alla condizione di disabilità. La ricerca si svilupperà nell’arco di 12 mesi Le comunità scientifiche disciplinari. Griglia-Gruppo e Genere No. pratica 2011-ATE-0018 Responsabile CERRONI Finanziamen to 2.100,00 Complessivo Descrizione ANDREA Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € 1. Premessa Nel quadro dello studio della fase di istituzionalizzazione della ocnoscenza all'interno della ocmunità scientifica (Cerroni 2006), il presente progetto intende applicare lo schema grid-group (Douglas 1970; 1973; 1978) alla comunità scientifica. Esso è stato introdotto inizialmente da Douglas come strumento di analisi antropologica della diversità culturale e poi ripreso e impiegato nello studio di vari fenomeni sociali e politici contemporanei, specie nell'ambito del rapporto tra individuo, natura e percezione del rischio (per es. Douglas, Wildavski 1982). Come sottolinea Oldroyd (1986), riprendendo il lavoro di Shapin (1982), pochissimi sono i lavori sulla comunità scientifica nei quali si fa uso dell’analisi douglasiana: nella quasi totalità dei casi, inoltre, si tratta di studi appartenenti alla storia della scienza (Caneva 1981; Pickstone 1981; Rudwick 1982), con scarsa attenzione, dunque, alle 79 variabili e alle dinamiche sociali. Si conta, in effetti, un unico lavoro di sociologia della scienza nel quale è applicato lo strumento messo a punto dalla Douglas (si tratta di Bloor & Bloor, in Douglas, 1982). Per altro, si tratta di un lavoro assai parziale, oltre che molto datato. Pertanto, il progetto intende contribuire a coprire il gap nella letteratura esistente sul tema, sviluppando l’applicazione della grid-group analysis nell’ambito della sociologia della scienza e di sondandone anche l’utilità per gli studi di genere in questo campo. 2. Descrizione 2.1. Obiettivi di ricerca e metodologia Il progetto sviluppa le ricerche sull’applicazione della grid-group analysis alla percezione pubblica delle biotecnologie (v. Cerroni et al. 2002, Cerroni 2003) a partire dal lavoro di Schwarz e Thompson (1990), applicandola alla comunità scientifica. L’obiettivo della ricerca è quello di collocare le prese di posizioni delle scienziate all’interno della comunità scientifica nello schema grid-group ideato da Douglas. Per raggiungere questo fine, si utilizzerà un metodo di tipo qualitativo: si tratta di condurre circa 50 interviste semistrutturate (già avviate) a ricercatrici di università e centri di ricerca italiani, appartenenti a discipline, città, generazioni e livelli accademici differenti. Le interviste verranno condotte inizialmente su un campione di sole donne scienziato. La scelta di limitarsi a ricercatrici donne è dovuta alla difficoltà di approfondire le discriminazioni di genere nelle carriere maschili, perché generalmente non presenti o di difficile individuazione. Tuttavia, non si esclude di selezionare in un secondo momento un campione di scienziati uomini sia per ampliare l’analisi sulle prese di posizione a partire dalle dimensioni grid-group; sia per approfondire la relazione fra genere e prese di posizione, estendendo così la ricerca anche agli scienziati uomini generalmente assenti dagli studi sul genere e la scienza (Stolte-Heiskanen, 1988). Per quanto riguarda la scelta della tecnica di indagine, il metodo qualitativo è stato individuato come più appropriato per identificare le prese di posizione: infatti, attraverso i discorsi e le argomentazioni delle scienziate il ricercatore è capace di comprendere la posizione occupata dagli individui nel campo scientifico (Bourdieu, 2001). In questo senso, il questionario si mostrava meno adeguato ai fini dell’analisi (si vedano sul punto alcune riflessioni di Rositi, 2008). Durante l’intervista verranno anche raccolte informazioni curriculari onde tracciare i percorsi biografici delle ricercatrici: si tratta in particolare del capitale di partenza individuale (istruzione e professione dei genitori, luogo e data di nascita dell’intervistata, studi effettuati prima della laurea ecc.), e del capitale acquisito durante il percorso professionale della scienziata. Attraverso queste informazioni, da un lato, si vuole arricchire la ricostruzione delle prese di posizione nel corso del tempo da parte delle intervistate; dall’altro, si vuole comprendere qualitativamente se esista una relazione tra il capitale di partenza, quello acquisito e il percorso di ricerca intrapreso dalla scienziata. In questo senso, le interviste possono essere considerate esplorative per un eventuale progetto futuro nel quale si voglia verificare quantitativamente se esista e di che natura sia la relazione appena esplicitata. Si farà, infine, ricorso ad altri concetti sociologici quali habitus, campo e capitale culturale (Bourdieu 1979, 1986, 1994), violenza simbolica (Bourdieu, 1998), coinvolgimento e distacco (Elias, 1983), onde conseguire l’obiettivo finale della ricerca, ovvero l’approntamento di uno schema dinamico multi vello per la comunità scientifica. 2.2. Risultati attesi e prospettive di ricerca I risultati attesi riguardano la possibilità di costruire un modello di analisi della comunità scientifica nella società contemporanea e, inoltre, di sviluppare e affinare ulteriormente alcuni concetti sociologici messi alla prova sul materiale empirico. Coerentemente con gli obiettivi di ricerca esposti, ci si attende dunque una chiarificazione delle fondamenta 80 della teoria sociologica della comunità scientifica: la building theory è considerata, d’altra parte, una delle finalità attese di un lavoro di ricerca che utilizza una metodologia qualitativa (Silverman, 2000). In merito alle prospettive, come già anticipato, questo progetto pone le basi per una ricerca quantitativa che verifichi empiricamente la relazione tra il capitale di partenza dell’individuo, quello acquisito, la scelta della disciplina e il percorso di ricerca intrapreso. Questo nuovo obiettivo di ricerca prevederà la costruzione di un database di curricula di scienziati di diverse discipline e l’impiego di tecniche statistiche, quali l’event history analysis, che consentano lo studio e l’approfondimento di questa relazione. 3. Idee Progettuali I risultati della ricerca verranno presentati attraverso una mappa concettuale realizzata graficamente e poi pubblicata sul sito web del Master in Comunicazione della Scienza e dell’Innovazione Sostenibile (MaCSIS: www.macsis.unimib.it) onde fornire uno strumento didattico per gli studi avanzati nel campo della sociologia della scienza oltre che uno strumento di diffusione della conoscenza in questo campo ancora poco noto nel nostro Paese. In base ai risultati e alla loro rilevanza teorica, si prevede di organizzare un convegno sulle professioni della scienza (non solo accademiche) all’interno delle attività del MaCSIS; l’output scientifico, data la relativa innovatività della ricerca, si rivolgerà comunque a riviste internazionali. 4. Bibliografia Bloor C., Bloor D., 1982, “Twenty Industrial Scientists: a preliminary exercise”, in M.Douglas (ed.) Esseys in the sociology of perception, London: Routledge and Kegan Paul, pp.83-102. Bourdieu P., 2001, Il mestiere di scienziato, Milano: Feltrinelli. Bourdieu P., 1998, La domination masculine, Paris: Seuil. Bourdieu P., 1994, Raisons Pratiques. Sur la théorie de l'action, Paris: Seuil. Bourdieu P., 1986, “The forms of capital”, in J. Richardson (ed.) Handbook of Theory and Research for the Sociology of Education, New York: Greenwood, pp.241-258. Bourdieu P., 1979, La Distinction. Critique sociale du jugements, Paris: Éditions de Minuit. Caneva K.L., 1981, “What should we do with the monster? Electromagnetics and the psychosociology of knowledge” in Everett Mendelsohn, Yehudi Elkana (eds.) Sciences and Cultures: Anthropological and Hª Studies of the Sciences. Dortrecht, Holland: Reidel, pp. 101-31 Cerroni A., 2003, Homo transgenicus. Sociologia e comunicazione delle biotecnologie, Milano: Franco Angeli. Cerroni A., 2006, Scienza e società della conoscenza, Torino: Utet. Cerroni A., D’Addario M., Pozzali A., Truglia P., 2002, “Biotecnologie e opinione pubblica. Una ricerca sulla percezione della scienza in Italia”, in Sociologia e Ricerca Sociale, 23, (67), pp.117-140. Douglas M. (ed.), 1982, Essays in the Sociology of Perception, London: Routledge and Kegan Paul. Douglas M., 1978, Cultural Bias, Royal Anthropological Institute Occasional Paper n. 35, London: Royal Anthropological Institute. Douglas M., 1973, Natural Symbols, Explorations in Cosmology. First Vintage Books Edition, New York: Vintage Books. Douglas M., 1970, Natural Symbols, Explorations in Cosmology, London: Barrie & Rockliff. Douglas M., Wildavski A.,1982, Risk and culture: an Essay on the Selection of 81 Tecnological and Environmental Dangers, Berkley: University of California Press. Elias N., 1983, Engagement und Distanzierung. Arbeiten zur Wissenssoziologie I, Frankfurt am Main: Suhrkamp. Oldroyd D., 1986, “Grid-group Analysis for Historians of Science?” in History of Science, xxiv, pp.145-171. Pickstone J. V., 1981, “Bureacracy, Liberalism, and The Body in post-Revolutionary France: Bichat’s physiology and the Paris School of Medicine”, in History of Science, xix, pp.115-142. Rositi F., 2008, “Sulla distinzione fra scopi e valori”, in Rassegna Italiana di Sociologia, XLIX, n.1. Rudwick M., 1982. “Cognitive styles in geology”, in Douglas, 1982, pp.219-241. Schwarz M., Thompson M., 1990, Il rischio tecnologico. Differenze culuturali e azione politica, Milano: Guerini, 1993. Shapin S., 1982, “History of science and its sociological reconstruction” in History of science, xx, pp.157-211. Silverman D., 2000, in G.Gobo, (a cura di), Come fare ricerca qualitativa. Una guida pratica, Roma: Carocci. Stolte-Heiskanen V., 1988, Women's participation in positions of responsibility in careers ofscience and technology: obstacles and opportunities, Tampereen yliopiston sosiologian jasosiaalipsykologian laitoksen työraportteja, sarja B 26/1988. Tampere: Tampereen yliopisto. Le discontinuità generazionali nell'accesso alla casa No. pratica 2011-ATE-0069 Responsabile BENASSI Finanziamen to 2.100,00 Complessivo Descrizione DAVID AMERIGO Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € La casa rappresenta una delle questioni sociali più critiche per le condizioni di vita in Italia, in particolar modo nelle grandi città. All`interno di una riflessione sulle politiche abitative è essenziale approfondirne la conoscenza. Per questo motivo proponiamo un contributo empirico sulle condizioni abitative nelle maggiori aree urbane italiane (Milano, Firenze, Roma, Bari e Napoli), basato sui dati raccolti nell`ambito del progetto PRIN "Le tendenze al mutamento della società italiana" (2003-2005) in sette aree metropolitane (23.715 individui intervistati in 8.180 nuclei familiari, informazioni retrospettive sulle carriere familiari, lavorative e abitative). Verranno analizzate le modalità di accesso alla prima abitazione (tipo di godimento e aiuto da parte dei genitori) in un`ottica comparativa territoriale e intergenerazionale; verrà ricostruita la situazione abitativa attuale delle 5 aree urbane, mettendo in luce i fattori sociali che influiscono sui destini abitativi, in particolare la classe sociale d`origine; verranno, poi, individuati i profili tipici delle carriere abitative in relazione alle carriere biografiche. I tre "destini abitativi" (casa in proprietà, in affitto privato e in affitto pubblico) sono esiti di percorsi biografici e disuguaglianze sociali e portatori ciascuno di benefici e di rischi. Da una parte, ci soffermeremo sulla situazione abitativa e, più in generale, sulle condizioni di vita dei nuclei familiari che risiedono in case in affitto pubblico e privato, mettendo in luce il rischio di sofferenza abitativa (condizione dell`abitazione) dei primi e di difficoltà economiche dei secondi. Dall`altra, intendiamo approfondire la questione dell`abitazione in proprietà, alla luce di recenti approcci (Kurz, Blossfeld - Home Ownership and Social Inequality in Comparative Perspective) che la propongono come elemento della stratificazione sociale 82 accanto al classico fattore del livello occupazionale. L`acquisto dell`abitazione rappresenta sempre più un obiettivo delle famiglie italiane e straniere, ma presenta lati oscuri, legati alla qualità della casa e ai rischi finanziari da sopportare. Oltre a studiare le caratteristiche di chi vi accede direttamente (prima soluzione abitativa indipendente) o più tardi, verificheremo alcune ipotesi, che riguardano l`aumento della proprietà dell`abitazione tra le generazioni e in tutte le classi sociali (quindi, dovrebbero resistere le differenze di classe), l`aumento della proprietà in entrata e allo stesso tempo l`influenza che questo generale aumento esercita sulla strutturazione delle disuguaglianze sociali. Si intende riflettere e stimolare il dibattito sul fatto che la crescita generalizzata dell`acquisto della casa non sia un fattore di limitazione delle disuguaglianze, ma anzi possa incrementarle o comunque ridefinirle. L’analisi quantitativa dei fenomeni sociali: il ruolo dei modelli matematici No. pratica 2011-ATE-0212 Responsabile PISATI MAURIZIO Finanziamen to 4.658,00 Complessivo Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € La ricerca qui presentata al finanziamento ha come oggetto il ruolo dei modelli matematici nell'analisi quantitativa dei fenomeni sociali. Descrizione L'analisi quantitativa dei fenomeni sociali si basa sull'idea che la realtà oggetto di studio possa essere “tradotta” nel linguaggio della matematica e, quindi, analizzata secondo le regole oggettive proprie di un sistema deduttivo formale quale è, appunto, la matematica. In questa prospettiva, un ruolo di primo piano è svolto dai modelli, intesi come rappresentazioni astratte di determinati parti di realtà. Più specificamente, un modello matematico è la rappresentazione di un sistema naturale o sociale mediante un sistema formale matematico, cioè mediante un insieme codificato di simboli, regole di trasformazione di tali simboli, assiomi e regole di inferenza logica. La rappresentazione di enti reali mediante enti matematici consente di analizzare le proprietà dei sistemi naturali o sociali in modo astratto (cioè semplificato) e formalizzato (cioè oggettivo e replicabile), offrendo così uno strumento di conoscenza della realtà potenzialmente molto efficace. La realizzazione di tale potenzialità, però, richiede una piena comprensione delle proprietà dei modelli matematici, delle loro possibili forme e delle loro applicazioni concrete. La ricerca si svolgerà in tre fasi come segue: 1) Definizione del ruolo svolto dalla matematica come strumento di conoscenza della realtà: questa fase focalizzerà l'attenzione sulla matematica come linguaggio per la descrizione scientifica dei fenomeni naturali in generale e dei fenomeni sociali in particolare. 2) Elaborazione di un quadro concettuale di riferimento per l'analisi quantitativa dei fenomeni sociali: l'obiettivo di questa fase sarà elaborare una classificazione dei modelli matematici e delle loro possibili applicazioni all'analisi dei fenomeni sociali. 3) Definizione del ruolo svolto dai modelli matematici di tipo statistico nell'analisi dei fenomeni sociali: nel corso di questa fase sarà analizzato criticamente il contributo della statistica alla ricerca sociale, evidenziandone le potenzialità e i limiti. 83 L’effetto dell’età di pensionamento sulla formazione continua. No. pratica 2011-ATE-0321 Responsabile COMI SIMONA LORENA Finanziamen to 4.769,79 Complessivo Descrizione Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € A livello europeo, c’è molto interesse sulla formazione degli individui con 50 anni o più (lavoratori maturi o seniors), per ragioni relative all’invecchiamento della popolazione e alla necessità percepita di aumentare la produttività e l’occupabilità dei seniors. Dal punto di vista teorico, una delle ragioni per cui i seniors investono meno degli individui più giovani è che hanno a disposizione un orizzonte temporale più ridotto, entro il quale recuperare i costi della formazione (non importa se a carico dell’impresa o del lavoratore). Sembra naturale quindi chiedersi se misure di politica economica che influenzano l’età del pensionamento possano avere di riflesso un effetto anche sulla decisione di fare formazione. La teoria economica si è scarsamente occupata della decisione congiunta di investire in formazione e di ritirarsi dal mercato del lavoro. I pochi studi che esistono confermano che l’esistenza di un sistema pensionistico generoso induce al pensionamento precoce e ha un effetto negativo indiretto sull’investimento in capitale umano (Lau and Poutvaara (2006)). Bassanini et al( 2007) mostrano come la formazione sia correlata con la tassa implicita nel continuare a lavorare. Fouarge e Schils (2009) stimano l’effetto della generosità e/o flessibilità del sistema pensionistico sulla decisione di fare formazione utilizzando i dati ECHP. Infine Montizaan, Corvers e DeGrip (2010) stimano l’effetto di una riforma del sistema di pensionamento anticipato in Olanda e trovano che questa riforma postpone il pensionamento atteso e ha un effetto positivo sulla partecipazione dei seniors a corsi di formazione , anche se questo effetto interessa quasi esclusivamente i lavoratori occupati in imprese di grandi dimensioni. Questo progetto si propone di studiare la relazione esistente tra le riforme pensionistiche attuate nel corso dell’ultimo ventennio in Italia e la decisione individuale di investire in training utilizzando i dati sull’indagine longitudinale sulle famiglie italiane (ILFI). La strategia empirica consiste nello stimare congiuntamente (o in forma ridotta) un sistema di due equazioni: la probabilità di andare in pensione come funzione del training e la probabilità di fare training come funzione dell’età pensionabile attesa. Al fine di identificare i parametri del sistema di equazioni è necessario avere almeno due strumenti (variabili esogene): uno che influenzi la probabilità di fare training senza avere un effetto diretto sulla probabilità di pensionamento e l’altra che influenzi la probabilità di pensionamento senza avere un effetto diretto sull’investimento di capitale umano. Per quanto riguarda il training verrà utilizzata l’erogazione di sussidi pubblici regionali volti a finanziare la formazione continua dei lavoratori occupati (Brunello et al , 2010). Lo strumento per la probabilità di andare in pensione sarà invece costruito sulla base delle riforme pensionistiche che hanno caratterizzato il nostro paese a partire dai primi anni 90 (riforma Amato e Dini). Nella prima fase di questo progetto, utilizzando le informazioni relative all’intera vita lavorativa degli individui contenute in ILFI, verrà micro- simulata l’anzianità contributiva degli individui e nella seconda fase verrà implementata una strategia di identificazione e stima del tipo “regression discontinuity design” che sfrutta l’innalzamento dei requisiti necessari per andare in pensione negli anni novanta e nei primi anni duemila (Battistin et al, 2010). Riferimenti bibliografici Bassanini, A., Booth A., Brunello G., De Paola,M. and Leuven,E., 2007, "Workplace Training in Europe," in Brunello, Garibaldi and Wasmer (eds.), Education and Training 84 in Europe, Oxford University Press, 2007, Ch. 8 - 13 Battistin,E., Brugiavini,A.,Rettore,E. and Weber,G. 2009. "The Retirement Consumption Puzzle: Evidence from a Regression Discontinuity Approach," American Economic Review, American Economic Association, vol. 99(5), pages 2209-26, December. Brunello, G., Comi, S.and Sonedda, D., 2010. "Training Subsidies and the Wage Returns to Continuing Vocational Training: Evidence from Italian Regions," IZA Discussion Papers 4861, Institute for the Study of Labor (IZA). Fouarge, D., Schils, T., 2009. “The effect of early retirement incentives on the training participation of older workers” Labour 23, 85–109 Lau, M.I., Poutvaara, P., 2006. Social security investments and human capital investment. Finnish Economic Papers 19, 16–24 Montizaan, R., Cörvers, F., De Grip, A., 2010. "The effects of pension rights and retirement age on training participation: Evidence from a natural experiment," Labour Economics, Elsevier, vol. 17(1), pages 240-247, January. L’eroina fumata. Un’indagine di approfondimento su uno stile di consumo giovanile No. pratica 2011-ATE-0264 Responsabile ROSSI EUGENIO Finanziamen to 2.100,00 Complessivo Descrizione Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € Il bisogno di conoscere in profondità un nuovo stile di dipendenza Per promuovere una corretta progettazione degli interventi sanitari e sociali a favore dei tossicodipendenti occorre conoscere in modo esaustivo sia le motivazioni individuali che incentivano alla dipendenza, sia le modalità di gestione del rapporto con le sostanze stupefacenti, con gli altri adulti significativi ed il mondo circostante degli assuntori, durante il periodo del consumo. E’ necessario costruire e dotarsi di una competenza, da offrire successivamente agli operatori del settore, sui significati soggettivi dell’addiction, sulle ragioni profonde che costruiscono queste errate esigenze e risposte individuali. Nell’esperienza dei Servizi territoriali milanesi che nelle ASL si occupano di dipendenze, si censisce la nascita di nuove forme di assunzione di sostanze che si declinano in modo differente sulle caratteristiche di personalità e sui costumi sociali e di relazione di questi nuovi assuntori. Ci riferiamo alla differenti modalità di assunzione dell’eroina, che proprio in quest’ultimo periodo comincia ad essere consumata per via respiratoria, fumata da nuovi adepti. Quasi il 5% degli utenti dei servizi per le dipendenze milanesi e lombardi ormai assume eroina fumandola e questi assuntori si caratterizzano per la loro giovane età, 16/22 anni. Questa percentuale la ritroviamo confermata in molte ricerche effettuate sui tossicodipendenti in altre regioni italiane in questo periodo e nei dati relativi alle modalità di consumo dei servizi pubblici e privati dedicati alla tossicodipendenza. Questa nuova modalità di assunzione rappresenta per noi studiosi ed operatori un’incognita e negli stili di consumo del passato non era mai stata praticata. Subito ci sorgono dei quesiti da affrontare per indagare su questa inconsueta modalità di assunzione. Perchè questi giovani non consumano l’eroina iniettandosela? 85 Quali effetti di percezione fisica e psichica produce l’eroina consumata con questa modalità? Per quali ragioni di comunicazione sociale personale e/o di compatibilità con i propri costumi di vita, i nuovi assuntori preferiscono consumarla con questa modalità? Grazie alla modalità di assunzione mantengono una migliore relazione con l’ambiente sociale circostante? O una migliore gestione della sfera affettiva? Quali benefici positivi o negativi ricadono sulla propria vita quotidiana? Questa modalità di assunzione viene calibrata in alcuni momenti della propria esistenza e non in altri? L’assunzione è scandita da necessità di prestazioni sociali positive in alcuni momenti di relazione importanti? Si mescola con altre modalità di assunzione della stessa sostanza in altri momenti della quotidianità? Si mescola con l’utilizzo di altre sostanze stupefacenti? Esiste una ritualità nel consumo? Esiste un gruppo di pari che insegna gli effetti dell’assunzione e riconosce il comportamento come propria caratteristica di appartenenza? Ed ancora, quali strutture di personalità sono maggiormente esposte all’uso di eroina fumata? L’assunzione è quotidiana o saltuaria ed in che tempi della giornata? E come si modifica la percezione di sè con un uso prolungato nel tempo? Con quali altre sostanze viene mediato, se questo accade, il bisogno di prestazioni ottimali e con quale frequenza? Quale incidenza genera il consumo reiterato in un lungo periodo sulle prestazioni affettive e lavorative? L’evidenza che l’esperienza di dipendenza è un organismo vivo, in continuo mutamento nei soggetti che la rappresentano e nelle caratteristiche di gestione, ci motiva ad approfondire una conoscenza che potrà esserci molto utile, non solo per la definizione dei percorsi terapeutici, ma anche per l’approccio di aggancio, per rendere maggiormente proficue le fasi dell’accoglienza e della fidelizzazione ai servizi di trattamento di questi nuovi pazienti. La metodologia possibile - Occorre adottare una metodologia di conoscenza e di approfondimento dello stile di consumo che ci permetta di illuminare tutti i significati personali che sottendono a questa particolare forma di addiction. Si dovranno ricostruire degli spaccati di storie di vita e la metodologia più opportuna è sicuramente l’analisi di tipo sequenziale, l’analisi di processo, che collega in un filo logico le riflessioni e le interpretazioni dei giovani pazienti tossicodipendenti sul loro coinvolgimento nella pratica dell’addiction attraverso il consumo di eroina fumata. Dobbiamo costruire una indagine qualitativa individuando una interpretazione di significati che solo i tossicodipendenti coinvolti possono riempire di senso. Per raggiungere questi obiettivi proponiamo di adottare la metodologia dei focus group. - Proprio per questo il campo di applicazione della proposta di indagine deve essere costituito da un campione di pazienti tossicodipendenti dei Ser.T dell’ASL Provincia di Milano 2 che fumano eroina. I giovani tossicodipendenti che fumano eroina saranno selezionati dai SerT. dell’ASL e motivati alla partecipazione al progetto di ricerca. - Proponiamo l’attivazione di 1 focus group sui significati dell’addiction, composto da 6/10 fumatori di eroina, non di più. - La tempistica del gruppo di discussione- focus group sui significati dell’addiction composto da fumatori di eroina, si articolerà in più incontri per affrontare in profondità i molteplici aspetti della condizione di vita dei partecipanti. Proponiamo 7 incontri di due 86 ore e trenta. - Prepareremo, con gli operatori delle Dipendenze dell’ASL, una griglia di quesiti motivazionali aperti da discutere negli incontri di piccolo gruppo, una sorta di questionario semi-strutturato (definito nei contenuti dei quesiti – assolutamente libero nelle risposte), ripartito per aree tematiche da approfondire su aspetti differenti ed importanti delle relazioni quotidiane e con la sostanza dei tossicodipendenti che fumano eroina. - Questa indagine con la tecnica del focus group deve riuscire a sviluppare nei partecipanti una capacità di comprensione ed introspezione di aspetti importanti della propria esistenza e cominciare a costruire un empowerment nelle abilità di gestione quotidiana dei propri problemi esistenziali. La tecnica di questo specifico focus group dovrà iniziare a produrre degli effetti di cambiamento propri della “ricerca azione” nei giovani attori sociali partecipanti, oltre a raggiungere gli obiettivi previsti di ricerca scientifica qualitativa. Confidiamo che un’esperienza di approfondimento delle proprie motivazioni possa costruire per i giovani tossicodipendenti partecipanti un momento di formazione personale, di self help, per sviluppare nuove consapevolezze e una fonte di sostegno d’azione al proprio cambiamento. Mascolinità italiane.Trasformazioni, pluralizzazioni e processi educativi. No. pratica 2011-ATE-0016 Responsabile RUSPINI Finanziamen to 2.558,00 Complessivo ELISABETTA Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € Il progetto di ricerca “Mascolinità italiane. Trasformazioni, pluralizzazioni e processi educativi”, si inserisce in un filone di studi che contraddistingue, da alcuni anni a questa parte, il lavoro scientifico della proponente. Il progetto si propone di sondare alcuni aspetti della (ancora largamente inesplorata) relazione tra mutamento sociale e mascolinità in Italia, anche al fine di impostare percorsi educativi finalizzati a valorizzare mascolinità più ricche e flessibili, dunque in grado di adattarsi ai processi di mutamento sociale. Descrizione Il contesto italiano è caratterizzato (soprattutto nelle aree periurbane e nel Sud del Paese) da alcuni elementi distintivi: una consistente rigidità dei modelli e contratti di genere; comportamenti demografici ancora alquanto “tradizionali” se paragonati ad altri contesti europei; enfasi sulla qualità della cura intrafamiliare; un modello di welfare costruito, più di altri, su rigidità del sistema di genere, sull’obbligo morale della sussidiarietà familiare (secondo la quale la famiglia, allargata alla rete parentale, è sempre obbligata a proteggere i suoi membri più deboli), sul prolungamento indefinito dei legami economici tra le generazioni, sul ruolo delle reti intergenerazionali femminili considerate primarie responsabili del lavoro di cura. Come è facile comprendere, la sopravvivenza di un tale sistema è dipendente da mascolinità e femminilità antitetiche e da relazioni di genere tradizionali. Anche in Italia, però, sollecitazioni e sfide si sono moltiplicate e oggi costituiscono un orizzonte denso di eventi per la tradizionale divisione del lavoro tra i generi − polarizzata tra la concentrazione a carico dei maschi adulti delle responsabilità economiche e la concentrazione a carico delle donne delle responsabilità familiari e riproduttive − e, conseguentemente, per il modello maschile egemone, patriarcale, unidirezionale (Ruspini, 2009a, 2009b e 2009c). Diventa quindi necessario preparare le nuove generazioni di uomini all’incontro con le 87 “nuove” donne e con i “nuovi” modelli di mascolinità. Il fine è quello di aprire una vasto raggio di strade perseguibili per consentire a bambini, ragazzi, uomini di usare uno spettro più ampio delle loro capacità emozionali e comunicative: mostrare, cioè, che esiste una varietà di modi di essere uomo, permettendo loro di fare esperienza diretta della propria specifica diversità. Parliamo, ad esempio, dei processi di riflessione (e prevenzione) sui lati oscuri della mascolinità: violenza di genere; omofobia; limitazioni imposte dalla mascolinità stereotipata nel confronto con donne, figli, genealogie maschili, mascolinità “altre” (Ruspini, Hearn, Pease, Pringle, in corso di stampa). Partendo da questi presupposti e da queste emergenti esigenze, il progetto di ricerca “Mascolinità italiane. Trasformazioni, pluralizzazioni e processi educativi” si propone di raccogliere ed offrire materiale empirico per impostare processi di educazione alla mascolinità, in particolare per quanto riguarda la sfera dell’affettività, della sessualità e, al loro interno, della responsabilizzazione sessuale. Attraverso un’analisi documentaria (documenti istituzionali, documenti mediatici: Arosio, 2010) ed alcune interviste a testimoni privilegiati (esperti, educatori, membri di associazioni: ad esempio Associazione Italiana Uomini Casalinghi; Maschile Plurale; Istituto di Studi sulla Paternità), il progetto intende riflettere: • su norme culturali e stereotipi esistenti in tema di mascolinità e mascolinità egemoni o “alfa” (Fagiani e Ruspini, in corso di stampa); • sul ruolo giocato dai media (TV in particolare) nella costruzione sociale delle mascolinità; • sulle necessità, i desideri, le resistenze in tema di educazione alle mascolinità e al rapporto tra mascolinità e mutamento sociale e di genere. Riferimenti bibliografici Arosio L. (2010) “L’uso dei documenti”, in de A. Lillo A. (a cura di), Il mondo della ricerca qualitativa, Torino, Utet, pp. 145-182. Fagiani M.L. e Ruspini E. (in corso di stampa), Mascolinità alfa, beta, omega. Virilità italiane tra persistenze, imprevisti e mutamento, Collana “Generi, culture, sessualità”, Milano, Franco Angeli. Ferrero Camoletto R. (2010), Maschilità incorporate. La sessualità maschile in costruzione, paper presentato al X Convegno Nazionale AIS “Stato, Nazioni, Società Globale: Sociologicamente”, Milano, 23-25 settembre. Fracher J.C. e Kimmel M. (2005), “Hard Issues and Soft Spots: Counseling Men about Sexuality”, in M. Kimmel (a cura di), The Gender of Desire. Essays on Male Sexuality, New York, Free Press, pp. 139-148. Kimmel M. (2002), “Maschilità e omofobia. Paura, vergogna e silenzio nella costituzione dell’identità di genere”, in C. Leccardi (a cura di), Tra i generi. Rileggendo le differenze di genere, di generazione, di orientamento sessuale, Milano, Guerini, pp. 171-194. Rossi E. e Ruspini E. (2010), “Sessualità e corso di vita: narrazioni e prescrizioni mediatiche”, in Inghilleri M. e Ruspini E. (2010, a cura di), Sessualità narrate. Esperienze di intimità a confronto, Collana “Generi, culture, sessualità”, Milano, FrancoAngeli, pp. 53-77. 88 Ruspini E. (2009a), Le identità di genere (II edizione aggiornata), Collana Le Bussole, Roma, Carocci (ISBN: 88-430-4959-3). Ruspini E. (2009b) (a cura di), Uomini e corpi. Una riflessione sui rivestimenti della mascolinità, Milano, Franco Angeli (ISBN: 978-88-568-1416-3). Ruspini E. (2009c), “Italian Forms of Masculinity between Familism and Social Change”, Culture, Society & Masculinities, 1(2), pp. 121-136 http://www.encyclopedia.com/doc/1P3-1923637731.html. Ruspini E. (2009d), “Loveline. Educazione sessuale nei media?”, in S. Capecchi, E. Ruspini (a cura di), Media, corpi, sessualità. Dai corpi esibiti al cybersex, Milano, FrancoAngeli, pp. 150-174. Ruspini E., Hearn J., Pease B. e Pringle K. (a cura di), Men and Masculinities Around the World. Transforming Men’s Practices, Basingstoke, Palgrave Macmillan (in corso di stampa). Media e geografia No. pratica 2011-ATE-0514 Responsabile DELL'AGNESE Finanziamen to 4.789,00 Complessivo Descrizione ELENA Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € La ricerca si propone di mettere a fuoco i rapporto esistente fra geografia e media, da due punti di vista. Innanzitutto, si prefigge di verificare come le rappresentazioni di spazio, paesaggio, identità relazionali, corpi, porzioni di popolazione classificate, in base a gusti sessuali e caratteristiche fisiche, come "differenti", vengano articolate dai media. Accanto a questa analisi critica del contenuto dei media, la ricerca si propone inoltre di verificare come la localizzazione e la proprietà dei media possano influenzare il loro contenuto. In pratica, accanto ad una analisi dei "media come geografia", la ricerca si propone di offrire un esame della "geografia dei media". Mobilità casa-lavoro e emissioni di inquinanti dei dipendenti delle aziende pubbliche e private dell’area nost-ovest milanese No. pratica 2011-ATE-0357 Responsabile COLLEONI Finanziamen to 2.100,00 Complessivo MATTEO Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € Presupposti della ricerca Descrizione La crescente attenzione al tema dei cambiamenti climatici e all’inquinamento atmosferico delle aree urbane suggerisce di introdurre quanto prima nel settore dei trasporti iniziative adeguate per la soluzione delle criticità ambientali. Documenti europei (Linee guida europee per la redazione degli inventari delle emissioni, 2006) affermano che “nel 2005 i trasporti (escluso quelli aerei e marittimi) hanno contribuito per circa il 21% del totale delle emissioni di gas serra nell’Europa a 15 Stati. Il confronto tra i dati del 2005 e quelli del 1990 ha evidenziato, inoltre, un aumento del 23% delle 89 emissioni di CO2”. L’Unione Europea ha posto da tempo il tema delle aree urbane sotto la luce dei riflettori per la necessità di trovare nuove risposte alle criticità riscontrate. Il binomio sostenibilità-città si è venuto progressivamente rafforzando nella politica dell’Unione Europea, sempre più interessata a promuovere uno sviluppo urbano sostenibile. La dispersione localizzativa, fenomeno definito in termini tecnici come sprawl urbano, genera un aumento delle distanze da percorrere per svolgere le attività quotidiane e soddisfare i propri bisogni. La necessità di connettere luoghi distanti, o difficilmente accessibili con il trasporto pubblico, provoca un incremento degli spostamenti con il mezzo privato. La proliferazione di funzioni e di servizi genera una moltiplicazione degli spostamenti con il risultato che il traffico veicolare è sempre più invasivo e determina una pressione molto forte sull’ambiente urbano, sia per la molteplicità degli impatti, sia per la loro intensità. Secondo quanto rilevato dall’indagine Origine/Destinazione 2002 della Regione Lombardia, circa tre spostamenti su quattro riguardano il mezzo privato (il 72,2% degli spostamenti totali è effettuato in auto o in moto; questa quota cresce al 76,4% se si considerano unicamente gli spostamenti verso la sede di lavoro) e che quotidianamente i movimenti in auto che hanno origine e destinazione in provincia di Milano sono oltre tre milioni. Le ricadute ambientali sono significative: si stima che circa il 15% della CO2 prodotta in Italia sia immessa in atmosfera in Lombardia e, di questa, circa 1/3 nella sola provincia di Milano (Ministero dell’Ambiente, ARPA). La Commissione Europea, nell’adottare il Piano di azione per l’efficienza energetica (2007-2012) ha stabilito come obiettivo di ridurre la domanda di energia (nonché agire in maniera mirata sul consumo e sull’approvvigionamento) per diminuire del 20% il consumo annuo di energia primaria entro il 2020 (rispetto alle proiezioni sul consumo energetico per il 2020), oltre a ricavare il 20% del fabbisogno energetico complessivo da fonti rinnovabili. La necessità di occuparsi dei trasporti con un approccio sostenibile e innovativo non deriva solo da motivi etici o ambientali: In Europa il 30% dei consumi energetici è dovuto ai trasporti, di cui il 73% al trasporto su gomma. I trasporti stradali dipendono per il 98% dal petrolio, e il 70% del petrolio utilizzato in Europa è importato da altre parti del mondo (Unione Europea, Libro Bianco sui trasporti). In Italia oltre il 30% dell’energia utilizzata, pari a circa 45 Mtep (Milioni di tonnellate equivalenti di petrolio), è assorbita dal settore dei trasporti, e ricerche autorevoli sottolineano che in Italia una quota vicina al 2% del PIL (dato OCSE) è persa a causa dei problemi connessi ai trasporti stradali, ovvero traffico, incidentalità e dispersione di tempo, inquinamento, consumi energetici, costi sanitari e sociali. Descrizione e obiettivi della ricerca Date queste premesse risulta rilevante svolgere attività di indagine mirate a conoscere i profili di mobilità e le emissioni di inquinanti di chi vive e lavora, in particolare, nelle aree metropolitane, con il fine di proporre Piani di mobilità sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale. L’area metropolitana di Milano e, al suo interno, la sezione nord-occidentale del territorio perturbano rappresenta un contesto ad elevatissima mobilità che richiede di svolgere studi empirici mirati. La porzione di territorio a Nord-Ovest di Milano costituita dai Comuni di Arese, Bollate, Garbagnate Milanese, Lainate e Pero, è un’area densamente conurbata e interessata da fenomeni di pesante congestione stradale, sia sulla rete infrastrutturale primaria che sulle maglia locale. Il territorio accoglie al suo interno o nelle immediate vicinanze due punti critici di attrazione/generazione di traffico: la Nuova Fiera (polo esterno) di Rho-Pero ormai entrata pienamente in funzione e l’ex comprensorio Alfa Romeo-Fiat ad Arese, la cui trasformazione è oggetto di un accordo di programma che a diversi anni dalla sottoscrizione fatica a trovare applicazione, 90 creando una situazione di indeterminazione sul futuro dell’area. Questo territorio, già sensibile e fragile sotto il profilo ambientale, si troverà inoltre a subire la pressione di un grande evento come EXPO2015, rispetto al quale manca ancora uno scenario organico di riferimento per l’azione territoriale. La realizzazione dell’edizione 2015 dell’Expo avrà, infatti, ripercussioni sostanziali sull’area incrementandone i flussi di mobilità. Tali interventi di grande valore strategico-economico producono effetti importanti e di complessa gestione anche sul sistema locale della mobilità. L’indagine è finalizzata a rilevare gli spostamenti casa-lavoro e l’emissione di inquinanti del personale dipendente di cinque Amministrazioni comunali dell’area nord-ovest di Milano (Arese, Bollate, Garbagnate Milanese, Lainate e Pero) e di quello di due aziende private, la CSI e la Solvay Solexis con sede nel comune di Bollate. La decisione di includere nella ricerca il personale delle aziende private è motivata dall’interesse a rilevare la mobilità per motivi di lavoro del personale dipendente complessivo dell’area territoriale considerata. L’obiettivo della ricerca è rilevare le informazioni necessarie per conoscere le caratteristiche e i profili di mobilità per motivi di lavoro del personale dipendente delle Amministrazioni comunali in oggetto e l’emissione di inquinanti degli spostamenti effettuati con mezzo privato. Sebbene parziale, rispetto alla mobilità complessiva (per finalità non solo limitate al lavoro) e rispetto a quella espressa anche dalle altre popolazioni residenti e non residenti che gravitano sul territorio indagato, la ricerca vuole fornire informazioni molto utili rispetto alla finalità operativa di proporre e avviare politiche mirate per la mobilità sostenibile in un’area ad elevata concentrazione di funzioni. L’indagine si rivolge al personale dipendente a tempo determinato e indeterminato e a regime orario di tempo pieno o parziale delle Amministrazioni comunali di Arese, Bollate, Garbagnate Milanese, Lainate e Pero e delle aziende CSI e Solvay Solexis di Bollate. Sarà quindi escluso dalla ricerca il personale con contratto di lavoro non dipendente che, avendo orari di lavoro atipici, presenta stili di mobilità non comparabili con quelli degli altri lavoratori. Sarà realizzata tramite la somministrazione di un questionario on-line, ai dipendenti delle Amministrazioni comunali e delle aziende private, articolato in cinque sezioni: 1 informazioni generali (socio-anagrafiche e relative alle sede e al tipo di lavoro); 2 mobilità spostamento casa-lavoro (orario, durata, mezzo,); 3 soddisfazione e difficoltà dello spostamento casa-lavoro (per tipo di mezzo), 4 proposte per la mobilità sostenibile; 5 mezzi, caratteristiche del veicolo e emissioni. La stima dell’emissione di inquinanti sarà effettuata applicando e adattando le linee guida contenute nel testo: “EMEP/EEA emission inventory guidebook ” predisposta dall’Agenzia Europea per l’Ambiente. La maggior parte degli spostamenti casa lavoro avvengono in ambito urbano, e dato che la produzione di CO2 e il PM costituisce il maggiore problema ambientale prodotto dal traffico, saranno qui trattate solo le emissioni di anidride carbonica (CO2) e particolato fine (PM), prodotte da veicoli adibiti al trasporto passeggeri. L'obiettivo della metodologia sarà quello di definire un metodo per la stima delle emissioni, che possa essere adottato da parte di aziende o enti, per ottenere una stima delle emissioni prodotte annualmente dai propri dipendenti durante gli spostamenti casa lavoro. Bibliografia - Dupuy, G. (1999). La dépendance automobile. Simptomes, analyses, diagnostic, traitements. Paris: Anthropos. 91 - Dupuy, G. (1995). Les territoires de l'automobile. Paris: Anthropos. - Gardiner, S. (2008). A perfect moral storm: climate change, intergenerational ethics, and the problem of corruption. In S. Vanderheiden (Ed.), Political theory and global climate change. The MIT Press: Cambridge, Massachusetts; London, England. - Krumdieck, S., Page, S., & Dantas, A. (2010). Urban form and long-term fuel supply decline: a method to investigate the peak oil risks to essential activities. Transportation Research Part A , 44, 306-322. - Newman, P., & Kenworthy, J. (1999). Sustainability and cities: overcoming automobile dependence. Washington DC: Island Press. - Newman, P., Beatley, T., & Boyer, H. (2009). Resilient cities. Responding to peak oil and climate change. Washington DC: Island Press. - Schaefer, A., Heywood, J. B., Jacoby, H. D., & Waitz, I. A. (2009). Transportation in a climate-constrained world. Cambridge, Massachusetts: The MIT Press. - Sheller, M., & Urry, J. (2000). The City and the Car. International Journal of Urban and Regional Research , 737-757. Modelli di occupazione degli immigrati in Europa: varietà di capitalismi o di regimi di welfare? No. pratica 2011-ATE-0175 Responsabile REYNERI Finanziamen to 4.658,00 Complessivo Descrizione EMILIO Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € Due recenti articoli (C. Devitt, “Varieties of capitalism, Variation in labour immigration”, Journal of ethnic and migration studies, aprile 2001 e G. Sciortino, “Immigration in a Mediterranean Welfare state: The Italian experience in comparative perspective”, Journal of comparative policy analysis, agosto 2004) hanno affrontato da due punti di vista il problema del differente inserimento dei lavoratori immigrati nel sistema occupazionale dei paesi europei. Il primo articolo spiega le differenze facendo riferimento al dibattito sui modelli di capitalismo, mentre il secondo fa ricorso alla tipologia dei regimi di welfare. Le due tipologie solo parzialmente coincidono anche perché la prima si fonda principalmente sulla diversa regolazione del mercato del lavoro e sul diverso livello tecnologico del sistema produttivo, mentre la seconda si focalizza sul diverso intervento dello stato e della famiglia per risolvere i problemi di riproduzione sociale. I risultati di entrambi gli studi non sono pienamente convincenti soprattutto perché i dati utilizzati sono molto aggregati. Si pensi, ad esempio, che addirittura non distinguono gli immigrati maschi dalle immigrate donne. Il progetto si propone appunto di approfondire la questione utilizzando i micro-dati delle indagini sulle forze di lavoro dei paesi europei raccolti da Eurostat e prossimamente disponibili anche per gli anni più recenti e con l’indicazione dell’area geografica di nascita e/o di cittadinanza delle persone occupate. Una più fine articolazione dei settori occupazionali e delle caratteristiche dei lavoratori immigrati e nazionali dovrebbe consentire di costruire un modello interpretativo più adeguato, che tenga conto anche dei più recenti flussi immigratori. Nativi Digitali, contenuti digitali e contesti didattici 2.0: come cambia l'apprendimento in contesi ad alta intesità di tecnologie didattiche No. pratica 2011-ATE-0038 Responsabile FERRI PAOLO MARIA Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca 92 Finanziamen to 4.789,00 Complessivo Descrizione € Il progetto 2011 rappresenta prosecuzione del del progetto dello scorso anno dedicato all’analisi deo comportamenti nativi digitali" (Prensky 2001,2006) in attivitàdi apprendimento (attività strutturate, guidate e gestite dall'insegnante) relizzate in ambienti ad alta densità di tecnologiegia. Si tratta cioè di proseguire il lavoro di analisi di scolastici variamente caratterizzati dal punto di vista della metodologia didattica e dell'utilizzo di supporti digitali 2.0.In particolare per quest’anno verranno prese in particolare considerazione le classi della primaria, della scuola superiore di primo grado e secondo grado inserite nel Progetto del MIUR e dell’ANSAS Classi 2.0 (http://www.indire.it/content/index.php?action=read&id=1623) il cui monitoraggio, per la Lombardia , è stato affidato al mio gruppo di ricerca congiuntamente con quello del Proffessor Pier Cesare Rivoltella dell’Università Cattolica del Sacro cuore. L'ipotesi centrale del progetto è che le nuove tecnologie e gli ambienti di social networking (web 2.0) possano rappresentare una leva di cambiamento per la didattica (Ferri 2008, 2010, 2011) e un valido supporto all'apprendimento, più coerente con il mutato contesto sociotecnologico rispetto ad un approccio didattico unicamente analogico. Dal momento che la letteratura sulle trasformazioni indotte/abilitate delle tecnologie didattiche sui processi di apprendimento dei bambini non fornisce evidenze consolidate (OCDE 2008, Pedrò 2006) costituirà un obiettivo qualificante della ricerca l'individuazione di indicatori euristici degli stili di apprendimento dei bambini in contesti scolastici. La conduzione inoltre di un'esperienza di ricerca-azione, attraverso l'introduzione di supporti didattici digitali 2.0, consentirà di descrivere e rilevare eventuali cambiamenti nell'esperienza e nel comportamento dei bambini e di orientare una riflessione critica su pratiche didattiche che si avvalgano di tali tecnologie. Il lavoro di ricerca si articolerà, come lo scorso anno ma su un campione maggiore di classi, su tre livelli corrispondenti a tre fasi di ricerca. 1. Osservazione, mappatura e analisi, in ambito scolastico, dei comportamenti dei bambini Nativi Digitali in attività di apprendimento. Questo primo livello di ricerca sarà finalizzato alla costruzione di uno strumento osservativo che consentirà di rilevare con maggiore sistematicità differenze e continuità dei comportamenti 2. Conduzione di un'esperienza di ricerca-azione. Verrà scelto quale luogo privilegiato di osservazione una classe in cui sia implementata una metodologia di didattica attiva e che veda per la prima volta l'introduzione di strumenti digitali 2.0. Questa esperienza sarà costruita con gli insegnanti coinvolti: verrà condotto in modo collaborativo tra insegnanti e ricercatori un monitoraggio che permetta di rilevare eventuali cambiamenti nell'esperienza e nei comportamenti di apprendimento dei bambini, e che coniughi l'esperienza pratica ad una attenta riflessione critica sul nuovo setting didattico proposto. La riflessione su questa esperienza presterà particolare attenzione all'individuazione di criteri e di linee guida relative alla modalità di utilizzo delle tecnologie, affinchè l'azione didattica sappia svolgere sia una funzione di rafforzamento delle caratteristiche positive del comportamenti di apprendimento dei nativi digitali sia di compensazione dei rischi e delle debolezze che esso rivela. La parte della ricerca sulle classi terminali della scuola prmaria verrà svolta a livello nazionale in maniera integrata rispetto alle azioni delle altre unità di ricerca. 3. Individuazione ed elaborazione di percorsi formativi rivolti ad insegnanti. L'analisi dei dati di ricerca raccolti nelle precedenti fasi di ricerca sarà orientata all'individuazione dei nuovi bisogni formativi degli insegnanti alla luce delle ricadute didattiche che questi nuovi comportamenti di apprendimento comportanosoprattutto in chiave di digital literacy (Bolter, Grusin 1999)e di didattica attiva (Nigris 2004), e di modelli di insegnamento più congruenti al mutato contesto socio-tecnologico.L'approccio metodologico s'inscrive in una cornice epistemologica che privilegia la rilevazione e 93 analisi qualitativa dei dati (Mantovani 1998), e il coinvolgimento attivo degli stakeholders (insegnanti, bambini) attraverso modalità di ricerca ispirate alla ricercaazione. Gli strumenti di cui ci si avvarrà saranno osservazioni in contesto naturale, in diretta e con video-registrazioni, interviste individuali e focus group condotti con l'ausilio di materiale videoregistrato quale stimolo alla discussione (Tobin 1989). In particolare elemento qualificante l'originalità di questo progetto, sarà la costruzione degli strumenti di osservazione e dell'individuazione di indicatori dei comportamenti di apprendimento . Il contesto scelto per la realizzazione di questo progetto oltre alle rete di scuole primarie collocate del progetto "Il Bambino Autore" e quello delle Classi 2.0 a noi affidare per il monitoraggio in Lombardia dal MIUR e dell’Agenzia Scuola. Si tratta di contesiti caratterizzati da ambienti didattici orientati alla pedagogia attiva e, supportati tecnologie innovative quali podcast, wiki, social networking, la Lavagna Interattiva Multimediale (LIM). FASI DI RICERCA a. Fase esplorativa: definizione dello scenario - rilevazione dei comportamenti dei Nativi Digitali in situazioni di apprendimento in contesti didattici variamente caratterizzati sul piano metodologico e rispetto all'utilizzo di supporti digitali 2.0; esplorazione e analisi dell'eventuale gap tra la dieta mediale dei bambini e le relative percezioni degli insegnanti. Si prevedono tre attività: 1. analisi della letteratura: propedeutica alle prime rilevazioni sul campo nell'ottica di orientarle in maniera più specifica. L'analisi verterà principalmente sullo studio e approfondimento delle ricerche sperimentali ed empiriche sul fenomeno dei digital native, sulla loro dieta mediale e sui loro comportamenti di apprendimento. In particolare si privilegerà lo studio della letteratura scientifica che analizza gli effetti e le nuove modalità di apprendimento stimolate dall'utilizzo delle LIM, degli strumenti Wiki e del Pod cast nell'ambito della didattica della lettura e della scrittura cooperativa. 2. realizzazione in collaborazione con le altre unità di ricerca di un primo studio comparativo fra campioni scelti (classi di V° elementare) al Nord (3), Centro (3), Sud Italia (3) ai quali verranno proposti i diversi strumenti di ricerca individuati nelle singole unità del progetto. 3. osservazione dei comportamenti dei bambini in situazioni di apprendimento in alcuni dei plessi scolastici coinvolti nel progetto del "Bambino Autore" e nella rete di scuole del Bambino Autore le osservazione verranno effettuate anche con l'ausilio di dispositivi di videoregistrazione e consentiranno di cogliere unità e/o sequenze complesse di comportamento manifestate dai bambini durante le attività di apprendimento in classe che potranno rivelarsi utili indicatori di alcuni di quei tratti specifici come l'espressione di sé, la personalizzazione, la condivisione di informazione (sharing), il riferimento costante ai coetanei che la letteratura scientifica tende a riconoscere nei Nativi Digitali (Veen, 2003, 2006). I materiali osservativi videoregistrati e una prima stesura degli indicatori verranno discussi in focus group con gli insegnanti nell'ottica di realizzare uno strumento osservativo che si fondi sull'integrazione delle percezioni e delle interpretazioni dei ricercatori con le esperienze e le riflessioni di chi opera all'interno del contestodidattico stesso. Lo strumento sarà messo a punto e validato attraverso un numero significativo di osservazioni. Successivamente, la sua applicazione all'interno di altri contesti didattici (nella medesima rete di scuole), consentirà di cogliere e individuare i comportamenti di apprendimento più efficaci e favorevoli all'appropriazione e allo sviluppo delle competenze cognitive e sociali e quelli al contrario più critici. 4. L'esplorazione osservativa sarà integrata da una rilevazione dei consumi digitali dei bambini e relative percezioni delle insegnanti, In particolare, ai bambini verrà somministrato un questionario strutturato per rilevarne la dieta mediale, in termini di abitudini, modalità, tempi di fruizione e utilizzo delle tecnologie digitali a casa. Alle 94 insegnanti verrà invece proposto un questionario strutturato, con l'obiettivo di individuare le loro idee sulla dieta mediale dei bambini. Il confronto tra le dichiarazioni dei bambini e le percezioni degli insegnanti permetterà di coglierne e analizzarne congruenze e incongruenze. b. Ricerca-azione: un'esperienza di "traghettamento" da un'impostazione di didattica attiva unicamente analogica ad un'impostazione arricchita con supporti digital 2.0. La fase di ricerca-azione si articolerà secondo il seguente flusso: 1. individuazione e selezione di una classe all'interno della rete di scuole coinvolte nel progetto "Bambino Autore" in cui sia implementato un approccio didattico ispirato alla pedagogia attiva (apprendimento cooperativo, facilitazione degli apprendimenti da parte dell'adulto, learning by doing, ecc.) e che veda per la prima volta l'introduzione di supporti digitali 2.0. 2. osservazione conoscitiva della classe, attraverso incontri e colloqui preliminari con gli insegnanti, osservazioni dirette effettuate nel corso delle diverse attività di apprendimento svolte in aula 3. condivisione, confronto e discussione degli obiettivi della ricerca-azione con gli insegnanti, definizione e negoziazione di procedure, strumenti, tempi di attuazione della ricerca 4. progettazione del percorso di introduzione degli strumenti digitali 2.0, pianificazione degli step e delle modalità di realizzazione 5. avvio della realizzazione del percorso e monitoraggio in itinere attraverso videoregistrazioni che potranno essere utilizzate in occasioni di confronto sull'esperienza in corso e sulle sue possibili ricadute in chiave formativa [metodo dell'etnografia visuale multivocale (Tobin,Wu,Davidson, 1989)]. Parallelamente, verrà condotta un'osservazione sistematica supportata dallo strumento costruito nella fase precedente per la rilevazione dell'impatto degli strumenti digitali 2.0 sui comportamenti di apprendimento e l'analisi critica degli eventuali cambiamenti e trasformazioni. I bambini saranno inoltre coinvolti in interviste individuali e o di gruppo (Mantovani, Ferri,2008), nell'ottica di cogliere e rilevare i loro vissuti, percezioni e valutazioni dell'esperienza in corso. c. fase riflessiva: elaborazione dell'esperienza e individuazione di modelli didattici innovativi Analisi dei dati di ricerca, riflessione in prospettiva formativa, costruzione di percorsi che coniughino i bisogni formativi degli insegnanti, le modalità di apprendimento mostrate dai Nativi Digitali, e la polarità/tensione tra congruenza/isomorfismo con i linguaggi, gli stili e le modalità di apprendimento dei bambini e compensazione/contenimento dei rischi indotti da un'esposizione acritica agli ambienti digitali. STRUMENTI DI RICERCA. Verranno utilizzati strumenti di rilevazione empirica integrati, che si succederanno nelle diverse fasi del progetto di ricerca: - osservazioni dirette in contesto naturale - osservazioni ‘in differita' di videoregistrazioni -osservazione con strumenti di rilevazione quali check list o rating scales (che verranno costruiti nel corso della prima fase di ricerca), - questionari strutturati a risposte chiuse, a risposta multipla - interviste individuali e/o di gruppo (focus group) . Preservazione del territorio e multifunzionalità dell’agricoltura:il turismo rurale come strumento per la produzione di beni pubblici e per l’attivazione di sviluppo locale. No. pratica 2011-ATE-0494 Responsabile FERRETTO MATILDE Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca 95 Finanziamen to 2.384,90 Complessivo Descrizione € La ricerca prevista per il 2011 si presenta come continuazione ed approfondimento di alcuni studi condotti negli anni precedenti e farà particolare riferimento alla preservazione del territorio rurale, e non solo del suolo agricolo, ed alla multifunzionalità dell’agricoltura come attivatore di sviluppo soprattutto a livello locale. Tale ricerca prende origine dalla convinzione, rafforzata dalle ricerche svolte negli anni precedenti, che sia necessario tornare a riflettere sulla funzione e sulla gestione del settore primario per riuscire ad individuare percorsi di sviluppo sostenibile con l’obiettivo di creazione di benessere per la società e di preservazione del territorio agricolo e rurale. Tenendo come sfondo le principali linee di politiche per l’agricoltura e per il territorio, emanate a livello comunitario e nazionale, la ricerca vuole approfondire, nel grande quadro delle relazioni tra città e campagna, il ruolo del turismo sostenibile e di quello rurale nello sviluppo, in particolare in quello locale. La ricerca si articolerà quindi su due livelli: 1) Una rassegna bibliografica e storica funzionale alla individuazione delle caratteristiche del turismo sostenibile e del turismo rurale ; 2) Una parte applicativa che metta in evidenza, a livello italiano, le realtà esistenti (agriturismo, B&B, strade del gusto, borghi storici ecc) e le potenzialità di questo tipo di turismo. La scelta del tema di ricerca è stata influenzata sia dall’interesse suscitato nel pubblico da Convegni ed incontri sul tema delle relazioni tra città e campagna –come il convegno <>organizzato dalla Facoltà di Sociologia in Ateneo il 4 e 5 maggio 2010, i cui atti sono in corso di stampa o il volume collettaneo <> in corso di pubblicazione ad opera del Touring Club Italiano- sia dalle richieste degli studenti dei corsi di Turismo della Facoltà. E’ prevista pertanto la redazione di un volume riportante i contenuti ed i risultati della ricerca. Riti di passaggio e ridefinizione dei ruoli sociali: la celebrazione del matrimonio nella società italiana contemporanea. No. pratica 2011-ATE-0350 Responsabile AROSIO LAURA Finanziamen to 2.558,00 Complessivo € Descrizione Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca Come noto, la vita delle persone è scandita da eventi che segnano la transizione da una fase all’altra della loro esistenza (sulla teoria e sulla metodologia degli studi sui corsi di vita, Elder 1985; Bengtson e Allen 1993 Giele e Elder 1998). Alcuni importanti eventi di transizione sono la nascita, la fine della fanciullezza, il raggiungimento della condizione adulta, la morte. Questi eventi comportano l’abbandono della condizione precedentemente occupata e segnano l’accesso ad un nuovo stadio dell’esistenza. Contestualmente a questi passaggi, mutano le aspettative nei confronti dei comportamenti e degli atteggiamenti dell’individuo, che sarà chiamato a nuovi ruoli e a diverse responsabilità. Gli eventi di transizione di cui abbiamo parlato sono in genere celebrati attraverso alcune particolari forme di rito, cui è stato dato il nome di riti di passaggio (Van Gennep 1909). I riti di passaggio sono un insieme di azioni o gesti con forte valenza simbolica, piuttosto formalizzati e stabili nel tempo e nello spazio (sono comunque consentite delle variazioni, purché sia mantenuta la riconoscibilità del rito stesso), compiuti alla presenza di una cerchia di persone, più o meno estesa, che costituisce l’intorno sociale 96 dell’individuo. I riti di passaggio marcano il movimento di un individuo da uno status sociale ad un altro, in occasione di cambiamenti che riguardano il ciclo della vita individuale. Turner (1969) definisce la trasformazione dello status attraverso il rituale come il movimento da una condizione stabile e culturalmente riconosciuta a un’altra: il rito accompagna questo cambiamento e lo rende visibile all’intorno sociale. L’insieme di gesti, azioni, comportamenti codificati nelle forme del rito orientano le persone coinvolte nel delicato momento di cambiamento. In un certo senso, aiutano gli individui (sia i soggetti protagonisti del cambiamento, sia la loro cerchia sociale) a spogliarsi dei vecchi ruoli e li guidano verso l’assunzione dei nuovi. Le cerimonie rituali sostengono inoltre gli individui che stanno affrontando il passaggio, nonché i loro parenti e amici, a passare attraverso un momento impegnativo: i momenti di svolta nel corso di vita individuale sono infatti carichi dal punto di vista dell’emotività e possono essere fonte di tensione, incertezza e di stress. Uno dei riti di passaggio più documentati e studiati è la celebrazione del matrimonio. Nelle società tradizionali attraverso il matrimonio gli sposi accedevano a un nuovo status che apriva loro nuove esperienze: tra le più importanti la coabitazione, la sessualità, la fecondità. Il matrimonio era dunque accompagnato da vari rituali, che segnavano l’uscita dalla condizione di origine e l’arrivo nella nuova situazione. Il matrimonio oggi ha in buona parte allentato il suo legame con un passaggio di status: i giovani sposi possono aver già raggiunto quegli stadi sociali che prima si acquisivano solo tramite il matrimonio, come l’allontanarsi dalla casa dei genitori, l’accesso alla sessualità e l’inizio dell’attività riproduttiva (per una ricognizione sul caso italiano, Arosio 2008). È stato notato inoltre che nelle società contemporanee molti riti di passaggio tendono a scomparire, a vantaggio di eventi privati che semplificano il cerimoniale tradizionale e sono condivisi con poche persone (Segalen, 1998). Ne sono esempi la nascita e la morte. La festa del battesimo sta assumendo la forma di una cerimonia semplice e privata; anche le cerimonie funebri tendono a essere semplici e discrete e i segni esteriori si riducono e in certi casi addirittura scompaiono (si pensi agli abiti a lutto). Anche nelle società occidentali contemporanee, tuttavia, nonostante i recenti cambiamenti nei comportamenti familiari e la progressiva semplificazione del cerimoniale di alcuni eventi di transizione, il matrimonio rimane un passaggio del corso di vita ancora fortemente ritualizzato (Segalen 1998; Verlinden 2009). Si può dire che anche in Italia, quando i futuri coniugi prendono la decisione di formalizzare il loro legame attraverso un matrimonio, decidono spesso di celebrare questo evento con “solennità”. Sette sposi su dieci vanno all’altare in chiesa, i restanti preferiscono il rito civile (Istat, 2010). A questo proposito notiamo che seppur negli ultimi tempi vi è stato un notevole aumento del numero di matrimoni celebrati con solo rito civile, rimane ancora molto alta la percentuale di sposi che scelgono di sposarsi in chiesa (vi è comunque da considerare una discreta variabilità territoriale). In occasione del primo matrimonio la quasi totalità delle coppie ha poi festeggiato con un ricevimento: secondo l’Istat (2006) lo fa l’87% dei coniugi. Non si tratta di un’abitudine legata al passato e superata dalle giovani coppie: proprio nei matrimoni di più recente celebrazione l’abitudine a festeggiare è aumentata. Le coppie più recenti sono anche quelle che festeggiano coinvolgendo il maggior numero di persone: crescono infatti i partner che estendono l’invito a più di cento invitati fra parenti, amici e conoscenti. La spesa economica della festa di nozze è sostenuta in modo crescente dagli sposi, ma ancora nella metà dei casi sono le famiglie di origine a farsene carico: anche i genitori degli sposi, dunque, collaborano e sostengono il progetto del matrimonio. All’importanza data ai festeggiamenti concorre anche l’organizzazione del viaggio di nozze: fra le coppie che hanno formalizzato la loro unione negli ultimi vent’anni in pochi hanno rinunciato a trascorrere un periodo di vacanza subito dopo o nel periodo di poco successivo alle 97 nozze. Le mete scelte sono divenute via via più lontane e sempre più spesso si organizzano viaggi in località estere ed esotiche. Il progetto di ricerca che intendiamo realizzare si colloca all’interno di questo dibattito e si pone l’obiettivo specifico di indagare quale può essere il significato attribuibile oggi alla celebrazione del matrimonio, un momento di ritualità che viene ancora oggi mantenuto se non addirittura enfatizzato rispetto al passato, relativamente ad aspetti quali il ricevimento, le ambientazioni e il viaggio che segue le nozze. Le ipotesi che si vogliono sottoporre ad analisi empirica derivano dalla prospettiva secondo cui le pratiche cerimoniali relative al matrimonio servirebbero come rafforzamento delle transizioni nei corsi di vita, nelle situazioni caratterizzate da maggior incertezza (Kalmijn 2004). Dopo un approfondimento teorico e concettuale degli argomenti esposti, si prevede una parte di lavoro empirico. Intendiamo svolgere delle analisi sulla più recente base dati nazionale che offre informazioni di stampo quantitativo adatte per lo studio della vita di coppia nella società italiana contemporanea: si tratta del dataset contenente i dati raccolti in occasione dell’Indagine “Famiglia e soggetti sociali” svolta da Istat all’interno del sistema delle Indagine Multiscopo sulle Famiglie Italiane. In questa indagine sono raccolte informazioni relative al fidanzamento, le convivenze prematrimoniali, le nozze, le regole di residenza dopo le nozze, gli argomenti di disaccordo e le attività svolte insieme dai partner, le decisioni sulla vita quotidiana e l’economia familiare, le intenzioni di fecondità della coppia. Il lavoro empirico si articolerà in tre fasi: 1) Analisi preliminare volta a rilevare la quota delle coppie che: a) celebrano il loro matrimonio con rito religioso; b) offrono un banchetto dopo le nozze; c) partono per il viaggio di nozze. Sarà messa in evidenza anche l’evoluzione nel tempo di questi comportamenti. 2) Analisi multivariata del legame fra alcune variabili individuali e di coppia (in particolare: età al matrimonio; livello di religiosità dei partner; orientamenti verso il matrimonio; origini sociali; coabitazione prematrimoniale, ordine del matrimonio) e il ricorso a queste pratiche cerimoniali relative al matrimonio. In particolare si farà uso di regressioni logistiche multivariate. 3) Ricerca di una relazione fra la forme di ritualizzazione del matrimonio e la necessità della coppia in formazione di definire nuovi ruoli sociali ed acquisire consenso presso la cerchia parentale e amicale, mediante l’elaborazione di una tipologia che unisca pratiche cerimoniali e caratteristiche individuali e di coppia. Arosio, L., (2008). Sociologia del matrimonio, Roma, Carocci. Bengston, V. L., Allen, K. R. (1993). The life course perspective applied to families over time. In P. G. Boss, W. J. Doherty, R. LaRossa, W. R. Scham, S. K. Steinmetz (Eds.), Sourcebook of families, theories and methods: A contextual approach (pp. 469-499). New York, NY: Plenum Elder, G. H., Jr., ed. (1985). Life Course Dynamics: Trajectories and Transitions, 19681980. Ithaca, NY: Cornell University Press. Giele, J. Z., Elder, G. H., Jr. (1998). Methods of Life Course Research: Qualitative and Quantitative Approaches. Thousand Oaks, CA: Sage Istat (2006). La vita di coppia, Informazioni, 23 http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20060821_00/testointegrale.p df Istat (2010). Il matrimonio in Italia, Statistiche in breve, 8 aprile 2010, http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20100408_00/testointegrale20 100408.pdf Kalmijn, M. (2004). Marriage Rituals as Reinforcers of Role Transitions: An Analysis of Weddings in The Netherlands. Journal of Marriage and Family, 66:582-594. Segalen M. (1998). Rites et rituels contemporains, Paris, Nathan 98 Turner V. (1969). The Ritual Process: Structure and Anti-Structure, Aldine Transaction Van Gennep A. (1909). Les rites de passage, Paris. Verlinden, A. (2009). Rites of Passage in an Individualised Society: Personal Wedding Rituals in Flanders, INTAMS Review, 15/1, 37-43. Secolarizzazione in questione No. pratica 2011-ATE-0448 Responsabile MARCHISIO Finanziamen to 2.100,00 Complessivo Descrizione ROBERTO Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € Il progetto intende anzitutto ricostruire le vicende più recenti del dibattito sociologico internazionale sul piano concettuale e su quello teorico. Nel tempo, la lunga discussione ha visto affermare le tesi più contraddittorie: da chi ha sostenuto che la secolarizzazione fosse solo un mito a chi continua a ritenere che la teoria mantenga un elevato valore esplicativo nell'analisi dei moderni processi storici. Negli ultimi due decenni, l'attenzione verso la problematica nella letteratura internazionale è rimasta elevata producendo numerosi contributi di rilievo. Al contrario in Italia, il tema è tornato al centro dell'attenzione in poche occasioni. Obiettivi della ricerca In una prima parte la ricerca intende così fare il punto, a partire dalla storia del concetto, sul dibattito intorno all'idea di secolarizzazione. La particolare attenzione agli sviluppi più recenti in ambito sociologico risponde all'intento di fornire un quadro aggiornato del dibattito che mi pare poco trattato nel panorama editoriale italiano. In un secondo tempo la ricerca intende affrontare alcune aree problematiche di grande attualità con l'intento di testare e discutere la "geometria variabile" delle configurazioni del rapporto religione/società con particolare riferimento a casi italiani o europei. Temi e questioni Negli ultimi anni, la religione occupa un ampio spazio nel dibattito pubblico. Il ruolo delle religioni organizzate come attori pubblici e politici è cresciuto, e così la rilevanza del tema dei valori in termini di fondamento di orizzonti culturali condivisi. Le trasformazioni delle sfere pubblica e politica, da un lato, e delle forme del credere, dall’altro, hanno mutato il contesto sociale di riferimento, tanto che il concetto di secolarizzazione appare talvolta inadeguato per la comprensione di tale mutamento. In particolare, quattro grandi trasformazioni hanno contribuito a dare forma al contesto sociale della secolarizzazione contemporanea. Il primo è l’individualizzazione del credere, che si accompagna al più generale processo di ridefinizione del rapporto individuo – autorità. Un secondo fattore che gioca un ruolo importante nelle trasformazioni della secolarizzazione è, naturalmente, l’incremento del fenomeno migratorio che contribuisce alla pluralizzazione dell’orizzonte religioso europeo deterritorializzando le religioni e influisce sulle religioni “autoctone” ibridando le pratiche di fede all’interno delle stesse tradizioni religiose. La religione diventa spesso, in questo contesto, un tratto culturale e talvolta identitario, generando sempre più frequentemente tensioni e problemi relativi alla gestione democratica ed equa delle differenze culturali e sollevando la questione di cosa si debba intendere con “cultura” e, più nello specifico, con “religione”. I processi di globalizzazione economica, inoltre, contribuiscono a ridefinire lo spazio politico legittimo e gli attori titolati ad intervenire nelle questioni di rilevanza pubblica, e influiscono sulla pluralizzazione della sfera economica. Questo, insieme con il quarto fattore, ovvero lo sviluppo scientifico e tecnologico e le conseguenti necessità di regolazione, contribuiscono ad una crescente importanza del ruolo dei “valori” (compresi 99 i valori religiosi) all’interno dello spazio pubblico e politico. In particolare, da un lato le religioni organizzate si propongono come custodi di valori condivisi non solo dai credenti, ma che costituiscono la base delle società occidentali; dall’altro le questioni religiose trovano uno spazio crescente nella sfera pubblica e i credenti rivendicano come tali una legittimità di azione. In questa prospettiva, ci si interroga sul ruolo della fede e delle religioni nelle democrazie e da più parti si parla di processi di de-secolarizzazione, o si descrivono le società contemporanee come post-secolari. Alcuni sostengono che il processo di secolarizzazione sia arrivato ad un punto cruciale e che stiamo assistendo ad un’inversione di tendenza, altri propongono di abbandonare il concetto, incapace di rendere conto della situazione contemporanea, altri ancora richiamano le teorizzazioni originarie sostenendo che sono del tutto valide, e che le trasformazioni in termini religiosi sono da connettersi ai più ampi processi di mutamento strutturale che stanno investendo le società contemporanee. Servizi sociali e competenze professionali No. pratica 2011-ATE-0132 Responsabile FACCHINI Finanziamen to 2.558,00 Complessivo Descrizione CARLA Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € Il tema delle professioni sociali sta assumendo un ruolo crescente da un lato a causa della complessificazione delle politiche sociali e la conseguente presenza di una molteplicità di figure professionali e di attori, istituzionali e non, presenti / operanti nei servizi; dall’altro per la consapevolezza che le competenze e i modelli culturali di tali figure giocano un ruolo non secondario sulla stessa qualità dei servizi. In questo quadro si situa questa proposta di ricerca che intende sondare, mediante alcune interviste in profondità a responsabili di servizi sociali, aspetti quali le competenze rilevanti nei diversi servizi, il ruolo giocato a riguardo dalla formazione pregressa e quello assegnato alla formazione in itinere. In particolare, interessa focalizzare l’attenzione sugli assistenti sociali, per il ruolo cruciale che essi hanno nel sistema dei servizi, in quanto addetti sia a raccogliere la domanda dei soggetti in condizioni di difficoltà, sia ad interpretarla in modo da individuare, con processi di coinvolgimento e di empowerment, le strategie più idonee a rispondervi. Vale a dire che essi da un lato assolvono spesso alla funzione di primo contatto tra utenti e servizi, dall’altro si rapportano a domande più specifiche, proprie delle diverse problematicità e delle diverse fasce di utenza, all’interno di una molteplicità di contesti organizzativi, pubblici e privati. Se si considera che la formazione di questi operatori avviene, da diversi anni, in ambito universitario, è evidente come sia rilevante capire in quale misura la formazione loro proposta sia congruente con le competenze richieste dal sistema dei servizi e quali siano le aree tematiche per le quali possa essere maggiormente opportuna una formazione successiva. Sfera pubblica populista in Italia No. pratica 2011-ATE-0463 Responsabile PRIVITERA WALTER Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca 100 Finanziamen to 2.100,00 Complessivo € Sfera pubblica populista in Italia Descrizione In Italia la sfera pubblica politica è caratterizzata da un peculiare intreccio di due tipi di populismo. Il primo è un populismo politico di stampo classico, fatto di personalizzazione della politica, messaggi semplicistici, forzature della cultura politica e delle sue regole. Questo tipo riprende oggi esperienze e contenuti già noti nella storia politica d’Italia, e investe soprattutto alcune forze politiche come la Lega nord e il PDL. Il secondo è un populismo inedito, definibile come populismo mediatico, e riguarda le modalità con cui è gestita l’informazione che supporta la sfera pubblica politica. Alcuni suoi tratti caratteristici sono le strategie di banalizzazione, la ricerca a tutti i costi della sensazione, la confusione di informazione e intrattenimento. Entrambi i populismi sono caratteristiche non esclusive della politica italiana, e tuttavia si presentano nel nostro paese con una particolare virulenza, perché è in Italia che la sfera pubblica mediatica è ridotta al ruolo di mera cassa di risonanza del potere politico, tanto da consentire di parlare di un caso anomalo rispetto al resto d’Europa. Con la presente ricerca si indagheranno alcune delle cause sociali che fanno sì che in Italia i due fenomeni si siano tanto strettamente connessi, e soprattutto si studieranno le conseguenze sociali e politiche che tale stretto intreccio dei due tipi di populismo genera. In primo luogo si prenderanno in considerazione gli studi che analizzano il fenomeno del populismo in termini generali (Meyer 2006, Dubiel 1986) e poi si passerà ad una analisi del caso italiano. Qui da una parte si farà riferimento all’ampia letteratura che, a partire dal dopoguerra, ha studiato la cultura politica italiana (Banfield 1958, Pizzorno 1967, Almond/Verba 1963, Sciolla 1997,), seguita in anni recenti da numerosi studi sull’Italia politica contemporanea (Sylos Labini 2006, Crainz 2009, Ainis 2009, Tranfaglia 2010, De Monticelli 2010, Viroli 2010, Urbinati 2011). Dall’altra si prenderanno in considerazione i tentativi di analizzare l’anomalia mediatica italiana (Losito, 2003, Bosetti 2007, Giacché 2008). La tesi principale che si cercherà di verificare riguarda l’importanza del diritto per comprendere il caso italiano nella sua complessità. La scarsa integrazione giuridica, finora trascurata dalla letteratura scientifica, dovrà mostrarsi come l’aspetto caratteristico dell’anomalia italiana. Nonostante una scarsa bibliografia in proposito, si cercherà di mostrare come la carenze funzionali nell’implementazione del diritto in Italia, con i relativi deficit di integrazione giuridica, abbiano costituito e costituiscano ancora oggi uno dei motivi più profondi del malessere italiano, e come la caratteristica più rilevante di questa peculiare insufficienza dell’integrazione giuridica sia la comparsa, ormai verificabile anche sulla base di analisi empiriche (Sciolla 2004), di un particolare autoritarismo strisciante che si insinua in ambiti sempre più estesi della vita sociale e politica. Per costruire una prospettiva normativa capace di valutare il rilievo dei fenomeni analizzati si riprenderà la letteratura internazionale sulla politica deliberativa (Habermas 1992, Brunkhorst 2002, Elster 2005) e si cercherà di applicarla allo studio della particolare costellazione dei problemi italiani. La ricerca durerà due anni. La rassegna completa dei contributi teorici richiederà almeno un anno. Successivamente sarà necessario un ampio lavoro di inquadramento, discussione e rielaborazione critica della letteratura in relazione agli elementi empirici inerenti alla situazione italiana. 101 Sistemi di comunicazione in mobilità: la comunicazione di prossimità e applicazioni in ambito turistico. 2011-ATE-0341 MASSARENTI CESARE Responsabile ANGELO No. pratica Finanziamen to 2.394,00 Complessivo Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € Obiettivo principale della ricerca è la messa a punto di sistemi di comunicazione di prossimità che possono trovare numerose applicazioni nel turismo incoming, al fine di migliorare l’esperienza complessiva del turista che si troverà in una data località. I due aspetti principali sono: 1. la creazione dei contenuti, che debbono poter essere resi accessibili al turista 1.1. mediante qualsiasi strumento d’accesso (access device) in mobilità: smartphone, ebook, console per video giochi, la gamma di computer portatili (notebook, netbook, slate, tablet), navigatori satellitari per auto e moto 1.2. mediante varie tipologie di schermi (digital signage) di medie-grandi dimensioni, e di schermi di piccole dimensioni, per utilizzi a distanza ravvicinata (price tags). La comunicazione specifica per il turista in loco può essere di tipo locale o iper-locale (il “block” delle città americane, la piazza, un tratto di strada) con gradi di granularità diversi, ma facenti parti di un ambito unico; i messaggi saranno specializzati nelle diverse tipologie a seconda dei contenuti e delle azioni che ci si attendono da parte del turista: l’informazione deve essere scalabile, fino ad elevata granularità, fino a comunicazione diretta al singolo, e diverse tipologie d’interazioni possono essere stabilite nelle situazioni “Local” e “Hyperlocal”. Descrizione Una delle problematiche più complesse riguarda l’armonizzazione della delivery dei contenuti da una parte sui sistemi di accesso che il turista porta con sé, d’altra parte sui sistemi che sono postazioni fisse (schermi di digital signage, price tags) alle quali il turista si avvicina. L’attitudine del turista è nel rispondere allo stimolo è diversa e, tuttavia, il messaggio deve essere coerente per entrambe le eventualità: - da una parte la formattazione del contenuto, che deve poter essere fruito tanto su schermi di piccole dimensioni che di maggiori dimensioni - d’altra parte le interrelazioni che possono essere create tra i diversi flussi di comunicazione, con possibilità interattive a diversi livelli d’interattività. Inoltre, sotto il profilo economico, occorre poter costruire i contenuti una sola volta per deliveries multiple, riducendo al minimo i costi di adattamento dei contenuti ad ogni tipologia di device d’accesso. La ricerca si propone di costruire un piccolo nucleo di contenuti rilevanti per il turista in loco per poter testare l’applicazione di diverse famiglie di software che permetteranno di - creare i contenuti una sola volta e convertirli per tutti i devices d’accesso in modo automatico, tagliando così la quasi totalità dei costi di conversione, che sono molto elevati, soprattutto nel caso degli smartphones (vi sono nove sistemi operativi principali e almeno tre di questi presentano numerose varianti) e degli e-books (diversi sistemi operativi non interoperabili e incompatibili) - costruire una simulazione di trasportabilità dell’interfaccia d’accesso ai contenuti e ai servizi interattivi che vi possono essere associati. 102 Background: La comunicazione nel settore turistico ha subito cambiamenti molto importanti nel corso degli ultimi quindici anni, e ancor più da quando sono stati creati i siti di social network. Il mutamento nelle modalità di ricerca, processo di scelta, processo decisionale relativamente all’attività turistica è sempre più lontano dalle modalità proprie delle grandi agenzie e dei grandi tour operators. In molti settori socio-economici-culturali prevalgono ormai metodologie personali e di piccoli gruppi che sono centrate interamente sull’utilizzo della rete. Alcune città europee e extra-europee hanno già modificato la struttura dei loro siti per poter tener conto di questi cambiamenti: tali siti presentano livelli di interattività molto elevati e utilizzano tecniche cross-mediali che mettono al centro dell’attenzione il potenziale turista. La stessa tendenza è riscontrabile in siti di aggregazione e in siti di social network, dove “la discussione” tra partecipanti a gruppi evidenzia quanto il potenziale turista tenga conto delle valutazioni espresse dagli altri membri del gruppo. Oltre ai mutamenti nelle fasi di ricerca, scelta e decisione, anche la comunicazione in loco sta mutando: il turista spesso richiede informazioni just-in-time, che i media tradizionali e i sistemi di comunicazione tuttora più diffusi non sono in grado di offrire. Sorge allora la necessità, da parte degli enti pubblici, ma anche di società private, di provvedere alla diffusione d’informazioni legate ai fattori tempo, luogo, personalizzazione, prossimità, con modalità interattive. Queste tipologie d’informazioni sono troppo spesso sottovalutate dagli operatori turistici pubblici e privati, mentre dovrebbero ormai essere molto diffuse. Questo tipo di comunicazione fa riferimento alle teorie della comunicazione di prossimità, che è suddivisa in comunicazione locale (per es. una città, un quartiere) e iper-locale (per es. una piazza, un tratto di strada, una sezione di un museo, un singolo bagno della spiaggia di Rimini), La comunicazione di prossimità è uno strumento di notevole importanza per attirare e, soprattutto, mantenere l’attenzione del turista, in modo tale che la comunicazione possa essere recepita nel modo più efficace tanto per l’emittente che per il ricevente. In particolare, il turista ormai può accedere all’informazione in mobilità mediante una varietà di devices-strumenti di accesso: telefoni cellulari e smartphones, console portatili di videogiochi, navigatori satellitari, netbooks, tablet computers, e-books.Alcuni di questi sono già largamente diffusi, altri saranno sul mercato nel corso dei prossimi mesi e saranno ampiamente utilizzati tra due-tre anni. In loco, il digital signage, specie se in collegamento con i devices per la mobilità, può giocare un ruolo di grande impatto. Le forme della comunicazione che vanno in queste direzioni sono generalmente definite come "user centric" e, sempre più, di "prossimità". Il fruitore si trova allora ad agire in un ambito nel quale le aspettative sono trasformate in attività sotto il controllo, almeno in gran parte, del fruitore stesso. Questo lasso di tempo potrebbe essere utilizzato con profitto dai preposti alla comunicazione turistica per predisporre e testare, mediante simulazioni su piccoli campioni, tipologie di informazioni alternative e complementari, rese disponibili su diverse piattaforme e canali, con alti livelli di interattività, in modo che il turista possa creare la propria “narrazione” del viaggio. Nel corso delle ricerche in questi ambiti specifici saranno studiate possibili soluzioni coordinate al fine di costruire delle modalità di comunicazione “user-centric” interattive e cross-mediali. 103 Spazi pubblici e politiche della città No. pratica 2011-ATE-0250 Responsabile BIFULCO Finanziamen to 2.558,00 Complessivo Descrizione LAVINIA Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € Gli interrogativi che il progetto di ricerca affronta riguardano le trasformazioni degli spazi pubblici urbani e il ruolo che vi giocano le politiche. Da tempo è stato messo in luce il processo di erosione della dimensione pubblica degli spazi (fisici) urbani, concomitante con il declino dell’uomo pubblico (Sennett, 1986) e lo sviluppo di logiche privatistiche (de Leonardis, 1992). Diminuiscono contemporaneamente le possibilità dell’incontro fra estranei e i luoghi dove questo incontro è possibile (Sebastiani, 2007). Crescono le barriere, fisiche e sociali, e si riducono gli spazi aperti all’interazione fra una varietà di usi e popolazioni. Sembra così venir meno la possibilità di fare esperienza di una pluralità di soggetti e punti di vista, che è il tratto distintivo con cui è nata la città come culla dello spazio pubblico, cioè dello spazio per la voce e per l’azione comune, il cui archetipo è l’agorà. Per riprendere la classica prospettiva di Hannah Arendt (1958), a soffrirne è quella molteplicità prospettica senza la quale non è possibile costruire un mondo in comune del quale riconoscersi reciprocamente parte. Su queste dinamiche influisce una molteplicità di fattori, che vanno dalle dinamiche internazionali alle culture politiche locali. Dove i processi di crisi economica sono più severi, la vulnerabilità crescente ridisegna la geografia e i confini interni della città, ridefinendo profondamente il quadro delle opportunità e dei vincoli della vita collettiva pubblica. Occorre poi considerare come le agende pubbliche definiscono il problema della sicurezza urbana e individuano le relative risposte. La questione della sicurezza, in ogni caso, pesa in modo considerevole su una varietà di spazi urbani (potenzialmente) pubblici per quanto riguarda sia le logiche della regolazione messe in atto dalle autorità amministratie, sia le interazioni sociali che vi hanno luogo (Bricocoli, Savoldi, eds. 2008). Ma lo spazio pubblico urbano è un puzzle (Bianchetti, 2010). Vi sono infatti tipologie di spazi pubblici che registrano uno sviluppo anziché un declino, come gli spazi commerciali e del consumo, in America più ancora che in Europa. Si discute molto sulle loro funzioni e dimensioni pubbliche, e sulla loro tendenza a ridurre gli individui al ruolo di acquirenti/consumatori. Anche gli spazi culturali sono in crescita, in particolare quelli che supportano strategie di sviluppo e di promozione turistica delle città. Sebbene non numerosi, vi sono casi in cui gli spazi pubblici sono il frutto di politiche ad hoc intraprese dalle amministrazioni, normalmente al livello locale e in partnership con altri attori, come nell’ambito di strategie di rivitalizzazione e riqualificazione dei quartieri che si propongono, fra le altre cose, di potenziare i luoghi della vita collettiva. Un tratto del puzzle è l’offuscarsi dei confini fra pubblico e privato (Newman, Clarke, 2009; Cybriwsky, 1999). Per esempio, nel campo delle pratiche abitative, si vanno diffondendo forme di residenza collettiva, basate sulla condivisione di spazi e servizi (Bifulco, 2011). Sullo sfondo del puzzle, vi è lo sviluppo di nuovi strumenti e nuovi luoghi della sfera pubblica, mediati dalle tecnologie della conoscenza e dell’informazione, nella prospettiva della cosiddetta democrazia elettronica. Come agiscono le politiche su queste dinamiche? In generale, vi è una correlazione significativa fra il modo in cui le politiche della città operano e i meccanismi di organizzazione e dis-organizzazione dello spazio urbano (Vicari, Moulaert, a cura di, 2009). Sono chiamate in causa soprattutto le politiche culturali, abitative, per lo sviluppo e la rigenerazione, nonché le regolazioni degli assetti urbanistici. Da un insieme abbastanza ampio di ricerche condotte in diversi contesti in Europa vengono in evidenza 104 due punti focali. Il primo riguarda le modalità di policy-framing, il secondo le logiche e il grado di coordinamento fra le politiche. Dove le politiche hanno innescato processi virtuosi, due condizioni favorevoli sono state l’orientamento ad agire in modo coordinato sugli aspetti fisici e sociali, a volta anche economici, e lo sforzo di integrare attori e processi (Savoldi, 2006; Bricocoli, 2007; Bifulco, Bricocoli, 2011). In questo quadro tematico, la ricerca si concentra su Milano, focalizzando alcuni processi e luoghi della produzione sociale e spaziale della città per analizzare: i. le tensioni e i cambiamenti nel rapporto fra spazi pubblici e spazi privati; ii. come vi incidono le categorizzazioni e il grado di coordinamento delle politiche. La ricerca si baserà sull’osservazione etnografica, su interviste in profondità e, per quanto riguarda lo studio delle politiche, sull’analisi dell’agenda pubblica. Saranno selezionati alcuni spazi pubblici della città di Milano significativi rispetto ai temi di ricerca mentre, per quanto riguarda le politiche, ci si concentrerà soprattutto sugli interventi di riqualificazione. Riferimenti bibliografici Arendt, H. (1958), The Human Condition, Chicago, University of Chicago Press. Bianchetti (2011), Riscritture del pubblico, in A. Sampieri (a cura di) Bifulco L. (2011), Coabitare, in A. Sampieri (a cura di) L’abitare, Milano, FrancoAngeli. Bifulco L., Bricocoli M. (2010) Organizing Urban Space. Tools, Processes and Public Action, in C. Colletta, G. Sonda., F. Gabbi. (eds), Urban Plots, Organizing Cities, London, Ashgate. Bricocoli M. (2007), Territorio, contrattualizzazione e politiche urbane, in R. Monteleone (a cura di), La contrattualizzazione delle politiche sociali, Officina, Roma. Bricocoli M., Savoldi P. (eds., 2008), Villes en observation, Politiques locales de sécurité urbaine en Italie, Paris, PUCA, Ministére de l'Equipement, Paris. Cybriwsky R. (1999), Changing patterns of urban public space, “Cities”, 16, 4, 223–231. de Leonardis, O. (1998), In un diverso welfare, Milano, Feltrinelli. Donzelot J. (2006), Quand la ville se défait, Paris, Le Seuil. Sebastiani C. (2007), La politica delle città, Bologna, Il Mulino. Sennett R. (1986), The Fall of Public Man, London, Faber and Faber. Vicari S., Moulaert F. (a cura di) (2009) Rigenerare la città. Pratiche di innovazione sociale nelle città europee, Bologna, Il Mulino. Tempo dei giovani e vita quotidiana No. pratica 2011-ATE-0510 Responsabile LECCARDI Finanziamen to 5.116,00 Complessivo Descrizione CARMEN Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € La dimensione temporale, com’è noto, costituisce uno strumento di analisi capace di unificare una pluralità di ambiti attraverso i quali la realtà giovanile si definisce: la scuola, il lavoro, la famiglia, il gruppo dei pari, la partecipazione sociale e politica. Più precisamente, attraversando tutte queste aree di vita, il tempo va al cuore del rapporto fra ciascuna di esse e l’identità, consentendo una visione d’insieme. Inoltre, la fase giovanile di vita è, per definizione, una condizione a termine, strutturata dalla dimensione del tempo. Sul piano sociale i giovani sono infatti considerati soggetti ‘in transito’ verso l’età adulta – anche se modi e forme di questa transizione appaiono, ai nostri giorni, assai incerti; soggetti la cui condizione è, per definizione, sottoposta al dominio del tempo. Studiando la relazione fra i giovani e i modi di vivere il tempo è dunque possibile fare 105 emergere, tra l’altro, le modalità attraverso le quali essi si rapportano a questa incertezza e la trasformano, eventualmente, in risorsa per l’azione. Se si analizzano gli studi e le ricerche, nazionali e internazionali, che guardano al rapporto fra giovani e dimensione del tempo si può tuttavia notare come sia soprattutto su due dimensioni che l’attenzione si focalizza. Da un lato, lo sguardo si posa sul cosiddetto timing della transizione (transizione estesa, ritardata, non lineare, caratterizzata da forme di reversibilità…); dall’altro, sull’orientamento al futuro e alla progettualità (predilezione, sotto il profilo dei riferimenti temporali biografici, per un ‘futuro breve’ o un ‘presente esteso’; isolamento e frammentazione di ciascun singolo progetto, fuori da ogni riferimento ad un ‘progetto di vita’ come dimensione totalizzante…). In taluni casi, gli studi si soffermano sulle modalità con cui i giovani si rapportano al passato personale e storico, costruendo o meno linee di continuità/discontinuità tra passato, presente e futuro. Molto di rado, tuttavia, le ricerche mettono a tema il rapporto tra i giovani e il tempo della vita quotidiana - una dimensione, per altro, sempre più strategica nel contesto sociale contemporaneo, dalle caratteristiche fortemente presentificate. Sebbene, in questa cornice, il quotidiano si sia in un certo senso sganciato dalla relazione più tradizionale con il futuro, costruita intorno al differimento delle gratificazioni, la sua posizione strategica all’interno del tempo di vita si è, se possibile, rafforzata. In termini positivi, esso è sempre più spesso vissuto ad esempio come ambito in cui è possibile esercitare una capacità trasformativa nei confronti dell’esistente. Contro il dilagare delle prospettive incerte – a partire da quella con il mondo del lavoro – esso può così assumere i tratti di un’’isola di durata’, un tempo continuo e ricco, uno spazio della e per la riflessività, non più solo ambito del dato-perscontato, dell’abitudine e della ripetizione. Né, per altri versi, della sola ricerca di forme espressive, legate direttamente o indirettamente al consumo, capaci di ‘sospendere il tempo’. Detto altrimenti, il quotidiano e il suo tempo possono diventare, in questa fase storica, metro di misura della qualità della vita in senso lato (per i giovani specialmente connessa alla qualità delle interazioni). Proprio per questo insieme di ragioni, tuttavia, tanto più consistente è l’investimento sulla vita quotidiana, tanto più intenso può essere il suo vissuto negativo – ad esempio quando esso appaia segnato, come accade oggi per molti giovani, dalla precarietà, dall’impossibilità di esercitare effettiva autonomia esistenziale in ragione delle risorse economiche scarse e, più in generale, da forti ostacoli all’espressione delle capacità e competenze già maturate. Data questa cornice problematica, il programma di ricerca proposto intende esplorare i diversi significati che il tempo quotidiano può assumere all’interno di gruppi diversi di giovani, mettendo in relazione questi significati sia con le diverse condizioni sociali ed esistenziali che i giovani esprimono sia con la presenza/assenza di forme di progettualità di cui essi sono portatori. I giovani coinvolti nella ricerca, tutti abitanti a Milano e nel suo hinterland, saranno suddivisi in quattro gruppi: a. giovani studenti dell’ultimo anno della secondaria superiore (15); b. giovani studenti universitari (di facoltà scientifiche e non) (15); c. giovani che studiano e che lavorano (15); d. giovani lavoratori (precari e non) (15) L’indagine, che ha carattere esplorativo, riguarderà soggetti di entrambi i sessi, una parte dei quali migranti di seconda generazione. La fascia di età considerata va dai 18 ai 34 anni. Verranno raccolte 60 interviste a carattere narrativo (seguendo la metodologia proposta dal sociologo tedesco Fritz Schütze) e organizzati tre focus groups (uno tra studenti della secondaria superiore; uno tra studenti universitari; il terzo fra giovani che lavorano, siano essi studenti o meno). 106 Una borghesia europea in formazione? 2011-ATE-0007 ANDREOTTI ALBERTA Responsabile ARGIA No. pratica Finanziamen to 2.100,00 Complessivo Descrizione Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € I processi di globalizzazione che hanno interessato tutte le società europee (e non solo) hanno portato una rinnovata attenzione degli studiosi sulla questione della mobilità geografica e sul rapporto tra mobilità e radicamento sociale. Urry nel suo manifesto Sociology beyond societies (2000) sostiene che i flussi di persone, merci servizi (la network society) stanno rendendo il concetto di società una categoria obsoleta. Nella sua prospettiva, la mobilità distrugge i tradizionali concetti sociologici di classe, struttura sociale, stato nazione, riproduzione e territorio (tipicamente locale). Sulla stessa lunghezza d’onda Giddens, Beck e Bauman. Giddens nel suo saggio sulle conseguenze della modernità (1990) sostiene che le relazioni sociali diventano sempre più disembedded, vale a dire astratte dai riferimenti spazio-temporali, mentre dal punto di vista macro le istituzioni tradizionali sono sempre più disancorate dal contesto localenazionale. Beck sostiene che la società non è più fissata territorialmente e dal punto di vista degli individui ciò significa biografie articolate in più luoghi, transnazionali, dove si ampliano e si moltiplicano i punti di contatto e di incontro (1999, p. 128). In tali discorsi, vi è il presupposto implicito che questa società globale e cosmopolita, come viene definito di volta in volta, comporta un processo di de-territorializzazione degli individui e delle organizzazioni. Ciò significa che gli individui e le organizzazioni sono meno attaccati al loro territorio locale o nazionale, a favore di una più globale appartenenza e articolazione di interessi. In questo quadro, la borghesia urbana, che più di altri gruppi sociali, ha la capacità (economica, finanziaria, culturale, e sociale) di usufruire delle possibilità che la mobilità offre, dovrebbe costituire l’avanguardia di tali cambiamenti. Altri autori, più cautamente, sostengono che questa maggiore mobilità fornisce sia a livello individuale che istituzionale maggiori gradi di libertà, vale a dire una maggiore possibilità di articolare la vita politica e sociale su diverse scale territoriali (Savage et al., 2005; Butler et al., 2003) creando quindi un gioco complicato di appartenenze (elective belonging) e articolazione degli interessi. La presente ricerca intende apportare qualche elemento empirico sull’argomento indagando se: 1) l’elite urbana milanese e in particolare i/le dirigenti/manager appartengono effettivamente a network transnazionali, sia dal punto di vista professionale che amicale; 2) se questo gruppo sociale mette in atto pratiche che evidenziano una deterritorializzazione, una mancanza di interesse e investimento sulla scala locale, e adottano invece pratiche transnazionali. Particolare attenzione verrà posta sulle donne dirigenti/manager. Al fine di rispondere a queste domande si analizzerà un data-set, frutto di una precedente ricerca comparativa in cui sono state realizzate 120 interviste a dirigenti milanesi. Questi dati saranno comparati con quanto ottenuto in altre tre città europee: Parigi, Lione e Madrid. 107 Università pubbliche e università private in Italia: in che misura e sotto quali aspetti differiscono? No. pratica 2011-ATE-0266 Responsabile TRIVELLATO Finanziamen to 2.558,00 Complessivo Descrizione PAOLO Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € Nell’a.a. 2009-10 in Italia si contano 95 università; questo numero comprende 28 università private, 11 delle quali definite “telematiche”. Gli iscritti alle università private sono circa 107.000, pari al 7% del totale degli iscritti. Le università private offrono un ventaglio di Facoltà più ristretto rispetto alle statali, concentrato su Economia, Giurisprudenza, Scienze sociali, ovvero quelle che hanno un trade-off migliore per quanto riguarda i costi di gestione e i rendimenti nel mercato del lavoro. Inoltre le università private hanno implementato la riforma degli ordinamenti didattici (triennio più biennio) e stanno sviluppando relazioni internazionali come le università pubbliche. I docenti hanno caratteristiche simili nei due tipi di istituzione e alcuni insegnano in entrambi. Alcune università private affermano di ottenere risultati migliori quanto a tassi di abbandono, regolarità nel percorso degli studi, occupabilità dei laureati. La nostra domanda di ricerca è: le università private raggiungono questi risultati grazie alla loro organizzazione e alle loro caratteristiche o piuttosto perché possono contare su studenti di qualità migliore? In altre parole il successo dei loro laureati dipende più dall’esperienza universitaria o più dalle caratteristiche personali e dal capitale sociale e culturale delle loro famiglie? La ricerca consisterà di due parti: una prima parte comprende la descrizione del settore universitario privato in Italia mettendo a fuoco la sua dimensione, le fonti di finanziamento, l’anno di fondazione delle singole istituzioni, le Facoltà attivate. Una seconda parte consistente nell’analisi empirica del profilo dei laureati delle università private rispetto a quelle statali e dei rispettivi risultati occupazionali. Gli obiettivi principali di questa analisi empirica sono: a) capire quali tipi di studenti hanno maggiori probabilità di laurearsi in università private in termini di origine sociale, caratteristiche socio-demografiche (genere, luogo di residenza) e precedente carriera scolastica (tipo di scuola secondaria superiore, voto di diploma); b) osservare se i laureati delle università pubbliche e private hanno comportamenti differenziati durante gli studi in termini di frequenza, lavoro temporaneo o saltuario, passaggi di Facoltà, mobilità internazionale; c) valutare se ottenere la laurea in una università privata rechi vantaggi sostanziali nella transizione al mercato del lavoro, osservando in particolare la probabilità di occupazione e il reddito a distanza di tre anni dalla laurea. Utilizzeremo i dati dell’indagine Istat sull'Inserimento professionale dei laureati 2007, che fornisce informazioni sulle carriere scolastiche e sulla transizione al lavoro di circa quarantamila laureati che hanno ottenuto il titolo nel 2004 (sono compresi laureati triennali e quadriennali). Prevediamo di usare semplici misure di statistica descrittiva e modelli di regressione logistica binomiale per analizzare la probabilità di ottenere la laurea presso una università privata, come pure il ricorso ad analisi di regressione e a metodi contro-fattuali per stimare se ottenere una laurea in una università privata piuttosto che in un ateneo pubblico garantisca vantaggi occupazionali rilevanti, a parità di altre caratteristiche. 108 Valorizzazione del sistema turistico culturale lombardo No. pratica 2011-ATE-0221 Responsabile MARRA EZIO Finanziamen to 4.658,00 Complessivo € Descrizione Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca 1)Presupposti e descrizione della ricerca La ricerca si propone di analizzare il sistema turistico culturale della regione Lombardia, con particolare riferimento al serious e business tourism internazionale. Essa tiene conto delle grandi trasformazioni in atto dell’area lombarda (come in molte delle principali aree di antica industrializzazione europea) che comportano la ridefinizione del modello di sviluppo, specie attraverso la valorizzazione turistica e culturale. Da un’analisi condotta sui piani strategici di 16 destinazioni urbane europee che hanno realizzato con successo significativi processi di riposizionamento negli ultimi 20 anni è emerso come 14 di essi indicassero il turismo e la valorizzazione dell’heritage a fini turistici come ambiti prioritari di intervento. Entro questo scenario il turismo culturale sta assumendo un ruolo sempre più rilevante e integrato nelle politiche di sviluppo locale e territoriale. Gli attuali indicatori non solo misurano una costante crescita del turismo culturale in Italia, in controtendenza rispetto ai dati relativi al comparto turistico, ma permettono anche di prevederne un ulteriore incremento nei prossimi anni. Ciò è anche dovuto ad un ampliamento della nozione di cultura, la quale ha inglobato innumerevoli beni prima considerati a margine del consumo culturale (beni immateriali, vecchie industrie, oggetti della vita quotidiana) con una particolare attenzione verso iniziative culturali della contemporaneità (soprattutto architettura, scultura monumentale e arredo urbano). Un altro probabile fattore di crescita del turismo culturale è che esso non ‘intercetta’ più esclusivamente i tradizionali segmenti di turisti ‘puri’, ma anche tutti quei city users che frequentano le città per motivi di business, formazione e così via. Come si colloca la Lombardia e Milano entro questo scenario? la Regione urbana milanese e le sue aree circostanti continuano ad essere caratterizzati da una solida cultura imprenditoriale, da una elevata capacità produttiva e innovativa e da una forte presenza, a più livelli, sul mercato internazionale. Ciò non significa che anche il turismo, come settore economico in crescita e leitmotiv di strategie di mobilità territoriale, sia divenuto importante anche in queste aree. E’ pero’ vero che lo scenario turistico regionale è per lo più limitato ad aree ben definite (anziché essere più omogeneamente diffuso sul territorio intero) e su prodotti turistici specifici (moda, turismo congressuale, eventi o mega-eventi). Meno significativi, in termini di numeri, ma anche di immagine globale dell’area, i riferimenti al turismo culturale. La regione lombarda, pur innegabilmente ricca di beni culturali tradizionali e non, non ha ancora pienamente sviluppato questo importante filone di turismo, in cui gli elementi di innovazione dipendono, sia da una rilevante trasformazione e ampliamento della nozione di cultura, sia da una vera e propria ‘rivoluzione’ in termini di segmenti di mercato ad esso interessati. La ricerca intende sviluppare proprio queste tematiche, per rafforzare e valorizzare il sistema di offerta turistica culturale in Lombardia, ampliando nel contempo la base di interesse di nuovi segmenti di pubblico, con particolare riferimento al turismo internazionale. 2)Obiettivi e fasi: La ricerca si pone l’obiettivo di 109 a) analizzare e mappare l’attuale patrimonio di risorse culturali, turistiche e delle filiere produttive del territorio lombardo (fase 1). b) Analizzare l’attuale domanda e le dinamiche di fruizione del territorio (fase 2) Le fonti utilizzate saranno costituite da Per il punto a) dati ISTAT, TCI, del Ministero dei BBCC e altre raccolte di dati ancora. Per il punto b) interviste a turisti stranieri (face-to-face e on line) e a stakeholders. I risultati finali della ricerca (fase 3) consisteranno nella definizione di alcune priorità di intervento e di linee guida per una strategia di sviluppo integrato del territorio fondata sulla valorizzazione dell’heritage e la crescita del serious e business tourism internazionale, con particolare attenzione alla definizione di nuovi segmenti di pubblico. 3) Principali riferimenti bibliografici: • Ashworth G.J. e Tunbridge J.E. (1999) Old cities, new pasts: heritage planning in selected cities of Central Europe, Geojournal, 49, 105-116. • Bartoletti R. (1996) Il futuro del loisir, tra riduzione del tempo di lavoro e desincronizzazione dei ritmi sociali, in Minardi E. e Lusetti M. (1996) Luoghi e professioni del loisir, 62-76. • Becheri E. (2009 – a cura di) Rapporto sul turismo italiano 2008-2009, Mercury, FrancoAngeli, Milano. • Caffyn A. e Lutz J. (1999) Developing the heritage tourism product in multi-ethnic cities, Tourism Management, 20, 213-221. • Dumazedier J. 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The case of the 2006 Italian General Elections No. pratica 2011-ATE-0241 Responsabile SALA EMANUELA MARIA Finanziamen to 2.558,00 Complessivo Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € OVERVIEW Descrizione This study looks at the accuracy of the predictions of the polls from a fresh prospective, adopting the "total survey error" approach. It aims to evaluate the effect of coverage error and other sources of error such as non response and changes of mind on the bias that they may introduce in the polls. We focus on the polls carried out to predict the outcome of the 2006 Italian General Elections which over-estimated the victory of the left-wing coalition by 3-4 points. This work also proposes to extend the use of statistical 110 matching and inverse probability weighting to this research field to overcome some of the limitations of the survey data. Very preliminary analysis shows that the mechanisms leading to bias are complex. Coverage error and non response may play a key role in biasing the predictions of the polls: respondents included in the sampling frame as well as respondents who do not disclose their voting intentions are more likely to vote for the center-left coalition. The impact of respondents who change their mind on bias remains, however, unclear. 1. MOTIVATIONS During the 2006 Italian General Elections, the majority of the pre-electoral polls carried out for the Elections of the Lower House put the center-left coalition (The Union) ahead by an average of 3 or 4 points. Contrary to what was predicted, the left-wing coalition won the elections with only a narrow margin of 0.1 percent of votes. The poor performance of the Italian pre-election polls is not an isolate case. In the last twenty years, for example, the polls failed to accurately predict the outcome of the 1992 British General Elections (Jowell, Hedges, Lynn, Farrant, and Heath, 1993), the 1998 Quebec Election (Durand, Blais,and Vachon, 2001, 2002), the 2002 and 2007 French presidential election (Durand,Blais, and Larochelle, 2004; Durand, 2008) and the European election in Portugal (Magalh~aes, 2005). This research aims to identify the reasons for the poor performance of the Italian polls. 2. LITERATURE REVIEW The accuracy of the predictions of the polls (A) is given by the difference between the population parameter measured as percentage of individuals who vote for a certain party and its estimate measured as percentage of respondents who declared to intend to vote for that party. A is affected by three main factors, (i) changes in respondents' voting intentions (CM), (ii) survey non-response (NR),including item-non response, and (iii) sampling procedures, in particular the completeness and accurateness of the sampling frame (C). In brief, A = CM + NR + C. First, the voting behavior of the electorate may change between the time the polls are carried out and the election day. If the pools are not conducted late enough in the campaign, voters can change their mind: they can decide to stay at home or to vote for a different party. Research on this topic is scant. However, there is evidence that suggests that late shifts cannot account for the lack of accuracy in the polls (Durand, Blais, and Vachon, 2002; Durand, Blais, and Larochelle, 2004; Jowell, Hedges, Lynn, Farrant, and Heath, 1993; Magalh~aes, 2005). Second, survey respondents may have different voting behaviors from the ones of nonrespondents. Studies have found that non contacts, refusals, hard to reach respondents and non-disclosers are more likely to favor conservative parties. For example, while looking at the reasons for the poor performance of the polls for the 1998 Quebec Election, Durand, Blais, and Vachon (2002)find that (i) refusals are more likely to vote for conservative parties, (ii) hard to reach individuals do not vote differently from the others and (iii) nondisclosers are slightly more inclined to vote for conservative parties. Therefore pre-election polls may tend to underestimate right-wing votes. Third, respondents included in the sampling frame may vote differently from respondents who are excluded. There is a consistent body of evidence that suggests that respondents excluded from the sampling frame (e.g., cell only households) have different demographic and socio-economic characteristics from the ones of respondents who are 111 included (amongst others, Boyle,Bucuvalas, Piekarski, and Weiss (2009); Callegaro and Poggio (2004); Fuchs (2009); Keeter, Kennedy, Clark, Tompson, and Mokrzycki (2007)). If correlated with the outcome variables of interests, such differences in demographic and socio-economic characteristics may bias survey estimates as shown, for example, by Blumberg and Luke (2007). Although very little is known on the impact of coverage error on polls accuracy, preliminary evidence shows that imperfect coverage is likely to lead to bias in favor of left-wing candidates (Durand, Blais, and Vachon, 2002; Mokrzycki, Keeter, and Kennedy.,2009). As Durand, Blais, and Vachon (2002, p. 38) put it: `excluding unlisted telephone numbers may have contributed to the bias against a more conservative party'. 3. RESEARCH AIMS In this research I look at the accuracy of the polls carried out to predict the outcome of the 2006 General Elections for the lower-House Chamber of Deputies in Italy. This is a topic that is very much underresearched. Previous works in this field have documented the low level of accuracy of the Italian polls (Callegaro and Gasperoni, 2008; Gasperoni and Callegaro, 2007, 2008). However, they have failed to assess the causes for their lack of accuracy. Callegaro and Gasperoni (2008), for example, argue that coverage error may be one of the reasons for their poor performance. However, no evidence is provided to support this claim. This study constitutes the first attempt to disentangle the different mechanisms that lead to the poor performance of the Italian polls. It focuses on total survey error in the context of pre-electoral polls carried out by telephone. It aims to assess the extent to which coverage error, measurement error (changes of mind) and non response can bias the results of the polls. To pursue our aims, I compare voting intentions of respondents included in and excluded from the sampling frame (the Directory of Landline Phones) using different analytical and methodological approaches. This research makes an important contribution to the existing studies in this field for, at least, three reasons: it shows how data combination and weighting techniques can be used to assess the role of coverage error, it offers fresh evidence on the performance of the Italian polls and it introduces new criteria for determining respondents 'inclusion in the sampling frame. The study uses multiple sources of data, including a unique dataset with full coverage of the Italian voting population. 4. DATA Two different datasets will be used. I use data from the 2006 Multipurpose survey. The `Multipurpose Survey' is a nationally representative survey run every year by ISTAT. It is a repeated cross-section survey that is carried out face to face at respondents' home. The sample includes about 49,000 individuals living in almost 19,000 households. I also use data from the `Italian National Election Studies' (ITANES). ITANES consists of a series of face to-face surveys (which include also a panel component) on political behaviors run by the Cattaneo Institute in Bologna (Italy) since 1990. Its sample is a nationally representative sample of respondents aged 18 and above drawn from the electoral registry. I use two components of the ITANES carried out in 2006 when the General Election was held. In particular, I use the 2006 pre and post-electoral panel and the 2006 cross-sectional post electoral survey. 5. METHODS A two-step analytical strategy will be followed. First, predictive mean matching is used 112 to impute data from the Multi Purpose survey to the ITANES surveys. This allows to compare directly the voting behaviors of respondents who are included in or excluded from the sampling frame. Second, I use the Multi Purpose survey to compute a set of weights based on the probability of being included in the sampling frame and then I weight the data from the ITANES survey using the set of weights created. By comparing the weighted and the unweighted distribution of votes, I propose an indirect method to assess the impact of coverage error on bias. 6. EXPECTED OUTPUT I expect to publish a working paper and at least a paper in a leading peer-reviewed journal. REFERENCES Blumberg, S., and J. Luke (2007), Coverage Bias in Traditional Telephone Surveys of Low-Income and Young Adults, Public Opinion Quarterly, 71, 5, 734-749. Boyle, J., M. Bucuvalas, L. Piekarski, and A. Weiss (2009), Zero Banks: Coverage Error and Bias in Rdd Samples Based on Hundred Banks with Listed Numbers, Public Opinion Quarterly, 73, 729-750. Callegaro, M., and T. Poggio (2004), Espansione della Telefonia Mobile ed errore di copertura nelle inchieste telefoniche," Polis, XVIII, 3, 477-506. Durand, C. (2008), The Polls of the 2007 French Presidential Campaign: Were Lessons Learned from the 2002 Catastrophe?, International Journal of Public Opinion Research, 20, 3, 275-298. Durand, C., A. Blais, and M. Larochelle (2004), The polls in the 2002 French Presidential Election: An Autopsy.,Public Opinion Quarterly, 68, 4, 602-622. Durand, C., A. Blais, and S. Vachon (2001), A late Campaign Swing or a Failure of the Polls? The Case of the 1998 Quebec Elections, Public Opinion Quarterly, 65, 108-123. Fuchs, M. (2009), The relative coverage bias in landline telephone samples across Europe. The impact of the mobile-only population, Discussion paper, mimeo. Gasperoni, G., and M. Callegaro (2007), Non cantare vittoria. La capacità predittiva dei sondaggi preelettorali pubblicati in occasione delle elezioni politiche italiane del 2001 e del 2006,Polis, XXI, 3, 463-488. Gasperoni, G., and M. Callegaro (2008), Un miglioramento immeritato? La capacità predittiva dei sondaggi preelettorali e le elezioni politiche del 2008, Polis, XXII, 3, 483506. Jowell, R., B. Hedges, P. Lynn, G. Farrant, and A. Heath (1993),The 1992 British Elections: The Failure of the Polls,Public Opinion Quarterly, 57, 238-263. Keeter, S., C. Kennedy, A. Clark, T. Tompson, and M. Mokrzy-cki (2007), What's missing from national landline RDD surveys? The impact of the growing cell-only population, Public Opinion Quarterly, 71,5, 772-7952. 113 Magalh~aes, P. C. (2005), Pre-election polls in Portugal: Accuracy, Bias and Sources of Error, 1991-2004,International Journal of Public Opinion Research, 17, 4, 399-421. Basi informative per le politiche pubbliche No. pratica 2011-ATE-0417 Responsabile DE LEONARDIS CARLA Finanziamen to 2.558,00 Complessivo Descrizione Contraente Università degli Studi di MilanoBicocca € La ricerca s'inserisce nel crescente interesse per le basi di conoscenza e informazione delle scelte pubbliche, i processi attraverso cui esse sono costruite, i modi in cui esse sono utilizzate dagli attori nelle arene di policy, e gli effetti in termini di definizione e trattamento di problemi. Su questo terreno confluiscono contributi ed approcci eterogenei quali: gli studi sui processi di classificazione di impianto sociologico o antropologico, le applicazioni del capability approach per quanto attiene al nesso tra informazione e giustizia, l'approccio delle convenzioni sul rapporto tra cognitivo e normativo nell'azione pubblica, i contributi di sociologia della quantificazione. La ricerca si propone di: a)costruire una mappa dei concetti e delle metodologie elaborati da questi approcci e contributi per analizzare e discutere parametri di pertinenza,affidabilità e appropriatezza delle informazioni; b)raccogliere, confrontare ed elaborare risultati di ricerca pertinenti,soprattutto in ambito medico,socio-sanitario e giudiziario, con particolare riguardo a: - attori, setting e procedure impegnati nella costruzione di dati e di sistemi di dati, mettendo in particolare a fuoco i processi di quantificazione e misurazione, ovvero di traduzione di qualificazioni di problemi e fenomeni in dati numerici, e relative convenzioni di equivalenza; - situazioni operative concrete nelle quali i dati così fissati vengono utilizzati come criteri sia per compiere scelte di azione, che per giustificarle e valutarle. Particolare attenzione sarà dedicata a raccogliere evidenze attorno alle condizioni nelle quali i target delle politiche, su cui vertono le basi dati in questione, partecipano alla costruzione e all'applicazione di tali basi. L'obbiettivo principale della ricerca consiste nel fornire un quadro sistematico e fondato delle questioni che concernono le basi informative delle scelte pubbliche, con l'intento di contribuire all'elaborazione e alla discussone in corso nell'ambito del laboratorio di Sociologia dell'Azione Pubblica Sui Generis sulla conoscenza pubblica e sulla sua rilevanza rispetto a questioni di partecipazione democratica. Nazionali - PRIN Giovani e deficit della rappresentanza: trasformazioni del lavoro e nuovi rischi sociali a Milano 2009C8B8KX_003 Responsabile MINGIONE Terenzio Roberto No. pratica Finanziamen to 91.148,00 Complessivo Contraente MIUR PRIN-2009 € 114 Immaginazione politica e confini dell’’Altro’. Passioni di appartenenza e sentimenti di estraneizzazione No. pratica 2009MLLWZ7_004 Responsabile CALLONI Marina Finanziamen to 112.858,00 € Complessivo Contraente MIUR PRIN-2009 La Stazione ferroviaria come nodo di mobilità e nuovo spazio pubblico urbano No. pratica 2009M27BFJ_003 Responsabile ZAJCZYK Francesca Finanziamen to 80.740,00 € Complessivo Contraente MIUR PRIN-2009 La costruzione della cittadinanza delle donne immigrate tra attese, comportamenti e culture organizzative nei servizi sociali e sanitari No. pratica 2009CWWAM9_002 Graziella Responsabile TOGNETTI Mara Finanziamen to 100.446,00 € Complessivo Contraente MIUR PRIN-2009 Piccoli comuni e coesione sociale: politiche e pratiche urbane per l'inclusione sociale e spaziale degli immigrati No. pratica 2010ZWEEBM_005 Responsabile VICARI Serena Finanziamen to 262.858,00 € Complessivo Contraente MIUR PRIN-2010 Progetti di Ricerca Finanziati Analisi e governo dell'agricoltura periurbana No. pratica 2010-NAZ-0134 Responsabile FERRETTO Finanziamen to 21.200,00 Complessivo MATILDE Durata (mesi) Contraente 24 Regione Lombardia Bando per la concessione di contributi per attività di ricerca, sperimentazione e dimostrazione in campo agricolo € Bicocca Green Day - IV edizione 2011-NAZ-0038 Responsabile BIANCHI FLORA No. pratica Durata (mesi) Contraente 1 Fondazione Cariplo senza bando 115 Finanziamen to 3.000,00 Complessivo € Culturalmente: itinerari artistici verso l’interculturalità No. pratica 2010-NAZ-0077 Responsabile MATERA VINCENZO Finanziamen to 26.816,80 Complessivo € Durata (mesi) Contraente 19 Fondazione Cariplo Bando Luoghi della cultura 2010 FAMILYPLATFORM - Social platform on research for families and family policies No. pratica 2009-INTERNAZ-0031 Responsabile LECCARDI Finanziamen to 30.918,00 Complessivo CARMEN Durata (mesi) Contraente 18 European Commission FP7SSH-2009-C € Formazione in policy - making e management per la salute globale No. pratica 2008-NAZ-0049 Responsabile GIASANTI Finanziamen to 78.169,00 Complessivo ALBERTO Durata (mesi) Contraente 36 Fondazione Cariplo Bando Capitale Umano € Milano capitale della Charity 2010-NAZ-0125 TOGNETTI MARA Responsabile GRAZIELLA No. pratica Finanziamen to 50.000,00 Complessivo Durata (mesi) 11 Contraente Fondazione Cariplo Extrabando € SICURTEMP: Sicurezza e benessere lavorativo tra vecchi e nuovi contratti temporanei in Provincia di Trento No. pratica 2011-NAZ-0067 Responsabile CATINO Finanziamen to 9.800,00 Complessivo MAURIZIO Durata (mesi) Contraente 24 Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto Progetti di ricerca nell'ambito delle scienze umanistiche, giuridiche e sociali 2011 € 116 Servizi Coordinati per l'Assistenza alle Reti Territoriali No. pratica 2012-NAZ-0024 Responsabile NEGRELLI Finanziamen to 16.500,00 Complessivo SERAFINO Durata (mesi) Contraente 22 Regione Lombardia Programma ERGON - Eccellenze Regionali a supporto della Governance e dell’Organizzazione dei Network di imprese. AZIONE 2 - Bando per la promozione e animazione delle aggregazioni di imprese € TRIPLE INTERNATIONAL MASTER PROGRAM competere in un mondo che corre No. pratica 2011-NAZ-0118 Responsabile CORNO FABIO Finanziamen to 250.000,00 Complessivo Durata (mesi) Contraente 39 Fondazione Cariplo Promuovere la formazione di capitale umano di eccellenza € Une rete lombarda tra beni culturali e sistema produttivo: un progetto innovativo di valorizzazione del territorio No. pratica 2009-NAZ-0199 Responsabile MARRA EZIO Finanziamen to 125.000,00 Complessivo Durata (mesi) Contraente 18 Regione Lombardia Bando accordo quadro € WORKABLE - Making Capabilities Work No. pratica 2009-INTERNAZ-0032 Responsabile BIFULCO LAVINIA Finanziamen to 167.060,00 Complessivo € Durata (mesi) Contraente 36 European Commission FP7SSH-2009-A 117 5. Centri di ricerca e organizzazioni associate Centri di ricerca universitari/interuniversitari Centro Qua_Si ‐ Qualità della vita nella società dell'informazione Centro Samit ‐ Gis Center for Interdisciplinary Studies in Economics, Psichology and Social Sciences Centro Interuniversitario di Ricerca sui Tempi Urbani, Tempi di Lavoro e Tempi Sociali Centro Interuniversitario per l'Etica Economica e la Responsabilità Sociale di Impresa Centro Universitario per la Gestione dei Beni Culturali Centro per lo studio dei problemi di genere 6. Iniziative scientifiche Iniziativa scientifica Risposte alla crisi: Il welfare aziendale Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 18/12/2012 Pagani Giorgio CAPRIOLI Ugo ASCOLI Onorio ROSATI Stefano NERI Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale , in collaborazione con Corso di Laurea in Servizio Sociale. I SEMINARI DI ABCD - Davanti al voto: come scelgono le donne? Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 11/12/2012 Pagani Assunta Sarlo - giornalistaDaniela Carlà - Accordo di azione comune per la democrazia paritariaMarilisa D’Amico - Università degli Studi di Milano Centro interdipartimentale Sponsorizzata dal dipartimento Centro Interdipartimentale per lo Studio dei Porblemi di Genere - ABCDA partire dal saggio:“Dove batte il cuore delle donne? Voto e partecipazione politica in Italia” di Francesca Zajczyk e Assunta Sarlo (Laterza, 2012) 118 I SEMINARI DI ABCD - Donne tra le macerie della civiltà. Guerra virile e diritto maschile. Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Seminario Facoltà di Giurisprudenza - Data 04/12/2012 Sala delle Lauree Elena Pagallo - Project Leader di “About Time: Women at Every Peace Table”Michela Ponzani - Autrice di “Guerra alle donne. Partigiane, vittime di stupro, “amanti del nemico”. 1940-1945” (Einaudi ,2012) Centro interdipartimentale Sponsorizzata dal dipartimento Centro Interdipartimentale per lo Studio dei Problemi di Genere ABCD Il gioco della cultura. Attori, processi. prospettive Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Presentazione (libro, periodico, ricerca) Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula Pagani Simonetta LucaPiccone Stella Salmieri Dipartimento 03/12/2012 Sponsorizzata dal dipartimento IL GIOCO DELLA CULTURA ATTORI, PROCESSI, PROSPETTIVE (CAROCCI, 2012) Il difficile equilibrio tra rischi e opportunità nella Rete per bambini e adolescenti Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Dipartimento di Sociologia e Data 29/11/2012 Ricerca Sociale - Aula Pagani Giovanna Mascheroni - Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento Gruppo di ricerca sui Nuovi Media Note OSSCOM – CENTRO DI RICERCA SUI MEDIA E LA COMUNICAZIONE Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale I SEMINARI DI ABCD - Tina Modotti e il suo tempo Tipologia Luogo Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Presentazione (libro, periodico, ricerca) Facoltà di Giurisprudenza - Data Sala delle Lauree Centro interdipartimentale 27/11/2012 Sponsorizzata dal dipartimento Centro Interdipartimentale per lo Studio dei Problemi di Genere - ABCD 119 Soffocare. Strategie per la sopravvivenza Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Conferenza Data Auditorium - edificio U12 23/11/2012 - 24/11/2012 Lorenzo Pierobon – Musico terapeuta, cantante e formatoreMaurizio Stupiggia – Psicologo dell’Università di GenovaRiccardo Zerbetto –psicoterapeuta Giorgio Piccinino – PsicoterapeutaEmilio Del Giudice – Fisco teoricoAlberto Tedeschi – studioso delle dinamiche coerenti dell’acquaAnnamaria Colombo – logopedista counselorAttilio Gardino – PsicoterapeutaFlavio Panizza – psicoterapeuta Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento Le rivolte arabe tra speranze e repressioni - I massacri in Siria Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Data Edificio U6 - Aula 1b 22/11/2012 Yassine Baradai - direttore di Islamic Relief ItaliaElio Colavolpe – fotoreporterShady Hamady - scrittore italo-sirianoAbdalla Kabakebbji presidente Associazione Insieme per la Siria LiberaElisabetta Rosaspina inviata del Corriere della Sera Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento Quale Europa dei cittadini? Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Dipartimento di Sociologia e Data 21/11/2012 Ricerca Sociale - U7 aula 13 Fabrizio Spada - Direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento DIPARTIMENTO DI SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE Note Corso di Laurea Sociologia Magistrale Sostenibilità Ambientale e Culturale. Per un ampliamento della Filosofia dei Diritti Umani Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Data Edificio U7 - aula 13 21/11/2012 Monica Amari - Presidente, Armes ProgettiClaudio Corradetti - Senior Researcher, European Academy of Bozen/Bolzano Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento DIPARTIMENTO DI SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE Note Corso di Laurea Sociologia Magistrale 120 Chiedo asilo. La condizione dei rifugiati in Italia Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Data Edificio U7 - aula 12 20/11/2012 Luce Bonzano - avvocatoAlessandra Coppola - giornalista Corriere della SeraGiorgia Serughetti - ricercatrice in studi culturali Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento DIPARTIMENTO DI SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE Note Corso di Laurea in Servizio Sociale Disabilità e Associazionismo Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Data Edificio U7 - aula 12 16/11/2012 Giovanni Merlo - Presidente Ledha - Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento DIPARTIMENTO DI SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE Note Corso di Laurea in Servizio Sociale Le rivolte arabe tra speranze e repressioni - Origini e rivendicazioni della Primavera araba Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Data Edificio U6 - Aula 1b 15/11/2012 Rania Ibrahim - giornalista di Yalla ItaliaCaterina Roggero - esperta in Storia del Nord Africa Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento Come cambia l’occupazione con la crisi? Cosa dicono i dati statistici e i dati amministrativi Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 13/11/2012 Pagani Cristina Tajani - Assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca del Comune di MilanoFederica Pintaldi - ISTATBruno Anastasia - Agenzia Veneto Lavoro Centro di ricerca di dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Note Centro studi e ricerche sociali L&S - Lavoro&Società che promuove attività di studio, ricerca e dibattito sulle trasformazioni del lavoro. 121 Seminari Interuniversitari sulle mafie nelle regioni settentrionali per una cultura della legalità DONNE E MAFIE Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Facoltà di Giurisprudenza - Data 08/11/2012 Aula U6-11 Ombretta Ingrascì - Università Cattolica di MilanoMonica Massari - Università Federico II di NapoliAntonella Pasculli - Università di Bari Dipartimento e altri enti Sponsorizzata dal Dipartimento e altri enti Centro Interdipartimentale per lo Studio dei Problemi di Genere ABCD, Osservatorio Sociale Mafie Milano Lombardia, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, Facoltà di Giurisprudenza. Per Informazioni: Note Politecnico di Milano, IULM, Università Commerciale Luigi Bocconi, Università degli Studi di Milano Bicocca, Università Degli Studi di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore Nuova Accademia di Belle Arti, Libera. Donne nelle carriere scientifiche e mondo universitario. Partecipazione in crescita, crescita partecipativa? Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Data Aula Massa - edificio U6 26/10/2012 Anna Maria Cherubini Dip. di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, Università del Salento.Bruno Chiandotto Dip. di Statistica “G. Parenti”, Università di Firenze. Dipartimento e altri enti Sponsorizzata dal Dipartimento e altri enti ABCD—CENTRO INTERDIPARTIMENTALE PER LO STUDIO DEI PROBLEMI DI GENERE DIPARTIMENTO DI SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE, DIPARTIMENTO DI PSICOLOGIA Note Riflessioni su: Dottori di ricerca, lavoro, carriera accademica e differenze di Genere(2010), ricerca svolta dal Dipartimento di Statistica "G.Parenti", Università di Firenze, finanzuiata da CNVSU - Comitato Nazionale Valutazione del Sistema Unievrsitario, responsabile prof. Bruno Chiandotto. L’accesso ai servizi socio-assistenziali: quali logiche di regolazione? Tipologia Luogo Seminario Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale U7-14 Data 15/10/2012 122 Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Attila Bruni - Università di TrentoEgidio Turetti - Vice-presidente Ordine Assistenti Sociali Regione Lombardia Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento Seminario a partire dalla presentazione del volume: "Il segretariato e l’accesso ai servizi socio-assistenziali.Assetti istituzionali, logiche organizzative, pratiche professionali" di Paolo Rossi (Franco Angeli, 2012). Il sociologo, le sirene e le pratiche di integrazione. Il sociologo, le sirene e gli avatar Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Presentazione (libro, periodico, ricerca) Dipartimento di Sociologia e Data 09/10/2012 Ricerca Sociale - Aula U6-5 Alessia Bertolazzi, Claudia e Tommaso de Lillo, Barbara Sena, Nicola Strizzolo. Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento Presentazione dei volumi "Il sociologo, le sirene we le pratiche di integrazione", "Il sociologoa, le sirene e gli avatar" a cura di Costantino Cipolla Antonio de Lillo, Elisabetta Ruspini. -Franco Angeli, 2012. Medieval Women: Life, Death and the Last Will Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 03/10/2012 Pagani Joel Rosenthal - Professor Emeritus, State University of New York.Caroline Barron - Professor Emeritus, Royal Holloway College University of London. Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento Accessibility and Tourism Tipologia Luogo Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Tavola rotonda Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale - Aula Pagani Dipartimento Data 09/07/2012 Sponsorizzata dal dipartimento Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale SCISS – Scuola Dottorato di ricerca in “Studi Comparativi ed Internazionali Scienze Sociali Simon Darcy - Associate Professor in Events, Sport and Tourism and Director Cosmopolitan Civil Societies Research Centre, University of Technology Sydney Isabella Steffan - Arch- Eur/Erg, Workshop “Social tourism for Disabled People”, (STCL) 123 Il lungo percorso delle donne italiane tra vecchi e nuovi diritti Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Seminario Dipartimento di Sociologia e Data 19/06/2012 Ricerca Sociale - Aula Tesi Ileana Alesso - Consigliera di Fiducia, Università degli Studi di Milano BicoccaElena Lattuada - Segreteria Nazionale CGILAlessio Miceli - Presidente Associazione Nazionale Maschile Plurale Centro interdipartimentale Sponsorizzata dal dipartimento A partire dal libro di Ileana Alesso: “Il Quinto Stato. Storie di donne leggi e conquiste, dalla tutela alla democrazia paritaria” (Angeli, 2012) Ripensare la cittadinanza, teorie pratiche e rappresentazioni Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 19/06/2012 Pagani Enzo Colombo - Università di MilanoSilvia Gattino - Università degli Studi di TorinoBruno Riccio - Università degli Studi di Bologna Centro di ricerca di dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento Laboratorio sul multiculturalismo e la diversità culturale Diaforà Il Genere nei vecchi e nuovi Media: tra corpi esibiti e corpi subiti Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 12/06/2012 Pagani Federico Boni - Università degli Studi di MilanoMilly Buonanno, Università di Roma “La Sapienza” Centro di ricerca di dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento Seminario curato da Laboratorio InChiaro con il patrocinio di ABCD - Centro Interdipartimentale per lo Studio dei Problemi di Genere. Note Presentazione video “Corpi sospesi tra mito e realtà” Alessio Capellani, Mattia Codazzi, Manola Del Greco, Manuela Rossi. 124 Studenti e docenti nelle Università europee Tipologia Luogo Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Presentazione (libro, periodico, ricerca) Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula Pagani Dipartimento e altri enti 31/05/2012 Sponsorizzata dal Dipartimento e altri enti Presentazione dei volumi: LA PROFESSIONE ACCADEMICA IN ITALIA - a cura di Michele Rostan Note SISTEMI UNIVERSITARI COMPARATI - di Moris Triventi In collaborazione con: UNIRES – Italian Center for Research on Universities & HE Systems, CHESS – Center for Higher Education & Society Studies, CRISIS, Centro Itnerdipartimentale Stdu e Ricerche sui Sistemi di Istruzione Superiore - Università degli Studi di Pavia. Alleanze e differenze nel femminismo transnazionale Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Dipartimento di Sociologia e Data 30/05/2012 Ricerca Sociale - Aula Pagani Trinh T. Minh-ha - University of California, BerkeleyLaura Balbo - Università di PadovaLaura Fantone - University of California, Berkeley Centro interdipartimentale Sponsorizzata dal dipartimento Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Note Centro Interdipartimentale per lo Studio deI Problemi di Genere ABCD Partecipazione e rappresentanza della società civile nelle politiche locali Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Presentazione (libro, periodico, ricerca) Dipartimento di Sociologia e Data 25/05/2012 Ricerca Sociale - Aula Pagani Giovanni Fosti - Università Bocconi - CergasRoberta Cucca - Politecnico di Milano Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento Seminario in occasione della pubblicazione del volume: "La Governance del territorio" a cura di Matteo Bassoli ed Emanuele Polizzi - Franco Angeli Editore 2011. 125 Università fertile: una scommessa politica Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Tavola rotonda Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 23/05/2012 Pagani Francesca Coin - Università di Venezia, Rete29 Aprile e RoarsMarco Deriu Università di ParmaAnna Maria Piussi - Università di Verona comunità filosofica femminile Diotima Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento A partire dal libro Università fertile, Una scommessa politica, a cura di Anna Maria Piussi e Remei Arnaus (Rosenberg & Sellier, 2011) un invito a pensare l’Università in un’epoca di radicali trasformazioni guardando a chi concretamente la abita, uomini e donne. Un invito a discutere di una scommessa politica la cui posta in gioco è alta e non riguarda solo l’Università. “READING THE GLOBAL TURN” Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 14/05/2012 Pagani Prof. Gayatri Spivak - Columbia University, New York Centro interdipartimentale Sponsorizzata dal dipartimento Centro Interdipartimentale per lo Studio dei Problemi di Genere ABCD Note Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, Università degli Studi di Milano – Bicocca Dottorato in Sociologia Applicata e Metodologia della Ruicerca Sociale Condizione giovanile e politiche giovanili nel sud Europa Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 09/05/2012 Pagani Pere Soler - Università di GironaRiccardo Grassi - Istituto Superiore di Scienze Religiose Novara Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento Un incontro promosso dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale con docenti e studenti del Master Interuniversitario Joventut i Societat (Catalogna, Spagna) intorno ai temi della condizione e delle politiche giovanili nell’Europa del Sud. 126 Sud e Nord: politiche di sviluppo rivolte ai luoghi Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 23/04/2012 Pagani Fabrizio Barca - Ministro per la coesione territorialeAlberto Tulumello Università di Palermo Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento PER IL CICLO DI INCONTRI DAL TITOLO “PER RIMETTERCI IN PIEDI. CINQUE TASSELLI DI UN PROGRAMMA PER IL PAESE” prof. Giuseppe Micheli LA SUSSIDIARIETÀ COME VALORE AGGIUNTO Tipologia Luogo Ente organizzatore Seminario Edificio U7, Aula Pagani, 3° Data piano Dipartimento Giovedì 29 marzo 2012 - ore10.45–13.00 29/03/2012 “LA SUSSIDIARIETÀ COME VALORE AGGIUNTO” UN CONFRONTO INTERDISCIPLINARE ATTORNO A: GREGORIO ARENA, GIUSEPPE COTTURRI (A CURA DI), VALORE AGGIUNTO. COME LA SUSSIDIARIETÀ PUÒ SALVARE L’ITALIA. EDIZIONI CAROCCI, ROMA 2010 Il seminario si propone, a partire dai contributi contenuti nel volume "Il valore aggiunto", curato da Gregorio Arena e Giuseppe Cotturri, di riflettere, in ottica interdisciplinare, sull'importanza del principio di sussidiarietà in ordine ai necessari processi di riforma sociale e politica in ambito italiano e europeo. Note Ne discutono: PROF. GREGORIO ARENA (Giurista e Presidente di Labsus,curatore del volume ) PROF. LUIGINO BRUNI (Economista,Università degli Studi di MilanoBicocca) PROF.SSA OTA DE LEONARDIS (Sociologa,Università degli Studi di Milano-Bicocca) PROF. FILIPPO PIZZOLATO (Giuspubblicista,Università degli Studi di Milano-Bicocca) AulaPagani (edificioU7, 3°piano) Via Bicocca degli Arcimboldi, 8 – 20126 Milano Referente scientifico: Prof. Filippo Pizzolato ([email protected] ; Tel. 02 64483109) Sito web http://www.direcon.unimib.it/ 127 Processo di mutamento sociale in Italia. Uno sguardo di genere Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Tavola rotonda Ufficio di Milano del Parlamento Europeo in Italia. Data 29/03/2012 Corso Magenta - Milano Ileana Alesso - Università degli Studi di Milano – Bicocca Centro interdipartimentale Sponsorizzata dal Dipartimento e altri enti Centro interdipartimentale per lo studio dei problemi di genere – ABCD Note Università degli Studi di Milano-Bicocca, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale nell’ambito dell’iniziativa “L’Europa è per le donne” del Parlamento Europeo Far ripartire la crescita a costo zero Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 19/03/2012 Pagani TITO BOERI – Università L. Bocconi, direttore Fondazione Rodolfo Debenedetti Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento PER IL CICLO DI INCONTRI DAL TITOLO “PER RIMETTERCI IN PIEDI. CINQUE TASSELLI DI UN PROGRAMMA PER IL PAESE” prof. Giuseppe Micheli Milano: scenari futuri. Il nuovo Piano di Governo del Territorio del Comune di Milano (PGT) Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 15/03/2012 Pagani Avv. Lucia De Cesaris - Assessore all’Urbanistica, Edilizia privata del Comune di Milano Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Note Corso servizi e Disuguaglianze Urbane del Corso di Laurea Interfacoltà Scienze e gestione dei servizi Le pensioni e le donne in tempi di crisi economica Tipologia Luogo Seminario Aula Rodolfi - presso Rettorato Data 08/03/2012 128 Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Andrea Mariani Direttore generale Fondo pensione Pegaso Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento Comitato Pari Opportunità di Ateneo Note Centro Interdipartimentale per lo Studio dei Problemi di Genere ABCD Disegnare un mercato del lavoro non duale Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 05/03/2012 Pagani PIETRO ICHINO – Membro della Commissione Lavoro e Previdenza sociale del Senato Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento PER IL CICLO DI INCONTRI DAL TITOLO “PER RIMETTERCI IN PIEDI. CINQUE TASSELLI DI UN PROGRAMMA PER IL PAESE” prof. Giuseppe Micheli Riscrivere il Welfare a partire dai livelli essenziali Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 20/02/2012 Pagani EMANUELE RANCI ORTIGOSA - Istituto per la Ricerca Sociale, direttore della rivista Prospettive Sociali e Sanitarie Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento PER IL CICLO DI INCONTRI DAL TITOLO “PER RIMETTERCI IN PIEDI. CINQUE TASSELLI DI UN PROGRAMMA PER IL PAESE” prof. Giuseppe Micheli Individualità, individualismo, individualizzazione. La soggettività come ambivalenza nella modernità Tipologia Luogo Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Seminario Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale - Aula Pagani Dipartimento e altri enti Data 07/02/2012 Sponsorizzata dal Dipartimento e altri enti Organizzato da MaCSIS - Master in Comunicazione della Scienza e dell’Innovazione Sostenibile, Finish – Gruppo di Ricerca sulla società dei consumi. 129 I SEMINARI DI ABCD - Il ruolo delle donne nella crisi alimentare in Argentina Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 24/01/2012 Pagani Martín Eynard - Universidad Nacional de Còrdoba (Argentina)Roberta Sassatelli - Università degli Studi di Milano Oriella Savoldi - Responsabile Dipartimento Ambiente e Territorio CGIL Nazionale Centro interdipartimentale Sponsorizzata dal dipartimento I SEMINARI DI ABCD - Centro Interdipartimentale per lo Studio dei Prolemi di Genere Ridurre il debito pubblico Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Seminario Dipartimento di Sociologia e Data 23/01/2012 Ricerca Sociale - Aula Pagani Roberto Tamborini - ordinario di Economia Politica all’Università di TrentoLaura Balbo - CSS Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento PER IL CICLO DI INCONTRI DAL TITOLO “PER RIMETTERCI IN PIEDI. CINQUE TASSELLI DI UN PROGRAMMA PER IL PAESE” Social work research: reasons and peculiarities Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 20/01/2012 Pagani Alberto Merler - Università di SassariEdda Samory - Presidente Ordine Nazionale Assistenti Sociali Luigi Gui – Università di Trieste Segretario Associazione Italiana Docenti di Servizio SocialeSuzy Braye – Univesity of EssexElena Allegri – Università del Piemonte OrientaleWalter Lorenz – Università di BolzanoMichael Preston Shoot – University of Bedfordshire Dipartimento e altri enti Sponsorizzata dal Dipartimento e altri enti Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Università degli Studi del Piemonte Orientale Note AIDOSS- Associazione Italiana Docenti di Servizio Sociale Con il patrocinio del Consiglio Nazionale Ordine dell’Ordine degli Assistenti Sociali 130 I SEMINARI DI ABCD - Una prospettiva di genere nell' Italia unita - Centocinquant'anni. Tipologia Luogo Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale - Aula Pagani Centro interdipartimentale Data 14/12/2011 Sponsorizzata dal Dipartimento e altri enti Centro interdipartimentale per lo studio dei problemi di genere – ABCD Note Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Comitato Pari Opportunità Ateneo Bicocca Famiglie ricongiunte e famiglie transnazionali. Nuove prospettive di ricerca Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 22/11/2011 Pagani Elena Caneva - Università degli Studi di MilanoM. RinaldiniFranca Bimbi Università di PadovaMaurizio Ambrosini - Università di Milano Dipartimento e altri enti Sponsorizzata dal Dipartimento e altri enti Laboratorio Politiche dell’Immigrazione cdlss A partire dai volumi: M. Ambrosini, P. Bonizzoni, E. Caneva, Ritrovarsi altrove, ORIM, Milano, 2010 M. Tognetti Bordogna, (a cura di), Famiglie ricongiunte, UTET, Torino 2011 Si discuterà di famiglie transnazionali, famiglie ricongiunte, stratificazione civica, politiche per le famiglie immigrate. Storie di donne umanitarie Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Presentazione (libro, periodico, ricerca) Dipartimento di Sociologia e Data 22/11/2011 Ricerca Sociale - Aula Tesi Elisabetta Rosaspina – Giornalista e inviata, Corriere della Sera.Anna Cataldi giornalista di guerra e scrittrice, è attualmente Ambasciatrice di buona volontà per ECRE, il Consiglio Europeo per i Rifugiati e gli Esuli. È stata Peace Messenger per l’ONU su nomina dell’allora Segretario Generale, Kofi Annan, e successivamente ha collaborato con per la World Health Organization in qualità di “Stop TB Ambassador”. È co-fondatrice diCrimes of War Project. Dipartimento e altri enti Sponsorizzata dal Dipartimento e altri enti Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Centro Interdipartimentale per lo Studio dei Problemi di Genere ABCD A partire dal libro: : “Con il cuore” di Anna Cataldi , Cairo Editore - 2011 131 I SEMINARI DI ABCD - Soggettività e laicità. Le donne protagoniste della sfera pubblica Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Convegno nazionale Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 17/11/2011 Pagani Nicoletta Pirotta IFE Iniziativa Femministe Europee Nina Sankari IFE Iniziativa Femministe Europee Laura Balbo - Università di FerraraMarilisa D’Amico - Università degli Studi di MilanoAnita Giuriato - IFE Iniziativa Femministe Europee Soad Baba Aissa - IFE Iniziativa Femministe Europee Arianna Censi - Associazione Donne in Rete Centro interdipartimentale Sponsorizzata dal Dipartimento e altri enti Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Note Comitato Pari Opportunità Ateneo Bicocca, IFE – Iniziativa Femministe Europee Il fascino indiscreto della differenza. Appartenenze e rappresentazioni oltre il multiculturalismo Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 10/11/2011 Pagani Enzo Colombo - Università di MilanoDavide Zoletto - Università di Udine Dipartimento e altri enti Sponsorizzata dal Dipartimento e altri enti Diaforà – Laboratorio Critico sul Multiculturalismo Note In collaborazione con Etnicos Invito alla presentazione del Rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione 2011 - Gli stranieri:quale valore economico per la società? Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Tavola rotonda Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 08/11/2011 Pagani Stefano Solari - Direttore Scientifico della Fondazione Leone Moressa e Professore Associato di Economia Politica presso l’Università di PadovaJosè Oropeza - Direttore dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni Otto Bitjoka - Presidente della Fondazione Ethnoland Cristina Tajani - Assessore al lavoro del Comune di Milano Giorgio Merletti - Presidente di Confartigianato LombardiaFrancesca Padula - Giornalista de Il Sole 24 Ore Altri enti Sponsorizzata dal dipartimento Fondazione Leone Moressa Con il patrocinio di: International Organization for Migration (IOM), Ministero degli Affari Esteri, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 132 Nuove forme di partecipazione dei migranti: dall’integrazione all’empowerment Tipologia Luogo Responsabile esterno Note Tavola rotonda Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 30/06/2011 Pagani Otto Bitjoka - Fondazione EthnolandFranco Chiari - Comandante Polizia Municipale di ModenaDaniele Cologna - Codici – Agenzia di ricerca socialeSaidou Moussa Ba - Rete Immigrati AutorganizzatiLivio Neri (ASGI – Associazione per gli Studi Giuridici sull'ImmigrazioneLetizia Mancini Università Milano Questo seminario si colloca in una serie di incontri organizzati dal gruppo FarSiCura, Centro di ricerca sull’insicurezza urbana del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con attori istituzionali e della società civile del territorio lombardo. RIFLESSIONI E SPUNTI DI RICERCA: NUOVE FORME DI PARTECIPAZIONE DEI MIGRANTI E LORO GESTIONE ATTRAVERSO IL VOCABOLARIO SICURITARIO Un altro Nord è possibile? La questione settentrionale e la Lega dopo venti anni Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 29/06/2011 Pagani Mauro Magatti - Università Cattolica del Sacro Cuore Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento Ciclo di Seminari del Dipartimento a.a 2010-2011"Politica, politiche e sfera pubblica" Note Organizzato da: Sui Generis - Laboratorio si Sociologia dell'azione pubblica, Finish - Gruppo di ricerca sulla società dei consumi, Polis Lombardia. I SEMINARI DI ABCD - Per una sociologia politica del corpo femminile nelle pubblicità Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 21/06/2011 Pagani Laura Corradi - Università della CalabriaLea Melandri - Libera Università delle Donne Centro interdipartimentale Sponsorizzata dal dipartimento I SEMINARI DI ABCD - Centro Interdipartimentale per lo Studio dei Problemi di Genere 133 Democrazia: riconoscimento e partecipazione Tipologia Luogo Responsabile esterno Note Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 16/06/2011 Pagani Alessandro Pizzorno - Istituto Universitario EuropeoFranco Rositi - Università di Pavia Ciclo di seminari del Dipartimento a.a 2010 - 2011 "politica, politiche e sfera pubblica" Organizzato da: SuiGeneris - Laboratorio di Sociologia dell’azione pubblica, Finish - Gruppo di ricerca sulla società dei consumi, Polis Lombardia, FarSiCura - Centro di ricerca sull’insicurezza urbana. Proletariato : ritorno al futuro? Cambiamenti delle culture del lavoro e della rappresentanza Tipologia Luogo Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Seminario Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale - Aula Pagani Dipartimento Data 14/06/2011 Sponsorizzata dal dipartimento FINISH - Gruppo di ricerca sulla società dei consumi, Centro Studi e Ricerca “Lavoro e Società L&S” La sociologia nella società dell'immagine Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula Pagani Patrizia Faccioli - Università di Bologna Dipartimento 25/05/2011 Sponsorizzata dal dipartimento Tempi di vita, tempi delle donne Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale - Aula Pagani Laura Balbo Dipartimento Data 24/05/2011 Sponsorizzata dal dipartimento 134 Ciclo di seminari del Dipartimento a.a 2010-2011: "Vivibilità urbana e nuove forme di insicurezza nella metropoli della trasformazione" Note Organizzato da : ABCD – Centro Interdipartimentale per lo Studio dei Problemi di Genere, Cities - Osservatorio sulla qualità della vita urbana, FarSiCura – Centro di ricerca sull’insicurezza urbana, PeriMetro Lab. – Laboratorio Periferie Metropolitane. Post-democrazia all'italiana. Dalla crisi cognitiva al populismo Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 18/05/2011 Pagani Franco Rositi - DiscussantCarlo Donolo - Università di Roma La Sapienza Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento Ciclo di seminari del Dipartimento a.a 2010-2011: Politica, politiche e sfera pubblica. Note A partire da: Il sogno del buongoverno. Apologia del regime democratico C.Donolo, (nuova edizione, Milano, et/al Edizioni, 2011) Italia sperduta C.Donolo, Roma, Donzelli 2011 Organizzato da: SuiGeneris - Laboratorio di Sociologia dell’azione pubblica, Finish - Gruppo di ricerca sulla società dei consumi, Polis Lombardia Educazione e cittadinanza come beni comuni Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Tavola rotonda Data Aula Magna - edificio U6 16/05/2011 Curzio Maltese - Giornalista di RepubblicaManuela Massenz – magistrato, Presidente sezione milanese dell’A.N.M.Loredana Sciolla – sociologa, Università degli Studi di Torino Dipartimento e altri enti Sponsorizzata dal Dipartimento e altri enti Giornata di studi nell’ambito delle iniziative di: “Simposio Interdisciplinare , Interuniversitario e Interateneo “PENSARE IL FUTURO” Note Pomeriggio musicale organizzato da Moni Ovadia con complesso musicale multietnico New strategies in Community Development. The Social Economy Approach Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Seminario Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale - Aula Pagani Isidor Walliman Dipartimento Data 13/05/2011 135 Finanziamento / sostegno Sponsorizzata dal dipartimento Note Nell'ambito delle iniziative seminariali del Dottorato di ricerca in: Sociologia Applicata e Metodologia della Ricerca Sociale. Enviromental Policy as Social Policy Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Seminario Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale - Aula Pagani Isidor Walliman Dipartimento Data 11/05/2011 Sponsorizzata dal dipartimento Nell'ambito delle iniziative seminariali del Dottorato di Ricerca in Sociologia Applicata e Metodologia della Ricerca Sociale. Le donne reggono il mondo Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Tavola rotonda Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 10/05/2011 Pagani Elena Sisti - autrice del libro “Le donne reggono il mondo"Bianca Beccalli Centro Donne e Differenze di Genere, Università degli Studi di MilanoAlessandra Governa -Responsabile progetti Altromercato Oriella Savoldi - CGIL LombardiaOsnat Shperling di Sindyanna of Galilee PalestinaMala Sinha di Bodhi - India Modera Pietro Raitano - Altreconomia Dipartimento e altri enti Sponsorizzata dal Dipartimento e altri enti Centro Interdipartimentale per lo Studio dei Problemi di Genere ABCD Note Centro Studi Interdipartimentale Donne e differenze di genere – Università degli Studi di Milano Altreconomia – Informazione per agire Cooperativa Chico Mendes- Altromercato Ipazia D'Alessandria Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Conferenza Sala delle Lauree - Edificio U6 Dipartimento dei Sistemi Data 28/04/2011 Giuridici ed Economici Eva Cantarella - Università degli Studi di MilanoGemma Beretta Autrice del volume Ipazia d’Alessandria (Editori Riuniti, 1993) Centro interdipartimentale Sponsorizzata dal dipartimento Centro interdipartimentale per lo studio dei problemi di genere – ABCD 136 I SEMINARI DI ABCD - I tribunali di genere: esperienze giuridiche a confronto Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Seminario Dipartimento degli Studi Data Giuridici ed Economici Edificio U6 2 piano Blanca Mendoza – Università di Madrid Centro interdipartimentale 08/04/2011 Sponsorizzata dal dipartimento I SEMINARI DI ABCD - Centro Interdipartimentale per lo Studio dei Problemi di Genere ABCD Migrant workforce in France, Britain and Italy: comparative perspectives Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 07/04/2011 Pagani Anton Perdoncin - IDHE, Ecole Normale Supérieure, Cachan Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento Scuola di dottorato in Studi Comparativi e Internazionali in Scienze Sociali SCISS La mobilità territoriale nelle società contemporanee Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula Pagani Giorgio Osti - Università di Trieste Dipartimento 06/04/2011 Sponsorizzata dal dipartimento Nell'ambito della didattica del corso di Dottorato in Studi Europei Urbani e Locali - URBEUR. Note Durante il Seminario l’autore Giorgio Osti presenterà il manuale "Sociologia del territorio (Il Mulino, 2010)". Imprese globali, attori locali. L'impatto sul territorio delle ristrutturazioni industriali. Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 30/03/2011 Pagani Annette Jobert - ENS Cachan, CNRS.Angelo Pichierri - Università di TorinoMarco Castellani, Ivana Pais Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento 137 Note In collaborazione con: la Scuola di Dottorato in Studi Comparativi ed Internazionali in Scienze Sociali - SCISS, Centro studi e ricerche sociali L&S Lavoro & Società'. L’Educazione delle Bambine Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Seminario Data Aula Martini - edificio U6 30/03/2011 Egle Becchi, Professoressa emerita - Università degli Studi di PaviaRoberto Fantini, Amnesty InternationalIco Gasparri, FotografoDafne Guida, Pedagogika.itIsabella Landi, Amiche di ABCDFederica Trevisanello, Dottoressa di ricercaLiliana Barchiesi, FotografaMaria Ferrucci, Sindaca del Comune di CorsicoGabriella Mariotti, Psicoanalista S.P.I.Marina Piazza, GenderAlessandro Sala, GiornalistaAssunta Sarlo, GiornalistaBarbara Zapparoli, Pediatra Centro interdipartimentale Sponsorizzata dal dipartimento Evento organizzato dal Centro Interdipartimentale per lo Studio dei Problemi di Genere ABCD Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione Riccardo Massa Gli anni '80 e i mutamenti socio-politici in un decennio critico dell'Italia contemporanea. Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Presentazione (libro, periodico, ricerca) Dipartimento di Sociologia e Data 29/03/2011 Ricerca Sociale - Aula Pagani Roberto Chiarini - Università di MilanoMarco Gervasoni - Università del MoliseAgostino Giovagnoli - Università del Sacro Cuore, MilanoMichele Salvati - Università di MilanoDaniela Saresella - Università di MilanoPaolo Segatti - Università di Milano Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento Ciclo di seminari su: La lunga transizione. Le trasformazioni sociali, politiche e culturali in Italia dagli anni ’80 al 2000. Note Una riflessione storica e sociologica sugli anni ‘80 partendo dal volume di Marco Gervasoni "Storia degli anni Ottanta. Quando eravamo moderni" Venezia, Marsilio, 2010 Come cambia la partecipazione collettiva nell'era dell'antipolitica e della mediatizzazione della sfera pubblica Tipologia Luogo Seminario Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale - Aula Pagani Data 09/03/2011 138 Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento Ciclo di seminari del Dipartimento a.a 2010-2011 "Politica, politiche e sfera pubblica" Note Organizzato da: SuiGeneris - Laboratorio di Sociologia dell’azione pubblica, FarSicura, Finish - Gruppo di ricerca sulla società dei consumi, Polis Lombardia Le Università milanesi per una nuova cultura di genere Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Aula Rodolfi - presso Data 08/03/2011 Rettorato Simona Cuomo - Università Bocconi Lucia Ruggerone - Università Cattolica del Sacro Cuore Maria Bettetini - IULM – Libera Università di Lingue e Comunicazione Marilisa d’Amico - Università di Milano Valeria Bucchetti Politecnico di Milano Chiara Valentini – giornalista e saggista Centro interdipartimentale Sponsorizzata dal dipartimento I SEMINARI DI ABCD – Centro Interdipartimentale per lo Studio dei Problemi di Genere ABCD Note Presentazione del progetto per un Centro Interuniversitario milanese di ricerca in “Culture di Genere” Partecipano inoltre le associazioni: Amiche di ABCD e Donne in Quota Antonella Eberlin Governare con le politiche: risultati di ricerca e interrogativi sulle metamorfosi del pubblico Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 21/02/2011 Pagani Vando Borghi - Università di BolognaTamara Pitch - Università di Perugia Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento Ciclo di seminari del Dipartimento a.a 2010-2011 "Politica, politiche e sfera pubblica" Note Organizzato da: SuiGeneris - Laboratorio di Sociologia dell’azione pubblica, FarSicura, Finish - Gruppo di ricerca sulla società dei consumi, Polis Lombardia. 139 Mostra fotografica e discussione del volume "Milano dowtown" Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Conferenza Libreria Franco Angeli Data 10/02/2011 Piazza della Trivulziana Cristina Bianchetti - Politecnico di TorinoGabriele Pasqui - Politecnico di MilanoMassimo Bricocoli e Paola Savoldi - autori del libro "Milano Downtown. Azione pubblica e luoghi dell'abitare" et.Al Edizioni Dipartimento Sponsorizzata dal dipartimento Mostra fotografica e discussione del volume Milano downtown Azione pubblica e luoghi dell’abitare di Massimo Bricocoli e Paola Savoldi, et al./EDIZIONI Note fotografie di Giovanni Hänninen, contributi di Alessandro Coppola, Raffaele Monteleone, Lidia K.C. Manzo, Paola Arrigoni, Ota de Leonardis, Pier Carlo Palermo The Flâneur and the City. Object and Subject of Sociological Analysis Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Seminario Politecnico di Milano Dipartimento di architettura e Data pianificazione Gabriele Pasqui - Politecnico di Milano Dipartimento e altri enti 07/02/2011 Sponsorizzata dal Dipartimento e altri enti Organizzato da : Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale, URBEUR Dottorato in Urban and Local European Studies - Università degli Studi di Milano Bicocca, Dipartimento di Architettura, Dottorato in Spatial Planning and Urban Development - Politecnico di Milano La trasformazione della sfera pubblica, tra crisi della politica e nuove forme di publicness Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Dipartimento di Sociologia - Data Aula Pagani Paola Molinatto - Università di Genova Centro di ricerca di dipartimento 02/02/2011 Sponsorizzata dal dipartimento Ciclo di Seminari del Dipartimento a.a. 2010.2011 "Politica, politiche e sfera pubblica" Note Organizzato da:SuiGeneris, Laboratorio di Sociologia dell’azione pubblica, FarSicura, Finish, Gruppo di ricerca sulla società dei consumi, Polis Lombardia 140 Le aziende speciali nel sociale in Lombardia: esperienze organizzative e competenze professionali Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Note Convegno nazionale Università Bicocca - edificio Data 02/02/2011 U6 Aula Martini Dario Angelo Colombo - Azienda Speciale Consortile Consorzio DesioBrianzaDaniela Gatti - PARES società cooperativaClaudia Sala - Azienda Speciale Consortile Retesalute, Merate Giuseppe Milanese - Azienda Speciale Consortile Offertasociale, VimercateElena Meroni - Azienda Speciale Consortile Comuni Insieme per lo Sviluppo Sociale, BollateDario Angelo Colombo - Azienda Speciale Consortile Consorzio Desio-BrianzaAnna Roberti - Regione Lombardia, Direzione Generale Famiglia, Concilazione, Integrazione e Solidarietà SocialeElena Poma - ANCI Lombardia, Vice Presidente Dipartimento Welfare e Sanità Carmen Primerano -Provincia di Milano, Settore associazionismo e terzo settore Dipartimento e altri enti Sponsorizzata dal Dipartimento e altri enti Convegno in occasione della presentazione del volume "Esperienze di welfare locale. Le aziende speciali e la gestione dei servizi sociali nei Comuni Lombardi" a cura di Daniela Gatti e Paolo Rossi Maggiolo (2010) I SEMINARI DI ABCD - Vita pubblica e opportunità per le donne in Italia Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Seminario Dipartimento di Sociologia e Data 31/01/2011 Ricerca Sociale - Aula Pagani Ileana Alesso -Avv. Foro di Milano e Consigliera di fiducia dell’Università degli Studi di Milano BicoccaMarilisa D’Amico -Università degli Studi di MilanoAlessia Mosca - ParlamentareAnna Puccio - Associazione Pari o Dispare Centro interdipartimentale Sponsorizzata dal dipartimento Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Note Centro Interdipartimentale per lo Studio dei Problemi di Genere ABCD Comitato Pari Opportunità Il Sociologo e le sirene: nuovi paradigmi per la ricerca sociale Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Sito web Convegno nazionale Università Bicocca - edificio Data 21/01/2011 U6/U7 Costantino Cipolla - Presidente AIS sezione Sociologia della Salute e della Medicina - Università di Bologna Dipartimento e altri enti Sponsorizzata dal Dipartimento e altri enti http://www.sociologiadip.unimib.it/dipartimento/index.php 141 L'Italia delle città. Prospettive emergenti per l'analisi della dimensione della società italiana Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Diffusione dati ricerca Presentazione (libro, periodico, ricerca) Dipartimento di Sociologia e Data 19/01/2011 Ricerca Sociale Giovanni Semi - Università degli Studi di Torino Dipartimento Cofinanziata dal dipartimento No SEMINARIO Tipologia Luogo Responsabile esterno Ente organizzatore Finanziamento / sostegno Diffusione dati ricerca Presentazione (libro, periodico, ricerca) Dipartimento di Sociologia e Data 19/01/2011 Ricerca Sociale Giovanni Semi - Università degli Studi di Torino Dipartimento Cofinanziata dal dipartimento No La sicurezza diseguale Tipologia Luogo Note Seminario Dipartimento di Sociologia e Data Ricerca Sociale - Aula 04/04/2001 - 04/04/2011 Pagani Ciclo di Seminari del Dipartimento a. a. 2010-2011 “Vivibilità urbana e nuove forme di insicurezza nella metropoli in trasformazione” . Organizzato da : ABCD – Centro Interdipartimentale per lo Studio dei Problemi di Genere, Cities - Osservatorio sulla qualità della vita urbana, FarSiCura – Centro di ricerca sull’insicurezza urbana, PeriMetro Lab. – Laboratorio Periferie Metropolitane. 142 7. Gestione pubblicazioni 7.1 Articolo su rivista ANDREOTTI, ALBERTA ARGIA Andreotti, A., Le Galès, P., & Moreno Fuentes, F. (2012). Transnational mobility and rootedness: the upper middle classes in European cities. Global networks. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza internazionale] ANDREOTTI, ALBERTA ARGIA Andreotti, A.A., Le Galès, P., & Moreno Fuentes, F.J. (2012). Controlling the Urban Fabric: The Complex Game of Distance and Proximity in E uropean Upper‐Middle‐Class Residential Strategies. International journal of urban and regional research, 1‐22. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza internazionale] ANDREOTTI, ALBERTA ARGIA Andreotti, A., & Scalmana, L. (2012). Imprenditore e manager: un'integrazione possibile e necessaria. Quaderni di Management, 55, 7‐13. [Referee: Comitato scientifico] [Rilevanza nazionale] ANDREOTTI, ALBERTA ARGIA; FELLINI, IVANA Andreotti, A., & Fellini, I. (2012). Dentro la crisi: partecipazione e occupazione femminili in un mercato del lavoro territorialmente diviso. Sociologia del lavoro, 126(2), 25‐38. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza nazionale] ANDREOTTI, ALBERTA ARGIA; MINGIONE, TERENZIO ROBERTO; POLIZZI, EMANUELE Andreotti, A., Mingione, E., & Polizzi, E. (2012). Local Welfare Systems: A Challenge for Social Cohesion. Urban studies, 49(9), 1925‐1940. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza internazionale] AROSIO, LAURA Arosio, L. (2012). Lo studio di una società che cambia: sfide metodologiche fra presente, passato e futuro. Pedagogika.it, 16(2), 83‐87. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza nazionale] AROSIO, LAURA Arosio, L. (2011). A ceremony for divorce? Emerging practices for a new rite of passage. Intams review, 17(1), 14‐24. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] BAGNOLI, LORENZO Bagnoli, L. (2011). "Chinate sull'ago, su rapida spola, su ferro che scorre, su ruota che vola..." Gender, cultural e post‐colonial studies dall'ultracentenario periodico "La Lavoratrice". Bollettino della Società Geografica Italiana(1), 205‐212. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza nazionale] BAGNOLI, LORENZO Bagnoli, L. (2011). Traduzione di: Blidon Marianne, La città e gli effetti dell'eteronormatività. Emancipazione, normalizzazione e produzione di soggetti gay. Bollettino della Società Geografica Italiana. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza nazionale] BENASSI, DAVID AMERIGO Benassi, D.A. (2011). Recensione di "Social Vulnerability in Europe. The new Configurations of 143 Social Risks", di Costanzo Ranci (ed). Basingstoke (UK): Palgrave Macmillan, 2010, xx + 299 pp. Sociologica, 3. [Referee: Nessuno] [Rilevanza internazionale] BIFULCO, LAVINIA Bifulco, L. (2012). Coesione, disuguaglianze e giustizia sociale. ERE EMILIA ROMAGNA EUROPA. [Referee: Nessuno] [Rilevanza nazionale] BIFULCO, LAVINIA Bifulco, L. (2012). Fin qui tutto bene: note sulla borghesia, le élite e il loro declino. ERE Emilia Romagna Europa. [Referee: Nessuno] [Rilevanza nazionale] BIFULCO, LAVINIA Bifulco, L. (2011). Riproduzione sociale e istituzioni. ERE Emilia Romagna Europa. [Referee: Nessuno] [Rilevanza nazionale] BIFULCO, LAVINIA Bifulco, L. (2012). La politica ai tempi della crisi cognitiva: segnali di speranza. ERE Emilia Romagna Europa. [Referee: Nessuno] [Rilevanza nazionale] BIFULCO, LAVINIA Bifulco, L. (2011). The public at a time of crisis: some notes on the Italian case. Journal of Public Affairs. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] BIFULCO, LAVINIA Bifulco, L. (2012). Governança e regionalização: o bem‐estar local em Itália entre fragmentação e inovação. Cadernos Metrópoles. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza nazionale] BIFULCO, LAVINIA Bifulco, L., & Borghi, V. (2012). Governance, territorio e capacità: le questioni in gioco. La Rivista delle Politiche Sociali. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza nazionale] BIFULCO, LAVINIA Bifulco, L. (2011). Becoming Public. Notes on Governance and Local Welfare in Italy. Administration & Society, 42, 1‐18. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] BIFULCO, LAVINIA Bifulco, L. (2012). Introduction to case‐studies. Social work and society, 10. [Referee: Esperti non anonimi] [Rilevanza internazionale] BIFULCO, LAVINIA Bifulco, L., Monteleone, R., & Mozzana, C. (2012). Capabilities without rights?. Social work and society, 10. [Referee: Esperti non anonimi] [Rilevanza internazionale] BIFULCO, LAVINIA Bifulco, L. (2012). Citizen participation, agency and voice. European journal of social theory. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza internazionale] 144 BIFULCO, LAVINIA; MOZZANA, CARLOTTA Bifulco, L., & Mozzana, C. (2011). La dimensione sociale delle capacità: fattori di conversione, istituzioni e azione pubblica. Rassegna italiana di sociologia. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza nazionale] BOFFI, MARIO Boffi, M., & Pagliarini P (2011). Flussi di mobilità e definizione delle aree metropolitane (Mobility Flows and the Definition of the Metropolitan Areas). Sociologia urbana e rurale(94), 62‐86. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza nazionale] BONGINI, PAOLA AGNESE; ZENGA, MARIANGELA; TRIVELLATO, PAOLO Bongini, P., Trivellato, P., & Zenga, M. (2012). MEASURING FINANCIAL LITERACY AMONG STUDENTS: AN APPLICATION OF RASCH ANALYSIS. Electronic Journal of Applied Statistical Analysis, Vol 5(3), 425‐430. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza internazionale] CALLONI, MARINA Calloni M (2012). Che cosa cambia? Sulla costruzione di nuovi mondi nell’età globale. pedagogika.it, 16(2), 10‐15. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza nazionale] CALLONI, MARINA Calloni M (2012). Il viaggio delle donne è appena iniziato. Lettera Internazionale, 23‐25. [Referee: Nessuno] [Rilevanza nazionale] CALLONI, MARINA Calloni, M. (2012). Il dovere di essere liberi e di praticare giustizia. Quaderni del Circolo Rosselli, 1, 13‐18. [Referee: Nessuno] [Rilevanza nazionale] CAMOZZI, ILENYA Camozzi, I. (2012). Axel Honneth e la sociologia contemporanea. Un’affinità quasi elettiva. QUADERNI DI SOCIOLOGIA. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza nazionale] CAMOZZI, ILENYA Camozzi, I. (2012). Riconoscimento e sfera della politica: un terreno da esplorare. QUADERNI DI TEORIA SOCIALE. [Referee: Comitato scientifico] [Rilevanza nazionale] CAMOZZI, ILENYA Camozzi, I. (2011). Migrants' Associations and Attempts to Gain Recognition. The Case of Milan. Studies in Ethnicity and Nationalism, 11(3), 468‐491. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] CAMPANINI, ANNAMARIA Campanini, A. (2011). O Serviço Social na Itàlia: problemas e perspectivas. Serviço Social & Sociedade, 108, 639‐655. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] CAMPANINI, ANNAMARIA Campanini, A. (2011). The challenges of social work education in Europe. Psychologica(52), 691‐ 704. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] 145 CAMPANINI, ANNAMARIA Campanini, A., Frost, L., & Hojer, S. (2012). Educating the New Practitioner: The Building of Professional Identities in European SOcial Work. Revista de Asistentã Socialã,Social Work Review(1), 33‐48. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] CAMPANINI, ANNAMARIA Martinez‐Romàn, A., & Campanini, A. (2012). La educación en trabajo social en Europa: avances y propuestas. Revista de Servicios Sociales y Politica Social, 96(4), 101‐114. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] CAMPANINI, ANNAMARIA Campanini, A. (2011). Med Scilo and Karibo‐Svetle in temne strani izobraževanja za socialno delo na akademiskem pdročju v Itallj. Socialno Delo(3‐4), 239‐244. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] CAMPANINI, ANNAMARIA Campanini, A. (2011). La formazione degli assistenti sociali: dal locale alla dimensione internazionale. Rassegna di Servizio Sociale(2), 7‐25. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza nazionale] CAMPANINI, ANNAMARIA Frost, E., Höjer, S., & Campanini, A. (2012). Readiness for practice: social work students' perspectives in England, Italy, and Sweden. European journal of social work, 1, 1‐17. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza internazionale] CAMPANINI, ANNAMARIA; FACCHINI, CARLA Campanini, A., & Facchini, C. (2012). Social Work and Social Policy : The Italian Case. Journal of US‐ China Public Administration, 9(3), 24‐34. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza internazionale] CASTIGLIONI, IDA Castiglioni, I. (2012). Intercultural Learning of Hosting Families. Intercultura, 65(65), 21‐28. [Referee: Comitato scientifico] [Rilevanza internazionale] CATINO, MAURIZIO Catino, M. (2011). Why do Doctors practice defensive medicine? The side‐effects of medical litigation. Safety science monitor, 15(1), 1‐12. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] CERRONI, ANDREA Cerroni, A. (2011). Innovazione socialmente sostenibile: pensare al futuro. Scienza e Società, 11/12, 47‐52. [Referee: Comitato scientifico] [Rilevanza nazionale] CERRONI, ANDREA Cerroni, A. (2012). Verso la knowledge society. Scienzainrete, 1‐3. [Referee: Comitato scientifico] [Rilevanza nazionale] CERRONI, ANDREA Cerroni, A. (2012). Horizons' horizon: science & society e lo shortermism. Scienzainrete, 1‐4. [Referee: Comitato scientifico] [Rilevanza nazionale] 146 CERRONI, ANDREA Cerroni, A. (2011). Valutare le scienze sociali. Si, ma come?. Scienzainrete, 1‐3. [Referee: Comitato scientifico] [Rilevanza nazionale] CERRONI, ANDREA Cerroni, A., & Simonella, Z. (2012). Ethos and symbolic violence among women of science: an empirical study. Social science information, 51(2), 165‐182. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza internazionale] CERRONI, ANDREA Cerroni, A. (2011). Scienza e tecnologia nella società contemporanea. Comunicazione, governance democratica, Social innovation. Città in controluce(19‐20), 11‐24. [Referee: Nessuno] [Rilevanza nazionale] CERRONI, ANDREA Cerroni, A. (2012). Comunicazione scientifica, Governance UE e III Missione. Scienzainrete, 1‐3. [Referee: Comitato scientifico] [Rilevanza nazionale] CERRONI, ANDREA Cerroni, A. (2011). Pulizia mentale. Gli Stati Uniti d’Europa, 18. [Referee: Comitato scientifico] [Rilevanza nazionale] COLETTO, DIEGO Coletto, D., Guglielmi, S., & Ambrosini, M. (2012). Crisi economica e disoccupazione in Lombardia. Sociologia del lavoro(126), 98‐114. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza nazionale] COLLEONI, MATTEO Colleoni, M. (2011). Mobilità e società urbana contemporanee. Sociologia urbana e rurale, 94, 16‐ 29. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] COMI, SIMONA LORENA Brunello, G., Comi, S.L., & Sonedda, D. (2011). Income Taxes And The Composition of Pay: Evidence From The British Household Panel Survey. Scottish journal of political economy, 58(3), 297‐322. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] COMI, SIMONA LORENA Grasseni, M., & Comi, S.L. (2012). Are Temporary Workers Discriminated Against? Evidence from Europe. Manchester School. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza internazionale] COMI, SIMONA LORENA Comi, S.L., Brunello, G., & Sonedda, D. (2012). Training subsidies and the wage returns to continuing vocational training: Evidence from Italian regions. Labour economics, 19(3), 361‐372. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza internazionale] DECATALDO, ALESSANDRA Decataldo, A., Faggiano, M.P., Fasanella, A., & Maggi, M. (2012). Effects, contexts, mechanisms operating in a quasi‐experimental design. Sociologia e ricerca sociale, 97, 85‐126. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza internazionale] 147 DELL'AGNESE, ELENA; ANZOISE, VALENTINA Dell'Agnese, E., & Anzoise, V. (2011). Milan, the Unthinking Metropolis. International planning studies, 16(3), 217‐235. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] FACCHINI, CARLA Facchini, C. (2012). Mutamento sociale, mutamento nei servizi, competenze degli operatori e nuove sfide per l’università. Rivista trimestrale di scienza della amministrazione, 4, 123‐142. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza nazionale] FACCHINI, CARLA Facchini, C. (2011). Caratteristiche e specificità del lavoro con gli anziani: il caso degli Assistenti Sociali. I luoghi della cura, 9(2), 21‐22. [Referee: Nessuno] [Rilevanza nazionale] FACCHINI, CARLA Facchini, C., & Tonon Giraldo, S. (2012). The University Training of Social Workers: Elements of Innovation, Positive and Critical Aspects in the Case of Italy. British Journal of Social Work, 42, 1‐ 18. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] FACCHINI, CARLA Facchini, C., & Ruggeri, F. (2012). Sulla centralità delle professioni sociali: tensioni e prospettive. Autonomie locali e servizi sociali, 1, 5‐19. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza nazionale] FACCHINI, CARLA; BACCELLA, PAMINA; CORNO, ALICE; MAZZONE, ANDREA; ANNONI, GIORGIO Facchini, C., Baccella, P., Corno, A., Mazzone, A., & Annoni, G. (2012). L'autopercezione degli anziani ospedalizzati: analisi di un caso presso l'Unità Operativa di Geriatria dell'Ospedale San Gerardo di Monza. I luoghi della cura, 1, 12‐16. [Referee: Nessuno] [Rilevanza nazionale] FULLIN, GIOVANNA Fullin, G. (2011). Tra disoccupazione e declassamento occupazionale. La condizione degli stranieri nel mercato del lavoro italiano. Mondi Migranti. Rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali, 1, 195‐228. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza nazionale] FULLIN, GIOVANNA Fullin, G. (2011). Unemployment trap or high jobturnover? Ethnic penalties andlabour market transitions in Italy. International journal of comparative sociology, 52, 284‐305. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] GABBIADINI, ALESSANDRO; ANDRIGHETTO, LUCA; VOLPATO, CHIARA Gabbiadini, A., Andrighetto, L., & Volpato, C. (2012). Brief report: Does exposure to violent video games increase moraldisengagement among adolescents?. Journal of adolescence. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza internazionale] GARAVAGLIA, ANDREA; ALBANESE, OTTAVIA; ALOISI, GIUSEPPINA TIZIANA; CONENNA, GIOVANNA; GIRANI DE MARCO, BARBARA; PETTI, LIVIA Albanese, O., Aloisi, G.T., Calligaris, L., Conenna, G., Girani De Marco, B., Garavaglia, A., et al. (2011). La Formazione all'inclusione degli insegnanti di sostegno con Wiki e Forum. TD ‐ Tecnologie Didattiche, 52(1), 4‐11. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza nazionale] 148 GARAVAGLIA, ANDREA; PETTI, LIVIA Garavaglia, A., & Petti, L. (2011). From f2f To blended courses: an italian university case study in a school of education. Procedia: social & behavioral sciences, 28, 270‐275. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] GARAVAGLIA, ANDREA; PETTI, LIVIA Garavaglia, A., Garzia, V., & Petti, L. (2012). Quality of the learning environment in digital classrooms: an Italian case study. Procedia: social & behavioral sciences, 46, 1735‐1739. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza internazionale] GHISLENI, GIANMAURIZIO Ghisleni, G. (2011). Classici e scienza normale: la sociologia fra continuità e discontinuità. Quaderni di Teoria sociale, 11, 259‐278. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] GROSSI, GIORGIO Grossi, G. (2012). Tre tesi sul rapporto tra "clima d'opinione" e consenso. Teoria politica, II, 43‐55. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza internazionale] GUI, MARCO Gui, M. (2012). Uso di Internet e livelli di apprendimento. Una riflessione sui sorprendenti dati dell'indagine PISA 2009. Media educatiom, 3(1). [Referee: Comitato scientifico] [Rilevanza nazionale] GUI, MARCO; ARGENTIN, GIANLUCA Gui, M., & Argentin, G. (2011). Digital skills of internet natives: Different forms of digital literacy in a random sample of northern Italian high school students. New media & society. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] GUI, MARCO; MICHELI, MARINA Gui, M., & Micheli, M. (2011). I giovani e la disuguaglianza digitale. Il dibatitto e la situazione in Italia. Città in controluce. Rivista sulla qualità della vita e il disagio sociale, 19‐20. [Referee: Nessuno] [Rilevanza nazionale] LECCARDI, CARMEN Leccardi, C., & Feixa, C. (2011). El concepto de generaciòn en las teorìas sobre la juventud. Ultima Decada, 19(34), 11‐32. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] LECCARDI, CARMEN LECCARDI, C. (2012). Young People’s Representations of the Future and the Acceleration of Time. A Generational Approach. Diskurs Kindheits‐ und Jugendforschung, 7(1), 59‐73. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza internazionale] LECCARDI, CARMEN Leccardi, C. (2011). Accélération du temps, crise du futur, crise de la politique. Temporalités, 13. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza internazionale] LUCCHINI, MARIO Barone, C., Lucchini, M., & Schizzerotto, A. (2011). Career mobility in Italy: a growth curves analysis of occupational attainment over the 20th century. European Societies, 13(3), 377‐400. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] 149 LUCCHINI, MARIO Della Bella, S., Lucchini, M., & Assi, J. (2012). Health Inequality Across Time: A Growth Curve Analysis of Self Assessed Health in Contemporary Swittzerland. Schweizerische Zeitschrift fur Soziologie, 38(2), 291‐309. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza internazionale] LUCCHINI, MARIO Assi, J., Lucchini, M., & Spagnolo, A. (2012). Mapping patterns of well‐being and quality of life in extended Europe. International review of economics. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] MANERI, MARCELLO Maneri, M. (2011). I media interculturali: una panoramica dettagliata. Libertàcivili(2), 21‐28. [Referee: Nessuno] [Rilevanza nazionale] MANERI, MARCELLO Maneri, M. (2012). L'immigrato nei media. La traduzione di pratiche di controllo nel linguaggio in cui viviamo. ANUAC Rivista dell'Associazione Nazionale Universitaria Antropologi Culturali, 1(1), 24‐37. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] MANGIATORDI, ANDREA Mangiatordi, A. (2012). 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[Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza nazionale] MICHELI, GIUSEPPE ANNIBALE Micheli, G.A. (2011). Does a Hidden Padlock Keep the Door of Fertility Shut in the Mediterranean Region?. POPULATION REVIEW (ONLINE), 50(1), 79‐103. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] MINGIONE, TERENZIO ROBERTO Mingione, E. (2011). L'occupazione femminile in Italia e l'immagine distorta del dato medio nazionale. Italianieuropei, 2011(8). [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza nazionale] MUGNANO, SILVIA Mugnano, S. (2011). Introduzione. Sociologia urbana e rurale, 94. [Referee: Nessuno] [Rilevanza nazionale] 150 NAIMZADA, AHMAD KABIR; DI GIOVINAZZO, VIVIANA Naimzada, A.K., & Di Giovinazzo, V. (2012). ... Do as the Romans do. A model of conformity with the endogenous formation of preferences. The Journal of socio‐economics, 41(5), 654‐658. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] NAVARINI, GIANMARCO Navarini, G. (2011). Recensione di Lynda Dematteo, “L'idiotie en politique. Subversion et néo‐ populisme enItalie". Etnografia e ricerca qualitativa, 1, 145‐146. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza nazionale] NAVARINI, GIANMARCO Navarini, G. (2012). A century after Durkheim’s Les formes élémentaires de la vie religieuse: Presentation. Etnografia e ricerca qualitativa, 3(3), 310‐317. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza internazionale] PAROLIN, LAURA LUCIA Perrotta, M., & Parolin, L.L. (2012). On the fringe of parenthood: othering and otherness in the Italian assisted kinship. AG‐ About Gender. Rivista internazionale di studi di genere, 1(2), 101‐131. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza internazionale] PIROLA, YURI; DELLA VEDOVA, GIANLUCA; BONIZZONI, PAOLA Pirola, Y., Della Vedova, G., Biffani, S., Stella, A., & Bonizzoni, P. (2012). A Fast and Practical Approach to Genotype Phasing and Imputation on a Pedigree with Erroneous and Incomplete Information. 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(2012). La metamorfosi del segretariato sociale? La riconfigurazione organizzativa del servizio tra finalità informative ed esigenze di contenimento della domanda. Autonomie locali e servizi sociali(1), 137‐151. [Referee: Comitato scientifico] [Rilevanza nazionale] ROSSI, PAOLO Rossi, P. (2012). Primo contatto: spazi e pratiche narrative nell'accesso ai servizi sociali. M@GM@, Rivista Internazionale di Scienze Umane e Sociali, vol. 10(n° 1). [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza nazionale] RUSPINI, ELISABETTA Ruspini, E. (2012). Girls, Boys, Money. Economic Socialisation, Gender and Generations in Italy. Revue internationale de sociologie, 22(1), 514‐529. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza internazionale] SALA, EMANUELA MARIA Uhrig, S., & Sala, E.M. (2011). When change matters: A sociolinguistic approach to dependent interviewing in the British Household Panel Study. Sociological methods & research, 40(2), 333‐ 366. 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[Rilevanza internazionale] CAVALLI, NICOLA; COSTA, ELISABETTA IDA; FERRI, PAOLO MARIA; MANGIATORDI, ANDREA; MICHELI, MARINA; POZZALI, ANDREA; SCENINI, FRANCESCA; SERENELLI, FABIO Cavalli, N., Costa, E.I., Ferri, P.M., Mangiatordi, A., Micheli, M., Pozzali, A., et al. (2011). Facebook influence on university students' media habits: qualitative results from a field research. Intervento presentato a: Media in Transition ‐ unstable platforms: the promise and peril of transition, Massachusetts Institute of Technology. [Referee: Sì, ma tipo non specificato] [Rilevanza internazionale] CAVENAGO, DARIO; MARIANI, LAURA Cavenago, D., & Laura, M. (2011). Third Sector and “Big Society” promotion: adopting a bottom‐up approach to welfare services design. Intervento presentato a: VIII EIASM Workshop on the Challenges of Managing the Third Sector, Galway. [Rilevanza internazionale] COLETTO, DIEGO Coletto, D. (2011). 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[Referee: Comitato scientifico] [Rilevanza nazionale] DECATALDO, ALESSANDRA Decataldo, A. (2011). La ricerca‐intervento: un'efficace progettazione?. In Le conoscenze giovanili sulle radiazioni ionizzanti. Intervento e valutazione nelle scuole superiori del Lazio. Roma : ISPRA ed.. [Referee: Comitato scientifico] [Rilevanza nazionale] DECATALDO, ALESSANDRA Decataldo, A., Faggiano, M.P., Fasanella, A., & Maggi, M. (2011). Gli esiti di un intervento formativo sulle radiazioni ionizzanti nelle scuole superiori del Lazio. In Atti del Convegno nazionale AIRP di radioprotezione (pp.528‐546). Reggio Calabria : Airp. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza nazionale] DECATALDO, ALESSANDRA Decataldo, A. (2011). La misurazione della distanza sociale con l'uso del focus group. Intervento presentato a: Sotto il mantello sottile dell'analisi qualitativa. Consolidati contesti applicativi e nuovi campi di applicazione. Ricerca qualitativa e giovani studiosi, Enna. [Rilevanza internazionale] 158 DECATALDO, ALESSANDRA Decataldo, A., Faggiano, M.P., Fasanella, A., & Maggi, M. (2012). Effetti, contesti, meccanismi: la valutazione dei risultati di un intervento formativo mediante l’applicazione di un disegno di ricerca quasi‐sperimentale. Intervento presentato a: Politiche basate sull’evidenza (Evidence Based Policy) e valutazione. Dal mito alla realtà?, Bari. [Rilevanza nazionale] DECATALDO, ALESSANDRA Decataldo, A., & Fasanella, A. (2012). L'analisi longitudinale delle carriere universitarie per valutare la riforma del "3+2". Intervento presentato a: La valutazione delle politiche scolastiche e universitarie: sociologi ed economisti a confronto, Trento. [Rilevanza nazionale] DECATALDO, ALESSANDRA Decataldo, A. (2012). Analisi critica e progettazione di strumenti di scaling con l'ausilio del focus group. Intervento presentato a: Il sociologo e le sirene: nuovi paradigmi per la ricerca sociale, Milano. 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Men and masculinities around the world. Transforming men’s practices. New York : Palgrave MacMillan. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza internazionale] Szapor, J; Pető, A; Hametz, M; Calloni, M Szapor, J., Pető, A., Hametz, M., & Calloni, M. (a cura di). (2012). Jewish intellectual Women in Central Europe 1860‐2000: Twelve Biographical Essays. New York : Edwin Mellen Press. [Referee: Esperti anonimi] [Rilevanza internazionale] Tognetti, M; Piperno, F Tognetti, M., & Piperno, F. (a cura di). (2012). Welfare Transnazionale. Le frontiere esterne delle politiche sociali. Roma : Ediesse. [Rilevanza internazionale] Tognetti, MG Tognetti, M.G. (a cura di). (2011). Famiglie ricongiunte. Esperienze di ricongiungimento di famiglie del MArocco, del Pakistan,India. Torino : UTET. [Rilevanza internazionale] Tosi, S; Vitale, T Tosi, S., Vitale, T., Samorè, F., Migliavacca, M., Caruso, L., Cordella, G., et al. (2011). Piccolo nord. Scelte pubbliche e interessi privati nell'Alto milanese (S. Tosi, & T. Vitale, a cura di). Milano‐Torino : Bruno Mondadori. [Rilevanza nazionale] de Lillo, A Arosio, L., Sarti, S., Terraneo, M., & Zoboli, S. (2011). Metodi e tecniche della ricerca sociale. Manuale d'uso per l'indagine quantitativa (A. de Lillo, a cura di). Milano‐Torino : Pearson. [Rilevanza nazionale] 7.6 Tesi di dottorato ALBERIO, M. ALBERIO, M. (2011). Growing up in poor neighbourhoods: does it make any difference? Young people's trajectories in two working class neighbourhoods in Milan and Paris. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2011). ALIPRANDI, S. ALIPRANDI, S. (2012). Il diritto d'autore nell'era digitale. Una ricerca empirica su comportamenti, percezione sociale e livello di consapevolezza tra gli utenti della rete. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2012). ANZIVINO, M. ANZIVINO, M. (2012). Mass media e cultura politica. Analisi della relazione tra esposizione mediatica e atteggiamenti politici degli italiani. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐ Bicocca, 2012). BERTOTTI, T.F. BERTOTTI, T.F. (2011). Dilemmi etici e criteri di scelta degli assistenti sociali dei servizi per l'infanzia e la famiglia. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2011). 181 BUONOCORE, F. BUONOCORE, F. (2012). La rigenerazione urbana alla prova della governance multi‐livello. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2012). CECI, C. CECI, C. (2012). "A truly liberal" practical education. Science communication and citizenship from the age of steam to the knowledge society: a lesson of modernity from the works and ideas of Joseph Priestley and the Birmingham Lunar Society. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2012). COSTA, E.I. COSTA, E.I. (2011). Mondi mediali e giornalisti: pratiche e rappresentazioni dei corrispondenti stranieri a Beirut. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2011). CRIPPA, M.I. CRIPPA, M.I. (2012). Organizzare cure palliative. Una ricerca etnografica sul morire. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2012). D'INGIANNA, F. D'INGIANNA, F. (2012). Governare l'Università: dalla struttura all'azione. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2012). DE LUCA, S. DE LUCA, S. (2011). Diseguaglianze sociali e istruzione primaria in Italia. Le competenze degli studenti tra origini sociali, capitale culturale e effetto scuola.. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2011). DEL VECCHIO, G. DEL VECCHIO, G. (2012). Lo spazio pubblico della biblioteca: forme simboliche, rappresentazioni e pratiche. Analisi comparata di due casi studio, a Londra e a Milano. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2012). DI GUARDO, S. DI GUARDO, S. (2011). Il lavoro della conoscenza: uno studio empirico e un modello di progettazione. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2011). FERRARI, M. FERRARI, M. (2011). Fruizione dei beni culturali, nuove tecnologie per la comunicazione artistica, pubblico e didattica nei musei. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2011). FERRARI, S. FERRARI, S. (2012). Sudafrica 2010: media, stadi e folle. Etnografie ed interazioni in un evento globale. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2012). FORBICI, S. FORBICI, S. (2012). Eventi e congressi per lo sviluppo urbano. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2012). GABBIADINI, A. GABBIADINI, A. (2012). Partecipation in virtual communities. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2012). GIUDICE, E. GIUDICE, E. (2012). La valutazione dei family group decision making models: metavalutazione e sintesi degli approcci. Verso un metodo di valutazione appropriato. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2012). 182 GUERINI, M. GUERINI, M. (2012). Quality of life and families agency in European Cities: a comparison between neighborhoods in Milan and Amsterdam. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐ Bicocca, 2012). INGROSSO, A. INGROSSO, A. (2012). Dalle città globali alle smart city. Il caso studio: il progetto wi‐move. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2012). LA PLACA, R.M. LA PLACA, R.M. (2011). "Gruppi di lavoro autonomi e autoregolati: il Governo delle loro performance". (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2011). LETTIG, A. LETTIG, A. (2012). Scenari dell'editoria digitale nel mondo istituzionale della conoscenza: l'editoria universitaria e l'editoria scolastica. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2012). MANGIATORDI, A. MANGIATORDI, A. (2011). New perspectives for inclusion: Special Education meets one‐to‐one computing. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2011). MELZI, C. MELZI, C. (2011). Qualità della vita ed equità socio‐territoriale nelle aree metropolitane di Bologna, Milano e Torino. Uno studio empirico sulla mobilità territoriale e l'accessibilità ai servizi di prossimità. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2011). MENICHELLI, F. MENICHELLI, F. (2012). What's crime got to do with it? CCTV, urban security and governing elites. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2012). MURA, G. MURA, G. (2011). Cyberbullying behind fronteers: deviant behaviours and intecultural factors in digital communication. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2011). MUTTI, C. MUTTI, C. (2012). L'ippica italiana tra innovazione e tradizione. Il caso delle aree di San Siro a Milano. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2012). ORTELLI, S. ORTELLI, S. (2011). Genere migrazione sicurezza. Una ricerca sulle donne immigrate a Milano e Bergamo. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2011). PARMA, A. PARMA, A. (2012). Donne tra lavoro e maternità: chi rimane occupata?. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2012). PETTI, L. PETTI, L. (2011). Dalla laurea alla professione di insegnante: caso di studio di formazione continua attraverso una comunità on line. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2011). RIVA, V. RIVA, V. (2011). La professionalità dell'assistente sociale nelle pratiche lavorative. Uno studio etnografico di due uffici di servizio sociale per anziani. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2011). 183 ROLFINI, I.M. ROLFINI, I.M. (2012). Web @ Work ‐ Etnografia delle pratiche di rete in due sistemi sociotecnici. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2012). SCENINI, F. SCENINI, F. (2011). Verso la scrittura digitale, forme e strumenti nelle classi one‐to‐one. Analisi di un case study: one laptop per child ‐ plan ceibal. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2011). SCISCI, D. SCISCI, D. (2012). Dai fatti alle parole. Come sta cambiando la cronaca nera milanese. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2012). SERENELLI, F. SERENELLI, F. (2012). Multimedia learning design per il one ‐ to ‐ one computing. Evidenze sperimentali sull'efficacia dei learning object in contesti di apprendimento critico. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2012). TOMMASONE, M. TOMMASONE, M. (2012). Modelli di trasferimento tecnologico in contesti avanzati e in via di sviluppo. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2012). WIDMAYER, V. WIDMAYER, V. (2012). La partecipazione politica in internet e il rapporto con l'offline. Analisi dei repertori comunicativi nei social network attraverso lo studio di caso del movimento Viola. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano‐Bicocca, 2012). 7.7 Altro BAUDO, VALERIA Baudo, V. (2011). Ad ogni lettore il suo e‐reader [Sito web]. [Rilevanza nazionale] COLETTO, DIEGO Coletto, D. (2012). Italy: Public support instruments to support self‐employment and job creation in one‐person and micro enterprises [Altro]. [Rilevanza internazionale] COLETTO, DIEGO Pedersini, R., & Coletto, D. (2012). Italy: Employment and Industrial Relations in the Hotels and Restaurants sector [Altro]. [Rilevanza internazionale] COLETTO, DIEGO Coletto, D. (2011). Italy: Emerging forms of entrepreneurship [Altro]. [Rilevanza internazionale] SALA, EMANUELA MARIA Knies, G., Sala, E.M., & Burton J (2011). Consenting to health record linkage: Evidence from the British Household Panel Study [Working paper]. [Rilevanza internazionale] 184 SALA, EMANUELA MARIA Fumagalli, L., & Sala, E.M. (2011). The total survey error paradigm and pre‐election polls: The case of the 2006 Italian general elections [Working paper]. [Rilevanza internazionale] STANCA, LUCA MATTEO; GUI, MARCO; GALLUCCI, MARCELLO Stanca, L.M., Gui, M., & Gallucci, M. (2011). Attracted but Unsatisfied: The Effects of Arousing Content on Television Consumption Choices [Working paper del dipartimento]. [Rilevanza internazionale] Sommario pubblicazioni Articolo su rivista Intervento a convegno Contributo in libro Monografia Curatele Tesi di dottorato Altro 139 39 143 30 27 36 7 8. Scuole e/o Corsi Corso di Dottorato SOCIETA' DELL'INFORMAZIONE Responsabile/i: ZAJCZYK FRANCESCA SOCIOLOGIA APPLICATA E METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE Responsabile/i: DE LILLO ANTONIO STUDI EUROPEI URBANI E LOCALI (URBEUR) Responsabile/i: MINGIONE TERENZIO ROBERTO Master di Primo Livello COMUNICAZIONE DELLA SCIENZA E DELL'INNOVAZIONE SOSTENIBILE (MaCSIS) Responsabile/i: Antonio de Lillo SPETTACOLO IMPRESA SOCIETA' Responsabile/i: Emilio Reyneri SPORT MANAGEMENT, MARKETING & SOCIOLOGY Responsabile/i: Giampaolo Nuvolati 185 9. Laboratori di ricerca Laboratorio Archivio Dati e Programmi per le Scienze sociali E' un archivio dati che ha come obiettivo principale quello di promuovere lo scambio, la condivisione e l’analisi di basi dati per le scienze sociali. Nasce nel 1999 da un progetto di collaborazione tra l'archivio dati ADPSS ‐ Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali e il laboratorio Sociodata, costituitosi nel 1997 nel Dipartimento di Sociologia della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Milano. Le attività del laboratorio riguardano: la creazione di un sistema integrato di archivi di dati (individuali e aggregati), archivi di servizio (contenenti informazioni utili all’analisi dei dati archiviati) e archivi di metadati (con informazioni sulle fonti, sulla documentazione e sui metodi di rilevazione utilizzati nelle indagini); la ricognizione e la documentazione delle principali fonti di dati; l’acquisizione di nuove indagini e la successiva distribuzione tramite la partecipazione a network nazionali e internazionali di ricerca; la predisposizione di strumenti didattici (pacchetti formativi) per favorire lo sviluppo di nuove competenze sia di carattere sociologico sia metodologico, sia relative ad altre discipline necessarie per affrontare in chiave problematica e critica i principali temi sociali. Adpss‐Sociodata fa parte dell'IFDO, ed è membro del CESSDA (Council of European Social Science Data Archives) e dell’ICPSR (Inter‐university Consortium for Political and Social Research), dei quali è anche referente per l’Italia. Responsabile/i: Sonia Stefanizzi Laboratorio di Ricerca Visuale Opera nel campo della ricerca visuale della didattica multimediale. Ha una dotazione di attrezzature informatiche e multimediali finalizzate alla produzione-gestione di prodotti e dati audiovisuali. Il Laboratorio svolge attività di supporto alla ricerca e alla didattica del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale e della Facoltà di Sociologia dell’Università di Milano-Bicocca; collabora alla realizzazione di prodotti audiovisivi di interesse dell’Ateneo; offre i propri servizi di produzione audiovisiva e multimediale anche soggetti esterni (altre università, enti pubblici, aziende ecc.). Le attività di ricerca riguardano principalmente lo sviluppo delle metodologie di analisi visuale per le scienze sociali e una funzione di supporto tecnico-scientifico per i progetti, condotti dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, che si avvalgano di tecniche audiovisive e multimediali. Sul piano didattico, il Laboratorio svolge una funzione di supporto tecnico alle attività didattiche della Facoltà di Sociologia, fornisce un supporto tecnico e metodologico alla realizzazione di tesi di laurea e di dottorato e predispone pacchetti formativi sulle tecniche e le metodologie della sociologia visuale. Responsabile/i: Elena Dell'Agnese 186 Laboratorio di Sociologia Applicata Ha l’obiettivo di sviluppare la conoscenza e la pratica di metodi e tecniche di raccolta e analisi dei dati per la ricerca sociale. Il Laboratorio opera a supporto delle attività di ricerca del Dipartimento e delle attività didattiche della Facoltà di Sociologia. Offre inoltre servizi e competenze sia all'Ateneo sia a soggetti esterni all'Università. Il Laboratorio dispone di una struttura CATI (Computer Assisted Telephone Interview) dedicata alla realizzazione di rilevazioni telefoniche. Responsabile/i: Antonio de Lillo 10. Centri di ricerca di dipartimento Centri di ricerca e gruppi di lavoro dipartimentali: • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Cities‐ Osservatorio sulla qualità della vita urbana CaDeF – Centro di analisi dei processi democrafici e familiari ETNICOS – Centro di ricerca su etnie, nazionalismi e identità collettive FarSiCura – Centro di ricerca sulla insicurezza urbana FINISH – Centro di ricerca sulla società dei consumi e la cultura del consumo GISlab – Laboratorio per l’analisi territoriale In chiaro– Laboratorio di ricerca sociale sui media Lavoro & Società µLab – Working Group on Quantitative Analysis of Social Phenomena MaCSIS – Centro di ricerca sulla comunicazione della scienza e dell’innovazione sostenibile OsMeSa ‐ Osservatorio e metodi per la salute Osservatorio nazionale studenti e laureati di servizio sociale Osservatorio sulla povertà urbana 187 • • • PeriMetro_Lab – Laboratorio sulle periferie metropolitane POLIS Lombardia – Laboratorio sulla politica locale Sui generis– Laboratorio di sociologia dell’azione pubblica Centri di ricerca consorziati col DSRS: Fondazione Irso‐Istituto di Ricerca Intervento sui Sistemi Organizzativi 11. Schede docenti 11.1 AREA – 07 ‐ SCIENZE AGRARIE E VETERINARIE Settore AGR/01 ‐ Economia Ed Estimo Rurale Ferretto Matilde [email protected] POLITICHE PER LO SVILUPPO RURALE - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2011/2012) Insegnamento PRINCIPI DI ECONOMIA - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) e corso di ECONOMIA CULTURALE E AMBIENTALE - CdL IN SCIENZE DEL Laurea TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2012/2013) POLITICHE PER LO SVILUPPO RURALE - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2012/2013) Economia e politica agraria Fattore terra nella teoria economica e nella storia del pensiero economico. Linee di Risorse rinnovabili e non rinnovabili Ricerca Sviluppo rurale in Italia e nella UE Relazioni campagna-città Mail Pubblicazioni Ferretto, M. (2011). Il turismo verde. In Campagna e città. Dialogo tra due mondi in cerca di nuovi equilibri (pp. 175-197). Milano : Touring Club Italiano. Progetti/Contratti/Convenzioni Preservazione del territorio e multifunzionalità dell’agricoltura:il turismo rurale come strumento per la produzione di beni pubblici e per l’attivazione di sviluppo locale. [Fondo di Ateneo] Analisi e governo dell'agricoltura periurbana [Progetti di Ricerca Finanziati] 188 11.2 AREA – 11 ‐ SCIENZE STORICHE, FILOSOFICHE, PEDAGOGICHE, PSICOLOGICHE Settore M‐FIL/02 ‐ Logica E Filosofia Della Scienza Viale Riccardo Mail Linee di Ricerca [email protected] Epistemologia: teoria dell'azione sociale; teoria della razionalità Scienze cognitive: ragionamento induttivo e categorizzazioni concettuali; conoscenza tacita; inferenza scientifica Politica della ricerca: collaborazione fra università e impresa; valutazione della ricerca Settore M‐GGR/01 ‐ Geografia Bagnoli Lorenzo [email protected] GEOGRAFIA DEL TURISMO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E Insegnamento COMUNITA' LOCALE (2011/2012) e corso di GEOGRAFIA DEL TURISMO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E Laurea COMUNITA' LOCALE (2012/2013) Mail Linee di geografia Ricerca Pubblicazioni del turismo, geografia e cartografia storiche, geografia politica Bagnoli, L. (2011). "Chinate sull'ago, su rapida spola, su ferro che scorre, su ruota che vola..." Gender, cultural e post-colonial studies dall'ultracentenario periodico "La Lavoratrice". Bollettino della Società Geografica Italiana(1), 205-212. Bagnoli, L. (2011). Il parco culturale quale strumento di identità locale. Il caso del Canavese. In L. Mercatanti (a cura di), Percorsi di geografia. Tra cultura, società e turismo (pp. 269-287). Bologna : Patron. Bagnoli, L. (2011). Traduzione di: Blidon Marianne, La città e gli effetti dell'eteronormatività. Emancipazione, normalizzazione e produzione di soggetti gay. Bollettino della Società Geografica Italiana. Bagnoli, L. (2011). Il turismo alpino nelle Novelle di Giuseppe Giacosa. In Il futuro della Geografia: ambiente, culture, economia (pp.35-38). Bologna : Patron. Bagnoli, L. (2011). Geopoetica, paesaggio e turismo letterario. "Le Grand Meaulnes" di Alain-Fournier. In F. Italiano, & M. Mastronunzio (a cura di), Geopoetiche. Studi di geografia e letteratura (pp. 123-143). Milano : Unicopli. Bagnoli, L. (2011). "Giù al Nord" o "Benvenuti al Sud"? Cineturismo e stereotipi territoriali. In E. Dell'Agnese, & A. Rondinone (a cura di), Cinema, ambiente e territorio (pp. 145-156). Milano : Unicopli. Bagnoli, L., & Capurro R (2011). Ecoturismo religioso: turismo "altro" fra natura e fede. In E. Marra, & E. Ruspini (a cura di), Altri turismi crescono. Turismi outdoor e turismi urbani (pp. 47-67). Milano : Franco Angeli. Bagnoli, L., & Capurro, R. (2012). Geographical relevance of the suitable network for Milan's ecclesiastical museums - looking ahead to Milan 2012, 1700th anniversary of the Edictum Mediolanense. In Proceedings of the 5th 189 International Congress on "Science and Technology for the Safeguard of Cultural Heritage in the Mediterranean Basin" (pp.249-256). Roma : Valmar. Bagnoli, L., & Malatesta, S. (2012). H Hotel/Hotel. In Mediterranean Lexicon. Società Geografica Italiana. Bagnoli, L., & De Franceschini, S. (2012). Acque, cascine e agricoltura nella Bassa milanese. Sulle tracce della terza escursione del Congresso Geografico Italiano del 1927. In La Lombardia occidentale, laboratorio di scomposizione e ricomposizione territoriale. Da ambiente naturale a spazio megalopolitano (pp. 181-195). Milano : Mimesis. Bagnoli, L., & Capurro, R. (2012). Religious tourism and sustainability in iconic representations. In Proceedings of the Second International Conference "Sustainable Religious Tourism - Commandments, Obstacles & Challenges" (pp.105-117). Monteroni di Lecce : Esperidi. Progetti/Contratti/Convenzioni Il turismo alpino: immagine, sostenibilità, sviluppo locale [Fondo di Ateneo] Dell'agnese Elena [email protected] GEOGRAFIA - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E Insegnamento SVILUPPO LOCALE (2011/2012) e corso di GEOGRAFIA DELLA COMUNICAZIONE GLOBALE - CdL Laurea MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2011/2012) Processi di smemorizzazione e di rimemorizzazione di paesaggi postconflittuali Linee di Ricerca Il destino manifesto e il discorso geopolitico americano. Vecchi confini e nuove frontiere nel contesto europeo ed extra-europeo Mail Pubblicazioni Dell'Agnese, E., & Anzoise, V. (2011). Milan, the Unthinking Metropolis. International planning studies, 16(3), 217-235. Dell'Agnese, E. (2011). Processi di unificazione nazionale e bipolarismo produttivo nella geografia dei media. In C. Muscarà, G. Scaramellini, & I. Talia (a cura di), Tante Italia Una Italia. Dinamiche territoriali e identitarie. Vol. I: Modi e nodi della nuova geografia (pp. 65-88). Milano : Franco Angeli. Dell'Agnese, E. (2011). Media e geopolitica. In G. Lizza (a cura di), Geopolitica delle prossime sfide (pp. 243-273). Utet Università. Progetti/Contratti/Convenzioni Media e geografia [Fondo di Ateneo] Iniziative 16/05/2011 - Educazione e cittadinanza come beni comuni [Tavola rotonda] Settore M‐STO/04 ‐ Storia Contemporanea Bracco Barbara Roberta Anna Mail [email protected] STORIA CONTEMPORANEA - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) Insegnamento STORIA DELLE POLITICHE CULTURALI - CdL MAGISTRALE IN e corso di TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2011/2012) Laurea STORIA CONTEMPORANEA - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) 190 Linee di Ricerca STORIA DELLE POLITICHE CULTURALI - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2012/2013) Storia della politica estera italiana Storia delle liturgie e simbologie politiche Storia della propaganda e della comunicazione Storia della storiografia Pubblicazioni Bracco, B. (2011). Da soldati a reduci. In Dalla Trincea alla piazza. L'irruzione dei giovani nel Novecento (pp.93-106). Roma : Viella. Progetti/Contratti/Convenzioni Italia '61. Identità nazionale e celebrazioni [Fondo di Ateneo] Iniziative 29/03/2011 - Gli anni '80 e i mutamenti socio-politici in un decennio critico dell'Italia contemporanea. [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] 14/12/2011 - I SEMINARI DI ABCD - Una prospettiva di genere nell' Italia unita - Centocinquant'anni. [Seminario] 29/03/2012 - Processo di mutamento sociale in Italia. Uno sguardo di genere [Tavola rotonda] 27/11/2012 - I SEMINARI DI ABCD - Tina Modotti e il suo tempo [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] 11.3 AREA – 13 ‐ SCIENZE ECONOMICHE E STATISTICHE Settore SECS‐P/01 ‐ Economia Politica Comi Simona Lorena Mail [email protected] Insegnamento e corso di ECONOMIA Laurea Linee di Ricerca POLITICA - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2011/2012) Mobilità intergenerazionale Differenziali salariali Partecipazione femminile al mercato del lavoro Investimento in formazione professionale Investimento in istruzione Pubblicazioni Brunello, G., Comi, S.L., & Sonedda, D. (2011). Income Taxes And The Composition of Pay: Evidence From The British Household Panel Survey. Scottish journal of political economy, 58(3), 297-322. Grasseni, M., & Comi, S.L. (2012). Are Temporary Workers Discriminated Against? Evidence from Europe. Manchester School. Comi, S.L., Brunello, G., & Sonedda, D. (2012). Training subsidies and the wage returns to continuing vocational training: Evidence from Italian regions. Labour economics, 19(3), 361-372. Comi, S.L., & Lucifora, C. (2011). La formazione continua nella transizione scuola-lavoro dei giovani: quali le azioni a sostegno?. In Giovani senza futuro? Propote per una nuova politica (pp. 111-128). il Mulino. Progetti/Contratti/Convenzioni L’effetto dell’età di pensionamento sulla formazione continua. [Fondo di Ateneo] 191 Degli Antoni Giacomo Mail [email protected] ECONOMIA POLITICA - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E Insegnamento COMUNITA' LOCALE (2011/2012) e corso di ECONOMIA POLITICA - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE Laurea (2011/2012) Settore SECS‐P/02 Politica Economica Vittucci Marzetti Giuseppe Mail [email protected] ECONOMIA POLITICA - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE Insegnamento (2011/2012) e corso di PRINCIPI DI ECONOMIA - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA Laurea (2012/2013) Pubblicazioni Montresor, S., & Vittucci Marzetti, G. (2011). The deindustrialisation/tertiarisation hypothesis reconsidered: a subsystem application to the OECD7. Cambridge Journal of Economics, 35, 401-421. Leoncini, R., Rentocchini, F., & Vittucci Marzetti, G. (2011). Coexistence and Market Tipping in a Diffusion Model of Open Source vs. Proprietary Software. Revue d'économie industrielle, 136(4), 141-168. Vittucci Marzetti, G., Tomasi, C., & Segnana, M.L. (2011). Global sourcing and business networks: quality heterogeneity and firms' efficiency. In Local Economies and Global Competitiveness. Palgrave. Vittucci Marzetti, G., & Tronconi, C. (2011). Organization capital and firm performance. Empirical evidence for European firms. Economics letters, 112, 141-143. Franco, C., Montresor, S., & Vittucci Marzetti, G. (2011). On indirect traderelated R&D spillovers: the “Average Propagation Length” of foreign R&D. Structural change and economic dynamics, 22(3), 227-237. Pegoretti, G., Rentocchini, F., & Vittucci Marzetti, G. (2012). An agent-based model of innovation diffusion: network structure and coexistence under different information regimes. Journal of economic interaction and coordination, 7(2), 145-165. Cainelli, G., Montresor, S., & Vittucci Marzetti, G. (2012). Production and financial linkages in inter-firm networks: structural variety, risk-sharing and resilience. Journal of evolutionary economics, 22(4), 711-734. Fracasso, A., & Vittucci Marzetti, G. (2012). An empirical note on international R&D spillovers. Empirical economics. Cainelli, G., Montresor, S., & Vittucci Marzetti, G. (2012). Firms' death rate and spatial agglomeration. Evidence on the resilience of Italian local production systems. Rivista di economia e statistica del territorio. Cainelli, G., Montresor, S., & Vittucci Marzetti, G. (2012). Industrial districts facing the financial crisis: network structure, variety, risk sharing and resilience. In The Consequences of the International Crisis for European SMEs. Vulnerability and Resilience (pp. 201-221). New York : Routledge. 192 Progetti/Contratti/Convenzioni L’effetto dell’età di pensionamento sulla formazione continua. [Fondo di Ateneo] Settore SECS‐P/06 ‐ Economia Applicata Pompili Tomaso Giuseppe Mario Mail [email protected] ECONOMIA DEL TERRITORIO E DELLO SVILUPPO - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2011/2012) ECONOMIA DEL TURISMO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E Insegnamento COMUNITA' LOCALE (2011/2012) e corso di ECONOMIA DEL TERRITORIO E DELLO SVILUPPO - CdL Laurea MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2012/2013) ECONOMIA DEL TURISMO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2012/2013) Sistemi economici urbani Competitività delle città e delle imprese Linee di Problemi collettivi urbani Ricerca Valutazione delle politiche e dei progetti Pianificazione strategica locale Progetti/Contratti/Convenzioni Capitale territoriale: dotazione di risorse e capacità di loro valorizzazione nelle province italiane [Fondo di Ateneo] Iniziative 19/03/2012 - Far ripartire la crescita a costo zero [Seminario] Settore SECS‐P/07 ‐ Economia Aziendale Cavenago Dario [email protected] ECONOMIA AZIENDALE I - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE (2011/2012) Insegnamento MANAGEMENT E GESTIONE DEI SERVIZI - CdL MAGISTRALE IN e corso di SCIENZE E GESTIONE DEI SERVIZI (INTERFACOLTA') (2011/2012) Laurea ECONOMIA AZIENDALE I - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE (2012/2013) La gestione di processi di cambiamento aziendale in contesti a carattere federativo I piani strategici e lo sviluppo delle città: la gestione dei percorsi di apprendimento Linee di Ricerca L'applicazione delle services science nei processi di governace di servizi pubblici Il ruolo dei sistemi di controllo ed i rischi di fallimento nel caso di istituzioni del settore non profit Mail 193 Il capitale umano nei processi di sviluppo e crisi aziendale Pubblicazioni Accolla, G., Cavenago, D., Mariani, L., Mezzanzanica, M., Pesenti, L., & Ronzoni, G. (2011). Il lavoro e i suoi redditi. Persone, famiglie e sussidiarietà in azione a Milano (M. Mezzanzanica, & D. Cavenago, a cura di). Milano : Guerini e Associati. CAVENAGO, D., & MARIANI, L. (2011). La sussidiarietà in azione: il contributo degli enti non profit. In Il lavoro e i suoi redditi. Guerini e Associati. Cavenago, D., & Laura, M. (2011). Third Sector and “Big Society” promotion: adopting a bottom-up approach to welfare services design. Intervento presentato a: VIII EIASM Workshop on the Challenges of Managing the Third Sector, Galway. CAVENAGO, D., & MARTINI, M. (a cura di). (2011). Human capabilities e sviluppo aziendale. Aracne. Progetti/Contratti/Convenzioni CONVENZIONE QUADRO TRA L'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO - BICOCCA E COMUNE DI MILANO [Convenzioni Convenzione quadro] Progettazione ed implementazione di un sistema di valutazione e di unità di valutazione ed accreditamento dei servizi comunali [Contratti su commissione - Consulenza] Analisi dei dati ed ingegnerizzazione del processo di analisi dell'efficacia e analisi delle dinamiche socio-organizzative in ambito ospedaliero. [Contratti su commissione - Ricerca] Realizzazione dell'Osservatorio permanente sul mercato del lavoro nel territorio di Monza e Brianza per l’analisi dell’andamento del mercato del lavoro [Convenzioni - Convenzione di collaborazione scientifica] Dinamiche del capitale umano nel mercato del lavoro e condizioni di sviluppo in azienda [Fondo di Ateneo] Corno Fabio [email protected] ECONOMIA AZIENDALE - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2011/2012) ECONOMIA AZIENDALE I - CdL IN SCIENZE Insegnamento DELL'ORGANIZZAZIONE (2011/2012) e corso di ECONOMIA AZIENDALE - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E Laurea COMUNITA' LOCALE (2012/2013) ECONOMIA AZIENDALE I - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE (2012/2013) Corporate social responsibility Imprenditorialità Linee di Ricerca Strategie di internazionalizzazione International accounting standard Mail Progetti/Contratti/Convenzioni Capitale sociale, responsabilità sociale e risultati aziendali: quali relazioni? [Fondo di Ateneo] TRIPLE INTERNATIONAL MASTER PROGRAM competere in un mondo che corre [Progetti di Ricerca Finanziati] Marafioti Elisabetta Mail [email protected] Insegnamento ECONOMIA e corso di AZIENDALE - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E 194 Laurea Linee di Ricerca COMUNITA' LOCALE (2011/2012) Alleanze e network Mercati emergenti Strategie di internazionalizzazione Progetti/Contratti/Convenzioni Dinamiche del capitale umano nel mercato del lavoro e condizioni di sviluppo in azienda [Fondo di Ateneo] Settore SECS‐S/04 ‐ Demografia Micheli Giuseppe Annibale Mail [email protected] CORSI DI VITA E SCELTE COLLETTIVE - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2011/2012) Insegnamento DEMOGRAFIA - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) e corso di CORSI DI VITA E SCELTE COLLETTIVE - CdL IN SOCIOLOGIA Laurea (Triennale) (2012/2013) DEMOGRAFIA - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) Logiche non cognitive dei comportamenti di passaggio Modelli familiari in Europa Linee di Transizione all'età adulta e mercato del lavoro Ricerca Povertà e fronteggiamento di situazioni di crisi Invecchiamento e questione anziana Pubblicazioni Micheli, G.A. (2011). Demografie. Milano : McGraw Hill Italia. Rosina, A., & Micheli, G.A. (a cura di). (2011). Giovani nel ’43. La “generazione zero” dell’Italia del secondo dopoguerra. Milano : Bruno Mondadori. Micheli, G.A. (2011). Il lessico familiare nel ’43. Continuità e discontinuità tra generazioni. In A. Rosina, & G.A. Micheli (a cura di), Giovani nel ’43. La “generazione zero” dell’Italia del secondo dopoguerra (pp. 67-112). Bruno Mondadori. Micheli, G.A. (2011). Does a Hidden Padlock Keep the Door of Fertility Shut in the Mediterranean Region?. POPULATION REVIEW (ONLINE), 50(1), 79-103. Micheli, G.A. (2011). Dieci precisazioni su quel che significa povertà. In E. Ranci Ortigosa, & D. Mesini (a cura di), Povertà, esclusione sociale e politiche di contrasto (pp. 13-27). Milano : Prospettive Sociali e Sanitarie. Progetti/Contratti/Convenzioni I CONDIZIONAMENTI GENERAZIONALI DEI COMPORTAMENTI COLLETTIVI [Fondo di Ateneo] Iniziative 20/02/2012 - Riscrivere il Welfare a partire dai livelli essenziali [Seminario] 195 11.4 AREA – 14 ‐ SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Settore SPS/01 ‐ Filosofia Politica Calloni Marina [email protected] DIRITTI E CITTADINANZA EUROPEA - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2011/2012) Insegnamento FILOSOFIA POLITICA - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2011/2012) e corso di DIRITTI E CITTADINANZA EUROPEA - CdL IN SOCIOLOGIA Laurea (Triennale) (2012/2013) FILOSOFIA POLITICA - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2012/2013) Democrazia, teorie della gisutizia e critica della violenza Scienza e Società nell'Unione Europea Linee di Network internazionali di ricerca Ricerca Cittadinanza europea e sfera pubblica Genere e diritti umani Mail Pubblicazioni Calloni, M., & Cedroni, L. (2011). Le donne nelle istituzioni rappresentative dell’Italia repubblicana: una ricognizione storica e critica. In Fondazione della Camera dei deputati (a cura di), Le donne nelle istituzioni (pp. 45-81). Roma : Fondazione della Camera dei deputati. Calloni, M. (2011). I professionisti del lavoro intellettuale e la città: un rapporto finito o in cambiamento?. In Cultura e Politica: Al tempo dei populismi (pp. 75-81). Milano : Casa della Cultura. Calloni, M. (2011). From communitarian civil societies to global networks: changing the meaning of civil/civic participation. In Heidrum Herzberg & Eva Kammler (a cura di), Biographie und Gesellschaft. Überlegungen zu einer Theorie des modernen Selbst (pp. 77-100). Frankfurt a.M. - New York : Campus Verlag. Calloni, M. (2011). Che cosa significa oggi esigere diritti?. In B. Polastrini (a cura di), Diritti. Per un'idea di crescita e di democrazia (pp. 105-113). Milano : Franco Angeli. Calloni, M. (2011). Adorno in Italien. In R. Klein, J. Kreuzer, & S. MüllerDoohm (a cura di), Adorno-Handbuch. Leben - Werk – Wirkung (pp. 456461). Stuttgart : Metzler. Cedroni, L., & Calloni, M. (a cura di). (2012). Filosofia politica contemporanea. Firenze : Le Monnier - Mondadori Education. Cedroni, L., & Calloni, M. (2012). Introduzione. Le sfide della filosofia politica oggi. In L. Cedroni, & M. Calloni (a cura di), Filosofia Politica Contemporanea (pp. 1-12). Firenze : Le Monnier - Mondadori Education. Calloni, M. (2012). Generi e femminismi. In L. Cedroni, & M. Calloni (a cura di), Filosofia Politica Contemporanea (pp. 60-85). Firenze : Le Monnier Mondadori Education. Calloni, M. (2012). Post-colonialismo e critica dell'Occidente. In L. Cedroni, & M. Calloni (a cura di), Filosofia Politica Contemporanea (pp. 139-154). Firenze : Le Monnier - Mondadori Education. Calloni, M. (2012). Il dovere di essere liberi e di praticare giustizia. Quaderni del Circolo Rosselli, 1, 13-18. 196 Calloni M (2012). Discorrendo. Articoli 1989-2011,. Milano : Università degli Studi di Milano - Bicocca. Calloni, M., Marras, S., & Serughetti, G. (2012). Chiedo asilo. Essere rifugiato in Italia. Milano : Università Bocconi Editore. Szapor, J., Pető, A., Hametz, M., & Calloni, M. (a cura di). (2012). Jewish intellectual Women in Central Europe 1860-2000: Twelve Biographical Essays. New York : Edwin Mellen Press. Calloni M (2012). Freedom and Resistance against Oppression: The Legacy of Amelia Rosselli. In Jewish intellectual Women in Central Europe 1860-2000: Twelve Biographical Essays (pp. 129-172). Edwin Mellen Press. Calloni M (2012). Che cosa cambia? Sulla costruzione di nuovi mondi nell’età globale. pedagogika.it, 16(2), 10-15. Calloni M (2012). Il viaggio delle donne è appena iniziato. Lettera Internazionale, 23-25. Calloni, M. (2011). Introduzione. Oltre la storia locale. In Le miniere dell’Amiata fra mutamento sociale e modernizzazione (pp. 7-18). Grosseto : Cesare Moroni. Calloni, M. (2011). Proprietà e controversie per il controllo della Miniera: le famiglie Rosselli e Nathan. In Il diario dell'Ing. Vincenzo Spirek (1894-1907): le miniere dell’Amiata fra mutamento sociale e modernizzazione (pp. 96-130). Grosseto : Cesare Moroni. Calloni, M., & Adamanti, B. (a cura di). (2011). Il diario dell'Ing. Vincenzo Spirek (1894-1907). Le miniere dell'Amiata fra mutamento sociale e modernizzazione. Grosseto : Cesare Moroni. Calloni, M., & Saarinen, A. (a cura di). (2012). Building a "New Europe"? Women Migrants from the Eastern Transregions. Helsinki : Kikimora. Calloni, M., & Saarinen, A. (2012). Introduction: Feminised migration across the East-West borders. A challenge to the "New Europe"?. In Building a "New Europe"? Women Migrants from the Eastern Transregions. Helsinki : Kikimora. Calloni, M. (2012). Displaced love and situated care. Rethinking migration from a socio-philosophical perspective. In Building a "New Europe"? Women Migrants from the Eastern Transregions. Helsinki : Kikimora. Calloni, M. (2012). Ipazia e la guerra tra i sessi (M. Calloni, a cura di). Milano : La Tartaruga. Calloni, M. (2012). Nota introduttiva. Il lascito di Mrs. Bertrand Russell: lotte per la libertà, l’equità e la pace. In Ipazia e la guerra tra i sessi (pp. 5-18). Milano : La Tartaruga. Calloni, M. (2012). Postfazione: Cosa ci dice Dora Russell, oggi?. In Ipazia e la guerra fra i sessi (pp. 77-102). Milano : La Tartaruga. Calloni, M. (2012). Feminism, Resilient Utopianism and Human Dignity. In Quilting Stories, Esssays in Honor of Elżbieta Oleksy (pp. 229-253). Łódz : Wydawnictwa Uniwersytetu Łódzkiego. Progetti/Contratti/Convenzioni Il valore della vita. Religione, culture e diritti umani [Fondo di Ateneo] Immaginazione politica e confini dell’’Altro’. Passioni di appartenenza e sentimenti di estraneizzazione [Nazionali - PRIN] Iniziative 19/06/2012 - Il lungo percorso delle donne italiane tra vecchi e nuovi diritti [Seminario] 197 22/11/2011 - Storie di donne umanitarie [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] 21/11/2012 - Quale Europa dei cittadini? [Seminario] 17/11/2011 - I SEMINARI DI ABCD - Soggettività e laicità. Le donne protagoniste della sfera pubblica [Convegno nazionale] 14/12/2011 - I SEMINARI DI ABCD - Una prospettiva di genere nell' Italia unita - Centocinquant'anni. [Seminario] 29/03/2012 - Processo di mutamento sociale in Italia. Uno sguardo di genere [Tavola rotonda] 19/06/2012 - Ripensare la cittadinanza, teorie pratiche e rappresentazioni [Seminario] 15/11/2012 - Le rivolte arabe tra speranze e repressioni - Origini e rivendicazioni della Primavera araba [Seminario] 22/11/2012 - Le rivolte arabe tra speranze e repressioni - I massacri in Siria [Seminario] 16/11/2012 - Disabilità e Associazionismo [Seminario] 20/11/2012 - Chiedo asilo. La condizione dei rifugiati in Italia [Seminario] Miraglia Roberto Mail [email protected] Insegnamento FILOSOFIA DELLE SCIENZE e corso di SOCIOLOGIA (2012/2013) Laurea Linee di Ricerca SOCIALI - CdL MAGISTRALE IN Ontologia sociale Approcci fenomenologici alla teoria delle conoscenza e della scienza Progetti/Contratti/Convenzioni Il problema mente-corpo e le scienze sociali. [Fondo di Ateneo] Settore SPS/04 ‐ Scienza Politica Biorcio Roberto [email protected] ISTITUZIONI POLITICHE - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE (2011/2012) LA POLITICA E LE POLITICHE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI Insegnamento SOCIALI (2011/2012) e corso di ISTITUZIONI POLITICHE - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE Laurea (2012/2013) LA POLITICA E LE POLITICHE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2012/2013) Metodi della ricerca sociale Scuola e processi formativi Linee di Partecipazione politica e sociale Ricerca Partiti, movimenti sociali, associazioni Culture politiche Mail Progetti/Contratti/Convenzioni La destra populista in Europa: una indagine comparativa sulla offerta politica e sulla base elettorale di una nuova famiglia di partiti [Fondo di Ateneo] 198 Iniziative 11/12/2012 - I SEMINARI DI ABCD - Davanti al voto: come scelgono le donne? [Seminario] 29/03/2011 - Gli anni '80 e i mutamenti socio-politici in un decennio critico dell'Italia contemporanea. [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] 09/03/2011 - Come cambia la partecipazione collettiva nell'era dell'antipolitica e della mediatizzazione della sfera pubblica [Seminario] 02/02/2011 - La trasformazione della sfera pubblica, tra crisi della politica e nuove forme di publicness [Seminario] 25/05/2012 - Partecipazione e rappresentanza della società civile nelle politiche locali [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] 18/05/2011 - Post-democrazia all'italiana. Dalla crisi cognitiva al populismo [Seminario] 09/05/2012 - Condizione giovanile e politiche giovanili nel sud Europa [Seminario] 16/06/2011 - Democrazia: riconoscimento e partecipazione [Seminario] 29/06/2011 - Un altro Nord è possibile? La questione settentrionale e la Lega dopo venti anni [Seminario] Settore SPS/07 ‐ Sociologia Generale Arosio Laura [email protected] SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE - CdL IN SCIENZE Insegnamento DELL'ORGANIZZAZIONE (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE - CdL IN SCIENZE Laurea DELL'ORGANIZZAZIONE (2012/2013) Metodologia e tecniche della ricerca sociale Famiglia, matrimonio, divorzio Linee di Ricerca Classi e mobilità sociale Pubblica opinione e comunicazione politica Mail Pubblicazioni Arosio, L. (2011). La stesura del questionario. In A. de Lillo, L. Arosio, S. Sarti, M. Terraneo, & S. Zoboli (a cura di), Metodi e tecniche della ricerca sociale. Manuale d'uso per l'indagine quantitativa (pp. 181-226). Milano : Pearson Education. Arosio, L. (2011). La somministrazione del questionario. In A. de Lillo, L. Arosio, S. Sarti, M. Terraneo, & S. Zoboli (a cura di), Metodi e tecniche della ricerca sociale. Manuale d'uso per l'indagine quantitativa (pp. 227-266). Milano : Pearson education. Zoboli, S., Arosio, L., & Terraneo, M. (2011). Le scelte del ricercatore. In A. de Lillo, L. Arosio, S. Sarti, M. Terraneo, & S. Zoboli (a cura di), Metodi e tecniche della ricerca sociale. Manuale d'uso per l'indagine quantitativa (pp. 131-180). Milano : Pearson Education. Arosio, L. (2011). A ceremony for divorce? Emerging practices for a new rite of passage. Intams review, 17(1), 14-24. Arosio, L. (2011). Stabilità e instabilità coniugale: la rottura del matrimonio via separazioni legali e divorzi. In E. Ruspini (a cura di), Studiare la famiglia che cambia (pp. 121-152). Roma : Carocci Editore. 199 Arosio, L. (2011). Dilemmi e specificità nello studio delle famiglie e dei mutamenti familiari. In E. Ruspini (a cura di), Studiare la famiglia che cambia (pp. 225-236). Roma : Carocci. Arosio, L. (2011). Analisi documentaria e famiglie. Dai documenti istituzionali a Internet. In E. Ruspini (a cura di), Studiare la famiglia che cambia (pp. 303316). Roma : carocci. Arosio, L. (2012). Antichi strumenti per moderne navigazioni: una riflessione sulla sociologia che fa uso di Internet. In Il sociologo, le sirene e gli avatar (pp. 19-34). Milano : FrancoAngeli. Arosio, L. (2012). Lo studio di una società che cambia: sfide metodologiche fra presente, passato e futuro. Pedagogika.it, 16(2), 83-87. Arosio, L. (2012). The spread of the Internet and the sociology of marriage: proposals for a research agenda. In Proceedings in Advanced Research in Scientific Areas- The 1st Virtual International Conference (pp.706-710). Edis. Progetti/Contratti/Convenzioni Riti di passaggio e ridefinizione dei ruoli sociali: la celebrazione del matrimonio nella società italiana contemporanea. [Fondo di Ateneo] Iniziative 09/10/2012 - Il sociologo, le sirene e le pratiche di integrazione. Il sociologo, le sirene e gli avatar [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] Bifulco Lavinia [email protected] GOVERNANCE DEI SISTEMI DI WELFARE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2011/2012) Insegnamento POLITICA SOCIALE - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2011/2012) e corso di GOVERNANCE DEI SISTEMI DI WELFARE - CdL MAGISTRALE IN Laurea PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2012/2013) POLITICA SOCIALE - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2012/2013) Welfare locale Burocrazia Linee di Democrazia locale Ricerca Azione pubblica Governance Mail Pubblicazioni Bifulco, L. (2011). Becoming Public. Notes on Governance and Local Welfare in Italy. Administration & Society, 42, 1-18. Bifulco, L. (2011). The public at a time of crisis: some notes on the Italian case. Journal of Public Affairs. Bifulco, L. (2011). Quasi-mercato e sussidiarietà come pilastri del modello lombardo di welfare. In Il modello lombardo di welfare. Continuità, riorientamenti, prospettive (pp. 39-58). Milano : Francoangeli. Bifulco, L. (2011). Coabitare: come si incontrano privato e pubblico nella costruzione di agency?. In A. Sampieri (a cura di), L'abitare collettivo (pp. 111-126). Milano : Francoangeli. Bifulco, L. (2011). Citizenship and governance at a time of territorialization. Intervento presentato a: 9TH Espanet Conference, SUSTAINABILITY AND TRANSFORMATION IN EUROPEAN SOCIAL POLICY. Bifulco, L. (2011). La governance y la territorialización de la política social: luces y sombras del caso italiano. Intervento presentato a: 1 Congresso 200 Latinoamericano di studi urbani, Buenos Aires. Bifulco, L. (2011). Agency e partecipazione. Alcune note su capacità, voice e azione pubblica. Intervento presentato a: IX Convegno Nazionale AIS, Milano. Bifulco, L., & Mozzana, C. (2011). La dimensione sociale delle capacità: fattori di conversione, istituzioni e azione pubblica. Rassegna italiana di sociologia. Bifulco, L. (2012). Citizen participation, agency and voice. European journal of social theory. Bifulco, L., Monteleone, R., & Mozzana, C. (2012). Capabilities without rights?. Social work and society, 10. Bifulco, L. (2012). Introduction to case-studies. Social work and society, 10. Bifulco, L. (2012). Governança e regionalização: o bem-estar local em Itália entre fragmentação e inovação. Cadernos Metrópoles. Bifulco, L. (2012). Fin qui tutto bene: note sulla borghesia, le élite e il loro declino. ERE Emilia Romagna Europa. Bifulco, L. (2012). Coesione, disuguaglianze e giustizia sociale. ERE EMILIA ROMAGNA EUROPA. Bifulco, L. (2011). Riproduzione sociale e istituzioni. ERE Emilia Romagna Europa. Bifulco L, (2012). Melinda e Melinda. Note su partecipazione, agency e capacità di aspirare. In Il futuro nel quotidiano. Igea. Bifulco, ..L. (2012). Che cos'è una organizzazione. Bifulco, L. (2012). La politica ai tempi della crisi cognitiva: segnali di speranza. ERE Emilia Romagna Europa. Bifulco, L. (2012). Participation and social inclusion in Italian local welfare: trends, issues, case studies. Intervento presentato a: International Workshop on Social Inclusion, Anglia Ruskin University, Faculty of Health and Social Care, Oxford,. Bifulco, L. (2012). Negotiated planning in Italy: policy instruments, governance and public. Intervento presentato a: 22th IPSA World Congress, Madrid. Bifulco, L.M. (2012). The Trespassing project in Naples. Intervento presentato a: TInternational Workshop, FP7 EU Research Project Making Capabilities Work – WORKABLE,. Bifulco, L. (2012). Programmazione negoziale, giustizia sociale e democrazia. In Terzo rapporto sulla contrattazione sociale territoriale. Edit Coop. Bifulco, L., & Borghi, V. (2012). Governance, territorio e capacità: le questioni in gioco. La Rivista delle Politiche Sociali. Bifulco, L., Mozzana, C., Monteleone, R., Sztandar Sztanderska, K., & Zieleńska, M. (2012). Development of capabilities of vulnerable youth. In Vulnerable young people in Europe and the issue of full citizenship. Springer. Progetti/Contratti/Convenzioni Spazi pubblici e politiche della città [Fondo di Ateneo] WORKABLE - Making Capabilities Work [Progetti di Ricerca Finanziati] Iniziative 09/03/2011 - Come cambia la partecipazione collettiva nell'era dell'antipolitica e della mediatizzazione della sfera pubblica [Seminario] 21/02/2011 - Governare con le politiche: risultati di ricerca e interrogativi sulle metamorfosi del pubblico [Seminario] 25/05/2012 - Partecipazione e rappresentanza della società civile nelle politiche locali [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] 201 18/05/2011 - Post-democrazia all'italiana. Dalla crisi cognitiva al populismo [Seminario] 29/06/2011 - Un altro Nord è possibile? La questione settentrionale e la Lega dopo venti anni [Seminario] Campanini Annamaria Mail [email protected] METODI E TECNICHE DEL SERVIZIO SOCIALE - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2011/2012) SERVIZIO SOCIALE IN EUROPA - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI Insegnamento SOCIALI (2011/2012) e corso di METODI E TECNICHE DEL SERVIZIO SOCIALE - CdL IN SERVIZIO Laurea SOCIALE (2012/2013) SERVIZIO SOCIALE IN EUROPA - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2012/2013) Teorie e metodi del servizio sociale Processi formativi nel servizio sociale Linee di Servizio sociale europeo Servizio sociale internazionale Valutazione nel Ricerca servizio sociale Pubblicazioni Campanini, A. (2011). L'assistenza sociale. In G. Carabelli, & C. Facchini (a cura di), Il modello lombardo di welfare (pp. 217-222). Milano : Franco Angeli. Campanini, A. (2011). La formazione degli assistenti sociali: dal locale alla dimensione internazionale. Rassegna di Servizio Sociale(2), 7-25. Campanini, A. (2011). Med Scilo and Karibo-Svetle in temne strani izobraževanja za socialno delo na akademiskem pdročju v Itallj. Socialno Delo(3-4), 239-244. Campanini, A. (2011). Social Work in Europe. In L.M. Healy, & R.J. Link (a cura di), Handbook of International Social WorkHuman Rights, Development, and the Global Profession. Oxford university press. Campanini, A. (2011). O Serviço Social na Itàlia: problemas e perspectivas. Serviço Social & Sociedade, 108, 639-655. Campanini, A. (2011). The challenges of social work education in Europe. Psychologica(52), 691-704. Campanini, A., & Facchini, C. (2012). "Una grande intuizione incompiuta". Lo sguardo degli operatori sociali sulla 328. In I. Colozzi (a cura di), Dal vecchio al nuovo welfare. Percorsi di una morfogenesi (pp. 151-174). Franco Angeli. Campanini, A., Frost, L., & Hojer, S. (2012). Educating the New Practitioner: The Building of Professional Identities in European SOcial Work. Revista de Asistentã Socialã,Social Work Review(1), 33-48. Martinez-Romàn, A., & Campanini, A. (2012). La educación en trabajo social en Europa: avances y propuestas. Revista de Servicios Sociales y Politica Social, 96(4), 101-114. Campanini, A., & Facchini, C. (2012). Social Work and Social Policy : The Italian Case. Journal of US- China Public Administration, 9(3), 24-34. Bertotti, T., & Campanini, A. (2012). Child Protection and Child Welfare in Italy. In Evolution of Child Protection and Child Welfare Policies in Selected European Countries (pp. 203-220). University of Ostrava – ERIS with Albert Publisher. Frost, E., Höjer, S., & Campanini, A. (2012). Readiness for practice: social work students' perspectives in England, Italy, and Sweden. European journal of 202 social work, 1, 1-17. Campanini, A. (2012). La intervencion sistémica. Miño y Dávila editores. Progetti/Contratti/Convenzioni Il dottorato di ricerca in servizio sociale in Italia. Oggetti di studio, approcci di ricerca e ricaduta sulla costruzione della teorizzazione di servizio sociale in comparazione con l'esperienza europea. [Fondo di Ateneo] Iniziative 11/05/2011 - Enviromental Policy as Social Policy [Seminario] 13/05/2011 - New strategies in Community Development. The Social Economy Approach [Seminario] 20/01/2012 - Social work research: reasons and peculiarities [Seminario] Cerroni Andrea [email protected] SOCIOLOGIA DELLA SCIENZA - CdL MAGISTRALE IN Insegnamento BIOTECNOLOGIE INDUSTRIALI (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DELLA SCIENZA - CdL MAGISTRALE IN Laurea BIOTECNOLOGIE INDUSTRIALI (2012/2013) Società della conoscenza Filosofia delle scienze sociali e naturali Valutazione della ricerca Linee di Ricerca Valutazione e politiche della ricerca Sociologia della scienza e della tecnica Comunicazione della scienza Mail Pubblicazioni Cerroni, A. (2011). Scienza e tecnologia nella società contemporanea. Comunicazione, governance democratica, Social innovation. Città in controluce(19-20), 11-24. Cerroni, A., & Simonella, Z. (2012). Ethos and symbolic violence among women of science: an empirical study. Social science information, 51(2), 165182. Cerroni, A. (2011). Valutare le scienze sociali. Si, ma come?. Scienzainrete, 13. Cerroni, A. (2011). Nota introduttiva. In Narrativa d’anticipazione e critica della modernità (pp. 5-8). Bologna : Elara. Cerroni, A. (2012). Horizons' horizon: science & society e lo shortermism. Scienzainrete, 1-4. Cerroni, A. (2012). Verso la knowledge society. Scienzainrete, 1-3. Cerroni, A. (2011). Innovazione socialmente sostenibile: pensare al futuro. Scienza e Società, 11/12, 47-52. Cerroni, A. (2011). Pulizia mentale. Gli Stati Uniti d’Europa, 18. Cerroni, A. (2012). Il futuro oggi. Immaginazione sociologica e innovazione: una mappa fra miti antichi e moderni. Milano : FrancoAngeli. Cerroni, A. (2012). Comunicazione scientifica, Governance UE e III Missione. Scienzainrete, 1-3. Cerroni, A. (2011). I musei scientifici come laboratorio culturale. In Musei scientifici italiani verso la sostenibilità. Stato dell’arte e prospettive, Strategie di comunicazione della scienza nei musei (pp. 16-20). Associazione Nazionale Musei Scientifici. Progetti/Contratti/Convenzioni Esecuzione di un’attività di formazione consistente nella preparazione e nello svolgimento di incontri di approfondimento su finalità e modalità della 203 comunicazione nei campi dell'ambiente e della sostenibilità a supporto della attuazione del Piano di Gestione del distretto idrografico del fiume Po, rivolto a personale tecnico dell’Autorità di bacino del fiume Po e delle Regioni del distretto [Contratti su commissione - Formazione] Obiettivi dell'Università e del CLUB UNESCO Monza sono essenzialmente quelle di potersi integrare e coordinarsi reciprocamente, con particolare riferimento ai seguenti settori:- sostenibilità dell’innovazione;- comunicazione dell’innovazione scientifica e tecnologica;- cittadinanza nella società della conoscenza. [Convenzioni - Convenzione quadro] Le comunità scientifiche disciplinari. Griglia-Gruppo e Genere [Fondo di Ateneo] Decataldo Alessandra Mail [email protected] SOCIOLOGIA GENERALE - CdL IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE Insegnamento (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA GENERALE - CdL IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE Laurea (2012/2013) Pubblicazioni Decataldo, A., & Fasanella, A. (2011). Evaluation of the italian university reform policies. A case study. In Almalaurea Working papers (pp.1-20). Bologna : Consorzio Interuniversitario Almalaurea. Decataldo, A., Coluccia, C., Di Padova, P., & Truglia, F. (2011). La progettazione della ricerca-intervento. In Le conoscenze giovanili sulle radiazioni ionizzanti. Intervento e valutazione nelle scuole superiori del Lazio (pp. 17-50). ROMA : ISPRA ED.. Decataldo, A., & Marconi, F. (2011). L'intervento formativo: caratteristiche ed effetti attesi. In Le conoscenze giovanili sulle radiazioni ionizzanti. Intervento e valutazione nelle scuole superiori del Lazio (pp. 51-67). Roma : ISPRA. Decataldo, A., Di Padova, P., & Faggiano, M.P. (2011). Le competenze sul tema della radioattività: analisi del cambiamento. In Le conoscenze giovanili sulle radiazioni ionizzanti. Intervento e valutazione nelle scuole superiori del Lazio (pp. 81-152). Roma : ISPRA. Decataldo, A. (2011). Il clima e le caratteristiche strutturali dell'intervento formativo: importanza strategica?. In Le conoscenze giovanili sulle radiazioni ionizzanti. Intervento e valutazione nelle scuole superiori del Lazio (pp. 179194). Roma : ISPRA. Decataldo, A. (2012). La rappresentazione dei rischi tecnologici: analisi dei contenuti comunicativi. In Rischi tecnologici e ambiente nella stampa settimanale italiana (pp. 1-26). Roma : ISPRA. Decataldo, A. (2011). La misurazione della distanza sociale con l'uso del focus group. Intervento presentato a: Sotto il mantello sottile dell'analisi qualitativa. Consolidati contesti applicativi e nuovi campi di applicazione. Ricerca qualitativa e giovani studiosi, Enna. Decataldo, A., Faggiano, M.P., Fasanella, A., & Maggi, M. (2011). Gli esiti di un intervento formativo sulle radiazioni ionizzanti nelle scuole superiori del Lazio. In Atti del Convegno nazionale AIRP di radioprotezione (pp.528-546). Reggio Calabria : Airp. Decataldo, A. (2012). La corrispondenza fra carichi di lavoro legali e reali: prove tecniche sulle opinioni degli studenti frequentanti della Sapienza. Intervento presentato a: VIII Forum Giovani Sociologi, Milano. Decataldo, A. (2012). Analisi critica e progettazione di strumenti di scaling con 204 l'ausilio del focus group. Intervento presentato a: Il sociologo e le sirene: nuovi paradigmi per la ricerca sociale, Milano. Decataldo, A., & Fasanella, A. (2012). L'analisi longitudinale delle carriere universitarie per valutare la riforma del "3+2". Intervento presentato a: La valutazione delle politiche scolastiche e universitarie: sociologi ed economisti a confronto, Trento. Decataldo, A., Faggiano, M.P., Fasanella, A., & Maggi, M. (2012). Effetti, contesti, meccanismi: la valutazione dei risultati di un intervento formativo mediante l’applicazione di un disegno di ricerca quasi-sperimentale. Intervento presentato a: Politiche basate sull’evidenza (Evidence Based Policy) e valutazione. Dal mito alla realtà?, Bari. Decataldo, A., Faggiano, M.P., Fasanella, A., & Maggi, M. (2012). The knowledge of young students about ionizing radiation. A study-campaign and its assessment in the high schools of the Lazio region. Intervento presentato a: Second International Sociological Association World Forum of Sociology Social Justice and Democratization, Buenos Aires (Argentina). Decataldo, A. (2012). La corrispondenza fra carichi di lavoro legali e reali: prove tecniche sulle opinioni degli studenti frequentanti della Sapienza. In Innovazione tecnologica e disuguaglianze territoriali (pp. 39-51). Milano : Franco Angeli. Decataldo, A. (2012). Analisi critica e progettazione di strumenti di scaling con l'ausilio del focus group. In Il sociologo, le sirene e le pratiche di integrazione (pp. 109-124). Milano : Franco Angeli. Decataldo, A. (2011). La misurazione della distanza sociale con l'uso del focus group. In Ricerca qualitativa e giovani studiosi. Atti del Convegno internazionale "EiQGioS-2011" (pp. 293-300). Palermo : Social Books. Decataldo, A., Faggiano, M.P., Fasanella, A., & Maggi, M. (2011). Gli esiti di un intervento formativo sulle radiazioni ionizzanti nelle scuole superiori del Lazio. In Atti del Convegno nazionale AIRP di radioprotezione (pp. 528-546). Reggio Calabria : AIRP. Decataldo, A. (2011). La ricerca-intervento: un'efficace progettazione?. In Le conoscenze giovanili sulle radiazioni ionizzanti. Intervento e valutazione nelle scuole superiori del Lazio. Roma : ISPRA ed.. Decataldo, A. (2011). Il clima e le caratteristiche strutturali dell'intervento formativo: importanza strategica?. In Le conoscenze giovanili sulle radiazioni ionizzanti. Intervento e valutazione nelle scuole superiori del Lazio. Roma : ISPRA. Decataldo, A., Faggiano, M.P., Fasanella, A., & Maggi, M. (2012). Effects, contexts, mechanisms operating in a quasi-experimental design. Sociologia e ricerca sociale, 97, 85-126. Decataldo, A., Benvenuto, G., Fasanella, A., Amico, A., Coluccia, C., D'Alessandro, A., et al. (2012). C’era una volta l’Università? Analisi longitudinale delle carriere degli studenti prima e dopo la “grande riforma” (A. Decataldo, G. Benvenuto, & A. Fasanella, a cura di). Acireale-Roma : Bonanno. Decataldo, A., Benvenuto, G., & Fasanella, A. (2012). Introduzione. La grande riforma: l’università italiana e il decreto 509/1999. In C’era una volta l’Università? Analisi longitudinale delle carriere degli studenti prima e dopo la “grande riforma” (pp. 7-12). Acireale-Roma : Bonanno. Decataldo, A. (2012). La ricerca sull’Ateneo Sapienza di Roma. In C’era una volta l’Università? Analisi longitudinale delle carriere degli studenti prima e dopo la “grande riforma” (pp. 75-102). Acireale-Roma : Bonanno. 205 Decataldo, A., & Russo, M.C. (2012). Le carriere in sintesi: le rappresentazioni multidimensionali. In C’era una volta l’Università? Analisi longitudinale delle carriere degli studenti prima e dopo la “grande riforma” (pp. 139-184). Acireale-Roma : Bonanno. Decataldo, A., & Coluccia, C. (2012). Analisi della posizione di drop out. In C’era una volta l’Università? Analisi longitudinale delle carriere degli studenti prima e dopo la “grande riforma” (pp. 245-288). Acireale-Roma : Bonanno. Decataldo, A., Benvenuto, G., & Nerli Ballati, E. (2012). Facoltà a confronto: l’evoluzione longitudinale della performance nel sistema Sapienza. In C’era una volta l’Università? Analisi longitudinale delle carriere degli studenti prima e dopo la “grande riforma” (pp. 327-368). Acireale-Roma : Bonanno. Iniziative 09/10/2012 - Il sociologo, le sirene e le pratiche di integrazione. Il sociologo, le sirene e gli avatar [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] Ghisleni Gianmaurizio Mail [email protected] LAB. PEDAGOGICO-DIDATTICO - CdL IN SCIENZE Insegnamento DELL'EDUCAZIONE (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA GENERALE - CdL IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE Laurea (2011/2012) Teoria sociologica con particolare attenzione al rapporto micro-macro Vita quotidiane e costruzione della realtà giornaliera Linee di Epistemologia delle scienze sociali Ricerca Storia del pensiero sociologico Amicizia e rapporti di intimità Pubblicazioni Ghisleni, G. (2011). Anthony Giddens: tempo, spazio e natura nella tarda modernità. In G. Nuvolati (a cura di), Lezioni di sociologia urbana (pp. 251274). Bologna : Il Mulino. Ghisleni, G. (2011). Classici e scienza normale: la sociologia fra continuità e discontinuità. Quaderni di Teoria sociale, 11, 259-278. Ghisleni, G., Greco, S., & Rebughini, P. (2012). L'amicizia in età adulta. Legami di intimità e traiettorie di vita. Milano : Franco Angeli. Ghisleni, G. (2012). Amicizia e legami di coppia. In M. Ghisleni, S. Greco, & P. Rebughini (a cura di), L'amicizia in età adulta. Legami di intimità e traiettorie di vita (pp. 74-112). Milano : Franco Angeli. Progetti/Contratti/Convenzioni L'amicizia nei giovani studenti universitari [Fondo di Ateneo] Lucchini Mario [email protected] SOCIOLOGIA GENERALE - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E Insegnamento COMUNITA' LOCALE (2011/2012) e corso di TECNICHE QUANTITATIVE DI ANALISI - CdL MAGISTRALE IN Laurea SOCIOLOGIA (2012/2013) Transizione allo stato adulto Sistemi complessi e non lineari Linee di Epistemologia dei sistemi viventi Ricerca Disuguaglianze di salute nell'anzianità Misurazione multidimensionale del benessere e della deprivazione Mail Pubblicazioni Barone, C., Lucchini, M., & Schizzerotto, A. (2011). Career mobility in Italy: a 206 growth curves analysis of occupational attainment over the 20th century. European Societies, 13(3), 377-400. Della Bella, S., Sarti, S., Lucchini, M., & Tognetti, M.G. (2011). A Comparative Analysis of Inequality in Health Across Europe. Sociological research online, 16(4). Della Bella, S., Lucchini, M., Sarti, S., & Tognetti MG (2011). Un analisi comparata delle disuguaglianze di salute in Europa. In G. Vicarelli (a cura di), Regolazione e governance nei sistemi sanitari europei. Bologna : Il Mulino. Sarti, S., Della Bella, S., Lucchini, M., & Tognetti, M.G. (2011). Le disuguaglianze sociali nella salute: una riflessione sulle basi dati e sugli indicatori attualmente impiegati in letteratura. Rassegna italiana di sociologia(4), 681-702. Assi, J., Lucchini, M., & Spagnolo, A. (2012). Mapping patterns of well-being and quality of life in extended Europe. International review of economics. Della Bella, S., Lucchini, M., & Assi, J. (2012). Health Inequality Across Time: A Growth Curve Analysis of Self Assessed Health in Contemporary Swittzerland. Schweizerische Zeitschrift fur Soziologie, 38(2), 291-309. Lucchini, M. (2012). Disuguaglianze sociali, eterogeneità individuali. Milano : Libreria Cortina. Progetti/Contratti/Convenzioni L’analisi quantitativa dei fenomeni sociali: il ruolo dei modelli matematici [Fondo di Ateneo] Maneri Marcello [email protected] SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE - CdL IN COMUNICAZIONE Insegnamento INTERCULTURALE (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE - CdL IN COMUNICAZIONE Laurea INTERCULTURALE (2012/2013) Costruzione sociale dell'immigrazione e della criminalità Sociologia del razzismo Linee di Ricerca Metodologie di analisi dei testi Sociologia dei media di informazione Mail Pubblicazioni Maneri, M. (2011). Media discourse on immigration. The translation of control practices into the language we live by. In S. Palidda (a cura di), Racial Criminalization of Migrants in the 21st Century (pp. 77-93). Farnham : Ashgate. Maneri, M. (2011). Les médias et la guerre aux migrations. In S. Palidda (a cura di), Migrations Critiques. Repenser les migrations comme mobilités humaines en Méditerranée (pp. 85-107). Paris : Karthala. Maneri, M. (2011). I media interculturali: una panoramica dettagliata. Libertàcivili(2), 21-28. Maneri, M. (2012). L'immigrato nei media. La traduzione di pratiche di controllo nel linguaggio in cui viviamo. ANUAC Rivista dell'Associazione Nazionale Universitaria Antropologi Culturali, 1(1), 24-37. Progetti/Contratti/Convenzioni Immigrazione e sicurezza nei media italiani: la costruzione di un problema sociale. 1988-2010 [Fondo di Ateneo] Iniziative 10/11/2011 - Il fascino indiscreto della differenza. Appartenenze e rappresentazioni oltre il multiculturalismo [Seminario] 207 Marchisio Roberto [email protected] SOCIOLOGIA II - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) TEORIE E METODI DEL CONSUMO CULTURALE - CdL MAGISTRALE Insegnamento IN SOCIOLOGIA (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA - CdL IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE Laurea (2012/2013) TEORIE E METODI DEL CONSUMO CULTURALE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) Sacro e forme di spiritualità contemporanea Linee di Religione e sfera pubblica Ricerca Culture organizzative Mail Pubblicazioni Marchisio, R. (2012). Produrre il sacro. Organizzazione e vita religiosa. Aracne. Progetti/Contratti/Convenzioni Secolarizzazione in questione [Fondo di Ateneo] Mingione Terenzio Roberto Mail [email protected] MUTAMENTO SOCIALE - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2011/2012) SOCIETA' EUROPEE COMPARATE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI Insegnamento SOCIALI (2011/2012) e corso di SOCIETA' EUROPEE COMPARATE - CdL MAGISTRALE IN Laurea PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2012/2013) SOCIOLOGIA DELL'INNOVAZIONE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) Povertà ed esclusione sociale Linee di Sistemi locali di welfare Ricerca Problemi urbani e regionali Pubblicazioni Facchini, C., & Mingione, E. (2011). Il cambiamento della morfologia sociale come matrice di nuovi rischi. In Il modello lombardo di Welfare. Continuità, riassestamenti, prospettive (pp. 17-38). Milano : FrancoAngeli. Mingione, E. (2011). L'occupazione femminile in Italia e l'immagine distorta del dato medio nazionale. Italianieuropei, 2011(8). Andreotti, A.A., & Mingione, E. (2011). La sfida dell'occupazione femminile in Italia: la spaccatura tra Nord e Sud. In IL lavoro: condizioni, problemi, sfide (pp. 119-133). Milano : Franco Angeli. Mingione, E., & Pratschke, J. (2011). Dualism and diversity: a comparative analysis of unemployment in Italy. In European and Chinese Sociologies. A New Dialogue (pp. 293-307). Leiden : Brill. Andreotti, A., Mingione, E., & Polizzi, E. (2012). Local Welfare Systems: A Challenge for Social Cohesion. Urban studies, 49(9), 1925-1940. Andreotti, A., & Mingione, E. (2012). The Modernization of Female Employment in Italy: One Country, Two Patterns. In Trajectories of Female Employment in the Mediterranean (pp. 38-63). Hampshire : Palgrave MacMillan. 208 Progetti/Contratti/Convenzioni Cambiamento sociale, embeddedness dei sistemi locali, differenze e sviluppi del welfare locale. [Fondo di Ateneo] Giovani e deficit della rappresentanza: trasformazioni del lavoro e nuovi rischi sociali a Milano [Nazionali - PRIN] Iniziative 23/04/2012 - Sud e Nord: politiche di sviluppo rivolte ai luoghi [Seminario] 23/05/2012 - Università fertile: una scommessa politica [Tavola rotonda] 19/03/2012 - Far ripartire la crescita a costo zero [Seminario] Pisati Maurizio [email protected] METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2011/2012) TECNICHE QUANTITATIVE DI RICERCA SOCIALE - CdL IN Insegnamento SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) e corso di METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE - CdL IN SOCIOLOGIA Laurea (Triennale) (2012/2013) TECNICHE QUANTITATIVE DI ANALISI - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) Disuguaglianze sociali Comportamento elettorale Linee di Segregazione residenziale Ricerca Tecniche di analisi dei dati Religiosità individuale Mail Pubblicazioni Barbagli, M., & Pisati, M. (2012). Dentro e fuori le mura. Città e gruppi sociali dal 1400 a oggi. Bologna : Il Mulino. Progetti/Contratti/Convenzioni L’analisi quantitativa dei fenomeni sociali: il ruolo dei modelli matematici [Fondo di Ateneo] Privitera Walter Mail Linee di Ricerca [email protected] Teorie normative della sfera pubblica Modernità, secolarizzazione e post-secolarismo Cosmopolitismo e costituzionalismo globale Sociologia del rischio ambientale Processi di individualizzazione Pubblicazioni Privitera, W. (2012). Ausweg aus dem medialen Populismus? Italiens politische Kultur am Scheideweg. Kommune, 1. Privitera, W. (2012). Sfera pubblica e democratizzazione. Milano : Mimesis. Privitera, W. (2012). Gli usi della sfera pubblica. Milano : Mimesis. Privitera, W. (2012). Stilprobleme. Zur Epistemologie Michel Foucaults. Hamburg : CEP Europäische Verlagsanstalt. Privitera, W. (2012). La critica in sfere pubbliche populiste. quaderni di teoria sociale, 12. Privitera, W. (2012). Filosofia politica tra diritto e teoria della società. quaderni di teoria sociale, 12. Privitera, W. (2012). Italien im Wandel. Von der Euphorie zum Metalitätswechsel. Kommune. 209 Progetti/Contratti/Convenzioni Sfera pubblica populista in Italia [Fondo di Ateneo] Iniziative 02/02/2011 - La trasformazione della sfera pubblica, tra crisi della politica e nuove forme di publicness [Seminario] 17/11/2011 - I SEMINARI DI ABCD - Soggettività e laicità. Le donne protagoniste della sfera pubblica [Convegno nazionale] 07/02/2012 - Individualità, individualismo, individualizzazione. La soggettività come ambivalenza nella modernità [Seminario] Quassoli Fabio [email protected] METODI E TECNICHE PER LA RICERCA SOCIALE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) SOCIETA' MULTICULTURALI - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA Insegnamento (2011/2012) e corso di METODI E TECNICHE PER LA RICERCA SOCIALE - CdL Laurea MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) SOCIETA' MULTICULTURALI - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) Comunicazione interculturale Linee di Migrazioni internazionali Ricerca Sicurezza e controllo sociale Mail Pubblicazioni Marzorati, R., & Quassoli, F. (2012). "Risotto and Zighiní?". Milano’s Lazzaretto between multicultural changes and perceptions of insecurity. In Selling Ethnic Neighborhoods (pp. 138-155). New York : Routledge. Quassoli, F. (2011). Goffman: comportamenti in pubblico nello spazio urbano. In Lezioni di sociologia urbana (pp. 225-249). Bologna : Il Mulino. Quassoli, F., & Colombo, M. (2012). Professione mediatore: alcune considerazioni sulla mediazione linguistico-culturale. Mondi migranti, 2012(1), 79-98. Progetti/Contratti/Convenzioni La criminalizzazione dell'immigrazione in Italia [Fondo di Ateneo] Iniziative 10/11/2011 - Il fascino indiscreto della differenza. Appartenenze e rappresentazioni oltre il multiculturalismo [Seminario] 09/10/2012 - Il sociologo, le sirene e le pratiche di integrazione. Il sociologo, le sirene e gli avatar [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] 17/11/2011 - I SEMINARI DI ABCD - Soggettività e laicità. Le donne protagoniste della sfera pubblica [Convegno nazionale] 20/11/2012 - Chiedo asilo. La condizione dei rifugiati in Italia [Seminario] Rossi Paolo [email protected] ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI - CdL IN SERVIZIO Insegnamento SOCIALE (2011/2012) e corso di ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI - CdL IN SERVIZIO Laurea SOCIALE (2012/2013) Mail Pubblicazioni Tognetti, M.G., & Rossi, P. (2011). Nuove tecnologie e gruppi di auto mutuo aiuto. Città in controluce, 83-105. Rossi, P. (2012). Primo contatto: spazi e pratiche narrative nell'accesso ai 210 servizi sociali. M@GM@, Rivista Internazionale di Scienze Umane e Sociali, vol. 10(n° 1). Rossi, P. (2012). La metamorfosi del segretariato sociale? La riconfigurazione organizzativa del servizio tra finalità informative ed esigenze di contenimento della domanda. Autonomie locali e servizi sociali(1), 137-151. Rossi, P. (2012). Il segretariato sociale e l'accesso ai servizi socio-assistenziali. Assetti istituzionali, logiche organizzative, pratiche professionali. Milano : Franco Angeli. Gatti, D., & Rossi, P. (2011). L'Azienda Speciale: una forma di gestione associata dei servizi alla persona. Welfare oggi(6), 77-81. Progetti/Contratti/Convenzioni Forme di gestione associata dei servizi sociali: esperienze regionali a confronto [Fondo di Ateneo] Iniziative 18/12/2012 - Risposte alla crisi: Il welfare aziendale [Seminario] Ruspini Elisabetta [email protected] GENERI, GENERAZIONI E ISTITUZIONI DELLA VITA - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2011/2012) Insegnamento SOCIOLOGIA - CdL IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE e corso di (2011/2012) Laurea GENERE E TURISMO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2012/2013) GENERI E GENERAZIONI - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) Costruzione sociale delle identità di genere Nuove maternità e paternità; famiglie monogenitore Linee di La dimensione di genere di povertà ed esclusione sociale Ricerca Ricerca longitudinale; approccio biografico Genere e mutamento sociale (femminilità e mascolinità che cambiano) Mail Pubblicazioni Rossi, M., & Ruspini, E. (2011). Sessualità e corso di vita: narrazioni e prescrizioni mediatiche. In M. Inghilleri, & E. Ruspini (a cura di), Sessualità narrate. Esperienze di intimità a confronto (pp. 53-77). Milano : FrancoAngeli. Alberio, M., Arfini, E., Cipolla, C., Inghilleri, M., Magaraggia, S., Operto, S., et al. (2011). Sessualità narrate. Esperienze di intimità a confronto (M. Inghilleri, & E. Ruspini, a cura di). Milano : FrancoAngeli. Fagiani, M.L., & Ruspini, E. (2011). Maschi alfa, beta, omega. Virilità italiane tra persistenze, imprevisti e mutamento. Milano : FrancoAngeli. Ruspini, E. (2011). And yet Something is on the Move: Education for New Forms of Masculinity and Paternity in Italy. In Men and Masculinities Around the World. Transforming Men's Practices. (pp. 60-69). Nerw York : Palgrave MacMillan. Pringle, K., Hearn, J., Pease, B., & Ruspini, E. (2011). Introduction: Transforming Men's Practices Around the World. In Men and Masculinities Around The World. Transforming Men's Practices (pp. 1-13). Nerw York : Palgrave MacMillan. Fagiani, M.L., & Ruspini, E. (2011). Introduzione. Dall’alfa all’omega passando per gli uomini. In Maschi alfa, beta, omega. Virilità italiane tra persistenze, imprevisti e mutamento (pp. 9-23). Milano : FrancoAngeli. Ruspini, E. (2011). Mascolinità alfa. Passioni, duelli e (crescenti) contaminazioni. In Maschi alfa, beta, omega. Virilità italiane tra persistenze, 211 imprevisti e mutamento (pp. 27-46). Milano : FrancoAngeli. Ruspini, E. (2011). L’uomo casalingo è un ossimoro?. In Maschi alfa, beta, omega. Virilità italiane tra persistenze, imprevisti e mutamento (pp. 95-112). MIlano : FrancoAngeli. Marra, E., & Ruspini, E. (a cura di). (2011). Altri turismi crescono, Turismi outdoor e turismi urbani. Milano : Franco Angeli. Marra, E., & Ruspini, E. (2011). Altri turismi crescono - Introduzione. In Altri turismi crescono, turismi outdoor e turismi urbani (pp. 9-23). Milano : Franco Angeli. Ruspini, E., Hearn, J., Pease, B., & Pringle, K. (a cura di). (2011). Men and masculinities around the world. Transforming men’s practices. New York : Palgrave MacMillan. Ruspini, E. (2012). Girls, Boys, Money. Economic Socialisation, Gender and Generations in Italy. Revue internationale de sociologie, 22(1), 514-529. Progetti/Contratti/Convenzioni Mascolinità italiane.Trasformazioni, pluralizzazioni e processi educativi. [Fondo di Ateneo] Iniziative 21/01/2011 - Il Sociologo e le sirene: nuovi paradigmi per la ricerca sociale [Convegno nazionale] 12/06/2012 - Il Genere nei vecchi e nuovi Media: tra corpi esibiti e corpi subiti [Seminario] 03/10/2012 - Medieval Women: Life, Death and the Last Will [Seminario] 09/10/2012 - Il sociologo, le sirene e le pratiche di integrazione. Il sociologo, le sirene e gli avatar [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] 08/03/2011 - Le Università milanesi per una nuova cultura di genere [Seminario] Sala Emanuela Maria Mail [email protected] METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE - CdL IN SERVIZIO Insegnamento SOCIALE (2011/2012) e corso di METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE - CdL IN SERVIZIO Laurea SOCIALE (2012/2013) Pubblicazioni Fumagalli, L., & Sala, E.M. (2011). The total survey error paradigm and preelection polls: The case of the 2006 Italian general elections [Working paper]. Knies, G., Sala, E.M., & Burton J (2011). Consenting to health record linkage: Evidence from the British Household Panel Study [Working paper]. Sala, E.M., Uhrig, S., & Lynn, P. (2011). It is time computers do clever things! The impact of dependent interviewing on interviewer burden. Field methods, 23(1), 3-23. Uhrig, S., & Sala, E.M. (2011). When change matters: A sociolinguistic approach to dependent interviewing in the British Household Panel Study. Sociological methods & research, 40(2), 333-366. Peter, L., Jäckle, A., Jenkins, S.P., & Sala, E.M. (2012). The Impact of Questioning Method on Measurement Error in Panel Survey Measures of Benefit Receipt: Evidence from a Validation Study. Journal of the Royal Statistical Society. Series A, Statistics in society, 175(1), 289-308. Sala, E., Burton J, & Knies G (2012). Correlates of obtaining informed consent to data linkage: respondent, interview and interviewer characteristics. Sociological methods & research, 41(03), 414-439. 212 Knies, G., Burton, J., & Sala, E.M. (2012). Consenting to health record linkage: evidence from a multi-purpose longitudinal survey of a general population. BMC Health Services Research(12), 1-6. Progetti/Contratti/Convenzioni Why may the polls be biased? The case of the 2006 Italian General Elections [Fondo di Ateneo] Salamone Antonino Mail [email protected] SOCIOLOGIA - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2011/2012) Insegnamento SOCIOLOGIA I - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2012/2013) Laurea SOCIOLOGIA I - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) Il pensiero sociologico classico Linee di La società postmoderna Ricerca Fondamenti e sviluppi della modernità Pubblicazioni Salamone, A. (2011). Narrativa d'anticipazione e critica della modernità. Milano : Elara. Salamone, A. (2011). Karl Marx: spazio urbano e coscienza di classe. In G. Nuvolati (a cura di), Lezioni di sociologia urbana (pp. 31-54). Bologna : il Mulino. Progetti/Contratti/Convenzioni Economia della produzione, economia del consumo: una prospettiva dinamica [Fondo di Ateneo] Iniziative 19/06/2012 - Ripensare la cittadinanza, teorie pratiche e rappresentazioni [Seminario] 29/06/2011 - Un altro Nord è possibile? La questione settentrionale e la Lega dopo venti anni [Seminario] Stefanizzi Sonia [email protected] METODI E TECNICHE PER LA RICERCA SOCIALE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE - CdL MAGISTRALE IN Insegnamento SOCIOLOGIA (2011/2012) e corso di METODI E TECNICHE PER LA RICERCA SOCIALE - CdL Laurea MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) Epistemologia, metodologia delle scienze sociali Mutamento sociale Linee di Ricerca Devianza e sistemi di controllo Sicurezza sociale e urbana Mail Pubblicazioni Stefanizzi, S. (2011). Leggere la sicurezza urbana attraverso le domande dei cittadini. Autonomie locali e servizi sociali(2), 253-272. Stefanizzi, S. (2012). Il ragionamento sociologico. Questioni metodologiche ed esempi di ricerca. Milano : McGraw-Hill. Stefanizzi, S. (2012). Il teatro della sicurezza. Attori, pratiche e rappresentazioni.. Milano : et al Edizioni. Progetti/Contratti/Convenzioni 213 Convenzione Quadro con EUPOLIS LOMBARDIA per lo svolgimento in collaborazione di attività di ricerca e di formazione di interesse comune [Convenzioni - Convenzione quadro] Il fenomeno della dispersione scolastica come fattore di amplificazione delle disuguaglianze sociali [Fondo di Ateneo] Iniziative 04/04/2001 - 04/04/2011 - La sicurezza diseguale [Seminario] 21/02/2011 - Governare con le politiche: risultati di ricerca e interrogativi sulle metamorfosi del pubblico [Seminario] 09/10/2012 - Il sociologo, le sirene e le pratiche di integrazione. Il sociologo, le sirene e gli avatar [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] 30/06/2011 - Nuove forme di partecipazione dei migranti: dall’integrazione all’empowerment [Tavola rotonda] Tosi Simone [email protected] SOCIOLOGIA GENERALE - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E Insegnamento COMUNITA' LOCALE (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA GENERALE - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E Laurea COMUNITA' LOCALE (2012/2013) Mail Linee di Sociologia Ricerca Pubblicazioni politica Movimenti sociali Governo locale Turismo Tosi, S., Vitale, T., Samorè, F., Migliavacca, M., Caruso, L., Cordella, G., et al. (2011). Piccolo nord. Scelte pubbliche e interessi privati nell'Alto milanese (S. Tosi, & T. Vitale, a cura di). Milano-Torino : Bruno Mondadori. Tosi, S., & Vitale, T. (2011). Osservare la questione settentrionale: politica della piccola città. In S. Tosi, & T. Vitale (a cura di), Piccolo nord. Scelte pubbliche e interessi privati nell'Alto milanese (pp. 5-32). Milano-Torino : Bruno Mondadori. Vitale, T., & Tosi, S. (2011). Forza e debolezza del governo locale. In S. Tosi, & T. Vitale (a cura di), Piccolo nord. Scelte pubbliche e interessi privati nell'Alto milanese (pp. 227-254). Milano : Bruno Mondadori. Progetti/Contratti/Convenzioni Il vino come consumo culturale: una ricerca sulle classificazioni sociali e il gusto distintivo. [Fondo di Ateneo] Iniziative 24/01/2012 - I SEMINARI DI ABCD - Il ruolo delle donne nella crisi alimentare in Argentina [Seminario] 29/06/2011 - Un altro Nord è possibile? La questione settentrionale e la Lega dopo venti anni [Seminario] Settore SPS/08 ‐ Sociologia Dei Processi Culturali E Comunicativi Camozzi Ilenya [email protected] RELAZIONI INTERCULTURALI - CdL MAGISTRALE IN TURISMO Insegnamento TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2011/2012) e corso di RELAZIONI INTERCULTURALI - CdL MAGISTRALE IN TURISMO Laurea TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2012/2013) Mail 214 Pubblicazioni Camozzi, I. (2011). Migrants' Associations and Attempts to Gain Recognition. The Case of Milan. Studies in Ethnicity and Nationalism, 11(3), 468-491. Camozzi, I. (2012). Axel Honneth e la sociologia contemporanea. Un’affinità quasi elettiva. QUADERNI DI SOCIOLOGIA. Camozzi, I. (2012). Riconoscimento e sfera della politica: un terreno da esplorare. QUADERNI DI TEORIA SOCIALE. Progetti/Contratti/Convenzioni Tempo dei giovani e vita quotidiana [Fondo di Ateneo] Iniziative 10/11/2011 - Il fascino indiscreto della differenza. Appartenenze e rappresentazioni oltre il multiculturalismo [Seminario] 24/05/2011 - Tempi di vita, tempi delle donne [Seminario] 17/11/2011 - I SEMINARI DI ABCD - Soggettività e laicità. Le donne protagoniste della sfera pubblica [Convegno nazionale] 09/05/2012 - Condizione giovanile e politiche giovanili nel sud Europa [Seminario] Castiglioni Ida [email protected] ATTIVITA' PER LA PROVA FINALE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2011/2012) RELAZIONI INTERCULTURALI E SALUTE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI Insegnamento SOCIALI (2011/2012) e corso di ATTIVITA' PER LA PROVA FINALE - CdL MAGISTRALE IN Laurea PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2012/2013) RELAZIONI INTERCULTURALI - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2012/2013) Comunicazione interculturale Gestione del cambiamento in ambito interculturale Linee di Ricerca Embodiment della cultura Diversity Mail Pubblicazioni Boffi, M., Castiglioni, I., Giasanti, A., & Missoni, E. (2011). Contemporaneous university as agent for local development. In Yayabociencia 2011. Castiglioni, I. (2012). Intercultural Learning of Hosting Families. Intercultura, 65(65), 21-28. Progetti/Contratti/Convenzioni Indagine sull’approccio alle relazioni interculturali e sviluppo comunitario in America Centrale e Sud America [Fondo di Ateneo] Iniziative 23/11/2012 - 24/11/2012 - Soffocare. Strategie per la sopravvivenza [Conferenza] De Leonardis Carla Mail [email protected] Insegnamento GOVERNANCE E SISTEMI DI WELFARE - CdL IN SOCIOLOGIA e corso di (Triennale) (2012/2013) Laurea Linee di Teoria e analisi delle istituzioni in azione 215 Ricerca Politiche sociali Trasformazioni del diritto Welfare locale e democrazia Pubblicazioni De Leonardis, O. (2011). Combining or Dividing Citizens. The Politics of Active Citizenship in Italy. In Participation, Responsibility and Choice. Summoning the Active Citizen in Western European Welfare States (pp. 127146). Amsterdam : Amsterdam University Press. De Leonardis, O. (2012). Le istituzioni. Come e perché parlarne. Roma : Carocci. De Leonardis, O. (2011). Dividing or Combining citizens. The Politics aof Active Citiznship in Italy. In Participation, Responsibility and Choice. Summoning the Active Citizen in Western european Welfare States (pp. 127146). Amsterdam : Amsterdam University Press. De Leonardis, O., Negrelli, S., & Salais, R. (a cura di). (2012). Democracy and Capabilities for Voice. Welfare, Work and Public Deliberation in Europe. Bruxelles : Peter Lang. De Leonardis, O., & Negrelli, S. (2012). A New Perspective on Welfare Policies. Why and How Capability for Voice Matters. In Democracy and Capabilities for Voice (pp. 07-23). Bruxelles : Peter Lang. de Leonardis O. (2012). Hard Cases. In Search of Capabilities for Voice in Job Insertion Policies. In Democracy and Capabilities for Voice (pp. 24-46). Bruxelles : Peter Lang. De Leonardis, O. (2012). Le sillon que l'on creuse. En explorant une grande transformation. In Changements et Pensées du changement (pp. 42-60). Paris : La Découverte. De Leonardis, O. (2011). La conoscenza che conta. Università e democrazia a rischio. In La Minerva ferita (pp. 31-42). Napoli : Liguori. Progetti/Contratti/Convenzioni Supporto all’analisi ed elaborazione dei risultati di ricerca del Progetto “MONITOR: strumenti per applicare la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità” [Contratti su commissione - Ricerca] basi informative per le politiche pubbliche [Fondo di Ateneo] Iniziative 29/03/2012 - LA SUSSIDIARIETÀ COME VALORE AGGIUNTO [Seminario] 30/03/2011 - Imprese globali, attori locali. L'impatto sul territorio delle ristrutturazioni industriali. [Seminario] 10/02/2011 - Mostra fotografica e discussione del volume "Milano dowtown" [Conferenza] 09/03/2011 - Come cambia la partecipazione collettiva nell'era dell'antipolitica e della mediatizzazione della sfera pubblica [Seminario] 02/02/2011 - La trasformazione della sfera pubblica, tra crisi della politica e nuove forme di publicness [Seminario] 20/02/2012 - Riscrivere il Welfare a partire dai livelli essenziali [Seminario] 25/05/2012 - Partecipazione e rappresentanza della società civile nelle politiche locali [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] 18/05/2011 - Post-democrazia all'italiana. Dalla crisi cognitiva al populismo [Seminario] 16/06/2011 - Democrazia: riconoscimento e partecipazione [Seminario] 216 Facchini Carla [email protected] SOCIOLOGIA DELLA FAMIGLIA - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2011/2012) WELFARE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE Insegnamento DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DELLA FAMIGLIA - CdL IN SERVIZIO SOCIALE Laurea (2012/2013) WELFARE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2012/2013) Famiglia e mutamenti demografici Politiche sociali Linee di Professioni sociali Ricerca Condizione giovanile Condizione anziana Mail Pubblicazioni Bifulco, L., Bonetti, P., Cacioppo, M., Campanini, A., Carabelli, C., Degrassi, L., et al. (2011). Il modello lombardo di Welfare. Continuità, riassestamenti, prospettive (G. Carabelli, & C. Facchini, a cura di). Milano : FrancoAngeli. Facchini, C., & Mingione, E. (2011). Il cambiamento della morfologia sociale come matrice di nuovi rischi. In Il modello lombardo di Welfare. Continuità, riassestamenti, prospettive (pp. 17-38). Milano : FrancoAngeli. Facchini, C. (2011). Caratteristiche e specificità del lavoro con gli anziani: il caso degli Assistenti Sociali. I luoghi della cura, 9(2), 21-22. Facchini, C. (2011). La città come laboratorio dei mutamenti familiari: il caso di Milano. In Studiare la famiglia che cambia (pp. 195-221). Roma : Carocci editore. Campanini, A., & Facchini, C. (2012). "Una grande intuizione incompiuta". Lo sguardo degli operatori sociali sulla 328. In I. Colozzi (a cura di), Dal vecchio al nuovo welfare. Percorsi di una morfogenesi (pp. 151-174). Franco Angeli. Facchini, C., & Tonon Giraldo, S. (2012). The University Training of Social Workers: Elements of Innovation, Positive and Critical Aspects in the Case of Italy. British Journal of Social Work, 42, 1-18. Facchini, C., Baccella, P., Corno, A., Mazzone, A., & Annoni, G. (2012). L'autopercezione degli anziani ospedalizzati: analisi di un caso presso l'Unità Operativa di Geriatria dell'Ospedale San Gerardo di Monza. I luoghi della cura, 1, 12-16. Campanini, A., & Facchini, C. (2012). Social Work and Social Policy : The Italian Case. Journal of US- China Public Administration, 9(3), 24-34. Facchini, C. (2012). La transizione al pensionamento: strategie, vissuti e mutamenti in atto. In Rapporto sulla città, Milano 2012. Le generazioni che verranno sono già qui (pp. 81-103). Milano : FrancoAngeli. Facchini, C., & Ruggeri, F. (2012). Sulla centralità delle professioni sociali: tensioni e prospettive. Autonomie locali e servizi sociali, 1, 5-19. Facchini, C. (2012). Professioni sociali, competenze giuridiche e tutela dei soggetti deboli.. In Elementi di diritto privato e di famiglia. Manuale per operatori sociali. (pp. 11-24). Milano : FrancoAngeli. Facchini, C. (2012). Mutamento sociale, mutamento nei servizi, competenze degli operatori e nuove sfide per l’università. Rivista trimestrale di scienza della amministrazione, 4, 123-142. 217 Progetti/Contratti/Convenzioni Servizi sociali e competenze professionali [Fondo di Ateneo] Iniziative 20/02/2012 - Riscrivere il Welfare a partire dai livelli essenziali [Seminario] 23/04/2012 - Sud e Nord: politiche di sviluppo rivolte ai luoghi [Seminario] 09/07/2012 - Accessibility and Tourism [Tavola rotonda] 09/10/2012 - Il sociologo, le sirene e le pratiche di integrazione. Il sociologo, le sirene e gli avatar [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] 20/01/2012 - Social work research: reasons and peculiarities [Seminario] 14/12/2011 - I SEMINARI DI ABCD - Una prospettiva di genere nell' Italia unita - Centocinquant'anni. [Seminario] 29/03/2012 - Processo di mutamento sociale in Italia. Uno sguardo di genere [Tavola rotonda] 15/10/2012 - L’accesso ai servizi socio-assistenziali: quali logiche di regolazione? [Seminario] 26/10/2012 - Donne nelle carriere scientifiche e mondo universitario. Partecipazione in crescita, crescita partecipativa? [Seminario] 23/11/2012 - 24/11/2012 - Soffocare. Strategie per la sopravvivenza [Conferenza] Grossi Giorgio [email protected] SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) TEORIE E METODI DEL CONSUMO CULTURALE - CdL MAGISTRALE Insegnamento IN SOCIOLOGIA (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE - CdL MAGISTRALE IN Laurea SOCIOLOGIA (2012/2013) TEORIE E METODI DEL CONSUMO CULTURALE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) La visibilità mediale della leadership; il rapporto tra clima d’opinione e comportamento elettorale; l’analisi della trasformazione della sfera pubblica Linee di nell’epoca della Rete; lo studio del consumo culturale e più in generale Ricerca dell’agire di consumo in relazione alle nuove forme di appartenenza sociale; democrazia e multi-politica. Mail Pubblicazioni Grossi, G. (2011). Sfera pubblica e flussi di comunicazione nell'epoca della rete. In L. Mosca, & C. Vaccari (a cura di), Nuovi media, nuova politica? Partecipazione e mobilitazione online (pp. 35-62). Milano : FrancoAngeli. Grossi, G. (2012). Tre tesi sul rapporto tra "clima d'opinione" e consenso. Teoria politica, II, 43-55. Progetti/Contratti/Convenzioni Collaborazione scientifica nel settore della ricerca empirica e della formazione per la realizzazione di indagini e progetti didattici nell’ambito della comunicazione della scienza, dell’innovazione e della sostenibilità [Convenzioni - Convenzione di collaborazione scientifica] Identità nazionale e made-in-Italy attraverso i media: offerta e consumo culturale [Fondo di Ateneo] Iniziative 19/01/2011 - SEMINARIO [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] 29/03/2011 - Gli anni '80 e i mutamenti socio-politici in un decennio critico dell'Italia contemporanea. [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] 218 30/03/2011 - Imprese globali, attori locali. L'impatto sul territorio delle ristrutturazioni industriali. [Seminario] 09/03/2011 - Come cambia la partecipazione collettiva nell'era dell'antipolitica e della mediatizzazione della sfera pubblica [Seminario] 02/02/2011 - La trasformazione della sfera pubblica, tra crisi della politica e nuove forme di publicness [Seminario] 21/02/2011 - Governare con le politiche: risultati di ricerca e interrogativi sulle metamorfosi del pubblico [Seminario] 19/01/2011 - L'Italia delle città. Prospettive emergenti per l'analisi della dimensione della società italiana [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] 23/01/2012 - Ridurre il debito pubblico [Seminario] 14/06/2011 - Proletariato : ritorno al futuro? Cambiamenti delle culture del lavoro e della rappresentanza [Seminario] 08/11/2011 - Invito alla presentazione del Rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione 2011 - Gli stranieri:quale valore economico per la società? [Tavola rotonda] 09/05/2012 - Condizione giovanile e politiche giovanili nel sud Europa [Seminario] 16/06/2011 - Democrazia: riconoscimento e partecipazione [Seminario] 03/12/2012 - Il gioco della cultura. Attori, processi. prospettive [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] 29/11/2012 - Il difficile equilibrio tra rischi e opportunità nella Rete per bambini e adolescenti [Seminario] Gui Marco [email protected] SOCIOLOGIA DELLA CULTURA E DEL TEMPO LIBERO - CdL IN Insegnamento SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DELLA CULTURA E DEL TEMPO LIBERO - CdL IN Laurea SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2012/2013) Mail Pubblicazioni Gui, M., & Argentin, G. (2011). Digital skills of internet natives: Different forms of digital literacy in a random sample of northern Italian high school students. New media & society. Stanca, L.M., Gui, M., & Gallucci, M. (2011). Attracted but Unsatisfied: The Effects of Arousing Content on Television Consumption Choices [Working paper del dipartimento]. Gui, M., & Micheli, M. (2011). I giovani e la disuguaglianza digitale. Il dibatitto e la situazione in Italia. Città in controluce. Rivista sulla qualità della vita e il disagio sociale, 19-20. Gui, M. (2012). Uso di Internet e livelli di apprendimento. Una riflessione sui sorprendenti dati dell'indagine PISA 2009. Media educatiom, 3(1). Progetti/Contratti/Convenzioni Progetto di ricerca sull'universo giovanile nelle scuole superiori lombarde, con approfondimento su usi e competenze d'uso delle nuove tecnologie della comunicazione [Contratti su commissione - Ricerca] Valutazione delle competenze nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione in merito ai giovani trentini [Contratti su commissione Ricerca] Identità nazionale e made-in-Italy attraverso i media: offerta e consumo culturale [Fondo di Ateneo] Iniziative 219 09/05/2012 - Condizione giovanile e politiche giovanili nel sud Europa [Seminario] 29/11/2012 - Il difficile equilibrio tra rischi e opportunità nella Rete per bambini e adolescenti [Seminario] Leccardi Carmen [email protected] MUTAMENTO SOCIALE - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2011/2012) SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI - CdL IN Insegnamento SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI - CdL Laurea MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) SOCIOLOGIA DELL'INNOVAZIONE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) Processi di mutamento culturale Differenze di genere Linee di Responsabilità e teoria dell'azione Ricerca Rappresentazioni e esperienze del tempo Condizione giovanile Mail Pubblicazioni Leccardi, C., Rampazi, M., & Gambardella, M.G. (2011). Sentirsi a casa. I giovani e la riconquista degli spazi-tempi della casa e della metropoli. Novara : UTET. Leccardi, C., & Feixa, C. (2011). El concepto de generaciòn en las teorìas sobre la juventud. Ultima Decada, 19(34), 11-32. Leccardi, C. (2011). Accélération du temps, crise du futur, crise de la politique. Temporalités, 13. LECCARDI, C. (2012). Young People’s Representations of the Future and the Acceleration of Time. A Generational Approach. Diskurs Kindheits- und Jugendforschung, 7(1), 59-73. Leccardi, C., Feixa, C., Kovacheva, S., Reiter, H., & Sekulic, T. (a cura di). (2012). 1989. Young People and Social Change after the Fall of the Berlin Wall. Strasburgo : Council of Europe. Leccardi, C. (2012). Modelli culturali tra ieri e oggi. In Storia della Calabria moderna e contemporanea (pp. 149-165). Roma-Reggio Calabria : Gangemi. LECCARDI, C. (2011). Crisis of the Future, Redefining Citizenship and Form of Cultural Participation by Young People. In City, Youth and Education (pp. 46-51). Barcelona : Asociación Internacional de Ciudades Educadoras. LECCARDI, C. (2012). Per una ridefinizione dei linguaggi della politica. In Le passioni della politica (Vol. 2) (pp. 138-147). Roma : Solaris. LECCARDI, C. (2012). I giovani di fronte al futuro: tra tempo storico e tempo biografico. In Il futuro nel quotidiano. Studi sociologici sulla capacità di aspirare (pp. 31-50). Milano : Egea. LECCARDI, C. (2012). Changing time experience, changing biographies an new youth values. In Youth Policy in a Changing World. From Theory to Practice (pp. 225-238). Leverkusen : Barbara Budrich Publishers. LECCARDI, C., & FEIXA, C. (2012). Introduction. Youth in Transition(s). In 1989 - Young People and Social Change after the Fall of the Berlin Wall (pp. 5-13). Strasbourg : Council of Europe Publishing. Progetti/Contratti/Convenzioni Implementazione dei servizi online dell’Osservatorio permanente sulle 220 dinamiche del mercato del lavoro, dei fabbisogni professionali [Contratti su commissione - Consulenza] Tempo dei giovani e vita quotidiana [Fondo di Ateneo] FAMILYPLATFORM - Social platform on research for families and family policies [Progetti di Ricerca Finanziati] Iniziative 11/12/2012 - I SEMINARI DI ABCD - Davanti al voto: come scelgono le donne? [Seminario] 24/01/2012 - I SEMINARI DI ABCD - Il ruolo delle donne nella crisi alimentare in Argentina [Seminario] 23/05/2012 - Università fertile: una scommessa politica [Tavola rotonda] 30/05/2012 - Alleanze e differenze nel femminismo transnazionale [Seminario] 12/06/2012 - Il Genere nei vecchi e nuovi Media: tra corpi esibiti e corpi subiti [Seminario] 19/06/2012 - Il lungo percorso delle donne italiane tra vecchi e nuovi diritti [Seminario] 03/10/2012 - Medieval Women: Life, Death and the Last Will [Seminario] 09/10/2012 - Il sociologo, le sirene e le pratiche di integrazione. Il sociologo, le sirene e gli avatar [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] 08/03/2011 - Le Università milanesi per una nuova cultura di genere [Seminario] 20/01/2012 - Social work research: reasons and peculiarities [Seminario] 28/04/2011 - Ipazia D'Alessandria [Conferenza] 10/05/2011 - Le donne reggono il mondo [Tavola rotonda] 24/05/2011 - Tempi di vita, tempi delle donne [Seminario] 30/03/2011 - L’Educazione delle Bambine [Seminario] 31/01/2011 - I SEMINARI DI ABCD - Vita pubblica e opportunità per le donne in Italia [Seminario] 17/11/2011 - I SEMINARI DI ABCD - Soggettività e laicità. Le donne protagoniste della sfera pubblica [Convegno nazionale] 14/12/2011 - I SEMINARI DI ABCD - Una prospettiva di genere nell' Italia unita - Centocinquant'anni. [Seminario] 07/02/2012 - Individualità, individualismo, individualizzazione. La soggettività come ambivalenza nella modernità [Seminario] 08/03/2012 - Le pensioni e le donne in tempi di crisi economica [Seminario] 29/03/2012 - Processo di mutamento sociale in Italia. Uno sguardo di genere [Tavola rotonda] 09/05/2012 - Condizione giovanile e politiche giovanili nel sud Europa [Seminario] 14/05/2012 - “READING THE GLOBAL TURN” [Seminario] 21/06/2011 - I SEMINARI DI ABCD - Per una sociologia politica del corpo femminile nelle pubblicità [Seminario] 03/12/2012 - Il gioco della cultura. Attori, processi. prospettive [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] 27/11/2012 - I SEMINARI DI ABCD - Tina Modotti e il suo tempo [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] Navarini Gianmarco Mail [email protected] Insegnamento SOCIETA' MULTICULTURALI - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA e corso di (2011/2012) Laurea 221 Linee di Ricerca SOCIOLOGIA DELLA CULTURA - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) SOCIETA' MULTICULTURALI - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) SOCIOLOGIA DELLA CULTURA - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) Cultura e politica: rituali e simboli del potere e dell'azione collettiva Sociologia clinica: pratiche riflessive nella ricerca-azione Etnografia culturale, urbana e organizzativa Analisi del discorso: argomentazione, retorica e dialogo nel discorso pubblico e nei mass-media Cultura del vino, analisi sociologica del gusto e analisi sensoriale Pubblicazioni Navarini, G. (2011). Recensione di Lynda Dematteo, “L'idiotie en politique. Subversion et néo-populisme enItalie". Etnografia e ricerca qualitativa, 1, 145146. Navarini, G. (2012). A century after Durkheim’s Les formes élémentaires de la vie religieuse: Presentation. Etnografia e ricerca qualitativa, 3(3), 310-317. Navarini, G., Watts Miller, W., Warfield Rawls, A., Rosati, M., & Baumann, G. (2012). A century after Durkheim's Les formes élémentaires de la vie religieuse (G. Navarini, a cura di). Bologna : Il Mulino. Progetti/Contratti/Convenzioni Il vino come consumo culturale: una ricerca sulle classificazioni sociali e il gusto distintivo. [Fondo di Ateneo] Iniziative 09/10/2012 - Il sociologo, le sirene e le pratiche di integrazione. Il sociologo, le sirene e gli avatar [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] 29/06/2011 - Un altro Nord è possibile? La questione settentrionale e la Lega dopo venti anni [Seminario] Sekulic Tatjana Mail [email protected] Insegnamento SOCIOLOGIA DELL'EDUCAZIONE - CdL IN e corso di FORMAZIONE PRIMARIA V.O. (2011/2012) Laurea Linee di Ricerca SCIENZE DELLA Processi di costruzione delle identità collettive e in particolare quelle nazionali ed etniche Conflitti identitari e nuove guerre Diritti umani e umanitarismo Le società interculturali nel contesto globale Teorie del totalitarismo e della transizione democratica. Conoscenze specifiche dei paesi dell'Europa Centrale, Orientale e Balcanica Pubblicazioni Leccardi, C., Feixa, C., Kovacheva, S., Reiter, H., & Sekulic, T. (a cura di). (2012). 1989. Young People and Social Change after the Fall of the Berlin Wall. Strasburgo : Council of Europe. Pantò, L., & Sekulic, T. (2012). Born in 1989. European youngsters look to the future and to the past: Milan and Sarajevo compared. In 1989 : Young people and social change after the fall of the Berlin Wall (pp. 99-120). Strasbourg : Council of Europe Publishing. Sekulic, T. (2011). L'università e le integrazioni europee: le nuove sfide dell'agire accademico. In La minerva ferita. Crisi e prospettive dell'università in Italia (pp. 123-134). Napoli : Liguori. 222 Progetti/Contratti/Convenzioni Dalle rivoluzioni in Europa centrale orientale e balcanica alle rivoluzioni in Medio-oriente: le risposte dell’Unione Europea dal Trattato di Maastricht ad oggi. [Fondo di Ateneo] Iniziative 10/11/2011 - Il fascino indiscreto della differenza. Appartenenze e rappresentazioni oltre il multiculturalismo [Seminario] 22/11/2011 - Storie di donne umanitarie [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] Settore SPS/09 ‐ Sociologia Dei Processi Economici E Del Lavoro Andreotti Alberta Argia Mail [email protected] Insegnamento ORGANIZZAZIONE E CAPITALE SOCIALE - CdL MAGISTRALE IN e corso di SCIENZE E GESTIONE DEI SERVIZI (INTERFACOLTA') (2011/2012) Laurea Capitale sociale e reti sociali Middle classes Linee di Ricerca Welfare state Povertà ed esclusione sociale Pubblicazioni Andreotti, A., & Le Galès, P. (2011). Elite, Middle classes and cities. In Sociology of the European Union (pp. 76-99). Palgrave. Andreotti, A.A. (2011). Mark Granovetter: spazio sociale e spazio geografico. In G. Nuvolati (a cura di), Lezioni di sociologia urbana (pp. 205-224). Bologna : Il Mulino. Andreotti, A.A., & Mingione, E. (2011). La sfida dell'occupazione femminile in Italia: la spaccatura tra Nord e Sud. In IL lavoro: condizioni, problemi, sfide (pp. 119-133). Milano : Franco Angeli. Andreotti, A., Mingione, E., & Polizzi, E. (2012). Local Welfare Systems: A Challenge for Social Cohesion. Urban studies, 49(9), 1925-1940. Andreotti, A., & Fellini, I. (2012). Dentro la crisi: partecipazione e occupazione femminili in un mercato del lavoro territorialmente diviso. Sociologia del lavoro, 126(2), 25-38. Andreotti, A., & Scalmana, L. (2012). Imprenditore e manager: un'integrazione possibile e necessaria. Quaderni di Management, 55, 7-13. Andreotti, A., Le Galès, P., & Moreno Fuentes, F. (2012). Transnational mobility and rootedness: the upper middle classes in European cities. Global networks. Andreotti, A.A., Le Galès, P., & Moreno Fuentes, F.J. (2012). Controlling the Urban Fabric: The Complex Game of Distance and Proximity in E uropean Upper‐Middle‐Class Residential Strategies. International journal of urban and regional research, 1-22. Andreotti, A., & Mingione, E. (2012). The Modernization of Female Employment in Italy: One Country, Two Patterns. In Trajectories of Female Employment in the Mediterranean (pp. 38-63). Hampshire : Palgrave MacMillan. Progetti/Contratti/Convenzioni Una borghesia europea in formazione? [Fondo di Ateneo] 223 Benassi David Amerigo Mail [email protected] WELFARE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE Insegnamento DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2011/2012) e corso di WELFARE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE Laurea DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2012/2013) Sistemi di welfare Povertà e disuguaglianza Linee di Ricerca Mutamento sociale Politiche contro la povertà Pubblicazioni Benassi, D.A. (2012). Disuguaglianze nell'accesso al welfare. In D. Checchi (a cura di), Disuguaglianze diverse (pp. 255-286). Bologna : Il Mulino. Benassi, D.A. (2011). Recensione di "Social Vulnerability in Europe. The new Configurations of Social Risks", di Costanzo Ranci (ed). Basingstoke (UK): Palgrave Macmillan, 2010, xx + 299 pp. Sociologica, 3. Progetti/Contratti/Convenzioni Le discontinuità generazionali nell'accesso alla casa [Fondo di Ateneo] Butera Federico [email protected] FONDAMENTI DI ORGANIZZAZIONE - CdL IN SCIENZE Insegnamento DELL'ORGANIZZAZIONE (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ORGANIZZATIVI - CdL MAGISTRALE IN Laurea SOCIOLOGIA (2011/2012) Innovazione e cambiamento nelle organizzazioni Lavoratori e organizzazione lavoro della conoscenza Linee di Ricerca La responsabilità sociale dell'impresa Reti di imprese e imprese rete Mail Pubblicazioni Butera, F., & de Witt, G. (2011). Valorizzare il lavoro per rilanciare l'impresa (F. Butera, & G. de Witt, a cura di). Bologna : Il Mulino. Butera, F., & De Michelis, G. (a cura di). (2011). L'Italia che compete. L'Italian way of doing industry. Milano : Franco Angeli. Progetti/Contratti/Convenzioni Migliorare le conoscenze e competenze scientifico e professionale in materia di processi, organizzazione, organizzazione del lavoro e cambiamento organizzativo nell'ambito dell'Assessorato e delle Aziende sanitarie siciliane [Contratti su commissione - Consulenza] Iniziative 30/03/2011 - Imprese globali, attori locali. L'impatto sul territorio delle ristrutturazioni industriali. [Seminario] Catino Maurizio [email protected] ORGANIZZAZIONE E CAPITALE SOCIALE - CdL MAGISTRALE IN SCIENZE E GESTIONE DEI SERVIZI (INTERFACOLTA') (2011/2012) PROGETTAZIONE DELLE ORGANIZZAZIONI COMPLESSE - CdL IN Insegnamento SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ORGANIZZATIVI - CdL MAGISTRALE IN Laurea SCIENZE E GESTIONE DEI SERVIZI (INTERFACOLTA') (2011/2012) FONDAMENTI DI ORGANIZZAZIONE - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE (2012/2013) Mail 224 Linee di Ricerca Teorie dell'organizzazione Error management ed organizzazioni ad alta affidabilità Cambiamento organizzativo Sicurezza ed affidabilità dei sistemi complessi La gestione dell'inaspettato Pubblicazioni Catino, M. (2011). Why do Doctors practice defensive medicine? The sideeffects of medical litigation. Safety science monitor, 15(1), 1-12. Progetti/Contratti/Convenzioni Realizzazione del progetto RFPS-2007-8-645859.3 dal titolo: "Development and standardization of tools to evaluate and monitor chemotherapeutic risk" nell'ambito del programma strategico "costruire un sistema di competenze integrate per migliorare la sicurezza in chemioterapia" [Convenzioni Convenzione di collaborazione scientifica] La crisi finanziaria e il sistema dei controlli: il ruolo dei gatekeepers [Fondo di Ateneo] SICURTEMP: Sicurezza e benessere lavorativo tra vecchi e nuovi contratti temporanei in Provincia di Trento [Progetti di Ricerca Finanziati] Coletto Diego Mail [email protected] Insegnamento ISTITUZIONI POLITICHE e corso di (2012/2013) Laurea Pubblicazioni - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE Ambrosini, M., Pedersini, R., Coletto, D., & Guglielmi, S. (2011). Crisi economica e disoccupazione in Lombardia. Intervento presentato a: Il nodo del lavoro: mercati, trasformazioni, politiche. Convegno nazionale AIS-ELO, Catania. Coletto, D. (2011). Grassroots experiences in the informal economy: some evidences from Porto Alegre, Brazil. In Work in the Americas: Challenges and Opportunities. ILERA. Coletto, D. (2011). New and old dilemmas of the informal economy in Latin America: the case of street vendors in Porto Alegre, Brazil. Intervento presentato a: Formal, Informal and Criminal Economy, Messina, Italia. Coletto, D. (2012). The informal economy between market and reciprocity. Intervento presentato a: International Seminar “The world between crisis and change”, Conservatoire national des arts et métiers, Parigi, Francia. Coletto, D. (2011). Italy: Emerging forms of entrepreneurship [Altro]. Coletto, D. (2012). Italy: Public support instruments to support selfemployment and job creation in one-person and micro enterprises [Altro]. Pedersini, R., & Coletto, D. (2012). Italy: Employment and Industrial Relations in the Hotels and Restaurants sector [Altro]. Coletto, D., Guglielmi, S., & Ambrosini, M. (2012). Crisi economica e disoccupazione in Lombardia. Sociologia del lavoro(126), 98-114. Fellini Ivana [email protected] SOCIOLOGIA DEL LAVORO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E Insegnamento COMUNITA' LOCALE (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DEL LAVORO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E Laurea COMUNITA' LOCALE (2012/2013) Mail Pubblicazioni Andreotti, A., & Fellini, I. (2012). Dentro la crisi: partecipazione e 225 occupazione femminili in un mercato del lavoro territorialmente diviso. Sociologia del lavoro, 126(2), 25-38. Fellini, I. (2012). Una mappa analitica. In Partite Iva. Il lavoro autonomo nella crisi italiana (pp. 103-133). Bologna : Il Mulino. Progetti/Contratti/Convenzioni Modelli di occupazione degli immigrati in Europa: varietà di capitalismi o di regimi di welfare? [Fondo di Ateneo] Fullin Giovanna [email protected] SOCIOLOGIA DEL LAVORO - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) Insegnamento (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DEI SISTEMI LAVORATIVI - CdL IN SOCIOLOGIA Laurea (Triennale) (2012/2013) Sociologia del mercato del lavoro Sociologia delle professioni Linee di Strategie di reclutamento Ricerca Migrazioni e mercato del lavoro Occupazioni instabili Mail Pubblicazioni Reyneri, E., & Fullin, G. (2011). Labour market penalties of new immigrants in new and old receiving West European countries. International migration, 49(1), 31-57. Fullin, G. (2011). Tra disoccupazione e declassamento occupazionale. La condizione degli stranieri nel mercato del lavoro italiano. Mondi Migranti. Rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali, 1, 195-228. Reyneri, E., & Fullin, G. (2011). Ethnic penalties in the transition to and from unemployment: A West European perspective. International journal of comparative sociology, 52(4), 247-263. Fullin, G. (2011). Unemployment trap or high jobturnover? Ethnic penalties andlabour market transitions in Italy. International journal of comparative sociology, 52, 284-305. Progetti/Contratti/Convenzioni Gli sbocchi occupazionali degli immigrati nel mercato del lavoro italiano. Quanto contano il colore della pelle e la religione? [Fondo di Ateneo] Negrelli Serafino [email protected] COESIONE SOCIALE - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2011/2012) SOCIOLOGIA ECONOMICA E DEL LAVORO - CdL IN SCIENZE Insegnamento DELL'ORGANIZZAZIONE (2011/2012) e corso di COESIONE SOCIALE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) Laurea SOCIOLOGIA ECONOMICA E DEL LAVORO - CdL IN SCIENZE DELL'ORGANIZZAZIONE (2012/2013) sociologia economica; trasformazioni del lavoro; processi di ristrutturazione Linee di Ricerca delle imprese; relazioni industriali; gestione delle risorse umane Mail Pubblicazioni Negrelli, S. (2012). Remarks on Deliberative Democracy, Social, and Civil Dialogue. In Renewing Democratic Deliberation in Europe. The Challenge of Social and Civil Dialogue (pp. 187-200). Brussels : P.I.E. Peter Lang. Negrelli, S. (2012). La "capacitè" des travailleurs à etre entendus: les relations industrielles entre les marchés mondiaux et la régulation sociale. In La représentation collective des travailleurs. Ses transformations à la lumière du 226 droit comparé (pp. 29-41). Paris : Dalloz. Progetti/Contratti/Convenzioni Implementazione di un prototipo di Rilevatore dei "segnali deboli" del mercato del lavoro [Contratti su commissione - Consulenza] Realizzazione dell’Osservatorio permanente sulle dinamiche del mercato del lavoro, dei fabbisogni professionali e delle attività produttive a Milano [Contratti su commissione - Ricerca] LE TRASFORMAZIONI DEL LAVORO DOPO LA CRISI: TRA ECONOMIA E POLITICA [Fondo di Ateneo] Servizi Coordinati per l'Assistenza alle Reti Territoriali [Progetti di Ricerca Finanziati] Iniziative 07/04/2011 - Migrant workforce in France, Britain and Italy: comparative perspectives [Seminario] 14/06/2011 - Proletariato : ritorno al futuro? Cambiamenti delle culture del lavoro e della rappresentanza [Seminario] 19/03/2012 - Far ripartire la crescita a costo zero [Seminario] 18/12/2012 - Risposte alla crisi: Il welfare aziendale [Seminario] Pacetti Valentina [email protected] SOCIOLOGIA DELL'ORGANIZZAZIONE - CdL IN SOCIOLOGIA Insegnamento (Triennale) (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DELL'ORGANIZZAZIONE - CdL MAGISTRALE IN Laurea SOCIOLOGIA (2012/2013) Mail Linee di Sociologia dell'organizzazione Ricerca Progetti/Contratti/Convenzioni e sviluppo locale LE TRASFORMAZIONI DEL LAVORO DOPO LA CRISI: TRA ECONOMIA E POLITICA [Fondo di Ateneo] Iniziative 30/03/2011 - Imprese globali, attori locali. L'impatto sul territorio delle ristrutturazioni industriali. [Seminario] Reyneri Emilio [email protected] SOCIOLOGIA DEI SISTEMI LAVORATIVI - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2011/2012) Insegnamento SOCIOLOGIA DEL MERCATO DEL LAVORO - CdL IN SOCIOLOGIA e corso di (Triennale) (2011/2012) Laurea SOCIOLOGIA DEI SISTEMI LAVORATIVI - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) SOCIOLOGIA II - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) Relazioni tra sociologia ed economia Politiche del lavoro e dell'occupazione Linee di Analisi delle professioni e gestione delle risorse umane Ricerca Movimenti migratori Il mercato del lavoro italiano ed europeo Mail Pubblicazioni Reyneri, E. (2011). Sociologia del mercato del lavoro. I. Il mercato del lavoro tra famiglia e welfare. Bologna : Il Mulino. Reyneri, E., & Fullin, G. (2011). Labour market penalties of new immigrants in new and old receiving West European countries. International migration, 49(1), 227 31-57. Reyneri, E. (2011). Sociologia del mercato del lavoro. II Le forme dell'occupazione. Bologna : Il Mulino. Reyneri, E. (2011). Il mercato del lavoro: cambiamenti e tendenze. In G. Gosetti (a cura di), Lavoro e lavori (pp. 96-114). Milano : FrancoAngeli. Reyneri, E. (2011). Competere e morire. La qualità della vita nell'era del lavoro globale. In L. Fregolent, & P. Pizzo (a cura di), Letture. Sulla complessità dei territori (pp. 103-112). Milano : FrancoAngeli. Reyneri, E., & Fullin, G. (2011). Ethnic penalties in the transition to and from unemployment: A West European perspective. International journal of comparative sociology, 52(4), 247-263. Progetti/Contratti/Convenzioni PROGETTO FORMATEMP – AFOL MILANO [Convenzioni - Convenzione di collaborazione scientifica] PROGETTO FORMATEMP - AFOL MILANO [Contratti su commissione Ricerca] Modelli di occupazione degli immigrati in Europa: varietà di capitalismi o di regimi di welfare? [Fondo di Ateneo] Iniziative 30/03/2011 - Imprese globali, attori locali. L'impatto sul territorio delle ristrutturazioni industriali. [Seminario] 05/03/2012 - Disegnare un mercato del lavoro non duale [Seminario] 14/06/2011 - Proletariato : ritorno al futuro? Cambiamenti delle culture del lavoro e della rappresentanza [Seminario] 08/11/2011 - Invito alla presentazione del Rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione 2011 - Gli stranieri:quale valore economico per la società? [Tavola rotonda] 18/12/2012 - Risposte alla crisi: Il welfare aziendale [Seminario] 13/11/2012 - Come cambia l’occupazione con la crisi? Cosa dicono i dati statistici e i dati amministrativi [Seminario] Rossi Paolo [email protected] ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI - CdL IN SERVIZIO Insegnamento SOCIALE (2011/2012) e corso di ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI - CdL IN SERVIZIO Laurea SOCIALE (2012/2013) Mail Pubblicazioni Tognetti, M.G., & Rossi, P. (2011). Nuove tecnologie e gruppi di auto mutuo aiuto. Città in controluce, 83-105. Rossi, P. (2012). Primo contatto: spazi e pratiche narrative nell'accesso ai servizi sociali. M@GM@, Rivista Internazionale di Scienze Umane e Sociali, vol. 10(n° 1). Rossi, P. (2012). La metamorfosi del segretariato sociale? La riconfigurazione organizzativa del servizio tra finalità informative ed esigenze di contenimento della domanda. Autonomie locali e servizi sociali(1), 137-151. Rossi, P. (2012). Il segretariato sociale e l'accesso ai servizi socio-assistenziali. Assetti istituzionali, logiche organizzative, pratiche professionali. Milano : Franco Angeli. Gatti, D., & Rossi, P. (2011). L'Azienda Speciale: una forma di gestione associata dei servizi alla persona. Welfare oggi(6), 77-81. Progetti/Contratti/Convenzioni 228 Forme di gestione associata dei servizi sociali: esperienze regionali a confronto [Fondo di Ateneo] Iniziative 18/12/2012 - Risposte alla crisi: Il welfare aziendale [Seminario] Tognetti Mara Graziella Mail [email protected] LE POLITICHE PER LA SALUTE - CdL MAGISTRALE IN SCIENZE E GESTIONE DEI SERVIZI (INTERFACOLTA') (2011/2012) Insegnamento POLITICA SOCIALE - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2011/2012) e corso di RELAZIONI INTERCULTURALI E SALUTE - CdL MAGISTRALE IN Laurea SCIENZE E GESTIONE DEI SERVIZI (INTERFACOLTA') (2011/2012) POLITICA SOCIALE - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2012/2013) Processi migratori con attenzione alla salute e all'accesso alle risorse di welfare e alle famiglie Salute e malattia, sistemi per la salute, politiche sanitarie e medicine Linee di Ricerca complementari Politiche sociali Disuguaglianze di salute Pubblicazioni Tognetti, M.G. (a cura di). (2011). Famiglie ricongiunte. Esperienze di ricongiungimento di famiglie del MArocco, del Pakistan,India. Torino : UTET. Tognetti, M.G. (2011). Le nuove famiglie della migrazione in Italia. In M.G. Tognetti (a cura di), Famiglie ricongiunte. Esperienze diricongiungimento di famiglie del Marocco, del Pakistan, India (pp. 3-40). Torino : UTET. Tognetti, M., & Ornaghi, A. (2011). Searching for Good Health From North and South Europe. China - USA Business Review, 10(6), 451-459. Tognetti, M.G. (2011). Gli immigrati tra innovazione organizzativa e cambiamenti culturali. Sociologia del lavoro(22), 181-193. Tognetti, M.G., & Rossi, P. (2011). Nuove tecnologie e gruppi di auto mutuo aiuto. Città in controluce, 83-105. Tognetti, M.G. (2011). Regional Health Systems and non-conventional medicine:the situation in Italy. The EPMA Journal. Tognetti M, & Ornaghi A (2011). Les medicines non conventionnelles et l'implementation dans les Services Sanitaires Regionaux. In Création et Innovation. Tognetti, M.G., & Olivadoti, S. (2011). Services for immigrants in Italy: an aid for sociology. Intervento presentato a: International seminar sociology and social work, Lisbona. Tognetti, M.G. (2011). Le badanti l'accesso e l'uso del welfare sanitario per se e per il badato. Intervento presentato a: World, wide, women .Globalisation gender languages, Torino. Tognetti, M.G., & Roberti di Sarsina, P. (2011). The need for higher education in the sociology of traditional and non-conventional medicine in Italy: towards a person-centered medicine. The EPMA Journal. Tognetti, M.G. (2011). L'altra cura: medicine non convenzionali. Famiglia oggi. Della Bella, S., Sarti, S., Lucchini, M., & Tognetti, M.G. (2011). A Comparative Analysis of Inequality in Health Across Europe. Sociological research online, 16(4). Tognetti, M.G., & Ornaghi, A. (2011). Regionalizing Health Systems Public and Private Mix: The Situation in Italy. Sociology Study, 1(5), 376-388. 229 Della Bella, S., Lucchini, M., Sarti, S., & Tognetti MG (2011). Un analisi comparata delle disuguaglianze di salute in Europa. In G. Vicarelli (a cura di), Regolazione e governance nei sistemi sanitari europei. Bologna : Il Mulino. Sarti, S., Della Bella, S., Lucchini, M., & Tognetti, M.G. (2011). Le disuguaglianze sociali nella salute: una riflessione sulle basi dati e sugli indicatori attualmente impiegati in letteratura. Rassegna italiana di sociologia(4), 681-702. Tognetti, M.G., & Ornaghi, A. (2012). The "Badanti" (Informal Carers)phenomenon in Italy: characteristics and peculiarities of access to the health care system. Journal of intercultural studies, 33(1), 9-22. Tognetti, M.G. (2011). Le badanti: accesso e uso del welfare sanitario per sé e per il badato. In T. Caponio, F. Giordano, B. Manetti, & L. Ricaldone (a cura di), World Wid Women, Globalizzazione,Generi, Linguaggi (pp. 39-50). Torino : Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne. Tognetti, M., & Olivadoti, S. (2012). The Role of Social Networks in Health. Sociology study, 2(1), 60-67. Tognetti, M.G. (2012). Disuguaglianze di salute e dinamiche migratorie. Salute e Società(3), 75-94. Tognetti, M., & Piperno, F. (a cura di). (2012). Welfare Transnazionale. Le frontiere esterne delle politiche sociali. Roma : Ediesse. Tognetti, M.G. (2012). Donne e percorsi migratori. Per una sociologia delle migrazioni. Milano : Francoangeli. Tognetti, M. (2012). Accesso ai servizi sanitari e costruzione della cittadinanza dei migranti. Autonomie locali e servizi sociali. Tognetti M (2012). Le regroupement familial en Italie des adolescentes d’origine indienne, pakistanaise et marocaine. Migrations Société(141-142). Biancheri, R., Niero, M., & Tognetti, M.G. (a cura di). (2012). Ricerca e sociologia della salute fra presente e futuro. Milano : Franco Angeli. Tognetti, M.G. (2011). Health inequalities and migration dynamics. Salute e Società(3E). Tognetti, M. (2012). Badanti and the Changing Role of the Italian Welfare Regime. In Building a New Europe? Women Migrants from the Easterm Transregions (pp. 51-63). Helsinki : kikimora-University of Helsinki. Bertolani, B., Rinaldini, M., & Tognetti, M. (2012). Famiglie ricongiunte: un articolato processo di negoziazione tra dimensione transnazionale e stratificazione civica. Sociologia Italiana - AIS Journal of Sociology, 0, 69-87. Roberti di Sarsina, P., Morandi, A., Alivia, M., Guadagni, P., & Tognetti, M.G. (2012). Medicine tradizionali e non convenzionali in Italia. Considerazioni su una scelta sociale per la medicina centrata sulla persone. Advanced therapies, 1, 3-29. Tognetti, M.G., & Olivadoti, S. (2011). Social Class and Health Inequality in Italy. Journal of US-China Public Administration, 8(4), 426-437. Tognetti, M., & Roberti di Sarsina, P. (2011). The need for higher education in the sociology of traditional and non conventional medicine in Italy: towards a person centered medecine. The EPMA Journal. Progetti/Contratti/Convenzioni Forme di gestione associata dei servizi sociali: esperienze regionali a confronto [Fondo di Ateneo] La costruzione della cittadinanza delle donne immigrate tra attese, comportamenti e culture organizzative nei servizi sociali e sanitari [Nazionali PRIN] 230 Milano capitale della Charity [Progetti di Ricerca Finanziati] Iniziative 22/11/2011 - Famiglie ricongiunte e famiglie transnazionali. Nuove prospettive di ricerca [Seminario] 15/10/2012 - L’accesso ai servizi socio-assistenziali: quali logiche di regolazione? [Seminario] 18/12/2012 - Risposte alla crisi: Il welfare aziendale [Seminario] Settore SPS/10 ‐ Sociologia Dell'Ambiente E Del Territorio Boffi Mario [email protected] CARTOGRAFIA TEMATICA M - CdL MAGISTRALE IN BIOSTATISTICA E STATISTICA SPERIMENTALE (2011/2012) SOCIOLOGIA - CdL IN STATISTICA E GESTIONE DELLE Insegnamento INFORMAZIONI (2011/2012) e corso di CARTOGRAFIA TEMATICA M - CdL MAGISTRALE IN Laurea BIOSTATISTICA E STATISTICA SPERIMENTALE (2012/2013) SOCIOLOGIA - CdL IN STATISTICA E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI (2012/2013) Sociologia urbana Linee di Sociologia della mobilità Ricerca Metodologia analisi spaziale Mail Pubblicazioni Boffi, M., & Pagliarini P (2011). Flussi di mobilità e definizione delle aree metropolitane (Mobility Flows and the Definition of the Metropolitan Areas). Sociologia urbana e rurale(94), 62-86. Boffi, M., Castiglioni, I., Giasanti, A., & Missoni, E. (2011). Contemporaneous university as agent for local development. In Yayabociencia 2011. Boffi, M. (2012). Metodo e misurazione dell'accessibilità urbana. In Muoversi in città. Accessibilità e mobilità nella metropoli contemporanea (pp. 43-60). Milano : Franco Angeli. Colleoni, M., Boffi, M., & Lipari, L. (2012). L’accessibilità alle risorse turistiche dalla prospettiva dello slow tourist. In Le strategie per una valorizzazione sostenibile del territorio. Il valore della lentezza, della qualità e dell’identità per il turismo del futuro (pp. 13-27). Milano : Franco Angeli. Progetti/Contratti/Convenzioni Mappatura georeferenziata del sistema dei distretti turistici siciliani e analisi degli aspetti socio economici e della filiera turistica [Contratti su commissione - Consulenza] Contratto tra Università degli Studi di Milano-Bicocca e COnsorzio REcupero VEtro, ANCITEL Energia e Ambiente [Contratti su commissione - Ricerca] La mobilità ciclistica a Milano – Aspetti metodologici [Fondo di Ateneo] Colleoni Matteo [email protected] SOCIOLOGIA DEL TURISMO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E Insegnamento COMUNITA' LOCALE (2011/2012) e corso di POLITICHE URBANE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) Laurea SOCIOLOGIA DEL TURISMO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E Mail 231 Linee di Ricerca COMUNITA' LOCALE (2012/2013) Sociologia dell'ambiente e del territorio Sociologia dei tempi sociali Mobilità urbana Politiche temporali urbane Metodologia della ricerca sociale Pubblicazioni Colleoni, M. (2011). Urban Mobility, Accessibility and Social Equity. A Comparative Study in Four European Metropolitan Areas. In G. Pellegrino (a cura di), The Politics of Proximity: Mobility and Immobility in Practice (pp. 121-132). London : Ashgate. Colleoni, M. (2011). Mobilità e società urbana contemporanee. Sociologia urbana e rurale, 94, 16-29. Colleoni, M., Castrignanò, M., & Pronello, C. (2012). Muoversi in città. Accessibilità e mobilità nella metropoli contemporanea. Milano : Franco Angeli. Colleoni, M., Boffi, M., & Palvarini, P. (2012). A Gis methodology for defining the metropolitan areas. The Italian case study. In Planning Support Tools: Policy Analysis, Implementation and Evaluation Proceedings of the Seventh International Conference on Informatics and Urban and Regional Planning INPUT 2012 (pp. 1847-1859). -. Colleoni, M., Boffi, M., & Lipari, L. (2012). L’accessibilità alle risorse turistiche dalla prospettiva dello slow tourist. In Le strategie per una valorizzazione sostenibile del territorio. Il valore della lentezza, della qualità e dell’identità per il turismo del futuro (pp. 13-27). Milano : Franco Angeli. Progetti/Contratti/Convenzioni Mobilità casa-lavoro e emissioni di inquinanti dei dipendenti delle aziende pubbliche e private dell’area nost-ovest milanese [Fondo di Ateneo] Iniziative 06/04/2011 - La mobilità territoriale nelle società contemporanee [Seminario] 24/05/2011 - Tempi di vita, tempi delle donne [Seminario] Gilli Monica [email protected] SOCIOLOGIA DEL TERRITORIO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2011/2012) TURISTI E SCENARI TURISTICI - CdL MAGISTRALE IN TURISMO Insegnamento TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DEL TERRITORIO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E Laurea COMUNITA' LOCALE (2012/2013) TURISTI E SCENARI TURISTICI - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2012/2013) Mail Pubblicazioni Gilli, M. (2011). Lo sguardo dall’acqua: la crociera fluviale in Europa. In E. Marra, & E. Ruspini (a cura di), Altri turismi crescono. Turismi outdoor e turismi urbani (pp. 85-111). Milano : Franco Angeli. Gilli, M. (2011). Il turismo d’avventura tra gestione del rischio e narrazione del sé. In E. Marra, & E. Ruspini (a cura di), Altri turismi crescono. Turismi outdoor e turismi urbani (pp. 69-84). Milano : Franco Angeli. Marra, E., & Gilli, M. (2012). Il triangolo postindustriale: dal fordismo al turismo. In La metropoli contemporanea (pp. 75-101). Milano: Guerini. 232 Progetti/Contratti/Convenzioni Valorizzazione del sistema turistico culturale lombardo [Fondo di Ateneo] Marra Ezio [email protected] MARKETING URBANO - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2011/2012) SISTEMI TERRITORIALI URBANI - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2011/2012) SOCIOLOGIA DEI SISTEMI TERRITORIALI - CdL MAGISTRALE IN Insegnamento TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DEL TERRITORIO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E Laurea COMUNITA' LOCALE (2011/2012) MARKETING URBANO - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2012/2013) SOCIOLOGIA DEL TERRITORIO - CdL IN SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA' LOCALE (2012/2013) Marketing Urbano, Turismo, Sociologia Urbana, Marketing Territoriale, ICT e Linee di Ricerca Web 2.0 Mail Pubblicazioni Marra, E., & Gilli, M. (2012). Il triangolo postindustriale: dal fordismo al turismo. In La metropoli contemporanea (pp. 75-101). Milano : Guerini. Marra, E., & Ruspini, E. (a cura di). (2011). Altri turismi crescono, Turismi outdoor e turismi urbani. Milano : Franco Angeli. Marra, E., & Ruspini, E. (2011). Altri turismi crescono - Introduzione. In Altri turismi crescono, turismi outdoor e turismi urbani (pp. 9-23). Milano : Franco Angeli. Progetti/Contratti/Convenzioni Valorizzazione del sistema turistico culturale lombardo [Fondo di Ateneo] Une rete lombarda tra beni culturali e sistema produttivo: un progetto innovativo di valorizzazione del territorio [Progetti di Ricerca Finanziati] Iniziative 09/07/2012 - Accessibility and Tourism [Tavola rotonda] Mugnano Silvia [email protected] TURISMO E SVILUPPO LOCALE - CdL MAGISTRALE IN TURISMO Insegnamento TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2011/2012) e corso di TURISMO E SVILUPPO LOCALE - CdL MAGISTRALE IN TURISMO Laurea TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2012/2013) Mail Pubblicazioni Mugnano, S., & Palvarini, P.G. (2011). La crisi economica e Milano: uno scenario abitativo a rischio. In R. Lodigiani, M. Garzonio, & M. Vitale (a cura di), Milano 2011: dentro la crisi e oltre: dare gambe alla speranza. Milano : Franco Angeli. Mugnano, S. (2011). Introduzione. Sociologia urbana e rurale, 94. Mugnano, S. (2012). La ciudad creativa y la ciudad del conoscimento: Milàn y la economia creativa. In Ciudades Creativas: Ciudadanìa, cultura digital y emprendimento social (pp. 209-223). Barcelona : Foudaciòn Kreanta. Mugnano, S., & Palvarini, P.G. (2012). Abitare in una ageing society: Nuovi bisogni per vecchi abitanti. In Rapporto sulla città, Milano 2012. Le generazioni che verranno sono già qui (pp. 159-178). Milano : Franco Angeli. 233 Mugnano, S. (a cura di). (2011). Progetta, esponi e visita : mega eventi e grandi città. Milano : Franco Angeli. Progetti/Contratti/Convenzioni La crisi economica. Carriere abitative dei milanesi a rischio. [Fondo di Ateneo] Nuvolati Giampaolo Mail [email protected] COESIONE SOCIALE - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2011/2012) SISTEMI TERRITORIALI URBANI - CdL MAGISTRALE IN TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2011/2012) Insegnamento SOCIOLOGIA DEI SISTEMI TERRITORIALI - CdL MAGISTRALE IN e corso di TURISMO TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE (2011/2012) Laurea SOCIOLOGIA DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) COESIONE SOCIALE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) SOCIOLOGIA II - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) Sociologia urbana Linee di Sociologia dell'ambiente Ricerca Metodologia della ricerca sociale Pubblicazioni Chiappero Martinetti, E., Moroni, S., & Nuvolati, G. (2011). Gli spazi della povertà. Strumenti d’indagine e politiche di intervento. Milano : Bruno Mondadori. Nuvolati, G. (2011). The flâneur and the city: object and subject of sociological analysis. In V. Mele (a cura di), Sociology, aesthetics and the city (pp. 143162). Pisa : Pisa University Press. Nuvolati, G. (a cura di). (2011). Lezioni di sociologia urbana. Bologna : Il Mulino. Nuvolati, G. (2011). Introduzione. In G. Nuvolati (a cura di), Lezioni di sociologia urbana (pp. 9-30). Bologna : Il Mulino. Nuvolati, G. (2011). L'evoluzione del flaneur. Verso una esperienza condivisa. In F. Italiano, & M. Mastronunzio (a cura di), Geopoetiche. Studi di geografia e letteratura (pp. 145-162). Milano : Unicopli. Nuvolati, G. (2011). Spazio e povertà: una tipologia per l’analisi della città. In Gli spazi della povertà. Strumenti di indagine e politiche di intervento (pp. 3142). Milano : Mondadori. Nuvolati, G., & Maggino, F. (a cura di). (2012). Quality of Life in Italy. springer. Progetti/Contratti/Convenzioni La città contemporanea. Trasformazioni in atto e modalità di analisi dei fenomeni emergenti in tema di qualità della vita urbana [Fondo di Ateneo] Iniziative 04/04/2001 - 04/04/2011 - La sicurezza diseguale [Seminario] 06/04/2011 - La mobilità territoriale nelle società contemporanee [Seminario] 07/02/2011 - The Flâneur and the City. Object and Subject of Sociological Analysis [Seminario] Vicari Serena [email protected] Insegnamento TEORIE URBANE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2011/2012) e corso di SOCIOLOGIA DEI PROCESSI TERRITORIALI - CdL IN SOCIOLOGIA Laurea (Triennale) (2012/2013) Mail 234 Linee di Ricerca Analisi comparativa delle trasformazioni urbane Industrie culturali e sviluppo urbano Politiche di rigenerazione Innovazione sociale e iniziative di sviluppo Turismo urbano Pubblicazioni Vicari S. (2011). Jacobs: tra sociologia urbana e urbanistica. In Lezioni di sociologia urbana. Bologna : il Mulino. Progetti/Contratti/Convenzioni Invenzione di spazio [Fondo di Ateneo] Piccoli comuni e coesione sociale: politiche e pratiche urbane per l'inclusione sociale e spaziale degli immigrati [Nazionali - PRIN] Iniziative 30/03/2011 - Imprese globali, attori locali. L'impatto sul territorio delle ristrutturazioni industriali. [Seminario] 19/01/2011 - L'Italia delle città. Prospettive emergenti per l'analisi della dimensione della società italiana [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] Zajczyk Francesca [email protected] POLITICHE URBANE - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2011/2012) SERVIZI E DISEGUAGLIANZE URBANE - CdL MAGISTRALE IN Insegnamento SCIENZE E GESTIONE DEI SERVIZI (INTERFACOLTA') (2011/2012) e corso di POLITICHE URBANE - CdL IN SOCIOLOGIA (Triennale) (2012/2013) Laurea SOCIOLOGIA URBANA - CdL MAGISTRALE IN SOCIOLOGIA (2012/2013) Tempo e spazio: la mobilità nelle politiche temporali urbane Le periferie urbane: le traiettorie di esclusione o inclusione dei quartieri Linee di periferici Ricerca Donne e potere: il riequilibrio della presenza femminile nell'economia e nella politica Mail Pubblicazioni Zajczyk, F., Borlini, B.G., & Crosta, F. (2011). La sfida delle giovani donne. I numeri di un percorso ad ostacoli. Milano : Franco Angeli. Progetti/Contratti/Convenzioni Contratto tra Università degli Studi di Milano-Bicocca e COnsorzio REcupero VEtro, ANCITEL Energia e Ambiente [Contratti su commissione - Ricerca] Collaborazione scientifica nell'ambito del progetto “Piano Intercomunale della Mobilità Sostenibile”finanziato dalla Fondazione Cariplo [Convenzioni Convenzione di collaborazione scientifica] La crisi economica. Carriere abitative dei milanesi a rischio. [Fondo di Ateneo] La Stazione ferroviaria come nodo di mobilità e nuovo spazio pubblico urbano [Nazionali - PRIN] Iniziative 11/12/2012 - I SEMINARI DI ABCD - Davanti al voto: come scelgono le donne? [Seminario] 31/01/2011 - I SEMINARI DI ABCD - Vita pubblica e opportunità per le donne in Italia [Seminario] 14/12/2011 - I SEMINARI DI ABCD - Una prospettiva di genere nell' Italia unita - Centocinquant'anni. [Seminario] 15/03/2012 - Milano: scenari futuri. Il nuovo Piano di Governo del Territorio del Comune di Milano (PGT) [Seminario] 235 29/03/2012 - Processo di mutamento sociale in Italia. Uno sguardo di genere [Tavola rotonda] Settore SPS/12 ‐ Sociologia Giuridica, Della Devianza E Mutamento Sociale Giasanti Alberto [email protected] LE FORME DELLA MEDIAZIONE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2011/2012) PLURALISMO GIURIDICO E PLURALISMO CULTURALE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE Insegnamento POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2011/2012) e corso di LE FORME DELLA MEDIAZIONE - CdL MAGISTRALE IN Laurea PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2012/2013) PLURALISMO GIURIDICO E PLURALISMO CULTURALE - CdL MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (2012/2013) Pluralismo giuridico e pluralismo culturale, diversity, migrazioni Linee di Cooperazione internazionale Ricerca Fenomeni normativi, controllo sociale e carcere Mail Pubblicazioni Giasanti, A., & Missoni, E. (2011). Global health and development as an interdisciplinary and intercultural opportunity for interuniversity cooperation. In Atti del II° Congresso Nazionale CUCS sulla Cooperazione Universitaria. Boffi, M., Castiglioni, I., Giasanti, A., & Missoni, E. (2011). Contemporaneous university as agent for local development. In Yayabociencia 2011. Giasanti, A. (2011). Ombre. Il lato oscuro della società e la nuova etica. Milano : Franco Angeli. Giasanti, A. (2012). Dix ans de la médiation à l'Université. Réflexions sociologiques sur la médiation des conflits. In E. Iula, & J. Morineau (a cura di), Face au conflict: les ressources anthropologiques, sociologiques et théologiques de la médiation (pp. 21-40). Paris : Médiasèvres. Progetti/Contratti/Convenzioni Convenzione tra l'Università degli Studi di Milano-Bicocca e il Comune di Vimodrone [Convenzioni - Convenzione di collaborazione scientifica] Rapporto di collaborazione per la realizzazione di un progetto finalizzato ad implementare azioni di cittadinanza attiva per la promozione di diritti pieni [Convenzioni - Convenzione quadro] L'università come agente di sviluppo locale tra Italia e Cuba [Fondo di Ateneo] Formazione in policy - making e management per la salute globale [Progetti di Ricerca Finanziati] Iniziative 23/11/2012 - 24/11/2012 - Soffocare. Strategie per la sopravvivenza [Conferenza] Rossi Eugenio Mail [email protected] GIURIDICA DELLA DEVIANZA E DEL MUTAMENTO Insegnamento SOCIOLOGIA 236 SOCIALE - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2011/2012) SOCIOLOGIA GIURIDICA DELLA DEVIANZA E DEL MUTAMENTO SOCIALE - CdL IN SERVIZIO SOCIALE (2012/2013) Sociologia della devianza Sicurezza sociale Criminologia minorile e corso di Laurea Linee di Ricerca Pubblicazioni Rossi, E., Caiani, C.A., Brambilla, B., Cagnazzi, S., & Bettin, L. (2011). Ragazzi che educano ragazzi. Un intervento di peer education per la riparazione del disagio evolutivo (E. Rossi, a cura di). RHO (MI) : Stripes. Rossi, E. (2011). La nuova declinazione della peer education nell'esperienza di prevenzione. In Ragazzi che educano ragazzi. Un intervento di peer education per la riparazione del disagio evolutivo (pp. 19-42). Rho (MI) : Stripes. Rossi, E. (2012). Gli anziani e la paura del crimine. Pedagogika, XVI, 3, 74-81. Progetti/Contratti/Convenzioni L’eroina fumataUn’indagine di approfondimento su uno stile di consumo giovanile [Fondo di Ateneo] 11.5 Valore Non Impostato Settore ING‐INF/05 ‐ Sistemi Di Elaborazione Delle Informazioni Martini Mattia Mail [email protected] Pubblicazioni Graziani, C., Martini, M., & Mezzanzanica, M. (2011). Monitoring geographical mobility from, toward and within a Regional Labour Market: the case of Lombardy. In Measuring geographical mobility Regional Labour Market mobility (pp. 189-199). Munchen : Rainer Hampp Verlag. CAVENAGO, D., & MARTINI, M. (a cura di). (2011). Human capabilities e sviluppo aziendale. Aracne. Settore L‐ART/06 ‐ Cinema, Fotografia E Televisione Massarenti Cesare Angelo Mail [email protected] Sistemi interattivi Multichannel, Multimedia, Cross-Media Linee di Ricerca Sistemi di accesso, schermi Processi di produzione nei media Progetti/Contratti/Convenzioni Sistemi di comunicazione in mobilità: la comunicazione di prossimità e applicazioni in ambito turistico. [Fondo di Ateneo] 237 Settore M‐GGR/01 ‐ Geografia Pecorelli Valeria Mail [email protected] Settore SECS‐P/06 ‐ Economia Applicata Di Giovinazzo Viviana Mail [email protected] Pubblicazioni Naimzada, A.K., & Di Giovinazzo, V. (2012). ... Do as the Romans do. A model of conformity with the endogenous formation of preferences. The Journal of socio-economics, 41(5), 654-658. Martinoia Michela Mail [email protected] Progetti/Contratti/Convenzioni Capitale territoriale: dotazione di risorse e capacità di loro valorizzazione nelle province italiane [Fondo di Ateneo] Settore SECS‐P/07 ‐ Economia Aziendale Lal Richa Mail [email protected] Martini Mattia Mail [email protected] Pubblicazioni Graziani, C., Martini, M., & Mezzanzanica, M. (2011). Monitoring geographical mobility from, toward and within a Regional Labour Market: the case of Lombardy. In Measuring geographical mobility Regional Labour Market mobility (pp. 189-199). Munchen : Rainer Hampp Verlag. CAVENAGO, D., & MARTINI, M. (a cura di). (2011). Human capabilities e sviluppo aziendale. Aracne. Settore SPS/01 ‐ Filosofia Politica Marras Stefano Mail [email protected] Iniziative 20/11/2012 - Chiedo asilo. La condizione dei rifugiati in Italia [Seminario] 238 Settore SPS/04 ‐ Scienza Politica Caruso Loris Mail [email protected] Iniziative 29/06/2011 - Un altro Nord è possibile? La questione settentrionale e la Lega dopo venti anni [Seminario] Polizzi Emanuele Maria Mail [email protected] Pubblicazioni Andreotti, A., Mingione, E., & Polizzi, E. (2012). Local Welfare Systems: A Challenge for Social Cohesion. Urban studies, 49(9), 1925-1940. Progetti/Contratti/Convenzioni Cambiamento sociale, embeddedness dei sistemi locali, differenze e sviluppi del welfare locale. [Fondo di Ateneo] Iniziative 16/06/2011 - Democrazia: riconoscimento e partecipazione [Seminario] 29/06/2011 - Un altro Nord è possibile? La questione settentrionale e la Lega dopo venti anni [Seminario] Settore SPS/07 ‐ Sociologia Generale Ballabio Simona [email protected] Baroni Walter Stefano Mail [email protected] Mail Progetti/Contratti/Convenzioni Il fenomeno della dispersione scolastica come fattore di amplificazione delle disuguaglianze sociali [Fondo di Ateneo] Bonizzoni Paola Mail [email protected] Pubblicazioni Pirola, Y., Della Vedova, G., Biffani, S., Stella, A., & Bonizzoni, P. (2012). A Fast and Practical Approach to Genotype Phasing and Imputation on a Pedigree with Erroneous and Incomplete Information. IEEE/ACM Transactions on Computational Biology and Bioinformatics, 9(6), 1582-1594. Beretta, S., Bonizzoni, P., Rizzi, R., & Della Vedova, G. (2012). Reconstructing isoform graphs from RNA-Seq data. In Proceedings - 2012 IEEE International Conference on Bioinformatics and Biomedicine, BIBM 2012 (pp.499-502). De Lillo Antonio Mail Linee di Ricerca [email protected] Mobilità sociale Stratificazione e classi sociali Analisi multivariata Condizione giovanile 239 Pubblicazioni Arosio, L., Sarti, S., Terraneo, M., & Zoboli, S. (2011). Metodi e tecniche della ricerca sociale. Manuale d'uso per l'indagine quantitativa (A. de Lillo, a cura di). Milano-Torino : Pearson. Iniziative 21/01/2011 - Il Sociologo e le sirene: nuovi paradigmi per la ricerca sociale [Convegno nazionale] 09/05/2012 - Condizione giovanile e politiche giovanili nel sud Europa [Seminario] Domaneschi Lorenzo Mail [email protected] Iniziative 10/11/2011 - Il fascino indiscreto della differenza. Appartenenze e rappresentazioni oltre il multiculturalismo [Seminario] 09/05/2012 - Condizione giovanile e politiche giovanili nel sud Europa [Seminario] 19/06/2012 - Ripensare la cittadinanza, teorie pratiche e rappresentazioni [Seminario] Filandri Marianna Azzurra Mail [email protected] Progetti/Contratti/Convenzioni Gli sbocchi occupazionali degli immigrati nel mercato del lavoro italiano. Quanto contano il colore della pelle e la religione? [Fondo di Ateneo] Gambardella Maria Grazia Mail [email protected] Iniziative 09/05/2012 - Condizione giovanile e politiche giovanili nel sud Europa [Seminario] Giorgi Alberta Mail [email protected] Iniziative 09/03/2011 - Come cambia la partecipazione collettiva nell'era dell'antipolitica e della mediatizzazione della sfera pubblica [Seminario] 16/06/2011 - Democrazia: riconoscimento e partecipazione [Seminario] 29/06/2011 - Un altro Nord è possibile? La questione settentrionale e la Lega dopo venti anni [Seminario] Marcucci Nicola Mail [email protected] Iniziative 07/02/2012 - Individualità, individualismo, individualizzazione. La soggettività come ambivalenza nella modernità [Seminario] 16/06/2011 - Democrazia: riconoscimento e partecipazione [Seminario] Martini Mattia Mail [email protected] Pubblicazioni Graziani, C., Martini, M., & Mezzanzanica, M. (2011). Monitoring geographical mobility from, toward and within a Regional Labour Market: the case of Lombardy. In Measuring geographical mobility Regional Labour Market mobility (pp. 189-199). Munchen : Rainer Hampp Verlag. 240 CAVENAGO, D., & MARTINI, M. (a cura di). (2011). Human capabilities e sviluppo aziendale. Aracne. Marzorati Roberta Mail [email protected] Pubblicazioni Marzorati, R., & Quassoli, F. (2012). "Risotto and Zighiní?". Milano’s Lazzaretto between multicultural changes and perceptions of insecurity. In Selling Ethnic Neighborhoods (pp. 138-155). New York : Routledge. Marzorati, R. (2011). Conflictos en el espacio público y construcción de la alteridad: una comparación entre barrios en Milán y Barcelona. ACE: Arquitectura, Ciudad y Entorno(17), 293-315. Marzorati, R. (2011). Vivere (a) Legnano. In T. Vitale, & S. Tosi (a cura di), Piccolo Nord. Scelte politiche e interessi privati nell’Alto Milanese (pp. 149175). Milano : Bruno Mondadori. Progetti/Contratti/Convenzioni La criminalizzazione dell'immigrazione in Italia [Fondo di Ateneo] Iniziative 19/01/2011 - L'Italia delle città. Prospettive emergenti per l'analisi della dimensione della società italiana [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] 10/11/2011 - Il fascino indiscreto della differenza. Appartenenze e rappresentazioni oltre il multiculturalismo [Seminario] Mozzana Carlotta Mail [email protected] Pubblicazioni Bifulco, L., & Mozzana, C. (2011). La dimensione sociale delle capacità: fattori di conversione, istituzioni e azione pubblica. Rassegna italiana di sociologia. Pisano Carlo Maria Mail [email protected] Iniziative 04/04/2001 - 04/04/2011 - La sicurezza diseguale [Seminario] Poletti Cristian Mail [email protected] Sarti Simone Mail [email protected] Terraneo Marco Mail [email protected] Pubblicazioni Zoboli, S., Arosio, L., & Terraneo, M. (2011). Le scelte del ricercatore. In A. de Lillo, L. Arosio, S. Sarti, M. Terraneo, & S. Zoboli (a cura di), Metodi e tecniche della ricerca sociale. Manuale d'uso per l'indagine quantitativa (pp. 131-180). Milano : Pearson Education. Iniziative 09/05/2012 - Condizione giovanile e politiche giovanili nel sud Europa [Seminario] Trivellato Paolo Mail Linee di Ricerca [email protected] Funzionamento dei sistemi di istruzione universitaria Condizione degli studenti universitari Indicatori di literacy Professione insegnante 241 Pubblicazioni Triventi, M., & Trivellato, P. (2011). Differentiated Trends in Student Access and Performance during the “Bologna Process”. The Case of Universities in Milan. Italian Journal of Sociology of Education, 8(2), 94-113. Bongini, P., Trivellato, P., & Zenga, M. (2012). MEASURING FINANCIAL LITERACY AMONG STUDENTS: AN APPLICATION OF RASCH ANALYSIS. Electronic Journal of Applied Statistical Analysis, Vol 5(3), 425430. Progetti/Contratti/Convenzioni Collaborazione scientifica per elaborazione e analisi dei dati della ricerca PISA 2009 [Convenzioni - Convenzione di collaborazione scientifica] ESECUZIONE DI UNA CONSULENZA CONCERNENTE "PROGETTO PER LA RILEVAZIONE ICF- INDICE DI CULTURA FINANZIARIA, SECONDO METODOLOGIA OCSE" [Contratti su commissione Consulenza] Università pubbliche e università private in Italia: in che misura e sotto quali aspetti differiscono? [Fondo di Ateneo] Triventi Moris Mail [email protected] Pubblicazioni Triventi, M., & Argentin, G. (2011). Social Inequality in Higher Education and Labour Market in a Period of Institutional Reforms. Italy, 1992-2007. Higher education, 61(3), 309-323. Triventi, M., & Trivellato, P. (2011). Differentiated Trends in Student Access and Performance during the “Bologna Process”. The Case of Universities in Milan. Italian Journal of Sociology of Education, 8(2), 94-113. Triventi, M. (2012). Sistemi universitari comparati. Riforme, assetti istituzionali e accessibilità agli studenti. Milano : Bruno Mondadori. Progetti/Contratti/Convenzioni Università pubbliche e università private in Italia: in che misura e sotto quali aspetti differiscono? [Fondo di Ateneo] Iniziative 09/10/2012 - Il sociologo, le sirene e le pratiche di integrazione. Il sociologo, le sirene e gli avatar [Presentazione (libro, periodico, ricerca)] Verdolini Valeria Mail [email protected] Iniziative 04/04/2001 - 04/04/2011 - La sicurezza diseguale [Seminario] 30/06/2011 - Nuove forme di partecipazione dei migranti: dall’integrazione all’empowerment [Tavola rotonda] Zoboli Silvia Mail [email protected] Pubblicazioni Zoboli, S., Arosio, L., & Terraneo, M. (2011). Le scelte del ricercatore. In A. de Lillo, L. Arosio, S. Sarti, M. Terraneo, & S. Zoboli (a cura di), Metodi e tecniche della ricerca sociale. Manuale d'uso per l'indagine quantitativa (pp. 131-180). Milano : Pearson Education. 242 Settore SPS/08 ‐ Sociologia Dei Processi Culturali E Comunicativi Cherubini Daniela Mail [email protected] Progetti/Contratti/Convenzioni Tempo dei giovani e vita quotidiana [Fondo di Ateneo] Iniziative 10/11/2011 - Il fascino indiscreto della differenza. Appartenenze e rappresentazioni oltre il multiculturalismo [Seminario] 17/11/2011 - I SEMINARI DI ABCD - Soggettività e laicità. Le donne protagoniste della sfera pubblica [Convegno nazionale] 09/05/2012 - Condizione giovanile e politiche giovanili nel sud Europa [Seminario] 19/06/2012 - Ripensare la cittadinanza, teorie pratiche e rappresentazioni [Seminario] Fiore Brunella Mail [email protected] Progetti/Contratti/Convenzioni Servizi sociali e competenze professionali [Fondo di Ateneo] Magaraggia Sveva Maria Mail [email protected] Progetti/Contratti/Convenzioni Tempo dei giovani e vita quotidiana [Fondo di Ateneo] Iniziative 24/05/2011 - Tempi di vita, tempi delle donne [Seminario] Panto' Letterio Progetti/Contratti/Convenzioni Tempo dei giovani e vita quotidiana [Fondo di Ateneo] Ricci Oscar Mail [email protected] Iniziative 09/05/2012 - Condizione giovanile e politiche giovanili nel sud Europa [Seminario] Serenelli Fabio Mail [email protected] Pubblicazioni Ferri, P.M., Serenelli, F., & Ruggerri, E. (2011). Science Learning Object Design: an experimental comparison between instructional content formats. 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Pepe Alessandra Persico Federica Mail [email protected] Petti Livia Mail [email protected] Pubblicazioni PETTI, L. (2011). Dalla laurea alla professione di insegnante: caso di studio di formazione continua attraverso una comunità on line. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011). Petti, L. (2011). L'insegnante della community Bicocca In-Formazione. In III Congresso Nazionale CKBGEMPOWERMENT, FORMAZIONE E TECNOLOGIE:L’INDIVIDUO, IL GRUPPO E L’ORGANIZZAZIONE. Albanese, O., Aloisi, G.T., Calligaris, L., Conenna, G., Girani De Marco, B., Garavaglia, A., et al. (2011). La Formazione all'inclusione degli insegnanti di sostegno con Wiki e Forum. TD - Tecnologie Didattiche, 52(1), 4-11. Petti, L. (2011). Tecnologie a scuola: riflessioni tra teoria ed esperienze lombarde. In T. Minerva, & L. Colazzo (a cura di), Connessi! Scenari di Innovazione nella Formazione e nella Comunicazione. Milano : Ledizioni. 252 Petti, L. (2011). Apprendimento informale in Rete. 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Rosina Barbara Mail [email protected] Progetti/Contratti/Convenzioni Servizi sociali e competenze professionali [Fondo di Ateneo] Sanfelici Mara Mail [email protected] Scenini Francesca Mail [email protected] Pubblicazioni 253 SCENINI, F. (2011). Verso la scrittura digitale, forme e strumenti nelle classi one-to-one. Analisi di un case study: one laptop per child - plan ceibal. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011). Cavalli, N., Costa, E.I., Ferri, P.M., Mangiatordi, A., Micheli, M., Pozzali, A., et al. (2011). Facebook influence on university students' media habits: qualitative results from a field research. Intervento presentato a: Media in Transition - unstable platforms: the promise and peril of transition, Massachusetts Institute of Technology. Scisci Domingo Mail [email protected] Pubblicazioni SCISCI, D. (2012). Dai fatti alle parole. Come sta cambiando la cronaca nera milanese. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012). 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Solano Giacomo [email protected] Struffolino Emanuela Mail [email protected] Tommasone Mariangela Mail [email protected] Mail 254 Pubblicazioni TOMMASONE, M. (2012). Modelli di trasferimento tecnologico in contesti avanzati e in via di sviluppo. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di MilanoBicocca, 2012). Vacca Raffaele Mail [email protected] Progetti/Contratti/Convenzioni Cambiamento sociale, embeddedness dei sistemi locali, differenze e sviluppi del welfare locale. [Fondo di Ateneo] Viola Fabio Widmayer Valentina Mail [email protected] Pubblicazioni WIDMAYER, V. (2012). La partecipazione politica in internet e il rapporto con l'offline. Analisi dei repertori comunicativi nei social network attraverso lo studio di caso del movimento Viola. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012). Zambelli Laura Mail [email protected] 12. Partecipazione a Organi SENATO ACCADEMICO: prof. Enzo Mingione (fino a settembre 2011); prof. Antonio de Lillo (fino a giugno 2012); prof.ssa Carla Facchini (fino a settembre 2012). CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE: prof. Mario Boffi; prof.ssa Sonia Stefanizzi. 255