N.27 aprile / luglio 08 - Conservatorio della Svizzera Italiana

aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII
conservatorio della svizzera italiana
scuola di musica universitaria | musikhochschule | haute école de musique
SUPSI
Scuola universitaria Professionale
della Svizzera Italiana
il giornale del conservatorio
Editoriale
Valorizziamo la dimensione artistica
della SUPSI
Mi sono confrontato negli ultimi 4 anni
con l’appassionante compito di mettere in
relazione fruttuosa fra loro la dimensione
artistica e quella tecnica che animano quotidianamente il Dipartimento Ambiente
Costruzioni e Design (DACD). Una sfida impegnativa che presuppone da parte di un
importante numero di persone una grande
disponibilità all’apertura, al dialogo, alla
considerazione reciproca e al desiderio di
conoscere l’altro.
Convivendo a fianco di entrambe le realtà
e cercando di mediare, senza pregiudizi,
per ottenere il migliore risultato possibile,
sia nella didattica che nella ricerca applicata, mi sono convinto degli effetti positivi dell’arricchimento che la dimensione
artistica può dare a tutte le diversificate
culture presenti nella nostra Università.
In aggiunta allo sviluppo delle specifiche
competenze in ogni settore, dobbiamo
quindi agire in futuro sia promuovendo i
progetti in cui musica, teatro e design concorrono insieme a trasmettere un’immagine forte e coordinata della componente artistica della SUPSI nel nostro territorio, sia
sostenendo tutte le opportunità di reciproco vantaggio dato dall’interazione dell’arte
con la tecnologia, l’architettura, l’ambiente, l’economia, la sanità o il sociale.
Alcuni progetti sono già stato portati a
termine con successo, altri sono attualmente in fase di realizzazione. Quali esempi
concreti posso citare il coinvolgimento
della Scuola Teatro Dimitri (STD) nella
formazione di base e continua sulle tecniche di presentazione, la collaborazione fra
Dipartimento Tecnologie Innovative (DTI) e
il Conservatorio nel Diploma of Advanced
Studies in tecnologie musicali, la concezione del master consecutivo biennale in
interaction design in collaborazione fra il
DACD e DTI, i risultati positivi del recente
progetto condiviso fra esperti in energia e designer per definire le linee guida
sull’inquinamento luminoso in Ticino o la
ricorrente collaborazione fra DACD, STD
e Conservatorio che nel prossimo mese di
giugno permetterà di presentare lo spettacolo “Einstein on the beach” alle officine di
Bellinzona.
Il compito della nuova direzione della SUPSI sarà anche quello di adottare adeguate
forme di comunicazione, verso l’interno
e verso l’esterno, per assicurare il giusto
risalto al valore aggiunto di queste collaborazioni.
di più:
pag. 3:
L’Associazione Studenti del
Conservatorio della Svizzera
italiana
pag. 4:
L’auspicio è che sui buoni esempi si riesca a
costruire una accresciuta sensibilità verso la
componente artistica della nostra Università, aumentando così la consapevolezza del
fatto che l’innovazione, che funge da traino per sviluppo dell’intera società, come
l’arte, è frutto di curiosità, entusiasmo e
creatività.
Franco Gervasoni, direttore SUPSI
pag. 5:
The Moving Factory: “Einstein
on the Beach” di Philip Glass
pag. 6
Incontro con Mathias Steinauer
pag. 8:
Gioventù+Musica: Per una formazione musicale migliore
pag. 9:
Il curriculum pre-professionale
pag. 10:
“Suonare come parlare”:
presupposti e categorie
d’insegnamento
pag. 12:
Passeggiata musicale
a Bellinzona
conservatorio della svizzera italiana
scuola di musica universitaria | musikhochschule | haute école de musique
Approvati i Master del
Conservatorio
Con decisione del 20 dicembre 2007 il
Dipartimento federale dell’economia
ha autorizzato tutti e quattro i
Master sottoposti nell’aprile 2007 dal
Conservatorio. I nostri Master sono
coordinati a livello nazionale con le altre
Scuole universitarie di musica svizzere,
offrono una formazione specialistica e
sostituiscono gli attuali Studi principali
(Diplomi). Come gli istituti di Basilea,
Berna, Ginevra, Losanna e Zurigo il
Conservatorio offrirà, a partire dal
settembre 2008, i seguenti Master of Arts:
MA in Music Pedagogy (insegnamento
strumentale/vocale, educazione musicale
elementare), MA in Music Performance
(perfezionamento strumentale/
vocale, direzione d’orchestra di fiati,
direzione di ensemble per il repertorio
contemporaneo), MA in Specialized
Music Performance (solo performance),
MA in Music Composition & Theory
(composizione). Entro giugno 2010 i nuovi
Master saranno accreditati nell’ambito di
un’apposita procedura.
Significativi nelle intense discussioni
con l’Ufficio federale della formazione
professionale e della tecnologia UFFT sono
stati l’impegno del DECS e della SUPSI
nonché delle conferenze nazionali della
Scuole universitarie di musica (KMHS) e
professionali (KFH).
Musica francese
Il Crédit Agricole Suisse ha promosso, per
gli studenti del Conservatorio, una borsa
di studio per i migliori gruppi da camera
interpreti della musica francese.
Il complesso vincitore è risultato il TRIO
CALAMOS, composto da Paolino Tona
(oboe), Orsolya Juhasz (fagotto) e Marta
Lunati (pianoforte).
La serata di premiazione che ha avuto
luogo lo scorso marzo si inseriva nel
contesto della “Settimana della lingua
francese e della francofonia” promossa
dal “Gruppo AMOPA Ticino” (Associazione
dei Membri dell’Ordine delle Palme
Accademiche).
aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII
SUPSI
Scuola universitaria Professionale
della Svizzera Italiana
L’Associazione Studenti del Conservatorio della Svizzera italiana
Full
immersion
Successo della
masterclass per
violoncellisti che
si è tenuta al
Conservatorio con i
maestri Robert Cohen,
Johannes Goritsky e
Taisuke Yamashita.
In 3 giorni si è tenuta
una vera e propria full
immersion per violoncellisti con lezioni e
concerti molto seguiti e apprezzati.
OSCAR
Il film d’animazione Pierino e il lupo
di Suzie Templeton, realizzato in
coproduzione con BreakThru Films in Gran
Bretagna e la ticinese Archangel ha vinto il
prestigioso premio OSCAR ad Hollywood
Il corto reinterpreta e racconta in una
chiave del tutto originale la famosa storia
di Pierino e l’Orchestra Giovanile del
Conservatorio diretta da Anna Modesti
ha avuto l’onore di accompagnare con
le musiche originali di Prokofiev la prima
Svizzera a Castellinaria di Bellinzona con
replica a Santa Cecilia a Roma. I ragazzi del
Conservatorio hanno anche fatto parte del
Making off con la relativa spiegazione degli
strumenti per il DVD del film.
Vittoria a Vienna
Carlo Ciceri, studente nella classe di Composizione presso il nostro Conservatorio, ha
vinto il secondo premio (primo premio non
assegnato) al Concorso Internazionale di
Composizione „Zeitklang“, tenutosi a Vienna il 9 marzo scorso.
I membri della giuria erano R. Barret,
D.Müller-Siemens, I. Mundry, K.Essl e P.
Burwik.
aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII
Il cambiamento è firmato dalla gioventù
Sono passati quasi otto anni da quando gli studenti del Conservatorio della Svizzera
italiana decisero di creare una loro Associazione con lo scopo di stabilire un canale di
comunicazione efficiente tra essi e la direzione dell’istituto. Quell’impulso iniziale, quella
necessità di dare voce alle loro idee e di esprimere le loro opinioni, è stato portato avanti
per molto tempo, anche se, bisogna ammetterlo, con iniziative valide ma intermittenti.
Negli ultimi due anni però, l’attività dell’Associazione ha superato le proprie frontiere ed
ha oltrepassato le aspettative di tutti, sia all’esterno che all’interno del Conservatorio:
della direzione, del corpo insegnanti, e degli stessi studenti. Cosa è accaduto?
Tuba
Dall’anno accademico 2008/2009 la
Scuola Universitaria potrà avvalersi del
nuovo docente di tuba Rino Ghiretti.
Ghiretti ha suonato con numerose ed
importanti Orchestre, tra le quali: Berliner
Philarmoniker, Teatro la Fenice di Venezia,
Teatro alla Scala di Milano, Teatro Regio
di Torino, Orchestra A. Toscanini di Parma,
Orchestra Filarmonica Toscanini di Parma,
Orchestra della Suisse Romande di Ginevra.
Ha suonato sotto la guida dei più rinomati
direttori, tra i quali Riccardo Muti, Claudio
Abbado, Lorin Maazel,
Simon Rattle, George Pretre, Zubin Mehta,
W. Sawallisch, Carlos Kleiber e tanti altri.
Attualmente è docente presso il
Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi“
di Torino e collabora costantemente con
l’Orchestra della Svizzera Italiana.
Per presentare il nuovo docente, il 10 e
l’11 maggio il Conservatorio della Svizzera
italiana ospiterà una master class in tuba
ed euphonium aperta a partecipanti
interessati agli aspetti tecnici e musicali
relativi a questi due strumenti.
Studentessa agli onori
La fagottista Orsolya
Juhasz, studente del
Conservatorio nella classe
di Gabor Meszaros, ha
vinto il posto di 1° fagotto
presso la prestigiosa
Orchestra Filarmonica di
Praga. Congratulazioni
vivissime alla giovane
musicista per l’importante
riconoscimento.
Come in ogni grande trasformazione, il cambiamento non è avvenuto soltanto a
livello di volontà e di impegno, ma soprattutto a livello di atteggiamento: perché star
sempre fermi a lamentarsi delle cose che non funzionano? Perché lasciar sfuggire idee in
chiacchiere di bar e di corridoio? Perché non usare il tempo libero a favore degli studenti?
La soluzione è semplice, poiché queste domande sono già la loro risposta.
È così che si possono spiegare, almeno parzialmente, i recenti cambiamenti avvenuti
nell’Associazione Studenti. É anche così che sono sbocciate tante idee che altrimenti non
avrebbero mai avuto vita, quali l’assistenza agli studenti nuovi tramite la pubblicazione
di una “Guida da studente a studente”, la creazione di un’Agenzia Concerti,
l’organizzazione di un aperitivo di benvenuto che sia opportunità per i nuovi arrivati di
porre domande di ogni genere, in un futuro prossimo, l’assegnazione di un tutore che
assista ogni singolo studente nuovo durante la prima settimana di lezioni, uscite per la
città, concerti, proposte di seminari di grande interesse, sito web e la più ambiziosa di
tutte: una Stagione Concertistica.
Quest’ultima è finora l’impresa più significativa, che comprenderà, nel corso del 2008,
una serie di cinque concerti di altissimo livello, pubblicizzati, preparati ed organizzati
dall’Associazione Studenti, nei quali gli studenti del Conservatorio avranno l’opportunità
di esibirsi davanti ad un pubblico numeroso ed interessato. Non solo, la stagione sarà
(e lo è già da questo momento) la dimostrazione che gli studenti non vanno a scuola
unicamente per ricevere ad occhi chiusi ciò che viene loro insegnato, ma che sono capaci
di operare con grande professionalità nell’ambiente che li circonda, che il potere di
portare avanti i loro sogni non conosce limiti, e che la portata dei loro progetti oltrepassa
la realtà dell’accademia, coinvolgendo l’interesse ed il supporto della comunità che li
accoglie.
Informazioni e recapiti
Associazione Studenti
c/o Conservatorio della Svizzera italiana
Via Soldino 9
CH-6900 Lugano
E-mail:
[email protected]
Website:
http://associazionestudenti.googlepages.
com
Comitato 2007-2008:
Matteo Schürch (Presidente), Matteo
Pippa (Vice-Presidente), Elena Alessandri
(Segretario), Hernando Florez, Levi Marek,
Erica Nesa e Katinka Vocke.
Con questa fiducia, l’Associazione Studenti avanza passo dopo passo verso la
realizzazione di progetti innovativi, alimentati dalla consapevolezza che ogni piccolo
nuovo successo, sarà spinta ed impulso a trasformare in realtà altri sogni di bar e
corridoio.
Fernando Hernandez, studente CSI
The Land Of Song
Prossima pubblicazione a cura di Massimo Zicari per l’editore Peter Lang di Berna
È
imminente la pubblicazione del volume
dal titolo The Land of Song: la terra del
bel canto, curato da Massimo Zicari, che
porta a compimento un progetto di ricerca
avviato oramai alcuni anni fa sotto gli
auspici del Fondo Nazionale Svizzero per la
Ricerca scientifica.
Il libro si presenta nella forma di una
raccolta di scritti critici apparsi sulla
stampa londinese nel corso dell’ultimo
decennio del XIX secolo. La raccolta
è stata introdotta e commentata dal
curatore al fine di ricostruire l’immagine
che il pubblico inglese aveva sviluppato
dell’opera italiana al volgere del secolo.
Vale notare che il periodo preso in
esame coincide con quell’ultima grande
stagione creativa che ha visto nascere
i capolavori della maturità di Giuseppe
Verdi ed ha porto il benvenuto a quel
gruppo di giovani compositori solitamente
accomunati sotto l’etichetta di “Giovane
Scuola Italiana”: Mascagni, Leoncavallo e
Puccini.
Questioni come quelle relative alla
produttività operistica, al malcostume
teatrale, al divismo, all’incoerenza
drammaturgica, al vizio del bis, ed altro
ancora, prendono forma dalle voci di
coloro che ne furono testimoni, tra le
pieghe di una dimensione culturale, quella
dell’Inghilterra tardo vittoriana, che stava
recuperando proprio in quel momento la
misura dell’importanza e del valore della
musica.
Eventi di portata storica come la prima
londinese di Cavalleria rusticana, o la
prima milanese di Falstaff, ritornano in vita
attraverso le testimonianze dell’epoca, in
un quadro di costume musicale che assume
le tinte dell’esotico e del pittoresco,
nella lettura lucida e a volte impietosa di
cronisti quali Franklin Peterson, Joseph
Bennett e lo stesso George Bernard
Shaw. La prospettiva offerta dalla critica
anglosassone si presta all’analisi lucida
ed attenta di un fenomeno da sempre
considerato estraneo e, proprio per questo,
oggetto di un’indagine al riparo da quelle
implicazioni di natura ideologica o di tipo
nazionalistico che sono invece tipiche della
ricezione dell’opera italiana in paesi come
la Francia e la Germania. Allo stesso tempo,
emergono con altrettanta chiarezza
le relazioni sottili che caratterizzano i
rapporti tra la tradizione operistica italiana
e quella tedesca, caratterizzata dalla figura
un po’ ingombrante di Richard Wagner.
aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII
aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII
„NOVECENTO E PRESENTE“
Direttore Giorgio Bernasconi
UP-BEAT!
Festival internazionale di percussioni
a Lugano
„Dalle radici verso nuovi orizzonti”: con questo motto si tiene a Lugano dal
3 al 6 aprile 2008 UpBeat! Festival internazionale di percussioni.
Un progetto ricco di idee, con ospiti da tutto il mondo che si ritrovano per
ricreare l’immenso e variegato spettro della musica percussionistica. Non
solo concerti – dalla musica tradizionale indiana alle sperimentazioni più
recenti – ma anche conferenze, masterclass, atelier con ragazzi,
installazioni e presentazioni di nuovi strumenti.
A 75 anni di distanza dalla prima esecuzione di “Ionisation” di Edgar
Varèse, che diede il la a molti compositori, UpBeat si pone sia come
riassunto dello sviluppo del repertorio fino a questo punto, che quale
fertile piattaforma da cui svolgere lo sguardo verso il futuro.
UpBeat è organizzato da Oggimusica in collaborazione con il Conservatorio
della Svizzera italiana e l’appoggio logistico di ReteDue. La direzione
artistica è affidata a Bernhard Wulff. Regia del suono: Fabrizio Rosso.
Programma
20:00
Concerto con
Lugano Percussion Ensemble
composizioni di Iannis Xenakis, Luigi Nono, Nadir
Vassena
Luca Bruno e Salvatore Leonardi: musica di Jim
Grimm
Eardrum percussion duo (Johannes Fischer /
Domenico Melchiorre)
composizioni di Karlheinz Stockhausen, Philippe
Manouri, Nicolaus A. Huber
Venerdì, 4 aprile 2008
Aula magna del Conservatorio della
Svizzera italiana
9:30-12:00
Conferenze (in inglese) :
“Old roots – new horizons”
con Andreas Boettger, Fritz Hauser, Christian
Dierstein, Murat Coskun
14:00-17:00
Masterclasses
Mike Quinn: Orchestra percussion
David Searcy: Timpany
Johannes Fischer: Marimba – strategies for transcriptions
Murat Coskun: Hand drums
Emmanuel Séjourné: Vibraphone
Domenico Melchiorre: Snare drum – concepts for
learning and practising
19:00
Concerto con buffet orientale:
Solo-Solissimo-Maratona con
Lugano Percussion Ensemble, Emmanuel Séjourné,
Christian Dierstein, Fritz Hauser, Pascal Pons, Isao
Nakamura, Kjell Thore Innervik, Haakon Stene,
Johannes Fischer, Domenico Melchiorre
Composizioni di John Cage, Emmanuel Séjourné,
Mathias Steinauer, Steve Reich, Fritz Hauser,
Johannes Schöllhorn, Alain Hilario, Toshio
Hosokawa, Mauricio Kagel, Peter Eötvös, Gerald
Eckert, Francesco Maria Paradiso, Javier Alvarez,
Fritz Hauser
22:30 ca.
Late night concert: tabla e tamburelli
Murat Coskun (Turchia), Andrea Piccioni (Roma),
Udai Mazumdar (India),
Ganesh Anandan (India) , Zafer Baykal (Turchia)
Sabato, 5 aprile 2008
Aula magna del Conservatorio della
Svizzera italiana
9:30-12:00
Conferenze (in inglese) :
Old roots – new horizons” (II)
con Hans Wüthrich, Rob Waring, Dieter Mack,
Mariano Etkin, Henrik Larsen
14:00-16:00
Masterclasses
Udai Mazumdar (India): „Tabla techniques“
Kjell Thore Innervik e Haakon Stene (Oslo): „About
Quartertone Marimba“
Sabato, 5 aprile 2008
Auditorio Stelio Molo, RTSI Lugano-Besso
17:30
Concerto con
“Einstein on the Beach” di Philip Glass
nuove date! Nata dalla collaborazione tra Robert Wilson e Philip Glass, la
struttura generale dell’opera si articola in quattro atti, nove scene
31 maggio e 1 giugno 2008, ore 22.00 e cinque Knee Plays - interludi di raccordo - dove il termine knee
Officine FFS BELLINZONA (ginocchio) rimanda appunto alla funzione anatomica di giuntura
Domenica 6 aprile 2008
Aula magna del Conservatorio della
Svizzera italiana
11:00
Atelier per ragazzi
con Domenico Melchiorre, Pietroluca Congedo,
Gregorio Di Trapani e i docenti della Scuola di
Musica del Conservatorio della Svizzera italiana
(Mattia Frapolli, Andrea Antognini)
Domenica 6 aprile 2008
Auditorio Stelio Molo
RTSI Lugano-Besso
17:30
Concerto di chiusura
„La crociata dei bambini“
dal workshop con Pietroluca Congedo (comp.) e
Domenico Melchiorre (dir.)
Freiburg Percussion Ensemble, Johannes Fischer,
Gregorio Di Trapani
composizioni di Dieter Mack, Tran Thi Kim Ngoc,
Luciano Berio, John Cage, Mariano Etkin, Iannis
Xenakis
Lugano All-Stars Festivalensemble (dir. Bernhard
Wulff)
Edgard Varése (1883-1965), Ionisation(1931)
Philip Glass *1937 «Einstein on the Beach» (1976)
Opera in 4 atti di Philipp Glass e Robert Wilson (*1941)
versione semi-scenica a cura di Fabrizio Rosso
per voci, violino solista, fiati, coro di voci bianche e 3 speaker
Violino solista: Mariarosaria D’Aprile
Soprano solista: Barbara Zanichelli
Voci: Elisabeth Gillming, Paola Turcas, Martina Belli
Voci recitanti: Matteo Ghilardi, Signe Holtsmark, Sabine Zahn
Elementi del «Coro Clairière»
Direttore del coro: Brunella Clerici
Regista del suono: Fabrizio Rosso
Regia luci e movimenti di scena: Luca Congedo
Allestimento, regia e comunicazione: studenti in Comunicazione
visiva della SUPSI–DACD un corso di laurea BA del Laboratorio
cultura visiva
Responsabile del progetto SUPSI–LCV: Tom Brooks
Docenti SUPSI: Andreas Gysin, Roberto Vitalini
21:30
Concerto “small is beautiful”
(musica teatrale) con
Mathias Kaul, Olivier Membrez, Johannes Fischer,
Domenico Melchiorre, Christian Dierstein
Composizioni di Mathias Kaul, N.A. Huber, Vinko
Globokar, Giorgio Battistelli, Georges Aperghis,
Pierluigi Billone
Informazioni, riservazioni e iscrizioni:
OGGIMUSICA
Alessia Meszaros, Festival Office
Tel. 0041 91 960 30 44
Fax 0041 91 960 30 41
[email protected]
www.oggimusica.ch
i suoi elementi siano quelli appartenenti all’opera
classica, come avveniva nei precedenti lavori di Wilson, non è
rinvenibile alcuna trama narrativa propriamente detta. Se pure si
alluda alla figura di Einstein nel corso dello spettacolo, ad esempio
attraverso la sua stessa presenza in palcoscenico impersonata dal
violinista, si può dire che è l’unità spazio-temporale dell’opera a
essere compenetrata dalle teorie relativistiche di questo ‘eroe’ del
Novecento. La ‘storia’ è infatti sostituita da una progressione di
eventi, di immagini o metafore visuali che si sviluppano in maniera
analoga a una partitura musicale, dove il linguaggio non è un
contenuto bensì uno strumento espressivo. Quel che avviene in
scena non è legato a un discorso di tipo letterario, ma a un insieme
di pure relazioni spazio-temporali, attraverso le quali è la struttura
stessa a diventare soggetto e ‘paesaggio’.
Einstein on the Beach rappresenta un lavoro irripetibile, che inventa
il proprio contesto, la propria forma, il proprio linguaggio, in una
sorta di ‘teatro musicale dell’avvenire’, profondamente radicato
nella contemporaneità, e volutamente privo di pesanti ed effimere
zavorre teoriche o ideologiche.
è quella di «ricomporre sul palcoscenico tutto ciò che la vita
sistematicamente frantuma... nell’inesorabile costruzione di una
saga dei tempi moderni in cui non esistono gli eroi ma nemmeno
i vinti».
Composizioni di Iannis Xenakis, Elliot Carter,
Thomas Lauck, Beat Furrer, Rolf Wallin
Biglietti :
Entrata per ciascun concerto: Fr. 10.Concerto con buffet orientale: Fr. 25.Festival-pass per 5 concerti (compreso
buffet) : Fr. 50.Membri dell’Associazione OGGIMUSICA :
entrata libera
Sebbene
Il tentativo di Wilson e Glass, la loro premessa fondamentale
Ensembles di percussioni: Basilea, La
Chaux-de-Fond, Oslo
Sabato 5 aprile 2008
Club Living Room
via Trevano 89a, Lugano
The Moving Factory:
di questa articolazione.
informazioni: www.oggimusica.ch
Giovedì, 3 aprile 2008
Aula magna del Conservatorio della
Svizzera italiana
Fabrizio Rosso e Giorgio Bernasconi
Due parole con Tom Brooks capo progetto
SUPSI-Laboratorio di Cultura Visiva The
Moving Factory: Einstein on the Beach
1) Le OFFICINE FFS a far da cornice: cosa
si deve aspettare il pubblico da questo
spettacolo?
Il luogo è un luogo magico per la sua storia, per la sua importanza in Ticino e per la
sua dimensione.
Chiunque abbia giocato in giovinezza con
modellini ferroviari si sentirà miniaturizzato e parte integrante di una favola moderna.
2) Einstein on the Beach sta occupando il
Conservatorio e la SUPSI ormai da lunghi
mesi. Il team del Laboratorio cultura visiva
quali difficoltà tecniche ha incontrato e
come le ha superate?
Per i vari gruppi di lavoro la sfida più grande è stata ed è quella di attirare le persone
a Bellinzona per spendere le serate in un
luogo diverso e per sentire musica diversa.
Dal 31 maggio al primo giugno, riceveranno una “booster-shot” di cultura prima
della grande distrazione sportive dettata
dagli europei di calcio.
3) Il fatto che l’opera non abbia una vera
e propria trama tradizionale ha creato problemi o ha permesso di proporre soluzioni
creative e libere?
La fantastica opera di Philip Glass è un
soggetto perfetto per la collaborazione
tra il CSI e il corso di laurea Bachelor in
Comunicazione Visiva. Abbiamo condiviso
un progetto didattico secondo le specifiche
competenze.
Sia docenti che studenti hanno potuto fare
proposte libere ma ancorate all‘espressione
di Glass e non alla fantascienza. Al termine
dei corsi con Fabrizio Rosso e Luca Congedo, gli studenti in comunicazione hanno
fatto una „full-immersion“ nella musica
contemporanea in generale, e in particolare nella collaborazione musicale visiva tra
Philip Glass e Robert Wilson, una collaborazione che noi cerchiamo di emulare.
aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII
aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII
Gli AMICI del Conservatorio
Progetti 2008
INCONTRI
a cura di Zeno Gabaglio
A colloquio con Mathias Steinauer, compositore di origine e formazione basilese ma da
anni residente in Ticino, docente presso la Musikakademie di Zurigo e attivo protagonista
della scena concertistica nazionale ed internazionale.
Per quale motivo ha scelto di stabilirsi
in Ticino e come vive, ormai da anni, la
condizione del pendolare transalpino?
Assieme a mia moglie abbiamo scelto
di stabilirci a Corticiasca, nella casa che
era già della sua famiglia, perché era la
sistemazione ideale per noi, per i bambini,
per il pianoforte e per i gatti. L’esser
pendolare e lavorare mezza settimana
a Zurigo (il che comporta circa sei ore di
viaggio) non mi differenzia molto da chi
per lavoro viaggia mezz’ora due volte al
giorno. E inoltre i vagoni alpini in certi
orari sono un luogo estremamente adatto
alla concentrazione necessaria per lettura,
composizione e preparazione accademica.
Quali sono le differenze più rilevanti che
ha notato tra la vita musicale ticinese e
quella svizzero tedesca?
I miei riferimenti sono quelli delle grandi
città svizzere (Zurigo, Basilea, Berna) e
quasi inevitabilmente – data la massa
critica – lì si trova un’offerta musicale
ben più ricca e differenziata. Nell’ambito
che mi è proprio, cioè quello della musica
contemporanea, il dato più saliente è
che nella Svizzera interna c’è un pubblico
interessato e “fedele”, nel senso che segue
con continuità le proposte concertistiche.
In Ticino la “musica nuova” deve ogni
volta costruirsi un pubblico, ricominciare
da capo. Forse perché non è realmente
integrata nella vita culturale o forse
perché gli appuntamenti sono abbastanza
discontinui e isolati. L’Orchestra della
Svizzera Italiana, maggiore istituzione
musicale cantonale, fa poca musica nuova,
malgrado abbia dimostrato di avere i mezzi
tecnici e artistici per riuscire ottimamente
nel risultato; per il resto la questione è
nelle mani di iniziative quali Novecento e
presente, Swiss Chamber Concerts, La Via
Lattea e Oggimusica.
Qual è, a suo avviso, il rapporto che oggi
c’è tra la musica contemporanea colta e la
società in generale?
Quello che a mio avviso manca un po’
alla società odierna è una spinta verso
la curiosità e verso l’apertura mentale,
caratteristiche essenziali per una società
che voglia dirsi evoluta. La frequentazione
della musica nuova ha in questo senso una
particolare valenza perché è un intenso
esercizio di confronto col diverso, come lo è
d’altronde l’avvicinamento alla letteratura,
all’arte, alla filosofia.
Non pretendo comunque che questa
consapevolezza diventi generalizzata e
capillare, perché storicamente non è mai
successo che le folle seguissero l’attualità
dell’arte.
Lei conosce la rassegna Novecento e
presente in quanto sono già state eseguite
sue opere. Che idea si è fatto della
particolare impostazione che ne è alla
base, vale a dire della varietà di repertorio
“nuovo” (da inizio Novecento a oggi), della
compresenza di interpreti in formazione
e professionisti, dell’integrazione
multimediale?
L’idea è assolutamente positiva, perché
sia la musica contemporanea che quella
di certo Novecento storico in Ticino si
sentono assai poco. La qualità dei concerti
è poi quasi sempre inappuntabile e
spesso capita di fare delle vere e proprie
scoperte tra le pieghe più nascoste del
repertorio. L’idea della multimedialità,
che qui già da qualche anno coinvolge
teatro, cinema e scenografia, è stata
assolutamente all’avanguardia, tanto
che alla Musikakademie di Zurigo è solo
da quest’anno che si è cominciato ad
adottarla.
Nei suoi pezzi sono spesso presenti
particolari strumenti che lei stesso inventa.
Quali sono le necessità che la portano a
queste innovazioni?
Il percorso è bidirezionale: a volte mi
sorge una precisa idea di suono e perciò
cerco i materiali e le tecniche che possono
realizzarla, altre volte mi capita di
incontrare oggetti dal suono “fertile” che
generano in me delle idee musicali.
CD-release
PORPORA Y DEVOCIÓN
– Doble A
Mariarosaria D’Aprile, violino
Francesca Baiguini, Pianoforte
Musiche di Astor Piazzola arrangiate
dalle Doble A
Nell’antichità il pigmento rosso
che dava origine al colore porpora
veniva ricavato dall’essiccazione di
molluschi presenti sulle coste del Mare
Mediteraneo.
Per la scienza psicologica moderna il
colore porpora rappresenta l’urgenza di
esprimersi.
Devoción es la disposición
de la voluntad para cumplir
con prontitud lo propio de
una relación. Por ejemplo,
un hombre devoto a su
esposa. La devoción expresa
la alianza de amor: afecto,
cuidado, atención.
El cuerpo y el alma
del hombre se
interrelacionan.
El corazón denota la
interioridad de la
persona humana:
memoria,
entendimiento,
afectividad y voluntad.
Passionalità e malinconia, desiderio
e sapore di altri tempi, uno sguardo
rivolto al passato intrecciato ad una
sottile trama del presente accomunano
il violino di Mariarosaria D’Aprile,
vincitrice di numerosi premi e il
pianoforte di Francesca Baiguini, già
collaboratrice dell’Orchestra Filarmonica
del Teatro alla Scala di Milano.
Una dolcissima e sofferente melodia
si espande lenta lungo gli otto brani
autografi di Piazzola contenuti nel
Cd dal titolo “Porpora y Devoción”
prodotto presso il CSRM in
collaborazione con TETRAKTTYS
MUSIC che vede come protagonista
il “DobleA” , formatosi presso il
Conservatorio della Svizzera italiana e
che conta all’attivo diverse produzioni
concertistiche sia in Italia che in
Svizzera.
Info: Mariarosaria D’Aprile, CH- 6900
Lugano, +41(0)76 463 70 76
e-mail: [email protected]
-borse di studio
-acquisto strumenti vari
-appoggio per Festival in Inghilterra con
Robert Cohen
-appoggio progetti del Coro Clairière
-appoggio per Passeggiata Musicale della
Scuola di Musica
-vari e eventuali
NEWS
100.000 CHF di donazione
L’Associazione ha ricevuto, da una persona anonima, di una cospicua donazione.
Grazie di cuore da tutti noi e da coloro che potranno beneficiare di questo aiuto
concreto!
Desidero aderire all‘Associazione
degli Amici del Conservatorio
della Svizzera Italiana
___ persone singole (per anno) fr. 50.-___ coniugi fr. 70.___ persone giuridiche e soci benemeriti da fr. 500.–
Gli AMICI del Conservatorio
Mantenere e migliorare il livello di eccellenza
raggiunto presuppone continui investimenti e
finanziamenti e grazie al sostegno di benefattori molti obiettivi si sono potuti realizzare.
L‘Associazione degli Amici del Conservatorio
della Svizzera Italiana sostiene moralmente
e finanziariamente le attività della Scuola
di musica, della sezione Pre-professionale e
della Scuola Universitaria. Conta circa 200
soci.
Diventare membro degli AMICI è un piccolo
gesto ma molto importante per gli studenti, i
docenti e i collaboratori del Conservatorio.
Chi è membro degli AMICI crede nella cultura, crede nella formazione dei giovani e vuole partecipare attivamente, e concretamente,
allo sviluppo del nostro Conservatorio.
___ studenti e giovani sotto i 25 anni fr. 20.–
Promozioni per i membri
I soci sono aggiornati regolarmente sulle attività e sulla vita del Conservatorio e inoltre ricevono inviti speciali per concerti, workshop,
seminari, conferenze...
I soci possono partecipare gratuitamente o
con riduzioni speciali alle manifestazioni organizzate dal Conservatorio (inclusi seminari
e workshop) e si avvalgono di particolari sconti sugli articoli e sulle prestazioni di negozi ticinesi che sostengono il Conservatorio (libri,
musica, dischi, liuteria).
Nome e Cognome
Indirizzo
NAP Domicilio
Desidero ricevere per mail aggiornamenti sulle
Comitato
Carlo Donadini, presidente
Felice Dafond,vice presidente
Marc Andreae
Efrem Beretta
Alfredo Gysi
Lucienne Rosset-Zoboli
Roberto Valtancoli
manifestazioni del Conservatorio.
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Il giornale del Conservatorio, organo semestrale d’informazione del
Conservatorio della Svizzera Italiana, Via Soldino 9, CH-6900 Lugano
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Responsabile: Roberto Valtancoli
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aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII
aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII
conservatorio della svizzera italiana
pre-professionale
Gioventù+Musica: Per una formazione musicale migliore
Entra nel vivo la raccolta firme per l‘iniziativa popolare federale legata alla musica.
„Una buona formazione generale è
importante; nelle nostre scuole è tuttavia
importante anche una buona formazione
musicale. La musica stimola l‘intelligenza e
la competenza sociale dei giovani. „
Esordisce così Christine Egerszegi-Obrist,
Presidentessa del gruppo parlamentare Musica, nel presentare l‘iniziativa
„gioventù+musica“, progetto, partito nel
giugno 2007, e volto al miglioramento
della formazione musicale per i soggetti
più giovani.
Visto il riconoscimento non adeguato dato
alla musica nel panorama culturale federale, è nata la necessità di indire un‘iniziativa costituzionale per soddisfare questa
esigenza.
Gli obiettivi di questo progetto sono
rivolti al miglioramento dell‘educazione
musicale all‘interno della scuola dell‘obbligo, portandola allo stesso livello delle altre
materie.
Ad oggi le scuole di musica non sono inse-
rite nella legislazione concernente l‘istruzione di tutti i cantoni. Finché le scuole
di musica non saranno riconosciute per
legge come istituzioni educative, saranno
accomunate ad altri enti che si occupano di
attività per il tempo libero. Anche per questo la loro sovvenzione con fondi pubblici
viene continuamente messa in discussione.
L‘iniziativa è volta a far sì che i giovani
possano avere un diritto alla formazione
musicale in ambito extrascolastico.
Infine il progetto ha come obiettivo quello
di far ottenere migliori condizioni di apprendimento per i giovani talenti musicali.
Ne consegue che i musicisti svizzeri hanno
meno chance a livello internazionale poiché tra i 4 e i 16 anni, gli anni cruciali, non
sono stati adeguatamente incentivati.
Al momento, dopo alcune difficoltà iniziali,
la raccolta firme per l’iniziativa è entrata
nel vivo.
Al 22.02.2008 sono state già superate le
60’000 firme.
Per il Ticino è Fesmut (Federazione delle
Scuole di Musica Ticinesi), che quest‘anno
compie dieci anni di attività, a rendersi
promotrice del progetto, inserendo l‘iniziativa gioventù+musica all‘interno delle
proprie manifestazioni. Il culmine di tutto
questo sarà la giornata di raccolta firme del
31 Maggio 2008, una giornata nazionale
della musica in strada. Nel maggior numero possibile di piazze di tutta la Svizzera si
farà musica e allo stesso tempo si raccoglieranno firme.
Altri importanti eventi da segnalare sono il
concerto per i dieci anni Fesmut di Sabato
15 Marzo 2008, presso l‘auditorio RSI di Lugano, e la passeggiata Musicale di Sabato
26 Aprile 2008 a Bellinzona.
Per informazioni www.musikinitiative.ch. o
www.fesmut.ch.
Il curriculum pre-professionale
Introdotto nel 1999 presso il Conservatorio della Svizzera
italiana, il curriculum pre-professionale è un anello di
congiunzione tra la sezione amatoriale (Scuola di Musica) e la
Scuola Universitaria.
Destinata agli studenti del settore secondario II, questa
formazione permette a molti studenti di testare le proprie
capacità musicali, le proprie forze e la propria motivazione in
vista dei complessi studi universitari.
Avvicinarsi al mondo degli studi professionali con
progressione, anticipare argomenti che verranno poi
approfonditi al Bachelor, introdursi in un ambiente
universitario ricco di manifestazioni, seminari e incontri,
stimola questi giovani a decidere se la vita da musicista
professionista è la strada che realmente desiderano
intraprendere. Si tratta di un periodo estremamente
importante di orientamento alla scelta del proprio futuro
professionale.
I giovani che terminano con successo lo studio pre-
professionale hanno le competenze e i mezzi per proseguire
gli studi musicali e affrontare poi le difficili sfide del mondo
del lavoro.
La sezione pre-professionale del Conservatorio è un unicum
nel suo genere in Svizzera.
Per informazioni rivolgersi alla segreteria del CSI
Tel. 091 960 30 40; [email protected]
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conservatorio della svizzera italiana
aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII
scuola di musica
aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII
Con il presente articolo si intende proseguire la nostra riflessione
presupposti e categorie d’insegnamento
Solo il bambino al di sotto dei 3-4 anni può costruire il
meccanismo del linguaggio e può parlare qualsiasi lingua
imparata nel proprio ambiente di crescita; il procedimento di
formazione del linguaggio comincia nel subcosciente e qui si
sviluppa e si fissa in permanenza. Se ne può concludere che la
mente subconscia del bambino assorbe con la stessa facilità le
cose semplici e quelle più difficili e i suoni di ogni linguaggio
mantengono la loro purezza durante le successive età della vita.
Il funzionamento di tale meccanismo secondo Suzuki somiglia alla
pellicola di una macchina fotografica, sulla quale si imprimono
con la stessa facilità sia l’immagine di un gruppo di persone che
Sabato 15 marzo per festeggiare il decimo
anniversario della Federazione Ticinese
delle Scuole di Musica Ticinesi si terrà
presso l’Auditorio Stelio Molo della Radio
e televisione di lingua Italiana a Besso un
concerto con la presenza di vari gruppi
musicali. A rappresentare la Smus (Scuola
di musica del Conservatorio della Svizzera
Italiana) sarà un’orchestra ad hoc per
l’esecuzione insieme ad allievi della Scuola
di Musica Moderna e della Scuola di
musica ed arti classiche di Riva San Vitale,
del brano del compositore ticinese Pietro
Viviani “I monti de Polenta”. Il concerto si
svolgerà alle 20 e vedrà la partecipazione
di ensembles della Scuola popolare di
musica di Locarno e dell’Accademia Vivaldi
di Muralto.
Nuova Sede a Bellinzona
Campus musicali estivi
Da qualche settimana è agibile a Bellinzona
la nuova sede della SMUS!!!
La nuova struttura accoglie 5 aule (di cui
una attrezzata per lezioni di gruppo), una
piccola caffetteria e il segretariato in locali
accoglienti e luminosi in via H. Guisan 3.
Sabato 5 aprile vi sarà la giornata di Porte
aperte con presentazione degli strumenti,
piccola parte ufficiale e aperitivo alle 11.30.
Si terranno come di consueto durante
tutta l’estate i campus musicali: dal 23
al 27 giugno a Assisi il coro Clairiere, dal
7 al 12 di luglio a Blonay per i pianisti,
dal 18 al 23 agosto a Sommascona Le
Piccole Voci e l’Orchestra3 e dal 25 al 30 di
agosto sempre a Sommascona il campus
di musica d’insieme. Nelle prossime
settimane verrà approntato il materiale
informativo specifico. Nel caso di domande
o maggiori richieste d’informazione, i
nostri segretariati regionali sono a vostra
disposizione.
Concorso svizzero di musica per la gioventù
“Suonare come parlare”:
XX secolo si dedicarono allo studio dei bambini in tenera età,
anche Suzuki rivolse particolare attenzione al modo infantile
di apprendere e conoscere il mondo, ed al modo più naturale e
spontaneo per l’acquisizione della cultura.
I principi base della scuola fondata da Suzuki sono lo studio
dell’apprendimento del linguaggio, il ritenere che i bambini
amano imparare, che i bambini possono imparare qualsiasi cosa
venga loro insegnata in modo onesto, concreto, semplice; che
l’insegnamento, per essere efficace, deve essere un processo
gioioso e che i genitori possono essere i migliori maestri per i loro
bambini.
Suzuki, in concomitanza con le nuove teorie educative sullo
sviluppo del linguaggio nei bambini, riflette sul processo per cui il
bambino apprende la propria lingua madre e fonda il suo Metodo
sul principio di “suonare come parlare”. In primo luogo ritiene
erronea ed infondata l’idea che l’educazione sia possibile solo
dopo i sei anni: tale mentalità, infatti, a suo dire fa solo perdere
del tempo prezioso e ostacola lo sviluppo successivo delle capacità
del bambino.
La sua analisi parte dal presupposto che il bambino, a due anni,
parla la lingua dei suoi genitori, benché nessuno gliel’abbia
insegnata. Suzuki, interessatosi al fenomeno, ha notato come in
questo periodo della sua vita il bambino cominci ad usare nomi
e parole in rapporto al suo ambiente; ben presto egli impara
ad impiegare con la massima disinvoltura tutte quelle forme
sintattiche e irregolari che risultano tanto difficili agli adulti
quando studiano una lingua straniera.
Suzuki afferma che il linguaggio si sviluppa e non si impara, e il
suo sviluppo segue leggi determinate: ciò avviene sia nel caso in
cui il linguaggio del loro popolo sia semplice, sia nel caso di una
lingua complessa.
Nella fase di strutturazione del linguaggio parlato, vi è per tutti
i bambini un periodo di tempo in cui pronunciano solo sillabe,
poi un altro in cui pronunciano solo parole; infine sembra che
afferrino, e riescano in parte a riprodurre, tutta la grammatica e
la sintassi, genere e numero e caso nei sostantivi, tempo e modo
nei verbi.
I suoni che compongono i vocaboli da loro conosciuti ed utilizzati,
infatti, sono quelli che hanno sentito dai loro genitori e nel
loro ambiente; per mezzo dell’apparato fonatorio e dei muscoli
facciali cercano di riprodurre i suoni esattamente uguali. Tale
procedimento avviene in maniera naturale, semplice e spontanea.
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scuola di musica
Concerto per il 10° anniversario della FeSMuT
sul metodo Suzuki dopo gli articoli apparsi sul giornale del
Conservatorio delle edizioni precedenti: abbiamo già preso
in considerazione il concetto d’arte e d’artista, le strategie
per favorire l’apprendimento e il ruolo di mèntore assunto
dall’insegnante di musica nel rapporto con l’allievo; siamo ora
giunti ad uno dei punti cardine del metodo Suzuki, considerato
come la base concettuale sopra cui è stata costruita tutta la
metodologia e la filosofia del Metodo.
Suzuki, infatti, fu uno dei primi didatti a dedicarsi all’istruzione
musicale per bambini in età pre-scolare a partire dai tre-quattro
anni, e a tale proposito definì il suo metodo della Madre Lingua
proprio perché la musica viene appresa come se fosse una
lingua madre; in quest’ottica i genitori diventano il filtro della
trasmissione delle competenze al bambino.
Come molti studiosi e ricercatori che nella prima metà del
conservatorio della svizzera italiana
le sembianze di una persona sola. La pellicola registra l’immagine
in poco tempo, in un solo scatto, mentre ci vorrebbero tempo
e fatica per disegnare il ritratto di una persona, e dieci volte
tanto per disegnarne dieci. La pellicola fotografica, inoltre, viene
impressionata e sviluppata al buio: solo dopo che si è fissata può
essere esposta alla luce, e allora è inalterabile.
Altrettanto avverrebbe per il meccanismo del linguaggio e di
conseguenza, secondo Suzuki, per l’apprendimento della musica
nel fanciullo: tutto comincia nelle oscure profondità dell’inconscio
attraverso l’ascolto, lì si sviluppa e si fissa, e solo in un secondo
tempo si possono vedere apertamente i risultati. Attraverso
l’udito, inoltre, avviene lo sviluppo inconscio del linguaggio con le
sue intonazioni e i suoi suoni.
Focalizzando l’attenzione sul processo di acquisizione del
linguaggio parlato dal punto di vista del bambino, si può
osservare come le prime parole siano da lui pronunciate
intenzionalmente in modo impreciso e balbettando, ma siano
dotate di un significato cosciente. Ecco che sorge un grande
conflitto nel bambino, fra la coscienza delle idee da esprimere
ed il meccanismo con cui esse devono essere espresse tramite il
linguaggio. E’ il periodo in cui il bambino sente nascere in sé una
quantità di idee, vorrebbe partecipare al dialogo e sa che gli altri
lo capirebbero se solo possedesse il linguaggio per esprimersi; da
questa prima frustrazione nasce lo stimolo ad imparare: si tratta
di un impulso verso l’acquisizione del linguaggio nella sua forma
corretta.
Analogamente, secondo Suzuki, avviene con il desiderio di
imparare la pratica del violino. Suzuki raccomanda ai genitori di
far ascoltare al bambino un’incisione del brano da studiare per
parecchie volte, anche nei momenti in cui il bambino è passivo
e disattento, in modo tale che egli lo conosca molto bene al
momento della prima lezione. Per cominciare si insegna alla
madre a suonare un brano, perché in primo luogo si renda conto
della meccanica di base dello strumento, possa essere poi un buon
maestro a casa e soprattutto sia da stimolo agli occhi del bambino,
per invogliarlo a suonare e far nascere il desiderio di imitarla.
Per Suzuki il principio di imitazione e il desiderio di
comunicazione attraverso la musica sono da tenere ben
presenti: egli afferma, infatti, che un bambino non desidera
imparare a parlare, ma è spinto a farlo dal desiderio di
comunicare; analogamente, il bambino a tre anni non desidera
autonomamente imparare a suonare il violino, ma sarà spinto a
farlo dal desiderio di imitazione dei genitori.
Stimolare il bambino in modo che provi il desiderio di suonare
il violino: questo è il primo obiettivo che insegnante e genitore
devono raggiungere insieme, perché l’apprendimento avvenga
con la naturalezza che la lingua madre può consentire.
Domenico Cutrì, docente CSI
Gli scorsi 8 e 9 marzo si sono svolti presso
il Conservatorio le eliminatorie regionali
per il Concorso svizzero di musica per la
gioventù.
Numerosi i ragazzi iscritti alla nostra Scuola
di Musica che hanno ricevuto i premi:
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Teira Yamashita, violino 1° premio con lode
Zeno Fusetti, violino 1° premio
Enea Moretti, violino 1° premio
Giulia Wechsler, violino 2° premio
Livia Roccasalva, violino, 1° premio
Amanda Nesa, violino, 1° premio
Alessandra Doninelli, violoncello 1° premio
Ulisse Roccasalva, violoncello 3° premio
Giacomo Brenna, violoncello 3° premio
Paula Leu, flauto traverso 2° premio
Tessa Alberton, flauto traverso 2° premio
Camilla Lafranchi, flauto traverso 2° premio
Maria Luisa Montano, flauto dolce
1° premio
Tazio Pleij, flauto dolce 3° premio
Matteo Luca, flauto dolce 1° premio
Sofia Flores Borsari, flauto dolce
2° premio
Mariella Montano, flauto dolce
1° premio
Duo Arcoforte, Alessandra e
Andrea Jermini, 1° premio
Duo Kolomejka, Lea Ruscher e
Kevin Giraudeau, 1° premio
Duo Frigerio/Pagani, Marco Pagani e
Ficcolò Frigerio, 2° premio
Quartetto 44, Giulia Wechsler,
Enea Moretti, Zeno Fusetti e
Aristotele Biancardi, 1° premio
Duo Tête-à-tête, Miriam Moretti e
Nicolas Mottini, 1° premio
Duo Cadamuro/Lurati, Prisca Cadamuro e
Lawrence Lurati, 1° premio
Duo Shadlou/Pellegri, Camilla Pellegri e
Agata Shadlou, 2° premio
Duo B.B., Laura Bomio e
Roberta Borradori, 2° premio
Duo Zhoi, Isabella Barberis e
Enriso Margaroli, 1° premio
Quartetto ARES, Mattia Mantello,
Softa Redon, Lorenzo Reggiani,
Tullio Roccasalva, 1° premio
Ricordiamo che i giovani musicisti che
hanno ricevuto il 1° premio andranno alla
finale svizzera di Hünenberg (ZG) a difendere i colori del Ticino.
Complimenti a tutti e in bocca al lupo per
l’importante finale!
Ampliamento sede
Mendrisio
Grazie al prezioso aiuto dell’autorità
comunale di Mendrisio saremo presto in
grado di contare su due aule supplementari
nella sede regionale del Mendrisiotto.
La capienza dello stabile è infatti stata
messa a dura prova in nemmeno due anni
di presenza: lo sviluppo della sezione ci
ha portato a dislocare alcuni corsi in altre
strutture per far fronte al fabbisogno
crescente di spazi.
aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII
conservatorio della svizzera italiana 12
scuola di musica
Passeggiata musicale a Bellinzona
Sabato 26 aprile 2008 dalle 14h00 alle 24h00 il centro di Bellinzona è animato
dalla “Passeggiata musicale” alla sua 3.a edizione, organizzata dalla Scuola di
musica del Conservatorio della Svizzera italiana in collaborazione con la Scuola
di Musica Moderna.
Viste le molteplici adesioni l’evento ha aggiunto un palco in più rispetto ai due
anni precedenti, passando da 7 a 8 palchi di concerti di musica classica, rock,
jazz, blues, musica popolare, rap, hip hop, bandistica e opera.
Oltre 700 ragazzi si alterneranno sui palchi. Concerti, fiabe, spettacoli di danza
classica, capoeira, danze folkloristiche, improvvisazioni, work-shops e atéliers
sui sussegueranno portando il pubblico in giro per il mondo spaziando sull’arco
temporale dal medioevo ai tempi nostri.
La cena e il concerto di chiusura in Piazza del Sole completano l’offerta.
Sabato 26 aprile 2008 dalle 14h alle 24h
Bellinzona centro