aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII conservatorio della svizzera italiana scuola di musica universitaria | musikhochschule | haute école de musique SUPSI Scuola universitaria Professionale della Svizzera Italiana il giornale del conservatorio Editoriale Valorizziamo la dimensione artistica della SUPSI Mi sono confrontato negli ultimi 4 anni con l’appassionante compito di mettere in relazione fruttuosa fra loro la dimensione artistica e quella tecnica che animano quotidianamente il Dipartimento Ambiente Costruzioni e Design (DACD). Una sfida impegnativa che presuppone da parte di un importante numero di persone una grande disponibilità all’apertura, al dialogo, alla considerazione reciproca e al desiderio di conoscere l’altro. Convivendo a fianco di entrambe le realtà e cercando di mediare, senza pregiudizi, per ottenere il migliore risultato possibile, sia nella didattica che nella ricerca applicata, mi sono convinto degli effetti positivi dell’arricchimento che la dimensione artistica può dare a tutte le diversificate culture presenti nella nostra Università. In aggiunta allo sviluppo delle specifiche competenze in ogni settore, dobbiamo quindi agire in futuro sia promuovendo i progetti in cui musica, teatro e design concorrono insieme a trasmettere un’immagine forte e coordinata della componente artistica della SUPSI nel nostro territorio, sia sostenendo tutte le opportunità di reciproco vantaggio dato dall’interazione dell’arte con la tecnologia, l’architettura, l’ambiente, l’economia, la sanità o il sociale. Alcuni progetti sono già stato portati a termine con successo, altri sono attualmente in fase di realizzazione. Quali esempi concreti posso citare il coinvolgimento della Scuola Teatro Dimitri (STD) nella formazione di base e continua sulle tecniche di presentazione, la collaborazione fra Dipartimento Tecnologie Innovative (DTI) e il Conservatorio nel Diploma of Advanced Studies in tecnologie musicali, la concezione del master consecutivo biennale in interaction design in collaborazione fra il DACD e DTI, i risultati positivi del recente progetto condiviso fra esperti in energia e designer per definire le linee guida sull’inquinamento luminoso in Ticino o la ricorrente collaborazione fra DACD, STD e Conservatorio che nel prossimo mese di giugno permetterà di presentare lo spettacolo “Einstein on the beach” alle officine di Bellinzona. Il compito della nuova direzione della SUPSI sarà anche quello di adottare adeguate forme di comunicazione, verso l’interno e verso l’esterno, per assicurare il giusto risalto al valore aggiunto di queste collaborazioni. di più: pag. 3: L’Associazione Studenti del Conservatorio della Svizzera italiana pag. 4: L’auspicio è che sui buoni esempi si riesca a costruire una accresciuta sensibilità verso la componente artistica della nostra Università, aumentando così la consapevolezza del fatto che l’innovazione, che funge da traino per sviluppo dell’intera società, come l’arte, è frutto di curiosità, entusiasmo e creatività. Franco Gervasoni, direttore SUPSI pag. 5: The Moving Factory: “Einstein on the Beach” di Philip Glass pag. 6 Incontro con Mathias Steinauer pag. 8: Gioventù+Musica: Per una formazione musicale migliore pag. 9: Il curriculum pre-professionale pag. 10: “Suonare come parlare”: presupposti e categorie d’insegnamento pag. 12: Passeggiata musicale a Bellinzona conservatorio della svizzera italiana scuola di musica universitaria | musikhochschule | haute école de musique Approvati i Master del Conservatorio Con decisione del 20 dicembre 2007 il Dipartimento federale dell’economia ha autorizzato tutti e quattro i Master sottoposti nell’aprile 2007 dal Conservatorio. I nostri Master sono coordinati a livello nazionale con le altre Scuole universitarie di musica svizzere, offrono una formazione specialistica e sostituiscono gli attuali Studi principali (Diplomi). Come gli istituti di Basilea, Berna, Ginevra, Losanna e Zurigo il Conservatorio offrirà, a partire dal settembre 2008, i seguenti Master of Arts: MA in Music Pedagogy (insegnamento strumentale/vocale, educazione musicale elementare), MA in Music Performance (perfezionamento strumentale/ vocale, direzione d’orchestra di fiati, direzione di ensemble per il repertorio contemporaneo), MA in Specialized Music Performance (solo performance), MA in Music Composition & Theory (composizione). Entro giugno 2010 i nuovi Master saranno accreditati nell’ambito di un’apposita procedura. Significativi nelle intense discussioni con l’Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia UFFT sono stati l’impegno del DECS e della SUPSI nonché delle conferenze nazionali della Scuole universitarie di musica (KMHS) e professionali (KFH). Musica francese Il Crédit Agricole Suisse ha promosso, per gli studenti del Conservatorio, una borsa di studio per i migliori gruppi da camera interpreti della musica francese. Il complesso vincitore è risultato il TRIO CALAMOS, composto da Paolino Tona (oboe), Orsolya Juhasz (fagotto) e Marta Lunati (pianoforte). La serata di premiazione che ha avuto luogo lo scorso marzo si inseriva nel contesto della “Settimana della lingua francese e della francofonia” promossa dal “Gruppo AMOPA Ticino” (Associazione dei Membri dell’Ordine delle Palme Accademiche). aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII SUPSI Scuola universitaria Professionale della Svizzera Italiana L’Associazione Studenti del Conservatorio della Svizzera italiana Full immersion Successo della masterclass per violoncellisti che si è tenuta al Conservatorio con i maestri Robert Cohen, Johannes Goritsky e Taisuke Yamashita. In 3 giorni si è tenuta una vera e propria full immersion per violoncellisti con lezioni e concerti molto seguiti e apprezzati. OSCAR Il film d’animazione Pierino e il lupo di Suzie Templeton, realizzato in coproduzione con BreakThru Films in Gran Bretagna e la ticinese Archangel ha vinto il prestigioso premio OSCAR ad Hollywood Il corto reinterpreta e racconta in una chiave del tutto originale la famosa storia di Pierino e l’Orchestra Giovanile del Conservatorio diretta da Anna Modesti ha avuto l’onore di accompagnare con le musiche originali di Prokofiev la prima Svizzera a Castellinaria di Bellinzona con replica a Santa Cecilia a Roma. I ragazzi del Conservatorio hanno anche fatto parte del Making off con la relativa spiegazione degli strumenti per il DVD del film. Vittoria a Vienna Carlo Ciceri, studente nella classe di Composizione presso il nostro Conservatorio, ha vinto il secondo premio (primo premio non assegnato) al Concorso Internazionale di Composizione „Zeitklang“, tenutosi a Vienna il 9 marzo scorso. I membri della giuria erano R. Barret, D.Müller-Siemens, I. Mundry, K.Essl e P. Burwik. aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII Il cambiamento è firmato dalla gioventù Sono passati quasi otto anni da quando gli studenti del Conservatorio della Svizzera italiana decisero di creare una loro Associazione con lo scopo di stabilire un canale di comunicazione efficiente tra essi e la direzione dell’istituto. Quell’impulso iniziale, quella necessità di dare voce alle loro idee e di esprimere le loro opinioni, è stato portato avanti per molto tempo, anche se, bisogna ammetterlo, con iniziative valide ma intermittenti. Negli ultimi due anni però, l’attività dell’Associazione ha superato le proprie frontiere ed ha oltrepassato le aspettative di tutti, sia all’esterno che all’interno del Conservatorio: della direzione, del corpo insegnanti, e degli stessi studenti. Cosa è accaduto? Tuba Dall’anno accademico 2008/2009 la Scuola Universitaria potrà avvalersi del nuovo docente di tuba Rino Ghiretti. Ghiretti ha suonato con numerose ed importanti Orchestre, tra le quali: Berliner Philarmoniker, Teatro la Fenice di Venezia, Teatro alla Scala di Milano, Teatro Regio di Torino, Orchestra A. Toscanini di Parma, Orchestra Filarmonica Toscanini di Parma, Orchestra della Suisse Romande di Ginevra. Ha suonato sotto la guida dei più rinomati direttori, tra i quali Riccardo Muti, Claudio Abbado, Lorin Maazel, Simon Rattle, George Pretre, Zubin Mehta, W. Sawallisch, Carlos Kleiber e tanti altri. Attualmente è docente presso il Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi“ di Torino e collabora costantemente con l’Orchestra della Svizzera Italiana. Per presentare il nuovo docente, il 10 e l’11 maggio il Conservatorio della Svizzera italiana ospiterà una master class in tuba ed euphonium aperta a partecipanti interessati agli aspetti tecnici e musicali relativi a questi due strumenti. Studentessa agli onori La fagottista Orsolya Juhasz, studente del Conservatorio nella classe di Gabor Meszaros, ha vinto il posto di 1° fagotto presso la prestigiosa Orchestra Filarmonica di Praga. Congratulazioni vivissime alla giovane musicista per l’importante riconoscimento. Come in ogni grande trasformazione, il cambiamento non è avvenuto soltanto a livello di volontà e di impegno, ma soprattutto a livello di atteggiamento: perché star sempre fermi a lamentarsi delle cose che non funzionano? Perché lasciar sfuggire idee in chiacchiere di bar e di corridoio? Perché non usare il tempo libero a favore degli studenti? La soluzione è semplice, poiché queste domande sono già la loro risposta. È così che si possono spiegare, almeno parzialmente, i recenti cambiamenti avvenuti nell’Associazione Studenti. É anche così che sono sbocciate tante idee che altrimenti non avrebbero mai avuto vita, quali l’assistenza agli studenti nuovi tramite la pubblicazione di una “Guida da studente a studente”, la creazione di un’Agenzia Concerti, l’organizzazione di un aperitivo di benvenuto che sia opportunità per i nuovi arrivati di porre domande di ogni genere, in un futuro prossimo, l’assegnazione di un tutore che assista ogni singolo studente nuovo durante la prima settimana di lezioni, uscite per la città, concerti, proposte di seminari di grande interesse, sito web e la più ambiziosa di tutte: una Stagione Concertistica. Quest’ultima è finora l’impresa più significativa, che comprenderà, nel corso del 2008, una serie di cinque concerti di altissimo livello, pubblicizzati, preparati ed organizzati dall’Associazione Studenti, nei quali gli studenti del Conservatorio avranno l’opportunità di esibirsi davanti ad un pubblico numeroso ed interessato. Non solo, la stagione sarà (e lo è già da questo momento) la dimostrazione che gli studenti non vanno a scuola unicamente per ricevere ad occhi chiusi ciò che viene loro insegnato, ma che sono capaci di operare con grande professionalità nell’ambiente che li circonda, che il potere di portare avanti i loro sogni non conosce limiti, e che la portata dei loro progetti oltrepassa la realtà dell’accademia, coinvolgendo l’interesse ed il supporto della comunità che li accoglie. Informazioni e recapiti Associazione Studenti c/o Conservatorio della Svizzera italiana Via Soldino 9 CH-6900 Lugano E-mail: [email protected] Website: http://associazionestudenti.googlepages. com Comitato 2007-2008: Matteo Schürch (Presidente), Matteo Pippa (Vice-Presidente), Elena Alessandri (Segretario), Hernando Florez, Levi Marek, Erica Nesa e Katinka Vocke. Con questa fiducia, l’Associazione Studenti avanza passo dopo passo verso la realizzazione di progetti innovativi, alimentati dalla consapevolezza che ogni piccolo nuovo successo, sarà spinta ed impulso a trasformare in realtà altri sogni di bar e corridoio. Fernando Hernandez, studente CSI The Land Of Song Prossima pubblicazione a cura di Massimo Zicari per l’editore Peter Lang di Berna È imminente la pubblicazione del volume dal titolo The Land of Song: la terra del bel canto, curato da Massimo Zicari, che porta a compimento un progetto di ricerca avviato oramai alcuni anni fa sotto gli auspici del Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca scientifica. Il libro si presenta nella forma di una raccolta di scritti critici apparsi sulla stampa londinese nel corso dell’ultimo decennio del XIX secolo. La raccolta è stata introdotta e commentata dal curatore al fine di ricostruire l’immagine che il pubblico inglese aveva sviluppato dell’opera italiana al volgere del secolo. Vale notare che il periodo preso in esame coincide con quell’ultima grande stagione creativa che ha visto nascere i capolavori della maturità di Giuseppe Verdi ed ha porto il benvenuto a quel gruppo di giovani compositori solitamente accomunati sotto l’etichetta di “Giovane Scuola Italiana”: Mascagni, Leoncavallo e Puccini. Questioni come quelle relative alla produttività operistica, al malcostume teatrale, al divismo, all’incoerenza drammaturgica, al vizio del bis, ed altro ancora, prendono forma dalle voci di coloro che ne furono testimoni, tra le pieghe di una dimensione culturale, quella dell’Inghilterra tardo vittoriana, che stava recuperando proprio in quel momento la misura dell’importanza e del valore della musica. Eventi di portata storica come la prima londinese di Cavalleria rusticana, o la prima milanese di Falstaff, ritornano in vita attraverso le testimonianze dell’epoca, in un quadro di costume musicale che assume le tinte dell’esotico e del pittoresco, nella lettura lucida e a volte impietosa di cronisti quali Franklin Peterson, Joseph Bennett e lo stesso George Bernard Shaw. La prospettiva offerta dalla critica anglosassone si presta all’analisi lucida ed attenta di un fenomeno da sempre considerato estraneo e, proprio per questo, oggetto di un’indagine al riparo da quelle implicazioni di natura ideologica o di tipo nazionalistico che sono invece tipiche della ricezione dell’opera italiana in paesi come la Francia e la Germania. Allo stesso tempo, emergono con altrettanta chiarezza le relazioni sottili che caratterizzano i rapporti tra la tradizione operistica italiana e quella tedesca, caratterizzata dalla figura un po’ ingombrante di Richard Wagner. aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII „NOVECENTO E PRESENTE“ Direttore Giorgio Bernasconi UP-BEAT! Festival internazionale di percussioni a Lugano „Dalle radici verso nuovi orizzonti”: con questo motto si tiene a Lugano dal 3 al 6 aprile 2008 UpBeat! Festival internazionale di percussioni. Un progetto ricco di idee, con ospiti da tutto il mondo che si ritrovano per ricreare l’immenso e variegato spettro della musica percussionistica. Non solo concerti – dalla musica tradizionale indiana alle sperimentazioni più recenti – ma anche conferenze, masterclass, atelier con ragazzi, installazioni e presentazioni di nuovi strumenti. A 75 anni di distanza dalla prima esecuzione di “Ionisation” di Edgar Varèse, che diede il la a molti compositori, UpBeat si pone sia come riassunto dello sviluppo del repertorio fino a questo punto, che quale fertile piattaforma da cui svolgere lo sguardo verso il futuro. UpBeat è organizzato da Oggimusica in collaborazione con il Conservatorio della Svizzera italiana e l’appoggio logistico di ReteDue. La direzione artistica è affidata a Bernhard Wulff. Regia del suono: Fabrizio Rosso. Programma 20:00 Concerto con Lugano Percussion Ensemble composizioni di Iannis Xenakis, Luigi Nono, Nadir Vassena Luca Bruno e Salvatore Leonardi: musica di Jim Grimm Eardrum percussion duo (Johannes Fischer / Domenico Melchiorre) composizioni di Karlheinz Stockhausen, Philippe Manouri, Nicolaus A. Huber Venerdì, 4 aprile 2008 Aula magna del Conservatorio della Svizzera italiana 9:30-12:00 Conferenze (in inglese) : “Old roots – new horizons” con Andreas Boettger, Fritz Hauser, Christian Dierstein, Murat Coskun 14:00-17:00 Masterclasses Mike Quinn: Orchestra percussion David Searcy: Timpany Johannes Fischer: Marimba – strategies for transcriptions Murat Coskun: Hand drums Emmanuel Séjourné: Vibraphone Domenico Melchiorre: Snare drum – concepts for learning and practising 19:00 Concerto con buffet orientale: Solo-Solissimo-Maratona con Lugano Percussion Ensemble, Emmanuel Séjourné, Christian Dierstein, Fritz Hauser, Pascal Pons, Isao Nakamura, Kjell Thore Innervik, Haakon Stene, Johannes Fischer, Domenico Melchiorre Composizioni di John Cage, Emmanuel Séjourné, Mathias Steinauer, Steve Reich, Fritz Hauser, Johannes Schöllhorn, Alain Hilario, Toshio Hosokawa, Mauricio Kagel, Peter Eötvös, Gerald Eckert, Francesco Maria Paradiso, Javier Alvarez, Fritz Hauser 22:30 ca. Late night concert: tabla e tamburelli Murat Coskun (Turchia), Andrea Piccioni (Roma), Udai Mazumdar (India), Ganesh Anandan (India) , Zafer Baykal (Turchia) Sabato, 5 aprile 2008 Aula magna del Conservatorio della Svizzera italiana 9:30-12:00 Conferenze (in inglese) : Old roots – new horizons” (II) con Hans Wüthrich, Rob Waring, Dieter Mack, Mariano Etkin, Henrik Larsen 14:00-16:00 Masterclasses Udai Mazumdar (India): „Tabla techniques“ Kjell Thore Innervik e Haakon Stene (Oslo): „About Quartertone Marimba“ Sabato, 5 aprile 2008 Auditorio Stelio Molo, RTSI Lugano-Besso 17:30 Concerto con “Einstein on the Beach” di Philip Glass nuove date! Nata dalla collaborazione tra Robert Wilson e Philip Glass, la struttura generale dell’opera si articola in quattro atti, nove scene 31 maggio e 1 giugno 2008, ore 22.00 e cinque Knee Plays - interludi di raccordo - dove il termine knee Officine FFS BELLINZONA (ginocchio) rimanda appunto alla funzione anatomica di giuntura Domenica 6 aprile 2008 Aula magna del Conservatorio della Svizzera italiana 11:00 Atelier per ragazzi con Domenico Melchiorre, Pietroluca Congedo, Gregorio Di Trapani e i docenti della Scuola di Musica del Conservatorio della Svizzera italiana (Mattia Frapolli, Andrea Antognini) Domenica 6 aprile 2008 Auditorio Stelio Molo RTSI Lugano-Besso 17:30 Concerto di chiusura „La crociata dei bambini“ dal workshop con Pietroluca Congedo (comp.) e Domenico Melchiorre (dir.) Freiburg Percussion Ensemble, Johannes Fischer, Gregorio Di Trapani composizioni di Dieter Mack, Tran Thi Kim Ngoc, Luciano Berio, John Cage, Mariano Etkin, Iannis Xenakis Lugano All-Stars Festivalensemble (dir. Bernhard Wulff) Edgard Varése (1883-1965), Ionisation(1931) Philip Glass *1937 «Einstein on the Beach» (1976) Opera in 4 atti di Philipp Glass e Robert Wilson (*1941) versione semi-scenica a cura di Fabrizio Rosso per voci, violino solista, fiati, coro di voci bianche e 3 speaker Violino solista: Mariarosaria D’Aprile Soprano solista: Barbara Zanichelli Voci: Elisabeth Gillming, Paola Turcas, Martina Belli Voci recitanti: Matteo Ghilardi, Signe Holtsmark, Sabine Zahn Elementi del «Coro Clairière» Direttore del coro: Brunella Clerici Regista del suono: Fabrizio Rosso Regia luci e movimenti di scena: Luca Congedo Allestimento, regia e comunicazione: studenti in Comunicazione visiva della SUPSI–DACD un corso di laurea BA del Laboratorio cultura visiva Responsabile del progetto SUPSI–LCV: Tom Brooks Docenti SUPSI: Andreas Gysin, Roberto Vitalini 21:30 Concerto “small is beautiful” (musica teatrale) con Mathias Kaul, Olivier Membrez, Johannes Fischer, Domenico Melchiorre, Christian Dierstein Composizioni di Mathias Kaul, N.A. Huber, Vinko Globokar, Giorgio Battistelli, Georges Aperghis, Pierluigi Billone Informazioni, riservazioni e iscrizioni: OGGIMUSICA Alessia Meszaros, Festival Office Tel. 0041 91 960 30 44 Fax 0041 91 960 30 41 [email protected] www.oggimusica.ch i suoi elementi siano quelli appartenenti all’opera classica, come avveniva nei precedenti lavori di Wilson, non è rinvenibile alcuna trama narrativa propriamente detta. Se pure si alluda alla figura di Einstein nel corso dello spettacolo, ad esempio attraverso la sua stessa presenza in palcoscenico impersonata dal violinista, si può dire che è l’unità spazio-temporale dell’opera a essere compenetrata dalle teorie relativistiche di questo ‘eroe’ del Novecento. La ‘storia’ è infatti sostituita da una progressione di eventi, di immagini o metafore visuali che si sviluppano in maniera analoga a una partitura musicale, dove il linguaggio non è un contenuto bensì uno strumento espressivo. Quel che avviene in scena non è legato a un discorso di tipo letterario, ma a un insieme di pure relazioni spazio-temporali, attraverso le quali è la struttura stessa a diventare soggetto e ‘paesaggio’. Einstein on the Beach rappresenta un lavoro irripetibile, che inventa il proprio contesto, la propria forma, il proprio linguaggio, in una sorta di ‘teatro musicale dell’avvenire’, profondamente radicato nella contemporaneità, e volutamente privo di pesanti ed effimere zavorre teoriche o ideologiche. è quella di «ricomporre sul palcoscenico tutto ciò che la vita sistematicamente frantuma... nell’inesorabile costruzione di una saga dei tempi moderni in cui non esistono gli eroi ma nemmeno i vinti». Composizioni di Iannis Xenakis, Elliot Carter, Thomas Lauck, Beat Furrer, Rolf Wallin Biglietti : Entrata per ciascun concerto: Fr. 10.Concerto con buffet orientale: Fr. 25.Festival-pass per 5 concerti (compreso buffet) : Fr. 50.Membri dell’Associazione OGGIMUSICA : entrata libera Sebbene Il tentativo di Wilson e Glass, la loro premessa fondamentale Ensembles di percussioni: Basilea, La Chaux-de-Fond, Oslo Sabato 5 aprile 2008 Club Living Room via Trevano 89a, Lugano The Moving Factory: di questa articolazione. informazioni: www.oggimusica.ch Giovedì, 3 aprile 2008 Aula magna del Conservatorio della Svizzera italiana Fabrizio Rosso e Giorgio Bernasconi Due parole con Tom Brooks capo progetto SUPSI-Laboratorio di Cultura Visiva The Moving Factory: Einstein on the Beach 1) Le OFFICINE FFS a far da cornice: cosa si deve aspettare il pubblico da questo spettacolo? Il luogo è un luogo magico per la sua storia, per la sua importanza in Ticino e per la sua dimensione. Chiunque abbia giocato in giovinezza con modellini ferroviari si sentirà miniaturizzato e parte integrante di una favola moderna. 2) Einstein on the Beach sta occupando il Conservatorio e la SUPSI ormai da lunghi mesi. Il team del Laboratorio cultura visiva quali difficoltà tecniche ha incontrato e come le ha superate? Per i vari gruppi di lavoro la sfida più grande è stata ed è quella di attirare le persone a Bellinzona per spendere le serate in un luogo diverso e per sentire musica diversa. Dal 31 maggio al primo giugno, riceveranno una “booster-shot” di cultura prima della grande distrazione sportive dettata dagli europei di calcio. 3) Il fatto che l’opera non abbia una vera e propria trama tradizionale ha creato problemi o ha permesso di proporre soluzioni creative e libere? La fantastica opera di Philip Glass è un soggetto perfetto per la collaborazione tra il CSI e il corso di laurea Bachelor in Comunicazione Visiva. Abbiamo condiviso un progetto didattico secondo le specifiche competenze. Sia docenti che studenti hanno potuto fare proposte libere ma ancorate all‘espressione di Glass e non alla fantascienza. Al termine dei corsi con Fabrizio Rosso e Luca Congedo, gli studenti in comunicazione hanno fatto una „full-immersion“ nella musica contemporanea in generale, e in particolare nella collaborazione musicale visiva tra Philip Glass e Robert Wilson, una collaborazione che noi cerchiamo di emulare. aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII Gli AMICI del Conservatorio Progetti 2008 INCONTRI a cura di Zeno Gabaglio A colloquio con Mathias Steinauer, compositore di origine e formazione basilese ma da anni residente in Ticino, docente presso la Musikakademie di Zurigo e attivo protagonista della scena concertistica nazionale ed internazionale. Per quale motivo ha scelto di stabilirsi in Ticino e come vive, ormai da anni, la condizione del pendolare transalpino? Assieme a mia moglie abbiamo scelto di stabilirci a Corticiasca, nella casa che era già della sua famiglia, perché era la sistemazione ideale per noi, per i bambini, per il pianoforte e per i gatti. L’esser pendolare e lavorare mezza settimana a Zurigo (il che comporta circa sei ore di viaggio) non mi differenzia molto da chi per lavoro viaggia mezz’ora due volte al giorno. E inoltre i vagoni alpini in certi orari sono un luogo estremamente adatto alla concentrazione necessaria per lettura, composizione e preparazione accademica. Quali sono le differenze più rilevanti che ha notato tra la vita musicale ticinese e quella svizzero tedesca? I miei riferimenti sono quelli delle grandi città svizzere (Zurigo, Basilea, Berna) e quasi inevitabilmente – data la massa critica – lì si trova un’offerta musicale ben più ricca e differenziata. Nell’ambito che mi è proprio, cioè quello della musica contemporanea, il dato più saliente è che nella Svizzera interna c’è un pubblico interessato e “fedele”, nel senso che segue con continuità le proposte concertistiche. In Ticino la “musica nuova” deve ogni volta costruirsi un pubblico, ricominciare da capo. Forse perché non è realmente integrata nella vita culturale o forse perché gli appuntamenti sono abbastanza discontinui e isolati. L’Orchestra della Svizzera Italiana, maggiore istituzione musicale cantonale, fa poca musica nuova, malgrado abbia dimostrato di avere i mezzi tecnici e artistici per riuscire ottimamente nel risultato; per il resto la questione è nelle mani di iniziative quali Novecento e presente, Swiss Chamber Concerts, La Via Lattea e Oggimusica. Qual è, a suo avviso, il rapporto che oggi c’è tra la musica contemporanea colta e la società in generale? Quello che a mio avviso manca un po’ alla società odierna è una spinta verso la curiosità e verso l’apertura mentale, caratteristiche essenziali per una società che voglia dirsi evoluta. La frequentazione della musica nuova ha in questo senso una particolare valenza perché è un intenso esercizio di confronto col diverso, come lo è d’altronde l’avvicinamento alla letteratura, all’arte, alla filosofia. Non pretendo comunque che questa consapevolezza diventi generalizzata e capillare, perché storicamente non è mai successo che le folle seguissero l’attualità dell’arte. Lei conosce la rassegna Novecento e presente in quanto sono già state eseguite sue opere. Che idea si è fatto della particolare impostazione che ne è alla base, vale a dire della varietà di repertorio “nuovo” (da inizio Novecento a oggi), della compresenza di interpreti in formazione e professionisti, dell’integrazione multimediale? L’idea è assolutamente positiva, perché sia la musica contemporanea che quella di certo Novecento storico in Ticino si sentono assai poco. La qualità dei concerti è poi quasi sempre inappuntabile e spesso capita di fare delle vere e proprie scoperte tra le pieghe più nascoste del repertorio. L’idea della multimedialità, che qui già da qualche anno coinvolge teatro, cinema e scenografia, è stata assolutamente all’avanguardia, tanto che alla Musikakademie di Zurigo è solo da quest’anno che si è cominciato ad adottarla. Nei suoi pezzi sono spesso presenti particolari strumenti che lei stesso inventa. Quali sono le necessità che la portano a queste innovazioni? Il percorso è bidirezionale: a volte mi sorge una precisa idea di suono e perciò cerco i materiali e le tecniche che possono realizzarla, altre volte mi capita di incontrare oggetti dal suono “fertile” che generano in me delle idee musicali. CD-release PORPORA Y DEVOCIÓN – Doble A Mariarosaria D’Aprile, violino Francesca Baiguini, Pianoforte Musiche di Astor Piazzola arrangiate dalle Doble A Nell’antichità il pigmento rosso che dava origine al colore porpora veniva ricavato dall’essiccazione di molluschi presenti sulle coste del Mare Mediteraneo. Per la scienza psicologica moderna il colore porpora rappresenta l’urgenza di esprimersi. Devoción es la disposición de la voluntad para cumplir con prontitud lo propio de una relación. Por ejemplo, un hombre devoto a su esposa. La devoción expresa la alianza de amor: afecto, cuidado, atención. El cuerpo y el alma del hombre se interrelacionan. El corazón denota la interioridad de la persona humana: memoria, entendimiento, afectividad y voluntad. Passionalità e malinconia, desiderio e sapore di altri tempi, uno sguardo rivolto al passato intrecciato ad una sottile trama del presente accomunano il violino di Mariarosaria D’Aprile, vincitrice di numerosi premi e il pianoforte di Francesca Baiguini, già collaboratrice dell’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala di Milano. Una dolcissima e sofferente melodia si espande lenta lungo gli otto brani autografi di Piazzola contenuti nel Cd dal titolo “Porpora y Devoción” prodotto presso il CSRM in collaborazione con TETRAKTTYS MUSIC che vede come protagonista il “DobleA” , formatosi presso il Conservatorio della Svizzera italiana e che conta all’attivo diverse produzioni concertistiche sia in Italia che in Svizzera. Info: Mariarosaria D’Aprile, CH- 6900 Lugano, +41(0)76 463 70 76 e-mail: [email protected] -borse di studio -acquisto strumenti vari -appoggio per Festival in Inghilterra con Robert Cohen -appoggio progetti del Coro Clairière -appoggio per Passeggiata Musicale della Scuola di Musica -vari e eventuali NEWS 100.000 CHF di donazione L’Associazione ha ricevuto, da una persona anonima, di una cospicua donazione. Grazie di cuore da tutti noi e da coloro che potranno beneficiare di questo aiuto concreto! Desidero aderire all‘Associazione degli Amici del Conservatorio della Svizzera Italiana ___ persone singole (per anno) fr. 50.-___ coniugi fr. 70.___ persone giuridiche e soci benemeriti da fr. 500.– Gli AMICI del Conservatorio Mantenere e migliorare il livello di eccellenza raggiunto presuppone continui investimenti e finanziamenti e grazie al sostegno di benefattori molti obiettivi si sono potuti realizzare. L‘Associazione degli Amici del Conservatorio della Svizzera Italiana sostiene moralmente e finanziariamente le attività della Scuola di musica, della sezione Pre-professionale e della Scuola Universitaria. Conta circa 200 soci. Diventare membro degli AMICI è un piccolo gesto ma molto importante per gli studenti, i docenti e i collaboratori del Conservatorio. Chi è membro degli AMICI crede nella cultura, crede nella formazione dei giovani e vuole partecipare attivamente, e concretamente, allo sviluppo del nostro Conservatorio. ___ studenti e giovani sotto i 25 anni fr. 20.– Promozioni per i membri I soci sono aggiornati regolarmente sulle attività e sulla vita del Conservatorio e inoltre ricevono inviti speciali per concerti, workshop, seminari, conferenze... I soci possono partecipare gratuitamente o con riduzioni speciali alle manifestazioni organizzate dal Conservatorio (inclusi seminari e workshop) e si avvalgono di particolari sconti sugli articoli e sulle prestazioni di negozi ticinesi che sostengono il Conservatorio (libri, musica, dischi, liuteria). Nome e Cognome Indirizzo NAP Domicilio Desidero ricevere per mail aggiornamenti sulle Comitato Carlo Donadini, presidente Felice Dafond,vice presidente Marc Andreae Efrem Beretta Alfredo Gysi Lucienne Rosset-Zoboli Roberto Valtancoli manifestazioni del Conservatorio. Prego inviare a (indirizzo Email) data, firma www.conservatorio.ch Il giornale del Conservatorio, organo semestrale d’informazione del Conservatorio della Svizzera Italiana, Via Soldino 9, CH-6900 Lugano tel. +41 (0)91 960 30 40, Fax +41 (0)91 960 30 41 www.conservatorio.ch, [email protected] Responsabile: Roberto Valtancoli Tiratura: 6 000 Stampa: Tipo-Offset Aurora S.A., Via Sonvico 11, 6952 Canobbio aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII conservatorio della svizzera italiana pre-professionale Gioventù+Musica: Per una formazione musicale migliore Entra nel vivo la raccolta firme per l‘iniziativa popolare federale legata alla musica. „Una buona formazione generale è importante; nelle nostre scuole è tuttavia importante anche una buona formazione musicale. La musica stimola l‘intelligenza e la competenza sociale dei giovani. „ Esordisce così Christine Egerszegi-Obrist, Presidentessa del gruppo parlamentare Musica, nel presentare l‘iniziativa „gioventù+musica“, progetto, partito nel giugno 2007, e volto al miglioramento della formazione musicale per i soggetti più giovani. Visto il riconoscimento non adeguato dato alla musica nel panorama culturale federale, è nata la necessità di indire un‘iniziativa costituzionale per soddisfare questa esigenza. Gli obiettivi di questo progetto sono rivolti al miglioramento dell‘educazione musicale all‘interno della scuola dell‘obbligo, portandola allo stesso livello delle altre materie. Ad oggi le scuole di musica non sono inse- rite nella legislazione concernente l‘istruzione di tutti i cantoni. Finché le scuole di musica non saranno riconosciute per legge come istituzioni educative, saranno accomunate ad altri enti che si occupano di attività per il tempo libero. Anche per questo la loro sovvenzione con fondi pubblici viene continuamente messa in discussione. L‘iniziativa è volta a far sì che i giovani possano avere un diritto alla formazione musicale in ambito extrascolastico. Infine il progetto ha come obiettivo quello di far ottenere migliori condizioni di apprendimento per i giovani talenti musicali. Ne consegue che i musicisti svizzeri hanno meno chance a livello internazionale poiché tra i 4 e i 16 anni, gli anni cruciali, non sono stati adeguatamente incentivati. Al momento, dopo alcune difficoltà iniziali, la raccolta firme per l’iniziativa è entrata nel vivo. Al 22.02.2008 sono state già superate le 60’000 firme. Per il Ticino è Fesmut (Federazione delle Scuole di Musica Ticinesi), che quest‘anno compie dieci anni di attività, a rendersi promotrice del progetto, inserendo l‘iniziativa gioventù+musica all‘interno delle proprie manifestazioni. Il culmine di tutto questo sarà la giornata di raccolta firme del 31 Maggio 2008, una giornata nazionale della musica in strada. Nel maggior numero possibile di piazze di tutta la Svizzera si farà musica e allo stesso tempo si raccoglieranno firme. Altri importanti eventi da segnalare sono il concerto per i dieci anni Fesmut di Sabato 15 Marzo 2008, presso l‘auditorio RSI di Lugano, e la passeggiata Musicale di Sabato 26 Aprile 2008 a Bellinzona. Per informazioni www.musikinitiative.ch. o www.fesmut.ch. Il curriculum pre-professionale Introdotto nel 1999 presso il Conservatorio della Svizzera italiana, il curriculum pre-professionale è un anello di congiunzione tra la sezione amatoriale (Scuola di Musica) e la Scuola Universitaria. Destinata agli studenti del settore secondario II, questa formazione permette a molti studenti di testare le proprie capacità musicali, le proprie forze e la propria motivazione in vista dei complessi studi universitari. Avvicinarsi al mondo degli studi professionali con progressione, anticipare argomenti che verranno poi approfonditi al Bachelor, introdursi in un ambiente universitario ricco di manifestazioni, seminari e incontri, stimola questi giovani a decidere se la vita da musicista professionista è la strada che realmente desiderano intraprendere. Si tratta di un periodo estremamente importante di orientamento alla scelta del proprio futuro professionale. I giovani che terminano con successo lo studio pre- professionale hanno le competenze e i mezzi per proseguire gli studi musicali e affrontare poi le difficili sfide del mondo del lavoro. La sezione pre-professionale del Conservatorio è un unicum nel suo genere in Svizzera. Per informazioni rivolgersi alla segreteria del CSI Tel. 091 960 30 40; [email protected] 10 conservatorio della svizzera italiana aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII scuola di musica aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII Con il presente articolo si intende proseguire la nostra riflessione presupposti e categorie d’insegnamento Solo il bambino al di sotto dei 3-4 anni può costruire il meccanismo del linguaggio e può parlare qualsiasi lingua imparata nel proprio ambiente di crescita; il procedimento di formazione del linguaggio comincia nel subcosciente e qui si sviluppa e si fissa in permanenza. Se ne può concludere che la mente subconscia del bambino assorbe con la stessa facilità le cose semplici e quelle più difficili e i suoni di ogni linguaggio mantengono la loro purezza durante le successive età della vita. Il funzionamento di tale meccanismo secondo Suzuki somiglia alla pellicola di una macchina fotografica, sulla quale si imprimono con la stessa facilità sia l’immagine di un gruppo di persone che Sabato 15 marzo per festeggiare il decimo anniversario della Federazione Ticinese delle Scuole di Musica Ticinesi si terrà presso l’Auditorio Stelio Molo della Radio e televisione di lingua Italiana a Besso un concerto con la presenza di vari gruppi musicali. A rappresentare la Smus (Scuola di musica del Conservatorio della Svizzera Italiana) sarà un’orchestra ad hoc per l’esecuzione insieme ad allievi della Scuola di Musica Moderna e della Scuola di musica ed arti classiche di Riva San Vitale, del brano del compositore ticinese Pietro Viviani “I monti de Polenta”. Il concerto si svolgerà alle 20 e vedrà la partecipazione di ensembles della Scuola popolare di musica di Locarno e dell’Accademia Vivaldi di Muralto. Nuova Sede a Bellinzona Campus musicali estivi Da qualche settimana è agibile a Bellinzona la nuova sede della SMUS!!! La nuova struttura accoglie 5 aule (di cui una attrezzata per lezioni di gruppo), una piccola caffetteria e il segretariato in locali accoglienti e luminosi in via H. Guisan 3. Sabato 5 aprile vi sarà la giornata di Porte aperte con presentazione degli strumenti, piccola parte ufficiale e aperitivo alle 11.30. Si terranno come di consueto durante tutta l’estate i campus musicali: dal 23 al 27 giugno a Assisi il coro Clairiere, dal 7 al 12 di luglio a Blonay per i pianisti, dal 18 al 23 agosto a Sommascona Le Piccole Voci e l’Orchestra3 e dal 25 al 30 di agosto sempre a Sommascona il campus di musica d’insieme. Nelle prossime settimane verrà approntato il materiale informativo specifico. Nel caso di domande o maggiori richieste d’informazione, i nostri segretariati regionali sono a vostra disposizione. Concorso svizzero di musica per la gioventù “Suonare come parlare”: XX secolo si dedicarono allo studio dei bambini in tenera età, anche Suzuki rivolse particolare attenzione al modo infantile di apprendere e conoscere il mondo, ed al modo più naturale e spontaneo per l’acquisizione della cultura. I principi base della scuola fondata da Suzuki sono lo studio dell’apprendimento del linguaggio, il ritenere che i bambini amano imparare, che i bambini possono imparare qualsiasi cosa venga loro insegnata in modo onesto, concreto, semplice; che l’insegnamento, per essere efficace, deve essere un processo gioioso e che i genitori possono essere i migliori maestri per i loro bambini. Suzuki, in concomitanza con le nuove teorie educative sullo sviluppo del linguaggio nei bambini, riflette sul processo per cui il bambino apprende la propria lingua madre e fonda il suo Metodo sul principio di “suonare come parlare”. In primo luogo ritiene erronea ed infondata l’idea che l’educazione sia possibile solo dopo i sei anni: tale mentalità, infatti, a suo dire fa solo perdere del tempo prezioso e ostacola lo sviluppo successivo delle capacità del bambino. La sua analisi parte dal presupposto che il bambino, a due anni, parla la lingua dei suoi genitori, benché nessuno gliel’abbia insegnata. Suzuki, interessatosi al fenomeno, ha notato come in questo periodo della sua vita il bambino cominci ad usare nomi e parole in rapporto al suo ambiente; ben presto egli impara ad impiegare con la massima disinvoltura tutte quelle forme sintattiche e irregolari che risultano tanto difficili agli adulti quando studiano una lingua straniera. Suzuki afferma che il linguaggio si sviluppa e non si impara, e il suo sviluppo segue leggi determinate: ciò avviene sia nel caso in cui il linguaggio del loro popolo sia semplice, sia nel caso di una lingua complessa. Nella fase di strutturazione del linguaggio parlato, vi è per tutti i bambini un periodo di tempo in cui pronunciano solo sillabe, poi un altro in cui pronunciano solo parole; infine sembra che afferrino, e riescano in parte a riprodurre, tutta la grammatica e la sintassi, genere e numero e caso nei sostantivi, tempo e modo nei verbi. I suoni che compongono i vocaboli da loro conosciuti ed utilizzati, infatti, sono quelli che hanno sentito dai loro genitori e nel loro ambiente; per mezzo dell’apparato fonatorio e dei muscoli facciali cercano di riprodurre i suoni esattamente uguali. Tale procedimento avviene in maniera naturale, semplice e spontanea. 11 scuola di musica Concerto per il 10° anniversario della FeSMuT sul metodo Suzuki dopo gli articoli apparsi sul giornale del Conservatorio delle edizioni precedenti: abbiamo già preso in considerazione il concetto d’arte e d’artista, le strategie per favorire l’apprendimento e il ruolo di mèntore assunto dall’insegnante di musica nel rapporto con l’allievo; siamo ora giunti ad uno dei punti cardine del metodo Suzuki, considerato come la base concettuale sopra cui è stata costruita tutta la metodologia e la filosofia del Metodo. Suzuki, infatti, fu uno dei primi didatti a dedicarsi all’istruzione musicale per bambini in età pre-scolare a partire dai tre-quattro anni, e a tale proposito definì il suo metodo della Madre Lingua proprio perché la musica viene appresa come se fosse una lingua madre; in quest’ottica i genitori diventano il filtro della trasmissione delle competenze al bambino. Come molti studiosi e ricercatori che nella prima metà del conservatorio della svizzera italiana le sembianze di una persona sola. La pellicola registra l’immagine in poco tempo, in un solo scatto, mentre ci vorrebbero tempo e fatica per disegnare il ritratto di una persona, e dieci volte tanto per disegnarne dieci. La pellicola fotografica, inoltre, viene impressionata e sviluppata al buio: solo dopo che si è fissata può essere esposta alla luce, e allora è inalterabile. Altrettanto avverrebbe per il meccanismo del linguaggio e di conseguenza, secondo Suzuki, per l’apprendimento della musica nel fanciullo: tutto comincia nelle oscure profondità dell’inconscio attraverso l’ascolto, lì si sviluppa e si fissa, e solo in un secondo tempo si possono vedere apertamente i risultati. Attraverso l’udito, inoltre, avviene lo sviluppo inconscio del linguaggio con le sue intonazioni e i suoi suoni. Focalizzando l’attenzione sul processo di acquisizione del linguaggio parlato dal punto di vista del bambino, si può osservare come le prime parole siano da lui pronunciate intenzionalmente in modo impreciso e balbettando, ma siano dotate di un significato cosciente. Ecco che sorge un grande conflitto nel bambino, fra la coscienza delle idee da esprimere ed il meccanismo con cui esse devono essere espresse tramite il linguaggio. E’ il periodo in cui il bambino sente nascere in sé una quantità di idee, vorrebbe partecipare al dialogo e sa che gli altri lo capirebbero se solo possedesse il linguaggio per esprimersi; da questa prima frustrazione nasce lo stimolo ad imparare: si tratta di un impulso verso l’acquisizione del linguaggio nella sua forma corretta. Analogamente, secondo Suzuki, avviene con il desiderio di imparare la pratica del violino. Suzuki raccomanda ai genitori di far ascoltare al bambino un’incisione del brano da studiare per parecchie volte, anche nei momenti in cui il bambino è passivo e disattento, in modo tale che egli lo conosca molto bene al momento della prima lezione. Per cominciare si insegna alla madre a suonare un brano, perché in primo luogo si renda conto della meccanica di base dello strumento, possa essere poi un buon maestro a casa e soprattutto sia da stimolo agli occhi del bambino, per invogliarlo a suonare e far nascere il desiderio di imitarla. Per Suzuki il principio di imitazione e il desiderio di comunicazione attraverso la musica sono da tenere ben presenti: egli afferma, infatti, che un bambino non desidera imparare a parlare, ma è spinto a farlo dal desiderio di comunicare; analogamente, il bambino a tre anni non desidera autonomamente imparare a suonare il violino, ma sarà spinto a farlo dal desiderio di imitazione dei genitori. Stimolare il bambino in modo che provi il desiderio di suonare il violino: questo è il primo obiettivo che insegnante e genitore devono raggiungere insieme, perché l’apprendimento avvenga con la naturalezza che la lingua madre può consentire. Domenico Cutrì, docente CSI Gli scorsi 8 e 9 marzo si sono svolti presso il Conservatorio le eliminatorie regionali per il Concorso svizzero di musica per la gioventù. Numerosi i ragazzi iscritti alla nostra Scuola di Musica che hanno ricevuto i premi: • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Teira Yamashita, violino 1° premio con lode Zeno Fusetti, violino 1° premio Enea Moretti, violino 1° premio Giulia Wechsler, violino 2° premio Livia Roccasalva, violino, 1° premio Amanda Nesa, violino, 1° premio Alessandra Doninelli, violoncello 1° premio Ulisse Roccasalva, violoncello 3° premio Giacomo Brenna, violoncello 3° premio Paula Leu, flauto traverso 2° premio Tessa Alberton, flauto traverso 2° premio Camilla Lafranchi, flauto traverso 2° premio Maria Luisa Montano, flauto dolce 1° premio Tazio Pleij, flauto dolce 3° premio Matteo Luca, flauto dolce 1° premio Sofia Flores Borsari, flauto dolce 2° premio Mariella Montano, flauto dolce 1° premio Duo Arcoforte, Alessandra e Andrea Jermini, 1° premio Duo Kolomejka, Lea Ruscher e Kevin Giraudeau, 1° premio Duo Frigerio/Pagani, Marco Pagani e Ficcolò Frigerio, 2° premio Quartetto 44, Giulia Wechsler, Enea Moretti, Zeno Fusetti e Aristotele Biancardi, 1° premio Duo Tête-à-tête, Miriam Moretti e Nicolas Mottini, 1° premio Duo Cadamuro/Lurati, Prisca Cadamuro e Lawrence Lurati, 1° premio Duo Shadlou/Pellegri, Camilla Pellegri e Agata Shadlou, 2° premio Duo B.B., Laura Bomio e Roberta Borradori, 2° premio Duo Zhoi, Isabella Barberis e Enriso Margaroli, 1° premio Quartetto ARES, Mattia Mantello, Softa Redon, Lorenzo Reggiani, Tullio Roccasalva, 1° premio Ricordiamo che i giovani musicisti che hanno ricevuto il 1° premio andranno alla finale svizzera di Hünenberg (ZG) a difendere i colori del Ticino. Complimenti a tutti e in bocca al lupo per l’importante finale! Ampliamento sede Mendrisio Grazie al prezioso aiuto dell’autorità comunale di Mendrisio saremo presto in grado di contare su due aule supplementari nella sede regionale del Mendrisiotto. La capienza dello stabile è infatti stata messa a dura prova in nemmeno due anni di presenza: lo sviluppo della sezione ci ha portato a dislocare alcuni corsi in altre strutture per far fronte al fabbisogno crescente di spazi. aprile/luglio 2008, numero 27, anno VIII conservatorio della svizzera italiana 12 scuola di musica Passeggiata musicale a Bellinzona Sabato 26 aprile 2008 dalle 14h00 alle 24h00 il centro di Bellinzona è animato dalla “Passeggiata musicale” alla sua 3.a edizione, organizzata dalla Scuola di musica del Conservatorio della Svizzera italiana in collaborazione con la Scuola di Musica Moderna. Viste le molteplici adesioni l’evento ha aggiunto un palco in più rispetto ai due anni precedenti, passando da 7 a 8 palchi di concerti di musica classica, rock, jazz, blues, musica popolare, rap, hip hop, bandistica e opera. Oltre 700 ragazzi si alterneranno sui palchi. Concerti, fiabe, spettacoli di danza classica, capoeira, danze folkloristiche, improvvisazioni, work-shops e atéliers sui sussegueranno portando il pubblico in giro per il mondo spaziando sull’arco temporale dal medioevo ai tempi nostri. La cena e il concerto di chiusura in Piazza del Sole completano l’offerta. Sabato 26 aprile 2008 dalle 14h alle 24h Bellinzona centro