20 Sabato 25 Aprile 2015 MEDIA L’azienda fiorentina avrà il 25% del network conferendo il ramo d’advertising W4, ingresso di Dada Uniti formati di pubblicità ed editori clienti DI ANDREA SECCHI M atrimonio nel settore della pubblicità online italiana. Dada ha conferito il proprio ramo d’azienda ProAdv/Simply ed è entrato nella compagine azionaria di 4W Marketplace, la piattaforma di advertising online incubata da Digital Magics che lavora con i maggiori editori italiani, da Rcs all’Espresso. L’integrazione consentirà a 4W Marketplace di allargare il proprio campo d’azione, grazie alla presenza di Simply fra i piccoli e medi editori e all’esperienza sul display e video advertising. Dal punto di vista societario, dopo aver conferito Simply tramite Register.it, Dada avrà il 25% del capitale post aumento di 4W (per un valore di 2,1 milioni di euro), e sarà il secondo socio dopo Digital Magics, che passerà dal 43 al 32%. Fra i soci poi ci sono anche Principia Sgr, attualmente al 31%, e i fondatori, ora al 16%. L’attuale ceo Gabriele Ronchini, inoltre, assumerà la carica di Gabriele Ronchini presidente esecutivo, mentre Roberto Barberis, ora a capo di ProAdv/Simply, sarà l’amministratore delegato. Ma quali sono le caratteristiche delle due società? Semplificando, 4W Marketplace è riconosciuta in Italia soprattutto per il lavoro sul cosiddetto native advertising, tanto che ha l’esclusiva per questo formato sugli editori con cui opera. Per esempio, sono native advertising i riquadri che spesso si trovano in fondo agli articoli online, sotto il titolo «Ti può interessare anche...» e che rimandano in parte ad altri articoli della testata e in parte (segnalandoli) a contenuti pubblicitari. Dal 2009 4W Marketplace gestisce in esclusiva gli spazi del Consorzio Premium Publisher Network fondato da Rcs e L’Espresso, ma in totale il suo network aggrega oltre 500 fra siti web e mobile. La caratteristica di Simply è invece, come detto, di essere presente fra un numero maggiore di editori più piccoli (30 mila fra Italia, Spagna, Francia e Regno Unito), di operare su diversi formati in maniera totalmente automatizzata, ma di avere un focus particolare sui video, un segmento in forte crescita. «Siamo molto orgogliosi che una realtà internazionale come il Gruppo Dada abbia deciso di credere nel modello di business di successo di 4w MarketPlace, diventando socio con noi e Principia Sgr», ha detto Enrico Gasperini, fondatore e presidente di Digital Magics. I risultati raggiunti dalla nostra scaleup negli ultimi anni sono molto importanti e significativi, tanto da attrarre anche l’interesse di alcuni operatori europei». 4W ha registrato ricavi per 4,4 milioni di euro l’anno scorso e ha raggiunto l’equilibrio a livello operativo, con un ebitda intorno ai 100 milioni di euro, mentre per il break even sul conto economico complessivo si dovrà ancora attendere dopo gli investimenti tecnologici fatti negli scorsi anni. «Questa è un’operazione italiana molto importante, e che ci consente di avere una grande sinergia», spiega Ronchini. «Continueremo a operare sostanzialmente nello stesso modo ma uniremo immediatamente i prodotti. A parte guadagnare competenze con il nuovo team, portiamo a casa anche la sede di Firenze, oltre a quelle di Salerno, Milano e Roma che già abbiamo, così da essere anche più presenti sul territorio». Digital Magics ha festeggiato in Borsa ieri con un balzo del +5,85% a 5,975 euro. ® Riproduzione riservata IL PUNTO DI MAURO MASI* lecita per il 61% degli italiani OGNI GIORNO Pirateria Quasi in coincidenza con la celebrazione non da perseguire legalmente». (giovedì 23 aprile) in Italia e nel mondo Alcune considerazioni. La prima è che la della giornata del libro, della lettura e della ricerca riguarda solo il downloading che è il DALLE ORE 17 difesa del diritto d’autore è stata resa nota fenomeno che più interessa il committente una seria e argomentata ricerca dalla quale Bsa preoccupato per lo scarico illegale dalla si evince che il 60% degli italiani considera rete di software protetto da diritti di proPUOI LEGGERE la violazione del diritto d’autore come un prietà intellettuale. È ragionevole ritenere non reato. che se l’indagine si fosse La ricerca è stata reestesa anche allo streaGRATIS alizzata da Lorien Conming i risultati avrebbesulting per conto di Bsa ro potuto essere diversi The Software Alliance e con tutta probabilità l’Italia (l’alleanza meno inquietanti sopratDUE QUOTIDIANI per delle imprese produttrici tutto perché ormai anche di software) utilizzando da noi esiste un’ampia «un campione di 1.000 offerta legale a partire DI DOMANI individui rappresentatidalla musica e che si sta Le informazioni per la tua vita SU www.italiaoggi.it vo della popolazione nasviluppando anche nel zionale maggiorenne e settore dell’audiovisivo. stratificati per sesso, età Ciò detto, la seconda e area geografica». considerazione è che, Dallo studio emerge comunque lo si valuti, che il 31% degli intervila percentuale di concitstati ammette di «aver tadini che ha consapevoscaricato qualcosa» (mulezza che scaricare dalla sica, software, video ecc.); rete materiale protetto a questo dato va aggiunto dal diritto d’autore/copyun 9% che non vuole riright è illegale è davvespondere, cioè non amro troppo bassa. Da qui mette ma neppure nega una evidente e urgente Mauro Masi di averlo fatto. Questi necessità che tutti gli indati già in sé abbastanza preoccupanti diteressati: dalle istituzioni al settore privato ventano davvero inquietanti se si associano che produce contenuti, dalla Siae ai singoli a quanto la ricerca rileva sulle motivazioni autori ed editori, si impegnino in un’ampia degli atteggiamenti dei connazionali: addie articolata campagna di sensibilizzazione rittura solo il 14% del campione afferma che per far capire agli italiani i danni che la piscaricare da Internet materiale coperto da rateria informatica porta al nostro sistema diritto d’autore sia «un reato da perseguire». economico (anche in termini di perdita di Il 39% lo ritiene un «comportamento illecito posti di lavoro) e alla nostra cultura. Non è ma tollerabile», il 16% lo considera «scorretmai troppo tardi. to ma non illegale» e il 6% «un comporta* delegato italiano mento lecito». Quindi il 61% del campione alla proprietà intellettuale considera la pirateria informatica un comCONTATTI: [email protected] portamento «lecito, tollerabile o comunque © Riproduzione riservata CHESSIDICE Da pregiudicato in pregiudicato. Due renziane, Lorenza Bonaccorsi e Laura Cantini, hanno attaccato con un’interrogazione parlamentare la decisione di Nicola Porro di invitare Luigi Bisignani (cioè, dicono loro «un pregiudicato») alla sua trasmissione Virus, su Rai 2. La risposta è arrivata immediatamente: «E che dire di loro, i renziani, che, grazie al Patto del Nazareno, hanno costruito addirittura una coalizione politica con un altro pregiudicato?». Google, il dollaro penalizza il primo trimestre. Google ha registrato nel primo trimestre ricavi e profitti sotto le attese del mercato a causa del rallentamento della crescita del fatturato e dell’impatto negativo del recente apprezzamento del dollaro. La multinazionale statunitense ha in particolare registrato ricavi per 17,26 miliardi di dollari (15,9 mld di euro), il 12% in più rispetto ai 15,4 miliardi (14,1 mld di euro) di un anno fa e il 17% in più escludendo l’impatto delle valute. Al netto dei pagamenti alle aziende titolari degli annunci sul motore di ricerca, i ricavi sino sono attestati a 13,91 miliardi (12,8 mld di euro), al di sotto dei 14 miliardi previsti. L’utile netto è salito da 3,45 miliardi a 3,59 miliardi. Michele Migone nuovo direttore di Radio popolare. La nomina della direzione editoriale, proposta nelle scorse settimane dalla cooperativa Radio Popolare, è arrivata dopo il voto di gradimento da parte dei lavoratori. Giornalista, 50 anni, Migone lavora da 27 anni a Radio Popolare. Cambio totale per Style Magazine. Dal 28 aprile sarà in edicola e in digital edition il nuovo Style Magazine. Diretto da Alessandro Calascibetta, il maschile del Corriere della Sera si rinnova in modo radicale: carta, formato e grafica. Mediaset Premium: sponsor della stazione San Siro M5. La stazione San Siro Stadio della Linea M5 di Milano sarà sponsorizzata Mediaset Premium. L’accordo con il Comune comprende sia la presenza nei tradizionali spazi commerciali sia il cosiddetto «naming», ossia l’affiancamento del marchio alla denominazione della stazione, «San Siro Stadio Premium Mediaset», per una cifra di 180 mila euro per 12 mesi.